laPiazza del Delta - Aprile 2024

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I nostri prossimi 30 anni!

Guardare al passato non mi è mai piaciuto, ho sempre voluto guardare avanti, progettare il futuro. Eppure questo anniversario mi fa riflettere, mi obbliga a ragionare sul passato per guardare al futuro.

Perché 30 anni per un’idea trasformata in realtà sono davvero tanti, me lo dico da solo. Trent’anni fa ebbi quell’idea, da molti definita visionaria ed imprenditorialmente impossibile, da molti altri democratica e vero modello di business. Odio o amore, bianco o nero: La Piazza è sempre stata così, mai grigia, mai indifferente.

Il mio scopo in questi 30 anni è sempre stato quello di informare i cittadini veneti su tutto ciò che accade nel proprio comune, nel proprio quartiere, nella propria via. Sempre e solo in modo gratuito, perché la fruizione gratuita dell’informazione per me non è un modello di business, ma una scelta, che rivendico ed in cui credo fermamente.

E il tempo mi ha dato ragione, rendendo sempre più evidente quanto i prodotti editoriali a pagamento siano settoriali ed obsoleti. Aziende come la nostra hanno dato all’informazione di pubblica utilità un valore sociale, oserei dire etico. Pur senza ricevere alcun contributo statale di nessuna natura.

IN LIZZA PER IL TERZO MANDATO, IN ATTESA DELLO SFIDANTE

Il sindaco di Loreo ha sciolto le riserve e ha annunciato la sua nuova discesa in campo, nel segno della continuità e del civismo

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Politica

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4.news

DAL VENETO ALL’EUROPA

LA SFIDA DI ELENA DONAZZAN

L’assessore regionale annuncia

la candidatura e traccia un bilancio dei 25 anni trascorsi a Venezia

TERZO MANDATO, SECCO NO CAMANI: “TROPPO POTERE”

La capogruppo del Partito Democratico: “Governare per così tanto tempo può influenzare la scelta dei cittadini”

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Governatore Regione Veneto segue a pag. 5

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Avv. Tommaso Rossi Patrocinante in cassazione

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QLuca Zaia

ualcuno credeva il nostro impegno un sogno da visionari. Il progetto di autonomia differenziata, però, ha proseguito inesorabilmente la sua strada e, dopo l’approvazione al Senato della Repubblica, ora è approdato anche alla Camera dei Deputati. Ma non solo. La 46esima sessione del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, ha sancito una decisa apertura verso la riforma federale in corso in Italia.

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Periodico d’informazione locale Anno XXXI n. 71
del Delta GASPARINI ANCORA
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ELEZIONI
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Giuseppe
Autonomia avanti tutta
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La vicepresidente della Regione del Veneto e assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, ha sottolineato l’importanza della Ciclovia Ven.to “Venezia-Torino” durante la cerimonia di avvio dei lavori del terzo lotto funzionale sub B a Cavanella Po, e delle passerelle che verranno realizzate nei comuni di Adria, Loreo e Porto Viro.

Il progetto, oltre a rappresentare un esempio di mobilità sostenibile, mira a valorizzare le potenzialità del Parco del Delta del Po. Con un investimento totale di 7,8 milioni di euro, i lavori comprendono interventi per completare il tratto tra Adria e Porto Viro, insieme a opere accessorie per il collegamento del reticolo ciclabile. Il nuovo percorso, lungo 6,7 chilometri nel Comune di Adria, collegherà Ponte Ebreo all’idrovora di Cavanella Po. Inoltre, saranno realizzate quattro passerelle ciclopedonali per attraversare il Collettore Padano Polesano e il Tartaro-Canalbianco-Po di Levante. L’intero intervento sarà completato entro il 2025.

Partner attuatori del progetto Veneto Strade e l’ente Parco presieduto da Moreno Gasparini, che ha commentato: “Si tratta di un altro tassello importante della Ven.To, che si aggiunge all’Adriatica, un reticolato di piste ciclabili che si colloca nel contesto di un turismo slow nel nostro territorio. Una mission dell’ente e dei comuni che lo compongono sarà di gestire adeguatamente le opere che si stanno realizzando con fondi del Ministero della cultura e della nostra Regione”.

“Nel 2025 sarà ripristinato il treno del mare da Verona a Rovigo fino a Sottomarina, con l’innesto di una fermata ad Adria - ha annunciato l’assessore regionale alle Infrastrutture Elisa De Berti- dove i passeggeri potranno scendere dal treno e prendere un bus, oppure potranno prendere la bici per fare un tour cicloturistico nel Delta. Progetti che fanno parte di una intermodalità ferro-gomma con l’opportunità di trasporto anche via fluviale con i passi-barca, come quello che abbiamo lanciato, per il secondo anno consecutivo da Porto Levante ad Albarella.Un trasporto su chiatta che l’anno scorso ha registrato oltre duemila presenze, da metà maggio a metà ottobre, che hanno apprezzato il servizio in sicurezza, alternativo al transito sulla Strada Statale Romea”.

Guendalina Ferro

Le conclusioni da trarre sono univoche: è necessario continuare nella direzione intrapresa, arrivando in tempi certi e con pragmatismo a coronare l’iter della riforma. È la via per avere finalmente un Paese in grado di ridurre le disparità, di aumentare l’efficienza, sgravare i meccanismi dalla troppa burocrazia. Sono i cittadini, infatti, a chiedere di entrare nel vivo dell’autonomia.

Da queste considerazioni possiamo comprendere quale portata storica può assumere il semaforo verde anche da Montecitorio. L’attuazione del disegno di legge, infatti, diventerà la pietra miliare per il futuro dell’Italia e di ogni singola regione.

I nostri occhi continuano a non staccarsi da quanto sta accadendo a Roma dove, grazie a questo Governo, la riforma federalista passo dopo passo sta gettando le radici e, allo stesso tempo, mettendo a frutto un lavoro intenso sviluppatosi dalle Regioni e dai territori.

L’intero Paese, dev’essere orgoglioso di come grazie a questa riforma si è scoperto capace di guardare al futuro, affrontando con serietà e rigore un’evoluzione federalista che avvicinerà le istituzioni ai cittadini, ma anche i cittadini a un’amministrazione pubblica.

I nostri prossimi 30 anni! Giuseppe Bergantin*

Sì, perché la gratuità è sostenuta dagli investimenti che aziende ed istituzioni, che ringrazio, sostengono su La Piazza e su tutti i nostri media. Di certo per promuovere i propri prodotti e servizi, ma che con i loro investimenti contribuiscono anche a rendere possibile l’informazione libera, di pubblica utilità, fruibile in modo gratuito in tutto il Veneto.

Aperti i cantieri del terzo lotto a Cavanella Po e delle passerelle ad Adria, Loreo e Porto Viro

Ora il mio lavoro, quello che preferisco, è pensare ai prossimi 30 anni, che per noi sono iniziati con la nascita della prima radio di informazione del Veneto, Radio Veneto24, e con l’implementazione della nostra piattaforma web, LaPiazzaweb. Il tutto per la massima valorizzazione delle notizie che trovate tutti i mesi, da 30 anni, in ciascuna delle 23 edizioni cartacee de La Piazza. Sono sempre stato convinto infatti che tutti abbiamo il diritto di poter avere il tipo di informazione che preferiamo: ascoltando la radio, navigando nel web o leggendo il nostro giornale. Per questo motivo i nostri prossimi 30 anni li voglio con la stessa informazione libera e gratuita di sempre e con un’accelerazione forte all’informazione multipiattaforma, che già abbiamo creato e che sarà il nostro futuro.

*Fondatore e Editore de La Piazza, LaPiazzaweb e Radio Veneto24

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9 GIORNI / 8 NOTTI

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del Delta Questa edizione raggiunge le zone di Adria Pettorazza e Grimani per un numero complessivo di 7.072 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotog ra fa i l QR code e a scolta l’u lt i mo Not i z ia r io Al via i lavori per la ciclovia Ven.to È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie
Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it<
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Redazione
< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin Centro Stampa: Rotopress International via Brecce · Loreto (An) Chiuso in redazione il 9 aprile 2024 Autonomia avanti tutta Luca
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Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano
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Zaia Governatore Regione Veneto
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Amministrazione. Il botta e risposta tra maggioranza e opposizione su un caso che infiamma gli animi

“S eppur con molti ostacoli, non si molla”. È la chiusa del sindaco Valeria Mantovan nell’annunciare l’estinzione del giudizio per rinuncia agli atti nella questione sulla riapertura della piscina comunale.

“Come anticipato, l’anno passato è servito per dirimere diverse controversie milionarie insorte negli anni tra il Comune e la piscina e per riappropriarci della struttura – scrive Mantovan –. Lo abbiamo fatto mediante una transazione tombale, che ci ha permesso di risparmiare denaro, tempo e soprattutto di impossessarci del nostro impianto che altrimenti sarebbe stato destinato a

“Quella chiusa era una causa fatta dalla piscina perché l’amministrazione ha ritardato negli impegni presi”

marcire. L’estinzione del giudizio, dal valore di oltre 500mila euro, è una causa che il Comune aveva vinto in primo grado e perso in appello ancor prima di essere affrontata nel merito. L’altra delle due cause è ancora in corso poiché l’ex sindaco e altre parti private non l’hanno rinunciata (legittimamente essendo nelle loro facoltà), ma il Comune ne è stato estromesso anche qui, risparmiando soldi di spese legali ed eventuali altri in caso di esito negativo. Ciò che conta è che l’impianto e il valore che ha in termini socia-

li ed occupazionali tornerà a funzionare: l’inizio dei lavori è previsto per maggio-giugno, la manutenzione dell’area esterna è già iniziata”.

L’ex sindaco chiamata in causa è Maura Veronese, ora a capo della lista di opposizione, che non ha fatto attendere la sua risposta: “Cosa non dice il sindaco? Che quella chiusa era una causa fatta dalla piscina perché l’attuale amministrazione ha ritardato negli impegni presi. Il sindaco ha un bel coraggio a parlare di risparmio nella questione piscina: un coraggio da leonessa da tastiera. Perché anche questa causa e quella ancora pendente a Venezia sono state chiuse (da parte del comune) facendo risparmiare ai gestori della piscina le spese legali che, visto l’andamento delle cause, di certo non sarebbero state a carico del comune di Porto Viro”.

Ed ancora: “A quanto pare al sindaco stanno particolarmente a cuore le sorti di Sport Service Porto Viro srl e la cosa non stupisce, considerato che ai festeggiamenti per l’elezione della signora Mantovan a primo cittadino il legale rappresentante della Sport Service era in prima fila a festeggiare.Per il resto, sino ad oggi la piscina è costata in più oltre 1.480.000 euro (980.000 pagati con mutuo e 500.000 già saldati), poi ulteriori 30.000 per sfalcio erba, oltre alle spese notarili. Mi sembra evidente che se qualcuno ha risparmiato (o meglio guadagnato da questa questione) non è di certo il comune”.

I commercianti portoviresi in prima linea per sensibilizzare sull’endometriosi

L’amministrazione comunale di Porto Viro ha aderito all’iniziativa ‘Vetrine Consapevoli’ proposta dall’Ape – Associazione Progetto Endometriosi odv, che promuove la diffusione di informazioni in relazione all’endometriosi, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica su tale patologia cronica invalidante.L’intentoera di coinvolgere i gestori dei negozi di tutta Italia ai quali è stato chiesto di allestire le loro vetrine per almeno una settimana con materiale decorativo e gadget a tema floreale, fornito gratuitamente dall’Ape. Successivamente ne era richiesta la condivisione con i tre hashtag #vetrineconsapevoli, #endometriosi e #apendometriosi per la diffusione delle immagini sulle pagine del sodalizio. Proposta per il secondo anno consecutivo, la risposta dei commercianti portoviresi è stata tra le più

sentite a livello nazionale. L’ufficio pari opportunità, rappresentato dalla consigliera di maggioranza Chiara Bovolenta, si è impegnato a distribuire i kit forniti da Ape e la generosità nella risposta da parte della comunità ha lasciato il segno. Durante la conferenza stampa di presentazione – partecipata anche dai gruppi di Rovigo e Ferrara - gli assessori Michele Capanna ed Alessia Tessarin hanno posto l’accento su questa malattia complessa e poco conosciuta, originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, chiamato endometrio, in altri organi. L’infiammazione di questi tessuti incide pesantemente sulla qualità di vita della donna, in quanto il dolore che comporta invalida il normale svolgimento delle attività quotidiane, i rapporti interpersonali e di coppia. (f.p.)

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Mantovan: “Piscina? Non si molla” Veronese: “Tanto non detto dal sindaco”

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Porto Viro

Lavori pubblici. “Briciole per gli interventi di manutenzione stradale”

Opposizione all’attacco: “Piano asfalti inesistente”

Piano asfalti inesistente, sicurezza stradale e chiusura della scuola di Porticino. Sono i tasti battuti dalla consigliera di minoranza ed ex sindaco Maura Veronese, forte dei post che tengono banco quotidianamente sui social sulla situazione del manto stradale in città.

“Secondo il sindaco – ha affermato Veronese - le buche ci sono solo negli occhi di chi gira con un Suv 3.000 di cilindrata e che è tutta colpa della pioggia ma, con il sereno, entrerà in azione una squadra per tappare le buche. Non asfaltare, bensì tappare le buche con asfalto a freddo che, dopo qualche settimana, torneranno. Meglio di niente viene da dire; e visto che il sindaco non lo sa (o fa finta di non sapere) ho chiesto all’ufficio tecnico quanti sinistri stradali si siano verificati nel 2021/2022/2023 - circostanze in cui, a seguito di problemi sul manto stradale sia stato chiesto il risarcimento del danno:3 nel 2021, 2 nel 2022 e 9 nel 2023. Ironia su temi di questo genere assolutamente fuori luogo, quando si parla di sicurezza stradale le battute

è meglio non farle.E a nome dei tanti cittadini che lo chiedono: tornate ad asfaltare, che è ciò di cui c’è più bisogno”.

E documenti alla mano: “La gran-

de operazione di manutenzione per tappare le buche per il 2023 e il 2024 è stata sostenuta con due determine di 30.000 euro più iva e 6.450 euro iva inclusa; praticamente per un territorio come il nostro briciole. Dispiace notare come la buona prassi intrapresa dalla precedente amministrazione di asfaltare (cosa diversa dal tappare le singole buche) sia stata del tutto accantonata”.

