laPiazza di Treviso Ovest - Marzo 2024

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Quando il lavoro uccide Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

Oltre mille morti sul lavoro nel 2023, già più di 180 nei primi due mesi del 2024: bastano queste poche cifre per rendere l’idea di quanta strada ci sia ancora da fare per rendere più sicuri i cantieri, le fabbriche e molti altri posti di lavoro. In Veneto non va molto meglio perché le statistiche ci ricordano che la nostra regione è seconda in Italia, dietro alla Lombardia, con una media di circa due decessi sul lavoro alla settimana. E’ una magra consolazione constatare che in passato andava anche peggio su questo fronte, perché non stiamo parlando di progressi statistici ma di vite umane, di lavoratori che non sono più tornati a casa. E’ alto, altissimo poi, l’impatto sociale ed economico degli infortuni sui luoghi di lavoro, poco meno di 600 mila l’anno in Italia, quasi 70 mila nel nostro Veneto. Di fronte a questa emergenza continua le soluzioni da mettere in campo richiedono uno sforzo collettivo: da parte delle aziende chiamate ad investire di più sulla sicurezza e sulla formazione dei lavoratori, da parte degli organismi di controllo che spesso non hanno risorse sufficienti per garantire un’attività capillare, da parte delle istituzioni chiamate a scrivere regole e norme efficaci. Invece da anni il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro presenta ben poche novità.

segue a pag. 3

PIÙ LUCE E SICUREZZA SUL TERRAGLIO, ORA I CITTADINI CHIEDONO ALTRI

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Dopo le dure critiche social dei cittadini il Comune è intervenuto e il sindaco precisa “Nessuna intenzione di fare cassa con le multe” VIABILITÀ

I nodi da sciogliere

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REBUS IN SALSA VENETA TERZO MANDATO IN BILICO

Il mondo politico in fermento tra elezioni europee, Comuni al voto, alleanze e strategie

RIFORMA

Ciambetti: “Taglieremo il traguardo in tempi brevi, il risultato è a portata di mano, rispettiamo la Costituzione”

Servizio a pag.23

Servizio a pag. 24

Abbiamo scongiurato una nuova Vaia

Non è mai possibile provare consolazione quando una calamità coinvolge una realtà umana e, soprattutto, quando protagonista è la tua Terra. Ma, come in questi giorni, può succedere di constatare che di fronte alla forza della Natura si può anche non farsi cogliere impreparati. Durante l’ondata di maltempo che ha travolto il Veneto a fine febbraio, i dati sulla piovosità sono stati particolarmente significativi tanto da essere paragonabili a quelli della grave alluvione del 2010 e della tempesta Vaia. segue a pag. 3

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Periodico d’informazione locale Anno XXXI n. 61
di Treviso Ovest
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2024
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MARZO
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AUTONOMIA
ALLA PROVA DEL PARLAMENTO
Luca Zaia Governatore Regione Veneto

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Mentre a Mogliano la corsa alle elezioni entra sempre più nel vivo e c’è tempo anche per guardare al passato, tracciando un bilancio degli ultimi cinque anni, e incrociare le dita per il voto di giugno e il futuro del paese, a Preganziol, Zero Branco e Quinto di Treviso ancora tutto tace. A Parte per i moglianesi Bortolato e Nilandi, resta spazio solo per ipotesi e congetture sugli altri possibili candidati sindaco del territorio.

Una quiete prima della tempesta, fatta di botta e risposta un po’ più puntigliosi di ciò a cui siamo stati abituati negli ultimi cinque anni, forse, e anche di cantieri, eventi, proposte e incontri pubblici. A sembrare sempre più agguerriti, sembrano essere piuttosto i cittadini che non risparmiano critiche e osservazioni alle scelte dei loro amministratori comunali, del tutto silenti sul tema elezioni – e basta scorrere i post social per avere una visione esplicativa, seppur parziale, della situazione.

Se questo silenzio sia indice di “problemi tecnici” nella definizione delle liste o strategia politica non è dato saperlo – anche se per i più attenti potrebbe essere intuibile, a seconda dei casi. Quel che è certo è che la data del voto si fa sempre più vicina: si andrà ai seggi i prossimi 8 e 9 giugno (con turni di ballottaggio previsti il 22 e 23 giugno). Data che prevede un appuntamento doppio: nell’occasione infatti non si voterà soltanto per decretare le nuove amministrazioni comunali, ma anche per eleggere i rappresentanti italiani al Parlamento europeo.

C’è ancora tempo per decidere. Sperando nel frattempo arrivino presto alcune prime indiscrezioni dalle silenziose campagne del radicchio tardivo.

Gaia Zuccolotto

Ancora nessuna indiscrezione da Preganziol,

Abbiamo scongiurato una nuova Vaia

Luca Zaia

Governatore Regione Veneto

Prima del progressivo miglioramento del meteo, la situazione è apparsa critica, ancora una volta, a Vicenza e nella sua zona, in particolare lungo il Bacchiglione e il Retrone. Poteva essere un’altra sciagura di dimensioni imponenti ma la situazione è rimasta sotto controllo.

Già da una prima analisi ci siamo accorti che sono da ringraziare le opere realizzate dal 2010 in poi con un preciso piano di difesa del suolo costellato da interventi sulle maggiori criticità idrogeologiche mappate sul nostro territorio. Un esempio per tutti: l’attivazione di bacini di Montebello, Caldogno e Orolo. Con la messa in funzione di queste opere si è scongiurato che oltre 3 milioni di metri cubi di acqua invadessero la città Vicenza, con esiti già noti. Forse è il risultato più eclatante ma non è l’unico che potremmo illustrare.

Se torniamo con la memoria al 2010, infatti, il viaggio a ritroso è cadenzato da tantissime opere simili: abbiamo già realizzato 13 bacini di 23 previsti, molti sono i cantieri ancora aperti e presto ne completeremo altri. Non sempre questa strategia è stata compresa, per dare il via ad alcune opere abbiamo dovuto superare vere proprie contrapposizioni e ancora oggi c’è chi promette battaglia contro la realizzazione dei bacini.

Eppure, questa coda di febbraio ha confermato che, dove sono state realizzate le opere necessarie, la gestione degli effetti di piogge massicce ci consente oggi di ascoltare con maggiore tranquillità le previsioni del tempo. Se è l’uomo che con l’edificazione ha prodotto danni, è giusto che con la prevenzione li contenga.

Quando il lavoro uccide

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

In questi giorni è tornata alla ribalta la soluzione della “patente a punti” per le aziende che operano nei cantieri edili, una misura sulla quale il confronto è aperto da tempo ma finora rimasta sulla carta. Ora il governo è intenzionato a riprendere in mano questa soluzione e ad introdurla dal prossimo autunno, sfruttando le risorse disponibili con il Pnrr. L’idea, già prospettata anni fa ma poi rimasta in un cassetto, è quella di introdurre una sorta di “patente a punti” per le aziende e i lavoratori autonomi. La dotazione iniziale dovrebbe essere di 30 punti, scalati in caso di incidenti, infortuni o irregolarità. Le imprese che arrivano a 15 punti o non sono in possesso della “patente” non potranno operare nei cantieri edili e ci saranno delle pesanti sanzioni, stabilite dall’Ispettorato del lavoro. Il decreto è pronto, potrebbe essere un primo passo, ma non sarà sufficiente se mancheranno da parte di tutti i soggetti coinvolti l’impegno e la volontà di rendere più sicuri i luoghi di lavoro.

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Zero Branco e Quinto di Treviso Ovest Questa edizione raggiunge le zona di Quinto di Treviso, Mogliano Veneto, Preganziol e Zero Branco per un numero complessivo di 14.566 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io Elezioni 2024: la quiete prima della tempesta? È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione l’8 marzo 2024

Mogliano Veneto

Bortolato: “Tanti progetti in programma”

Nilandi: “Ancora problemi sul tavolo”

Manca sempre meno alle elezioni di giugno, per questo abbiamo chiesto a Davide Bortolato, sindaco uscente in corsa per confermarsi come primo cittadino e a Giacomo Nilandi, segretario del Pd e candidato del centrosinistra, di tracciare un bilancio dei cinque anni che la città di Mogliano Veneto si lascia alle spalle.

Vuole portare a termine tutti i progetti in programma Davide Bortolato, che dichiara: “In questo quinquennio abbiamo combattuto contro il Covid e la crisi energetica, che ci hanno obbligato per due anni a concentrarci

Il sindaco vuole portare a termine tutti i progetti in programma.

Lettura differente sull’ultimo quinquennio dal candidato di opposizione

sulla gestione straordinaria, rallentando l’attuazione del programma. Ed è proprio per questo che mi ricandido come sindaco: ciò che ho realizzato finora insieme a una squadra unita, coesa e preparata è l’inizio di un percorso ancora più ambizioso che vorrei proseguire”.

Tra i risultati che il sindaco uscente ritiene importante citare oltre agli 8,6 milioni di euro di fondi Pnrr intercettati, la risoluzione del problema del mutuo derivato con la conseguente messa in sicurezza il bilancio e riduzione del debito comunale del 43%.

“Abbiamo lavorato per rendere Mogliano sempre più viva e

attrattiva, con eventi popolari di successo e appuntamenti di elevata caratura culturale, ci siamo impegnati a promuovere lo sport come catalizzatore di benessere e strumento educativo per i giovani ottenendo il prestigioso titolo di ‘Città Europea dello Sport 2025’ e abbiamo aumentato le risorse a sostegno del sociale (+16%) per non lasciare indietro nessuno” aggiunge Bortolato, che non manca di menzionare gli investimenti nella riqualificazione di scuole, strade, piste ciclopedonali, parchi urbani e nuove aree verdi, tra cui il Parco delle apie il Bosco di Mogliano.

“La missione – spiega in breve Bortolato – è quella di rendere la città sempre più vivibile, efficiente e bella, al fine di migliorare la qualità della vita dei moglianesi attraverso la realizzazione di opere pubbliche mirate e l’erogazione di servizi innovativi e di valore”.

Lettura differente sull’ultimo quinquennio di amministrazione Bortolato da parte dello sfidante Giacomo Nilandi per il quale “le problematiche di Mogliano Veneto dopo cinque anni sono rimaste ancora tutte sul tavolo”. In particolare, per il candidato del centrosinistra, “si continua a costruire e consumare suolo, ma i prezzi delle case sono inaccessibili per i redditi medio bassi e questo spinge centinaia di giovani moglianesi fuori dal comune”. Per Nilandi il risultato è “una città solo per chi se la può permettere, con una popolazione generalmente più che benestante ma sempre più anziana, che ha molti bisogni a cui però non corrispondono servizi adeguati e che costringe le famiglia ad arrangiarsi

come possono”.

Il candidato del centrosinistra parla di “un’opposizione costruttiva” durante l’amministrazione Bortolato e punta sul coinvolgimento della cittadinanza per diventare primo cittadino: “Vogliamo costruire un programma che guardi alle prossime generazioni e non alle prossime elezioni, coinvolgendo le energie migliori della nostra comunità per affrontare fino in fondo le criticità”. Per questo Nilandi punta a una campagna che definisce “aperta, partecipativa, in grado di coin-

volgere tutte e tutti i cittadini di Mogliano Veneto sia online che offline” anche grazie alla linea “Pronto candidato”, un numero di telefono per condividere esperienze, opinioni e la propria visione della Mogliano di domani.

Poi sui temi green e digital aggiunge: “Il prossimo ventennio sarà decisivo per la transizione economica e digitale: non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno”

Infine, uno sguardo verso i prossimi cinque anni e oltre i confini cittadini: “C’è bisogno di

una nuova guida e di un nuovo progetto, che trasformi Mogliano Veneto da anonima cittadina di provincia a centro importante di un’area metropolitana diffusa che si proietti con coraggio nel contesto europeo”.

Sono tanti i temi su cui poter fare una valutazione: opere pubbliche, sicurezza, politiche green e sociali, cultura, salute e sport solo per menzionarne alcuni. Fortunatamente per tutti i moglianesi, prima di giugno, c’è ancora tempo.

