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In Veneto il piano anti aggressioni high-tech da 4 milioni

Il conto alla rovescia

Le elezioni regionali si avvicinano, ma non troppo. Se fino a poco fa sembrava ormai assodato che si sarebbe votato il prossimo autunno, a sparigliare le carte, con un colpo a sorpresa di fronte allo stesso Zaia, ci ha pensato il ministro dell’Interno che ha rotto il tabù delle elezioni nella primavera 2026. Al di là del vivace dibattito che ne è scaturito resta un dato di fatto, il conto alla rovescia, più o meno lungo, è iniziato.

Anche se i partiti e le coalizioni non appaino, almeno al momento, particolarmente lanciati nello sprint finale, nonostante manchino pochi mesi e di mezzo ci sia anche l’estate, periodo storicamente molto complicato per fare campagna elettorale.

Il centrodestra è alle prese con il braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia.

Quando scriviamo queste righe non conosciamo ancora l’esito del pronunciamento della Consulta sulla possibilità per i Presidenti, in questo caso Luca Zaia in Veneto e Vincenzo De Luca in Campania, di essere eletti per un ulteriore mandato, ma i pronostici, in questo senso, non consentono loro di sperarci troppo.

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di Chioggia

Vola il turismo in Veneto, superati i 73 milioni di presenze, Caner: “siamo la destinazione di riferimento”

DISPERAZIONE ABITATIVA:

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A Chioggia ci sono 240 famiglie in graduatoria per alloggi popolari. Case in affitto? Si ma solo per i turisti. Compravendite più numerose dove ci sono i servizi

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Sostenibilità, il Veneto fa scuola, Confindustria Veneto Est: “Le imprese green crescono più del doppio”

UNA NUOVA ERA PER IL PORTO: FIRMATO L’ACCORDO PLURIENNALE PER

La nuova concessione di 25 anni da 11,5 milioni di euro garantirà crescita nei traffici merci e un futuro più solido per l’occupazione locale

Il ministro dell’Interno ribadisce l’autonomia delle Regioni nella scelta della data, Zaia: “Cosi possiamo anche risparmiare”

Veneto2

Diritto alla casa, questione sociale

Nicola Stievano >direttore@givemotions.it<

elle ore in cui “la Piazza” era ormai pronta per andare in stampa, con l’approfondimento “Dentro la notizia” dedicato all’emergenza abitativa, a Roma si apriva la prima conferenza internazionale sulla casa “All we need is HOME”. Un titolo azzeccato, grazie ai Beatles ovviamente per l’ispirazione, che va subito al cuore del problema: la casa è un diritto, o almeno dovrebbe esserlo, perché senza casa viene meno anche la tenuta sociale, insieme alla dignità delle persone

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per l’Università Popolare “Guido Oselladore”

L’anno accademico dell’Università Popolare “Guido Oselladore” di Chioggia è stato inaugurato con una relazione di Mons. Francesco Zenna sul “Giubileo della Speranza: storia ed attualità”. L’incontro si è svolto in un affollato teatro don Bosco che anche quest’anno ospita i corsi bisettimanali dell’Università Popolare visto il gran numero di iscritti passati nel giro di pochi anni da meno di un centinaio ad oltre 200. Tali corsi si concluderanno nel mese di maggio per poi proseguire in estate con gli appuntamenti serali “Il Salotto nel cortile” nell’ex scuola elementare Principe Amedeo, sede dell’Università Popolare. Nel corso di questo XLIV anno accademico 2024/25 sono state inoltre proposte varie attività collaterali: “Guida all’ascolto” della musica classica, lirica, balletto, Canzoni e Operette; rassegne cinematografiche “Per conoscere la settima arte”; i “Centri di lettura”, il “Caffè letterario”, la “Maratona di Lettura”, “Un libro al mese” di autori locali; visite culturali per conoscere il territorio. “L’anno accademico - ha affermato il presidente Eolo Bullo - è stato per noi un periodo di grande impegno. L’Università Popolare, possiamo dirlo con forza, è cresciuta e spero possa crescere ancora. Deve essere un punto di sviluppo, condivisione e apprendimento. Abbiamo cercato di dare alcune risposte a specifiche richieste e speriamo nel prossimo futuro di riuscirci sempre di più. L’anno accademico 2025/26 si presenta ricco di nuove sfide, ma anche di grandissime opportunità”. Il presidente Bullo ha vivamente ringraziato tutti i collaboratori e i docenti dell’Università Popolare che a titolo gratuito rendono possibile la realizzazione di questo progetto. “Il loro impegno, la passione per l’insegnamento e il desiderio di contribuire alla crescita culturale di Chioggia - ha sottolineato Eolo Bullo - sono la forza che ci permette di andare avanti”.

Eugenio Ferrarese

Gli iscritti ai corsi sono oltre 200, si prosegue fino a maggio

Diritto alla casa, questione sociale

Nicola

La conferenza di Roma, alla quale hanno partecipato anche alcuni amministratori delle città venete, è stata l’occasione per fare il punto con rappresentanti di città ed istituzioni europee sulle politiche abitative in Italia e in Europa e su alcuni temi urgenti come l’edilizia residenziale pubblica, le agenzie sociali per l’abitare, la carenza di affitti e l’energia verde e il consumo di suolo. L’intento è scambiare buone pratiche, cercare soluzioni, proporre politiche sulla casa. Nella speranza che qualcosa si muova anche a livello nazionale perché “è ora di mettere il diritto alla casa, la protezione delle famiglie vulnerabili e la transizione energetica in cima all’agenda”. L’incontro internazionale ha cercato di fornire uno strumento utile agli amministratori pubblici, locali e nazionali, che quotidianamente devono confrontarsi con il fenomeno della precarietà abitativa, per interpretare la realtà e selezionare le esperienze positive già esistenti. In questi anni, hanno sottolineato gli esperti, cambiamenti radicali si sono manifestati nella società, nella famiglia e nella condizione economica della popolazione. La domanda di alloggi a prezzi accessibili supera di gran lunga l’offerta, creando una situazione di crisi che colpisce persone di tutte le età e famiglie di tutte le dimensioni, in particolare nei contesti cittadini dove più grave è il deficit di patrimonio pubblico. È uno scenario purtroppo in crescita, aggravato dall’ampliamento delle diseguaglianze economiche e sociali e dall’impoverimento della classe media. Tante persone si vedono negato un diritto, quello all’abitare, che è un diritto essenziale per il pieno riconoscimento della dignità di ogni persona e, in seconda battuta, dei suoi diritti di cittadinanza. L’obiettivo si è ampliato rispetto al passato: occorre rispondere anche all’esigenza di nuove residenze ad affitti calmierati, rivolte a quelle fasce intermedie che non riescono a soddisfare il proprio bisogno sul mercato per ragioni economiche e per assenza di un’offerta adeguata, e che però non rientrano nei requisiti per l’assegnazione di alloggi popolari. Questa categoria comprende una varietà di tipologie come giovani coppie a basso reddito, famiglie monogenitoriali, anziani, studenti, lavoratori fuori sede, immigrati. La conferenza ha approfondito le esperienze delle Agenzie sociali per l’Abitare, uno strumento pubblico già presente a Torino, Milano, Napoli, Firenze e Modena, per calmierare il mercato degli affitti residenziali. Lo scopo è reperire alloggi nel mercato privato tramite accordi con i proprietari, in modo da arrivare ad affitti a canone concordato. Una soluzione ancora poco praticata nelle nostre città.

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In arrivo investimenti per 11,5 milioni di euro per il porto

Per il Porto di Chioggia sono in arrivo investimenti per 11,5 milioni di euro . C’è un piano di crescita dei volumi delle merci movimentate negli anni e lo sviluppo di nuovi traffici per Val da Rio. A prevederlo è l’atto di concessione demaniale pluriennale firmato, nelle scorse settimane nella sede di Chioggia dell’Autorità di Sistema Portuale e alla presenza del sindaco, Mauro Armelao, della Capitaneria di Porto del Presidente dell’Ad Spmas Fulvio Lino Di Blasio e di Paolo Cornetto amministratore So.ri.ma Srl e amministratore delegato dei Fhp Holding Portuali. Con la sottoscrizione dell’atto, l’Authority veneta autorizza la società So.ri. ma srl a occupare e usare, per 25 anni, fino al 2049, l’area demaniale marittima di circa 125.000 me-

in concessione vi sono anche le banchine che si estendono per 1486 metri, 5 fabbricati e 2 porzioni di fabbricati presenti nell’area oggetto di autorizzazione.

La nuova concessione comprende anche le aree demaniali in precedenza in disponibilità alla cooperativa Impreport e prevede l’impegno da parte della società ad assumerne a tempo indeterminato tutti i 12 dipendenti. “ Chioggia è strategica per il sistema portuale del Veneto e questo atto ci consente un passo in avanti importantissimo per la crescita dello scalo - ha dichiarato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Venezia e Chioggia Fulvio Lino Di Blasio. So.ri.ma, parte di un gruppo nazionale che già opera a Porto Marghera e Chioggia, ha riconosciuto le potenzialità di svi-

tri quadri che insiste nella sezione portuale commerciale di Val Da Rio-Molo di Ponente a Chioggia, per lo svolgimento delle operazioni di carico, scarico, trasbordo, deposito e movimentazione di merci e di tutte le operazioni connesse con la gestione di impresa portuale per conto terzi. Tra i beni

luppo del porto clodiense e, grazie a questa nuova concessione potrà espandersi contribuendo a rendere più attrattivo l’intero scalo e a dare certezze ai lavoratori. Centrale nella valutazione che ha portato alla concessione è stata la solidità del piano industriale che prevede una crescita progressiva

dei traffici, supportata dai lavori di dragaggio previsti, fino a raggiungere una movimentazione merci di 1.438 milioni di tonnellate nel 2046, e l’investimento nell’arco di 25 anni di 11,5milioni di euro in attrezzature e tecnologie che consentiranno, tra l’altro, di attivare un nuovo filone di business nel segmento ro/ro con

una movimentazione prevista di 400 mila tonnellate annue”. È rimasto soddisfatto Paolo Cornetto, amministratore delegato dei Fhp Holding Portuali. Così anche il sindaco di Chioggia Mauro Armelao. “Esprimo forte soddisfazione per questo risultato e di questo ringrazio l’Autorità di Sistema Portuale che crede nelle

potenzialità del nostro scalo e anche So.ri.ma - dice Armelao. Avere una società che lavora e investe sul nostro porto commerciale vuol dire maggiore sviluppo del comparto da un lato e nuove opportunità occupazionali dall’altro”.

Giordano (Cgil):”sulla Zls serve un coordinamento tra i Comuni di Venezia e Chioggia”

Nelle scorse settimane Cgil Venezia ha partecipato al confronto con l’assessore regionale Roberto Marcato in merito alla Zls (Zona logistica semplificata) e al percorso per attrarre investimenti nel territorio. “Come Cgil condividiamo l’appello dell’assessore Marcato a credere in questa opportunità per il nostro territorio, o come è stata l’area di crisi complessa sarà soltanto una nuova occasione per presentare un “mantra di rilancio industriale” - ha detto Daniele Giordano segretario Cgil Venezia. L’assessore ha sottolineato la necessità che i Comuni siano in campo in maniera decisa per rappresentare questa opportunità, perché il rischio concreto è che gli 80 milioni a disposizione rischiano di andare persi e di sancire una volta per tutte la fine di un futuro industriale per Porto Marghera. “Come Cgil, riteniamo - ha detto Giordano - per questo che serva un’azione congiunta di tutti gli attori sociali, per fare in modo che la Zls diventi una opportunità per il rilancio di Porto Marghera. A que-

sto scopo chiediamo al Comune di Venezia di istituire un coordinamento permanente con il Comune di Chioggia, le forze sociali e l’Autorità Portuale”. “Per avere nuovi insediamenti - ha sottoli-

stimenti di qualità, che producano lavoro di qualità, stabile e qualificato. Il nostro territorio ne ha bisogno, come sottolineano tutti dati a nostra disposizione sulla qualità del lavoro”. “La Zls - con-

Daniele Giordano

neato Giordano - serve urgentemente una mappatura delle aree. Serve che le istituzioni ribadiscano in modo chiaro che servono investimenti industriali, che mettano al centro l’innovazione e la transizione energetica. Serve ribadire in modo chiaro che vogliamo inve-

Siete lontani da casa e sentite la nostalgia dei sapori familiari? Oppure desiderate esplorare i gusti autentici dell'Est Europa? Mix Markt è il luogo che fa per voi!

