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Istituto Oncologico Veneto, una tecnica mini invasiva migliora la qualità della vita dei pazienti

dell’Alta Padovana

Economia, il sottosegretario

Massimo Bitonci annuncia semplificazioni e nuove risorse per il mondo delle imprese

Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?

La marcia verso le prossime elezioni regionali è quantomeno incerta. Prima la querelle sul terzo/quarto mandato per il presidente Zaia, poi quella sullo spostamento a primavere 2026 delle elezioni, ora il braccio di ferro tra Lega e Fdi per garantirsi la guida del centrodestra. Ora che ormai la prospettiva di una ricandidatura a presidenze per Zaia è definitivamente tramontata e che anche la data delle elezioni è chiara - ovvero entro il 23 novembre 2025, con il 16 come giornata più probabile – è tempo di alleanze e candidature. Questa volta sembra che, almeno per quello che riguarda la strategia, i ruoli si siano invertiti. Il centrosinistra, solitamente in ritardo a causa dei numerosi litigi tra alleati, ha già scelto il proprio candidato mettendo insieme una coalizione molto più ampia di quella di cinque anni orsono. Mentre il centrodestra è in preda alla confusione determinata dalla contrapposizione interna. Andiamo con ordine.

Il centrosinistra ha eletto a proprio alfiere un nome fuori dal giro dei soliti noti: Giovanni Manildo, già sindaco di Treviso dopo una storica vittoria contro Giancarlo Gentilini che sembrava essersi allontanato dalla politica attiva. Un nome a sorpresa, in un certo senso, uscito dal cilindro del Partito Democratico che ha trovato il consenso di tutta la coalizione e che potrebbe, addirittura, allargare il perimetro a Azione di Carlo Calenda.

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Numeri in crescita e grandi nomi per la nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto “Cartellone di alto livello”

Dalla magia delle mura millenarie di Cittadella, tra tour guidati e aperitivi panoramici, alla vitalità del Parco Brenta Viva a Fontaniva, dove la creatività prende forma tra eventi, musica e natura

alle pagg. 6 e 7

Il giallo dell’estate: con “La ghenga degli storti” Romero svela il cuore nero del Nordest

La Piazza Academy forma giovani talenti nella comunicazione e nella pubblicità

SINDACO TRENTO

Dall’ambiente ai giovani, dalla mobilità alla scuola: il primo cittadino rivendica un metodo basato sul confronto e sull’ascolto attivo FONTANIVA:

A Treviso il segretario veneto Stefani convoca oltre 400 amministratori e detta la linea: “Saremo protagonisti”

Chi inquina paga

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

S ono passati più di 12 anni da quando si sentì parlare per la prima volta di Pfas e di inquinamento delle falde e dell’acqua potabile che arriva direttamente nelle nostre case. Ora la sentenza della Corte d’Assise di Vicenza, con la condanna di 11 ex dirigenti della Miteni per disastro ambientale, avvelenamento doloso delle acque destinate al consumo umano e altri gravi reati mette un punto fermo che dovrebbe anche essere un monito: chi inquina paga.

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Una nuova aula studio aperta h/24

Dopo diverse richieste da parte degli utenti, che usufruiscono delle aule studio della biblioteca, l’amministrazione comunale di Cittadella sta realizzando una nuova aula, all’interno della biblioteca comunale di Villa Rina, aperta 24 ore su 24 ore. Un nuovo spazio autonomo e indipendente, con il funzionamento a sé stante rispetto a quello della Biblioteca. Il progetto, che prevede un impegno di spesa di 120.000 euro, sarà accessibile al piano terra anche dalle persone diversamente abili. L’opera prevede il rifacimento dell’impianto di illuminazione degli ambienti, con integrazione di prese FM a servizio degli studenti, l’integrazione dell’impianto antintrusione negli archivi al piano terra, primo piano, oltre ad una integrazione degli impianti esistenti nei locali al pian terreno. A spiegarci il modus operandi dell’utilizzo della nuova aula studio, è lo stesso sindaco di Cittadella Pierobon Luca: “Ciò che ci ha fatto realizzare un’aula così particolare per lo studio, fruibile h/24, sono state le diverse richieste da parte degli utenti sia di Cittadella che dai comuni contigui. La progettazione e l’esecuzione di uno spazio così particolare ha richiamato, in sede di progettazione, una buona dose di attenzioni su ciò che riguarda la sicurezza e l’indipendenza dal resto dello stabile. Fra un paio di mesi, periodo di tempo necessario per finire la nuova aula, per chi vorrà utilizzarla dovrà innanzitutto essere registrato e munito di un badge, che gli servirà per entrare ed uscire dall’aula studio. Va da sé che seppur lo spazio sia munito di telecamere di sicurezza, gli utenti dovranno avere un comportamento responsabile e rispettoso” conclude il sindaco Pierobon Luca.

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Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

La sentenza di Vicenza rappresenta infatti un precedente importante, perché per la prima volta viene riconosciuta la responsabilità penale diretta di chi ha inquinato consapevolmente. Il verdetto risuona come un potente monito e potrebbe rappresentate un importante punto di svolta nella lotta per la tutela ambientale e la salute pubblica, riconoscendo precise responsabilità penali. Dopo cinque anni di processo e 1 34 udienze 11 ex dirigenti dell’azienda chimica Miteni di Trissino – tra cui manager dei colossi internazionali Mitsubishi e ICIG che hanno rilevato l’azienda– sono stati condannati a pene complessive per 141 anni di reclusione, venti in più di quanto richiesto dal pubblico ministero. Quattro gli imputati assolti. Riconosciuti anche risarcimenti milionari al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, Arpav, società idriche, Comuni e cittadini. Probabilmente vi saranno successivi pronunciamenti negli ulteriori gradi di giudizio, qualcosa potrà cambiare, ma c’è un punto fermo che sarà difficile scalfire o mettere in discussione.

Per oltre cinquant’anni dallo lo stabilimento di Trissino sono state riversate nelle falde sostanze perfluoroalchiliche, i Pfas per l’appunto. Per decenni sono state usate in più ambiti, dai primi anni Duemila però alcune hanno smesso di essere usate perché si sono rivelate potenzialmente cancerogene e tossiche, a seconda dell’esposizione.

Questi “veleni eterni” si sono insinuati silenziosamente nel suolo, nell’aria e, in modo particolarmente insidioso, nelle falde acquifere, contaminando l’acqua potabile di centinaia di migliaia di cittadini tra le province di Vicenza, Padova e Verona. Un’area di circa 200 chilometri quadrati venne classificata “zona rossa” nella quale, attraverso decine di migliaia di campionamenti, era stata riscontrata la presenza di valori particolarmente elevati di Pfas. Ci sono voluti anni e anni di battaglie e di perseveranza per arrivare a questo pronunciamento che rappresenta ora un nuovo punto di partenza all’insegna di una maggiore attenzione e sensibilità verso gli aspetti ambientali di svariate attività. E senz’altro va riconosciuta la tenacia con cui le “Mamme No Pfas” hanno lottato misurandosi con ostacoli e impedimenti di ogni genere. In questi anni, insieme agli altri movimenti ambientalisti, hanno dovuto combattere tra mille difficoltà, ora il loro sacrificio è stato ripagato, anche se resta l’amarezza per le gravi conseguenze sulla salute di centinaia di migliaia di persone e sull’ambiente.

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Padovana

L’intervista. Il sottosegretario rilancia il ruolo degli amministratori locali nella prossima sfida elettorale in Veneto

Bitonci: “Semplificazioni per le imprese, in ascolto del territorio verso le regionali”

Nel cuore di un’estate calda non solo per le temperature ma anche per le sfide economiche, abbiamo incontrato l’onorevole Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con la sua lunga esperienza istituzionale e un forte radicamento nel territorio veneto, Bitonci ci si è soffermato sugli interventi più recenti a favore delle piccole e medie imprese (PMI), con uno sguardo particolare alle realtà produttive del Nordest, ma anche sullo scenario politico.

Onorevole Bitonci, quali sono stati i principali interventi del vostro dicastero a sostegno delle PMI, motore dell’economia del nostro territorio?

Abbiamo messo in campo misure concrete, a partire dalla legge annuale per le PMI, approvata per la prima volta in Consiglio dei Ministri. È un provvedimento che sto seguendo in prima persona, con audizioni ancora in corso, e che punta a semplificare la vita di imprese e artigiani. Tra i punti centrali c’è la riforma del mondo del credito e dei confidi, fondamentale per rilanciare il sostegno finanziario alle micro e piccole aziende.

In che modo i confidi stanno tornando a essere uno strumento utile?

Durante la pandemia, con le garanzie statali al 100%, i confidi erano stati messi da parte. Ma oggi, grazie alla riforma introdotta nel 2023 e potenziata quest’anno, possono rilasciare garanzie fino a 100.000 euro senza valutazione del merito di credito da parte del gestore del Fondo.

Questo ha quadruplicato il loro impatto sull’economia. Inoltre, stiamo lavorando per permettere loro di erogare anche servizi e microfinanziamenti diretti: un passo importante per rafforzare il tessuto produttivo diffuso.

Altro fronte su cui state intervenendo è quello dell’energia.

Esatto. Dall’ 8 del mese è stato riaperto lo sportello per l’autoproduzione energetica, una misura che consente alle imprese di ottenere contributi, da 30.000 a 1 milione di euro, per installare pannelli fotovoltaici e batterie. Un incentivo importante per accompagnarle nella transizione energetica e ridurre i costi in bolletta.

Anche la cosiddetta “Transizione 5.0” è tra le priorità…

Sì, si tratta di un pacchetto da 6,3 miliardi di euro, che sommato a Industria 4.0 porta il totale

a quasi 1 3 miliardi. Purtroppo l’impianto europeo ha reso il percorso piuttosto burocratico, con certificazioni ex ante ed ex post. Ma con la legge di bilancio 2025 abbiamo introdotto semplificazioni, per esempio eliminando l’obbligo di dimostrare la riduzione dei consumi energetici quando si acquistano nuovi macchinari: è evidente che siano più efficienti. Abbiamo già raggiunto 1,390 miliardi di euro in prenotazioni, ma serve più tempo: per questo stiamo trattando con Bruxelles una proroga al 2026. Il credito d’imposta previsto resta uno strumento appetibile?

Assolutamente sì. Con Transizione 5.0 il credito può arrivare al 45% per investimenti in tecnologie, digitalizzazione, fotovoltaico e batterie. Anche Industria 4.0, che è stata riaperta, offre un credito d’imposta fino al 20%, con

procedure più snelle grazie al fatto che sono fondi nazionali.

Sul fronte dei contratti di sviluppo, ci sono novità per le imprese del Nord?

Stiamo cercando nuove risorse per riaprire gli sportelli sospesi per esaurimento fondi. Le domande non sono andate perse, sono solo in graduatoria. Appena i fondi saranno reintegrati, si potrà procedere con l’erogazione.

Lei visita spesso le aziende venete. Qual è l’impressione che ne ricava?

Dedico almeno una giornata alla settimana alle visite presso realtà produttive sul territorio, oltre agli incontri che si svolgono a Roma con imprese e rappresentanze, focalizzati su diverse tematiche di competenza del Ministero. È un’attività che considero essenziale: mi permette di ascoltare problemi concreti e fornire risposte rapide, anche tramite incontri al ministero o call dirette. Molte imprese, ad esempio, non conoscono le agevolazioni disponibili. Per questo invio una newsletter mensile a tutte le associazioni di categoria con l’elenco delle misure attive.

Le aziende sono preoccupate per i dazi, soprattutto quelle esportatrici. Che segnali arrivano da Roma?

