“Ma è stupenda!” esclama Sveva. “Sì, è conosciuta come una delle piazze più belle d’Italia” spiega Gabriele. I due camminano sotto i portici e ammirano i palazzi della piazza. Poi si fermano a mangiare in uno dei bei ristoranti della piazza. “È bello, ma un po’ caro!” dice Sveva. “Io non posso usare la carta di credito e non mi piace che paghi sempre tutto tu.” “Beh, forse hai notato che non ho problemi di soldi.” “Guadagni così tanto con il tuo lavoro?” domanda Sveva. “Non poco e non tanto. I soldi non vengono dal mio lavoro, bensì dai miei genitori.” “Ah, i tuoi sono ricchi!” “I miei erano ricchi. Sono morti.” “Mi dispiace, Gabriele!” esclama Sveva. “Un incidente stradale, una notte di nove anni fa. Avevo diciassette anni. Tornavano da Roma. Mia mamma aveva ballato al teatro…” “Si era esibita, ma come? Tua madre era una ballerina?” “Sì, mia mamma era Elena Tosi.” “Elena Tosi, la ballerina italiana più famosa di tutti i tempi!” esclama Sveva. “Sapevo che era morta in un incidente stradale. Alla Scala è un mito.” Gabriele non parla. “Adesso capisco. Capisco anche la ragione del tuo interesse per me.” “Sì, io sono diventato tuo fan dal primo momento in cui ti ho visto ballare due anni fa…” spiega Gabriele. “Alla prima di Cenerentola?” chiede Sveva. “Proprio così.”
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© Loescher Editore – Torino 2017