Antologia delle Opere Finaliste - Campodipietra per la Poesia 2017

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PREMIO LETTERARIO SETTIMA EDIZIONE

ANTOLOGIA DELLE OPERE FINALISTE

CIRCOLO SANNITICO

CAMPOBASSO 2017

Chiesa di San Martino Vescovo Campodipietra


"Vini

della nostra Terra" SONETTO DEL VINO In quale regno o secolo e sotto quale tacita congiunzione di astri, in che giorno segreto non segnato dal marmo, nacque la fortunata e singolare idea d'inventare la gioia? Con autunni dorati fu inventata. E il vino fluisce rosso lungo mille generazioni come il fiume del tempo e nell'arduo cammino ci fa dono di musica, di fuoco e di leoni. Nella notte del giubilo o nell'infausto giorno esalta l'allegria o attenua la paura. E questo ditirambo nuovo che oggi gli canto lo intonarono un giorno l'arabo e il persiano. Vino, insegnami come vedere la mia storia quasi fosse giĂ fatta cenere di memoria. di Jorge Luis Borges

Campodipietra per la Poesia

LA PIETRA RMĂŒGE

SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO


Ringraziamo gli amici dell’Associazione Molisana Produttori Olivicoli - A.M.P.O. per aver offerto ai premiati un omaggio “dell’oro verde” molisano.

Campodipietra per la Poesia

LA PIETRA RMÌGE

SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

LA GIURIA


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

LA PIETRA RMÃŒGE

Prof. Giuseppe Cacchione MEMBRI DI GIURIA

Prof.ssa Mariantonietta Di Girolamo

Dott.ssa Enza Papagni Prof.ssa Giuliana Petta Poeta dialettale Mario De Lisio Storico Giovanni Mascia

Campodipietra per la Poesia

PRESIDENTE DI GIURIA


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

Viaggio-componimento di Mario De Lisio con alcuni titoli delle poesie presentate alla settima edizione di Campodipietra per la Poesia 2017

LA PIETRA RMÌGE

i bambini di Aleppo mille volti della verità i pensieri-senso della vita in questo carcere la voce del vento: l’alba che non verrà… Libertà di vivere il presente pareidolia, echi l’acustica segreta… Splendida stella, struggimento ti aspetterò, ti porterò un fiore un sogno di pace viaggio di una lacrima nel vento di luce...

Campodipietra per la Poesia

Aleppo: ricordo l’eden i giorni della follia passato e presente il coraggio della rinascita…


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

PREFAZIONE del Prof. Giuseppe Cacchione

"Nulla fu mai più poetico/di quell'attimo": muovendo dal distico finale di una poesia ("Quell'attimo") presentata a concorso, una considerazione preliminare: ancora una volta molte delle liriche inviate a questa VII Edizione del Premio "Campodipietra per la Poesia", vagliate con plurima lettura, sono risultate (benché si ‘autopromuovano’ a ‘poesie’) non in possesso di "quell'attimo" "poetico" di cui almeno abbisogna ogni proposta che agli altri si voglia fare dei propri sentimenti e pensieri 'sub specie lirica'. Aggiungo che altresì, se oggi siamo sempre di meno a pensare (con l'autore della poesia

