Giugno 2017

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Gestione integrata dei rifiuti

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Valle di Suèssola Sanfelice Oggi Periodico d’informazione fondato nel 1981, edito dall’Associazione Culturale Valle di Suèssola www.valledisuessola.it Distribuzione gratuita presso gli inserzionisti della Valle di Suèssola (Arienzo, Cervino, San Felice a Cancello, S. Maria a Vico) e dei Comuni limitrofi

Anno XXXVI n.06

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Fondatore Arturo Morgillo

Giugno 2017

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Che spettacolo! Un mostro ai piedi del Vesuvio Federico Verlezza

San Felice a Cancello

Qualche giorno fa, come promesso dal governatore della Campania Vincenzo De Luca, è stata inaugurata la stazione ferroviaria dell’alta velocità Napoli Afragola. L’opera progettata da Zaha Hadid Architects si sviluppa su un’area di 30.000 mq. Iniziata nel 2003, ha avuto vari rallentamenti (come è di prassi in Italia ed in Campania- in modo in particolareda molto tempo in qua). Ma con l’elezione a primo cittadino della Campania del dott. Vincenzo De Luca sindaco di Salerno, le cose sono cambiate e, stando ai risultati fin qui ottenuti, in meglio. L ’opera dell’artista Zaha Hadid, deceduta una diecina di mesi or sono, ha cominiciato a dare i primi vagiti, quindi non era morta, vagiti che hanno messo nel cuore di moltissimi campani quella gioia di gridare a tutti che Napoli e la Campania ce la possono fare perchè sono finiti i tempi cupi del menefreghismo, del furto sistematico e/o l’assalto alla diligenza... della disonestà programmata fatta passare per interesse sostanziale. Ora questa creatura ha bisogno di tutto: strade di collegamento con il capoluogo su ferro, su gomma. Ha bisogno di essere vestita da capo a piedi. E se il buongiorno si vede dal mattino, siamo sicuri che il dott. Vincenzo De Luca non dormirà la notte pur di far proseguire i lavori alla Stazione Alta Velocità di Afragola e, con le rispettive maestranze, sapranno senz’altro approntare e realizzare in tempi brevi, forse brevissimi, le infrastrutture indispensabili per fare emergere questo mostro architettonico. La foto che pubblichiamo, e che è stata presa dalla rete, ci dimostra chiaramente che siamo di fronte a qualcosa di unico: un immenso lucertolone, serpentone, coccodrillo che sta a cavallo dei binari e non solo.

Gestione diretta dei tributi

San Felice a Cancello

Invece del nuovo sindaco tre commissari prefettizi

A S. Maria a Vico Un mese per l’ambiente

Compito dei tre dipendenti della Prefettura di Caserta è di restare a San Felice per un anno e mezzo, se tutto andrà bene. E’ così il regalo del Presidente della Repubblica Italiana si è materializzato dopo il decreto di scioglimento del Consiglio comunale di San Felice a Cancello dello scorso 11 maggio per infiltrazioni camorristiche: invece dell’unico commissario che era stato immantinentemente inviato nella casa comunale di fronte alla plurisecolare chiesa di San Giovanni evangelista, in località Elevata, sono stati nominati

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i tre commissari prefettizi che amministreranno il Comune fino alle prossime elezioni amministrative, fra un anno e mezzo:Roberto Esposito viceprefetto, Teresa Cappiello viceprefetto aggiunto e Vincenzo Monaco funzionario economico-finanziario. Il Comune è stato sciolto dopo le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto l’ex sindaco Pasquale De Lucia, politici e tecnici locali. Federico Verlezza

Il 5 giugno, giornata mondiale per l’ambiente, alle 10,00 sul Comune di S. Maria a Vico, presentazione del calendario di manifestazioni: Un mese per l’ambiente

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10 giugno sabato: La giornata della nostra terra 11 giugno domenica: La giornata del compostaggio 17 giugno sabato: La giornata dei sapori a km 0 18 giugno domenica:La giornata dei colori della natura 24 giugno sabato:Clean up day e riciclo 25 giugno domenica: La salute vien ... passeggiando

Finalmente, si sono decisi. Gli amministratori comunali sanfeliciani? NO. Quelli non ci sono più Ed allora chi? I tre commissari prefettizi, nominati circa un mese fa, come si può leggere in altra parte del nostro giornale. Ma diamo merito a chi merita e cioè all’Associazione San Felice a Cancello in MoVimento che ha sede in Via Circumvallazione Traversa San Simone, 4 - San Felice a Cancello. I rappresentanti di questa associazione, con caparbietà e senza demordere mai, hanno creduto sin dal primo momento nella bontà della loro proposta di far gestire i tributi direttamente dagli impiegati comunali sanfeliciani senza ricorrere a società forestiere, risparmiando così decine e decine di migliaia di euro. Il nostro giornale si è fatto promotore della loro proposta evidenziandola varie volte non solo sull’edizione cartacea mensile, ma anche su quella digitale in internet sul sito www.valledisuessola.it inserendo spessissimo i loro comunicati e dando, appunto, il giusto riscontro mediatico. A quanto ammonterebbe la cifra risparmiata dal Comune. Forse due/trecentomila euro...e non sono pochi. Federico Verlezza 29 giugno venerdì:L’ambiente e la fede 1 luglio sabato:La giornata Zero waste con Rossano Ercolini Gli eventi in programma sono organizzati con la collaborazione di varie associazioni ambientaliste tra cui: Libera; Insieme; Fani per volare; Comitato Fuochi e tutela del territorio; Lagambiente; Federtreck; Gocce di Fraternità; Zero Waste; Impatto eco-sostenibileZero Waste Campania; Pro Loco: SMAV; Liceo “Don Gnochi”, WWF, Federico Verlezza

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Valle di Suèssola

Arienzo - Battisegola: intensa attività di accertamento evasori Ultimata l’interfrazionale Ruotoli-Signorindico Con il primo cittadino ing. Davide Guida impegnato a dire SI all’avvenente sua dolcezza Marica Cioffi biologa nutrizionista (vedere a pag. 5), abbiamo interpellato il presidente del consiglio comunale arienzano, il dott. commercialista Gennaro Battisegola, per cercare di avere il quadro della situazione ad un anno di distanza dalla rielezione sia di Davide Guida e sia di Gennaro Battisegola. Anche se oggi lei non ha la delega ai tributi, può ragguagliarci in merito? E’ vero, oggi ricopro la carica di presidente del consiglio comunale. Posso dire che il lavoro fatto nei primi due anni, cioè fin quando siamo stati costretti e ritornati a votare per le dimissioni anticipate di tre consiglieri della nostra maggioranza, ha dato i suoi frutti come noi avevamo promesso e, quindi, mantenuto in campagna elettorale. Si spieghi. L’intensa attività di accertamento evasori ha portato ad un abbassamento della tassa sui rifiuti di fra il 12 ed il 15%. Abbiamo controllato l’IMU e la TASI recuperando soldi

per circa 20.000 (ventimila) mq. In un paese come Arienzo, che supera di poco le cinquemila unità, è una cifra di tutto rispetto. Oltre ai rifiuti, all’IMU e alla TASI, tasse sempre indigeste perché non vengono erogati servizi adeguati alle tasse versate, cosa c’è di ultimato fra le opere programmate? Ultimata la nuova rete idrica per tutto il paese. Quella di prima faceva acqua da tutte le parti... mi lasci passare l’espressione... con grave danno economico per la comunità. Ogni commento è superfluo perché l’acqua è un bene che va protetto e noi l’abbiamo protetto realizzando la nuova rete idrica per tutto il territorio comunale. E’ stata ultimata anche la strada interfrazionale che, partendo dalla chiesa della località Ruotoli al confine del Comune di Santa Maria a Vico, dopo essere passata per la popolosa frazione Crisci, proseguendo per la località Costa, arriva alle località Igli e poi al Signorindico. Praticamente una strada di circa tre km di lunghezza

e larga intorno ai cinque metri. Provvederete ad installare un’adeguata segnaletica stradale? Si; ci vuole però un attimo di pazienza perché ora dobbiamo reperire i fondi inspensabili per l’installazione della cartellonistica stradale e ... perché no... turistica.

