di Adria
Periodico d’informazione locale. Anno XXI n. 66 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Tasse Tasi, c’è chi paga e chi no
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Tasi Gli Adriesi pagheranno a giugno
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Economia Agrimont si insedia in zona industriale
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L’INTERVENTO
Disegnare il futuro della città
Tasi e crisi fiscale Onorevole Diego Crivellari
DieciDieci summer tour
Rovigo, Padova e Venezia saranno protagoniste dell’evento dell’estate veneta: quattro serate all’insegna del divertimento e della musica dei migliori dj nazionali, delle guest star internazionali e delle migliori coreografie. Il tutto nelle più belle piazze del veneto. pag. 28 10%
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a partita a scacchi che si sta giocando tra governo ed enti locali intorno alla Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) e che, mentre scriviamo, ha portato ad una nuova proroga dei termini previsti per il pagamento della prima rata, da giugno a settembre, non è soltanto l’ennesima puntata di un rapporto mai facile tra il potere centrale e i territori, né può essere rappresentata come l’esito parziale di una trattativa sotterranea tra governo e Anci, ma è probabilmente (anche) il sintomo di qualcosa di più grave e pervasivo. L’impressione è che il nostro Paese si trovi ancora nel mezzo di quella “crisi fiscale” che già più di vent’anni fa lo storico Luciano Cafagna identificava come una delle cause strutturali che hanno prima determinato il crollo della cosiddetta Prima Repubblica e, poi, hanno condizionato l’interminabile transizione verso un ‘nuovo’ dai contorni sempre più sfuggenti. “La grande slavina”, questo il titolo del libro di Cafagna del 1993, per il quale la crisi dei nostri conti pubblici derivava dal modo del tutto peculiare con cui si era voluto edificare un welfare state all’italiana: puntando sul debito, sul consenso immediato, sulle tante corporazioni presenti nella nostra società ed evitando quelle scelte -– coraggiose, ma non sempre popolari – che potessero preludere ad una effettiva redistribuzione del reddito.
Minoranza: “Si poteva fare diversamente” Le aliquote Iuc Tari e Tasi sono senza dubbio uno degi argomenti scottanti in città La minoranza consiliare di Adria ha un’idea chiara a riguardo come afferma Rosa Barzan, consigliere di IDV SEL “Nel consiglio del 19 maggio 2014 abbiamo votato contro le aliquote Iuc, suddivise in Imu, Tari e Tasi, deliberate dal sindaco Barbujani e dalla sua maggioranza. Abbiamo ritenuto di esprimerci così perché prima di definire le aliquote, era necessario uno studio per la definizione dei costi al dettaglio dei servizi stessi. La correlazione fra il costo del servizio e l’aliquota è l’unico criterio per giustifi-
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care con equità il livello della tassazione. Il rischio è che procedere dal lato della spesa si aumentino solo i costi dei servizi indivisibili quali illuminazione pubblica, servizi cimiteriali, gestione rifiuti, senza verificarne la qualità. Inoltre non sono state previste delle agevolazioni per i disoccupati, gli anziani, le famiglie numerose e per gli immobili destinati ad attività artigianali”. Interpellata a riguardo Stefania Tescaroli, capogruppo del Nuovo Polo per Adria, ha affermato “Ad avviso del mio gruppo
consiliare per aiutare e sostenere, le attività produttive (commercio, imprese ecc.. ) le tariffe dovrebbero essere contenute nei minimi consentiti per legge, mandando esenti dall’applicazione di tali tariffe e tributi le parti di capannoni e terreni non utilizzati dall’imprenditore. Anche nel settore agricolo bisognerebbe prevedere incentivi e riduzioni delle tariffe e tributi al fine di aiutare la piccola e media impresa che caratterizza il nostro territorio. pag. 6
Editoriale
Corruzione e mazzette, un peso sulla ripresa economica
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di Alessandro Abbadir
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angenti e grandi opere, uno scandalo che ha travolto i vertici politici ed imprenditoriali a Venezia e nell’interno Veneto. I nomi degli arrestati e degli indagati sono di primissimo piano: fra i più noti l’ex presidente Galan, l’assessore Renato Chisso, il sindaco di Venezia Giorgio Orson, un generale della Guardia di Finanza. continua a pag.
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L’avvenire economico del territorio di Adria dipende da molti fattori: il recupero dell’esistente e la continua evoluzione delle infrastrutture. Tra dieci anni passeranno di qui la Romea commerciale, l’Autostrada del mare e sarà potenziato il trasporto fluviale. pag. 8
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