Cronache lucane del 13 ottobre 2025

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CON TISCI PRIMA E RAMUNNO OGGI, SVOLTA

IL MALAFFARE

Quando Arpab era “corruzione”

La Procura chiude l’ennesima indagine sulla gestione opaca del passato con Iannicelli

Dopo Confagricoltura anche il Comitato spontaneo dei giovani agricoltori chiede la testa di Cicala

Crisi idrica, «Ora servono i fatti»

L’appello: «Urge un cambio di passo, perchè questa situazione è dovuta a un errore di gestione»

AVIGLIANO

DI VITINA CLAPS

Presidente del Consiglio Comunale della Città di Avigliano

Leonardo Lovallo, scrivo, a distanza di qualche mese (perchè concentrata ad affrontare un periodo impegnativo per la mia salute) in merito alla Sua nota del 28/07/2025, prot. n.11433. Veniamo ai fatti: In data 2 luglio 2025 ho inoltrato richiesta di attivazione di un link (...)

■ continua a

LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE ENTRATE

avevamo detto che questo centrodestra non ha particolare fortuna con i numeri e non tanto per via d’un accrocco scolastico sulla matematica quanto per la difficoltà a digerire le cifre basse che di volta in volta certificano impietosamente tutte le loro mancanze patriottiche sullo scibile istituzionale che pure sfacciatamente spacciano addirittura come segno d’un surreale buon governo. Ora proprio in uno di questi ambiti d’impegno, il lavoro, le cose non vanno per il verso giusto, almeno a guardare lo scenario delineato nel Bollettino del sistema informativo Excelsior da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in cui, manco a dirlo, la Basilicata tra ottobredicembre 2025 e ottobre-dicembre 2024 ha perso, in variazione percentuale, ben 1.760 entrate lavorative, uno dei dati previsionali peggiori d’Italia, tanto per farci arrostire nel pessimismo e visto che già SRM ci aveva ammoniti che eravamo il vagone fermo (-2,1%) d’occupati della locomotiva Mezzogiorno sulle nuove assunzioni (+1,8%). Pareri sentire le parole del nostro poeta nazionale Dante Alighieri poste sulla porta dell’Inferno nel terzo canto della Divina Commedia: “Lasciate ogni speranza voi che entrate…”

IRSINA Da venerdì non si hanno più tracce, avvistato l’ultima volta ad Assisi

Partite

le ricerche di Francesco Desiante

Chiorazzo: «Dal Premio Valore donna un messaggio di rinascita civica»

CONFINDUSTRIA

Al Convegno giovani imprenditori presenti anche le imprese lucane: «Da Capri visione e proposte per far crescere il Paese»

■ Servizio a pag 4

POTENZA

Parcheggio per disabili occupato, la denuncia di Logiurato: «È una continua mancanza di rispetto, anche noi disabili abbiamo dei diritti»

■ Mollica a pag 12

CAPOLUOGO

Il Lucania is Comics convince: centro storico pieno di gente, a Cronache il bilancio positivo dei partecipanti

■ Menonna a pag 13

SPORT

Brutta partita per il Potenza, contro il Latina spreca anche il penalty: D’Auria si fa parare il calcio di rigore

■ Nigro alle pag 18 e 19

PREMIATE LA GIORNALISTA ROMANO E LA
Servizio a pag 8
Dellapenna a pag 2

Con Tisci prima e Ramunno oggi, svolta epocale in trasparenza e innovazione. Il cdx taglia il malaffare

Quando Arpab era “corruzione”

La P rocura chiude l’ennesima indagine sulla gestione opaca del passato con Iannicelli

Le indagini, quelle vere fatte dalla magistratura secondo le garanzie di Legge, ci riportano alla memoria un tempo non molto lontano. Un tempo che qualcuno, evidentemente, vuole rimuovere ma che è esistito davvero.

Le indagini ci portano a doverci occupare di reati veri, reati importanti che rispondono al nome giuridico di corruzione e concussione.

La Procura della Repubblica di Potenza, nel chiudere le indagini e prepararsi a chiedere il rinvio a giudizio, ci ricorda di quando Arpab significava Edmondo Iannicelli.

LA CHIUSURA

DELLE INDAGINI

In una regione dalla scarsa memoria e alla perenne ricerca del presentismo sembra che dimenticare sia un dovere.

Ma la giustizia ha i suoi tempi e un paio di giorni fa ci ha comunicato che Edmondo Iannicelli ha ricevuto la comunicazione di chiusura delle indagini per un’ipotesi di corruzione e concussione.

Per chi fosse poco avvezzo al lessico giudiziario, questo significa che la Procura ha ritenuto gli elementi raccolti sufficienti per procedere alla richiesta di rinvio a giudizio che avverrà dopo i termini per eventuali controdeduzioni da parte degli indagati.

I fatti riguardano i ritardi nella comunicazione di alcuni superamenti di

idrocarburi nel Comune di Montemurro.

La comunicazione di chiusura delle indagini non significa responsabilità penale, noi rimaniamo fedeli al nostro credo di presunzione di non colpevolezza e auguriamo a tutti gli indagati di chiarire la posizione.

QUANDO ARPAB

ERA INEFFICIENZA

Questo, però, non deve lasciarci sfuggire un’analisi molto più profonda e politica su Arpab, sulla sua funzione e sul suo cambiamento nel tempo.

Perché il tempo di Iannicelli era il tempo del “tutto apposto” dichiarato che nascondeva laboratori non certificati né accreditati, ispezioni integrate mai fatte, difetti e ritardi nelle comunicazioni.

Tutto ciò con una Agenzia che aveva, come ha, il

compito di controllare la qualità dell’ambiente in una Regione dove insistono e operano le compagnie petrolifere.

Abbiamo fatto le pulci a Tisci che la prima ispezione integrata all’Eni della storia di Basilicata la ha fatta, così come facciamo le pulci a Ramunno che ha realizzato l’accreditamento dei laboratori ma dimentichiamo che è esistito un tempo non troppo lontano in cui Arpab significava Iannicelli con tutte le sue lacune organizzative e le sue mancanze.

Chi ha seguito le cronache di quel tempo ricorderà che solo l’allora Consigliere Regionale Rosa fu il grande fustigatore di Iannicelli, l’unico a stigmatizzare l’assenza di un piano ispezioni e la mancanza di certificazioni e accreditamento dei laboratori.

A quel tempo non c’erano giornalisti di inchiesta nè moralizzatori a tanto al chilo.

Qualcuno vorrebbe relegare questi episodi agli anfratti della memoria, a qualche rigo nelle brevi di cronache.

A riportarlo in primo piano è, però, la Procura della Repubblica di Potenza che ci parla di corruzione e concussione e ci ricorda del tempo in cui Arpab era tutta un’altra cosa.

L’ONESTÀ

INTELLETTUALE

CHE SERVE

A noi piacerebbe un po’ di onestà intellettuale da parte dei commentatori, dei politici e dei sindacalisti.

Quell’onestà intellettuale che renderebbe facile dire che da quando la Regione la guida Bardi Arpab è un’altra cosa, funziona meglio e ha fatto passi da gigante.

Un’onestà intellettuale capace di ammettere che da questo punto di vista è meglio il tempo che viviamo adesso, è il tempo di un’Agenzia che con il centrodestra ha fatto passi da gigante e altri si accinge a compierne. Ai nostalgici del tempo che fu, a quelli che vogliono non vedere ci pensa la Procura della Repubblica a ricordare come era quel tempo e lo fa con due parole pesanti come “corruzione e concussione” e con un ricordo ancora più grave di quando il superamento dei limiti era comunicato con ritardo.

Un tempi che non vorremmo mai più vedere perché sui reati deciderà la magistratura, sui fatti sottostanti, suo ritardi e sulle omissioni la storia ha già emesso il suo verdetto. A chi guarda il dito, noi continuiamo ad indicare la luna.

Tisci, Ramunno e Iannicelli

CRISI IDRICA Dopo Confagricoltura anche il Comitato spontaneo dei giovani agricoltori chiede le dimissioni di Cicala: «Serve responsabilità»

«Ora servono fatti, urge un cambio di gestione»

«La Basilicata vive una crisi idrica senza precedenti.Ma il vero problema non è solo la mancanza d’acqua: è la mancanza di realtà» afferma il Comitato spontaneo dei giovani agricoltori che si unisce all’appello di Confagricoltura nel chiedere le dimissioni di Cicala.

