Istituto Oncologico Veneto, una tecnica mini invasiva migliora la qualità della vita dei pazienti
Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?
La marcia verso le prossime elezioni regionali è quantomeno incerta. Prima la querelle sul terzo/quarto mandato per il presidente Zaia, poi quella sullo spostamento a primavere 2026 delle elezioni, ora il braccio di ferro tra Lega e Fdi per garantirsi la guida del centrodestra. Ora che ormai la prospettiva di una ricandidatura a presidenze per Zaia è definitivamente tramontata e che anche la data delle elezioni è chiara - ovvero entro il 23 novembre 2025, con il 16 come giornata più probabile – è tempo di alleanze e candidature. Questa volta sembra che, almeno per quello che riguarda la strategia, i ruoli si siano invertiti. Il centrosinistra, solitamente in ritardo a causa dei numerosi litigi tra alleati, ha già scelto il proprio candidato mettendo insieme una coalizione molto più ampia di quella di cinque anni orsono. Mentre il centrodestra è in preda alla confusione determinata dalla contrapposizione interna. Andiamo con ordine.
Il centrosinistra ha eletto a proprio alfiere un nome fuori dal giro dei soliti noti: Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso dopo una storica vittoria contro Giancarlo Gentilini che sembrava essersi allontanato dalla politica attiva. Un nome a sorpresa, in un certo senso, uscito dal cilindro del Partito Democratico che ha trovato il consenso di tutta la coalizione e che potrebbe, addirittura, allargare il perimetro a Azione di Carlo Calenda.
Economia, il sottosegretario
Massimo Bitonci annuncia semplificazioni e nuove risorse per il mondo delle imprese
Numeri in crescita e grandi nomi per la nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto “Cartellone di alto livello”
Ad Albignasego la Pro Loco fa rete e coinvolge le associazioni nel fitto calendario di appuntamenti, Casalserugo e Maserà all’insegna della festa
FEDELISSIMI E GUARDA AL VOTO
SIl giallo dell’estate: con “La ghenga degli storti” Romero svela il cuore nero del Nordest
La Piazza Academy forma giovani talenti nella comunicazione e nella pubblicità
Piazza Academy forma talenti nella comunicazione nella pubblicità
ALBIGNASEGO: AL VIA I LAVORI PER IL NUOVO PARCO NELL’AREA DELL’EX
Il progetto da 450mila euro prevede l’ampliamento del Parco dell’Amicizia e la riconversione degli ex spogliatoi
A Treviso il segretario veneto Stefani convoca oltre 400 amministratori e detta la linea: “Saremo protagonisti”
Chi inquina paga
Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<
ono passati più di 12 anni da quando si sentì parlare per la prima volta di Pfas e di inquinamento delle falde e dell’acqua potabile che arriva direttamente nelle nostre case. Ora la sentenza della Corte d’Assise di Vicenza, con la condanna di 11 ex dirigenti della Miteni per disastro ambientale, avvelenamento doloso delle acque destinate al consumo umano e altri gravi reati mette un punto fermo che dovrebbe anche essere un monito: chi inquina paga.
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Addio a Franco Pantano, pioniere del commercio padovano
Si è spento a 76 anni Gianfranco Pantano, per tutti Franco, volto amato e instancabile fondatore del Pentolone, una vera e propria istituzione nel panorama commerciale padovano. Con la sua scomparsa, avvenuta nelle scorse ore, se ne va non solo un imprenditore, ma un pezzo di storia del territorio. Le due sedi del Pentolone, ad Albignasego e Vigonza, il 25 giugno, hanno abbassato le serrande per lutto, mentre la comunità si raccoglie attorno alla famiglia. Era partito con poco, Franco, ma con idee chiare e mani che non si tiravano mai indietro. Negli anni ’70 iniziava il suo viaggio tra i mercati del Veneto, vendendo pentole e stoviglie da un camion lungo 13 metri, carico ogni giorno a Piove di Sacco. Poi arrivarono i primi negozi: Guizza (1984), quindi via Ugo Foscolo (1986), fino al grande salto nel 1996 con l’apertura dello stabile di Albignasego, che avrebbe segnato l’inizio dell’ascesa definitiva. Nel 2022 la famiglia Pantano inaugura un nuovo punto vendita accanto a quello storico, portando i dipendenti a 64. Ma Franco non si è mai defilato: lo si trovava in negozio ogni giorno, fin dal mattino. Presenza fissa, guida silenziosa, cuore pulsante dell’impresa. Anche dopo la diagnosi della malattia nel 2023, Franco non ha mollato: ha continuato a lavorare, a consigliare, a sorridere tra gli scaffali. Il Pentolone, per lui, non era solo un’azienda. Era famiglia, appartenenza, orgoglio. Il suo carisma non stava solo nei numeri, ma nella fiducia che aveva costruito con i clienti, nei rapporti umani coltivati nel tempo, nella sua capacità di fare impresa con radici profonde e uno sguardo sempre proiettato avanti. Franco Pantano non era semplicemente un commerciante: era un simbolo. Lo ricordano con affetto e commozione ad Albignasego, dove aveva trovato la sua seconda casa, e a Vigonza, dove aveva ampliato la sua visione.
Redazione Padova
Il “re del Pentolone” si spegne a 76 anni dopo aver dedicato la vita allo sviluppo della sua impresa
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La sentenza di Vicenza rappresenta infatti un precedente importante, perché per la prima volta viene riconosciuta la responsabilità penale diretta di chi ha inquinato consapevolmente. Il verdetto risuona come un potente monito e potrebbe rappresentate un importante punto di svolta nella lotta per la tutela ambientale e la salute pubblica, riconoscendo precise responsabilità penali. Dopo cinque anni di processo e 1 34 udienze 11 ex dirigenti dell’azienda chimica Miteni di Trissino – tra cui manager dei colossi internazionali Mitsubishi e ICIG che hanno rilevato l’azienda– sono stati condannati a pene complessive per 141 anni di reclusione, venti in più di quanto richiesto dal pubblico ministero. Quattro gli imputati assolti. Riconosciuti anche risarcimenti milionari al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, Arpav, società idriche, Comuni e cittadini. Probabilmente vi saranno successivi pronunciamenti negli ulteriori gradi di giudizio, qualcosa potrà cambiare, ma c’è un punto fermo che sarà difficile scalfire o mettere in discussione.
Per oltre cinquant’anni dallo lo stabilimento di Trissino sono state riversate nelle falde sostanze perfluoroalchiliche, i Pfas per l’appunto. Per decenni sono state usate in più ambiti, dai primi anni Duemila però alcune hanno smesso di essere usate perché si sono rivelate potenzialmente cancerogene e tossiche, a seconda dell’esposizione.
Questi “veleni eterni” si sono insinuati silenziosamente nel suolo, nell’aria e, in modo particolarmente insidioso, nelle falde acquifere, contaminando l’acqua potabile di centinaia di migliaia di cittadini tra le province di Vicenza, Padova e Verona. Un’area di circa 200 chilometri quadrati venne classificata “zona rossa” nella quale, attraverso decine di migliaia di campionamenti, era stata riscontrata la presenza di valori particolarmente elevati di Pfas. Ci sono voluti anni e anni di battaglie e di perseveranza per arrivare a questo pronunciamento che rappresenta ora un nuovo punto di partenza all’insegna di una maggiore attenzione e sensibilità verso gli aspetti ambientali di svariate attività. E senz’altro va riconosciuta la tenacia con cui le “Mamme No Pfas” hanno lottato misurandosi con ostacoli e impedimenti di ogni genere. In questi anni, insieme agli altri movimenti ambientalisti, hanno dovuto combattere tra mille difficoltà, ora il loro sacrificio è stato ripagato, anche se resta l’amarezza per le gravi conseguenze sulla salute di centinaia di migliaia di persone e sull’ambiente.
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Verde. Il nuovo progetto intercetterà un’utenza intergenerazionale, integrando l’attuale zona dedicata ai più piccoli
Iniziati i lavori del nuovo parco nella frazione di San Giacomo
450 mila euro investiti per l’acquisto dell’area e la realizzazione dell’opera che prevede la riqualificazione dell’area dell’ex campo sportivo
S ono stati avviati a metà giugno i lavori per la realizzazione del nuovo parco che sorgerà nell’area dell’ex campo sportivo della parrocchia di San Giacomo Maggiore. A darne la notizia è l’amministrazione comunale che sottolinea come l’intervento rappresenti “un’importante opera di riqualificazione urbana, che andrà ad ampliare e completare l’attuale Parco dell’Amicizia, si-
nazione urbanistica dell’area – da ambito di espansione residenziale a zona per attrezzature a parco, gioco e sport – viene definitivamente superata la previsione di edificazione di oltre 2.800 mc residenziali. Tra le opere previste vi è anche la riqualificazione degli ex spogliatoi del campo sportivo, che saranno trasformati in un bar di quartiere e in una sala polivalente, dando così attuazione
tuato in via Moncenisio”. “L’area esistente - spiega una nota - che già oggi è frequentata da famiglie e bambini piccoli grazie alla presenza di giostrine e giochi dedicati alla prima infanzia, sarà valorizzata e integrata con nuovi spazi rivolti a una fascia di età più ampia. Il nuovo parco, infatti, sarà concepito come uno spazio multifunzionale e intergenerazionale, pensato per offrire opportunità di socialità, svago e attività all’aperto anche a ragazzi e adolescenti. Con il cambio di desti-
al progetto vincitore del bilancio partecipativo 2021. Nella nuova area troveranno spazio anche strutture dedicate ai più grandi, come una piastra sportiva ispirata al progetto secondo classificato dello stesso bilancio partecipativo, per offrire nuove opportunità di svago e attività fisica ai giovani della zona”.
“Grazie alla sua posizione baricentrica - prosegue la nota dell’amministrazione - il parco fungerà da collegamento naturale tra le diverse aree del quartiere,
consentendo un facile accesso alla vicina scuola tramite percorsi interni pedonali. Durante il periodo della tradizionale sagra, l’area sarà concessa alla Parrocchia di San Giacomo, che potrà utilizzare gli spazi del parco, del bar e della sala polivalente per lo svolgimento della festa parrocchiale. Il progetto, attualmente in fase di redazione, prevede uno stanziamento complessivo di 450 mila euro, di cui 80 mila destinati all’acquisi-
zione dell’area e i restanti alla realizzazione delle opere”. Soddisfatto della scelta a favore del verde il primo cittadino Filippo Giacinti che ha commentato: “Riqualificare un’area come l’ex campo sportivo, sottraendola alla possibile edificazione e restituendola alla collettività, è un atto concreto di rigenerazione ambientale. Vogliamo che ogni quartiere di Albignasego abbia il suo cuore verde: un luogo dove incontrarsi
Conferito il Premio Obizzi 2024
È stato assegnato l’ultimo sabato di maggio presso l’omonima Villa il “Premio Obizzi 2024”, il tradizionale riconoscimento che racconta storie di dedizione, coraggio e servizio alla comunità, attraverso tre protagonisti che incarnano i valori più autentici del vivere civile. Tre sono gli assegnatari di quest’anno come ha spiegato il sindaco Filippo Giacinti nel corso della cerimonia: “Crediamo nel valore della cura, della responsabilità, dell’impegno civile. Crediamo in una società in cui chi si dedica agli altri, chi protegge, chi educa, chi salva vite, debba essere riconosciuto e ringraziato. Salute, legalità e solidarietà sono strumenti concreti per costruire ogni giorno una comunità più unita e più viva. Abbiamo scelto di premiare chi, in modo diverso ma complementare, ha dedicato la propria vita e il proprio lavoro al bene comune, contribuendo a migliorare la qualità della vita, a tutelare la legalità e a promuovere la soli-
e stare bene” ha concluso il sindaco. “Abbiamo voluto fortemente che il parco diventasse uno spazio inclusivo, pensato anche per i ragazzi e per le attività della comunità – ha aggiunto l’assessore all’ambiente Valentina Luise – La presenza di nuovi alberi, la piastra sportiva e la connessione con la scuola testimoniano un’attenzione concreta all’ambiente e alla qualità della vita”.
Andrea Benato
darietà”.Ecco dunque i premiati. Tra le associazioni si è distinta la FIDAS – Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue che ha ricevuto il Premio “per la sua incessante opera a favore della salute pubblica, attraverso campagne di sensibilizzazione e iniziative concrete per promuovere la cultura della donazione”. Altro premiato è stato il Comandante Aldo Zanetti, “figura esemplare nel panorama della sicurezza pubblica. La sua lunga e
brillante carriera al servizio dello Stato è una testimonianza di impegno, coraggio e dedizione per la tutela della legalità”. Ancora, l’onorificenza è stata assegnata alla Prof.ssa Gaya Spolverato, docente in medicina e chirurgia e “più giovane donna a ricoprire il ruolo di primaria, è stata premiata per la sua instancabile attività nella formazione e nell’assistenza ai pazienti oncologici e per il sostegno alle politiche per le pari opportunità”. (a.b.)
