Quaderno della Ricerca #49

Page 1

49

I Quaderni della Ricerca

Un extrême désir. Natura e possibilità del desiderio Romanae Disputationes 2018-19 a cura di Gian Paolo Terravecchia e Marco Ferrari



49

I Quaderni della Ricerca

Un extrême désir. Natura e possibilità del desiderio Romanae Disputationes 2018-19 a cura di Gian Paolo Terravecchia e Marco Ferrari


© Loescher Editore - Torino 2019 http://www.loescher.it

I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L’acquisto della presente copia dell’opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da: CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, 20122 Milano e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org. L’editore, per quanto di propria spettanza, considera rare le opere fuori dal proprio catalogo editoriale. La fotocopia dei soli esemplari esistenti nelle biblioteche di tali opere è consentita, non essendo concorrenziale all’opera. Non possono considerarsi rare le opere di cui esiste, nel catalogo dell’editore, una successiva edizione, le opere presenti in cataloghi di altri editori o le opere antologiche. Nel contratto di cessione è esclusa, per biblioteche, istituti di istruzione, musei ed archivi, la facoltà di cui all’art. 71 - ter legge diritto d’autore. Maggiori informazioni sul nostro sito: http://www.loescher.it Ristampe 6 5 4 3 2 1 N 2024 2023 2022 2021 2020 2019 ISBN 9788820138554

Nonostante la passione e la competenza delle persone coinvolte nella realizzazione di quest’opera, è possibile che in essa siano riscontrabili errori o imprecisioni. Ce ne scusiamo fin d’ora con i lettori e ringraziamo coloro che, contribuendo al miglioramento dell’opera stessa, vorranno segnalarceli al seguente indirizzo: Loescher Editore Sede operativa Via Vittorio Amedeo II, 18 10121 Torino Fax 011 5654200 clienti@loescher.it

Loescher Editore Divisione di Zanichelli Editore S.p.A. opera con sistema qualità certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001. Per i riferimenti consultare ww.loescher.it

Coordinamento editoriale: Francesco Pastorelli Realizzazione editoriale e tecnica: Fregi e Majuscole – Torino Progetto grafico: Fregi e Majuscole – Torino; Leftloft – Milano/New York Copertina: Leftloft – Milano/New York; Visualgrafika – Torino Stampa: Tipografia Gravinese, via Lombardore 276/F – 10040 Leinì (TO)


Indice Introduzione 7

di Gian Paolo Terravecchia, Marco Ferrari

Saluto del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 11

Parte prima. Sul Concorso Il desiderio nella filosofia alla prova delle Romanae Disputationes 15

di Marco Ferrari

1. Il tema del Concorso 15 2. Le rd nel mondo della scuola 17 3. Lo svolgimento del Concorso 18 Sul torneo Age contra 23

di Gian Paolo Terravecchia

Parte seconda. Riflessioni sul desiderio Intervista a Massimo Recalcati 29

a cura di Gabriele Laffranchi

Natura e possibilità del desiderio 33

di Carmelo Vigna

1. Il desiderio: apertura infinita al mondo e cifra della nostra libertà 33 2. La totalità per me 35 3. Il riconoscimento dell’altro e il rischio del dominio 36

3


UN EXTRÊME DÉSIR. NATURA E POSSIBILITÀ DEL DESIDERIO

4. L’etica del desiderio oggi

37

Domande

38

Considerazioni conclusive sui lavori svolti quest’anno

41

di Costantino Esposito Parte terza. I vincitori Vincitori dei Concorsi 2018-2019

47

Tra antichità e modernità: il desiderio come cadenza d’inganno

51

di Chiara Barcella, Sefora Vallarin 1. Introduzione

51

2. Un problema antico: la natura della felicità

52

3. Platone e Aristotele: la catarsi

52

4. Felicità come assenza di desiderio

53

5. Il contributo della riflessione cartesiana

55

6. Psicoanalisi e soggetto: la tensione al senso

57

7. La tensione al senso rivelata dall’armonia musicale

59

8. Conclusione: il desiderio come cadenza d’inganno

60

Bibliografia

61

Sitografia

62

Dal desiderio contro la legge alla legge del desiderio

63

di Petra Krivičić, Elena Marabello, Marta Nanula, Gloria Simionato, Anna Vincenti

4

1. «Non desidererai...»

63

2. «Fa’ ciò che vuoi»

65

3. «La libertà è schiavitù»

67

4. «Ama e fa’ ciò che vuoi»

69


Indice

5. La legge del desiderio

72

Bibliografia

73

Cupio ergo sum. Il desiderio: alla ricerca dell’Io

75

di Giuseppe Antonio Carrano, Nicla Chialà, Stefano Restaldi 1. Introduzione

75

2. Desiderio e bisogno

76

3. Desiderabile o desiderato?

79

4. Possibile e pensabile

80

5. Perché desiderare?

83

6. Conclusione: noi, il nostro desiderio

84

Dall’io desidero all’Io-Desiderio: filosofia e persistenza del desiderio

87

di Umberto Ciceri, Chiara Fasoli, Emanuela Favalli, Martina Mancini, Gabriele Raspagliesi 1. Introduzione

87

2. Coscienza del desiderio nella riflessione hegeliana

88

3. Forme del desiderio: Brentano, Pfänder, Husserl

92

Bibliografia

97

I mille e un desiderio. L’esperienza dell’inesauribile nella vita dell’uomo

99

di Lorena Basile, Niccolò Omid Battista, Giuseppe Cardinale, Andrea Tommasi 1. Introduzione

