Vds aprile 2017

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Valle di Suèssola Sanfelice Oggi

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Periodico d’informazione fondato nel 1981, edito dall’Associazione Culturale Valle di Suèssola www.valledisuessola.it Distribuzione gratuita presso gli inserzionisti della Valle di Suèssola (Arienzo, Cervino, San Felice a Cancello, S. Maria a Vico) e dei Comuni limitrofi

Anno XXXVI n.04

Direttore Alfonso Morgillo

Fondatore Arturo Morgillo

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Aprile 2017

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3 luglio 2017 squillo della seconda coppa dell’ira di Dio Anche se nel dubbio, perché rifiutarci di volgere gli occhi al cielo e accogliere l’offerta del perdono della vera misericordia di Dio Padre?

L’ultima battaglia Qualche giorno fa un asteroide è passato vicinissimo al nostro pianeta (solo ad un milione e mezzo di km di distanza) sfiorandolo senza che nessun organo di informazione dei padroni abbia sentito la necessità di avvertire la popolazione in ossequio ai dettami distruttivi del genere umano imposti dai nemici di Cristo. Qualche comico italiano, in una trasmissione televisiva, ha persino scherzato sull’accaduto celiando quanto basta. Ma cosa c’è sotto? L’ing. Franco Adessa, a pag. 30 del suo lavoro L’ultima battaglia, dice che Don Luigi Villa, sacerdote incaricato da Padre Pio, nel 1956, di dedicare tutta la sua vita per difendere la Chiesa di Cristo dall’opera della Massoneria ecclesiastica,... è stato l’artefice della Prima coppa dell’ira di Dio. Lo scopo di questa coppa era smascherare i traditori ai vertici della Chiesa, in modo particolare... L’ing. Franco è riuscito a decodificare quanto accaduto alle 19:20 del 3 luglio 2015; il cielo era perfettamente sereno, senza nuvole e in assenza di fenomeni naturali che potessero produrre un’ombra sul versante sud del Monte Priora. Pur essendo inspiegabile dal punto di vista naturale, questo fenomeno si è manifestato ed è stato registrato con tanto di fotografia, anno, mese, giorno, ora, minuto e durata. Pertanto, ci dobbiamo chiedere: chi ha voluto la proiezione di questa figura su quel punto della montagna, in quel particolare momento e con quella durata? Qual è la ragione e lo scopo del fenomeno di quest’ombra inquietante e demoniaca che si è manifestata in modo tale da escludere una sua provenienza da fenomeno naturale?... ...Sembrerebbe, quindi, che la comparsa di quest’ombra inquietante, proiettata sul Monte Regina Sibilla, debba necessariamente avere un’origine soprannaturale; cioè una realtà che è stata voluta da Dio. E perché voluta da Dio, perché con quella forma perché in quel momento, perché in questo periodo storico dell’umanità?... Qualche anno fa venimmo a conoscenza di un aiuto che gli Stati Uniti d’America avrebbero chiesto alla Russia per bombardare un asteroide che era (e lo è ancora) in rotta di collisione con il nostro pianeta. A tal proposito gli USA avevano cominciato a trasferire i principali loro uffici dalla costa atlantica all’interno della nazione. In Apocalisse (Ap. 8, 8-9): Il secondo Angelo suonò la tromba: come una gran montagna di fuoco fu s cagliata in mare. Un terzo del mare divenne sangue, un terzo delle creature che vivono nel mare morì e un terzo delle navi andò distrutto. Nel suo Terzo Segreto, la Madonna di Fatima, di questo evento, disse: Fuoco e fumo cadranno dal cielo, le acque degli oceani continua a pag. 2 Alfonso Morgillo

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La buona politica per la rinascita di S. Maria a Vico I Padri Oblati regalano al Comune uno stabile di 1.554mq Il sindaco Pirozzi: è il primo passo per un traguardo radioso La notizia è ufficiale: in data 13 aprile 2017 la Comunità della Provincia d’Italia degli Oblati di Maria Immacolata ed il Comune di Santa Maria a Vico hanno formalizzato la decisione di procedere alla donazione di uno stabile di 1.554 (millacinquecentocinquantaquattro) mq di proprietà degli Oblati in favore del Comune di Santa Maria a Vico. Si tratta del lato sud-ovest del complesso conventuale aragonese prospiciente la Via Appia e dove una volta c’erano la ragioneria e successivamente l’istituto pofessionale. E’ un giorno memorabile per tutti noi - esordisce il sindaco Andrea Pirozzi -L’immobile che viene donato al Comune fu realizzato dai Padri Oblati su un terreno di loro proprietà nel 1951 e successivamente a fine anni Settante ed inizio anni Ottanta del secolo scorso e si

sviluppa su tre livelli. Ha due ingressi: quello prospiciente la Via Appia ove una volta era la sede degli Uomini di Azione Cattolica, e l’altro nel cortile dei Padri antistante l’ingresso al convento. Il Comune cosa dà ai Padri Oblati in cambio? C’era uno sgravio da fare relativamente a due cartelle ICI, anni 2008 e 2009, per complessivi 49.000(quarantanovemila) euro: poca cosa a fronte del valore di oltre un milione e secicentomila euro dell’immobile che ci viene donato. La giunta comunale in data 19 aprile scorso ha autorizzato lo sgravio Come verrà utilizzata la struttura? Nel consiglio comunale di fine luglio 2016, quando ufficializzammo la nostra iniziativa di avere in comodato d’uso la struttura, rendemmo noto ai consiglieri co-

munali ed ai cittadini presenti all’assise, che era nostro desiderio dotare Santa Maria a Vico di una struttura per l’archivio e la biblioteca comunale, di un museo civico, di una sala conferenze. Allora non potevamo dire di più e qualche consigliere di opposizione ebbe giustamente da ridire. Oggi i tempi sono maturati e, quindi, possiamo dire di più perché, oltre a quanto detto nel consiglio comunale di fine luglio del 2016, al piano terra sarà realizzata una sala polifunzionale che consentirà ai nostri cittadini di assistere prima di tutto ai consigli comunali, poi a conferenze, eventi culturali. In più biblioteca e museo civico. E gli altri piani? Il primo piano sarà adibito ad attività didattiche inerenti eventuale sede staccata dell’Istituto alberghiero di Caserta ed un’altra sede staccata dell’Istituto mItaliano di

Arte, Artigianato e restauro. Questo è un bel sogno? ... che è già diventato metà realtà con la donazione dei Padri Oblati. E i fondi per realizzare il tutto? Ho già preso contatto con le istituzioni regionali e nazionali per poter accedere ai fondi specifici. A quando il prossimo passo? In questi giorni decideremo la data del prossimo consiglio comunale in cui verrà ratificato il tutto. Ho dato madato all ‘Ufficio Tecnico Comunale per la verifica e per la normativa per chiudere l’atto. Una volta fatto questo, il tutto sarà portato in consiglio comunale che si esprimerà in merito. Non ci resta che aspettare l’ufficializzazione del tutto che avverrà, speriamo, al più presto. Nel frattempo prendiamo atto che, in questi giorni, il Comune sta provvedendo a riattare la numerazione civica dei fabbricati e delle case. Domenico Annunziata

Si vota anche a San Felice a C.

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Con decreto del 3 aprile 2017 il Prefetto di Caserta ha decretato la convocazione dei Comizi elettorali per le amministrative di giugno anche per il Comune di San Felice a Cancello, il più popoloso Comune della Valle di Suèssola, con oltre diciassettemila abitanti.

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Valle di Suèssola S. Maria a Vico

Una targa al neurochirurgo Antonio Bernardo Giusy De Simone Il sindaco Andrea Pirozzi ha ospitato, presso la casa comunale, un'eccellenza internazionale del campo della medicina nato a Santa Maria a Vico, dove è rimasto fino ai vent'anni prima di intraprendere la sua lunga e affermata carriera: il professore Antonio Bernardo, tra i neurochirurghi più apprezzati al mondo. Durante la lunga e cordiale conversazione hanno trattato vari argomenti quali la meritocrazia, i valori delle tradizioni, l'attuale situazione socio economica del comune santamariano. Il prof. Antonio Bernardo, 51 anni, dopo la laurea in Medicina all'Università Federico II ha intrapreso un lungo percorso di formazione professionale che lo ha portato a viaggiare moltissimo; oggi dirige il Weill Cornell Medical College, un laboratorio di microchirurgia cranica tra i più innovativi al mondo. "Non si può parlare di cervelli in fuga nel momento stesso in cui si parla di globalizzazione. Nel mio lavoro la formazione all'estero è quasi una tappa obbligatoria se si vogliono allargare i propri orizzonti formativi. - Così il professore Antonio Bernardo. - La differenza tra la nostra realtà e quella americana sta nell'applicazione della meritocrazia, se sei bravo e vali in America ti affermi". Nonostante i 30 anni trascorsi in America, dove tuttora risiede, è ancora ancorato alle tradizioni e ai valori delle piccole comunità che "dovrebbero creare cittadini eccellenti". "Grazie alla sua professionalità dà lustro al nostro territorio e diventa simbolo di speranza per tanti giovani, ai quali auguro di fare la stessa carriera. Sono orgoglioso personalmente, ma posso esprimere anche a nome dell'intera cittadina di Santa Maria a Vico l'orgoglio di ospitare

un'eccellenza mondiale nel campo della medicina figlio di questa terra, a cui ha dimostrato di essere profondamente legato. - Lo ha detto il sindaco Andrea Pirozzi che ha conferito una targa al professore Antonio Bernardo - Un premio simbolico e onorifico per riconoscere l'alto spessore professionale e un'immensa umanità, un riconoscimento che crea speranza, fiducia e ottimismo nei giovani". "Sono felice di avere questo riconoscimento dai miei concittadini e sarò sempre disponibile per tutte le iniziative che metterete in campo a

L’amministrazione comunale con il sindaco Pirozzi premia il dott. Antonio Bernardo (al centro) favore dei giovani". Ha concluso così il professore Antonio Bernardo, un professionista che ha girato il mondo e che attualmente sta guidando da New York un impegnativo programma indirizzato a specializzare i medici professionisti italiani e i giovani studenti e ricercatori italiani che vivono negli Stati Uniti per sviluppare le loro conoscenze nel settore della neurosurgery.

dalla prima pagina... dalla prima pagina ...

