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Al Ca’ Foncello chirurgia da record, oltre duemila interventi l’anno

Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?

La marcia verso le prossime elezioni regionali è quantomeno incerta. Prima la querelle sul terzo/quarto mandato per il presidente Zaia, poi quella sullo spostamento a primavere 2026 delle elezioni, ora il braccio di ferro tra Lega e Fdi per garantirsi la guida del centrodestra. Ora che ormai la prospettiva di una ricandidatura a presidenze per Zaia è definitivamente tramontata e che anche la data delle elezioni è chiara - ovvero entro il 23 novembre 2025, con il 16 come giornata più probabile – è tempo di alleanze e candidature. Questa volta sembra che, almeno per quello che riguarda la strategia, i ruoli si siano invertiti. Il centrosinistra, solitamente in ritardo a causa dei numerosi litigi tra alleati, ha già scelto il proprio candidato mettendo insieme una coalizione molto più ampia di quella di cinque anni orsono. Mentre il centrodestra è in preda alla confusione determinata dalla contrapposizione interna. Andiamo con ordine.

Il centrosinistra ha eletto a proprio alfiere un nome fuori dal giro dei soliti noti: Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso dopo una storica vittoria contro Giancarlo Gentilini che sembrava essersi allontanato dalla politica attiva. Un nome a sorpresa, in un certo senso, uscito dal cilindro del Partito Democratico che ha trovato il consenso di tutta la coalizione e che potrebbe, addirittura, allargare il perimetro a Azione di Carlo Calenda.

Economia, il sottosegretario

Massimo Bitonci annuncia semplificazioni e nuove risorse per il mondo delle imprese

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Numeri in crescita e grandi nomi per la nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto “Cartellone di alto livello”

DI SVAGO

Il Summer Nite Love Festival torna a Mogliano con grandi nomi, concerti gratuiti e uno spirito comunitario che dura da oltre 20 anni

alle pagg. 6 e 7

DI FEDELISSIMI E GUARDA AL VOTO

A Treviso il segretario veneto Stefani convoca oltre 400 amministratori e detta la linea: “Saremo protagonisti”

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SIl giallo dell’estate: con “La ghenga degli storti” Romero svela il cuore nero del Nordest

La Piazza Academy forma giovani talenti nella comunicazione e nella pubblicità

Creata una grande piazza lineare pedonale al servizio del commercio e della qualità della vita

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Chi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

ono passati più di 12 anni da quando si sentì parlare per la prima volta di Pfas e di inquinamento delle falde e dell’acqua potabile che arriva direttamente nelle nostre case. Ora la sentenza della Corte d’Assise di Vicenza, con la condanna di 11 ex dirigenti della Miteni per disastro ambientale, avvelenamento doloso delle acque destinate al consumo umano e altri gravi reati mette un punto fermo che dovrebbe anche essere un monito: chi inquina paga.

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Parte la Campagna Io Non Ti Abbandono”

Parte la Campagna “Io Non Ti Abbandono”, con un sito dedicato del Partito Animalista Italiano per le segnalazioni all’ufficio legale, www.ionontiabbandono.org

Con l’arrivo dell’estate cresce il vergognoso fenomeno degli abbandoni di animali, un dramma che non solo porta per le strade migliaia di animali innocenti, ma rappresenta un pericolo per gli automobilisti, oltre che un reato punito dal codice penale.

L’avv.Cristiano Ceriello, presidente del Partito Animalista Italiano, con l’inizio della Campagna #IoNonTiAbbandono, annuncia la nascita di un sito dedicato per la segnalazioni di abbandoni, di reati e di maltrattamenti sui nostri amici: www. ionontiabbandono.org

Dal sito, come precisa l’avv. Ceriello, anche in forma anonima si potranno inviare le segnalazioni che, subito dopo, saranno gestite dall’ufficio legale del Partito Animalista Italiano. Il fenomeno degli abbandoni, oramai, è un vero e proprio allarme sociale. In Italia, si stima come ogni anno vengono abbandonati circa 130.000 animali domestici, di cui 80.000 cani e 50.000 gatti, con un tasso di sopravvivenza inferiore all’80% per gli animali abbandonati. L’estate è il periodo di maggiore incidenza per gli abbandoni, ma il fenomeno è diffuso tutto l’anno.

Come ricorda Patrick Battipaglia, responsabile dell’Ufficio Stampa: solo nel 2023, si sono stimati circa 384 abbandoni al giorno, con picchi che aumentano con l’arrivo dell’estate. Ecco il perchè della necessità di un sito dedicato che faccia, in tempi brevi, arrivare direttamente le segnalazioni all’ufficio legale.

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La sentenza di Vicenza rappresenta infatti un precedente importante, perché per la prima volta viene riconosciuta la responsabilità penale diretta di chi ha inquinato consapevolmente. Il verdetto risuona come un potente monito e potrebbe rappresentate un importante punto di svolta nella lotta per la tutela ambientale e la salute pubblica, riconoscendo precise responsabilità penali. Dopo cinque anni di processo e 1 34 udienze 11 ex dirigenti dell’azienda chimica Miteni di Trissino – tra cui manager dei colossi internazionali Mitsubishi e ICIG che hanno rilevato l’azienda– sono stati condannati a pene complessive per 141 anni di reclusione, venti in più di quanto richiesto dal pubblico ministero. Quattro gli imputati assolti. Riconosciuti anche risarcimenti milionari al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, Arpav, società idriche, Comuni e cittadini. Probabilmente vi saranno successivi pronunciamenti negli ulteriori gradi di giudizio, qualcosa potrà cambiare, ma c’è un punto fermo che sarà difficile scalfire o mettere in discussione.

Per oltre cinquant’anni dallo lo stabilimento di Trissino sono state riversate nelle falde sostanze perfluoroalchiliche, i Pfas per l’appunto. Per decenni sono state usate in più ambiti, dai primi anni Duemila però alcune hanno smesso di essere usate perché si sono rivelate potenzialmente cancerogene e tossiche, a seconda dell’esposizione.

Questi “veleni eterni” si sono insinuati silenziosamente nel suolo, nell’aria e, in modo particolarmente insidioso, nelle falde acquifere, contaminando l’acqua potabile di centinaia di migliaia di cittadini tra le province di Vicenza, Padova e Verona. Un’area di circa 200 chilometri quadrati venne classificata “zona rossa” nella quale, attraverso decine di migliaia di campionamenti, era stata riscontrata la presenza di valori particolarmente elevati di Pfas. Ci sono voluti anni e anni di battaglie e di perseveranza per arrivare a questo pronunciamento che rappresenta ora un nuovo punto di partenza all’insegna di una maggiore attenzione e sensibilità verso gli aspetti ambientali di svariate attività. E senz’altro va riconosciuta la tenacia con cui le “Mamme No Pfas” hanno lottato misurandosi con ostacoli e impedimenti di ogni genere. In questi anni, insieme agli altri movimenti ambientalisti, hanno dovuto combattere tra mille difficoltà, ora il loro sacrificio è stato ripagato, anche se resta l’amarezza per le gravi conseguenze sulla salute di centinaia di migliaia di persone e sull’ambiente.

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L’apertura. Il sindaco Bortolato: «Un centro rinnovato, più vivibile e a misura di cittadino»

Il mercato torna nel cuore della città: nuova vita per Piazza dei Caduti

D opo quasi un anno di attesa e lavori di riqualificazione, il mercato settimanale del lunedì è tornato finalmente nella sua collocazione originaria nel centro di Mogliano. A partire dallo scorso 7 luglio le bancarelle hanno ritrovato spazio tra Piazza dei Caduti e via Don Bosco, in uno scenario completamente rinnovato che segna un momento importante per la rigenerazione urbana della città. «Restituiamo ai cittadini un

Con il completamento del cantiere, il ritorno del mercato rappresenta non solo la conclusione di un intervento urbano strategico, ma anche l’inizio di una nuova fase di rilancio del centro storico. Entusiasta anche Martina Cocito, assessore al Commercio: «Il nuovo spazio è stato progettato fin dall’inizio tenendo conto delle esigenze dei mercatali. Oggi abbiamo una piazza pronta ad ospitare un mercato di qualità, capace di

luogo simbolico e ora ancora più accogliente – ha dichiarato con soddisfazione il sindaco Davide Bortolato – Il cuore della città torna a vivere grazie a spazi ripensati per essere più inclusivi, senza barriere, capaci di stimolare la socialità e sostenere il commercio locale».

La pedonalizzazione e valorizzazione delle aree centrali della città, avviata lo scorso ottobre, ha portato alla temporanea ricollocazione del mercato in Piazza Pio X e via IV Novembre, mentre il mercato agricolo di Coldiretti era stato spostato in Piazza Donatori di Sangue. Per quest’ultimo, il ritorno in Piazza dei Caduti è fissato per venerdì 18 luglio.

rafforzare il legame tra cittadini e territorio. Questo lunedì sarà un giorno speciale: un momento di ripresa e festa per tutti».

L’amministrazione ringrazia gli operatori commerciali per la collaborazione e la pazienza mostrata durante i mesi di spostamento. L’obiettivo ora è valorizzare al massimo questa nuova cornice, rendendo il mercato non solo un luogo di acquisti, ma un punto d’incontro vivo e dinamico per l’intera comunità.

Il ritorno del mercato in centro è un tassello di un progetto più ampio con cui l’amministrazione intende trasformare Mogliano in una città sempre più sostenibile,

accessibile e partecipata. Come ha ribadito il sindaco Bortolato: «La nostra visione è chiara: costruire una città dove le persone tornano protagoniste degli spazi pubblici». «Si tratta di lavori davvero importanti e non solo per la sostituzione e il potenziamento dei sottoservizi e la fondamentale messa in sicurezza idraulica per un efficiente smaltimento delle acque meteoriche - conclude il sindaco Bortolato – il rifacimento della pa-

vimentazione e degli arredi urbani, con l’eliminazione delle barriere architettoniche, hanno regalato alla città uno spazio decisamente migliore, non solo per i cittadini, ma anche come sito per i mercati settimanali».

Il progetto, che rappresenta l’opera pubblica di maggior portata mai intrapresa dal Comune, è finanziato con un investimento di 2.845.000 euro grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

«La creazione di una piazza pedonale è fondamentale per la vivibilità del centro, che diventerà un vero e proprio salotto cittadino», ha dichiarato il Sindaco. La pedonalizzazione, oltre a rendere la zona più sicura e accogliente, favorirà lo sviluppo del commercio, offrendo nuove opportunità agli esercizi locali e stimolando l’apertura di nuove attività.

Anna Bergantin

Cambio al vertice dei carabinieri di Mogliano: Salvatore Vena nuovo comandante

Il Luogotenente Carica Speciale Salvatore Vena ha assunto lunedì scorso il comando della Stazione Carabinieri di Mogliano Veneto, subentrando nella nuova funzione dopo aver retto per oltre sette anni la Stazione di Casale sul Sile. Cinquantadue anni, originario di Vicenza, il Luogotenente Vena vanta un’esperienza professionale trentennale nell’Arma dei Carabinieri. Dopo l’arruolamento nel 1991 e il conseguimento del grado di Maresciallo nel 1999, ha prestato servizio in diversi Reparti territoriali del Friuli Venezia Giulia, al Nucleo Operativo e Radiomobile di Bassano del Grappa e alla Tenenza di Oderzo, maturando competenze operative e investigative di rilievo. Ha partecipato a missioni internazionali di pace nei Balcani ed è in possesso di qualifiche specialistiche in rilievi tecnico-scientifici e tecniche investigative.

Nel corso del suo comando a Casale sul Sile ha saputo coniu-

gare un’azione di guida lucida e autorevole con una profonda conoscenza del territorio, dimostrando particolare sensibilità verso le istanze della cittadinanza. Grazie a una costante azione di prossimità e al coordinamento efficace delle attività di controllo, ha contribuito al rafforzamento del senso di sicurezza collettivo, conseguendo nel contempo importanti risultati operativi. «Rivolgo un caloroso benvenuto al Luogotenente Salvatore Vena, che porta a Mogliano il suo prezioso bagaglio di esperienza e competenze – ha dichiarato il Sindaco di Mogliano Veneto, Davide Bortolato –. Siamo certi che saprà interpretare al meglio il ruolo di Comandante della nostra Stazione, contribuendo alla tutela del territorio e alla sicurezza dei cittadini. Al tempo stesso, desidero esprimere un sincero ringraziamento al Luogotenente Carmine Amoroso, che in questi ultimi tre

mesi ha saputo guidare la Stazione con senso del dovere, equilibrio e grande professionalità». Il trasferimento del Luogotenente Vena a Mogliano Veneto rappresenta un ulteriore riconoscimento del valore professionale e umano di un Comandante apprezzato per equilibrio, fermezza e dedizione al servizio.