E sulla chiusura del plesso della Primaria di Porticino dal prossimo anno scolastico: “Ma non si doveva fare di tutto per favorire le famiglie? Ma l’attenzione ai più piccoli non doveva essere prioritaria? A quanto pare no: se così fosse non si deciderebbe di chiudere una scuola con tanta silenziosa leggerezza. Se così fosse il sindaco si prenderebbe le proprie responsabilità e si sarebbe presentata alla riunione che si è tenuta presso la scuola di Porticino. E non si venga a dire che c’erano altri impegni presi perché nulla è più importante di decidere di chiudere una scuola”.

Fabio Pregnolato

Mantovan e Giacon ospiti dell’Università di Berlino

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Trasferta berlinese per il sindaco Valeria Mantovan e il suo vice Thomas Giacon, recentemente ospiti all’Università di Berlino.“Porto Viro è l’unico partner italiano ad aver vinto un bando nel progettoeuropeo ‘Horizon Europe’” ha annunciato il primo cittadino. “Questo programma in particolare, GreeNest, ci attribuisce 145.500 euro a fondo perduto da investire in ricerca e sostenibilità e guidare un’idea pilota che mira a creare edifici a zero emissioni, grazie a tecnologie e materiali all’avanguardia provenienti dalla ricerca”. Quello portovirese è uno dei 19 partner che hanno collaborato a livello internazionale nella capitale tedesca, tra aziende e università di 8 diversi paesi europei. “Questo capolavoro di innovazione – ancora il sindaco - verrà progettato a Porto Levante e non sarà solo mobile e trasferibile in varie zone di Porto Viro per diversi usi, inclusi ripari per attrezzi da pesca e spazi per attività civiche, ma è anche un simbolo della nostra dedizione alla sostenibilità.Porto Viro sta facendo la storia”. Nel percorso verso l’innovazione, la municipalità portovirese è affiancata da Polesine Consulting per la gestione tecnica e amministrativa. (f.p.)

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Ambiente. Il Comune è fra le 75 città italiane che hanno adottato un’ordinanza per il rilascio in aria dei palloncini

Porto Viro conquista finalmente il titolo “Comune Plastic Free”

L’associazione di volontariato ambientalista Plastic Free Onlus, impegnata a livello nazionale dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, ha riconosciuto il titolo di ‘Comune Plastic Free’ a Porto Viro, che si è distinto per una serie di misure volte a migliorare il proprio territorio per il bene dell’ambiente e delle future generazioni, e rappresentato in città da David Casetto, Gianni Franchi e Gaia Spinello. La terza edizione dell’iniziativa promossa dal sodalizio, con la quale sono stati premiati 111 Comuni italiani tra cui Milano, Firenze, Torino e Ancona, è stata presentata a gennaio a Montecitorio alla presenza del vicepresidente della Camera dei Deputati, on. Fabio Rampelli e i riconoscimenti sono stati recentemente consegnati alle amministrazioni comunali presso il Teatro Carcano, a Milano.

Soddisfattol’assessore all’ambiente Michele Capanna: “La nostra amministrazione appoggia e promuove con convinzione tutte le iniziative green che mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della tutela dell’ambiente e del contrasto all’abbandono dei rifiuti. Siamo contro un approccio ideologico e radicale delle politiche ambientali: gli obiettivi climatici sono importanti ma

vanno raggiunti senza dogmatismi, divieti e imposizioni che metterebbero in difficoltà la nostra economia. Nel quadro di una intensa collaborazione con varie associazioni e gruppi ambientali presenti nel territorio (ricordo Legambiente, Le Dune e Gruppo Iniziative per l’Ambiente), vi è stata una significativa sinergia con Plastic Free in varie forme: dalla segnalazione delle criticità, alla organizzazione di eventi di raccolta sia di plastica e rifiuti abbandonati che di cicche di sigarette, con diffusione mediatica a cura della stessa amministrazione”.

Tra i punti citati da Capanna l’imminente approvazione del regolamento comunale che prevede specifiche sanzioni in

caso di abbandono di rifiuti; un progetto di videosorveglianza con foto trappole a breve cantierabile; la sensibilizzazione ambientale con le scuole;la realizzazione nei prossimi mesi di‘Smoking Area’ nelle principali piazze urbane, con l’apposizione di cartelli e relativi portacenere nelle prossimità di panchine al fine di ridurre il rilascio nell’ambiente di mozziconi di sigaretta. L’assessore ha anche ricordato che Porto Viro è fra le 75 città italiane che hanno adottato un’ordinanza per il rilascio in aria dei palloncini gonfiati ad elio, e la donazione di un alberello da parte del Comune ai nuovi nati di ogni anno.

Fabio Pregnolato

Riaperto il passo barca tra Porto Levante e Albarella

È stato recentemente riattivato il passo barca tra Porto Levante ed Albarella, dall’anno scorso ufficialmente una linea di trasporto pubblico.Fino al 27 ottobre per tutti i weekend (venerdì, sabato, domenica) e i festivi, il collegamento acqueo metterà in rete i percorsi ciclabili del Delta del Po grazie al lavoro sinergico tra le due amministrazioni comunali, la Provincia di Rovigo, l’Ente Parco, Infrastrutture Venete e la Regione Veneto, che ha contribuito con 40.000 euro. In rappresentanza di quest’ultima, è intervenuta la vicepresidente

Elisa De Berti: “Sono stati oltre 2 mila i passaggi registrati da metà maggio a metà ottobre

dello scorso anno da parte di turisti e cicloturisti: un ottimo risultato che puntiamo a far crescere ulteriormente, anche in vista dello sviluppo delle ciclovie di interesse nazionale

VenTo e Adriatica, in corso di realizzazione, delle quali costituirà un collegamento strategico”. A 2 euro a passeggero il servizio permetterà di unire

le piste ciclabili dislocate tra le valli di Porto Viro e Rosolina e più in generale la tratta Venezia-Ravenna. “Una modalità suggestiva per vivere il Polesine a contatto con la natura e per valorizzare un territorio ancora poco conosciuto ma di grande pregio sotto l’aspetto naturalistico e paesaggistico – ha specificato l’assessore regionale Cristiano Corazzari, anch’egli a Porto Levante al taglio del nastro - Grazie al passo barca sarà possibile attraversare in modo agevole il Po di Levante e trascorrere una giornata a contatto con la natura nel cuore del Delta del Po, incentivando la fruizione dell’area da parte di un turismo slow”. (f.p.)

Soddisfatto l’assessore all’Ambiente Michele Capanna: “La nostra amministrazione appoggia e promuove con convinzione tutte le iniziative green che mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della tutela dell’ambiente e del contrasto all’abbandono dei rifiuti”

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Associazioni. Classe ’96, sarà affiancato dal vicepresidente Gimmy Folegati

Andrea Odoardo è ora al timone della Pro Loco di Porto Tolle

Il timone della Pro Loco di Porto Tolle è passato nelle mani di un giovanissimo presidente, Andrea Odoardo, classe ’96, che sarà affiancato dal vicepresidente Gimmy Folegati, Tania Toninello, Federico Vendemmiati, Nicolò Bovolenta, Luigino Mancin e Maximillian Mancin. A far parte dell’organico anche Filippo Zago, Mattia Vendemmiati e Pierluigi Pilotto. Tutti volontari, che fanno parte dei vari comitati di frazione del comune polesano. Il passaggio di testimone dell’uscente presidente Santino Feggi e il suo direttivo è avvenuto in Sala della Musica alla presenza dell’assemblea dei soci. Un incontro al quale hanno partecipato il sindaco Roberto Pizzoli e diversi componenti del consiglio comunale.

Il neoeletto Odoardo ha una storia professionale legata all’intrattenimento nelle sue diverse declinazioni: dalla direzione tecnica presso villaggi turistici nella Bahamas, alla coordinazione dei viaggi di gruppo per due aziende operanti nel milanese, passando per la direzione artistica di Hashtag Music Festival e la co-fondazione del format di eventi made in Porto Tolle ma ben conosciuti oltre i confini paesani, “Eventi Molesti”.

Già vicepresidente della Consulta del Volontariato di Porto Tolle, Andrea è ora pronto per una nuova avventura: “L’obiettivo condiviso del direttivo che rappresento è quello di creare un nuovo sentimento di comunità, visto che, come abbiamo già avuto modo di constatare operando a supporto del vecchio direttivo in questi anni, unendo le forze dei comitati fiera potremo raggiungere tutti i traguardi che ci prefiggiamo. Intanto inizieremo il lavoro con la nomina dei diversi ruoli necessari all’associazione, come quello del tesoriere ad esempio, facendo una sistemazione e ricognizione del materiale in dotazione alla Pro Loco, e con la stesura di un piano per l’anno in corso”.

Il sindaco Roberto Pizzoli è intervenuto per ringraziare il direttivo uscente e complimentarsi con quello appena insediato: “Un grandissimo in bocca al lupo ai nuovi volon-

tari che prendono le redini di un’associazione che ha una storia di grande successo alle spalle e che in questi anni è riuscita ad arrivare sempre a termine dei percorsi pur a fronte di un numero esiguo di soci attivi. L’augurio è che questa nuova partenza sancisca l’unione dei comitati in un’unica grande forza a servizio di Porto Tolle, della sua promozione territoriale e delle radici della sua identità”.

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L’assessore ai Rapporti con le frazioni Silvia Boscolo si è unita ai ringraziamenti del sindaco e ha aggiunto: “L’entusiasmo è senza dubbio ciò che contraddistingue questa nuova Pro Loco e sono certa riuscirà ad essere più incisiva anche nel legare tra loro le varie frazioni, valore aggiunto e non scontato in un territorio come il nostro caratterizzato da una forte dislocazione territoriale”.

Alessandro Zan a Porto Tolle: “Valorizzare le risorse del Polesine con politiche concrete”

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Durante la sua visita al consorzio dei pescatori di Scardovari a Porto Tolle, il deputato del Partito Democratico Alessandro Zan ha sottolineato la necessità di una politica concreta per affrontare il dramma del granchio blu nel Polesine.

Zan ha dichiarato: “Il Polesine ha grandi potenzialità, ma ha bisogno di politica reale. Il dramma del granchio blu è un problema concreto, che merita risposte, non passerelle. Per questo porterò il problema in Parlamento, affinché sia effettivamente riconosciuto lo stato di calamità per le aree colpite”.

Accompagnato dal presidente del Consorzio Luigino Marchesini, i consiglieri comunali Claudio Bellan, Serena Negri e Cosetta Nicolasi, oltre al segretario provinciale Dem Angelo Zanellato, Zan ha criticato le politiche di sfruttamento del territorio, citando come esempi le estrazioni di gas e il progetto di trivelle in mare Adriatico, sottolineando invece la necessità di creare una rete di sostegno per valorizzare le risorse locali.

Nel concludere, il deputato Dem ha sottolineato “Ci sono progetti fermi da 30 anni che potrebbero fare la differenza, aziende che devono essere sostenute per poter sviluppare le proprie potenzialità”. (gu.fe.)

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Cultura. Tempo di gite fuori porta, cresce l’offerta turistica del comune

Museo della Pesca a Scardovari: tappa imperdibile per i visitatori

“A bbiamo riaperto i battenti del Museo della Pesca”. A darne l’annuncio l’assessore alla Pesca Tania Bertaggia che commenta “ La bella stagione è alle porte. È tempo di gite fuori porta. Il nostro comune offre indubbiamente numerose opportunità di visitazione con gite in barca, percorsi in bicicletta, pesca turismo ittiturismo, passeggiate a cavallo e visita delle nostre splendide spiagge naturali. I visitatori e i cittadini potranno approfittare per una visita al museo etnografico dove, accompagnati da guide esperte, potranno “immergersi” nella storia del territorio, vedere le ricchezze del nostro mare e delle lagune, della terra, e vedere le varie attività di pesca praticate”. L’edificio è collocato in un punto strategico nella frazione di Scardovari, vicinissimo all’itinerario panoramico della Sacca e comodamente raggiun-

gibile in auto e in bici. Al suo interno è presente un infopoint, a disposizione dei visitatori di Porto Tolle.

“Negli ultimi anni la qualità dell’offerta turistica ha visto una crescita dovuta all’impegno degli operatori, -prosegue l’assessore - che abbiamo accompagnato anche attraverso la realizzazione del museo. Una location dove i visitatori possono viaggiare nel passato e nel presente, con uno sguardo proiettato al futuro. L’auspicio è quello di scrivere altre pagine di storia che racconteranno l’evoluzione di una comunità. Il museo è anche un luogo per visite didattiche. I ragazzi frequentanti gli istituti scolastici del comune, ma anche dei comuni limitrofi, potranno sperimentare vere e proprie lezioni di storia, geografia, educazione civica con i loro insegnanti, perché il museo è un’opera che racconta Porto

Dal 31 marzo Porto Tolle e Rosolina sono rimasti senza pediatra

È terminata a fine marzo l’esperienza professionale a Porto Tolle della dottoressa Donatella Milani, pediatra nell’ambulatorio di Donzella e di Rosolina. La scelta personale di proseguire la propria attività lavorativa nel reparto di pediatria dell’ospedale pone le famiglie, dei due comuni polesani, nella condizione di dovere nelle prossime settimane individuare un nuovo medico per i propri figli tra quelli presenti nei comuni limitrofi. L’alternativa, per chi ha figli con più di 6 anni, è quella di scegliere anche per loro il proprio medico di famiglia.

“Ringrazio la dottoressa per aver prestato servizio a Donzella in questi ultimi anni in cui reperire un pediatra di libera scelta è un’impresa difficile per tutti i comuni – dichiara il sindaco di Porto Tolle, Roberto Pizzoli –. Si tratta dell’ennesimo pediatra che cessa il suo servizio che

reputo importantissimo per un comune come il nostro, consapevole di quanto sia diventato complicato dare risposte in ambito sanitario per la carenza di personale”.

“Per l’ennesima volta rimaniamo senza pediatra di libera professione nel nostro comune – si lamenta la capogruppo di Minoranza Cosetta Nicolasi –. Una mancanza grave per un territorio vasto e dispersivo come il nostro. Peccato che già siamo carenti di medici, in più entro l’estate rimarremo senza un ulteriore medico (che va meritatamente in pensione); che servizio si prospetta quindi per questi giovani pazienti? Le voci dei genitori sono arrabbiate perché pare sia anche responsabilità di una mancata attenzione da parte dell’amministrazione comunale o dell’azienda sanitaria quanto accaduto”. (g.f.)

Tolle sia dal punto di vista economico che sociale. Un luogo destinato a divenire un punto di riferimento non solo per i turisti, ma anche per la cittadinanza”.