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centrale operativa, garantisce controlli frequenti in tutti i quartieri tra l’una e le cinque di notte, assicurando una presenza costante nelle ore in cui non è in servizio la Polizia Locale. Inoltre, i cittadini possono usufruire su base volontaria del servizio a livello privato, con tariffe calmierate, favorendo così una collaborazione efficace tra pubblico e privato. È inoltre possibile collegare gratuitamente il proprio impianto d’allarme direttamente alla caserma dei Carabinieri, per una risposta immediata in caso di allerta.
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addestrati per la ricerca di sostanze stupefacenti. Questa unità specializzata si concentra principalmente su aree sensibili come parchi pubblici, spazi scolastici e altri luoghi frequentati da giovani per tutelarli e difenderli dal rischio di spaccio. L’impiego dell’unità cinofila rappresenta un importante potenziamento delle attività di controllo e prevenzione, contribuendo a rendere il territorio più sicuro e protetto per tutta la comunità.
Ad Albignasego l’estate è davvero di tutti, un cartellone che coinvolge e crea socialità
Spettacoli, cinema, yoga, festival e incontri animano la città con un ricco programma gratuito pensato per residenti, famiglie e visitatori.
A d Albignasego l’estate 2025 si conferma un appuntamento atteso e partecipato, con un ricco cartellone che anima i parchi, le piazze e gli spazi culturali della città. Un calendario costruito con attenzione dall’Amministrazione comunale e da tante realtà associative locali, capace di offrire esperienze culturali, artistiche e di intrattenimento per ogni età. Lo spirito che guida questa rassegna è tutto nelle parole del sindaco Filippo Giacinti e dell’assessore alla cultura Marco Mazzucato: “Un programma di eventi pensato per tutti i gusti e le età, con un occhio di riguardo al piacere di ritrovarsi e condividere momenti di socialità e spensieratezza”.
Tra i prossimi appuntamenti spicca il cartellone teatrale “Albignasego incontra il teatro”: ricor-
diamo sabato 19 luglio “Io sono” con l’Associazione Ora 11 lo spettacolo di e con Lucia Schierano insieme a Vincenzo Leone. Il 20 luglio con lo spettacolo teatrale “L’omo non poe... se la dona no voe!” dell’ Auser Albignasego, in scena al Parco di Villa Obizzi. Il 30 agosto, torna “Album Veneto – Echi di parole e suoni”, uno spettacolo teatrale-musicale con Teatro Ortatet che racconta la tradizione veneta con parole e musica.
La musica dal vivo occupa un posto di rilievo con concerti e performance di richiamo: il 26 luglio, “Live per la pace” accenderà Villa Obizzi con un messaggio forte e condiviso. Il 1° agosto, l’Associazione Vandea propone “Old School Sounds”, viaggio tra le leggende del rock anni ’70, ’80
e ’90, mentre il 31 agosto, con “Village”, il Parco di Villa Obizzi si trasforma in una festa urbana a base di dj set, sax live e street mood.
Tra gli eventi dell’estate, spicca lo scatenato Young Festival, in programma dal 14 al 23 agosto in Piazza del Donatore. Dieci serate ad accesso libero con band tributo di altissimo livello: dagli omaggi a Zucchero, Lady Gaga e Coldplay, fino ai set dedicati a Vasco Rossi, Robbie Williams e Cesare Cremonini. A fare da cornice, anche dj set e serate dance, come lo schiuma party del 15 agosto.
Per gli amanti del benessere e della natura, continua l’iniziativa “Yoga nei parchi”, con incontri settimanali gratuiti che invitano a prendersi cura di sé nei contesti verdi della città. E non mancano le attività legate alla scoperta del cielo: oltre alle due serate con gli Astrofili di Padova, l’iniziativa “Albignasego tra le stelle” trasfor-
ma l’osservazione astronomica in un’esperienza comunitaria. Settembre si apre con una nuova ondata di eventi: il 1° settembre sarà protagonista la musica sinfonica con l’ensemble venezuelano Arcos juveniles de Caracas, mentre il 5 settembre torna l’Orchestra di fiati Città di Albignasego diretta dal Maestro Trincanato. Il giorno successivo, spazio allo sport e alla socialità,
La Pro Loco di Albignasego fa rete: sinergie, giovani e voglia di comunità
Anche quest’anno la Pro Loco di Albignasego è protagonista dell’estate cittadina con un ricco calendario di iniziative, portando in piazza lo spirito di collaborazione che da tempo anima il mondo associativo locale. “Il format è quello ormai consolidato — spiega la presidente Federica Camani, in carica dal 2019, quindi al suo secondo mandato— frutto di un sodalizio che funziona, costruito nel tempo con impegno e condivisione».
Negli anni l’associazione si è fatta promotrice e coordinatrice delle numerose realtà del territorio, rafforzando i legami tra le diverse anime della comunità. “Abbiamo fatto crescere la Pro Loco — continua Camani — cercando di farne un punto di riferimento e di coordinamento per le altre associazioni. Il nostro obiettivo è stato quello di creare una rete solida, non solo sul piano organizzativo ma anche umano, fatta di amicizia, fiducia e collaborazione».
Un lavoro continuo e complesso, spesso reso impegnativo dalla necessità di avere più volontari e dal peso crescente degli aspetti burocratici. “Coordinarsi con il Comune e i vari uffici richiede molto tempo e attenzione — sottolinea la presidente — ma nel tempo abbiamo costruito un rapporto stabile con l’ufficio cultura e lo Sportello unico per le attività produttive, che ci supportano in modo efficace”.
Una nota positiva arriva dall’ingresso di tre giovani nel
direttivo, che hanno portato entusiasmo e nuove energie. “Sono ragazzi molto attivi, presenti su tutti i fronti, dalla sagra ai vari eventi. Il loro contributo è prezioso e fa ben sperare per il futuro”.
Il vero valore aggiunto, però, resta lo spirito che anima la Pro Loco: “Accoglienza, condivisione, lavoro di squadra: ogni scelta viene presa insieme e i risultati ci fanno ben sperare per il futuro”, conclude la presidente. (n.s.)
con “Sportivando in piazza” e il Mercatino dei ragazzi. Il 7 settembre spazio alla magia con “La Bella e la Bestia – Arena Concert”. Il gran finale è affidato al 14 settembre con due eventi simbolici: la terza Pedalata di beneficenza e l’Aperitivo in Villa, una serata elegante tra musica, degustazioni e bellezza nella cornice storica di Villa Obizzi.
Nicola Stievano
Uno dei numerosi spettacoli proposti in centro ad Albignasego
Al centro la vice presidente della Pro Loco Federica Camani
Eventi estivi/2. A fine luglio serate all’insegna della musica, della comicità e del divertimento
Casalserugo accende l’estate con gli eventi per tutti tra l’Hangar 9 e Piazza Cesarotto
F ine luglio all’insegna della musica, della comicità e del divertimento collettivo: è tutto pronto a Casalserugo per la quarta edizione di “E…state a Casalserugo”, la rassegna estiva che dal 19 luglio animerà il paese con eventi gratuiti, pensati per coinvolgere famiglie, giovani e adulti. La manifestazione si terrà tra il giardino dell’Hangar 9 e Piazza Cesarotto, spazi già collaudati che garantiranno ampio respiro al pubblico e un’atmosfera accogliente. L’ingresso è libero e l’organizzazione ha previsto oltre 300 posti a sedere, per favorire la partecipazione più ampia possibile.
Nel cuore dell’estate, Casalserugo propone un programma vario e coinvolgente che unisce tradizione, spettacolo e spirito di comunità. Sabato 19 luglio si parte alle 18.30 con uno degli appuntamenti più attesi dai più giovani (ma non solo): lo Schiuma Party nel giardino estivo dell’Hangar 9. Una festa estiva all’insegna della musica ad alto volume, fiumi di schiuma e tanto entusiasmo. Alle 19.30 la festa si sposterà in Piazza Cesarotto con “Energia 90”, lo spettacolo musicale che farà rivivere gli anni Novanta con un mix di hit indimenticabili, effetti visivi e coreografie che richiamano le icone di
quel decennio. A condurre la serata ci saranno Ale de Biasi dj e Leo, che guideranno il pubblico in un viaggio musicale coinvolgente e colorato. Il giorno successivo, domenica 20 luglio, sarà la volta del cabaret in dialetto veneto. A partire dalle 20.30, sempre in Piazza Cesarotto, saliranno sul palco “Romeo e i Mori dea Laguna”, un trio comico tra i più divertenti della scena locale. Con barzellette, sketch e canzoni popolari, lo spettacolo promette risate e leggerezza, con l’inconfondibile ironia della lingua veneta a fare da collante. Accanto agli spettacoli, in entrambe le serate non mancherà un’offerta enogastronomica curata: saranno infatti presenti stand di street food, birrerie artigianali e dolciumi vari.
Infine, dal 25 al 27 luglio, sem-
pre l’Hangar 9 ospiterà nel giardino estivo l’Anguriata 2025, tre serate di freschezza, gusto e convivialità sotto le stelle con musica, atmosfera rilassata, anguria fresca, birra alla spina e gonfiabili.
Il sindaco di Casalserugo, Matteo Cecchinato, sottolinea: “L’estate è finalmente arrivata ed è il momento di vivere le iniziative che animano il nostro paese! Le nostre serate, ricche di musica, spettacoli e occasioni di socialità, sono pensate per tutte le età e nascono con l’obiettivo di offrire momenti di leggerezza, divertimento e incontro. Un ringraziamento sentito va alle associazioni, ai volontari, alle attività commerciali e produttive che, con passione e spirito di collaborazione, sostengono ogni anno il nostro cartellone estivo”. (n.s.)
Maserà dopo il successo di “Sere d’Estate” si prepara per la Sagra della Natività
“Sere d’Estate... a Maserà”, ha aperto l’estate agli inizi dello scorso luglio. L’evento, frutto della collaborazione tra l’Assessorato alle Manifestazioni, l’Amministrazione Comunale e l’Associazione Tempi e Ritmi, ha regalato quattro serate ricche di musica, intrattenimento e convivialità.
Gli appuntamenti animeranno il paese con proposte gratuite per coinvolgere famiglie, giovani e adulti. Sono previsti oltre 300 posti a sedere per favorire una partecipazione più ampia possibile. Si inizia con lo “Schiuma party” per i giovani
La piazza si è trasformata in un vivace centro di aggregazione, con l’aperitivo animato da DJ Set e gli spettacolari barman acrobatici che hanno incantato il pubblico con le loro evoluzioni. Il programma ha offerto un mix eterogeneo di generi musicali. I “Freeway” hanno riportato il pubblico indietro nel tempo con le indimenticabili sigle TV anni ‘80 e ‘90. Quindi è stata la volta di “Estatissime”, una carrellata dei tormentoni estivi più amati, che ha fatto
cantare e ballare. Il momento clou della rassegna è stato il concerto di Povia. L’artista, con il suo show “Viva la Festa”, ha proposto le sue canzoni più celebri, affrontando tematiche profonde con il suo stile inconfondibile. La chiusura è stata affidata agli “Anni ‘90 Dance Night”, una serata all’insegna del puro divertimento e dei ritmi scatenati che hanno fatto la storia della dance.
Il 20 luglio in piazza Municipio torna il mercatino dell’usato e dell’antiquariato “Carte Arte/Fatte”, proposto anche il 21 agosto, mentre dal 31 luglio al 2 agosto la parrocchia di Bertipaglia organizza l’Utopian Festival. Il 18 e il 25 agosto tornano gli appuntamenti con il cinema all’aperto.
L’estate prosegue con la tradizionale Sagra della Natività della Beata Vergine, che si terrà dal 29 agosto
all’8 settembre. L’evento è organizzato dalla Parrocchia di Maserà con il patrocinio del Comune, come ogni anno, lo stand gastronomico sarà un’attrazione principale, offrendo piatti prelibati grazie all’impegno esclusivo di personale volontario. Le serate danzanti e di musica leggera si alterneranno a momenti speciali: il 1° settembre sarà dedicato alla “Serata GrEst”, mentre il 2 settembre si festeggerà la “Serata Giovani” con panini e burger, occasioni in cui lo stand gastronomico principale rimarrà chiuso. “Siamo tutti invitati a far festa attorno a nostra Madre perché tutta questa ricchezza di persone e grazia non vada sprecata”, commenta don Roberto Barotti, Arciprete della Parrocchia, sottolineando lo spirito di comunità e la dedizione dei tanti volontari. (n.s.)