«A nome di tutta l’amministrazione comunale e della cittadinanza ringrazio il Luogotenente Carica Speciale Salvatore Vena, alla guida del Comando della Stazione Carabinieri di Casale sul Sile, per il prezioso contributo che ha portato. In questi sette anni d’incarico si è sempre prodigato per il bene e la sicurezza dei cittadini, con devozione e autorevolezza, lavorando a fianco delle istituzioni e delle altre forze dell’ordine. Gli auguriamo il meglio per il proseguo della sua carriera», ha affermato la sindaca di Casale, Stefania Golisciani. (a.b.)

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Eventi estivi/1. Previste 700 ore di attività gratuite in 15 Comuni della Marca

Un’estate di movimento per gli anziani: “RiDatti una Mossa al Parco”

Per molti anziani l’estate può essere una stagione difficile, soprattutto per chi resta in città mentre amici e parenti si spostano verso località di villeggiatura. Le giornate si allungano, il caldo si fa sentire, e il rischio è quello di ritrovarsi soli, chiusi in casa e inattivi. Ma quest’anno, c’è un’alternativa concreta e tutta da vivere: “RiDatti una Mossa al Parco”, l’iniziativa promossa dal Servizio Promozione della Salute dell’Ulss 2, in collaborazione con le amministrazioni comunali, le associazioni sportive del territorio e con il supporto di AICS e ASI. Con oltre 700 ore di attività gratuite, l’iniziativa promossa dall’Ulss 2 e dalla rete “Lasciamo il Segno” rappresenta una vera boccata d’ossigeno anche e soprattutto per la popolazione anziana, spesso la più esposta al rischio di sedentarietà, isolamento e declino del benessere psicofisico. L’edizione 2025 propone 69 discipli-

ne, molte delle quali pensate con attenzione per le esigenze degli over 65: ginnastica dolce, yoga, stretching, tai chi, nordic walking, meditazione, pilates soft e camminata metabolica. Tutte attività a basso impatto cardiovascolare, ideali anche per chi ha mobilità ridotta o è alla prima esperienza con l’esercizio fisico. “Muoversi fa bene al corpo, ma anche allo spirito”, racconta Luigina, 74 anni, che da anni partecipa ai corsi di ginnastica dolce organizzati nel parco vicino casa. “Ho trovato nuove amiche, mi sento più energica, e non vedo l’ora che inizi la nuova stagione”. Non serve essere sportivi o in perfetta forma fisica: bastano un paio di scarpe comode, la voglia di stare all’aria aperta e il desiderio di prendersi cura di sé. E il resto lo fa la magia dei parchi, trasformati in veri spazi di salute, socializzazione e benessere. Il tutto grazie alla generosa partecipazione di 74 as-

sociazioni sportive, che mettono gratuitamente a disposizione professionalità ed entusiasmo.

I Comuni aderenti all’edizione 2025 sono: Breda di Piave, Cappella Maggiore, Casale sul Sile, Casier, Istrana, Morgano, Orsago, Ponzano Veneto, Preganziol, Riese Pio X, Roncade, San Biagio di Callalta, Treviso, Vittorio Veneto e Zero Branco. L’iniziativa non solo promuove uno stile di vita attivo, ma riporta le persone nei parchi, riscoprendo questi luoghi verdi come centri vitali delle nostre comunità urbane. Un’opportunità concreta per gli anziani di spezzare la routine, conoscere nuove persone, mantenersi in salute e sentirsi parte attiva del proprio quartiere. La partecipazione alle attività richiede solo la sottoscrizione di una tessera assicurativa da 10 euro una tantum, valida per tutta la durata del progetto e per tutte le attività offerte nei 15 Comuni aderenti. Un investimen-

to minimo per un’estate ricca di movimento, incontri e sorrisi. È possibile consultare il calendario dettagliato con sedi, orari e attività sul sito ufficiale dell’Ulss 2. Inoltre, tutti gli aggiornamenti e curiosità sono disponibili sui canali social di Lasciamo il Segno. L’iniziativa non è solo un progetto

“Luglio in Biblioteca”: un’estate di scoperte e creatività per grandi e piccini

Anche per l’estate, la Biblioteca Comunale di Preganziol si conferma un punto di riferimento imprescindibile per la vita culturale del territorio. Con il ritorno dell’iniziativa “Luglio in Biblioteca”, l’amministrazione comunale propone un programma ricco e variegato, pensato per coinvolgere bambini, famiglie e appassionati lettori di ogni età. Da questo mese, ogni martedì pomeriggio la biblioteca sarà animata da una serie di eventi gratuiti, con l’obiettivo di offrire ai più giovani un’alternativa stimolante alle consuete attività estive. Tra letture animate, laboratori creativi e proiezioni cinematografiche, i bambini potranno vivere l’estate all’insegna della scoperta e dell’immaginazione. Il primo film in programma, il 15 luglio, sarà dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia e primaria, con inizio alle ore 17:00. Il 22 luglio la biblioteca si trasformerà in

uno spazio magico con l’attività “Storie e Mattoncini Colorati”, pensata per i bambini della scuola dell’infanzia. Attraverso narrazioni animate e la costruzione con mattoncini, i piccoli partecipanti daranno vita ai personaggi delle fiabe ascoltate, unendo gioco, manualità e fantasia in un’esperienza educativa e divertente. La rassegna si concluderà il 29 luglio con l’attività “Giochi da Tavolo”, rivolta agli studenti delle scuole medie. Un pomeriggio dedicato a giochi di società, dai grandi classici alle proposte più moderne, per stimolare strategia, collaborazione e sano spirito competitivo, in un clima amichevole e aggregante. Tutti gli eventi sono gratuiti, anche se per alcune attività è necessaria la prenotazione. Un’occasione preziosa per nutrire la fantasia, incoraggiare la curiosità e promuovere la lettura come pratica quotidiana. (s.b.)

di promozione del movimento: è una carezza d’estate per chi resta in città, un’occasione di rinascita per il corpo e per lo spirito, un modo per dire “io ci sono” – a qualsiasi età. Perché muoversi fa bene. E farlo insieme è ancora più bello.

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Eventi/2. Suoni di Marca e tanti appuntamenti musicali animano la città fino a settembre

Al via il Summer Nite Love Festival 2025

Appuntamento con la tradizione, al concerto dell’Assunta tributo a Bizet

STuoni di Marca. Dall’11 al 26 luglio 2025 le Mura di Treviso tornano a popolarsi di musica e appassionati della grande musica nazionale e internazionale con Suoni di Marca. I concerti si uniscono al divertimento, al relax e alla valorizzazione del territorio. La zona, accessibile tramite un simbolico contributo responsabile, oltre ai numerosi concerti propone anche l’Area Bimbi dedicata alle famiglie, il Percorso del Gusto, dove poter fare un aperitivo o cenare tra i molteplici stand di street food da tutto il mondo, e l’artigianato di qualità della Mostra Mercato. Fra gli artisti già confermati: I Patagarri e GroundNation, Enzo Avitabile, Il mago del Gelato ed Espana Circo Este, Emma Nolde e Joan Thiele, Estra e Tre allegri ragazzi morti, Folkstone, Oliver Skardy (celebrates Pitura Freska), Lamante e Offlaga disco Pax, Pupo e Cisco & ex Modena City Ramblers.

orna anche quest’anno, puntuale come ogni estate, il Summer Nite Love Festival, uno degli appuntamenti più attesi nel panorama della musica indipendente del territorio. Un festival storico, che da oltre vent’anni anima le serate dell’estate moglianese e che nel tempo è diventato un punto di riferimento per diverse generazioni di appassionati. Dal 18 luglio tra gli artisti annunciati si contano Mellow Mood, Los Pollos Hermanos, Scandalos, Hobos, Anna Castiglia, Murubutu, Cattivi Bambini, La Scimmia, Giorgio Poi, The Movement. Organizzato con passione e dedizione dai volontari dell’associazione promotrice, il festival si svolge, come da tradizione, nella suggestiva cornice naturale del Parco Primavera di Mogliano Veneto, tra l’ultima settimana di luglio e la prima di agosto. Ogni serata è ad ingresso libero e gratuito, un valore irrinunciabile che ha contribuito a consolidarne il successo e la partecipazione: si contano in media oltre 1000 presenze a sera, tra giovani, famiglie e persone di tutte le età. Il Summer Nite Love Festival si distingue per la sua proposta ricca e variegata: concerti di band emergenti, che trovano in questo spazio un’opportunità

Concerto dell’assunta. Il 15 agosto si terrà il tradizionale Concerto dell’Assunta: Nel giorno di Ferragosto arriva il tradizionale Concerto dell’Assunta alle ore 21 in Piazza Santa Maria Maggiore

Il Summer Nite Love torna a trasformare Mogliano Veneto in un laboratorio di creatività condivisa. Musica indipendente, attività culturali e area food etica e sostenibile rendono ogni serata un’esperienza da vivere insieme

Treviso si accende di musica: Suoni di Marca torna dall’11 al 26 luglio con artisti italiani e internazionali. Seguono il Concerto dell’Assunta, il Sax Festival, Musei d’Estate, Treviso inCanto e musical in Loggia

con un tributo a Georges Bizet e alla Giovane Scuola Orchestra Regionale Filarmonia Veneta (direttore Danilo Rossi, Musiche di G. Bizet, P. Mascagni, G. Puccini, R. Leoncavallo, U.Giordano).

Dal 3 al 7 settembre si terrà il Treviso International Saxophone Festival, è un evento dedicato al mondo del saxofono con concerti, expo, masterclass e grandi artisti internazionali.

Morti, 99 Posse, Piotta, Zion Train, Talco, Bassi Maestro, Inoki, e molt altr , dando vita a serate indimenticabili. Ma il Summer Nite Love non è solo musica. Il festival è anche un laboratorio culturale aperto e inclusivo: conferenze, presentazioni di libri, drag show e serate a tema arricchiscono il programma, spesso realizzate in collaborazione con realtà locali come Caritas, Soms, Amici del Parco, 42 Linee e ANPI. Il cuore pulsante dell’evento resta però la sua anima collettiva:

Spazio anche alla musica colta con “Musei d’Estate”, storica

rassegna musicale nel Chiostro di Santa Caterina a cura di Asolo Musica, attiva tra giugno e agosto, che unisce grandi interpreti a repertori classici e contemporanei.

Dal 12 al 14 settembre avrà luogo il Festival Treviso inCanto nei luoghi più suggestivi della città a cura dell’associazione Getsemani.

ogni dettaglio è frutto del lavoro instancabile dei volontari, che con impegno e passione curano non gistica, ma anche l’allestimento di una zona ristoro completamente autogestita, con cucina, pizzeria e bar. Grazie al sostegno di aziende locali, l’area food è stata potenziata negli anni, puntando su prodotti a km 0 e di alta qualità, valorizzando le eccellenze del territorio. Il Summer Nite Love Festival 2025 si prepara dunque a essere, ancora una volta, molto più di una rassegna musicale: un’esperienza di comunità, condivisione e creatività, capace di raccontare l’identità di un territorio che sa fare rete e immaginare il futuro.

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Estate culturale a Villa Memo Giordani Valeri

Sara Busato

Il 21 settembre in Loggia dei Cavalieri il coro Singers Melody si esibirà con il concerto “Un giorno da musical”.

Tony Hadley in concerto il 5 settembre: l’ex voce degli Spandau Ballet sul palco de “La Rotonda”

Sarà un inizio di settembre a ritmo di grande musica quello che attende il pubblico di Badoere di Morgano (TV). Giovedì 5 settembre, la suggestiva Piazza Indipendenza, meglio conosciuta come “La Rotonda”, ospiterà uno degli eventi musicali più attesi dell’anno: il concerto di Tony Hadley, iconica voce degli Spandau Ballet, accompagnato dalla sua Fabulous TH Band.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Morgano in collaborazione con Suoni di Marca, si inserisce nel calendario della rassegna “Piazze e Palazzi Veneti”, che coinvolge anche i Comuni di Piazzola sul Brenta, Fratta Polesine e Marostica, con il sostegno di CentroMarca Banca, Forst, Ascopiave, Confartigianato e Birra Morgana.