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clude Giordano - può rappresentare per Venezia e Chioggia una ripresa dell’area industriale e portuale legata a nuove produzioni, se dunque le istituzioni credono davvero a questa possibilità, mettano in campo tutti gli strumenti e le azioni possibili”. (a.a.)

Alessandro Abbadir

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Emergenza casa. L’assessore Sandro

Marangon traccia il quadro di una situazione critica

Casa cercasi, disperatamente: in 240 attendono a Chioggia, ma gli alloggi restano chiusi

“L a città di Chioggia, si trova ad affrontare una situazione critica a causa della concentrazione di numerosi sfratti in un breve periodo di tempo. Durante la pandemia di Covid-19, gli sfratti erano stati sospesi, ma con la loro ripresa simultanea, i Comuni hanno dovuto gestire un numero elevato di emergenze abitative. Il Comune ha diverse situazioni di emergenza in corso”. A dirlo è l’assessore comunale Sandro Marangon che fa il punto della situazione a Chioggia. “Il Comune - sottolinea - sta lavorando per affrontare l’emergenza abitativa attraverso due progetti finanziati dal Pnrr. Il primo riguarda l’housing first, che prevede la creazione di alloggi temporanei per persone in difficoltà. In particolare, saranno ristrutturati 7 alloggi che potranno ospitare circa 15 persone. Questi alloggi rientrano in un progetto di housing sociale basato sulla coabitazione temporanea tra persone singole in situazioni

di difficoltà. Il secondo progetto riguarda la creazione di una “stazione di posta”, che offrirà altri 4-5 posti di emergenza abitativa. Si tratta di un centro-servizi rivolto, alle persone in situazioni di disagio abitativo come chi si trova senza dimora, per l’accoglienza per qualche notte, docce, servizi di orientamento legale e amministrativo, accompagnamento all’abitare, orientamento al lavoro e connessione con i centri per l’impiego, mediazione linguistica/ culturale oltre che e un indirizzo dove farsi recapitare la posta, e la distribuzione di beni essenziali. I lavori termineranno a gennaio 2026”. Termometro dell’emergenza abitativa è anche la situazione degli alloggi Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) destinati alle famiglie in graduatoria. “Alcuni alloggi - dice Marangon - necessitano di lavori di sistemazione prima di poter essere assegnati. Il Comune sta collaborando con l’Ater, l’ente che gestisce l’edili-

zia residenziale pubblica, per accelerare il recupero di unità abitative. La situazione è critica: ci

sono 240 famiglie in graduatoria che attendono una sistemazione. In particolare, la gestione diven-

La consigliera Penzo (Pd): “I progetti di housing non bastano”

“Il progetto di housing first e anche di housing sociale va benissimo: utilizziamo questa grande opportunità dei fondi europei. Quello che mi lascia perplessa è che ci sono tantissime altre questioni che devono essere affrontate dal Comune”.

A dirlo è Barbara Penzo consigliera comunale di opposizione del Pd a Chioggia. “C’è il problema - spiega Penzo - delle liste d’attesa delle persone

che hanno richiesto l’alloggio, famiglie in difficoltà, mentre degli appartamenti sono vuoti e chiusi perché necessitano di interventi. C’è poi il grande problema delle morosità.

A Chioggia abbiamo un tasso elevatissimo di gente che non riesce a pagare gli alloggi popolari, c’è tutta un’analisi da fare”. Ma no solo. “C’è - spiega Penzo - il problema annoso, delle occupazioni abusive,

che sono tante. C’è comunque un’emergenza abitativa importante, perché non ci sono disponibilità di affitto e qui si innesca il grande meccanismo degli appartamenti che si convertono in B&B, in entrambi i centri (Chioggia e Sottomarina) e che ovviamente va a togliere dal mercato del privato quelle che possono essere invece disponibilità per le persone, per le famiglie. Questo è un gran-

ta difficile nei casi che coinvolgono nuclei familiari con minori, ai quali il Comune è obbligato a fornire una risposta immediata. Nonostante alcuni alloggi siano già stati assegnati, le soluzioni si stanno esaurendo. Abbiamo istituito il servizio di “Segretariato sociale”, uno sportello con funzioni di informazione, consulenza ed orientamento”. C’è poi l’appello del sindaco di Chioggia Mauro Armelao. “Mesi fa - dice il sindaco - ho lanciato un appello sulla situazione di difficoltà abitativa di alcune famiglie in città. Gli immobili residenziali pubblici non riescono a soddisfare tutte le necessità e parte di queste famiglie in emergenza, hanno la possibilità economica di pagare un affitto. Da qui il mio appello alla cittadinanza, a coloro che hanno immobili sfitti e chiusi affinché possano valutare di affittarli, lo ribadisco, a coloro che hanno la possibilità di pagare”.

Alessandro Abbadir

de problema che cominciamo a sentire in maniera impattante anche qui da noi, come a Venezia”. “Ci sarebbero famiglie - conclude - che hanno anche i soldi per pagare un affitto, ma che non riescono a trovare casa perché magari hanno figli e quindi i proprietari rifiutano perché hanno scelto la via della casa alloggio stagionale. Nessuno da più la casa in affitto come una volta”. (a.a.)

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La consigliera Barbara Penzo
L’assessore Sandro Marangon

Emergenza casa. Le agenzie immobiliari a Chioggia tratteggiano un mercato in evoluzione

Case in affitto? Si ma solo per i turisti

Il mercato degli affitti a Chioggia e Sottomarina è bloccato a causa di contratti troppo vincolanti per i proprietari di case, pensati negli anni Sessanta e Settanta. E’ boom invece da qualche anno di affitti brevi, legati cioè ad alloggi da dare ai turisti soprattutto nel periodo estivo, visto che ci si trova in una località balneare ben nota. Nel mercato delle compravendite il territorio di Chioggia e Sottomarina é invece frizzante. Emerge dal lavoro di tutti i giorni delle agenzie immobiliari che lavorano nell’area clodiense. “Il mercato degli affitti lunghi - chiarisce Lorenza Giraldo titolare dell’agenzia Soluzione Casa di Chioggia - è praticamente sparito. I contratti che riusciamo a fare in un anno si contano sulle dita delle mani. C’è un vero e proprio boom invece di affitti brevi e cioè nel caso del territorio di Chioggia, di case che vengono date in locazione soprattutto a turisti nel periodo estivo, visto il periodo balneare, per qualche mese. O per qualche settimana. Il fatto è che molti proprietari ritengono più redditizio mettere in affitto le case per brevi periodi, che darli a inquilini con contratti di locazione lunghi. La loro paura è quella di non riuscire a tornare in possesso della casa in tempi brevi soprattutto se si ha a che fare con famiglie”. Diversa la

La

situazione invece delle compravendite. Secondo l’ultimo report di Idealista,il 2024 si è confermato un anno di forte crescita per il mercato immobiliare di Chioggia e Sottomarina. A Sottomarina, il prezzo medio al metro quadro ha raggiunto i 2.685 euro, segnando un aumento del 6,0% rispetto a dicembre 2023. Il centro storico di Chioggia segue con un valore medio di 2.324 euro al metro quadro, in crescita del 5,1% nello stesso periodo. Variazioni ben superiori all’aumento medio nazionale del 2,2% per le abitazioni usate nel 2024.

“Il mercato a Chioggia è davvero frizzante - sottolinea Lorenza Giraldo - sia a Sottomarina, che a Chioggia centro storico. Poi anche all’Isola Verde e a Valli. Un po meno nella frazione di Sant’ Anna. Le richieste e gli acquisti delle case si fanno più facilmente in territori vicini ai ser-

vizi. Anche Conche di Codevigo è un centro che attira l’interesse degli acquirenti da Chioggia. I prezzi delle case? Dipende dalla tipologia di abitazione che le persone cercano“. I prezzi negli ultimi anni sono saliti davvero. “Spesso per i giovani che hanno lavori non ancora stabilizzaticonclude la titolare dell’agenzia immobiliare - è più complicato”. Anche un miniappartamento da 50 metri quadrati si aggira sui 100 mila euro. Poi se si vogliono case più spaziose che vanno dai 100 ai 140 metri quadrati , si arriva verso i 300- 400 mila euro. Se di ultima generazione anche mezzo milione di euro. Conferma una situazione complicata per gli affitti lunghi anche l’agenzia immobiliare Euro casa. “Sono sempre più difficili da trovare - dice il titolare dell’agenzia” .

Alessandro Abbadir

storia di Alberto Rossi: dalla strada a Chioggia ad un lavoro in biblioteca

a Vicenza

A Sottomarina e Chioggia spopolano affitti di qualche settimana. Costo dgli immobili in forte aumento. Compravendite più numerose in territori vicini ai servizi

Dalla strada a Chioggia, ad un lavoro in una biblioteca a Vicenza. Una storia a lieto fine di emergenza abitativa ,è quella di Alberto Rossi. “La mia situazione - racconta l’uomo di 57 anni - è precipitata nel 2011 quando ero titolare di una azienda e per scelte aziendali sbagliate la mia azienda fallì con una serie di debiti ed incombenze finanziarie. In poco tempo mi ritrovai in strada a dormire in auto. Al problema di trovarmi senza casa, si aggiunse anche un problema di dipendenza dall’alcol che, grazie all’impegno sono riuscito ad allontanare dalla mia vita”. Ma Alberto Rossi torma con la memoria a oltre una decina di anni

fa. “In quel periodo - racconta - dopo aver perso il lavoro sono finito a dormire per periodo in auto, poi grazie anche all’interessamento delle autorità locali e delle associazioni dell’area, mi è stato assegnato un alloggio di emergenza, con il tempo sono riuscito a ritrovare un lavoro”.

Da Chioggia però Alberto si è spostato negli anni successivi nel vicentino. “Anche in questa nuova realtà - racconta - è stato importante trovare un tetto sopra la testa, e anche in questo caso un lavoro. Con il tempo le cose sono andate sempre meglio e grazie ad una cooperativa sociale, ho trovato alla fine lavoro all’interno di una importante bi-

blioteca di Vicenza. Un lavoro che mi piace molto e mi permette di vivere dignitosamente”. Un percorso insomma quello di Alberto Rossi che dimostra come l’emergenza abitativa sia a volte anche il frutto di percorsi di vita accidentati che però, possono essere riorganizzati con l’impegno personale e l’aiuto della comunità. “Da due anni - conclude Alberto - ho lasciato dietro alle spalle il problema della dipendenza dall’alcol che mi creava ovviamente non pochi problemi sul lavoro. Ora dal periodo in cui ero senza una casa, con tanto impegno la mia situazione è cambiata notevolmente in meglio”. (a.a.)

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Chioggia

I lavori. Il Consorzio Bacchiglione

Completato il primo stralcio del progetto nel Bacino Trezze per il risparmio idrico

Il progetto è finanziato dalla Regione ed è suddiviso in due stralci: un primo di 3 milioni e 722 mila euro con fondi per il disinquinamento della laguna di Venezia e un secondo di 3 milioni con il Fondo Sviluppo e Coesione

B

uone notizie per l’agricoltura. Arriva il primo bilancio dell’intervento di trasformazione della rete irrigua del bacino Trezze a Valli di Chioggia. Il Consorzio Bacchiglione ha completato infatti in queste settimane la realizzazione del primo stralcio del progetto in tempo per l’avvio della stagione di irrigazione. I lavori hanno previsto la posa di circa 3 chilometri di rete tubata a bassa pressione al servizio di terreni agricoli circostanti. Ma andiamo nel dettaglio.

