46 2
Consulenza scientifica scientifica sTuDio Psicologia DeNTisTico Dott. Dr A.Mauro Nanni Rubinato Rosolia Via Don eugenio Bellemoin- DSA Psicologo - Specializzato chioggia (Ve)dell’apprendimento e Difficoltà tel. Via041405006 Matteotti 79, Conselve Fax. 04155091055 rosoliaantonio@gmail.com Tel. 3455698160 sTuDio DeNTisTico Dott. lucio Vianello Oculista V.le Verona 3/aDott.ssa Maria Grazia Crivellari sottomarina (Ve) Via Contarini di 39,chioggia 45014 Porto tel. Viro041 - Via401133 Don Minzoni 13, 30014 Cavarzere MeDiciNa Tel:0426 631629, Francesco sacco Dott. cell: 3391337446 Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve) Tel. 041 421836 UDITO Dimensione Udire Bovolenta (Pd): Via G. sTuDio DieTisTico D’Annunzio, 35 Dott.ssa Rita smanio Tel. 049 8804078 Rovigo, Badia Polesine, solesino,17 Monselice (Pd): Via Zanellato, Monselice, Battaglia Terme, - Tel. 0429 700091 Tel. 3491250982
sTuDio dentistico DeNTisTico studio Dott. Claudio Mauro Rubinato Dott. Bovo Via Palladio, Don eugenio Bellemo - (Pd) Via 10 - Monselice chioggia Tel. 0429 (Ve) 74849 - cell.: 347 tel. 041405006 3759438 Fax. 04155091055 email: info@polimabulatorio.it www.poliambulatoriopalladio.it sTuDio DeNTisTico Dott. lucio Vianello ORTOPEDIA V.le Verona 3/a-Furlan Dott. Emanuele sottomarina Ortopedia di chioggia (Ve) tel. 041Dossetti 401133 1, Piazza Piove di Sacco (Pd) MeDiciNa www.unixpoliambulatorio.it Dott.049 Francesco sacco Tel. 9708688 Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve) Tel. 041 421836 Fisioterapia Dott. Fabio Gomiero Fisioterapista specializzato sTuDio in terapia DieTisTico manuale ed Dott.ssa Rita- smanio osteopatia Via XXV Aprile Rovigo, Badia Polesine, solesino, 2A - Camponogara (Ve) Monselice, Battaglia Terme, 3478137789 Tel. 3491250982 ERBORISTERIA La Finestra Naturale Via Pava, 17 Galta di Vigonovo (Ve) Tel: 049 9832493 www.erboristerialafinestranaturale.it
lo sport come medicina naturale Muoversi a scopo salutare rappresenta uno dei principali elementi della ricetta per stare bene
L’intervento
Attenzione all’esercizio abusivo della professione!
di Dott. Bruno Noce* l codice penale all’articolo 348 stabilisce che: “ chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello stato, e’ punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro 103 ad euro 516”. La professione di dentista, infatti, forse più di ogni altra, e’ influenzata e sovente messa in cattiva luce da pratiche professionali scorrette purtroppo radicate da malcostumi lavorativi che da sempre accompagnano lo svolgimento corretto delle pratiche odontoiatriche e vanno con queste di pari passo. Ci si riferisce, in particolare, alla sostituzione della figura del dentista con altri soggetti che non hanno le competenze per poter subentrare al professionista. L’esercizio della professione e’ abusivo non solo allorché il soggetto sia sfornito del titolo richiesto (laurea in odontoiatria od in medicina e chirurgia ante 1985) ma anche quando non sono state adempiute le formalità prescritte come, ad esempio, l’iscrizione all’Albo degli Odontoiatri. L’esempio emblematico e’ quello dell’odontotecnico che esegue operazioni proprie dell’Odontoiatra “mettendo accertato da le mani numerosissimi in bocca alstudi paziente” che lo sport andando è ideale oltre per le proprie pro- competenze. L’ Odontotecnico e’ infatti colui il quale, sui modelli ottenuti teggeredalle e migliorare impronte l’effi fornite cienzadaicardiovascolare, dentisti, costruisce controllando protesi dentarie il impiegando materiali utilizzati nella scienza propria dell’odontotecnica. colesterolo HDL, A differenza l’iperovimento dell’odontoiatra aumenta il dispendio quindi, all’odontotecnico di calorie, e’ fatto assoluto divieto di operare a contatto col paziente. attiva L’odontotecnico il metabolismohae contribuisce quindi il compito ad unadi:sensazione realizzare dile benessere protesi dentarie che gli vengono prescritte e di consegnarle al dentista che generale. provvederà all’inserimento di tali manufatti protesici in bocca al paziente; non può operare prendendo il posto di un odontoiatra ed utilizzare strumenti come il trapano, le frese ecc.; non può prescrivere farmaci, per alleviare il dolore o per qualsiasi motivazione; e soprattutto non può avere un contatto diretto con il paziente. Tale fenomeno non può essere sottovalutato anche perché è pressoché esteso su tutto il territorio italiano. La confusione e’ spesso incrementata anche dalla similitudine dei due termini odontotecnico ed odontoiatra, il primo e’ un diploma professionale di scuola secondaria di secondo grado conseguito presso istituti professionali, il secondo è una laurea conseguita presso una Università della durata di ben sei anni. L’opera di sensibilizzazione operata dai mezzi di comunicazione di massa sta portando nella collettività una sempre maggior consapevolezza sul fenomeno dell’abusivismo operato da alcuni odontotecnici. Cio’ ha portato ad un numero sempre crescente di denunzie per attività abusiva. Ma non in tutti i casi ci si rivolge ad un abusivo per mancanza di conoscenza ed informazione, in taluni casi la consapevolezza e’ proprio l’elemento distintivo. Chi si rivolge scientemente ad un abusivo lo fa credendo di risparmiare sempre a discapito della salute. A ciò si aggiunga l’aspetto fiscale dato che l’abusivo non può emettere fattura e non può nemmeno essere assicurato. Infine ma non in ordine di importanza il fenomeno del “prestanomismo” dove non è il paziente ad essere consapevole della condizione di irregolare ma lo è addirittura il sanitario. In definitiva il fenomeno dell’abusivismo è questione annosa e lungi dall’essere debellata. È’ all’esame delle camere in questi giorni l’inasprimento delle pene con l’arresto fino a due anni, 50.000 euro di multa e la confisca delle attrezzature. Vorrei infine ricordare che l’Ordine dei Medici si costituisce sempre, con l’ ANDI, parte civile nei processi di abusivismo ed infine controllate sempre nel sito della Fnomceo che chi vi mette le mani in bocca sia un professionista regolarmente abilitato ed iscritto all’Albo degli Odontoiatri. *Presidente dentisti Rovigo
I
È
L’Editoriale segue da pag.