Hadley torna in Veneto per celebrare con il suo pubblico un

Proseguono gli appuntamenti estivi a Villa Memo Giordani Valeri con la rassegna “Serate d’Estate in Villa”, un ciclo di eventi che promette emozione, scoperta e cultura. Martedì 15 luglio, il pubblico sarà trasportato in un viaggio affascinante tra misteri, scoperte nascoste e antichi segreti con l’evento “Verità nascoste”, a cura di Filippo Frasson. Una serata dedicata all’archeologia, dalle rivelazioni sulla tomba di Tutankhamon fino alle grandi avventure che hanno fatto luce sui misteri dell’Antico Egitto. Martedì 22 luglio alle ore 20.45 sarà la volta di un’esperienza spettacolare che conquisterà grandi e piccoli: “Il nostro sistema solare come non l’avete mai visto”. Un viaggio emozionante nel cosmo che trasforma la scienza in meraviglia, coinvolgendo appassionati di astronomia, famiglie e curiosi di ogni età.

traguardo speciale: 45 anni di carriera e 45 giri attorno al mondo. Un percorso iniziato nei primi anni Ottanta con successi planetari come True, Gold e Through the Barricades, diventati autentici inni della scena pop internazionale. Ma il live di Badoere sarà anche l’occasione per ripercorrere le tappe più recenti della carriera solista dell’artista, con brani come Because of You, Lost in Your Love e i pezzi tratti dal nuovo album The Mood I’m In (2024).

noi ci divertiamo a suonare”.

Dallo stile inconfondibile degli anni ’80 agli arrangiamenti swing, dalle collaborazioni con orchestre sinfoniche all’esperienza teatrale nel musical Chicago, Hadley ha costruito una carriera solida e in continua evoluzione, pubblicando oltre trenta dischi tra studio, live e raccolte.

Mercoledì 23 luglio, emozione e impegno sociale si incontrano con lo spettacolo “L’amore entra senza avvisare”. Protagonisti

LILT Giocare in Corsia e la band Quarto Profilo, che raccontano – attraverso musica e poesia – l’esperienza dei volontari impegnati a portare un sorriso ai bambini ospedalizzati. Un progetto nato nel 1994 che continua a toccare il cuore di tanti. Martedì 29 luglio, ultimo appuntamento in villa con “Il musicista innamorato, cronologia di un playboy”, di e

Il legame tra Tony Hadley e l’Italia è profondo e duraturo: memorabili i suoi duetti con Caparezza in Goodbye Malinconia, con Nina Zilli in Fairytale of New York e la partecipazione al Festival di Sanremo 201 9 accanto ad Arisa. “Ogni volta che torno in Italia – ha dichiarato il cantante – ricevo un affetto straordinario. Spero che il pubblico possa divertirsi quanto

Il concerto a Badoere si preannuncia dunque come un evento imperdibile, capace di unire nostalgia e nuove emozioni. Un’occasione speciale per vivere dal vivo la potenza vocale di uno dei protagonisti assoluti della musica pop internazionale.

Biglietti disponibili su TicketOne. Per qualsiasi informazione aggiuntiva: ufficiostampa@suonidimarca.it

@suonidimarca su Instagram @ suonidimarcafestival su Facebook

con Carlo Colombo. Un racconto ironico e autobiografico ispirato ai 25 anni di carriera musicale dell’autore, tra aneddoti, esperienze e consigli per aspiranti musicisti dal cuore irrequieto. E per concludere in grande stile, l’evento più atteso dell’estate a Quinto di Treviso: la 55ª Festa di Santa Caterina, in programma dal 24 al 28 luglio. Un ricco calendario di iniziative tra cui stand gastronomici, musica dal vivo, e attività pensate per coinvolgere e divertire tutte le età. (s.b.)

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Aeroporto Canova di Treviso, controlli serrati:

237 viaggiatori fermati in un anno

O

ltre mezzo milione di euro in contanti non dichiarati, sostanze stupefacenti, capi contraffatti e alimenti privi di certificazioni sanitarie: è il bilancio di un anno di controlli all’aeroporto “Antonio Canova” di Treviso, presentato ieri da Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza.

Le verifiche su passeggeri e bagagli hanno permesso di individuare 237 persone in possesso di materiali o somme non regolari, tra cui 38 turisti con più di 10mila euro in contanti nascosti in indumenti e valigie. Ben 44 i viaggiatori trovati con modiche quantità di droga, soprattutto hashish, marijuana e cocaina, mentre sono stati sequestrati oltre 700 articoli contraffatti di brand di lusso, e sanzionati 21 turisti per contrabbando di sigarette.

Allarme anche per la sicurezza alimentare: in arrivo da Albania e Marocco, 55 passeggeri trasportavano quasi 360 kg di carne e latticini non tracciati, poi distrutti. Un anno di attività che conferma l’importanza della vigilanza in uno scalo sempre più internazionale.

Dal punto di vista infrastrutturale, intanto, da martedì 3 giugno sono partiti i lavori di riordino della viabilità pedonale nell’area antistante l’aeroporto “Antonio Canova”. L’intervento rientra nel più ampio progetto di completamento del nuovo sovrappasso ciclopedonale che scavalca la Strada Noalese, pensato per rendere più sicuro e fluido l’accesso all’infrastruttura aeroportuale sia per i residenti che per i viaggiatori.

e Busitalia in direzione centro sarà temporaneamente spostata davanti all’aeroporto, garantendo comunque la continuità del servizio.

Una volta terminati i lavori, sarà costruito un nuovo golfo di sosta per autobus, che permetterà ai mezzi di fermarsi senza interferire con il traffico veicolare lungo la Noalese. Il progetto include anche la riqualificazione della fermata in direzione Quinto, con l’eliminazione definitiva del semaforo pedonale oggi presente.

Tra le principali novità, è prevista l’eliminazione dell’attuale attraversamento pedonale semaforizzato posto di fronte all’ingresso dell’aeroporto. Al suo posto, sarà realizzato un nuovo passaggio pedonale in corrispondenza della rotatoria, secondo quanto indicato nella planimetria del progetto. Oltre a questo, il piano prevede anche una nuova sistemazione delle fermate dei mezzi pubblici. Durante le quattro settimane di cantiere, la fermata MOM

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Giubileo della speranza: dialogo epistolare tra i detenuti di Santa Bona e il vescovo di Treviso

Nell’anno del Giubileo della speranza, un gruppo di detenuti della Casa circondariale di Santa Bona ha scritto una lettera aperta al vescovo di Treviso, Michele Tomasi, dando vita a uno scambio intenso e carico di significato.

Il messaggio dei reclusi, definito «una piccola e sconosciuta porzione di Chiesa», è nato in occasione della Pentecoste, frutto di un percorso spirituale proposto dal cappellano don Piero Zardo insieme ai volontari di Comunione e Liberazione e dell’associazione Prima Pietra. Il cammino di riflessione ha invitato i detenuti a interrogarsi sul senso del Giubileo vissuto dietro le sbarre e su come, nonostante la durezza della condizione carceraria, sia possibile intraprendere un cammino di conversione autentica.

Nella lettera, i detenuti non chiedono clemenza né sconti di pena. Domandano invece ascolto e comprensione, offrendo la testimonianza di una fede che cresce nel silenzio e nella fatica, e che chiede di essere riconosciuta come un segno di possibile rinascita. «Non pretende risposte facili – ha spiegato il cappellano don Zardo – ma chiede condivisione. È un invito a guardare oltre il pregiudizio, a riconoscere che la fede può germogliare anche nei luoghi più imprevisti».

La risposta del vescovo Tomasi, arrivata nei giorni scorsi, si è fatta voce di tutta la Diocesi. Il presule ha ringraziato i detenuti per la loro testimonianza, definendola un’occasione per riscoprire «il volto di Cristo, la bellezza della sua proposta e la verità sull’esistenza che nasce dall’ascolto libero del Vangelo». Ha poi ricordato le parole di papa Francesco ai detenuti di Rebibbia, richiamando l’immagine di una speranza concreta e quotidiana, capace di dare nuova direzione alla vita.

«Cerchiamo insieme le ragioni di una speranza quotidiana e troviamo insieme la direzione in cui possano muoversi i nostri passi – ha scritto il vescovo – per ritessere sempre di nuovo legami di comunità».

La sentenza. Dal caso Miteni servono risposte, non trionfalismi. L’eurodeputata dei Verdi attacca la Regione

Caso PFAS, Guarda (AVS): “Zaia in ritardo di 12 anni”

U

na dura presa di posizione quella di Cristina Guarda, europarlamentare eletta con Alleanza Verdi e Sinistra, all’indomani della sentenza sul caso Miteni. La rappresentante ecologista critica duramente la gestione della crisi PFAS da parte della Regione Veneto e in particolare del presidente Luca Zaia, accusandolo di ritardi strutturali e mancanza di trasparenza.

«Fa specie leggere commenti trionfalistici da parte di chi, per anni, ha preferito ignorare o minimizzare la portata del disastro ambientale legato ai PFAS nel nostro territorio», afferma Guarda. «La verità è che la Regione Veneto ha accumulato oltre un decennio di ritardi. Mentre la Miteni continuava a inquinare, si è fatto finta che si trattasse solo di un problema del passato. Oggi, dopo dodici anni, il sito non è ancora messo in sicurezza».

La denuncia tocca anche altri aspetti rimasti in sospeso: «Lo studio epidemiologico promesso non è mai stato realizzato, ufficialmente per mancanza di risorse. E mentre la filiera alimentare mostra segni evidenti di contaminazione, le fonti idriche alternative sono ancora in grave ritardo: siamo a cinque anni di distanza dalla

tabella di marcia che avrebbe dovuto garantire acqua priva di PFAS ai cittadini».

Secondo la deputata europea, la sentenza Miteni non deve essere vista come un punto d’arrivo, ma come l’inizio di una nuova fase di assunzione di responsabilità pubblica: «La magistratura ha ribadito un principio chiave – chi inqui-

na, paga – ma chi amministra non può continuare con autoassoluzioni politiche. Serve una svolta fatta di scelte concrete, di prevenzione reale e di risposte puntuali per una comunità che da anni attende giustizia, sicurezza e chiarezza».

Anna Bergantin

Fu uccisa e gettata nel fiume due estati fa, oggi la Corte d’Assise di Treviso scagiona Franco Battaggia

La Corte d’Assise di Treviso ha assolto oggi Franco Battaggia, 81 anni di Spresiano, dall’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere nei confronti di Anica Panfile, 31 anni, cuoca trevigiana trovata senza vita in un piccolo affluente del fiume Piave il 21 maggio di due anni fa. Battaggia, ex affiliato alla temuta Banda della Mala del Brenta di Felice Maniero, era stato arrestato nel maggio 2023 con l’accusa di aver causato la morte della donna e di averne nascosto il corpo. Il pubblico ministero aveva richiesto una condanna a 21 anni e mezzo di reclusione, ma la Corte ha deciso di assolverlo “per non avere commesso il fatto”.

La sentenza si basa soprattutto su numerose incongruenze emerse nel corso delle indagini e del processo, in particolare riguardo all’attività del telefono cellulare di Anica Panfile, elemento centrale nella ricostruzione degli eventi.

Questi elementi hanno contribuito a far cadere l’impianto accusatorio costruito dalla procura, portando così alla scarcerazione dell’imputato.

Il caso, che aveva suscitato grande attenzione e clamore nella provincia di Treviso, resta aperto e il mistero attorno alla morte di Anica Panfile continua a cercare risposte.

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La scelta. La Giunta stanzia 4.860 euro per garantire corsi di inglese, francese e spagnolo con docenti madrelingua

Roncade conferma il finanziamento per il potenziamento linguistico nelle scuole medie

R

oncade investe ancora nell’istruzione e nella formazione dei più giovani: il Comune ha confermato per il prossimo anno scolastico il Progetto Multilinguismo destinato alla Scuola Secondaria di primo grado “Martiri della Libertà” di via A. Vivaldi. Grazie a un contributo straordinario di 4.860 euro deliberato dalla Giunta, sarà possibile coprire i costi del servizio per l’intero anno scolastico 2025/2026, assicurando continuità a un percorso avviato nel 2024/2025 con fondi PNRR. Il progetto ha permesso di potenziare l’insegnamento di inglese, francese e spagnolo con l’ausilio di docenti madrelingua ed esperti, offrendo agli studenti un approccio innovativo e coinvolgente all’apprendimento delle lingue straniere. Tuttavia, il finanziamento PNRR copriva solo il primo anno di attività: senza un ulteriore impegno economico, l’iniziativa rischiava di interrompersi, privando oltre 200 ragazzi

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di un’opportunità formativa di grande valore.