99

2. La dinamica del desiderio

100

3. La bussola del desiderio

102

4. Il desiderio nell’età del consumismo

103

5. La genesi del desiderio

106

6. La conciliazione con il desiderio

107

7. Conclusione

110

5


UN EXTRÊME DÉSIR. NATURA E POSSIBILITÀ DEL DESIDERIO

Leopardi. Il sogno dell’infinito

di Giusy Rosalia Cammarata, Giovanni Castellano

6

111

1. Premessa

111

2. Desiderio, speranza, immaginazione

112

3. L’invidiabile felicità degli antichi, dei fanciulli, degli animali

115

4. Ricerca di senso e anelito d’infinito

115

5. Una ricorrente tentazione di cupio dissolvi

116

6. Pascal, Rousseau e Leopardi nel «paese delle chimere»

117

7. Dialogando con Schopenhauer, Kierkegaard, Freud

119

8. «Furia nichilistica» e psicologia del profondo

121

9. Osservazioni conclusive

123

Autori e curatori

125


Introduzione di Gian Paolo Terravecchia, Marco Ferrari

Con quella del 2019, siamo alla vi edizione del Concorso nazionale Romanae Disputationes (rd). Esso cerca di promuovere in Italia l’eccellenza nello studio della filosofia a livello di scuola secondaria di secondo grado. Le rd in questi anni hanno offerto a migliaia di studenti del triennio superiore di tutta Italia un percorso di ricerca e confronto aperto a tutti gli orientamenti culturali, realizzato in collaborazione con il mondo universitario, ponendo a tema le grandi domande che la filosofia offre. Il Concorso si radica nel lavoro quotidiano di numerosi docenti di filosofia della scuola secondaria di secondo grado che condividono la propria esperienza di insegnamento per riscoprire, in quella comunità di lavoro che è la Bottega di Filosofia di Diesse, i contenuti e i testi della filosofia al di là del già saputo e sedimentato1. Nelle rd gli studenti, raccolti in team, vengono sfidati a lavorare sui più affascinanti temi di cui si occupa la filosofia, come la ragione umana, la libertà, la giustizia, la tecnologia, il bello, il desiderio. Tali questioni costituiscono la trama quotidiana delle lezioni di filosofia a scuola e sono proposte nel Concorso proprio perché possano rioccupare con maggiore centralità e ampiezza il ruolo che spetta loro nella formazione delle giovani generazioni e nella riflessione matura degli adulti. Il presente testo nasce dal Concorso 2019 sul tema: Un extrême désir. Natura e possibilità del desiderio. Il titolo prende le mosse da un frammento di Cartesio: «E avevo sempre un immenso desiderio [un extrême désir] di imparare a distinguere il vero dal falso per vedere chiaro nelle mie azioni e procedere sicuro nel cammino della vita»2. L’8 e il 9 marzo 2019 presso l’Alma Mater

1. Cfr. Prefazione, in M. Ferrari, G.P. Terravecchia (a cura di), Soggetto e realtà nella filosofia contemporanea. Cinque lezioni, Itaca, Castel Bolognese (ra) 2014, p. 3. Cfr. http://www.diesse.org/diesse-forma-einnova/filosofia. Le lezioni della Bottega sono pubblicate anche sul portale http://webtv.loescher.it. La Bottega di Filosofia è coordinata da Marco Ferrari e fa parte del progetto Le Botteghe dell’insegnare a cura dell’associazione Diesse. 2. Cartesio, Discorso sul metodo, trad. it. di E. Garin, in Cartesio, Opere filosofiche, Laterza, Roma-Bari 2009, vol. 1, p. 293, ma cfr. anche p. 297.

7


UN EXTRÊME DÉSIR. NATURA E POSSIBILITÀ DEL DESIDERIO

Studiorum-Università di Bologna, si sono tenuti alcuni interventi di grande spessore e gli Age contra, oltre naturalmente alle premiazioni finali. Anche quest’anno, il Concorso ha ricevuto l’attenzione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, così che il ministro Marco Bussetti ha inviato ai partecipanti un saluto di cui, grati, riportiamo di seguito il testo integrale3. La prima parte del presente volume raccoglie alcune riflessioni del direttore del Concorso per l’edizione 2019 e racconta le diverse fasi del lavoro svolto durante l’anno e il suo articolarsi. Seguono una notizia e alcune riflessioni critiche sul torneo Age contra, da parte del direttore del Comitato didattico del Concorso. Il volume non vuole limitarsi a riproporre il già visto, così da documentarlo, ma cerca soprattutto di offrire del materiale che consenta, a diversi livelli di approfondimento e da molteplici angolature, di rimeditare il tema del desiderio. La seconda parte del volume raccoglie perciò, in primo luogo, un’intervista originale a Massimo Recalcati, il quale ha aperto i lavori delle rd2019, il 26 ottobre 2018 a Milano, con una lezione sul tema Natura e possibilità del desiderio da Freud a Lacan. A essa seguono alcuni interventi dei relatori della due giorni, cioè quelli di Carmelo Vigna e Costantino Esposito4. La terza parte del testo offre le informazioni sui vincitori delle varie categorie e raccoglie i materiali presentati dai vincitori del Concorso. Quanto alla scelta sulle modalità di pubblicazione delle tesine, è opportuno chiarire le ragioni che, anche quest’anno, ci hanno guidato. Quello che in un autore esperto, magari affermato, è motivo di pudore, in un giovane alle prime armi è traccia di un percorso di crescita e perciò può essere a pieno titolo motivo di orgoglio e vanto. La logica di questa parte è di presentare i testi giudicati come migliori, secondo la valutazione delle giurie didattica e scientifica. Di regola, ci siamo limitati a correggere i refusi e le mancanze formali a livello tipografico, emendando in qualche raro caso il testo per riportarlo alle intenzioni espressive originarie, con l’autorizzazione di chi lo firma. Abbiamo inoltre sollecitato gli studenti a inserire i riferimenti bibliografici che non di rado mancavano in qualche misura nel testo consegnato al Concorso. Abbiamo però conservato tutto il resto, comprese le carenze a livello espressivo, concettuale e culturale. Gli studenti che li hanno scritti vi troveranno il loro lavoro proprio così come l’hanno presentato (e non una sua versione finta e abbellita per l’occasione). Gli insegnanti potranno constatare

8

3. Cfr. infra, p. 11. 4. Sono reperibili sul sito web e sul canale YouTube di rd alcune delle lezioni, dei workshop e dei dibattiti filosofici Age contra Junior e Senior della due giorni finale. Cfr. il sito web di rd http:// romanaedisputationes.com; il canale YouTube di rd https://www.youtube.com/channel/ UCxmQzzh47V4dvJPFYt2t5XQ.