Il tema è molto sentito, specie in una regione come il Veneto, ad alto valore aggiunto. Ma io invito alla calma: le trattative internazionali porteranno probabilmente a dazi sotto il 10%, con un impatto contenuto, specie sui prodotti di alta gamma, come i vini veneti, per i quali il prezzo non è un tema determinante

per l’acquirente. L’Amarone, per esempio, se aumenta di qualche dollaro, l’americano continuerà a comprarlo.

E sul caro energia?

Al momento, nonostante le tensioni mediorientali, non ci sono stati aumenti significativi nel prezzo del gas o del barile. Ma il governo è pronto a intervenire, come già fatto in passato, qualora si verificassero nuovi rincari. Uno sguardo infine alla politica: in autunno si vota per il rinnovo dell’amministrazione regionale del Veneto.

Ci stiamo preparando con grande attenzione. Il nostro segretario regionale, Alberto Stefani, ha avviato una fase di ascolto con tutti i 450 amministratori della Lega in Veneto. È da lì che deve partire il programma: dai temi concreti per i veneti, non solo dai nomi. Serve ancora qualche settimana e poi ci sarà il nome del candidato, attorno al quale, ovviamente, verrà costruita una squadra, ma io penso che il tema più importante siano gli argomenti. Sanità, scuola, sport, imprese: costruiremo un programma condiviso, come movimento radicato nei territori, un movimento fatto di amministratori locali, consiglieri comunali, assessori, sindaci. Siamo il primo partito in Veneto come amministratori. La campagna elettorale inizierà ascoltando gli amministratori e le loro esigenze per creare il programma elettorale, quindi organizzeremo incontri con associazioni di categoria e con le aziende e i cittadini per discutere insieme del futuro del nostro Veneto.

IDRAULICI – CALDAIE – POMPE DI CALORE –

CLIMA

L’onorevole Massimo Bitonci

sce a migliorare la qualità dell’aria e della vita quotidiana dei cittadini. Spazi verdi curati valorizzano il territorio, incentivano il turismo di prossimità e promuovono comportamenti sostenibili.

Un’estate ricca di eventi a Cittadella: tra arte, storia, musica e sapori

Cittadella, nel 2023 si è posizionata tra le prime migliori cinque città Europee da visitare. Dopo Varsavia (Polonia), Atene (Grecia), Maribor (Slovenia), Vienna (Austria), c’è Cittadella (Italia). A descriverlo è il sito ufficiale European Best Destinations dove vengono descritte le migliori destinazioni da raggiungere in Europa. Cittadella non è solo la città murata più bella d’Europa, ma anche la meglio conservata. La sua origine è medievale, la sua fondazione risale al 1220. Questo spiega l’alto valore storico delle sue mura, che nel 2020 hanno festeggiato 800 anni di storia e fondazione ed è l’ unica città murata in tutta Europa ad avere un camminamento di ronda medievale, di forma ellittica e completamente percorribile. Per visitare o passeggiare a quindici metri d’altez-

za attraverso l’antico camminamento, basta rivolgersi all’ufficio turistico IAT di Cittadella che per l’estate in corso propone un ricco programma di appuntamenti culturali. Novità assoluta per i prossimi mesi di luglio ed agosto è il nuovo tour infrasettimanale chiamato “Discover Cittadella”. Dal martedì al venerdì si potrà partecipare ad un vero e proprio tour alla scoperta dei tre monumenti principali del centro storico ovvero Palazzo Pretorio, Teatro Sociale, Museo del Duomo. La comodità di questa nuova iniziativa è che non è necessaria la prenotazione, si garantiscono infatti 4 partenze giornaliere ai seguenti orari: 11:00 - 12:30 –14:00- 15:30 dall’Ufficio Turistico IAT in Porte Bassanesi. Il costo è di 10 euro a persona e include anche il biglietto per visitare autonomamente le mura, prima o

“Estate Carmignanese” compie 20 anni

Si sta svolgendo in questi giorni la ventesima edizione di Estate Carmignanese, la manifestazione culturale che ormai da due decenni anima le estati di Carmignano di Brenta. L’appuntamento, che si concluderà il 31 agosto, vuole trasformare Piazza Marconi in un vivace palcoscenico a cielo aperto con oltre 60 eventi gratuiti dedicati a tutte le età. “Vi aspettiamo per vivere insieme un’estate indimenticabile”, ha dichiarato il sindaco Eric Pasqualon, sottolineando come l’edizione 2025 sarà all’insegna della sicurezza, del coinvol-

gimento delle realtà locali e della qualità artistica. Il martedì sarà dedicato alla cultura e alla lettura, con il “Salotto della Cultura” che vedrà protagonisti ospiti del calibro di Mauro e Marianna Corona, Loris Giuriatti e Nicole Orlando. Il giovedì sarà invece all’insegna del teatro, con sette spettacoli comici tra cui spicca il Teatro delle Arance e la novità delle serate di cabaret con Francesco Barutz e Simone Barbato, noto volto di Zelig. Non mancheranno iniziative inclusive, come il concerto “Amabilmente-diversi” dell’Associazione

dopo la visita del centro storico con la guida. Sempre nei mesi di luglio, agosto e settembre lo IAT di Cittadella propone anche la visita di Villa Bolzonella, una villa veneta ancora oggi abitata dai proprietari. Su prenotazione, è permesso la visita sia del Parco sia delle sale interne della villa. Il costo è di 15 euro a persona, visita guidata inclusa. Per tutto il mese di luglio ed agosto sarà valida la promozione Cittadella Card. Ogni sabato, domenica e festivi Palazzo Pretorio sarà aperto dalle 11:00 alle 14:00; il teatro dalle 11:00 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 18:00; il museo del Duomo dalle 15:00 alle 18:00. Appuntamento per la visita dell’oratorio del Salvatore invece il 20 luglio, domenica, dalle 9:00 alle 12:00 in occasione della sagra del Carmine. Le Mura rimangono aperte tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.

Gli appuntamenti “Mura e Vino” e “Mura e Aperitivo” verranno riproposti invece nei fine settimana di settembre. Con un operatore culturale si percorrerà il camminamento di ronda sopra le mura e come seconda tappa si andrà alla scoperta della Cantina Storica di Cittadella con degustazione finale. Verrà riproposta anche la versione giovanile con l’aperitivo tipico cittadellese. Le

Mura si possono vivere anche di notte con le aperture straordinarie By Night organizzate in occasione degli eventi nel centro storico. Prossimo appuntamento venerdì 11 luglio dalle 21:00 alle 23:00 in occasione della Notte dei Saldi. Altra occasione di visita notturna, “A caccia di Stelle Cadenti” per la notte di San Lorenzo, domenica 10 agosto. Endrius Salvalaggio

Gabbiani, dove giovani musicisti con disabilità porteranno sul palco la loro passione. Ai più piccoli sarà riservata una programmazione specifica, con spettacoli di giocoleria, letture animate e il debutto del CLAP Festival, un evento a tema Luna Park pensato per trasformare il centro cittadino in uno spazio ludico e creativo. Il calendario farà una breve pausa tra il 25 e il 29 luglio per la festa di Sant’Anna, organizzata dal Comitato Spessa, mentre dal 13 al 17 agosto si terrà la tradizionale sagra di Santa Maria Assunta, patrona

del paese. Ampia e curata anche l’offerta gastronomica, con nove punti ristoro e una selezione di

piatti tipici, street food e cucina nostrana, grazie al bando “Buona tavola sotto le stelle”. (r.p.)

Brenta Viva: un’estate che unisce natura, cultura e comunità

AFontaniva l’estate prende forma in uno spazio che cambia volto e si riempie di contenuti. Il Parco Brenta Viva, lungo le sponde del fiume, è di nuovo al centro di un progetto culturale e sociale guidato dall’associazione Brenta Wave. Un gruppo di giovani del territorio che, per il secondo anno consecutivo, cura la gestione dell’area grazie alla concessione affidata dal Comune. Un’esperienza che unisce visione, competenze e senso di responsabilità verso la collettività, in una logica di collaborazione con le istituzioni e di restituzione alla comunità.

Il cartellone estivo è fitto, articolato e pensato per tutte le fasce d’età. Da luglio a settembre si alterneranno talk, concerti, laboratori, feste popolari reinterpretate e momenti dedicati al benessere. L’obiettivo è chiaro: far vivere il parco come luogo aperto, accogliente e in dialogo con il territorio e chi lo abita. Sabato 13 è il momento di Anguriara: una festa ispirata alle anguriare popolari degli anni ’70, tra convivialità, fette d’anguria e selezioni musicali curate da giovani DJ. Ad agosto due

appuntamenti valorizzano creatività e sostenibilità. Sabato 10 agosto workshop di serigrafia e sartoria, per imparare tecniche artigianali e dare nuova vita a capi dismessi. Domenica 25, tra gli alberi del parco, spazio a un pomeriggio con musica acustica, area relax e mercatino second hand, occasione di incontro tra pubblico, musica e buone pratiche. A settembre si guarda al futuro. Sabato 14 si tiene un incontro dedicato alle politiche giovanili in collaborazione con Maranatá, con la partecipazione di associazioni e cittadini. Sabato 21 torna la Mostra del Libro all’aperto, a cura di Progetto

Ventuno, con letture, stand editoriali indipendenti e performance musicali pensate per ogni età. Ogni giovedì sera, dalle 19 alle 20, il prato del parco accoglie i corsi di yoga all’aperto. Un appuntamento fisso, gratuito, che promuove benessere, consapevolezza e cura di sé. L’Amministrazione comunale ha sostenuto il percorso con convinzione, affidando lo spazio a una realtà giovane, dinamica e capace. Brenta Wave è oggi un punto di riferimento culturale, un esempio concreto di partecipazione, progettazione e fiducia nelle energie del territorio. Federico Franchin

Un appuntamento di successo per il decennale dei BlueSingers & Orchestra

Dal 13 luglio al 21 settembre, il calendario propone concerti, laboratori, feste popolari reinterpretate, incontri culturali e corsi di yoga all’aperto

Il gruppo BlueSingers & Orchestra, diretto dal Maestro Diego Brunelli, ha dedicato una serata a Cittadella per il decennale di attività di formazione musicale. Un anniversario speciale che è stato festeggiato in grande stile nella splendida e suggestiva cornice di Campo della Marta, location ideale per accogliere uno spettacolo coinvolgente, fatto di luci, colori e, naturalmente musica di alto livello. Ospite d’eccezione della serata è stato Andrea Braido, leggendario chitarrista che ha condiviso il palco con nomi del calibro di Vasco Rossi, Zucchero, Mina e numerosi artisti internazionali. Una presenza che ha reso la serata ancora più esplosiva e memorabile. Il pubblico è stato accompagnato in un viaggio musicale, attraverso le sonorità intramontabili di Queen, U2, Led Zeppelin, Europe, Stevie Wonder, Ennio Morricone, Vasco Rossi e molti altri. L’evento, realizzato in

collaborazione con l’amministrazione comunale di Cittadella, ancora una volta conferma la propria attenzione e sensibilità verso temi di grande rilevanza sociale, come

la ricerca scientifica pediatrica. Infatti, una parte del ricavato, al netto delle spese, sarà devoluta alla Fondazione Città della Speranza, che da trent’anni è impegnata nella lotta contro le malattie pediatriche che mettono a rischio la vita dei bambini. La Fondazione Città della Speranza, grazie a una fitta rete

di volontari e sostenitori, è oggi un punto di riferimento nazionale ed europeo per il finanziamento alla ricerca pediatrica, la formulazione di diagnosi precoci, e lo sviluppo di terapie innovative. “E’ fondamentale sostenere e promuovere eventi di beneficenza a favore della Fondazione Città della Speranza, che rappresenta un punto di riferimento nella ricerca e nella cura delle malattie pediatriche. Organizzare iniziative solidali sul nostro territorio significa non solo raccogliere fondi per una causa di altissimo valore, ma anche rafforzare il senso di comunità, responsabilità e impegno civile, dando speranza a tanti bambini e alle loro famiglie. La nostra Città da anni è parte attiva di questo grande progetto, con eventi ed iniziative, mettendo al centro il bene comune e il futuro delle nuove generazioni. Insieme possiamo fare la differenza”. Spiega il primo cittadino, Luca Pierobon. (e.s.)