Alveo Trave... croce e delizia degli amministratori arienzani passati e presenti? Per noi non è una croce l’alveo Trave. Bisogna porci la stessa attenzione che stiamo ponendo a

tutto il territorio. Sì, è vero che per il passato sono state compiute delle azioni scellerate sull’alveo che meriterebbero una condanna a vita. E mi risulta, perché ascolto gli anziani, che alla fine degli anni quaranta del secolo scorso, la larghezza dell’alveo Trave in località ponte era addirittura di dodici metri! Abbiamo predisposto un’accurata pulizia dell’alveo per prevenire inondazioni; i primi risultati già si vedono. In queso periodo faremo una manifestazione d’interesse per indagini geologiche. Siamo riusciti a salvare due progetti relativi al dissesto idrogeologico: il CA2 ed il CS8. Per i piccoli? In questi giorni, in località parco Europa, dove insiste sia l’ufficio postale che l’ex stabile della Pretura, verranno installate delle giostrine sia per i piccoli che epr i diversamente abili. Per finire? A breve approveremo la delibera per rifare il lo strumento urbanistico comunale PUC. Federico Verlezza

Un incendio doloso all’isola ecologica non ferma l’installazione della statua e l’inaugurazione della piazza in onore della Beata Vergine Maria

logica hanno scorto alcuni che fuggivano dall’isola dopo aver scavalcato il cancello di ingresso che era chiuso. Mi hanno telefonato avvertendomi dell’incendio. Ho subito chiamato i vigili del fuoco che, è il caso di dirlo forte, hanno domato l’incendio in pochissimo tempo riducendo al minimo i danni. Sindaco, passiamo a cose più edificanti. Sono soddisfattissimo per la

riuscita della manifestazione che è stata tutta sostenuta dal volontariato. Il Comune non ha speso un centesimo, tutto è stato sostenuto da una decina di ditte locali che hanno provveduto a tutto. Imprese: edile, fabbro, legno, pavimenti, tinteggiatura, tre imprese di giardinaggio. Da non credere... Nel frattempo la piazzetta intitolata alla Beata Vergine Maria è diventata luogo di incontro per passeggiate pomeridiane e serali. La piazzetta si trova giusto a metà strada fra le due popolose frazioni che compongono il Comune di Cervino e cioè Cervino centro e Messercola. Una caratteristica di questa

piazzetta è che le aiuole che insitono nella piazzetta sono state adottate ed hanno delle strutture particolari: una è a forma di cuore, un’altra della statua della Madonna. Sono state posizionate delle luci particolari sia per la statua che per gli ulivi che il sidnaco ha fatto mettere a dimora nei dintorni. Chi ha provveduto ad organizzare il tutto? C’è un comitato di sei/sette

San Felice a Cancello

Gestione diretta della riscossione tributi LA COMMISSIONE STRAORDINARIA DISPONE LA GESTIONE DIRETTA DELLA RISCOSSIONE DEI TRIBUTI Giovedì scorso (15 Giugno 2017) è stata pubblicata all’albo del Comune di San Felice a Cancello la delibera n. 7 della Commissione straordinaria con la quale si dispone la gestione diretta del servizio di riscossione dei tributi. Questa notizia ci rende davvero molto soddisfatti per i seguenti motivi: 1) Più volte abbiamo richiesto (anche con atti formali) che si prendesse tale decisione: l’ultima volta è stato il 5 Giugno scorso direttamente alla triade commissariale appena insediata, mentre, le altre volte, la richiesta era stata indirizzata all’allora reggente commissario prefettizio e, ancora prima, all’ex Sindaco De Lucia. 2) La riscossione diretta dei tributi, oltre a garantire all’Ente un maggiore controllo delle entrate favorendo (si spera) una drastica riduzione della piaga dell’evasione ed un miglior rapporto con i cittadini contribuenti, consente anche un risparmio annuo stimato in • 350.000. E questo non siamo noi a dirlo ma direttamente la triade commissariale nella loro delibera. Non siamo qui per dire “ AVEVAMO RAGIONE NOI”, ma vogliamo solo mettere in evidenza il fatto che, quando l’Amministrazione opera esclusivamente nell’interesse dei cittadini, certe decisioni diventano scontate. (a cura diAssociazione San Felice a Cancello in MoVimento)

Il 17 marzo giorno della vergogna Ecco che cosa si festeggia

Cervino

Le hanno povate tutte, ma non ci sono riusciti a fermarci. E’ il primo cittadino cervinese, l’avv. Giovanni De Lucia che esterna: tutto il proprio disappunto per l’attentato all’isola ecologica e la gioia di essere riuscito a fare la manifestazione in onore della Beata Vergine Maria. Pensavano di fermarci, ma non ci sono fiusciti. A poche ore dall’inaugurazione della piazza c’è stato l’incendio doloso all’isola ecologica che dista qualche centinaio di metri dalla piazza. Chi sono gli autori di tale inqualificabile gesto? Alle prime luci dell’alba degli operai della ditta dell’isola eco-

dalla prima pagina... dalla prima pagina ...

CON L’UNITA D’ITALIA

Nel suo rapporto ufficiale sulla cosiddetta “guerra al brigantaggio”, il generale Cialdini, plenipotenziario del re savojardo Vittorio a Napoli nel 1861, dava, per i primi dieci mesi e per il solo Napoletano, le cifre squenti:

8.968 fucilati, tra i quali 64 preti e 22 frati; 10.604 feriti; 7.112 prigionieri; 918 case bruciate; 6 paesi interamente arsi; 2.905 famiglie perquisite; 12 chiese saccheggiate; 13.629 deportati; 1.428 Comuni posti in stato d’assedio. Nel 1920 Antonio Gramsci dichiarò ufficialmente che “Lo Stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d’infamare col marchio di briganti “

NON FESTEGGIARE MAI IL 17 MARZO...

anche se ti dovessero obbligare persone che, volontariamente, si è addossato l’onore dell’organizzazione e che merita l’onore di essere menzionato. Durante la cerimonia, ho provveduto a dare non solo a loro, ma anche alle imprese che hanno offerto gratuitamente mezzi, tempo e denaro, un diploma, un attestato per quanto fatto. Dopo questo momento positivo dell’inaugurazione della piazzetta, cosa si aspettano i suoi concittadini? I miei concittadini stanno diventando veramente grandi. Per quanto attiene la raccolta differenziata, relativamente all’umido, siamo all’80%, un traguardo eccezionale che vedrà fra circa sessanta giorni premiare Cervino con la riduzione dal 15 al 18% della tassa sui rifiuti. E questo era un sogno, ma non per me che ho sempre sostenuto e lo sosterrò sempre che Cervino deve essere educato e darà risultati impensabili per altri.

Lavori pubblici. Con l’edificio scolastico delle elementari della frazione Messercola siamo a buon punto. Abbiamo avuto l’autorizzazione per abbattere i solai, vecchi e fatiscenti. Così facendo, si potranno installare i pannelli fotovoltaici per l’energizzazione dell’intero complesso scolastico. Toponomastica. Ho proposto di intitolare due piazze ai due miei predecessori scomparsi: Carlo Piscitelli e Giovanni Piscitelli. E poi prenderò in seria considerazione la vostra proposta di eliminare dalla toponomastica cittadina i nomi di coloro che hanno ucciso il Sud centocinquant’anni fa. E’ veramente degna di lode, perché le nuove generazioni devono sapere quanto di tremendo, di barbarie, hanno dovuto subire i nostri antenati all’indomani dell’invasione del Sud da parte dei piemontesi di Cavour e Garibaldi. Federico Verlezza

Sanfelice Oggi

Valle di Suèssola

Periodico d’informazione fondato nel 1981, edito dall’Associazione Culturale Valle di Suèssola Direttore: Alfonso Morgillo Direttore Responsabile: Arturo Morgillo Via Nazionale, 92 - 81028 SANTA MARIA A VICO (Ce) tel. 0823. 808160 - 808360, fax 0823. 808160 www.valledisuessola.it E-mail: ass.valledisuessola@libero.it alfonsomorgillo@libero.it Per la tua pubblicità

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Collaboratori: Domenico Annunziata; Carmela Bove; Alfonso Valentino Casalini; Antonio Crisci; Alfonso, Clemente e Mayra Ferrara; Carmela e Fortuna Fico; Vincenzo Guadagnino; Domenico, Aldo e Vincenzo Guida; Vincenzo Isernio; Elena Lullo; Angela Luongo; Pasquale Marchese; Diego Martinisi; Marco Mauro; Luigi Mazzone; Mario Mennella; Ivan e Selenia Morgillo; Tiziana Morgillo; Valerio Nobile; Gelsomina Nuzzo; Pasquale Onorati; Alfonso Papa; Andrea Piscitelli; Luigi Renga; Vincenzo Rivetti; Alfonso Russo; Federico e Letizia Verlezza; Mario Verlezza Coppola; Mario Vigliotti. Gli articoli firmati esprimono il pensiero dell’autore. La collaborazione, aperta a tutti, è a titolo completamente gratuita. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Stampa: Più comunicazione s.r.l.s.- CASERTA Registr.: Tribunale di S. Maria C.V. n. 275 del 29.1. 1982 Vietata la riproduzione di qualsiasi parte del giornale con qualsiasi mezzo. Alcune foto presenti in questo numero sono state prese da internet, quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti presenti in queste foto o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, basterà comunicarcelo e si provvederà in merito.