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Uno degli spettacoli in piazza Cesarotto
Albignasego
Commercio. L’obiettivo
Online il nuovo sito “Albignasego Shopping”
U n nuovo portale web per offrire una vetrina digitale gratuita alle attività commerciali, artigianali e pubbliche del territorio. È il nuovo sito “Albignasego Shopping”, online dal 6 giugno grazie alla promozione del comune di Albignasego in collaborazione con Confcommercio
Ascom Padova nell’ambito del progetto regionale per la rigenerazione urbana e la ripresa economica nei distretti del commercio. Dopo il Distretto del Commercio e tradizionali occasioni di esposizione dei prodotti del teritorio in sagre ed eventi di vario genere, dal web arriva dunque una novità che metterà in comunicazione produttori e consumatori.
tà può raccontare la propria storia, promuovere iniziative e restare in contatto con i cittadini” prosegue l’assessore. Siamo convinti che il rilancio del commercio passi anche da strumenti come questo, capaci di valorizzare le competenze e la qualità che i nostri esercenti mettono in campo ogni giorno” chiosa Bottin. L’adesione al portale - fanno sapere i curatori del progetto - è gratuita e aperta a tutte le attività interessate. È possibile partecipare compilando il modulo presente all’interno del sito web, allegando una descrizione, immagini o video della propria attività.
Andrea Benato
Il progetto “Echo” sull’educazione all’ascolto fa tappa in città
Si è svolto nella Sala Comunale di Albignasego l’incontro pubblico per presentare il progetto “Echo. Ascolta. Rifletti. Rispetta”. Si tratta di un percorso itinerante che coinvolge diversi comuni della provincia e ha come fine quello di promuovere l’educazione di genere e sull’affettività, sviluppare un nuovo approccio educativo, sperimentando contenuti e metodologie innovative che, se validati, potranno essere diffusi in modo stabile all’interno di scuole e contesti educativi del territorio. “Il progetto - spiegano gli organizzatori - si distingue per il forte impianto scientifico, garantito dal coinvolgimento del Dipartimento di Medicina (DIMED) dell’Università degli Studi di
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“Navigando sul portale, raggiungibile all’indirizzo www.albignasegoshopping.it, gli utenti potranno consultare un elenco sempre aggiornato di negozi, ristoranti, servizi, eventi e promozioni attive sul territorio” spiega l’amministrazione. “Ogni esercizio aderente dispone di una scheda personalizzata, con contatti, orari, geolocalizzazione e contenuti promozionali. Il sito è organizzato per categorie merceologiche per facilitare la ricerca, e sarà supportato da una presenza attiva sui social (Facebook e Instagram). Il progetto si inserisce in una strategia più ampia di sostegno al commercio di vicinato, di rilancio della socialità e della vitalità urbana, con aggiornamenti mensili e coinvolgimento diretto degli esercenti locali tramite invii programmati di contenuti. Con “Albignasego Shopping”, il commercio locale trova una nuova casa digitale: accessibile, innovativa e sempre aggiornata.” Entusiasta il sindaco Filippo Giacinti che ha commentato: “Albignasego Shopping è un passo concreto verso l’innovazione digitale. Un progetto nato con l’obiettivo di promuovere il commercio di vicinato e rafforzare l’identità del nostro territorio. In un mondo sempre più connesso, vogliamo offrire alle attività locali strumenti innovativi per farsi conoscere, crescere e creare nuove opportunità.” Soddisfatto anche l’assessore con delega al commercio Gregori Bottin che ha dichiarato: “Il portale rappresenta un’occasione concreta per dare visibilità alle eccellenze del nostro tessuto commerciale. Albignasego Shopping vuole diventare una piattaforma dinamica in cui ogni attivi-
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Lega Padova Quartiere 4 (Santa Croce, Bassanello, Voltabarozzo) via Guizza, 101 | 35125 Padova spi.padova4@cgilpadova.it
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Padova, che assicura la qualità e la solidità delle informazioni trattate”. “Abbiamo voluto far parte del progetto ECHO – ha commentato il sindaco Filippo Giacinti – perché come amministrazione sentiamo necessità di rafforzare una cultura dell’ascolto, dell’inclusione e del rispetto, partendo proprio dai luoghi dell’educazione e del confronto. È nostro dovere sostenere percorsi che aiutino le giovani generazioni a crescere con consapevolezza e responsabilità”. “Vogliamo ringraziare Confartigianato Padova, promotrice del progetto, per averci coinvolti in questa iniziativa” ha aggiunto l’assessore alle Pari Opportunità Anna Franco. “La loro proposta di collaborazione ci ha permesso di offrire anche alla nostra comunità un’occasione di crescita e confronto su temi fondamentali. Con ECHO portiamo ad Albignasego un progetto capace di stimolare riflessioni profonde su affettività, parità di genere e uso consapevole dei social. È un’occasione per dare strumenti educativi solidi e scientificamente fondati alla nostra comunità, promuovendo una cultura del rispetto che parte dai più giovani ma coinvolge tutti” ha concluso l’assessore. (a.b.)
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Sociale. Il Comune potenzia i servizi di supporto e avvia nuovi progetti educativi
Centri estivi 2025: un investimento per l’inclusione dei bambini disabili
L
’estate 2025 sarà un’occasione di inclusione e crescita per tutti i bambini di Albignasego, grazie all’importante impegno dell’Amministrazione comunale che ha stanziato 220mila euro per sostenere i centri estivi distribuiti sul territorio. L’obiettivo è chiaro: agevolare l’accesso delle famiglie attraverso sconti sulle rette e ampliare in modo strutturale i servizi dedicati ai minori con bisogni speciali, in particolare quelli con disabilità. “Garantire l’inclusione di tutti i bambini, anche durante il periodo estivo, è una responsabilità concreta che ci impegniamo a rispettare”, ha sottolineato il Sindaco Filippo Giacinti. “Con questo intervento intendiamo offrire a ogni bambino le stesse opportunità di crescita e socializzazione, senza distinzioni”. Particolare attenzione è rivolta ai bambini con disabilità, grazie al potenziamento della presenza a tempo pieno degli Operatori Socio Sanitari (Oss). L’Ulss 6 Euganea garantisce 20 ore settimanali di supporto per un massimo di quattro settimane, ma il Comune integra le risorse per coprire tutte le ore necessarie, assicurando così una partecipazione completa alle attività dei centri estivi. Novità importante è l’attivazione di un servizio dedicato ai minori con disabilità uditiva, che
usufruiranno di un supporto con interpreti Lis (Lingua Italiana dei Segni). Il Comune ha infatti esteso il servizio di mediazione linguistica e traduzione Lis fino ad agosto 2026, con una disponibilità di 445 ore annuali, per una spesa complessiva di oltre 34mila euro. Per rafforzare ulteriormente l’inclusione, il Comune ha lanciato un progetto dedicato agli studenti delle scuole superiori che, attraverso i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (Pcto), potranno svolgere esperienze formative nei
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centri estivi dedicati ai minori con disabilità. Questa iniziativa mira a coniugare formazione e supporto operativo, favorendo una comunità più consapevole e solidale. L’Assessore alla Famiglia, Anna Franco, ha ringraziato tutte le realtà locali impegnate nell’accoglienza dei bambini con disabilità: “Vogliamo che l’inclusione non sia più un’eccezione ma una pratica strutturale e condivisa. Ogni bambino merita un’estate piena di opportunità, crescita e relazioni”. Redazione Padova
Chiude con successo il progetto “Lavorare con Passione”
Si è concluso con esito positivo il progetto “Lavorare con Passione”, promosso dall’Amministrazione comunale per sostenere i cittadini nella riscoperta delle proprie attitudini, passioni e aspirazioni professionali. Un percorso formativo innovativo che ha coinvolto 30 partecipanti provenienti dal territorio di Albignasego e dall’area padovana, confermando la sensibilità del Comune verso il tema dell’occupazione di qualità. Il laboratorio, ideato e realizzato da Rivoluzione Umana Lab, si è articolato in sei incontri tematici che hanno alternato momenti di riflessione guidata, teoria ed esercitazioni pratiche. Obiettivo: aiutare i partecipanti a definire obiettivi professionali concreti e a progettare un percorso strategico per raggiungerli, includendo anche strumenti per l’ingresso nel mercato del lavoro o per l’avvio di un’attività imprenditoriale. Il sindaco di Albignasego, Filippo Giacinti, ha sottolineato la visione dell’Amministrazione: “Investire sul lavoro significa investire sulla qualità della vita. Il nostro Comune ha scelto di sostenere progetti che vadano oltre l’assistenzialismo e che offrano strumenti concreti per crescere, riorientarsi e, quando serve, ripartire. “Lavorare con Passione” è un esempio virtuoso di questa strategia: un percorso che mette la persona al centro, valorizzandone competenze e potenzialità”. (r.p.)
Invecchiamento attivo. Il comune si aggiudica un contributo regionale
Al via un nuovo progetto contro la solitudine delle persone anziane
I l Comune di Casalserugo rientra tra gli aggiudicatari di un contributo regionale per il progetto “Vivere attiva’mente la terza giovinezza”, promosso dalla cooperativa Un mondo di gioia onlus. Un’iniziativa dal grande valore sociale, che partirà in autunno e che mira a sostenere l’invecchiamento attivo e a contrastare le situazioni di solitudine e isolamento. “Sono molto soddisfatta di questo risultato – dichiara Giulia Bettella, assessore alle Pari opportunità e alla tutela dei più fragili – poiché il progetto rappresenta un’importante opportunità per il nostro territorio, in quanto pone al centro l’anziano come risorsa e protagonista attivo della comunità, attraverso laboratori intergenerazionali e interculturali, momenti formativi, spazi di socializzazione e attività domiciliari pensate su misura”. Particolare attenzione verrà riservata agli anziani privi di reti familiari, alle persone in condizione di fragilità, alle famiglie con anziani a carico, ma anche ai bambini e ai giovani: la finalità del progetto è di costruire legami nuovi, capaci di superare le barriere dell’età, della solitudine e delle differenze culturali. Il progetto, della durata di dodici mesi, prevede sei azioni chiave: l’attivazione di tavoli di lavoro territoriali, la programmazione personalizzata delle attività, la realizzazione
di laboratori sociali, eventi pubblici, il potenziamento degli sportelli domiciliari e la valutazione dei risultati. Il tutto con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza alla comunità e restituire dignità e protagonismo a chi troppo spesso rischia di sentirsi ai margini.
“Porgo un sentito ringraziamento alla cooperativa Un mondo di gioia – aggiunge l’assessore Bettella – per la visione e la professionalità dimostrate, e ai Comuni partner di Legnaro, Ponte San Nicolò e Polverara, per la sinergia che ha permesso di cogliere questa importante opportunità. Casalserugo si conferma ancora una volta un territorio attento, sensibile e concreto nel costruire reti di supporto per tutte le età”. Dal 2017 la Regione Veneto promuove e valorizza l’invecchiamento attivo grazie a una specifica legge regionale, finalizzata a prevenire l’insorgere di condizioni di fragilità e a mantenere il benessere biologico, psicologico e sociale durante l’invecchiamento della persona. Inoltre promuove la valorizzazione della persona anziana e il suo coinvolgimento nella vita della comunità, anche attraverso forme di intergenerazionalità e percorsi di formazione che riguardano l’innovazione tecnologica che ha caratterizzato gli ultimi decenni.
Cristina Salvato
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Straordinario successo della media Orsato al concorso nazionale “Scuola in musica”
La scuola secondaria di primo grado “Sertorio Orsato” di Casalserugo ha fatto incetta di premi alla nona edizione del concorso nazionale “Scuola in musica”, svoltosi a Verona, che ha visto la partecipazione di oltre 13.000 studenti provenienti da tutta Italia. La scuola media si è aggiudicata ben dodici premi in diverse categorie: gli alunni che hanno partecipato nella categoria Solisti (pianoforte) hanno ottenuto un primo p remio assoluto (con punteggio 100/100), due primi premi, quattro secondi e cinque terzi. Primo premio assoluto anche nella categoria Orchestre: L’ensemble di clarinetti e pianoforte ha conquistato la vittoria assoluta con punteggio 100/100 ed è stato selezionato per partecipare alla finalissima al palazzo della Gran Guardia di Verona insieme ad altre otto orchestre. Per l’occasione gli alunni hanno portato i loro cavalli di battaglia: le colonne sonore dei film “La pantera rosa” e”Rocky”. Risultati brillanti raggiunti grazie all’impegno, alla passione e alla dedizione dimostrati dagli studenti e ai docenti che li hanno accompagnati in questo percorso di crescita artistica. E la partecipazione al concorso è stata un’importante esperienza formativa, anche attraverso il confronto con classi di altre regioni. “Che gioia vedere i ragazzi della scuola media “Orsato” brillare al concorso nazionale – commenta il sindaco Matteo Cecchinato – con un’energia che ha incantato tutti. Questi risultati non arrivano per caso, ma grazie all’impegno, alla passione e alla dedizione di studenti, insegnanti e famiglie. Le nostre scuole sono una vera eccellenza e l’educazione musicale non è considerata soltanto una disciplina artistica, bensì uno strumento di crescita personale e collettiva. Bravissimi tutti: siete motivo di orgoglio per l’intera comunità di Casalserugo”. (CRI.S.)