Dopo l’evento della “vita sott’acqua” celebrata in occasione della giornata del mare del 14 aprile, il prossimo 26 maggio, in occasione della giornata mondiale della biodiversità, sarà organizzata al museo della pesca,la tombola del mare. Un’iniziativa tematica rivolta ai più piccoli con l’obiettivo di far conoscere gli animali e organismi marini e l’ambiente naturale in cui vivono. Per informazioni sull’evento si può telefonare allo 3452518596. Il museo sarà aperto tutte le domeniche e festivi, dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 18, per informazioni e la prenotazione di visite ci si può rivolgere all’Ufficio IAT di Porto Tolle.

Guendalina Ferro

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La conferenza. Un importante momento di confronto per i sindaci dei Comuni interessati

Infrastrutture, salvaguardia e lavoro: la costa veneta riparte da qui

La terza tappa della Conferenza dei Sindaci della Costa Veneta, tenutasi a Rosolina, ha ulteriormente arricchito il dibattito sulla visione futura delle terre costiere. Con il coinvolgimento dei Comuni di Rosolina, Chioggia, Porto Viro, Porto Tolle, sotto la guida del professor Paolo Feltrin, l’incontro ha approfondito tematiche vitali per il territorio, come la salvaguardia dell’ambiente rurale, lo sviluppo delle infrastrutture e le prospettive occupazionali.

“Questo momento di confronto ha ribadito l’importanza di un approccio integrato, per garantire il progresso sostenibile della nostra costa, evidenziando la necessità di azioni coordinate e progettuali per il futuro dei nostri territori – afferma il sindaco Michele Grossato –. Continua con determinazione il lavoro della Conferenza dei sindaci della Costa Veneta,

assieme a Valeria Mantovan sindaco di Porto Viro, Alessia Tessarin, Mauro Armelao, Serena De Perini, Roberto Pizzoli sindaco di Porto Tolle”.

L’appuntamento si è svolto all’auditorium Sant’Antonio, alla presenza degli operatori del settore. Nella circostanza c’è stata la presentazione dello studio “Spiagge venete: che fare?”, a cura di Paolo Feltrin, docente dell’Università di Trieste. “L’obiettivo è quello di creare uno strumento utile, per avviare una pianificazione strategica, atta a consolidare e rafforzare le posizioni dei territori costieri,nel mercato nazionale e internazionale – prosegue Grossato –. Tra le tematiche trattate: infrastrutture, ambiente rurale e lavoro. Tre dossier fondamentali per lo sviluppo della nostra costa”. Rosolina ha inoltre conosciuto il taglio del nastro, relativo al tratto polesano della ciclovia Adriatica. In località Moceniga,

l’evento inaugurale ha dato il via ai lavori per il primo e secondo lotto della ciclovia, ambizioso progetto di ciclabile, che si snoderà per circa 1.300 chilometri lungo la costa italiana, collegando il Veneto alla Puglia.Un

intervento che, finanziato dalla Regione e realizzata da Veneto Strade, che interesserà per un lungo tratto anche il territorio polesano, passando anche per Rosolina.

“Un’opera di straordinaria

importanza, per quella mobilità lenta e sostenibile che rappresenta uno dei potenziali maggiori di sviluppo e valorizzazione del nostro territorio e della sua vocazione turistica – sottolinea Michele Grossato -. Assieme ai colleghi sindaci e amministratori locali interessati dall’infrastruttura, ho partecipato, con i colleghi di giunta, al momento inaugurale del tratto di lavori alla presenza, oltre che del presidente della Provincia, Enrico Ferrarese e del presidente del parco del Delta del Po, Moreno Gasparini, anche dellaconsigliera regionale Laura Cestari, dell’assessore regionale Cristiano Corazzari e della vicepresidente della Regione, Elisa De Berti.Un investimento importante per un territorio, il nostro Delta del Po, considerato, a giusta ragione, una delle oasi naturalistiche più belle d’Italia”.

Sbarramento di sale alla foce dell’Adige: “Un’opera di primaria importanza per il comparto agricolo”

Il Comune di Rosolina ha presentato alla cittadinanza, il progetto relativo ai lavori di adeguamento dello sbarramento antisale, alla foce dell’Adige, per il contenimento dell’acqua dolce. La presentazione al pubblico si è svolta all’Auditorium Sant’Antonio, da parte del Consorzio di Bonifica Delta del Po. “Si tratta di un’opera di primaria importanza per il comparto agricolo – afferma il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici, Stefano Gazzola –. Grazie ai fondi ministeriali, sarà possibile il realizzo per salvaguardare le produzioni messe a dura prova dalla crisi idrica degli ultimi anni. Un’opera in sostituzione di quella già presente, tra le sponde di Rosolina e Chioggia, più moderna e all’avanguardia. Nel frattempo è stato inaugurato, per la nuova

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stagione turistica, il passo barca che collega l’isola di Albarella con Porto Levante. Alla cerimonia inaugurale hanno presenziatoil prefetto Clemente di Nuzzo, lavice presidente della Regione, Elisa De Berti, l’assessore regionale Cristiano Corazzari, più autorità militari e civili, tanti amici amanti della bicicletta. “Si tratta, come noto, di un collegamento acqueo tra i Comuni di Rosolina e Porto Viro e, dunque, un servizio di traghetto sul Po di Levante reso possibile, dopo l’esperienza positiva dello scorso anno, grazie al finanziamento della Regione e alla sinergia della Provincia – conclude Gazzola –. Una linea di trasporto pubblico che, di fatto, è da incentivo a quella mobilita lenta e sostenibile che è il volano per lo sviluppo turistico del Delta del Po”. (r.p.)

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Ruggero Principe

Sicurezza stradale. Ora è protetto da una telecamera speciale, per impedire nuovi danneggiamenti

Torna l’autovelox abbattuto: “Multe per chi supera i 70 chilometri orari”

L’apparecchio fisso, che è nell’intersezione con via Marchi per Mazzorno Destro, sull’argine destro del Po di Venezia, ha ripreso a funzionare regolarmente

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Ètornato in funzione, tra Taglio di Po e Corbola, l’autovelox che era stato abbattuto all’inizio dell’anno. Ora è protetto da una telecamera speciale, che serve a controllare l’eventuale azione di danneggiamento da parte di qualcuno. L’autovelox è bidirezionale e si trova posizionato sulla strada provinciale 46, collegante Corbola a Taglio di Po, in direzione strada regionale 495 Adria-Codigoro con la statale Romea.

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“Il velox è tornato ad essere attivo, dopo un periodo di spegnimento a seguito di atti vandalici – ha annunciato il comandante della polizia locale di Taglio di Po, vice commissario Maurizio Finessi –L’apparecchio fisso, che è nell’intersezione con via Marchi per Mazzorno Destro, sull’argine destro del Po di Venezia, ha ripreso a funzionare regolarmente. È dotato di impianto di videosorveglianza di ultima generazione, per il controllo della viabilità stradale e del rispetto del limite di velocità, che in quel tratto è di 70 chilometri orari”.

Il segretario del circolo Pd tagliolese, Pierluigi Forza, ha replicato all’intervento dell’assessore comunale alle attività produttive, sicurezza e polizia locale, Claudia Bovolenta, sulla questione dell’autovelox tra Taglio di Po e Porto Tolle prendendosela con il silenzio del collega assessore al bilancio, Renato Pregnolato.

Questa è la vera manovra di bilancio, cui sarebbe opportuno un chiarimento, proprio dall’assessore competente al Bilancio”.

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Si tratta diun incrocio pericoloso, quello controllato, teatro di diversi incidenti stradali mortali. Si è invece accesauna polemica, per quanto riguarda il raddoppio dell’autovelox per il controllo della velocità, nelle due direzioni di marcia, sulla strada provinciale 38. Si tratta di un’arteria di estrema importanza per il collegamento dell’isola d’Ariano, attraversata dalla Romea, con il comune di Porto Tolle e le frazioni tagliolesi di Zona Marina.

“Per anni si è schierato con gli utenti di quella strada, ossia motociclisti, automobilisti, camionisti, che sono stati oppressi, e vessati – sottolinea Forza –. Dispiace che venga a mancare il suo competente contributo, dopo anni di lamentato calo del turismo verso le spiagge di Porto Tolle, proprio a causa dell’autovelox. Con la crisi del granchio blu, l’Amministrazione comunale di Taglio di Po ha deciso di affidarsi alle tasche di turisti, malati, lavoratori, automobilisti e camionisti portotollesi, ma anche tagliolesi, specialmente residente a Zona Marina e non solo, per reperire risorse.

L’assessore Bovolenta, come rimarcato da Forza, sostiene che la scelta del Comune, dipenderebbe dalla necessità di dar corso a una delibera del 2020. “Si poteva annullare, cancellare o modificare questo atto, anche perché è normale che chi vince le elezioni faccia cose diverse dai predecessori, come avvenuto nel caso della stazione degli autobus. Sarebbe invece opportuno che gli attuali amministratori anziché cercare improbabili azzeccagarbugli, si assumessero le loro responsabilità in riferimento alle loro scelte. Nel frattempo, mi auguro che i portotollesi, già duramente provati dalla crisi della pesca, facciano la massima attenzione a passare tale tratto di strada, onde evitare di dover pagare delle salatissime contravvenzioni”.

40 anni di attività per Zeno Fusetti e arriva il premio dalla Regione

Il sindaco di Taglio di Po, Layla Marangoni, si è complimentata con Zeno Fusetti, il quale ha ricevuto a Padova, dal consigliere regionale Roberto Marcato, un premio speciale. Fusetti è stato omaggiato, assieme ad altre 213 attività venete, per essere tra i commercianti con almeno 40 anni di attività. Un evento di grande significato, soprattutto per Taglio di Po e la frazione di Oca Marina. Nel frattempo ha riaperto i battenti, il museo regionale della Bonifica, situato a Ca’ Vendramin.

Il museo ha come sempre conosciuto l’apertura della stagione, in occasione della Festa di San Benedetto, patrono dei bonificatori, dopo la chiusura nel periodo invernale. Il museo sarà aperto dal martedì alla domenica, con il seguente orario visite: 9.30 - 12.30 e 15 - 18. Per qualsiasi informazione è possibile contattare la segreteria della Fondazione Ca’ Vendramin, ai seguenti recapiti: 042681219, oppure via mail all’indirizzo info@fondazionecavendramin. com. (r.p.)

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Elezioni. Il centrosinistra sta lavorando per comporre il proprio gruppo, centrodestra con le idee chiare

Gasparini pronto al terzo mandato: “Una squadra competente con me”

I l panorama politico di Loreo si prepara ad affrontare una nuova fase con l’annuncio del sindaco uscente Moreno Gasparini riguardo alla sua candidatura per il terzo mandato. Gasparini intende proseguire con la squadra che lo ha accompagnato nel lavoro amministrativo degli ultimi anni, formata attualmente dal vicesindaco Alberto Doni e dagli assessori Domenico Cucchiari, Letizia Tosin e Stefania Erdman. La maggioranza consiliare è completata dai consiglieri comunali Sara Forzato, Andrea Marangon, Giovanni Civiero e Laura Rizzato.

“Si tratta di una squadra che ha dimostrato competenza e dedizione, anche grazie al contributo di coloro che, pur non facendo parte dei primi nove candidati eletti in consiglio comunale, hanno partecipato attivamente ad iniziative ed eventi a beneficio della comunità loredana nel corso degli ultimi cinque anni – sottolinea il primo cittadino, che in questi anni ha dimostrato la sua vicinanza alla Lega –. Nonostante quindi, la sostanziale identità di centro-destra, solo l’assessore Stefania Erdman possiede la tessera di Fratelli d’Italia, mentre altri due candidati papabili per il medesimo partito alle prossime elezioni comunali sono l’attuale consigliere di minoranza Marco Andreolli, (entrato da poco nel partito della Meloni) e il coordinatore locale di FdI Tiziano Camisotti, quest’ultimo giunto da Forza Italia insieme al senatore Bartolomeo Amidei. Azioni per cui attualmente manca un punto di riferimento locale per Forza Italia, nonostante il partito possa contare su diversi simpatizzanti, considerati i risultati elettorali che confermarono Gasparini per il suo secondo mandato da sindaco”.

“Seguiremo la linea nazionale e quindi provinciale che prevede l’alleanza con il centro destra, la cordata Fratelli D’Italia, Forza Italia e Lega – annuncia Camisotti – e per questo miriamo al ruolo di vicesindaco”.

Dall’altro lato dello spettro politico, il Pd locale, guidato dal consigliere di minoranza Giuseppe Pavarin, sta lavoran-

do per comporre il gruppo che si presenterà come seconda lista per le prossime elezioni comunali. Tuttavia, è da notare l’assenza tra i componenti di Massimo Tommasi, uscente consigliere e capogruppo di minoranza, il quale ha smesso da tempo di intraprendere un’opposizione vigorosa alla maggioranza attualmente in carica.

Guendalina Ferro

Sicurezza e innovazione per la città: presentato il Progetto Silea

È stato presentato in comune a Loreo il progetto Silea, un sistema innovativo di comunicazione di lettura targhe,che sarà messo a disposizione delle forze dell’ordine, oltre alla polizia locale. In merito, il comandante Maurizio Finessi ha evidenziato le caratteristiche peculiari del nuovo software, in grado non solo di registrare le targhe in entrata e in uscita, ma anche di individuare quelle appartenenti a vetture sospette coinvolte in attività

criminali. L’obiettivo principale è dissuadere i malintenzionati dall’avvicinarsi a Loreo. Le telecamere, dotate di un software all’avanguardia, sono state installate nei sette varchi cittadini e i relativi filmati saranno messi a disposizione delle forze dell’ordine per effettuare controlli e verifiche. Il sistema, autorizzato anche per quanto riguarda la privacy, ha comportato un investimento di 115 mila euro da parte del comune di Loreo, dimostrando un impegno concreto per la sicurezza dei cittadini. Il sindaco Moreno Gasparini ha sottolineato l’importanza di utilizzare la tecnologia a vantaggio della città, non solo per il controllo degli accessi, ma anche per garantire un elevato standard di sicurezza. Il comandante della Polizia Locale, Maurizio Finessi, ha ribadito l’importanza delle telecamere, che rimangono operative 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, contribuendo così a mantenere un costante monitoraggio del territorio. Le telecamere, ben visibili e non nascoste, fungono anche da deterrente, evidenziando la volontà dell’amministrazione di Loreo di investire nella prevenzione e nella sicurezza pubblica. (g.f.)