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Valle di Suèssola

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Festa della musica: il 25 giugno ed il 2 luglio Dogali: chiuderemo un altro importante anno festeggiando - Il 2 luglio Gospel Fest con cori provenienti da tutta la Campania; si esibiranno Simply Singers Choir, Living World Gospel Project, Flowin Gospel e Fa Re Musica G.C. Federico Verlezza E’ la dodicesima edizione, ed anche quest’anno vogliamo chiudere l’attività prima delle vacanze estive con una pubblica manifestazione . E’ il presidente Daniele Dogali che esordisce nel presentare la manifestazione di fine anno che per il 2017 ha in programma due date: domenica 25 giugno e domenica 2 luglio. Anche quest’anno abbiamo il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di S. Maria a Vico ed il supporto “spirituale”. Presidente: peccato che il supporto è solo spirituale. Purtroppo è notorio che i Comuni non navigano in buone acque ed è stato loro proibito, già da alcuni anni, di elargire contributi finanziari

per manifestazioni culturali, sportive, religiose... Nonostante tutto, il presidente Dogali ogni anno garantisce a tutta la cittadinanza santamariana e valligiana di trascorrere alcune serate all’aperto all’insegna della bella musica. La prima serata nella centralissisma piazza Roma di Santa Maria a Vico, ci comunica il dott. Valerio Nobile addetto stampa dell’Accademia musicale Fa Re Musica. La manifestazione si svolgerà quest’anno in due tappe, la prima delle quali in programma proprio domenica alle 20.30 in piazza Roma: ad aprire la rassegna sarà il concerto a cura degli allievi della classe di Musica moderna. Domenica 2 luglio si terranno invece due appuntamenti, entrambi

Dogali: Fa Re Musica è una famiglia

Elio Agostino Moniello il 2 luglio alla Festa della musica

«Chiuderemo un altro anno importante per noi di “Fa Re Musica” - dice il presidente dell’accademia Daniele Dogali festeggiando. Saranno due serate in cui tutti i ragazzi potranno mostrare il frutto del loro impegno e dei loro sacrifici fatti durante l’anno, nella speranza che possano realizzare i loro sogni. Sono figli di questa terra - prosegue Dogali ed in questa terra devono esibirsi. Ringrazio il Comune, nella persona del sindaco Andrea Pirozzi e di tutta l’amministrazione, che fortemente ci sostiene nell’organizzazione di quest’evento, i maestri e le famiglie che ci affidano i loro figli in un campo così difficile. Quanto faremo ascoltare è il frutto di tanto sacrificio e di tanto impegno ma abbiamo investito su questi giovani perché credevamo in loro. Le due serate di quest’anno? Questa è una festa ed amo farlo pensare ai ragazzi, perché “Fa Re Musica” è una famiglia. Quest’anno ci sono delle novità importanti nella collaborazione...

Fa Re Musica Gospel choir

Flowin Gospel nel campetto degli Oblati di Maria Immacolata, in via Rosciano. Alle

18 ci sarà il concerto classico a cura degli allievi della classe di

Elio Agostino Moniello, 11 anni, premiato al concorso internazionale di musica “Città di Caserta” Domenica 11 giugno presso il Complesso Monumentale Belvedere di San Leucio è stato premiato Il pianista undicenne di Santa Maria a Vico Elio Agostino Moniello nell’ambito del Concorso Internazionale di Musica “Città di Caserta”. Il giovane pianista, figlio del prof. Alfonso Moniello e della dott.ssa Kanako Nishimaru, ha eseguito il primo movimento della Sonatina opera 55 n.1 di F.

KUHLAU ed il Valzer Lento di D. KABALESKY. Elio Agostino Moniello è allievo della Maestra Sara D’Allocco e frequenta l’Accademia FA RE MUSICA di Santa Maria a Vico. Il prossimo 2 luglio il nostro giovane pianista si esibirà a Santa Maria a Vico per la “FESTA DELLA MUSICA” con l’Orchestra Musica da Camera dell’Accademia FA RE MUSICA. Federico Verlezza

Musica da Camera; alle 20.30 Gospel Fest con cori provenienti da tutta la Campania: oltre ai padroni di casa, si esibiranno Simply Singers Choir, Living World Gospel Project, Flowin Gospel. Entrambi questi due appuntamenti saranno realizzati in collaborazione con l’Associazione Missionaria di Maria Immacolata e con il Movimento Giovanile Costruire che, nella stessa sede , organizzeranno una serata di festa che sarà ideale prosecuzione della tradizionale Paninata di beneficenza, organizzata per il 1 luglio.

‘A democrazia Mo’ che finalmente ajmmo capito qual’ è ‘o gioco che fanno ‘e partiti difficilmente nce fanno ancora fessi pecchè nun abbastano cchiù ‘e prumesse.

Si nce danno ‘mmano ‘o putere ll’ajzammo n’cielo chesta bandiera e turnammo cchiù forti d’ajere.

Finalmente ajmmo apierte ll’uocchie, nun c’ammuccammo cchiù ‘e papocchie, jammo truvanno ancora cchiù certezze, cchiù sustanza e cuncretezza.

Ripigliammoncelle tutt’ ‘e diritti accussì ‘a fernimmmo ‘e campa’ afflitti e nce n’ascimmo ‘a dint’ ‘a ste botte Denara

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Siamo molto soddisfatti anche per la collaborazione stretta quest’anno con Ammi e Mgc (due settori dei giovani che frequentano le comunità dei Padri Oblati) che speriamo possa continuare nel tempo. Alfredo Ferrara, presidente della locale associazione Ammi, Siamo contenti - dichiara -perché già da tempo volevamo collaborare con ‘Fa Re Musica’ e finalmente siamo riusciti a creare qualcosa assieme. Per tale motivo quest’anno, oltre alla classica Paninata del 1 luglio, abbiamo voluto dopo le tante richieste, aggiungere un secondo giorno ed un momento di festa. Ma meglio non aggiungere troppo per non rovinare le sorprese. Vi aspettiamo tutti il 1° ed il 2 luglio. Federico Verlezza

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Valle di Suèssola

Frammenti di storia I Borbone di Napoli - Carlo III

Che fine ha fatto la democrazia?

a cura di Mario Vigliotti

Andrea Piscitelli ultima parte

Aneddoti A conclusione delle notizie sul Regno di Carlo III di Borbone, di cui abbiamo parlato nei due numeri precedenti, si riportano qui di seguito alcuni aneddoti che lo vedono per protagonista principale. Va innanzi tutto precisato che, come si legge nel Grande Dizionario della Lingua Italiana di Battaglia, per aneddoto si intende un episodio storico marginale, poco noto, curioso, che serve a rivelare il carattere tipico di un personaggio, le modalità singolari di un evento. In effetti è un racconto breve, che coglie la singolarità di un comportamento dei personaggi in esso nominati, e la tipicità di un ambiente.

IL PRINCIPE DON CARLOS A CACCIA Mentre l’esercito di Don Carlos sottometteva in Sicilia e in vari presidi gli elementi ostili, Don Carlos si dedicava a fare un lungo giro nelle sue provincie; entrava in ogni città a cavallo, cenava in pubblico, incantando col suo spirito giovanile e la sua naturale vivacità tutti quelli che lo incontravano. Dopo aver ricevuti gli ossequi dei notabili e del clero, che gli offrivano anche reliquie dei Santi Patroni, ed in particolare di San Carlo e San Gennaro, il principe, prendeva il falco e il suo fucile e, accompagnato da parte del suo seguito, se ne andava a caccia, prima dell’ora di cena. Sulla sua generosità nei confronti degli abitanti di quei luoghi, esistono diversi aneddoti. Uno in particolare narra come una volta, durante una di queste battute di caccia, si scatenò un furioso acquazzone, che costrinse il principe a rifugiarsi in una povera capanna. Qui trovò una giovane donna che da poco aveva dato alla luce un bimbo; le chiese allora che il bambino venisse battezzato col nome di Carlo e diventasse così suo figlioccio; le dette cento doppioni d’oro e stabilì che il bimbo doveva avere venticinque ducati al mese fino all’età di sette anni, e chedopo quella età sarebbe stato accolto a Palazzo Reale.

umore, un vestito di ricca stoffa, magari con i bottoni di diamante. Così abbigliato si presentava a Corte, in cappella , al baciamano; ma, appena la cerimonia era terminata, con un gran respiro di sollievo esclamava: “Grazie al cielo è finita!”, come se si fosse liberato da un grosso pe-so. La sua vita era esageratamente basata sulla caccia; stabiliva i periodi dell’anno in cui soggiornava in ciascuna delle regge, e la razza di animali, selvaggina o uccelli da cacciare. In particolare a metà settembre si imbarcava verso l’isola di Procida, per la caccia ai fagiani. In un rapporto ufficiale del 1735 fu segnalato che in quell’isola i fagiani erano molto diminuiti; per prima cosa il Re fece contare tutti i fagiani che erano nell’isola, affidando l’incarico a vecchi ed esperti cacciatori. Dopo che questi avevano ispezionato minuziosamente, in lungo e in largo l’isola e contati uno alla volta i fagiani, arrivarono alla conclusione che i fagiani presenti erano soltanto novantanove. Questo numero venne registrato dai guardiacaccia, che furono minacciati di una sanzione di venti ducati, per ogni fagiano che successivamente risultasse mancante. Fu emanato un decreto, in cui era stabilito che soltanto il Re poteva cacciare nell’isola di Procida, e fissata la multa di cinquantamila ducati e la pena di sette anni di reclusione, per ogni fagiano o altro animale selvatico, che venisse ammazzato da cacciatori di frodo. Le stesse pene sarebbero state comminate anche a coloro che avessero molestati o spaventati fagiani ed altri uccelli con bastoni, pali, corde, pietre ed altro. Penne di fagiano, che venissero trovate in una casa, costituivano una prova sufficiente per infliggere la pena ai suoi abitanti. Le guardie forestali dovevano anche assicurarsi che nessuno nelle vicinanze tenesse cani e gatti, che potessero disturbare la selvaggina. L’allontanamento di questi animali portò come conseguenza che nell’isola di Procida si manifestò un’invasione di topi e ratti, che fecero una grande strage di tutto ciò che capitava tra le loro grinfie.