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Verso le elezioni. Il bilancio degli ultimi cinque anni dalle voci dei due candidati sindaco in corsa
Da sinistra, il sindaco uscente e candidato del centrodestra Davide Bortolato e, al fianco, il candidato del centrosinistra Giacomo Nilandi
#MakeItalyGreen eon-energia.com 1 Rata mensile costante calcolata sui consumi annui e sulla potenza del contatore. Restano esclusi gli eventuali corrispettivi dovuti per i Canone RAI e l’eventuale agevolazione Bonus Sociale. Ogni mese in ogni fattura ti diamo evidenza de calcolo del conguaglio sia in positivo sia in negativo Alla fine dei 12 mesi l’importo a debito o a credito ti verrà addebitato/accreditato in un unica soluzione o dilazionato nelle bollette dell anno successivo in base alla modalità da te scelta. SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. www.veneto24.it

Mogliano Veneto

Appuntamenti. Un progetto mira a creare una rete

Sempre più “Città delle donne”: tante le iniziative in programma

Accendere i riflettori sulle donne 365 giorni l’anno. È questo l’impegno che l’amministrazione comunale intende assumersi formalmente aderendo agli “Stati Generali delle Donne” e, in particolare, al progetto “Città delle donne”, nato a Matera nel 2019. “L’intenzione è quella di rendere strutturale l’attenzione alla donna, facendo in modo che sia sempre al centro delle politiche dell’amministrazione” dichiara l’assessore alle Pari opportunità Francesca Caccin, che sottolinea come Mogliano Veneto sia da sempre una città molto attenta al benessere delle donne: “Basti pensare allo sportello donna, alla presenza di una Consulta delle Pari opportunità, della ‘stanza tutta per sé’ dei carabinieri per le donne vittime di violenza”.

Il progetto “Città delle donne”, che mira a creare una rete nazionale che unisca grandi cit-

tà e piccoli centri, prevede una delibera da adottare da parte del consiglio comunale e una concreta progettualità per ridisegnare le città con lo sguardo delle donne. Per celebrare questa adesione, anticipa l’assessore Caccin,“il Comune di Mogliano preparerà delle formelle con la scritta ‘Mogliano città amica delle donne’ da distribuire alle associazioni cittadine. L’obiettivo è anche quello di finanziare il centro antiviolenza”.

“Marzo Donna” diventa quindi quest’anno “Verso Mogliano Città delle donne”, ma sarà come sempre un mese ricco di iniziative. Tre gli appuntamenti al centro sociale: il primo appuntamento dal titolo “Sull’amore. Vita di una Poetessa” ha portato in scena uno spettacolo teatrale dedicato ad Alfonsina Storni a cura dell’associazione culturale Attori per Caso. Si prosegue mercoledì 20 marzo con

una serata dedicata alla prevenzione a cura del Centro malattie reumatologiche della donna e venerdì 22 marzo avrà luogo un incontro pubblico con l’avvocato Lara Sereno, consulente legale del Centro Donna Mogliano Veneto, che presenterà le nuove faq nel sito del Comune dedicate alle donne in una situazione

di disagio o difficoltà per poi lasciare spazio a un momento di confronto. Ancora, l’associazione di Quartiere Mazzocco-Torni, in collaborazione con il Comune di Mogliano, organizza un corso di difesa personale dedicato in particolare alle donne e il Broletto insieme alle fontane di piazza

Caduti e Pio X si illumineranno di giallo. Infine il Centro d’Arte e Cultura Brolo, in sala Mogliano, ospita la mostra “Delicate unicità” di Michela Maccarrone: è possibile visitarla i weekend del 9-10 marzo e 16-17 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

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unisca grandi e piccoli centri
nazionale che
Marika Andreoli

Mogliano Veneto

Sociale. Un percorso di incontri gratuiti con esperti per acquisire competenze e creare una rete solidale

Piccoli passi per i genitori, grandi sorrisi per i figli

Fare i genitori, si sa, è il mestiere più difficile del mondo. Per avere qualche strumento in più però mamme e papà moglianesi possono contare sulla nuova edizione di “Piccoli Passi, Grandi Sorrisi”, un percorso di incontri gratuiti per coppie con figli da 0 a 6 anni in partenza nelle prossime settimane.

Lo scopo degli incontri, che si potranno frequentare previa iscrizione anche settorialmente scegliendo le tematiche di maggiore interesse, è fornire competenze specifiche riguardanti i bisogni dei più piccoli e favorire la creazione di una rete solidale fra le famiglie del territorio, promuovendo lo scambio di esperienze e il reciproco sostegno.

Ma veniamo al calendario delle proposte. Per la fascia 0-1 anno si parte con due incontri online dalle 20 alle 21.30 per approfondire l’approccio al cibo dei piccoli: il 19 marzo “Parliamo di svezzamento” con la nutrizionista

Daniela Schiavone e il 27 marzo “La valenza pedagogica del pasto” con la pedagogista Enrica Morando. Il 10 e 17 aprile dalle 17 alle 18.30 spazio poi a due appuntamenti in presenza all’asilo Nido Lilliput con il supporto della psicologa Sabrina Gambaro per rielaborare insieme le emozioni dopo la nascita di un figlio.

Allargando la fascia di età, per i genitori di bambini da 0 a 3 anni il 4, 11 e 18 maggio dalle 10 alle 11.30 sempre all’asilo nido Lilliput tre incontri con la psicologa perinatale Sylwia Dzienisz sul tema del sonno e l’8 maggio dalle 20 alle 21.30 un incontro online sullo sviluppo del bambino accompagnato alle fasi di gioco con la pedagogista Enrica Morando. Infine, per gli 0-6 anni, il 6 marzo dalle 20 alle 21.30 un incontro online sulla gestione della rabbia curato dalla pedagogista Antonella Ciccone; il 13 marzo dalle 20 alle 21.30 un appuntamento online per esplorare insieme alla pedagogista Antonella Ciccone il

rapporto tra fratelli/sorelle e il 6, 13 e 20 aprile dalle 10 alle 11.30 all’asilo Nido Lilliput un percorso di cultura, conoscenza e attività sulla gestione delle risorse familiari,curato sempre dalla pedagogista Antonella Ciccone.

A incoraggiare l’adesione anche l’assessore alle Politiche educative Martina Cocito che commenta così l’iniziativa: “Si tratta di un’opportunità imperdibile per le famiglie moglianesi. La partecipazione a questo percorso gratuito, oramai sedimentato, è un investimento nel futuro dei nostri bambini e nella solidità della nostra comunità”.

Sanzioni sempre più salate per chi abbandona i rifiuti

Continua la lotta del Comune di Mogliano Veneto contro gli ecovandali. Secondo i dati del bilancio consuntivo del servizio ispettivo, nel 2023 sono scattati ben 31 verbali nei confronti di cittadini che hanno violato le norme sul regolare smaltimento dei rifiuti: tra questi, 5 da a 500 euro per l’abbandono di rifiuti; 11 da 100 euro per errori nello smistamento dei rifiuti nei contenitori; sempre 11 ma da 250 euro per avere gettato i propri rifiuti in contenitori di proprietà altrui; 4 per altre tipologie di irregolarità.

Oltre alle sanzioni però, gli ispettori ambientali hanno messo in campo anche 74 azioni di informazione all’utenza con l’obiettivo di educare la cittadinanza.

Alla luce di questi numeri, il sindaco Davide Bortolato, oltre all’installazione di dieci foto-

trappole posizionate nelle zone più a rischio del territorio, ha optato per un inasprimento delle sanzioni, “con la certezza che ciò possa fungere ancora di più da deterrente nei confronti degli eco-vandali e per rafforzare ulteriormente la sensibilità ambien-

tale”.

Tra le opzioni per smaltire correttamente i propri rifiuti in città, oltre al sistema di raccolta porta a porta, anche il centro di raccolta (Ecocentro) di via Ronzinella

aperto il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 19, e il sabato dalle 13 alle 17 e l’Ecomobile, un servizio attivo ogni quindici giorni (il sabato) che, a rotazione, raggiunge Campocroce, Bonisiolo e Zerman, secondo le date indicate nell’Ecocalendario.

Le buone abitudini, però, cominciano dalle piccole azioni quotidiane. Per questo sono state ritoccate anche le sanzioni amministrativo-pecuniarie per contrastare le azioni dannose per l’ambiente e il decoro della città.

Per citare qualche esempio, la multa per chi getta a terra piccoli rifiuti come mozziconi e cartacce passa da 50 a 200 euro, quella per l’abbandono di rifiuti all’esterno dell’Ecocentro da 50 a 500 euro e quella per i proprietari di cani che non raccolgono le deiezioni dei propri animali da 100 a 500. (m.a.)

Cocito: “Si tratta di un’opportunità imperdibile per le famiglie moglianesi. La partecipazione a questo percorso gratuito, oramai sedimentato, è un investimento nel futuro dei nostri bambini e nella solidità della nostra comunità”

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Preganziol

Spiragli di luce sul Terraglio, ora i cittadini chiedono altri interventi

L’anno a Preganziol è incominciato con un grosso problema: quello relativo alla sicurezza stradale. La mancata illuminazione lungo il Terraglio a causa di alcuni malfunzionamenti aveva scatenato la reazione dei cittadini sui social e portato l’opposizione a denunciare i gravi ritardi nella sistemazione delle luci dell’attraversamento pedonale nell’intersezione tra la strada regionale del Terraglio, via Dante, via Monte Grappa, con una mozione relativa all’installazione di un semaforo pedonale a chiamata.

Dal Comune, però, è giunta ora una risposta alla questione: si sono infatti conclusi nelle ultime settimane i lavori di installazione di due nuovi impianti di illuminazione su due attraversamenti pedonali del Terraglio. Impianti intelligenti: l’intensità della luce infatti aumenta all’avvicinarsi di un pedone.

Non solo. Sono stati inoltre sostituiti i cartelli stradali sopra la carreggiata con nuovi segnali retroilluminati corredati da luci lampeggianti.

L’intervento è costato all’amministrazione 20mila euro. “Siamo consci del fatto che l’incidente dello scorso 6 dicembre è stato un vero trauma emotivo per la nostra comunità: il semplice cambio delle lampadine bruciate non era sufficiente e non era per noi una risposta valida – ha commentato il sindaco Paolo Galeano –. Abbiamo quindi preferito installare un impianto completamente nuovo, come era in programma, perché davvero si arrivasse ad un risultato sostanziale”.

Prossima alla convocazione anche la commissione consiliare relativa al tema, che analizzerà altre possibili soluzioni da attuare sull’attraversamento pedonale più a nord, in corrispondenza dell’incrocio sul Terraglio con via Montegrappa e via Alighieri.

Nel frattempo, si è provveduto anche alla richiesta al Prefetto dell’installazione di due nuovi autovelox, a Frescada nel tratto tra il Pime e via Franchetti e dopo Le Grazie all’altezza della sala slot.

“Guardando il Terraglio la pericolosità è evidente – ha affermato Galeano –: si viaggia quasi costantemente all’interno di centri abitati, di conseguenza la

richiesta di una maggior sicurezza mi sembra ragionevole. Non c’è alcuna volontà di fare cassa: se fosse stato così, ci saremmo attrezzati anche prima”.

Le cose paiono muoversi in città, dunque, in tema di sicurezza. Tanti ancora i commenti polemici da parte della cittadinanza: se resteranno inascoltati o troveranno risposta nei prossimi mesi, si vedrà presto. Quel che è certo però è che un primo passo è stato fatto.

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Marzo, mese di eventi laboratori e conferenze a non finire

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È un mese ricco di appuntamenti quello che Preganziol si appresta a vivere quest’anno: su 31 giorni, saranno infatti 16 quelli occupati da eventi, laboratori e conferenze di ogni tipo. Quattro sono già passati, ma molti altri attendono i cittadini nelle prossime settimane. Si riparte mercoledì 13 con una conferenza sulla Grande Guerra, “Mai più come prima” con Alessandro Li Volsi, in sala consiliare alle 20.45. Seguiranno il 14 l’incontro “Benessere in natura” sugli oli essenziali in Biblioteca e il 16 delle letture dedicate ai bambini e un momento di ritrovo con i giochi in scatola per gli over 18, sempre in Biblioteca.