«Da mesi si è preferito raccontare che “va tutto bene”, confidando nella pioggia e, forse, anche in un pizzico di fortuna.continuano - Ma la fortuna, si sa, non è una strategia. Oggi si parla di stato di emergenza, ma quell’emergenza era scritta da mesi. Non servivano maghi o profeti: bastava leggere i dati».

«Monte Cotugno e Pertusillo erano in calo costante già dalla primavera, ma si è preferito guardare altrove. - incalza il Comitato - Noi lo abbiamo detto con rispetto, ma con chiarezza.Non servivano miracoli, bastava metodo. mInvece, si è scelto di rinviare, rassicurare, attendere.

Come se il tempo potesse aggiustare ciò che la pianificazione non ha saputo gestire. Il risultato? Aziende ferme, intere aree senz’acqua e una programmazione ormai in coma. Una pianificazione che non rende instabile solo il presente, ma anche il domani».

«Adesso si rincorrono riunioni e annunci di sostegni. - continuano i giovani agricoltori della Basilicata - E forse arriveranno,

perché chi lavora la terra oggi non può più aspettare. Ma se non si affiancano metodo, programmazione e responsabilità, ogni misura resterà solo una toppa su una falla che si allarga ogni anno. Una crisi prevedibile non è una calamità: è un errore di gestione».

«E allora lo chiediamo, con la semplicità di chi vive la realtà tutti i giorni: c’è stato un errore nella pianificazione e nella ge-

stione della risorsa idrica? Perché se la risposta è sì, è il momento di assumersi le responsabilità — come accadrebbe in qualsiasi azienda. In politica, invece, si tende a fare l’opposto: più si sbaglia, più si convoca un tavolo» dichiarano i giovani agricoltori.

«Ecco il vero problema: una politica che ha perso il contatto con la realtà.continuano ad incalzareChe confonde i piani con le promesse, i dati con le opinioni e le responsabilità con le dichiarazioni. Una politica che da trent’anni recita la stessa formula magica: “faremo”. “Faremo la ferrovia Matera–Ferrandina”, “faremo la ristrutturazione delle dighe”, “faremo gli investimenti”. E nel frattempo, l’acqua è finita, i campi sono secchi e i giovani continuano ad andarsene». «Siamo una regione che è arrivata persino a festeggiare i “faremo”, come se bastasse la parola per sostituire un fatto. - dice il Comitato - È la celebra-

zione dell’attesa, l’apoteosi del rinvio. Ma la realtà, purtroppo, non parla il linguaggio del politichese: parla con i dati. E i dati, quando mancano, diventano il silenzio di chi non ha voluto vedere». «Scusateci se lo ripetiamo: il Comitato può proporre, analizzare, mettere in fila numeri e proposte. Ma altro oggi non può farlo. Perché il potere, quando c’è, deve essere usato per fare, non per rinviare. E se chi lo detiene non lo usa, la crisi non è solo idrica — è morale» continua il Comitato.

«Noi non ci siederemo mai ai tavoli del “faremo”. Ci siederemo soltanto ai tavoli della pianificazione vera: ai tavoli con time line certe, dove si prende sul serio il cambio di metodo, non quelli dove si parla in politichese, tra un “oggi no” e un “domani con calma”. Perché il futuro non si promette: si costruisce. E si costruisce qui, adesso» conclude il Comitato dei giovani agricoltori.

crescita economica nazionale

A Capri le imprese lucane chiedono fiducia e visione

POTENZA. Anche quest’anno la Basilicata ha partecipato al tradizionale Convegno di Capri dei Giovani Imprenditori di Confindustria, appuntamento che riunisce imprenditori, massimi rappresentanti istituzionali e opinion leader per discutere le sfide e le opportunità dell’economia italiana. Presenti alla due giorni svoltasi nella suggestiva cornice del Grand Hotel Quisisana venerdì 10 e sabato 10 ottobre, il presidente di Confindustria Basilicata Francesco Somma con il direttore generale Giuseppe Carriero e una folta delegazione di giovani imprenditori lucani, guidata dal presidente Domenico Lorusso, oltre alla vicepresidente nazionale del Movimento, la lucana Maria Sabia. Il Convegno di Capri giunto alla quarantesima edizione, è tra i principali appuntamenti annuali di Confindustria e si conferma un'mportante occasione per rafforzare il legame tra la comunità di imprenditori del territorio e il network nazionale, in un percorso di crescita condivisa, formazione e confronto sui grandi temi dell’economia e della società. Il tema di questa edizione,

”Ritmo. Il tempo dell’impresa che cresce”, ha posto al centro del dibattito il ruolo dell’impresa come motore di cambiamento e leva di sviluppo sostenibile, in un contesto internazionale segnato da grandi sfide economiche, sociali e culturali dell’Italia e dell’Europa. Riforma fiscale, semplificazioni, prestiti agevolati, costi energetici, politiche industriali europee e nazionali per rilanciare la competitività sono alcuni dei temi trattati dai tanti relatori che si sono alternati sul palco sulla base delle tante sollecitazione giunte dalla relazione di apertura dei lavori della presidente

nazionale, Maria Anghileri. «Partecipare a Capri – ha dichiarato il presidente dei giovani imprenditori lucani, Domenico Lorusso - significa confrontarsi con le migliori energie imprenditoriali del Paese e portare la voce della nostra regione in un dibattito di respiro nazionale. Le imprese, pur in un contesto complesso, stanno dimostrando capacità di innovazione, resilienza e voglia di investire nel futuro. Ma abbiamo bisogno di un contesto non ostile ma favorevole all’impresa. Il messaggio emerso dal convegno è chiaro: solo unendo competenze, visione e respon-

sabilità possiamo costruire un’Italia più competitiva e sostenibile».

La vicepresidente nazionale Sabia, ha aggiunto: “Il 40esimo Convegno di Capri ha confermato quanto sia fondamentale rafforzare il legame tra impresa, giovani e istituzioni e il contributo di visione e di proposte che il nostro Movimento può offrire alla crescita del Paese perfettamente rappresentato dalla presidente Anghileri. Come lucana e come imprenditrice, credo che il Sud possa avere un ruolo fon- damentale. È necessario investire in capitale umano e cultura d’impresa per trattenere talenti e generare

nuove opportunità di sviluppo.”

«In questi due giorni abbiamo affrontato temi cruciali che riguardano anche il futuro delle nostre imprese lucane – ha concluso il presidente Somma – La partecipazione dei nostri Giovani Imprenditori a un evento di tale rilievo rappresenta un segnale importante di vitalità e di visione. Capri è da quarant’anni un laboratorio di idee per il futuro dell’impresa italiana, e la Basilicata vuole esserci, con le sue energie migliori, per contribuire al dibattito su come rendere più competitivo il nostro sistema produttivo e attrattivo il territorio».

