Rivista Santuario della Consolata - ottobre/dicembre 2019

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▲ «Il concerto degli angeli» (particolare), affresco di Gaudenzio Ferrari (1535-1536), Santuario della Madonna dei Miracoli, Saronno.

Maria ci rivela l’innito Il segreto della vita è un'avventura a noi ignota: Dio sorprende sempre Osvaldo Maddaleno

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n un libro letto questa estate il grande maestro, direttore musicale, Riccardo Muti a proposito di una partitura che non ha ancora avuto il coraggio di eseguire, scrive: «Naturalmente quando parlo di difcoltà non mi riferisco certo all'analisi armonica o contrappuntistica del brano, quella è facile per chi conosce bene lo studio della composizione. Penso piuttosto al cercare di capire il messaggio metasico che esso racchiude, cogliere ciò che sta dietro le note, trovare il coraggio di affacciarsi all'ignoto, di sporgersi sul vuoto, sulla voragine di mistero che è il cuore ineffabile di quella musica. È un compito arduo, ci vogliono tempo e consapevolezza per potersi ergere di fronte all'orchestra e dispensare indicazioni interpretative ai musicisti che

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Il Santuario della Consolata

trasformeranno le note in suono, nel miracolo della musica. Mozart diceva che “la musica più profonda è quella che si nasconde tra le note. È un'idea incredibile: tra una nota e l'altra anche se strettamente legate c'è l'innito”. Il mistero è lì, in quello spazio che racchiude l'universo. E il compito del musicista, quindi del direttore d'orchestra, è proprio di riuscire a dar voce e a interpretare la musica che sta tra una nota e l'altra: insomma, tirar fuori ciò che non è scritto eseguendo rigorosamente quel che è scritto. È una grande responsabilità» (L’innito tra le note, ed. Solferino). Queste parole mi hanno fatto pensare che nella nostra vita spirituale siamo chiamati a interpretare, un po' con lo stile di Mozart nella musica, l'avventura divina della


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