LA PIETRA RMÌGE

te", almeno noi pochi abbiamo l'esigenza di chiedere: "Torna vivida parola,/canto al pensiero…", se desideriamo preservare, ed ancora affermare questa forma di "humanitas", la poesia, nella "Babel" (è il titolo dell'ultimo libro di Zygmunt Bauman) dei nostri tempi ("Sospesi tra il 'non più' e il 'non ancora' , il nostro è il tempo indecifrabile dell'interregno"). Così, dando spazio alle proprie inclinazioni di gusto ("torna a stupire i sensi"), ovvero indulgendo alle personali coordinate ideologico-critiche ("a ridestare i desideri offesi/a liberare la sete nascosta/dentro le frenesia"), tra noi, qualcuno ha privilegiato il soliloquio o il dialogo intimistico ("Amica sera": è con te che mi sento di vivere di più/perché…mi ridai la libertà/senza misurarmi il tempo né parlare di virtù"; "Parlava di gatti angeli e sogni" : "Era bello sentire/la sua voce./ Quella sera…"); qualcuno invece ha 'sentito' la gravità sociale di mali in corso ("Aleppo": "Han finito le lacrime agli occhi/ sanno soltanto cos'è il terrore,/bambini, giovani, vecchi/...") e passati ("Sosta": …"rimorso per stragi causate e impunite"), e qualcun altro, di contro, ha dato spazio a chi però scade nell'irenismo facile ("Un sogno di pace" : "Anime in cerca di pace/ si disgelano.../...alle periferie del mondo/popoli rischiarati da una luce salvifica") o a chi disdegna insieme un'utopia inconsapevole/consapevole ("Vorrei" : "Vorrei una bacchetta fatata che,/con un tocco potente, guarisse all'istante i mali della/povera gente/...Ma la vita è una ruota che gira,/è sempre la stessa…"); altri ancora hanno accolto (se non adottato) come plausibile una proiezione in avanti della vita ("Caffè del legionario": " Il resto è dentro a tutte le parole/e un po’ dentro i silenzi da venire/punti sereni…che non serve dire"; "La gioia pura della terra": "…Lasciano cadere foglie, fiori e frutti/come semi di una nuova vita"; "Terra madre": "TERRA…FERMATI.../...illumina il tuo iride,/riprendi il passo dell'amore/...inginocchiati alla dolcezza della vita"). Tra le liriche a concorso, più di un "attimo" "poetico" noi della Giuria abbiamo creduto di ravvisare nelle proposte >soggettive/oggettive, di Antonio Villa "Ma’ "; Vincenzo Screti "Viaggio di una lacrima" >cariche di dolore esistenziale, di Gloria Venturini "Acquarelli";

Campodipietra per la Poesia

"Torna parola") che "Sono indispensabili il pane e l'acqua,/...e la parola", e benché "oggi la parola 'sia' anemica, sofferen-


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

Tiziana Monari "I giorni della follia" >rivolte a celebrazioni di "eroi" del passato, di Floredana De Felicibus "Margherita aveva un viso d'angelo” (od anche dei nostri giorni "Massimiliano Frassi" ) >o rivolte al ricordo dei giorni di un passato tragico, di Valentina Olivi "Ricordo" >di denuncia di piaghe sociali internazionali, di Annamaria Deodato "Dentro il Burqa" Pietro Catalano "I bambini di Aleppo" >di sgomento per i "traumi" nazionali, di

Pietro Tafuro “L'alba che non

verrà" >dell'ermetico e dell'onirico, di Lorenzo Spurio "Pareidolia" >dell'insicurezza escatologica, di Giuseppe Vetromile "Se passa un cammello" e abbiamo comunque dato corso all'impegno estetico/etico di classificare il pregio e premiare le

LA PIETRA RMÌGE

Se per esse non è prevedibile la pregnanza, la persistenza alla prova del tempo, e pertecipare così a "un nuovo rinascimento della poesia" (Tomaso Kemeny), come auspicava all'inizio di quest'anno Franco Manzoni (nella "Lettura" del Corriere della sera), potrebbero però non essere fuori luogo nelle pagine della esemplare rivista "Poesia" ( "una sorta di baluardo della poesia- entrato nel suo trentesimo anno di vita"). Alla vitalità di questa "bussola antropologica" (così Roberto Galaverni: "Il dono più grande dispensato dall'esperienza poetica ha a che vedere con la consapevolezza di sé, come se la nostra immagine, ciò che davvero siamo, ci venisse ogni volta restituìta") di certo intende così contribuire "La pietra Rmìge" (anche con l'iniziativa "Versi in campo"), di coinvolgere gli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado, ad avviarsi alla preziosa forma di espressione della poesia, appunto come "semi di una nuova vita" .

Presidente di Giuria Prof. Giuseppe Cacchione

Campodipietra per la Poesia

poesie considerate, a nostro giudizio comune, più valide.


Statua di Gabriele Pepe - Campobasso


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

Acquarelli

Oggi scendono lacrime nere dagli occhi. Tra le ciglia rimane impigliato il riflesso di arcobaleni perduti. Ho cercato di dipingere la fatica di questi giorni con l'allegria, Il rosso della passione

LA PIETRA RMÌGE

s’è perso in un tempo lontano, sfumato col giallo di soli che non ritornano. Il cielo è solo grigio, neppure il riverbero di un azzurro. Rimango con le mani strette

a una stampella a guardare l’ora che sta per accadere, una processione di giorni senza verde. L’apparenza si sbriciola ai piedi della fragile miseria di un corpo vecchio, di ossa rotte e riaggiustate e poi ancora rotte e incollate in una qualche maniera. In un certo incerto senso cerco ancora acquarelli,

ma non ricordo in quale tasca delle speranze li ho smarriti.

Campodipietra per la Poesia

ma non riesco a trovare più alcun colore.


