Imprese & Territorio 06 2022 - Il futuro della rappresentanza passa dalla capacità di fare rete

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06 Il futuro della rappresentanza passa dalla capacità di fare rete Il racconto del convegno Imprenditori Lapam 2022 NOVEMBRE/DICEMBRE 2022 Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Noi impresa - periodico di informazione di Lapam Confartigianato Imprese - Poste italiane SPA - Sped. in abb. post. D.L 353/2003 - (Conv. IN L.27/02/2004 N°46) - art.1, Comma 1, DCB (Modena C.P.O) - Euro 2 Manifatture Aperte La prima edizione dell'iniziativa che ha fatto incontrare Scuole e Imprese La terza edizione di MoRe Impresa Festival Il riassunto degli eventi che hanno occupato le tre giornate di festival Caro Energia: l'intervista a Paolo Scaroni La crisi dell'energia raccontata dall'ex AD di Eni ed Enel WWW.LAPAM.EU

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Da sempre, con le nostre imprese, sosteniamo l’economia e forti dei nostri valori, raccogliamo le sfide trasformandole in obiettivi per crescere, rinnovarci e rinnovare il nostro paese.

I cambiamenti corrono veloci e noi con loro. Continuiamo a lavorare insieme e ad essere gli artefici del nostro futuro.

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Scuola e lavoro: alternanza o integrazione?

Ottobre e novembre sono stati due mesi molto significativi per la nostra associazione: prima il convegno per gli imprenditori al lago di Garda, e precisamente a Bardolino, per fare il punto con l’allora Ministro Patrizio Bianchi, con il professor Tiraboschi e con tanti altri ospiti, del rapporto tra mondo del lavoro e della scuola e, più in generale, della formazione; poi per la terza edizione del ‘nostro’ MoRe Impresa Festival che, anche in questo caso, ha messo al centro della scena le concatenazioni tra formazione e lavoro, grazie soprattutto alla felice intuizione di ‘Manifatture Aperte’ che ha visto quasi mille studenti modene si e reggiani diventare protagonisti in 27 aziende associate Lapam.

Due iniziative importanti, anche per la presenza di ospiti d’eccezione come Paolo Scaroni al Festival e il Presiden te Bonaccini al convegno di Bardoli no, e di lavori di gruppo proficui per scambiarsi idee e progettare insie me. Ma, appunto, anche per rispon dere alla domanda che fa da titolo a questo contributo: alternanza scuola lavoro o integrazione scuola lavoro? Pensare all’ingresso degli studenti e delle studentesse nelle nostre aziende come momento slegato dalla didatti ca e dagli apprendimenti o come un tempo strategico, da far fruttare, per toccare con mano il lavoro nelle real tà artigiane, commerciali, del turismo, di servizio, delle professioni, e far sì che i giovani si trovino a fare i conti

con la realtà e non solo con compe tenze (sacrosante, ben s’intende) da apprendere e sviluppare?

La risposta è fin troppo scontata: è arrivato il tempo di parlare di integra zione tra scuola e lavoro, di progetta re insieme per fornire strumenti ade guati e al passo coi tempi, ma anche per dar modo alle imprese di capire meglio le logiche che sottendono agli istituti superiori. In questo modo la lo gica sarà quella del ‘win win’ e non, semplicemente, del ‘si è sempre fat to così’. Perché è evidente che conti nuare come si è sempre fatto, non è adeguato a rispondere alle domande sempre più esigenti di un mondo in continua evoluzione.

3 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 EDITORIALE

ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

pagina 6

Il futuro della rappresen tanza passa dalla capaci tà di fare rete

Il Convegno Imprenditori Lapam: tre giorni di confronto per costruire relazioni e plasmare l’associazione di domani

pagina 9

Rapporto tra Scuola, Università e imprese: bisogna mettere al centro le persone Michele Tiraboschi, rimarca il ruolo del rappresentanza per far funzionare lo scambio tra scuola e mondo del lavoro

pagina 10

Per migliorare lo scambio tra scuole e imprese, ripartiamo dal metodo Parla Stefano Micelli, docente universitario, saggista e presidente di Upskill 4.0, un progetto che mira a superare il divario tra giovani e imprese

pagina 12

La terza edizione di MoRe impresa Festival tra ospiti e visite in azienda

Tre eventi dedicati a giovani ed imprese e tante visite delle scuole in aziende associate

pagina 13

Scaroni: «Bene gli stoccaggi pieni, ma timori per il prossimo inverno»

Nella serata inaugurale del festival L'ex AD di Eni e Enel ha fatto il punto sui problemi legati all’approvvigionamento e produzione dell’energia

pagina 15

Nasce "Manifatture aperte", il progetto che avvicina scuola e imprese

Dieci istituti secondari di II grado e 27 imprese locali coinvolte nella prima edizione del progetto nato in occasione della terza edizione di MoRe Impresa Festival

pagina 16

L’esperienza di “Manifatture Aperte” raccontata da scuole ed imprese

Un’iniziativa motivante per aziende e giovani

pagina 18

Fare rete per fare welfare

Un convegno dedicato al welfare territoriale insieme ad alcune autorevoli esperte e all’assessore al Bilancio e Welfare del Comune di Reggio Emilia, Daniele Marchi

pagina 20

Nasce il portale My Lapam Job e trovare lavoro è più facile

Il nuovo servizio offerto dall’associazione per incrociare domanda ed offerta

pagina 22

Noi, costruttori di futuro. L’Assemblea annuale di Confartigianato

Il racconto dell’evento che si è svolto a Roma a cui ha partecipato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

pagina 25

#CREAFUTURO, il progetto per l’associazione di domani

Si è conclusa la quarta edizione del corso di formazione rivolto a giovani under-28 che vogliono entrare nel mondo della rappresentanza e consulenza d’impresa

FOCUS

pagina 26

Giovani e mondo del lavoro

L'analisi del nostro Ufficio Studi

CULTURA

pagina 44

A Pupi Avati, vero artista artigiano, il Premio Confartigianato Cultura 2022

pagina 47 L'IMPRESA DEL FARE

DICEMBRE
06
NOVEMBRE
2022
Una casa scollegata e autonoma 4 Imprese & Territorio n° 06 - 2022

BENESSERE

pagina 28

Rinnovato il contratto nazionale di lavoro dell’area acconciatura ed estetica

Interessa una platea di 2.862 imprese e oltre 5.000 addetti delle nostre due province

pagina 30

La certificazione della parità di genere: sfide e opportunità per le imprese

Dalla certificazione anche una spinta alla crescita

MODA

pagina 31

Moda makers 14a edizione Ha inaugurato l’8 novembre 2022 a la fiera internazionale delle PMI del fashion Made in Italy

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EDILIZIA

pagina 34

Decreto Aiuti quater: ovvero dell’ennesima modifica al Superbonus Le continue modifiche all’agevolazione compromettono l’intera filiera del comparto costruzioni

ALIMENTAZIONE

pagina 37

Giornata del pane e dei prodotti da forno artigianali 2022

Obiettivo: diffondere tra i cittadini, specialmente tra i più giovani, la consapevolezza della qualità del pane e dei prodotti da forno artigianali

TURISMO

pagina 38

Turismo, imprese, marketing. Il piano per rilanciare la montagna

Le nostre proposte agli amministratori: idee e supporto per lo sviluppo

pagina 40 EXPORT

L’export italiano a settembre

Crescono i volumi di export nei primi 9 mesi del 2022

MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI

pagina 42

Alla “Good Sustainable Mood” il premio Giovani Imprese Emilia Romagna 2022

La premiazione dell’iniziativa, promossa dal Gruppo Giovani Imprenditori Confartigianato Emilia-Romagna, si è svolta sabato 26 novembre all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola

pagina 46 ENERGIA

Caro energia alle PMI costa 23,9 miliardi in più nel 2022

LAVORO

pagina 48

Lapam e Adapt: una collaborazione per l’associazione del futuro

pagina 50 OCCUPAZIONE

Mismatch tra domanda e offerta di lavoro

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Livio Lazzari. Hanno collaborato a questo numero: Daniele Casolari, Monica Salvioli, Elena Baraldi, Matteo Roversi, Alberto Belluzzi, Enzo Fanì, Nicola Boschetti, Christian Bondi, Silvia Spat tini. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie di Riccardo Nora e Luca Monelli, archivio fotografico Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu tel. 059 893 111

pagina 54 CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Corsi e
organizzata
pagina 52 FORMAZIONE
MOVIMENTO DONNE IMPRESA
Formazione
da FORMart
Osservatorio Tessile: Carpi in sofferenza Export, digitale e certificazioni possono essere la medicina DELIBERE CONSIGLIO DIRETTIVO GENERALE scansiona il QrCode con il tuo Smartphone 5 Imprese & Territorio n° 06 - 2022

Il futuro della rappresentanza passa dalla capacità di fare rete

Tre giorni di dibattiti, focus group e presentazioni. Dopo il forzato stop causato dalla pandemia, la nostra associazione ha rilanciato uno dei suoi abituali appuntamenti associativi, il Conve gno Imprenditori. Un evento rivolto ai dirigenti elettivi, imprenditrici e imprenditori eletti durante l’ultimo Congresso generale e associati sensibili ai temi della rappresen tanza. Un evento in cui conoscersi meglio, costruire relazioni e pro durre proposte concrete per il fu turo dell’organizzazione che, nelle due province di Modena e Reggio Emilia, conta 11mila associati. Tre giorni – il 14, 15 e 16 ottobre – per riflettere e confrontarsi con esperti provenienti dal mondo dell’impren ditoria, del lavoro, della politica e dell’istruzione, in un contesto sug gestivo come quello di Bardolino sul Garda, in provincia di Verona.

Il programma e gli

ospiti

Nella prima giornata il convegno si è concentrato sul mismatch tra domanda e offerta di lavoro, con tre dei principali esperti sull’argo mento: il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, Michele Tirabo schi, professore di diritto del lavoro all’Università di Modena e Reggio

Emilia e coordinatore scientifico Adapt, il centro studi fondato da Marco Biagi sulle relazioni indu striali e Stefano Micelli, professo re di economia e gestione delle imprese all’Università Ca’ Foscari di Venezia. I tre hanno dibattuto con il presidente dell’associazione, Gilberto Luppi, convenendo in par ticolare su un punto. La necessità di restituire senso ai più giovani in ciò che potrebbero realizzare una volta entrati nel mondo del lavo ro. Ma quale strumento si adatta meglio a questo percorso umano e professionale? Secondo Michele Tiraboschi la via da perseguire è quella del rafforzamento dell’ap prendistato. Una tipologia contrat tuale ancora sottoutilizzata dalle piccole e micro-imprese italiane, eppure fondamentale per trasmet tere saperi e conoscenze tipiche dell’artigianato. Un obiettivo –quello della trasmissione dei saperi - al centro del progetto Upskill 4.0; spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, sostenuto dal gruppo Unicredit, presieduto dal profes sor Micelli e rivolto agli studenti di alcuni ITS italiani.

Una contaminazione virtuosa tra nuove competenze digitali e saperi tradizionali, sempre più ricercati sui mercati internazionali. E di ITS ha parlato anche il ministro Bian chi, fautore della riforma degli Isti

tuti tecnici superiori in discussione in Parlamento, sollecitando l’as sociazione a proseguire il proprio lavoro sul territorio a sostegno di una formazione capace di coniu gare tecnica e cultura, manualità e intelletto.

Il presidente Luppi ha ricordato il grande impegno della nostra as sociazione nell'andare nelle scuole «dalle medie alle superiori, per portare l’impresa dentro la scuola e viceversa, Lapam è impegnata nel raccontare nelle scuole cosa si fa in azienda, e spesso docenti e studenti rimangono a bocca aper ta. Vogliamo continuare su que sta strada di incontro e scambio reciproco».

Un obiettivo prioritario anche alla luce dei dati sul calo demografi co che affligge il Paese e che può essere contrastato solo attraverso una politica a sostegno della fa miglia e del lavoro, in cui la scuola italiana deve ritornare centrale.

Le testimonianze delle imprese

Nel pomeriggio di venerdì il Con vegno ha ruotato intorno ad alcune testimonianze di imprenditori e acca demici su temi strategici per il futuro delle imprese, tra cui: sostenibilità ambientale e dei processi produttivi,

Convegno Imprenditori Lapam: tre giorni di confronto per costruire relazioni e plasmare l’associazione
Il
di domani
6 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

innovazione tecnologica, visibilità online, artigianalità e made in Italy. Protagonisti di questa parte della giornata: Paolo Manfredi, consulen te per la trasformazione digitale di Confartigianato Imprese e coor dinatore dei lavori, Raul Caruso, professore di politica economica alla Cattolica di Milano, Anna Josè Buttafava, imprenditrice artigiana e titolare di Anna Josè, Daniela Diletti, fondatrice e titolare de “La Marchigiana”, Filippo Berto CEO BertO, Daniela Pimponi, ingegnere e analista tecnologica, Joseph Mei neri, Segretario Generale Confarti gianato Cuneo e Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia Romagna. Gli interventi di questi ospiti, susseguitisi uno dopo l’altro in modalità TED conference, hanno stimolato la platea e dato il là ai gruppi di lavoro del sabato mattina.

Nel secondo giorno di lavoro, infatti, sei diversi focus group, coordinati dai membri della Giunta esecutiva Lapam e dai funzionari dell’associazione, si sono interro gati su argomenti strategici per il futuro della rappresentanza da toriale. Un confronto aperto cui hanno preso parte anche alcuni dirigenti e colleghi di altre territo riali Confartigianato. In particolare Katia Pizzocaro, presidente cal zaturieri del Veneto e consigliere nazionale Confartigianato, titolare del calzaturificio Paul, leader nella produzione di calzature da ballo, Andrea Rossi, Matteo Pisanu e Lo ris Rui di Confartigianato Vicenza e Jacopo Brioschi di Confartigianato Varese

Il confronto con Stefano Bonaccini

La domenica mattina è stata in fine dedicata alla politica, con la partecipazione del Presidente di Regione Emilia-Romagna, Stefa no Bonaccini, intervistato da Ilaria Vesentini, corrispondente de “Il

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La giunta Lapam e il Presidente di Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini Un gruppo di lavoro del Convegno Imprenditori Lapam
I lavori del Convegno Imprenditori Lapam Un gruppo di lavoro del Convegno Imprenditori Lapam

Sole 24 Ore” per l’Emilia Romagna. Un’occasione per fare il punto sulla nuova programmazione europea e sulle misure promosse da Viale Aldo Moro a sostegno delle im prese regionali e per presentare al Presidente Bonaccini, le evidenze emerse dai focus group organizzati la mattina precedente. In particola re le proposte avanzate dal Presi dente Lapam, Gilberto Luppi, sul potenziamento delle infrastrutture digitali nelle aree interne della re gione, di politiche a sostegno della formazione continua e dell’innova zione tecnologica e ambientale del sistema manifatturiero e un invito a rinnovare la legge quadro sull’arti gianato.

«Si parla spesso, a volte a spropo sito, del ruolo dei cosiddetti corpi intermedi – ha affermato in chiusu ra dei lavori il Segretario generale, Carlo Alberto Rossi – ebbene, la nostra associazione è un corpo intermedio che ha valenza strategi ca sia a livello locale, nell’interlocu zione con le istituzioni, che a livello regionale e nazionale. Tutto questo è possibile grazie al rapporto con Confartigianato e alla capacità dell’associazione di confrontarsi con parlamentari e forze politiche e sociali che possono incidere sulle decisioni. Il Convegno Imprendito ri di Bardolino è stata l’occasione per far pesare il parere dei piccoli imprenditori e per confrontarci con chi può e deve portare le nostre istanze ai massimi livelli»

Michele Tiraboschi, ospite del Convegno Imprenditori Lapam Stefano Bonaccini intervistato da Ilaria Vesentini, de “il Sole 24 Ore”, durante il Convegno Imprenditori Lapam Patrizio Bianchi, Stefano Micelli e Gilberto Luppi, durante il Convegno Imprenditori Lapam
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La platea del Convegno Imprenditori Lapam 2022

Rapporto tra Scuola, Università e imprese: bisogna mettere al centro le persone

Michele Tiraboschi, rimarca il ruolo del rappresentanza per far funzionare lo scambio tra scuola e mondo del lavoro

Professor Tiraboschi, perché non riusciamo a migliorare il rapporto tra scuola lavoro?

«Il tema del rapporto tra scuola, università e imprese è da tempo al centro dell’attenzione. Per un paradosso. Le imprese non trovano le persone, le competenze, le pro fessionalità di cui hanno bisogno e i giovani che escono dalla scuola e dall’università purtroppo, spesso, rimangono senza lavoro, oppure acquisiscono lavori di basso conte nuto professionale o con percorsi precari e con trattamenti retributivi che non sono soddisfacenti e ade guati per un lavoro di qualità e una vita dignitosa. Quindi, da molto tempo, si sta cercando di costruire un ponte tra quello che avviene a scuola, nel sistema educativo e formativo e quello che invece av viene nel sistema imprenditoriale. Il problema è che questi ponti non bastano…».

In che senso non bastano? «Nel senso che non esiste più una logica di mercato del “posto di lavoro”, per cui si costruisce una competenza, una professionalità, che poi troverà una giusta collo cazione nel mercato del lavoro. La scuola e l’università devono torna re a formare persone che abbiano motivazioni, desideri, voglia di dare un contributo alla società. Per far

questo, però, non possono stare dentro i loro stretti confini, hanno bisogno di portare i giovani nella realtà. Da qui esperienze come l’alternanza scuola lavoro, i tiroci ni, l’apprendistato che non sono semplicemente ponti tra scuola e università per fornire manodope ra, sono invece delle sedi per la formazione delle persone. In tutto questo il collante è la rappresen tanza perché i mestieri, i mercati del lavoro non si trovano in natura, si costruiscono. Sono costruzioni sociali. Per cui servono quei sog getti, quegli attori, soprattutto presenti nei territori e non solo nei settori economici, che sappiano immaginare il lavoro del futuro, che sappiano definire i mestieri del futuro e che sappiano dialogare con le amministrazioni locali, con il sistema educativo-formativo per accompagnare i nostri giovani ver so la vita adulta, verso una parte cipazione alla vita della collettività. Su questo occorre riflettere, visto il ruolo un po’ debole che i corpi intermedi hanno oggi nella nostra società».