Nello specifico, il contributo permetterà di proseguire le attività per 82 studenti di seconda media con inglese pomeridiano curricolare, 82 studenti di terza media con francese in orario antimeridiano e 50 studenti che seguiranno gruppi opzionali di spagnolo nel pomeriggio. Il contributo sarà erogato in due tranche: un acconto per l’avvio delle lezioni a settembre e un saldo a rendicontazione delle spese sostenute dall’Istituto Comprensivo.

L’intervento straordinario si aggiunge al contributo ordinario di 36.000 euro già previsto dal Comune per il funzionamento delle scuole del territorio. «Siamo orgogliosi di garantire continuità a un progetto che arricchisce l’offerta formativa della nostra Scuola Secondaria – ha dichiarato l’assessore alla Scuola e Istruzione, Paola Carrettin –. L’apprendimento

delle lingue apre la mente e prepara i nostri giovani ad affrontare un mondo sempre più interconnesso. È nostro dovere investire con convinzione nella scuola e nelle opportunità che fanno la differenza per il loro futuro». Sulla stessa linea il Sindaco Marco Donadel, che ha sottolineato l’importanza di un impegno costante per l’educazione: «Investire nel futuro dei giovani roncadesi è una delle nostre priorità. Dare loro strumenti efficaci per crescere e affrontare il mondo globale significa offrire servizi di qualità alle famiglie, gratuitamente e senza lasciare indietro nessuno. La scuola deve rimanere un punto fermo per costruire una comunità unita, aperta e preparata». Le lezioni proseguiranno in orario curricolare e pomeridiano, con docenti madrelingua ed esperti per garantire agli studenti un’esperienza didattica immersiva e di qualità.

Anna Bergantin

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L’allarme. Il Direttore Pagniello: “Non basta più il volontariato. La solidarietà è un dovere di cittadinanza”

Povertà in Italia, l’allarme della Caritas: “Servono politiche strutturali e di lungo periodo”

Il Rapporto Caritas 2025 denuncia l’aumento del 42,8% della povertà in 10 anni. Oltre 277.000 persone aiutate nel 2024. Serve un’azione strutturale su lavoro, casa e reddito, senza delegare tutto al volontariato. La solidarietà è un dovere civile.

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«I l profeta non è colui che indovina il domani, ma colui che sa abitare il presente con profondità, che legge i segni dei tempi restando vicino alle ferite ed alle attese delle persone». Con queste parole, don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana, ha introdotto il Rapporto Statistico Nazionale sulla povertà in Italia 2025, una fotografia impietosa della realtà sociale del Paese. Un appello a guardare in faccia la povertà con responsabilità e consapevolezza, senza delegare tutto al mondo del volontariato.

Il documento, reso pubblico nei giorni scorsi, passa però quasi inosservato nel circuito mediatico, oscurato da notizie di ben altro impatto spettacolare: «Una cerimonia nuziale sfarzosa non è un problema in sé – si legge in un commento interno al report – ma diventa uno schiaffo se comparata al silenzio che circonda questi dati».

277.775 persone aiutate nel 2024, ma la povertà cresce del 42% in dieci anni

Nel solo 2024, Caritas Italiana ha sostenuto 277.775 persone fragili nei suoi centri di ascolto. Di queste, 23.411 nel Triveneto, un dato che rappresenta altrettanti nuclei familiari e che non può lasciare indifferenti. In un decennio, la povertà assoluta in Italia è aumentata del 42,8%.

Il dato conferma un fenomeno ormai strutturale, che coinvolge fasce sempre più ampie di popolazione. Le situazioni di disagio non riguardano più solo i margini estremi della società: sempre più famiglie vivono l’instabilità lavorativa, la precarietà abitativa, l’impossibilità di curarsi, l’isolamento relazionale.

«Non si può continuare a intervenire solo in emergenza –spiega una nota di commento al

Report –. Servono politiche di inclusione, autonomia e sviluppo, costruite su tre assi fondamentali: lavoro, reddito e casa. È su questi temi che si gioca la dignità delle persone».

Accanto alle difficoltà materiali, c’è poi una povertà “relazionale”: persone sole, senza reti familiari o sociali, che avrebbero solo bisogno di un gesto umano, di

visione politica. Può collaborare, può essere una risorsa preziosa, ma servono scelte strategiche, lungimiranti, strutturali».

In Veneto, regione con una forte tradizione solidaristica, questo tema è particolarmente sentito: «Pensiamo a don Giovanni Nervo, padre fondatore di Caritas Italiana e del volontariato, cresciuto a Padova. Oggi, più che mai, il suo esempio ci sprona ad agire come “antenne del territorio”, attente e vigili».

Doveri costituzionali e cittadinanza attiva

L’appello che emerge dal rapporto non è solo per volontari e operatori sociali, ma per ogni cittadino: «La solidarietà è un dovere costituzionale, come sancito dall’articolo 2 della nostra Carta. Non possiamo lasciare che la povertà diventi normalità. Dobbiamo lasciarci toccare dalle fragi-

qualcuno che dica: “Come stai?

Sono qui”.

Il report evidenzia il valore imprescindibile del volontariato, «che da sempre accompagna le persone senza clamore», ma denuncia anche la rischiosa deresponsabilizzazione delle istituzioni.

«Non dobbiamo pensare che il volontariato sia “manodopera a basso costo” per colmare i vuoti di un sistema – si legge –. Il volontariato non può sostituire una

lità, smettere di girarci dall’altra parte».

Citando don Milani, il rapporto rilancia con forza il motto “I care”: “Mi sta a cuore”, in opposizione all’indifferenza, all’apatia, al “non è un problema mio”.

Tra le proposte per il futuro, il documento sottolinea l’importanza degli Ambiti Territoriali Sociali, pensati per promuovere un welfare di comunità, basato su prossimità, coesione e responsabilità condivisa.

«Ma saranno efficaci solo se sostenuti con risorse dedicate, se alimentati da una cultura della solidarietà che coinvolga cittadini, istituzioni e terzo settore – si conclude –. Altrimenti continueremo a rincorrere emergenze, senza mai risolvere i problemi alla radice».

Anna Bergantin

Marco Pagniello direttore Caritas

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Il fenomeno. Le aziende locali attraggono investitori dei grandi gruppi italiani e stranieri

Acquisizioni milionarie nel trevigiano

Le imprese trevigiane attraggono grandi gruppi italiani e stranieri, con recenti acquisizioni di aziende come Padoan e H-Farm. Il territorio si conferma hub strategico, grazie a innovazione, solidità e forte legame con il territorio.

Le imprese trevigiane stanno vivendo un momento di grande fermento, attirando l’attenzione di colossi sia italiani che internazionali. Questo territorio, noto per la sua tradizione imprenditoriale e la capacità di innovare, è diventato il palcoscenico di una serie di acquisizioni milionarie che stanno ridisegnando il panorama economico locale.

Recentemente, quattro importanti realtà aziendali della provincia di Treviso sono passate sotto il controllo di grandi gruppi. Tra queste, spiccano nomi come Padoan, Progress Profiles, Nord Resine e le scuole internazionali di H-Farm. Queste acquisizioni non solo rappresentano un significativo afflusso di capitali, ma testimoniano anche la solidità e l’attrattiva delle imprese trevigiane, che si distinguono per essere sane, competitive e altamente remunerative.

Le aziende di Treviso, con la loro capacità di innovare e crescere, si sono dimostrate irresistibili per i grandi gruppi, che siano essi italiani o stranieri. Questo interesse non è casuale: le imprese locali vantano una lunga tradizione di eccellenza e un forte radicamento nel territorio, elementi che le rendono partner ideali per chi cerca di espandere il proprio raggio d’azione e diversificare il portafoglio.

economico italiano, grazie alla sua capacità di attrarre investimenti e di fungere da ponte tra le realtà locali e i mercati internazionali. Le acquisizioni recenti non solo rafforzano la posizione delle imprese trevigiane, ma contribuiscono anche a consolidare l’immagine del territorio come hub di innovazione e crescita.

Il modello ITS veneto brilla a Bruxelles: eccellenza italiana al Parlamento Europeo

Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono stati protagonisti di un importante evento al Parlamento Europeo di Bruxelles. L’incontro, intitolato “La verticalizzazione della formazione professionale in Europa: il sistema ITS, una storia italiana di successo”, è stata un’occasione per presentare il modello veneto come esempio virtuoso di alta formazione post-diploma. L’evento, organizzato dall’europarlamentare Elena Donazzan, membro della Commissione Occupazione e Affari Sociali e Vicepresidente della Commissione Industria, ha coinvolto numerosi rappresentanti delle principali realtà ITS italiane, tra cui il presidente della Rete ITS Italia Guido Torrielli e i leader

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Le recenti acquisizioni rappresentano una grande opportunità per l’economia trevigiana. L’ingresso di nuovi capitali e competenze può infatti stimolare ulteriormente l’innovazione e la crescita, creando nuove sinergie e opportunità di sviluppo. Inoltre, l’interesse dei grandi gruppi per le imprese locali è un chiaro segnale della loro capacità di competere a livello globale, mantenendo al contempo un forte legame con il territorio.

Treviso si conferma così un’area strategica nel panorama

dell’ITS veneto come Cristiano Perale (ITS Red Academy e Rete ITS Academy Veneto) e Giorgio Spanevello (Fondazione ITS Academy Meccatronico Veneto). Durante il workshop sono stati messi in evidenza i risultati eccellenti ottenuti dal sistema formativo ITS del Veneto, che vanta alti tassi di inserimento lavorativo entro l’anno dal diploma, grazie a percorsi altamente specializzati e strettamente collegati alle esigenze del tessuto produttivo locale. Con oltre 100 corsi e più di 4.300 studenti attivi, di cui quasi 2.000 prossimi al diploma, il sistema veneto conferma la sua posizione di rilievo nell’ambito dell’istruzione tecnica superiore in Italia.

Cristiano Perale sottolinea come l’ITS Veneto rappresenti oggi un modello da seguire a livello europeo, in grado di coniugare innovazione tecnologica e sviluppo territoriale, grazie anche alla recente costituzione dell’Associazione ITS Academy Veneto, che punta a rafforzare ulteriormente la qualità e l’efficacia dei percorsi formativi. (a.b.)

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Cristiano Perale

Turismo. Il campione del mondo Alessandro Ballan testimonial del progetto

Il progetto “Vie Maestre”: due ciclovie per scoprire l’arte dell’artigianato nella Marca Trevigiana

Il progetto “Vie Maestre” unisce cicloturismo e artigianato nella Marca Trevigiana, valorizzando eccellenze locali lungo le ciclovie Treviso-Ostiglia e Sentiero degli Ezzelini. Cresce il turismo lento.

U

n connubio virtuoso tra turismo lento, bellezze paesaggistiche e antica maestria artigiana anima il progetto “Vie Maestre” promosso da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana.

Lo scorso 4 luglio, a partire dalle 18, nella storica tessitura “La Colombina” di Badoere, si è tenuto il convegno di lancio “Vivere l’artigianato nella Marca Trevigiana”, con ospite d’eccezione Alessandro Ballan, campione del mondo di ciclismo e presidente dell’U.C. Giorgione.

L’iniziativa, sostenuta dal Comune di Morgano, dalla Camera di Commercio di Treviso – Belluno | Dolomiti e da Confartigianato Imprese Veneto, prende il via con un percorso alla scoperta di due importanti ciclovie: la Treviso-Ostiglia e il Sentiero degli Ezzelini.

«Non abbiamo voluto solo indicare itinerari per cicloturisti – spiega Armando Sartori, presidente provinciale di Confartigianato – ma veri e propri percorsi per entrare in contatto con i maestri artigiani, nei luoghi in cui la tradizione si trasforma in prodotto, esperienza e identità. Oggi più che mai serve fare sistema, creare reti tra imprese, istituzioni e territorio per valorizzare non solo l’eccellenza individuale, ma la forza collettiva».

Al progetto collaborano anche la Provincia di Treviso, la Fondazione Marca Treviso, l’OGD “Città d’Arte e Ville Venete del Territorio Trevigiano”, la Federazione Ciclistica Treviso e FIAB Treviso “Amici della Bicicletta”.