La prima fase è consistita nella sostituzione delle canalette dette “rogge” a cielo aperto con la rete tubata a bassa pressione lungo Strada dei 16 laghi con tubazioni di diametro 100 cm, via dei Cavai, con tubazioni di diametro 35 cm e 56 cm, e via val di Rose, con tubazioni di diametro di 90 cm. Poi si è provveduto alla realizzazione dell’impianto di irrigazione, dove sono stati installati i motori delle tre pompe per una portata complessiva di 400 litri al secondo e completo di sistema di telecontrollo per la gestione da remoto. Inoltre, sono stati predisposti tutti i punti di consegna per il prelievo dell’acqua e le ispezioni necessarie per la messa in opera. Infine, il Consorzio di bonifica Bacchiglione ha eseguito la posa dei due attraversamenti: il primo che dall’impianto di sollevamento va ad alimentare la rete tubata di Strada dei 16 laghi attraversando lo scolo Scarpion, e il secondo che attraversa lo scolo Storta tra via dei Cavai e Strada dei 16 laghi. Soddisfatto il presidente del Consorzio Silvano Bugno.

ente è quello di gestire nel miglior modo possibile le nuove esigenze del territorio. Quest’opera ha una visione lungimirante che punta a ridurre gli sprechi della risorsa idrica. Le ultime stagioni irrigue hanno fortemente evidenziato il fatto che non possiamo più pensare, come spesso accadeva in passato, che l’acqua a disposizione sia

illimitata. Grazie a quest’opera si potranno risparmiare circa 900.000 metri cubi d’acqua all’anno”. Ma non finisce qui. I lavori continueranno. La seconda fase del proget-

to, prima dell’avvio della stagione irrigua, prevede l’avvio della fase di collaudo ad aria della rete tubata e la posa delle valvole presso i punti di consegna di Strada dei 16 laghi che necessita dell’approvvigionamento idrico a dopo la rimozione della canaletta esistente. Il progetto è finanziato dalla Regione ed è suddiviso in due stralci: un primo stralcio di 3 milioni e 722 mila euro con fondi per il disinquinamento della laguna di Venezia e un secondo stralcio di 3 milioni mediante il Fondo Sviluppo e Coesione.

Alessandro Abbadir

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Un gesto d’amore per il Day Hospital oncologico: donato un elettrocardiografo Il ricordo di Giulia diventa un gesto di solidarietà e speranza. L’Associazione Andos Chioggia ha donato un elettrocardiografo portatile al Day Hospital oncologico dell’Ospedale di Chioggia, un contributo prezioso che porterà benefici immediati ai pazienti in cura. Sul dispositivo, una piccola targa ricorda la giovane scomparsa a causa di un tumore al seno, trasformando il dolore in un aiuto concreto per chi sta affrontando la malattia. A ricevere il dono, il dottor Francesco Rosetti, Primario

“Il lavoro che abbiamo realizzato fino a questo momento - dice - è importante e fondamentale per questa zona con un’elevata presenza di aziende agricole che necessitano di un servizio irriguo efficiente, anche al fine di preservare la produzione stagionale di alcune eccellenze orticole tipiche di queste aree. Siamo di fronte a nuovi equilibri ambientali e uno dei compiti del nostro

dell’Oncologia, che ha sottolineato l’importanza dello strumento: “Grazie a questo elettrocardiografo, potremo eseguire esami urgenti direttamente in Day Hospital, senza la necessità di trasferire il paziente. Sarà inoltre possibile monitorare il cuore durante le infusioni di terapia, in caso di reazioni avverse, garantendo un intervento tempestivo”.

La donazione è stata resa possibile grazie all’iniziativa “Andemo a Torsio”, una camminata e una vogata lungo i canali di Chioggia e Sottomarina, organizzata da Andos in collaborazione con associazioni sportive e tanti amici che hanno voluto onorare la memoria di Giulia. “Abbiamo avuto un’adesione straordinaria - racconta Silvia Pagan di Andos -, e al termine della giornata abbiamo piantato un albero all’ingresso della città, un simbolo di vita che continua”. Presenti alla cerimonia di consegna anche il Direttore Generale dell’Ulss 3, Edgardo Contato, che ha espresso profonda gratitudine: “La sanità non è fatta solo di grandi investimenti strutturali, ma anche di gesti di vicinanza e attenzione come questo. Le cure migliori nascono quando la tecnologia e il calore umano camminano insieme”. (a.b.)

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La novità. Il Consiglio comunale approva gli aggiornamenti: nuove esenzioni per 200mila euro

Canone Unico Patrimoniale: modifiche al regolamento e nuove esenzioni

I l Consiglio comunale di Chioggia ha approvato le modifiche migliorative al regolamento del Canone Unico Patrimoniale (Cup), proposte dall’Assessore al Commercio Riccardo Griguolo. Le modifiche, che introducono nuove esenzioni, hanno sollevato un acceso dibattito politico e amministrativo.

Il Sindaco Mauro Armelao ha voluto chiarire i dettagli dell’operazione: “La delibera approvata riguarda un regolamento già esistente, varato nel 2021. Le modifiche apportate sono tutte migliorative, con esenzioni per un totale di circa 200.000 euro, decise anche sulla base delle indicazioni fornite dalle associazioni di categoria del settore turistico ed economico. Non si tratta quindi di un provvedimento vessatorio verso i commercianti, come impropriamente è stato affermato”. L’aggiornamento delle tariffe Cup è stato un passaggio

obbligato, come ha spiegato il primo cittadino: “L’ultima revisione degli importi risaliva a quasi 25 anni fa. Il controllo dei Revisori dei conti ci ha spinti a verificare tutti i capitoli di entrata del Comune, evidenziando la necessità di un adeguamento. Pur essendo state convertite dalle lire in

euro, le tariffe non erano mai state aggiornate, un’operazione che normalmente si effettua ogni due o tre anni. Per questo motivo, abbiamo avviato una revisione complessiva con il supporto di Sst e della società Abaco, per avere un quadro aggiornato della situazione su tutto il territorio comunale”. Come risultato di questi controlli, alcune attività risultate non in regola con il Cup hanno ricevuto i bollettini di pagamento già da novembre 2024, mentre altre li stanno ricevendo in questi giorni, sempre con l’applicazione dell’importo minimo previsto dalla legge. “Se qualche commerciante ritiene di aver ricevuto il bollettino per errore, può rivolgersi a Sst per chiarire la propria posizione”, ha precisato il Sindaco. Per quanto riguarda l’emendamento presentato dal Partito Democratico sul calcolo del Cup per gli impianti pubblicitari, Armelao ha spie-

Veneto2 4 passa al sistema di ultima generazione DAB che permette di ascoltare anche la radio con una qualità audio per fetta. w w w ven eto 2 4.i t Chioggia

gato che la risoluzione n.3/DF del 20 luglio 2023 del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha già chiarito la corretta applicazione del canone, rendendo superflua qualsiasi ulteriore specificazione nel regolamento. L’emendamento è stato dunque bocciato in Consiglio. Il Sindaco ha poi concluso con un’affermazione netta: “È facile criticare e strumentalizzare qualsiasi decisione dell’Amministrazione quando non si hanno responsabilità dirette. Noi, invece, abbiamo l’obbligo di rispettare le regole e garantire la corretta gestione contabile del Comune”. Le modifiche al regolamento del Canone Unico Patrimoniale rappresentano quindi un passo importante per l’aggiornamento delle entrate comunali, cercando al contempo di venire incontro alle esigenze delle categorie economiche coinvolte.

Anna Bergantin

Un murale per celebrare sport e cultura

Un nuovo progetto artistico e sociale sta per prendere forma nel cuore di Chioggia. E’ stato ufficialmente siglato un protocollo d’intesa tra il Panathlon Club di Chioggia e l’Associazione Amici di Chioggia Città d’Arte. L’accordo prevede la realizzazione di un murale che verrà collocato in Calle San Giacomo, sulla parete del cortile del Patronato P. Raimondo Calcagno, gentilmente concessa dalla parrocchia di San Giacomo Apostolo. La Presidente del Panathlon Club, Stefania Lando, ha fortemente voluto questa iniziativa, coinvolgendo i soci del club affinché si facessero promotori dell’opera. “Si tratta di un dono che il Panathlon Club vuole fare alla sua città”, ha dichiarato la Lando, sottolineando l’importanza della partecipazione collettiva per portare a termine il progetto. L’autore del murale è il professor Dino Memmo, artista incaricato di realizzare l’opera destinata a riqualificare un’area centrale e molto frequentata della città. Il progetto gode del patrocinio del Comune di Chioggia e, secondo il cronoprogramma stabilito, l’opera sarà completata entro Pasqua di quest’anno. (a.b.)

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Il sindaco di Chioggia Mauro Armelao

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Trasporti Frigoriferi Portoviresi: innovazione

grando nuovi partner e sbarcando in territori con maggiori opportunità di crescita. La soddisfazione dei clienti è

ranzia sempre della consegna. Quando non c’è la consegna siamo sempre i

servizi», dichiara con orgoglio Cattin. L’azienda si distingue per la capacità tendo consegne puntuali e un servizio bilità a creare nuove linee su richiesta dei clienti e la rapidità nella gestione monianze concrete del suo impegno. mento ottimista: «Siamo convinti che

da». Questa filosofia si traduce in una strategia di implementazione annuale che mira a non rimanere mai fermi, ma a crescere costantemente. Trasporti

mente un’azienda di trasporti, ma un partner logistico che sa trasformare le pre al centro l’efficienza, l’innovazione

La

critica. L’esponente del PD torna su uno dei grandi temi per la città

Ponte sul Brenta: Montanariello attacca il sindaco Mauro Armelao

Si torna a parlare del Ponte sul Brenta e annesso sbarramento del cuneo salino. Come però accade da anni, si tratta solo di parole; perché nei fatti non si vede nulla di concreto. A rispolverare la discussione ci pensa Jonathan Montanariello (Pd), che in sede consigliare ha presentato un’interrogazione per fare il punto sulla vicenda. La polemica sollevata dall’esponente Dem è incentrata sulle promesse non mantenute dal primo cittadino Mauro Armelao: “Il 17 novembre 2021 il sindaco annunciava che si sarebbe partiti con i lavori entro marzoaprile 2022, con la conclusione prevista per l’estate 2024. Siamo ormai alle soglie dell’estate 2025 e non c’è ancora nulla di fatto”.

Le perplessità del consigliere sono incentrate sull’idea che il sindaco goda di scarsa considerazione nei “tavoli che contano” e viene così argomentata: “È davvero imbarazzante. Il sindaco ha scritto una lettera al suo segretario di partito Salvini e a un dirigente a Roma, che fino a ieri lavorava in Veneto. Si trattava della dottoressa Elisabetta Pellegrini, ex responsabile dell’unità infrastrut-

ture della Regione Veneto. È paradossale che il sindaco non attivi direttamente la filiera che tanto decanta. Avrebbe potu-

to chiedere alla vicepresidente della Regione, De Berti, di intervenire, oppure, quando si trova a fare selfie con Salvini sui palchi, farsi sentire su questo nodo che ancora oggi rimane irrisolto”. L’esponente del Pd ricorda come ci siano 60 milioni di euro fermi nelle casse comunali della legge speciale, soldi spendibili per una frazione attualmente isolata. Inevitabile che la questione rappresenti la “punta dell’iceberg” di una diatriba che si trascina da quasi tutto il mandato, con Montanariello che punta il dito sulle scelte del primo cittadino, a suo dire, indirizzate solo a catturare consensi dal punto di vista mediatico. “Siamo stanchi di una politica fatta di promesse non mantenute, che poi cerca sempre un colpevole quando le cose non vanno come dovrebbero” – tuona Montanariello, che poi aggiunge: “Spero che la città di Chioggia ricordi le occasioni e i treni persi a causa di questo sindaco. Armelao pensa che il consenso si costruisca con promesse e selfie, ma i cittadini sono stufi e vogliono fatti concreti”.