Come si supera l’ostacolo del cosiddetto “lavoro povero”?

«C’è chi sostiene che per supe rare il lavoro povero basterebbe una legge che stabilisca un salario orario minimo inderogabile. Questa è una soluzione presente in molti paesi che però non risolve il pro

blema, perché il vero problema è quello di dare valore al lavoro, di riconoscere il valore del lavoro, di costruire il valore economico di scambio del lavoro. Per questo la contrattazione collettiva dà una ri sposta molto più credibile. La con trattazione stabilisce infatti tariffe che in alcuni casi e settori, si può migliorare e correggere, ma che rappresenta la parte finale di una costruzione sociale che avviene prima. Così come la classificazio ne economica del lavoro, i profili professionali, i percorsi di carriera, le tipologie di accesso al mercato del lavoro, le tutele delle perso ne che lavoro, gli strumenti per la produttività… Se noi pensiamo che una legge sul salario minimo possa surrogare a tutto questo, rischiamo di non risolvere il problema e di mettere ancora di più ai margini la rappresentanza che a quel punto verrebbe scardinata perché sareb be molto più comodo per alcuni imprenditori applicare la tariffa minima, ma non assumersi l’one re, la responsabilità, l’impegno di essere impresa che sta dentro una rete d’imprese, una comunità che fa la scelta di associarsi ad altre imprese non solo per difendere i propri interessi, ma per costruire un ordine economico e sociale che non può certo essere lasciato al legislatore».

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Per migliorare lo scambio tra scuole e imprese, ripartiamo dal metodo

Professor Micelli, come si superano gli ostacoli che separano il mondo della scuola da quello delle imprese?

«Il problema della scuola tecnica in Italia, al di là di un nuovo modello ordinamentale o di una riforma complessiva, è legato principal mente all’adozione di nuove me todologie didattiche. Di un me todo che consenta ai ragazzi di conquistare uno spazio all’interno della società, forti di una consa pevolezza nei propri mezzi, nelle proprie capacità. Forti di relazioni con il territorio, con le imprese. Forti di competenze al passo con i tempi. In questi anni abbiamo dato priorità al metodo insegnato

nei licei, nelle università. Sempli ficando all’estremo, un metodo di tipo “top-down”, un metodo in cui si parte da una letteratura di tipo scientifico che tende a privilegiare i linguaggi formali. Abbiamo biso gno ora di dare più spazio ad altre forme di intelligenza, abbiamo bisogno di essere inclusivi verso persone che partono dalla riso luzione di problemi, dall’incontro con la materia, dall’incontro con altre persone. Ecco, oggi la scuola tecnica al di là di una riforma che si sviluppa sul piano legale, ammini strativo e procedurale, ha bisogno che i nuovi docenti che si affacce ranno a questo tipo di scuola, fac ciano propri strumenti didattici che partono dal basso, che valorizzano, includono le persone. È questo che le famiglie e le persone chiedono. Senza un me todo non c’è scuola. Se riusciamo a portare un metodo complementa re, o alternativo all’u niversità, creiamo un impianto innovativo sia a livello di scuola secon daria che terziaria che completa, arricchisce e

sviluppa l’intero paese e la nostra comunità».

In questo senso Upskill 4.0 cosa sta facendo?

«Upskill 4.0 è uno spin off universi tario, è a tutti gli effetti un azienda strutturata, che ha come obietti vo quello di favorire l’incontro tra studenti, in particolare degli ITS, e realtà imprenditoriali con un focus, un’attenzione specifica sul tema della grande tradizione artigiana italiana. Da questo punto di vista abbiamo avuto un occhio di ri guardo per stimolare progetti che mettano insieme i giovani, diciamo “pratici del digitale”, con invece un mondo, quello della grande tradi zione italiana che ha bisogno di in novazione di processo e nel campo della comunicazione».

Può farci qualche esempio? «Un paio di esempi che possono aiutare a far capire come funziona lo spin off e che tipo di interven ti siamo in grado di produrre. Il primo riguarda una realtà molto prestigiosa del mondo della bi cicletta, Pegoretti, grande tradi zione nella produzione di telai su misura per clienti che viaggiano

Stefano Micelli, docente universitario, saggista e presidente di Upskill 4.0, un progetto che mira a superare il divario tra giovani e imprese
Parla
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anche dal mondo intero pur di avere e vedere questi telai con cui poi si divertono a casa propria. È un’azienda che oggi ha bisogno di innovazione tecnologica e che ci ha chiesto, anche in collabora zione con un importante ITS, l’ITS Maker, di immaginare una robotica in grado di accompagnare, non di sostituire, il lavoro artigiano. Una classe di ragazzi sta lavorando con un metodo specifico, il metodo del design thinking, per riuscire a tradurre queste richieste in un pro totipo che soddisfi le richieste di questa straordinaria bottega. Altro progetto che mi interessa portare alla vostra attenzione è quello di Bottega Nove, sostenuto dalla Fon dazione Cariverona, un progetto in cui abbiamo immaginato non tanto di intervenire sul prodotto o sul processo, quanto invece sul modo di raccontare questo prodotto e questo processo. Le piastrella della ceramica di Nove sono oggetti straordinari, figli di una grande tradizione artigiana, personalizza bili, su misura. L’idea è stata quel la di creare un catalogo in realtà aumentata, un catalogo fatto di oggetti ma anche di digitale, grazie al contributo di ragazzi provenienti dall’ITS Fitstic che insieme ai nostri collaboratori, hanno generato qual cosa di veramente unico, capace di raccontare la storia degli oggetti ma anche di renderli visibili digi talmente. Due modi di immaginare il contributo di giovani talenti che vengono dalla formazione tecnica, insieme a persone dell’universi tà, per incontrare il mondo della tradizione del saper fare italiano, della grande artigianalità italiana, per proiettare questo mondo nel futuro. È questo un modo in cui diamo senso, vivacità, intensità alla vita dei ragazzi in cui li inseriamo in un patrimonio di relazioni e in cui, ovviamente, creiamo quelle competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro». I gruppi di lavoro del Convegno Imprenditori Lapam

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La terza edizione di MoRe Impresa Festival tra ospiti e visite in azienda

dedicati a giovani

Si è conclusa la terza edizione di MoRe Impresa Festival, il festival organizzato dalla nostra associazione con il soste gno della Camera di Commercio di Modena e il patrocinio di Regione Emilia Romagna e del Comune di Modena. Un’edizione speciale con una novità rivolta alle scuole secondarie di II grado, pensata per continuare lo scambio proficuo avviato durante l’edizione 2021 il progetto “Manifatture Aperte” (vedi pag. 16).

Tre giorni, il 16/17/18 novembre, ricchi di eventi aperti al pubblico svolti nella sede della Camera di Commercio di Modena. Tra questi, la serata inaugurale del festival, con l’ex AD di Eni ed Enel, Paolo Scaroni e, nei giorni successivi, con Andrea Lanfri, atleta paralimpico, alpinista e saggista e con la sinolo ga Giada Messetti.

«A un certo punto della mia vita ho avuto un intoppo», ha spiega to Andrea Lanfri ad una platea di imprenditori e studenti, riferen dosi alla meningite fulminante che nel 2015 cambiò la sua vita. «Fu l'ultima volta che camminai con i miei piedi. Ho dovuto re-im parare da zero ma la volontà di continuare l’attività in montagna e fare ciò che facevo prima mi ha portato a raggiungere obiettivi

imprese

impensabili. Prima della malattia non avevo la passione per la corsa, dopo essermi ammalato ho voluto provare qualcosa di nuovo. Quan do ho iniziato i primi allenamenti cadevo in terra. Poi sono arrivate le medaglie e i record. Ho allena to la forza di volontà cercando di migliorarmi e portando la sfida a un livello sempre più in alto». Fino a raggiungere, nel maggio 2022, le vetta dell'Everest e l’obiettivo di scalare le altre sette vette più alte del mondo. Grande interesse anche per l' appuntamento con Giada Messetti per la presentazione del suo ultimo e libro “La Cina è già qui” (Mondadori Strade Blu). Un saggio dedicato al gigante asiatico e al modo di pensare dei cinesi. Un libro scritto anche per sfatare tanti luoghi comuni diffusi in Occiden te. Messetti ha infatti spiegato: «Noi siamo ancorati a un'idea di Cina che poteva valere anni fa. La Cina come “fabbrica del mondo”. Non è più così, La Cina è diventa ta la seconda potenza mondiale, dopo gli Stati Uniti. Dobbiamo inevitabilmente farci i conti. Avere un approccio empatico, che non significa condivisione, ma di mag gior apertura verso un paese che influenza anche ciò che accade qui».

Tre eventi
ed
e tante visite delle scuole in aziende associate
L’alpinista, e atleta paralimpico Andrea Lanfri, ospite di MoRe Impresa Festival
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La sinologa e saggista, Giada Messetti, ospite di MoRe Impresa Festival

Scaroni: «Bene gli stoccaggi pieni, ma timori per il prossimo inverno»

Nella serata inaugurale del festival l'ex AD di Eni e Enel ha fatto il punto sui problemi legati all’approvvigionamento e produzione dell’energia

«Non sono pessimista, ma dob biamo essere realisti».

Paolo Scaroni, ex Ad di Eni ed Enel, ha aperto la terza edizione di MoRe Impresa Festival, l’evento proposto dalla nostra as sociazione, sostenuto dalla Came ra di Commercio insieme a Fraer Leasing e Formart e patrocinato da Comune di Modena e Regione Emilia Romagna. Scaroni, parlando alla platea e davanti a tanti ospiti istituzionali (dal Prefetto Campo rota al sindaco di Modena Muzza

relli, dal presidente della Provincia Tomei a quello della Camera di Commercio Molinari, fino al pre sidente regionale Confartigianato Servadei e all'AD di Fraer Leasing Furlan), ha affrontato uno dei temi più urgenti per imprese e famiglie: i costi e l’approvvigionamento energetico.

Dottor Scaroni, come si è arrivati a dipendere, sul fronte energetico, quasi esclusivamente dalla Russia?

«Per decenni la Russia è stato il nostro Texas. Ha fornito l’Europa di gas in cambio di tecnologie e altri

prodotti e, badi bene, è stato così fin dai tempi dell’Unione Sovietica. Dopo la pandemia, col rialzo dei consumi e con l’avvio delle poli tiche sulla transizione ecologica che hanno indotto molti Paesi a rinunciare al carbone per il gasche produce metà della CO2 - il prezzo del gas si è alzato in tutto il mondo. La Russia, nonostante una domanda molto alta, ha comincia to ad esportare il minimo previsto dai contratti. Successivamente, con l’invasione dell'Ucraina, sono arrivate le sanzioni».

Come fare dunque per supplire

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Paolo Scaroni, ospite di MoRe Impresa Festival

alla mancanza di gas russo?

«La Russia scomparirà dai nostri fornitori per molti anni, non rie sco a immaginare una Russia con Putin che ricominci a fornire l'Italia. Quindi dobbiamo ridurre la nostra dipendenza sostituendo quel forni tore con altri fornitori e poi dob biamo investire nelle rinnovabili. Dobbiamo investire in altre forme di energie e dobbiamo iniziare a ri sparmiare energia. Questo è l'unico modo che abbiamo per affrontare questo periodo così difficile».

Andavano evitate le sanzioni le sanzioni alla Russia?

«Non critico le sanzioni, bisognava farle, ma perché non abbiamo con cordato come reagire tutti insieme alle contro sanzioni russe? Era allora che andava messo un tetto al prezzo del gas per evitare che le nazioni più esposte, Germania e Italia in testa, ma anche Austria e in genere l'Europa centro orienta le, andassero in difficoltà Andare alla rinfusa per riempire i famosi stoccaggi ha scatenato una con correnza che ha alzato il prezzo a dismisura, con i Paesi esportatori (in testa Norvegia e Stati Uniti) che hanno guadagnato a dismisu ra. Mettersi d' accordo da subito sarebbe stato - quanto meno –necessario».

È preoccupato per l’inverno che ci attende?

«Abbiamo gli stoccaggi pieni e probabilmente supereremo l'inver no senza razionamenti. Rimane, certo, il timore di un freddo tardi vo, a marzo 2023, che potrebbe creare qualche problema. Ma in ge nerale mi preoccupa di più l’inver no del 2023/2024, perché faremo più fatica a riempire gli stoccaggi e perché il gas liquido (GNL), che arriverà anche dai giacimenti ENI in Mozambico, Algeria e Angola, oltre che dagli Usa e da altri Paesi, ha costi più alti».

Come valuta la strategia di risposta alla crisi messa in campo dalla Commissione Europea?

«Secondo me non esiste alcuna strategia dell'Unione Europea. Devo dire la verità, io sono piut tosto critico. Sono critico, per esempio, verso la Germania che ha tentato di risolversi i suoi problemi stanziando 200 miliardi di euro per favorire le imprese tedesche. Be’, ovviamente, questa politica va a danno nostro perché è chiaro che le imprese tedesche saranno più competitive da un lato, dall'altro consumeranno gas più facilmente».

Quale atteggiamento devono avere famiglie ed imprese di fronte al nuovo scenario?

«Le famiglie devono imparare a ri sparmiare energia. Io sono convin to che già oggi la più parte delle famiglie sta più attenta a spegnere

la luce e tiene in casa forse 19 gradi invece di 22. Con 19 gradi si sta benissimo. Per quanto riguarda le imprese quelle veramente energi vore, per cui il gas rappresenta una materia prima fondamentale, van no sostenute. Poi, più in generarle, quando parlo con gli imprenditori italiani vedo che sono in genere così capaci, così intelligenti, così fantasiosi che le soluzioni le tro vano. In generale però dobbiamo trovare il modo di essere compe titivi anche avendo un'energia che costerà più cara rispetto a quanto costa negli Stati Uniti».

Le rinnovabili permetteranno di renderci più indipendenti? «Fotovoltaico, energia idroelettri ca, eolico, idrogeno tutto serve e occorre investire per aumentarne la quota, è necessario fare tutto il possibile, sapendo bene che però solo il 20% della nostra energia proviene da quel tipo di fonti, il restante 80% è di altra natura. La transizione ecologica deve acce lerare il passo, ma occorre essere realisti e chiarire i tempi di questa transizione. Penso al passaggio dal motore endotermico a quello elettrico, servono tempi certi per fare gli investimenti giusti, sapendo che l’Europa è responsabile però soltanto dell'8% della CO2 emessa dall'intero pianeta».

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La platea dell’evento “Quale energia per l’Italia”, durante MoRe Impresa Festival 2022

Nasce “Manifatture aperte”, il progetto che avvicina scuola e imprese

Dieci istituti secondari di II grado e 27 imprese locali coinvolte nella prima edizione del progetto nato in occasione della terza edizione di MoRe Impresa Festival

Tutto nasce nel 2021, duran te la seconda edizione del festival promosso dalla nostra associazione con l’obiettivo di far partecipare gli studenti al dibattito pubblico intorno ai grandi temi che interessano il mondo delle imprese. Nel 2021 MoRe Impresa Festival ha così trasmesso tutti gli eventi del festival in streaming, direttamente nelle aule di scuola del territo rio. Una proposta apprezzata da studenti e docenti. Da lì, l’idea di avvicinare ancora di più imprese e scuole, per far scoprire ai più gio vani alcune realtà produttive del territorio, accompagnandoli diret tamente in azienda.

Nasce così “Manifatture Aperte” il progetto che ha coinvolto 10 scuo le superiori che, nei tre giorni del festival, hanno visitato 27 imprese locali. Un’occasione utile per capire davvero “cosa si fa” nelle aziende e cosa rende ricco il nostro territorio. Un grand tour organizzato su tre giorni che ha coinvolto, complessi vamente, quasi 900 studenti. Ragazze e ragazzi che durante il festival sono entrati direttamente in contatto con aziende manifattu riere o terziarie, fornitori dei grandi brand del lusso o player affermati

dell’online, imprese dell’ICT o della meccanica di precisione. Abbina menti, quelli tra scuole e aziende, pensati in base agli indirizzi di studio dei vari Istituti scolastici e resi possibili grazie alla disponibilità delle im prese partecipanti.

«Si tratta di una novità che abbiamo voluto fortemente introdurre nel nostro festival» ha commentato il Pre sidente della nostra associazione, Gilber to Luppi. «L'incontro tra scuola e imprese è fondamentale per dare prospettive e benessere al nostro territorio. Non dobbiamo parlare di alternanza, ma di inte grazione tra queste due realtà e questi incontri vanno proprio in questa direzione».

«Manifatture Aperte è stata una scommessa vinta: portare quasi mille studenti in azienda era un obiettivo che ci sembrava ambizioso, ma il prossimo anno lo

supereremo». Ha commentato il Segretario generale, Carlo Alberto Rossi, al termine dell’iniziativa.

Le 27 imprese che hanno accolto i quasi mille studenti

CPC Group, Microprecisione, Ik Multimedia, Giorgio Ferrari, Franciosi, Gualdi Motors, Meta, Mold&Mold, Cermag, Imballaggi Cavicchioli, Centro Qualità Tessile, ABC Bilance, Metricode, Coop. soc. Nazareno, Crisden, Pulcranet, ICT Group, La pietra compattata, Archilinea, Fratelli Gruppi, Rossi Carlo Meccanica, Pulsar Industry, Prosciuttificio Leonardi, Agriturismo e acetaia La Vedetta, Appel, VIS Hydraulics, TMP.