L’assessore annuncia verifiche su salari e sede di Potenza. Il centrosinistra: «Passo in avanti, ora unire le forze per i lavoratori»

Vertenza Smart Paper, Cupparo apre al confronto

POTENZA. «Le risultanze del Tavolo nazionale del 15 ottobre su Smart Paper, con tutti i soggetti imprenditoriali e sindacali interessati, determineranno i futuri passaggi e le iniziative della Regione. Dopo interlocuzioni continue con il management di Accenture, oltre alla conferma dell’applicazione di un nuovo contratto per i dipendenti lucani a parità di salario con il precedente, ci aspettiamo che l’impegno a mantenere una sede operativa a Potenza si traduca in un atto concreto». Lo ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Francesco Cupparo, annunciando che la Regione continuerà a svolgere una funzione di verifica costante «in sintonia con i sindacati locali» e che, qualora dal Tavolo nazionale non arrivassero risposte adeguate, sarà convocato un Tavolo regionale per decidere ulteriori

azioni.Le parole di Cupparo, dopo settimane di tensioni, hanno suscitato una reazione positiva ma prudente nel centrosinistra lucano, che parla di «cambio di rotta» e di «passo avanti verso le posizioni dei lavoratori». Alessia

Araneo, Antonio Bochicchio, Angelo Chiorazzo, Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza, Piero Marrese, Viviana Verri e Giovanni Vizziello sottolineano come «cambiare idea possa essere una manifestazione di onestà in-

tellettuale», riconoscendo che in passato sulla vertenza Smart Paper «si erano commesse alcune ingenuità».«Ci basta – si legge nella nota congiunta – far rilevare la distanza dal podio su cui l’assessore era salito davanti alla Giunta regionale e lo sciopero indetto per lunedì prossimo dalle lavoratrici e dai lavoratori della Smart Paper. Ma questo è il passato: ora serve unità perché c’è una necessità che va oltre le differenze politiche».Il centrosinistra accoglie dunque con favore le aperture dell’assessore, soprattutto in merito alla tutela delle sedi operative, considerate «parte essenziale della vita delle persone e dell’equilibrio delle comunità della provincia di Potenza». «Saremo vigili e attenti –concludono – ma anche responsabili e disponibili a unire le forze, come abbiamo detto sin dal primo momento».

Al 40° Convegno dei Giovani Imprenditori, Somma, Lorusso e Sabia rilanciano il ruolo del Sud nella

LUNEDÌ

ANTE MANI IN CUCINA

L’associazione “Locomotiva Lucana”: «Linea ferma da mesi, Avigliano e il Vulture Melfese esclusi da ogni servizio ferroviario»

«La Potenza-Foggia dimenticata

Così

l’area del Vulture è isolata»

MELFI. «La linea Foggia–Potenza non è solo una tratta ferroviaria, ma la spina dorsale del nostro territorio». È con queste parole che l’associazione «Locomotiva Lucana» torna a denunciare l’isolamento delle aree interne del Vulture Melfese e di Avigliano, rimaste tagliate fuori da ogni collegamento su rotaia.La ferrovia, nata tra il 1867 e il 1897 grazie alla visione di Giustino Fortunato, aveva un obiettivo chiaro: unire i paesi del Vulture, da Melfi a Venosa, da Rapolla a Forenza, collegandoli a Potenza e Foggia. «Fu una scelta politica e culturale – ricordano gli attivisti – perché la ferrovia doveva servire le persone, non solo collegare due punti sulla mappa». Per decenni quel treno ha accompagnato studenti, pendolari, malati, emigranti: un simbolo di identità e appartenenza per migliaia di lucani.Oggi, però, quella linea

è ferma. «È ferma per un pilone da abbattere e una galleria da consolidare, ma soprattutto per l’assenza di visione e volontà politica» sottolinea l’associazione. A causa del cedimento del viadotto Tiera verso Potenza e dell’interruzione della galleria tra Melfi e Rionero, Avigliano e le sue frazioni non sono più raggiunte né da Trenitalia né dalle Ferrovie Appulo Lucane.«Un’intera comunità è isolata – spiegano –. I cittadini non hanno alternative, costretti ogni giorno a viaggi interminabili su strade secondarie, spesso al limite della sicurezza». Una condizione che «nega il diritto alla mobilità» e che, secondo l’associazione, «rappresenta la fotografia amara di una Basilicata che investe su feste padronali ma non su infrastrutture essenziali».Da questa rabbia è nata la mobilitazione di «Locomotiva Lucana», che ha

lanciato una petizione su Change.org per chiedere la riattivazione della linea. «Non chiediamo miracoli, ma rispetto» affermano i promotori. «Rispetto per una terra che non può essere dimenticata ogni volta che si parla di investimenti e di sviluppo. Vogliamo solo che i lucani possano muoversi, vivere, restare».La pe-

«Censurato per le mie idee, disposto a tutto per la libertà»

La protesta di Bolognetti continua: «Non sono io che devo smetterla»

POTENZA. «Non sono io quello che deve smetterla». Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani, torna a parlare con toni netti della sua azione nonviolenta, che considera parte integrante di un impegno civile e politico per «la difesa con la vita della vita, della legge e del diritto».

Giornalista iscritto alla Fnsi e all’Ordine dei giornalisti, già membro del Consiglio nazionale dei Club Pannella e collaboratore di Radio Radicale dal 2010 al 2022, Bolognetti afferma di seguire la via del Satyagraha gandhiano, «una teoria filosofico-politica in continuo sviluppo» che mira a opporsi con la forza della verità e della conoscenza a ogni forma di violenza e sopraffazione.«Io seguo la strada del Satyagraha –spiega – e non mi fermerò finché non mi sarà data la possibilità di farlo. L’appello a smetterla non va rivolto a me, ma ai miei interlocutori. La smettano con purghe, manganellate e olio di ricino d’annata». Parole che richiamano un contesto in cui, denuncia, «prevalgono disinformazione, cagnara e conformismo». Attraverso le sue lunghe dirette radiofoniche e rubriche, Bolognetti racconta di aver cercato di

offrire «un punto di vista non allineato» rispetto a narrazioni dominanti e superficiali. «Democrazia – sottolinea – significa conoscere per deliberare. Senza diritto alla conoscenza non c’è democrazia».Il suo è un appello alla responsabilità e alla consapevolezza civica: «Sono disposto a rischiare salute e vita – conclude – per difendere la libertà, perché la morte peggiore non è quella fisica, ma quella dell’anima, delle idee e dei principi inderogabili».

tizione ha già prodotto i primi risultati: l’istituzione di un tavolo tecnico e la convocazione dell’osservatorio permanente sulla mobilità. «Sono segnali positivi –commentano – ma non bastano. Continueremo a far sentire la nostra voce finché non vedremo ripartire i treni».Per l’associazione, la Foggia–Potenza resta un

simbolo di storia e di identità: «Per noi ferrovieri e figli di ferrovieri quella non è una semplice tratta, ma la nostra linea, un pezzo di vita inciso nei binari del Vulture».E finché il treno non tornerà a passare, quelle rotaie resteranno la testimonianza silenziosa di una comunità che non vuole più restare indietro.

In occasione della Giornata della sicurezza sul lavoro, l'assessore regionale evidenzia l’urgenza di un cambiamento

e

Latronico: «Ogni vita spezzata sul lavoro è una ferita collettiva»

«Ricordare le vittime del lavoro è un atto doveroso ed è un richiamo morale e civile che riguarda tutti noi». Così l’assessore regionale alla Salute Cosimo Latronico ha aperto il suo intervento a Matera, in occasione della Giornata della sicurezza sul lavoro e del ricordo delle vittime. Un momento di riflessione e di impegno condiviso tra istituzioni, imprese e cittadini.

I numeri restano allarmanti per gli infortuni sul lavoro in Basilicata: nel 2025 sono stati 14 i morti, 2491 i feriti, di cui 1052 nel territorio di Matera e provincia.

Latronico ha parlato con toni accorati di un tema che tocca da vicino il tessuto sociale e produttivo della Basilicata: «Ogni vita

spezzata sul luogo di lavoro rappresenta una ferita collettiva. Dietro ogni numero ci sono volti, storie, sogni interrotti. Il lavoro deve essere dignità, crescita, sicurezza. Non può e non deve mai essere rischio di morte o di abbandono».

Accanto al momento della memoria, l’assessore ha voluto sottolineare anche i passi avanti concreti compiuti dalla Regione in tema di sicurezza e sanità.

«Durante le scorse settimane - ha evidenziato - per la prima volta in Basilica-

ta sono state assegnate le zone carenti per il settore dell’emergenza-urgenza. È un risultato storico che abbiamo fortemente voluto. Grazie all’Asp e alla collaborazione tra istituzioni, sono stati sottoscritti 16 contratti a tempo indeterminato per medici dell’emergenza. Un traguardo che dà stabilità ai professionisti e sicurezza ai cittadini».

Un passo avanti importante, secondo Latronico, non solo sul piano organizzativo ma anche su quello umano e sociale: «Rafforzare la rete dell’emergenza-urgenza significa garantire una risposta immediata a chi si trova in condizioni critiche, comprese le vittime di incidenti sul lavoro. È un dovere morale e civile, prima ancora che amministrativo».