IL RE CARLO E LA PIOGGIA

IL RE CARLO E LA CACCIA AI FAGIANI Il Re Carlo era un appassionato di caccia, detestava le cerimonie ed era infastidito dalla pompe reali. Uno dei suoi cortigiani scrisse: “Quando doveva vestirsi per partecipare a qualche cerimonia ufficiale a corte, era solito indossare sopra al suo vestito da cacciatore, e con cattivo

Il Re Carlo III° aveva una mania per la caccia, alimentata da un segreto timore per la pazzia; credeva che l’esercizio all’aria aperta lo avrebbe reso immune da quel pericolo. Aveva avanti agli occhi l’ipocondria di sua padre Filippo, che era arrivata molto vicina alla pazzia; ne soffriva il suo fratellastro e ne era afflitto anche il suo figlio maggiore. Perciò, quando si sentiva depresso, fuggiva all’aria aperta; non riusciva a passare un solo giorno senza uscire a cavallo o andare a caccia; se era costretto a restare per un intero giorno in casa, diventava irrequieto, cupo e si sentiva male. Quali che potevano essere le condizioni del tempo, che brillasse il sole o piovesse (nella parlata napoletana attuale si dice “chiove, sciocca o mena viento” ), usciva immediatamente dopo il pranzo e tornava soltanto sul far della sera. Se il cielo era nuvoloso o già pioveva, non si scoraggiava, e usava ripetere: “Tanto la pioggia non rompe le ossa”; ma quello che per lui poteva essere anche un divertimento, era una vera tortura per i suoi cortigiani che lo accompagnavano, per ritornare poi alla Reggia completamente inzuppati d’acqua. Il Re sapeva di essere criticato da molti per il suo modo stravagante di divertirsi e distrarsi, ma una volta confidò a un suo gentiluomo d’onore: “Se gli altri soltanto sapessero come raramente mi diverto quando vado a caccia, avrebbero pietà di me, anziché invidiarmi questo innocente passatempo”. Le due foto a corredo di quest’ultimo articolo su Carlo III di Borbone sono state prese dalla rete.

Agevolazioni per la casa “Sismabonus” Diego Martinisi La detrazione per gli interventi di ristrutturazione ai fini del miglioramento o dell’adeguamento antisismico e per la messa in sicurezza degli edifici è stata prorogata dalla Legge di Bilancio 2017 fino al 31 dicembre 2021 con importanti novità sia per quanto riguarda la percentuale di detrazione, la ripartizione annuale e l’estensione delle zone dove è possibile usufruirne. L’agevolazione si applica sia su immobili adibiti ad abitazione che ad attività produttive nella misura del 50%, fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno. Tale percentuale può essere elevata fino al 70% o 80% nel caso in cui dagli interventi derivi, rispettivamente, una diminuzione di una o due classi di rischio dell’edificio. Qualora gli interventi siano realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali, le detrazioni dall’imposta spettano, rispettivamente, nella misura del 75 e dell’85%. Tra le spese detraibili rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e verifica sismica degli immobili. In alternativa alla detrazione, per i soggetti beneficiari vi è la possibilità di cedere il corrispondente credito ai fornitori che hanno eseguito i lavori o ad altri soggetti privati con la facoltà di successiva cessione del credito. Questa scelta può essere fatta solo per le spese sostenute per interventi su parti comuni degli edifici condominiali e con le modalità stabilite dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate. Rimane esclusa la cessione ad istituti di credito e ad intermediari finanziari. A differenza degli anni precedenti, la detrazione è ripartita in cinque

quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi. A decorrere dal 1º gennaio 2017 e fino al 31 dicembre 2021, è possibile usufruire dell’agevolazione non solo per gli edifici ubicati nelle zone ad alto rischio sismico (zona 1 e 2) ma anche per quelli ubicati in zona sismica 3 dove, anche se raramente, possono verificarsi forti terremoti. Bisogna rivolgersi ad un tecnico professionista che compia la diagnosi sismica dell’edificio e ne individui la classe di rischio sismico (da A+ a G) prima di effettuare l’intervento. Il professionista deve poi predisporre il progetto degli interventi strutturali per aumentare la sicurezza antisismica e presentarlo per il successivo iter amministrativo edilizio. A seguito dei lavori il tecnico certifica la conformità degli interventi effettuati al progetto presentato, assicurando quindi il miglioramento ad una classe di rischio più bassa. E’ necessario rivolgersi a professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze professionali, e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza. Voglio sottoporre la mia casa ad una verifica sismica: posso usufruire del bonus “Casa Sicura”? Quali sono le spese detraibili? Tra le spese detraibili rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e verifica sismica degli immobili e le agevolazioni sono ammesse anche per mettere in sicurezza una struttura adibita ad attività produttive, esattamente come per le abitazioni.

Abbiamo assistito, giorni addietro, all’ennesima farsa istituzionale, allorché si è delineata all’atto della votazione di un emendamento alla riforma elettorale tutta la pochezza d’intenti di una classe dirigente abbarbicata alla poltrona. Le accuse incrociate hanno prodotto ancora una volta il tristemente noto teatrino della politica dove tutti si scagliano contro tutti e ognuno accusa l’altro di viltà. E’ un copione che si ripete da tempi immemorabili, da quando la politica ha smesso di essere una missione per vestire i panni del pragmatismo più bieco in ossequio ad un principio non scritto, ma che si tramanda con tutti i crismi del malaffare. Non ci meravigliamo più di niente e siamo vaccinati contro tutte le macroscopiche elucubrazioni della classe dirigente sempre attenta ad osservare in quale direzione spira il vento. E si spiega così il fenomeno dei franchi tiratori che si nascondono dietro al voto segreto per sferrare il colpo mortale all’indirizzo di chi attenta al loro personale patrimonio con la minaccia che tutto finisca anzitempo. Già è difficile digerire che a decidere le sorti di una legge elettorale debbano essere i capipartito, che tra l’altro non sono nemmeno parlamentari. E infatti SIlvio Berlusconi, ex parlamentare e plurinquisito, è il padre-padrone di Forza Italia; Matteo Renzi, mai eletto al parlamento, regge le sorti del Partito Democratico; Beppe Grillo, incandidabile, è il capo riconosciuto del Movimento Cinque Stelle, che fa il bello e il cattivo tempo, preso e contagiato anch’egli dal delirio da onnipotenza. Questi tre signori vogliono barare al tavolo istituzionale perché temono in cuor loro il sistema maggioritario dove chi prende più voti va al governo e chi arriva secondo va all’opposizione. Questo sistema non piace a nessuno perché esclude il listino bloccato, le scelte dei capipartito, i giochi di corrente e gli accordi sottobanco. Tutti hanno paura di fare le cose alla luce del sole, coram populo come dicevano i Latini, perché sanno che in questo modo rischierebbero le poltrone, e allora meglio preservarne una fetta con le designazioni, cui aggiungerne altre con il proporzionale per confluire poi nel grosso calderone delle alleanze così da ottenere il premio di maggioranza. Non ci vuole poi così tanto per entrare nel meccanismo visto che hanno il coltello dalla parte del manico. Al popolo basta promettere le solite cose; elargire benefici a pioggia, fare proclami di riduzione delle tasse, prospettare nuovi posti di lavoro, interventi a pioggia per i pensionati e famiglie sotto la soglia di povertà, salario e reddito di cittadinanza per tutti e tanti altri proclami di cui è pieno il linguaggio politichese. Demagogia e nient’altro. Tanto il popolo non conta niente, tant’ è vero che decidono loro come e quando farlo votare, decidono loro condizioni e modalità, riducendo il tutto ad una mera formalità. La bagarre alla Camera sull’emendamento di cui sopra, sottende anche una manifesta insofferenza alla soglia di sbarramento del 5% che in effetti escluderebbe dal Parlamento i piccoli partiti, i cosiddetti cespugli che rappresentano l’àncora di salvataggio per assicurarsi la maggioranza parlamentare e mettere la squadra di governo al riparo da eventuali tiri mancini. La stessa bagarre ha evindeziato in modo palese anche la preoccupazione di chi vedeva scomparire la polpetta dal piatto perché un’eventuale consultazione elettorale a settembre avrebbe potuto comportare la perdita del diritto al vitalizio. E così i franchi tiratori si sono mischiati ai cosiddetti congiurati dalle accuse incrociate e il tutto ha prodotto l’ennesimo teatrino che ha messo a nudo tutti i limiti di una classe dirigente attaccata alla poltrona. E così alla paura dei vari Alfano, Casini, Verdini, ecc., si è aggiunta quella degli eletti dell’ultima legislatura e il tutto ha annichilito la volontà di approvare una legge elettorle che in realtà nessuno ha mai voluto. Lo stesso Renzi che aveva pontificato di poter abbandonare la politica in caso di bocciatura al referendum del 4 dicembre, ha fatto marcia indietro e facendosi rieleggere segretario del partito è rientrato dalla porta di servizio, ricordando agli italiani che gli sono debitori degli ottanta euro in busta paga e ai giovani dei cinquecento euro (sconfessati da Striscia la notizia come esempio di allegro sperpero di denaro pubblico). SIlvio Berlusconi non vede l’ora di scendere nell’agone politico di nuovo dopo aver riaquistato quella verginità purtroppo sputtanata dai tanti processi a suo carico (o per meglio dire spera che la Corte di Strasburgo lo riabiliti da questo punto di vista). Beppe Grillo è stato contagiato dal delirio di onnipotenza e non si è accorto che nel frattempo il suo Movimento Cinque Stelle comincia a camminare con le proprie gambe e che la rigidità delle regole produce immancabilmente dei malcotententi che poi sfociano in disobbedienze e contrasti interni, il tutto agravato dall’inesperienza amministrativa dei due casi più lampanti (la Raggi a Roma e l’Appendino a Torino) laddove i problemi delle due metropoli risultano ancora più grandi in rapporto alla loro poco dimestichezza col potere. Senza contare il mal di pancia dei tanti recalcitranti che rivendicano un posto al sole e la gogna mediatica di chi è solito pescare nel torbido e costruire ad arte inciuci. Il quadro politico, come si vede, non è per niente incoraggiante, anzi promette per l’immediato prossimo solo dolori e lacrime. E il popolo? Per chi ha avuto la fortuna di aver fatto gli studi classici sa che la democrazia vuol dire potere al popolo. E allora vogliamo darglielo questo potere? Vogliamo veramente che il popolo scelga in tutta autonomia da chi vuole essere governato? Non è solo ideologia accattivante ma un bisogno sacrosanto quello di poter dare alla gente questa facoltà, sancita dal referendum del ‘48 e conseguentemente dall’art. 1 della Costituzione. Vogliamo tornare alla preferenza unica, riappropriandoci di un sacrosanto diritto al voto, e con la responsabilità di essere attori protagonisti e non succubi della vita politica del Paese? Perché devono decidere sempre gli altri per noi? Non ci risulta essere degli incapaci e nemmeno degli interdetti.