Luca Rapacciuolo

”Il mio Inferno”: grande successo per la mostra su Dante

X Un grande successo di pubblico e di interesse ha caratterizzato la mostra “Il mio Inferno –Dante profeta di speranza”, allestita presso il Museo Diocesano di Chioggia. In meno di tre settimane dalla sua apertura, l’esposizione ha superato i 1.500 visitatori, tra cui numerosi gruppi di studenti e appassionati di cultura. La mostra, che esplora il pensiero di Dante

Alighieri attraverso una nuova interpretazione, ha suscitato ampi consensi per la sua organizzazione impeccabile e l’approfondimento del messaggio dantesco. Con oltre 70 visite guidate effettuate, il percorso espositivo ha permesso ai visitatori di scoprire un Dante inedito, visto non solo come un poeta, ma anche come un “profeta di speranza” capace di rivolgersi anche al pubblico moderno. L’allestimento si è distinto per un’estetica coinvolgente, riuscendo a trasmettere la profondità del “Divina Commedia” attraverso una prospettiva innovativa. (a.b.)

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Jonathan Montanariello

La giornata. Un’iniziativa che continua a rafforzare il senso di appartenenza e identità

marinara

Raduno dei Comandanti della Capitaneria di Porto

L a Capitaneria di Porto di Chioggia rappresenta da sempre il motore della città. È grazie alla gestione del demanio che, negli anni ’60, si è sviluppato il turismo balneare, mentre negli anni ’80 si è avviato il potenziamento del porto nella nuova area di sviluppo in Val da Rio. La Guardia Costiera clodiense ha inoltre giocato un ruolo chiave nel supporto al settore della pesca, contribuendo alla crescita di un’economia che ha raggiunto livelli di eccellenza a livello nazionale. Non meno importante il contributo dato all’avvio del traffico passeggeri presso l’Isola Saloni, grazie alla sinergia con l’A.S.Po (Azienda Speciale della Camera di Commercio), una svolta strategica per la portualità, il turismo e l’economia locale.

Il 50° Comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia, il Capitano di Fregata Alessio Palmisano, ha accolto i suoi predecessori nella storica sede, aggiornandoli sulle attività operative della locale Guardia Costiera. Il confronto tra le diverse generazioni di comandanti ha testimoniato come il ruolo del-

la Capitaneria sia in costante evoluzione, ma con un filo conduttore immutabile: il servizio alla comunità e la salvaguardia del mare. La serata è proseguita con una cena conviviale in un noto ristorante di Chioggia, dove aneddoti e ricordi hanno reso l’atmosfera carica di emozione. Un momento di celebrazione della cultura marinara che ha trovato ulteriore slancio grazie all’Associazione culturale 7 Mari, il cui obiettivo è quello di promuovere e tramandare la tradizione marittima di Chioggia. Tanto l’interesse suscitato

che molti degli ex Comandanti hanno chiesto di associarsi per contribuire attivamente alle sue iniziative. Per il presidente dell’Associazione 7Mari, Oscar Nalesso, promotore dell’iniziativa, l’evento rappresenta ogni anno un’occasione per rinnovare il forte legame tra la Capitaneria di Porto e la città di Chioggia. Un vincolo che va oltre il servizio, mantenendo viva la tradizione e testimoniando il profondo senso di appartenenza di chi, a Chioggia, ha scritto un pezzo della propria storia di mare. Guendalina Ferro

Cinzio Gibin riceve un riconoscimento per la sua ventennale attività di direttore

Il raduno dei Comandanti che hanno guidato la Capitaneria di Porto locale, è un evento unico in Italia voluto e promosso da Oscar Nalesso, dal 2003 ad oggi. L’incontro, celebra il forte legame tra la Capitaneria e la città, sottolineando il ruolo strategico dell’ente nello sviluppo economico, portuale e della pesca

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Nella sempre suggestiva cornice artistica offerta dall’Oratorio della SS. Trinità a Chioggia il è stato presentato il n. 65 della pubblicazione semestrale “Chioggia. Rivista di Studi e Ricerche” con gli interventi di Matteo Doria (Le collezioni di Casa Bottari. Libri, quadri, raccolte scientifiche, medaglie e monete), di Fabrizio Boscolo Caporale (Giacomo Matteotti: un padre della democrazia italiana -un ricordo nel centenario della morte) e di Cinzio Gibin, che con questo numero conclude, dopo oltre vent’anni di attività, l’incarico di direttore della rivista semestrale di cui è stato tra i fondatori nel 1 988 e che ha fatto parte della redazione fin dal primo numero. In questo numero 65 troviamo in apertura un articolo di Gibin su “Linneo, storia naturale e Chioggia”. Lo studioso svedese vissuto nel Settecento ha permesso la classificazione di tutto

il materiale botanico e zoologico fino ad allora conosciuto e fu un punto di riferimento fondamentale per gli studiosi chioggiotti tra la metà del XVIII secolo e quello successivo. Gibin ricorda inoltre Paolo

Chiereghin, scomparso nel 2022, appassionato ed esperto ricercatore di minerali, socio fondatore del “Gruppo Naturalistico Linneo” di Chioggia. Alessia Boscolo Nata ha presentato le iscrizioni militari presenti a Chioggia e in particolare i “Graffiti delle Vedette della Prima

Guerra Mondiale sulla Torre del Duomo”, luogo scelto per avvertire la popolazione in caso di avvistamento di aerei nemici e, per quanto possibile, rispondere al fuoco nemico in caso di attacco e bombardamento. La società e l’economia di Chioggia nel periodo dal 1798 al 1818 sotto la dominazione dell’Impero napoleonico francese prima e poi dell’Impero asburgico è ampiamente analizzata da Sergio Perini. Francesco Callegari propone degli itinerari cicloturistici “In bici dalla foce del Brenta alla foce dell’Adige per i vecchi canali” per conoscere il territorio attraverso un percorso in bicicletta. Nel corso della presentazione del n. 65 della rivista “Chioggia” il vicesindaco e assessore alla cultura Elena Zennaro ha consegnato un riconoscimento a Cinzio Gibin per il più che ventennale lavoro svolto quale direttore della pubblicazione semestrale. (e.f.)

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Chioggia

L’iniziativa.

Oltre 400 studenti delle scuole superiori si impegnano nella prevenzione dei tumori

Con il “Progetto Martina” i giovani scelgono di informarsi

S

ono oltre 400 gli studenti delle classi quarte degli istituti superiori di Chioggia - Liceo Veronese, Itis Augusto Righi, Itc Domenico Cestari e Istituto Enogastronomico Sandonà - che hanno partecipato al “Progetto Martina”, un service organizzato dal Lions Club Chioggia Sottomarina nel corso di quest’anno sociale presieduto da Laura Morelli. Martina era una donna molto giovane, colpita da tumore alla mammella, che ha lasciato un testamento: “Informare ed educare i giovani ad avere maggior cura della propria salute ... certe malattie sono rare nei giovani, ma, purtroppo, proprio nei giovani hanno conseguenze pesanti”.

Al Progetto Martina collaborano vari medici specialisti - la dottoressa Cristina Zennaro (dermatologa), il dottor Andrea Nogara (endocrinologo), il dott. Luca Oselladore (cardiologo), il dott. Renato Spinadin (urologo) - che hanno fornito agli studenti informazioni di alcuni tumori, offrendo un’informazione corretta con metodologia non traumatizzante, mettendo in evidenza l’efficacia della prevenzione primaria: scelta di un corretto stile di vita (alimentazione e adeguata attività fisica), diagnosi tempestiva – preventiva.

All’efficacia delle azioni preventive è stato dedicato anche un recente meeting del Lions Club Chioggia Sottomarina tenutosi alla Darsena Le Saline dove sono intervenuti la Coordinatrice distrettuale del Progetto Martina dottoressa Rosabianca Guglielmi (Medico Oncologo Radioterapista), l’ingegnere Alessandro Bertino del Lions Club Treviso Europa, la dottoressa Teresa Capoani (Medico di Medicina Generale).

la prevenzione dei tumori della tiroide, del collo dell’utero, della mammella, del testicolo, del melanoma.

L’attenzione e l’interesse dei ragazzi aumenta di anno in anno; rimane quindi molto importante informarli in modo

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corretto e adeguato su come evitare la comparsa di tumori, come accrescere le possibilità di guarigione: oggi è possibile evitare molti tumori e aumentare la probabilità di guarigione con la conoscenza e l’applicazione di semplici accorgimenti. Dai questionari compilati dagli studenti risulta che circa il 50% ha cambiato stile di vita. Si può così stimare che, grazie alle informazioni ricevute, gli studenti avranno una riduzione di rischio di contrarre un tumore, nell’arco della loro vita, del 30-50%.

Eugenio Ferrarese

E’ stata da tutti sottolineata l’importanza dell’azione sociale finalizzata alla sensibilizzazione delle giovani generazioni, con la consapevolezza che una qualificata informazione preventiva ha non solo un valore formativo e culturale, ma è anche un fattore di salvaguardia della salute e del benessere fisico. Sono state inoltre fornite informazioni per

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Al via il 4 maggio la marcia non competitiva “Caminà per Ciosa e Marina”

Migliaia di appassionati podisti sono attesi domenica 4 maggio 2025 per la 40a edizione della marcia non competitiva “Caminà per Ciosa e Marina”. Si tratta di un evento ludico-motorio a passo libero aperto a tutti, anche a persone con disabilità, organizzato dal gruppo podistico ASD Marathon Cavalli Marini di Chioggia con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, SST, Proloco Chioggia Sottomarina, di varie associazioni di volontariato (Avis, Uildm…), il sostegno di

numerosi sponsor e l’ospitalità concessa dalla scuola professionale Enaip. I podisti potranno scegliere tra due percorsi: 6 chilometri e 15 chilometri. Si potrà partire dalle 8 alle 9 dall’Isola dell’Unione che sarà anche il punto di arrivo dopo aver transitato per le calli, i ponti e altri punti caratteristici del centro storico di Chioggia, la pista ciclabile del Lusenzo, la spiaggia e la diga di Sottomarina: da una parte la laguna sud di Venezia e dall’altra il mare Adriatico. All’edizione dello scorso anno hanno partecipato oltre 3000 sportivi giunti da tutto il Veneto e da altre regioni italiane che al traguardo hanno potuto anche degustare gratuitamente i prodotti tipici della tradizione ittica chioggiotta. Nell’ambito della “Caminà per Ciosa e Marina” si terranno anche i festeggiamenti per il 50° anniversario della Fiasp (Federazione italiana amatori sport per tutti) che assegnerà “il Trofeo del Cinquantenario”. L’Asd Marathon Cavalli Marini conta circa 150 iscritti che nel corso dell’anno si cimentano nelle più svariate competizioni agonistiche e ludiche in Italia. L’associazione “Cavalli Marini” è anche molto attiva nel sociale. Da alcuni anni partecipa alla “Run4Hope “, corsa a staffetta che si svolge in tutta Italia, che promuove e raccoglie fondi per la ricerca contro il cancro e collabora con la VeniceMarathon nell’organizzazione della Family Run che coinvolge migliaia di studenti delle scuole del territorio provinciale. (e.f.)

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Arte. La sua opera è stata collocata in mostra permanente

Il genio di Sandro Varagnolo: un viaggio tra pittura e scultura

Alcune opere realizzate da Sandro Varagnolo sono state collocate in mostra permanente nelle sale del ristorante

Riva Vena a Chioggia e tra queste spicca un quadro-scultura dal titolo “Visioni cubiche del Canal Vena”. Dipinto ad olio su legno, realizzato secondo le più recenti ricerche dell’artista chioggiotto, l’opera di notevoli dimensioni

è un’interpretazione inusuale, quasi astratta, di questo punto caratteristico della città di Chioggia che, attraverso forme geometrizzate e colori opportunamente dosati, cattura l’essenza della forma creando continui cambiamenti dovuti alla proiezione della luce e delle ombre sulla scultura stessa.