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Loreo

Pesca. Le azioni della regione del Veneto per aiutare il comparto

Granchio blu, ottenuta la declamatoria per lo stato di calamità naturale

C on l’assessore Regionale alla

Pesca Cristiano Corazzari abbiamo fatto il punto della situazione delle azioni intraprese dalla regione Veneto per aiutare il comparto della pesca, a seguito degli effetti del granchio blu.“Come Regione del Veneto – dichiara l’assessore Corazzari – siamo riusciti ad ottenere dal Ministero dell’Agricoltura la declaratoria di calamità naturale, a seguito della presentazione del dossier adottato con Delibera di Giunta n. 165/2024. Infatti, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste lo scorso 19 marzo ha firmato il Decreto che riconosce la calamità naturale e l’eccezionalità dell’evento legato all’invasione del Granchio blu nelle aree lagunari del Veneto nell’anno 2023”.

“E’ molto positiva la decisione, sostenuta dalla Premier Meloni, di estendere l’applicazione del Fondo di solidarietà nazionale

previsto dal decreto legislativo n.102/2004, in passato utilizzato solo per il settore agricolo, alla pesca e all’acquacoltura – prosegue l’assessore alla pesca –. Recentemente abbiamo pubblicato Il bando per erogare sovvenzioni in regime “de minimis” al Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine e alle imprese che gestiscono mercati ittici che operano nelle aree lagunari del Delta del Po Veneto per la cattura e lo smaltimento di esemplari non commercializzabili della specie aliena denominata Granchio blu Callinectes sapidus”.

Il sostegno regionale, in pratica, è di 200.000 euro, che si aggiungono ai 180.000 euro che serviranno come ristoro degli oneri e delle spese di cattura e di smaltimento di esemplari non commercializzabili di granchio blu catturati in tutte le acque lagunari del Veneto. Le imprese che possono chiedere i finanziamenti, devono avere sede

legale nei comuni di Rosolina, Porto Tolle e Porto Viro mentre la cattura deve avvenire nelle aree lagunari del Veneto, come specificate nella Carta Ittica Regionale.

“Per il progetto riguardante la vivificazione delle aree lagunari del Delta – ricorda l’assessore –sono in arrivo 14 milioni di euro attraverso il Fondo di Sviluppo e

Coesione. L’esecuzione del Progetto è affidato al Consorzio di Bonifica del Delta del Po”. Tra gennaio e marzo 2024, la Regione del Veneto ha inoltre liquidato sovvenzioni destinate alle imprese della pesca professionale e dell’acquacoltura per oltre 12 milioni di euro, dei quali oltre 4,5 milioni ricevuti dalle imprese che

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operano nelle aree lagunari del Delta del Po.

“Abbiamo chiesto – conclude Corazzari – al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste una somma ulteriore pari a 5 milioni di Euro al fine di poter erogare ulteriori sovvenzioni alle stesse imprese”.

scuola nella settimana del 18 marzo 2024.

Il preside del Cavanis Vincenzo Giannotti, la vicepreside Francesca Avanzi e i proff. Eleonora Nespoli, Stefano Perini e Silvo Marchesan hanno accompagnato la delegazione in

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tario della ricchissima biblioteca Cavanis di Venezia, e alla Stazione Meteo dal Colonnello Marcello Cerasuolo. Il giorno successivo i tre sono stati accompagnati in visita alla scuola professionale San Gaetano di Vicenza dove

ci di altissima precisione esportati in tutto il mondo.

Questa utilissima serie di incontri è stata conclusa da un breve saluto di commiato anche coi Padri Luigi e Daniel, che hanno donato ai

ne e della Scuola di Chioggia, tre bellissime stampe antiche, assieme all’augurio di rivederci presto per dar seguito a questo importante progetto di interscambio.

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Vincenzo Giannotti
Delta
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Ulss 5 Polesana. In Polesine i cantieri prenderanno il via dal mese di aprile

“Stanziati 6 milioni di euro per nuove importanti strutture sanitarie”

O spedali e nuove case di comunità: in Polesine al via i cantieri da aprile. Partiranno questo mese i lavori delle nuove Case di comunità polesane cui seguiranno quelli dell’ospedale di comunità di Rovigo. Tra i primi atti del neo direttore generale dell’Ulss 5 Pietro Girardi, insediatosi a fine febbraio, c’è infatti l’approvazione dell’atto finale che dà il via alla realizzazione di queste importanti strutture sanitarie per la provincia, dedicate all’assistenza sanitaria e alle cure primarie. “Sono servizi molto attesi dalla popolazione e rappresentano un ingranaggio fondamentale nei modelli futuri di una sanità che sta mutando sempre più diffusa sul territorio”, ha spiegato il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Polesana Pietro Girardi.

I lavori, dell’importo complessivo di circa 6 milioni di euro, principalmente sono provenienti dal Pnrr. Per primi si apriranno i cantieri delle case di comunità di Badia Polesine e Castelmassa. Nella seconda metà del 2024 inizieranno quelli per l’ospedale di comunità del capoluogo polesano. Entrando nel dettaglio, l’ospedale di comunità di Rovigo sorgerà all’interno del presidio ospedaliero del capoluogo, al settimo piano dell’ospedale civile, e vedrà l’attivazione di 15 posti letto. L’importo dei lavori, già affidati, che partiranno nella seconda metà del 2024, è di circa 1 milione e 600mila euro. Il termine è previsto per il 31 marzo 2026.

Oltre a Castelmassa e Badia Polesine, le case della comunità saranno realizzate anche ad Adria, Porto Tolle e Rovigo secondo un progetto a rete che privilegia le caratteristiche e la soluzione dei bisogni di un territorio demograficamente, socialmente e culturalmente molto particolare. Altro snodo di questa rete, sono gli ospedali di comunità di Adria e Trecenta, oltre al già citato ospedale di comunità rodigino i cui progetti esecutivi sono già stati conclusi e validati.

Per quanto riguarda la casa di comunità di Badia Polesine questa sorgerà nell’ex ospedale, ora punto sanità. L’importo è di un milione 984mila euro e al suo interno troveranno spazio lo sportello amministrativo – punto unico di accesso, il punto prelievi, gli ambulatori infermieristici, gli ambulatori specialistici, la guar-

dia medica e gli studi dei medici di medicina generale. Stessi servizi saranno presenti anche a Castelmassa che vedrà la realizzazione della sua casa di comunità all’interno di un immobile del complesso dell’ex ospedale che verrà recuperato con un importo di circa due milioni e 500mila euro di lavori. Lavori, anche in questo caso già aggiudicati, e che vedranno il cantiere partire già il prossimo mese.

Natascia Celeghin

Tariffe stabili e differenziata oltre l’80%: Ecoambiente ora apre il tavolo sul nuovo PIano industriale

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Sono stati approvati in sede di assemblea del Consiglio di Bacino le nuove tariffe 2024 per l’intera Provincia e il Piano Economico Finanziario per gli anni 2024 e 2025 oltre alle modifiche regolamentari, tutte a favore dell’utenza, utili per migliorare l’applicazione della tariffa puntuale. A darne notizia è proprio Ecoambiente, che da quest’anno sarà il gestore unico del territorio polesano.

“Il risultato delle tariffe inalterate rispetto a quelle già approvate per il 2023 è un ottimo risultato – conferma Ecoambiente –, se si confronta con l’adeguamento inflattivo che

nel 2023 ha superato il 5% e che l’azienda deve scontare sui costi dei servizi”.

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La società ha inoltre promosso fin dall’autunno scorso la proposta di un processo di revisione del Piano industriale e auspica la massima condivisione con tutti i sindaci a partire dalla redazione delle linee guida del Piano industriale stesso con una tempistica che tenga conto delle prossime scadenze elettorali.

Nel frattempo, la raccolta differenziata nei 21 comuni che hanno attivato la tariffa puntuale ha superato ormai l’obiettivo dell’80% di differenziata attestandosi all’82%.

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Territorio
Pietro Girardi, direttore generale dell’Ulss 5 Polesana

Zona logistica speciale. Firmato il decreto che ridefinisce governance e funzionamento

“Grandi opportunità per la Zls

Porto di Venezia-Rodigino”

“Dal punto di vista operativo il decreto permetterà di procedere alla nomina del Comitato di indirizzo, l’organo di governo della ZLS, responsabile delle scelte politiche, strategiche e attuative ad essa collegate”

“Q uesto è un passo fondamentale che il Veneto, prima regione ad aver istituito una Zls aspettava da tempo”. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato, commentando l’approvazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ridefinisce il quadro della governance e del funzionamento delle Zone Logistiche Semplificate. Il decreto infatti avrà conseguenze dirette e importanti per la ZLS Porto di Venezia – Rodigino. “Il provvedimento dà operatività a questo strumento che rappresenta una grande opportunità

per lo sviluppo regionale. Ricordo che, stando alle stime del piano presentato dalla Regione, la ZLS Porto di Venezia – Rodigino in dieci anni può produrre investimenti economici pari a 2,4 miliardi di euro, un aumento di 177.000 posti di lavoro, un incremento dell’export del 40% e del traffico portuale dell’8,4%”.

“Dal punto di vista operativo il decreto permetterà di procedere alla nomina del Comitato di indirizzo, l’organo di governo della ZLS, responsabile delle scelte politiche, strategiche e attuative ad essa collegate – precisa Marcato –. Sottolineo che il Governo ha accolto la proposta delle

Regioni, riconoscendo loro un ruolo centrale all’interno del Comitato, pur confermando la necessaria collaborazione e il pieno coinvolgimento delle altre amministrazioni coinvolte, vale a dire l’Autorità di Sistema Portuale e i Ministeri competenti”.

“Non nascondo – commenta ancora Marcato – che il percorso per arrivare a questo Dpcm non è stato semplice. Ci sono voluti quasi due anni, ma in questo periodo non abbiamo mai perso le speranze di rendere effettiva quella che la Zls è una grande opportu-

Truffe agli anziani: la Questura di Rovigo invita alla prudenza

La Questura di Rovigo lancia l’ennesimo allarme “truffe agli anziani”. Infatti, nelle ultime settimane in Polesine si sono registrati nuovi episodi, alcuni dei quali rimasti solo tentati, altri- due quelli purtroppo andati a segno- ai danni di persone anziane. Sono loro le vittime privilegiat di ladri e truffatori i quali, approfittando della loro solitudine e, delle volte, di stati di salute precari, cercano di aggirarli con inganni e tranelli per impossessarsi di denaro o oggetti preziosi. Diventa quindi sempre più importante la sensibilizzazione sulle tecniche e sugli stratagemmi che vengono utilizzati dai malfattori per introdursi nelle abitazioni spacciandosi per appartenenti alla forze dell’ordine, avvocati, assicuratori, tecnici del gas, dell’acqua, dell’energia elettrica, corrieri per consegna di pacchi. Non sono mancati episodi di ragazze giovani di bell’aspetto che, dopo aver chiesto gentilmente un’informazione stradale o altro genere di informazio-

ni, per ringraziare abbracciano caldamente la persona anziana, mettendo a segno il più classico dei furti con destrezza; infatti, solo più tardi la vittima si accorge che dal suo polso o dal collo è sparito l’orologio di valore, la collana d’oro o, ancora, il portafoglio tenuto in tasca.

Da qui, i consigli della polizia: non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità, verificare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla porta. È bene ricordare che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente e nessun Istituto Bancario contatterà mai per avere, via telefono, informazioni su dati sensibili. Per qualunque problema o dubbio l’invito è a chiamare il 113 o il numero unico di emergenza 112.

nità di sviluppo per un territorio strategico a livello regionale”. “Ora serve una decisa accelerazione nei prossimi passaggi –conclude Marcato - avvieremo subito la procedura di nomina del Comitato di indirizzo, che dovrà concludersi quanto prima con un nuovo Dpcm. Quindi sarà possibile garantire la piena operatività della ZLS, mettendo in campo tutti gli strumenti di incentivazione economica e di semplificazione amministrativa ad essa collegati. È però fondamentale assicurare il finanziamento per il 2024 del credito d’imposta a favore delle imprese che decidono di investire nell’area della Zona Logistica Semplificata. Misura che, del resto, sarebbe in linea con quanto deciso dal Governo per la ZES Unica del Mezzogiorno, alla quale l’ultima Legge di Bilancio ha destinato ben 1,8 miliardi di euro”.

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Teatro. Tanti appuntamenti all’insegna del divertimento con la rassegna del Comune

A Porto Tolle una primavera di grandissimi spettacoli teatrali

Il secondo appuntamento dei

“Mercoledì a Teatro” a Porto Tolle si svolgerà il prossimo 24 aprile presso il Palazzetto dello Sport L. Milani di Ca’ Tiepolo, e avrà come protagonista Teo Mammucari che presenterà “Sarà capitato anche a voi”.

La rassegna teatrale, organizzata dall’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con Arteven e la Coop. Le Macchine Celibi, proseguirà l’8 maggio con Emanuela Aureli che porterà in scena “Mamma ho perso l’Aureli”, una serie di personaggi famosi con i quali si è fatta conoscere. Degli esempi sono Albano, Orietta Berti, Mahmoud, Fiorella Mannoia, Malika Ayane e Pino Daniele.

A chiudere la rassegna, il 22 maggio, saranno gli Sbregamandati con “Tanta grazia, Sant’Antonio”. “Una commedia brillante che se riusciremo a farla bene, ci sarà da ridere”, ha commentato il presidente della compagnia teatrale di Polesine Camerini, Luciano Ballasso.

“Per questa terza edizione abbiamo voluto offrire ai cittadini un palinsesto poliedrico, che tenesse conto della componente di leggerezza e divertimento di cui tutti abbiamo bisogno – ha dichiarato l’assessore Silvia Boscolo –. Reputo che il teatro, oltre ad essere una delle più antiche forme artistiche e culturali, sia un luogo di formazione personale e collettiva, un vero e

proprio servizio al cittadino, nella misura in cui l’assistere ad una performance teatrale consente di rientrare in contatto con la propria capacità di immaginazione, di esplorazione e attitudine riflessiva”.

Il sindaco Roberto Pizzoli ha commentato: “Porto Tolle sta affrontando un periodo non facile, dunque crediamo che sia importante concedersi un momento di leggerezza collettiva con il teatro, che è al tempo stesso luogo di cultura e di aggregazione. Un ringraziamento alla Polizia Locale, alla Protezione Civile e alla Pro Loco che come ogni anno contribuiscono alla realizzazione della rassegna in termini di sicurezza e logistica. Un ringraziamento particolare a

Giannino Finotti e a tutta la gestione del nostro bellissimo Palazzetto che torna ad essere al centro dell’intrattenimento portotollese”.