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

L’alba che non verrà (bambini e farfalle) Avremmo voluto sognare un po’ di più una corsa sul prato l’ombra paterna di un albero un abbraccio scontato. Avremmo voluto ascoltare di nuovo quelle voci di pane e di miele il soffio fatato di una notte gentile.

LA PIETRA RMÌGE

Avremmo voluto credere per sempre al finale felice di tutte le favole ai luminosi sorrisi delle stelle puntuali alle promesse cangianti di un tetto di nuvole. Avremmo voluto farci stupire ancora dall’alba ma la terra ha tremato di rabbia e il cielo è crollato con vile disprezzo imprigionando i nostri occhi sul fondo scuro di un pozzo. E non è arrivata la pioggia dopo quel tuono improvviso ma altro buio nel buio per ogni bocciolo reciso. Come farfalle bellissime

ora danziamo nel vento con le nostre ali di futuro interrotto dal rumore di un brutale momento.

Campodipietra per la Poesia

l’allegra canzone di una finestra socchiusa


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

Ma’ Si fermano strategie e speranze. “Ma’, sto qui”. (Fino all’ultimo orizzonte tengo la tua mano che si va gelando, ti inumidisco le labbra piano). L’ora è preziosissima. Sulle cime più alte sale

LA PIETRA RMÌGE

e tace il canto dei colori… La sofferenza è finita. Piangerò dopo. Adesso devo vestirti come facevi con me quand’ero bimbo.

Una pacata bellezza spalanca i tuoi occhi di cielo, li fissa in trasparenza d’estasi. L’immobilità non m’inganna; sei rimasta stupore ai tuoi passi nuovi. Ti avvii calma e sicura oltre te. Ti guidano lontano

stelle intramontabili, ma non da me.

Campodipietra per la Poesia

inesorabile la nebbia


Scorci della cittĂ di Campobasso


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

È ancora agosto Quella terra era un soffice tappeto tessuto dalla zappa del buon padre, terra di Marevascio, antico fondo di aerei ronchi, arditi sul vallone. Era d’agosto. Cantava il ruscello,

tacevano gli uccelli stretti all’ombra L’uva rideva, il Forastera biondo

LA PIETRA RMÌGE

correva a maturare nel trïonfo vasto del cielo luminoso e azzurro, mostrava in filigrana i vinaccioli, carezzava la vista, prometteva chicchi di miele e vino con riflessi d’oro e morbida sapida struttura, sapore secco, profumo di fiori e frutti. È ancora agosto in fondo alla memoria. Decide ancora il mosto questa mia breve storia.

Campodipietra per la Poesia

giusto scampati alla furia del sole.


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

Margherita aveva un viso d’angelo A maggio, lassù nel Carso, si viveva camminando come dentro a una tela di ragno, con le spalle ricurve di filo spinato, sopra a una terra infame che saccheggiava la vita. Lassù, a sera, le lucciole non illuminavano il cielo

e le primavere non odoravano di voli leggeri La mattina non riaccendeva la valle con colori policromi,

LA PIETRA RMÌGE

ma con toni bruniti infecondi e prati purpurei di bocci vermigli, schegge scarlatte erano lanciate alla terra riarsa dai boschi. Margherita raccattava cocci di vite crivellate dai colpi, Margherita su barelle di tela riponeva i pochi cimeli da accostare ad un nome, a suggello di una vita donata alla patria. Solo in certe notti di tregua, nel silenzio assordante Margherita poteva distinguere soffocati lamenti nell’ospedale da campo, donare parole a lenire dolori, asciugare alla fronte pesanti pensieri di mamme, di figli, di mogli lasciati a patire l’ignoto di una sorte crudele. Margherita aveva occhi dolci e uno sguardo profondo, Margherita aveva ciocche d’oro di onde coronate da un’eroica croce amaranto…

Scorgo bene il tuo nome: “Crocerossina Margherita Parodi di anni 21 - caduta in guerra” “A noi tra bende fosti di carità ancella. Morte ti colse: resta con noi sorella”

Campodipietra per la Poesia

ma di passi convulsi e tremori di morte.


