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OTTOBRE 2018
Periodico d’informazione locale - Anno XXV n. 123
Cultura p.17
on-line: Migranti, la parabola dei centri d’accoglienza Nicola Stievano >redazione@givemotions.it<
Due anni fa queste ex basi militari, riconvertite in centri di prima accoglienza per i richiedenti asilo trasferiti nelle due provincie venete, sono arrivate a contare, insieme, quasi 2.500 presenze, di cui un migliaio a Bagnoli e il resto a Cona. Il tutto su un territorio che, compresa Agna, che si trova nel mezzo, conta circa diecimila abitanti. E’ superfluo ribadire come questa concentrazione di migranti sia stata eccessiva e dannosa tanto per i diretti interessati quanto per le comunità locali. Tutti ricordiamo gli episodi di violenza, addirittura la morte di una ragazza ospite a Conetta, le violenze sessuali lungo la pista ciclabile di Bagnoli, per citare i casi più gravi, ma anche le numerose proteste dei migranti, la “lunga marcia” che lo scorso anno è arrivata in centro a Padova. Vanno ricordati altresì i tentativi di integrazione e gli sforzi per dare dignità a persone fuggite dai loro Paesi d’origine, il ruolo centrale della Diocesi di Padova che pag. 6 ha mandato sacerdoti e volontari oltre iservizio cancelliadelle basi e che ha messo in campo iniziative di incontro, di reciproca riflessione, senza nascondere le difficoltà e chiamando i problemi con il loro nome. Concepita per una fase di emergenza la concentrazione di migranti negli hub purtroppo era diventata la soluzione più semplice rispetto alle evidenti difficoltà dell’accoglienza diffusa, oltretutto osteggiata dalla stragrande maggioranza dei sindaci. E proprio per evitare tensioni su tutto il territorio provinciale e non alimentare nuovi “focolai” di protesta che la scelta di concentrare nello stesso luogo centinaia e centinaia di persone era parsa la più facilmente percorribile. Con quali risultati, però, lo abbiamo sperimentato in questi anni, segnati anche dagli scandali e dalle inchieste giudiziarie legate alla gestione dell’accoglienza, alle modalità di assegnazione degli appalti. Scandali e inchieste che hanno travolto, a Padova come a Venezia, anche funzionari della Prefettura e che hanno gettato una pesante ombra su anni di gestione dei due centri. Ora è tempo di voltare pagina, anche a Cona, ma anche di non nascondere la testa sotto la sabbia e pensare che il problema non esista.
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Migranti, la parabola dei centri d’accoglienza Nicola Stievano >redazione@givemotions.it<
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’ durata quasi tre anni l’esperienza della gestione del centro di accoglienza straordinaria per migranti a San Siro di Bagnoli di Sopra mentre nella vicina Conetta l’hub, aperto l’estate 2015 dalla Prefettura di Venezia, è ancora in attività, anche se con numeri decisamente ridotti rispetto al passato.
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