L’assessore ha richiamato anche l’importanza di un lavoro condiviso tra enti ispettivi, Asl, sindacati e datori di lavoro, ma soprattutto la necessità di un cambiamento culturale profondo: «Serve dire ai nostri giovani, fin dalla scuola, che la vita vale più di ogni profitto e che la sicurezza non è un ostacolo al lavoro, ma la sua condizione essenziale». Latronico, infine, ha voluto rivolgere un pensiero alle famiglie delle vittime: «A loro va il nostro rispetto, il nostro abbraccio e l’impegno a trasformare il dolore in azione. La Regione Basilicata continuerà a fare la sua parte con fermezza, concretezza e umanità, affinché nessuno debba più perdere la vita per guadagnarsi da vivere».

All’iniziativa del Cif di Lauria, Chiorazzo (Bcc): «Le premiate Strappato e Romano rappresentano il coraggio e la competenza delle donne»

«Premio Valore Donna, dal protagonismo femminile un messaggio di partecipazione e rinascita civica»

«Il Premio Valore Donna rappresenta uno degli appuntamenti più significativi della vita culturale e civile della Basilicata, perché non solo celebra donne straordinarie, ma mette in luce il valore collettivo dell’impegno femminile nella società, nelle istituzioni, nel mondo dell’informazione e in quello della legalità. L’edizione di quest’anno, dedicata a ‘Media, società e sicurezza digitale’, ha ribadito l’importanza di promuovere una cultura che unisca tecnologia, etica e rispetto della persona, in un tempo in cui la rete condiziona la qualità stessa della convivenza democratica».

È quanto dichiara il Vice Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, al termine dell’iniziativa promossa dal Centro Italiano Femminile a Lauria. «Desidero esprimere - ha aggiunto - un sincero ringraziamento alla Presidente regionale del CIF Antonella Viceconti, alle sue dirigenti regionali e locali e a tutte le donne che ne tengono viva la missione da ottant’anni. Il CIF è, da sempre, una palestra di cittadinanza e di partecipazione, capace di unire formazione, impegno sociale e attenzione al territorio. Le figure premiate oggi, Barbara Strappa-

to e Isabella Romano, rappresentano in modo esemplare il coraggio, la competenza e la responsabilità di tante donne che, con il loro lavoro, fanno vivere ogni giorno i valori della democrazia e del bene comune».

Sul piano istituzionale, Chiorazzo ha poi sottolineato che proprio da questi esempi occorre trarre ispirazione per il futuro di Lauria, oggi commissariata e attesa da un nuovo appuntamento elettorale nella prossima primavera.

«Da esperienze come quella del CIF e dal protagonismo delle donne - ha dichiarato Chiorazzo - possiamo e dobbiamo ripartire

per restituire a Lauria un governo cittadino all’altezza delle attese della comunità, capace di innovare i processi amministrativi, di ampliare la partecipazione e di coinvolgere le energie migliori del territorio».

«Serve un dibattito programmatico ampio, aperto, inclusivo, che valorizzi le competenze e superi appartenenze e pregiudizi. Lauria - ha concluso Chiorazzoha una storia e un patrimonio umano straordinari. È da qui, dal senso di comunità e dalla partecipazione autentica, che deve nascere una nuova stagione civica, capace di unire e di guardare con fiducia al futuro».

Presso il nosocomio potentino si terrà il 28esimo corso avanzato sulle tecniche di procreazione medicalmente assistita

Al San Carlo formazione, innovazione e umanità al servizio delle coppie infertili

Si terrà il 16, 17 e 18 ottobre, nell'ospedale San Carlo di Potenza, il 28esimo Corso avanzato sulle tecniche di Procreazione medicalmente assistita (Pma), un appuntamento formativo di riferimento nazionale dedicato agli specialisti che operano nel campo della medicina della riproduzione.

L’evento, organizzato dal Centro di procreazione medicalmente assistita dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo diretto dal dottor Sergio Schettini, si conferma un’importante occasione di aggiornamento per ginecologi, andrologi, urologi, endocrinologi, biologi e genetisti, in un settore in costante evoluzione scientifica e tecnologica. Il corso affronterà i principali temi legati all’infertilità di coppia, dalle tecniche di Pma di primo, secondo e terzo livello (Fivet, Icsi e altre procedure), ai più recenti sviluppi in campo farmacologico e diagnostico, fino all’applicazione dell’intelligenza artificiale nella selezione embrionale. Un ampio spazio sarà inoltre dedicato alle novità normative e organizzative, con particolare

attenzione all’inserimento delle prestazioni di Pma nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), un traguardo di grande valore etico e sociale che sancisce il pieno riconoscimento del diritto alla genitorialità e l’impegno del Servizio sanitario nazionale nel sostegno alle coppie infertili. «Il nostro Centro – dichiara il direttore generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera – è sempre più punto di riferimento a livello nazionale per la procreazione medicalmente assistita. I risultati raggiunti, frutto di anni di impegno e ricerca, sono motivo di orgoglio per tutta la nostra comunità ospedaliera. L’inserimento della Pma nei Lea rappresen-

ta un passo storico verso una sanità più equa, che riconosce la genitorialità come un diritto e non come un privilegio. Il corso testimonia la nostra volontà di investire nella formazione e nel dialogo interdisciplinare, elementi fondamentali per garantire alle coppie percorsi di cura sempre più efficaci e rispettosi della loro storia e dei loro desideri».

«L’approccio alla infertilità di coppia – aggiunge il direttore della Ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Carlo di Potenza e responsabile scientifico del corso, Sergio Schettini – deve oggi essere sempre più multidisciplinare e orientato alle evidenze scientifiche. L’evoluzione

delle conoscenze in fisiopatologia della riproduzione, la diagnostica genetica preimpianto, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e le nuove formulazioni farmacologiche richiedono una collaborazione continua tra specialisti. Con questa edizione del corso intendiamo offrire ai professionisti una visione completa, aggiornata e concreta, che unisca la competenza tecnica al rispetto profondo della dimensione umana ed emotiva delle coppie che si affidano a noi».

Il programma prevede sessioni teoriche e pratiche, con approfondimenti sulle procedure di laboratorio, la preservazione della fertilità, gli aspetti etico-

legali e le linee guida del ministero della Salute. La vera attrattiva del corso, che attira specialisti provenienti da ogni parte di Italia, è la live surgery del 17 ottobre che tramite collegamento ibrido (zoom, wifi, cavo) dalla sala operatoria e dal laboratorio di embriologia consente la visualizzazione in contemporanea delle attività svolte dai medici e dai biologi del centro di Pma sulla Lavagna multimediale interattiva a tutti i corsisti presenti in aula conferenza del padiglione F2. L’obiettivo è formare professionisti capaci di integrare innovazione, qualità e umanità in un settore dove scienza e vita si incontrano ogni giorno.

Il consigliere regionale di Forza Italia ha visitato il nosocomio del Vulture: «La sanità lucana può contare su professionisti di alto livello»

Ospedale Melfi, Picerno: «Una struttura efficiente, con reparti di eccellenza»

Il Consigliere Regionale di Forza Italia, Fernando Fortunato Picerno, ha effettuato una visita istituzionale presso l’Ospedale di Melfi, struttura sanitaria di riferimento per il Vulture-Melfese.

« Durante l'incontro con il Direttore Sanitario dottor Michele Labianca e il personale medico, ho potuto constatare direttamente l’elevato livello di efficienza dell’Ospedale e in particolare l’eccellenza di alcuni reparti, come Ginecologia , Cardiologia, Endoscopia , Ortopedia, che si distinguono per qualità delle prestazioni, competenza degli operatori e attenzione al paziente» afferma il Consigliere di Forza Italia. «La sanità lucana può contare su professionisti di alto livello e su strutture che, come il Nosocomio di Melfi, offrono servizi sanitari di qualità», continua Picerno. Ho

trovato un’organizzazione funzionale, ben guidata da una Direzione sanitaria attenta e capace, che ha saputo valorizzare al meglio le risorse disponibili. «Particolare apprezzamento» è stato espresso per «l’importante progetto in corso di realizzazione: la nuova struttura ospedaliera, attualmente in fase di costruzione, che rappresenta un segnale importante di investimento sul territorio e sul diritto alla salute. Tuttavia, non manca qualche problema che , data la mole di lavoro del Nosocomio del Vulture , considerata l’ affluenza ad esso da parte anche di Regioni limitrofe , potrebbe essere costituito , a mio avviso, da una carenza di risorse umane, ma , a tal proposito, per quanto riguarda la necessità di potenziare gli organici, in aggiunta al lavoro già fatto, sono in corso piani assunzionali», con-

clude Picerno.