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

“Dentro il burqa” Ingabbiata nelle insane vesti col capo chino sui dedali di strade colme inciampi ad ogni passo. Lo sguardo è sbieco e il collo malfermo quando dietro la rete osservi i passanti che sembrano ombre prive di contorni. Senza rumore i tuoi passi lenti e gli impacciati gesti, senti solo il rombo dei pensieri mentre una lacrima scorre e imperla le gote Dentro la corazza la bocca è serrata, dimèntica al sorriso

LA PIETRA RMÌGE

che a volte appare ma poi si affievolisce, difficile il respiro che ora si affanna e poi riprende sfiorando l’aria intrisa dell’acre odore della pelle. Orme affannate dietro al camminare lento rasentando i muri nel tuo capogiro per poi tornare sull’arcaico sentiero che ferisce l’eco della tua bellezza tra i cipigli e i pregiudizi delle genti. Loro non sanno che dentro il burqa c’è un’anima che pende e che col velo hanno nascosto voci che scalpitano dietro una gabbia di velluto, prigionieri in bozzoli di stoffe senza luce. Ora ti vesti di vento e ti ribelli, strappi con forza il drappo colorato per indossar sorrisi e liberar dai veli la figura che ti sembra aliena. Ti affidi con coraggio al tuo destino tra le ingiurie e le ira degli astanti che smorzano coi sassi il tuo vigore lapidando con asprezza le tue membra. Le tue urla si confondono col vento, la carne indossa abiti nuovi

fatti di rosso sangue del tuo corpo. Donna fiera e silente! Con audacia affronti il viaggio e verso Allah ti rechi, con i palmi aperti e rivolti in avanti avanzi a piedi nudi e vestita di niente...

Campodipietra per la Poesia

tra groppi di sogni e inconfessabili segreti che cingono l’animo umiliato.


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

I giorni della follia (ad Alda Merini) Avevano un dolore lento e taciturno i giorni della follia si abbandonavano dolci sul mio corpo di acqua e sale sulle rughe degli occhi sul mio seno profumato di uva matura come fossero una zolla di sole germogliavano insonni avevano voce e sangue nei mattini chiari di luce

LA PIETRA RMÌGE

soffrivano di lunghe parole si attardavano nella stanchezza languida di novembre indugiando in un appiglio disperato nella polvere azzurra del cielo. Ed io con lo strazio nel cuore li accoglievo in grembo come fossero amanti abbandonandomi a crudeli giochi d’amore così scacciavo il freddo, il tedio, la neve e godevo per una vampa di sole per il verde smaltato dell’erba per un bimbo che nel prato giocava a pallone. Poi camminavo ubriaca nel tiepido sonno dell’alba e scalza ai piedi del letto cercavo l’indugio più dolce, un solco di luna un piccolo fuoco che divenisse scintilla perché il silenzio urlava a gran voce e lentamente si faceva dolore.

Campodipietra per la Poesia

come radice feroce, in un occulto brivido caldo


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

Ricordo Ricordo bene l’odore di quel treno, sapeva di uomini e di cuoio, di sudore e acqua di colonia, di naftalina e carbone. Ricordo il cielo e il sole di Mauthausen, mai limpidi, costantemente coperti da un fumo grigiastro, Ricordo i tanti piedi che calpestavano stanchi

LA PIETRA RMÌGE

quella terra silente e pregna di dolore, avidi di corse su distese senza confini. Ricordo il pezzo di pane che conservavo nel petto annerito dai giorni che passavano, trofeo inutile di speranza di vita. Ricordo occhi parlanti e labbra silenti, doni meravigliosi di un Creatore che creature deliranti avevano taciuto. Ricordo le mie preghiere a quel Dio che usciva anch’Egli arso dal camino ma che riempiva ancora il cuore e sapeva consolarlo. Ricordo. Sono libero, ora,

ma la mia vita si è fermata ad un viaggio di sola andata a Mauthausen. Non vivo più. Ricordo.

Campodipietra per la Poesia

nemmeno alla luna era permesso di brillare.


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

Pareidolia Se la notte s’avvera io non so il suono pesante e i tralicci di angoscia verde

Mentre la sera divenne torbida di palpiti e boscaioli (F.G. Lorca, Poeta en Nueva Y ork)

che recide di netto quando siede sul trono del buio. Io cercavo di afferrare con angoli flosci e rette svanite

LA PIETRA RMÌGE

ma il bonario abete che danza, ora veleggia in un mare afflitto. Riconosco quel che uno immagina del già esperito ma annullo me stesso e

sbraito negli attimi ineguali. La cavalletta che vedo ben salda senza fine appare e scompare dove s’àncora quando so che pure esiste e non c’è? Le stelle son compagne di falene, meduse telluriche e barbe di allori nella notte che annuncia se stessa e riscopre il bivio di ieri.