L’ultima battaglia diverranno vapori e la schiuma s’innalzerà sconvolgendo e tutto affondando. Milioni e milioni di uomini periranno di ora in ora; coloro che resteranno in vita invidieranno i morti. Da qualunque parte si volgerà lo sguardo, sarà angoscia, miseria, rovine in tutti i paesi. “A differenza della prima coppa, la seconda non sarà né silenziosa, né nascosta, ma avrà un impeto e degli effetti terribili edevastanti in tutto il mondo. Nessuno, dopo questa coppa, potrà dire di non averla vista o udita.” Milioni e milioni di uomini moriranno di ora in ora” significa diverse centinaia di milioni di morti, nel tempo in cui le onde immense, sollevate dalla gran montagna di fuoco ... scagliata in mare, impiegheranno a circoscrivere il globo terrestre... Angoscia, miserie, rovine in tutti i paesi significa una catastrofe immane che riguarderà il mondo intero! Potrebbe essere l’asteroide, di cui prima, la montagna di fuoco che l’anziano evangelista San Giovanni, esiliato nell’isola di Patmos, vide?

La distruzione dell’HAARP e gli italiani dormono ancora con il ciuccio in bocca

Per la serie: Il lupo perde il pelo ma non il vizio Ci risiamo: gli USA ripetono IRAQ 2003 Putin a Mattarella: Presidè, aràpe ll’uocchie! Ci saranno nuove provocazioni per "addossare al governo" la colpa dell'uso di armi chimiche e il sostegno garantito dai Paesi Ue all'attacco voluto dall'amministrazione Trump; si spiega con la volontà delle cancellerie europee di riallacciare i rapporti con Washington. Vladimir Putin riassume, nell'incontro al Cremlino con Sergio Mattarella, la propria visione dei raid a base di gas sarin che hanno ucciso decine di civili a Khan Sheikoun, in Siria. "Abbiamo già visto tutto", perché l'attacco "ricorda gli eventi del 2003", con la scoperta di "presunte armi chimiche" in Iraq e la successiva invasione che ha provocato "la distruzione del Paese e la conseguente nascita dello Stato Islamico", ha detto il presidente della Federazione russa, alleato di Bashar al Assad, al termine dell'incontro con il presidente della Repubblica italiana. Rispondendo indirettamente al segretario di Stato Usa Rex Tillerson che poche ore prima, del G7 dei ministri degli Esteri di Lucca, aveva chiesto a Mosca di scegliere se sulla questione siriana stare con gli Stati Uniti e con i Paesi che la pensano allo stesso modo o con Assad, l'Iran e Hezbollah. "Abbiamo informazioni da diverse fonti che provocazioni del genere si stanno preparando anche nella periferia sud di Damasco, cioè l'uso di sostanze chimiche per poi addossare la colpa al governo", ha affermato Putin. Per questo motivo la Russia "richiede un'indagine meticolosa" e vuole "rivolgersi alla Corte dell'Aja per chiedere un'indagine", e poi "in base al risultato di queste inchieste

prendere una decisione molto ponderata", ha proseguito il leader del Cremlino nella conferenza stampa congiunta con il capo dello Stato italiano. Che per Putin è stata anche l'occasione per dare la sua lettura dell'atteggiamento degli Stati Ue: "Nella comunità occidentale tutti vogliono ripristinare i rapporti - ha detto il presidente russo - dopo che molti Paesi europei hanno assunto una posizione anti-Trump nel corso della campagna elettorale grazie

stato escluso ufficialmente. Il ministero degli Esteri ha fatto sapere, inoltre, che i capi delle diplomazie di Russia, Iran e Siria si incontreranno venerdì a Mosca per una trilaterale sulla crisi siriana. Nel colloquio con Mattarella, che ha rinnovato le condoglianze per la tragedia di San Pietroburgo, nuovo segnale della necessità di combattere insieme il terrorismo, Putin ha reso noto di aver parlato di "questioni urgenti globali e regionali". "Le parti - ha detto - hanno notato

S. Maria a Vico

Dal 6 maggio un corso gratis di difesa personale femminile Il campione di krav maga Raffale Lettieri ha accettato volentieri l’invito del sindaco Andrea Pirozzi per un corso gratuito di

Sanfelice Oggi

difesa personale femminile ed antiaggressione. Per saperne di più, attendere qualche giorno, e poi chiedere sul Comune.

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Periodico d’informazione fondato nel 1981, edito dall’Associazione Culturale Valle di Suèssola Direttore: Alfonso Morgillo Direttore Responsabile: Arturo Morgillo Via Nazionale, 92 - 81028 SANTA MARIA A VICO (Ce) tel. 0823. 808160 - 808360, fax 0823. 808160 www.valledisuessola.it E-mail: ass.valledisuessola@libero.it alfonsomorgillo@libero.it Per la tua pubblicità

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contattaci al seguente numero: alla precedente amministrazione Usa: la Siria e la Russia, viste come nemico comune, sono un'ottima cosa per consolidarsi". Intanto Tillerson è arrivato a Mosca per dare il via alla sua prima visita ufficiale in Russia, durante la quale incontrerà il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov. La riunione fra i due avverrà domani, mentre non si conosce il programma delle prossime ore dell'americano. Un incontro fra Tillerson e Putin non è per ora in programma, ma non è

che la minaccia cruciale alla sicurezza globale è posta dal terrorismo e che solo sforzi congiunti dell'intera comunità internazionali possono contrastarlo". "In questo contesto, abbiamo discusso dei modi per raggiungere la pace in Medio Oriente, abbiamo parlato della Siria e anche citato altre crisi, inclusa l'Ucraina", ha aggiunto il presidente russo, citato dalla Tass. Nel colloquio, i due capi di Stato hanno parlato anche delle relazioni fra Mosca e Bruxelles: "Il

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ripristino delle relazioni commerciali della Russia con l'Unione europea sulla base dei principi di uguaglianza e rispetto reciproco sia negli interessi comuni", ha notato il presidente russo. Che ha specificato come l'Italia sia "da tempo" un partner "affidabile" e ha ricordato che negli ultimi anni "l'interscambio è semplicemente crollato, si è ridotto di 2,5 volte".”Allo stesso tempo,ha aggiunto,ci sono delle tendenze posi-tive, nel primo periodo di questo anno l'interscambio è cresciuto di più del 30%". "Abbiamo attraversato tempi difficili ma la sua visita porta la speranza che la situazione possa migliorare,ha aggiunto Putin vorremmo lasciarci alle spalle tutte le difficoltà e i fraintendimenti così che si possa cooperare nuovamente in modo normale". Ovvero dopo la rimozione delle sanzioni. (foto e news dalla rete)

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I numeri nella Bibbia e i loro significati Da L’ultima battaglia di Franco Adessa ... Nella Bibbia vi sono molteplici aspetti da scoprire e, per la sua corretta interpretazione, bisogna cogliere gli aspetti letterario, allegorico, storico, teologico e simbolico; quest'ultimo, in certi casi, espresso con un numero quando il contesto sta ad indicarlo. A differenza della numerologia, e cioè la ricerca di un significato nascosto nei numeri, e della gematria, che attribuisce un valore numerico alle lettere dell'alfabeto per trovare significati nascosti nel testo entrambe condannate da Dio (Deut. 18: 10-12) è invece interessante conoscere i significati simbolici che assumono certi numeri nella Bibbia, perché essi rappresentano una delle sue chiavi di lettura. Ecco i significati biblici dei numeri indispensabili per completare il nostro studio: 1- E’ il numero che sta ad indicare Dio che impone l'assolutezza di Dio al popolo eletto. 2- E’ il numero del dualismo e della contrapposizione: è il simbolo del binomio degli opposti della nostra religione: il peccato e la grazia, il sacro e il profano, il puro e l'impuro... 3- E’ il simbolo di perfezione e completezza: 3 sono le Persone della Trinità, espressione perfetta della relazione amorosa e ordinata che si esplica dal Padre al Figlio per mezzo dello Spirito Santo. Proprio come la testimonianza di tre testimoni attesterebbe la veracità di una questione, così una triplice ripetizione comproverebbe o darebbe enfasi a ciò che viene ripetuto. Pur non essendo 3 i giorni dalla morte alla Resurrezione, il n. 3 indica la vita completa e nuova, di cui Gesù si riveste. 4- E’ il numero che indica il mondo o l'universo, poiché quattro sono i punti cardinali. 5- E’ il numero che, con i derivati con lo zero: 50, 500, 5000, sottende l'azione dello Spirito divino. 6- Essendo di un'unità minore di sette, che esprime completezza, il n. 6 simboleggia qualcosa di incompleto, di imperfetto, o qualcosa che è messo in relazione con i ribelli e i nemici di Dio. 7- E’ il numero divino che indica completezza, perché riferito al riposo di Dio dopo la creazione: "il 7° giorno si riposò". Questo numero si trova 600 volte nelle Sacre Scritture e, ogni volta, indica un'azione che si compie per volontà divina. 8- L'ottavo giorno, il primo dopo il settimo, è il giorno della Resurrezione. Il n. 8 diventa il simbolo della trasformazione, della nuova vita alla quale Cristo ci destina. I battisteri hanno forma ottagonale, perché il Battesimo fa rinascere l'uomo alla nuova vita di figlio di Dio. 9- E’ il numero che indica mancanza, incompletezza e che è associato al 9° comandamento: non desiderare la roba d'altri. Nel Vangelo, l'ora nona è l'ora della morte di Gesù, il momento in cui Egli avverte il senso dell'abbandono e della mancanza di benedizione da parte del Padre. Il 9 è il numero che chiude un ciclo, che

simboleggia la fine di una fase che si è ormai completata. 10- E’ il numero che indica la pienezza, completezza, totalità di una data cosa. 12- E’il numero che simboleggia la completezza di una struttura in quanto ideata da Dio. Ad esempio le 12 Tribù d'Israele, i 12 Apostoli e cioè il Popolo di Dio. Ora, con riferimento al periodo storico in cui viviamo, analizziamo il significato dei numeri relativi all' ombra apparsa sul Monte Regina Sibilla. L'APPARIZIONE DELL'OMBRA DEMONIACA I tempi, la data e la durata dell'apparizione del volto demoniaco sul Monte Regina Sibilla sono:

