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Donna e modernità. Esistono le pari opportunità
Breve racconto della donna..dalla società della subordinazione femminile alla società dei consumi.
Valentina Casagrande, studentessa in scienze della formazione a Bologna, ha svolto un tirocinio presso la nostra associazione e ci presenta alcune riflessioni tratte dalla tesi che sta preparando
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Nella storia del mondo la donna è sempre stata subordinata all’ uomo.. rivolte,manifestazioni hanno pian piano cambiato l’immagine della donna..Oggi viviamo in una società dove uguaglianza,pari opportunità sembrano essere le linee guide del comportamento sociale..Ma è proprio cosi..?? Le donne da essere inferiori,il sesso debole senza diritti sono davvero riuscite a conquistarsi un ruolo di importanza nella società..?? Vediamo insieme.. Forse la donna è sempre stata un problema per l’uomo..Che le donne si trovino a vivere una vita diversa inferiore da quella degli uomini è un fatto riconosciuto e ammesso da tutti.. Parlare delle donne, della condizione femminile non è facile. Infatti essa tocca e coinvolge non solo le donne,la loro identità personale e sociale ma anche l’ organizzazione sociale e i valori che ne reggono e giustificano l’equilibrio. Porre una questione femminile significa perciò mettere in discussione l’intera
38 società nel suo divenire storico, nelle sue strutture economico politiche, nei sui contenuti culturali. È indubbiamente una operazione rischiosa perché tocca molte scontate certezze, interessi, equilibri socialmente condivisi. Oggi alla donna viene chiesto di entrare a far parte della società contemporanea ma non come un normale cittadino, bensì come oppressa per una lotta contro l’ oppressione e emarginazione per la liberazione di tutti, compreso l’uomo dal suo ruolo di potente e di forza. Educata ad essere regina del focolare, all’attesa del principe azzurro, ricercata corteggiata dalla società dei consumi come la cosa da imbellettare e da vestire, coma la cosa da mostrare per far sognare, come strumento di disinibizione di un maschio complessato e de-virilizzato, non le sarà facile da cosa diventar persona. La donna è il sesso debole, quindi essere sostenuta guidata protetta da un uomo,la presenza di un uomo al suo fianco sembra imprescindibile, la nostra cultura - società si muove si organizza attorno a questo nucleo di dipendenza. “L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro”..sembra essere così ma non per le donne..Sono passati poco più di 40 anni da quel lontano 1963 quando le donne non potevano accedere a posti di lavoro nei pubblici servizi ma purtroppo ancora oggi assistiamo a gravi mancanze di pari opportunità a gravi problematiche nel mondo del lavoro femminile. Stime recenti denunciano che la maggioranza delle lauree conseguite nell’Unione Europea è attribuita alle don-
I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s ne. L’elevato livello di istruzione delle donne non si rispecchia direttamente nei posti che esse occupano nel mercato del lavoro, dove trovano limitazioni in termini di evoluzione della carriera, di retribuzione e di diritti al pensionamento. Negli ultimi anni la società sembra essersi accorta delle mancanze di aiuto per le donne e sono nati e cresciuti una fitta rete di servizi sociali per le mamme lavoratrici ma forse ,manca una vera e propria presa di coscienza e di posizione della società intorno alla tematica femminile. Nell’ Italia tecnologicamente ed economicamente avanzata che cerca di stare al passo con le più grandi potenze mondiali esistono ancora contratti di lavoro che fanno sottoscrivere alle ragazze assunte di non rimanere gravide nel tempo del contratto di lavoro. Paradossale sicuramente…. ma non è altro che la realtà. Una donna su 9 nel 2006 è uscita dal mercato del lavoro in seguito alla maternità; in due terzi dei casi la ragione è costituita dalle necessità di cura dei figli, in un terzo dei casi da motivazioni legate alla tipologia di contratto di lavoro. La nascita di un figlio si configura, ancora per numerose donne, come la principale causa di abbandono temporaneo o definitivo del mercato del lavoro. Non a caso i lavoratori part- time sono per oltre l’80% donne, molto spesso costrette a questa scelta, sacrificando
le prospettive di carriera ed il livello retributivo. Se spostiamo il nostro sguardo sulla nostra nuova società dei consumi, troviamo una figura femminile sempre più trasgressiva e forse raccapricciante, pensiamo solo al campo della moda. L’Italia è da sempre la patria dove nascono mode e tendenze. Lo scenario che però appare davanti ai nostri occhi è forse quello di un eccessivo uso del corpo della figura femminile, portata quasi a una disumanizzazione della donna stessa. Le passerelle sono piene di ragazze
ancora minorenni magrissime che indossano con sicurezza di sé micro abiti succinti. In TV ogni trasmissione è caratterizzata da un presentatore e da una o più veline.. Appunto una o più veline e non velini...Sembra che il processo di trasformazione di rivoluzione delle donne non sia andato nel verso giusto, le suffragette che nel lontano 800 gridavano la voglia e il diritto del suffragio universale si son trasforma-