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Giovani. I giovani si dedicano alla cura dei beni comuni con impegno e cooperazione intergenerazionale

L’estate che trasforma il tempo libero in cittadinanza attiva

Magliette rosse, guanti da lavoro e voglia di fare: giovani tra i 14 e i 19 anni si dedicano alla pulizia e alla riqualificazione degli spazi pubblici

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Le Olimpiadi invernali Milano - Cortina 2026 porteranno la Fiamma Olimpica lungo le mura

n progetto che intende stimolare gli adolescenti a valorizzare il tempo estivo con attività concrete di cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, assieme alla comunità adulta. Nel comune di Cittadella il progetto che riguarda l’estate 2025 contempla 60 ragazzi suddivisi in 6 squadre con un tutor e una persona più anziana per aiutare i giovani a realizzare i lavori. Il progetto Ci Sto? Affare fatica, non è una competizione, non prevede dei voti e neppure dei punteggi, ma è una esperienza tra pari in cui la squadra non deve vincere. Anzi, si vince comunque a prescindere, non tanto per la buona fatica di euro 50 che è uguale per tutti, ma perché una squadra aiuta l’altra e tutti assieme si terminano i compiti assegnati. Ragazzi con la maglia rossa che dai 14 ai 19 anni sovvertono per una settimana l’ordine delle cose raccogliendo immondizia, dipingendo inferriate o cancelli, o meglio ancora, curando le aiuole pubbliche, tutte le mattinate nonostante le temperature di questo periodo. “L’attività che i ragazzi svolgono in senso assoluto non è corrispondente al buono da 50 euro previsti – spiega Massimo Gelain di Cooperativa Impronte - che comunque rappresenta una forma di riconoscimento per la “fatica” svolta. Il progetto, che ben si distingue dal volontariato “puro”, mira a coinvolgere e a proporre una cornice di insegnamento al bene comune e anche di offrire risposte ai ragazzi che, per una settimana, restano in contatto con le persone più grandi. Se poi questi stessi giovani, e capita spesso, ritornano per 2 o 3 anni di seguito, è evidente che hanno compreso l’obiettivo di questo progetto che è qualcosa di più del buono “fatica””. Per il sindaco di Cittadella, Pierobon Luca, i giovani che si mettono in gioco con il progetto, sono ragazzi e ragazze che hanno interesse del proprio territorio e del posto in cui vivono. “Sono giovani che, anzichè fare giorni di vacanza – continua il primo citta-

dino – decidono di dedicarsi alla cosa pubblica. La collaborazione con le persone adulte che li seguono nei lavori crea uno scambio generazionale che di questi tempi è sempre più raro. Infine hanno la possibilità di conoscere altre persone che, come loro, decidono di lasciare perdere il cellulare ed altri svaghi per qualche ora lavorando per gli altri”.

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Prima volta nella storia delle Olimpiadi invernali che vengono assegnate congiuntamente a due città diverse. Le Olimpiadi avranno luogo dal 6 al 22 febbraio 2026, mentre l’appuntamento con le Paralimpiadi saranno dal 6 al 15 marzo 2026. Il viaggio della Fiamma Olimpica sarà accompagnata da 10.001 tedofori, che percorreranno 12.000 kilometri in 63 giorni, passando per 110 province e 20 Regioni. Per ciò che riguarda il Veneto la Fiamma Olimpica passerà per Verona, Vicenza, lungo le mura di Cittadella, Padova, Venezia e Belluno. Un evento destinato a imprimersi nella memoria cittadina come uno dei momenti più emozionanti della

sua storia recente. Non si tratta solo di una staffetta, ma porterà con sé una tradizione millenaria, un messaggio di pace e unità che affonda le radici nell’antica Grecia. La Fiamma nasce infatti a Olimpia, luogo sacro dove veniva accesa in onore di dio Zeus. Cittadella è stato ufficialmente selezionato dalla Fondazione Milano - Cortina come “Comune di passaggio”. Un titolo che significa entrare a far parte di un racconto collettivo che tocca le città grandi e piccole d’Italia, unendole sotto i valori olimpici di lealtà, inclusione e rispetto. “E’ un grande onore sapere che la nostra Città sarà tappa del passaggio della Fiamma Olimpica in vista delle Olimpiadi invernali di Milano - Cortina 2026. Questo evento - commenta il sindaco Luca Pierobon - rappresenta non solo un momento di festa e di orgoglio per la nostra comunità, ma anche un’opportunità unica per affermare i valori universali di pace, sport e solidarietà. Accogliere la Fiamma significa entrare a far parte di una storia che unisce popoli e generazioni, e il nostro paese è pronto a viverla con entusiasmo e responsabilità”. “Sarà anche un ulteriore preziosa occasione per far conoscere la bellezza, la cultura e le tradizioni di Cittadella. Vogliamo mostrare ciò che Cittadella rappresenta: una Città ricca, coesa e proiettata nel futuro” conclude il primo cittadino di Cittadella. (e.s.)

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Lavori

pubblici. Un piano di investimenti per una città più moderna, sicura e sostenibile

26 opere per oltre 20 milioni di euro

L

’Amministrazione Comunale di Cittadella continua a investire con determinazione nella crescita e nel benessere del territorio, attraverso una serie di opere pubbliche che toccano settori chiave della vita urbana: dalla sicurezza alla mobilità, dalla riqualificazione degli spazi al miglioramento dei servizi.

“Più di 20.047.989,93 euro tra opere ultimate, in via di conclusione e in partenza: questo quanto messo in campo dall’Ammi-

nistrazione Comunale per migliorare ulteriormente la funzionalità di Cittadella oltre che la sicurezza urbana e il benessere di molti Cittadellesi” anticipa il Sindaco, Luca Pierobon. Finanziati non solo con i fondi del Pnrr, ma anche, per la maggior parte, con fondi comunali, questi interventi rappresentano un impegno concreto per migliorare la qualità della vita di tutti. Verranno potenziate infrastrutture, saranno riqualificati spazi urbani e i servizi diventeranno ancora più efficienti. “Ogni opera è stata pensata per rispondere alle reali esigenze della nostra comunità. Questi risultati sono frutto di una programmazione attenta e di una gestione rigorosa delle risorse pubbliche. L’obiettivo è quello di continuare a costruire un Comune più moderno, accessibile e sostenibile per le generazioni future” conclude il Sindaco, Luca Pierobon.

Tra gli interventi principali (elencati in tabella) figurano il rifacimento di vie strategiche, la messa in sicurezza di edifici pubblici, nuovi percorsi ciclopedonali e spazi verdi attrezzati. Particolare attenzione è stata data anche alle scuole, con investimenti su edifici, tecnologie e servizi per garantire ambienti sempre più sicuri, innovativi e inclusivi.

Endrius Salvalaggio

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Luca Pierobon

Sociale. Un nuovo spazio per i donatori, concesso gratuitamente dal Comune

Il Gruppo AVIS Comunale ha una nuova sede

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na giornata di festa e di grande significato quella di qualche settimana fa, quando è stata ufficialmente inaugurata la nuova sede di AVIS Comunale Carmignano di Brenta in Piazzetta Botton. Un luogo simbolico, messo a disposizione a titolo gratuito dall’Amministrazione Comunale, che diventa da oggi punto di riferimento per donatori e volontari, ma anche spazio per promuovere la cultura della donazione di sangue e plasma, con l’obiettivo di coinvolgere sempre più cittadini in un gesto semplice ma fondamentale. Ad aprire la cerimonia è stata la BandOrchestra G. Bovo, che ha intonato il suggestivo “Canto del Donatore”, contribuendo a creare un’atmosfera di emozione e orgoglio civico. Sono seguiti i saluti istituzionali da parte del Sindaco di Carmignano di Brenta Eric Pasqualon, del Senatore Antonio De Poli, del Presidente di AVIS Comunale Carmignano Antonio Giachin e del dott. Michele Scomazzon, Responsabile UOS Trasfusionale dell’Ospedale di Cittadella. Dopo il momento di raccoglimento e la benedizione della sede impartita dal parroco Don Fabio Ziliotto, i presenti hanno potuto visitare i nuovi spazi, rinnovati e sistemati grazie all’im-

pegno diretto dei volontari. Un gesto concreto di cittadinanza attiva e di amore per la propria comunità. “Ringraziamo tutti i volontari di AVIS Comunale Carmignano per aver sistemato la nuova sede e per l’organizzazione dell’iniziativa, coincisa volutamente con la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue – ha dichiarato il Sindaco Pasqualon – Il loro operato è fondamentale per sensibilizzare i cittadi-

ni, soprattutto le nuove generazioni, alla cultura del dono, indispensabile per salvare vite e sostenere il sistema sanitario”. Con questa nuova sede, AVIS Carmignano rilancia il suo impegno sul territorio, rafforzando i legami con la cittadinanza e promuovendo un valore universale: la solidarietà.

Estate Ragazzi 2025: oltre 100 iscritti e 5.000 euro stanziati dal Comune

Si è conclusa con una grande festa la prima parte di “Estate Ragazzi – Grest 2025”, il centro estivo organizzato dall’Unità Pastorale Carmignano-Camazzole in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Dal 9 al 20 giugno, più di 100 bambini e ragazzi hanno partecipato con entusiasmo a due settimane ricche di attività, ispirate al tema dell’Oceania, scelto dai giovani animatori. Laboratori creativi, sport, giochi e momenti educativi hanno animato le giornate, grazie al prezioso impegno di animatori e volontari. Per sostenere l’iniziativa, l’Amministrazione ha stanziato

con delibera n. 76 del 30 maggio 2025 un contributo di 5.000 euro alla Parrocchia, rendendo così la proposta accessibile a tutte le famiglie. Il sindaco Eric Pasqualon ha sottolineato il valore educativo e sociale dell’iniziativa, ringraziando Don Fabio Ziliotto, le referenti Daniela Scalera e Lisa Sgarbossa e tutti gli animatori: “Estate Ragazzi è un’esperienza di comunità, crescita e condivisione per tutti”. (r.p.)