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L’esperienza di “Manifatture Aperte” raccontata da scuole ed imprese

Un’iniziativa motivante per aziende e giovani

«Iragazzi non mancano mai di stupirmi. Abbiamo rice vuto in azienda una classe quinta del “Luosi” di Mirandola, studenti di ragioneria. Pur essendo una scuola a indirizzo prettamente amministrativo ci hanno fatto tante domande e si sono dimostrati mol to interessati al processo produt tivo - spiega Riccardo Cavicchioli, uno dei tre soci e amministratori dell' omonima impresa di imbal laggi di cartone di Carpi, 75 anni di attività - Noi facciamo da tempo iniziative come queste, anche con scuole di Carpi e si può così ve rificare quanto ancora è centrale in zone molto produttive come le nostre l' idea del lavoro». «È nostro dovere, come adulti, fare in modo che questi ragazzi siano

messi in condizione di fare la loro scelta professionale al meglio. Per iniziative come “Manifatture Aperte” sono meritorie». Massimo Venturi è presidente del consiglio di amministrazione di Pulsar Indu stry di Spilamberto, azienda che si occupa di automazione industriale e progetta e costruisce impianti: Pulsar ha ospitato tre classi dell' Istituto Tecnico Industriale “Levi” di Vignola.

Un’ottima iniziativa che dimostra la lungimiranza di Lapam e a cui va dato un seguito - afferma - Ve dere i ragazzi così interessati ad esempio alla realizzazione in 3D di una pinza per un robot dimostra come ci sia un grande bisogno da parte loro di sapere cosa si fa in fabbrica. C'è bisogno però forse di

definire meglio quali classi portare nelle aziende. A questa iniziativa, ad esempio non ha partecipato il “Fermi” di Modena».

Andrea Baruffi, amministrato re delegato della Appel Tech di Pavullo, nell' ambito di Progetto Manifatture Aperte ha, dal canto suo, accolto la quinta D dell' I.T.I. “Marconi” di Pavullo, che a scuola si occupano proprio di studiare in teoria temi come quelli che tutti i giorni questa impresa che sorge nella frazione di Benedello trasfor ma in pratica per realizzare i suoi impianti per l' industria ceramica.

«I ragazzi si sono mostrati molto interessati visto anche quali sono i loro indirizzi di studi, anche al fatto che una piccola azienda che ha sede nel verde dell’Appennino possa vendere i suoi prodotti in tutto il mondo - sottolinea Baruffi - oltre che alle imprese pavullesi e del distretto ceramico».

Archilinea è uno studio di proget tazione integrata di architettura e interior design fondato nel 1981 a Sassuolo da Giuseppe Gervasi. Ha ricevuto la scorsa settimana la visi ta degli studenti di una terza, una quarta e una quinta del “Baggi”, l'istituto per geometri della città. «Una bella occasione - affermaper conoscere tanti giovani che presto si affacceranno al mondo del lavoro e per la scuola stessa di orientarsi sulle competenze necessarie per essere occupati in uno studio tecnico come il nostro.

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Un momento di incontro tra scuole e imprese del progetto Manifatture Aperte

Anche gli insegnanti e non solo gli studenti ci hanno fatto tante domande, dimostrando tanto inte resse. In Archilinea i ragazzi hanno potuto conoscere tra l’altro proprio alcuni ex studenti della loro scuola, che oggi lavorano per noi. C' è bi sogno secondo me - dice - di ripe tere iniziative simili, per avere una maggiore vicinanza con il mondo della scuola». Antonella Ciarmo li, ad di Microprecisione, azienda metalmeccanica di precisione di Modena, infine sottolinea anch'es sa la positività dell’esperienza fatta (con una quinta dell' IPSIA “Corni”) «non solo per avvicinare mondo della scuola e del lavoro ma anche per mostrare le opportunità che anche una piccola e media real tà come la nostra - spiega - può garantire a chi vuole iniziare un percorso professionale». «Il confronto costante istituti-im prese indispensabile per questi due mondi» Soddisfazione unanime per questa esperienza: «Bello soprattutto per i giovani»

Le voci delle scuole

Ma cosa pensano insegnanti e rap presentanti dei dieci istituti scola stici coinvolti nel progetto Manifat ture Aperte? Massimiliano Morini,

direttore del centro di formazione professionale Città dei Ragazzi, sottolinea: «È stata una bella ini ziativa che consente ai ragazzi di prendere contatto in maniera con creta con le aziende: questo aspet to è necessario, perché la scuola così ha un contatto diretto con le realtà produttive del territorio. Ve dere una azienda da dentro è mol to utile, aiuta a poterlo fare men tre si fa scuola e consente poi di concretizzare quello che si studia. È chiaro - riprende Morini - che per noi questa che ci è stata offerta da Lapam è una grande opportunità, perché abbiamo avuto l'occasione di visitare e conoscere aziende di prima importanza (nel nostro caso Ik Multimedia e Giorgio Ferrari), nelle quali anche gli ambianti di lavoro sono particolarmente curati. Si tratta di uno stimolo importante per i ragazzi: possono stare in un ambiente bello anche se lavorano in produzione».

Pasquale Falconetti, docente CAT dell’indirizzo tecnologico del Baggi di Sassuolo, spiega: «Il feedback è chiaramente positivo sotto diversi aspetti. Il mondo della scuola e quello del lavoro devono cono scersi e confrontarsi, per noi le aziende rappresentano un primo punto di arrivo dopo il diploma. Capire l’organizzazione del lavoro

e gli strumenti che si utilizzano, servono ai ragazzi e anche alla scuola: toccare con mano la realtà lavorativa fa capire meglio il senso delle cose che si fanno a scuola. E ora porteremo avanti partnership con aziende che abbiamo visitato, nella logica di fare rete: in partico lare noi abbiamo visitato lo studio di progettazione Archilinea e una azienda ceramica, La Pietra Com pattata».

Paola Bulgarelli del Da Vinci di Carpi conclude: «Questa espe rienza è andata molto bene, a noi è piaciuta molto la possibilità di portare le classi seconde, perché il PCTO inizia dalla terza. Ai ragazzi e agli insegnanti è piaciuto molto, l’esperienza ha aperto gli occhi sul futuro lavoro che potrebbe ro andare a fare i nostri studenti. Abbiamo visitato diverse aziende molto disponibili ed è stato usato un linguaggio comprensibili a tutti gli studenti. L'essere andati con ben nove classi e in tante aziende differenti, a seconda degli indirizzi di studio, ha contribuito alla buona riuscita di questa esperienza che ripeteremo senz'altro».

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Imprenditori e dirigenti scolastici, della CCIAA di Modena e di Lapam, durante l’evento conclusivo di MoRe Impresa Festival 2022, dedicato all’esperienza di Manifatture Aperte

Fare rete per fare welfare

Come sopperire agli squilibri e alle carenze del welfare State italiano, sempre più “compresso” dal peso di un debito pubblico abnorme, da un’ecces siva spesa pensionistica e da un inesorabile invecchiamento demo grafico? Una possibile risposta è stata data durante un convegno promosso da Lapam e ANAP (l’associazione dei pensionati di Confartigianato ndr.) svoltosi a Reggio Emilia, lo scorso 11 novem bre. Oggetto dell’evento: il welfare aziendale territoriale. Una particolare tipologia di secon do welfare (cioè quello non statale ndr.) attuato grazie alla contrat tazione collettiva territoriale, o ai contratti di rete tra imprese che consentono di aggregare com petenze e risorse economiche per sostenere la progettazione e

l’implementazione di servizi rivolti ai dipendenti e ai loro familiari e che vede il coinvolgimento di una molteplicità di soggetti pubblici e privati presenti sul territorio. Possibilità, queste, aperte dalla Legge di Bilancio del 2016 - e in parte da quelle del 2017 e 2018 - che hanno introdotto modifi che significative a due articoli del TUIR, (il Testo Unico delle imposte sui redditi ndr.). L’articolo 51 che definisce ciò che non concorre a formare reddito di lavoro dipen dente, fissando i limiti degli importi defiscalizzati e l’articolo 100 che elenca le finalità “socialmente utili” che, in quanto tali, non concorrono a formare il reddito del lavoratore e sono parzialmente deducibili dal datore di lavoro.

Due novità che insieme alla de tassazione del premio di risultato,

sono state introdotte dal legisla tore per ridurre le inefficienze dei servizi erogati dallo stato sociale e che, negli ultimi anni, hanno prodotto alcuni casi di “innovazio ne sociale” al centro della tavola rotonda organizzata da Lapam e ANAP.

I protagonisti

Protagonisti del convegno, Fran ca Maino, professoressa associata presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano e direttrice del laboratorio di ricerca Percorsi di Secondo Welfare, Martina Tom bari CEO di Walà, società benefit, Antonella Pinzauti, direttore gene rale di Welfare Insieme e Daniele Marchi, assessore al Bilancio e al

Un convegno dedicato al welfare territoriale insieme ad alcune autorevoli esperte e all’assessore al Bilancio e Welfare del Comune di Reggio Emilia, Daniele Marchi
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La platea del convegno dedicato al Welfare Territoriale

Welfare del Comune di Reggio Emilia.

Numerosi i casi studio affrontati durante il convegno, dalle reti di impresa – sempre di più, ma anco ra poche rispetto al potenzialecostituite per sostenere le esigenze dei collaboratori delle imprese in rete e dei loro familiari, agli interes santi progetti di welfare territoriale avviati nel nord Italia grazie alla collaborazione di enti del terzo settore, fondazioni bancarie, am ministrazioni locali e imprese, molti dei quali raccontati nel saggio “Fare rete per fare welfare” (Giap pichelli editore 2019), scritto da Franca Maino e Federico Razetti. «In questi ultimi 15 anni il welfare si è trasformato profondamen te, aprendosi a contributi non pubblici», ha spiegato la profes soressa Maino. «Imprese e parti sociali sono diventate sempre più protagonisti di questa trasforma zione, contribuendo allo sviluppo del welfare aziendale radicato e sviluppato in alcuni territori e in alcune comunità del nostro Paese. Welfare aziendale – ha proseguito Maino - significa mettere al centro il benessere di lavoratori e lavo ratrici, immaginando una serie di misure e di interventi che vanno ad integrare quelle aree in cui il welfare state è più fragile. In particolare, il welfare aziendale si è sviluppato nell’area della conciliazione vita lavoro e, negli ul timi anni, anche nella sanità integrativa».

Ma come si attua un piano di welfare azien dale efficace, cioè che non si limiti ad eroga re buoni acquisto, ma che vada realmente incontro ad esigenze sempre più manifeste, come la conciliazione vita-lavoro e al con

tempo migliori il clima aziendale?

Secondo Martina Tombari, CEO di Walà, è necessario un welfare manager, ovvero una figura in terna o esterna all’impresa, che si incarichi di eseguire un lavoro di analisi approfondito sugli obietti vi che un’azienda si pone quando intraprende un piano di welfare. «Il welfare manager – ha spiegato Tombari – è una figura professio nale che ha il compito di definire strategia e obiettivi del piano di welfare aziendale, sia lato impresa che lato lavoratori. Quest’aspet to è fondamentale per far sì che i dipendenti capiscano il valore di ciò che l’azienda sta facendo e per trovare servizi che realmente corrispondano alle esigenze dei dipendenti». Ma in tutto questo cosa c’entrano le istituzioni locali? Secondo Anto nella Pinzauti, direttore di Welfare Insieme, l’impresa sociale di Con fartigianato, sono fondamentali. «Attraverso determinate azioni le istituzioni possono enfatizzare il ruolo dei cittadini e dei corpi intermedi, responsabilizzandoli e attivando un circolo virtuoso. Il welfare territoriale coinvolge infatti

una serie di attori, penso alle fon dazioni di origine bancaria o agli enti del terzo settore, capaci di ge nerare valore per la comunità e per l’economia locale. Un valore tanto più prezioso in questo momento perché è creato senza chiedere un intervento della spesa pubblica».

Secondo Daniele Marchi, assessore al bilancio e welfare del Comune di Reggio Emilia, partner insieme ad altri 10 Comuni capoluogo, del progetto WILL (Welfare Innovation Local Lab ndr.), l’approccio giusto è proprio quello di fare rete. Una molteplicità di attori che, seden dosi attorno ad un tavolo e contri buendo ciascuno a proprio modo e con le proprie risorse, sappia proporre ed attuare quell’innova zione sociale capace di rispondere a bisogni che il pubblico non riesce più a soddisfare con le proprie forze.

Obiettivi che, come ricordato dal Presidente Lapam, Gilberto Luppi e dal presidente regionale ANAP, Giampaolo Palazzi, oggi più che mai, devono rientrare tra le nuo ve prerogative della nostra realtà associativa.

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I relatori del convegno, da sx Daniele Marchi, Antonella Pinzauti, Franca Maino e Martina Tombari

Nasce il portale My Lapam Job e trovare lavoro è più facile

Il nuovo servizio offerto dall’associazione per incrociare domanda ed offerta

«My Lapam Job è un servizio che abbiamo pensato per venire incontro a un problema che sta diventando stringente per tante aziende e per tante categorie di imprese, ovvero reperire personale adeguato alla richiesta. Per questo l'associazione ha deciso di mettere a disposizione professionisti prepa rati e un portale che faccia incon trare, in modo diretto e proficuo, domanda e offerta di lavoro». Così il nostro Segretario generale, Carlo Alberto Rossi, sintetizza la piatta forma pensata per le imprese in cerca di personale e del candidato ideale. Con MyLapam Job è pos sibile inserire e gestire annunci di lavoro inerenti a posizioni aperte, personalizzare il profilo aziendale e rendersi così visibili ai potenziali candidati interessati. è inoltre pos sibile effettuare una ricerca attiva o passiva dei candidati, individuan do le persone più idonee in base alle esigenze dell’impresa.

«My Lapam Job è attivo da fine settembre - riprende Carlo Alber to Rossi - è stato pensato sia per soddisfare i bisogni delle aziende, sia per aiutare e supportare chi è alla ricerca di un impiego. Il ser vizio che eroga My Lapam Job è differente dal lavoro delle agenzie interinali, l'obiettivo è di trovare

la persona giusta per l'azienda, facendo crescere l'una e l'altra.

Per questo offriamo l'inserimento diretto con l'azienda utilizzatrice. Il servizio per i candidati è gratuito, mentre per le aziende ha un picco lo costo».

In pratica le aziende, dopo essersi iscritte (è possibile farlo anche per i non associati, tramite la piatta forma) possono inserire annunci di ricerca personalizzati, che saranno valutati da un nostro consulente che lo pubblicherà sulla piattafor ma. La ricerca attiva verrà affidata a un nostro consulente che si atti verà nel trovare il candidato ideale, una volta presentato se idoneo potrà essere assunto, la ricerca passiva è pensata per permettere all' impresa di gestire l’annuncio, i candidati idonei alla ricerca po tranno inviare il curriculum che sarà segnalato tramite mail e sarà scaricabile con un piccolo co sto per l' impresa. Nel caso in cui l’impresa non ricevesse nessun curriculum attinente o idoneo alla ricerca, il servizio non avrà nessun costo. La piattaforma prevede per chi cerca lavoro di visualizzare gli annunci, previa registrazione, e rispondere alle ricerche adatte al profilo inviando il proprio cur riculum. «Alla base del servizio - conclude Rossi - c' è un’accurata

Job
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analisi da parte dei nostri consu lenti, e si estende ad ogni tipolo gia di fabbisogno di personale e a qualsiasi livello professionale: dai tirocini alle professionalità inter medie, dai lavoratori disoccupati o in mobilità, al personale direttivo o dirigenziale».

Le testimonianze delle imprese

«Social e agenzie non bastano più» New Fashion a Formigine

«Il problema principale è trovare il canale più efficace per cercare il personale, perché social, passa parola e agenzie, per alcuni profili, non ci danno i risultati sperati. Non sappiamo più dove trovare le persone giuste, in cerca di prima o nuova occupazione». è questa l’analisi di Alberto Merola, titolare insieme al fratello Michele della New Fashion, salone di parrucchie re di Formigine.

La scelta di aderire alla piattafor ma MyLapam Job nasce dal fatto che con gli strumenti tradizionali di curriculum ne arrivano ben pochi: «Il lavoro è tanto e abbiamo bi sogno di incrementare lo staff di almeno due unità, anche con gio vani alla prima esperienza - spiega Merola - Questa è una professione particolare, che deve piacere. Fare il parrucchiere è impegnativo, in alcune giornate bisogna tenere ritmi alti, ma le soddisfazioni non mancano e soprattutto ti dà la possibilità di imparare un mestiere, e ci sono ampi margini di cresci ta professionale per chi lo fa con passione».

«In falegnameria giovani e esperti» Hako Arredi di Monchio Cosa succederà in futuro, se nessu no si vorrà più occupare di falegna meria? Se lo chiede Monica Telleri, socia insieme al cugino Ermanno della ditta Hako Arredi di Mon chio: «Il valore aggiunto di questo

mestiere è che ogni giorno crei qualcosa di diverso, è una profes sione in cui si usano tanto le mani quanto la testa. E, contrariamente all' immagine stereotipata del fale gname con lo scalpello, c' è tanta tecnologia dietro la produzione dei serramenti o dei mobili, il settore è cambiato fortemente negli ultimi vent'anni». Eppure è sempre più difficile trovare collaboratori da inserire in Hako, racconta Telleri: «Trovare personale è diventato complicatissimo, anche perché sul territorio non c' è una scuola per imparare la lavorazione del legno e il primo approccio è qui in azienda. Abbiamo scelto MyLapam Job per ché abbiamo bisogno di un punto di incontro domanda-offerta, che ci faccia entrare in contatto sia con lavoratori esperti del settore sia con giovani che abbiano voglia di imparare...».