«Sono pronto a farmi portavoce in Consiglio regionale di qualsiasi esigenza , affinché la Sanità del territorio non sia lasciata sola e vengano messe incampo azioni concrete per valorizzare l’Ospe-

dale di Melfi, per sostenere tutto il personale sanitario che ogni giorno, con dedizione, garantisce un servizio fondamentale per la comunità del Vulture-Melfese, ma anche per zone limitrofe di altre Regioni».

Parcheggio disabili occupato, Logiurato: «Non è solo uno stallo, è la mia libertà»

con l’indifferenza di chi dovrebbe tutelare i diritti di tutti.

«Torno a casa e, come troppo spesso accade, trovo il mio posto occupato. Ho chiamato, in altre occasioni, polizia e carabinieri, ho fatto foto e video della vettura in sosta vietata, ma nessuno è intervenuto», racconta con amarezza.

all’assessore alla viabilità, Francesco Giuzio la situazione si è ripresentata più volte e il signor Logiurato non sa più a chi rivolgersi per vedere rispettato il proprio diritto.

e, ricordando la precedente esperienza andata a vuoto, ha insistito per un intervento immediato delle forze dell’ordine. Stavolta, una pattuglia della Polizia è arrivata sul posto, ha constatato l’infrazione, elevato il verbale e disposto la rimozione forzata del veicolo, restituendo così al signor Logiurato la possibilità di parcheggiare davanti casa.

«Mi dispiace essere stato costretto a chiamare la polizia e il carro attrezzi, ma se le persone continuano a non importarsene dei disabili, allora è giunto il momento che qualcuno impari cosa significa rispetto», conclude.

POTENZA. Ancora un episodio di inciviltà a Potenza che colpisce i cittadini più vulnerabili. A denunciare a Cronache quanto accaduto è Raffaele Logiurato, cittadino potentino con disabilità, che ha trovato nuovamente occupato da un’auto non autorizzata il parcheggio a lui riservato, regolarmente segnalato con segnaletica verticale, orizzontale e numero di posto assegnato. Una scena purtroppo non nuova per il signor Logiurato, che racconta di vivere questa situazione ormai da troppo tempo, spesso

«La mattina successiva sono andato dai Vigili Urbani con le prove, ma mi hanno risposto che avrei dovevo chiamare il 112 perché il verbale si fa solo con l’accertamento sul posto. Quelle immagini non servivano a nulla». Nonostante le segnalazioni anche

A volte capita che qualcuno parcheggi sullo stallo del signor Logiurato per qualche minuto: «A chi me lo chiede, se si tratta di soste brevi, io dico sempre di sì, chiudo un occhio. Anch’io ho avuto la patente, capisco cosa significhi una necessità improvvisa. Ma questa non può diventare la regola», racconta. Questa volta, però, non ha voluto lasciar correre. Era venerdì notte

Il suo è un appello civile ma deciso, rivolto a tutti: «Anche noi disabili abbiamo il diritto di uscire, di partecipare alla vita sociale, di tornare tardi da una festa o da una cena e trovare il nostro posto libero. Senza dover passare la notte a cercare il proprietario dell’auto che ci ha rubato un diritto».

Il rispetto concreto per i diritti dei cittadini con disabilità è una questione troppo spesso sottovalutata.

Non bastano cartelli o linee sull’asfalto: serve consapevolezza, serve controllo, ma soprattutto serve educazione civica.

Forse, come suggerisce il signor Logiurato, è tempo che qualcuno impari il rispetto. Sul serio. POTENZA Ennesimo

Durante un controllo, gli agenti hanno beccato la coppia con numerosi prodotti senza scontrino per un valore di 400 € totale

Potenza, rubano in diversi supermercati: foglio di via per due cittadini stranieri

La Polizia di Stato ha denunciato due cittadini di nazionalità romena, residenti fuori provincia, che si sarebbero resi responsabili di furto in supermercati del capoluogo potentino.

Gli Agenti della Squadra Volante, durante lo svolgimento del servizio di controllo del territorio, hanno notato una donna aggirarsi con fare sospetto nei pressi di un supermercato potentino. La stessa, accortasi della presenza del personale di Polizia, si è diretta in maniera repentina presso un’autovettura nera, parcheggiata nei pressi del supermercato, dove ad attenderla c’era un uomo.

La pattuglia ha proceduto, dunque, all’identificazione dei soggetti a bordo del veicolo e ha constatato la presenza di precedenti specifici per furto a carico della donna. Pertanto, gli operatori hanno proceduto ad un’ispezione sommaria dell’auto, all’esito della qua-

le, sono stati rivenuti numerosi prodotti alimentari e cosmetici, per un valore di circa 400 euro.

I successivi accertamenti hanno permesso di acclarare che, la merce rinvenuta, proveniva da tre diversi supermercati e che la coppia non aveva alcun titolo di acquisto che ne giustificasse il possesso.

La coppia allora è stata denunciata all’Autorità giudiziaria.

«Le indagini sono ancora in corso e gli indagati sono considerati presunti innocenti fino a sentenza definitiva di condanna. Attesa la gravità dell’accaduto e considerato che la presenza dei due nella città di Potenza, fosse collegata unicamente alla commissione di reati, il Questore di Potenza ha emesso a loro carico due fogli di via obbligatori e divieto di ritorno nel capoluogo» fanno sapere dalla Questura di Potenza.

DI ROSAMARIA MOLLICA

Il festival ha offerto spazi di aggregazione e nuove opportunità per i giovani. A Cronache i commenti positivi dei partecipanti

Lucania Is Comics, a Potenza il Festival che «unisce passioni e generazioni»

Igiovani, le idee, il futuro, la tecnologia e le prospettive. Tutto questo nell'ottava edizione di Lucania Is Comics, promosso dall'Associazione Culturale Neardworks con il patrocinio del Comune di Potenza, della Fondazione Potenza Futura. Cultura, spazi di creatività, giochi a tema e tanto altro hanno arricchito per due giorni da venerdì a domenica le vie centrali del Centro Storico di Potenza grazie alla programmazione dell'Associazione Culturale Neardworks, presieduta da Christian Accetta, presente negli stands insieme al vice presidente Nicola Manzi e a tutto lo staff organizzativo, ivi compreso il tesoriere Ernesto Giugliano. Anche il tema preso in considerazione dagli organizzatori, ovvero “La città come palcoscenico della creativitàà” ha rappresentato e fotografato fedelmente le istanze dell'associazione potentina in un percorso di grande rilievo e capace di sviluppare nuove tendenze tra le giovani generazioni. Video games, spazi di creatività sono stati arricchiti con grande naturalezza e senza particolari intoppi dagli organizzatori che hanno messo in evidenza tutta la volontà di proseguire in questo cammino.

Agli organizzatori si sono affiancati i giovani, e quanti hanno frequentato in questi giorni i padiglioni sistemati nelle vie nevralgiche del centro storico, Santa Lucia, via Pretoria, Piazza Matteotti, Torre Guevara, tanto per fare qualche esempio tangibile di come questa manifestazione ha saputo attirare a se tanti giovani e creators capaci di dare un grande contributo di idee e di proposte anche per il prossimo futuro. Fondamentale in questa direzione il ruolo fattivo dei commercianti che hanno avuto il merito di dare spazi concreti agli organizzatori nel segno di un connubio che va

ben oltre gli stereotipi e crea invece un cuore tutto giovanile al sostegno di una kermesse davvero intensa e stimolante.

Antonio Califano ha parlato del festival: «Questo festival è molto suggestivo perché abbiamo la possibilità di conoscere moltissime persone anche appassionate di giochi di ruolo, quindi un terreno fertile per fare nuove conoscenze ed espandere i confini. È una struttura culturalmente molto pregna anche di diversi aspetti del mondo net. In queste occasioni è possibile incontrare editori, associazioni e professionisti del settore».