12 Indica le 12 tribù e i 12 Apostoli, cioè il popolo di Dio, la parte umana della Chiesa cattolica. Riassumendo: il "segno" che Dio ci ha inviato il giorno deII'apparizione deIl’ombra demoniaca sul Monte Regina Sibilla, è associato ai seguenti aspetti: - esiste una contrapposizione tra le due redenzioni che ha raggiunto la sua pienezza e totalità (2 volte); - la soluzione è nelle mani di Dio; - il "segno" è stato un evento sotteso dall'azione dello Spirito

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frase enigmatica di cui non riuscii mai ad afferrare il significato: "Per conoscere i tempi di questo evento si dovrà attendere fino all'anno 2015". Egli non disse che questo evento sarebbe avvenuto neII anno 2015, ma che in questo anno avremmo potuto conoscerne la data. Aveva forse Don Villa saputo da Padre Pio che Dio ci avrebbe dato un "segno" per farci conoscere i tempi del Suo intervento? Non potrò mai neppure scordare un altro fatto che Don Villa mi ripetè, più volte, nel corso degli anni: "Lucia di Fatima fece sapere al

2015 -3 luglio (7° mese) ore 19:20 (=12 + 7 e 20) -8 minuti I testimoni dell'apparizione furono: 3 aventi la stessa età di 34 anni. Dal n. 34 si possono inoltre comporre i numeri: 3, 4, 3 + 4 = 7 e 3 x 4 = 12. Ora cerchiamo i significati biblici di tutti questi numeri: Anno: 2015 2 Indica dualismo e contrapposizione tra la Redenzione del Sacrificio di Cristo sulla Croce e la blasfema e satanica redenzione della Triplice Trinità massonica. 20 Indica pienezza, completezza e totalità nel tempo e nello spazio della contrapposizione tra le due Redenzioni. 1 Indica Dio, che impone l'assolutezza al suo popolo e la Persona che risolverà la contrapposizione tra le due Redenzioni. 5 Indica il numero che sottende l'azione dello Spirito divino. Data: 3 luglio (7° mese) 3 Indica la completezza delle tre Persone della SS.ma Trinità. 7 Indica la completezza di un'azione compiuta per volontà divina. Ora: 19:20 (12 + 7 e 20) 12 Indica le 12 tribù e i 12 Apostoli e cioè il popolo di Dio, la parte umana della Chiesa cattolica. 7 Indica la completezza di un'azione che si compie per volontà divina. 20 Indica pienezza, completezza e totalità della contrapposizione tra le due Redenzioni. Durata: 8 minuti 8 Indica il giorno della Resurrezione e della rinascita della Chiesa di Cristo! Testimoni: 3 di 34 anni 3 Tre testimoni attesterebbero la veracità di una questione, così una triplice ripetizione comproverebbe o darebbe enfasi a ciò che viene ripetuto. Il n. 3 indica anche la vita completa e nuova, di cui Gesù si riveste, la sua pienezza di vita trasformata ed eterna per qualità oltre che per durata. 4 E’ il numero che indica il mondo. 7 Indica pienezza e completezza di un'azione che si compie per volontà divina.

L’ultima battaglia Franco Adessa Perché l'ultima battaglia alla quale ci chiama la Madonna de La Salette trova come terreno di scontro la catena dei Monti Sibillini e le aree circostanti? Perché queste terre sono scosse da terremoti, le chiese distrutte e persino la Basilica del Patrono d'Europa, San Benedetto da Norcia, è stata rasa al suolo? Perché decine di migliaia di scosse che non hanno mai fine? Queste terre tormentate nascondono un terribile segreto: la redenzione di Lucifero: la blasfema e satanica Triplice Trinità Massonica, la quale esprime i tre livelli di empietà dei nemici di Dio: 1. l'Empio ribelle a Dio; 2. l'Uomo-Dio; 3. l'Anticristo. E perché sui Monti Sibillini sono state impresse non una, ma 3 Triplici Trinità? Perché anche la Triplice Trinità ha tre livelli: 1. la divinizzazione della Natura (in cui Satana si presenta come "dio"); 2. la divinizzazione dell'Uomo (in cui Satana si presenta come "redentore dell'uomo"); 3. la divinizzazione di Lucifero (in cui Satana si presenta come "re dell'universo"). E qual è la relazione tra questi terribili segreti e il dramma della

realtà che stiamo vivendo? La risposta data nel dossier è questa: dopo il tradimento di Paolo VI e dopo quello di Benedetto XVI siamo ormai giunti alla fase finale del tradimento contro Cristo-Dio, contro Cristo- Redentore e contro Cristo-Re dell'Universo di Francesco, il cui pontificato glorifica: 1. la divinizzazione della Natura ("Laudato sì", ed ogni perversione sessuale e morale); 2. la divinizzazione dell'Uomo (La coscienza umana posta al di sopra di Dio); 3. la divinizzazione di Lucifero (La Messa Cattolica tradita, l'Eucaristia pugnalata). Ma Satana dio-redentore-re chiede al suo suddito Francesco un obiettivo obbligato: la cancellazione totale del Sacrificio di Cristo sulla Croce dalla faccia della terra. Ma Satana, omicida e padre della menzogna, conoscendo la sua sorte e la data d'inizio della sua caduta negli abissi eterni dell'Inferno, nasconde a tutti il suo vero scopo finale: fare il pieno dell'Inferno con le centinaia di milioni di anime che, d'improvviso, vi precipiteranno, senza aver avuto neppure il tempo di farsi un segno di croce, cercando di silenziare lo "squillo di tromba" che segnalerà l'arrivo della Seconda coppa dell'ira di Dio.

... e chiamale se vuoi... emozioni! divino; - l'intervento coinvolgerà le tre Persone della SS.ma Trinità: - l'intervento è un'azione che si compie per volontà divina (2volte); - l'intervento sarà in soccorso del popolo di Dio; - l'intervento darà inizio alla Resurrezione della Chiesa di Cristo. Se ora trasliamo questi significati inerenti al "segno" di Dio dall'anno 2015 al 2017, tutto rimane invariato ad eccezione del 5 che diventa 7. Sostituendo il numero 5 col 7, si passa da un numero che sottende l'azione dello Spirito divino ad un numero che esprime l'azione che si compie per volontà divina! Alla luce dei fatti e delle considerazioni esposte, certe frasi, pronunciate da Don Luigi Villa in passato, mi sono tornate alla mente perché hanno acquistato un significato più preciso. Agli inizi dell'anno 2.000, rifacendomi alle parole della Madonna di Fatima sulla Terza Guerra mondiale, che sarebbe dovuta scoppiare entro la seconda metà del 20° secolo, affermavo che la sua fase distruttiva fosse imminente, perché ritenevo che la Seconda coppa dell'ira di Dio dovesse avvenire entro la fine del secolo. Un giorno, ad una mia ennesima affermazione su questo punto, Don Villa mi rispose con una

card. Alfredo Ottaviani che Dio sarebbe intervenuto in un mese di luglio". Per "intervento di Dio", Don Villa intendeva la Seconda coppa dell'ira di Dio, perché questo è il primo intervento diretto di Dio, nella successione degli interventi che seguiranno per le rimanenti cinque coppe. Poco prima di morire, Don Villa ripeté spesso questa frase: "Siamo arrivati!.. Siamo arrivati! ..", intendendo dire: "siamo arrivati alla Seconda coppa dell'ira di Dio". Con la figura demoniaca dell’Urlo di Satana sul Monte Regina Sibilla, il 3 luglio 2015, siamo dunque riusciti a conoscere il giorno in cui Dio interverrà con la Seconda coppa della sua ira? E perché Dio avrebbe voluto inviarci questo "segno" per aiutarci ad individuare con precisione questo giorno terribile? Perché l'amore di Dio Padre per noi, che l'ha spinto al punto di sacrificare Suo Figlio sulla Croce per la salvezza delle nostre anime, questa volta, con l’indicarci una data che provocherà in noi inquietudine, paura e terrore, vuole indicarci a cercare la via per tornare a Lui, per pentirci dei nostri peccati, per ottenere la sua pace e soprattutto per ben disporci ad accogliere l'offerta del Suo Perdono e della Sua Vera Misericordia, pur preparandoci ad accettare la Sua inesorabile Giustizia!