Collezioni Srl: «Ottimo servizio» Guaitoli: «Trovato subito una mo dellista. Un collettore utile» «Siamo in un settore molto specifi co e non è facile riuscire a reperire le persone giuste per determinati lavori. Alcuni ruoli sono davvero rari». Roberto Guaitoli, carpigiano, è amministratore unico di Collezio ni srl, un' azienda di abbigliamento intimo che, oltre alla sede di Carpi, è presente anche nelle Marche, a Fabriano: «Una figura difficile da reperire è quella della modellista per abbigliamento intimo e penso in particolare per disegnare i reg giseni, che hanno una loro pecu liarità. Non c' è tanto ricambio in questo lavoro e non penso soltanto al nostro territorio». Fino a qualche tempo fa era anche difficile trova re persone che sapessero parlare fluentemente più lingue ma, così sottolinea Guaitoli, ora le cose vanno meglio: «Sì, è proprio così, chi conosce bene più di una lingua ha un valore importante per rico prire determinati ruoli in un mondo globalizzato, dove è sempre più importante comunicare». Guaitoli,

per l' ultima assunzione, si è rivolto proprio al servizio My Lapam Job: «Abbiamo provato in prima per sona questo servizio e ci è andata bene, abbiamo trovato la persona giusta. Ma sappiamo bene che non è semplice: mi riferisco in partico lare al fatto di poter avere accesso a un numero elevato di informazio ni attendibili sui candidati, a volte si trova subito la persona giusta, altre è più difficile e occorre ap poggiarsi a chi si è già preparato. è sempre più importante avere un collettore di domanda e offerta il calo della popolazione e i giovani che spesso si spostano, produr ranno una maggiore difficoltà a reperire le persone adeguate».

Meccatronico, il futuro Car Service cerca personale specializzato

Un settore in profonda evoluzione, quello dell'autoriparazione, con nuove professionalità difficili da trovare: « meccanico come si in tendeva un tempo- spiega Daniele Michelini di Car Service -, non esi ste più. è diventato un meccatro nico, perché servono basi di elet tronica per mettere mano alle auto di oggi. Lo 'svita bulloni' non serve più, è necessario un livello più alto di specializzazione e percorsi di formazione più adatti a quella che e la richiesta del settore».

La ricerca di personale per CarSer vice si focalizza sul mondo della scuola, che non riesce a tenere il passo della trasformazione del settore nella direzione dell'elettri co: «Da tempo stiamo cercando il profilo adatto. ma non troviamo la persona con competenze tecniche adeguate. Chi ha già esperienza deve aggiornarsi con corsi e for mazione adeguata, mentre negli istituti professionali si formano ancora sul motore termico Sono convinto - conclude Michelini-che il passaggio all'elettrico sarà più lento del previsto, ma sarà fonda mentale il ruolo della scuola».

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Noi, costruttori di futuro.

L’Assemblea annuale di Confartigianato

Il racconto dell’evento che si è svolto a Roma a cui ha partecipato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

«N

ei prossimi anni vor remmo considerarci come artigiani dell’Ita lia, occupandocene con la stessa meticolosità, dedizione, pazienza e amore con cui un artigiano si occupa dei suoi prodotti». Con queste parole il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è rivolta all’Assemblea di Confartigianato che si è svolta a Roma martedì 22 novembre.

Il Premier Meloni ha risposto punto per punto alla relazione del Pre sidente di Confartigianato Marco Granelli il quale ha offerto la forza degli artigiani e delle micro e pic cole imprese quali “costruttori di futuro”, anche per le nuove gene razioni, confidando in un nuovo patto di fiducia tra lo Stato e le imprese, per lo sviluppo economi co e sociale del nostro Paese. Ad ascoltare le parole del leader degli artigiani e del Presidente Meloni, erano presenti i delega ti del Sistema Confartigianato, i rappresentanti del Parlamento, tra cui il Presidente del Senato Ignazio La Russa, del Governo, delle forze economiche e sociali. L’Assemblea si è aperta con la lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Numerosi comparti del tessuto produttivo sono impegnati

ad affrontare l’instabilità econo mica, causata dalla pandemia e aggravata dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina, con significative ricadute sulle piccole imprese e sull’artigianato. Si tratta di segmenti strategici dell’econo mia italiana ed è necessario soste nere l’efficienza dei loro processi produttivi attraverso gli strumenti di potenziamento e innovazione forniti dal Piano Nazionale di Ri presa e Resilienza, nel pieno rispet to e in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Rinnovare, rafforzare la competitività delle piccole imprese e dell’artigianato significa promuovere eccellenze del nostro Paese e, per quanto ri guarda l’artigianato di produzione, integrare filiere, rilanciare econo mie delle aree interne anche con effetti perequativi di lungo termi ne. È un’opportunità di incoraggia mento dell’imprenditorialità giova nile e un catalizzatore di flussi di capitale umano in storiche realtà italiane, impoverite e colpite dall’e sodo. Istituzioni della Repubblica, parti sociali, imprenditori, sono chiamati a concorrere a questi obiettivi e mi è grato, rivolgendo gli auguri di buon lavoro alla vostra Assemblea, auspicare successo in questa impresa».

Le richieste di Confartigianato al governo

L’Assemblea, a cui ha partecipato una delegazioni di imprenditori e funzionari della nostra associazio ne, è stata l’occasione per chiedere al premier Giorgia Meloni atten zione all’artigianato e alle micro e piccole imprese, rimuovendo gli ostacoli che troppo spesso morti ficano il nostro talento e le nostre ambizioni.

Per Granelli, infatti gli appesan timenti amministrativi in materia di lavoro si sommano alla Torre di Babele della legislazione fiscale: secondo la Banca Mondiale per tempi e procedure per pagare le tasse, nel 2020, l’Italia si colloca al 128esimo posto, ultima tra i 27 paesi dell’Unione europea. È diffi cile pagare le imposte ed è facile incorrere in errori. Inoltre il livello di tassazione è troppo elevato: la pressione fiscale nel 2022 è pari al 43,8% del Pil, in aumento di 0,4 punti rispetto al 2021 e il carico fiscale che grava su cittadini ed imprese è superiore di 1,9 punti ri spetto alla media dell’Eurozona. In pratica, il prossimo anno paghere

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mo 42,2 miliardi di maggiori tasse, pari a 711 euro pro capite. Con questo divario, con questa zavorra è difficile per noi competere sui mercati internazionali.

«Seppur in una difficile situazione di finanza pubblica – ha aggiunto il Presidente di Confartigianato –vanno quindi indirizzate risorse a riduzione della pressione fiscale che grava su tutte le forme di lavo ro anche mediante l’armonizzazio ne e la parificazione delle detrazio ni spettanti in relazione alle diverse tipologie di reddito. Si incentivi, inoltre, chi scommette sul proprio futuro: chi apre una nuova azienda e ancor di più chi decide di assu mere, creando, quindi, valore non solo per sé stesso ma anche per i propri dipendenti».

«Le imprese, in questo difficile momento – ha proseguito Granel li – hanno bisogno di avvertire il fisco come lo strumento con cui lo Stato garantisce servizi di quali tà ai propri cittadini e solidarietà nei confronti dei più deboli e non come un nemico da cui difendersi. Auspichiamo in questo senso la ripresa di un tavolo di confronto sull’avvio della riforma fiscale».

Su tale contesto pesa anche il caro energia, che alle piccole imprese quest’anno costa 24 miliardi in più rispetto al 2021. «Un impatto enorme – ha proseguito Granelli -. Ma questo non impedisce alla micro-piccola impresa di essere motore dello sviluppo del Paese, nonostante sia addirittura conside rata da alcuni la principale causa dei mali dell’economia italiana». Sul fronte del lavoro, Confartigia nato chiede di smetterla con gli approcci ideologici, rimettendo lo al centro dell’azione politica, puntando sull’apprendistato «che deve diventare il principale canale di accesso dei giovani nel mondo del lavoro, perché non è un con tratto come gli altri, ma consente al giovane di crescere e formarsi in contesti nei quali la trasmissione

del sapere non avviene in maniera statica. Crediamo nell’alternan za scuola lavoro – ha proseguito Granelli -; nell’istruzione professio nalizzante – sulla quale occorre un approccio nuovo che la renda non discriminatoria -; in politiche attive moderne ed efficaci che partano dai reali fabbisogni delle imprese».

Il Presidente Granelli chiede al Governo di trovare una soluzione a quelle imprese che hanno con cesso lo sconto in fattura sui bonus edilizi. «A nostro parere – ha pro seguito Granelli -, occorre: rendere più flessibile l’impiego dei crediti; aumentare la capacità fiscale delle banche, concedendola possibilità di utilizzare compensazioni; va lutare la possibilità di prevedere un compratore di ultima istanza, a controllo pubblico. Ne va della sopravvivenza di molte imprese. Il tema dei bonus in edilizia è per noi centrale perché garantisce uno sviluppo duraturo del Paese, perciò condividiamo la necessità che si

apra un confronto costruttivo sul futuro della misura. E come diceva mio nonno, saggio artigiano, quan do girano le gru, gira il Paese».

Le risposte del Presidente Meloni

Il Presidente Giorgia Meloni ha re plicato alla relazione del Presiden te Granelli ricordando: «Noi com piamo un mese dal giuramento, e in un mese abbiamo già incontrato parti sociali e imprese. Come voi credo nel valore centrale dei corpi intermedi. Vorrei che il nostro non fosse semplicemente un confronto di carattere sindacale su quello di cui io ho bisogno e su ciò di cui avete bisogno voi. Ma vorrei un confronto stabile sulla strategia di questa nazione, perché il problema dell’Italia è che le è mancata una strategia e invece ha un disperato bisogno di scegliere dove vuole andare e cosa vuole essere e coin

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Il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, stringe la mano al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante l’Assemblea annuale di Confartigianato

volgere tutti gli attori della nazione dell’economia per puntare a un obiettivo».

Meloni ha poi affrontato il tema della difesa del made in Italy, se gnalando che «nei prossimi giorni vogliamo accompagnare la mano vra finanziaria con allegato ad hoc dedicato alla valorizzazione e la tutela del Made in Italy, della pro prietà intellettuale, della lotta alla contraffazione. Questo sarà ogget to del nostro confronto». Sulla riduzione del costo del la voro, Meloni ha sottolineato che «l’orizzonte della legislatura è un taglio del 5% almeno del cuneo fiscale due terzi al lavoratore, un terzo all’azienda. Anche l’azienda deve avere un beneficio dal taglio del cuneo fiscale». E sempre in tema di lavoro, ha aggiunto: «Dalla legislatura precedente usciamo con la concezione che la povertà la potevi abolire con un decreto, che la crescita si possa fare con una norma dello Stato ma lo Stato non crea crescita, lo fanno le aziende. Allo Stato compete di mettere nelle condizioni di lavorare, non mettere i bastoni tra le ruote». Il costo dell’energia è stato un altro argomento affrontato dal Presi dente del Consiglio: «Per me, da presidente del Consiglio, prendere 30 miliardi e metterli sulle bollet te quando so che in gran parte stanno andando alla speculazione, è una cosa che fa male. Quindi ha aggiunto l’impegno a lavorare in questo senso per consentirci di re

cuperare una parte di quelle risor se, riconoscendo anche l’impegno svolto su questo dal precedente governo a cui “do atto di essersi battuto in Europa per il tetto euro peo al prezzo gas».

Meloni ha poi richiamato le misure della legge di bilancio approvata ieri sera dal Consiglio dei Mini stri: «Nella manovra facciamo due scelte fondamentali: la prima è la proroga dei crediti di imposta per le aziende aumentandola dal 40 al 45% per le energivore e dal 30 al 35% per le non energivore, perché per noi la messa in sicurezza del tessuto produttivo è la priorità. Lo abbiamo fatto per le imprese e lo facciamo per le famiglie, eliminan do gli oneri impropri sulle bollette, riscrivendo la norma sugli extra profitti, in modo tale che ci con senta di superare le imperfezioni alla base delle contestazioni. In questi trenta giorni abbiamo man tenuto l’impegno preso di dedicar ci alla grande emergenza energia: trenta miliardi di euro sono stati investiti su questo, 9 già impegnati in decreto per sostenere famiglie e imprese fino a fine anno e altri 21 nella nuova legge di bilancio che abbiamo presentato questa matti na».

E ancora sul reddito di cittadinan za, ha spiegato: «Se avessi avuto più tempo avremmo potuto fare la riforma organica che faremo. Ma siamo rimasti fedeli al nostro principio: uno Stato giusto non mette sullo stesso piano dell’as

sistenza chi può lavorare e chi non può lavorare. Il Reddito di cittadinanza alla fine del 2023 per chi è in condizione di lavorare è abolito. Nel 2023 abbiamo scelto di immaginare un periodo transi torio, non avendo potuto lavorare sugli strumenti per accompagnare queste persone verso il lavoro ma abbiamo ristretto di molto i paletti, intanto i mesi in cui si può avere il sussidio, poi che alla prima offerta rifiutata decade il Reddito, e infine che se prendi il Reddito, minimo devi stare sul territorio italiano».

Il Capo del Governo ha poi indicato il Pnrr come una grandissima occa sione. «Immaginiamo di introdurre delle clausole perché le piccole e medie imprese non vengano escluse dalla possibilità di parteci pare ai lavori delle opere del Pnrr. Il grosso del lavoro fatto dal prece dente governo è stato soprattutto di carattere ordinamentale. Sulla spesa non siamo molto avanti, c’è un lavoro di accelerazione da fare e stiamo lavorando per farlo. Sono stata criticata perché ho detto che il Pnrr ha bisogno di un tagliando: il motivo è che è stato scritto in un contesto molto diverso da que sto. Abbiamo 120 miliardi di euro in opere pubbliche nel Pnrr – ha aggiunto -, e il costo delle mate rie prime è aumentato del 130%. Se qualcuno pensa che non vada affrontato il problema, le gare andranno deserte. Serve un aggiu stamento».

E sui bonus edilizia, il Premier ha detto: «Oggi abbiano dovuto correggere la norma, quello che ci preme è il pregresso perché oggi ci ritroviamo con i cassetti fiscali delle banche pieni e le cessioni di nuovi crediti vuote». Ha quindi ammonito: «Lo Stato ce la metterà tutta, ma le banche qualcosa di più possono fare”, assicurando che, rispetto ai cosiddetti ‘esodati del 110’ “noi faremo quello che pos siamo per dare una mano, purché anche altri ci diano una mano».

24 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 ASSOCIAZIONE E TERRITORIO
Un gruppo di imprenditori, dirigenti e funzionari Lapam all’annuale assemblea di Confartigianato

#CREAFUTURO, il progetto per l’associazione di domani

“Lapam #CREAFUTURO”, il progetto di formazione e di inserimento nel mon do del lavoro per giovani neodi plomati e neolaureati under-28 da inserire nelle aree strategiche dell’associazione, è giunto alla sua quarta edizione. Il progetto ha riscosso un importante successo nelle scorse edizioni ed è stato riproposto anche quest’anno. A raccontare l’esperienza sono Carlo Alberto Rossi, Segretario generale dell’associazione, e Diletta Maselli, referente Modena di Formart, l’en te di formazione di Confartigianato Emilia Romagna. «Questo progetto sta avendo suc cesso perché, al termine del per corso formativo, inseriamo i neodi plomati o neolaureati partecipanti all’interno della nostra associazio ne. In questa quarta edizione ab biamo formato 24 nuovi colleghi, inizio già a chiamarli così. Dopo un mese di formazione specifica, costruita ad hoc grazie ai colleghi senior, verranno inseriti all’interno della nostra struttura, grazie ad un tirocinio formativo retribuito di tre mesi, al termine del quale verranno assunti come apprendisti».

Un progetto che guarda avanti

Per una realtà come la nostra, complessa e articolata, con tanti servizi e consulenze specifiche, la cosa migliore è formare le perso ne fin da subito e all’interno. Farle crescere per fargli capire quelle che sono le esigenze degli im prenditori, sia da un punto di vista dei servizi di adempimento ma soprattutto, in questo momento, anche consulenziali. I più giova ni apprendono così sia i bisogni degli imprenditori, ma soprattutto le potenzialità che un’associazio ne come la nostra può offrire alle imprese». Diletta Maselli, referente Formart Modena, racconta così l’esperienza formativa: «I candida ti stanno seguendo un percorso formativo molto approfondito, in cui ci saranno tutte le materie che li porteranno ad avere competenze specifiche nei vari ambiti che sono necessari all’inserimento nel lavoro presso una grande struttura come quella Lapam. Il percorso è stato progettato insieme con Lapam e i docenti provengono direttamente

dall’associazione. Questo è molto importante sottolinearlo, perché significa che l’azienda, oltre ad aver fatto un investimento reale, ha addirittura messo a disposizione le competenze dei propri dipendenti in orario di lavoro. Credo che sia un segnale molto forte e molto impor tante».

La quarta edizione del progetto

“Lapam #CREAFUTURO” è un’op portunità di formazione, svilup pata da Lapam Confartigianato in collaborazione con Formart per i giovani senza esperienza pregressa che desiderano entrare nel mondo del lavoro e avviare la carriera di consulenti aziendali diventando un punto di riferimento nella consu lenza alle imprese. L’obiettivo è quello di formare giovani diplomati e laureati, con o senza esperienza, per essere inseriti nei settori core dell’associazione, ovvero l’area del la consulenza aziendale, in ambito fisco contabile e l’area amministra zione del personale e consulenza del lavoro.

Si è conclusa la quarta edizione del corso di formazione rivolto a giovani under-28 che vogliono entrare nel mondo della rappresentanza e consulenza d’impresa
25 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 ASSOCIAZIONE E TERRITORIO
I partecipanti alla quarta edizione di Lapam Crea Futuro insieme al Segretario Rossi e a Diletta Maselli di Formart Modena

dello stesso periodo pre pandemia (benché inferiore rispetto ad un anno fa), tuttavia l’incertezza del contesto congiunturale porta solo il 19% delle imprese ad assumere a tempo indeterminato. Le micro piccole imprese sono quelle che danno il maggior contributo alla domanda di lavoro: oltre la metà delle entrate previste è dovuta a MPI con meno di 50 dipendenti. Parallelamente all’aumento di entrate previste si può notare un incremento della difficoltà di reperimento.