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Redazione Padova

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Carmignano

La celebrazione. Esperienze condivise tra cultura, sport e tradizione

Festeggiato il 65esimo anniversario del gemellaggio con Albbruck

Cultura, amicizia e visione europea: Carmignano di Brenta celebra ad Albbruck 65 anni di gemellaggio, rinnovando un legame profondo che unisce due comunità nel cuore dell’Europa

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ualche settimana fa, l’Amministrazione Comunale di Carmignano di Brenta, insieme al Comitato Gemellaggio, ha preso parte ai festeggiamenti organizzati ad Albbruck, in Germania, per celebrare il 65esimo anniversario del gemellaggio tra le due comunità. Un traguardo importante che testimonia un legame forte, sincero e duraturo, costruito su valori di amicizia, collaborazione e scambio culturale. La delegazione italiana è stata accolta con calore dal Sindaco di Albbruck, Stefan Kaiser, e dalla comunità locale. I festeggiamenti si sono aperti con una cerimonia ufficiale, impreziosita dai discorsi istituzionali che hanno ricordato la storia e il significato di questo legame, proiettandolo verso nuove prospettive future. A seguire, si è svolta la “Grande cerimonia militare con fiaccolata”, un momento altamente simbolico che ha visto la partecipazione delle bande musicali di Albbruck e dell’intero corpo dei Vigili del Fuoco, creando un’atmosfera di grande coinvolgimento e solennità. Inoltre è stata dedicata una giornata alla visita guidata della centrale idroelettrica di Laufenburg, un’occasione per conoscere da vicino un’importante realtà energetica del territorio. Nello stesso pomeriggio, il clima si è fatto più sportivo e conviviale con una partita di calcio

amichevole tra le squadre rappresentative dei due comuni, ulteriore simbolo di unione e collaborazione. Quello tra Carmignano di Brenta e Albbruck non è mai stato solo un patto formale, ma un vero e proprio ponte tra culture, persone e generazioni. Questo anniversario è stata l’occasione per rinnovare l’impegno verso un futuro condiviso, con particolare attenzione al coinvolgimento delle nuove generazioni. In programma c’è infatti la ripartenza degli scambi culturali scolastici e la partecipazione alle manifestazioni annuali organizzate dai due Comitati di Gemellaggio.

“L’Amministrazione Comunale di Carmignano di Brenta desidera

esprimere un sincero ringraziamento al Sindaco Stefan Kaiser, a Doris, Christian e a tutti gli amici di Albbruck per l’ospitalità e l’organizzazione impeccabile di questi giorni - fa sapere l’Amministrazione -. Un grazie speciale va anche a tutti coloro che, negli anni, hanno contribuito a mantenere vivo questo legame: cittadini, associazioni, comitati, sindaci e istituzioni. Un ringraziamento doveroso va infine al presidente Francesco Pigato e a tutti i componenti del Comitato Gemellaggio di Carmignano di Brenta, che con passione e dedizione continuano a coltivare questa storica amicizia”.

Redazione Padova

I Carmignanesi vanno al mare e in montagna con i soggiorni climatici

Un’estate all’insegna della socialità e del benessere per oltre 100 cittadini di Carmignano di Brenta che hanno aderito con entusiasmo ai soggiorni climatici promossi dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione Età Argentea. Due le mete proposte per questa edizione: Cattolica, nella riviera romagnola, e Andalo, in Trentino. Dal 15 al 25 giugno, oltre 50 partecipanti hanno potuto rilassarsi tra sole e mare a Cattolica, località affacciata su una splendida baia dell’Adriatico settentrionale e protetta dal Monte Gabicce. Oltre alle giornate in spiaggia, i soggiornanti hanno preso parte a tornei di carte e bocce, con una simpatica ceri-

monia di premiazione tenutasi il 22 giugno, alla presenza del Sin-

daco Eric Pasqualon. Un secondo gruppo partirà dal 13 al 20 luglio per le montagne trentine, direzione Andalo, sull’altopiano della Paganella. Qui, a 1000 me-

tri di altitudine, tra aria fresca e paesaggi incantevoli, si vivranno giornate dedicate al relax, al movimento e alla compagnia. “Questi soggiorni non sono solo una vacanza – spiega il Sindaco Pasqualon – ma un’occasione per promuovere la salute psicofisica e rafforzare il senso di comunità. Grazie al contributo comunale di 2.000 euro siamo riusciti a contenere l’aumento dei costi e a garantire l’accessibilità a tutti. Un sentito ringraziamento va all’Associazione Età Argentea per l’impegno e la dedizione nell’organizzazione.” Un’iniziativa che, anno dopo anno, si conferma molto apprezzata e sempre più partecipata. (r.p.)

Il Sindaco Eric Pasqualon in visita al soggiorno climatico a Cattolica
La consegna dell’attestato

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L’intervista.

Un anno di amministrazione: dialogo, sostenibilità e comunità al centro

Il primo cittadino Alberto Trento traccia il bilancio del suo mandato

S indaco Trento, è passato un anno dal suo insediamento: che bilancio si sente di tracciare?

“È stato un anno intenso, ricco di ascolto e lavoro di squadra. Il bilancio non si misura solo in opere realizzate, ma nella direzione intrapresa: costruire una comunità più coesa e attenta alla qualità della vita. Abbiamo anche avviato cantieri importanti, ampliato i servizi e dato forma a un metodo orientato alla condivisione delle scelte”.

Un esempio concreto di questo approccio?

“A giugno abbiamo promosso “L’Amministrazione incontra”, una serie di incontri nei quartieri per raccontare quanto fatto, ma soprattutto per ascoltare. Da quei momenti è nato il “Registro delle priorità dei quartieri”, che guiderà molte delle nostre prossime azioni. Chi ha partecipato riceverà aggiornamenti tramite newsletter. A novembre torneremo nei quartieri per dare riscontro ai cittadini, ma anche per continuare ad ascoltare. Vogliamo che il confronto resti

una prassi costante, non un evento straordinario”.

Lei parla spesso di squadra… “Sì, nulla si costruisce da soli. Ogni passo fatto è il frutto di un lavoro condiviso con assessori, consiglieri, tecnici, volontari. L’amministrazione è una comunità che lavora per la comunità”.

Qual è la visione politica che guida questo stile?

“In un tempo in cui la politica cerca il consenso immediato dividendo, noi scegliamo di unire. Non ci interessano scorciatoie populiste, ma la ricostruzione di un rapporto profondo di fiducia. Non si crea una comunità escludendo chi la pensa diversamente, ma mettendo in relazione punti di vista diversi. La dignità del confronto è il fondamento del nostro agire”.

La sostenibilità e la tutela dell’ambiente sembrano essere tra le priorità dell’amministrazione. In che modo intendete agire in questo ambito?

“Il progetto “Brenta Green Trail” è una grande opportunità per potenziare il Bosco di Fontaniva, va-

lorizzando ambiente, cicloturismo e nuove forme di agricoltura. A questo si aggiungono la manutenzione del verde nonostante le difficoltà portate dai cambiamenti climatici, la lotta all’inquinamento e la gestione dell’argine del Brenta in ottica di una sempre migliore cura del territorio e una visione futura”.

C’è attenzione anche ai più giovani e al mondo della scuola. Quali azioni avete previsto?

“Stiamo realizzando una nuova mensa scolastica e potenziando trasporti come Pedibus e Bicibus, garantendo e confermando anche il servizio di trasporto scolastico

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svolto con pulmini. Intendiamo promuovere nuovi spazi studio, attività extrascolastiche, e stiamo accompagnando la nascita della Consulta dei Giovani. Vogliamo che i ragazzi siano parte attiva della vita pubblica”.

E guardando al futuro?

“Molti progetti sono in cantiere: mobilità ciclabile, sport, cultura, sicurezza, sociale. Non promettiamo tutto e subito, ma costanza, trasparenza e presenza. Perché una comunità solida si costruisce giorno dopo giorno, insieme”.

Federico Franchin

Attivo da questo mese lo Sportello Legale gratuito del cittadino

È operativo da lunedì 7 luglio, presso il Municipio di Fontaniva, lo Sportello Legale gratuito del cittadino. Un’iniziativa concreta nata dalla sinergia tra l’Ordine degli Avvocati di Padova e i Comuni di Fontaniva, Carmignano di Brenta, Grantorto, San Pietro in Gu e Gazzo. L’obiettivo è quello di offrire un servizio di orientamento e consulenza giuridica gratuito, accessibile a tutti i cittadini residenti nei cinque Comuni aderenti. Il progetto, previsto dalla legge n. 247/2012 e regolamentato dal Consiglio Nazionale Forense, nasce per avvicinare i cittadini alla tutela dei propri diritti. Le consulenze riguarderanno ambiti diffusi e delicati, come relazioni familiari, successioni, locazioni, risarcimenti, rapporti di vicinato, difesa d’ufficio e accesso al patrocinio gratuito. Ogni mese, due avvocati iscritti all’Albo forniranno supporto legale a chi ne farà richiesta, nel pieno rispetto della riservatezza.

A guidare il percorso istituzionale è stato il Comune di Fontaniva, attraverso il Sindaco e il presidente del Consiglio Comunale Francesco Sorace. (f.f.)

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Scuole.

Partiti i lavori per la nuova mensa scolastica della primaria “Cesare Battisti”

S ono ufficialmente partiti a fine giugno i lavori per la costruzione della nuova mensa scolastica della scuola primaria

“Cesare Battisti” di Fontaniva. Un’opera pubblica attesa, che nasce da un progetto chiaro e condiviso, pensato per rispondere concretamente ai bisogni educativi del territorio. L’intervento si inserisce all’interno di un piano più ampio di rigenerazione urbana del centro cittadino, in cui scuola, sostenibilità e spazi pubblici vengono considerati elementi centrali della qualità urbana. Il nuovo edificio sorgerà infatti accanto al plesso esistente, nel campus scolastico che ospita anche la secondaria di primo grado “Leon Battista Alberti”. Il progetto è finanziato con 500.000 euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 “Istruzione e ricerca” – a cui si aggiungono ulteriori 152.000 euro stanziati direttamente dall’Amministrazione comunale. Un investimento complessivo di oltre 650.000 euro, che testimonia la volontà dell’ente di investire su istruzione, servizi e infrastrutture al passo coi tempi. Il padiglione mensa sarà in grado di accogliere fino a 220 alunni e sarà dotato di refettorio, zona sporzionamento, spogliatoi, locali tecnici e spazi di servizio. La struttura, completamente accessibile e inclusiva, sarà realizzata in cemento armato e legno lamellare, con ampie vetrate che si affacceranno sul giardino, offrendo un ambiente luminoso e sereno. L’edificio sarà classificato NZEB (Nearly Zero Energy Building), grazie all’uso di impianti fotovoltaici, ventilazione meccanica controllata, materiali a basso impatto ambientale e criteri costruttivi orientati al risparmio energetico. Sarà inoltre conforme ai più aggiornati standard di sicurezza, tra cui normativa antisismica, impianti antincendio e controllo della qualità dell’aria. Il progetto è stato affidato a un raggruppamento di professionisti composto da BDR bureau, Progetto Leonardo Engineering e Projema Engineering, che hanno collaborato in sinergia con gli

uffici tecnici del Comune. I lavori proseguiranno nei prossimi mesi, con l’obiettivo di completare l’opera entro marzo 2026, secondo le tempistiche fissate dal PNRR. Oltre alla funzione scolastica, il nuovo edificio sarà pensato come spazio civico a disposizione della comunità, in grado di ospitare eventi, laboratori e attività collettive anche in orario extrascolastico. Una mensa che è anche un luogo di incontro e condivisione, per rafforzare il legame tra scuola e città.