Dal 18 al 23 eventi no stop: si parte con una conferenza sulle pari opportunità, a cui seguiranno la presentazione del libro “Inconsapevoli per aver commesso il fatto”, l’incontro del gruppo di lettura, la rassegna “Benessere in natura” sui cibi fermentati, un nuovo appuntamento con i giochi in scatola e per concludere l’incontro di filosofia “Dialoghiamo sulla libertà” e la conferenza di Slow Food su “Cibo e acqua”.

Dal 26 al 28, il trittico conclusivo del mese: martedì 26 ancora filosofia con “Dialoghiamo sulla libertà”, mercoledì 27 tornerà la conferenza sulla Grande Guerra e giovedì 28 doppio appuntamento per i bambini con “Il giro del coniglio” (6-10 anni) e i giochi con le costruzioni (2-5 anni). Maggior informazioni sugli eventi sono disponibili sul sito del Comune.

Ce n’è per tutti i gusti, non resta che partecipare. (g.z.)

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illuminazione sulle strisce pedonali e due nuovi autovelox
Sicurezza stradale. Due nuovi impianti di

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La Pro loco riconferma la guida di Remo “Walter” Carlesso

Tempo di rinnovi anche per l’associazione Pro loco di Preganziol. Nelle scorse settimane, infatti, al Circolo anziani di Preganziol si è tenuta l’assemblea dei soci, nella quale si è provveduto all’approvazione del bilancio, ma anche e soprattutto al rinnovo delle cariche associative, con l’elezione del direttivo che guiderà i volontari per i prossimi quattro anni. Direttivo che ha visto la totale riconferma dei suoi membri, con la rielezione del presidente Remo (detto Walter) Carlesso e dei consiglieri Roger Bonaventura, Maurizio Camerotto, Renzo Gallo, Marina Granzotto, Thomas Menegazzi, Marino Sartorato, Cristian Sbroggiò e Silvia Tronchin.

La riconferma non è che una dimostrazione del generale apprezzamento dell’operato del direttivo preganziolese, che nel

corso degli ultimi quattro anni, pur dovendo far fronte a due anni di fermo quasi totale causati dal Covid e dalle conseguenti politiche di contrasto della pandemia, è riuscito a portare nel territorio comunale momenti di grande svago, divertimento e unione comunitaria.

A guidare la Pro loco per il prossimo quadriennio sarà dunque Carlesso, instancabile risorsa che dedica tutto il suo tempo per la comunità di Preganziol e che insieme a tutti gli altri volontari ha saputo offrire a Preganziol incontri conviviali e molto altro. A ringraziare il direttivo per il suo lavoro, l’amministrazione comunale, che ha sottolineato l’impegno dei volontari e la“capacità al servizio della loro comunità”.

Gli appuntamenti in programma per quest’anno resteranno quelli consueti, in accordo con

l’amministrazione comunale, alcuni dei quali sono già stati ampliamente apprezzati e vissuti dalla cittadinanza, come il grande inizio anno costituito dagli eventi connessi all’Epifania,dalla 52esima Mostra mercato del radicchio rosso di Treviso Igp svoltasi in

piazza Garbine dalle più recenti Carnevale in piazza e Processo a la Vecia, nei quali la Pro loco è stata in prima fila nella gestione e organizzazione, collaborando e facendo rete anche con tante altre associazioni del territorio. Tra i prossimi appuntamenti in pro-

gramma, la Mostra dell’asparago di fine aprile, il raduno di auto storiche a maggio e la biciclettata di inizio giugno.

Il direttivo della Pro loco è pronto: ora non resta che godersi ogni singolo evento fino all’ultimo.

Nuovo gruppo scout Preganziol-Dosson 1: “Un esempio nell’essere custodi del mondo”

Sono ben 147 gli scout di Preganziol. Un numero non indifferente di ragazze e ragazzi, che alla fine di febbraio si è radunato per celebrare l’apertura del loro nuovo gruppo scout PreganziolDosson 1.

Il nuovo gruppo nasce dall’unione di due gruppi preesistenti, il gruppo Treviso 3 e Preganziol 1, che negli ultimi quattro anni hanno svolto un percorso di avvicinamento e conoscenza reciproca proprio al fine di unirsi sotto un unico fazzolettone, con i colori di entrambi i gruppi ori-

ginali: sullo sfondo viola, colore del Giglio che sovrapposto al Trifoglio compone l’emblema dell’associazione, si intrecciano infatti un bordino grigio-verde che richiama il gruppo Preganziol 1 e un bordino verde-giallo che richiama invece il gruppo Treviso 3.

Non è un caso che si sia scelta l’ultima domenica di febbraio per celebrare questa unione: a pochi giorni dal Thinking Day, la Giornata del pensiero che cade ogni anno il 22 febbraio, gli scout preganziolesi hanno voluto così

commemorare il fondatore dello scoutismo, Robert BadenPowell, e i valori della comunità scout. Nel pensiero di quest’anno, un tema molto attuale: la consapevolezza ambientale, nell’ottica di uno sguardo al futuro affinché questo possa essere sostenibile, rigoglioso e libero dalla povertà.

La celebrazione del nuovo gruppo si è svolta alla presenza del sindaco, Paolo Galeano, e dell’assessore alle Politiche sociali, Elena Stocco, che hanno così avuto modo di incontrare

tutti gli scout preganziolesi e le loro famiglie. “Un esempio per tutti noi nell’essere custodi responsabili del mondo – hanno

commentato gli amministratori comunali –, cercando di lasciarlo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”. (g.z.)

10 www.lapiazzaweb.it 041 554 0550 VIALE PADOVA, 1 · 30019 SOTTOMARINA DI CHIOGGIA (VE) PIZZERIA GRAZIE per averci scelto e per continuare a sceglierci dalle Tutti i giorni Mercoledì chiuso per riposo Sintonizzati sul futuro. Veneto24 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio perfetta. Ascolta www.veneto24.it Preganziol Associazionismo. Rinnovato il direttivo dei volontari che si occupano degli eventi in città
La proposta. Dal centrodestra l’idea costruita con i ragazzi preganziolesi per partecipare alla vita della città

“Una Consulta giovanile per stare in comunità e contrastare il disagio”

Vandalismo, molestie, furti. I fatti di cronaca raccontati stanno convincendo sempre più l’opinione pubblica di un aumento della violenza e di forme di criminalità fra i minori. Ma si tratta di un dato reale o di mera percezione distorta dalla narrativa giornalistica?

Analizzando i dati degli ultimi anni, un effettivo incremento c’è stato, anche se necessita di essere meglio analizzato. Stando ai dati della Direzione centrale della Polizia criminale, infatti, rispetto agli anni scorsi tra i minorenni sono aumentati omicidi (dai 17 del 2019 ai 23 del 2022) e violenze sessuali (+14% di denunce e arresti rispetto a prima del Covid), pur trattandosi di dati in calo rispetto ai primi anni del 2000: sono nel 2005 l’Istat aveva registrato una quarantina di omicidi commessi da minori.

Se i dati sembrano smentire

la percezione generale, questa è comunque un campanello d’allarme da non sottovalutare: il relativo incremento della violenza fra gli adolescenti pare infatti essere legato a un disagio più ampio, relativo a esperienze personali non facili da superare e vissute dai giovani anche in concomitanza con situazioni altrettanto complesse come la pandemia. L’esito è che i reati violenti commessi oggigiorno da giovani e adolescenti sembrano essere più insensati rispetto al passato e, spesso, vengono commessi in gruppo, dando l’impressione di essere legati a una situazione generale di disorientamento e malessere, oltre che di noia.

Da questa situazione, Preganziol non è stata risparmiata: dal lancio di petardi e melograni in un quartiere a est del Terraglio, alle violenze su un anziano signore nei pressi del sottopasso

Sintonizzati sul futuro.

pedonale di Santrovaso. Una possibile soluzione però si è fatta strada nel consiglio comunale: i consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega e Impegno Comune hanno infatti depositato una proposta di istituzione di una Consulta giovanile.

“I cittadini tra i 15 e i 30 anni

a Preganziol sono oltre 2.200 –commenta Raffaele Freda, consigliere di Fratelli d’Italia e primo firmatario della proposta, cui fanno coro anche le capigruppo della Lega, Luisa Berto, e di Impegno Comune, Simonetta Trabucco –, vogliamo favorirne la partecipazione alla vita della

città e alle scelte amministrative promuovendo le loro proposte in termini di iniziative pubbliche o progetti legati alla scuola, università, allo sport o al tempo libero. Pensiamo sia anche uno strumento utile per distoglierli da percorsi di illegalità, garantendogli un laboratorio dove poter incanalare le energie per vivacizzare un po’ Preganziol”. La proposta, corredata da un regolamento da sottoporre alla competente commissione consiliare, è stata redatta con l’ausilio di alcuni giovani cittadini tra i 16 e 21 anni e rappresenta l’esito di un lavoro di confronto durato un anno. Con i giovani, dai giovani e per i giovani, insomma.

La volontà c’è, la proposta anche. Non resta che sperare nell’accoglienza positiva da parte dell’amministrazione. E, soprattutto, dei giovani.

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Amministrazione. Un duro botta e risposta tra maggioranza e opposizione

È polemica sul bilancio di previsione “non conforme”, ma Durighetto ribatte

Il primo cittadino: “Sono state fatte dichiarazioni forti anche sull’operato dei dipendenti del Comune §mi riservo di tutelare loro, me stesso e l’ente che rappresento nelle sedi opportune”

ISintonizzati sul futuro.

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nfuria la polemica sul nuovo bilancio di previsione. Anche in vista delle elezioni di giugno, il conto economico del Comune si è trasformato in un terreno di scontro senza precedenti tra la maggioranza e l’opposizione di centrodestra. “Il Comune ha nascosto il bilancio: adesso non ci resta che ricorrere al Tar e alla Corte dei Conti”, tuonano dal gruppo consiliare Elisabetta Bortoletto sindaco, con annessi i simboli di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

Ma il sindaco uscente Luca Durighetto, che gestisce direttamente la delega al bilancio, risponde per le rime. “Sono state fatte dichiarazioni forti anche sull’operato dei dipendenti del Comune – specifica – mi riservo di tutelare loro, me stesso e l’ente che rappresento nelle sedi opportune”. Insomma, potrebbe prendere presto forma una battaglia nei tribunali.

cittadinanza e i consiglieri del nostro gruppo possono leggere il bilancio nella sua forma corretta. Purtroppo era necessario poterlo fare già 15 giorni prima della sua approvazione, come richiede la legge”.

Il braccio di ferro è partito nel consiglio dello scorso 14 dicembre, che ha approvato il bilancio di previsione. “Ma è stato redatto in spregio alle norme di legge e ai principi contabili – dicono dall’opposizione – per questo il gruppo del centrodestra aveva chiesto che nel consiglio del 13 febbraio l’amministrazione si impegnasse ad annullarlo in autotutela”.

La richiesta è stata respinta. L’opposizione, però, non si fer-

ma. Anzi, rilancia sostenendo che il testo è stato pubblicato in forma illeggibile ed consegnato errato in forma cartacea agli stessi consiglieri. “Da tutto questo risulta evidente che il bilancio e gli allegati non siano stati prodotti in conformità alle norme di legge: non a caso la pubblicazione nel sito del Comune avviene in modo corretto solo l’8 febbraio, due giorni dopo la nostra richiesta di annullamento del bilancio in autotutela – aggiungono – da quando nel Comune sono presenti i dirigenti, invece di migliorare l’amministrazione sta moltiplicando i propri errori, fino ad arrivare a questi eccessi. Stiamo pagando stipendi ai dirigenti solo per avere di questi problemi? I conti del Comune sono rimasti nascosti fino al nostro intervento e solo adesso la

Una ricostruzione che Durighetto non condivide per niente. “C’è già stata una discussione in consiglio. Come confermato dal segretario comunale, dai dirigenti e dal revisore dei conti, che ricordo essere terzo, ha valore la copia messa agli atti, che i consiglieri avrebbero potuto visionare – conclude – sembra che qui gli attacchi ormai siano a livello personale. Si sta uscendo dall’alveo politico. Anche alla luce di questo, non posso non riservarmi di tutelare l’ente e le persone che ci lavorano”.