I biglietti saranno acquistabili presso la Biblioteca di Porto Tolle nei giorni di lunedì, martedì e venerdì dalle ore 15 alle ore 18. Il mercoledì, giovedì e sabato, dalle 9 alle 12. Online su myarteven. it, vivaticket.com e relativi punti vendita. Sarà possibile acquistare i biglietti anche all’entrata del Palazzetto, un’ora prima dell’inizio dello spettacolo. L’impegno di spesa per la realizzazione della rassegna è di 40mila euro, cifra destinata a diminuire grazie alle entrate provenienti dalla vendita dei biglietti.

Guendalina Ferro Pizzoli: “Porto Tolle sta affrontando un periodo non facile, dunque crediamo che sia importante concedersi un momento di leggerezza collettiva con il teatro, che è al tempo stesso luogo di cultura e di aggregazione”

Suoni d’acqua 2024: un viaggio musicale tra territori d’acqua

L’edizione primaverile del Suoni d’Acqua, il Festival di musica diffuso dei territori legati all’elemento acqua, fa tappa anche quest’anno ad Adria con due emozionanti eventi. Il primo, tenutosi lo scorso 22 marzo al Teatro Ferrini, ha visto i Marketplace omaggiare Etta James, mentre il prossimo 5 maggio alle ore 18:30, al Teatro Comunale, sarà la volta dell’Ensemble Symphony Orchestra con il concerto “Alla Scoperta di Ennio Morricone”, diretto da Giacomo Loprieno. I due concerti, come gli altri appuntamenti del festival, sono promossi da Musica Chioggia in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Regione Veneto, la Rete Mondiale UNESCO dei Musei dell’acqua, il Centro Internazionale Civiltà dell’acqua e Veneto Jazz. Gabriele

Vianelli, Amministratore Delegato del Festival, afferma: “Quest’anno abbiamo stretto importanti collaborazioni con associazioni al di fuori del Veneto, presentando rinomati artisti del concerto

classico e jazz”.Pietro Perini, Presidente del Festival, aggiunge: “Oltre a consolidare le collaborazioni esistenti, abbiamo lavorato per promuovere la musica in varie località del Veneto, con eventi che

spaziano dalla musica barocca alla contemporanea, coinvolgendo comuni e associazioni culturali come Cavarzere, Cona, Vigonovo, Santa Maria di Sala, Fiesso d’Artico, Noale e Adria, per soddisfare appassionati di musica di ogni genere”. Le date conclusive del festival prevedono due imperdibili concerti jazz in Piazzetta Calderari a Pordenone: venerdì 31 maggio alle ore 20:30 con Izo Fitzroy,voce, Marcus Bonfanti alla chitarra, Matthew Waer, Karl Penney alla batteria, e le tre vocalist Silla Mosley,Jade Elliot, e Clarence Hunte. E domenica 2 giugno alle ore 21:30 con Joey Calderazzo al pianoforte, John Patitucci al basso e Dave Weckl alla batteria. Un’occasione unica per immergersi nella magia della musica nel contesto dei territori d’acqua. (gu.fe.)

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Stefano Edel
Cultura
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“Zanzare”. La risposta al progetto della Federazione Italiana Rugby

Il Rosolina Rugby punta tutto sulla sezione femminile

I l Rosolina Rugby ha ospitato un raggruppamento presso i propri impianti e ha deciso di farlo in una maniera un po’ particolare rispetto alle classiche feste del rugby. Ha voluto puntare sulle ragazze, rispondendo così al progetto della Federazione Italiana Rugby che cerca di promuovere il rugby femminile, per ampliare un movimento che sta avendo ottimi risultati.

La società blugranata ha iniziato da qualche stagione un nuovo percorso denominato “Zanzare”, che vede appunto un’attenzione particolare alle tematiche sociali, oltre ovviamente a quelle prettamente rugbistiche, tant’è che insieme alla Fondazione Banca del Monte e Stelle sulla Terra, ha da poco terminato una serie di incontri formativi riguardanti l’Adhd, ecco quindi spiegato un altro motivo per cui il club ha deciso di riprendere ad ospitare le feste del rugby partendo proprio dalle ragazze.

Così, domenica 24 marzo, il campo G. Vianelli ha accolto le ragazze delle categorie under 10 e under 12, provenienti da tutto il Veneto, che dalle 10 si sono affrontate in una bella giornata per finire con il tradizionale terzo tempo.

“Da donna e da vicepresidente della società – dice Amelia Wawruch –, sono estremamente orgogliosa di fare parte di un club che ha fatto questa scelta. Da ex atleta ho sempre sofferto l’esiguo numero di giocatrici, obbligandociuna volta passate in under 14 (fino all’under 12 si può giocare in misto) a percorrere svariati km, per trovare club che avessero un settore femminile organizzato, rendendo molto difficile la presenza agli allenamenti e alle partite, costringendo pertanto molte atlete ad abbandonare uno sport di cui erano innamorate. Anche se in questi ultimissimi anni come società, stiamo riscuotendo importanti risultati e riconoscimenti, che ci ripagano degli innumerevoli sforzi che dirigenti, allenatori e genitori fanno ogni giorno, la percentuale di femmine è veramente bassa. Speriamo perciò che anche grazie

a questa manifestazione, si riesca a far conoscere sempre di più il nostro sport che nel nostro territorio è ancora poco praticato. Hanno partecipato anche gli amministratori locali del territorio, perché

vogliamo che anche loro ci conoscano, che conoscano il rugby non solo come sport ma come modo di considerare la vita e la società che ci circonda”.

Nuove borse mediche per il Basket Porto Tolle grazie all’iniziativa “Tutti in campo”

Una muta nuova e delle nuove borse mediche. È questo il “bottino” del basket Porto Tolle, grazie all’iniziativa Tutti in campo. Di cosa si trattava? Tutti i clienti in possesso delle carte fedeltà di oltre 1800 supermercati che hanno aderito all’iniziativa facendo la spesa potevano accumulare dei codici da assegnare alle relative realtà sportive scelte. Tali codici sarebbero poi serviti alle società stesse per richiedere attrezzature di vario tipo in modo completamente gratuito.

“Vogliamo ringraziare di cuore –dice Filippo Ruzza – presidente del Basket Porto Tolle, tutti quelli che

hanno voluto indirizzarci il loro sostegno, abbiamo raccolto circa 20.000 codici-punto, un risultato che è andato oltre ogni nostra previsione, un grazie anche all’ Aliper di Porto Tolle che ha aderito all’iniziativa e ci ha permesso di ottenere del materiale per i nostri ragazzi. E un grazie ai nostri tifosi, alle famiglie che hanno contribuito raccogliendo i bollini scrivendo il nome del basket Porto Tolle”.

Intanto la società sta raccogliendo successi sportivi con l’under 14, impegnata nel girone “oro” che ha steso la capolista Horus Padova, vincendo 68-48. La squadra di Padova non aveva ancora mai perso e

all’andata aveva rifilato addirittura 40 punti di scarto ai deltini. È stata una partita superlativa per i ragazzi di coach Pregnolato nella classica partita perfetta grazie anche alle triple di Andrea Zerbin e alle folate offensive di un imprendibile Luca Bonandin o con Mattia Chiarelli a fare la voce grossa sotto i tabelloni (21 rimbalzi a referto per il giovane portotollese che insieme a capitan Montinaro è riuscito ad annullare il gap fisico con gli avversari). Questa la formazione di coach Pregnolato: Montinaro, Bovolenta, Chiarelli, Bortolotti, Zerbin, Laurenti, Garbi, Bondesani, Bonandin, Nicolasi. (c.a.)

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Sport

#Regione

L’intervista. Vanessa Camani, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico

“Siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche dei sindaci”

“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”

La cronaca politica delle ultime settimane è stata dominata dal dibattito sul terzo mandato per i presidenti di Regione, approdato in Parlamento con l’emendamento leghista al decreto Elezioni. 112 i voti contrari, 26 i favorevoli (Lega e Italia viva) e 3 gli astenuti. Soddisfatta dalla stroncatura di Roma la capogruppo in consiglio regionale Vanessa Camani.

Il terzo mandato per presidenti regionali e sindaci è stato recentemente bocciato in Parlamento, è d’accordo su questo stop?

“Va premesso che nella nostra regione si dovrebbe parlare di quarto mandato, poiché se il presidente Zaia terminerà questa legislatura avrà esercitato le funzioni di governatore della Regione Veneto per 15 anni. Si sta perciò traslando sul piano nazionale una questione regionale che qua è già ampiamente superata dai fatti. Anche in conseguenza di ciò, siamo profondamente contrari all’estensione del mandato di governatore e anche di sindaci”.

Secondo lei, non dovrebbero essere i cittadini a scegliere?

“I cittadini sono liberi di scegliere. Il fatto di impedire a Zaia di fare il governatore del Veneto per

25 anni consecutivi non riduce la possibilità di scelta dei cittadini che sono comunque chiamati a esprimersi attraverso un voto libero nelle elezioni regionali. Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione.

Governare per così tanto tempo un organo importante come la presidenza della giunta regionale può influenzare i cittadini nell’esercizio del potere, che è un potere enorme che passa dalla decisione di qualunque aspetto attinente alla vita dei cittadini veneti, ma è anche un potere che si esprime nella diversa opportunità di concorrere alle elezioni regionali in virtù della eccessiva esposizione mediatica che il presidente attuale ha avuto: nessuno ha le sue stesse condizioni di partenza in termine di notorietà e di accesso agli elettori che ha il presidente Zaia”.

Pensa che la bocciatura in Aula da parte di Fratelli d’Italia possa essere una mossa per “prendersi” il Veneto?

“Purtroppo la destra al governo nazionale sta dimostrando che

intende disporre delle istituzioni non sulla base di valutazioni che attengono gli equilibri dei poteri, ma per bisogni biecamente strumentali. Questa ricostruzione dunque potrebbe essere verosimile. Tuttavia, se da un lato si registra la strumentalizzazione di Fratelli d’Italia che prova a fissarsi su questa posizione per “prendersi” il Veneto, mi pare che anche la Lega di Salvini e di Zaia abbia un approccio altrettanto strumentale in merito al terzo mandato, ponendosi di salvare con questi personalismi Luca Zaia. In Veneto bloccare il dibattito pubblico e il

lavoro istituzionale per decidere che lavoro farà Zaia domani mi sembra comunque vergognoso e indegno per la nostra regione”.

Le prossime mosse del suo partito in vista di questa elezione?

Quali sono i candidati?

“Mancano 500 giorni, è il momento di incominciare a porsi delle questioni cruciali. Noi stiamo ragionando su raccogliere la sfida vera: il racconto del Veneto che Zaia ci ha fatto nel 2010 evidentemente nel 2025 non potrà essere il medesimo e noi andremo a presentare un progetto sostitutivo per il bene di questa regione.

Il modello portato avanti da Zaia oggi è limitato sotto tre aspetti. Il primo è l’ambiente: dobbiamo rendere la regione sostenibile per porre le condizioni per una più semplice transizione ecologica delle imprese. C’è poi il lavoro che va visto come strumento di emancipazione sociale. Infine, la sanità pubblica che in questa regione è gravemente arretrata e rischia di essere letalmente compromessa se non si inverte la rotta. Noi lavoreremo proprio su questo e individueremo la figura che meglio di tutti può portare avanti questo programma”. (g.f.)

E’ crisi tra Lega e Fratelli d’Italia: scontro sulle Amministrative con vista Regionali

I rapporti territoriali tra Lega Nord e Fratelli d’Italia sono estremamente tesi e a farne le spese sono le prossime amministrative. Nei comuni maggiormente importanti, quelli nei quali le segreterie sovra-comunali ci mettono lo zampino, gli accordi per presentarsi uniti alle urne appaiono estremamente difficili e, in molti casi, sembrano ormai impossibili.

Il caso forse più emblematico è quello di Bassano dove l’accordo sembra essere ormai definitivamente saltato, mentre a Rovigo, l’unico capoluogo di provincia al voto in Veneto, la Lega è riuscita a imporre il proprio candidato con buona parte dei Meloniani che rivendicavano la leadership.

Ma sono tantissime le realtà venete dove i conti non quadrano; una miriade di piccole e medi comuni nei

quali le trattative vanno avanti freneticamente e non dove, al momento, non si vede una via d’uscita unitaria. Da Noale a Vittorio Veneto, da Preganziol a Montecchio Maggiore.

A complicare ulteriormente le cose ci si mette anche la crisi di Chioggia dove il sindaco leghista, Armelao ha letteralmente defenestrato Fratelli d’Italia. Risultato: la città è paralizzata da quattro mesi.

Impossibile non immaginare che queste tensioni abbiano un minimo comune denominatore: le prossime elezioni regionali.

Fratelli d’Italia, non è un mistero, chiede per se la presidenza. Dopo anni di strapotere leghista, questo il ragionamento, ora il vento è cambiato, ma sono mutati soprattutto i numeri. Il partito di Giorgia Meloni è de-

cisamente il “preferito” dai veneti e la crisi della Lega, combattuta tra la linea di Matteo Salvini e la volontà di un ritorno al passato nel quale il termine “Nord” sia determinante, porta in quella direzione.

Luca Zaia, in una ricerca condotta di recente da Ilvo Diamanti, sarebbe ancora il presidente che i veneti vorrebbero tanto che il 52% degli intervistati, un dato questo che dimostra per l’ennesima volta l’assoluta trasversalità del gradimento, sarebbe favorevole ad una riforma legislativa che consente un suo ulteriore mandato. Riforma che, salvo colpi di scena, non ci sarà. Quindi il quadro resta aperto e complicato.

A cercare di ritagliarsi il proverbiale ruolo di “terzo” tra i due litiganti, c’è Forza Italia pronta a porre sul tavolo nazionale dell’alleanza la carta Flavio Tosi.

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Vanessa Camani

Centrodestra. L’assessore regionale traccia un bilancio di questa fase politica e annuncia la sua candidatura alle Europee

Elena Donazzan: “Recuperiamo rispetto e sguardo lungo”

“In questi anni la politica è cambiata molto ma guardando ai giovani nutro la speranza di una nuova stagione”

“Fratelli d’Italia ha una classe dirigente preparata, lasciamo da parte le polemiche, per rispetto agli elettori”

Elena Donazzan è un volto noto della politica regionale e nazionale, esponente di una destra che negli anni è molto cambiata nelle forme partito, ma che ha saputo mantenere alcuni caposaldi estremamente evidenti e tangibili. “Io non sono una nostalgica, anche per questioni anagrafiche, ma credo che le storie politiche, quelle di militanza, di impegno, di passione, quelle che hanno pagato anche tributi di sangue meritino tutte rispetto.”