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ETRA CAMP! al via l’iniziativa dedicata ai figli dei dipendenti

Ha preso il via “ETRA CAMP!”, il nuovo progetto con cui ETRA S.p.A. Società Benefit apre le porte ai figli – e in qualche caso anche ai nipoti – dei propri dipendenti, offrendo loro un’occasione unica di incontro, conoscenza e divertimento. Un’iniziativa che unisce l’educazione ambientale alla valorizzazione del lavoro dei genitori, creando un ponte tra l’azienda, le famiglie e la comunità. Ragazzi e ragazze tra gli 8 e i 14 anni hanno potuto trascorrere una mattinata all’interno della sede aziendale in un contesto pensato su misura per loro, tra attività ludiche, laboratori e visite guidate. Il progetto, che toccherà altre sedi del territorio nelle prossime settimane, è stato ideato per rafforzare il senso di appartenenza all’azienda, sensibilizzare le nuove generazioni sui temi ambientali e avvicinare i più piccoli al mondo del lavoro in modo positivo e partecipato. “Crediamo che condividere ciò che facciamo con le nuove generazioni sia un modo concreto per trasmettere valore, fiducia e responsabilità –ha commentato Flavio Frasson, Presidente di Etra –. ETRA CAMP! è un’occasione per rendere visibile, anche ai più giovani, l’impegno quotidiano delle persone che lavorano per il bene collettivo”. Il coinvolgimento diretto dei figli dei dipendenti non è solo un gesto simbolico, ma un vero e proprio investimento nel capitale umano e relazionale dell’azienda. Aprire le porte ai più piccoli significa rafforzare il senso di comunità, creare consapevolezza e costruire relazioni basate su fiducia e trasparenza. Il progetto ETRA CAMP! proseguirà per tutto il mese di luglio, con appuntamenti settimanali organizzati in varie sedi aziendali. (r.p.)

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Hockey.

L’assessore allo sport Diego

Galli: “per noi è un grandissimo motivo di orgoglio”

Cittadella capitale dell’hockey: la città murata ospita i Campionati Europei

Éuna vera e propria festa dello sport quella che, a partire dal 7 luglio, ha coinvolto Cittadella: la città si è, infatti, immersa nel mondo dell’Hockey, con il grande evento dei Campionati Europei di Hockey Inline, organizzati con il supporto della Federazione Italiana e Internazionale e con il patrocinio del Comune. La regia del tutto è coordinata da World Skate Europe. Una manifestazione di respiro internazionale, che coinvolge 16 nazioni e vede la partecipazione di oltre 1000 persone tra atleti e staff. L’evento prevede cinque tornei: Senior maschile e femminile, Under 19 maschile e femminile, e Under 17 maschile. Le squadre senior maschili in gara saranno 11, 8 quelle femminili. Dieci i team in lizza tra gli U19, otto tra gli U17. L’Italia parteci-

perà a tutte le categorie. “Per noi è un grandissimo motivo di orgoglio – ha dichiarato l’assessore allo Sport di Cittadella Diego Galli, intervistato in vista dell’evento –. Ogni anno cerchiamo di portare a Cittadella una competizione nazionale o internazionale, per dare visibilità al nostro territorio attraverso lo sport. Quando ci è arrivata la proposta di ospitare gli Europei, abbiamo accolto con entusiasmo. Dopo i sopralluoghi da parte delle federazioni, siamo stati ufficialmente scelti”. Gli impianti che ospitano la manifestazione sono il PalaHockey di Cittadella, casa del Cittadella Hockey, e il Palazzetto dello Sport, dove si terranno le finali. Il programma è molto fitto e sta offrendo giornate all’insegna del gioco: circa dieci partite al giorno, dal mattino fino

alla sera. “C’è un lavoro organizzativo enorme dietro le quinte, ci siamo preparati per tanti mesi –spiega Galli –. Oltre agli impianti, abbiamo dovuto coordinare anche alberghi, ristoranti e servizi

di accoglienza. Tutta la città si è mobilitata”.

Cittadella ha lavorato anche nella promozione dell’evento: si è svolta una campagna social strutturata, a cui si sono aggiun-

Il Cittadella riparte da Manuel Iori: la bandiera a caccia della B

Si ritorna sempre dove si è stati bene. E il Cittadella ha deciso di agire seguendo questo motto. Dopo la scottante retrocessione in Serie C, al termine di un’annata complicata, era necessaria una scossa nell’ambiente. Così, il dg Marchetti ha scelto: il nuovo allenatore granata è Manuel Iori, lui che è casa, dolci ricordi, certezze per la società del Tombolato. Ex storico capitano e simbolo del club, il 43enne ha concluso da poco la sua esperienza alla guida della Casertana, con cui ha centrato la salvezza nel Girone C di Serie C. Iori non è un nome qualunque per l’ambiente granata: 339 presenze, 49 gol e 19 assi-

st, è l’uomo con più gettoni nella storia del Citta. Dopo una prima fase di estate nel segno dell’attesa, il tecnico è riuscito a liberarsi dal suo precedente contratto e ha risposato la causa granata. Infatti, oltre all’esperienza in campo, Iori aveva già guidato la Primavera della squadra. Si tratta di una scelta di cuore, ma anche oculata dal punto di vista tecnico. Oltre al legame con la tifoseria e la piena conoscenza dell’ambiente, Iori è un tecnico moderno e dalle idee innovative. L’obiettivo sarà quello di costruire un progetto solido e a lungo termine. Il varesino lavorerà per trasmettere entusiasmo e identità, por-

tando il DNA granata all’interno del gruppo. Resta da capire ora quale sarà il tipo di squadra che il dg Marchetti metterà a disposizione dell’allenatore: la prima pietra per la ripartenza è stata quella messa con l’esterno offensivo Emanuele Anastasia, nell’ultimo biennio a Trento nel girone A della Serie C. Un calciatore che conosce benissimo la categoria, classe 1996, reduce dalla sua migliore stagione in C con 10 reti e 5 assist tra campionato, playoff e coppa. Inizia la grande sfida di Manuel Iori: trasformare la delusione della retrocessione in grinta e riportare il Cittadella in Serie B. (s.p.)

te conferenze stampa di presentazione del torneo. Dopodiché è andato in scena anche un tipo di comunicazione più tradizionale con la diffusione tramite i media locali di informazioni e affissioni, locandine e striscioni sulle mura storiche della città. L’obiettivo dichiarato è quello di far crescere l’hockey, una disciplina spesso percepita come “di nicchia”. “Con questo evento vogliamo andare oltre – conclude Galli –. Portare il grande hockey a Cittadella significa dare visibilità a questo sport, appassionare nuovi spettatori, coinvolgere i giovani e le famiglie. È il massimo evento continentale per questa disciplina, con squadre tra le più forti in Europa. Una grande occasione per lo sport e per la città”.

Stefano Parpajola

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Centrosinistra con Manildo. Centrodestra a guida Lega o Fdi?

Il segretario regionale del PD, Andrea Martella nella sua relazione all’assemblea dei Democratici del Veneto, dove il via libera a Manildo è stato votato da oltre il 90% degli aventi diritto, lo ha definito un “federatore, capace di garantire un importante gioco di squadra e una nuova prospettiva per il buon governo del Veneto sulla scia di quanto sta accadendo in moltissime città”. Della partita, a differenza di cinque anni fa, ci sarà anche il Movimento 5 Stelle e, come detto, sembrerebbe prossima ad arrivare Azione.

Nel centrodestra i due principali partner di governo stanno adottando strategie opposte pur avendo lo stesso obiettivo ovvero quello di indicare il candidato presidente. FDI, che pur non nasconde le sue ambizioni di partito più votato nella nostra regione, preferisce una tattica maggiormente attendista. Poche dichiarazioni, silenzio da parte della base, nessuna iniziativa pre – elettorale. Completamente diverso, come detto, il comportamento della Lega. I segretari delle sezioni trevigiane hanno votato un documento

La convention. A Treviso

nel quale si chiede di “correre da soli” cioè con la lista della Lega, una civica di Zaia e una di amministratori. E proprio in materia di amministratori il vertice leghista ha mostrato i muscoli lo scorso 5 luglio quando a Treviso ha convocato tutti i propri amministratori locali per un vertice che ha fatto molto discutere. Al momento sembra che la scelta sia tra il Segretario Regionale della Lega, l’onorevole Alberto Stefani e il Senatore di FDI, vicinissimo a Giorgia Meloni, Raffaele Speranzon. Nonostante il ribollire, reale o strategico, della base sembra che una spaccatura del centrodestra non si possa concretizzare: troppi gli equilibri che rischierebbero di subire contraccolpi in tantissime amministrazioni e nel Governo stesso. Dal canto suo Forza Italia non ci sta a fare la comparsa e, infatti, a livello regionale il Segretario Flavio Tosi continua la sua campagna di accreditamento e di allargamento del partito non risparmiando critiche all’amministrazione Zaia e predicando elementi di discontinuità; magari spera di essere proprio lui il proverbiale terzo tra i due

litiganti.

E a proposito di Zaia, cosa andrà a fare il Presidente di Regione più amato d’Italia? Le ipotesi sul suo futuro si sono sprecate: qualcuno lo vede Ministro in un possibile rimpasto di Governo, qualcuno Sindaco di Venezia, altri vicepresidente nel caso in cui la Lega corresse da sola o Presidente di una qualche grande Azienda a partecipazione pubblica come, ad esempio, Leonardo. Il leader della Lega, Matteo Salvini starebbe, invece, pensando per Zaia un futuro di primo piano: capolista della Lega in tutti i collegi delle Regionali per tirare il partito, un anno e mezzo a fare il consigliere per poi entrare dalla porta principale a Roma. In primavera 2027, infatti, si terranno le elezioni politiche e Zaia potrebbe essere eletto in parlamento e nominato responsabile di un Ministero di primo piano, forse proprio quello dei trasporti oggi in mano a Salvini; se entrasse ora direttamente al Governo, infatti, dovrebbe accontentarsi di un ruolo di secondo piano e senza portafoglio: troppo poco per uno come Zaia.

La Lega guarda all’appuntamento elettorale “Saremo protagonisti, no alle corse solitarie”

Il salone del Museo di Santa Caterina a Treviso, gremito, ha accolto, lo scorso 5 luglio, la convention della Lega convocata dal segretario Alberto Stefani per fare il punto della situazione prima delle elezioni regionali e cogliere spunti dagli amministratori del Carroccio sul territorio. Erano infatti oltre 400 tra sindaci, assessori e consiglieri da tutto il Veneto che hanno assiepato la platea, ospiti del padrone di casa, il sindaco Mario Conte, con l’obiettivo di difendere dagli attacchi anche degli alleati di centrodestra quanto fatto negli ultimi 15 anni dall’amministrazione Zaia (grande assente all’appuntamento trevigiano) e rilanciarsi uniti verso le prossime consultazioni. Numerosi gli interventi sul palco da parte dei vari esponenti locali, da Eleonora Mosco, consigliera provinciale a Padova che ha rimarcato l’importanza del sostegno alle imprese del territorio a Nicola Finco, sindaco di Bassano

che ha sottolineato la necessità di intervenire sul welfare per aiutare i giovani a trovare una casa e fare figli oltre a sostenere anziani e fragili. A tirare le somme è stato lo stesso segretario Stefani che nel discorso conclusivo ha ribadito che “La Lega non è contro nessuno, nel senso che siamo aperti a una coalizione di governo a livello nazionale, a livello regionale, a livello locale. Però è anche vero che la Lega a livello territoriale ha una classe dirigente molto importante e noi non possiamo esimerci da costruire un programma elettorale che parta dalle comunità locali. Non siamo qui per lanciare candidature per lanciare corse in solitaria. Siamo qui però per costruire il futuro del Veneto e non c’è nessuno come gli amministratori che può darci il migliore contributo per costruire il programma amministrativo dei prossimi anni. Secondo me la politica deve fare questo, non deve litigare sui nomi e non deve

litigare per beghe interne. Deve fare questo, deve costruire programmi, deve lanciare idee, deve risolvere problemi”.