Sospiro di sollievo per le scuole di Zero Branco: passa una sola classe prima ma nessun istituto a rischio chiusura

Le scuole di Zero Branco faticano, ma alla fine reggono il colpo della denatalità. A settembre nell’elementare del capoluogo verrà allestita una sola classe prima. Qui oggi ci sono due sezioni. Per il prossimo anno scolastico non è stato raggiunto il limite minimo di 30 iscritti, 15 per classe, per poterle confermare in toto. Ma si tratta dell’unica defezione in vista del prossimo settembre. Per il resto si può tirare un sospiro di sollievo. Al momento non ci sono plessi che rischiano la chiusura, come invece sta accadendo ad esempio in alcuni quartieri di Treviso. Il tutto fermo restando che a Zero Branco il problema della riorganizzazione è già stato affrontato “suddividendo” le classi delle elementari delle frazioni tra i plessi di Scandolara e Sant’Alberto: le prime e le seconde sono alla Pascoli di Scandolara e le terze, le quarte e le quinte alla Fermi di Sant’Alberto. “In generale le iscrizioni al prossimo anno scola-

stico non sono andate male – spiega Maria Francesca Dileo, preside dell’istituto comprensivo di Zero Branco – non si è formata solo una classe prima a Zero Branco”. Di questi tempi, il bicchiere è mezzo pieno. Basti pensare che le scuole della Marca sono complessivamente destinate a perdere quasi 1.700 studenti a settembre. Le elementari, nello specifico, conteranno 631 alunni in meno. A conti fatti, vuol dire che non si riuscirà ad allestire qualcosa come 20 classi prime, se non di più, rispetto ai numeri attuali. L’ufficio scolastico di Treviso, dal canto proprio, sta valutando la possibilità di concedere delle deroghe. Cioè di autorizzare la formazione di nuove prime alle elementari anche con un numero di iscritti inferiore al limite di 15. Non è escluso che possa accadere pure a Treviso. Sarebbe la prima volta. A Zero Branco, invece, non si è ancora arrivati a questo punto. (m.f.)

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Zero Branco

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Sanità. Carenza assistenziale nei comuni di Zero Branco, Casale, Casier, Mogliano e Preganziol

Niente pensione per il dottor

Sportiello: “Non ci sono sostituti”

A vrebbe potuto andare in pensione già a gennaio. Ma non c’erano medici di famiglia pronti a prendere il suo posto. E così il dottor Salvatore Sportiello, 68 anni, ha deciso di rimanere nel proprio ambulatorio di Zero Branco almeno fino alla fine di marzo, come “incaricato provvisorio”.

“Non ci sono sostituti – allarga le braccia – buona parte dei miei 1.800 assistiti sarebbero stati costretti a rivolgersi a medici con ambulatori anche a Villorba, Preganziol o Casale”. Cioè a decine di chilometri di distanza.

“Ho seguito e ancora seguo tanti anziani: non potevo lasciarli in questo modo – aggiunge il dottore – dovevano arrivare due nuovi medici di famiglia, ma alla fine non sono venuti. La mia sostituzione, pur temporanea, consentirà di colmare un possibile vuoto. Altrimenti i pazienti andrebbero un po’ allo sbaraglio”.

All’inizio si sperava di riuscire a trovare un nuovo medico di famiglia per Zero Branco entro febbraio. Ma così non è stato. Adesso si confida che cambi qualcosa almeno entro fine marzo. Sarebbe sufficiente arrivasse almeno un camice bianco con incarico provvisorio. Non può essere più lungo di 12 mesi, fatto sta che sarebbe già qualcosa. Le incognite, però, non mancano.

“C’è una carenza assistenziale nell’ambito comprendente i comuni di Zero Branco, Casale, Casier, Mogliano e Preganziol, in quanto il nuovo medico che si inserisce nel comune di Mogliano potrà garantire l’assistenza agli assistiti del medico massimalista cessato nel medesimo comune a fine anno e, pertanto, non avrà capienza sufficiente ad accogliere anche gli assistiti del dottor Sportiello – è il quadro fatto dall’Usl della Marca – è stato effettuato un interpello dei medici inseriti nella graduatoria aziendale, con precedenza per i medici residenti nell’ambito territoriale coinvolto, il quale purtroppo non ha avuto esito positivo”.

Ad oggi sono in tutto 75 gli ambulatori della Marca senza un dottore di base titolare. Si va avanti coprendo i buchi con incarichi provvisori, quando si trovano, o grazie ai medici di medicina generale che accettano di seguire anche più di 1.800 assistiti (superando di gran lunga il limite di 1.500). In ballo c’è pure la futura attività delle 17

case della comunità (i nuovi superambulatori) in fase di costruzione in provincia che dovrebbero restare aperti 24 ore su 24. Zero Branco farà riferimento a quella di Paese: il 24 febbraio sono iniziati i lavori di ristrutturazione e ampliamento dell’ex asilo nido comunale, dove entro giugno del 2025 verranno ricavati 15 ambulatori, compreso quello della nuova guardia medica. L’importante è riuscire a trovare tutti i camici bianchi necessari.

Nel Comune prende il via il progetto con finalità sociali “Mobilità garantita”

Un nuovo mezzo da dedicare alle attività con finalità sociali di Zero Branco. È quello che è stato consegnato ufficialmente all’inizio di marzo. Il progetto “Mobilità garantita”, sviluppato dal Comune in collaborazione con Pmg Italia Spa di Bolzano, società che si occupa di piani di sostenibilità per gli enti locali, ha portato in dote un nuovo veicolo Fiat Doblò per il mondo del sociale di Zero Branco.

“Il progetto ha l’obiettivo di promuovere forme di autonomia e integrazione delle persone diversamente abili e svantaggiate, nonché di generare un impatto sociale positivo – spiegano dalla giunta del sindaco Luca Durighetto – e ha come oggetto la concessione al Comune, ad associazioni o a enti proposti, di autoveicoli in comodato gratuito adeguatamente attrezzati per il trasporto di persone con limitate capacità motorie, o comunque per un utilizzo con finalità sociale”. Il traguardo è stato tagliato anche grazie alla sensibilità e alla disponibilità di alcune aziende del territorio, che hanno fatto la loro parte. Non a caso l’amministrazione ha voluto ringraziare tutti organizzando un evento ad hoc non solo per la consegna ufficiale del nuovo mezzo, ma anche per distribuire una serie di attestati di ringraziamento.

Tra l’altro la cerimonia in piazza Umberto I, quella del municipio, è stata messa in piedi con la collaborazione diretta della società cooperativa La scintilla di Zero Branco. E questo ha permesso di coinvolgere, con una partecipazione attiva, anche le persone che fanno riferimento alla stessa Onlus. “La cerimonia diventa così un’opportunità di crescita lavorativa e personale – concludono dal municipio – da coltivare con finalità che hanno rilevanza sociale per la comunità di Zero Branco”. (m.f.)

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Quinto di Treviso

Il corteo. Agricoltori indiganti anche nel Comune dove si è dovuto “pazientare”

Trattori e “ragioni”: è tempo di soluzioni davvero efficaci

Itrattori sono arrivati anche a Quinto di Treviso. La partenza era prevista a Resana, ma l’indignazione contadina ha raggiunto e attraversato anche le strade quintine, scortata dalle forze dell’ordine. Il presidio era previsto a Silea.

Una sfilata, all’apparenza: non mancavano bandiere e clacson, cartelli e schiamazzi. Quattrocento i mezzi che hanno partecipato alla manifestazione della Marca. “Cerchiamo di pazientare e capire anche le ragioni di questa protesta che nel nostro territorio, da sempre a forte vocazione agreste, coinvolge molte aziende agricole”, era stato il commento sulla pagina del Comune di Quinto, che aveva annunciato che i trattori avrebbero raggiunto anche via Castellana, via Isonzo e via san Cassiano, in direzione Silea, coinvolgendo la tangenziale e perciò anche la Noalese.

La causa del malcontento riguarda le nuove regole e i nuovi standard introdotti dall’Unione europea. A destare le proteste vi sono, nello specifico, le condizioni per accedere ai sussidi della Pac (Politica agricola comune), nata con l’obiettivo di

sostenere l’agricoltura aumentandone la produttività, ora con un occhio di riguardo anche ai cambiamenti climatici, con l’intento di ridurre l’impatto ambientale del settore.

Nel post del Comune di Quinto si parlava di “ragioni” degli agricoltori. Questi sussidi, infatti, sono divenuti nel tempo quasi fondamentali per la sopravvivenza delle aziende agricole italiane ed europee e sono spesso stati accompagnati da ulteriori aiuti al settore (tra cui il riconoscimento di un apposito regime forfettario in Italia), costando parecchi miliardi di euro a contribuenti e consumatori.

Ma qual è l’impatto che il settore agricolo ha a livello nazionale? Stando alla World

Bank, nel 2022 agricoltura e pesca hanno generato l’1,8% del Pil, impiegando il 7% degli occupati solo per il comparto agricolo (5% uomini, 2% donne); dati in quasi costante calo nel tempo.

Ma nonostante i sussidi, il problema di fondo, spesso non considerato, permane: l’agricoltura resta un settore a basso valore aggiunto, sempre più insostenibile se trattato attraverso politiche di sostegno economico.

All’Italia e all’Europa servono nuove alternative e risposte per salvaguardare un settore fondamentale, per quanto a basso valore aggiunto, come l’agricoltura: spazio dunque all’innovazione e allo sviluppo, promuovendo la crescita delle piccole e medie imprese, a una maggiore specializzazione professionale e a modelli più produttivi. Un’agricoltura 4.0, insomma, che sappia dare risposte più valide a tutti, soprattutto agli agricoltori.

E magari, senza la necessità di rumorosi cortei di fronte ai quali chi contadino non è, come dice il Comune di Quinto, deve solo “cercare di pazientare”. Gaia Zuccolotto

A scuola di pesca con il Comune di Quinto

Sono ripartiti all’inizio di marzo gli appuntamenti con il progetto “Peschiamo insieme”, la scuola di pesca del Comune di Quinto di Treviso che ormai da qualche anno si propone di insegnare ai più giovani l’attività della pesca.

L’iniziativa, nata in collaborazione con l’associazione Pescatori Sile e il laghetto di pesca sportiva “Lago al Bacino”, è ormai consolidata e ha visto nel tempo la partecipazione di numerosi ragazzi e ragazze che grazie ai tutor volontari dell’associazione Pescatori Sile hanno potuto diventare giovani aspiranti pescatori, entrando a conoscenza e approfondendo anche differenti tecniche di pesca.

“Il rispetto della natura e un clima di relazioni serene sono solo alcune delle caratteristiche del bel gruppo di partecipanti che in questi anni si è creato”, sottolinea il Comune di Quinto.

Partecipare è semplice. Sarà infatti sufficiente iscriversi al progetto: verranno fornite gratuitamente tutte le attrezzature necessarie per chi non ne fosse già in possesso e potranno partecipare anche ragazzi non residenti a Quinto. Ogni venerdì ci si darà appuntamento dalle 15 alle 17 al laghetto di pesca sportiva di Quinto. Non solo: per chi non fosse del tutto convinto, sarà possibile fare alcune lezioni di prova prima di procedere all’iscrizione.

È il momento di abboccare: canne alla mano, a Quinto si pesca. (g.z.)

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Quinto di Treviso

Cantiere per un lavoro solidale. Il progetto quintino che offre occasioni alle persone in difficoltà

Tante realtà, un’unica grande rete inclusiva che abbraccia il territorio

Ci sono realtà locali che agiscono silenziosamente ma la cui azione fa una differenza importante. Fra queste, a Quinto di Treviso, vi è il “Cantiere per un Lavoro Solidale”. Nato nel 2016 dalla spinta della parrocchia e di alcune associazioni del territorio, è oggi un punto di riferimento consolidato per chi cerca aiuto nell’inserirsi (o reinserirsi) nel mondo del lavoro: non è un ufficio di collocamento, ma un insieme di associazioni e cooperative, riunitesi per fornire il loro volontario contributo, dando a tutti una possibilità di ripartire attraverso iniziative e progetti sociali. Sono la capofila La Casa di Michela, Casa Respiro, Casa San Cassiano, Domus Nostra, la Caritas di Quinto e la Caritas di Zero Branco: sei realtà, un’unica grande rete. A raccontarcela è stato il suo direttivo.