Introduzione

tra le righe il molto lavoro che è stato svolto dai colleghi e il tantissimo che si sarebbe potuto fare, traendo spunto dall’uno e dall’altro. Gli studenti delle prossime edizioni del Concorso si faranno un’idea di quello che in passato è stato uno standard vincente e potranno cercare di alzare l’asticella. Ci piace pensare che un giorno qualcuno prenderà in mano anche questo testo delle rd e, leggendo le tesine degli studenti, sorriderà di quanto è stato scritto dai team in questa edizione. Ebbene, anche in questo caso, tutti gli autori, con noi, potranno essere orgogliosi di aver compiuto un passo verso quel miglioramento. In un percorso di ricerca è normale che alcune cose non riescano al meglio, soprattutto all’inizio: se si vuole imparare a camminare, non si deve temere di cadere e anzi bisogna essere orgogliosi di quanto intrapreso, pur di non restare fermi. Il lettore dovrà comunque riconoscere che, con tutti i loro limiti, le tesine che raccogliamo presentano, ciascuna, degli elementi di merito e di interesse che noi curatori siamo lieti di pubblicare, anche a motivo della capacità che hanno avuto gli studenti di entrare con tutto se stessi dentro alle questioni, mostrandone molteplici sfaccettature e, soprattutto, il riverbero sincero che la domanda sul desiderio ha suscitato in loro. A fronte del tanto lavoro svolto per l’organizzazione delle rd, ci pare doveroso ringraziare, insieme agli studenti partecipanti, anche tutti i docenti e i dirigenti scolastici che hanno sostenuto e favorito il lavoro dei propri team, in virtù del grande impegno che le rd richiedono in termini di tempo, di studio e di organizzazione. Allo stesso modo vanno ringraziati gli illustri relatori, gli organizzatori e i collaboratori dell’associazione ToKalon e di tutti gli enti, le associazioni e le università – in primis l’Università Cattolica di Milano, Camplus, la Fondazione rui (Residenze Universitarie Internazionali), la Fondazione De Gasperi, l’Istituto Toniolo e l’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna – che, compartecipando alla realizzazione del Concorso, hanno reso possibile la costruzione di un nuovo luminoso tassello del grande mosaico della buona scuola italiana. Desideriamo poi ringraziare alcune persone il cui contributo per la realizzazione del volume è stato prezioso: Paolo Del Pozzo e Gabriele Laffranchi, che in molti modi hanno contribuito a rendere migliore questo testo. Infine, ma certo non per ultimo, ci teniamo a ringraziare Loescher editore che continua con generosità a sostenere il Concorso e la pubblicazione dei testi che esso ogni anno produce.

9



Saluto del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Roma, 8 marzo 2019 Carissimi tutti, oggi vi incontrate a Bologna, all’Alma Mater Studiorum, per partecipare insieme ai due giorni conclusivi delle Romanae Disputationes, un’iniziativa che ha coinvolto oltre mille studenti e docenti di tutta Italia. I ragazzi dell’ultimo triennio della scuola secondaria di secondo grado che hanno preso parte a questo Concorso di filosofia hanno avuto la possibilità di approfondire questioni centrali nella vita di ogni individuo, di sviluppare un proprio pensiero critico. Non solo attraverso lo studio guidato da esperti, ma anche grazie al confronto, aperto e franco, tra pari. Impegni istituzionali non mi permettono di essere con voi, ma desidero farvi arrivare il mio saluto e il mio apprezzamento. Il tema scelto per questa edizione è il desiderio. Un argomento di grande rilevanza per i giovani che frequentano i nostri Istituti superiori e che in classe scoprono attitudini e talenti, costruiscono giorno dopo giorno il proprio futuro. Il desiderio è la molla della nostra azione, è espressione dei nostri bisogni, orienta le nostre scelte, ci induce alla ricerca e all’impegno. Il nostro sistema di istruzione e formazione deve essere per i nostri ragazzi un incubatore di desideri. Un luogo di opportunità. Di passione, di amore. Di crescita consapevole e responsabile. Come Governo siamo impegnati per ottenere questo risultato. Vogliamo sostenere le inclinazioni e i sogni dei nostri studenti. Perché è da questi che dipende il domani del Paese. Marco Bussetti

11



Parte prima Sul Concorso



Il desiderio nella filosofia alla prova delle Romanae Disputationes di Marco Ferrari