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una campagna informativa dedicata
Casalserugo compie un passo importante verso una gestione dei rifiuti più efficiente, tecnologica e sostenibile. Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Comune in collaborazione con AcegasApsAmga, gestore dei servizi ambientali, ha avviato nel 2023 il progetto “Digitalizzazione della raccolta dei rifiuti”. L’iniziativa prevede la fornitura di nuovi contenitori dotati di tag univoco, la tracciabilità dei conferimenti e l’introduzione di una tariffa puntuale, che premia chi differenzia correttamente. L’obiettivo principale è quello
le e maggio le attività sono proseguite su richiesta dei cittadini, e tuttora il gestore continua a rispondere alle domande di chi non li ha ancora ricevuti. In totale, sono state servite 2.404 utenze, pari all’88,7% del totale, di cui 2.171 domestiche e 222 non domestiche. Sono stati distribuiti circa 10.200 contenitori per la raccolta differenziata delle principali frazioni (secco, organico, carta e cartone, plastica e lattine – queste ultime riservate a condomìni e utenze non domestiche – e verde). I contenitori, acquistati con i fondi PNRR, erano in totale 10.800 e le consegne di questi bidoni proseguiranno fino a esaurimento. Si ricorda che ogni utenza deve essere almeno dotata del contenitore per il secco conformi.
La seconda fase prevede l’introduzione del calcolo puntuale dei conferimenti del secco indifferenziato, e la conseguente predisposizione di una tariffa puntuale calcolata in funzione della quantità di conferimenti di secco indifferenziato. Queste fasi saranno accompagnate dall’amministrazione comunale tramite campagne informative dedicate.
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AcegasApsAmga invita i cittadini che non abbiano ancora ricevuto i contenitori a rivolgersi ai consueti canali di contatto. Il progetto rappresenta un’occasione concreta per rendere Casalserugo un esempio di innovazione ambientale e responsabilità condivisa.
SEDE E CONTATTI Piazza Aldo Moro, 1 35020 Casalserugo (PD) T 049 8742811 casalserugo.pd@cert.ip-veneto.net • segreteria@comune.casalserugo.pd.it
con responsabilità e con lo sguardo rivolto all’interesse collettivo. L’obiettivo rimane quello di garantire servizi efficaci e accessibili al maggior numero di famiglie possibile, mantenendo alta la qualità dell’offerta e rispondendo ai reali bisogni della comunità scolastica.
Ancora una volta Casalserugo dimostra che, con una buona programmazione e con una collaborazione continua tra scuola e Comune, è possibile offrire alle famiglie un sistema scolastico solido, inclusivo e capace di guardare al futuro.
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Butterfly Run 2025: l’edizione migliore di sempre
Grazie a sponsor e partecipanti sarà possibile donare in beneficenza oltre 7.000 euro alla Lilt e all’associazione Braccio di Ferro per l’hospice pediatrico di Padova
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srl Piazza dell’Artigianato, 8 • Abano Terme (PD) commerciale@euganeaservices.it www.euganeaservices.it
econdo gli organizzatori, quella di quest’anno è stata l’edizione migliore di sempre: la Butterfly Run, è stata un successo in tutti i sensi. La manifestazione sta crescendo sempre più e questo permette anche di aumentare la cifra da devolvere in beneficenza. I Podisti di Maserà stanno già pensando alle novità dell’edizione numero 14. “Quest’anno abbiamo superato le duemila presenze – racconta Domenico Imeneo del direttivo dei Podisti di Maserà – anche grazie alla presenza di numerosi bambini delle scuole di Maserà accompagnati dai loro genitori. Questo ci entusiasma molto e ci permette di devolvere in beneficenza una bella cifra: riusciremo a consegnare oltre settemila euro alla Lilt e all’associazione Braccio di Ferro che promuove iniziative a sostegno dell’hospice pediatrico di Padova”. Una bellissima serata ha fatto da cornice alla manifestazione non competitiva che, partendo dalla piazza di Bertipaglia, si è snodata per 6 e 9 chilometri lungo le strade, attraversando prima del tramonto anche lo splendido centro ippico Ca’ Murà immerso nel verde, dove oltre alle postazioni per foto ricordo con delle grandi ali di farfalla colorate, in molti hanno sostato per dei simpatici selfie con i cavalli. Gli organiz-
zatori quest’anno hanno modificato il percorso apposta per far transitare tutti i runner e podisti attraverso il centro ippico prima del tramonto, con il sole ancora in cielo. La fantasia per tornare un po’ bambini non è mancata grazie al “truccabimbi” dell’associazione Braccio di ferro, lo zucchero filato della ludoteca All’arrembaggio e le coloratissime bolle di sapone di Pastroccio di bolle. Le maglie, diverse ogni anno, sono andate a ruba: per l’edizione 2025 è stata scelta la grafica con un volo di farfalle multicolori realizzata da Caterina Cameran. “La Butterfly Run, inizialmente dedicata solo alle donne, adesso è aperta a tutti –aggiunge Domenico Imeneo – e
ci ha fatto molto piacere la partecipazione di diverse mamme con i passeggini e ragazzi con disabilità che non conoscevano, oltre ai nostri storici amici che incontriamo alle manifestazioni in qualità di “spingitori di carrozzine”. Questo ci ha fatto riflettere e stiamo pensando di trovare un modo per rendere la manifestazione ancora più inclusiva”. Il prossimo appuntamento organizzato dai Podisti di Maserà sarà per settembre con la “24 ore di solidarietà”, la staffetta che dura ininterrottamente 24 ore e il cui ricavato viene devoluto ai Servizi sociali del Comune di Maserà, a sostegno delle persone e delle famiglie in difficoltà. Cristina Salvato
Un nuovo marciapiede tra via Perlasca e via Olimpiadi per agevolare gli studenti che vanno a scuola
Pur essendoci una bella e nuova pista ciclabile lungo via Olimpiadi, molti studenti nel recarsi alla scuola primaria e alla scuola media del capoluogo scelgono di percorrere il lato opposto. Per rendere il loro transito sicuro, l’amministrazione ha deciso di intervenire con un nuovo tratto di marciapiede che colleghi via Olimpiadi con via Perlasca. “Per il nuovo anno scolastico – annuncia il sindaco Gabriele Volponi – auspichiamo di realizzare il marciapiede di collegamento tra via Perlasca e via Olimpiadi, dal lato della scuola elementare: pur essendoci marciapiede e pista ciclabile dall’altra parte, abbiamo notato che molti bambini
e ragazzi a piedi percorrono l’altro lato della strada e vogliamo che possano camminare in sicurezza. Questo intervento, inoltre, diventa un collegamento armo-
nioso che completa il raggiungimento della scuola in perfetta sicurezza sia per biciclette che per pedoni”. L’opera avrà un costo stimato di circa 140mila euro, finanziato con risorse comunali, che serviranno a realizzare un tratto di marciapiede dalla lunghezza di 500 metri. Via Olimpiadi è stata recentemente dotata di una nuova pista ciclabile, larga 2,5 metri, che congiunge le scuole con la SP92 Conselvana. Contestualmente sono stati rifatti gli scarichi e la condotta delle acque bianche sottostanti. Il progetto definitivo prevede che si colleghi con via Marinetti che una volta aperta consentirà l’uscita in via Roma. (CRI.S.)
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Parte dell’ex corte benedettina
è stata acquisita al patrimonio pubblico
Si è concluso il procedimento che ha portato parte dei locali privati in Corte Da Zara a diventare patrimonio pubblico del Comune di Maserà. Si tratta della parte al pianterreno, perché il piano superiore resta privato. I negozi, invece, sono stati oggetto di contenzioso e il Comune li ha acquisiti al patrimonio in virtù di abusi edilizi mai sanati. Una battaglia legale lunghissima: quando pareva tutto deciso, visto che il Tar del Veneto aveva dato ragione al Comune, l’ex proprietario aveva deciso di rivolgersi al Consiglio di Stato, che però aveva confermato il parere del Tar. Al quale spettava infine emanare la sentenza definitiva.
che riporteranno Corte Da Zara ad essere un luogo di transito sicuro per accedere al municipio e dove la vita interna è fatta di regole e non
di anarchia”.
L’ex corte benedettina, divenuta nel tempo di proprietà della famiglia Da Zara, è occupata per metà
da uffici comunali e per metà è privata. Alcuni anni fa uno dei locali al pianterreno era stato adibito a centro di preghiera islamico, mentre alcuni degli appartamenti risultavano sovraffollati e tenuti in pessime condizioni. Dopo anni di incuria e di abbandono e di frequentazioni problematiche, oltre che di problemi igienico-sanitari, il Comune emanò una serie di ordinanze per abusi nei locali posti al pianterreno, che hanno portato al contenzioso, vinto ora dall’amministrazione con l’acquisizione del tre locali.
Cristina Salvato
Gli studenti delle scuole protagonisti della giornata ecologica
“Per trent’anni – dichiara con soddisfazione il sindaco Gabriele Volponi – tutti i programmi elettorali che si sono succeduti auspicavano e includevano il recupero di Corte Da Zara, visto il degrado che imperversava. Tramite una procedura normativa impeccabile, adesso tre immobili (l’ex sede del centro culturale islamico, un negozio e un appartamento) sono diventati patrimonio del Comune e sono liberi e sgomberi da inquilini. È l’inizio di un percorso che speriamo arrivi a concretizzare l’acquisizione totale di Corte Da Zara, che alcuni privati italiani avevano ridotto in luoghi poco sicuri e con una serie di abusi edilizi non indifferenti”. Per cercare di riportare ordine e legalità, nel corso del precedente mandato amministrativo il sindaco Volponi aveva avviato un percorso “perentorio”. “Avvisiamo i privati – precisa il primo cittadino – che non si poteva più sopportare quella situazione. Data l’assenza di risposte concrete da parte della proprietà, abbiamo incaricato l’ufficio tecnico di provvedere al ripristino della legalità. Vari gradi di giudizio hanno dato ragione al Comune ed ora la proprietà entra a far parte del patrimonio comunale. Nel frattempo avevamo comunicato agli occupanti che l’immobile doveva essere libero per legge e con dei tempi concordati il centro culturale islamico si è trasferito in altro Comune. Certo, per essere riutilizzati i locali dovranno essere sottoposti a importanti lavori di riqualificazione, per essere destinati ad attività comunali,
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Si è conclusa con successo l’iniziativa “Territorio pulito”, una mattinata all’insegna del rispetto per l’ambiente e della collaborazione tra scuola, cittadini e associazioni. Protagonisti in particolare sono stati gli studenti di Maserà, che hanno trascorso il loro ultimo giorno di scuola prendendo parte a questa iniziativa educativa e di sensibilizzazione ambientale. “È stata una mattinata molto partecipata – spiega Francesca Greggio, assessore all’Ambiente e alle Politiche giovani – che ci ha permesso di ripulire con pinze e guanti diverse aree pubbliche, riempiendo diversi sacchi di rifiuti abbandonati. Un evento reso possibile innanzitutto dall’istituto comprensivo attraverso la partecipazione degli alunni della scuola secondaria di primo grado Papa Giovanni XXIII e al lavoro di coordinamento della professoressa Alessandra Pressato, referente dei progetti ambientali scolastici. Un sentito ringraziamento è d’obbligo ai volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri e della Fidas, che hanno contribuito con grande spirito civico e partecipazione”. Sono ormai diversi anni che l’Istituto comprensivo partecipa alla giornata ecologica, per educare i ragazzi al senso civico, al rispetto del proprio territorio e alla consapevolezza che comportamenti sbagliati e poco rispettosi hanno conseguenze che ricadono su tutti, oltre che sulla qualità dell’ambiente circostante. “Insieme abbiamo dimostrato che l’unione fa davvero la forza – conclude l’assessore Greggio – e che ogni piccolo comportamento può generare un grande cambiamento. Mi auguro che i ragazzi continueranno a prendersi cura del territorio, anche solo con piccoli gesti quotidiani”. (CRI.S.)
GirovagArte porta cultura e divertimento nei quartieri e nelle piazze della città
Oltre a portare eventi e intrattenimento in varie zone di Padova, la rassegna si pone anche un altro obiettivo di carattere solidale: raccogliere fondi a favore di Medici con l’Africa Cuamm, anche in occasione del concerto dedicato del 7 agosto
Anche quest’estate la cultura e l’intrattenimento arrivano nei quartieri padovani a bordo di uno speciale truck pronto a trasformarsi in un palcoscenico itinerante: parliamo di Girovagarte, la rassegna che tradizionalmente allieta l’estate di vari rioni cittadini.