Antonia Orlando ha parlato del festival: «Mi piace il festival, l'aggregazione, mi piace quando le persone si incontrano e giocano tutte quante insieme. Qui puoi scoprire anche cose che non conoscevi, nuovi hobby. Per il futuro spero che ci siano altri festival come questo».

Sivio Viesti ha parlato della tre giorni di Lucania Is Comics: «È andata molto bene, vedo tanti ragazzi che si stanno avvicinando, molti ragazzi interessati. È una bella manifestazione, davvero bella. Il punto di forza è uno staff d'eccellenza che ha organizzato una fiera stabile con una buona

organizzazione. Mi sto trovando bene. Se cresce così diventerà una grande fiera, e lo staff se continua a crescere diventerà un grandissimo staff».

Gianfranco Sabbatella, referente area Torre Guevara ha parlato del festival: «La manifestazione punta soprattutto a far conoscere le nostre passioni che portiamo avanti da tanti anni. Ognuno con la sua passione e cerchiamo di interscambiarle e farle conoscere anche a chi questo mondo non lo vive tutti i giorni e per questo abbiamo deciso di animare il Centro Storico di Potenza con tutte le nostre attività, tutte le nostre passioni in modo tale che quante più persone possono conoscere quello che a noi fa crescere il cuore e fa stare bene tutti i giorni».

Ha chiuso la carrellata di pareri in merito al festival. Tommaso

Mazzoni: «Per noi è la seconda esperienza dopo aver partecipato l'anno scorso per la prima volta a questo evento molto bello, molto particolare che avvicina i giovani, appassionati di tutte le età. Noi portiamo il nostro giochino che è diventato uno sport, il nostro subbuteo, il calcio tavolo sotto la Torre Guevara per far vedere alla cittadinanza che questa attività la si può fare in modo tranquillo, in

modo altamente sociale. Il papà gioca con il figlio, con l'amico, con il nonno. È uno sport e un’attività che abbraccia tutte le età. Noi ci mettiamo la passione, l'impegno sperando che questa attività possa prendere piede ancor di più nella nostra città ma soprattutto nella nostra regione perché è un' attività che accomuna e fa togliere nell'era del digitale i cellulari e punta a far stare le persone insieme, attraverso un gioco nel segno dell'amicizia e della sportività».

Antonio Califano, Antonia Orlando, Silvio Viesti, Gianfranco Sabbatella e Tommaso Mazzoni

La consigliera chiede chiarimenti al presidente Lovallo sulla mancata attivazione di un link per la partecipazione da remoto alle Sedute perchè impossibilitata in presenza

Avigliano, Claps: «La partecipazione ai Consigli è un diritto, non un privilegio»

La partecipazione democratica dovrebbe essere garantita e tutelata con ogni mezzo, anche tecnologico e un consigliere comunale dovrebbe essere messo sempre nelle condizioni di poter esercitare il suo ruolo. Di seguito pubblichiamo la lettera aperta che la consigliera di Avigliano Vitina Claps ha inviato al presidente del Consiglio Leonardo Lovallo.

Presidente del Consiglio Comunale della Città di Avigliano Leonardo Lovallo, Scrivo, a distanza di qualche mese (perchè concentrata ad affrontare un periodo impegnativo per la mia salute) in merito alla Sua nota del 28/07/2025, prot. n.11433. Veniamo ai fatti: In data 02 luglio 2025 ho inoltrato richiesta di attivazione di un link (ai sensi dell’art.1, comma 1 del Regolamento per lo svolgimento in videoconferenza delle sedute del Consiglio comunale, approvato con

DCC n.7 del 28.03.2022) per la partecipazione da remoto al Consiglio comunale essendo infortunata e pertanto impossibilitata a partecipare in presenza. In data 28 luglio 2025 ha riscontrato la richiesta. Nel merito vorrei: - conoscere i requisiti e i componenti della Commissione medica che ha valutato il mio caso (comprovato da documentazione medica che ho scrupolosamente inviato) tanto scientificamente da ritenerlo privo del carattere

di gravità; - in base a quale autonomia decisionale ha giustificato la mancata concessione del link con il costo previsto e stabilito in euro 305 a seduta. Vale davvero così poco per lei la partecipazione democratica di una rappresentante dei cittadini democraticamente eletta? Ad ogni modo la ringrazio per aver rafforzato in me il valore del principio democratico dello Stato sancito dalla Carta Costituzionale. Un principio dal valore incommensurabile in cui credo fermamente e che mai nessuno riuscirà a scalfire. Mi congratulo inoltre per il principio di "economicita" perseguito...la memoria mi ricorda che nel precedente mandato, la stessa maggioranza a cui lei ha appartenuto e tutt'ora appartiene affidò le dirette Facebook dei Consigli comunali per la modica cifra di € 13.930. * CONSIGLIERACOMUNALE DI AVIGLIANO

Il parroco don Gerardo: «È un piccolo segno, ma parla di un desiderio grande, essere costruttori di pace ogni giorno»

Potenza, un ulivo per la pace dalla comunità di Santa Cecilia

La Parrocchia Santa Cecilia di Potenza ha accolto sabato scorso, bambini, ragazzi e famiglie per la tradizionale “Festa del Ciao”, momento di avvio del cammino dell’Azione Cattolica dei Ragazzi (ACR) e dell’anno catechistico.

La giornata è stata scandita da giochi, attività, momenti di riflessione e celebrazione comunitaria, che hanno coinvolto tutti i gruppi di catechismo e le famiglie della comunità.

Nel cuore del pomeriggio ha avuto luogo un gesto simbolico di grande significato: la piantumazione di un ulivo della pace nella piazza antistante la chiesa parrocchiale, alla presenza di diverse decine di bambini e ragazzi, dei loro genitori, degli educatori e dei catechisti.

L’ulivo, segno di vita, speranza e fraternità, vuole essere un richiamo concreto alla pace, proprio in questi giorni in cui il mondo attende con trepidazione i pri-

mi frutti dell’accordo tra Israele e Hamas. Come ha ricordato al proposito il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme, si tratta di «un passo importante che porterà un po’ più di fiducia per il futuro e anche nuova speranza, soprattutto alla popolazione, sia israeliana che palestinese». Il pensiero della comunità di Santa Cecilia si estende anche a tut-

ti gli altri conflitti ancora in corso, in particolare a quello che da anni insanguina l’Ucraina, e a quanti nel mondo soffrono a causa della violenza e della divisione.

«Con questo gesto – spiega il parroco don Gerardo – abbiamo voluto affidare a Dio il cammino dei nostri ragazzi e delle loro famiglie, chiedendo che la pace cresca nelle nostre comunità co-

me un seme buono che diventa albero. È un piccolo segno, ma parla di un desiderio grande: essere costruttori di pace ogni giorno».

In un tempo in cui la pace sembra spesso fragile e lontana, il gesto dell’ulivo si fa segno di speranza e fiducia nell’uomo, perché ogni gesto di pace, anche il più piccolo, è un seme che anticipa l’aurora di un mondo nuovo.

Vitina Claps e la lettera di risposta del presidente Lovallo

Maschito, aggressione nella scuola elementare: arrestato uno straniero

MASCHITO. Le dinamiche familiari, specialmente quando coinvolgono la tutela dei minori e l'applicazione di provvedimenti giudiziari, richiedono la massima attenzione e professionalità; è in questo contesto di particolare delicatezza sociale e umana che l’Arma dei Carabinieri, grazie alla sua costante presenza sul territorio, interviene per garantire l'applicazione della legge e proteggere le fasce più vulnerabili. La rapidità e l'efficacia operativa dei militari della Stazione Carabinieri di Maschito e della Radiomobile di Venosa, hanno permesso di prevenire ulteriori con-

seguenze in una situazione ad alta tensione, procedendo all'arresto in flagranza di reato di uno straniero già noto alle Forze dell’Ordine.