1.  Il tema del Concorso Il Concorso nazionale di filosofia Romanae Disputationes ha sfidato quest’anno migliaia di studenti e docenti della scuola secondaria di secondo grado a riflettere sul tema del desiderio. In un momento della storia nel quale parrebbe che tutto sia orientato all’utile e al profitto e dominato unicamente dal potere e dalla violenza, abbiamo deciso di interrogarci sulla natura del “desiderio”, allo scopo di portare alla luce e riscoprire la misura autentica della vita degli uomini. Più di quattromila studenti hanno ascoltato Massimo Recalcati il 26 ottobre 2018 in occasione della lezione inaugurale del Concorso. La maggior parte degli studenti e dei docenti si sono radunati di pomeriggio liberamente, nelle proprie scuole, per seguire la lezione in diretta streaming, altri invece hanno gremito l’Auditorium “Giovanni Testori” di Milano in cui si svolgeva la lezione. Tutti loro sono stati comunque mossi dal desiderio di comprendere di più, dal bisogno di ascoltare una voce decisa e pacata, una voce capace di chiarire quella parte di noi, che è la più umana, la più inspiegabile razionalmente, che è il desiderio. C’è qualcosa di più desiderabile dell’avere tempo e spazio per la conoscenza di noi stessi? C’è qualcosa di più interessante di poter godere di un maestro che ci dona il suo tesoro più prezioso? Viene spontaneo, quasi meccanico, identificarsi, più o meno consapevolmente, con ciò che maggiormente e il più delle volte si desidera: un amore da vivere, una posizione per la quale essere riconosciuti, un dovere da adempiere, un oggetto da possedere o un traguardo da raggiungere. Siamo sempre in direzione di qualcosa che inizia facendo breccia in noi, ma che si situa fuori di noi. Ciascuno, se si osserva in movimento, corre continuamente ad afferrare qualcosa d’altro da sé, qualcosa di esterno, che non gli appartiene, che ancora deve venire e che supera tutto ciò che siamo nell’istante finito di tempo e nello spazio limitato in cui viviamo. Vale per la fame e per la sete, vale per

15


UN EXTRÊME DÉSIR. NATURA E POSSIBILITÀ DEL DESIDERIO

16

la scienza e l’arte, vale per le nostre dimore, per le relazioni sociali, politiche, economiche. Per i miliardari, come per i poveri. L’uomo, da un certo punto di vista, può essere considerato come un essere desiderante, come un vivente che, a differenza degli altri animali, non si pacifica mai nella mera soddisfazione di un impulso, ma è abitato da un desiderio inesauribile, indefinibile, non richiudibile nel dominio del finito come nel caso del bisogno. Tutti, in quanto umani, in qualche modo abbiamo fatto esperienza di questa strana asimmetria tra bisogno e desiderio. Saziati i nostri impulsi e i nostri bisogni materiali, avvertiamo più facilmente il brivido di un desiderio di qualcosa che non conosciamo. Jacques Lacan e con lui molti altri, tra cui Emmanuel Lévinas, pensavano che in questo stesse lo specifico dell’uomo: nel fatto che desidera qualcosa che non conosce, vi è in lui un desiderio di “niente di nominabile”. Il desiderio supera ogni bisogno, sta dalla parte dell’infinito: è come un fiume carsico in noi che ci conduce a un “altro” da noi, che non riusciamo mai a possedere del tutto. La nostra stessa natura, a questo livello, ultimamente sfugge, come aveva capito sant’Agostino quando affermava di essere diventato un grande mistero per se stesso. Questa dinamica del desiderio è così propriamente umana, che accade anche laddove si sia minacciati dalle necessità naturali o schiacciati dai fallimenti delle tecniche umane. Il desiderio risorge sempre, per Spinoza e per Nietzsche, come tensione a perseverare, conservare e aumentare la propria vita e la propria potenza. Il desiderio risale in noi come amarezza e inquietudine per una verità totale che ancora non è conosciuta. Il desiderio si esprime nella contraddizione e nella rivolta di chi non accetta di vedere manipolati i propri bisogni e il proprio linguaggio da parte di un potere tanto più oppressivo quanto più è mascherato da libertà di scelta tra prodotti diversi di un unico mercato globale. Ed è proprio a questo punto che si capisce la differenza tra i bisogni, che si esauriscono con il possesso di ciò che era prima assente, e il desiderio, ovvero quella attesa sconfinata, quella apertura totale che se fosse colmata, chiusa su se stessa, ci renderebbe disperati. La parola che descrive questa dinamica è appunto “desiderio”. Ma che cosa desideriamo davvero e più di ogni “cosa”? Cosa significa desiderare? Che differenza c’è tra desiderio e bisogno? Fin dove si può spingere il desiderio dell’uomo? È ancora possibile desiderare per l’uomo di oggi? Queste sono le domande che sono inevitabilmente in ciascuno delle migliaia di studenti e insegnanti che hanno partecipato alle rd2019. Perciò il desiderio è stato messo a tema nella vi edizione del Concorso nazionale di filosofia per la scuola secondaria di secondo grado Romanae Disputationes, precisamente: Un extrême désir. Natura e possibilità del desiderio.


IL DESIDERIO NELLA FILOSOFIA ALLA PROVA DELLE ROMANAE DISPUTATIONES

2. Le rd nel mondo della scuola Mettere a tema il desiderio, filosoficamente, è una opportunità per riconquistare il senso stesso della scuola. Come afferma lo psicoanalista Massimo Recalcati: «La scuola apre mondi. La sua funzione resta quella di aprire mondi. Non è solo il luogo istituzionale dove si ricicla il sapere dello stesso, ma è anche potere dell’incontro che trasporta, muove, anima, risveglia il desiderio»1. La pensavano così anche Socrate, Platone e i suoi colleghi all’Accademia. Così hanno vissuto la ricerca e l’insegnamento i grandi filosofi e i mirabili scienziati della nostra storia, da Aristotele a Cartesio, fino alle migliaia di docenti e studenti che vivono con speranza nella scuola di oggi. Persone, queste ultime, che hanno il coraggio di mettere a tema il proprio desiderio, dentro e fuori le aule, nell’ora di lezione e nel tempo libero, restituendo e ritrovando la propria dignità di esseri liberi e razionali aperti all’altro da sé. Aperti a un mistero certamente invisibile, ma che tuttavia continuamente chiede di noi, chiede la nostra attesa e abita nel nostro desiderio. Nello studio della filosofia, a scuola, si apre questa occasione affascinante: penetrare con coraggio nella verità profonda delle esperienze più semplici e apparentemente banali e scoprire la ricchezza del nostro essere vivi, ora. Per intraprendere la strada della filosofia è necessaria un’unica condizione: il coraggio di stare sulla soglia di uno stupore carico di spavento, insieme all’umile accettazione della nostra strutturale povertà. È Platone nel Simposio ad avvertirci che non siamo né dèi né animali, ma una strana creatura che vive nella terra di mezzo, dove l’ignoranza confina con la sapienza: Nessuno degli dèi fa filosofia, né desidera diventare sapiente, dal momento che lo è già. E chiunque altro sia sapiente, non filosofa. Ma neppure gli ignoranti fanno filosofia, né desiderano diventare sapienti. Infatti, l’ignoranza ha proprio questo di penoso: chi non è né bello né buono né saggio ritiene invece di esserlo in modo conveniente. E, in effetti, colui che non ritiene di essere bisognoso, non desidera ciò di cui non ritiene di aver bisogno2 .