“Il Covid aveva bloccato parte delle nostre attività di manutenzione, piccole pulizie del verde e ritiro di mobili usati, ma dopo la pandemia c’è stato un rilancio, anche grazie al cambio sede – spiegano dal Cantiere –, ma soprattutto attraverso l’inserimento di nuove iniziative che sono confluite in questo nuovo percorso”.

I nuovi spazi, infatti, hanno permesso di unire i due principali fronti di cui la realtà si occupa, quello della vendita (mercatino dell’usato e sartoria) e quello dell’operatività, dal momento che il negozio si trova ora vicino a uno degli ambienti in cui alcune persone del circuito svolgono le loro attività.

Come ogni cantiere che si rispetti, anche il Cantiere quintino cresce e si evolve. “A fine 2023 abbiamo visto un incremento importante delle vendite, oltre a un aumento significativo dei volontari che sono passati da 25 a 30” affermano dal direttivo.

Non solo. “Una delle cooperative aderenti al progetto del Cantiere è diventata di tipo B (n.d.r. svolgono “attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate” su commessa) – proseguono –. Nel tempo abbiamo aiutato moltissime persone a reinserirsi nel mondo del lavoro, anche sostenendoli nel costruire loro pro-

getti imprenditoriali: insomma, ci occupavamo di “far ripartire la macchina”. Adesso però con le commesse direttamente gestite con Ulss e aziende il tutto si è evoluto”. E se volessimo dare alcuni dati? Tra gli interventi del Cantiere, di primaria importanza è divenuto proprio quello delle attività su commessa: 2 le commesse private in convenzione gestite, 10 le persone attualmente inserite in progetti

Da 25 a 30 volontari nell’ultimo anno e la più anziana ha 90 anni: “Sono i giovani che mancano, ma le porte della nostra realtà sono sempre aperte a tutti”

di socializzazione e inclusione sociale, ma anche di avvio al lavoro. C’è poi la parte relativa all’art.14 della legge 68, per la quale aziende impossibilitate nella gestione di lavoratori svatnaggiati possono dare supporto a cooperative sociali che si occupano di questo: 5 gli inserimenti del Cantiere in questo ambito. Fra le persone coinvolte nelle attività, alcune arrivano da Quinto, la maggior parte dai territori limitrofi. Al 31 dicembre 2023, erano 17 persone in totale quelle occupate in modo continuativo nei progetti del Cantiere, di cui 5 soggetti svantaggiati, 8 destinati all’inserimento socializzante e/o la-

vorativo, oltre a 3 operatori e un coordinatore.

“Vogliamo essere un ambiente accogliente e coinvolgente, è l’unico modo per rendere davvero efficace il nostro operato – dichiarano dal Cantiere –. Perché questo sia possibile devono crearsi nel territorio atteggiamenti inclusivi proattivi e di collaborazione”. Fondamentale è stato creare quindi una “doppia rete”: una rete che includesse più associazioni possibili nel territorio, ma che facesse sentire incluso anche chi si fosse rivolto a quella realtà.

Il merito di tutto questo però è anche dei volontari. La più anziana (e caparbia) di loro ha 90 anni, ci racconta il Cantiere, “e ancora non ha smesso di insegnare”: si occupa della sartoria e insieme ad altre 3 ex sarte professioniste si occupa della formazione in quest’ambito.

“Sono i volontari giovani che mancano”, ammette il direttivo. Alla domanda sul perché di questa carenza a loro parere, la risposta è decisa, ma non arrendevole: “La società sta cambiando. Pur essendo una regione ad alto tasso di volontariato, questo si sviluppa solo dopo una certa età. Forse si tratta soltanto di tempo necessario a comprendere la società per poi mettere in pratica ciò che si è conosciuto del mondo fino ad allora – concludono –. Le nostre porte sono comunque sempre aperte: esperti o semplici persone cariche di buona volontà sono sempre benvenuti fra le nostre fila e l’età non conta”.

“Vogliamo essere un ambiente accogliente e coinvolgente, è l’unico modo per rendere davvero efficace il nostro operato. Perché questo sia possibile devono crearsi nel territorio atteggiamenti inclusivi proattivi e di collaborazione”

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Il libro. Scritto dall’avvocato e sindaco di Cavallino - Treporti con il giornalista Francesco Cassandro

Storie di avvocati e ordinaria giustizia: “In scienza e conoscenza” di Roberta Nesto

Sono narrati 29 casi che Nesto si è trovata a seguire nella sua carriera professionale: “Possono essere un esempio e un aiuto a chi si trova nelle stesse situazioni”

S’intitola “In scienza e conoscenza” il primo libro di Roberta Nesto, avvocato e sindaco di Cavallino-Treporti. È stato scritto a quattro mani con il giornalista padovano Francesco Cassandro, scomparso a inizio febbraio, poco dopo l’uscita del libro. Dopo l’anteprima nella sua Cavallino-Treporti, il tour di presentazione è partito a inizio marzo da San Donà di Piave. Nel libro sono ricostruite 29 storie che Nesto, come avvocato, si è trovata a seguire nella sua carriera professionale.

“Il libro, - sottolinea Nesto, - è stato scritto quando, confrontandomi con Francesco Cassandro, ho preso il coraggio di raccontare quelle storie che, nel corso degli anni, gli stessi miei clienti mi avevano chiesto di narrare, perché potessero essere di esempio e aiuto ad altre persone, che potrebbero trovarsi nelle stesse situazioni”. Metà sono storie che riguardano aspetti della vita familiare. Come la vicenda di una giovane madre, che naviga tra le difficoltà della vita e le prevaricazioni, per ottenere giustizia e sicurezza per se stessa e le figlie. Oppure il desiderio di un figlio di vivere con il padre dopo la separazione dei genitori, con tutte le sfide legali ed emotive che ne conseguono. Le altre storie riguardano controversie di carattere amministrativo e civile, ma anche

vicende di natura penale.

“Sono fatti dai contorni variegati, perché le storie a volte prendono una strada che può essere imprevedibile, - continua Nesto, - ho pensato a questo libro per tanti anni e alla fine, ragionando con Francesco Cassandro, siamo riusciti a quattro mani a trovare la soluzione che lo rendesse un racconto leggero e fruibile. Adesso, purtroppo, Francesco non c’è più. Questa è stata la sua ultima opera e, proprio per questo, è ancora più preziosa e mi rende orgogliosa. Credo che questo libro abbia un valore per quello che potrà insegnare, per le riflessioni e le indicazioni che potrà dare. Se anche una sola persona ne troverà ispirazione, allora sarò contenta”.

Anche la scelta del titolo, “In scienza e conoscenza”, è stata frutto di un confronto tra Nesto e Cassandro. “In scienza, perché il diritto è una scienza, che implica uno studio per essere difeso. Ma tratta di vicende che implicano anche conoscenza e coscienza. - spiega l’avvocato Nesto - Il filo conduttore che lega le storie è che la vita è complessa. Conviene mirare bene l’obiettivo, avere chiaro lo scopo da raggiungere, cercare il professionista più adeguato e guardarlo negli occhi, per capire se sia la persona giusta per te. L’altro insegnamento è che prevenire è meglio che curare. Meglio in-

formarsi prima, per evitare di commettere errori”.

Nell’introduzione del libro, Roberta Nesto, intervistata dallo stesso Cassandro, condivide una serie di riflessioni sulla sua carriera e le passioni. E racconta il suo contributo alla comunità, assumendo

ruoli come quello in Provincia, anche nella Commissione Pari Opportunità, e nella sua Cavallino-Treporti come vicesindaco prima e sindaco poi. “Sindaco e avvocato sono due attività che si supportano l’una con l’altra - conclude Nesto -. Facendo l’avvocato, rimani a

contatto ogni giorno con i problemi e i valori della gente. Lo stesso facendo il sindaco. L’arricchimento che trai da queste vicende umane, dal coinvolgimento con le persone e dalle loro emozioni, ti aiuta a migliorarti giorno dopo giorno”.

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La presentazione del libro a inizio marzo a San Donà di Piave

Street art. A Preganziol l’opera di Andrea Lucchese che strizza l’occhio anche all’ambiente

“Dal Futuro” e per il futuro: ecco l’opera che aiuta a respirare meglio

Via Vecellio si è colorata dei toni del cielo: un ambiente spesso minacciato dai rischi che l’inquinamento, sentinella degli eccessi umani ai danni dell’intero pianeta. È comparso infatti lungo il muro esterno delle scuole elementari di Preganziol un lunghissimo murales azzurro.

I soggetti sono foglie, bolle, fili d’era e goccioline bianche e blu: prova del valore che la natura ricopre nella vita dell’uomo. Prova anche dell’impegno preganziolese nel dare centralità anche a pratiche di rispetto e salvaguardia dell’ambiente. Sì, perché il murales delle scuole elementari non è un’opera di semplice street art, ma molto di più.

Anzitutto, è stata realizzata “Dal Futuro”: questo il nome dell’iniziativa dietro alla quale si cela Andrea Lucchese, illustratore e artista trevigiano che, su propria iniziativa e proposta, ha deciso di donare a Preganziol il suo capolavoro su cemento, realizzandolo insieme al collettivo dell’Inchiostreria, negozio di tatuaggi di Treviso.

Ma il murales è stato realizzato anche “per il futuro”: lavorando con una tecnologia a semiconduttore, si è potuto realizzare un’opera fatta di pittura totalmente minerale e… con dei superpoteri speciali.

Il Lucchesi di via Vecellio, infatti, è in grado di eliminare batteri, funghi, muffe e persino odori: tutte sostanze che con lo smog tendono ad accumularsi nell’aria, rendendola meno respirabile e salubre per gli esseri umani (e non solo).

Profondamente grata e orgogliosa l’amministrazione comunale, che ha sostenuto l’opera con un piccolo contributo: “Un grandis-

simo ringraziamento ad Andrea Lucchese. Dopo l’Arena, il Circolo anziani e ora con il muro esterno delle scuole elementari sul lato di via Vecellio, facciamo un altro passo verso una Preganziol colorata, che recupera grazie a queste forme d’arte contemporanee il proprio ambiente urbano”. E anche la propria salute, ci sarebbe da aggiungere.

Ma i ringraziamenti sono arriva-

ti anche da chi quel muro lo vede ogni giorno per andare alla propria scuola elementare, come riporta simpaticamente anche Lucchese sulla propria pagina: “Grazie signore che ci colori la scuola”, gli avrebbe detto una piccola studentessa di 7 anni. E se il riconoscimento arriva, così come il murales, “dal futuro”, allora forse si sta andando nella giusta direzione.

Lavorando con una tecnologia a semiconduttore, si è potuto realizzare un’opera fatta di pittura totalmente minerale, in grado di eliminare batteri, funghi, muffe e persino odori: tutte sostanze che con lo smog tendono ad accumularsi nell’aria

Concorso fotografico “La forza delle donne”: c’è tempo fine a fine mese per partecipare

Posticipata al 28 marzo la scadenza per partecipare al concorso fotografico “La forza delle donne” organizzato dall’associazione circolo parrocchiale “NOI don Ubaldo APS” di Conscio, in collaborazione con la Commissione Intercomunale per le Pari Opportunità di Casale sul Sile, Casier, Marcon, Mogliano Veneto, Preganziol e Zero Branco. Il concorso, a partecipazione

libera e gratuita, mira a celebrare e a valorizzare il ruolo della figura femminile nella società, evidenziando la straordinaria forza e resilienza dimostrata quotidianamente dalledonne in situazioni complesse, dolorose e incerte. Due le categorie di gara: ragazzi e giovani tra i 12 e i 25 anni non compiuti e over 25. Per i primi, in palio 300 euro per il primo classificato, 200 per il secondo

e 100 per il terzo; per i secondi 350 per il vincitore, 250 per il secondo sul podio e 150 per chi si aggiudicherà la medaglia di bronzo.

Nel mese di settembre le fotografie oggetto del concorso saranno raccolte ed esposte in una mostra ospitata presso lo spazio espositivo “Sala Mogliano – Spazio Arte Urbano” (Broletto) di Mogliano Veneto. (m.a.)