45
lA MedIcINA dI GeNere verso lA terApIA Ad persoNAM di Francesco Noce* Il cervello degli uomini è più grande di quello delle donne,ma il rapporto fra sostanza grigia (deputata alla risoluzione dei problemi e alle funzioni cognitive) e bianca è maggiore nelle donne,che hanno anche maggior plasticità neuronale nel riparare danni cerebrali ad esempio dopo un ictus cerebrale. La malattia di Alzheimer è più frequente nelle donne così come la miastenia gravis, mentre la malattia di Parkinson ha una maggiore frequenza negli uomini. Le donne sono più soggette a malattie cardiache,la sintomatologia dell’ infarto è più subdola nella donna, che più spesso manifesta un dolore dorsale,irradiato alla mascella o alla mandibola,spesso mascherati da sintomi di influenza che traggono in inganno e infine arrivano tardi in Ospedale per ricevere cure adeguate perché sottostimano la sintomatologia e hanno ancora cose da sistemare in casa. Sono anche più soggette ad ammalarsi di depressione,di osteoporosi,di malattie sessualmente trasmesse, di malattie tiroidee, di cefalea e di emicrania,di calcolosi,di malattie autoimmuni legate a fattori di rischio o meglio dei markers tipicamente donna. La proteina C reattiva è più elevata nella donna, l’anemia,la sindrome metabolica che si accompagna alla depressione alla ipoestrogenemia e l’artrite reumatoide sono accomunate da un problema ormonale e infiammatorio;sono carenti di un enzima gastrico che metabolizza l’ etanolo per cui presentano più alcool nel sangue. Il tumore della mammella,molto raro negli uomini, rappresenta il 50% degli 87000 nuovi casi ogni anno in Italia dei tumori che colpiscono le donne, percentuale che se da un lato trova spiegazione in una diagnostica precoce,dall’ altro aumenta perché le culle del nostro paese sono vuote, e viene meno la protezione ormonale di questa ghiandola nelle sue funzioni; è in aumento nelle donne anche il cancro del polmone dovuto al fatto che ormai le donne fumano quanto o più degli uomini. Le donne vivono più a lungo ma si ammalano di più l’ 8,5% contro il 5,3% degli uomini,quindi vivono più anni di malattia e di disabilità (6% contro 3%), utilizzano di più il sistema sanitario ed assumono più farmaci verso cui presentano più effetti indesiderati e più gravi. Nei due sessi vi sono differenze farmacocinetiche e farmacodinamiche per cui gli stessi farmaci hanno effetti diversi e quindi indicazioni diverse. Ad esempio è stato dimostrato che l’ aspirina che consente una buona prevenzione dell’ infarto miocardico e dello stroke ischemico nell’uomo,si rivela efficace solo nella prevenzione dello srtoke ischemico nelle donne di età oltre 65 anni e farmaci per la cura dell’ ipertensione arteriosa hanno effetti diversi e così via. Ma sbaglia chi pensa che la medicina di genere sia la medicina delle donne; essa prende in considerazione sia la donna che il maschio e tien conto,oltre alla differenza del sesso, del vissuto, dell’ambiente,dello stile di vita, delle predisposizioni genetiche, degli aspetti culturali e sociali e quindi della sfera individuale per configurare una medicina equamente attenta sia alla donna che all’uomo ed arrivare a terapie appropriate e il più possibile mirate ad personam. L’equità della salute non consiste nel dare le stesse cure a tutti, ma la cura appropriata a ciascuna persona con la stessa possibilità di accesso alle cure.
*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo
odoNtoIAtrIA, lA storIA e le NorMe IN MAterIA Siamo felici davvero segue da pag.
se stiamo bene
Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare di049 Dott.8704884 Bruno Noce* *Presidente dentisti rovigo - info@givemotions.it