Le ciclovie, collegando Padova alla Marca Trevigiana, offrono un’esperienza unica che unisce spiritualità, accoglienza e radicamento culturale, nell’anno del Giubileo.

clude Sartori – grazie a un paesaggio unico e a un tessuto produttivo ricco di identità e storie autentiche. Dalla lavorazione del tessile al vetro, dalla ceramica alla trasformazione alimentare, ogni impresa può inserirsi in questo flusso turistico che ricerca verità e qualità. Oggi l’esperienza è ciò che conta davvero, non solo i numeri».

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Quattro imprese trevigiane sperimentano

l’intelligenza artificiale grazie a un progetto pilota

L’intelligenza artificiale entra nelle piccole imprese artigiane del Trevigiano con un progetto pilota che ha coinvolto Armond srl (Maser), Gitab srl (Resana), Marcon G. & C. srl (Ponte di Piave) e Treviscalcolo srl (Villorba). Grazie al supporto di

Il cicloturismo è in forte crescita in Veneto, con quasi 57 milioni di presenze nel 2023 (+35% rispetto all’anno precedente), e la Marca Trevigiana rappresenta un protagonista chiave, con il 21% delle imprese venete del settore bici, per la maggior parte artigiane.

«La Marca Trevigiana è una delle mete preferite dai cicloturisti – con-

Future of Work Lab e T2i, queste quattro aziende hanno sviluppato i loro primi assistenti digitali intelligenti, senza la necessità di competenze informatiche avanzate.

L’iniziativa è stata promossa da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana e CentroMarca Banca, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, con l’obiettivo di dimostrare concretamente come anche le imprese di dimensioni ridotte possano sfruttare l’IA per semplificare i processi e migliorare l’efficienza. Non si è trattato di un corso teorico, ma di un vero e proprio percorso pratico articolato in tre incontri: ogni azienda ha creato un assistente digitale su misura, capace di gestire documenti, supportare il marketing su WhatsApp o rispondere in modo automatico ai clienti. Le sessioni si sono svolte nella sede dell’associazione, con attività personalizzate che hanno coinvolto titolari, collaboratori e dipendenti, accompagnati passo passo dagli esperti. (a.b.)

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Anna Bergantin
Alessandro Ballan

FC Union Pro 1928 e i giovani: una storia d’amore infinita

L

’Union Pro 1928 conferma la sua grande attenzione ai giovani e al futuro. Il settore giovanile è per i trevigiani un vero e proprio orgoglio, un patrimonio che dev’essere preservato e tutelato. Parole del direttore sportivo della prima squadra, Marcello Benedetti, che in questi giorni ha fatto il punto sulla stagione del settore giovanile e sulle prospettive per

il 2025/2026. L’unico rammarico tocca la categoria Under 15, che ha perso il diritto a partecipare al prossimo campionato élite. Bendetti, però, mantiene la fiducia: “È stata un’annata difficile, ma siamo pronti a ripartire e siamo determinati a rialzare subito il livello”. La squadra, in ogni caso, si è tolta la soddisfazione del secondo posto al Torneo della Mar-

ca. Bicchiere, dunque, mezzo pieno. Nelle altre categorie sono arrivati ottimi risultati. Gli Under 16 hanno chiuso tra le prime quattro a livello regionale, mentre gli Under 17 hanno trionfato sia al Torneo Cattarin che al prestigioso Radamel Ceschel. Gli Under 19, invece, si sono fermati alla semifinale del torneo Gallego. Proprio in questa categoria non mancheranno le promozioni in prima squadra. Si tratta di cinque ragazzi, di cui tre nati nel 2007: i 2006 Torrone, Scantamburlo Luca e Scantamburlo Ludovico e i 2007 Belli Momentè e Legrottaglie. Ci sarà poi spazio anche per due 2008. L’Union Pro si è anche classificata seconda nel Premio Giovani, dietro al Villorba: un riconoscimento riservato alle squadre che schierano più Under in prima squadra. Nel frattempo, prosegue con successo la collaborazione con il Sassuolo Calcio: sono in corso le

Quinto di Treviso: lo stadio “Toni Righetto” si rifà il look

Dopo anni di attesa si può tornare a sorridere a Quinto di Treviso: lo stadio “Toni Righetto”, costruito nel 1979 e sede dell’Atletica Quinto, sarà dotato di una pista omologata a sei corsie e di moderne pedane secondo gli standard Fidal, con il benestare del Coni Veneto. Il progetto, dal costo di 950.000 , si finanzia grazie a un contributo regionale di 336.939 del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-27, mentre il Comune coprirà il restante con fondi propri. I lavori, redatti dallo

studio Pascoli Ingegneria e Architettura, prevedono l’inizio entro giugno 2026 e la conclusione entro fine anno. Il presidente dell’Atletica Quinto, Serafino Guidolin, ha espresso enorme soddisfazione per il traguardo raggiunto: “Finalmente dopo anni di tanta pazienza e zero polemiche sembra che sia stato raggiunto l’obiettivo. L’attuale amministrazione comunale di Quinto si è dimostrata disponibile a cercare una soluzione per permettere ai nostri ragazzi di prati-

care l’atletica leggera in una pista degna di questo nome”. La notizia arriva in un momento storico molto importante per la società trevigiana: “Io, il direttivo, i tecnici e le famiglie dei nostri ragazzi siamo felici che si sia trovato il modo di poter realizzare questo progetto, soprattutto nell’anno in cui festeggeremo il cinquantesimo anniversario dalla fondazione dell’associazione”. L’Atletica Quinto si distingue per un approccio inclusivo, che permette a tutti di parte-

settimane dedicate al Sassuolo Camp, mentre dal 1° luglio sono iniziati gli open day per le annate dal 2009 al 2015. Il programma comprende tornei e camp estivi, ritiri in montagna, amichevoli e provini con il Sassuolo, ma non finisce qui: per i giovani trevigiani ci sarà la possibilità di partecipare alle rappresentative FIGC, oltre alla masterclass con 50 tecnici qualificati FIGC che proporranno progetti sulla tutela dei minori e incontri formativi. La prima squadra, nel frattempo, si prepara alla prossima stagione con alcuni nuovi innesti nel reparto offensivo: ufficiali gli arrivi di Rafael Monteiro, Alberto Dell’Andrea e Aly Boubou Djigo: tre attaccanti pronti a portare freschezza e, soprattutto, gol. All’interno della società ci sarà qualche novità anche sul fronte tecnico. Stefano Berto sarà la nuova guida dell’Under 19, con Joss Ngha che agirà da secondo;

Mauro Bovo, invece, sarà il preparatore dei portieri per Juniores e prima squadra e Andrea Pasqualato assumerà il ruolo di preparatore atletico della prima. Tra bilanci di ciò che è stato e nuovi sguardi verso il futuro, l’Union Pro non si ferma e progetta ciò che verrà, sempre con al centro il suo più grande patrimonio: i giovani.

Stefano Parpajola

cipare, crescere e trovare la propria specialità. Una priorità della società era quella di lavorare alla nuova pista di atletica per garantire agli

atleti di potersi esprimere nelle migliori condizioni possibili. E oggi, dopo tanta attesa, si può davvero festeggiare. (s.p.)

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lazione incide sulla struttura, e viceversa”, Accanto a questi percorsi, lo Studio è stato

– fusioni, acquisizioni, conferimenti, cessioni di rami d’azienda – agendo come

“Una buona operazione non è quella che si chiude in fretta, ma quella che si costruisce su basi solide, con consapevolezza degli impatti

Multidisciplinarità e rete:

“I problemi non sono mai solo fiscali”

Uno degli elementi centrali nel metodo FIP è l’approccio multidisciplinare. Lo studio, infatti, integra competenze fiscali, societarie,

Altro asse strategico dell’attività FIP è il Iafelice insiste spesso “Se l’imprenditore conosce i numeri solo a consuntivo, è troppo tardi per

ne di sistemi di reporting, analisi marginali,

menti leggibili, affidabili e coerenti con la un quadro chiaro e tempestivo, che lo aiuti a orientarsi in contesti sempre di Forbes, promossa in collaborazione con Euroconference e TeamSystem, rappresenta un importante attestato di stima da parte del mercato. La stinti per innovazione nei servizi, approccio interdisciplinare e rapporto fiduciario con il

Un riconoscimento che lo Studio ha accolto come un incoraggiamento a proseguire sulla strada intrapresa: metodo, ascolto, personalizzazione, con un’attenzione costante alla qualità tecnica e all’evoluzione delle esigenze imprenditoriali.

Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?

Il segretario regionale del PD, Andrea Martella nella sua relazione all’assemblea dei Democratici del Veneto, dove il via libera a Manildo è stato votato da oltre il 90% degli aventi diritto, lo ha definito un “federatore, capace di garantire un importante gioco di squadra e una nuova prospettiva per il buon governo del Veneto sulla scia di quanto sta accadendo in moltissime città”. Della partita, a differenza di cinque anni fa, ci sarà anche il Movimento 5 Stelle e, come detto, sembrerebbe prossima ad arrivare Azione.

Nel centrodestra i due principali partner di governo stanno adottando strategie opposte pur avendo lo stesso obiettivo ovvero quello di indicare il candidato presidente. FDI, che pur non nasconde le sue ambizioni di partito più votato nella nostra regione, preferisce una tattica maggiormente attendista. Poche dichiarazioni, silenzio da parte della base, nessuna iniziativa pre – elettorale. Completamente diverso, come detto, il comportamento della Lega. I segretari delle sezioni trevigiane hanno votato un documento

La convention. A Treviso

nel quale si chiede di “correre da soli” cioè con la lista della Lega, una civica di Zaia e una di amministratori. E proprio in materia di amministratori il vertice leghista ha mostrato i muscoli lo scorso 5 luglio quando a Treviso ha convocato tutti i propri amministratori locali per un vertice che ha fatto molto discutere. Al momento sembra che la scelta sia tra il Segretario Regionale della Lega, l’onorevole Alberto Stefani e il Senatore di FDI, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon. Nonostante il ribollire, reale o strategico, della base sembra che una spaccatura del centrodestra non si possa concretizzare: troppi gli equilibri che rischierebbero di subire contraccolpi in tantissime amministrazioni e nel Governo stesso. Dal canto suo Forza Italia non ci sta a fare la comparsa e, infatti, a livello regionale il Segretario Flavio Tosi continua la sua campagna di accreditamento e di allargamento del partito non risparmiando critiche all’amministrazione Zaia e predicando elementi di discontinuità; magari spera di essere proprio lui il proverbiale terzo tra i due

litiganti.

E a proposito di Zaia, cosa andrà a fare il Presidente di Regione più amato d’Italia? Le ipotesi sul suo futuro si sono sprecate: qualcuno lo vede Ministro in un possibile rimpasto di Governo, qualcuno Sindaco di Venezia, altri vicepresidente nel caso in cui la Lega corresse da sola o Presidente di una qualche grande Azienda a partecipazione pubblica come, ad esempio, Leonardo. Il leader della Lega, Matteo Salvini starebbe, invece, pensando per Zaia un futuro di primo piano: capolista della Lega in tutti i collegi delle Regionali per tirare il partito, un anno e mezzo a fare il consigliere per poi entrare dalla porta principale a Roma. In primavera 2027, infatti, si terranno le elezioni politiche e Zaia potrebbe essere eletto in parlamento e nominato responsabile di un Ministero di primo piano, forse proprio quello dei trasporti oggi in mano a Salvini; se entrasse ora direttamente al Governo, infatti, dovrebbe accontentarsi di un ruolo di secondo piano e senza portafoglio: troppo poco per uno come Zaia.

La Lega guarda all’appuntamento elettorale “Saremo protagonisti, no alle corse solitarie”

Il salone del Museo di Santa Caterina a Treviso, gremito, ha accolto, lo scorso 5 luglio, la convention della Lega convocata dal segretario Alberto Stefani per fare il punto della situazione prima delle elezioni regionali e cogliere spunti dagli amministratori del Carroccio sul territorio. Erano infatti oltre 400 tra sindaci, assessori e consiglieri da tutto il Veneto che hanno assiepato la platea, ospiti del padrone di casa, il sindaco Mario Conte, con l’obiettivo di difendere dagli attacchi anche degli alleati di centrodestra quanto fatto negli ultimi 15 anni dall’amministrazione Zaia (grande assente all’appuntamento trevigiano) e rilanciarsi uniti verso le prossime consultazioni. Numerosi gli interventi sul palco da parte dei vari esponenti locali, da Eleonora Mosco, consigliera provinciale a Padova che ha rimarcato l’importanza del sostegno alle imprese del territorio a Nicola Finco, sindaco di Bassano

che ha sottolineato la necessità di intervenire sul welfare per aiutare i giovani a trovare una casa e fare figli oltre a sostenere anziani e fragili. A tirare le somme è stato lo stesso segretario Stefani che nel discorso conclusivo ha ribadito che “La Lega non è contro nessuno, nel senso che siamo aperti a una coalizione di governo a livello nazionale, a livello regionale, a livello locale. Però è anche vero che la Lega a livello territoriale ha una classe dirigente molto importante e noi non possiamo esimerci da costruire un programma elettorale che parta dalle comunità locali. Non siamo qui per lanciare candidature per lanciare corse in solitaria. Siamo qui però per costruire il futuro del Veneto e non c’è nessuno come gli amministratori che può darci il migliore contributo per costruire il programma amministrativo dei prossimi anni. Secondo me la politica deve fare questo, non deve litigare sui nomi e non deve

litigare per beghe interne. Deve fare questo, deve costruire programmi, deve lanciare idee, deve risolvere problemi”.