Inaugurata lo scorso 26 giugno con il primo dei 39 appuntamenti previsti in programma, GirovagArte ci accompagnerà fino al 3 settembre con eventi di diverso genere, spaziando fra musica, teatro, cinema e incontri con autori, ma proponendo anche trekking urbani, presentazioni di libri e spazi per bambini. Una rassegna ricca e varia che raggiunge la cittadinanza all’interno dei singoli quartieri, creando di volta in volta utili e interessanti occasioni di incontro e spazi di aggregazione. Presenti, in programma, molti nomi noti: oltre a Giobbe Covatta, protagonista dello spettacolo 70, svoltosi il 5 luglio scorso in Piazza Azzurri d’Italia, sul palco itinerante si alterneranno artisti del calibro di Paolo Hendel, con lo spettacolo teatrale Il Contrabbasso (il 2 agosto in Piazza Barbato), e l’Orchestra di Padova e del Veneto, che il 24 luglio si esibirà in Mozart incontra Salieri a Villa Breda. Molti altri sono gli appuntamenti pensati per gli appassionati di teatro di ogni età: in programma anche diversi spettacoli per famiglie con annessi laboratori creativi, a cominciare da Ercole sconfigge la terribile Idra (il 27 luglio al Parco Santa Rita), per finire con Ercole si avventura oltre l’aldilà (il 31 agosto al Parco Svolta Giardino). Non mancheranno nemmeno gli eventi musicali: il 30 luglio Francamente si esibirà al Campo dei Girasoli, dove il 7 agosto avrà luogo il Concerto per Cuamm Medici con l’Africa con protagonisti Blubordò & Ale Pascali e il 27 agosto si esibirà invece Iocampo e la sua banda. E, per chi trascorrerà Ferragosto in cit-
tà, sempre qui si svolgerà la festa dell’estate: Wannabeach - Ferragosto Summer Party di Menage a Trash. L’appuntamento con gli amanti del cinema è per il primo agosto, quando in Piazza Barbato verrà proiettato Berlinguer - La grande ambizione di Andrea Segre. Il trekking con GirovagArte è pensato per esplorare e scoprire
diverse zone cittadine: la zona fra Porta Santa Croce e il Bassanello, Ponte di Brenta, Brusegana, i quartieri Arcella e Terranegra. Oltre a portare cultura e intrat-
tenimento in varie zone della città, la rassegna si pone anche un altro obiettivo di carattere solidale: raccogliere fondi a favore di Medici con l’Africa Cuamm. Promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Padova, la rassegna è realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e in collaborazione con le Consulte di quartiere, il Museo Villa Breda con la direzione artistica di Mat-Mare Alto Teatro, il Teatro della Gran Guardia e Associazione Play.
Francesca Tessarollo
Botanikum: la personale di Lucia Pescador a Palazzo Zuckermann
L’amore per la natura e la passione per il mondo della carta sono le micce che hanno acceso l’arte di Lucia Pescador, protagonista della mostra personale Botanikum, ospitata a Palazzo Zuckermann fino al prossimo1 5 settembre.
La location che ospita la mostra non è secondaria, ma ne diventa
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parte integrante: le opere esposte, circa 500, sono state infatti create appositamente per gli spazi di Palazzo Zuckermann e danno vita a un’installazione caratterizzata da fogli sospesi a parete e sorretti solo da aghi leggeri, dando ai visitatori l’impressione di essere trasportati in un giardino immaginario. Si tratta in prevalenza di illustrazioni realizzate su carta, acetati, fotografie e collage che parlano dell’amore di Pescador verso la natura, primaria fonte d’ispirazione dell’artista: foglie, fiori, funghi, frutti creano un racconto emozionale che ci riporta alle storie degli antichi erbari medievali, ai libri fotografici di Karl Blossefled o alle collezioni botaniche del maestro Filippo De Pisis, creando di volta in volta ambientazioni reali o immaginifiche. La mostra esprime anche il legame dell’artista con la carta, che rivela a sua volta una profonda passione per il libro. Ed è così che le illustrazioni prendono forma su diversi tipi di carta, da vecchie lettere a partiture musicali, da registri di contabilità a fogli di diari, che diventano il luogo in cui imprimere pensieri e visioni. Ideata e curata da Claudia Zanfi, la mostra è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. (f.t.)
L’iniziativa. In Provincia la proposta di istituire un comitato scientifico stabile
Un parco delle acque per la Grande Padova dalla visione alla proposta operativa e condivisa
S
i è svolta nella Sala di Consiglio di Palazzo Santo Stefano, la conferenza pubblica “Un Parco delle Acque per la Grande Padova”, promossa dall’Ufficio Cultura della Provincia di Padova in collaborazione con il Gruppo Coordinamento Parco Mura e Acque.
L’iniziativa ha rappresentato un importante momento di confronto multidisciplinare tra Università, Ordini professionali, Soprintendenza, rappresentanti istituzionali e associazioni cittadine, per riportare al centro dell’agenda pubblica il tema della valorizzazione del sistema idraulico e paesaggistico del territorio padovano e veneto centrale.
“È tempo di superare la logica della frammentazione amministrativa e progettuale. Serve una governance integrata, con la Provincia a svolgere il ruolo di cabina di regia sovracomunale, per met-
tere a sistema le tante iniziative in corso e dare coerenza e visione strategica a un progetto di scala vasta,” ha dichiarato l’arch. Vittorio Spigai.
La conferenza ha ribadito l’urgenza di istituire un Comitato scientifico stabile, che coordini la raccolta e la sistematizzazione del vasto patrimonio di studi, mappe, progetti e ipotesi sviluppate negli ultimi decenni da studiosi, enti pubblici e associazioni.
Da questo lavoro potrà nascere un Gruppo operativo di giovani ricercatori, incaricato di affiancare gli enti locali nella definizione di piani condivisi, sostenibili e coerenti con le sfide ambientali e culturali del nostro tempo.
Grande rilievo è stato dato al ruolo delle associazioni cittadine, che da anni, spesso in solitudine, si battono per la tutela e la promozione del sistema delle mura e delle acque di Padova.
La conferenza ha riconosciuto in modo chiaro il loro apporto come motore di conoscenza, partecipazione e cittadinanza attiva, sottolineando l’importanza di includerle in ogni fase del processo decisionale e progettuale.
“La valorizzazione del paesaggio idraulico e del patrimonio culturale non può più prescindere da una governance partecipata, che coinvolga istituzioni, esperti e cittadini in un lavoro corale.” ha aggiunto Spigai.
L’obiettivo ora è trasformare questo momento di ascolto e visione in azioni operative, attraverso la ricerca di risorse, la definizione di strumenti organizzativi e il consolidamento di un’alleanza interistituzionale che metta al centro l’acqua come risorsa strategica per l’ambiente, il turismo, la cultura e l’identità del territorio.
Vincenzo Gottardo
Ciliegie padovane, buone ma poche: la stagione chiude con un raccolto dimezzato
È un bilancio amaro quello che chiude la stagione delle ciliegie in Provincia di Padova. Piogge torrenziali e infestazioni parassitarie hanno messo in ginocchio le coltivazioni locali, confermando una tendenza negativa già osservata su scala regionale. Un prodotto di eccellenza, rinomato e apprezzato, che però fa i conti con il clima sfavorevole.
Le precipitazioni primaverili, particolarmente intense nei Colli Euganei, hanno causato la spaccatura di oltre il 50% dei frutti nelle varietà precoci. In soli due giorni sono caduti 52 mm di pioggia, compromettendo anche le prospettive per le varietà tardive. Il maltempo ha colpito duramente una superficie già limitata: dei 1.700 ettari coltivati a ciliegie in Veneto, solo una minima parte è situata tra Padova e Venezia, con la grande maggioranza nella provincia di Verona.
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Ma la pioggia non è stata l’unica minaccia. L’elevata umidità ha favorito la diffusione della Drosophila suzukii, il cosiddetto moscerino asiatico, e della cimice asiatica, già attiva da maggio dopo un inverno insolitamente mite. Entrambi gli insetti hanno aggravato le perdite, attaccando soprattutto i frutti già danneggiati.
“La ciliegia è una coltura fragilissima, sempre più esposta agli estremi climatici”, commenta Carlo Belotti, direttore di Coldiretti Padova - servono azioni immediate: monitoraggio fitosanitario, varietà resistenti, e sostegni economici concreti”. Tra le soluzioni allo studio: coperture protettive anti-pioggia, diversificazione varietale e un maggiore coordinamento con enti come Veneto Agricoltura e i Consorzi Fitosanitari. Intanto, le associazioni agricole invocano misure di compensazione per salvare un comparto già duramente provato negli ultimi anni. (v.g.)
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Come si integra il nuovo parco con il territorio padovano
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Vene t o 2 4 passa al sistema di ultim a gener a zione DAB che permette di as coltare an c h e la ra d io con una qualità audio pe r fe t ta .
ta diventasse un punto di riferimento per
Molte delle attività si svolgono quando è ormeggiata, ma nei progetti di formazione avanzata – come quelli rivolti a studenti
mandosi in una nave-laboratorio capace di connettere ricerca scientifica, didattica e è
toraggio scientifico. Fondazione Cariparo, in sinergia con gli altri partner, punta a far
bile, una buona pratica che dimostra come un veliero del passato possa diventare il
E così, tra il legno restaurato dello scafo, la
tilla: quella della conoscenza che parte dal mare per cambiare il modo in cui viviamo il FONDAZIONE Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Piazza Duomo, 15 | 35141 Padova Tel. 049-8234800
gazione di una barca lunga oltre 24 metri, con due alberi maestri e un’architettura che ne fa più un patrimonio da proteggere che un mezzo ordinario. Eppure, dopo una fase iniziale sperimentale, oggi Goletta è pienamente operativa e “quasi sempre impegnata”, come sottolinea Toffoli. L’entusiasmo delle scuole, il coinvolgimento degli enti locali e l’attenzione crescente al
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Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?
Il segretario regionale del PD, Andrea Martella nella sua relazione all’assemblea dei Democratici del Veneto, dove il via libera a Manildo è stato votato da oltre il 90% degli aventi diritto, lo ha definito un “federatore, capace di garantire un importante gioco di squadra e una nuova prospettiva per il buon governo del Veneto sulla scia di quanto sta accadendo in moltissime città”. Della partita, a differenza di cinque anni fa, ci sarà anche il Movimento 5 Stelle e, come detto, sembrerebbe prossima ad arrivare Azione.
Nel centrodestra i due principali partner di governo stanno adottando strategie opposte pur avendo lo stesso obiettivo ovvero quello di indicare il candidato presidente. FDI, che pur non nasconde le sue ambizioni di partito più votato nella nostra regione, preferisce una tattica maggiormente attendista. Poche dichiarazioni, silenzio da parte della base, nessuna iniziativa pre – elettorale. Completamente diverso, come detto, il comportamento della Lega. I segretari delle sezioni trevigiane hanno votato un documento
La convention. A Treviso
nel quale si chiede di “correre da soli” cioè con la lista della Lega, una civica di Zaia e una di amministratori. E proprio in materia di amministratori il vertice leghista ha mostrato i muscoli lo scorso 5 luglio quando a Treviso ha convocato tutti i propri amministratori locali per un vertice che ha fatto molto discutere. Al momento sembra che la scelta sia tra il Segretario Regionale della Lega, l’onorevole Alberto Stefani e il Senatore di FDI, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon. Nonostante il ribollire, reale o strategico, della base sembra che una spaccatura del centrodestra non si possa concretizzare: troppi gli equilibri che rischierebbero di subire contraccolpi in tantissime amministrazioni e nel Governo stesso. Dal canto suo Forza Italia non ci sta a fare la comparsa e, infatti, a livello regionale il Segretario Flavio Tosi continua la sua campagna di accreditamento e di allargamento del partito non risparmiando critiche all’amministrazione Zaia e predicando elementi di discontinuità; magari spera di essere proprio lui il proverbiale terzo tra i due
litiganti.
E a proposito di Zaia, cosa andrà a fare il Presidente di Regione più amato d’Italia? Le ipotesi sul suo futuro si sono sprecate: qualcuno lo vede Ministro in un possibile rimpasto di Governo, qualcuno Sindaco di Venezia, altri vicepresidente nel caso in cui la Lega corresse da sola o Presidente di una qualche grande Azienda a partecipazione pubblica come, ad esempio, Leonardo. Il leader della Lega, Matteo Salvini starebbe, invece, pensando per Zaia un futuro di primo piano: capolista della Lega in tutti i collegi delle Regionali per tirare il partito, un anno e mezzo a fare il consigliere per poi entrare dalla porta principale a Roma. In primavera 2027, infatti, si terranno le elezioni politiche e Zaia potrebbe essere eletto in parlamento e nominato responsabile di un Ministero di primo piano, forse proprio quello dei trasporti oggi in mano a Salvini; se entrasse ora direttamente al Governo, infatti, dovrebbe accontentarsi di un ruolo di secondo piano e senza portafoglio: troppo poco per uno come Zaia.