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Giugno 2017

Valle di Suèssola

La conversione Carmela Fico Il termine conversione è usato una sola volta nella Bibbia, in Atti 15:3, e questa includeva pentimento e fede, come è dimostrato da altri racconti nel libro degli Atti. Conversione, quindi, è pentimento (convertirsi dal peccato e dall’incredulità) e fede (credere in Cristo soltanto per ottenere la salvezza). Sono in realtà due facce della stessa medaglia. Una faccia è voltare le spalle, voltare le spalle ai frutti dell’incredulità. L’altra faccia è la testa, testa alta per Gesù e fiducia nelle sue promesse. Non puoi avere l’una senza l’altra, proprio come non si possono imboccare due strade contemporaneamente o servire due padroni. Questo significa che la fede che salva in Cristo comprende un profondo cambiamento di cuore. Non è soltanto essere d’accordo con la vera dottrina (Giacomo 2:19). La fede che salva è molto profonda e molto più estesa di quella di Satana. La durezza originale del nostro cuore ci rende riluttanti e incapaci di convertirci dal peccato e credere nel Salvatore. Perciò la conversione comprende il miracolo di una nuova nascita, che poi permette la fede ed il pentimento. Fede e pentimento sono azioni nostre. Noi siamo responsabili di compierle.

Per il miracolo della nuova nascita, per pura grazia, Dio ci concede la forza di cui abbiamo bisogno. Quando nel libro degli Atti troviamo degli accenni al fatto che la conversione è un dono di Dio, sorge la vaga idea che dietro al pentimento e alla fede ci sia qualcosa di misterioso. “Dio ha concesso il ravvedimento...affinchè abbiano la vita” (Atti 11:18). La conversione è un miracolo. Essa è un dono di Dio. Ricordiamo il punto che noi non solo pecchiamo, ma anche siamo peccatori. La Bibbia afferma che il nostro cuore è accecato (2Corinzi 4:4) e duro (Ezechiele 11:19) e morto (Efesini 2:1) e incapace di sottomettersi alla legge di Dio (Romani 8:7). Così quando udiamo il Vangelo non risponderemo mai positivamente, se Dio non facesse il miracolo della rigenerazione e se lo Spirito Santo non ci convincesse di peccato. La fede è un nostro atto, ma è possibile grazie ad un atto di Dio. Ravvedimento e fede sono opere nostre, tuttavia non ci ravvederemo, nè crederemo, se Dio non compisse la sua opera per avere la vittoria sui nostri cuori duri e ribelli. Quest’opera divina è chiamata rigenerazione. La nostra opera è chiamata conversione. La conversione include in realtà un atto di volontà per mezzo del quale noi rinunciamo al

Email: chiesaevangelicasmav@hotmail.it cell. 333. 2792848 Face book: Chiesa Evangelica Santa Maria a Vico

Laurea Carmen Della Rocca

tesi: Rimobilitazione dei metalli pesanti dai sedimenti” elaborata durante il periodo dell’Erasmus trascorso a Praga presso la Czerny University of Life Sciences. Auguri dal papà Fiorenzo, dalla mamma Andreana, dai fratelli, e dal fidanzato Rosario. Auguri dal giornale Valle di Suèssola Domenico Annunziata Tris di lode per Carmen Della Rocca laureatasi il primo giugno con110 e lode in ingegneria per l’ambiente e territorio. 100 e lode al liceo scientifico, 110 e lode alla laurea triennale, 110 e lode alla laurea magistrale. A soli 24 anni, Carmen ha discusso la

Donna Ti chiamo mia donna sei armoniosa donna sei luce del mattino, che profumi nell’anima mia, donna il tuo cuore si fuse con il mio. Mario Verlezza Coppola

peccato e ci sottomettiamo all’autorità di Cristo ponendo la nostra speranza e la nostra fede in Lui. Siamo noi responsabili per questo e saremo condannati se non lo facciamo. Che cosa devo fare per essere salvato? La risposta è semplice: convertirsi! “Credere nel Signore Gesù è un ordine solenne e decisivo e sarai salvato (Atti 16:31). In Giovanni 1:12 sta scritto che noi dobbiamo ricevere Cristo: Ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto Egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio. Quindi per poter ereditare la salvezza dobbiamo credere in Gesù, riceverlo, allontanarci dal nostro peccato ed ubbidire a Lui ad umiliarci come piccoli bambini e amarlo. Questo è quel che vuol dire essere convertiti a Cristo. Soltanto questa è la via per la vita eterna. Non perdere il tuo tempo, leggi la Bibbia che è la Parola di Dio e non è cosa da poco conto. E’ la fonte di Vita, fede, potenza, speranza, libertà, sapienza, conforto, sicurezza e vittoria e risponde ad ogni tuo perchè. Spesso la nostra errata interpretazione della Parola di Dio non è dovuta ad errori innocenti o mancanza di informazioni ma piuttosto ad un profondo rifiuto di sottomettersi alle richieste di Dio, di rinunciare alle usanze ed ai dogmi dettati dagli uomini. Non ascoltare nessuno, sei in grado di leggere ed interpretare la Bibbia, lo Spirito Santo ti guiderà in ogni cosa; affrettati e rifletti...

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A maggio ed a giugno

Prime Comunioni e Cresime Con la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio termina l’anno catechistico (che le parrocchie fanno iniziare quasi tutte ad ottobre) e per i piccoli prequentanti i vari corsi di catechismo si avvicina il giorno tanto atteso della Prima Comunione. Per gli adolescenti e per i più grandi, invece, quello della Cresima. Da un po’ di tempo abbiamo notato, e non siamo i soli, che il giorno della Prima Comunione è, quasi per tutti, solo l’occasione per andare al ristorante. Vi scandalizzate di quanto affermato? Non è proprio il caso. Basta vedere quanti bimbi e bimbe che hanno ricevuto per la prima volta Gesù eucarestia, frequentano poi le attività parrocchiali. Si contano sulla punta delle dita, o se volete, delle unghie. Le ragioni sono sempre le stesse: mio figlio deve studiare, non deve distrarsi, non ha tempo per altre occupazioni perché deve andare a nuoto o in palestra. E allora, a che serve ricevere Gesù eucarestia se poi lo mettiamo all’ultimo posto nel nostro programma quotidiano? Sarebbe stato meglio non frequentare il catechismo anche perché, passata la festa, non ci si ricorda più niente di quanto appreso durante i due anni di corso. Infatti, già alle scuole medie il catechismo: chi se lo ricorda più! Federico Verlezza

dalle famiglie... Letizia Marciano il 3 giugno ha compiuto

93 anni. Auguri dal figlio Gianni Verlezza dai nipoti Federico e Letizia dalla nuora Pina Pesce e dal giornale Valle di Suèssola 13 giugno sant’Antonio da Pad. Auguri a: dr. Antonio Crisci (ns. collaboratore) Antonella Russo di Alfonso Antonietta De Lucia (Vico Sgambati) Antonio Papa (ex Mapei) Antonio Papa (ex Buffetti) ing. Antonio Campagnuolo Antonio Castorio (La veloce) Antonio Corriere (via Diana) dott. Antonio Carfora loc. Sant’Aniello-Piedarienzo) rad. Antonio Guadagno Antonio Di Marzo pallacanestro) Antonio Iaia (pallavolo) Antonio Allegretto Antonio Nobile (via Diana) 21giugno san Luigi Gonzaga Auguri a: Luigi Renga (ns. collaboratore) Luigi Ferrara (Botteghino) avv. Luigi Mazzone Luigi Affinita (via a.Moro-SMAV) Luigi Affinita (via Figliarini) sig.ra Luigia Nuzzo in De Rosa sig.ra Luigia Cioffi (Antica tradizione) sig.ra Luigia Saccone Gigino Nostrale (farmacia Polvica) Gino Rivetti (Cervino) Luigi Salvatore prof. Luigi De Lucia (Suèssola Runners) cap. Luigi Carella (Polizia Municipale Arienzo) Luigi Di Marzo (osp. Maddaloni) arch. Luigi De Lucia Luigi Pastore Luigi Florese Luigi Papa Giggino Sgambato (‘ndriotto) Luigi Nuzzo (Piedarienzo) Luigi Nuzzo (edicola)