Le cose non saranno mai facili fin quando non impari a superare le difficoltà. Disorientarsi a causa di un miscuglio di emozioni che talvolta t'opprimono e talvolta non ci sono per niente. Gioia e dolore, fiducia e diffidenza, coraggio e paura, odio e amore, chiamali come vuoi ma sono emozioni che fanno parte di una sola anima che sta imparando a camminare da sola e che sta imparando a sopravvivere in questa fitta giungla. Una società che non da spazio a chi non sa mostrarsi forte e capace, che ti spinge ad essere come tale prototipo che essa stessa ti propone e non ad essere chi tu scegli d'essere. La realtà a volte fa male, così

per noi anime sensibili esiste un'altra vita, quella che sogniamo d’avere e non quella che stiamo già vivendo. Lì siamo liberi di essere noi stessi, non esistono regole, non esistono differenze, non esiste la cattiveria né l'invidia; esiste l'amore quello che ti riempie il cuore, esiste il coraggio quello che noi nella nostra vera vita non abbiamo abbastanza da poter andare contro quello che la società ci propone forse per convenienza o forse per avere, nel modo migliore, una vita più tranquilla e felice, ma il più delle volte è così che si diventa infelici. A tal modo andando controcorrente fui anch'io trasportata da tutti loro costringendomi a cambiare. Teresa

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Aprile 2017

Valle di Suèssola

Frammenti di storia I Borbone di Napoli - Carlo III a cura di Mario Vigliotti

Nell'articolo del mese scorso abbiamo incominciato a riportare alcuni frammenti della storia di Napoli, in cui vengono descritti fatti e personaggi, dei quali molti lettori hanno soltanto qualche pallida idea, per averne sentito parlare negli anni passati. Da questo numero, continuando su quella scia, iniziamo a parlare del periodo borbonico, e dei regnanti che governarono Napoli e l'intero Regno delle Due Sicilie dal 1734 al 1861; cominciamo perciò dal suo primo Re, Carlo III. Va premesso che per oltre due secoli, dal 1503 al 1707, Napoli era stata governata da Viceré e luogotenenti, diretta emanazione dalla Corona di Spagna, i quali tartassarono il popolo con tasse, gabelle e richieste di donativi, tanto da provocare disagi e malcontenti, che esplosero con la rivolta capeggiata da Masaniello nel 1647, di cui abbiamo trattato nel numero scorso. Cessata nel 1707 la dominazione spagnola, Napoli fu governata fino al 1734 da Viceré austriaci, i quali continuarono la politica dei donativi. Nel 1734, dopo essere stata per più di due secoli una provincia della Spagna e dell 'Austria, Napoli divenne la capitale di un regno indipendente, governato dai Borbone. CARLO III Il primo di questa nuova dinastia fu Carlo III di Borbone, nato nel 1716, quinto figlio del Re Filippo V di Spagna, ma primogenito dei nati dal suo secondo matrimonio con Elisabetta Farnese. Ebbe una severa educazione per insegnargli ad obbedire ciecamente ai genitori ed alla Chiesa Cattolica. Fisicamente era piccolo, magro, con le spalle ricurve ed un grosso naso, ma occhi luminosi e intelligenti, che gli conferivano una simpatica espressione. Aveva gusti frugali e

semplici: amava molto la caccia, che considerava una necessità fisica, ma si divertiva anche a pescare, a giocare a biliardo e a lavorare da falegname. Dopo la morte di Antonio Farnese, Duca di Parma e Piacenza, avvenuta nel 1731, nel Trattato di Vienna l'Imperatore d'Austria promise di permettere che Carlo prendesse possesso di

Parma e Piacenza e presidiasse la Toscana. Carlo, che il 20 ottobre 1731 aveva compiuto quindici anni, a Siviglia ricevette la benedizione paterna e in dono la spada ingioiellata, che aveva ricevuto da suo nonno Luigi XVI. Con tutto il seguito e la scorta di duecentocinquanta armati partì via terra, attraversando le Alpi, e il 9 marzo 1732 fece l'ingresso trionfale a Firenze, accolto con entusiasmo, bande musicali e abbaglianti fuochi di artificio. Dopo meno di due anni a Don Carlos, che il 20 gennaio 1934 aveva compiuti diciotto anni, e dichiarato quindi maggiorenne, fu ordinato dalla madre di conquistare le Due Sicilie, che, una volta elevate al grado di libero regno, saranno tue.Va dunque e vinci: la più bel-

Bonus strumenti musicali Diego Martinisi Confermato, anche per questo 'anno, il riconoscimento, a favore degli studenti, di un contributo una tantum per l'acquisto di uno strumento musicale nuovo, coerente con il corso di studi. Possono usufruire del bonus gli studenti che non abbiano pendenze con il pagamento delle tasse di scrizione per l'anno 2016-2017 o 2017-2018, iscritti ai licei musicali, ai corsi pre-accademici, ai corsi del precedente ordinamento e ai corsi di diploma di I e di II livello dei conservatori di musica, degli istituti superiori di studi musicali e delle istituzioni di formazione musicale e coreutica autorizzate a rilasciare titoli di alta formazione artistica, musicale e coreutica. Può essere acquistato uno strumento musicale nuovo, coerente con il corso di studi cui si è iscritti. Sono, tuttavia, esclusi dall'agevolazione gli acquisti del personal computer, anche se è possibile acquistare un singolo componente dello strumento (per esempio, i piatti della batteria), ma i beni di

consumo (come corde o ance). Si può usufruire del contributo per gli acquisti effettuati nel corso del 2017, anche in caso di acquisto di un singolo componente dello strumento. Il contributo spetta per un importo non superiore al 65% del prezzo finale, per un massimo di 2mila e 500 euro. Peraltro, tale importo è ridotto del bonus di cui eventualmente si è beneficiato nel 2016. Il contributo è riconosciuto nel limite complessivo dello stanziamento di spesa di 15 milioni di euro. Il contributo allo studente viene erogato sotto forma di sconto sul prezzo di vendita (comprensivo di Iva), praticato dal rivenditore o produttore. Per accedervi, lo studente interessato deve richiedere al proprio istituto, che è tenuto al rilascio, un certificato d'iscrizione non ripetibile "per tale finalità", da cui risulti il suo cognome, nome, codice fiscale, corso e anno di iscrizione nonché lo strumento musicale coerente con il corso di studi. Il certificato, quindi, attesta la

la corona d'Italia ti attende. Don Carlos ubbidì, e dopo aver prelevato i più belli e importanti oggetti e statue della famiglia Farnese, partì; il 5 marzo a Perugia passò in rivista il suo esercito e poi proseguì verso il sud, per riconquistare i due regni perduti e salvarli dall 'oppressione, dalla violenza e dalla tirannia degli Austriaci. L'avanzata di Don Carlos e del suo esercito verso Napoli avvenne lentamente ma facilmente, incontrando scarsa resistenza da parte degli Austriaci; lungo il percorso furono accolti con festeggiamenti, in particolare nell'ultima fermata fatta a Maddaloni,che apparteneva al ramo pro Spagna della potente famiglia Carafa. Qui inoltre ricevette l'omaggio di diciotto deputati napoletani, che in seguito poterono vantarsi di essere stati i primi a baciare la mano del futuro Re; essi gli diedero le chiavi di Napoli Capitale, ed ebbero in cambio il vantaggio del trattamento dei Grandi Spagna, cioè il permesso di poter tenere il cappello in testa alla presenza del Sovrano. Il 10 maggio Don Carlos fece il suo ingresso ufficiale in Napoli, passando per Porta Capuana, attraverso la quale erano sempre passati i precedenti Re e conquistatori di Napoli. La conquista della Sicilia avvenne anche facilmente, a parte qualche resistenza a Messina, Trapani e Siracusa. Mentre l'esercito sottometteva la Sicilia, Carlo fece un lungo giro nelle sue province, dove poté cacciare facilmente, fermandosi anche a cenare in pub-

blico, incantando con la sua vivacità e il suo spirito giovanile tutti quelli che lo vedevano.Cinque giorni dopo il suo ingresso a Napoli, a Carlo giunse l'editto con cui il padre Filippo V gli cedeva tutti i suoi diritti sui regni di Napoli e di Sicilia. Intanto sua madre Elisabetta cercava inutilmente di combinare un matrimonio tra Carlo e una sorella di Maria Teresa d'Austria, mentre i Francesi volevano che egli sposasse una delle loro principesse. I genitori di Carlo erano sempre attenti sulla condotta del figlio, e venivano continuamente informati sulle decisioni che egli voleva prendere; era stato educato ad obbedirli ciecamente, tanto più che egli doveva a loro, e particolarmente alla madre Elisabetta, il suo regno. Quando i genitori consultarono Carlo sulle varie proposte di matrimonio che erano state poste in essere, egli rispose che si fidava pienamente della loro scelta, ma li sollecitava a decidere presto poiché il tempo passava; alla fine la scelta cadde su Maria Amalia, figlia del Re di Sassonia, che non aveva allora compiuti nemmeno tredici anni, per cui fu necessario procurarsi a Roma la dispensa papale. Questa arrivò nel dicembre del 1737 e il matrimonio fu celebrato per procura nel successivo mese di maggio. Dopo pochi giorni la sposa partì per Napoli con un grosso seguito e, durante il percorso, veniva entusiasticamente festeggiata e coperta di doni. A Pratella, alla frontiera napoletana, venne eretto uno spazioso padiglione per l'incontro dei due sposi; Carlo vi giunse a cavallo la mattina del 19 giugno, ma dovette aspettare oltre due ore la sposa; quando la giovane Regina giunse, si fece avanti per inginocchiarsi davanti a lui, ma prontamente egli la rialzò e la condusse alla carrozza che li attendeva, per portarli a Fondi; la sposa aveva 14 anni, ma era molto sviluppata per la sua età, lo sposo aveva 22 anni, ardeva con l'impazienza della sua giovane e repressa castità (continua)

sussistenza dei requisiti per fruire del contributo ed è predisposto dall'istituto in duplice copia, di cui una deve essere rilasciata allo studente, il quale è tenuto a consegnarla al produttore o al rivenditore al momento dell'acquisto. A sua volta, il produttore o il rivenditore conservano il certificato fino al termine entro il quale l'Agenzia delle Entrate può esercitare

l'attività di accertamento e documenta la vendita dello strumento mediante fattura, anche semplificata, o ricevuta fiscale o scontrino parlante che indichi, oltre agli altri dati ordinariamente richiesti, il codice fiscale dello studente, il prezzo di vendita comprensivo del contributo e dell'Iva applicata sull'intero ammontare e l'importo del contributo.

prima parte

‘O sinneco Chesta fascia tricolore è cchiù ‘e nu vanto, è n’onore pecchè serve a fa’ capi’ chi guverna sta città. E’ comme fosse na bandiera, nun è sulo n’avventura, è na scummessa cu ‘a cuscienza e nun sultanto na speranza. E’ nu compito importante pe fa’ capi’ a tutt’ ‘a ggente chi cumanna overamente. Ma nun sempe chi s’ ‘a mette è all’altezza ‘e stu proggetto e nun è sempe n’ommo ‘e rispetto.

