Doraetos Manga N°5

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Quando tempo fa lessi questa teoria, non vi nascondo che ebbi un tuffo al cuore. Sì, perché Il re leone oltre ad essere in assoluto il mio film d’animazione preferito, è un pezzo della mia infanzia molto importante. Infatti non potrò mai dimenticare le risate a crepapelle per le esilaranti battute di Timon e Pumba, la tragica morte di Mufasa, la carica degli gnu, il cimitero degli elefanti…per non parlare della sublime colonna sonora e di tutte le sue canzoni indimenticabili… Il re leone è tutt’oggi, a distanza di venti anni dalla sua uscita, ben radicato anche nella memoria di milioni di persone in tutto il globo, e oltracciò rimane ancora ancorato al primo posto come miglior film d’animazione tradizionale a livello di incassi. Però recentemente ho deciso di volerci vedere chiaro nella questione, e ho scoperto cose molto interessanti. Prima di iniziare, premetto due cose:innanzitutto darò per scontato che si conosca a sufficienza la storia de Il re leone, e in secondo luogo in questo articolo confronterò il film della Disney al fumetto di Tezuka. Esso però riceverà un adattamento video in cui saranno inseriti raffronti anche con la versione animata di Kimba il leone bianco.

L’imperatore della giungla: breve sinossi L’imperatore della giungla è il titolo originale di Kimba il leone bianco. È un fumetto degli anni Cinquanta del secolo scorso, molto acerbo e noioso per gli standard a cui siamo abituati oggi, ma di certo è un pilastro fondamentale della storia del fumetto giapponese. Presenta una storia totalmente diversa da Il re leone, infatti la sua tematica principale è la ricerca di una coesistenza pacifica fra mondo animale e umano. Riassumerò qui di seguito l’intera opera in poche righe. Un giorno il piccolo Kimba viene portato fra gli uomini e allevato come una sorta di gatto domestico.

In questa vignetta appare chiaro come Tezuka volesse insegnare ai bambini giapponesi l’importanza della reciproca comprensione fra animali e esseri umani: Kenichi diventa una sorta di Tarzan e Kimba, oltre a vestire d’abiti umani, imparerà a parlare la loro lingua. Tornato nella foresta, verrà riconosciuto come legittimo successore del suo defunto padre Padja, ucciso dagli uomini. Comincia così il suo regno, ci saranno varie vicissitudini, e in una di queste riuscirà addirittura a convincere gli altri animali a imparare a parlare la lingua degli uomini. Si sposerà ed avrà due figli, e infine concluderà la sua storia a fianco di un gruppo di persone alla ricerca di una pietra speciale su un’alta montagna innevata. Letto ciò, a questo punto potreste chiedervi:ma se la storia è così diversa, allora da dove salta fuori questa teoria del plagio? In realtà, essa si fonda su caratteristiche minori dell’opera e su alcune dichiarazioni. Illustrerò da qui in avanti la faccenda in maniera schematica.


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