L'intervento è scaturito dalla segnalazione di un'aggressione in corso presso la scuola di Maschito, dove l’uomo, con violenta determinazione, si era introdotto nel plesso scolastico mosso dalla volontà di prelevare a tutti i costi la propria figlia minore che, peraltro, era stata già affidata, nel corso della stessa mattinata, ad una comunità alloggio della provincia, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale per

Incontro dei sindaci per definire i dettagli del progetto

Marmo Platano unito per un brand turistico dell’area

Nel Comune di Bella si è tenuto un nuovo summit operativo dei Sindaci dell’Area Interna “Marmo Platano” per la definizione del nuovo brand turistico “Marmo Platano – Tra Borghi e Natura”.

Un brand identitario che darà nuovo slancio al turismo dei territori dell’Area Interna con l’obiettivo di raccontare la natura incontaminata, i borghi antichi e la storia millenaria dei luoghi grazie ad un legame profondo tra cultura, territorio e cielo. «Il nuovo brand rappresenta un simbolo identitario della nostra Area che potrà offrire nuove opportunità reali e concrete in termini di comunicazione, immagine e marketing territoriale» affermano i sindaci.

«Questo progetto nasce da una chiara condivisione e unità d’intenti dei vari territori per promuovere il turismo lento e per far conoscere l’essenza della nostra cultura ospitale e dei nostri pregi naturalistici, storici, enogastronomici e culturali dei nostri Borghi. - concludono - La sinergia istituzionale tra i vari Sindaci è elemento potenziate per tutti i Comuni dell’Area Interna Marmo Platano».

i Minorenni di Potenza.

Il diniego a lui opposto dal personale scolastico ha generato nell’uomo una rabbia tale da spingerlo a danneggiare quanto gli stava attorno, brandire un estintore e minacciare chi gli si parava davanti.

Solo le sirene dell’autoradio che giungeva sul posto hanno spinto l’uomo a desistere dai suoi intenti e darsi precipitosamente alla fuga cercando di far perdere le proprie tracce.

Le immediate e capillari ricerche delle donne e degli uomini dell’Arma sono state determinanti: l’individuo è stato rintracciato e bloccato poco distante dal luogo del misfatto mentre tentava di sottrarsi alla cattura, venendo così neutralizzato e, di fatto, impedendo l'escalation della situazione e la concretizzazione di più gravi pericoli per l'incolumità pubblica con le sue azioni violente.

L'arrestato è stato trasferito presso le camere di sicurezza dell’Arma sino alla celebrazione del rito direttissimo dove il GIP del Tribunale di Potenza ha convalidato l’arresto operato dei Carabinieri ed erogato, fatta salva la pre-

sunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna, le misure cautelari del divieto di dimora nel Comune di Maschito e dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Ad interessarsi tempestivamente alla questione è stata la Garante per l’infanzia Rossana Mignoli che ha prontamente contattato il Sindaco Luigi Rafti per assicurarsi sull’esatta ricostruzione dei fatti e per verificare che siano state attivate tutte le misure necessarie a garantire il benessere dei bambini e del personale scolastico. Entrambi hanno confermato che nessun minore è rimasto coinvolto o ha riportato danni, e che la situazione è stata rapidamente riportata alla normalità grazie al pronto e determinante intervento dei Carabinieri della Stazione di Maschito e della Radiomobile di Venosa.

Il Comune di Maschito e la Garante per l’Infanzia ringraziano sentitamente le Forze dell’Ordine per la professionalità, la tempestività e la sensibilità dimostrate nell’intervento, che ha consentito di evitare conseguenze più gravi e garantire la sicurezza dell’intera comunità scolastica.

Il progetto “Nessuno è da solo” crea reti di sostegno per famiglie e anziani

A Sasso di Castalda,la Famiglia al centro di una strategia per il futuro

ASasso di Castalda, la famiglia è al centro di un'importante iniziativa. Presso il Palazzo De Luca si è svolto l'incontro “Famiglie al Centro: quando le parole creano ponti e le emozioni diventano alleate”, organizzato dal Comune in collaborazione con la rete dei consulenti familiari A.I.C.C.e.F. e l'associazione Spazio Famiglia, con il supporto della Regione Basilicata. Questa iniziativa, parte del progetto “Nessuno è da solo” finanziato con i fondi del PO Val d’Agri, mira a rafforzare i servizi di prossimità per famiglie, anziani e persone fragili. L'assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, ha sottolineato l'importanza della famiglia come “primo presidio sociale” e ha invitato a investire nella coesione e nella solidarietà. Il confronto ha poi toccato temi educativi con la professoressa Maria Luisa Iavarone, che ha evidenziato le nuove emergenze sociali tra i giovani, suggerendo un cambio di paradigma nell'approccio educativo. Mad-

dalena Langone, consulente familiare, ha spiegato come la consulenza possa trasformare il conflitto in dialogo, creando un ambiente di ascolto e comprensione. Il sindaco Rocchino Nardo ha ribadito la visione dell'amministrazione nel fare dei piccoli comuni laboratori di innovazione sociale, affermando che il benessere deve essere un diritto per tutti. Rossana Mignoli, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, ha concluso sottolineando che anche le piccole comunità possono essere centri di cura e crescita.

L'incontro ha dimostrato che a Sasso di Castalda, le parole possono davvero creare ponti, rendendo le emozioni alleate della politica e del benessere collettivo.

Preoccupazione a Irsina: da venerdì è scomparso Francesco Desiante

Ècon grande preoccupazione che la comunità di Irsina ha appreso della scomparsa di Francesco Desiante, avvenuta intorno alle ore 19 di venerdì 10 ottobre. L'uomo è alto 1.85 metri, di corporatura media, con capelli lunghi castano chiaro e una lunga barba, porta occhiali da vista con montatura sottile.

Al momento della sua scomparsa, Desiante indossava abiti da lavoro: un cappotto verde con il logo “Diciocia”, l'azienda presso cui è impiegato, e un paio di jeans scuri. La sua auto, una Fiat 600 di colore blu con targa BH997ZN, è stata trovata parcheggiata nei pressi della stazione di servizio Casareale a Gravina, dove ha iniziato il suo viaggio.

Secondo le informazioni raccolte, Francesco ha acquistato un biglietto per un auto-

bus diretto ad Assisi. È stato riconosciuto dall'autista del mezzo durante il tragitto, ma una volta giunto nel centro umbro, le sue tracce si sono misteriosamente perse. Le autorità competenti sono state allertate e sono in corso le indagini per cercare di fare luce sulla situazione. La famiglia e gli amici di Desiante sono in ansia e chiedono a chiunque possa avere informazioni utili di farsi avanti. Un appello è stato lanciato alla cittadinanza affinché segnalino eventuali avvistamenti o dettagli che possano contribuire a ritrovare Francesco. Chiunque abbia visto Francesco Desiante o abbia informazioni sul suo percorso è invitato a contattare immediatamente le autorità locali. La comunità di Irsina si unisce nella speranza di un rapido e sicuro ritorno del suo concittadino.

L’appello del Presidente della Provincia di Matera dopo la decisione di Poste di chiudere l’Atm di notte

Chiusura Postamat, Mancini: «Una decisione penalizzante, si adoperino soluzioni alternative»

«Poste Italiane riveda con urgenza la decisione di chiudere

nella fascia che va dalle 19.30 alle 8.30 gli sportelli ATM Postamat e adotti soluzioni alternative che siano meno penalizzanti per i cittadini».

L’appello, diretto a Poste Italiane, è del Presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, ed arriva dopo la drastica decisione di chiudere in Basilicata 44 sportelli, di cui 14 in provincia di Matera. «Esprimo forte preoccupazione verso questa decisione, per la quale manifesto anche il dissenso della comunità provinciale. Comprendo la necessità di tutelare la sicurezza degli uffici, limitando i gravi episodi di furto e scassinamento, spesso perpetrati con l’uso di esplosivi, ma la soluzione adottata rappresenta una misura eccessivamente penalizzante che rischia di trasformarsi in un grave e intollerabile disagio sociale e logistico per i cittadini, specie per quelli residenti nei centri meno popolosi».