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SAN FELICE A CANCELLO

Davide Guida e

Marica Cioffi Auguri dal giornale Valle di Suèssola 29 maggio Auguri a

11 giugno Auguri a

Federico Verlezza

Gianni Verlezza

per i suoi 19 anni

per i suoi 51 anni

24 giugno san Giovanni Batt. Auguri a prof. Giovanna Liguori dott. Gianni Verlezza dott. Giovanna Ruotolo (Polizia Municipale SMAV) dott. Giovanni De Lucia (sindaco di Cervino) Giovanni Coletta Giovanni Loffredo Giovanni Agostinelli Gianni Cimmino Gianni Affinita (rammaro) Giovanni Savino (San Marco) Gianni Valentino (GdF) Giovanni Calcagno Gianni Vincenzo De Lucia (Polizia Municipale SMAV)

29 giugno S.S. Pietro e Paolo Auguri a: Pietro Nuzzo (Palummo, Via Diana) Pietro Nuzzo (via Limite San Marco) M° Paolo De Falco Paolo Gioia Paolo Iaderosa (Cervino) dr. Pietro Parente arch. Paolo Iaderosa Pietro Castaldi don Pierino Cioffi

28 maggio Auguri a

Maria Valentino per i suoi 19 anni Il 10 giugno si sono detti SI nella chiesa di San Marco Evangelista, S. Maria a Vico,

Caterina Grieco ed

Alfonso Tedesco. Auguri dalla mamma Maria,dal papà Luigi e dal fratello Carmine

L’Assemblea annuale, nella quale io invito la città e la diocesi a riflettere sullo stato della situazione e a ricordare le vittime, soprattutto ragazzi e giovani, dell’inquinamento... Queste parole di mons. Antonio Di Donna, ordinario diocesano di Acerra, avrebbero dovuto far sobbalzare tutti dalle sedie, avrebbero dovuto spingere la popolazione a protestare energicamente presso il Governo centrale per lo stato di abbandono in cui versa Acerra, prima di tutto, e l’intera sua diocesi (senza parlare delle città e dei paesi contigui); invece non è accaduto niente, niente

di niente. E così il nostro martorizzato territorio è complice dei misfatti di quelli che ... da lontano ... alcuni decenni or sono decisero di fare terra bruciata attorno a Roma cominciando dall’ubertosa Campania felix. A seguire hanno provocato terremoti a catena a nord della città eterna. Ricordiamo a tutti che il terremoto prodotto dalla natura ha l’ipocentro(=punto interno della crosta terrestre in cui ha origine il terremoto) almeno a settanta/ ottanta chilometri sotto terra. I terremoti che da circa un anno in qua stanno interesando l’Umbria e le

regioni confinanti hanno l’ipocentro intorno ai dieci chilometri, quindi non sono terremoti prodotti dalla natura. Allora, chi li produce? I nemici del creato, del genere umano... Coloro che si sono eretti ad essere l’unico popolo sul pianeta Terra e che hanno deciso che sul nostro pianeta ci devono essere non più di seicento milioni di abitanti. Vedere, a tal proposito, il monolito realizzato negli Stati Uniti d’America... Signore, perdona loro perché sanno quello che fanno! Federico Verlezza

16 giugno

Dal 3 giugno non è più

Il 10 maggio ha raggiunto il Padre celeste

Mario Nuzzo

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(Palummo) anni 88, Arpaia. Condoglianze alla moglie Eugenia Iorio ai figli Filomena, Arturo, Alfonso, Adriana, Antonietta, Rosaria, Biagio dal giornale Valle di Suèssola

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Alessandro Guida

Condoglianze alla signora Anna Maria Clemente, ai figli Cesare, Maria Vittoria, Alessandro, alla nuora Lydia Grillo, al genero Nando Gentile, dal giornale Valle di Suèssola

Mario Arvonio anni 68. Condoglianze alla moglie Caterina, ai figli Ambrogio, Michele, Pellegrino, Domenico e Veronica dal giornale Valle di Suèssola

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Giugno 2017

Valle di Suèssola

Bucciero: argento al Mondiale Juniores di Plouay, in Francia; plurivittorioso under 23, èlite ed il gran salto nei “Prof” con la Saeco. Luigi Renga Nel corposo “drappello” degli atleti campani - emigranti del pedale che hanno iscritto i loro nomi negli albi d’oro delle competizioni d’èlite delle categorie professionisti, dilettanti e juniores, è annoverato, a tutto merito, il prestigioso atleta di San Pietro a Patierno, Antonio Bucciero del quale, in questa rassegna, vanno tratteggiate le rilevanti performance da lui realizzate. E’ da considerare, preliminarmente, come Il ciclismo italiano, negli anni, abbia attinto dalla Campania numerosi atleti di prestigio, approdati alla ribalta del ciclismo, sia tricolore e sia internazionale. Bucciero, invero, è un altro “talento” celebre della Campania, seguito, fino alle categorie giovanili, dai tecnici dei sodalizi ciclistici della nostra regione. Positivo fu il debutto di Antonio che militò, da allievo di 1° anno, nella formazione flegrea del Gruppo Sportivo Pianura. Da allievo di 2° anno, approdato alla Feralpi Unica di Lonato, team bresciano, affiliato alla Federciclismo campana, guidato dal tecnico Giuseppe Franzoni, il promettente atleta Sanpietrino, alternò gli obblighi scolastici - ultimati, poi, con il conseguimento del diploma di odontotecnico - fece il “pendolare”, viaggiando in aereo, settimanalmente, per gareggiare al Nord al fine di confrontarsi con i migliori atleti della sua categoria e dimostrare ai tecnici il suo reale valore. L’enfant prodige Antonio, riscosse il corale apprezzamento dei Commissari tecnici nazionali, Antonio Fusi e Rino De Candido, creando i presupposti per intraprendere, alla grande, una luminosa carriera. Per il promettente passista-veloce campano, infatti, fu una vera escalation di successi che impreziosirono il suo palmarès con la conquista dell’argento ai Mondiali Juniores su strada a Plouay, in Francia ed il bronzo al Campionato Italiano Juniores strada a Carnago, in provincia di Varese. Notevoli sono stati i sacrifici sostenuti da Bucciero, ma tante le soddisfazioni raccolte nel corso del suo impegnativo iter agonistico. L’avventura ciclistica di Antonio iniziò nel suo nativo comune partenopeo, San Pietro a Patierno, sportivissima cittadina, legata all’antica vocazione per il ciclismo che, negli anni del “pionerismo”, ebbe come “icona” il coriaceo ciclista della categoria “indipendenti”, Antonio Liguori, il quale partecipò a due Giri d’Italia, classificandosi: 49° nel 1927, e 37° nel 1932 – e che, inoltre, annovera, un altro valente ciclista professionista, Raffaele Ferrara, vincitore del Giro d’Italia Baby 2000 e, nel 2006, fu riserva ai Mondiali di Salisburgo, in Austria. Dei precitati atleti, in altri articoli, saranno ripercorsi i momenti salienti delle loro pregevoli attività agonistiche. E riandando a Bucciero, va detto che, quattordicenne, venne avviato al ciclismo dal compianto papà Michele, deceduto nel ’99 - ciclista mancato e grande appassionato di questo suggestivo sport - fruendo, della preziosa esperienza del fratello maggiore Alfredo, ex dilettante, approdato al team toscano Vellutexe disponendo dell’intensa collaborazione del secondo dei fratelli, Luigi, che, attualmente, nella sua attività professionale di Medico Odontoiatra, trova ritagli di tempo per inforcare la bici, emulando, così, le gesta agonistiche dei suoi familiari dei quali, con puntualità, da sempre cura la rassegna stampa e la catalogazione delle foto: alcune di queste, significative, si è premurato di inviarmele, via e-mail.