“La visione dal vivo – sottolinea

Sandro Varagnolo - è particolarmente indicata perché, essendo un’opera pittorica e scultorea ad alto rilievo, lo spostamento della luce o del punto di osservazione ne cambia sia i volumi che la visione, un po’ come avviene per la città che durante il divenire della luce cambia d’atmosfera creando emozioni visive sempre diverse”.

Da sempre appassionato e studioso della pittura antica, Varagnolo inizia da autodidatta successivamente perfezionando le proprie conoscenze artistiche con corsi specifici di studio dei procedimenti della pittura antica a Venezia. Ha ottenuto vari riconoscimenti in concorsi nazionali ed ha presentato le sue opere sia in mostre personali che collettive. Nel 2019 ha partecipato alla Biennale di Venezia nel Padiglione del Bangladesh.

L’attività artistica spazia tra pittura, scultura ed istallazioni contemporanee anche di grandi dimensioni (“le mani” che occu-

pavano un tratto di Canal Vena di 90 metri di lunghezza); rimane costante la ricerca artistica attenta alla rielaborazioni, in senso contemporaneo, della tradizione pittorica antica sempre proiettata sul futuro.

Nel catalogo edito dall’Istituto Nazionale di Cultura a cura del noto critico e storico dell’arte

Giorgio Gregorio Grasso dal titolo “Lo stato dell’arte ai tempi della 60a Biennale di Venezia” compare anche un’opera realizzata da Varagnolo nel 2023, “Black Angel”, un olio su lino di 80x60 cm che rappresenta la personificazione di una scultura d’angelo geometrizzata cubica.

Eugenio Ferrarese

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Silvio Sambo: un campione con la vela e il mare nel Dna

Silvio Sambo è un campione della vela. Ha vinto tantissimo e vuole continuare a farlo. Per l’atleta questo non è solo uno sport, ma una filosofia di vita: sacrificio, passione e amicizia sono gli ideali che lo governano.

L

a vela è sempre stata una parte fondamentale dell’avventurosa vita di Silvio Sambo. Il suo viaggio in questo mondo inizia in modo romantico. Fin da bambino, al fianco di suo padre, ha vissuto il mare condividendo molti viaggi a bordo di una barchetta a vela. Da quel momento, questo sport gli è rimasto attaccato alla pelle, tatuato nel Dna. Da 51 anni, infatti, Sambo prosegue un percorso

che sembra non aver alcuna intenzione di interrompere. “Ho iniziato a 7 anni, quando mi sono iscritto al Circolo Nautico Chioggia (Cnc). Da allora, sono

sempre stato qui. È casa per me. Sono chioggiotto e questi sono i colori con cui corro”. E nonostante una carriera costellata di successi, con sette campionati italiani, due titoli europei, un terzo posto ai Mondiali e tanto altro, Sambo, mantiene la stessa fame e determinazione di inizio carriera: “Voglio togliermi ancora tante soddisfazioni”.

Nel 2024, la sua partecipazione alla Marina Militare Nastro Rosa Tour Veloce, una delle regate offshore più dure e prestigiose, la più lunga del Mediterraneo, ha segnato un altro grande traguardo; si tratta di una vera e propria missione impossibile: 10 giorni di navigazione senza sonno e con pochissimi momenti per mangiare, per affrontare il mare italiano, uno dei più complicati del mondo. “Siamo stati selezionati tra i migliori skipper offshore italiani e internazionali per questa regata. Non è stato facile, soprattutto perché ho gareggiato con un compagno, Manuel Polo, con cui non correvo da anni. Siamo stati avvisati della gara all’ultimo, quindi avevamo poco tempo per prepararci, non abbiamo avuto la possibilità di fare molte prove pratiche. Abbiamo, però, prov-

veduto ad organizzare il tutto nel miglior modo possibile: la barca era pronta e avevamo a disposizione tutto quello che ci serviva”.

Questa regata, che ha visto la partecipazione di alcuni dei migliori velisti del panorama della vela, ha fatto vivere a Sambo una delle esperienze più emozionanti della sua ricca carriera. “Abbiamo circumnavigato l’Italia, passando accanto ai fari più belli del nostro paese. Si partiva da Venezia per arrivare a Genova, passando per la Sicilia. Il mare era sempre in movimento e la competizione tra le barche era serrata. Eravamo tutti vicini. Non ci sono molte occasioni in cui la distanza tra i parteci-

panti è così ridotta. È stato incredibile. Siamo arrivati terzi, a 40 minuti dal primo posto. Un risultato straordinario. Adesso sono pronto per riprovarci a novembre, quando si partirà da Genova per arrivare a Venezia”. La passione del velista clo-

diense non vuole saperne di fermarsi: “Farò anche il prossimo campionato italiano offshore a Trieste e poi il Mondiale a Monfalcone”, annuncia con determinazione. “Non smetto mai di sognare e puntare alla vittoria. Poi, oltre al raggiungimento degli obiettivi, quel che conta è stare bene con il proprio equipaggio. Questo è il più grande successo”.

Uno dei ricordi più belli per Silvio resta, a proposito, quello legato alle gare con suo padre, l’uomo che gli ha trasmesso la passione per questo sport ed è stato il suo primo grande maestro. “Ho sempre corso con equipaggi di amici. Ogni vittoria e ogni sconfitta sono state una parte di questa grande avventura. Ma il legame con mio padre è indissolubile, con lui è iniziato tutto. Oggi non gareggia più, ma è il mio primo tifoso”.

Oltre a dedicarsi all’agonismo, Silvio è anche istruttore e gestisce la scuola di vela “Sambo Yachting” a Chioggia, fon-

data nel 1986 proprio insieme a papà Paolo: “È una scuola storica per la nostra città. Chioggia è un luogo privilegiato, abbiamo una tradizione velica molto forte e un legame inspiegabile con il mare”.

Il Circolo Nautico Chioggia, con cui Sambo sta affrontando la sua carriera, ha forgiato altri grandi talenti, come Silvia Zennaro, Enrico Zennaro e Marco Schiavuta, che hanno raggiunto prestigiosi traguardi internazionali. “C’è una tradizione fortissima di velisti chioggiotti. Noi lavoriamo con il mare, è un qualcosa di naturale. La vela è nel nostro Dna, da sempre”. E per Silvio Sambo, la vela non è solo uno sport, ma una filosofia di vita: sacrificio, passione e amicizia sono gli ideali che governano questa disciplina. Ogni vittoria è condivisa con l’equipaggio. E poi c’è appunto il mare, che per Chioggia e per i chioggiotti rappresenta e rappresenterà sempre una parte fondamentale della vita.

Stefano Parpajola

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Massimo, anni 43 montatore di Tecno Crane da 34 anni.

Il conto alla rovescia

Se Zaia non sarà della partita, come appare molto probabile, gli scenari nella nostra regione muteranno in modo estremamente significativo perché il buon Luca in questi quindici anni, oltre ad essere alla guida di una delle più importanti regioni italiane, si è, nella sostanza e ancora di più nel percepito, immedesimato con il suo territorio e viceversa.

In buona sostanza il volto, il modo di pensare e quello di sentirsi parte del Veneto in questi anni è stato Luca Zaia come ha dimostrato la percentuale record con la quale

è stato rieletto nel 2020: un 77% che indica come al di là dell’orientamento politico e persino del giudizio amministrativi i Veneti, in modo trasversale, si sono riconosciuti nel Presidente.

Questo cambio epocale ovviamente si incrocia con l’incremento esponenziale del consenso politico di Fratelli d’Italia che, non a caso, chiede per uno dei suoi la presidenza del Veneto. E qui volano gli stracci: per la Lega il Veneto rappresenta la linea del Piave che non può essere valicata e ancora meno sfondata a forza. Le armi sono affilate e le prossime settimane ci diranno chi la spunterà. Sul versante opposto il centrosinistra dallo scorso luglio

ha definito il perimetro della propria coalizione, anche questo caso una bella novità visto che nelle tornate precedenti il campo non era poi così largo – questa volta va, per semplificare, da Italia Viva al Movimento 5Stelle – e soprattutto non era stato definito con così tanto anticipo. Basterà per essere maggiormente competitivi rispetto allo striminzito 15,7% incassato cinque anni fa da Arturo Lorenzoni? Difficile dirlo. Molto dipenderà dal candidato Presidente che saranno in grado di mettere in campo e che, ancora, non si vede all’orizzonte proprio come accade nel centrodestra anche se per ragioni diametralmente opposte.

Il caso. Zaia coglie subito la palla al balzo e sottolinea anche il risparmio economico

Elezioni a primavera 2026, arriva l’assist di Piantedosi: “Le Regioni hanno autonomia”

Elezioni regionali, si riaffaccia l’ipotesi di elezioni nella primavera 2026, anziché alla scadenza autunnale di quest’anno come ormai sembrava ormai assodato. A sparigliare le carte è stato nientemeno che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, da Venezia, con Zaia a fianco. “Le Regioni hanno

tiva regionale preveda una “finestra” per le elezioni in primavera. “Adesso è necessario verificare se questa norma regionale sia in linea con la legislazione nazionale”, ha aggiunto Piantedosi, specificando che, nel caso di divergenze, sarà la normativa nazionale a prevalere. In ogni caso, la possibilità di tenere

piena autonomia sulla data delle elezioni”, ha dichiarato il ministro confermando che la normativa regionale può stabilire il periodo del voto, anche se è necessario un allineamento con la legislazione nazionale. Ma na anche sottolineato che tutte le Regioni godono di piena autonomia nella determinazione della data delle proprie elezioni. E infatti lo stesso Zaia aveva recentemente messo in evidenza come la norma-

elezioni primaverili rimane un’opzione valida, purché vi sia un allineamento tra le disposizioni regionali e quelle nazionali.

Dal canto suo Zaia ha ribadito che sarebbe preferibile svolgere le prossime elezioni regionali nella primavera del 2026 anziché in autunno. Secondo il governatore veneto la scelta della primavera comporterebbe un notevole risparmio economico, considerato le elezioni

per gli altri enti locali, come il Comune di Venezia, sono già in calendario per maggio 2026.

“La primavera sarebbe la soluzione migliore, visto che consentirebbe di risparmiare molti milioni di euro”, ha sottolineato il presidente del Veneto, evidenziando la differenza tra la legge regionale del Veneto, che prevede una sola convo-

cazione elettorale primaverile, e la prassi consolidata che indica l’autunno come termine naturale per il voto, coincidente con la scadenza quinquennale.

Zaia ha aggiunto che l’amministrazione sta attualmente compiendo le verifiche giuridiche necessarie per chiarire quale sia la normativa prevalente e determinare la data

definitiva delle elezioni. “Fino a tre mesi prima, possiamo ancora decidere. Se la convocazione sarà autunnale, il termine ultimo per il voto è tra il 25 e il 23 novembre”, ha concluso il presidente. Considerazioni che ora potrebbero fare breccia e rafforzare il “partito” che vuole andare al voto non prima del 2026.

Il caso. Il Pd insorge, Camani: “Basta giocare con la democrazia”
Sulla data del voto è già battaglia politica, Martella attacca: “Il Veneto non è vostro”

“Le elezioni regionali si tengono ogni cinque anni. Punto. Non lo dice il PD, lo dice la legge”, afferma il senatore Andrea Martella. Il segretario regionale del Partito Democratico critica duramente Piantedosi e Zaia, accusandoli di voler piegare le regole per posticipare il voto. “È clamoroso che si voglia riaprire una discussione che dovrebbe essere chiusa da tempo. E subito Zaia coglie la palla al balzo per rilanciare l’idea di uno slittamento delle elezioni al prossimo anno, con il solito ‘approfondimento giuridico’ utile solo a guadagnare altri mesi di potere”.