L’assessore regionale alla cultura e allo sport Cristiano Corazzari ha ribadito l’importanza del legame con i territori: “Incontri come questi servono a definire le linee programmatiche, senza tradire le radici del nostro modello di buon governo”. L’obiettivo è continuità, radicamento e una Lega protagonista nel cen-

trodestra. Corazzari ha ribadito che “La storia e l’identità del movimento non si svendono” e che il Veneto “Non può permettersi di disperdere un patrimonio politico costruito in anni di amministrazione efficace”. Anche l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin ha sottolineato il ruolo centrale degli amministratori locali, “sentinelle del territorio” e ha evidenziato le sfide future della sanità: tecnologia e prossimità, ma anche carenza di

personale e invecchiamento della popolazione. Il capogruppo in Consiglio regionale Alberto Villanova ha riaffermato la volontà di mantenere l’unità del centrodestra, pur lanciando un avviso agli alleati “Serve rispetto reciproco, altrimenti ogni opzione è aperta”. Temi centrali della campagna: sanità, sicurezza e ambiente. Messaggio chiaro: la Lega vuole restare protagonista, forte della sua rete territoriale.

Riccardo Musacco

Il segretario Alberto Stefani

L’intervista. Il consigliere rilancia la necessità di misure chiare e sostegno alle forze dell’ordine

Giuseppe Pan: “Ius Veneti, sicurezza e identità: così prepariamo il futuro del Veneto”

Consigliere Pan, siamo quasi alla fine della legislatura. Che bilancio trae dal suo lavoro in Consiglio regionale?

“È stato un percorso intenso e coerente con i nostri valori. Ho cercato di trasformare le richieste del territorio in atti concreti, sempre con un’attenzione particolare all’identità veneta, alla sicurezza e al rispetto delle regole. Sono soddisfatto: abbiamo aperto dibattiti fondamentali e depositato provvedimenti di sostanza”.

Tra questi spicca il progetto di legge sullo “Ius Veneti”. Di cosa si tratta?

“Lo “Ius Veneti” è una proposta culturale rivolta alle nuove generazioni e a chi desidera integrarsi nella nostra comunità. Si fonda sull’idea che l’integrazione non può limitarsi all’accesso a dei diritti, ma debba passare per un percorso di conoscenza e rispetto dell’identità culturale del Veneto. È un’iniziativa destinata alle scuole, alle

università, agli enti locali e alle associazioni, per promuovere la storia, la lingua, i simboli e le tradizioni della nostra terra”.

Un progetto culturale educativo, quindi.

“Assolutamente. La legge prevede corsi e attività sul pa-

trimonio culturale veneto: dalla storia della Repubblica Serenissima alla lingua veneta e alle sue varianti locali, fino alla valorizzazione della bandiera di San Marco e della nostra cucina tradizionale. Attraverso laboratori, eventi pubblici e collaborazioni

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con scuole e università, vogliamo trasmettere alle nuove generazioni il senso di appartenenza a una comunità che ha una storia millenaria”.

Non è solo una legge simbolica, ma con contenuti precisi.

“Sì. L’articolato della legge definisce finalità, requisiti, modalità di attuazione e risorse. L’obiettivo è costruire un’identità condivisa, fatta non solo di memoria, ma di partecipazione attiva. Riconoscere la nostra lingua e i nostri simboli non è folklore, ma un atto educativo e di coesione. Non è un muro, ma un ponte, un modello di integrazione che parte dal territorio”.

Altri temi forti del suo impegno sono stati quelli sulla sicurezza e legalità, può citarci qualche esempio?

“Con la Risoluzione n.159 ho portato all’attenzione del Consiglio fenomeni di degrado urbano, radicalizzazione e violenze collettive. Serve fermezza, prevenzione e sostegno alle

forze dell’ordine. Penso anche alla provincia di Padova, dove si sono verificati episodi preoccupanti nelle stazioni e nei quartieri periferici: i cittadini chiedono più sicurezza e maggiore presenza sul territorio, e hanno ragione. Con la Risoluzione n.160, invece, ho chiesto di introdurre il divieto di copertura integrale del volto nei luoghi pubblici e scolastici: una misura di buon senso già in vigore in molti Paesi europei, per garantire sicurezza e trasparenza nella vita civile”.

Qual è lo stile che ha guidato il suo lavoro?

“Serietà, coerenza e attenzione al territorio. Ho sempre ascoltato i cittadini e tradotto le loro istanze in atti concreti, senza slogan ma con contenuti”. Il futuro del Veneto?

“Il Veneto ha una grande forza: la sua identità. Noi continueremo a difenderla con orgoglio. Solo chi sa chi è, può affrontare il futuro con coraggio”.

L’intervista. Il senatore padovano traccia la rotta verso l’appuntamento autunnale con le urne

De Poli: “Alle regionali saremo uniti”

Senatore De Poli, parliamo di elezioni regionali. A che punto siamo? Come il centrodestra si presenterà alle prossime elezioni?

Ovviamente unito e coeso, come sempre. Ne sono assolutamente convinto. Le elezioni regionali sono a tutti gli effetti elezioni quasi politiche. In 70 anni, di fatto, le coalizioni al governo non si sono mai spaccate alle regionali. Quindi, in Veneto, l’unità del centrodestra resta un punto fermo. In un momento così delicato, servono responsabilità, ascolto e una visione condivisa per affrontare con efficacia le sfide che ci attendono, a partire dalle prossime scadenze elettorali. stiamo entrando nel vivo di una nuova stagione politica per il Veneto. Le elezioni regionali sono all’orizzonte e noi dell’UDC siamo pronti a fare la nostra parte, con spirito costruttivo e con quella serietà che ci viene riconosciuta sul territorio. Porteremo il nostro contributo dentro una coalizione di Centrodestra che vogliamo più forte e più attenta ai bisogni reali delle comunità.

Tensioni superate?

Sono dinamiche fanno parte di una discussione interna a una co-

alizione e rientrano nella normale dialettica politica. Però lancio un appello agli amici alleati del Centrodestra: negli ultimi mesi, forse, il tasso di litigiosità è stato eccessivo in alcune fasi. Per il bene del Veneto e dei veneti è ora di cambiare registro. Il rischio è che i cittadini si stanchino di queste continue prove di forza muscolari e tatticismi. Rischiamo di occupare troppo tempo a discutere di mandati e di nomi e, secondo noi, invece, bisogna dedicarlo ai problemi concreti che interessano i veneti. Qual è sarà il contributo dell’UDC?

Saremo presenti alle prossime Regionali, aperti al mondo delle civiche che oggi non si riconosce nell’offerta politica esistente, al volontariato e a tutti quei mondi che, come noi, si riconoscono nei i valori che fanno parte del Dna di noi veneti. Rappresentiamo i veneti del buonsenso, che chiedono risposte concrete. Noi non siamo quelli degli slogan, siamo quelli del lavoro quotidiano. Sarà una campagna lunga, e proprio per questo abbiamo deciso di partire subito, a testa bassa, pancia a terra, ascoltando i territori, raccogliendo

proposte e costruendo programmi credibili. Noi mettiamo al centro la persona, le famiglie, le imprese e i lavoratori, il mondo del volontariato e del terzo Settore, che rappresentano la vera ossatura del Veneto. E, ancora, sanità e sociale, i soggetti più fragili come anziani e persone con disabilità, i giovani. Dal 2011 al 2021 è aumentato del 517% il numero dei nostri giovani talenti “in fuga” all’estero: sono numeri preoccupanti anche perché le nostre imprese lamentano carenza di manodopera. Bisogna creare un terreno favorevole per le nostre aziende, con politiche in grado di attrarre investimenti. Non possiamo svendere i nostri gioielli all’estero.

Sanità e politiche sociali: come il Veneto dovrà affrontare le sfide dei prossimi anni legate anche ai nuovi cambiamenti demografici?

La sanità è la prima voce di spesa del bilancio regionale (82%). E’ vero, la sanità veneta resta un modello di efficienza a livello nazionale ma, detto questo, non possiamo cullarci sugli allori. I cittadini ci chiedono di orientare le azioni della regione affrontando priorità come riduzione delle liste di attesa,

carenza di personale e, soprattutto rafforzamento della sanità territoriale. E’ impensabile che oggi per fare una visita specialistica bisogni fare 50-60 km per raggiungere la struttura sanitaria indicata. Dobbiamo investire di più sulla sanità territoriale, rafforzando quella ospedaliera e, inoltre, si rende necessario e urgente il potenziamento della rete dei servizi sociali e dell’assistenza territoriale a tutela di anziani, persone non autosufficienti e con disabilità. Le famiglie non vanno lasciate da sole. Siamo consapevoli che è meglio spendere oggi 10 per promuovere l’autonomia e l’indipendenza di chi è più avanti con l’età, piuttosto che spendere domani 10 volte tanto in cure e assistenza.

Capitolo infrastrutture: il Veneto soffre ancora di un gap rispetto

ad altre regioni, cosa bisogna fare?

C’è bisogno di un Piano infrastrutturale coerente, che non si fermi alle opere simboliche. Dietro questo Piano deve esserci una strategia capace di far fare un salto di qualità a questa regione che ha enormi potenzialità. Oltre alle grandi opere, certamente importanti, servono le piccole opere nei territori (Strada regionale 10, Sp47 Valsugana, Sr 308 etc ) per rimuovere i colli di bottiglia. Sennò il rischio è di avere la Pedemontana veneta ma senza un adeguamento delle arterie che si collegano ad essa.

Quali sono le caratteristiche che dovrà avere il prossimo candidato Governatore per il Centrodestra? Dobbiamo dare al Veneto una guida solida, concreta e all’altezza delle aspettative dei cittadini. La figura che verrà individuata dovrà essere sì espressione di equilibrio fra i partiti della coalizione, ma siccome la politica non è un bilancino fra sigle, questo equilibrio dovrà tenere conto delle istanze che arrivano dal basso. E, poi, soprattutto, oltre al nome, parliamo di contenuti programmatici. Ai veneti interessa la qualità delle risposte.

Teatro Stabile del Veneto, ecco la nuova stagione con un cartellone di primo livello

Il mondo del teatro si prepara a un entusiasmante capitolo con l’annuncio della stagione 2025/2026 del Teatro Stabile del Veneto. Questo nuovo progetto triennale rappresenta un inizio vibrante, un’opportunità per reinventare il paesaggio teatrale mettendo in risalto l’arte della narrazione e la maestria degli interpreti. La campagna di quest’anno, intitolata significativamente “Ogni storia ha il suo inizio” e curata dall’artista catalano Javier Jaén, cattura perfettamente lo spirito di un’epoca nuova, segnata da cambiamenti significativi ma anche da molte conferme. Il logo creato da Jaén consiste in una mela rossa formata da un serpente attorcigliato su sé stesso, simbolo, per l’appunto, del peccato originale da cui tutto è iniziato.

La stagione 25/26 è stata presentata a Venezia, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale dal presidente Gianpiero

Beltotto, dal direttore artistico Filippo Dini e dalla straordinaria Giuliana De Sio che con Dini aprirà il cartellone con “Il Gabbiano” di Cecov. Un programma che prevede 80 spettacoli, di cui 37 dedicati agli abbonati tra Venezia, Treviso e Padova. Un numero impressionante che promette di attirare un pubblico ancor più vasto, mettendo al centro

gli attori e le parole degli autori, sia classici che contemporanei. Tra le novità, 13 produzioni e coproduzioni pronte a solcare i palcoscenici europei. Brillanti inoltre i risultati dell’ultimo triennio. Dal 2022, il Teatro Stabile ha registrato un incremento del 21% nelle alzate di sipario, culminando nel 2024 con ben 553 giornate di spettaco-

lo tra Padova, Treviso e Venezia.