Modena Reggio Emilia Tasso di occupazione penalizzato dalla pandemia

68%

Giovani che non studiano e non lavorano (NEET)

Italia 23%

26 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 FOCUS GIOVANI E LAVORO

punti rispetto al 2019

A novembre 2022 infatti oltre la metà delle figure da assumere viene considerata difficile da reperire dalle imprese modenesi e reggiane. Nello stesso mese del 2019 il tasso si fermava al di sotto del 40%, mentre era intorno al 45% un anno fa.

Infine – volgendo lo sguardo al futuro – sempre più imprese dovranno affrontare la transizione digitale e green: sarà dunque sempre più diffuso il fabbisogno di competenze adeguate.

punti rispetto al 2019

Fonte: ISTAT
 -5,9
35%
-8,6 punti rispetto al 2019 38%
Tasso di occupazione giovanile (15-29 anni) % NEET (15-29 anni) 18%  +5
Tasso di occupazione 15-64 anni (Modena e Reggio) 16%  +4,2
punti rispetto al 2019
L'analisi del nostro Ufficio Studi Giovani e mondo del lavoro
Rispetto al 2019, ultimo anno di normalità pre-crisi, il mercato del lavoro non ha ancora recuperato pienamente i livelli di occupazione né in Emilia-Romagna né a livello nazionale, seppur con differenze tra i territori e tra i settori. I dati provinciali, fermi al 2021, mostrano come siano stati particolarmente penalizzati i giovani D’altra parte il numero di assunzioni previste dalle imprese nel corso dei tre mesi tra novembre 2022 e gennaio 2023 si mantiene nettamente al di sopra del livello

Profili con più giovani in valore assoluto a novembre 2022

Modena

Reggio Emilia

Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici

1° 1°

Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici

Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche

2° 2°

Personale non qualificato nella logistica, facchini e corrieri

Profili con più giovani in percentuale a novembre 2022

Commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione

Commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all'ingrosso Operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori

Profili più difficili da reperire a novembre 2022

Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici

Operai specializzati nelle industrie chimiche e della plastica

Conduttori di mezzi di trasporto

3° 3°

Commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all'ingrosso

Operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche

A novembre erano previste oltre 1.900 assunzioni a Modena e quasi 1.300 a Reggio di giovani con meno di 30 anni

Modena Reggio Emilia

Personale non qualificato nella logistica, facchini e corrieri

Commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all'ingrosso Cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici

Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici

Tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione

Operai specializzati nelle industrie chimiche e della plastica

Fonte: Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior

70%
52% 49%
81%
75% 72%
59%
59% 45%
27 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 FOCUS GIOVANI E LAVORO
82% 71% 70% In media 1 assunzione su 3 è giovane

Rinnovato il contratto nazionale di lavoro dell’area acconciatura ed estetica

Interessa una platea di 2.862 imprese e oltre 5.000 addetti delle nostre due province

Èstato sottoscritto tra Confar tigianato Acconciatori, Con fartigianato Estetisti, le altre organizzazioni datoriali e i sindaca ti dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisa scat-Cisl, Uiltucs-Uil, l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro Acconciatura Estetica scaduto il 30 giugno 2016. L’intesa, che a Modena interessa una platea 1.718 imprese attive e oltre 3.000 addetti, e a Reggio Emilia di 1.144 imprese attive e oltre 2.000 addetti, prevede l’ero gazione di un importo di 246 euro a titolo di una tantum ad integrale copertura del periodo di vacanza contrattuale. Dati Unioncamere-In foCamere

L’erogazione avverrà in 3 tranches: la prima di 100 euro con la retri buzione del mese di novembre 2022, la seconda di 100 euro con la retribuzione del mese di dicembre 2022, la terza di 46 euro con la re

tribuzione del mese di marzo 2023. L’importo sarà erogato ai soli lavo ratori in forza alla data di sottoscri zione dell’accordo, con le modalità previste dall’accordo stesso.

È stato inoltre previsto un incre mento delle tabelle salariali pari a 100 euro lorde mensili per il 3° Li vello, da riparametrarsi per tutti gli altri livelli sulla base di una specifi ca intesa che sarà sottoscritta dalle Parti nei prossimi giorni.

L’incremento salariale verrà rico nosciuto in due tranches: la prima di 70 euro a decorrere dalla retri buzione del mese di ottobre 2022, la seconda di ulteriori 30 euro a decorrere dalla retribuzione del mese di febbraio 2023.

Nell’ambito dell’accordo è stata inoltre aggiornata la normativa dell’Apprendistato professionaliz zante e del Contratto a tempo de terminato alla luce delle modifiche di legge nel frattempo intervenute.

28 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 BENESSERE

Il testo contrattuale è stato inoltre aggiornato con le novità in tema di congedi parentali, donne vittime di violenza, unioni civili.

È stato infine previsto il rece pimento all’interno del CCNL dell’Accordo Interconfederale del 17 dicembre 2021 sottoscritto da Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, Claai insieme a CGIL, CISL, UIL che, pertanto, ne costi tuisce parte integrante con decor renza dal 1° ottobre 2022.

Il Presidente della categoria Be nessere Lapam, Giancarlo San tunione, sottolinea come la sot toscrizione dell’accordo giunga a seguito della grave crisi del comparto causata dall’emergenza sanitaria che ha messo a dura pro va la sopravvivenza delle imprese e, conseguentemente, ha messo a repentaglio il mercato del lavoro del settore.

Santunione auspica quindi che l’accordo possa rappresentare un rinnovato dialogo nel comune interesse di tutela del settore. Par ticolare importanza, in tal senso, assume l’Osservatorio nazionale di Settore che, dal mese di dicem bre sarà impegnato nella disamina dei problemi inerenti ai fenomeni dell’illegalità e dell’abusivismo.

Santunione esprime inoltre ap prezzamento per l’istituzione della Commissione Tecnica per l’aggior namento della classificazione del personale, primo importante passo verso una revisione complessiva del testo del CCNL al fine di ren derlo maggiormente aderente alle mutate realtà di mercato ed alla necessità di fronteggiare in siner gia la crisi economica dovuta alle ripercussioni del conflitto Russia/ Ucraina sul fronte energetico e di approvvigionamento dei prodotti.

Elena Baraldi
elena.baraldi@lapam.eu 059 893 111 29 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 BENESSERE
Referente categoria benessere

La certificazione della parità di genere: sfide e opportunità per le imprese

Con la legge di Bilancio 2022 e la legge n. 162/2021 è stato istituito il sistema di certifi cazione della parità di genere. Tale certificazione, potrà essere rilascia ta a tutte le aziende che dimostre ranno l'effettività e l'efficacia delle proprie politiche in tema di parità di genere tra uomo e donna. Come conseguenza pratica, il rilascio di tale certificazione com porterà diversi vantaggi sia per le aziende private che per le lavora trici. Le prime, infatti, avranno ac cesso a un miglior punteggio nelle graduatorie degli appalti e avranno diritto a un esonero parziale del versamento dei contributi previ denziali dei lavoratori. Le seconde, invece, oltre a veder parificati i propri diritti, potranno lavorare in contesti sempre meno discriminatori e più inclusivi, con tribuendo così alla creazione di un clima lavorativo virtuoso.

Nell’ambito del PNRR inoltre è sta ta istituita una Strategia Nazionale sulla Parità di Genere 2021-2025. Sono sei le aree principali rispetto alle quali viene valutata la parità di genere all’interno di un’organiz zazione: area cultura e strategia, area di governance, area processi risorse umane, area opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, area equità remunerativa

di genere, area tutela della genito rialità e conciliazione vita-lavoro.

Per ciascuna area sono stati indivi duati dei KPI, cioè degli indicatori prestazionali di natura quantitativa e qualitativa, a cui sono assegnati specifici punteggi. La certificazio ne si ottiene con il raggiungimento di un punteggio minimo pari al 60 % ed è previsto un sistema di pun teggi semplificato per le piccole e micro-organizzazioni.

Come chiarito dal Dpcm, la certi ficazione può essere rilasciata da parte di organismi di valutazione della conformità accreditati.

Per ottenere la certificazione, le imprese sono quindi chiamate a mettere in atto una serie di pro cessi interni, pianificando una strategia e individuando un budget dedicato. L’investimento da parte dell’impresa potrà essere bilancia to da incentivi e misure premiali:

1. riduzione del 30 per cento della garanzia fideiussoria per la partecipazione a gare pub bliche

2. attribuzione di un maggiore punteggio ai fini della valuta zione di un’offerta concernente beni, lavori o servizi

3. sgravi contributivi nel limite dell’1% di quelli complessiva

mente dovuti e di 50 mila euro annui per ciascuna azienda

4. attribuzione di un punteggio premiale per la valutazione –da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regio nali – di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti

Dalla certificazione e dalla parità di genere può arrivare una spinta alla crescita economica del nostro Paese. Il sostegno all’occupazione femminile può essere infatti un importante volano di sviluppo. La riduzione del gap di genere, infatti, non rappresenta solo una que stione di giustizia sociale, ma è a tutti gli effetti un’esigenza legata allo sviluppo economico e all’in novazione del nostro paese. La certificazione della parità di gene re quindi, per le imprese italiane, non solo rappresenta un passaggio obbligato per accedere ai fondi pubblici, ma può anche costituire uno strumento attraverso il qua le posizionarsi sul mercato come un’organizzazione plurale e illumi nata anche in chiave di percorsi di crescita e innovazione, e quindi capace di attrarre talenti e finan ziatori.

Dalla certificazione anche una spinta alla crescita Elena Baraldi
059 893 111 30 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 MOVIMENTO DONNE IMPRESA
Referente Movimento Donne Impresa elena.baraldi@lapam.eu

Moda makers 14a edizione

Ha inaugurato l’8 novembre 2022 la fiera internazionale delle PMI del fashion Made in Italy

Un’edizione che vede 27 aziende partecipanti da tutta Italia proporre agli operatori del settore, provenienti da tutto il mondo, le Collezioni Autunno/In verno 2023/2024.

Una kermesse che si svolge in un momento molto complesso per il settore, a livello non solo italiano ma europeo, ma nel quale non mancano anche segnali positivi, come sottolineato dal Presiden te della Camera di Commercio di Modena Giuseppe Molinari, il quale ha sottolineato come proprio in questo periodo sia fondamentale far sentire a chi fa impresa la vici nanza delle istituzioni. Una 14a edizione iniziata con i ringraziamenti alle aziende parteci panti da parte del Direttore di Mo denaFiere, Marco Momoli: “Essere qui in un momento di così grande incertezza testimonia la volontà delle imprenditrici e degli impren ditori di continuare a far conoscere il saper fare e lo stile italiano al mondo. Esserci non è scontato, ma è importante, e per questo possia mo già dire che, terminata questa, ci rivedremo alla 15a edizione”. Importanza del settore per l’eco nomia del territorio che è stata sottolineata anche dal Presidente della Fondazione CR Carpi, Mario Arturo Ascari: “Questo rappresenta un modo tangibile di rispondere alle difficoltà del contesto interna zionale, perché quando si naviga in acque agitate, l’ultima cosa da fare è rimanere immobili, non agire e

non essere attivi. Oggi è necessa rio sostenere con decisione que ste iniziative, che rappresentano lo slancio non solo delle aziende espositrici, ma di una filiera che contribuisce a mantenere gran par te del benessere della comunità”. Che Moda Makers rappresenti uno dei simboli di un settore vitale per il territorio è stato ribadito anche dalla Vice Sindaco e Assessore all’Economia del Comune di Carpi Stefania Gasparini: “Grazie alla rete che abbiamo costruito negli anni continuiamo a credere nei nostri imprenditori e nei lavoratori di uno dei settori più importanti dell’eco nomia modenese. Moda Makers si sta affermando sempre di più in tutto il Paese come uno dei punti di riferimento delle PMI della moda italiana. Perché se è vero che la moda è fatta anche dai grandi brand, non dobbiamo dimenticare che una sua parte fondamentale è composta da menti e mani che la vorano e sanno produrre e portare il saper fare italiano nel mondo. E noi siamo qui per sostenere queste menti e queste mani”. Moda Makers è organizzata da Mo denaFiere, in collaborazione con il Consorzio Expo Modena, e pro mossa dal progetto Carpi Fashion System, di cui fanno parte CNA, LAPAM-Confartigianato, Confindu stria Emilia, Camera di Commercio di Modena, Fondazione CR Carpi, Comune di Carpi, Fondazione De mocenter-SIPE e ForModena.

31 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 MODA

Osservatorio Tessile: Carpi in sofferenza

Le parole chiave sono internazionalizzazio ne, certificazioni e sostenibilità, e digitalizza zione, per far fronte ad un forte ridimensionamento della base manifatturie ra e margini sempre più risicati all’interno di una filiera della moda che ge nera altrove i propri gran di margini. I numeri sono quelli anticipati dal Sole 24 Ore e pubblicati da Voce lunedì 21 novembre, e non sono certo entusia smanti. Ma la presentazio ne ufficiale dell’Osservato rio sul distretto carpigiano del tessile-abbigliamento andata in scena il 24 ottobre all’Auditorium Loria ha svelato anche tanto altro. In primis che la pandemia ha lasciato un segno: maglieria e confezione hanno perso il 22,6 per cento nel 2020, rispetto al 20,1 del pano rama nazionale e solo una

piccola parte ha recu perato i livelli del 2019 nonostante un rimbalzo ci sia stato. Come illustrato da Daniela Bigarelli – che insieme a Monica Baracchi di R&I Srl ha curato il re port dell’Osservatorio – la flessione del 2020 è stata la più grande di sempre per il distretto, che come fatturato complessivo non ha più raggiunto i livelli del 2008. La curva di imprese e addetti è infatti in calo progressivo dall’onda lunga della crisi del 2007, mentre il fattu rato era tornato a sfiorare quei livelli nel 2019. Poi la pandemia ha cambiato tutto di nuovo. O quasi tutto. Perchè, nonostante la crisi, il tessile abbiglia mento rappresenta ancora il 51 per cento del com parto manifatturiero della città di Carpi, che ha però perso nell’ultimo qua driennio il 20 per cento

Export, digitale e certificazioni possono essere la medicina
32 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 MODA

di addetti. Una tendenza che, nelle previsioni per il 2022, si confermerà soprattutto per le piccole e medie imprese, che per deranno complessivamen te un altro 8 per cento di addetti, solo parzialmente compensati dal +1,6 per cento che registreranno le aziende con più di 50 dipendenti.

Che complessivamente genera un campionario di 60 mila modelli ogni anno. «Nessun altro territorio ha questa capacità creativa», ha sottolineato Daniela Bigarelli. Che ha quin di aperto alle sfide del futuro: la sostenibilità e la digitalizzazione. La prima fa riferimento a prodotti eco sostenibili, richiesti soprattutto da marchi ad alta visibilità, mentre la seconda si declina a seconda della tipologia di impresa: obiettivi di digital marketing, web communication, cataloghi digitali ed e-commerce per le imprese finali, tec nologie di produzione per le aziende di sub fornitura. Come prevedibile, l’Osser vatorio ha confermato un elevato divario digitale tra grandi e piccole imprese, che fanno i conti ancora con una limitata visibilità on line: solo il 69 per cen to delle imprese finali e il 13 di quelle della subforni tura ha un sito ufficiale.

«E’ nelle difficoltà che una rete di territorio dà il me glio di sé e noi ci stiamo mettendo tutto – ha detto la vicesindaco e assessore alle Attività Produttive Stefania Gasparini –. Le chiavi sono l’internaziona

lizzazione e la digitalizza zione. Gli obiettivi 2023 di Carpi Fashion System sono il 3D per il fashion, la qualificazione delle impre se (certificazioni) e studi di fattibilità per ricerca e innovazione (digitalizza zione) attraverso finanzia menti e bandi».

Proprio di queste ultime opportunità ha parlato in chiusura di evento Rober to Ricci Mingani dell’As sessorato alle Attività pro duttive della Regione, che ha presentato alla platea di imprenditori presenti i bandi regionali e europei a favore delle aziende all’interno del Programma regionale FESR 2022-27. 140 milioni di euro saran no disponibili già entro la fine dell’anno.

Le parole del Presiden te della categoria Moda Lapam Confartigianato, Roberto Guaitoli «Nono stante i chiari e scuri che emergono dall’osserva torio ci sono elementi positivi sui quali fare leva per consolidare il distretto tessile di Carpi. Al tempo stesso emergono delle cri ticità sulle quali l’associa zione Lapam si impegnerà con gli strumenti disponi bili, a sostenere le imprese proponendo iniziative e progetti per arrivare al risultato sperato».

Laura Roncaglia
laura.roncaglia@lapam.eu 059 893 111 33 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 MODA
Referente categoria moda

Decreto Aiuti quater: ovvero dell’ennesima modifica al Superbonus

Con la pubblicazione del decreto Aiuti Quater, sono state di fatto confermate le anticipazioni mediatiche trasmesse nei giorni scorsi, a proposito delle norme inerenti il superbonus 110%.

Le nuove disposizioni sono state inserite all’art.9 del decreto. Unica novità non anticipata e inserita nel testo approvato, riguarda la pos sibilità di rateizzazione decennale per alcune tipologie di crediti. Non ripeteremo quanto già afferma to più volte, circa la parossistica successione delle modifiche legi slative intervenute nei due anni e mezzo di vita del provvedimento. Ci limitiamo a dire che tutto quello che era possibile fare per tentare di dissuadere i cittadini e le fami

glie dall’intraprendere questo tipo di interventi, è stato fatto. Non solo la difficoltà delle procedure, ma so prattutto l’incertezza dettata dalle continue modifiche introdotte, ha certamente bloccato gran parte degli interventi in corso e frenato molti potenziali beneficiari dall’av viare le procedure di accesso al superbonus.