Pur presa tra mille impegni Donazzan non perde mai la voglia di analizzare, di soffermarsi, di confrontarsi con la politica. E allora ne approfittiamo per farci accompagnare in un percorso lungo quasi 25 anni dentro la Regione Veneto, i primi cinque da consigliere e i successivi da assessore.

“La politica – ci spiega l’Assessore Donazzan – è cambiata molto in questi anni. Oggi si vive certamente una carenza di dibattito politico, di rispetto e di capacità di programmazione a lungo termine. Io ricordo che quando approdai per la prima volta in consiglio regionale ascoltavo ammirata, anche da se da posizione diversa, gli interventi di Carlo Alberto Tesserin (Forza Italia) o di Pierangelo Pettenò (Rifondazione Comunista). Oggi tutto questo si è perso e, paradossalmente, pur essendosi affievolito il dibattito politico - quindi venendo meno quelle discussioni alte che potevano accentuare le differenze - l’assenza di rispetto non ci consente di trovare punti di accordo: tutto questo lo trovo avvilente per la politica e per i cittadini.”

“Di contro – continua Donazzan – oggi c’è molto più interesse

per la politica. Purtroppo il numero dei cittadini che si recano alle urne sta diminuendo, ma chi lo fa appare maggiormente consapevole. Credo che questa preparazione dipenda, fortemente, dalle molteplici forme di comunicazione. A me piacciono

il mare grande e la libertà, quindi più fonti ci sono meglio è così ciascuno può costruire la propria idea, anche a costo di imbattersi, soprattutto sui social, in contenuti di cattiva informazione. Ed è proprio questa crescente consapevolezza soprattutto tra

i giovani, con i quali interagisco spesso anche per le mie deleghe da assessore, che nutro la speranza per una nuova stagione della politica. Una politica fatta di rispetto, di preparazione, di contenuti e anche di genuinità. I primi a crederci, però, dobbiamo essere tutti noi che abbiamo qualche anno in più. Quando leggo le statistiche dei giovani che lasciano la nostra Regione o il nostro Paese mi chiedo perché in molti si stupiscano. Se siamo i primi noi a non avere rispetto per noi stessi, a non raccontare gli enormi valori che abbiamo, i nostri punti di forza, perché una ragazza o un ragazzo dovrebbero scegliere, se hanno dei sogni o semplicemente delle aspettative, di stare qui?”

“Quello che mi piacerebbe contribuire a costruire è un profondo senso di responsabilità per ciò che abbiamo ereditato anche in questo nostro Veneto nel quale l’amore per il lavoro e l’attenzione verso il volontariato e il prossimo sono eccezionali. Abbiamo dei fondamentali ottimi, dei quali essere orgogliosi e per i quali dobbiamo impegnarci. Oltre alla responsabilità del rispetto, infatti, abbiamo quella di tramandare ciò che siamo. Se ci diciamo da soli che non siamo abbastanza, come possiamo pretendere di farlo conoscere agli altri?”

“Io sono fermamente convinta – aggiunge – che essere cittadini del mondo in un mondo globalizzato non significhi negare la propria identità. La rincorsa degli anni passati ci ha portato ad affacciarci sulla scena planetaria attraverso una competizione basata esclusivamente sui prezzi e ci hanno battuto; poi ci siamo affidati alla qualità e stiamo rischiando che venga imitata.

L’elemento che non perderemo mai è l’identità: l’elemento capace di costituire anche un valore economico oltre che culturale.”

“Anche per questo – conclude Donazzan – ho deciso di candidarmi alle Elezioni Europee del prossimo 8 e 9 giugno. Lo faccio forte della mia storia, dei miei ideali e proprio per contribuire a costruire il rispetto, il valore della nostra identità di Veneti e di Italiani. Lo faccio con orgoglio e con il pensiero ai tanti che in tutti questi anni non hanno mai smesso di sostenermi e di vedermi come una donna che non ha mai smesso di impegnarsi per il proprio territorio. Anche quando la mia militanza politica mi è costata parecchio, non mi sono mai girata dall’altra parte e non ho mai scelto scorciatoie che anteponessero i miei interessi a quelli del gruppo. Fratelli d’Italia ha una classe dirigente forte e preparata.

Ho sorriso leggendo sui giornali la battuta del segretario regionale della Lega che sostiene che noi abbiamo soltanto i voti. Noi abbiamo un concetto della coalizione alto, determinato dal rispetto verso tutti gli elettori, quindi non indugiamo in polemiche: del resto credo che il suo sia stato solo un tentativo di esorcizzare, con poche parole, la sua paura che la nostra classe dirigente possa portagli via ulteriore consenso. Quello che però, oggi mi interessa, è di affrontare, tutti insieme, questa fase politica con il sorriso e la giusta determinazione. Io sono “Una di parola”, proprio come recitano i miei manifesti elettorali: uno slogan che è stato scelto proprio “intervistando” le persone che mi conoscono e che, con mia immensa gioia, mi vedono così”.

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Elena Donnazzan

Elezioni Europee. Padovano, 35 anni, imprenditore, è consigliere comunale e provinciale

Carlo Pasqualetto capolista in Veneto con Azione

Lo scorso dicembre era stato eletto segretario regionale di Azione, ora Carlo Pasqualetto, 35 anni, padovano, corre per le elezioni europee da capolista in Veneto. La candidatura del consigliere comunale di Padova, nonché consigliere provinciale con delega all’innovazione, è stata presentata dal leader di Azione Carlo Calenda. Nato a Padova, marito di Benedetta e padre di Azzurra, Pasqualetto è il fondatore e amministratore delegato di Azzurro Digitale, gruppo specializzato nella trasformazione digitale del mondo manifatturiero e logistico. Nel 2013 aveva dato vita a TEDxPadova, il laboratorio di idee e divulgazione scientifica legato alla fondazione americana TED.com. Da leader veneto di Azione ora affronta la sfida delle elezioni europee.

“Per me la politica - spiega - è la capacità di far succedere le cose per migliorare la vita della nostra comunità. Senza dubbio un servizio, e come quando ci si impegna a servire gli altri: si riceve più di quanto si dia. Prendiamo ad esempio la mia situazione familiare. Essere genitori è un servizio pieno di dolcezza; ti richiede di non concentrarti più solo su te stesso, ti fa scoprire nuovi mondi anche se ti costa molto in termini di energie, tempo e denaro. Ma ti arricchisce interiormente e ti fa comprendere che non puoi

limitarti a essere solo un buon genitore o imprenditore, come nel mio caso. Vorrei trasmettere questo concetto in politica. Molte persone sostengono che destra e sinistra siano la stessa cosa e che la politica sia inutile. Questo è vero solo se non si scelgono le persone competenti; in tal caso, un incompetente di destra è lo stesso di un incompetente di sinistra. È vero ancor più se manca l’empatia e ognuno guarda solo al proprio interesse. Ma se si fa politica con serietà, competenza, cuore e ragione, diventa l’attività più nobile su cui profondersi. Me ne sono reso conto quando sono entrato nel Consiglio comunale di Padova a 21 anni: si può fare molto bene, basta dimenticare il proprio interesse e agire con giustizia e generosità, perché quel bene tornerà”.

Insieme ai soci Pasqualetto ha creato una serie di aziende che costituiscono “Azzurro Digitale”, un gruppo che fattura oltre 5 milioni di euro e conta 60 dipendenti. “Siamo riusciti a fare impresa nel Veneto perché abbiamo scelto di guardare il bicchiere mezzo pieno. È vero, in Italia ci sono molte tasse da pagare e la burocrazia non è sempre favorevole. Tuttavia, siamo in una regione che resta tra le più belle e creative del mondo, un vero gioiello”.

Dal lavoro all’Europa, una

“Lo dice la Corte costituzionale: se un personaggio politico esercita un ruolo così rilevante per così tanto tempo rischia di limitare la libertà reale dei cittadini nella loro oggettiva esplicazione”

delle prime sfide da affrontare, sottolinea Pasqualetto, riguarda proprio l’emigrazione dei talenti dal Nord-Est.

“Sull’immigrazione si sono fatte le ultime tre campagne elettorali, - ricorda il candidato di Azione - gridando gli slogan più assurdi, per ultimo quello del blocco navale. Io non voglio parlare di immigrazione, ma di emigrazione. Dobbiamo bloccare l’emorragia di giovani che sta depauperando il nostro territorio. Nel 2000 il Veneto aveva un PIL pro-capite superiore del 35% rispetto alla media europea, oggi quel delta si è assottigliato e sta intorno al 5%. Cosa vuol dire questo? Che ci siamo fermati, che abbiamo smesso di essere una terra in crescita e attrattiva.

E’ necessario applicare una cura da cavallo per aiutare i nostri giovani a fare impresa e trovare lavoro qui. Carlo Calenda ha attuato da ministro un incentivo semplice, quello del super ammortamento al 140% che gli imprenditori si ricordano ancora con favore: era automatico e si ripagava da solo in termini di gettito fiscale e aumento della produttività. Abbiamo bisogno di operazioni del genere - conclude Pasqualetto - perché le nostre imprese riescano ad attrarre i giovani laureati e diventino attrattive per i migliori professionisti italiani ed europei”. (r.r.)

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Carlo Pasqualetto con il leader di Azione Carlo Calenda

Economia. Riccardo Giovani, direttore nazionale politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese e presidente Fsba

Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato, ammortizzatori sociali a misura delle imprese

Parliamo di ammortizzatori sociali. È un tema che ha diverse declinazioni perché molti conosceranno la cassa integrazione ordinaria i contratti di solidarietà, gestiti dall’Inps. Nell’artigianato vi sono strumenti differenti: ne parliamo nel dettaglio con Riccardo Giovani, direttore nazionale delle politiche sindacali e del lavoro di Confartigianato Imprese, nonché presidente di FSBA, il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato.

Quali sono i motivi che hanno spinto il mondo dell’artigianato a dotarsi di uno strumento come questo che si definisce bilaterale?

Il motivo principale è che l’artigianato è sempre stato escluso dalla cassa integrazione guadagni Inps. Quindi non avendo un ammortizzatore sociale Inps, stabilito dalla legge fin dagli anni settanta, l’artigianato a livello territoriale ha incominciato a maturare esperienze di ammortizzatori sociali, bilaterali e autogestiti, ad iniziare dai territori. Per esempio ricordo la cassa integrazione dei

dipendenti della ceramica nato in Veneto. Da queste esperienze gli ammortizzatori sociali bilaterali sono diventati un sistema in tutto il territorio nazionale. Con le riforme del 20212 e 2015 il legislatore hanno trasfuso questa importante esperienza in provvedimenti attraverso la costituzione di Fsba. Si tratta quindi di un fondo bilaterale autogestito, soggetto naturalmente ad alcune regole di legge e al controllo del Ministero del lavoro, ma fondamentalmente ha la caratteristica di avere delle prestazioni scritte e gestite su misura per le esigenze delle imprese artigiane.

Quante imprese ci sono in Fsba e quali di queste devono versare?

Le imprese iscritte sono oltre 220 mila per circa un milione di lavoratori. Sono imprese artigiane e tutte sono obbligate a versare la contribuzione ad Fsba perché è stato chiarito con gli ultimi interventi legislativi che si tratta di un una contribuzione obbligatoria. Quindi tutte le imprese artigiane devono versare, ad esclusione del-

le imprese edili che hanno un diverso sistema di ammortizzatori.

Sappiamo che le imprese industriali versano una percentuale all’Inps per gli ammortizzatori sociali. Invece quanto versano le imprese artigiane?

La percentuale complessiva per la prestazione dell’assegno di integrazione salariale ordinario a cui sono tenute tutte le imprese è pari allo 0,60% della retribuzione

imponibile ai fini previdenziali. Le imprese invece che occupano più di 15 dipendenti devono versare complessivamente l’1% per poter sostenere un ulteriore prestazione che è la prestazione Acis. Inoltre preciso che il versamento è ripartito per due terzi a carico del datore di lavoro e per un terzo a carico dei lavoratori. Qual è allora il ruolo dei vari enti bilaterali nella gestione delle

procedure operative del vostro fondo?

Gli enti bilaterali regionali sono fondamentalmente il nostro sportello sul territorio, garantiscono un collegamento diretto con il territorio e quindi con le aziende e con i lavoratori. Questo strumento consente di supportare realmente ed efficacemente imprese e lavoratori durante le crisi. E questo è dovuto proprio all’impegno degli enti bilaterali regionali.

Come affrontate periodi critici e di rallentamento globale come quello attuale?

Dopo la pandemia avevamo assistito ad una crescita del prodotto interno lordo. Oggi registriamo una realtà più complessa, non omogenea territorialmente, che vede alcuni settori in grande difficoltà mentre altri continuano ad avere buone performance. Il nostro fondo è comunque in condizione di rispondere prontamente alle sfide che potrebbero presentarsi rispetto alle quali poi occorre anche intervenire a valle delle problematiche registrate. (r.r.)

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Innovazione. Dal Centro Carni Tann vengono riforniti oltre 550 punti vendita Aspiag Service

L’eccellenza dall’allevamento alla tavola, viaggio nel Centro Lavorazione Carni e Salumi

Una superficie di oltre 13.000 mq, 99 collaboratori che saliranno a 120 nel corso del 2024, una produzione media mensile di quasi 900 tonnellate di carni bovine e suine e di 300 tonnellate di salumi: sono questi i numeri che descrivono l’attività di TANN, il Centro Lavorazione Carni e Salumi di Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar e Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, situato a Monselice all’interno del più ampio polo logistico Agrologic. Innovazione è la parola che caratterizza i processi all’interno del Centro Carni che utilizza le più recenti tecnologie sulle lavorazioni della carne e della salumeria e, grazie ad un alto livello di automatizzazione dei processi, riesce ad industrializzare la produzione ottimizzando i tempi di lavorazione, migliorando la qualità del prodotto, riducendo gli sprechi e garantendo uno standard igienico sanitario elevato. Tra le tecnologie impiegate spiccano le linee in camera bianca di slicing e cubettatura e l’innovativa “Linea Skin Pack”, un metodo che, grazie ad un particolare packaging sottovuoto, permette di aumentare la durata di conservazione, riducendo il materiale di confezionamento, preservando gusto e proprietà

del prodotto. E proprio il prodotto e la cura nella lavorazione delle materie prime provenienti da filiere italiane certificate e tracciate caratterizzano i processi all’interno di TANN per garantire qualità e sicurezza dalla materia prima alla consegna del prodotto lavorato in punto vendita, una scelta in linea con l’impegno di Aspiag Service Despar per la valorizzazione delle produzioni e dei produttori locali che rappresenta da sempre uno dei tratti distintivi dell’azienda. All’interno

del Centro Carni vengono infatti lavorate carni di vitello, bovine e suine, oltre alle preparazioni di prodotti di salumeria. Per la carne bovina, particolare attenzione è riservata alla valorizzazione degli allevamenti sui territori in cui l’azienda è presente, per portare nei banchi di macelleria carni allevate direttamente nelle regioni in cui sono dislocati i punti vendita. Anche per i prodotti di salumeria, è ampio l’assortimento di salumi tipici della tradizione italiana e tirolese, a cui si aggiungono refe-

renze innovative che valorizzano i gusti e i sapori delle specialità dei territori.