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Il ritorno di zio Silvio Andrea Piscitelli Era nell’aria. Da navigato uomo di potere ha annusato subito il momento favorevole per rientrare nell’agone politico. Fidando sulle indubbie conoscenze sa bene che la corte di Strasburgo lo riabiliterà gabbando la legge Severino. E così ce lo ritroverempo fresco e pimpante ai nastri di partenza a contendersi la leadership politica sfruttando il momento negativo del PD e l’inesperienza dei grillini. Siamo sicuri che tenterà alleanze impossibili pur di raggiungere quel 40% che gli permetterà di far suo il premio di maggioranza e comandare in modo indisturbato. Gli stanno dando una mano, seppure in modo indiretto, le diatribe interne al partito di Renzi e qualche incidente di percorso dei ragazzi di Grillo. Se a questo sommiamo l’astuzia ed il carisma dell’imprenditore vediamo che il peso politico farà pendere la bilancia dalla sua parte. Del resto è risaputa la poco credibilità di cui godiamo a livello internazionale per non avere gente di peso nello scacchiere politico-economico-finanziario. Gli Stati Uniti hanno in Trump l’asso di bastoni, la Russia ha Putin, la Germania Angela Merkel, l’Inghilterra Teresa May e noi non abbiamo un calibro da novanta che ci rappresenti. Solo comparse, e per dirla tutta, neanche troppo credibili, dal momento che cambiano spesso connotati. Ma cento comparse non potranno mai sostituire un prim’attore. E questo lo sanno bene i nostri interlocutori che negli incontri internazionali sogghignano ridendo sotto i baffi. Stiamo accettando passivamente tutto quello che ci impone l’Europa e non ci scrolliamo di dosso questo fardello perché non siamo autosufficienti. Risulta oltremodo vergognoso subire lo scherno da parte di chi, profittando dello stato di bisogno, calpesta il nostro orgoglio e la nostra dignità. Per riappropriarci della nostra credibilità abbiamo bisogno di chi garantisca una solidità di ripresa che non sia solo a livello demagogico, ma che ridia all’intera nazione la consapevolezza di essere protagonisti della storia e non solo spettatori. Il panorama politico nazionale non offre al momento figure di primo piano, complice la frantumazione dei partiti, le pseudo alleanze e il sorgere di tanti movimenti dentro e fuori alle coalizioni che vanno ad intasare il traffico già di per sé caotico alla Camera e al Senato. I partiti che vanno per la maggiore presi singolarmente non raggiungono il famoso 40% e, quinidi, c’è bisongo delle coalizioni. Queste però sono un’arma a doppio taglio perché all’indomani del risultato presenteranno il conto, e quindi ci saranno i famosi ricatti istituzionali e gli sgambetti. Prevenire questi rischi risulta impossibile anche perché la sete di potere annebbia la vista. Né è possibile arginare il fenomeno perché è talmente radicato nel sistema che risulterebbe oltremodo anacronistico volerlo cambiare. Ci ritroveremo con i tre contendenti quindi che cercheranno di accaparrarsi i consensi anche in modo surrettizio in ossequio al principio machiavellico, pur di prevalere. Ci sarà come al solito uno stillicidio nazionale che darà vita come al solito ad una maggioranza bulgara che non assicurerà una stabilità al governo che si andrà a creare all’indomani del voto. Un’analisi al momento risulta quantomeno complicata alla luce delle continue evoluzioni dentro e fuori i partiti. Il PD si è frantumato e al momento sembra più vulnerabile per la concomitanza e la convivenza forzata di esponenti recalcitranti che non digeriscono lo strapotere di Renzi e minacciano ritorsioni e proclami di rivalsa. Il Movimento di Grillo sta pagando qualche errore dovuto all’inesperienza, ma sembra compatto a fare quadrato attorno alla troika Di Maio-Di Battista-Fico e a resistere ai tanti tentativi di screditamento da parte di coloro che ne temono l’avanzata. Berlusconi dal canto suo sta ricompattando lo zoccolo duro di Forza Italia, deciso a tirare avanti per la sua strada e convinto più che mai che saranno gli indecisi e gli astenuti a decretare la vittoria elettorale di questo o quel partito. Ma sa anche che è difficile creare alleanze prima del voto perché potrebbero produrre effetto contrario, e allora meglio correre da soli facendo perno sulla inaffidabilità dei concorrenti piuttosto che su demagogici programmi. Lo scenario risulta quindi molto intrigante e al momento non è possibile immaginare come andrà a finire perché le velleità individuali prevaricano gli interessi collettivi fino ad annichilire l’esistenza. Del resto i politici sono maestri nel cannibalizzare il bene collettivo in favore del personale soddisfacimento, obbedendo all’unico credo di cui sono depositari. Certo una statistica di peso non si crea dalla sera alla mattina, però se rivanghiamo la storia potremmo avere validi suggerimenti. E la storia famosa dei corsi e ricorsi potrebbe suggerirci di scegliere il male minore oppure puntare sull’usato sicuro. A meno che non si volesse tentare un cambiamento radicale, che ahimé è finito come sappiamo, con un rottamatore che è stato rottamato perché contagiato dal delirio da onnipotenza. L’entusiasmo e la freschezza potrebbero garantire una svolta epocale ma c’è l’insidia in agguato con i tanti bastoni tra le ruote che cercheranno di banalizzare le buone intenzioni. Forse sarebbe preferibile puntare sull’usato sicuro: chi ci dice che stavolta il Cavaliere non metta da parte il bunga bunga e dia davvero dimostrazione di imprenditorialità facendo risorgere l’Italia dalle sue ceneri come l’araba fenice?

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Aprile 2017

Valle di Suèssola

Profezie avverate Carmela Fico In Apocalisse 19 viene descritto il ritorno di Gesù. Fra l'altro viene detto che Egli ritornerà come Signore dei Signori e Re dei Re. In questo contesto è anche scritto: Era vestito di una veste tinta di sangue ed il Suo nome è la Parola di Dio. Gesù stesso profetizzò che il Suo Evangelo sarebbe durato fino alla fine del mondo, cosa che è vera tutt'oggi (Matteo 24:14). Gesù disse questo in un tempo in cui poteva solo posare lo sguardo su 12 discepoli esitanti. Sapeva che uno di loro lo avrebbe tradito, che un altro lo avrebbe rinnegato e che quasi tutti sarebbero fuggiti via in preda alla paura. Come poteva fare una simile profezia in una situazione come quella? Solo perchè Egli è la Verità e possiede la forza per fare in modo che le Sue profezie giungano ad adempiersi. Gesù predisse la distruzione di Gerusalemme e la dispersione degli ebrei fra tutti i popoli ma anche la restaurazione prima del Suo ritorno (Luca 21:24). La nostra generazione è testimone oculare di uno stato ebraico restaurato. Gesù predisse anche

che l'identità nazionale del popolo ebraico non sarebbe andata perduta nonostante i secoli di dispersione d'Israele. (Geremia 31:36 e Matteo 24:34) . Gesù disse:Il cielo e la terra passeranno ma le mie parole non passeranno (Marco 13:31). Se queste parole non sono vere, l'uomo che le ha pronunciate è falso ed è uno dei più folli del mondo. Ma se sono vere, allora Gesù è tutto ciò che afferma di essere: Creatore, Signore di tutti i tempi, Figlio di Dio e quindi Dio stesso. Egli guardando l'universo costellato di soli luminosi e galazie orbitanti ha detto che questo sarebbe passato ma la Sua Parola, a differenza dei soli in collasso e delle costellazioni in esplosioni, non sarebbe mai passata. Ma Gesù stesso è anche l'adempimento delle profezie veterotestamentarie sul Messia. Fra le tante profezie su di Lui, risalenti a millecinquecento anni prima della Sua venuta ricordiamo: - che Egli sarebbe disceso dalla tribù di Giuda (Genesi 49:10) - che Egli sarebbe disceso da Davide (Isaia 11:1) - che Egli sarebbe nato da una vergine (Isaia 7:14)