A queste si sommano 106 recite fuori dal Veneto, dimostrando la crescente influenza a livello nazionale. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, con una crescita del 56% nelle presenze, superando le 175 mila nel 2024. Anche le vendite di biglietti e abbonamenti hanno raggiunto cifre record, con oltre 2,6 milioni di euro. Un incremento delle produzioni ha portato anche a un aumento degli artisti e dei tecnici coinvolti, con una crescita rispettivamente del 19% e del 38% nei contratti di scrittura.

Ogni giorno, più di due nuovi contratti vengono firmati, dimostrando un settore in piena espansione e dall’enorme potenziale. Le produzioni per la stagione 25/26 comprendono opere classiche e nuove drammaturgie che esplorano i grandi capolavori con occhi moderni. Peppino Mazzotta continua il dialogo con i classici russi con una riscrittu-

ra di “Anime morte” di Gogol’, mentre Leonardo Lidi s’immerge nell’intenso mondo di Tennessee Williams con “La gatta sul tetto che scotta”. Le produzioni contemporanee si concentrano su temi di genere e potere, con opere di autrici come Ella Hickson e Julia May Jonas che esplorano il complesso universo delle relazioni umane. Marco Paolini, noto per il suo impegno nel teatro civile, inaugura il cartellone con “Bestiario idrico”. La stagione include anche spettacoli mattutini dedicati alle scuole superiori, sottolineando il ruolo educativo del teatro. L’assessore regionale alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha espresso il suo sostegno appassionato per questa nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto, rilevando come l’offerta culturale di qualità sostenga non solo la crescita della comunità, ma anche l’economia e il turismo della regione. Riccardo Musacco

La presentazione della nuova stagione del Teatro Stabile del Veneto

La novità. Con la nuova trasmissione il Gruppo Editoriale La Piazza porta l’informazione in TV

Carta, web, radio e ora anche televisione: è nato “Il Veneto in Diretta” su Telepadova

C on il debutto televisivo della trasmissione Il Veneto in Diretta, il Gruppo editoriale La Piazza taglia un traguardo importante e si distingue come l’unico editore in Veneto ad offrire informazione su tutti e quattro i media: carta, web, radio e ora anche TV. Un primato che riflette una crescita continua, radicata nel territorio e alimentata dalla volontà di dare voce alle comunità locali con strumenti sempre più efficaci, accessibili e fruibili gratuitamente.

La nuova trasmissione - in onda su 7Gold TelePadova la domenica alle 11.45 ed il mercoledì alle 11.30 - va ad aggiungersi a una rete informativa già solida e articolata. In oltre trent’anni di attività, La Piazza ha costruito un sistema editoriale che unisce il mensile cartaceo distribuito in tutta la regione, il quotidiano online LaPiazzaweb.it, l’emittente radiofonica Radio Veneto24 – prima e unica all-news interamente dedicata al Veneto – e ora

anche un appuntamento televisivo fisso, interamente prodotto dalla redazione del gruppo.

Il Veneto in Diretta è uno spazio settimanale pensato per raccontare la politica, l’economia, l’attualità, il lavoro e il sociale con lo stile che contraddistingue La Piazza: approfondito, concreto, vicino alle persone. Ogni puntata accoglie ospiti selezionati tra amministratori, esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti della società civile, per affrontare con rigore e chiarezza i temi che toccano il territorio e le sue trasformazioni.

L’emittente 7Gold TelePadova è di certo molto affine, con i suoi 50 anni e con la sua forte attenzione ai temi editoriali del Veneto e del NordEst. Format prestigiosi e molto seguiti ne fanno l’emittente di riferimento in Veneto sia per qualità che per ascolti.

La scelta di entrare anche nel mondo della TV nasce da un’esigenza ben precisa: offrire una copertura informativa completa e

multicanale. In un momento storico in cui l’accesso alle notizie passa da molteplici piattaforme, il Gruppo La Piazza ha deciso di presidiare con coerenza ogni canale, mantenendo intatti i propri valori fondanti: informazione indipendente, servizio pubblico, at-

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tenzione costante al contesto locale. Quella televisiva non è solo una nuova vetrina: è la quarta gamba di un tavolo editoriale di un tavolo sempre più solido, che poggia sull’esperienza maturata in decenni di lavoro sul territorio. Un’evoluzione coerente con

i tempi, ma soprattutto con un obiettivo sempre chiaro: essere al servizio dei cittadini e dare visibilità a ciò che accade nei Comuni, nelle imprese, nei luoghi della cultura e della solidarietà. L’approdo in TV rafforza ulteriormente la posizione del gruppo come punto di riferimento per chi vuole comprendere il presente del Veneto, attraverso un’informazione chiara, trasparente e plurale. Il programma viene trasmesso da un’emittente prestigiosa come 7Gold Telepadova e rilanciato su tutti i canali digitali e social del gruppo, ampliando la sua diffusione. Con una redazione esperta, capace di coniugare linguaggi diversi e affrontare tematiche complesse con professionalità, La Piazza si conferma oggi un modello editoriale innovativo. L’unico in Veneto a parlare ai cittadini su carta, online, via radio e in TV. Un gruppo editoriale che cresce con il proprio pubblico. E che, su ogni media, sceglie di restare vicino al territorio.

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L’iniziativa. Un modo unico per trasmettere a giovani talenti i segreti di una professione ad alto valore aggiunto

È nata La Piazza Academy,

per formare i consulenti del futuro

L’iniziativa promossa dal Gruppo Editoriale La Piazza, in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, è pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità

In un momento in cui tanti giovani cercano la propria strada nel mondo del lavoro, nasce un progetto ambizioso e concreto che punta a insegnare una vera professione: quella del consulente commerciale pubblicitario. È la nuova Academy promossa dal Gruppo Editoriale

La Piazza in collaborazione con Forema, società di formazione di Confindustria Veneto Est, pensata per formare nuovi talenti in un settore strategico come quello della comunicazione e della pubblicità.

Un percorso formativo artico-

lato, che unisce teoria e pratica, formazione in aula e tirocinio operativo, per imparare davvero l’arte della vendita pubblicitaria. Un mestiere che richiede preparazione, ascolto, visione strategica e capacità relazionali: competenze che possono essere apprese solo attraverso un’esperienza immersiva, accompagnata da professionisti del settore. Ecco perché La Piazza Academy non è solo un corso, ma una vera e propria fucina di competenze, dove i partecipanti vengono seguiti passo dopo passo nella costruzione di un futuro professionale

solido e concreto.

Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: formare nuove figure commerciali capaci di valorizzare l’offerta editoriale e pubblicitaria di testate autorevoli ed innovative come La Piazza, il quotidiano digitale LaPiazzaweb.it e Radio Veneto24, la prima e unica radio all news del Veneto. Strumenti diversi, pubblici diversi, ma un unico comune denominatore: la capacità di raccontare il territorio e offrire alle imprese soluzioni efficaci per comunicare.

I tirocini previsti dall’Academy verranno infatti svolti all’interno di Give Emotions, la realtà che anima e coordina l’intero gruppo editoriale. Durante il periodo di tirocinio le giovani e i giovani selezionati saranno coinvolti in attività reali di vendita pubblicitaria, sia tramite contatto diretto che telefonico, imparando a costruire proposte personalizzate, a gestire una trattativa, un portafoglio clienti, a comprendere le esigenze del mercato e a lavorare per obiettivi.

Un’iniziativa che ha anche una forte valenza sociale. In un’epoca segnata da disoccupazione giovanile e precarietà diffusa, offrire a ragazze e ragazzi non solo una formazione, ma anche la possibilità di inserirsi concretamente nel mondo del lavoro rappresenta una risposta concreta. Non si tratta di stage astratti, ma di un’opportunità vera: chi saprà distinguersi avrà la possibilità di iniziare una carriera stabile e altamente remunerativa all’interno di una realtà solida, innovativa e in continua crescita.

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“Crediamo sia doveroso – afferma l’editore Giuseppe Bergantin – investire nel futuro delle nuove generazioni, trasmettendo competenze autentiche e aprendo le porte del nostro mestiere. Non è un’operazione spot, ma l’inizio di un progetto strutturato, che si ripeterà almeno due volte all’anno, con l’obiettivo di formare una vera nuova generazione di consulenti pubblicitari. È un investimento su persone, territorio e qualità, come sempre abbiamo fatto in questi 31 anni”.

A rendere possibile tutto questo è la forza del Gruppo Editoriale La Piazza, una realtà radicata, autorevole e da oltre trent’anni punto di riferimento nel Veneto. Solo un gruppo con una visione imprenditoriale chiara e una struttura organizzativa consolidata può offrire una simile opportunità, garantendo ai partecipanti il supporto, la credibilità

e gli strumenti necessari per apprendere una professione complessa, ma ricca di soddisfazioni. La Piazza Academy è aperta a giovani motivati, desiderosi di mettersi alla prova e di imparare un mestiere vero. Nessuna esperienza pregressa è richiesta: contano l’attitudine, la voglia di crescere, la curiosità e il desiderio di lavorare a contatto con le persone, con spirito di iniziativa e passione.

In un mondo in cui tutto cambia rapidamente, la pubblicità resta uno degli snodi fondamentali per la vita delle imprese. Formare consulenti capaci di costruire relazioni e generare valore attraverso la comunicazione è una sfida ambiziosa, ma necessaria. Con questa Academy, Give Emotions e Forema scelgono di accettarla. E di aprire la strada a una nuova generazione di professionisti.

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Una nuova tecnica mini-invasiva dello IOV migliora la vita dei pazienti

All’Istituto Oncologico Veneto (IOV) è arrivata una nuova tecnica medica che migliora in modo significativo la qualità della vita dei pazienti oncologici con gravi problemi di stomaco causati dai tumori. Si chiama gastroenterostomia EUS-guidata ed è un trattamento mini-invasivo che permette di superare l’ostruzione gastrica – una condizione in cui il cibo non riesce più a passare normalmente dallo stomaco all’intestino a causa di un blocco. Questa nuova procedura viene eseguita tramite un’endoscopia, cioè senza operazioni chirurgiche tradizionali, ed è già stata sperimentata con successo su centinaia di pazienti in tutto il mondo. Secondo recenti studi, funziona meglio della chirurgia, comporta meno rischi, tempi di ricovero più brevi e una ripresa più rapida. “La cosiddetta ‘ostruzione dello stomaco’ – spiega il dottor Alberto Fantin, responsabile della Gastroenterologia dello IOV – è una delle conseguenze più frequenti e fastidiose nei pazienti con tumori avanzati del pancreas o di altri organi vicini. Provoca nausea, vomito, senso di pienezza, perdita di peso e rende impossibile alimentarsi normalmente. Nei casi più gravi può impedire di continuare le terapie oncologiche. Per questo è fondamentale intervenire in modo efficace e sicuro.” Fino a poco tempo fa, l’unica soluzione era un’operazione chirurgica per creare un passaggio alternativo tra stomaco e intestino. Una tecnica

efficace ma invasiva e con rischi, soprattutto per chi è già debilitato dalla malattia. Oggi, grazie alla gastroenterostomia EUS-guidata, è possibile ottenere lo stesso risultato senza bisturi. “È una tecnica che ha già dato ottimi risultati, con un successo superiore al 90% – continua il dottor Fantin –. I pazienti possono tornare ad alimentarsi più velocemente, restano meno giorni in ospedale e hanno meno complicazioni rispetto alla chirurgia classica.” La decisione di adottare questa innovazione è stata fortemente sostenuta dalla direzione dello IOV. “Abbiamo scelto di offrire questo intervento perché crediamo nel valore delle tecnologie che migliorano concretamente la cura delle persone – afferma la Direttrice Generale, Maria Giuseppina Bonavina –. È una procedura che riduce la sofferenza e consente una ripresa più rapida. A vent’anni dalla nascita dell’Istituto, il nostro obiettivo resta lo stesso: mettere sempre al centro il paziente, con cure moderne e umane.” L’Istituto Oncologico Veneto è oggi uno dei pochi centri in Italia a offrire questa procedura. Un’opportunità importante per i pazienti colpiti da tumori che rendono difficile o impossibile alimentarsi in modo normale. Con questa nuova tecnica, molti di loro potranno tornare a nutrirsi per bocca, affrontare meglio le terapie e vivere con maggiore dignità e sollievo.