La Lega guarda all’appuntamento elettorale “Saremo protagonisti, no alle corse solitarie”
Il salone del Museo di Santa Caterina a Treviso, gremito, ha accolto, lo scorso 5 luglio, la convention della Lega convocata dal segretario Alberto Stefani per fare il punto della situazione prima delle elezioni regionali e cogliere spunti dagli amministratori del Carroccio sul territorio. Erano infatti oltre 400 tra sindaci, assessori e consiglieri da tutto il Veneto che hanno assiepato la platea, ospiti del padrone di casa, il sindaco Mario Conte, con l’obiettivo di difendere dagli attacchi anche degli alleati di centrodestra quanto fatto negli ultimi 15 anni dall’amministrazione Zaia (grande assente all’appuntamento trevigiano) e rilanciarsi uniti verso le prossime consultazioni. Numerosi gli interventi sul palco da parte dei vari esponenti locali, da Eleonora Mosco, consigliera provinciale a Padova che ha rimarcato l’importanza del sostegno alle imprese del territorio a Nicola Finco, sindaco di Bassano
che ha sottolineato la necessità di intervenire sul welfare per aiutare i giovani a trovare una casa e fare figli oltre a sostenere anziani e fragili. A tirare le somme è stato lo stesso segretario Stefani che nel discorso conclusivo ha ribadito che “La Lega non è contro nessuno, nel senso che siamo aperti a una coalizione di governo a livello nazionale, a livello regionale, a livello locale. Però è anche vero che la Lega a livello territoriale ha una classe dirigente molto importante e noi non possiamo esimerci da costruire un programma elettorale che parta dalle comunità locali. Non siamo qui per lanciare candidature per lanciare corse in solitaria. Siamo qui però per costruire il futuro del Veneto e non c’è nessuno come gli amministratori che può darci il migliore contributo per costruire il programma amministrativo dei prossimi anni. Secondo me la politica deve fare questo, non deve litigare sui nomi e non deve
litigare per beghe interne. Deve fare questo, deve costruire programmi, deve lanciare idee, deve risolvere problemi”.
L’assessore regionale alla cultura e allo sport Cristiano Corazzari ha ribadito l’importanza del legame con i territori: “Incontri come questi servono a definire le linee programmatiche, senza tradire le radici del nostro modello di buon governo”. L’obiettivo è continuità, radicamento e una Lega protagonista nel cen-
trodestra. Corazzari ha ribadito che “La storia e l’identità del movimento non si svendono” e che il Veneto “Non può permettersi di disperdere un patrimonio politico costruito in anni di amministrazione efficace”. Anche l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin ha sottolineato il ruolo centrale degli amministratori locali, “sentinelle del territorio” e ha evidenziato le sfide future della sanità: tecnologia e prossimità, ma anche carenza di
personale e invecchiamento della popolazione. Il capogruppo in Consiglio regionale Alberto Villanova ha riaffermato la volontà di mantenere l’unità del centrodestra, pur lanciando un avviso agli alleati “Serve rispetto reciproco, altrimenti ogni opzione è aperta”. Temi centrali della campagna: sanità, sicurezza e ambiente. Messaggio chiaro: la Lega vuole restare protagonista, forte della sua rete territoriale.
Riccardo Musacco
Il segretario Alberto Stefani
Bitonci: “Semplificazioni per le imprese, in ascolto del territorio verso le regionali”
N
el cuore di un’estate calda non solo per le temperature ma anche per le sfide economiche, abbiamo incontrato l’onorevole Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con la sua lunga esperienza istituzionale e un forte radicamento nel territorio veneto, Bitonci ci si è soffermato sugli interventi più recenti a favore delle piccole e medie imprese (PMI), con uno sguardo particolare alle realtà produttive del Nordest, ma anche sullo scenario politico.
Onorevole Bitonci, quali sono stati i principali interventi del vostro dicastero a sostegno delle PMI, motore dell’economia del nostro territorio?
Abbiamo messo in campo misure concrete, a partire dalla legge annuale per le PMI, approvata per la prima volta in Consiglio dei Ministri. È un provvedimento che sto seguendo in prima persona, con audizioni ancora in corso, e che punta a semplificare la vita di imprese e artigiani. Tra i punti centrali c’è la riforma del mondo del credito e dei confidi, fondamentale per rilanciare il sostegno finanziario alle micro e piccole aziende.
In che modo i confidi stanno tornando a essere uno strumento utile?
Durante la pandemia, con le garanzie statali al 100%, i confidi erano stati messi da parte. Ma oggi, grazie alla riforma introdotta nel 2023 e potenziata quest’anno, possono rilasciare garanzie fino a 100.000 euro senza valutazione del merito di credito
da parte del gestore del Fondo. Questo ha quadruplicato il loro impatto sull’economia. Inoltre, stiamo lavorando per permettere loro di erogare anche servizi e microfinanziamenti diretti: un passo importante per rafforzare il tessuto produttivo diffuso.
Altro fronte su cui state intervenendo è quello dell’energia.
Esatto. Dall’ 8 del mese è stato riaperto lo sportello per l’autoproduzione energetica, una misura che consente alle imprese di ottenere contributi, da 30.000 a 1 milione di euro, per installare pannelli fotovoltaici e batterie. Un incentivo importante per accompagnarle nella transizione energetica e ridurre i costi in bolletta.
Anche la cosiddetta “Transizione 5.0” è tra le priorità… Sì, si tratta di un pacchetto da 6,3 miliardi di euro, che sommato a Industria 4.0 porta il totale a quasi 1 3 miliardi. Purtroppo l’impianto europeo ha reso il percorso piuttosto burocratico, con certificazioni ex ante ed ex post. Ma con la legge di bilancio 2025 abbiamo introdotto semplificazioni, per esempio eliminando l’obbligo di dimostrare la riduzione dei consumi energetici quando si acquistano nuovi macchinari: è evidente che siano più efficienti. Abbiamo già raggiunto 1,390 miliardi di euro in prenotazioni, ma serve più tempo: per questo stiamo trattando con Bruxelles una proroga al 2026. Il credito d’imposta previsto resta uno strumento appetibile?
Assolutamente sì. Con Transizione 5.0 il credito può arrivare al
45% per investimenti in tecnologie, digitalizzazione, fotovoltaico e batterie. Anche Industria 4.0, che è stata riaperta, offre un credito d’imposta fino al 20%, con procedure più snelle grazie al fatto che sono fondi nazionali.
Sul fronte dei contratti di sviluppo, ci sono novità per le imprese del Nord?
Stiamo cercando nuove risorse per riaprire gli sportelli sospesi per esaurimento fondi. Le domande non sono andate perse, sono solo in graduatoria. Appena i fondi saranno reintegrati, si potrà procedere con l’erogazione.
Lei visita spesso le aziende venete. Qual è l’impressione che ne ricava?
Dedico almeno una giornata alla settimana alle visite presso realtà produttive sul territorio, oltre agli incontri che si svolgono a Roma con imprese e rappresentanze, focalizzati su diverse tematiche di competenza del Ministero. È un’attività che considero essenziale: mi permette di ascoltare problemi concreti e fornire risposte rapide, anche tramite incontri al ministero o call dirette. Molte imprese, ad esempio, non conoscono le agevolazioni disponibili. Per questo invio una newsletter mensile a tutte le associazioni di categoria con l’elenco delle misure attive.
Le aziende sono preoccupate per i dazi, soprattutto quelle esportatrici. Che segnali arrivano da Roma?
Il tema è molto sentito, specie in una regione come il Veneto, ad alto valore aggiunto. Ma io invito alla calma: le trattative in-
ternazionali porteranno probabilmente a dazi sotto il 10%, con un impatto contenuto, specie sui prodotti di alta gamma, come i vini veneti, per i quali il prezzo non è un tema determinante per l’acquirente. L’Amarone, per esempio, se aumenta di qualche dollaro, l’americano continuerà a comprarlo.
E sul caro energia?
Al momento, nonostante le tensioni mediorientali, non ci sono stati aumenti significativi nel prezzo del gas o del barile. Ma il governo è pronto a intervenire, come già fatto in passato, qualora si verificassero nuovi rincari.
Uno sguardo infine alla politica: in autunno si vota per il rinnovo dell’amministrazione regionale del Veneto.
Ci stiamo preparando con grande attenzione. Il nostro segretario regionale, Alberto Stefani, ha avviato una fase di ascolto
con tutti i 450 amministratori della Lega in Veneto. È da lì che deve partire il programma: dai temi concreti per i veneti, non solo dai nomi. Serve ancora qualche settimana e poi ci sarà il nome del candidato, attorno al quale, ovviamente, verrà costruita una squadra, ma io penso che il tema più importante siano gli argomenti. Sanità, scuola, sport, imprese: costruiremo un programma condiviso, come movimento radicato nei territori, un movimento fatto di amministratori locali, consiglieri comunali, assessori, sindaci. Siamo il primo partito in Veneto come amministratori. La campagna elettorale inizierà ascoltando gli amministratori e le loro esigenze per creare il programma elettorale, quindi organizzeremo incontri con associazioni di categoria e con le aziende e i cittadini per discutere insieme del futuro del nostro Veneto.
Il sottosegretario Massimo Bitonci
L’intervista. Il senatore padovano traccia la rotta verso l’appuntamento autunnale con le urne
De Poli: “Alle regionali saremo uniti”
S enatore De Poli, parliamo di elezioni regionali. A che punto siamo? Come il centrodestra si presenterà alle prossime elezioni?
Ovviamente unito e coeso, come sempre. Ne sono assolutamente convinto. Le elezioni regionali sono a tutti gli effetti elezioni quasi politiche. In 70 anni, di fatto, le coalizioni al governo non si sono mai spaccate alle regionali. Quindi, in Veneto, l’unità del centrodestra resta un punto fermo. In un momento così delicato, servono responsabilità, ascolto e una visione condivisa per affrontare con efficacia le sfide che ci attendono, a partire dalle prossime scadenze elettorali. stiamo entrando nel vivo di una nuova stagione politica per il Veneto. Le elezioni regionali sono all’orizzonte e noi dell’UDC siamo pronti a fare la nostra parte, con spirito costruttivo e con quella serietà che ci viene riconosciuta sul territorio. Porteremo il nostro contributo dentro una coalizione di Centrodestra che vogliamo più forte e più attenta ai bisogni reali delle comunità.
Tensioni superate?
Sono dinamiche fanno parte di una discussione interna a una co-
alizione e rientrano nella normale dialettica politica. Però lancio un appello agli amici alleati del Centrodestra: negli ultimi mesi, forse, il tasso di litigiosità è stato eccessivo in alcune fasi. Per il bene del Veneto e dei veneti è ora di cambiare registro. Il rischio è che i cittadini si stanchino di queste continue prove di forza muscolari e tatticismi. Rischiamo di occupare troppo tempo a discutere di mandati e di nomi e, secondo noi, invece, bisogna dedicarlo ai problemi concreti che interessano i veneti.
Qual è sarà il contributo dell’UDC?
Saremo presenti alle prossime Regionali, aperti al mondo delle civiche che oggi non si riconosce nell’offerta politica esistente, al volontariato e a tutti quei mondi che, come noi, si riconoscono nei i valori che fanno parte del Dna di noi veneti. Rappresentiamo i veneti del buonsenso, che chiedono risposte concrete. Noi non siamo quelli degli slogan, siamo quelli del lavoro quotidiano. Sarà una campagna lunga, e proprio per questo abbiamo deciso di partire subito, a testa bassa, pancia a terra, ascoltando i territori, raccogliendo
proposte e costruendo programmi credibili. Noi mettiamo al centro la persona, le famiglie, le imprese e i lavoratori, il mondo del volontariato e del terzo Settore, che rappresentano la vera ossatura del Veneto. E, ancora, sanità e sociale, i soggetti più fragili come anziani e persone con disabilità, i giovani. Dal 2011 al 2021 è aumentato del 517% il numero dei nostri giovani talenti “in fuga” all’estero: sono numeri preoccupanti anche perché le nostre imprese lamentano carenza di manodopera. Bisogna creare un terreno favorevole per le nostre aziende, con politiche in grado di attrarre investimenti. Non possiamo svendere i nostri gioielli all’estero.
Sanità e politiche sociali: come il Veneto dovrà affrontare le sfide dei prossimi anni legate anche ai nuovi cambiamenti demografici?
La sanità è la prima voce di spesa del bilancio regionale (82%). E’ vero, la sanità veneta resta un modello di efficienza a livello nazionale ma, detto questo, non possiamo cullarci sugli allori. I cittadini ci chiedono di orientare le azioni della regione affrontando priorità come riduzione delle liste di attesa,
carenza di personale e, soprattutto rafforzamento della sanità territoriale. E’ impensabile che oggi per fare una visita specialistica bisogni fare 50-60 km per raggiungere la struttura sanitaria indicata. Dobbiamo investire di più sulla sanità territoriale, rafforzando quella ospedaliera e, inoltre, si rende necessario e urgente il potenziamento della rete dei servizi sociali e dell’assistenza territoriale a tutela di anziani, persone non autosufficienti e con disabilità. Le famiglie non vanno lasciate da sole. Siamo consapevoli che è meglio spendere oggi 10 per promuovere l’autonomia e l’indipendenza di chi è più avanti con l’età, piuttosto che spendere domani 10 volte tanto in cure e assistenza.