Il riferimento è alla proposta, già avanzata in passato, di posticipare il voto oltre la scadenza naturale della legislatura, sulla base di un’interpretazione normativa controversa. Una strategia che per il Partito Democratico avrebbe il solo scopo di

prolungare artificialmente il mandato della giunta uscente.

Martella respinge con forza anche il richiamo alla consuetudine del voto in primavera. “Nel 2020 si votò in autunno solo per l’emergenza Covid, un fatto eccezionale. Oggi non c’è alcuna emergenza, né sanitaria né giuridica, che giustifichi uno slittamento. Solo l’ostinazione di una classe dirigente che, dopo trent’anni di governo ininterrotto, non vuole lasciare il potere. Ma prorogare artificialmente una legislatura di sette-otto mesi, senza alcuna base normativa, è uno schiaffo alla democrazia”.

Il senatore dem sottolinea come la vera priorità dovrebbe essere un cambio di guida per affrontare i problemi concreti della Regione. “Zaia pensa solo a restare in carica qualche mese in più, mentre il Veneto affronta emergenze gravi: la crisi della

sanità pubblica, il caro vita, la fuga dei giovani, i dazi che minacciano le imprese, l’emergenza abitativa. Serve un nuovo governo regionale, con una visione nuova, energie nuove e una classe dirigente all’altezza delle sfide del presente. Il Veneto non è una proprietà privata”.

Per Vanessa Camani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, “sarebbe illegittimo se Zaia, sulla base di una presunta autonomia decisionale, e senza alcuna buona ragione, non dovesse sciogliere il Consiglio regionale nei tempi previsti dalla legge. Basta giocare con la democrazia”.

“Qui si gioca con i diritti dei cittadini”, aggiunge il consigliere regionale Arturo Lorenzoni: “Il centrodestra spinge per un rinvio delle consultazioni per provare a sistemare i conflitti interni, sempre più evidenti”.

Il governatore Luca Zaia e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi

Il Veneto supera i 73 milioni di presenze

“I l 2024 segna un altro anno di crescita, consolidando il primato della nostra regione nel panorama turistico italiano con un incremento del 3,3 per cento negli arrivi e del 2,2 per cento nelle presenze, che superano i 73 milioni. Di fatto, siamo la destinazione di riferimento per i viaggiatori internazionali, con un aumento significativo della quota straniera. Ma siamo anche una regione che cresce e innova per offrire un’esperienza capace di soddisfare sia il mercato consolidato sia la domanda di viaggiatori più sensibili al mondo legato alla sostenibilità”.

Così l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ha presentato i numeri della statistica regionale, legati al comparto turistico dello scorso anno, che certificano la piena ripresa e il superamento dell’attrattività pre-pandemica, con numeri superiori a quelli del 2019 in tutte le principali tipologie di destinazione.

Le diverse aree turistiche del Veneto registrano un aumento di arrivi, con numeri in

Venturini: “Un tavolo regionale per la sicurezza degli operatori sanitari”

“È una buona notizia l’organizzazione del Tavolo regionale permanente per la prevenzione e la protezione dagli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, un passo fondamentale per garantire maggiore sicurezza ai professionisti della sanità.” – così Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, annuncia la decisione della Regione Veneto di istituire questo organismo, che sarà composto da rappresentanti delle aziende sanitarie, delle associazioni di categoria e delle istituzioni regionali, con il compito di monitorare il fenomeno delle aggressioni e proporre soluzioni concrete. Tra le sue funzioni principali vi è anche la redazione del Piano regionale per la prevenzione degli atti di violenza.

Il Piano definirà interventi concreti per ridurre i rischi nelle strutture sanitarie, mi-

gliorare la gestione degli episodi di violenza, rafforzare la formazione del personale e promuovere una cultura di prevenzione e accoglienza nei contesti ospedalieri.

Venturini ha inoltre evidenziato l’importanza di intervenire sulle criticità nei Pronto Soccorso, proponendo l’introduzione di procedure specifiche per la gestione di pazienti in stato di alterazione, spesso coinvolti in episodi di violenza. “Serve un sistema strutturato di valutazione delle condizioni psichiche dei pazienti, al pari della classificazione delle emergenze cliniche, per proteggere sia gli operatori che i cittadini” – sottolinea Venturini.

Con questa iniziativa, la Regione Veneto conferma il proprio impegno nella tutela degli operatori sanitari, mettendo in atto misure concrete per affrontare un problema sempre più urgente.

crescita per mare, città d’arte, lago e montagna. L’interesse internazionale è in continua espansione, con un incremento del 5,9 per cento negli arrivi di turisti stranieri e del 4 per cento nelle loro presenze. Al contrario, il turismo italiano segna un lieve calo (-1,5 per cento negli arrivi, -1,8 per cento nelle presenze).

Le località termali registrano un lieve rallentamento, con una diminuzione degli arrivi complessivi dello 0,1 per cento, dovuta a una flessione della domanda italiana (-1,1 per cento), non completamente compensata dall’aumento della clientela straniera (+2,9 per cento).

Tra i mercati esteri, la Germania si conferma il principale bacino turistico per il Veneto, con un incremento del 2,3 per cento negli arrivi e del 2 per cento nelle presenze, raggiungendo numeri mai così elevati. In ripresa anche il turismo cinese, che sebbene sia ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici, continua a registrare segnali positivi

“L’impegno della Regione continua a esse-

re orientato alla valorizzazione del territorio e alla promozione di un turismo sostenibile e di qualità, grazie anche al grande lavoro degli operatori del settore – prosegue Caner -. Le strutture alberghiere si confermano stabili, mentre il settore extralberghiero registra un incremento del 3,8 per cento delle presenze grazie anche all’importante lavoro di coordinamento che ci ha permesso di tracciare e regolarizzare le strutture già presenti”.

“Quello che emerge è un Veneto che non è solo mare e città d’arte, ma una regione capace di offrire esperienze autentiche in ogni stagione. La crescita delle Colline del Prosecco e dei Colli Euganei dimostra che i turisti cercano sempre più un contatto diretto con la natura, la cultura e le eccellenze enogastronomiche locali – conclude l’assessore -. Questi risultati sono il frutto di una strategia regionale che mette al centro la valorizzazione del territorio e la promozione di un turismo sostenibile e di qualità, capace di generare valore per cittadini e imprese”. (r.r.)

Eventi sportivi, contributi per associazioni e società

Ammontano a 300 mila euro i contributi per l’organizzazione e realizzazione di eventi sportivi previsti dal piano annuale per lo sport 2025 messo a punto dalla regione per sostenere la pratica sportiva in Veneto. Il bando è aperto alle associazioni e società sportive venete regolarmente iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche del Dipartimento nazionale per lo sport. Ogni società o associazione sportiva può presentare una sola domanda per un unico evento da realizzare nel 2025, il contributo coprirà fino al 70 per cento delle spese ritenute ammissibili.

“Siamo in linea con la precedente programmazione regionale in ambito sportivo, - spiega l’assessore regionale allo sport Cristiano Corazzari - un lavoro che sta dando i suoi frutti in termini di sostegno

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al movimento sportivo e di attrattività per i grandi eventi dello sport, primo tra tutti l’appuntamento con i Giochi di Milano-Cortina 2026. La convinzione è che lo sport sia uno strumento privilegiato per trasmettere uno stile di vita sano oltre a validi principi educativi capaci di formare i buoni cittadini del domani. Quest’anno lo stanziamento complessivo regionale per il mondo sportivo è di 17,5 milioni di euro, di cui 930 mila per la pratica sportiva e la parte rimanente verrà spesa per l’impiantistica sportiva”.

L’evento.

Confindustria Veneto Est ha proposto 59 incontri, patto con i sindaci

Sostenibilità, il Veneto fa ancora scuola: le imprese green crescono più del doppio

I

n un’epoca di cambiamenti climatici e incertezze economiche, la sostenibilità non è più un optional, ma una necessità. E il Veneto, con le sue 470 società benefit, si conferma un modello virtuoso. I dati presentati da Confindustria Veneto Est alla settimana della sostenibilità sono inequivocabili: nel triennio 2021-2023, queste aziende hanno registrato un aumento medio del fatturato del 26%, contro il 15,4% delle imprese tradizionali.

Il Move Hotel di Mogliano Veneto ha ospitato 59 incontri dedicati alle sfide e alle opportunità della transizione sostenibile per imprese, territori e comunità. L’evento ha messo al centro tematiche cruciali come ambiente, governance, sociale ed energia, con l’obiettivo di tracciare strategie concrete per un futuro più sostenibile. Giunto alla sua quarta edizione, è stato un’importante occasione di riflessione e confronto sulle sfide globali legate a clima, tecnologia ed energia,

coinvolgendo istituzioni, aziende e cittadini in un ampio dibattito sui temi ambientali e sociali.

“La sostenibilità è una leva di crescita”, ha ricordato Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est. “Un’opportunità per innovare, essere più efficienti e resilienti”. Parole che trovano conferma nei numeri: le Società Benefit non solo crescono di più, ma sono anche più produttive, redistribuiscono più valore ai dipendenti e sono più propense all’innovazione e all’internazionalizzazione.

Tuttavia, il percorso verso una transizione sostenibile è ancora in salita, soprattutto per le piccole e medie imprese, spina dorsale dell’economia locale. Il nostro è un approccio pragmatico alla sostenibilità quale opportunità di innovazione, efficienza e resilienza. Una forza trasformativa che se anche nel breve può comportare costi o investimenti aggiuntivi per le imprese, ha la capacità di ridisegnare modelli di business e set-

tori produttivi per creare il valore di domani. Va approcciata senza ideologismi ma con uno sguardo saggio di lungo termine. La sfida è coniugare competitività e sostenibilità, nei modi e tempi giusti, con semplificazione normativa, adeguati stimoli agli investimenti, alleanze di filiera”.

“Servono semplificazioni normative, incentivi fiscali e maggiori facilitazioni al credito”, ha sottolineato Carlo Cici, Partner, Head of Sustainability The European House - Ambrosetti. “Dobbiamo trovare un equilibrio tra regolamentazioni e incentivi, per evitare che il costo della transizione ricada sui soggetti più vulnerabili. Solo in Europa rischiano di passare dagli attuali 50 miliardi a più di un trilione l’anno a fine secolo. Siamo oltre il km 22 della maratona per la transizione e abbiamo già ottenuto risultati significativi, ma ora ci attendono nuove sfide e il contesto odierno sempre più richiede alle aziende lucidità, visione e chiarezza

di idee per stabilire non tanto la direzione da prendere, quanto la velocità e l’approccio da dare alla transizione”.

La transizione verso un’economia sostenibile è irreversibile”, ha ribadito Lara Ponti, Vice Presidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG. “Dobbiamo costruire un futuro solido, equo e duraturo per le generazioni future”.

E’ stato è stato tracciato anche il percorso per la realizzazione della “Città Sostenibile”, con la firma del Patto per la qualità dell’aria e il miglioramento de-

gli ecosistemi urbani. I sindaci di Milano, Giuseppe Sala, Torino, Stefano Lo Russo e Treviso, Mario Conte, hanno discusso delle azioni comuni e delle sfide urgenti per migliorare l’ambiente urbano e contrastare l’inquinamento, in linea con l’appello del Patto dei Sindaci per una Pianura Padana che respiri.

I quattro Comuni capoluogo, Padova, Treviso, Venezia e Rovigo, hanno presentato le loro iniziative di sostenibilità, con interventi di esponenti istituzionali locali, come gli assessori all’ambiente dei vari Comuni.