Antonio con Felice Gimondi ai campionati mondiali in Francia A proiettare il ciclismo campano nell’èlite del ciclismo internazionale sono state le pregevoli vittorie ottenute dal diciassettenne passista-veloce Juniores di San Pietro a Patierno, divenuto la punta di diamante della nazionale “azzurra” - guidata dal Commissario Tecnico Rino De Candido - che inanellò risultati di tutto prestigio, tra i quali vanno rimarcati: il bronzo al Campionato Italiano Juniores strada a Carnago (Varese); l’ottavo posto ai mondiali del ‘99 a Verona; il successo, in Svizzera, nella gara a tappe internazionale, Tour de Roubilland, dove si aggiudicò, due delle quattro gare programmate; la conquista di una tappa nel Giro della Basilicata e, nel 2000, quale componente della rappresentativa “B” del Sud, s’impose nell’internazionale, 30° Trofeo Emilio Paganessi, precedendo i russi, Alexandre Arekeev e Vladimir Goussev. Non più vincolato agli impegni scolastici, Bucciero - giunto al debutto nella categoria under 23 - si dedicò al ciclismo a tempo pieno, trasferendosi, nel 2001, in provincia di Brescia dove approdò al Gruppo Sportivo Egidio-Unidelta, team lombardo di Salò, diretto dall’ex professionista Bruno Leali. L’annata agonistica, pure in assenza di vittorie, venne suggellata da rilevanti piazzamenti, a cominciare dal 2° posto ottenuto nella 66 a Coppa Caivano dove, al termine di uno sprint “beffardo”, ai 200 metri dall’arrivo, un improvviso “salto di catena”, gli costò il successo che arrise al portacolori della formazione toscana, Team Casini Vellutex Zoccorinese, il lituano Zydrunas Ragelskis, per andare al 3° posto, ottenuto in

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“Prof”. Dopo una ponderata pausa di riflessione - trovati nuovi stimoli e, nella prospettiva di maturare ulteriormente sul piano tecnico ed agonistico - a luglio, tornò a gareggiare tra i dilettanti, categoria elite, con la Società Ciclistica Pagnoncelli-NGC-Perrel, concludendo la stagione con un bottino di cinque vittorie: quattro nelle gare in linea (13° Trofeo Acquanegra sul Chiese, 49° G.P. Somma Lombardo e i Circuiti Pavesi, 85° Mezzanese, a Mezzana Bigli e 48° Silvanese, a Silvano Pietra) ed il successo, a Dronero, in Piemonte, nella 2a tappa del Giro delle Valli Cuneesi nelle Alpi del Mare. Strepitosa, poi, fu l’annata agonistica 2006 di Bucciero - atleta di spicco della Pagnoncelli - che s’impose nelle internazionali: 36 a Coppa Caduti Soprazocco e 36° Trofeo Papà Cervi; nei G.P.: Souvenir Jean Masse (Marsiglia), S. Giuseppe (Montecassiano Marche) e Sannazzaro de’ Burgondi Pavia); nel Circuito Casalnoceto Alessandria e nella 2a frazione della 1 a tappa del 19° Giro della Provincia di Cosenza. Alla luce dei copiosi successi, sul tenace passista-veloce campano, si concentrò l’attenzione dei tecnici e, nel 2007, Antonio, ritornò tra i professionisti, indossando la casacca del team Ceramiche PanariaNavigare, guidato dai direttori Sportivi Bruno e Roberto Reverberi e Fabiano Fontanelli. Un rientro, purtroppo, che fu avaro di vittorie e caratterizzato da vari piazzamenti, tra i quali, vanno rimarcati: la piazza d’onore ottenuta nella 5a tappa della 69 a Volta a Portugal, dove venne superato dal velocista della Liberty Seguros, il portoghese Candido Barbosa ed il 2°posto nella 3a tappa del 34aTour de Wallonie, in Belgio, vinta dal due volte iridato, il siracusano Giuseppe Palumbo davanti al

Svizzera, nella 4^ tappa del Gran Premio Guglielmo Tell, vinta dal belga Tom Boonen, davanti allo svizzero David Loosli. Ad illuminare la straordinaria stagione agonistica 2002 del “talento” campano furono, poi, le splendide vittorie ottenute nel bresciano, nelle prestigiose gare internazionali in linea, ossia nelle “classiche” lombarde: 32° Trofeo Caduti Soprazocco e 26° Trofeo Franco Balestra. Riportò, inoltre, ben 3 secondi posti conseguiti, rispettivamente: nella competizione in linea, 78^ Coppa San Geo, famosa classica lombarda, gara d’apertura del calendario agonistico nazionale Elite e Under 23, vinta dall’elite ravennate, Giacomo Montanari e, nella gara a tappe Belga, nel Trittico delle Ardenne, preceduto, nella 1^ tappa, dal belga Erwin Vervecken e superato, nella 3^ tappa, dal belga Philippe Gilbert, terminando alla piazza d’onore nella classifica generale finale. E’ da considerare che, nonostante non avesse avuto dalla sua parte la “dea bendata”, Bucciero è stato uno dei più validi protagonisti, in maglia azzurra, nelle competizioni dilettantistiche: a frenarlo, fu prima un duplice salto di catena, nel finale di gara a Bergamo, che lo privò del titolo europeo mentre si accingeva a conquistarlo, in tutta solitudine, relegandolo, mestamente, al 4° posto; poi il numero di gran classe sciorinato ai mondiali under 23 di Zolder, in Belgio, con lo spettacolare, perentorio attacco solitario, sferrato negli ultimi 3 chilometri ed il sogno svanito a 300 metri dal traguardo, allorquando venne ripreso dal gruppo dal quale uscì, con uno scatto perentorio, l’altro velocista azzurro, Francesco Chicchi che, allo sprint, conquistò il titolo iridato. Quanto mai gratificante fu per Bucciero, l’elogio rivoltogli dal Commissario Tecnico nazionale, Fusi: “Antonio – sottolineò - ha fatto un numero sensazionale e meritava di vincere. Il suo è stato l’attacco più bello di questo mondiale”. Perfino il mitico Eddy Merck, si interessò al portacolori dell’Egidio Unidelta, rimanendone alquanto impressionato. Puntuale, nel 2003, giunse per Antonio l’agognata, meritata, consacrazione con l’approdo al professionismo - appena ventunenne - nelle fila della Saeco, alla corte dell’ex professionista Claudio Corti e del Direttore Sportivo Giuseppe Martinelli. Nel debutto tra i “Prof”, Bucciero, sfiorò la vittoria nel 23° Trofeo Città di Castelfidardo, vinto dall’alfiere della De Nardi-Colpack, il vicentino, Michele Gobbi e nel 2° Giro del Qatar, terminò 4° nella 2a tappa, vinta dal francese Damien Nazon. Antonio, nel 2004 - sempre in forza alla Saeco - tornò alla vittoria in Germania, nella 2a Bayern-Rundfahrt, dove si aggiudicò la 1a tappa ed indossò la maglia di leader della classifica generale, che mantenne fino alla 3a tappa. E negli USA, a Philadelphia nell’internazionale CyclingWachovia USPro Championship, nello sprint finale terminò alle spalle dello sprinter spagnolo Francisco Josè Ventoso Alberdi. L’anno successivo, nel 2005, approdò al team Acqua&Sapone-Adria Mobil, guidato dal diesse Franco Gini, dove restò incardinato fino al mese di aprile, quando decise di interrompere la sua presenza tra i

Finale dei mondiali in Francia

Gabriella Marchese un’altra laurea

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In Germania a Rhubiland: 2 tappe e classifica finale Belga Greg Van Avermaet, (atleta che, poi, nel 2016, conquistò il titolo olimpico nella prova in linea a Rio de Janeiro). Anche se a malincuore, Bucciero, determinato più che mai, pose fine al suo impegno agonistico. A dieci anni dalla sua presenza agonistica tra i “Prof”, Antonio, ha messo su famiglia - composta dalla consorte, Elisabettta e dal figlio Daniele - e vive a Castel Goffredo, in provincia di Mantova. Bucciero, comunque, è restato saldamente nell’entourage del ciclismo: infatti, oltre alla conduzione di un avviato negozio di bici, non manca di dare i suoi preziosi consigli ai giovani ciclisti; gestisce, insieme al socio, Giovanni Carini - suo ex compagno di squadra alla Pagnoncelli - il velodromo nazionale di Montichiari, in provincia di Brescia e, con il fratello Alfredo, dirigente aIl’Ikea di Padova, partecipa ad alcune gare di Triatlon. E l’ex “Prof”, non ha mai tralasciato di meravigliare: si pensi che ha partecipato a varie maratone, tra le quali, va menzionata quella di New York.

Gabriella Maria Marchese, già diplomata presso il conservatorio

S. Pietro a Majella di Napoli, ha conseguito il diploma di laurea di II livello presso il Conservatorio D. Cimarosa di Avellino, in Discipline musicali: strumenti ad arco, VIOLINO (ind. Solista), nella classe del M° Piero Calzolari, discutendo la tesi: “Henryk Wieniawski: Vita ed opere”, ed eseguendo il concerto n. 22 in Re minore dello stesso H. Weniawski, nonché “Introduzione e Tarantella” di P. De Sarasate op. 43. L’esecuzione di brani musicali particolarmente impegnativi e virtuosistici ha meritato alla violinista un generale plauso della commissione che ha emesso un giudizio di magna cum laude, 110 lode e menzione speciale! Al neo Maestro laureato vanno le nostre felicitazioni e gli auguri di una brillante carriera. Federico Verlezza

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Giugno 2017

Valle di Suèssola

Centro volley San Marco Cancello: resoconto di fine anno In campo maschile: riconfermata la serie C; in quello femminile: al di la delle più rosee previsioni la serie D Fiore all’occhiello della società: i settori giovanili

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Oasi Sanfeliciana: si riparte per il 2017-2018