Redazione Salute

Camposampiero ha inaugurato il nuovo Ospedale di Comunità

È stato inaugurato il nuovo Ospedale di Comunità di Camposampiero, il primo dei 22 interventi previsti nell’Ulss 6 Euganea e finanziati con fondi del PNRR. Un investimento complessivo di oltre 2 milioni di euro ha permesso la completa ristrutturazione del settimo piano del presidio ospedaliero, ora sede di un moderno reparto di cure intermedie, pensato come collegamento tra la fase di ricovero ospedaliero e il rientro a domicilio del paziente.

La nuova struttura, realizzata in 14 mesi di lavori, offre 12 posti letto distribuiti in quattro camere doppie e quattro singole, ed è operativa 24 ore su 24, sette giorni su sette. È destinata a pazienti non acuti, che necessitano di assistenza sanitaria continuativa ma non gestibile a casa. L’obiettivo è recuperare funzionalità compromesse – come la deambulazione, l’igiene personale o l’autonomia – e preparare il paziente al ritorno nella propria abitazione o in una struttura idonea. Il progetto, finanziato per 2 milioni dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e per oltre 100mila euro dal GSE tramite il Conto Termico, ha previsto anche un importante intervento di riqualificazione energetica e di adeguamento antincendio. Oltre al “Corpo Degenze”, l’area rinnovata comprende anche un “Corpo Servizi” con tre ambulatori medici, una palestra riabilitativa, archivi sanitari e spazi per il personale. È stato inoltre creato un ambiente accogliente per l’ingresso di pazienti e visitatori. Durante la cerimonia, l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin ha ricordato l’importanza del rafforzamento della sanità territoriale. Il Direttore generale dell’Ulss 6, Paolo Fortuna, ha sottolineato la soddisfazione per un’opera moderna e funzionale, che “porta cure appropriate sempre più vicine alle persone”. Per l’ingegner Emanuele Scarabel, Direttore dei Servizi Tecnici, “la ristrutturazione ha trasformato radicalmente lo spazio, rendendolo conforme ai più alti standard di sicurezza e funzionalità”.

Il dottor Matteo Ciuffreda, direttore del Distretto Alta Padovana, ha spiegato come l’assistenza venga garantita in stretta sinergia con le strutture ospedaliere e territoriali, tramite un piano assistenziale individualizzato costruito con il paziente e la sua famiglia.

L’inaugurazione. Presenti otto ambulatori, nuovi servizi e l’esordio

dell’infermiere di famiglia

A Vigonza ha aperto la prima Casa della Comunità: un modello innovativo di sanità territoriale

Èstato inaugurato a Vigonza, in via Paradisi, un nuovo presidio di salute pubblica che cambia il volto dell’assistenza territoriale: si tratta della Casa della Comunità, primo tassello di un piano ambizioso che prevede la realizzazione di 20 strutture simili tra Padova e provincia, grazie a un investimento complessivo che sfiora i 40 milioni di euro. L’edificio, ristrutturato e ampliato per un totale di 1.100 metri quadrati, è il frutto di un intervento da 1.306.000 euro, finanziato quasi interamente con fondi del PNRR. La Casa della Comunità servirà i cittadini di Vigonza, Villanova di Camposampiero, Campodarsego e Vigodarzere, offrendo servizi sanitari e socio-sanitari di base in un contesto moderno, accessibile e integrato.

Alla cerimonia del taglio del nastro hanno partecipato l’Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, il Direttore generale dell’Ulss 6 Euganea Paolo Fortuna, il Sindaco di Vigonza Gianmaria Boscaro, oltre a numerosi sindaci del territorio, medici di base e rappresentanti istituzionali.

“La Casa della Comunità – ha dichiarato il DG Paolo Fortuna – è un nuovo modo di pensare la sanità: più vicina alle persone, capace di offrire risposte coordinate e continuative. Qui, davvero, la salute è di casa”, ha commentato.

Uno degli elementi di maggiore innovazione è l’introduzione della figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, un professionista con competenze specifiche nella presa in carico di pazienti cronici, fragili e con bisogni complessi, in stretta collaborazione con medici di base, pediatri e specialisti.

La nuova struttura nasce dall’ampliamento e dalla ri-

qualificazione del precedente distretto socio-sanitario, al quale sono stati aggiunti 254 metri quadrati. Il progetto, illustrato dall’ingegner Emanuele Scarabel, ha permesso la realizzazione di otto nuovi ambulatori, una sala d’attesa più funzionale, spazi tecnici e servizi accessibili per utenti e personale.

“La Casa della Comunità – ha spiegato il dottor Matteo Ciuffreda, direttore del Distretto Alta Padovana – è pensata per offrire un accesso semplice e coordinato a una vasta rete di servizi. Tutti i professionisti operano in sinergia per promuovere la salute, prevenire malattie e assistere pazienti cronici e fragili”.

I servizi offerti

L’offerta della struttura è ampia e articolata. Tra gli ambulatori attivi: Ginecologia, Cardiologia, Chirurgia,

Allergologia, Endocrinologia, Dermatologia, Diabetologia, Oculistica, Ecografie ginecologiche e cardiologiche, Prelievi e prestazioni infermieristiche Oltre a questo, trovano spazio: Consultorio familiare, Continuità assistenziale (ex guardia medica), Ambulatorio MMG (medici di medicina generale), Ambulatorio IFoC (infermiere di famiglia e comunità), Sportello CUP, Punto Unico di Accoglienza (PUA), Sala riunioni a disposizione del volontariato locale Con questa prima apertura, l’Ulss 6 Euganea inaugura una nuova fase di sanità pubblica territoriale. I prossimi mesi vedranno la realizzazione di altre 19 Case della Comunità, con l’obiettivo di ridurre la pressione sugli ospedali e potenziare le risposte sanitarie a livello locale.

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Ospedale di Piove di Sacco, al via la gara per 23 milioni di euro

Il percorso di rinnovamento dell’Ospedale “Immacolata Concezione” di Piove di Sacco procede senza intoppi. E’ stato ufficialmente pubblicato in Gazzetta Europea il bando di gara per l’appalto integrato, che comprende progettazione e realizzazione dei lavori, per un valore complessivo di 23 milioni di euro. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato al 31 agosto 2025. Il progetto, inserito nel Programma straordinario di investimenti della Regione Veneto, prevede un intervento di adeguamento, riassetto e potenziamento della struttura sanitaria, che rappresenta un punto di riferimento per circa 163.000 abitanti. Tra le priorità indicate dall’Ulss 6 Euganea vi sono la messa in sicurezza antisismica e antincendio dell’edificio, fondamentali per garantire la continuità e la qualità dei servizi offerti. Negli ultimi mesi, il polo ospedaliero ha già beneficiato di investimenti per oltre 6 milioni di euro, con il completamento del nuovo reparto di Terapia Intensiva, l’allestimento di un modulo pre-triage, il potenziamento del Centro Operativo Territoriale (COT) e l’acquisto di apparecchiature tecnologicamente avanzate.

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A tavola

Idee in cucina, facili e sfiziose

Ricette fresche e leggere, perfette da preparare per l’estate

PEPERONI RIPIENI VEGETARIANI

Un grande classico rivisitato in chiave vegetariana e leggera, perfetto per un antipasto sfizioso o una cena veloce durante la settimana. Un piatto versatile e saporito che possiamo servire in tanti modi.

Ingredienti: 2 peperoni grandi; 500 g patate; 500 g zucchine; 2 uova, 200g pomodorini, 150g provola cubetti, pangrattato, prezzemolo, olio d’oliva, sale fino, pepe Preparazione: Pelare le patate e grattugiarle in una ciotola e dopo averle lavate, asciugare e grattugiare anche le zucchine. Poi condire con un po’ di sale e lasciare riposare per circa 5-10 minuti, per far perdere alle verdure un po’ d’acqua di vegetazione. Aggiungere le uova, il sale, il pepe e mescoliamo bene. Unire pomodorini tagliati, la provola a cubetti, il prezzemolo tritato e mescolare per distribuire gli ingredienti in modo uniforme. Dopo averli ripuliti dai semini e dai filamenti bianchi, tagliare a metà i peperoni e metterli in una teglia foderata con carta forno. Farciamo i peperoni con il ripieno di verdure. Completiare con il pangrattato sulla superficie e con un filo d’olio, e cucinare in forno preriscaldato ventilato 180 °C per 35 minuti.

CAESAR SALAD ( SENZA POLLO)

La Caesar Salad è un’insalata storica, inventata negli anni ‘20 da uno chef italiano emigrato negli Stati Uniti. Da allora esportata ed apprezzata in tutto il mondo. Un piatto unico per un pranzo estivo o come antipasto Ingredienti: :2 cespi di lattuga, 1 spicchio d’aglio grande, 2 fette di pane bianco, 1 uovo grande, 1 limone, salsa Worcestershire2 cucchiai di parmigiano a cubetti o scaglie, olio extravergine di oliva sale e pepe nero q.b. Preparazione: Sfogliare la lattuga ed eliminare eventuali foglie esterne troppo dure, scegliere quelle interne più tenere. Tagliare il pane a fette alte 1 cm, eliminare la crosta e tagliare a quadretti. Mettere un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio in una pentola antiaderente e tostare i quadretti di pane a fuoco moderato. Nel frattempo, cuocere anche l’uovo. Al momento di servire disporre l’insalata in un’insalatiera, versare due cucchiai di olio e mescolare. Aggiungere il sale, il pepe macinato al momento, il succo di limone, la salsa Worchestershire e mescolate ancora. Assaggiate e correggete se necessario.

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GELATO ALLO YOGURT CON PISTACCHI

Ora che è iniziata l’estate, a chi non piace rinfrescarsi con un bel gelato? Meglio se leggero e nutriente: ecco il gelato con pistacchi. La ricetta prevede l’utilizzo dello yogurt greco al posto del latte. Facile da preparare, ideale per la merenda o per il post pranzo goloso

Ingredienti: 400 g di yogurt greco; 100 g di cioccolato fondente; 30 g di miele di acacia; 2 cucchiai di pistacchi al naturale. Per guarnire q.b. di pistacchi al naturale E mezza bacca di vaniglia

Preparazione: Tritare finemente il cioccolato fondente e i pistacchi, tenendoli da parte. In una ciotola inserire lo yogurt, il miele e i semi della vaniglia; montare gli ingredienti con le fruste elettriche pochi istanti. Aggiungere i pistacchi e il cioccolato e amalgama gli ingredienti. Una volta completato l’impasto, trasferirlo un contenitore adatto al freezer. Mescolare il composto con una forchetta ogni 30 minuti, ripetendo l’operazione per circa tre ore. Passato il tempo, tirare fuori dal freezer il gelato qualche minuto prima di servirlo, se necessario mescolare nuovamente per renderlo più cremoso.

Servite con pistacchi al naturale e una banchetta di vaniglia a piacere

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Rubrica a cura di Sara Busato

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