Le novità

Proviamo ora a sintetizzare per punti le novità introdotte: La percentuale di detrazione per gli interventi effettuati dai condo mini, dalle persone fisiche con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro

34 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 EDILIZIA
Le continue modifiche all’agevolazione compromettono l’intera filiera del comparto costruzioni

unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in com proprietà da più persone fisiche e dalle ONLUS. APS e OdV, passa dal 110% al 90% a partire dall’anno 2023, rimangono invariate invece le percentuali di detraibilità per gli anni 2024 (70%) e 2025 (65%). Slitta dal 31 dicembre 2022 al 31 marzo 2023 il termine ultimo per completare i lavori correlati agli interventi effettuati dalle perso ne fisiche su unità immobiliari unifamiliari, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessi vo. Sempre per le unifamiliari, gli interventi avviati a partire dal 1° gennaio 2023, la detrazione spetta nella misura del 90% anche per le spese sostenute entro il 31 di cembre 2023, a condizione che la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il contribuente abbia un reddito di riferimento, non superiore a 15.000 euro. Per il calcolo di tale reddito di riferimento occorre sommare i redditi complessivi, dell’anno pre cedente quello in cui si sostiene la spesa, del richiedente e, se presen ti nel nucleo familiare, del coniuge o convivente e dei familiari fiscal mente a carico.

Per tutti i lavori in corso e per chi è in possesso di Cila alla data del 25 novembre 2022, continuerà a vale re lo sconto massimo del 110%, per tutto l’anno prossimo. Lo stesso vale per gli interventi comportanti demolizione e ricostruzione degli edifici, per i quali alla medesima data, risulti presentata l’istanza di acquisizione del titolo abilitativo. Nel caso di interventi su edifici condominiali, la delibera assem bleare che approva gli interventi deve essere stata adottata in data antecedente al 25 novembre 2022, pena l’impossibilità di mantenere la percentuale del 110%.

Importante conferma per i ter

ritori che, come il nostro, hanno vissuto il terremoto: la percentuale del 110% viene mantenuta per la ricostruzione delle abitazioni che ricadono all’interno del cratere si smico, fino al 2025, purché vi siano i requisiti di ammissibilità degli immobili danneggiati.

Per gli interventi rientranti nel Superbonus, i crediti d’imposta corrispondenti alla cessione del credito o allo sconto in fattura relativi a comunicazioni inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022 e non ancora utiliz zati, possono essere fruiti in 10 rate annuali di pari importo, in luogo dell’originaria rateazione prevista per 4 rate annuali, previo invio di una comunicazione all’Agenzia delle entrate da parte del fornitore o del cessionario.

In conclusione, resta da dire che l'azione associativa di migliora mento e modifica delle norme più penalizzanti, continuerà anche in occasione della prossima legge di bilancio, dove proporremo ai nostri rappresentanti politici, proposte di emendamento che riteniamo necessarie e improrogabili se si vuole salvare la praticabilità degli interventi agevolati e il comparto costruzioni, da un rischio reale di ricaduta nel baratro della crisi di settore. Portiamo ad esempio due questioni rilevanti come lo sblocco della cessione dei crediti, attraver so nuove modalità operative, oltre al chiarimento necessario sull’ob bligo di qualificazione di tutte le imprese esecutrici a partire dal primo luglio 2023, entrambi i pro blemi rischiano di far saltare tutte le filiere edili oggi impegnate nei cantieri.

059 893 111 35 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 EDILIZIA
Alberto Belluzzi Referente categoria edilizia alberto.belluzzi@lapam.eu

Giornata del pane e dei prodotti da forno artigianali 2022

Obiettivo: diffondere tra i cittadini, specialmente tra i più giovani, la consapevolezza della qualità del pane e dei prodotti da forno artigianali

La Giornata del Pane, che si celebra ogni anno a livello mondiale il 16 ottobre, è stata condivisa dalla Regione Emilia Ro magna, con iniziative e promozioni che hanno lo scopo di diffondere tra i cittadini, specialmente tra i più giovani, la consapevolezza della qualità del pane e dei prodotti da forno artigianali, sempre più im portanti nell’ambito dell’alimenta zione quotidiana, come riscontrato anche dai consumi di questi pro dotti durante il lockdown dovuto al coronavirus.

Con questo tradizionale appunta mento la nostra associazione cele bra la passione e l’esperienza dei

fornai e dei pasticceri promotori di qualità e tradizione, testimonial del valore artigiano, attraverso alcu ne iniziative in collaborazione con istituti scolastici del territorio, con il mercato Albinelli e con associa zioni del territorio.

Il pane ha una storia che risale alla notte dei tempi, ma accanto al re della tavola non bisogna dimen ticare tutto gli altri prodotti da forno: paste dolci o salate, grissini, biscotti, ciambelle, torte. In que sti anni c’è stata una crescita del consumo del prodotto artigianale arrivando a una vera e propria ri scoperta dei pani tradizionali tipici di tante zone del Paese. A Mode

na l’iniziativa proposta è appunto quella al Mercato Albinelli, con una giornata speciale nella galleria del pane.

Oltre a questa importante iniziati va, la nostra Associazione ha orga nizzato anche un evento che, come l’anno precedente, si è andato ad inserire all’interno delle giornate di Cioccolamberto di Spilamber to “Il Cervello Goloso e l’alchimia sensoriale” con il dott. Gianfranco Marchesi.

Ovviamente il protagonista è sempre stato l’Amaretto, prodotto tipico della zona che rappresenta in pieno la valorizzazione dei pro dotti da forno.

Matteo Roversi
matteo.roversi@lapam.eu 059 893 111 37 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 ALIMENTAZIONE
Referente categoria alimentazione

Turismo, imprese, marketing. Il piano per rilanciare la montagna

Un progetto di sviluppo turi stico dell'Appennino mode nese: la nostra associazione ha sviluppato, a partire da una profonda analisi dei 17 comuni dell'Appennino, un’analisi a cura dell'Ufficio studi dell'associazione, da cui sono uscite diverse propo ste operative e concrete. Il nostro progetto si pone come obiettivo quello di accompagnare le amministrazioni comunali, ma anche gli operatori turistici, a com piere i primi passi per uno sviluppo turistico dei diciassette comuni montani del territorio modenese

che punti al turismo "esperien ziale" e sostenibile, con una forte attenzione alle attività outdoor e all'enogastronomia. Sono queste le direzioni in cui muoversi per essere in linea con i nuovi trend di mercato e quelle che sono le potenzialità del terri torio.

Focus group e questionari

Dopo una prima fase di studio e ri cerca - sottolinea Federica Ghinelli,

che ha seguito il progetto - duran te la quale si sono svolti anche di versi focus group e un questionario nei territori, si è proposta un’analisi per ogni comune per sottolineare punti di forza e debolezza. Il tutto per fornire le linee guida e fare proposte operative e costruttive e per poter costruire un progetto turistico è quello di conoscere e valorizzare l' esistente». Tra le pro poste emerse si va dall'individua zione della brand identity a riunioni periodiche con le associazioni e gli operatori turistici, dalla definizio ne delle azioni di promozione e valorizzazione del territorio, del marketing da adottare, all'elabora zione di linee programmatiche che assicurino ai turisti la fruizione del patrimonio naturalistico e stori co-artistico, dalla creazione di una piccola linea di souvenir grazie agli artigiani locali alla progettazione di corsi per le scuole con l' ausi lio delle guide locali e dei gruppi culturali, al fine di far conoscere e amare il territorio. Altre proposte del nostro progetto riguardano la sensibilizzazione delle strutture ricettive e delle guide locali alla

Le nostre proposte agli amministratori: idee e supporto per lo sviluppo
38 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 TURISMO
Un momento del seminario dedicato al turismo nell’Appennino modenese. Sul palco il presidente della Provincia di Modena, Giandomenico Tomei

collaborazione con le agenzie di viaggio, affinché organizzino per i turisti delle esperienze, dei pac chetti che comprendano pernot tamento, noleggio, guida, visita a punti d' interesse storico-artistici, degustazioni di prodotti tipici ed esperienze di vita contadina, fino a organizzare escursioni, organizzare summer school o altri camp in Ap pennino e sensibilizzare le agenzie immobiliari del territorio.

Tra le azioni che sono già state messe in campo, la realizzazione di un video promozionale emozio nale che raccontasse il territorio appenninico e, di prossima orga nizzazione, una mostra fotografica e corsi di formazione per le scuole, volti a far conoscere il territorio e a fornire gli strumenti per essere consapevoli delle possibilità dell' imprenditoria turistica nel nostro Appennino.

Coordinamento intercomunale Ghinelli conclude: «Il territorio ap penninico è ricco di piccoli borghi e tesori nascosti, che meritano di essere promossi e valorizzati. Ci sono delle criticità, è vero, ma queste le si ritrovano anche in altre regioni italiane quando si parla di aree interne. Il primo passo è quel lo di coordinarsi, anche nella logica della progettazione intercomunale ed interprovinciale, del calendario degli eventi, della realizzazione di nuove mappe cartacee o online: al turista infatti non interessano i confini».

Così si rende la montagna attrattiva per i turisti e per gli imprenditori

Il nostro presidente, Gilberto Lup pi: «Il nostro è un lavoro di ampio respiro» «Stiamo gettando le basi per un

lavoro di ampio respiro. Vogliamo far sì che le persone non vadano in montagna solo per un mese d' inverno con la neve o in estate nei mesi caldi: dobbiamo lavorare per far sì che il turismo funzioni per tutto l'anno e che chi sale in Ap pennino trovi un servizio all' altez za per tutto l'anno».

Il nostro presidente, Gilberto Luppi, sintetizza così il progetto "Appennino In" presentato dalla nostra associazione in presenza del presidente della Provincia, Gian Domenico Tomei, e di sindaci e rappresentanti dei comuni della montagna modenese.

La nostra associazione ha presen tato una approfondita analisi, per ciascun comune, evidenziando potenzialità e criticità, senza far mancare proposte operative.

«Abbiamo inteso offrire linee guida e proposte operative e concrete alle amministrazioni pubbliche e agli operatori - sottolinea il se gretario Licom, Daniele Casolari - Pensiamo in particolare al turi smo outdoor ed enogastronomi co. Abbiamo fatto proposte circa eventi e iniziative, ma anche di percorsi sentieristici e cicloturistici, un trend quest'ultimo in grande ascesa».

«La risposta delle amministrazioni comunali è stata molto buona, l' incontro è stato molto partecipato e costruttivo. Il nostro obiettivo è rendere più attrattivo il territorio dell' Appennino modenese, sia dal punto di vista del turista che nel portare nuovi imprenditori dispo nibili a investire e fare impresa in montagna».

Il presidente della Provincia Tomei ha chiosato: «Lapam è presen te praticamente in tutti i comuni dell'Appennino e questo è davvero molto importante e positivo». «Dall'indagine emergono dati preoccupanti, soprattutto per quanto concerne lo spopolamento e quindi di un ricambio generazio nale che manca, e di un tessuto

sociale sempre più in difficoltà. Come Provincia abbiamo deciso di investire sulla manutenzione delle strade, per mantenere una buona percorribilità».

«Strade nuove, purtroppo, non si riescono a fare - ha aggiunto il presidente della Provincia - ma abbiamo deciso di incidere sulle fondovalli del Secchia e del Panaro, mentre finalmente si può procede re con il progetto preliminare per la variante di Pavullo, che rappre senta un nodo strategico per la nostra montagna».

Federica Marcacci, presidente Turismo Licom «Un territorio da conoscere e da valorizzare» «Una montagna che presenta luci e ombre, ma che ha grandi poten zialità che vanno fatte conoscere e valorizzate». Federica Marcac ci, presidente Turismo Licom, ha commentato così l' appuntamento proposto dall'associazione di ca tegoria: «L'Appennino modenese è un territorio ricco di tante possi bilità e di altrettante eccellenze di carattere ambientale, enogastro nomico, architettonico e artistico è fruibile sia in inverno, grazie anche alle stazioni sciistiche e per gli sport invernali in genere, che in estate; ha strutture ricettive che si stanno adeguando ai tempi che cambiano, grazie alla lungimiran za di tanti operatori che hanno il coraggio di investire nonostante le crescenti difficoltà offre opportuni tà interessanti per chi presta atten zione a sport di nicchia, come per chi va semplicemente in cerca di luoghi belli da visitare o in cui fare escursioni. Non mancano le criti cità - puntualizza Marcacci - ed è importante conoscerle per miglio rare, ma è importante far conosce re l'Appennino a chi, spesso anche dalla città di Modena e comunque dalle altre città della regione, ha in mente un' idea superata».

laura.roncaglia@lapam.eu 059 893 111 39 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 TURISMO
Laura Roncaglia Referente categoria turismo

Crescono i volumi di export nei primi 9 mesi del 2022 L’export italiano a settembre

Nei primi nove mesi del 2022 le esportazioni italiane sono cresciute del 21,1% rispet to allo stesso periodo del 2021. Si conferma prevalente il soste gno dato dai valori medi unitari (+20,3%), mentre l’incremento dei volumi è modesto (+0,7%).

A settembre le esportazioni sono tornate a crescere a +1,6% rispet to al mese precedente trainate dall’area extra-Ue (+6%), a fronte di un calo per i Paesi Ue (-2,2%). Si chiude comunque in positivo il terzo trimestre anche se in decele razione (+2,7% da +6% di apr-giu 2022).

L’export è in rialzo del 21,6% su base annua, spinto soprattutto da articoli farmaceutici, meccanica strumentale, metalli e alimentari e bevande

L’Istat ha rivisto i dati di export del 2021, che si è chiuso a +19,2% (anziché 18,2%) raggiungendo € 520,7 mld, e quelli del primo trime stre ’22, passato a +22,9% su base annua (da 22% prec.).

I primi nove mesi

Tra gennaio e settembre le vendite oltreconfine hanno mostrato un ampio aumento (+21,1% in termini

tendenziali). Si conferma preva lente il sostegno dato dai valori medi unitari (+20,3%), mentre l’incremento dei volumi è modesto (+0,7%). In crescita il disavanzo commerciale condizionato dall’alto deficit energetico.

Nei primi nove mesi del 2022 le vendite oltreconfine dei prodotti farmaceutici hanno segnato un marcato incremento verso il Belgio (+76,8%), hub logistico europeo del settore, ma anche verso Stati Uniti (+56,8%) e Svizzera (+32%).

In aumento, seppur con anda menti differenziati, la meccanica strumentale in tutte e tre le de stinazioni: Washington (+18,5%), Berna (+14%) e Bruxelles (+7,6%). L’export di tessile e abbigliamento è risultato in crescita ampia negli Stati Uniti (+54,1%) e più contenuta in Belgio (+11,9%). In flessione, in vece, in Svizzera (-1,6%), importan te mercato per prodotti di moda, specie in pelle.

In termini di raggruppamenti prin cipali di industrie, i beni intermedi hanno continuato a registrare un elevato ritmo di crescita (+23,1% gen-set’22 vs. gen-set’21), seppur in lieve rallentamento (+23,9% prec.). Tale dinamica riflette, da un lato, il contributo negativo forni to dalla componente dei volumi (-1,9%) e, dall’altro, il significativo

incremento dei vmu (+25,6%). In evidenza il rialzo dell’energia (+112,6%), trainata dai prezzi ma sostenuta anche dai volumi. Intensa la performance dei beni di consumo (+21,8%), specie quelli non durevoli (+23%), sia in termini di vmu sia in volume. Si è confer mata relativamente più contenuta la crescita dei beni strumentali (+10,6%), che mostrano la flessione in volume più accentuata (-2,6%).

Tra gennaio e settembre 2022 le esportazioni di prodotti chimi ci hanno mostrato un notevole aumento (+24,3%), trainate da mercati di sbocco quali Svizzera (+37,5%), Cina (+32,7%) e Belgio (+29,2%).

I metalli e prodotti in metallo –che soprattutto nella prima parte dell’anno hanno beneficiato del rin caro dei prezzi, al momento però in fase di riduzione – hanno segna to un rialzo del 20,2%. La domanda è guidata soprattutto dai Paesi Ue (+24,2%), come Austria (+30,6%) e Polonia (+24,9%).

Un buon andamento è stato regi strato anche dall’export di mobili (+16%), specie verso mercati di sbocco come Stati Uniti (+28,9%), Spagna (+23,7%) e Regno Unito (+17,1%).

Matteo Roversi
matteo.roversi@lapam.eu 059 893 111 40 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 EXPORT
Referente internazionalizzazione e mercati esteri

Alla “Good Sustainable Mood” il premio Giovani Imprese Emilia Romagna 2022

ood Sustainable Mood”, azienda di Parma, è la vincitrice del premio “Giovani Imprese Emilia-Romagna 2022”, promosso dal Gruppo Gio vani Imprenditori Confartigianato Emilia-Romagna, consistente in un buono da 3.000 euro da spendere in servizi presso la Confartigia

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nato di riferimento. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 26 novembre nella sala Briefing dell'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola. Al secondo posto si è classificato “Jump group”, azienda forlivese che ha vinto un buono da 2.000 euro; al terzo “Cappelletto82” di

Russi (Ra) che ha ottenuto un buo no da 1.000 euro. Sono state 26 le realtà emiliano romagnole che hanno colto la sfida di Confartigianato: “La convention di oggi è il risultato di un anno di lavoro del gruppo Giovani Impren ditori di Confartigianato Emilia Romagna - afferma il suo presi

La premiazione dell’iniziativa, promossa dal Gruppo Giovani Imprenditori Confartigianato Emilia-Romagna, si è svolta sabato 26 novembre all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola
La premiazione del Premio Giovani Confartigianato Emilia Romagna 2022
luca.monelli@lapam.eu 059 893 111 42 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI
Luca Monelli Referente Movimento Giovani Imprenditori

dente Lorenzo Bernardi -. Il nostro obiettivo è stato fin da subito quello di mettere al centro il mon do giovanile, e il premio è una delle modalità che abbiamo scelto. A livello partecipativo vi è stata una grande varietà unite dal concetto di innovazione, non solo tecnolo gica, ma anche in tutte quelle cose che rendono un’impresa proiettata verso il futuro”.