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storie ispiratrici di uomini e donne che hanno contribuito al progresso economico e all’innovazione

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Il murales delle scuole elementari e l’assessore Fabio Di Lisi con l’artista Andrea Lucchese

Tiro con l’arco. Le squadre femminili dell’associazione zerotina centrano il bersaglio e tornano a casa con delle medaglie

Ancora vittorie per gli Arcieri: a Pordenone un oro e un bronzo

Bilancio positivo per gli Arcieri di Villa Guidini che nei giorni scorsi hanno partecipato al Campionato italiano Indoor 2024, svoltosi alla Fiera di Pordenone.

La squadra zerotina torna a casa infatti con nuovi importanti titoli da aggiungere nelle pagine della sua storia. La medaglia d’oro, infatti, è andata alla Squadra femminile Allieve di arco nudo, composta da Beatrice Zinato, Alice Semenzato e Micol Rigobon, che hanno conquistato il titolo di Campionesse italiane. La squadra di Villa Guidini, dopo una partenza che la vedeva in svantaggio, ha saputo reagire e piano piano ha rimontato e superato nettamente le avversarie.

Ma c’è stata anche un’altra vittoria: è il bronzo conseguito dalla Squadra femminile Junior arco nudo, composta da Matilde Trevisan, Carlotta Venesia e Sofia Elisa

Cecchetto. “Quarte e sotto di alcuni punti prima dell’ ultima volée, con il classico “colpo di reni” hanno superato le concorrenti all’ultima freccia. “Emozioni a non finire”, ha commentato il presidente degli Arcieri di Villa Guidini, Fiorino Gobbo.

Al Campionato di Pordenone hanno partecipato però anche molti altri arcieri zerotini, alcuni alla loro prima esperienza: Cesare Cecchetto, Devis Florian, Riccardo Lazzarini, Riccardo Luzza, Giovanni Gasparato, Nicola Rigobon, Enrico Scattolin, Riccardo Fedalto, Marco Liana, Massimo Brugnaro e Veronica Antonello.

“Risultati eccezionali e numerosa partecipazione da parte degli Arcieri Villa Guidini, sono il frutto di un lavoro svolto costantemente in palestra – ha affermato Gobbo -. Un grazie di cuore ai tecnici

Disfatta per il Mogliano Rugby: Rovigo troppo forte

“Ci hanno messo sotto pressione e sono emersi”. È questo il commento del tecnico biancoblu, Marco Caputo, al termine della partita che ha visto il Mogliano Veneto Rugby scontrarsi con il Femi Cz Rugby Rovigo.

Dopo un primo tempo buono che ha illuso i biancoblu di poter vincere, gli avversari sono riusciti comunque ad avere la meglio, chiudendo con un 41-11 per Rovigo. Inutile per il Mogliano tentare di recuperare anche un solo punto di bonus in classifica. Nonostante il bel tempo, una giornata dura per gli avanti, dunque, sia in mischia ordinata che nelle maul.

“Nel primo abbiamo difeso bene. Poi nel secondo tempo abbiamo iniziato a commettere errori a ripetizione – ammette Caputo –. Volevamo giocare velocemente ma non ne abbiamo avuto la possi-

bilità, se perdi l’impatto e non giochi in avanzamento, difficilmente si riesce ad avere palle veloci. Sapevamo che Rovigo è una squadra molto fisica, abbiamo preparato bene il match in allenamento, ma poi in campo non è facile mantenere le aspettative. Abbiamo subito su nostri errori una meta subito all’inizio della seconda frazione e da li in avanti giocato per molto tempo senza la palla. Questo fa la differenza contro squadre di questa portata. Ora abbiamo due partite fondamentali, dobbiamo vincerle entrambe, non esiste altro risultato, ma dovremo cercare di giocare per vincere tutti e 4 i match che mancano alla fine del Campionato”.

Persa la battaglia, il Mogliano punta ancora a vincere la guerra: a testa alta si prepara a vincere lo scontro salvezza con i Lyons, sabato 16 marzo. (g.z.)

Francesco Aguiari, Massimo Brugnaro, Alessandro Rigobon e Alex Camelato che hanno preparato al meglio i nostri arcieri, al supporto determinante dei familiari e della società”.

Gaia Zuccolotto

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Benedict Grant in percussione (Credits: Alfio Guarise)

#Regione

Lo scenario. Si avvicina l’appuntamento con le elezioni, sarà un test cruciale Europa,

Italia, Veneto: tra divisioni e incertezze le forze politiche alla ricerca di una direzione

Si allontana la prospettiva del terzo mandato per Zaia, la Lega ci prova ancora con un disegno di legge, secco no dal Partito Democratico

Terzo Mandato

Il primo atto della partita per garantire il terzo mandato ai sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti e ai presedenti di regione, è andato in scena poche settimane fa in Commissione Affari Istituzionali e si è concluso con un respingimento della proposta avanzata dalla Lega Nord che, in quella sede, ha trovato il sostegno soltanto di Italia Viva.

Esplorando, però, dall’interno le posizioni dei partiti non sembra che le posizioni siano poi così monolitiche come emerso dal voto in Commissione.

Dentro la Lega Nord, che ha ritirato prima del voto l’emendamento per i sindaci portando avanti solo quello per i presidenti di Regione, c’è chi è fortemente convinto di questa operazione, che consentirebbe a Zaia in Veneto e a Fedriga in Friuli di ricandidarsi, e chi, consapevole che il provvedimento sarebbe stato respinto, lo ha votato perché non gli venisse rimproverato di non aver fatto neppure un tentativo per salvare i propri presidenti di regione. Ragionamento diametralmente opposto quello del Partito Democratico: la posizione ufficiale è quella che non prevede terzi mandati, ma sono molti dentro al partito a non condividerla soprattutto coloro i quali sono maggiormente legati ad alcuni pezzi da 90 come i presidenti regionali Bonaccini (Emilia Romagna), De Luca (Campania), Emiliano (Puglia) e ai Sindaci Nardella (Firenze), Decaro (Bari), Ricci (Pesaro). Decisamente contraria, in questo caso, senza contraddizioni interne, Fratelli d’Italia che non vede l’ora di capitalizzare, anche dal punto di vista amministrativo, la grande forza elettorale di questi anni.

Il Segretario Regionale della Lega Nord, Alberto Stefani ha già annunciato che questa partita è solo all’inizio e che ci riproverà at-

traverso la presentazione di una proposta di disegno di legge strizzando, anche l’occhio al Partito Democratico e mettendo sul piatto la possibilità di discutere insieme i caratteri della riforma autonomista dello Stato. Proposta, questa rispedita prontamente al mittente dal segretario regionale Democratico, Andrea Martella che non intende “barattare i futuri assetti del Paese con una norma salva Zaia”.

La Lega Veneta e la Lega Romana

Blaise Pascal, in un proprio noto scritto, affermava che “il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce”. Potremmo dirla così la divaricazione, sempre più profonda, tra la Lega Veneta e la Lega Romana. Il partito territoriale ha un cuore che vuole l’autonomia, che rifiuta il Premierato Forte, che chiede il terzo/quarto mandato per Luca Zaia e che soffre l’esuberanza di Fratelli d’Italia che, quotidianamente, prenota posti per futuri sindaci, per la presidenza della regione Veneto e che si appresta a fare un boccone degli alleati alle prossime Europee.

La Lega che siede a Roma, quella del “Salvini Premier” che ha preso il posto del “Nord” nel simbolo per intenderci, questa ragione non la conosce, o non la vuole comprendere. Troppo necessario, soprattutto in una fase di debolezza elettorale, il rapporto con gli alleati di Governo per potersi permettere di cedere alle pulsioni del territorio. E se anche Luca Zaia, solitamente distante dai dibattiti interni e dal prendere posizioni troppo manifeste, si è lasciato di recente andare ad un “preferivo la Lega Nord”, significa che qualcosa sta per accadere.

L’Europa chiama?

A misurare la temperatura del Governo ci penseranno certamente le tante elezioni amministrative,

ma soprattutto quelle Europee. Il voto per andare a Bruxelles, infatti, è il più politico di tutti per definizione, non ci sono gli schieramenti e si indica il partito che si preferisce senza alcuna “turbolenza” territoriale. Per intenderci se piace un sindaco per il proprio Comune si può anche scegliere di votare la persona, quindi, in particolar modo nei piccoli municipi, quello è un test fortemente influenzato da situazioni locali. Per le Europee invece si vota solo il partito.

Anche in questo la variabile si chiama Zaia: il Presidente ribadisce a ogni piè sospinto che non si candiderà per le Europee nono-

stante le pressioni del suo partito che vedono in lui un antidoto a quella che potrebbe essere una vera e propria disfatta nel derby tra alleati. Una scelta, quella del “Doge Veneto”, granitica o una tattica volontà di non dare l’impressione di non credere più nel quarto mandato? Lo si potrà scoprire presto, anche se per comprendere cos farà Zaia nel caso in cui non andasse in Europa c’è molto tempo visto che il suo mandato scade nel 2025 salvo proroghe determinate dal Covid del 2020.

Nel PD non ci sono molte più certezze: la leader nazionale Elly Schlein sembra determinata a

candidarsi in tutte le circoscrizioni nonostante in molti glielo stiano sconsigliando anche per non prestarsi ad un confronto diretto con Giorgia Meloni che potrebbe compiere, guidando le liste di Fratelli d’Italia, la stessa scelta. L’altra variabile è determinata da Stefano Bonaccini: il Presidente dell’Emilia Romagna, uscito sconfitto dalle primarie del PD pur avendo vinto il voto nei circoli, è in scadenza proprio come Zaia. La Segretaria Nazionale lo vorrebbe in Europa, ma lui sembrerebbe preferire un ruolo nazionale sempre che non si riapra la possibilità di candidarsi nuovamente alle regionali. (r.r.)

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L’intervsita. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto

“L’autonomia avrà il via libera in tempi brevi, con il terzo mandato elettori liberi di scegliere”

Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, ora la battaglia per l’autonomia è approdata in Parlamento.

Come andrà a finire? Ci sarà davvero l’autonomia come l’aveva pensata la Lega?

Sinceramente penso di sì, perché stiamo parlando di applicazione della Costituzione. Non c’è nulla di eversivo in questo. Al di là di chi si è fatto scudo dell’inefficienza per le sue pretese politiche fuori luogo, che hanno poco a che fare con questo tema, l’autonomia verrà data alle regioni che la chiedono. Questo prevede la Costituzione. Più che le regioni che remano contro, cercando di frenare le richieste del Veneto, sono convinto che vi siano attività di lobby promosse da alcuni esponenti dei ministeri che non intendono perdere il proprio potere di mettere un timbro su qualche carta. Guardando ai territori e alle dinamiche interne alla maggioranza penso che la legge verrà approvata in tempi relativamente brevi.

Altro tema caldo è la vivace

protesta degli agricoltori contro le politiche comunitarie. Che ne pensa?

Ero a Bruxelles proprio nei giorni della protesta e ho visto dai palazzi della commissione europea quello che stava avvenendo. E’ la reazione a cinque anni delle misure imposte con il green deal, che presenta logiche e obiettivi assolutamente utopistici. L’appoggio da parte della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha portato l’agricoltura e tutta l’economia europea ad una situazione difficile da gestire. Ciò che è successo con gli agricoltori potrebbe anche ripetersi su iniziativa di altre categorie economiche. Siamo tutti d’accordo che dobbiamo far qualcosa importante e tutti devono metterci del suo per salvaguardare l’ambiente, per contrastare i cambiamenti climatici, ma non possiamo pretendere che ci siano passaggi impossibili da realizzare perché le tempistiche sono assolutamente assurde. Ciò che abbiamo visto in Europa secondo me è la giusta reazione a delle politiche che nulla avevano di logico

e che invece forse avevano molto di ideologico. Viene a mancare una concreta possibilità di applicazione.

E’ più acceso che mai anche il confronto sul terzo mandato dei presidenti di Regione. Lei è favorevole?

Assolutamente sì. E non perché c’è in ballo Luca Zaia ma perché secondo me i cittadini devono poter scegliere liberamente chi li governerà. C’è chi pensa che gli elettori siano poco attenti e inclini al ragionamento nel decidere chi dovrà guidare le istituzioni. Noi invece vogliamo che venga lasciato ai cittadini il potere di scegliere, la libertà di indicare il futuro governatore del Veneto. Il limite dei due mandati è assurdo e anti democratico. Sono parole che possono sembrare forti ma dobbiamo lasciare gli elettori libere di scegliere.