Il sentimento avvertito del nostro bisogno ci apre, per Platone, al desiderio di ciò che sentiamo mancare. La filosofia, in classe come nella vita adulta, ci aiuta a sfondare con l’interrogazione razionale la superficie cieca e ottusa dei bisogni immediati e ci spinge sempre più in là della nostra mera animalità in vista di un orizzonte in-finito. Se la nostra vita ci appare frammentata e finita, il desiderio ci sve-

1. M. Recalcati, L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento, Einaudi, Torino 2014, p. 93. 2. Platone, Simposio, a cura di G. Reale, Bompiani, Milano 2000, 204a.

17


UN EXTRÊME DÉSIR. NATURA E POSSIBILITÀ DEL DESIDERIO

glia in un duplice senso: da un lato, facendoci muovere verso un oggetto che sempre di nuovo si sposta in avanti rispetto al nostro gesto che cerca di afferrarlo, dall’altro lato facendoci ricercare di riproporre l’unità originaria che ci sta alle spalle e di cui avvertiamo la nostalgia. Discutere della natura del desiderio, strappandolo alle ovvietà del naturalismo e alla riduzione delle pulsioni dell’inconscio, è un’occasione per poter tornare a guardare il mistero da cui proveniamo e riguadagnare, all’interno dell’epoca della tecnica, una postura ancora umana, cioè libera e razionale, per affrontare il presente dentro e fuori la scuola. Già da questi pochi e sintetici spunti sul tema del desiderio appare chiaro che sfidare i giovani sulle parole fondamentali della nostra storia è un lavoro educativo essenziale. Un tale lavoro apre inaspettate risposte da parte dei nostri studenti. I ragazzi, infatti, non aspettano altro che di conoscere se stessi e comprendere l’esperienza che fanno; attendono degli adulti non cinici né disillusi che li accompagnino dentro alle “segrete cose” attraverso parole adeguate, vere, profonde, coraggiose. Quando questo accade i frutti si vedono, come in molti elaborati scritti e video presentati.

3.  Lo svolgimento del Concorso Ma vediamo come si sono svolti gli eventi del Concorso. La vi edizione delle Romanae Disputationes si è confermata come una proposta innovativa per la didattica della filosofia nel panorama della scuola italiana. Essa è stata capace di coinvolgere ed entusiasmare migliaia di studenti e docenti della scuola secondaria di secondo grado, insieme ai professori universitari intervenuti come valutatori e relatori. L’iniziativa nel 2019, come le precedenti, si è svolta in tre tappe successive. In primo luogo, come anticipato sopra, abbiamo proposto la lezione introduttiva tenuta nell’ottobre 2018. Si è trattato di un momento, svoltosi a Milano presso l’Auditorium “Giovanni Testori” della Regione Lombardia, che ha visto come protagonista Massimo Recalcati. Questa lezione è stata seguita in presenza e in diretta streaming complessivamente da 4500 studenti e docenti di più di 90 scuole italiane. Il dottor Recalcati ha introdotto il tema delle rd2019 con una lezione su: Un extrême désir. Natura e possibilità del desiderio da Freud a Lacan3. Recalcati ha stimolato gli studenti e i docenti ad aprire l’orizzonte della propria riflessione alle problematiche dell’indagine filosofica e personale del

18

3.

Queste e le altre 11 video lezioni realizzate per le rd2019 sono visibili su: sito web di rd http:// romanaedisputationes.com/video-lezioni-ed-2019/; canale YouTube di rd https://www.youtube. com/channel/UCxmQzzh47V4dvJPFYt2t5XQ.