Le referenze prodotte in TANN vengono distribuite negli oltre 550 punti vendita diretti e affiliati di Aspiag Service Despar, inoltre nel Centro Carni si producono carni e salumi pensati ad hoc per il mercato estero e distribuiti nei paesi delle società Spar Austria, Spar Slovenia, Spar Croazia e Spar Ungheria appartenenti al Gruppo SPAR Austria, di cui anche Aspiag Service fa parte.

La visita del presidente Zaia: “Ricadute positive sull’economia veneta”

Diventato operativo nel 2020 con un investimento di circa 60 milioni e un giro d’affari che tocca i 115 milioni di euro, il Centro Carni di Monselice è stato meta lo scorso 8 marzo della visita del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, accompagnato dal Presidente di Aspiag Service Despar, Paul Klotz dagli Amministratori Delegati di Aspiag Service Christof Rissbacher e Massimo Salviato, dal direttore del centro carni TANN Martin Niederkofler, e da Giovanni Taliana, Direttore Regionale Veneto di Aspiag Service Despar. “Un impianto imponente quello di Monselice, qui è il posto giusto dove sviluppare una struttura come questa che ospita ogni giorno oltre 1 00 addetti che lavorano con cura e professionalità prodotti provenienti da filiere agroalimentari locali” ha commentato il Presidente Zaia che ha anche sottolineato le ricadute positive per il territorio e

per la valorizzazione delle filiere locali. “Un investimento di Aspiag Service Despar che da Padova rifornisce i punti vendita in tutta Italia e all’estero, un investimento vincente per il territorio sia in termini occupazionali che di valoriz-

zazione degli allevamenti veneti che producono il 40% della carne rossa italiana e che rappresentano un’eccellenza a chilometro zero, generando così ulteriori ricadute positive sull’economia veneta” ha concluso Zaia. Un aspetto, quello

della valorizzazione delle filiere delle carni evidenziato anche dal Presidente di Aspiag Service Despar Paul Klotz: “TANN è un polo produttivo di eccellenza, frutto di un investimento importante che abbiamo realizzato puntando ai più elevati standard tecnologici e di sostenibilità, e con cui vogliamo consolidare la costruzione di una filiera produttiva integrata nel mondo delle carni e dei salumi che dalla selezione delle materie prime arriva fino al prodotto finito sui banchi macelleria”. E ancora ricordando l’importante investimento attuato Paul Klotz ha rimarcato il valore aggiunto per l’economia locale: “TANN rappresenta un motore di sviluppo per il territorio, sia dal punto di vista occupazionale sia per la rete che abbiamo costruito con i nostri fornitori, in un’ottica di valorizzazione e conoscenza delle eccellenze locali che da sempre rappresenta un tratto distintivo della nostra strategia di sviluppo”.

Filiere e qualità, l’impegno del marchio dell’Abete per valorizzare le eccellenze dei territori

Valorizzare i prodotti di eccellenza del territorio e i produttori locali è da sempre al centro della strategia di crescita di Aspiag Service Despar. Garantire prodotti di alta qualità ai clienti non significa solo selezionare accuratamente i fornitori ma anche, come nel nostro caso, produrre e lavorare le carni e i salumi che la nostra azienda distribuisce in tutti i propri punti vendita diretti e affiliati. E proprio in questa prospettiva si inserisce la scelta di investire in una struttura come il Centro Carni che rappresenta un motivo di orgoglio per la nostra azienda poiché siamo uno dei pochi attori della GDO a poter vantare una struttura di questo genere gestita direttamente. Nel nostro Centro le tipologie di carne prodotta sono le più varie, dai salumi alle carni suine, bovine e di vitello, e per tutte le fasce di prezzo, dal mondo convenience con la linea S-Budget a quella Despar Premium. Tutti i prodotti provengono da filiere controllate e i fornitori devono garantire sull’operato di provenienza dei capi, aderendo al nostro protocollo di filiera Despar “Passo dopo Passo”, inoltre i nostri protocolli prevedono sistemi interni che tengono sotto controllo tutte le fasi della lavorazione e della produzione mediante una regolare attività di auditing. Accanto a ciò le filiere, la territorialità del prodotto e i protocolli per garantire la qualità e il benessere animale sono elementi centrali che fanno la differenza nelle scelte dei clienti, anche in un contesto di mercato come quello attuale in cui assistiamo a una flessione nei consumi di carne. Un impegno che vogliamo continuare a perseguire valorizzando sempre più le filiere regionali. Tra il 2023 e 2024 abbiamo per esempio attivato le filiere Pascol in Lombardia e quella del bovino allevato in Veneto, con l’obiettivo di valorizzare le piccole aziende agricole locali, ridurre l’impatto ambientale e garantire al cliente la possibilità di acquistare un prodotto di provenienza certa e a km0.

30 www.lapiazzaweb.it Regione
Direttore Centro di Lavorazione Carni e Salumi TANN di Monselice
PUNTO
IL

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Conosciamo l’endometriosi

Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita

E’ una patologia frequente nelle donne in età fertile, con un picco tra i 25 e i 35 anni, ma la diagnosi arriva ancora dopo un lungo percorso

Endometriosi, una maggiore consapevolezza può aiutare a comprenderne meglio i sintomi e ad arrivare con tempestività alla diagnosi per intraprendere con efficacia un trattamento idoneo a migliorare la qualità della vita e a prevenire l’infertilità. Nel mondo sono 150 milioni le donne che ne soffrono. È una patologia frequente che si manifesta in età fertile, con un picco di casi nella fascia di età 25-35 anni. In molti casi la diagnosi arriva ancora dopo un percorso lungo e dispendioso, con un ritardo stimato di circa 7 anni e gravi ripercussioni psicologiche sulla donna. E’ perciò importante parlare di endometriosi, ed è per accrescerne la consapevolezza. Per questo la Regione del Veneto ha messo a punto un vademecum, divulgato anche attraverso i social media di tutte le aziende sanitarie.

Cosa si intende per endometriosi? E’ una patologia cronica che si manifesta quando un tessuto simile all’endometrio si forma e cresce all’esterno dell’utero. Le aree interessate sono sensibili ai livelli di ormoni che regolano il ciclo mestruale e pertanto sanguinano periodicamente. Tali formazioni possono essere causa di dolore, infiammazioni e altri disturbi talvolta invalidanti, che possono colpire la donna, specie durante le mestruazioni, anche per tutto il periodo riproduttivo. Cosa causa la malattia? Una delle ipotesi principali è la cosiddetta “teoria della mestruazione retrograda”: a causare la formazione e crescita dell’endometrio all’esterno dell’utero sarebbe il passaggio, causato dalle contrazioni dell’utero durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero alle tube e da queste in addome, con conseguente impianto sul peritoneo, sulla superficie degli organi pelvici e, raramente, su altre sedi.

Questa teoria non ne esclude altre, tanto che sono

Prosegue alla pag. seguente

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Sanità

Allerta animali selvatici infetti, non date da mangiare ai piccioni!

Il Comune di Padova ha adottato una serie di misure per limitare il rischio igienico sanitario dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6

Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo

Limitare il rischio igienico sanitario che può derivare alla popolazione dal contatto con alcuni esemplari di animali che potrebbero essere infetti.

Dopo che il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 6 Euganea ha rilevato la presenza di alcuni agenti patogeni potenzialmente trasmissibili all’uomo, nelle scorse settimane il Comune di Padova ha pubblicato con urgenza un’ordinanza relativa ad una serie di misure di prevenzione del possibile contagio di malattie trasmesse da animali. Tra le malattie potenzialmente trasmissibili all’uomo vi è la psittacosi, un’infezione non frequente ma che può provocare polmoniti e alterazioni del profilo ematico. Gli animali, possibili portatori di questi agenti patogeni, sono soprattutto i piccioni, ma anche le nutrie e le tartarughe d’acqua dolce.

In particolare, l’ordinanza stabilisce di non dare direttamente o indirettamente nutrimento alla fauna selvatica cittadina; di non avvicinare mai la fauna selvatica (evitare di accarezzare,

rincorrere, prendere in braccio gli animali); di non abbandonare accumuli o residui di alimenti o, comunque, prodotti appetibili e facilmente raggiungibili alla fauna selvatica; di rafforzare le misure di controllo e contenimento delle popolazioni di muridi.

“Si tratta – sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Padova, Andrea Ragona - di una misura precauzionale dettata dalla Regione, non siamo in una situazione di emergenza, ma è corretto e logico, visto che i Servizi Veterinari hanno rilevato alcuni casi di animali infetti, mettere in atto alcune semplici azioni di prevenzione che sono prima di tutto di buon senso. L’importante è non entrare in contatto con gli animali, è solo così infatti che potenzialmente ci si può infettare. Assieme al Dipartimento di Prevenzione della Ulss 6 continueremo a monitorare la situazione finché l’allerta non sarà rientrata”.

Riconoscere quando si manifesta migliora la qualità della vita

stati diagnosticati anche rarissimi casi nel sesso maschile.

Ci sono anche alcuni fattori che predispongono allo sviluppo di questa patologia, tra cui le caratteristiche istologiche del tessuto responsabile della malattia. Questo tessuto è anche caratterizzato da un’alta capacità di “adesività” che gli consente di aderire alle strutture esterne all’utero. Tra le altre cause: la stimolazione ormonale; le alterazioni del sistema immunitario che permettono l’impianto del tessuto endometriosico, creando uno stato infiammatorio cronico; la genetica e familiarità: le donne con una madre o una sorella affette da endometriosi hanno un rischio 7 volte maggiore di sviluppare la malattia. A che età si può sviluppare? L’endometriosi può comparire già alla prima mestruazione e perdurare fino alla menopausa. Il picco di casi si verifica tra 25 e 35 anni, ma la patologia può comparire anche in più giovane età.

Sebbene sia considerata una malattia dell’età riproduttiva, raramente sono descritti casi anche in post menopausa, specie in donne che stanno assumendo trattamenti ormonali sostitutivi.

Quanto è frequente? E’ una malattia diffusa, ma poco conosciuta. In Italia le donne con diagnosi conclamata sono 3 milioni: la malattia colpisce il 10-15% delle donne in età fertile.

Quali sono i sintomi? E’ una malattia difficile da diagnosticare, perché i sintomi possono essere generici o in alcuni casi assenti. I principali sintomi sono: dolore pelvico, nella parte bassa dell’addome persistente per più di 6 mesi; dolore durante il ciclo mestruale che può arrivare a diventare invalidante; dolore durante o dopo rapporti sessuali.

Altri sintomi sono: ciclo mestruale lungo (oltre 7 giorni), intenso flusso mestruale, perdite di sangue tra un flusso e l’altro; dolore alla defecazione, a volte accompagnato dalla comparsa di sangue nelle urine e nelle feci; disturbi urologici ricorrenti o durante il ciclo mestruale; cefalea, stanchezza fisica e lieve rialzo della temperatura corporea che può accentuarsi durante il periodo mestruale e fenomeni depressivi; disturbi intestinali ricorrenti o durante il ciclo, infiammazioni, aderenze, cisti e noduli; infertilità (30-40% dei casi).

E’ bene sottolineare che gli stessi sintomi possono avere anche altre cause.

Cosa fare in caso di sintomi sospetti? E’ importante parlarne con il proprio medico di famiglia, che valuterà una visita da un ginecologo per un approfondimento. Sin dalla più giovane età non devono essere sottovalutati o taciuti i sintomi che possono essere associati all’endometriosi.

Come può influire sulla quotidianità? L’endometriosi può influire sui livelli di attenzione, causare stanchezza persistente o non riconducibile ad altre cause, ridurre il rendimento scolastico e le prestazioni fisico-sportive.

Il dolore pelvico cronico a lungo andare ha un impatto negativo sulla vita, potendo causare patologie psichiatriche come depressione, alterazione della vita sociale e sessuale con possibili ripercussioni negative sul benessere della coppia, oltre che disabilità fisica con conseguenze negative anche sul lavoro. Quali trattamenti esistono? Variano a seconda della gravità della condizione clinica riportata dalla paziente e alle sue specifiche esigenze, possono essere di tipo farmacologico o chirurgico oltre al supporto psicologico con tecniche di rilassamento. La cura dev’essere personalizzata, in base alle condizioni della paziente, e prescritta dal proprio medico curante.

La dieta può influire? L’assunzione di alcuni cibi può essere d’aiuto per ridurre l’infiammazione, gli alimenti naturalmente ricchi di acidi grassi essenziali omega 3: frutta secca, semi di lino, di chia, di zucca, salmone, pesce azzurro di piccola taglia, avocado; alimenti ricchi di fibre: frutta, verdure, legumi, cereali integrali. Può essere utile anche l’uso di integratori di omega 3 e 6, vitamina D, C, la cui assunzione deve avvenire su prescrizione del curante.

Sono invece sconsigliati carboidrati raffinati, latticini, carne rossa specie se processata, grassi saturi, caffeina, cibi fritti, alcool, soia, avena, aloe, segale.

Endometriosi e gravidanza. Le donne affette da endometriosi riescono a portare avanti una gravidanza. Nei casi più gravi, specie se associati ad una mancata diagnosi ed in assenza di trattamento tempestivo possono presentarsi delle situazioni di sterilità (30-40% dei casi).

In caso di diagnosi di malattia e desiderio di maternità è possibile rivolgersi a medici e centri specializzati per ricevere un trattamento personalizzato e mirato alle proprie esigenze.

Ci sono esenzioni? Dal 2017, con nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA), l’endometriosi è stata inserita, limitatamente agli stadi clinici più avanzati, nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti, riconoscendo alle donne che ne sono colpite il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo.