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Alla ricerca della verità I testimoni di Geova Sui testimoni di Geova c'è sempre un alone di mistero, questo perché al di fuori della confraternita nessuno è a conoscenza di quello che accade. Nel corso degli anni si sono diffuse alcune informazioni a riguardo grazie ad alcuni membri che, sconvolti dalle incongruenze nella dottrina, hanno protestato con gli anziani fino ad essere banditi ed ostracizzati dal resto della comunità. Si è appreso che molti dei Fedeli sono tenuti all'interno della comunità attraverso il lavaggio del cervello e quelli che pensano con la propria testa con la paura di perdere tutto il loro mondo e le loro conoscenze (parenti compresi). Il culto di Geova ha radici contemporanee, il suo creatore Charles Taze Russel è nato nel 1857 in Pennsylvania (USA) e in tutto il periodo della formazione e dell'adolescenza è stato privo di fede e conoscenze bibliche. Crescendo ha sviluppato un interesse per le Sacre Scritture ed ha cominciato a studiarle da auto didatta. Questo periodo di studio gli ha permesso di formare una visione distorta dei testi. Convinto di essere arrivato ad un natale che gli altri nel corso dei secoli non avevano raggiunto ha cominciato a pubblicare le sue conclusioni sui testi sacri, ma perché la sua visione della religione si diffondesse aveva bisogno di un mezzo, così, nel 1871, fondò la Zion's Watch Tower, piccola azienda di pubblicazione che divenne imponente nella seconda metà del '900 (6 milioni di copie distribuite in tutto il mondo ed in diverse lingue ogni anno). Quello che si conosce della vita privata di Russel è stato appreso

dai libri dei tribunali; nel 1906 ad esempio ha perso una causa di divorzio per ripetuta infedeltà coniugale, qualche anno più tardi ha perso un'altra causa per diffamazione, sosteneva che la Libbra, un grano particolare che lui solo vendeva, fosse miracolosa, ma perse perché i suoi proclami vennero giudicati una truffa. Ancora una volta incriminato, questa volta per falsa testimonianza, in Canada dove aveva giurato di saper parlare il greco. Il quadro dipinto da queste poche nozioni ci mettono a confronto con uno spergiuro, un traditore ed un bestemmiatore, ciò nonostante le sue capacità comunicative e scrittorie fecero la fortuna della sua dottrina racchiusa nell'opera finale Studies in the Scriptures, un testo di analisi delle sacre scritture che avrebbe dovuto essere una chiave di lettura ma che lui spingeva come un testo paritario alla Bibbia e persino d'importanza maggiore. Si trattava di chiara blasfemia eppure di questo libro si sono distribuite 16 milioni di copie in 35 lingue differenti. Compreso chi fosse il creatore di questa dottrina, adesso diamo uno sguardo alle principali dissonanze con i testi sacri: Trinità: I testimoni di Geova negano la trinità affermando che di supremo esiste solo Dio, nemmeno suo figlio è stato onnipotente, ma si è dovuto assoggettare al Padre. Sullo Spirito Santo affermano che si tratta di una diramazione della potenza di Dio e nient'altro. Il riscatto: secondo la setta americana l'espiazione dei peccati presuppone ad un riscatto sulla

- che Egli sarebbe nato a Betlemme (Michea 5:1) - che Egli sarebbe stato crocifisso (Salmo 22:1) -che Egli sarebbe risorto dai morti (Isaia 53: 10) - che Egli sarebbe ritornato sulla terra (Zaccaria 14:4) - che Egli sarebbe apparso sulle nuvole del cielo (Daniele 7:13) In totale esistono 330 profezie assolutamente differente tra di loro e tutte adempiutesi in modo sorprendentemente esatto, letterale e verificabile. Nessun'altra personalità religiosa e nessuna religione possono vantare simili profezie. Non esistono, ad esempio, profezie sulla venuta del profeta Maometto, Buddha o altri: tutte le profezie si sono adempiute con Lui. Egli ne ha già compiute una gran parte e compirà quelle che ancora rimangono: Gesù, l'Uomo di Nazareth, il Figlio dell'Iddio vivente! Nessun altro nella storia mondiale può affermare questo di se. Egli, l'Unico, incomparabile e meraviglioso Signore, ti chiama dicendoti: Colui che viene a me, non lo caccerò fuori (Giovanni 6:37). Da chi vogliamo andare allora, se non da Lui? Rifletti...

Chiesa Cristiana Evangelica Via Appia, 462 SANTA MARIA A VICO terra, la discesa di Gesù e la sua morte in croce non restituiscono la salvezza dell'anima bensì recuperano il diritto dell'uomo a vivere una vita tranquilla sulla terra. Ne consegue uno svilimento del peccato ed la totale negazione della vita eterna. Harmageddon: al concetto di riscatto si collega direttamente la guerra finale contro Satana, se noi cristiani crediamo che Gesù tornerà una seconda volta sulla terra per il giudizio finale che consentirà l'ascensione al paradiso dei retti e la dannazione dei peccatori, i Testimoni di Geova credono in una guerra definitiva di Dio contro Satana, una guerra che inizierà e finirà in terra e che culminerà con la sconfitta delle truppe del male per permettere ai Testimoni di Geova (solo a loro) di vivere in una terra purificata dal male. La seconda Venuta di Gesù: questi ritengono che Gesù sia già tornato, per l'esattezza nel 1914, le prove sarebbero scritte nel Vangelo secondo Matteo (in questo si dice che il ritorno del figlio di Dio sarebbe stato segnato da guerre, pestilenze e catastrofi), ma dimenticano che Matteo dice pure che Gesù si sarebbe reso visibile ed avrebbe pronunciato il Giudizio Universale. Secondo questa teoria il Regno di Gesù è già cominciato e quindi adesso si attende la guerra finale contro le forze del male. Come potete vedere si stravolge totalmente il messaggio di Dio e dei vangeli, il tutto al fine di far credere agli adepti che basta entrare nella setta per risolvere i problemi nella vita terrena, se anche dovessi peccare cosa importa non esiste né paradiso né inferno. (dalla rete) Quello che dispiace è che tanti , tanti bravissimi cittadini non aprono gli occhi, purtroppo, davanti a questa ennesima diavoleria americana. Sì, si tratta dell’ennesima truffa di un popolo che perde il pelo, ma non il vizio; di un popolo che non ha religione, non ha morale, dove chiunque si alza la mattina e si inventa una religione

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dalle famiglie... 5 aprile san Vincenzo Ferreri Auguri a: dott. Vincenzo Isernio (ns collaboratore) dott. Vincenzo Guadagnino (ns collaboratore) dott. Vincenzo Guida (ns collaboratore) Vincenzo Riccio (Market Carrefour S. Maria a Vico) Vincenzo Scamperti (Ravitex) Vincenzo De Luca (ECM Office) Vincenzo Pascarella (Laser) Enzo Martinisi (Traslochi Italia Service) Vincenzo Cimmino (CAMI Ital.) dott. Vincenzo Carfora di Gennaro Vincenzo Rivetti di Gino (Cervino) Vincenzo Vigliotti (Vigliotti Elettromestici) sig.ra Enza Nuzzo in De Lucia sig.ra Enza Affinita in Crisci Enza Borino, Enza ed Enzo Morgillo (Airola) Vincenzo Parente (Via Diana) Enzo Miele, Vincenzo di Antica tradizione prof. Enzo Gagliardi Enzo Ventrone (Crisci) cap. Vincenzo Piscitelli (Polizia Municipale SMAV) Enzo Morgillo (Polizia Municipale SMAV) Enzo Gianni De Lucia (Polizia Muninipale SMAV) sig.ra Enza (Comune SMAV) Sig.ra Enza De Lucia (Loreto) Vincenzo Grauso (Osp. San Felice) Vincenzo Pascarella (Comune di Cervino) Vincenzo Valentino (Comune di Cervino), Vincenzo Valentino (Via Nazionale) Vincenzo Nuzzo (Palummo) Vincenzo Sabatasso Enzo De Lucia (Ribellina volley) Enzo Giso, 25 aprile san Marco evangelista Auguri a dott. Marco Vigliotti preside Marco Mauro (Arienzo) Marco Vigliotti di Mario

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hanno raggiunto un traguardo che, per gli sposi di oggi è solo una chimera. Era il 7 marzo 1957 quando si dissero SI nella chiesa di Maria SS. del Carmine nella frazione Loreto di Santa Maria a Vico. Auguri dai nipoti Francesca, Domenico, Carmine, dal figlio Antonio, dalla nuora Carmen, e dal giornale Valle di Suèssola Il 13 aprile 2017, presso l'Università di Modena e Reggio Emilia,

Mariangela Savino ha conseguito la laurea magistrale in Analisi, Consulenza e Gestione Finanziaria discutendo la tesi: La ristrutturazione del debito nelle imprese in crisi e il comportamento delle banche. Alla neo dottoressa Mariangela i più fervidi auguri di un brillante avvenire professionale dalla mamma Angelina Piscitelli, dal fratello Giovanni e dal fidanzato Carmine. Il 6 aprile SOFIA ha spento la sua 3a candelina Auguri dalla mamma Maria Stravino ha compiuto 87 anni. e dal papà Vincenzo Rivetti Auguri dal giornale Valle di Suèssola Il 2 aprile il nostro collaboratore

Mario Verlezza Coppola

Claudio Onorati lo ricordiamo a quanti lo conobbero e lo stimarono.