L’assessore regionale alla cultura e allo sport Cristiano Corazzari ha ribadito l’importanza del legame con i territori: “Incontri come questi servono a definire le linee programmatiche, senza tradire le radici del nostro modello di buon governo”. L’obiettivo è continuità, radicamento e una Lega protagonista nel cen-

trodestra. Corazzari ha ribadito che “La storia e l’identità del movimento non si svendono” e che il Veneto “Non può permettersi di disperdere un patrimonio politico costruito in anni di amministrazione efficace”. Anche l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin ha sottolineato il ruolo centrale degli amministratori locali, “sentinelle del territorio” e ha evidenziato le sfide future della sanità: tecnologia e prossimità, ma anche carenza di

personale e invecchiamento della popolazione. Il capogruppo in Consiglio regionale Alberto Villanova ha riaffermato la volontà di mantenere l’unità del centrodestra, pur lanciando un avviso agli alleati “Serve rispetto reciproco, altrimenti ogni opzione è aperta”. Temi centrali della campagna: sanità, sicurezza e ambiente. Messaggio chiaro: la Lega vuole restare protagonista, forte della sua rete territoriale.

Riccardo Musacco

Il segretario Alberto Stefani

L’intervista. Il sottosegretario rilancia il ruolo degli amministratori locali nella prossima sfida elettorale in Veneto

Bitonci: “Semplificazioni per le imprese, in ascolto del territorio verso le regionali”

N

el cuore di un’estate calda non solo per le temperature ma anche per le sfide economiche, abbiamo incontrato l’onorevole Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con la sua lunga esperienza istituzionale e un forte radicamento nel territorio veneto, Bitonci ci si è soffermato sugli interventi più recenti a favore delle piccole e medie imprese (PMI), con uno sguardo particolare alle realtà produttive del Nordest, ma anche sullo scenario politico.

Onorevole Bitonci, quali sono stati i principali interventi del vostro dicastero a sostegno delle PMI, motore dell’economia del nostro territorio?

Abbiamo messo in campo misure concrete, a partire dalla legge annuale per le PMI, approvata per la prima volta in Consiglio dei Ministri. È un provvedimento che sto seguendo in prima persona, con audizioni ancora in corso, e che punta a semplificare la vita di imprese e artigiani. Tra i punti centrali c’è la riforma del mondo del credito e dei confidi, fondamentale per rilanciare il sostegno finanziario alle micro e piccole aziende.

In che modo i confidi stanno tornando a essere uno strumento utile?

Durante la pandemia, con le garanzie statali al 100%, i confidi erano stati messi da parte. Ma oggi, grazie alla riforma introdotta nel 2023 e potenziata quest’anno, possono rilasciare garanzie fino a 100.000 euro senza valutazione del merito di credito

da parte del gestore del Fondo. Questo ha quadruplicato il loro impatto sull’economia. Inoltre, stiamo lavorando per permettere loro di erogare anche servizi e microfinanziamenti diretti: un passo importante per rafforzare il tessuto produttivo diffuso.

Altro fronte su cui state intervenendo è quello dell’energia. Esatto. Dall’ 8 del mese è stato riaperto lo sportello per l’autoproduzione energetica, una misura che consente alle imprese di ottenere contributi, da 30.000 a 1 milione di euro, per installare pannelli fotovoltaici e batterie. Un incentivo importante per accompagnarle nella transizione energetica e ridurre i costi in bolletta.

Anche la cosiddetta “Transizione 5.0” è tra le priorità… Sì, si tratta di un pacchetto da 6,3 miliardi di euro, che sommato a Industria 4.0 porta il totale a quasi 1 3 miliardi. Purtroppo l’impianto europeo ha reso il percorso piuttosto burocratico, con certificazioni ex ante ed ex post. Ma con la legge di bilancio 2025 abbiamo introdotto semplificazioni, per esempio eliminando l’obbligo di dimostrare la riduzione dei consumi energetici quando si acquistano nuovi macchinari: è evidente che siano più efficienti. Abbiamo già raggiunto 1,390 miliardi di euro in prenotazioni, ma serve più tempo: per questo stiamo trattando con Bruxelles una proroga al 2026. Il credito d’imposta previsto resta uno strumento appetibile?

Assolutamente sì. Con Transizione 5.0 il credito può arrivare al

45% per investimenti in tecnologie, digitalizzazione, fotovoltaico e batterie. Anche Industria 4.0, che è stata riaperta, offre un credito d’imposta fino al 20%, con procedure più snelle grazie al fatto che sono fondi nazionali.

Sul fronte dei contratti di sviluppo, ci sono novità per le imprese del Nord?

Stiamo cercando nuove risorse per riaprire gli sportelli sospesi per esaurimento fondi. Le domande non sono andate perse, sono solo in graduatoria. Appena i fondi saranno reintegrati, si potrà procedere con l’erogazione.

Lei visita spesso le aziende venete. Qual è l’impressione che ne ricava?

Dedico almeno una giornata alla settimana alle visite presso realtà produttive sul territorio, oltre agli incontri che si svolgono a Roma con imprese e rappresentanze, focalizzati su diverse tematiche di competenza del Ministero. È un’attività che considero essenziale: mi permette di ascoltare problemi concreti e fornire risposte rapide, anche tramite incontri al ministero o call dirette. Molte imprese, ad esempio, non conoscono le agevolazioni disponibili. Per questo invio una newsletter mensile a tutte le associazioni di categoria con l’elenco delle misure attive.

Le aziende sono preoccupate per i dazi, soprattutto quelle esportatrici. Che segnali arrivano da Roma?

Il tema è molto sentito, specie in una regione come il Veneto, ad alto valore aggiunto. Ma io invito alla calma: le trattative in-

ternazionali porteranno probabilmente a dazi sotto il 10%, con un impatto contenuto, specie sui prodotti di alta gamma, come i vini veneti, per i quali il prezzo non è un tema determinante per l’acquirente. L’Amarone, per esempio, se aumenta di qualche dollaro, l’americano continuerà a comprarlo.

E sul caro energia?

Al momento, nonostante le tensioni mediorientali, non ci sono stati aumenti significativi nel prezzo del gas o del barile.

Ma il governo è pronto a intervenire, come già fatto in passato, qualora si verificassero nuovi rincari.

Uno sguardo infine alla politica: in autunno si vota per il rinnovo dell’amministrazione regionale del Veneto.

Ci stiamo preparando con grande attenzione. Il nostro segretario regionale, Alberto Stefani, ha avviato una fase di ascolto

con tutti i 450 amministratori della Lega in Veneto. È da lì che deve partire il programma: dai temi concreti per i veneti, non solo dai nomi. Serve ancora qualche settimana e poi ci sarà il nome del candidato, attorno al quale, ovviamente, verrà costruita una squadra, ma io penso che il tema più importante siano gli argomenti. Sanità, scuola, sport, imprese: costruiremo un programma condiviso, come movimento radicato nei territori, un movimento fatto di amministratori locali, consiglieri comunali, assessori, sindaci. Siamo il primo partito in Veneto come amministratori. La campagna elettorale inizierà ascoltando gli amministratori e le loro esigenze per creare il programma elettorale, quindi organizzeremo incontri con associazioni di categoria e con le aziende e i cittadini per discutere insieme del futuro del nostro Veneto.

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Il sottosegretario Massimo Bitonci

L’intervista. Il senatore padovano traccia la rotta verso l’appuntamento autunnale con le urne

De Poli: “Alle regionali saremo uniti”

Senatore De Poli, parliamo di elezioni regionali. A che punto siamo? Come il centrodestra si presenterà alle prossime elezioni?

Ovviamente unito e coeso, come sempre. Ne sono assolutamente convinto. Le elezioni regionali sono a tutti gli effetti elezioni quasi politiche. In 70 anni, di fatto, le coalizioni al governo non si sono mai spaccate alle regionali. Quindi, in Veneto, l’unità del centrodestra resta un punto fermo. In un momento così delicato, servono responsabilità, ascolto e una visione condivisa per affrontare con efficacia le sfide che ci attendono, a partire dalle prossime scadenze elettorali. stiamo entrando nel vivo di una nuova stagione politica per il Veneto. Le elezioni regionali sono all’orizzonte e noi dell’UDC siamo pronti a fare la nostra parte, con spirito costruttivo e con quella serietà che ci viene riconosciuta sul territorio. Porteremo il nostro contributo dentro una coalizione di Centrodestra che vogliamo più forte e più attenta ai bisogni reali delle comunità.

Tensioni superate?

Sono dinamiche fanno parte di una discussione interna a una co-

alizione e rientrano nella normale dialettica politica. Però lancio un appello agli amici alleati del Centrodestra: negli ultimi mesi, forse, il tasso di litigiosità è stato eccessivo in alcune fasi. Per il bene del Veneto e dei veneti è ora di cambiare registro. Il rischio è che i cittadini si stanchino di queste continue prove di forza muscolari e tatticismi. Rischiamo di occupare troppo tempo a discutere di mandati e di nomi e, secondo noi, invece, bisogna dedicarlo ai problemi concreti che interessano i veneti. Qual è sarà il contributo dell’UDC?

Saremo presenti alle prossime Regionali, aperti al mondo delle civiche che oggi non si riconosce nell’offerta politica esistente, al volontariato e a tutti quei mondi che, come noi, si riconoscono nei i valori che fanno parte del Dna di noi veneti. Rappresentiamo i veneti del buonsenso, che chiedono risposte concrete. Noi non siamo quelli degli slogan, siamo quelli del lavoro quotidiano. Sarà una campagna lunga, e proprio per questo abbiamo deciso di partire subito, a testa bassa, pancia a terra, ascoltando i territori, raccogliendo

proposte e costruendo programmi credibili. Noi mettiamo al centro la persona, le famiglie, le imprese e i lavoratori, il mondo del volontariato e del terzo Settore, che rappresentano la vera ossatura del Veneto. E, ancora, sanità e sociale, i soggetti più fragili come anziani e persone con disabilità, i giovani. Dal 2011 al 2021 è aumentato del 517% il numero dei nostri giovani talenti “in fuga” all’estero: sono numeri preoccupanti anche perché le nostre imprese lamentano carenza di manodopera. Bisogna creare un terreno favorevole per le nostre aziende, con politiche in grado di attrarre investimenti. Non possiamo svendere i nostri gioielli all’estero.

Sanità e politiche sociali: come il Veneto dovrà affrontare le sfide dei prossimi anni legate anche ai nuovi cambiamenti demografici?

La sanità è la prima voce di spesa del bilancio regionale (82%). E’ vero, la sanità veneta resta un modello di efficienza a livello nazionale ma, detto questo, non possiamo cullarci sugli allori. I cittadini ci chiedono di orientare le azioni della regione affrontando priorità come riduzione delle liste di attesa,

carenza di personale e, soprattutto rafforzamento della sanità territoriale. E’ impensabile che oggi per fare una visita specialistica bisogni fare 50-60 km per raggiungere la struttura sanitaria indicata. Dobbiamo investire di più sulla sanità territoriale, rafforzando quella ospedaliera e, inoltre, si rende necessario e urgente il potenziamento della rete dei servizi sociali e dell’assistenza territoriale a tutela di anziani, persone non autosufficienti e con disabilità. Le famiglie non vanno lasciate da sole. Siamo consapevoli che è meglio spendere oggi 10 per promuovere l’autonomia e l’indipendenza di chi è più avanti con l’età, piuttosto che spendere domani 10 volte tanto in cure e assistenza.

Capitolo infrastrutture: il Veneto soffre ancora di un gap rispetto

ad altre regioni, cosa bisogna fare?