Se invece non fosse possibile ricandidare Zaia, come gestirete il rapporto con Fratelli d’Italia che punta ad avere un proprio presidente?

Con gli amici di Fratelli d’Italia andiamo d’accordo e rispondo

che questi aspetti si affronteranno anzitutto sui tavoli nazionali. Ricordo che anche quando Fratelli d’Italia aveva percentuali inferiori alle attuali hanno avuto dei candidati e dei presidenti in regioni strategiche per il partito come la Sicilia o l’Abruzzo. Perciò non vedo nulla di così rivoluzionario se la Lega chiede di restare al timone della Regione Veneto, sia per motivi storici e politici, ma an-

Due milioni di euro per sostenere l’imprenditoria femminile in Veneto

La Regione Veneto scende in campo a sostegno della promozione e sostegno delle piccole e medie imprese (PMI) giovanili con un Bando che mette a disposizione un totale di contributi erogabili pari a 2 milioni di euro. “Il supporto ai giovani che decidono di aprire una loro attività è fondamentale ed è positivo che la Regione investa in questo senso – dice Elisa Venturini Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale – Al 31 dicembre 2022 le imprese giovanili presenti in Veneto risultano circa 32.000 (con una riduzione del 2% rispetto al 2019) e rappresentano il 7,5% delle im-

prese attive presenti nel territorio regionale, valore di poco inferiore alla media nazionale (9%).

Come per tutto il tessuto imprenditoriale regionale, si tratta di imprese di piccole dimensioni, l’88% non supera i sei addetti, e la forma giuridica prevalente è quella della ditta individuale (50,5% delle imprese giovanili venete). Questo bando mette a disposizione delle risorse che possono risultare molto utili specialmente in fase di avvio e di sviluppo delle aziende giovanili”.

Per essere ammesse alle agevolazioni,

che visto il risultato ottenuto alle ultime elezioni politiche, dove la Lega ha ottenuto il maggior numero di voti. Sono aspetti da analizzare con attenzione e penso che una leader sensibile e non smemorata come Giorgia Meloni li terrà ben presenti. Qualche suo colonnello, al contrario, mi sembra abbia la memoria più corta”. (a cura di Giorgia Gay e Nicola Stievano)

le micro, piccole e medie imprese devono essere imprese individuali i cui titolari siano persone di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni. Gli interventi ammessi a contributo saranno le spese relative a beni materiali e immateriali o a servizi. Il contributo minimo è di 6.000 euro mentre il massimo è di 51.000 euro: la percentuale finanziabile massima pari al 30% delle spese e per questo non sono ammissibili interventi che comportino un investimento complessivo inferiore a 20.000 euro. La domanda va presentata entro mezzogiorno del 19 marzo.

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Roberto Ciambetti
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Elisa Venturini

L’appello. La parlamentare Pd Rachele Scarpa: Governo e Regione prendano sul serio il fenomeno

“Fondo per i disturbi alimentari, insufficienti i 10 milioni stanziati”

“È stato solo grazie alla mobilitazione collettiva che il Ministro Schillaci è tornato sui suoi passi, ma un semplice reintegro non basta, servono più finanziamenti”

Idisturbi del comportamento alimentare (DCA) rappresentano una crescente preoccupazione per la salute pubblica in tutto il mondo, inclusa la regione del Veneto. Questi disturbi, che includono principalmente l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il binge eating disorder. “In Veneto, come in altre parti d’Italia, si è assistito a un aumento dei casi di DCA - spiega Rachele Scarpa, parlamentare veneta del Partito Democratico - Questa tendenza allarmante sottolinea l’urgente necessità di risorse e finanziamenti per i centri dedicati al trattamento e alla prevenzione di tali disturbi. Se con la legge finanziaria del 2021 si era finalmente riusciti ad istituire un fondo di 20 milioni, la scellerata scelta del governo Meloni di eliminare le risorse ha messo in seria discussione la capacità di azione del nostro sistema sanitario. È stato solo grazie

alla mobilitazione collettiva che il Ministro Schillaci è tornato sui suoi passi: un semplice reintegro della metà del fondo, ovvero 10 milioni, che rimangono totalmente insufficienti. Rimane poi aperta la questione del mancato inserimento dei Disturbi Alimentare all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza. Garantire l’accesso universale al trattamento per i DCA attraverso i LEA significherebbe abbattere le

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barriere economiche che troppo spesso impediscono alle persone di cercare e ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno”. “In sintesi – conclude Scarpa - è imperativo che le autorità regionali e nazionali riconoscano la necessità di aumentare i finanziamenti e le risorse dedicate al trattamento dei DCA. Solo attraverso un impegno concreto e sostenuto sarà possibile affrontare efficacemente questa problematica.”

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Contrassegno unico per disabili Calzavara: “Censite oltre 120 mila targhe on line e soluzioni veloci per pass Ztl”

“Zetatielle Network è il circuito che abbiamo creato riunendo le banche dati e le informazioni sulle quasi 120mila targhe abilitate al transito nelle aree ZTL di 330 comuni veneti”. Così l’assessore alla programmazione, bilancio e personale della Regione Francesco Calzavara, ha annunciato l’avvio del contrassegno unico digitale per le persone con disabilità. “Si tratta di un progetto che abbiamo lanciato come Agenda Digitale del Veneto - ha aggiunto l’assessore - per l’inclusione dei cittadini con disabilità e che nel corso del 2023 ci ha evitato di recapitare quasi un milione di multe ai veneti. Accertamenti di violazioni che sarebbero poi stati contestati producendo un

reale risparmio di oltre 10 milioni di euro solo di spese di notifica. Liberi di muoversi oltre ogni barriera non dev’essere solamente uno slogan o una frase a effetto, ma un servizio concreto, tangibile e fruibile da parte del cittadino che può finalmente superare la barriera virtuale della Ztl per circolare in totale libertà e godere di un diritto previsto dal codice della strada”, ha concluso Calzavara.

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World Health Forum. Dal 20-23 marzo il prestigioso seminario con esperti da tutto il mondo

L’intelligenza artificiale nella medicina: a marzo Padova diventa la protagonista

Diversi mesi addietro proprio da queste colonne avevamo titolato “Padova Capitale della Salute” considerato il peso crescente che la città stava assumendo sulla scena nazionale e internazionale in termini di medicina grazie al grande impegno, anche strutturale per questo fondamentale settore e alla collaborazione, di altissimo livello, tra Amministrazione Comunale, Università, Azienda

teatro di questo fondamentale meeting che vedrà protagonisti alcuni tra i principali esperti mondiali in materia.

Si parte, come detto, il 20 marzo a Palazzo della Ragione dove dalle 15 ci saranno gli interventi del presidente della Regione Luca Zaia, del sindaco di Padova Sergio Giordani, e della rettrice dell’Università Daniela Mapelli che dialogherà con diversi esperti sul

ti successivi, al Centro Congressi. Tra gli appunti certamente più prestigiosi ci saranno certamente gli interventi di Mihaela van der Schaar dell’University of Cambridge, Tianxi Cai di Harvard Medical School, Boston, di Rosario Rizzuto, dell’Università di Padova, di Giusella Finocchiaro, dell’Università di Bologna. Il terzo giorno, tra gli altri, Alessandro Doria di Harvard Medical School, Boston,

Ospedaliera, Centri di Ricerca e Ulss.

Quasi a voler certificare questa tendenza ecco che dal 20 al 23 marzo Padova ha scelto di ospitare un seminario, forse il più prestigioso che ad oggi si è svolto a livello internazionale, su di un tema di grandissima attualità: l’applicazione dell’intelligenza artificiale in medicina.

Dopo l’apertura a Palazzo della Ragione sarà il Centro Congressi il

ruolo proprio degli Atenei. Si parlerà, poi, di pandemia chiedendosi se ci si debba aspettare, per il futuro, qualcosa di simile al covid e di Enti Camerali con il Presidente della Camera di Commercio, Antonio Santocono e quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Gilberto Muraro.

Il secondo giorno, il 21 marzo, si svolgerà, come tutti gli appuntamen-

Panagiotis Papapetrou, Stockolhm University, Sebastien Ourselin, King’s College London, Henning Muller, HES-SO Valais Techno-Pôle. Nella quarta e ultima giornata di lavori interverranno, tra gli altri, Tiziana Lippiello, Magnifico Rettore Università Ca’ Foscari di Venezia, Paolo Nespoli, Ex Astronauta ESA, Francesca Pasinelli, Direttore Generale Fondazione Telethon.

Zaia: “Veneto punto di riferimento della promozione della salute globale”

Presidente Zaia, il Veneto sta mettendo in atto azioni concrete per promuovere l’innovazione nella sanità.Il World Health Forum è il primo tassello?

In un Veneto che si attesta nuovamente ai vertici nazionali per i Lea, realizziamo un grande sogno. Una vera e propria legacy della sanità, che analizzerà il presente e approfondirà il futuro dell’evoluzione delle scienze mediche e delle tecnologie per migliorare la vita dei cittadini. Il Veneto diventerà per una intera settimana il cenacolo internazionale della medicina globale, identificando, altresì, i nuovi trend. Un evento di portata internazionale per riunire esperti della salute globale?

Facciamo da apripista riunendo in Veneto tutti coloro che hanno un ruolo attivo nel presente e nel futuro della salute globale, per delineare le prospettive future sul benessere e sulla prevenzione anticipando le nuove tecniche di diagnosi e le corrette gestioni dei dati sanitari. È la sintesi eccezionale di una sfida alla quale stiamo lavorando da due anni e dimostrerà il grande potenziale del Veneto nella sanità, nella scienza, nella ricerca, nell’intelligenza artificiale applicata alla medicina. Questo forum, destinato a crescere di anno in anno, si propone di diventare il nuovo punto di riferimento nel campo della sanità, simile al Forum Economico Mondiale di Davos, ma focalizzato sulla salute anziché sull’economia.

È emerso il tema delle imprese farmaceutiche e si è notata una carenza di ricerca nel nostro territorio. Questa è un’opportunità senza precedenti, poiché quando sei sotto i riflettori, si avvia un meccanismo virtuoso di promozione e attenzione. Diventeremo un incubatore di innovazione, considerando l’interesse crescente di aziende nel settore delle biotecnologie, della sanità e della produzione farmaceutica. In questo contesto, un forum che si pone al centro dell’attenzione internazionale è assolutamente necessario per catalizzare ulteriori progressi e partnership nel campo della salute globale.

Medicina e intelligenza artificiale: “L’Italia deve fare un passo in avanti”

Una parte significativa del programma del World Health Forum sarà dedicata all’evento Artificial Intelligence for Healthcare, che si terrà il 21 e il 22 marzo, focalizzandosi sull’esplorazione del ruolo dell’intelligenza artificiale e del machine learning nel campo della sanità. Un incontro, ideato dal professor Gaudenzio Meneghesso, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova e dal professor Roberto Vettor professore ordinario di Medicina interna.

“L’idea è nata dalla necessità di integrare gli studi, le analisi e i progressi tecnologici nel campo della medicina. Ringrazio anche la dottoressa Cristina Degan e il professor Mattia Veronesi per

il fondamentale supporto – commenta il professor Meneghesso –. L’intelligenza artificiale, se utilizzata correttamente, porterà vantaggi significativi in termini di efficienza medica e riduzione dei tempi di attesa per i pazienti. Ciò non significa l’eliminazione della professione medica, ma offrirà la possibilità di concentrarsi maggiormente sul benessere dei pazienti”.

Tra i relatori di spicco vi sono la Prof. ssa Mihaela van der Schaar (Università di Cambridge), il Prof. Alessandro Doria (Harvard Medical School) e il Prof. Sebastian Ourselin (King’s College London), i quali condivideranno le ultime innovazioni nel campo dell’IA in medicina, evidenziando il suo ruolo cruciale nella

trasformazione digitale delle scienze mediche.