IL DESIDERIO NELLA FILOSOFIA ALLA PROVA DELLE ROMANAE DISPUTATIONES

desiderio, facendo tesoro di tutta la tradizione di pensiero da Platone fino ai filosofi più recenti. Inoltre, le 12 video lezioni svolte da esperti e da docenti universitari e diffuse sul sito web delle rd hanno permesso a studenti e docenti di approfondire il tema facendo tesoro di alcuni stimoli originali, oltre che del punto di vista dei principali protagonisti della storia del pensiero. La seconda tappa è consistita nel lavoro di ricerca individuale e collettivo dei team che hanno deciso di partecipare al Concorso, accompagnati dai loro docenti referenti. I trenta docenti del comitato didattico hanno proceduto poi a valutare gli elaborati scritti e multimediali secondo un sistema di blind referee. Essi cioè hanno valutato i testi senza conoscere chi ne fosse l’autore. Le valutazioni dei docenti universitari del comitato scientifico, sempre con un sistema di blind referee, hanno determinato la graduatoria finale, confermata da Costantino Esposito, presidente della Giuria del Concorso e docente di Storia della filosofia all’Università di Bari. Per quanto riguarda la categoria degli elaborati multimediali la valutazione è stata compartecipata anche da una speciale giuria tecnica, composta da docenti ed esperti dell’associazione ToKalon in collaborazione con esperti della Cineteca di Bologna e del Museo nazionale del cinema di Torino. La terza e ultima fase si è svolta l’8 e 9 marzo 2019 a Bologna, presso le aule dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna di via Andreatta 9. Per due giornate si sono susseguite le lezioni accademiche di alto profilo di Carmelo Vigna (professore emerito di Filosofia morale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia), Pietro Toffoletto (insegnante e musicista) e Costantino Esposito (docente di Storia della filosofia presso l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari e presidente della Giuria e del Comitato scientifico delle rd). Si sono svolti i workshop sui temi Il desiderio e i giovani, Desiderio e Cinema, Il desiderio e la politica, Il desiderio nella vita e nello studio universitari, tenuti rispettivamente da Elena Marta (docente di Psicologia presso l’Università Cattolica di Milano e responsabile dell’Osservatorio giovani dell’Istituto Toniolo di Milano), Sergio Toffetti (presidente del Museo nazionale del cinema di Torino), Lorenzo Malagola (segretario generale della Fondazione De Gasperi di Roma), Daniele Faruggia e Thea Pellegrini (studenti di filosofia residenti presso gli studentati Camplus di Bologna). Infine, si è svolto il coinvolgente torneo di dibattito filosofico Age contra guidato da Adelino Cattani, docente di Teoria dell’argomentazione presso l’Università di Padova. La due giorni si è conclusa con le molto attese premiazioni finali dei team vincitori. I numeri confermano il successo di questa vi edizione del Concorso: 1050 studenti iscritti, accompagnati da 100 docenti referenti di 90 scuole di tutta Italia, per un totale, nelle categorie Junior (iii e iv anno della scuola secondaria di secondo grado) e Senior (v anno), di 110 elaborati scritti e 96 multimediali partecipanti al Concorso.

19


UN EXTRÊME DÉSIR. NATURA E POSSIBILITÀ DEL DESIDERIO

20

Tutta questa ricchezza è fonte di grande soddisfazione per gli organizzatori. Le rd sono state realizzate dall’associazione ToKalon – Didattica per l’eccellenza in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, l’Istituto Toniolo, gli editori Loescher e Laterza, la Cineteca di Bologna, la Fondazione De Gasperi, la Fondazione rui, l’associazione Diesse, l’associazione Jonas, il Museo nazionale del cinema di Torino e con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna e delle Università di Padova, di Bari e di Venezia. Ciò che più di tutto ci rende orgogliosi nel promuovere le rd è la constatazione della novità di metodo che esse rappresentano per il lavoro quotidiano di molti docenti e studenti e, potenzialmente, per tutta la scuola italiana. Tale novità consiste innanzitutto nell’aver scelto di sfidare allievi e docenti sui grandi temi e sulle domande fondamentali della filosofia, domande che, nella didattica ordinaria e in proposte formative apparentemente affini alle rd, rischiano di perdersi in questioni più specialistiche e di dettaglio, talvolta di corto respiro rispetto al problema conoscitivo in quanto tale. In questo senso, proporre temi come quello della natura e delle possibilità conoscitive della ragione umana (rd2014), quello della natura e dell’esperienza della libertà (rd2015), quello delle radici, delle condizioni e delle espressioni della giustizia (rd2016), quello del rapporto tra filosofia, tecnica e tecnologia (rd2017), quello della natura della bellezza (rd2018) e quello della natura e delle possibilità del desiderio (rd2019) ci pare un approccio alla didattica della filosofia tanto essenziale quanto coraggioso. Il lavoro nei team per la produzione degli elaborati scritti e multimediali ha favorito, in molti studenti e docenti, la percezione che la scuola possa essere davvero il trampolino di lancio per conseguire una conoscenza appassionata del mondo e di sé, e non soltanto un luogo chiuso in se stesso che la società obbliga a frequentare in vista dell’università o del mondo del lavoro. Un altro aspetto caratterizzante il lavoro delle rd è la scelta di offrire occasioni di confronto con alcuni tra i più competenti e appassionati studiosi del mondo accademico. Essa trova la sua prima ragion d’essere nella convinzione che il gusto per la ricerca può smuovere energie spesso sopite e dormienti, sia tra gli allievi che tra i docenti. Guardare e ascoltare uomini in ricerca è un potente antidoto all’autoreferenzialità e alla rassegnazione e permette di fatto la costruzione di nuovi e aggiornati percorsi di lavoro dentro e fuori la scuola. Il fatto stesso che i nostri allievi abbiano potuto fruire degli 11 video realizzati in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano sul tema della bellezza, svolti da angolature diverse, ha reso visibile quella continuità tra scuola e università spesso auspicata a parole e raramente realizzata di fatto. Le video lezioni dei professori Giuseppe Barzaghi, Lucio Cortella, Costantino Esposito, Carlo Gentili, Massimo Marassi, Paola Muller, Silvano


IL DESIDERIO NELLA FILOSOFIA ALLA PROVA DELLE ROMANAE DISPUTATIONES

Petrosino, Carlo Sini e il video della guida alpina Gianpietro Verza hanno permesso un lavoro approfondito e critico su un tema ampio come quello della bellezza. Infine, anche in questa vi edizione delle rd abbiamo voluto dare agli studenti partecipanti l’occasione di mettere alla prova le proprie competenze dialettiche e argomentative attraverso i seminari di dibattito Age contra4.

4.

Su questo cfr. infra “Sul torneo Age contra”.