Federico Verlezza Con la fine del mese di giugno in diversi settori finiscono gli allenamenti con la consapevolezza che da settembre inizia una nuova stagione ricca di impegni e di sacri fici. L’annata sportiva 20162017 per il Centro volley San Marco Cancelloè stata caratterizzata da gruppi nuovi sia nel settore femminile che nel settore maschile. Le ragazze della serie D hanno concluso un annata fantastica, impreziosita dal fatto che non avendo mai giocato insieme sono riuscite a diventare una sola forza e una sola anima, lottando insieme e cercando di colmare difficoltà incontrate durante l’annata. La foto che pubblichiamo è un selfie fatto al termine della vittoriosa gara contro la Partenope Napoli. Il Centro Volley S.MarcoCancello è molto orgoglioso di queste atlete - dichiara il tecnico Domenico Di Nuzzo - e non potevamo desiderare di meglio e con qualche piccolo acquisto e con il gruppo già formato siamo sicuri di arrivare a risultati migliori. Nella serie C maschile si sono presentate diverse difficoltà nate proprio dalla presenza di un gruppo mist; tanti giovani si sono trovati ad affrontare un campionato di vertice con poca esperienza accompagnati da ragazzi più grandi. I risultati ottenuti non sono stati i migliori, ma con il giusto impegno nell’ultimo periodo sono riusciti a conservare la categoria. Abbiamo conosciuto ragazzi seri - continua il tecnico sanmarchese - che con l’impegno hanno cercato di colmare le lacune tecniche e stimolato i ragazzi più giovani nella loro crescita futura. Relegati a disputare gli spareggi per la salvezza, hanno vinto quattro gare e quattro le hanno perse, conquistando dodici punti e classificandosi al terzo posto.

Si stanno approntando gli ultimi preparativi per la terza edizione della Sgambettata a Piedarienzo in svolgimento domenica 16 luglio con partenza ed arrivo in piazzetta sant’Agnese davanti al plurisecolare sacro tempio dedicato alla vergine Agnese. Il presidente dell’associazione Circolo socio culturale Piedarienzo, Clemente Basilicata, da appuntamento a tutti per le ore 8,30 quando verranno accettate le iscrizioni per

Domenico Annunziata

Minivolley San Marco Cancello al Memorial Elisa a Pomigliano d’ Arco

Il vivaio è la vita delle società sportive I settori giovanili, sia maschili che femminili, della società del presidente dott. Fabrizio Di Nuzzo, di anno in anno vedono ragazzi crescere sia tecnicamente che come gruppo. Sono sempre presenti a tutti gli allenamenti, dimostrano il loro legame alla società aiutandosi in tutte le feste e in tutte le manifestazioni. I dirigenti sono fieri e felici perché il futuro è tutto nelle loro mani e credono nella loro crescita e nelle loro potenzialità. Ringraziamo i nostri allenatori esordisce il presidente Fabrizio, sempre presenti in palestra ,che non hanno mai mollato trasmettendo il giusto valore e i giusti principi che accompagnano i nostri ideali di sport. La società Centro Volley S.Marco Cancello - continua il presidente - ha raggiunto i programmi pre-

disposti all’inizio dell’anno sportivo 2016/17 lavorando sui giovani e cercando di migliorare le loro capacità agonistiche, rappresentando degnamente il territorio in tutta la Regione Campania sia per professionalità societaria che per capacità tecniche. Particolare attenzione cercheremo di porre verso i ragazzi della scuola dell’obbligo per allargare la base degli atleti, ragazzi praticanti, e con l’ausilio di allenatori,sempre più preparati, cercare di ottenere risultati sempre migliori. Avete avuto aiuti? I genitori hanno collaborato con la nostra società e speriamo che le aziende del territorio ci aiutino economicamente affinchè questa

coloro che vengono da fuori paese

e da fuori zona. Ed a proposito di iscrizione: la tassa per poter partecipare è di euro 5 per i tre chilometri e euro 5 per i nove chilometri. Tali somme sono comprese di assicurazione gara. Il percorso si snoderà lungo le stradine del centro storico medioevale essendo Piedarienzo, appunto, ai piedi della cittadella (Aretium) che sorgeva sul monte castello, essendovi lì stata costruita all’indomani della distruzione di Suèssola dell’882 d.C. ed abbandonata, poi, a fine del 1135 quando il re Ruggero II, dovendo recarsi a Palermo per sedare una rivolta, temendo un attacco dei baroni

2019: Universiadi a Napoli ed in Campania realtà sportiva, che opera sul territorio da moltissimi anni, possa raggiungere risultati ancora migliori e che i nostri giovani possano togliersi tante soddisfazioni. Solo col sacrificio e con l’umiltà si ottengono i migliori risultati. Auguri al San Marco cancello per i risultati ottenuti. Federico Verlezza della zona, fece distruggere non solo la cittadella di Arienzo (=Aretium), ma anche altri castelli. Il pacco gara verrà dato ai primi cento iscritti, che porteranno regolarmente a termine la sgambettata. Le premiazioni sono riservate ai primi tre classsificati sia maschili che femminile nelle due distanze chilometriche, cioè per i 3 km e per i 9 km.: coppe e prodotti alimentari. Per le iscrizioni via mail, digitare: pinadinnuzzo@gmail.com specificando cognome, nome, data di nascita, gruppo di appartenenza e distanza chilometrica scelta. tel. 335.8152351 - 3382045671. Federico Verlezza

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Si avvia alla conclusione l’annata sportiva 2016-2017 per la scuola calcio Oasi Sanfeliciana del presidente Fiorenzo Della Rocca in un clima di ritrovata serenità e con l’attenzione già rivolta alla prossima annata sportiva. Terminati tutti i campionati federali e gli stage sportivi, ci si è potuti concedere qualche piacevole momento aggregativo con gli allievi e le rispettive famiglie. Dopo la mega cena di qualche settimana fa, fervono i preparativi per la grigliata della prossima settimana alla quale sono invitati tutti gli allievi, le famiglie e gli amici dell’associazione calcistica. La buona gestione di quest’anno ha permesso di risparmiare le risorse per l’acquisto di un nuovissimo rasaerba professionale, che contribuirà all’opportuna cura del terreno di gioco, che già si mostra in condizioni più che soddisfacenti. Questi mesi estivi, che la dirigenza dedicherà alla manutenzione del manto erboso, consentiranno di offrire ai giovani sanfeliciani un terreno di gioco in erba naturale che non ha eguali in altre strutture comunali della zona. La programmazione del pros-

simo anno sportivo non si limita solo a questo. Confermatissimo il direttore sportivo Nando Gifuni che, dall’alto delle sue competenze unanimemente riconosciute nel panorama calcistico nazionale, rappresenterà senz’altro la migliore freccia nell’arco per il presidente Della Rocca. Parliamo di un professionista che non ha bisogno di presentazione, con un curriculum di prim’ordine. Nando Gifuni, dopo una carriera spesa nel calcio professionistico, sarà la guida migliore che un giovane atleta possa trovare per raggiungere i massimi miglioramenti tecnici. Primo obiettivo del direttore e del presidente è il completamento di uno staff tecnico di elevato spessore da porre alla guida dei vari gruppi che prenderanno parte ai campionati regionali e provinciali. Quello che si delinea è un anno sportivo che nasce sotto i migliori auspici. L’intento principale è di offrire ai giovani una scuola calcio che abbia gli strumenti giusti per insegnare calcio nella maniera adeguata importando all’interno di una piccola realtà le competenze ed i metodi propri dei settori giovanili professionistici. Le condizioni per fare calcio in modo serio ci sono tutte.

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L’evento mondiale studentesco delle Universiadi farà tappa a Napoli ed in Campania nel 2019. A tanto si è giunti dopo la rinuncia del Brasile per motivi economici ... e non solo. Ed allora il dott. Vincenzo De Luca, attuale governatore della Regione Campania e già sindaco plenipotenziario della Città di Salerno con ottimi risultati in ritorno di immagine per la sua città, ha inoltrato al Comitato Internazionale Olimpico (CIO) la richiesta di voler organizzare la festa mondiale degli studenti a Napoli ed in Campania. L’attesa è stata snervante perché Napoli e la Campania all’estero hanno poco credito. Ma lo sceriffo di Salerno è stato bravissimo ed alla fine Napoli e la Campania sono state omaggiate con l’organizzazione della rassegna sportiva mondiale degli studenti. Era dal lontanissimo 1963 che a Napoli e alla Campania non veniva concesso qualcosa di mondiale: infatti in quell’anno Napoli e la re-

gione furono campi di gara dei Giochi del Mediterraneo, la rassegna sportiva dei (lasciateci passare la frase) Giochi Olimpici riservati alle nazioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Per l’occasione a Napoli furono realizzati importantissimi impianti sportivi a cominciare dall’olimpionica piscina Scandone, per continuare con il mega palazzo dello sport per la pallacanestro Mario Argento, tutti e due impianti sportivi realizzati a Fuorigrotta, poco distanti l’uno dall’altro e a due passi dallo stadio San Paolo inaugurato alla fine degli anni Cinquanta con un memorabile incontro di calcio fra il Napoli e la Juventus (per la cronaca gli azzurri sconfissero la Juventus per 2 a 1). Anche per le Universiadi a Napoli sono stati concessi dal Governo centrale italiano milioni per la ristrutturazione ed adeguamento alle norme mondiali di alcuni impianti sportivi (come lo stadio Collana al Vomero, il San Paolo). E la Valle di Suèssola? Federico Verlezza

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