La conferenza affronterà questioni legate all’etica e alla regolamentazione dell’intelligenza artificiale, che rappresentano uno dei principali temi di discussione odierni. “L’Italia deve fare un passo in avanti nel trovare una soluzione anche in questo ambito. Francia e Germania hanno già superato il divario amministrativo per poter avere le cartelle cliniche dei pazienti e poter analizzare attraverso l’intelligenza artificiale tutti i dati possibili. Le questioni etiche, come la violazione della privacy richiedono un’attenzione particolare sia da parte della comunità accademica che delle istituzioni e della società nel suo complesso”. (s.b.)

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Gaudenzio Meneghesso, Luca Zaia e Roberto Vettor

Economia. Roberto Boschetto (Confartigianato Imprese Veneto) sull’avvento delle nuove tecnologie

“Intelligenza Artigiana, la nostra forza Noi artefici di creatività innovativa”

“L’IA è il mezzo, non il fine, va governata per farne uno strumento capace di esaltare creatività e competenze ineguagliabili dei nostri imprenditori”

L’avvento dell’Intelligenza Artificiale sta portando scompiglio nel mondo della finanza e dell’economia. Da una recente analisi di Confartigianato Imprese Veneto emerge che il 36,2% del totale degli occupati italiani (8,4 milioni) potrebbe subire l’impatto delle profonde trasformazioni tecnologiche e dei processi di automazione. Le professioni più esposte sono quelle maggiormente qualificate e a contenuto intellettuale e amministrativo, a cominciare dai tecnici dell’informazione e della comunicazione, dirigenti amministrativi e commerciali, specialisti delle scienze commerciali e dell’amministrazione, specialisti in scienze e ingegneria, dirigenti della pubblica amministrazione. Tra le attività lavorative a minor rischio vi sono quelle con una componente manuale non standardizzata, proprio come è l’artigianato.

Approfondiamo questo aspetto con Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Veneto: “noi l’acronimo I.A. lo leggiamo Intelligenza Artigiana. Una dote indispensabile per realizzare un modello di sviluppo economico e sociale ‘a misura d’uomo’, ricco della creatività e delle competenze inimitabili delle piccole imprese venete. Sapremo vincere le sfide delle grandi transizioni con la forza dei valori artigiani, capaci di unire l’innovazione digitale con la tradizione manifatturiera per dare ’anima’ a prodotti e servizi belli e ben fatti, simbolo del made in Italy e frutto della testa, delle mani e del cuore dei nostri imprenditori”.

Vi sono timori per l’avvento dell’intelligenza artificiale anche nei processi produttivi?

“Non abbiamo nessuna paura del nuovo e della tecnologia, come pure nessuna nostalgia per vecchi modi di produrre. Il destino degli uomi-

ni e degli imprenditori di fronte ai rischi e alle potenzialità dell’intelligenza artificiale è uno dei temi cruciali per il futuro dell’economia e, in generale, delle nostre società. Confartigianato lo ha messo al centro di riflessioni e di iniziative che puntano sull’intelligenza artigiana per costruire il futuro sostenibile del made in Italy”.

In che modo arrivarci?

“L’intelligenza artificiale è un

mezzo, non è il fine. Non va temuta, ma governata dall’intelligenza artigiana per farne uno strumento capace di esaltare la creatività e le competenze, ineguagliabili, dei nostri imprenditori. Non c’è robot o algoritmo che possano copiare il sapere artigiano e simulare il nostro talento che rende unico nel mondo il made in Italy. Vogliamo consentire ai nostri imprenditori di partecipare alla sfida dell’innovazione per

migliorare l’eccellenza e l’unicità di ciò che producono”.

Quali le conseguenze per le aziende nel prossimo futuro?

“Il nostro Ufficio studi dimostra che l’intelligenza artificiale può trasformarsi da rischio in opportunità, in un’arma che le piccole imprese stanno sfruttando per ottimizzare le proprie attività. In particolare, il 6,9% delle nostre Pmi utilizza robot, superando il 4,6% della media europea e doppiando il 3,5% della Germania. Inoltre, il 5,3% delle Pmi usa sistemi di intelligenza artificiale e il 13% prevede di effettuare nel prossimo futuro investimenti nell’applicazione dell’IA. I sistemi di intelligenza artificiale porteranno ad un nuovo equilibrio del portafoglio delle competenze imprenditoriali, un fenomeno più marcato per le piccole imprese nelle quali l’imprenditore accentra su di sé attività caratteristiche di professioni ad elevato impatto di IA. Noi siamo certi che L’intelligenza artificiale si fonderà in modo collaborativo con l’”intelligenza artigiana” degli imprenditori”.

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Donne, “la vita ricomincia a 50 anni!”

Dal corpo alla mente, alle relazioni: prendersi cura di sè

Il progetto di rete che mette al centro la salute e il benessere della donna

“La

vita ricomincia a 50 anni!”: prendersi cura di sé, dal corpo, alla mente, alle relazioni!

E’ il titolo di un interessante progetto che mette al centro la donna, in una fase delicata della sua vita, per promuovere la cultura della prevenzione e del benessere in un contesto di collaborazione tra istituzioni della sanità, della politica-amministrazione, della ricerca e del sociale.

Il progetto, presentato a Ca’ Sugana, è dedicato alle donne in premenopausa ed è promosso dal Comune di Treviso, dall’Ulss 2 Marca Trevigiana e dall’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con Spazio Donna. Il progetto nasce dall’idea di Giorgia Ghirardo, laureanda in Infermieristica della sede trevigiana dell’Università di Padova, e della sua relatrice, Silvia Sturniolo, sviluppata nell’ambito della sua tesi di laurea. Lo scopo di “la vita ricomincia a 50 anni!” è quello mettere a disposizione del territorio della Marca, dove Giorgia Ghirardo vive, le sue conoscenze e di approfondire la Medicina di Genere per offrire un servizio alle donne “per sensibilizzarle e far nascere in loro la consapevolezza che è importante conoscersi a fondo per prevenire malattie tipiche della menopausa”, sostiene l’assessore alla Città Inclusiva, Gloria Tessarolo.

È stata, quindi, condotta un’indagine

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20 febbraio 2020-20 febbraio 2024, a quattro anni dal Covid

“Insieme per un mondo di salute”

La Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socio-assistenziali e del volontariato

Sintonizzati sul futuro.

Dal corpo alla mente, alle relazioni: prendersi cura di sè

Il progetto di rete che mette al centro la salute e il benessere della donna

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, il rispetto in cui vive per

al tuo son

20nel Comune di Treviso, patrocinata dall’Ordine dei Farmacisti, indirizzata alle donne in età perimenopausale, per misurare i fattori di rischio cardiovascolare in questo target. In tutte le farmacie del Comune sono state distribuite delle locandine contenenti un QR code per la partecipazione a un questionario anonimo che indagava i comportamenti associati alla salute del cuore, nelle donne di fascia di età compresa tra i 42 e 58 anni. Sono stati compilati più di 250 questionari nel periodo dicembre 2023-gennaio 2024. I dati raccolti dal questionario hanno messo in luce dei comportamenti mediamente salutistici da parte delle donne, oltre che una spiccata attenzione alla propria salute e una propensione al confronto con i professionisti per approfondire le conoscenze necessarie a un’autogestione ed empowerment personale.

“Quando parliamo di “fare rete” per il benessere dei cittadini e delle cittadine intendiamo proprio questo: coinvolgere le istituzioni, l’azienda sanitaria, l’Ordine dei Farmacisti ma anche l’università per dare maggiori opportunità” sostiene il sindaco Mario Conte.

intolleranze

la possibilità di rileggere criticamente i sistemi organizzativi all’interno dei quali tutti i giorni i professionisti operano”.

Farmacia

febbraio 2020 – 20 febbraio 2024, a quattro anni dall’irrompere della pandemia da Coronavirus, il giorno in cui a Codogno venne scoperto il “paziente uno”, il Ministero della Salute trasforma questa data in un’occasione per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale sanitario, socio sanitario, socio assistenziale e del volontariato sempre in prima linea negli anni del Covid.

Ma la Giornata del 20 febbraio, non vuole essere solo celebrativa e diventa dunque un’occasione per ripensare in chiave critica i sistemi organizzativi della sanità e di quanti vi operano quotidianamente. “Insieme per un mondo di salute” è lo slogan che vuole rappresentare questa visione più marcatamente interdisciplinare, fondata in modo più convinto su collaborazioni e interazioni tra i professionisti della sanità.

“L’esperienza del Covid –sottolinea la dr.ssa Antonia Demarchi, direttore delle Professioni sanitarie nell’Azienda Ulss 6 Euganea - ha messo in evidenza le fragilità del nostro sistema salute ma ha determinato anche

Lo slogan scelto rappresenta dunque il ruolo delle professioni che ogni giorno lavorano, spesso in condizioni difficili, per garantire la salute di tutti e senza citarlo esplicitamente richiama il concetto di One Health, una visione olistica basata sull’integrazione di discipline diverse, un approccio antico e, al contempo, innovativo in cui le collaborazioni interdisciplinari e le interazioni tra i professionisti possono rappresentare un nuovo schema di gestione per rendere efficace e sostenibile il sistema socio-sanitario.

La Giornata è diventata, quindi, un momento di riflessione e condivisione sulla complessità delle organizzazioni sanitarie specificatamente per quanto riguarda l’integrazione dei “saperi”, le modalità di interazione e comunicazione tra professionisti e con l’utente e di come le organizzazioni dovrebbero prendersi cura degli operatori sanitari.

“Dall’idea di Giorgia Ghirardo – prosegue - è nata un’indagine e una serie di incontri per le cittadine: una catena virtuosa che non può che replicarsi in futuro anche in altri ambiti”.

A seguito della valutazione dei dati raccolti, si sono strutturati in un ciclo di cinque incontri condotti da esperti e dedicati a tematiche di rilievo nella menopausa tra le quali, appunto, la salute del cuore. Gli incontri, aperti a tutti e senza necessità di prenotazione, si tengono fine alla fine del mese di marzo nella Sala Convegni dell’ospedale di Treviso, dalle 20.45 alle 22.30. I prossimi appuntamenti saranno dedicati a “Menopausa e cambiamento del corpo”, il prossimo 13 marzo, e “Amarsi da grandi: benessere personale e sociale della donna”, il 20 marzo. Come sostiene l’assessore alla Città Inclusiva, Gloria Tessarolo: “per prevenire è necessario prioritariamente conoscere”. Giorgia Ghirardo “si è rivolta alle istituzioni con fiducia” unendo l’amministrazione e la politica al servizio di sanità pubblica, ma anche alla ricerca e all’università. Si sono alleate istituzioni e università e diverse generazioni volte a lavorare ad un obiettivo comune: la salute e la prevenzione. Sembra che questo possa essere quello vincente e che si possa prendere come modello per altri progetti.

Infatti, l’azienda sociosanitaria, che “è da anni al fianco delle donne con i percorsi di prevenzione, diagnosi e cura”, sottolinea il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, a seguito dei progetti come quello presentato da Giorgia Ghirardo, ha ricevuto dalla Fondazione Onda un premio (assegnato a tutte e sei le strutture dell’azienda) e tre bollini rosa, il massimo della valutazione.

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Tecno Crane monta la gru per il via ai lavori

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una nuova funzione a palazzi storici è ancora più importante in un’ottica di sostenibilità e valorizzazione del territorio.

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chiederanno circa 3 anni.Il progetto di Palazzo Mandelli, dunque, si aggiunge ad altri progetti a cui Tecno Crane ha

za del territorio come Palazzo Foscarini a Padova o i diversi interventi nei centri storici di Castelfranco Veneto, Treviso, Venezia, Verona e Firenze. Un segno di grande competenza e attenzione che gli permette di portare a termine ogni impresa, da vera eccellenza del nostro

Per questo, per Tecno Crane, azienda di Campodarsego (PD) specializzata in vendita, noleggio e assistenza gru edili è sempre un orgoglio partecipare a progetti che mirano a preservare edifici di grande valore storico-artistico. Significa non solo mettere al centro il territorio ma anche la sua comunità, mettendo a disposizione delle persone la storia e la bellezza dei suoi luoghi.

Recentemente la squadra montatori di Tecno Crane è stata impegnata nel montaggio di una gru Liebherr 71EC, posizio-

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