Mancini ha evidenziato come la fascia oraria interessata non si limiti alla sola notte ma abbracci l’intera serata, proprio «il momento in cui molti lavoratori, pendolari o persone che non possono recarsi presso gli sportelli durante l’orario di ufficio, necessitano di accedere ai servizi essenziali di prelievo di contanti. Privare intere comunità di un servizio fondamentale per oltre tredici ore al giorno significa, di fatto, limitare la loro libertà di accesso al denaro contante e complicare la gestione

delle loro necessità quotidiane». «Inoltre, il territorio provinciale, con la sua forte vocazione turistica, non può accettare una limitazione così drastica di un servizio di pubblica utilità. Per queste ragioni mi rivolgo a Poste Italiane con un appello affinché voglia considerare una revisione immediata del provvedimento e l’adozione di soluzioni alternative che permettano di coniugare l’esigenza di sicurezza con quella, altrettanto imprescindibile, di garantire la continuità del servizio pubblico. Sono a disposizione per un confronto e l’individuazione di un piano d’azione condiviso», ha concluso il Presidente della Provincia di Matera.

Matera

e

l’Innovazione: successo per la “Call4Matera”

Si è conclusa con successo la tre giorni di eventi alla Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE) di Matera, dedicata al trasferimento tecnologico dei risultati della “Call4Matera”. Ventitré aziende hanno condiviso le loro progettualità sviluppate nei laboratori di innovazione, coordinati da CNR, Università degli Studi della Basilicata e Politecnico di Bari. Durante l'evento, supportati da Kaizen Innovation Labs, sono stati trattati temi come Blockchain, Robotica Collaborativa, Stampa 3D e Realtà Virtuale. Ogni giornata ha offerto contenuti diversificati, favorendo un confronto proficuo tra le imprese.

Esperti come il prof. Giampiero Pepe e la prof.ssa Paola D’Antonio hanno sottolineato l'importanza della collaborazione tra aziende e università per risultati concreti e sostenibili. Il prof. Tommaso Di Noia ha mostrato come la robotica possa trasformare i processi produttivi, mentre la prof.ssa Bruna Gargiulo ha esplorato le potenzialità della Realtà Aumentata nel valorizzare il patrimonio culturale.

L'evento ha visto la partecipazione di associazioni, enti pubblici e studenti, con la presenza del sindaco di Matera, Antonio Nicoletti. Le aziende hanno presentato progetti innovativi, dimostrando come la tecnologia possa generare valore in vari settori.

3 GIORNI DI EVENTI CON LA PARTECIPAZIONE DI 23 AZIENDE

SERIE C Nella nona di campionato il Latina porta a casa un punto prezioso. D’Auria si fa parare un calcio di rigore. La panchina rosso-blù non incide più di tanto

Brutta partita per il Potenza che spreca pure il penalty

POTENZA (4-3-3): Alastra 6, Adjapong 5 (al 73’Novella ), Riggio 6,Camigliano 6, Rocchetti 6, Castorani 6, Felippe 6, Siatounis 5 (al 64’Maisto 5 ), Petrungaro 6 (al 73’ Schimmenti 5,5), Selleri 5 (all’81’Anastriello 5), D’Auria 5 (al 64’Bruschi 5).

A disposizione Cucchietti, Guiotto, Anatriello, Mazzeo, Balzano, Schimmenti, De Marco, Bachini, Maisto, Novella, Bura, Ghisolfi,Bruschi,. Allenatore De Giorgio

LATINA CALCIO 1932 (3-5-2): Mastrantonio 6; Marenco 6, Parodi 6, Calabrese 6; Ercolano 6, Ciko 6 (al 76’ Pellitteri) , Hergheligiu 5, Riccardi 5, Porro 5 (al 69’Pace 5); Ekuban 5,5 (al 76’Fasan 5), Parigi 5,5. A disposizione: Basti, Iosa, Scravaglieri, Pellittieri, Pace, Catasus, Dutu, Di Giovannantonio, Fasan, Farneti, Vona, De Ciancio, Pannitteri, Quieto. Allenatore: Bruno

ARBITRO: Sig. Gabriele Totaro delle sezione 5 (Lecce)

ASSISTENTI: Sigg. Steven La Regina (Battipaglia) e Nicola Valcaccia (Castellammare di Stabia)

IV Ufficiale: Sig. Leonardo Mastrodomenico (Matera)

FVS Nicola Monaco

MARCATORI:

RECUPERO: 2’ pt e 5’ st

NOTE: Spettatori 2.358 circa 24 mila euro.

Ammoniti: Mastrantonio (LT) Bruschi (PZ) Angoli 7 – 3 per il Potenza

POTENZA. D’Auria sbaglia un calcio di rigore ed il Potenza non riesce ad andare oltre un brutto zero a zero. Per gli ospiti invece, una partita molto tattica e preparata proprio per non prendere reti e portare a casa almeno un punto.

Alla fine ci sono riusciti. Ma andiamo in campo. Scelte pressappoco identiche sia per De Giorgio che schiera dal primo minuto rispetto alla gara pareggiata domenica scorso nel derby appulo-lucano contro l’Atamura l’esterno destro Adjapong al posto di Novella; sia per il collega Bruno che preferisce il detto “squadra che vince non si cambia” confermando in toto la formazione che domenica scorsa ha battuto in casa il Benevento. La gara inizia in un caldo pomeriggio autunnale.

Il Potenza parte in avanti con la difesa ospite schierata nella fase di non possesso a cinque. Al 5’un calcio di punizione dal limite di Riccardi viene deviato dalla barriere in corner. I ritmi di gioco non solo intensi. I pontini cercano le ripartenze come pure i rosso-blù. Al 20’ Castorani viene messo giù in area di rigore da Ercolano. Il direttore di gara fischia il penalty. La panchina nero-azzurra chiama il check. Al monitor il Totaro di Lecce conferma la decisione iniziale. Dal dischetto D’Auria si fa parare ipnotizzare da

Mastrantonio. Il goal mancato dei locali da energie alla squadra pontina che al 30’ si fa vedere con un tiro di Parigi ed un minuto dopo Riccardi lasciato solo a tu disturbato da Petrungaro e Rocchetti a per tu con Alastra manda fuori. Al 36’ Siatounis di testa manda la palla ad un soffio dalla porta di Mastrantonio.

Il Potenza affonda cerca di trovare soluzioni positive per bucare il “catenaccio” laziale. Al 43’ Calabrese mette giù Selleri in area di rigore. Per il direttore di gara è penalty. La panchina richiama il check. Il direttore di gara va al monitor e questa volta ritira la propria decisione. Si chiude sul risultato ad occhiali un primo tempo molto tattico ma con poche occasioni.

La ripresa si apre con gli stessi 22 della prima frazione di gioco. Al 57’ un tiro di Felippe viene deviato in calcio d’angolo da Porro. Al 62’ il Latina ha l’occasione per portarsi in vantaggio con un assist preciso di Porro per Parigi che a due passi da Alastra fallisce. De Giorgio al 64’ manda in campo Bruschi e Maisto al posto di D’Auria e Siatounis. 5’dopo anche mr.Bruno manda in campo l’ex rosso-blù Federico Pace al posto di Porro. Ma la gara si continua a giocare nella trequarti avversaria. De Giorgio al 73’ si gioca ancora un slot. Manda in campo Novella al posto di Adjapoing e Schimmenti al posto di Petrungaro. Intanto il risultato non cambia. Al 76’ ancora cambi nelle fila dei pontini. Fuori Ciko ed Ekuban per Pellittieri e Fasan. All’81’ultimo cambio nelle fila del Potenza. Fuori uno spento Selleri per Anatriello. Al 90’il risultato resta stampato sullo zero a zero. Il direttore di gara concede 5 di extra time. Non cambia nulla soprattutto per i padroni di casa che hanno un solo rammarico: quello di aver sbagliato un calcio di rigore. Per il Latina invece, quarto risultato ultile che conferma essere una compagine molto solida che darà filo da torcere a moltissime squadre nel corso del campionato. Per il Potenza un passo indietro che dimostra come la squadra di De Giorgio è in una fase non proprie esaltante del campionato. E domenica si va in trasferta a Benevento. .

MomentI della partita (foto Mattiacci)
Momenti della partita (foto Mattiacci)

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