Capitolo infrastrutture: il Veneto soffre ancora di un gap rispetto
ad altre regioni, cosa bisogna fare? C’è bisogno di un Piano infrastrutturale coerente, che non si fermi alle opere simboliche. Dietro questo Piano deve esserci una strategia capace di far fare un salto di qualità a questa regione che ha enormi potenzialità. Oltre alle grandi opere, certamente importanti, servono le piccole opere nei territori (Strada regionale 10, Sp47 Valsugana, Sr 308 etc ) per rimuovere i colli di bottiglia. Sennò il rischio è di avere la Pedemontana veneta ma senza un adeguamento delle arterie che si collegano ad essa.
Quali sono le caratteristiche che dovrà avere il prossimo candidato Governatore per il Centrodestra? Dobbiamo dare al Veneto una guida solida, concreta e all’altezza delle aspettative dei cittadini. La figura che verrà individuata dovrà essere sì espressione di equilibrio fra i partiti della coalizione, ma siccome la politica non è un bilancino fra sigle, questo equilibrio dovrà tenere conto delle istanze che arrivano dal basso. E, poi, soprattutto, oltre al nome, parliamo di contenuti programmatici. Ai veneti interessa la qualità delle risposte.
Teatro Stabile del Veneto, ecco la nuova stagione con un cartellone di primo livello
Il mondo del teatro si prepara a un entusiasmante capitolo con l’annuncio della stagione 2025/2026 del Teatro Stabile del Veneto. Questo nuovo progetto triennale rappresenta un inizio vibrante, un’opportunità per reinventare il paesaggio teatrale mettendo in risalto l’arte della narrazione e la maestria degli interpreti. La campagna di quest’anno, intitolata significativamente “Ogni storia ha il suo inizio” e curata dall’artista catalano Javier Jaén, cattura perfettamente lo spirito di un’epoca nuova, segnata da cambiamenti significativi ma anche da molte conferme. Il logo creato da Jaén consiste in una mela rossa formata da un serpente attorcigliato su sé stesso, simbolo, per l’appunto, del peccato originale da cui tutto è iniziato.
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Beltotto, dal direttore artistico
lo tra Padova, Treviso e Venezia. A queste si sommano 106 recite fuori dal Veneto, dimostrando la crescente influenza a livello nazionale. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, con una crescita del 56% nelle presenze, superando le 175 mila nel 2024. Anche le vendite di biglietti e abbonamenti hanno raggiunto cifre record, con oltre 2,6 milioni di euro. Un incremento delle produzioni ha portato anche a un aumento degli artisti e dei tecnici coinvolti, con una crescita rispettivamente del 19% e del 38% nei contratti di scrittura.
gli attori e le parole degli autori, sia classici che contemporanei. Tra le novità, 13 produzioni e coproduzioni pronte a solcare i palcoscenici europei.
La stagione 25/26 è stata presentata a Venezia, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale dal presidente Gianpiero
Filippo Dini e dalla straordinaria Giuliana De Sio che con Dini aprirà il cartellone con “Il Gabbiano” di Cecov. Un programma che prevede 80 spettacoli, di cui 37 dedicati agli abbonati tra Venezia, Treviso e Padova. Un numero impressionante che promette di attirare un pubblico ancor più vasto, mettendo al centro
Ogni giorno, più di due nuovi contratti vengono firmati, dimostrando un settore in piena espansione e dall’enorme potenziale. Le produzioni per la stagione 25/26 comprendono opere classiche e nuove drammaturgie che esplorano i grandi capolavori con occhi moderni. Peppino Mazzotta continua il dialogo con i classici russi con una riscrittu-
Brillanti inoltre i risultati dell’ultimo triennio. Dal 2022, il Teatro Stabile ha registrato un incremento del 21% nelle alzate di sipario, culminando nel 2024 con ben 553 giornate di spettaco-
ra di “Anime morte” di Gogol’, mentre Leonardo Lidi s’immerge nell’intenso mondo di Tennessee Williams con “La gatta sul tetto che scotta”. Le produzioni contemporanee si concentrano su temi di genere e potere, con opere di autrici come Ella Hickson e Julia May Jonas che esplorano il complesso universo delle relazioni umane. Marco Paolini, noto per il suo impegno nel teatro civile, inaugura il cartellone con “Bestiario idrico”. La stagione include anche spettacoli mattutini dedicati alle scuole superiori, sottolineando il ruolo educativo del teatro. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha espresso il suo sostegno appassionato per questa nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, rilevando come l’offerta culturale di qualità sostenga non solo la crescita della comunità, ma anche l’economia e il turismo della regione.
Riccardo Musacco
La presentazione della nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto
La novità. Con la nuova trasmissione il Gruppo Editoriale La Piazza porta l’informazione in TV
Carta, web, radio e ora anche televisione: è nato “Il Veneto in Diretta” su Telepadova
C on il debutto televisivo della trasmissione Il Veneto in Diretta, il Gruppo editoriale La Piazza taglia un traguardo importante e si distingue come l’unico editore in Veneto ad offrire informazione su tutti e quattro i media: carta, web, radio e ora anche TV. Un primato che riflette una crescita continua, radicata nel territorio e alimentata dalla volontà di dare voce alle comunità locali con strumenti sempre più efficaci, accessibili e fruibili gratuitamente.
La nuova trasmissione - in onda su 7Gold TelePadova la domenica alle 11.45 ed il mercoledì alle 11.30 - va ad aggiungersi a una rete informativa già solida e articolata. In oltre trent’anni di attività, La Piazza ha costruito un sistema editoriale che unisce il mensile cartaceo distribuito in tutta la regione, il quotidiano online LaPiazzaweb.it, l’emittente radiofonica Radio Veneto24 – prima e unica all-news interamente dedicata al Veneto – e ora
anche un appuntamento televisivo fisso, interamente prodotto dalla redazione del gruppo.
Il Veneto in Diretta è uno spazio settimanale pensato per raccontare la politica, l’economia, l’attualità, il lavoro e il sociale con lo stile che contraddistingue La Piazza: approfondito, concreto, vicino alle persone. Ogni puntata accoglie ospiti selezionati tra amministratori, esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti della società civile, per affrontare con rigore e chiarezza i temi che toccano il territorio e le sue trasformazioni.
L’emittente 7Gold TelePadova è di certo molto affine, con i suoi 50 anni e con la sua forte attenzione ai temi editoriali del Veneto e del NordEst. Format prestigiosi e molto seguiti ne fanno l’emittente di riferimento in Veneto sia per qualità che per ascolti.
La scelta di entrare anche nel mondo della TV nasce da un’esigenza ben precisa: offrire una copertura informativa completa e
multicanale. In un momento storico in cui l’accesso alle notizie passa da molteplici piattaforme, il Gruppo La Piazza ha deciso di presidiare con coerenza ogni canale, mantenendo intatti i propri valori fondanti: informazione indipendente, servizio pubblico, at-
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tenzione costante al contesto locale. Quella televisiva non è solo una nuova vetrina: è la quarta gamba di un tavolo editoriale di un tavolo sempre più solido, che poggia sull’esperienza maturata in decenni di lavoro sul territorio. Un’evoluzione coerente con
i tempi, ma soprattutto con un obiettivo sempre chiaro: essere al servizio dei cittadini e dare visibilità a ciò che accade nei Comuni, nelle imprese, nei luoghi della cultura e della solidarietà. L’approdo in TV rafforza ulteriormente la posizione del gruppo come punto di riferimento per chi vuole comprendere il presente del Veneto, attraverso un’informazione chiara, trasparente e plurale. Il programma viene trasmesso da un’emittente prestigiosa come 7Gold Telepadova e rilanciato su tutti i canali digitali e social del gruppo, ampliando la sua diffusione. Con una redazione esperta, capace di coniugare linguaggi diversi e affrontare tematiche complesse con professionalità, La Piazza si conferma oggi un modello editoriale innovativo. L’unico in Veneto a parlare ai cittadini su carta, online, via radio e in TV. Un gruppo editoriale che cresce con il proprio pubblico. E che, su ogni media, sceglie di restare vicino al territorio.
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L’iniziativa. Un modo unico per trasmettere a giovani talenti i segreti di una professione ad alto valore aggiunto
È nata La Piazza Academy,
per formare i consulenti del futuro
L’iniziativa promossa dal Gruppo Editoriale La Piazza, in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, è pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità
In un momento in cui tanti giovani cercano la propria strada nel mondo del lavoro, nasce un progetto ambizioso e concreto che punta a insegnare una vera professione: quella del consulente commerciale pubblicitario. È la nuova Academy promossa dal Gruppo Editoriale
La Piazza in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità.
Un percorso formativo artico-
lato, che unisce teoria e pratica, formazione in aula e tirocinio operativo, per imparare davvero l’arte della vendita pubblicitaria. Un mestiere che richiede preparazione, ascolto, visione strategica e capacità relazionali: competenze che possono essere apprese solo attraverso un’esperienza immersiva, accompagnata da professionisti del settore. Ecco perché La Piazza Academy non è solo un corso, ma una vera e propria fucina di competenze, dove i partecipanti vengono seguiti passo dopo passo nella costruzione di un futuro professionale
solido e concreto.
Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: formare nuove figure commerciali capaci di valorizzare l’offerta editoriale e pubblicitaria di testate autorevoli ed innovative come La Piazza, il quotidiano digitale LaPiazzaweb.it e Radio Veneto24, la prima e unica radio all news del Veneto. Strumenti diversi, pubblici diversi, ma un unico comune denominatore: la capacità di raccontare il territorio e offrire alle imprese soluzioni efficaci per comunicare.
I tirocini previsti dall’Academy verranno infatti svolti all’interno di Give Emotions, la realtà che anima e coordina l’intero gruppo editoriale. Durante il periodo di tirocinio le giovani e i giovani selezionati saranno coinvolti in attività reali di vendita pubblicitaria, sia tramite contatto diretto che telefonico, imparando a costruire proposte personalizzate, a gestire una trattativa, un portafoglio clienti, a comprendere le esigenze del mercato e a lavorare per obiettivi.
Un’iniziativa che ha anche una forte valenza sociale. In un’epoca segnata da disoccupazione giovanile e precarietà diffusa, offrire a ragazze e ragazzi non solo una formazione, ma anche la possibilità di inserirsi concretamente nel mondo del lavoro rappresenta una risposta concreta. Non si tratta di stage astratti, ma di un’opportunità vera: chi saprà distinguersi avrà la possibilità di iniziare una carriera stabile e altamente remunerativa all’interno di una realtà solida, innovativa e in continua crescita.
“Crediamo sia doveroso – afferma l’editore Giuseppe Bergantin – investire nel futuro delle nuove generazioni, trasmettendo competenze autentiche e aprendo le porte del nostro mestiere. Non è un’operazione spot, ma l’inizio di un progetto strutturato, che si ripeterà almeno due volte all’anno, con l’obiettivo di formare una vera nuova generazione di consulenti pubblicitari. È un investimento su persone, territorio e qualità, come sempre abbiamo fatto in questi 31 anni”.
A rendere possibile tutto questo è la forza del Gruppo Editoriale La Piazza, una realtà radicata, autorevole e da oltre trent’anni punto di riferimento nel Veneto. Solo un gruppo con una visione imprenditoriale chiara e una struttura organizzativa consolidata può offrire una simile opportunità, garantendo ai partecipanti il supporto, la credibilità
e gli strumenti necessari per apprendere una professione complessa, ma ricca di soddisfazioni. La Piazza Academy è aperta a giovani motivati, desiderosi di mettersi alla prova e di imparare un mestiere vero. Nessuna esperienza pregressa è richiesta: contano l’attitudine, la voglia di crescere, la curiosità e il desiderio di lavorare a contatto con le persone, con spirito di iniziativa e passione.
In un mondo in cui tutto cambia rapidamente, la pubblicità resta uno degli snodi fondamentali per la vita delle imprese. Formare consulenti capaci di costruire relazioni e generare valore attraverso la comunicazione è una sfida ambiziosa, ma necessaria. Con questa Academy, Give Emotions e Forema scelgono di accettarla. E di aprire la strada a una nuova generazione di professionisti.