Soni stati inoltri consegnati cinque ulteriori riconoscimenti consistenti in buoni da 500 euro, sempre uti lizzabili per servizi.

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Per la categoria "sostenibilità ambientale ed economia circo lare" è stata premiata l’azienda cesenate “Luciduci”.

fatta, chiunque abbia un sogno nel cassetto lo può realizzare”.

“Una giornata dedicata all'impren ditoria giovanile, il nostro compar to più sensibile e più delicato, quel lo al quale vogliamo mostrare la maggiore attenzione. Una giornata organizzata dal nostro movimento giovanile che ha portato all’atten zione dei partecipanti una serie di temi centrali nel rapporto tra mondo del lavoro e mondo giova nile: dai rapporti intergenerazionali ai passaggi generazionali, dalle nuove culture digitali a tutto ciò che riguarda la sostenibilità”, ha sottolineato Davide Servadei, pre sidente di Confartigianato Emilia Romagna.

una giornata straordinaria che ci fa guardare avanti con tanta speranza verso un futuro innovativo grazie al talento artigiano”, ha concluso Amilcare Renzi, segretario di Con fartigianato Emilia Romagna.

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Per "Servizi digitali innovativi" la “AppFer” di Soliera (Mo).

Per "E-commerce e promozione dei propri prodotti" la cesenate “Fs Marketing Videomaking”.

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Per "capacità di fare rete" la “Powerfitness” di Mirabello di Ferrara.

ƒ Infine per la categoria "Spirito Artigiano" la forlivese “L'Otta gono”.

A tutte le altre aziende è andata una pergamena di partecipazio ne.

“Il Movimento Giovani di Confar tigianato è una fucina di nuove imprese fatte da e di giovani, un elemento valoriale per tut to sistema produttivo e per la nostra associazione. È anche un segnale per i sistemi territoriali affinché sostengano fortemente i ragazzi e le ragazze che hanno il desiderio di mettersi in gioco e di mettersi alla prova - aggiunge Davide Peli, presidente nazionale Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato -. Oggi le con dizioni ci sono tutte grazie anche alle regole del Pnrr. Un'iniziativa come quella odierna è sicuramente uno stimolo per i nuovi ragazzi e un veicolo di marketing associati vo. Il segno che se qualcuno ce l'ha

“Oggi è la giornata del talento arti giano voluta dal Gruppo Giovani di Confartigianato Emilia Romagna, che ha permesso un incontro tra esperienze giovanili provenienti da ogni angolo della nostra regione. Ragazzi e ragazze si sono presen tati portando le loro esperienze e la loro progettualità, in gran parte focalizzata su idee innovative che guardano al domani. Veramente

Nella mattinata si è svolto anche il convegno “Innovazione e Risorse Umane: due keyword per il futuro delle MPI”, al quale hanno parteci pato Lorenzo Bernardi (presidente Giovani Imprenditori Confartigia nato Emilia-Romagna), Giovanni Casadei Monti (dirigente di Promos Italia), Roberto Ricci Mingani (re sponsabile del Settore innovazione sostenibile, imprese e filiere pro duttive della Regione Emilia-Ro magna), Davide Peli (presidente nazionale Movimento Giovani Im prenditori di Confartigianato), Luci Zanca (docente di Job Placement, manager, esperto di team working multi-generazionale e scrittore. Nel pomeriggio si è tenuto l’’inter vento in collegamento audio-video di Tommaso Ghidini, responsabile della Divisione Strutture, Meccani smi e Materiali dell'Agenzia Spazia le Europea (ESA).

43 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI

platea del Premio Confartigianato Cultura 2022

A Pupi Avati, vero artista artigiano, il Premio Confartigianato Cultura 2022

La cerimonia si è svolta venerdì 28 ottobre all’Archiginnasio di Bologna, alla presenza della neo ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e di molte personalità del mondo politico e istituzionale

“I

l Premio Confartigianato

Cultura 2022 a Pupi Avati, vero artista artigiano, vuole celebrare la sapienza di un gran de Maestro del cinema italiano e la sua tenacia nel portare alto il vessillo dell’azione culturale come atto creativo e vitale”, queste le motivazioni che hanno portato Confartigianato Emilia-Romagna a

scegliere il regista bolognese per l’importante riconoscimento, un’o pera del grande artista Domenico (Mimmo) Paladino.

La cerimonia si è svolta venerdì 28 ottobre nella sala del Cubiculum Artistarum dell’Archiginnasio di Bologna, alla presenza della neo ministra dell’Università e della Ri

cerca, Anna Maria Bernini, alla sua prima uscita pubblica, e di molte personalità del mondo politico e istituzionale.

Pupi Avati, dopo la cerimonia di premiazione, ha dialogato con Va lerio Baroncini, vicedirettore de “Il Resto del Carlino”.

44 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 CULTURA
La

“Il riconoscimento di oggi è un riconoscimento all'artigianato - ha affermato Pupi Avati nel commen tare il premio ricevuto -. Anche la società creata da me e mio fratel lo è un sodalizio artigianale, che continua ostinatamente ad avere questo tipo di approccio: uno può fare il tappezziere, uno può fare il restauratore e uno può fare del ci nema, inteso come tale, con la pro spettiva, il desiderio e l’ambizione della qualità. E mi sembra che in questo Paese l’ambizione della qualità sia un po' scaduta, schiac ciata da quella che è la vera epide mia: l'omologazione. Se guardiamo al cinema fatto fino a poco tempo fa, ora fortunatamente meno, era un cinema che strizzava l’occhio al telespettatore, un cinema carino, ma nulla di più. Dobbiamo tornare a fare un cinema significativo, che arricchisca le persone che lo ven gono a vedere, che dia pretesti per discuterne, parlarne. Il mio ultimo film su Dante Alighieri è un'ope razione di grande provocazione culturale, proprio per stimolare queste sensazioni”.

“Noi parliamo erroneamente di industria del cinema, non c'è nulla di industria nel cinema perché è fatto interamente da artigiani - ha detto Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia Roma gna -. Il regista si muove come in una bottega rinascimentale, sta al centro, dirige tutte le persone e sa usare tutti i ferri di quel mestiere. E i Maestri del cinema, quel mestiere, quei ferri, li sanno maneggiare con destrezza e capacità. Come sanno fare i grandi artigiani: conoscono la luce, gli obiettivi, le macchine da presa, la composizione in quadro, gli attori, la scrittura, le sceno grafie, la musica, i suoni, i colori, i singoli mestieri del set. Pupi Avati è un autore capace di dare forma alle idee, capace di muovere la macchina cinematografica in tutta la sua interezza, sapiente nel diri gere il set, la troupe, come se fosse

una bottega d’artista d’altri tempi”.

“Mi è piaciuta moltissimo la defi nizione di artista artigiano che si legge nelle motivazioni del Premio - ha sottolineato la ministra Anna Maria Bernini -, infatti ciò che crea il Maestro Pupi Avati è alto artigia nato artistico, la massima espres sione del sapere e del saper fare italiano. Pupi Avati è una persona generosa, un portatore di amore nella vita, come nei suoi film. È un fanciullino pascoliano, una persona capace di commuoversi, divertirsi, innamorarsi anche delle piccole cose. Il suo agire è caratterizzato da un grande entusiasmo, forse un po' malinconico, ma che nasce dal fatto di essere un uomo profonda mente romantico. È una persona umile, nell’accezione più sincera del termine, sempre in evoluzio ne e alla ricerca di qualcosa. Una persona serissima nelle cose che fa, ma capace di non prendersi sul serio. Ma ciò che amo di più di lui è la sua capacità di sognare in gran de. Lui stesso ha detto che i sogni, quelli grandi, fondamentali nella vita di ciascuno, sono gli unici che si realizzano. Voglio ringraziare il Maestro Pupi Avati per quella stra ordinaria lezione di vita secondo

la quale i sogni, quelli grandi, sono necessari per vivere”.

“Lo sguardo del maestro Avati accompagna i personaggi attra verso un viaggio fatto di passioni, amori, amicizia, speranze, emo zioni, attese, desideri e creativi tà - ha aggiunto Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Emilia Romagna -. E in questo suo raccontare, in questo suo viaggio negli affetti, a volte anche crudeli e impietosi, Avati ha dimostrato di essere un vero Artigiano del Cine ma, un artista capace di rendere concreto il Fare. Questo premio ha dunque un doppio valore. Il primo è un affettuoso ringraziamento per l’universo di racconti creato guardando alla nostra terra dando vita, voce e corpo alle storie che ci circondano e di cui ci nutriamo quotidianamente. Il secondo è il riconoscimento al Mestiere con la M maiuscola. Un tributo all’arte, alla rappresentazione vivace di una visione del mondo e di una tecnica raffinata. In questo senso Pupi Avati è un artista artigiano nel senso più nobile di questa defini zione. Una definizione tanto amata da tutti noi”.

45 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 CULTURA
Il regista Pupi Avati

Caro energia alle PMI costa 23,9 miliardi in più nel 2022

Fisco zavorra con tax spread ItaliaEurozona di 42,2 miliardi di euro

Quest’anno il caro-energia costa alle piccole imprese 23,9 miliardi in più rispet to al 2021. I rincari pesano con 18 miliardi di maggiori costi per l’elettricità e con 5,9 miliardi per il gas. A dirlo è il Rapporto “Imprese nell’età del chilovatt-oro” che Con fartigianato ha presentato durante l’Assemblea nazionale e che foto grafa un habitat poco favorevole per gli imprenditori che si sforzano di uscire dalla crisi.

Sono ancora troppi gli ostacoli e gli oneri che frenano la corsa dei 4,4 milioni di micro e piccole im prese italiane impegnate a reagire con performance sul fronte dell’oc cupazione e delle esportazioni. Tra luglio 2021 e giugno 2022, hanno creato il 71% dei nuovi posti di lavoro e tra agosto 2021 e luglio 2022, nei settori a maggiore pre senza di MPI, le esportazioni sono pari a 141,2 miliardi di euro. Alla batosta del caro-bollette si aggiunge il peso della pressione fiscale: il prossimo anno cittadini e imprenditori italiani pagheran no 42,2 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media dell’Eurozona, pari a 711 euro pro capite. In Euro pa siamo al terzo posto per il più alto carico fiscale, ci precedono Francia e Belgio.

Sulla competitività delle nostre imprese pesa anche il cuneo fiscale sul costo del lavoro che, nel 2021,

è pari al 46,5%, vale a dire 11,9 punti in più rispetto alla media dei paesi avanzati. Il fisco pesa anche sull’energia con un carico superio re del 51,1% rispetto alla media dei Paesi Ue. Sul fronte dell’efficienza della pubblica amministrazione, la nostra associazione mette in evidenza che soltanto il 28% delle Amministrazioni locali prevede la possibilità di completare online le pratiche amministrative. Si peggio ra per quanto riguarda gli adem pimenti per il settore dell’edilizia: solo il 15% dei Comuni consente l’avvio e la conclusione per via telematica dell’intero iter relativo ai permessi di costruire.

Nel frattempo gli Enti pubblici hanno accumulato un debito com merciale verso le imprese fornitrici di beni e servizi pari a 53 miliar di di euro e il 50,1% dei Comuni italiani non salda le fatture entro i 30 giorni fissati dalla legge. Per quanto riguarda il peso del debito commerciale della PA sul PIL siamo al 2,9%, quasi il doppio rispetto all’1,6% dell’Ue. Gli sforzi dei pic coli imprenditori per agganciare la ripresa sono ostacolati anche dal gap scuola- lavoro all’origine della carenza di manodopera qualificata: le aziende non riescono a trovare il 55,9% dei lavoratori specializzati necessariamente nell'elevata quali tà manifatturiera made in Italy.

46 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 ENERGIA

Una casa scollegata e autonoma

Ecocompatibile, antisismica, riciclabile, senza contatori. Si chiama Nucleo quella che il suo ideatore definisce la prima e unica casa "scollegata" d'Europa. Il Nucleo è l'abitazione dove vive il fondatore di Age, Franco Guagliu mi, 56 anni, costruita seguendo i dettami della sostenibilità ambien tale e dell’autonomia energetica. Guagliumi, ingegnere civile, abita a Medolla con la socia ed ex moglie, tre figli, nove cani in giardino e uno "casalingo". «Il Nucleo è un’abita zione completamente autonoma e scollegata dalle normali reti tecni che quali elettricità, gas, acquedot to, fognatura: l'energia viene auto prodotta con tecnologia esistente e convenzionale (eolico, fotovol taico, sistemi geotermici, ndr.) e la gestione delle risorse è integrata nella componente domotica che provvede alle necessità tecniche della struttura. Il benessere ed il comfort - spiega - sono al centro di questo progetto, con particolare riferimento alla vivibilità degli am bienti (in materiali biocompatibili) ed alle loro prestazioni. Tecnologie tradizionali e principi della archi tettura bioclimatica garantiscono l’efficienza energetica del Nucleo; gli spazi, la serra dove a dicembre

raccolgo i pomodori, il tetto verde, il terrazzo coltivabile e il giardino contribuiscono al piacere dell'abi tare.

In casa non ci sono mai meno di 23 gradi e mai più di 28. L'acqua piovana si può bere o usare per innaffiare le piante. Quelle reflue vengono smaltite grazie alla fito depurazione, le potature diventano cippato per il riscaldamento dome stico». Age srl, nata a Medolla nel 2007, è uno studio di architettura ed ingegneria, che lavora non solo nell' area nord: è cresciuta con la ricostruzione post-sisma e ora lavora ovviamente tantissimo con il Bonus 110%. Ha tre dipendenti e una ventina di collaboratori. «Ope riamo in modo integrato, a parte il geologo abbiamo in azienda le competenze tecniche per seguire tutto il processo progettuale - dice Guagliumi, che è anche presidente della zona Area nord della nostra associazione - Da trent'anni in stalliamo impianti geotermici». Le realizzazioni di Age sono abitazio ni civili ma anche edifici pubblici. Il Nucleo ha una superficie totale di 1600 metri quadrati, una cuci na di 95 metri quadrati, 8 bagni, una piscina, una sauna da 7 posti. Una casa decisamente diversa da

tutte le altre, e dove Guagliumi ha potuto verificare di persona come funzionano gli algoritmi della do motica e avere oggi a disposizione quattro anni di dati aggregati. Un edificio costruito così secondo il suo ideatore costa dal 5 all'8 per cento in più di uno "normale" e in 2-4 anni questo esborso maggiore si ripaga grazie ai consumi pra ticamente a zero che garantisce. E i tempi di realizzazione sono gli stessi di una casa costruita in modo più tradizionale. «L'impian tistica, che gioca un ruolo deter minante nel complesso, è com merciale, di normale utilizzo nella componente tecnica di realizza zione di impianti automatici e ci ha permesso, con l'introduzione della domotica a 360 gradi, di controlla re o meglio di definire un rapporto stretto tra risorse e comfort per mettendo un notevole risparmio energetico a fronte dei servizi offerti. L' abitazione poi si auto-e qualizza, sente la disponibilità di energia - conclude l'AD di Age - e la convoglia dove la necessità è principale; all' interno del Nucleo si vive nel comfort a costo zero una volta definiti i parametri richiesti».

A quattro anni dalla sua inaugurazione siamo tornati nel “Nucleo”, la casa ecosostenibile dell’Ingegner Franco Guagliumi, AD di AGE
47 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 L'IMPRESA DEL FARE
Una veduta del “Nucleo”, l’abitazione sostenibile progettata da AGE

Lapam e Adapt: una collaborazione per l’associazione del futuro

Spattini

Da diversi anni Lapam e ADAPT hanno attivo un dia logo che si è tradotto in di verse occasioni di collaborazione. Più recentemente la partnership si è consolidata attraverso lo svilup po di due iniziative: un percorso progettuale e formativo sul tema della rappresentanza e l’inserimen to nell’organizzazione di Lapam di due dottorandi dei corsi di dotto rato promossi da ADAPT.

Nel quadro di un processo di inno vazione organizzativa già avviato da Lapam, ADAPT ha progettato un percorso volto a sviluppare un modello di moderna rappresen tanza d’impresa sul territorio. Si tratta di una attività di formazione laboratoriale, che ha visto coinvol te in prima battuta la Direzione, l’area Sindacale e l’area della Con sulenza Strategica con lo scopo di elaborare congiuntamente un modulo formativo per la seconda fase, rivolta ai Segretari. Una prima fase del percorso è stata diretta a consolidare la consapevolezza dei valori associativi da parte dei partecipanti e ad acquisire com petenze di ascolto degli associati. In questo modo si è voluta definire una visione della rappresentanza che garantisca la coerenza tra i

valori associativi, i bisogni delle imprese e le soluzioni proposte in risposta a tali bisogni. La creatività necessaria all’adattamento dell’im presa nel contesto della competi zione globale e dei rapidi cambia menti organizzativi impone anche alla rappresentanza dell’impresa di muoversi in maniera creativa. L’or ganizzazione di rappresentanza è spinta a ripensare schemi consoli dati e non abbastanza flessibili. Anche a tale scopo Lapam ha inserito nel proprio organico sul finire del 2019 due dottorandi di ricerca, ossia due giovani ricerca tori che hanno svolto il triennio di formazione accademica all’interno di un contesto lavorativo accom pagnando così l’apprendimento teorico con una costante pratica del lavoro. Oggetto di questo inno vativo percorso di alta formazione sono state le attività relative alla gestione delle risorse umane e alla pratica delle relazioni industriali, di cui Lapam senz’altro offre esempi e casistica assai vari e interessanti.