21



Sul torneo Age contra di Gian Paolo Terravecchia

Con l’edizione del 2019 gli Age contra hanno avuto maggiore spazio rispetto alle edizioni precedenti del Concorso. In passato infatti si era svolta solo la finale tra le squadre sorteggiate dalla direzione del Concorso per un totale di due gare (una Junior e una Senior). Quest’anno invece è stato svolto un vero e proprio mini-torneo, con una fase a eliminazione diretta tra quattro squadre estratte a sorte e una finale tra le vincitrici, così da svolgere tre gare. Questo sia per il girone Junior, sia per quello Senior, per un totale di otto squadre partecipanti (estratte a sorte davanti all’assemblea dei partecipanti alla due giorni), sei gare disputate (quattro semifinali e due finali) e due vincitori, uno per categoria. Junior

Senior

Vincitore

Vincitore

Il torneo è stato diretto e guidato da Adelino Cattani, docente di Teoria dell’argomentazione all’Università di Padova, che ha seguito i lavori del torneo Senior, mentre a me è stata affidata la responsabilità di coordinare i lavori del torneo Junior. I dibattiti filosofici si sono svolti seguendo il protocollo di dibattito Patavina Libertas (variante Ferrari, cfr. infra), che aggiunge al protocollo classico un’ultima fase chiamata “Riconoscimenti”, nella quale ciascun team deve mettere in luce ciò che di ragionevole e di valido è stato detto dalla controparte o quanto di valido si crede di dover individuare nella tesi difesa dalla controparte.

23


UN EXTRÊME DÉSIR. NATURA E POSSIBILITÀ DEL DESIDERIO

I topici oggetto di dibattito sono stati: • Semifinale Junior: Cosa ha maggior potere motivante? Il timore vs il desiderio. • Finale Junior: «Desiderare quel che si ha è la felicità» (sant’Agostino). • Semifinale Senior: È desiderabile poter soddisfare tutti i propri desideri. • Finale Senior: C’è nell’uomo un desiderio naturale di trascendenza? Come di prassi in questo genere di attività, alle squadre è stata assegnata d’ufficio la posizione da sostenere, così che gli studenti hanno dovuto difendere la tesi assegnata a prescindere dalle proprie convinzioni personali. Il torneo si è svolto regolarmente e, tanto per il girone Junior quanto per quello Senior, si è notato un significativo miglioramento nel passaggio dalla semifinale alla finale. Merita una considerazione a parte la novità introdotta dalla variante Ferrari nel protocollo Patavina Libertas. Una obiezione ricorrente ai tornei degli anni scorsi, emersa da studenti e docenti, era che le squadre in campo difendevano posizioni a prescindere dalle proprie convinzioni e tutto il dibattito finiva perciò con l’essere svolto a prescindere dalla verità, cioè del tutto indipendentemente da quello che di vero era stato detto e ritenuto dai partecipanti, conferendo all’attività un taglio sofistico che metteva a disagio. Si tratta di un’obiezione rilevante che però non tocca il valore del dibattito che insegna agli studenti a difendere un’idea accettata per ipotesi, a esplorare anche tesi che non si sentono “nelle proprie corde”, a mettere in campo strumenti dialettici in un esercizio retorico. Se però si fosse trovato un modo per aprire il dibattito a un momento di verità, il protocollo avrebbe avuto uno spessore maggiore, ritenevamo. Per quanto ho potuto osservare, la variante Ferrari costituisce effettivamente un’aggiunta di valore proprio nella direzione che cercavamo. Se infatti è successo che alcuni dei riconoscimenti forse sono stati un po’ forzati, in certi casi persino insinceri, nel complesso però la maggior parte delle volte gli studenti sono stati bravi nel cogliere gli aspetti anche sottili e di pregio emersi nel dibattito. I giudici in questi casi hanno potuto apprezzare nei ragazzi una notevole lucidità nel valutare e nel riconoscere con onestà intellettuale il valore messo in campo dalla controparte. Questo mi porta a dire che la variante Ferrari merita di essere adottata, perché sul piano formativo e umano conferisce una profondità e uno spessore che altrimenti il dibattito non avrebbe e costituisce un’aggiunta di pregio spendibile anche, con opportune modifiche al protocollo, in pratiche di dibattito in attività didattiche ordinarie.

24


SUL TORNEO AGE CONTRA

PROTOCOLLO PATAVINA LIBERTAS Romanae Disputationes 2018-19 Fasi • Prologo squadra pro • Prologo squadra contro • Argomentazione squadra pro • Dialogo socratico condotto da squadra contro • Argomentazione squadra contro • Dialogo socratico condotto da squadra pro • Pausa • Replica squadra pro • Difesa squadra contro (a più voci) • Replica squadra contro • Difesa squadra pro (a più voci) • Epilogo squadra pro • Epilogo squadra contro • Pausa (ogni giudice formula le proprie valutazioni) • Riconoscimenti squadra pro • Riconoscimenti squadra contro • Pausa (ogni giudice aggiunge al punteggio già formulato i punti assegnati nella fase di riconoscimento)

2 minuti 2 minuti 3 minuti 2 minuti 3 minuti 2 minuti 10 minuti 2 minuti 2 minuti 2 minuti 2 minuti 2 minuti 2 minuti 5 minuti 2 minuti 2 minuti