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Una nuova tecnica mini-invasiva dello IOV migliora la vita dei pazienti
All’Istituto Oncologico Veneto (IOV) è arrivata una nuova tecnica medica che migliora in modo significativo la qualità della vita dei pazienti oncologici con gravi problemi di stomaco causati dai tumori. Si chiama gastroenterostomia EUS-guidata ed è un trattamento mini-invasivo che permette di superare l’ostruzione gastrica – una condizione in cui il cibo non riesce più a passare normalmente dallo stomaco all’intestino a causa di un blocco. Questa nuova procedura viene eseguita tramite un’endoscopia, cioè senza operazioni chirurgiche tradizionali, ed è già stata sperimentata con successo su centinaia di pazienti in tutto il mondo. Secondo recenti studi, funziona meglio della chirurgia, comporta meno rischi, tempi di ricovero più brevi e una ripresa più rapida. “La cosiddetta ‘ostruzione dello stomaco’ – spiega il dottor Alberto Fantin, responsabile della Gastroenterologia dello IOV – è una delle conseguenze più frequenti e fastidiose nei pazienti con tumori avanzati del pancreas o di altri organi vicini. Provoca nausea, vomito, senso di pienezza, perdita di peso e rende impossibile alimentarsi normalmente. Nei casi più gravi può impedire di continuare le terapie oncologiche. Per questo è fondamentale intervenire in modo efficace e sicuro.” Fino a poco tempo fa, l’unica soluzione era un’operazione chirurgica per creare un passaggio alternativo tra stomaco e intestino. Una tecnica efficace ma invasiva e con rischi, soprattutto per chi è già debilitato dalla malattia. Oggi, grazie alla gastroenterostomia EUS-guidata, è possibile ottenere lo stesso risultato senza bisturi. “È una tecnica che ha già dato ottimi risultati, con un successo superiore al 90% – continua il dottor Fantin –. I pazienti possono tornare ad alimentarsi più velocemente, restano meno giorni in ospedale e hanno meno complicazioni rispetto alla
chirurgia classica.” La decisione di adottare questa innovazione è stata fortemente sostenuta dalla direzione dello IOV. “Abbiamo scelto di offrire questo intervento perché crediamo nel valore delle tecnologie che migliorano concretamente la cura delle persone – afferma la Direttrice Generale, Maria Giuseppina Bonavina –. È una procedura che riduce la sofferenza e consente una ripresa più rapida. A vent’anni dalla nascita dell’Istituto, il nostro obiettivo resta lo stesso: mettere sempre al centro il paziente, con cure moderne e umane.” L’Istituto Oncologico Veneto è oggi uno dei pochi centri in Italia a offrire questa procedura. Un’opportunità importante per i pazienti colpiti da tumori che rendono difficile o impossibile alimentarsi in modo normale. Con questa nuova tecnica, molti di loro potranno tornare a nutrirsi per bocca, affrontare meglio le terapie e vivere con maggiore dignità e sollievo.
Redazione Salute
Malattie respiratorie gravi: la cura arriva a casa
Padova si conferma punto di riferimento nazionale nella cura delle patologie respiratorie. La UOC di Fisiopatologia Respiratoria dell’Azienda Ospedaliera, diretta dal professor Andrea Vianello, ha attivato un nuovo ambulatorio multidisciplinare dedicato alle malattie polmonari gravi. Si tratta di una struttura unica nel panorama regionale e tra le poche in Italia ad adottare farmaci biologici innovativi per il trattamento di queste patologie. Tra le malattie più comuni e invalidanti trattate nell’ambulatorio c’è l’enfisema polmonare, una condizione spesso causata dal fumo di tabacco e dall’inquinamento ambientale. Nelle fasi più avanzate può portare alla necessità di ossigenoterapia continua o addirittura al trapianto di polmoni. Si stima che l’enfisema sia responsabile del 55% dei decessi legati a disturbi respiratori. A Padova i pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) sono circa 20.000, con un incremento del 20% negli ultimi cinque anni. Attualmente sono dieci le persone in cura presso il nuovo ambulatorio, la metà delle quali provenienti da altre città. Il trattamento ha una durata di sette mesi e integra l’utilizzo della telemedicina per il monitoraggio a distanza e l’autosomministrazione dei farmaci biologici. I risultati ottenuti finora sono molto promettenti: significativa riduzione della dispnea, miglioramento dei parametri spirometrici e calo netto dei ricoveri dovuti a riacutizzazioni. A testimoniare l’efficacia della nuova terapia è stato questa mattina il signor Fabio Schiavon, 69 anni, ex fumatore accanito – fino a 40 sigarette al giorno – e in cura per BPCO dal 2008. Dopo un anno particolarmente difficile, segnato da un ricovero in terapia intensiva, pertosse ed embolia polmonare, Schiavon ha raccontato la sua esperienza con il farmaco biologico monoclonale. “Da quando mi somministro la terapia in autonomia – ha spiegato – sono tornato a camminare, a muovermi, a vivere. La cura mi ha dato un grande giovamento. In passato, verso la fine dei 15 giorni dall’assunzione del farmaco, sentivo un peggioramento. Ora, invece, il miglioramento è continuo e stabile.” Una testimonianza concreta di come l’uso di farmaci innovativi e l’integrazione della telemedicina possano fare la differenza nella qualità della vita dei pazienti affetti da gravi patologie respiratorie. L’approccio adottato rappresenta un cambio di paradigma nella gestione della BPCO e delle malattie respiratorie gravi, aprendo la strada a una nuova modalità di presa in carico del paziente, più efficace, personalizzata e sostenibile.
Redazione Padova
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L’inaugurazione. Presenti otto ambulatori, nuovi servizi e l’esordio
dell’infermiere di famiglia
A Vigonza ha aperto la prima Casa della Comunità: un modello innovativo di sanità territoriale
Èstato inaugurato a Vigonza, in via Paradisi, un nuovo presidio di salute pubblica che cambia il volto dell’assistenza territoriale: si tratta della Casa della Comunità, primo tassello di un piano ambizioso che prevede la realizzazione di 20 strutture simili tra Padova e provincia, grazie a un investimento complessivo che sfiora i 40 milioni di euro. L’edificio, ristrutturato e ampliato per un totale di 1.100 metri quadrati, è il frutto di un intervento da 1.306.000 euro, finanziato quasi interamente con fondi del PNRR. La Casa della Comunità servirà i cittadini di Vigonza, Villanova di Camposampiero, Campodarsego e Vigodarzere, offrendo servizi sanitari e socio-sanitari di base in un contesto moderno, accessibile e integrato.
Alla cerimonia del taglio del nastro hanno partecipato l’Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea Paolo Fortuna, il Sindaco di Vigonza Gianmaria Boscaro, oltre a numerosi sindaci del territorio, medici di base e rappresentanti istituzionali.
“La Casa della Comunità – ha dichiarato il DG Paolo Fortuna – è un nuovo modo di pensare la sanità: più vicina alle persone, capace di offrire risposte coordinate e continuative. Qui, davvero, la salute è di casa”, ha commentato.
Uno degli elementi di maggiore innovazione è l’introduzione della figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, un professionista con competenze specifiche nella presa in carico di pazienti cronici, fragili e con bisogni complessi, in stretta collaborazione con medici di base, pediatri e specialisti.
La nuova struttura nasce dall’ampliamento e dalla ri-
qualificazione del precedente distretto socio-sanitario, al quale sono stati aggiunti 254 metri quadrati. Il progetto, illustrato dall’ingegner Emanuele Scarabel, ha permesso la realizzazione di otto nuovi ambulatori, una sala d’attesa più funzionale, spazi tecnici e servizi accessibili per utenti e personale.
“La Casa della Comunità – ha spiegato il dottor Matteo Ciuffreda, direttore del Distretto Alta Padovana – è pensata per offrire un accesso semplice e coordinato a una vasta rete di servizi. Tutti i professionisti operano in sinergia per promuovere la salute, prevenire malattie e assistere pazienti cronici e fragili”.
I servizi offerti
L’offerta della struttura è ampia e articolata. Tra gli ambulatori attivi: Ginecologia, Cardiologia, Chirurgia,
Allergologia, Endocrinologia, Dermatologia, Diabetologia, Oculistica, Ecografie ginecologiche e cardiologiche, Prelievi e prestazioni infermieristiche Oltre a questo, trovano spazio: Consultorio familiare, Continuità assistenziale (ex guardia medica), Ambulatorio MMG (medici di medicina generale), Ambulatorio IFoC (infermiere di famiglia e comunità), Sportello CUP, Punto Unico di Accoglienza (PUA), Sala riunioni a disposizione del volontariato locale Con questa prima apertura, l’Ulss 6 Euganea inaugura una nuova fase di sanità pubblica territoriale. I prossimi mesi vedranno la realizzazione di altre 19 Case della Comunità, con l’obiettivo di ridurre la pressione sugli ospedali e potenziare le risposte sanitarie a livello locale.
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Ospedale di Piove di Sacco, al via la gara per 23 milioni di euro
Il percorso di rinnovamento dell’Ospedale “Immacolata Concezione” di Piove di Sacco procede senza intoppi. E’ stato ufficialmente pubblicato in Gazzetta Europea il bando di gara per l’appalto integrato, che comprende progettazione e realizzazione dei lavori, per un valore complessivo di 23 milioni di euro. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato al 31 agosto 2025. Il progetto, inserito nel Programma straordinario di investimenti della Regione Veneto, prevede un intervento di adeguamento, riassetto e potenziamento della struttura sanitaria, che rappresenta un punto di riferimento per circa 163.000 abitanti. Tra le priorità indicate dall’Ulss 6 Euganea vi sono la messa in sicurezza antisismica e antincendio dell’edificio, fondamentali per garantire la continuità e la qualità dei servizi offerti. Negli ultimi mesi, il polo ospedaliero ha già beneficiato di investimenti per oltre 6 milioni di euro, con il completamento del nuovo reparto di Terapia Intensiva, l’allestimento di un modulo pre-triage, il potenziamento del Centro Operativo Territoriale (COT) e l’acquisto di apparecchiature tecnologicamente avanzate.
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A tavola
Idee in cucina, facili e sfiziose
Ricette fresche e leggere, perfette da preparare per l’estate
PEPERONI RIPIENI VEGETARIANI
Un grande classico rivisitato in chiave vegetariana e leggera, perfetto per un antipasto sfizioso o una cena veloce durante la settimana. Un piatto versatile e saporito che possiamo servire in tanti modi.
Ingredienti: 2 peperoni grandi; 500 g patate; 500 g zucchine; 2 uova, 200g pomodorini, 150g provola cubetti, pangrattato, prezzemolo, olio d’oliva, sale fino, pepe Preparazione: Pelare le patate e grattugiarle in una ciotola e dopo averle lavate, asciugare e grattugiare anche le zucchine. Poi condire con un po’ di sale e lasciare riposare per circa 5-10 minuti, per far perdere alle verdure un po’ d’acqua di vegetazione. Aggiungere le uova, il sale, il pepe e mescoliamo bene. Unire pomodorini tagliati, la provola a cubetti, il prezzemolo tritato e mescolare per distribuire gli ingredienti in modo uniforme. Dopo averli ripuliti dai semini e dai filamenti bianchi, tagliare a metà i peperoni e metterli in una teglia foderata con carta forno. Farciamo i peperoni con il ripieno di verdure. Completiare con il pangrattato sulla superficie e con un filo d’olio, e cucinare in forno preriscaldato ventilato 180 °C per 35 minuti.
CAESAR SALAD ( SENZA POLLO)
La Caesar Salad è un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Da allora esportata ed apprezzata in tutto il mondo. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto Ingredienti: :2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b. Preparazione: Sfogliare la lattuga ed eliminare eventuali foglie esterne troppo dure, scegliere quelle interne più tenere. Tagliare il pane a fette alte 1 cm, eliminare la crosta e tagliare a quadretti. Mettere un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una pentola antiaderente e tostare i quadretti di pane a fuoco moderato. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire disporre l’insalata in un’insalatiera, versare due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere il sale, il pepe macinato al momento, il succo di limone, la salsa Worchestershire e mescolate ancora. Assaggiate e correggete se necessario.
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GELATO ALLO YOGURT CON PISTACCHI
Ora che è iniziata l’estate, a chi non piace rinfrescarsi con un bel gelato? Meglio se leggero e nutriente: ecco il gelato con pistacchi. La ricetta prevede l’utilizzo dello yogurt greco al posto del latte. Facile da preparare, ideale per la merenda o per il post pranzo goloso
Ingredienti: 400 g di yogurt greco; 100 g di cioccolato fondente; 30 g di miele di acacia; 2 cucchiai di pistacchi al naturale. Per guarnire q.b. di pistacchi al naturale E mezza bacca di vaniglia
Preparazione: Tritare finemente il cioccolato fondente e i pistacchi, tenendoli da parte. In una ciotola inserire lo yogurt, il miele e i semi della vaniglia; montare gli ingredienti con le fruste elettriche pochi istanti. Aggiungere i pistacchi e il cioccolato e amalgama gli ingredienti. Una volta completato l’impasto, trasferirlo un contenitore adatto al freezer. Mescolare il composto con una forchetta ogni 30 minuti, ripetendo l’operazione per circa tre ore. Passato il tempo, tirare fuori dal freezer il gelato qualche minuto prima di servirlo, se necessario mescolare nuovamente per renderlo più cremoso.
Servite con pistacchi al naturale e una banchetta di vaniglia a piacere
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Rubrica a cura di Sara Busato
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