Campodipietra per la Poesia

una forma, creare una geometria


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

Se passa un cammello Se passa un cammello nella cruna dell’ago noi saremo dall’altra parte più facili ombre disciolte nel panorama ambrato di Dio o saltando il fosso in un amen senza

bagnarci i piedi e senza le mani aggrappate alla pertica di qualche buon Caronte

LA PIETRA RMÌGE

senza più terra né qualsiasi bagaglio inopportuno che ci possa appesantire o sprofondare nella pozza delle voglie Ma la cruna è un andito nascosto tra le vie dell’universo degradato mille strade si dipartono da quest’assurda Babele e nessuna di quelle è stretta abbastanza da infilarci i pochi grammi del nostro povero Dio

Campodipietra per la Poesia

saremo bravi a riprenderci la vita


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Campodipietra per la Poesia

LA PIETRA RMÌGE

SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

Conosco un luogo dove i tigli e i biancospini fioriscono quando l’aria stempera il Tago e gli ulivi ingemmano a marzo vicino le garitte della torre di Belem Conosco un luogo dove il sole il pomeriggio insegna il bronzo di Pessoa tra alberi lilla tascas e caffetterie lambendo Ribeiro dentro O Chiado suo eponimo Conosco un luogo dove la luna nella notte imperla gli acquarelli degli artisti sotto i deliziosi pergolati a Bairro Alto Conosco un luogo dove la pioggia lava la memoria di Martim Moniz sui sampietrini lisi al castello di São Jorge ma se di queste pietre almeno una lasciasse trapelare ciò che nasconde il mio cuore aprirebbe una ferita dove dentro potrei nuotare fino alla morte Conosco un luogo lontano ma vicino alla mente dove ogni giorno una lacrima va nel sentiero che gli è stato tracciato

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LA PIETRA RMÌGE

Viaggio di una lacrima


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

I bambini di Aleppo

Cantano ancora i bambini di Aleppo ora che la coperta è calda nella notte,

<<Là dove hanno fatto il deserto, lo hanno chiamato pace>>. Publio Cornelio Tacito, La vita di Agricola.

il rombo cupo non fa più paura è suono che prelude al temporale, le ombre s’allungano nella stanza Hanno ancora negli occhi il rogo

LA PIETRA RMÌGE

delle case e nelle mani piaghe di paura col filo spinato ancora tra le dita e la borraccia a tracolla semivuota. Hanno visto il fuoco della pelle marchio d’infamia dei vinti, memoria

della viltà e del silenzio dei forti. Nascondono un fiore dentro il diario per segnare i giorni trascorsi a contare il silenzio delle grida. Ah, com’è triste il giorno senza voci, ogni silenzio è una croce nel mio cuore. Canteranno ancora i bambini di Aleppo nella Valle di Elah, verso il giardino dei ciliegi in fiore.

Campodipietra per la Poesia

senza avvolgere il viso delle bambole.


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LA PIETRA RMĂŒGE

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Campodipietra per la Poesia

degli amici Fernando Pietrantuono e Maria Perrotta.


SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

INDICE GIOCANDO CON I TITOLI di Mario De Lisio PREFAZIONE del Prof. Giuseppe Cacchione

pag. 6 pag. 7-8

Prime tre classificate Acquarelli

Gloria Venturini

pag. 10

L’alba che non verrà

Pietro Tafuro

pag. 11

Antonio Villa

pag. 12

Quarte ex aequo È ancora agosto

Pasquale Balestriere

pag. 14

Margherita aveva un viso d’angelo Floredana De Felicibus

pag. 15

Dentro il Burqa

Annamaria Deodato

pag. 16

I giorni della follia

Tiziana Monari

pag. 17

Ricordo

Valentina Olivi

pag. 18

Pareidolia

Lorenzo Spurio

pag. 19

Se passa un cammello

Giuseppe Vetromile

pag. 20

Menzioni speciali Viaggio di una lacrima

Vincenzo Screti

pag. 22

I bambini di Aleppo

Pietro Catalano

pag. 23


Grazie all’amico Gianluca che con professionalità e ...tanta pazienza ha realizzato la stampa di questa antologia. Campobasso, 8 luglio 2017

Campodipietra per la Poesia

LA PIETRA RMÌGE

SETTIMA EDIZIONE PREMIO LETTERARIO

Note legali di utilizzo: questa raccolta (composta da ventitré pagine esclusa la copertina) delle opere presentate alla settima edizione del premio letterario CAMPODIPIETRA PER LA POESIA resta di esclusiva proprietà dell’associazione LA PIETRA RMIGE di Campodipietra (Cb) e quindi essa se ne riserva tutti i diritti.

Realizzazione grafica Daniele Carlone © 2017


LA PIETRA RMÃŒGE

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