C’è bisogno di un Piano infrastrutturale coerente, che non si fermi alle opere simboliche. Dietro questo Piano deve esserci una strategia capace di far fare un salto di qualità a questa regione che ha enormi potenzialità. Oltre alle grandi opere, certamente importanti, servono le piccole opere nei territori (Strada regionale 10, Sp47 Valsugana, Sr 308 etc ) per rimuovere i colli di bottiglia. Sennò il rischio è di avere la Pedemontana veneta ma senza un adeguamento delle arterie che si collegano ad essa.

Quali sono le caratteristiche che dovrà avere il prossimo candidato Governatore per il Centrodestra? Dobbiamo dare al Veneto una guida solida, concreta e all’altezza delle aspettative dei cittadini. La figura che verrà individuata dovrà essere sì espressione di equilibrio fra i partiti della coalizione, ma siccome la politica non è un bilancino fra sigle, questo equilibrio dovrà tenere conto delle istanze che arrivano dal basso. E, poi, soprattutto, oltre al nome, parliamo di contenuti programmatici. Ai veneti interessa la qualità delle risposte.

Teatro Stabile del Veneto, ecco la nuova stagione con un cartellone di primo livello

Il mondo del teatro si prepara a un entusiasmante capitolo con l’annuncio della stagione 2025/2026 del Teatro Stabile del Veneto. Questo nuovo progetto triennale rappresenta un inizio vibrante, un’opportunità per reinventare il paesaggio teatrale mettendo in risalto l’arte della narrazione e la maestria degli interpreti. La campagna di quest’anno, intitolata significativamente “Ogni storia ha il suo inizio” e curata dall’artista catalano Javier Jaén, cattura perfettamente lo spirito di un’epoca nuova, segnata da cambiamenti significativi ma anche da molte conferme. Il logo creato da Jaén consiste in una mela rossa formata da un serpente attorcigliato su sé stesso, simbolo, per l’appunto, del peccato originale da cui tutto è iniziato.

La stagione 25/26 è stata presentata a Venezia, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale dal presidente Gianpiero

Beltotto, dal direttore artistico Filippo Dini e dalla straordinaria Giuliana De Sio che con Dini aprirà il cartellone con “Il Gabbiano” di Cecov. Un programma che prevede 80 spettacoli, di cui 37 dedicati agli abbonati tra Venezia, Treviso e Padova. Un numero impressionante che promette di attirare un pubblico ancor più vasto, mettendo al centro

gli attori e le parole degli autori, sia classici che contemporanei. Tra le novità, 13 produzioni e coproduzioni pronte a solcare i palcoscenici europei. Brillanti inoltre i risultati dell’ultimo triennio. Dal 2022, il Teatro Stabile ha registrato un incremento del 21% nelle alzate di sipario, culminando nel 2024 con ben 553 giornate di spettaco-

lo tra Padova, Treviso e Venezia.

A queste si sommano 106 recite fuori dal Veneto, dimostrando la crescente influenza a livello nazionale. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, con una crescita del 56% nelle presenze, superando le 175 mila nel 2024. Anche le vendite di biglietti e abbonamenti hanno raggiunto cifre record, con oltre 2,6 milioni di euro. Un incremento delle produzioni ha portato anche a un aumento degli artisti e dei tecnici coinvolti, con una crescita rispettivamente del 19% e del 38% nei contratti di scrittura.

Ogni giorno, più di due nuovi contratti vengono firmati, dimostrando un settore in piena espansione e dall’enorme potenziale. Le produzioni per la stagione 25/26 comprendono opere classiche e nuove drammaturgie che esplorano i grandi capolavori con occhi moderni. Peppino Mazzotta continua il dialogo con i classici russi con una riscrittu-

ra di “Anime morte” di Gogol’, mentre Leonardo Lidi s’immerge nell’intenso mondo di Tennessee Williams con “La gatta sul tetto che scotta”. Le produzioni contemporanee si concentrano su temi di genere e potere, con opere di autrici come Ella Hickson e Julia May Jonas che esplorano il complesso universo delle relazioni umane. Marco Paolini, noto per il suo impegno nel teatro civile, inaugura il cartellone con “Bestiario idrico”. La stagione include anche spettacoli mattutini dedicati alle scuole superiori, sottolineando il ruolo educativo del teatro. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha espresso il suo sostegno appassionato per questa nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, rilevando come l’offerta culturale di qualità sostenga non solo la crescita della comunità, ma anche l’economia e il turismo della regione. Riccardo Musacco

La presentazione della nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto

La novità. Con la nuova trasmissione il Gruppo Editoriale La Piazza porta l’informazione in TV

Carta, web, radio e ora anche televisione: è nato “Il Veneto in Diretta” su Telepadova

C on il debutto televisivo della trasmissione Il Veneto in Diretta, il Gruppo editoriale La Piazza taglia un traguardo importante e si distingue come l’unico editore in Veneto ad offrire informazione su tutti e quattro i media: carta, web, radio e ora anche TV. Un primato che riflette una crescita continua, radicata nel territorio e alimentata dalla volontà di dare voce alle comunità locali con strumenti sempre più efficaci, accessibili e fruibili gratuitamente.

La nuova trasmissione - in onda su 7Gold TelePadova la domenica alle 11.45 ed il mercoledì alle 11.30 - va ad aggiungersi a una rete informativa già solida e articolata. In oltre trent’anni di attività, La Piazza ha costruito un sistema editoriale che unisce il mensile cartaceo distribuito in tutta la regione, il quotidiano online LaPiazzaweb.it, l’emittente radiofonica Radio Veneto24 – prima e unica all-news interamente dedicata al Veneto – e ora

anche un appuntamento televisivo fisso, interamente prodotto dalla redazione del gruppo.

Il Veneto in Diretta è uno spazio settimanale pensato per raccontare la politica, l’economia, l’attualità, il lavoro e il sociale con lo stile che contraddistingue La Piazza: approfondito, concreto, vicino alle persone. Ogni puntata accoglie ospiti selezionati tra amministratori, esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti della società civile, per affrontare con rigore e chiarezza i temi che toccano il territorio e le sue trasformazioni.

L’emittente 7Gold TelePadova è di certo molto affine, con i suoi 50 anni e con la sua forte attenzione ai temi editoriali del Veneto e del NordEst. Format prestigiosi e molto seguiti ne fanno l’emittente di riferimento in Veneto sia per qualità che per ascolti.

La scelta di entrare anche nel mondo della TV nasce da un’esigenza ben precisa: offrire una copertura informativa completa e

multicanale. In un momento storico in cui l’accesso alle notizie passa da molteplici piattaforme, il Gruppo La Piazza ha deciso di presidiare con coerenza ogni canale, mantenendo intatti i propri valori fondanti: informazione indipendente, servizio pubblico, at-

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tenzione costante al contesto locale. Quella televisiva non è solo una nuova vetrina: è la quarta gamba di un tavolo editoriale di un tavolo sempre più solido, che poggia sull’esperienza maturata in decenni di lavoro sul territorio. Un’evoluzione coerente con

i tempi, ma soprattutto con un obiettivo sempre chiaro: essere al servizio dei cittadini e dare visibilità a ciò che accade nei Comuni, nelle imprese, nei luoghi della cultura e della solidarietà. L’approdo in TV rafforza ulteriormente la posizione del gruppo come punto di riferimento per chi vuole comprendere il presente del Veneto, attraverso un’informazione chiara, trasparente e plurale. Il programma viene trasmesso da un’emittente prestigiosa come 7Gold Telepadova e rilanciato su tutti i canali digitali e social del gruppo, ampliando la sua diffusione. Con una redazione esperta, capace di coniugare linguaggi diversi e affrontare tematiche complesse con professionalità, La Piazza si conferma oggi un modello editoriale innovativo. L’unico in Veneto a parlare ai cittadini su carta, online, via radio e in TV. Un gruppo editoriale che cresce con il proprio pubblico. E che, su ogni media, sceglie di restare vicino al territorio.

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TEATRO GOLDONI – VENEZIA

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L’iniziativa. Un modo unico per trasmettere a giovani talenti i segreti di una professione ad alto valore aggiunto

È nata La Piazza Academy,

per formare i consulenti del futuro

L’iniziativa promossa dal Gruppo Editoriale La Piazza, in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, è pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità

In un momento in cui tanti giovani cercano la propria strada nel mondo del lavoro, nasce un progetto ambizioso e concreto che punta a insegnare una vera professione: quella del consulente commerciale pubblicitario. È la nuova Academy promossa dal Gruppo Editoriale

La Piazza in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità.

Un percorso formativo artico-

lato, che unisce teoria e pratica, formazione in aula e tirocinio operativo, per imparare davvero l’arte della vendita pubblicitaria. Un mestiere che richiede preparazione, ascolto, visione strategica e capacità relazionali: competenze che possono essere apprese solo attraverso un’esperienza immersiva, accompagnata da professionisti del settore. Ecco perché La Piazza Academy non è solo un corso, ma una vera e propria fucina di competenze, dove i partecipanti vengono seguiti passo dopo passo nella costruzione di un futuro professionale

solido e concreto.

Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: formare nuove figure commerciali capaci di valorizzare l’offerta editoriale e pubblicitaria di testate autorevoli ed innovative come La Piazza, il quotidiano digitale LaPiazzaweb.it e Radio Veneto24, la prima e unica radio all news del Veneto. Strumenti diversi, pubblici diversi, ma un unico comune denominatore: la capacità di raccontare il territorio e offrire alle imprese soluzioni efficaci per comunicare.

I tirocini previsti dall’Academy verranno infatti svolti all’interno di Give Emotions, la realtà che anima e coordina l’intero gruppo editoriale. Durante il periodo di tirocinio le giovani e i giovani selezionati saranno coinvolti in attività reali di vendita pubblicitaria, sia tramite contatto diretto che telefonico, imparando a costruire proposte personalizzate, a gestire una trattativa, un portafoglio clienti, a comprendere le esigenze del mercato e a lavorare per obiettivi.

Un’iniziativa che ha anche una forte valenza sociale. In un’epoca segnata da disoccupazione giovanile e precarietà diffusa, offrire a ragazze e ragazzi non solo una formazione, ma anche la possibilità di inserirsi concretamente nel mondo del lavoro rappresenta una risposta concreta. Non si tratta di stage astratti, ma di un’opportunità vera: chi saprà distinguersi avrà la possibilità di iniziare una carriera stabile e altamente remunerativa all’interno di una realtà solida, innovativa e in continua crescita.

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“Crediamo sia doveroso – afferma l’editore Giuseppe Bergantin – investire nel futuro delle nuove generazioni, trasmettendo competenze autentiche e aprendo le porte del nostro mestiere. Non è un’operazione spot, ma l’inizio di un progetto strutturato, che si ripeterà almeno due volte all’anno, con l’obiettivo di formare una vera nuova generazione di consulenti pubblicitari. È un investimento su persone, territorio e qualità, come sempre abbiamo fatto in questi 31 anni”.

A rendere possibile tutto questo è la forza del Gruppo Editoriale La Piazza, una realtà radicata, autorevole e da oltre trent’anni punto di riferimento nel Veneto. Solo un gruppo con una visione imprenditoriale chiara e una struttura organizzativa consolidata può offrire una simile opportunità, garantendo ai partecipanti il supporto, la credibilità

e gli strumenti necessari per apprendere una professione complessa, ma ricca di soddisfazioni. La Piazza Academy è aperta a giovani motivati, desiderosi di mettersi alla prova e di imparare un mestiere vero. Nessuna esperienza pregressa è richiesta: contano l’attitudine, la voglia di crescere, la curiosità e il desiderio di lavorare a contatto con le persone, con spirito di iniziativa e passione.

In un mondo in cui tutto cambia rapidamente, la pubblicità resta uno degli snodi fondamentali per la vita delle imprese. Formare consulenti capaci di costruire relazioni e generare valore attraverso la comunicazione è una sfida ambiziosa, ma necessaria. Con questa Academy, Give Emotions e Forema scelgono di accettarla. E di aprire la strada a una nuova generazione di professionisti.

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Chirurgia record a Treviso: oltre

2.000 interventi in un anno

La Chirurgia 2 dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso continua a distinguersi nel panorama nazionale con un record di oltre 2.000 interventi eseguiti nel 2024. La struttura si è posizionata al 9° posto nella classifica Agenas 2023 per numero di operazioni su tumori maligni di fegato e vie biliari.