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Reati tributari, tra false dichiarazioni, fatture inesistenti e imposte non pagate

Il decreto legislativo 10 marzo 2000 n.74, dal significativo titolo “Nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto”, si occupa di tutti i principali reati tributari. Su tale provvedimento vi sono stati vari interventi successivi, ad esempio sulle soglie di punibilità, sulle attenuanti, sulla prescrizione: anche per ragioni di spazio, ci occupiamo solo delle norme attualmente in vigore, relative a reati conseguenti a dichiarazioni dei redditi (od omissioni) rinviando al prossimo articolo la trattazione degli altri reati.

Seguiamo l’esposizione del succitato decreto legislativo: ARTICOLO 2-“dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”. Il reato si realizza quando si presenta una dichiarazione utilizzando documentazione falsa, non basta la mera detenzione. La pena é da quattro ad otto anni. Se l’ammontare degli elementi fittizi é inferiore a euro centomila la pena è da un anno e sei mesi a sei anni. ARTICOLO 3: “Dichiarazione fraudolenta mediante altri raggiri”. Tale reato sussiste quando si ricorre a documentazione fraudolenta diversa da quella di cui all’articolo 2, per tentare di sottrarsi in tutto o in parte al pagamento delle imposte. La pena é da tre a otto anni, debbono però sussistere congiuntamente i seguenti presupposti: a) l’imposta evasa é superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte , a 30.000 euro;

b) l’ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti alla tassazione deve essere superiore al 5% indicato nella dichiarazione o, comunque, deve essere superiore a 1.500.000 euro ovvero l’ammontare complessivo degli elementi attivi deve essere superiore al 5% dell’importo dell’imposta medesima o comunque a 30.000 euro.

ARTICOLO 4) “Fuori dei casi previsti dagli articoli 2 e 3 é punito con la reclusione da due a quattro anni e sei mesi chiunque, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, indica in una delle dichiarazioni annuali relative a dette imposte elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo od elementi passivi inesistenti, quando congiuntamente: 1) l’imposta evasa é superiore con riferimento a taluna delle singole imposte a euro centomila ; 2) l’ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all’imposizione, anche mediante indicazione di elementi passivi inesistenti, é superiore al dieci per cento dell’ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque, é superiore a euro due milioni”.

ARTICOLO 5) Omessa dichiarazione. 1 ) “E’ punito con la reclusione da due a cinque anni chiunque al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, non presenta, essendovi obbligato, una delle dichiarazioni relative a dette imposte, quando l’imposta

evasa é superiore, con riferimento a taluna delle singole imposte ad euro cinquantamila. 1) bis . E’ punito con la reclusione da due a cinque anni chiunque non presenta, essendovi obbligato, la dichiarazione di sostituto d’imposta, quando l’ammontare delle ritenute non versate é superiore e euro cinquantamila. Ai fini della disposizione prevista dai commi 1 e 1bis non si considera omessa la dichiarazione presentata entro novanta giorni dalla scadenza del termine o non sottoscritta o non redatta su uno stampato conforme al modello prescritto”.

Per tutti questi reati é prevista una causa di non punibilità qualora i debiti tributari siano integralmente estinti a seguito di ravvedimento operoso o della presentazione della dichiarazione omessa entro il termine di presentazione dell’imposta relativa al periodo successivo solo però se non vi sia stata da parte dell’autorità competente anche un solo inizio di attività ispettiva. Diversamente tale eventuale integrale pagamento comporta la riduzione della pena fino alla metà. I reati in questione si considerano consumati alla data di presentazione della dichiarazione relativa alle imposte o, in caso di omissione alla scadenza del termine prorogato. Oltre alle interruzioni delle prescrizioni d’ordine generale, ne é aggiunta una specifica e cioè la notifica dal verbale di constatazione o d’accertamento.

L’avvocato Luigi Migliorini, del Foro di Rovigo, firma la nostra rubrica di approfondimento di temi che ruotano attorno alla giustizia, al diritto e all’applicazione delle leggi. L’avvocato Migliorni è pubblicista e scrittore, ha pubblicato quattro libri.

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Da lunedì 9 a venerdì 13 giugno 2025

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LSanità: 4 milioni per fermare le aggressioni, il piano high-tech del Veneto

a Regione Veneto lancia un piano innovativo contro le aggressioni ai medici e infermieri, con un investimento da 4 milioni di euro e l’introduzione di tecnologie avanzate per garantire maggiore sicurezza nei reparti.

Il governatore Luca Zaia ha presentato la strategia “antiviolenza”, che prevede l’uso di braccialetti con allarme per il personale e microcamere sperimentate nell’Ulss 4 Veneto Orientale, in grado di registrare immagini e audio in tempo reale.

“La situazione è grave – ha dichiarato Zaia –. Nel 2024 si sono verificati 2.595 episodi di violenza in Veneto, un numero in crescita. Non possiamo tollerare che chi lavora per salvare vite sia esposto a questi rischi. Servono strumenti efficaci per individuare e punire i responsabili”.

Il piano non si limita all’acquisto dei dispositivi, ma punta a integrarli con l’intel-

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ligenza artificiale per analizzare comportamenti e prevenire episodi di violenza prima che accadano.

L’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha evidenziato l’urgenza di interventi concreti: “La paura di aggressioni è tra i principali motivi di dimissioni nella sanità pubblica. Dal 2022 abbiamo formato 5.000 operatori, ma ora servono misure immediate”.

Secondo i dati regionali, il problema è diffuso in tutta Italia: ogni anno si registrano oltre 25.000 aggressioni, ma nel 69% dei casi non viene sporta denuncia. Con questa iniziativa, il Veneto si conferma tra le Regioni più avanzate nella tutela del personale sanitario, adottando soluzioni tecnologiche per rendere gli ospedali più sicuri.

Bigon

Aumentano i centri per i disturbi alimentari: un passo avanti nella salute pubblica

Secondo l’Istituto Superiore della Sanità il numero dei centri dedicati ai disturbi alimentari è salito a 214, un incremento notevole rispetto ai 180 registrati nell’ottobre 2024. Questo aumento non è solo una questione di numeri, ma rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro un problema che colpisce sempre più persone, soprattutto giovani.

Un aspetto particolarmente rilevante di questa crescita è l’attenzione rivolta ai pazienti più giovani. Un centro su cinque è attrezzato per fornire assistenza anche ai minori di sei anni, un dato che sottolinea l’importanza di intervenire precocemente. Inoltre, il 51% dei centri è in grado di accogliere ragazzi e ragazze tra i 7 e i 12 anni. Questa capacità di adattamento alle esigenze dei più piccoli è cruciale, poiché i disturbi alimentari possono manifestarsi già in tenera età, con conseguenze che si protraggono nel tempo se non affrontate adeguatamente.

L’espansione della rete di centri per i disturbi alimentari in Italia non è uniforme, ma presenta delle peculiarità territoriali. Al Nord si contano 79 centri, mentre il Centro Italia ne ospita 34. Al Sud e nelle isole, invece, sono presenti 51 strutture. Questa distribuzione riflette in parte le differenze socio-economiche e culturali tra le diverse aree del Paese, ma anche la crescente consapevolezza della necessità di affrontare i disturbi alimentari in modo capillare e accessibile.

In Veneto nel biennio 2022-2023 sono state registrate 1.350 prime visite, 3.000 pazienti seguiti, 1.000 ricoveri e 350 accessi al Pronto Soccorso, numeri rilevanti. E il Veneto è ben strutturato su questo fronte, con due Centri di Riferimento regionali (le Azienda Ospedaliere di Padova e Verona) tre provinciali (le Ullss 2 Marca Trevigiana, 4 Veneto Orientale e 8 Berica) e ambulatori specifici in tutte le Ullss. Sono 14 attualmente le strutture venete specializzate secondo l’Istituto Superiore di Sanità.

La crescita dei centri per i disturbi alimentari è anche un riflesso di una maggiore consapevolezza sociale. Sempre più persone riconoscono l’importanza di affrontare questi problemi con serietà e competenza, ma è essenziale promuovere campagne di sensibilizzazione e prevenzione che coinvolgano scuole, famiglie e comunità, per creare un ambiente che favorisca il benessere psicofisico e riduca lo stigma associato ai disturbi alimentari.

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Lo screening. La rete ORL dell’Ulss 3 è pensata per offrire servizi specialistici con accesso equo e servizi per la comunità

Tumore del colon-retto: prevenzione facile con il kit gratuito in farmacia

La lotta contro il tumore del colon-retto passa anche per le farmacie del territorio, che si confermano alleate preziose nella prevenzione di una delle neoplasie più diffuse. Grazie a un accordo con l’Ulss 3 Serenissima, il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci – essenziale per individuare precocemente il tumore – è disponibile gratuitamente nelle farmacie aderenti, rendendo ancora più semplice la partecipazione allo screening.

“Facile procurarsi il kit, facile fare il test: è un’occasione da non lasciar sfuggire per tutelare la propria salute”, sottolinea il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Vittorio Selle. “Il tumore del colon-retto, trattabile e curabile se individuato per tempo, si può prevenire con un test semplicissimo. Grazie alla collaborazione con le farmacie, mettiamo a disposizione dei cittadini un’opportunità cruciale per la propria salute”. Lo screening è rivolto ai cittadini tra i 50 e i 74 anni, uomini e donne, con cadenza biennale. Ogni persona riceve per posta la lettera di invito dal Servizio Screening dell’Ulss 3 e può ritirare gratuitamente il kit in farmacia, riconsegnandolo dopo l’esecuzione del test a casa. Grazie al supporto delle aziende della Distribuzione Intermedia, il campione viene poi inviato al Laboratorio di analisi dell’Ulss 3 per la valutazione.

“Il test è semplice e veloce, ma fondamentale”, prosegue Selle. “Consente di individuare lesioni pretumorali e tumori in fase iniziale, aumentando significativamente le probabilità di guarigione con interventi tempestivi”.

Il coinvolgimento delle farmacie ha portato a risultati significativi. Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto, evidenzia come quasi il 90% delle farmacie partecipi attivamente al progetto, contribuendo a un’adesione regionale del 64,2%, ben al di sopra della media nazionale del 34,9%. Nel 2024, i kit consegnati sono stati 424.517, mentre i campioni restituiti per l’analisi 401.788.

L’Associazione Distributori Farmaceutici ha elogiato la Regione

Veneto per il sostegno a questo modello di prevenzione, mentre Federfarma Servizi ha sottolineato il ruolo essenziale delle farmacie territoriali all’interno del Servizio Sanitario Regionale. In occasione del mese dedicato alla sensibilizzazione sulla prevenzione di questa patologia, il Servizio Screening dell’Ulss 3 ha organizzato, in collaborazione con le farmacie, una campagna informativa. In alcune farmacie del territorio saranno presenti operatori sanitari per fornire informazioni, distribuire materiale esplicativo e prenotare direttamente il test. Per maggiori informazioni o per richiedere il test in caso di mancata ricezione della lettera di invito, è possibile contattare il Servizio Screening al numero verde 800 185 030 (dal lunedì al venerdì, ore 9.00-13.00) o scrivere all’indirizzo email screening. prev@aulss3.veneto.it.