L’11 aprile ha raggiunto l a casa del Padre celeste

Francesco Ruotolo (Ciccio ‘a patana) anni 72. Alla moglie FIlomena Basilicata, ai figli Giovanna, Gennaro, Massimo, al genero Alfredo D’Addio le condoglianze del giornale Valle di Suèssola

Il marchio d’area Valle di Suèssola nel real sito di Carditello a novembre Il presidente Nicola De Lucia ha incontrato il primo aprile scorso Luigi Nicolais ed Angela Tecce, rispettivamente presidente e direttrice della Fondazione Real Sito di Carditello. Dopo aver brevemente illustrato le varie iniziative messe in campo sul territorio da Asso Artigiani Imprese, De Lucia ha posto al centro della discussione la nuova Tre giorni sul Marchio d'area Valle di Suessola in programma ad Arienzo dal 19 ed il 21 maggio, e gli Stati generali dell'Agricoltura in provincia di Caserta, che sarà organizzata a fine anno. Nicolais si è mostrato molto interessato agli eventi, al punto che De Lucia ha strappato allo stesso

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presidente la disponibilità ad un intervento durante l'evento di maggio ed ad entrambi i suoi interlocutori quella ad ospitare la manifestazione di novembre nel Real Sito di Carditello. "Abbiamo già costituito - commenta De Lucia - una rete di

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partner pubblici e privati per il Marchio d'Area "Valle di Suessola". Stiamo lavorando dal basso per il territorio e nella prossima iniziativa in programma ad Arienzo vogliamo mettere al centro i beni culturali e l'arte.... Valerio Nobile


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Aprile 2017

Valle di Suèssola

Marcianise: dalla pista in terra battuta del campo di calcio Progreditur al Velodromo Vincenzo Capone Luigi Renga A rinverdire i fasti del ciclismo su pista marcianisano, indubbiamente è il Velodromo Vincenzo Capone, imponente struttura sportiva, idonea, per la sua valenza, ad ospitare manifestazioni agonistiche di elevato spessore tecnico. Con questo gioiello della pista, si terranno alte le locali, antiche tradizioni ciclistiche, che furono animate da tante avvincenti sfide svolte da prestigiosi campioni sull'anello ciclabile in terra battuta, realizzato - nel lontano 1933 - ai bordi dell'attuale campo di calcio Progreditur ed anche per la qualificante attività su strada, dispiegata dalla mitica Coppa Zinzi, classica in linea del dilettantismo nazionale. Il ricordo di questi storici eventi agonistici erano raccontati, con dovizie di particolari, dal giornalista Federico Scialla e dal prof. Gennaro Agrippa, compianti, decani giudici nazionali di ciclismo, i quali manifestarono il loro particolare entusiasmo per l'iniziativa, intrapresa dal commissario internazionale U.C.I., Vincenzo Capone, al fine di dotare la città di un impianto d'avanguardia per la pratica del ciclismo su pista. Non fu tanto agevole, inizialmente, l'iter per la realizzazione della struttura sportiva, divenuta, poi, icona del ciclismo e dello sport marcianisano. Tante, invero, le vicissitudini che caratterizzarono il travagliato cammino del Velodromo di Marcianise, legato all'incessante attività propulsiva svolta dal suo storico ideatore, Vincenzo Capone - sindaco dell'epoca, nonché giudice internazionale di ciclismo - che lottò intensamente per la realizzazione del polivalente impianto sportivo, a lui intitolato dall'amministrazione comunale. Un ruolo rilevante svolse nella Federciclismo il prof. Vincenzo Capone, marcianisano, emblematica figura sportiva (venne a mancare, ottantenne) che, per oltre cinquant'anni, coltivò la passione per lo sport del pedale ed annoverato tra i protagonisti del ciclismo meridionale. Non solo sportivo radicato, ma fu anche valente uomo politico. Di Capone, viene ricordato il grande amore, da sempre serbato, per la sua Marcianise. Nella veste di autorevole componente del Consorzio provinciale dell'area di sviluppo industriale, prestò particolare attenzione alla realizzazione del progetto di industrializzazione di Marcianise. Con l'insediamento, infatti, di un numero considerevole di industrie, propiziò la creazione di nuove, feconde opportunità socio-economiche per il territorio, fino allora connaturato da una antica, peculiare vocazione agricola. Sport e politica, in fondo, non hanno mai affievolito - pur nelle avare pieghe del tempo dedicato alle sue molteplici attività e passioni sportive - il viscerale affetto per la sua famiglia che non ha mai manifestato alcuna contrarietà, condividendo appieno il suo nobile impegno pubblico e sportivo. In campo arbitrale, Capone, espletò una notevole attività tecnica. Da giudice Internazionale, designato dagli organismi tecnici della Federazione Ciclistica Italiana e dell'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), prese parte al prestigioso Tour de France, al Giro d'Inghilterra, alla XVII^ Olimpiade di Roma del '60, a varie edizioni del Giro d'Italia, oltre ad un numero considerevole di competizioni di Coppa del Mondo, di classiche nazionali e straniere. L'impegno di Capone risale al ciclismo pionieristico, fin dai tempi dell'Unione Velocipedistica Italiana denominata, poi, Federazione Ciclistica Italiana - costituita dal disciolto Consiglio Ciclismo Professionistico, ove operavano, tra gli altri, il presidente, Adriano Rodoni ed il segretario generale Rodolfo Magnani. Ed a questi dirigenti Capone costantemente si rivolse, per la parte di specifica pertinenza tecnica, fino al varo della costruzione del Velodromo di Marcianise - unico in Italia, dotato di una pista di metri 285,714 ed impianti simili sono stati realizzati solo a Monaco e Montreal - struttura

sportiva polivalente fruibile anche dai praticanti di altre discipline sportive, quali: atletica leggera, pallavolo e boxe, disciplina sportiva cittadina, quest'ultima, che ha espresso prestigiosi Campioni. Il sindaco Capone ottenne, nel '78, l'assenso del civico consesso per l'avvio della realizzazione dell'impianto sportivo, progettato dall'ing. Paolo Garroni e dall'arch. Mariapia Saggese. L'imponente struttura, trovò il favore dell'allora segretario generale della FCI, Giuliano Pacciarelli, il quale comunicò a Capone, che l'organo ufficiale dell'Unione Ciclistica Internazionale, Le monde cycliste, aveva pubblicato, nel numero 122 del gennaio '83, che il presidente Luis Esteve Puig aveva ottenuto dal Comitato Direttivo la deroga al regolamento dei campionati del mondo e dei records - che fissava in metri 333,33 la misura utile per l'effettuazione dei tornei iridati - con l'adozione di apposita delibera con la quale veniva sancita la costruzione di velodromi munite di piste, a partire dai 250 metri, i cui risultati tecnici ottenuti su tali impianti venivano regolarmente omologati. Per effetto di tale modifica regolamentare internazionale, la Federciclismo fece pervenire all'Amministrazione Comunale l'agognata autorizzazione alla costruzione del velodromo marcianisano, dotato di una pista di metri 285,714 (unico in Italia e che simili strutture sportive erano state realizzati solamente a Monaco e Montreal).

Gioia incommensurabile per Capone il quale assicurò alla struttura sportiva marcianisana la piena fruizione della normativa U.C.I., che sanciva l'effettuazione dei campionati mondiali, europei e nazionali, considerando omologabili i risultati tecnici dei records realizzati sull'anello della nascitura, imponente pista ciclistica. Per il tempio marcianisano del ciclismo su pista, dunque, iniziò una grande avventura. Un sogno che si apprestava a diventare realtà, purtroppo solo prefigurata e non vissuta appieno dal suo compianto ideatore. Vasta eco di rimpianti lasciò il professor Capone anche nel mondo cicloturistico marcianisano per aver fondato e presieduta la Ciclistica Marcianise; sodalizio approdato, poi, nella serie A del cicloturismo nazionale, guidato da Salvatore Trombetta. Il presidente nazionale della Federciclismo, Gian Carlo Ceruti, appresa la notizia della dipartita di Capone, inviò, a nome del consiglio federale, i sensi del profondo cordoglio del ciclismo italiano. Intanto, per superare i tanti iter burocratici, ci vollero ben ventiquattro

Vincenzo Capone, a destra, presenzia ad una premiazione anni, prima di giungere alla definitiva realizzazione della pregevole struttura sportiva, fortemente voluta dall'infaticabile, quanto determinato sindaco Vincenzo Capone. Nuove prospettive, dunque, si dischiusero per il futuro del ciclismo su pista in Terra di Lavoro ed in Campania. Il Velodromo di Marcianise, infatti, entrò nel novero dell'impiantistica ufficiale della Federciclismo in linea con l'azione di rilancio dell'attività su pista, portata avanti dal Consiglio Federale e perseguita, in primis, dal presidente Gian Carlo Ceruti e dal referente del settore nazionale, Angelo Raffaele Reccia, vice presidente vicario della FCI - dopo la misurazione ufficiale della pista, operata dalla commissione federale (composta dal segretario della Struttura tecnica FCI, Enrico Della Casa, dal indimenticato giudice

Cicloturisti all’esterno del Velodromo di Marcianise internazionale, Renato Sacconi e dal delegato UCI, il francese Bernard Darmet) che trasmise, agli organi tecnici della Federazione Ciclistica Italiana ed all'Unione Ciclistica Internazionale, il relativo verbale, cui seguì la definitiva omologazione dell'impianto marcianisano. Il Velodromo di Marcianise, indubbiamente, propiziò il salto di qualità alla Federciclismo campana, subentrando alla storica, mitica pista partenopea dell'Arenaccia (considerata ormai anacronistica, di mt. 602, una delle più lunghe al mondo!) per ravvivare il valore della scuola dei pistard che, con Angelo Damiano, diede al ciclismo regionale il titolo olimpico, nel '64, a Tokio. Alla vigilia dei Campionati Nazionali Giovanili di Ciclismo su Pista, disputati dal 25 al 27 luglio 2002, l'Amministrazione Comunale di Marcianise - presieduta dal sindaco, architetto Filippo Fecondo organizzò la manifestazione inaugurale del velodromo Comunale "Vincenzo Capone". Da quella rassegna nazionale - nel corso della quale il pistard salernitano Lino Ventrucci, alfiere della Polisportiva di Lancusi, conquistò il titolo di campione italiano allievi, nella specialità della velocità nell'impianto marcianisano, per la seconda volta, vennero organizzati, dall'1 al 4 settembre 2009, i Campionati Italiani Giovanili su pista, riservati alle categorie allievi ed esordienti, uomini e donne, oltre ai campionati campani ed all'attivazione, dal 2010 al 2012, da parte della Federciclismo regionale, del Centro Territoriale su Pista della FCI, frequentato dagli atleti campani, la cui ripresa delle attività specialistiche è vivamente auspicata, per il rilancio alla grande del Velodromo marcianisano.