Funzioni • Prologo: presentazione del problema e della sua rilevanza, enunciazione della posizione assunta, definizione dei termini chiave e anticipazione delle argomentazioni che la squadra svilupperà nel corso del dibattito. Durata: 2 minuti. • Prima argomentazione: presentazione delle prove (ragioni, cause, motivi; dati ed esempi) a sostegno della propria posizione. Durata: 3 minuti. • Dialogo socratico: finalizzato ad approfondire la posizione dell’interlocutore, a impegnarlo a fare concessioni utili alla propria posizione, a farlo cadere in contraddizione ponendo domande “alla Socrate”. Durata: 2 minuti. • Pausa di 10 minuti destinata a preparare le repliche alle argomentazioni, selezionando le obiezioni che si ritengono più forti e a predisporre la difesa dalle obiezioni (possibili o già avanzate) avverse. • Replica: presentazione delle repliche rivolte alla posizione sostenuta dagli avversari. Finalizzata a individuare e contestare eventuali vizi, fallacie, contraddizioni, premesse non dimostrate, conclusioni non conseguenti, interpretazioni discutibili; definizioni alternative, conseguenze indesiderate… con particolare attenzione a verità delle premesse, rilevanza e pertinenza dell’argomento, completezza dei dati. Durata: 2 minuti. • Difesa (collettiva): si risponde alle obiezioni avanzate dalla controparte e si giustificano i propri argomenti, cercando di ripristinarne validità e consistenza contestate. Durata: 2 minuti. • Epilogo: si ricapitolano i punti salienti del dibattito e si mostra che la pro-

25


UN EXTRÊME DÉSIR. NATURA E POSSIBILITÀ DEL DESIDERIO

pria posizione è preferibile a quella avversa. Conclusione logica e chiusura retorica. Durata: 2 minuti. • Riconoscimento: uno dei relatori riconosce le ragioni che muovevano a sostenere la posizione degli interlocutori e gli elementi di verità e di qualità che ritiene che l’altra squadra abbia messo in campo. Non si tratta di abbandonare la propria linea, né di sminuire quanto fatto, ma di esprimere con onestà intellettuale gli elementi di forza messi in campo dagli altri. Durata: 2 minuti.

26



9 QU AD

7 8

RI CE R4 9

8

8

38

2

1

UN EX TR ÊM ED IS BN ÉS IR 9 . N 7 AT 8UR 88 A E 2 PO 01 SS -3 IB 8 I L 5 I 5TÀ DE 4 L

0

55 3 8 5 5 4

QUESTO VOLUME, SPROVVISTO DI TALLONCINO A FRONTE (O OPPORTUNAMENTE PUNZONATO O ALTRIMENTI CONTRASSEGNATO), È DA CONSIDERARSI COPIA DI SAGGIO - CAMPIONE GRATUITO, FUORI COMMERCIO (VENDITA E ALTRI ATTI DI DISPOSIZIONE VIETATI: ART. 21, L.D.A.). ESCLUSO DA I.V.A. (DPR 26-10-1972, N.633, ART. 2, 3° COMMA, LETT. D.). ESENTE DA DOCUMENTO DI TRASPORTO.

1 1 9 0

DE S ID ER IO

0

Un extrême désir. Natura e possibilità del desiderio Con quella del 2019, siamo alla VI edizione del Concorso nazionale Romanae Disputationes. Esso cerca di promuovere in Italia l’eccellenza nello studio della filosofia a livello di scuola secondaria di secondo grado. Il Concorso 2019 ha avuto per tema: Un extrême désir. Natura e possibilità del desiderio. Il titolo prende le mosse da un frammento di Cartesio: «E avevo sempre un immenso desiderio [un extrême désir] di imparare a distinguere il vero dal falso per vedere chiaro nelle mie azioni e procedere sicuro nel cammino della vita». Il desiderio può essere nobile, come nel passo ricordato, non di rado però lo è di meno, ma in tutti i casi costituisce un nodo dell’umano centrale nella riflessione filosofica e, più ampiamente, antropologica. Dall’apertura dei lavori con Massimo Recalcati, che ha affrontato il tema del desiderio da Freud a Lacan, fino alla formulazione delle tesine, l’avventura intellettuale della riflessione sul desiderio ha offerto agli studenti e ai loro docenti numerose occasioni per mettersi in discussione e per capirsi meglio. Il volume raccoglie gli interventi dei docenti universitari, un’intervista a Recalcati e le tesine dei vincitori del Concorso, premiati durante la due giorni bolognese, il 9 marzo 2019. Marco Ferrari insegna filosofia e storia al liceo Malpighi di Bologna, di cui è vicepreside. È ideatore e direttore del Concorso nazionale di filosofia per le superiori Romanae Disputationes, dell’Accademia di Video Making e dei webinar di storia e arte contemporanea dell’associazione ToKalon, di cui è socio fondatore e vicepresidente. Co-curatore di tedxYouth@Bologna 2016 e 2017, è direttore della Bottega di Filosofia di Diesse. È stato uno dei dieci finalisti dell’Italian Teacher Prize 2017 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Ha pubblicato cinque “Quaderni della Ricerca” di Loescher dal 2014 al 2018 relativi ai percorsi formativi delle Romanae Disputationes e i volumi Libertà va cercando. Percorsi di filosofia medievale (Mimesis, Milano-Udine 2016), Il problema della giustizia. Percorsi di filosofia (Mimesis, Milano-Udine 2017), Logos e techne. Tecnologia e filosofia (Mimesis, Milano-Udine 2017) e La natura del bello (Mimesis, Milano-Udine 2019). Gian Paolo Terravecchia insegna filosofia e storia nei licei. Ha conseguito il PhD in Filosofia presso l’Internationale Akademie für Philosophie e il dottorato di ricerca in Filosofia teoretica e pratica presso l’Università degli Studi di Padova. Si occupa di filosofia sociale (Il legame sociale. Una teoria realista, Orthotes, Napoli 2012) ed è cultore della materia in Filosofia morale all’Università degli Studi di Padova. Con Luciano Floridi ha curato Le parole della filosofia contemporanea (Carocci, Roma 2009). È coautore di manuali di filosofia e di Tesine e percorsi. Metodi e scorciatoie per la scrittura saggistica (Loescher, Torino 2016). È presidente del comitato didattico del Concorso Romanae Disputationes.

€ 7,70

ISBN 978-88-201-3855- 4

3855 UN EXTRÊME DÉSIR. NATURA E POSSIBILITÀ DEL DESIDERIO

9 788820 1 385 54

1 1 900


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.