Anna Bergantin

Tremila ricoverati votano le équipe più gentili e l’Ulss 3 le premia

Vincono le Ginecologie di Venezia e Chioggia, l’Urologia di Mestre, l’Otorinolaringoiatria di Mirano e la Medicina riabilitativa di Dolo. In queste cinque unità operative, secondo i pazienti, si coltivano le degenze più cortesi e attente di tutti gli ospedali dell’azienda sanitaria veneziana. Per la prima volta non sono gli interventi chirurgici da primato, la quantità di prestazioni, le strumentazioni da milioni di euro o le classifiche americane a premiare: a giudicare invece i reparti delle cinque realtà ospedaliere, questa volta, ci hanno pensato i pazienti, chiamati ad esprimersi non sull’eccellenza delle cure ricevute, ma sulla gentilezza e sulle attenzioni con cui sono stati trattati durante il loro intero ricovero. Hanno valutato l’accoglienza in ospedale, il trattamento ricevuto dal personale ospedaliero e il comfort del reparto, la comunicazione delle informazioni, il rispetto, la tempestività nell’esaudire le richieste di cura. Ma hanno anche potuto segnalare operatori sanitari specifici che si sono distinti durante il ricovero per i modi garbati. Il punto di partenza è il questionario a domande chiuse e aperte sviluppato dall’Osservatorio permanente PREMs assieme alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, che l’Ufficio Qualità dell’Ulss 3, su indicazione della Regione Veneto, è riuscito a sottoporre, nel 2024, a oltre tremila degenti una volta dimessi. Il passo ulteriore fatto dall’azienda sanitaria veneziana è stato quello di sviluppare, a partire dalla quantità di risposte positive, una competizione inedita tra una settantina di reparti di degenza degli ospedali che la abitano. Ne è nata la prima edizione del Premio cortesia, celebrato all’auditorium del padiglione Rama dell’ospedale dell’Angelo assieme a tutti i primari, ai coordinatori infermieristici e alle coordinatrici ostetriche dell’Ulss 3. I primi classificati della prima edizione del Premio Cortesia: Ospedale dell’Angelo di Mestre 1^ Urologia (guidata da Claudio Valotto) Ospedale dei Santi Giovanni e Paolo di Venezia 1^ Ostetricia e ginecologia (guidata da Gianluca Cerri) Ospedale Madonna della Navicella di Chioggia 1^ Ostetricia e ginecologia (guidata da Luca Bergamini) Ospedale di Mirano 1^ Otorinolaringoiatria (guidata dal 2025 da Nicola Malagutti, precedentemente da Maurizio Amadori: sono stati premiati insieme) Ospedale di Dolo 1^ Medicina fisica e riabilitativa (guidata da Stefano Bargellesi)

Venezia, l’Ospedale Civile ha organizzato un incontro sull’incontinenza: prevenzione e cura al centro del dibattito

L’Ospedale Civile di Venezia apre le porte alla cittadinanza per affrontare un tema spesso trascurato: la cura dell’incontinenza. L’iniziativa prevede un incontro informativo intitolato “Continenza o incontinenza? Questo è il problema”. L’obiettivo è stato sensibilizzare la popolazione sulle possibilità di prevenzione e cura di una condizione che colpisce un’ampia fascia di persone, soprattutto tra gli anziani. “L’incontinenza è una patologia che tende a rimanere nascosta, ma che interessa fino al 35% degli over 60 che vivono in ambito familiare e fino al 50% degli anziani ricoverati in ospedale” spiega la dottoressa Sara Vedovetto, medico SAI della Chirurgia generale di Venezia. “Per questo abbiamo deciso di organizzare un incontro aperto a tutti, con l’intento di fornire in-

formazioni sulle cure disponibili e sulle strategie di prevenzione”. Durante l’appuntamento sono stati affrontati diversi aspetti legati all’incontinenza urinaria e fecale, tra cui le cause, le opzioni terapeutiche, i traumi da parto e il dolore pelvico. Particolare attenzione viene dedicata alla riabilitazione del pavimento pelvico e alla stomia, soluzione che, sebbene a volte inevitabile, ha un forte impatto psicologico sui pazienti. Il confronto diretto con gli specialisti e il coinvolgimento di associazioni di volontariato e familiari hanno permesso di affrontare il tema con un approccio multidisciplinare e orientato al benessere del paziente. L’incontro è stato promosso dal Dipartimento chirurgico di Venezia in collaborazione con AISFIN Veneto, un’associazione che si occupa di supportare i pazienti con problemi di incontinenza e stomia

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Ulss 3 e Comuni uniti contro la violenza di genere: rinnovato l’accordo “SOS VIOLENZA”

Il rinnovato accordo “SOS VIOLENZA” tra Ulss 3 Serenissima e il Comune di Venezia rafforza la collaborazione per contrastare la violenza di genere. Un sistema di reperibilità 24/24 tra servizi sociali e pronto soccorso garantisce supporto immediato alle vittime.

Si rafforza la collaborazione tra Ulss 3 Serenissima e le Amministrazioni civiche del territorio, con il Comune di Venezia capofila, per contrastare la violenza di genere. È stato infatti rinnovato l’accordo “SOS VIOLENZA”, che prevede un’azione coordinata tra enti locali e servizi socio-sanitari per fornire supporto immediato alle vittime. Tra le principali novità del protocollo aggiornato, l’attivazione di un sistema di reperibilità telefonica attivo 24 ore su 24 tra il Servizio di Pronto Intervento Sociale (PrIS) del Comune di Venezia e i Pronto Soccorso degli ospedali dell’Angelo di Mestre e Santi Giovanni e Paolo di Venezia.

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“L’accordo è stato vidimato nei giorni scorsi – spiega Massimo Zuin, Direttore dei Servizi socio-sanitari dell’Ulss 3 Serenissima – dal Comitato dei Sindaci dei Distretti di Venezia insulare e della Terraferma veneziana. L’obiettivo è garantire un intervento sempre più efficace e tempestivo, attraverso la collaborazione tra enti locali e servizi sanitari, uniti nella lotta alla violenza di genere”.

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L’intesa prosegue il percorso avviato nel 1999 tra i Pronto Soccorso e il Centro Antiviolenza del Comune di Venezia, ma introduce nuove modalità operative per rendere ancora più efficiente il coordinamento tra i servizi. “Grazie a questa rete di protezione capillare – prosegue Zuin –possiamo fornire un supporto concreto alle donne che si rivolgono ai Pronto Soccorso in situazioni di violenza. La progettazione dell’accordo è stata condivisa con il Comitato dei Sindaci della Terraferma veneziana, estendendo così il protocollo ai territori di Quarto d’Altino e Marcon, oltre che al Comune di Venezia”.

L’importanza di una rete territoriale integrata è sottolineata anche dall’assessore alla Coesione sociale di Venezia, Simo-

ne Venturini: “La violenza di genere non è solo fisica, ma può assumere anche forme psicologiche e coercitive, spesso difficili da riconoscere. È per questo che il coinvolgimento di istituzioni, Forze dell’Ordine, servizi sociali e sanitari, centri antiviolenza e associazioni è fondamentale. Solo una rete ben coordinata può intercettare situazioni di rischio e offrire alle vittime il supporto necessario per uscire dalla violenza”.

L’accordo prevede che i professionisti coinvolti siano formati per riconoscere tempestivamente segnali di violenza e per attivare il percorso di assistenza più adeguato. “L’obiettivo è evitare che le vittime debbano necessariamente arrivare al Pronto Soccorso prima di ricevere aiuto – sottolinea Venturini – e garantire un intervento immediato qualora emergano sospetti di violenze fisiche, che spesso nascondono profonde ripercussioni emotive. Stiamo rafforzando questa rete anno dopo anno, consapevoli che il lavoro da fare, soprattutto sul fronte culturale e della sensibilizzazione, sia ancora tanto”.

L’Ulss 3 Serenissima è in prima linea nel contrasto alla violenza di genere e, dal

circa cinquanta enti e istituzioni. Tra questi vi sono Centri Antiviolenza, Forze dell’Ordine, servizi socio-sanitari, Magistratura, Università, Ordini professionali, sindacati ed enti del privato sociale. L’obiettivo della rete è garantire interventi coordinati e integrati, sia in termini di prevenzione che di presa in carico delle vittime.

Il Comune di Venezia, attraverso il Pronto Intervento Sociale, assicura risposte immediate e, se necessario, la protezione della donna e dei figli minori. Il servizio garantisce anche il contatto tempestivo con il Centro Antiviolenza comunale, nel rispetto della volontà della vittima. Con il rafforzamento dell’accordo “SOS VIOLENZA” e l’estensione della rete di protezione, il territorio veneziano compie un ulteriore passo avanti nella lotta contro la violenza di genere, dimostrando che il lavoro di squadra tra istituzioni e servizi può fare la differenza nel garantire sicurezza e supporto alle donne in difficoltà.

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Tremila ricoverati votano le équipe più gentili e l’Ulss 3 le premia

Vincono le Ginecologie di Venezia e Chioggia, l’Urologia di Mestre, l’Otorinolaringoiatria di Mirano e la Medicina riabilitativa di Dolo. In queste cinque unità operative, secondo i pazienti, si coltivano le degenze più cortesi e attente di tutti gli ospedali dell’azienda sanitaria veneziana.

Per la prima volta non sono gli interventi chirurgici da primato, la quantità di prestazioni, le strumentazioni da milioni di euro o le classifiche americane a premiare: a giudicare invece i reparti delle cinque realtà ospedaliere, questa volta, ci hanno pensato i pazienti, chiamati ad esprimersi non sull’eccellenza delle cure ricevute, ma sulla gentilezza e sulle attenzioni con cui sono stati trattati durante il loro intero ricovero. Hanno valutato l’accoglienza in ospedale, il trattamento ricevuto dal personale ospedaliero e il comfort del reparto, la comunicazione delle informa-

zioni, il rispetto, la tempestività nell’esaudire le richieste di cura. Ma hanno anche potuto segnalare operatori sanitari specifici che si sono distinti durante il ricovero per i modi garbati. Il punto di partenza è il questionario a domande chiuse e aperte sviluppato dall’Osservatorio permanente PREMs assieme alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, che l’Ufficio Qualità dell’Ulss 3, su indicazione della Regione Veneto, è riuscito a sottoporre, nel 2024, a oltre tremila degenti una volta dimessi. Il passo ulteriore fatto dall’azienda sanitaria veneziana è stato quello di sviluppare, a partire dalla quantità di risposte positive, una competizione inedita tra una settantina di reparti di degenza degli ospedali che la abitano. Ne è nata la prima edizione del Premio cortesia, celebrato all’auditorium del padiglione Rama dell’ospedale dell’Angelo assieme a tutti

i primari, ai coordinatori infermieristici e alle coordinatrici ostetriche dell’Ulss 3. I primi classificati della prima edizione del Premio Cortesia:

Ospedale dell’Angelo di Mestre

1^ Urologia (guidata da Claudio Valotto)

Ospedale dei Santi Giovanni e Paolo di Venezia

1^ Ostetricia e ginecologia (guidata da Gianluca Cerri)

Ospedale Madonna della Navicella di Chioggia

1^ Ostetricia e ginecologia (guidata da Luca Bergamini)

Ospedale di Mirano

1^ Otorinolaringoiatria (guidata dal 2025 da Nicola Malagutti, precedentemente da Maurizio Amadori: sono stati premiati insieme)

Ospedale di Dolo

1^ Medicina fisica e riabilitativa (guidata da Stefano Bargellesi)

2020, è capofila della “Rete Aiuto Donna”, formalizzata con un protocollo che coinvolge

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culturali alle testimonianze storiche e l’opportunità di conoscere i prodotti d’eccellenza dell’agricoltura del litorale e degustare le prelibatezze dell’offerta gastronomica. Grazie a questa ricca offerta, è stato possibile ottenere un importante risultato in termini di allungamento stagionale, come testimoniato dai dati sulle presenze turistiche in crescita nei mesi primaverili e nella coda autunnale.

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L’allungamento stagionale offre una maggiore opportunità lavorativa per la comunità che

e accessibile a tutti. Nel 2025 il Museo di Batteria Pisani aprirà il 18 aprile. Fino al 23 maggio sarà visitabile nel consueto orario dalle 10.30 alle 17.30 nei giorni di venerdì, sabato e domenica. Negli altri giorni della settimana, solo su prenotazione. Sono già stati ssati anche numerosi laboratori con molte classi delle scuole del litorale. Dal 23 maggio entrerà in vigore l’orario estivo, con apertura tutti i giorni tranne il lunedì, con orario dalle 10.30 alle 18. Dal museo è possibile partire in bicicletta per percorrere la

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CAVALLINO-TREPORTI, UN LUOGO DA SCOPRIRE E DA VIVERE

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