Il dottorando, inserendosi di fatto e per un periodo di tre anni nel contesto aziendale che lo ospita, è chiamato ad applicare nella prati ca quotidiana del lavoro, le cono scenze via via apprese attraverso

48 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 LAVORO
Una sinergia nata per sviluppare nuove competenze e per essere protagonisti del cambiamento, scrive Silvia

lo studio e la ricerca teorica: in tal modo i giovani acquisiscono com petenze e abilità specifiche legate ai contesti aziendali e di lavoro, un tipo di “apprendimento in azione” che solo la pratica (formazione on the job) associata allo studio (for mazione teorica) può assicurare e stimolare.

I vantaggi di questo schema sono reciproci e di lungo effetto: da un lato il giovane dottorando impara a gestire processi di ricerca, che in ambito aziendale consistono nella capacità di sapere approfondire temi specifici e sviluppare solu zioni a questioni che via via gli si presentano; dal lato dell’azienda il dottorando porta al suo interno un metodo e un’attitudine alla ricerca e all’indagine sui temi del lavoro e delle relazioni industriali, con sentendo di internalizzare nuove conoscenze (derivanti dal percor so universitario del dottorando) e innovazione.

Una azienda, una organizzazione, una realtà che impari a gestire la complessità delle trasformazioni, è senz’altro destinata a diventare un attore del cambiamento, della crescita e del sostegno allo svilup po territoriale.

Cos’è ADAPT

Associazione per gli Studi Interna zionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle Relazioni industriali – è una associazione senza fini di lucro fondata a Modena da Mar co Biagi nel 2000. L’Associazione svolge attività di studio e di ricer ca, approfondendo in chiave inter nazionale e comparata tematiche relative al diritto del lavoro e alle relazioni industriali, con l’obiettivo di contribuire ad una nuova cultura del lavoro. Promuove la Scuola di alta formazione in relazioni indu striali e di lavoro nell’ottica del placement e della integrazione tra scuola, Università, mondo del lavoro.

matteo.roversi@lapam.eu 49 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 LAVORO

Mismatch tra domanda e offerta di lavoro

Un’analisi sulla difficoltà delle imprese nel trovare personale qualificato

Da tempo ormai si parla della difficoltà che hanno molte imprese nel trovare persona le. Dalle micro alle grandi imprese il problema del reperimento del personale sembra riguardare tutte le imprese, qualsiasi dimensione queste abbiano. A lanciare l’allarme sono gli stes si imprenditori che malgrado la promessa di un ottimo stipendio faticano a trovare personale. Eppure il lavoro non manca come dimostra una recente analisi di Unioncamere, dove il mismatch viene affrontato da un punto di vista analitico. In particolare, grazie al sistema informativo Excelsior, Unioncamere ha previsto che, a li vello nazionale, sono circa 382mila le assunzioni previste per il mese di novembre 2022 e 1,2 milioni quelle per il periodo che va da novembre a gennaio 2023. I livelli della domanda di lavoro da parte delle imprese, si mantengono superiori a quelli registrati nell’ana logo periodo pre-Covid (+33mila su novembre 2019, +95mila sul trimestre). Periodo che meglio si presta per essere confrontato con il contesto attuale, essendo in fluenzato dalle incognite sul pia no geopolitico e dalle dinamiche dell’inflazione.

Nonostante la domanda di lavoro da parte delle imprese stia cre scendo, il mismatch tra domande e offerta resta ampio. Infatti, soltanto il 46,4% dei pro fili ricercati viene individuato e di conseguenza assunto, un valore che supera di 8 punti percentuali quello dell’anno precedente. Nello specifico a novembre le imprese hanno assunto 121mila persone. Le maggiori opportunità di lavoro si sono registrate nella meccatronica (20mila assunzioni) e nella metallurgia (16mila assun zioni), oltre che nelle costruzioni (40mila assunzioni).

Inoltre il commercio con 60mila assunzioni, il turismo con 51mila e i servizi alla persona con 45mila, rappresentano il 60% delle assun zioni che si prevedono nel settore dei servizi (262mila lavoratori nel mese).

Il borsino delle professioni (stru mento che permette di verificare l'andamento delle qualifiche pro fessionali codificate dall'ISTAT) per il mese di novembre 2022, per le alte competenze (high skills) sot tolinea la richiesta di 10mila tecnici con esperienza nel rapporto con i mercati, 9mila tecnici della salute, 7mila tecnici informatici, telematici e delle comunicazioni e 5mila inge

gneri con high skills.

Mentre tra le professioni low skills sono richiesti 41mila addetti alla ristorazione, 36mila addetti alle vendite, 25 mila conduttori di veicoli a motore, 15 mila operai specializzati nelle costruzioni e nel mantenimento delle strutture.

Il disequilibrio tra domanda e of ferta di lavoro è pari al 46,4% delle assunzioni.

Questo dato trova concretezza nel fatto che sono stati trovati soltanto 177 mila profili rispetto ai 382 mila ricercati.

A sottolineare il mismatch sono anche le tempistiche per trovare il personale, infatti la media per tro vare i candidati è di quasi 4 mesi.

In particolare per gli specialisti nelle scienze della vita (veterinari, biologi ecc),difficili da reperire nel 77,5% dei casi, si registrano punte di 7,5 mesi mentre 5,7 sono i mesi per i tecnici della gestione dei pro cessi produttivi (65,6% è la relativa difficoltà).

Per quanto riguarda i fonditori, sal datori, montatori, artigiani e operai specializzati nelle costruzioni sono 5,4 i mesi richiesti per trovare un candidato ideale. Mentre 5,2 mesi sono richiesti per trovare i tecnici in campo ingegneristico (65,6%).

50 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 OCCUPAZIONE

Un Focus sulle province di Modena e Reggio

Emilia

Nella provincia modenese nel mese di novembre sono previste 5.850 assunzioni (230 in meno rispetto a novembre 2021) distribuite tra i dirigenti e professioni con elevata specializzazione (1040 entrate), impiegati e professioni commer ciali e nei servizi (1750 entrate), gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (2250 entra te) e le professioni non qualificate (820 entrate).

Mentre nello stesso trimestre ana lizzato a livello nazionale, novem bre-gennaio 2023, sono previste per la provincia di Modena 19170 assunzioni (1710 in meno rispetto all’anno precedente)

Analizzando con attenzione il report di Unioncamere-ANPAL,

è possibile osservare che gli im prenditori hanno una maggiore difficoltà (62%) nella ricerca di operai specializzati e conduttori di impianti e macchine. Un dato che viene confermato anche dalla difficoltà di reperimento basata sui titoli di studio, 61.9% per i candidati in possesso di un diploma profes sionale.

Un'altra difficoltà si registra anche nel reperire profili con alta specia lizzazione (61.2%), di cui il 37.5% è causato dalla mancanza di candi dati.

La situazione non migliora per le professioni commerciali e nei servi zi (41.8%) e per le professioni non qualificate (32.1%)

Nella provincia reggiana la situa zione è analoga; le assunzioni previste per il mese di novembre sono 4040 (200 in meno rispetto a novembre 2021) mentre per il trimestre novembre-gennaio 2023, sono previste 12960 assunzioni, 660 in meno rispetto allo stesso

trimestre 2021.

La difficoltà nel reperire personale per gli imprenditori reggiani non migliora. La maggiore difficoltà (61.9%) si registra, come per la provincia di modena, per la classe degli operai specializzati e condut tori di impianti e macchine causa ta per il 41.6% dalla mancanza di candidati.

La condizione è migliore soltanto per le professioni non qualifica te (personale generico nelle co struzioni o nella logistica) la cui difficoltà di reperimento è quasi la metà (31.8%) della classe sopra citata. Mentre rimane critica per le professioni commerciali e nei ser vizi (45.7%) e per le professioni ad alta specializzazione (57.8%).

51 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 OCCUPAZIONE

Corsi e Formazione organizzata da FORMart

Modena

Gestione d’Impresa

I millennials in azienda

Obiettivo: la generazione del nuovo millennio, costituita dai nati tra i primi anni ’80 e il 2000, si colloca in un periodo di rapido cambiamento a livello scientifico e sociale e si caratterizza per una maggiore familiarità con la tecnologia e la comunicazione, in particolare quella digitale. Le aziende si trovano a domandarsi come gestire e motivare questa generazione di collaboratori in modo che essa possa integrarsi efficacemente nei processi aziendali. L’obiettivo generale si focalizza sul conoscere le leve della motivazione delle nuove generazioni, e su come gestire il rapporto intergenerazionale con persone di diversa età in azienda

Durata: 6 ore

Periodo: 6/02

Costo: 110,00€ (+IVA)

Gestione d’Impresa

Consulente automobilistico per agenzia pratiche auto

Obiettivo: preparati per superare con successo l’esame di consulente automobilistico per aprire un’agenzia di pratiche automobilistiche. Con l’esperto Stefano Giuli potrai apprendere tutte le conoscenze indispensabili per risolvere i 1000 quiz su circolazione stradale, trasporto merci, Pubblico Registro Automobilistico e regime tributario. Potrai esercitarti sull’esame finale in ogni lezione del corso.

Durata: 30 ore Periodo: 02/02  07/03 Costo: 550,00€ (+IVA)

Informatica

Metti un seo nel tuo motore

Obiettivo: avere una conoscenza di base sul funzionamento dei motori di ricerca e Conoscere le strategie e le attività per ottimizzare i contenuti del sito web in modo da essere più visibili.

Durata: 24 ore Periodo: 07/02  23/02 Costo: 470,00€ (+IVA)

Autotrasporto

Corso sul buon funzionamento del cronotachigrafo

Obiettivo: il percorso, progettato in modo coerente alla normativa vigente, illustra il quadro normativo in materia, descrive l’evoluzione tecnologica dei cronotachigrafi e fornisce le competenze per un corretto uso degli stessi (analogici, digitali e intelligenti) e per interpretarne stampe e pittogrammi

Durata: 8 ore Periodo: 17/12

Costo: 90,00€ (esente IVA)

Autotrasporto

Carico, fissaggio

e scarico del veicolo per il trasporto

Obiettivo: Il percorso illustra come caricare, ancorare e scaricare il carico a bordo dei veicoli, procedure fondamentali sia per la sicurezza di tutti gli utenti della strada, sia per la tutela della merce e dell’unità di carico

Durata: 4 ore Periodo: 10/12

Costo: 120,00€ (+IVA)

Contatta le sedi Lapam per accedere a percorsi di formazione finanziata per la tua impresa
Modena Via Emilia Ovest 693/8, 41123 M info.modena@formart.it 059 336 9911
Reggio Emilia Via Luigi Sani 7, 42121 RE info.reggio@formart.it 0522 267 411 52 Imprese & Territorio n° 06 - 2022
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FORMart
FORMart

Reggio Emilia

Gestione d’Impresa

Controllo di gestione: fai il check up online

Obiettivo: monitorare l'andamento aziendale, valutare lo stato di salute dalla propria impresa e intervenire per migliorare la gestione e massimizzare gli utili

Durata: 8 ore

Periodo: 06/12  20/12 Costo: 125,00€ (+IVA)

WEBINAR

Gestione d’Impresa Buste paga e contributi

Obiettivo: : il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l'elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge. Al corso possono accedere sia operatori junior del settore, che principianti in materia

Durata: 8 ore

Periodo: 31/01  11/04 Costo: 520,00€ (+IVA)

Arredamenti

Lʼarte di arredare Una passione di famiglia Camere da letto moderne e classiche Letti imbottiti, in ferro e in legno. Armadi polifunzionali, anche a misura. Camerette per bambini e ra gazzi. Zona giorno con composizioni moderne e classiche. Reti e ma terassi. Tende e accessori. Complementi dʼarredo. Tante idee regalo per la casa.

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Fisco

Le anticipazione sulla legge di Bilancio 2023

Con Comunicato stampa 22 novembre 2022, n. 5 il Consiglio dei ministri, ha reso noto che è stato approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 20232025 e l'aggiornamento del Documento programmatico di bilancio. Tra le varie disposizioni di interesse fiscale, si ricordano le seguenti:

estensione della flat tax fino a euro 85.000 per lavoratori autonomi e partite IVA

interventi di riduzione del cu neo fiscale

annullamento delle cartelle esattoriali fino a determinati importi (cd. “tregua fiscale”)

conferma e aumento delle misure contro il caro energia (credito d'imposta per l'acqui sto di energia elettrica e gas naturale)

aumento dal 2023 da euro 1.000 a euro 5.000 della soglia per l'uso del contante

sospensione delle cd. “plastic e sugar tax”

rifinanziamento del Fondo di garanzia PMI

ampliamento delle misure per la detassazione ai premi dei dipendenti

proroga per il 2023 delle age volazioni per acquisto prima casa per giovani under 36

Lavoro

Sgravio edili 2022

Confermato anche per l’anno 2022 lo sgravio riconosciuto alle aziende del settore edile; la misura di abbattimento del costo del lavoro– nella percentuale dell’11,50% della contribuzione diversa da quella pensionistica –potrà essere fruita dai datori di lavoro nelle denunce contributive dei periodi compresi da ottobre 2022 a gennaio 2023.

Ulteriore aumento della soglia di esenzione dei fringe benefit

Il decreto "Aiuti-quater" aumenta ulteriormente la soglia di non imponibilità prevista per i fringe benefit: l’ordinario limite, fissato dal TUIR nella misura di 258,23 € (è l’importo originario previsto dal legislatore, nel secolo scorso, pari a 500.000 £, semplicemente “convertito” in euro) era stato oggetto di raddoppio (516,46 €) per gli anni 2020 e 2021, a cura dei provvedimenti emergenziali COVID-19, poi di innalzamento – per l’anno in corso - a 600 (decreto “Aiuti-bis”); questo tetto, per il solo anno 2022, viene innalzato fino a 3.000 € e può comprendere non solo beni (o titoli sostitutivi degli stessi, come ad esempio i cosiddetti “buoni spesa”), ma anche somme in denaro, a condizione che si tratti di rimborsi riconosciuti al lavoratore per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

Smart working (lavoro agile): nuova proroga per l’invio delle comunicazioni con le nuove modalità Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso un comunicato stampa pubblicato lo scorso 24 novembre, proroga ulteriormente il termine di entrata in vigore delle nuove modalità di comunicazione telematica (servizi on line con accesso SPID/CIE) del lavoro agile, che dovrebbero andare a regime dal prossimo 1° gennaio 2023.

Aumento dei tassi, ripercussioni su interessi per tardività e dilazioni Il nuovo aumento dei tassi disposto dalla Banca Centrale Europea ha ripercussioni sugli interessi dovuti per i pagamenti tardivi e per le dilazioni nei versamenti contributivi (INPS) ed assicurativi (INAIL), interessi ora pari, rispettivamente, al 7,50 ed all’8%.

54 Imprese & Territorio n° 6 - 2022 &CASSETTA DEGLI
ATTREZZI

Credito

Come funziona e a chi si rivolge il Microcredito

Regione Emilia-Romagna mette a disposizione un finanziamento fino a 25mila euro a tasso 0% per le nuove attività che devono sostenere un investimento. Al fondo, ribattezzato Microcredito, possono accedere i lavoratori autonomi e liberi professionisti operanti in Emilia-Romagna, che alla data di presentazione della domanda siano titolari di partita IVA da non più di cinque anni e che dichiarino un fatturato negli ultimi 12 mesi al massimo di 100.000 euro.

Al fondo possono altresì accedere imprese individuali, società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative operanti in Emilia Romagna, che alla data di presentazione della domanda siano avviate da non più di cinque e che dichiarino un fatturato negli ultimi 12 mesi al massimo di 200.000 euro. Forme aggregate tra professionisti (società tra professionisti) con i medesimi requisiti previsti per le imprese.

I fondi possono essere richiesti per: acquisizione di beni, comprese le materie prime necessarie alla produzione di beni o servizi e di merci destinate alla rivendita, o di servizi strumentali all’attività svolta; corsi di formazione, anche di natura universitaria o postuniversitaria, volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo, dell’imprenditore e dei relativi dipendenti; esigenze di liquidità connesse

allo sviluppo dell’attività giustificabili con fatture o altro documento giuridicamente valido investimenti in innovazione, in prodotti e soluzioni di ICT, sviluppo organizzativo messa a punto di prodotti e/o servizi che presentino potenzialità concrete di sviluppo e consolidamento di nuova occupazione.

Il fondo regionale Microcredito offre un finanziamento con mutuo chirografario a tasso 0, compreso da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 25.000 euro. La durata massima del finanziamento è di 5 anni comprensiva della possibilità di godere di 1 anno di preammortamento. Il rimborso dei finanziamenti è regolato sulla base di un piano con rate trimestrali. Lo sportello è aperto. La chiusura è prevista per il 31 dicembre 2022.

Ambiente

Il CONAI stabilisce un ulteriore riduzione del contributo ambientale Il CONAI (il Consorzio nazionale degli imballaggi) ha stabilito, durante l’ultimo Consiglio d’amministrazione, un’ulteriore diminuzione del contributo ambientale (CAC) per gli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, plastica e vetro. Il Consorzio ha stabilito che dal 1° gennaio gli imballaggi in plastica saranno classificati in 9 fasce con differenti valori contributivi, anziché nelle 5 attuali, al fine di rapportare in maniera più precisa l’importo del contributo ambientale al grado di riciclabilità e ai costi legati alle attività di raccolta e riciclo. Inoltre, sempre a partire dal 1° gennaio, sarà avviato un progetto di semplificazione che consentirà l’abolizione delle dichiarazioni periodiche del contributo ambientale.

Tale progetto potrà iniziare soltanto se i produttori e i commercianti di imballaggi mettono a disposizione di CONAI, alcuni dati contenuti nelle fatture elettroniche. Maggiori informazioni sul nostro sito www.lapam.eu

55 Imprese & Territorio n° 06 - 2022 CASSETTA DEGLI ATTREZZI
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