Nel corso dell’anno, il reparto ha effettuato 371 interventi su fegato e vie biliari e 45 sul pancreas, privilegiando nel 65% dei casi tecniche miniinvasive, come la chirurgia laparoscopica e robotica. Tra le pratiche più innovative e di successo spicca la ‘chirurgia combinata’, che permette di rimuovere durante lo stesso intervento le metastasi epatiche originate

da tumori del colon-retto.

Un caso particolarmente significativo riguarda un paziente sottoposto a un intervento unico che ha previsto l’asportazione del colon e la rimozione contemporanea di ben 25 metastasi al fegato, a dimostrazione dell’elevata complessità e capacità tecnica raggiunta dalla equipe chirurgica. La direzione generale dell’azienda sanitaria Ulss 2 Marca Trevigiana ha sottolineato come questi risultati rappresentino un importante passo avanti nella cura oncologica locale, confermando Ca’ Foncello come centro di riferimento per la chirurgia epato-biliare e pancreatica nel Nord Italia.

Ca’ Foncello inaugura il monitor cardiaco sottocutaneo per la sorveglianza degli atleti a rischio

È stato utilizzato per la prima volta all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso un dispositivo cardiaco miniaturizzato, impiantato sottopelle, che consente un monitoraggio continuo fino a sei anni delle aritmie e della frequenza cardiaca degli atleti più fragili. L’innovativa sperimentazione nasce dalla sinergia tra il reparto di Medicina dello Sport, guidato dal dottor Patrizio Sarto, e la Cardiologia diretta dal dottor Carlo Cernetti. Tre pazienti cardiopatici sono i primi beneficiari di questo monitor all’avanguardia, che permette loro di seguire un programma di allenamento

personalizzato sotto controllo costante. Il piccolo dispositivo, delle dimensioni di una graffetta, viene inserito in pochi minuti con una procedura ambulatoriale e anestesia locale, eseguita dall’équipe di Aritmologia del reparto di Cardiologia.

Tecnologia e telemedicina al servizio della salute

Il monitor cardiaco trasmette in tempo reale i dati rilevati a un’app installata sullo smartphone dei pazienti, che li inviano automaticamente ai medici della Medicina dello Sport, coordinati

Trapianti da donatore in crescita al Ca’ Foncello: 32 i pazienti curati nel 2024

Con 32 trapianti allogenici da donatore eseguiti nel solo 2024 e oltre 50 trapianti autologhi, il bilancio del Centro Trapianti di Cellule Staminali Ematopoietiche e Terapie Cellulari dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso si chiude con risultati di rilievo. Il Centro, unico accreditato per il trapianto allogenico nelle province di Treviso e Belluno, fa capo all’Unità operativa complessa di Ematologia e rappresenta oggi un punto di riferimento imprescindibile per il trattamento di patologie oncoematologiche e non oncologiche gravi.

Il trapianto allogenico di Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) da donatore familiare o da registro internazionale si conferma infatti il trattamento di elezione per malattie come leucemie acute e aplasie midollari. Una procedura complessa, che coinvolge numerosi specialisti di area clinica in tutte le fasi della cura del paziente. Centrale anche la figura del donatore, la cui selezione richiede competenze di altissimo livello e conoscenze approfondite.

Proprio per rafforzare la rete professionale attorno a questi casi clinici estremamente delicati, si è concluso il 5 giugno il corso di formazione “Il Trapianto di Cellule Staminali Ematopoietiche da Donatore”, organizzato dal team trapiantologico dell’Ulss 2 e diretto dalla dottoressa Marta Stanzani. L’iniziativa, svoltasi nella sala convegni dell’ospedale Ca’ Foncello, ha coinvolto numerosi operatori sanitari in tre diverse edizioni, ciascuna incentrata su specifici aspetti della gestione del paziente trapiantato: dall’indicazione al trapianto, alla gestione delle complicanze precoci e tardive, fino all’individuazione del miglior donatore disponibile.

dalle dottoresse Pegoraro e Patelli e dal dottor Sutto. I casi più complessi vengono poi discussi periodicamente con il dottor Luca De Mattia, specialista in impianti cardiaci.

Un progetto di eccellenza e innovazione

La Medicina dello Sport di Treviso, che attualmente segue oltre 450 pazienti, ha lanciato il programma “Il secondo tempo di Julian Ross”, dedicato a chi ha ricevuto diagnosi di cardiopatia a rischio. L’obiettivo è accompagnare ogni atleta con percorsi clinici all’avanguardia, sicuri e su misura, fino a qualche anno fa impensabili.

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Medicina territoriale: la carenza di medici resta una sfida per l’Ulss 2 Marca Trevigiana

Prosegue l’impegno dell’Ulss 2 Marca trevigiana per garantire l’assistenza sanitaria sul territorio, nonostante le difficoltà persistenti nel reperire medici di medicina generale e di continuità assistenziale. Se ne è discusso durante la Conferenza dei Sindaci, riunitasi per un aggiornamento sull’evoluzione della medicina territoriale e sullo stato delle azioni messe in campo per fronteggiare le criticità.

Al centro dell’attenzione rimane la copertura dei posti vacanti sia per i medici di assistenza primaria a ciclo di scelta (ex medicina generale) che per i turni della continuità assistenziale (ex guardia medica). In diverse aree del territorio, l’uscita di numerosi professionisti dal servizio e la difficoltà nel trovare giovani disponibili a subentrare, anche con incarichi a tempo determinato, continuano a creare problemi organizzativi. I dati più recenti, infatti, parlano di sole 19 assegnazioni nell’ultima procedura per le zone carenti. Una situazione aggravata, con ogni probabilità, anche dall’introduzione del “ruolo unico” e dall’esame di accesso alla specializzazione in programma a luglio.

Non meno preoccupante lo scenario legato all’assistenza medica oraria, dove i turni restano scoperti a causa della scarsità di medici disposti a ricoprire incarichi in questa modalità.

Sul fronte della pediatria di libera scelta, invece, sono ancora in corso le assegnazioni previste dal nuovo Accordo Collettivo Nazionale, che ha introdotto regole differenti per la copertura degli incarichi. Nel frattempo, l’Azienda sanitaria prosegue con determinazione nella ricerca di soluzioni per contrastare la carenza di personale medico. Tra le misure attualmente in atto: il ricorso a incarichi a tempo determinato, con contatti diretti ai neolaureati tramite gli elenchi aggiornati forniti dagli Ordini dei Medici del territorio e dalle facoltà universitarie; la possibilità per i cittadini di scegliere un medico all’interno dell’intero Distretto socio-sanitario; il rinnovo della collaborazione con i medici di medicina generale per coprire i turni di continuità assistenziale; l’ampliamento volontario del massimale da 1500 a 1800 assistiti per ciascun medico.

Ulteriori azioni riguardano anche il supporto organizzativo agli studi medici:

continua infatti il progetto che consente ai medici di dotarsi di una segreteria online, utile per la gestione delle agende e delle comunicazioni. Inoltre, resta aperta la possibilità per i medici conven-

Dipendenze in crescita tra le donne e boom di nuove droghe

CEIS Treviso: “Sempre più richieste di accoglienza, serve una rete per rispondere al bisogno di aiuto” Più donne in cura per dipendenze, un aumento costante della poliassunzione e un mercato sempre più saturo di nuove sostanze psicoattive. È la fotografia scattata dal CEIS Treviso al termine dei primi sei mesi del 2025, proprio nei giorni in cui si celebra la Giornata internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga.

Attiva da oltre quarant’anni nel campo delle dipendenze e della salute mentale, la cooperativa sociale ha accolto tra gennaio e giugno ben 135 persone nelle proprie strutture residenziali e di sostegno terapeutico in provincia di Treviso, nonostante i posti accreditati siano 74. In totale, 12.825 giornate di presenza, cui si sommano 22 colloqui pre o post percorso residenziale.

Una delle tendenze più evidenti riguarda la crescita

della domanda femminile: un trend già registrato nel 2024, anno in cui per la prima volta nel Centro Polifunzionale di Treviso la percentuale di utenti donne ha raggiunto il 50%. poliassunzione: quasi metà degli utenti in cura indica cocaina o crack come sostanza principale (43,3%), seguiti da eroina, oppiacei, metadone e morfina (29,9%), e alcol (17,5%). Ma il dato più alto legato al primo contatto con le sostanze riguarda i cannabinoidi e la marijuana (64%), seguiti dall’alcol (27%). A complicare ulteriormente il quadro è l’emergere di nuove sostanze psicoattive (NPS), un trend in linea con i dati nazionali: nel 2024 il sistema di allerta rapida ha censito 79 nuove molecole sul mercato italiano. Secondo la Relazione annuale al Parlamento, il 12% degli studenti italiani ha provato almeno una NPS nella vita, il 5,8% nell’ultimo anno. Tra le più diffuse: cannabinoidi sintetici, oppioidi sintetici e ketamina.

zionati in pensione di proseguire l’attività, qualora diano disponibilità.

L’Azienda sanitaria, in piena collaborazione con le Amministrazioni comunali, conferma dunque il proprio impegno a

mantenere e rafforzare la rete dei servizi sanitari di base, pur in un contesto fortemente penalizzato da una programmazione nazionale che negli ultimi anni ha mostrato evidenti limiti.

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Ricette fresche e leggere, perfette da preparare per l’estate

PEPERONI RIPIENI VEGETARIANI

Un grande classico rivisitato in chiave vegetariana e leggera, perfetto per un antipasto sfizioso o una cena veloce durante la settimana. Un piatto versatile e saporito che possiamo servire in tanti modi.

Ingredienti: 2 peperoni grandi; 500 g patate; 500 g zucchine; 2 uova, 200g pomodorini, 150g provola cubetti, pangrattato, prezzemolo, olio d’oliva, sale fino, pepe Preparazione: Pelare le patate e grattugiarle in una ciotola e dopo averle lavate, asciugare e grattugiare anche le zucchine. Poi condire con un po’ di sale e lasciare riposare per circa 5-10 minuti, per far perdere alle verdure un po’ d’acqua di vegetazione. Aggiungere le uova, il sale, il pepe e mescoliamo bene. Unire pomodorini tagliati, la provola a cubetti, il prezzemolo tritato e mescolare per distribuire gli ingredienti in modo uniforme. Dopo averli ripuliti dai semini e dai filamenti bianchi, tagliare a metà i peperoni e metterli in una teglia foderata con carta forno. Farciamo i peperoni con il ripieno di verdure. Completiare con il pangrattato sulla superficie e con un filo d’olio, e cucinare in forno preriscaldato ventilato 180 °C per 35 minuti.

CAESAR SALAD ( SENZA POLLO)

La Caesar Salad è un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Da allora esportata ed apprezzata in tutto il mondo. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto Ingredienti: :2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b. Preparazione: Sfogliare la lattuga ed eliminare eventuali foglie esterne troppo dure, scegliere quelle interne più tenere. Tagliare il pane a fette alte 1 cm, eliminare la crosta e tagliare a quadretti. Mettere un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una pentola antiaderente e tostare i quadretti di pane a fuoco moderato. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire disporre l’insalata in un’insalatiera, versare due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere il sale, il pepe macinato al momento, il succo di limone, la salsa Worchestershire e mescolate ancora. Assaggiate e correggete se necessario.

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GELATO ALLO YOGURT CON PISTACCHI

Ora che è iniziata l’estate, a chi non piace rinfrescarsi con un bel gelato? Meglio se leggero e nutriente: ecco il gelato con pistacchi. La ricetta prevede l’utilizzo dello yogurt greco al posto del latte. Facile da preparare, ideale per la merenda o per il post pranzo goloso

Ingredienti: 400 g di yogurt greco; 100 g di cioccolato fondente; 30 g di miele di acacia; 2 cucchiai di pistacchi al naturale. Per guarnire q.b. di pistacchi al naturale E mezza bacca di vaniglia

Preparazione: Tritare finemente il cioccolato fondente e i pistacchi, tenendoli da parte. In una ciotola inserire lo yogurt, il miele e i semi della vaniglia; montare gli ingredienti con le fruste elettriche pochi istanti. Aggiungere i pistacchi e il cioccolato e amalgama gli ingredienti. Una volta completato l’impasto, trasferirlo un contenitore adatto al freezer. Mescolare il composto con una forchetta ogni 30 minuti, ripetendo l’operazione per circa tre ore. Passato il tempo, tirare fuori dal freezer il gelato qualche minuto prima di servirlo, se necessario mescolare nuovamente per renderlo più cremoso.

Servite con pistacchi al naturale e una banchetta di vaniglia a piacere

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Rubrica a cura di Sara Busato

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