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Ulss

2 Marca Trevigiana. Anoressia e bulimia nervosa, disordini alimentari

Una rete di supporto per i disturbi alimentari

Nel 2023 il Cpda ha preso in carico 569 utenti e ha registrato complessivamente 260 prime visite di cui 136 di minori e ben 35 di pazienti con età inferiore ai 15 anni

“Vivere con un disturbo alimentare non significa solamente avere problemi con il cibo, ma molto di più. Un aspetto che ha inciso molto sulla mia esperienza è stato il rapporto conflittuale con il mio corpo. Percepivo mente e corpo come due entità separate, in cui la testa comandava e il corpo doveva obbedire. Ed è così che, durante questi anni convissuti con l’anoressia nervosa, mi sento di aver trasformato il mio fisico in una macchina industriale. Invece di apprezzare il mio corpo come dono della natura, ho cercato in qualsiasi modo di nascondere i segnali che esso mi mandava, fino a non riuscire a percepirli più. E mi ritrovo ora in difficoltà, perché vorrei ritornare a vivere, a stimare le potenzialità che il corpo può avere. Un giorno mi è stato chiesto di distendermi in un grande foglio su cui è stato ricalcato il perimetro della mia immagine. Mi sono alzata in piedi e ho guardato il disegno… Ero io quel segno sul foglio? No, perché quel disegno non aveva vita: non sono solo quello che io vedo. Grazie al percorso corporeo che sto facendo al centro, sto pian piano cercando di avvicinarmi e riscoprire il mio corpo. Sto riprendendo il contatto con esso e sto lasciando andare i pensieri che volevano comandarlo: lo sto facendo finalmente vivere, esprimere, muovere, e giocare, esattamente come fanno i bambini”.

E’ la preziosa testimonianza di una dei pazienti seguiti dal Centro Provinciale Disturbi Alimentari (CPD) di Treviso, dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, che è

stato diffuso in occasione della Giornata del “Fiocchetto Lilla”, lo scorso 15 marzo, dedicata alla sensibilizzazione sul tema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA).

I disturbi alimentari, che comprendono principalmente Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa e Binge Eating Disorder, sono disturbi psichiatrici complessi, caratterizzati da comportamenti che determinano gravi compromissioni a livello nutrizionale e corporeo. Si tratta

di patologie sempre più emergenti, cui spesso si associano altre sintomatologie in comorbilità, in quei quadri multidimensionali frequenti soprattutto tra i giovani in adolescenza e oggi anche in età di pre-adolescenza (dai 9 ai 14 anni).

I dati dell’Ulss 2. L’Anoressia Nervosa (AN) ha un’incidenza massima tra i 15 e i 19 anni di oltre 100 casi anno per 100.000 abitanti, la Bulimia Nervosa (BN) ha un’incidenza e una prevalen-

Un approccio multidisciplinare sempre più perfezionato

“I recenti provvedimenti del Regione del Veneto hanno consentito, nel 2023, di sostenere e migliorare la rete del CPD - spiega la dr.ssa Francesca Fontana, responsabile dei Centri Provinciali Disturbi Alimentari -. Dal punto di vista clinico sono state potenziate la fase di valutazione e quella di gestione delle situazioni acute, ed è stato migliorato il collegamento alla rete nella fase di post dimissione dal ricovero ospedaliero. È migliorata la qualità e la continuità delle cure offerte, con incremento degli interventi psicoterapici individuali e di gruppo fondamentali per il trattamento dei DNA, così come gli

za stimate almeno il doppio rispetto a quella dell’AN. Un altro disturbo alimentare, per il quale si sta osservando un aumento di presa in carico, è il Binge Eating Disorder (BED).

Nel 2023 il Centro Provinciale Disturbi Alimentari dell’Ulss 2 ha preso in carico 569 utenti per i quali sono state erogate prestazioni di cura, con 57 percorsi nel Centro Diurno e 14 residenziali. Sono state registrate complessivamente 260 prime visite di cui 136 di minori

interventi rivolti alla famiglia, per favorire la ripresa del processo di crescita che il disturbo alimentare aveva bloccato: la disponibilità dei genitori a cambiare insieme alla persona con disturbo alimentare, è una risorsa fondamentale.

È stata inoltre potenziata la rete di supporto per utenti minori di 15 anni. È stato anche possibile realizzare nuovi percorsi quali, tra gli altri, interventi intensivi ambulatoriali con la dietista anche con “cena assistita ambulatoriale”, gruppi corporei, gruppi mindfulness, mindful-eating, arte-terapia e interventi personalizzati con

e ben 35 di pazienti con età inferiore ai 15 anni.

Altro dato importante è quello relativo all’aumento del numero di pazienti ricoverati anche più volte in area medica, pediatrica e psichiatrica, che sono più di 70.

Il Centro provinciale disturbi alimentari dell’Ulss 2, attivo dal 2005, è costituito da una rete interdipartimentale di servizi composta dal Dipartimento di Salute Mentale, coordinatore del centro stesso, dall’Unità operativa Infanzia, Adolescenza, Famiglia, e Consultori, dalla Nutrizione Clinica, dal privato sociale “Insieme si Può”, ed è in rete anche con i reparti ospedalieri di Pediatria, Medicina, Psichiatria, favorendo l’accessibilità e la condivisione di una équipe multiprofessionale per il trattamento in tutte le sue fasi, dall’accoglienza, alla diagnosi, ai percorsi di cura ambulatoriali, riabilitativi semiresidenziali e residenziali e ai ricoveri ospedalieri.

L’accessibilità agli ambulatori specialistici dei tre distretti dell’Ulss 2 a partire dal 2020 è garantita da un numero unico telefonico 0422322961 del Centro DNA che può essere contattato dalle persone con disturbi alimentari e dai loro familiari, sia per minorenni che per maggiorenni, o da altri specialisti, e che, tramite una accoglienza e un triage telefonico, facilita l’accesso al servizio per una valutazione o presa in carico, o per ricevere informazioni sui possibili percorsi di valutazione e trattamento.

l’educatore, rivolti anche al supporto nelle aree di realizzazione scolastica o universitaria, incrementando i percorsi di scuola a distanza e frequenza personalizzata - conclude -. Si è, infine, intensificata la collaborazione con l’associazione “L’Abbraccio” che, in convenzione Ulss 2, collabora con il CPD attraverso la costituzione di gruppi di sostegno famigliari e partecipa con volontari alle attività specifica del centro diurno per i disturbi alimentari di Treviso, oltre a occuparsi di informazione e promozione sociale nelle scuole di attività sul tema dei DNA”.

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Medicina e beneficenza. La quinta edizione coinvolgerà anche le scuole

Al via la Staffetta della Città della Speranza

Al via da Padova lo scorso 27 marzo, da nord a sud toccherà varie città italiane per raccogliere fondi a favore della ricerca e sensibilizzare soprattutto i giovani sui corretti stili di vita

E’ partita lo scorso 27 marzo la tradizionale Staffetta Città della Speranza, l’iniziativa benefica che attraversa l’Italia da Nord a Sud per dimostrare che con l’impegno di tutti è possibile spingere avanti la ricerca e lasciare indietro la malattia. Anche quest’anno accanto alla Città della Speranza sarà impegnata l’Arma dei Carabinieri, che seguirà le varie tappe della manifestazione per essere accanto agli atleti, ai volontari, agli sportivi, ai sostenitori i quali, tutti insieme, attraverso i diversi sport porteranno il loro vitale contributo per supportare la ricerca. Per tutti l’obiettivo è uno solo: consentire, attraverso le nuove frontiere raggiunte grazie al lavoro dei ricercatori impegnati nell’Istituto di Ricerca Pediatrica, di far crescere sempre più bambini vincitori della gara più importante della loro vita, quella contro le malattie.

Con l’edizione dello scorso anno sono stati raccolti 100mila euro che sono andati interamente a finanziare il lavoro dei ricercatori. Il desiderio quest’anno è di fare ancora meglio e di raggiungere così molti altri traguardi. La Staffetta, che nella sua prima tappa ha preso il via a Padova, quest’anno coinvolge anche le scuole delle varie città che andrà a toccare per parlare di sport, di

corretti stili di vita, di legalità, valori imprescindibili per garantire una crescita sana in ogni senso ai bambini di oggi che saranno gli adulti di domani.

La prima delle scuole incontrate è stata l’Istituto Scalcerle a Padova dove si sono tenuti tre incontri aperti agli studenti: il primo sulla attività della Fondazione Città della Speranza che si prepara a festeggiare i 30 anni, raccontata da Stefania Fochesato; a seguire l’intervento di alcuni pediatri del Dipartimento Didattico-Scientifico Assistenziale Integrato Salute della Donna e del Bambino dell’Azienda Ospedaliera di Padova che hanno parlato ai ragazzi dei corretti stili di vita per una crescita sana; a conclusione il Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri Ottaviano Iuliano, Comandante del Centro Sportivo Carabinieri, Sezione Atletica, Bologna - un passato da atleta, ex quattrocentista ed ex azzurro della specialità sul giro di pista – ha parlato ai ragazzi di sport e di legalità.

“Siamo davvero felici che sia ripartita anche quest’anno la tradizionale Staffetta benefica che porta in molte città italiane da nord a sud i valori condivisi di solidarietà e vita sana, che sono i valori fondanti della Fondazione Città della Speranza, a servizio della

ricerca – ha commentato il Presidente della Fondazione, Dottor Giovanni Paolino –. La novità di quest’anno è che abbiamo coinvolto le scuole per permettere ai più giovani di adottare corretti e sani stili di vita e di condividere con loro la cultura della solidarietà: vivere bene e compiere azioni buone per crescere sani nel fisico e nel cuore. Accanto a noi, come sempre e ne siamo onorati, l’Arma dei Carabinieri che ci affianca dal

punto di vista logistico ma che sarà parte attiva di grandissimo aiuto per veicolare ai ragazzi delle scuole i valori dello sport e della legalità”.

“Cogliamo questa occasione per ringraziare l’Arma dei Carabinieri che da molti anni è vicina alla Fondazione Città della Speranza – ha aggiunto l’AD dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza Dottor Gen. Stefano Lupi –. Questa è la quinta edizione

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della Staffetta nella quale l’Arma letteralmente corre con i propri atleti a fianco dei ricercatori nelle varie tappe della manifestazione per raggiungere sempre maggiori traguardi nella ricerca; ma i Carabinieri ci hanno sostenuto anche in altre iniziative. Un buon sodalizio che porta buoni frutti e che quest’anno ci è accanto anche in una importante azione divulgativa e culturale nelle scuole”.

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Al via il Contributo d’accesso dal 25 aprile la sperimentazione

“Ribadiamo con forza che nessuno vuole chiudere la città e che se qualcuno vorrà comunque venire in queste giornate da bollino nero potrà farlo, pagando appunto un contributo di 5 euro e prenotando la

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Il 25 aprile entra in vigore a Venezia il Contributo d’accesso. Si tratta di una sperimentazione per definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città, per garantirle il pieno

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Un momento della presentazione del contributo d’accesso alla stampa estera dello scorso 4 aprile a Roma

di usione della campagna di comunicazione multicanale turistica.

“Ho l’onore di essere il sindaco della città più bella del mondo, ma che negli ultimi anni ha un problema di qualità della vita delle persone, di civiltà e di rispetto delle norme.

riodo di sperimentazione avremo tutto il tempo per fare le riflessioni che andranno fatte, per migliorare e cambiare, con l’aiuto di tutti”.

Contributo

L’importo per il 2024 sarà dunque di 5 euro giornalieri e non sono previste riduzioni. Non vi sarà culturale individuale.

Tutte le info su esenzioni, prenotazioni e ottenimento del QR al sito https://cda.ve.it/it/ Per la campagna di comunicazione: https://cdamedia.veneziaunica.it

37 Crafted Venezia Area Tematica “Competitività imprese” Se ore intervento 2 “Turismo ospitalità” #EnjoyRespectVenezia Grandi Destinazioni Italiane in rete PREDISPOSTA UNA FITTA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE PER SPIEGARE IL FUNZIONAMENTO
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ARIETE

Dopo una prima parte dell’anno impegnativa e complicata, la situazione comincia a delinearsi con maggiore chiarezza e tutto appare più semplice.

TORO

Grandi emozioni e interessanti opportunità caratterizzeranno questa parte dell’anno. Una sorprendete ed inaspettata fortuna renderà tutto possibile.

GEMELLI

Avete lavorato duramente al vostro progetto e curato ogni dettaglio, a questo punto non potete non riuscire nell’impresa e portare a casa il risultato sperato.

CANCRO

Vi troverete a fare i conti con delle inaspettate folate di vento contrario che vi costringeranno ad affrontare prove che non avevate messo in conto. Siate tenaci.

LEONE

Cominciate a vedere qualche raggio di sole e a raccogliere i frutti di tanto lavoro. Questa primavera vi regalerà emozioni inaspettate. Non siate gelosi di ciò che provate: esternate.

Oroscopo

Aprile

Una nuova energia illumina le giornate di aprile

Sintonizzati sul futuro.

BILANCIA

Le prove non sono ancora finite ma il traguardo non è lontano. Contate sulla vostra proverbiale pazienza e siate determinati. Tanto sacrificio vale il premio finale.

SCORPIONE

E’ il momento giusto per fare ordine dentro di voi, nella vostra vita e capire finalmente dove volete andare. Vi sentirete rigenerati e tutto vi sembrerà più chiaro.

SAGITTARIO

La vostra mente sarà ispirata dai sentimenti che finalmente vi concedete di provare. La ragione si mette da parte per dare un po’ di spazio alle emozioni.

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CAPRICORNO

Le energie non vi mancano e neanche la determinazione per superare quei piccoli imprevisti che incontrerete. Del resto, non è la prima prova: ne uscirete vincitori.

ACQUARIO

Questa volta ci credete veramente e questo basta per farvi compiere finalmente quel salto di qualità che a lungo avete sperato di fare. Convinzione è la parola che vi ispira.

VERGINE PESCI

Le prove non sono ancora finite ma il traguardo non è lontano. Contate sulla vostra proverbiale pazienza e siate determinati. Tanto sacrificio vale il premio finale.

Quello che è rimasto a lungo in sospeso nelle relazioni vissute alla giornata sarà chiarito e darete un senso più profondo alla persona che vi sta vicino da tempo.

38 www.lapiazzaweb.it Il gruppo 22 40 Siti d’informazione 11 Regioni raggiunte 15 TV locali + 52 Settimanali locali d’informazione 039 99 891 info@netweek.it 14 La forza della comunicazione glocal 10 14 SCARICA L’APP RADIO VENETO24 Ascolta

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