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Aprile 2017

Valle di Suèssola

Non tutti i mali vengono per nuocere

Pallacanestro maschile

Resoconto di un’annata storta Federico Verlezza A terminare per primi il proprio campionato è stata la Pallacanestro Santa Maria a Vico. Per primi non significa al primo posto, ma semplicemente che è terminata la prima fase, quella che serviva a stabilire chi doveva continuare a giocare per qualificarsi agli spareggi per la promozione in serie C (le prime otto classificate) e chi doveva disputare gli spareggi per non retrocedere (le ultime quattro classificate). Ebbene, dopo gli ultimi due anni che avevano visto la squadra della nostra cittadina sfoderare prestazioni eccezionali e sovvertire tutti i pronostici della vigilia qualificandosi per la finalissima per la promozione in serie C (promozione persa di proposito perché Santa Maria a Vico non P 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

disponeva e non dispone tuttora di una struttura per la disputa del campionato di serie C), quest’anno noi tifosi della pallacanestro abbiamo dovuto ingoiare bocconi amari. Dopo un discreto girone di andata, i ragazzi del presidente Lello Laudiero erano riusciti a vincere ben 8 gare (poi una persa a tavolino) e viaggiavano nelle zona medio-alta della classifica. Nel girone di ritorno non si è capito più niente. Agli infortuni della prima parte della stagione, se ne sono aggiunti altri costringendo il tecnino Zamprotta a ricorrere spesso e volentieri alle seconde linee, seconde linee che non garantiscono ancora quell’affidabilità e concretezza necessarie per riuscire sempre vincitori. Partite perse incredibilmente contro formazioni non Classifica squadre P G 52 28 50 28 38 28 36 28 34 28 32 28 30 28 28 28 26 28 24 28 22 28 20 28 14 28 10 28 4 28

Squadra AL DELFINO MUGNANO - Basket Mu SEMPREFARMACIA Basket Bellizzi JOLLY ANIMATION Pall. Salerno Pall. Partenope Sporting Club Ercolano MOZZARELLA E BASILICO Caudium C. DIAGNOSTICO PASTEUR Bas Pall. Capo Miseno Basket Abatese G.S. Minori Pall. S. Maria a Vico Promobasket Marigliano 2003 BasilicataSport.it CUS Caserta I QUADRO Basket S. Agnese

V 26 25 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 7 5 2

accreditate e dietro in classifica, come contro il Marigliano 45-59; oppure perse per un punto: SMAVBellizzi 56-57; o delle imbarcate clamorose: Ercolano- SMAV 8162, SMAV-Minori 54-79, SMAVPartenope 70-87. Se non fosse stato per le ultime due gare ambedue vinte: AbateseSMAV 65-72 e SMAV-Cus Caserta 72-45, ora staremmo qui a parlare di una vera e propria debacle (=disfatta, disastro). Quindi, su 28 gare disputate la Pallacanestro SMAV ne ha vinte 11 ottenendo 22 punti, realizzando 1.765 punti canestro e subendone 1.958. La posizione in classifica è stata l’undicesima, che non ha consentito ai santamariani né di qualificarsi per gli spareggi promozione né di subire l’onta della vergogna degli spareggi per non retrocedere. P 2 3 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 21 23 26

PF 2098 1966 2111 2184 2135 1745 2035 1897 1677 1869 1765 1741 1904 1568 1511

7

PS 1706 1557 1805 1858 2011 1760 2002 1860 1757 1872 1958 1844 2169 1916 2131

All’Oasi Sanfeliciana si fa sul serio Domenico Annunziata Si dice che Non tutti i mali vengono per nuocere... Ogni impedimento è giovamento... Dopo un temporale arriva sempre il sereno... E potrei continuare all’infinito tanti sono i detti per quanto accaduto alla scuola calcio Oasi Sanfeliciana del presidente FIorenzo Della Rocca. Fatti ampiamente descritti sul numero scorso del nostro giornale. A seguito di quanto pubblicato a marzo, mi è sembrato doveroso fare visita al presidente Della Rocca sul campo di calcio di San Felice a Cancello per chiedergli come procedevano i lavori di riorganizazione della scuola calcio. Da qualche settimana, esordisce il presidente Fiorenzo, ci avvaliamo della collaborazione di mister Nando Gifuni a cui abbiamo affidato la conduzione tecnica ed organizzativa della scuola. Di sicuro siamo solo agli inizi, ma stiamo lanciando le basi per un lavoro che porterà a breve la nostra Oasi Sanfeliciana ad essere il fiore all’occhiello della Valle di Suèssola.

Pallavolo maschile

San Marco Cancello: tutto da rifare Terminata la prima fase all’ultimo posto con appena nove punti conquistati (il girone di andata era terminato con il San Marco ultimo con appena 4 punti conquistati tre fuori casa contro l’Alberti vittoria per 3-1, sconfitta casalinga contro l’Oplonti per 2-3) il San Marco Cancello ha iniziato benino gli spareggi per non retrocedere costringendo i suoi appassionati tifosi a soffrire le proverbiali sette camicie prima di venire a capo dell’Oplonti Vesuvio, squadra ostica quest’anno avendo già sconfitto il San Marco Cancello n casa nella prima giornata di campionato per 2-3. Di lato a dx c’è lo specchietto per poter vedere tutti gli incontri del San Marco Cancello in questa fase di spareggi per non retrocedere. Il primo incontro degli spareggi retrocessione sembrava la fotocopia della prima gara del campio-

Spareggi per non retrocedere 22/04/17 27/04/17 29/04/17 07/05/17 13/05/17 17/05/17 22/05/17 27/05/17

18:30 21:00 18:30 19:00 18:30 21:00 21:00 18:30

SAN MARCO VESUVIO OPLONTI LIB GRANVOLLEY CAPUA SAN MARCO SAN MARCO ELISA POMIGL. OLIMPICA AVELLINO SAN MARCO VESUVIO OPLONTI SAN MARCO SAN MARCO GRANV. CAPUA ELISA POMIGLIANO SAN MARCO SAN MARCO OLIMPICA AVELL.

nato con i vesuviani andare in vantaggio addirittura di due set: 25-27 e 18 a 25. Ma i ragazzi del presidente Fabrizio Di Nuzzo, sempre fiducioso in una ripresa dei propri atleti, incoraggiati a spron battuto dal proprio presidente, punto su punto sono riusciti nell’impresa di capovolgere il risultato. Infatti il terzo set è stato un magistrale atto di amore verso la propria società terminato col punteggio di 25 a 16. Nel quarto gioco (=set) i vesuviani rintuzzavano tutti i tentativi di allungo dei

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padroni di casa e si arrivava ad uno speranzoso 25 a 22 per il San Marco. Ed infatti nell’ultimo gioco la musica non cambiava per l’Oplonti ed il San Marco, giustamente, si aggiudicava il set per 15 a 12 e vinceva l’incontro per 3-2. Non c’è nemmeno il tempo di respirare perché il 27 sera il San Marco andrà a giocare fuori casa a Capua. Nel frattempo le ragazze del San Marco, nel campionato di serie D, hanno terminato il campionato vincendo per 3-1 contro il Capua.

A Raffaele Lettieri un “In bocca al lupo” da tutti gli sportivi della nostra terra, per quanto farà a fine mese nella Repubblica di San Marino nella Coppa del mondo di kickboxing specialità Raffaele, a sn,col suo allenatore krav il cubano Martin Alvarez maga

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incontri con le famiglie. Ai ragazzi bisogna insegnare che al calcio si arriva rispettando gli orari, la giusta attenzione alla dotazione da portare in borsa, la divisa in ordine, le scarpe pulite, con in borsa tutto l’occorrente per la seduta di allenamento. Ho lavorato duro in questi anni per acquisire competenze e professionalità. Ho una licenza di allenatore UEFA B, a luglio farò il corso per la licenza di allenatore UEFA A. Sono stato in società importanti sia da calciatore che da allenatore; so’ cosa vogliono e come ragionano i grandi club e farò in modo di garantire a tutti i ragazzi la giusta preparazione per renderli competitivi. Abbiamo un ottimo gruppo, alcuni sono già nel mirino di grossi club. Col presidente abbiamo condiviso programmi e progetti ambiziosi. Se tutti faremo la nostra parte, sono sicuro che arriveranno grosse soddisfazioni

Vai, campione

Vince 3-2 contro l’Oplonti nella prima degli spareggi per non retrocedere Domenico Annunziata

Chi è mister Ferdinando Gifuni? Ci vorrebbero fiumi di parole e pagine intere per descrivere prima l’uomo e poi il suo curriculum da professionista del calcio. Mister Gufuni, come intende rilanciare e riorganizzare l’Oasi Sanfeliciana? Una scuola calcio non è un luogo dove si viene per passare il tempo o a perdere tempo; una scuola calcio deve formare i giovani, prepararli al meglio alla vita sia sociale, ma soprattutto si spera a quella calcistica laddove si trovi anche talento e per fare questo bisogna partire dalla base. Al presidente ho già fatto richieste specifiche per quello che riguarda i miglioramenti da apportare alla struttura stadio e alle attrezzature. Dal punto di vista tecnico mi avvarrò di allenatori preparati e qualificati. Per una migliore formazione dei piccoli talenti organizzaremo

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