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La corona del osarioR

La corona del Rosario

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donata da Papa Giovanni XXIII al Santuario della Consolata

Giacomo Maria Martinacci

▼ Sotto: Particolare della corona del Rosario.● (foto di Andrea Aloi) ◄ Particolare della corona del Rosario donata da San Giovannni XXIII (1961) A lato: (foto di Andrea Aloi) ● L’Arcivescovo Card. Maurilio Fossati consegna la corona del Rosario al retto- re del Santuario can. Michele Maletto.

Il nostro Santuario ha goduto più di una volta della benevola e generosa attenzione dei Sommi Ponteci: ricordiamo, a titolo di esempio, San Pio X che nel 1904 donò preziosi brillanti inseriti nelle corone di stelle che il Beato Allamano volle porre sul quadro della Consolata, e Benedetto XV che nel 1916 offrì una preziosa pisside. Il Santo Pontece Giovanni XXIII si è collocato in questa scia inviando una grande corona del Rosario con vistosi grani di corniola e la legatura in oro. Con sorpresa l'Arcivescovo Card. Maurilio Fossati (a cui la Consolata deve il dono dei cancelli bronzei del presbiterio) si vide recapitare, dentro un contenitore rivestito di pelle bianca con impresso in oro lo stemma di Papa Giovanni, questa corona del Rosario insieme a uno scritto tutto di pugno del Papa stesso che occupa tre fogli, datato da Castel Gandolfo il 24 settembre 1961, e nella vigilia del mese di ottobre il Cardinale portò il tutto in Santuario consegnando la corona al rettore can. Michele Maletto. Questo il testo della Lettera Ponti- cia: Signor Cardinale e vener. fratello, questi ultimi giorni di settembre mi tengono applicato alla preparazione di una Lettera Apostolica intesa a riaccendere il fervore del clero e del popolo per la recita meditata del S. Rosario. È qualche cosa che vibra nel mio spirito e lo attrae sempre più verso quelle quindici nestre aperte sul mondo in visione delle necessità della Chiesa universale e delle singole anime: i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi. I rumori che qua e là si sollevano destano preoccupazioni gravi, e la gente cerca di distrarsene in varie forme, talune meno adatte a rasserenare l'orizzonte. Qualche tempo fa mi accadde di dire che in faccia al gigante Golia, il piccolo Davide sta sempre, senza timore e senza spavalderia. Egli non ha armi potenti, e a ben poco gli varrebbero quei ciottoli e quella onda che tiene in mano. Egli avanza però verso il nemico in nomine Domini . L'umile Papa della Chiesa Cattolica se ne viene avanti anche lui: e non reca con sé che questo modesto e semplice oggetto di pietà religiosa: il Rosario di Maria, e prosegue il compito suo .in nomine Domini Più che al valore materiale del dono, amo pensare che ella riguarderà al signicato del gesto di offrirlo al venerabile e antichissimo amico degli anni ormai lontani ma pur sempre ricordati fra noi in letizia ed in benedizione.

Quando le piacesse di condarlo con le stesse sue mani con signicazione simbolica al Santuario della Consolata niente di più felice: come invito anch'esso alla supplicazione universale dell'imminente ottobre, in auspicio della grande pace per le anime, per le famiglie, per le nazioni a cui tutto il mondo anela e sospira. Pax semper in D.no: laetitia et benedictio.

Joannes XXIII Pp.

N ella Lettera Apostolica, a cui il Papa accenna nel suo scritto, vengono evidenziati tre elementi, tre accenti che secondo il Santo Pontece danno «alla espressione vocale unità e coesione»: contemplazione mistica: «Contemplando ci si trova in una comunicazione intima di pensiero e di sentimento con la dottrina e la vita di Gesù … vissuto sulla terra a redimere, a istruire, a santicare»; riessione intima: «Ognuno raffronta la sua vita col calore di insegnamento che sgorga da quei medesimi misteri e ne trova inesauribili applicazioni per le proprie necessità spirituali, come per quelle del vivere suo quotidiano»; intenzione pia: «Indicazione di persone, o istituzioni, o necessità di ordine personale e sociale che … rientrano nell'esercizio della carità verso i fratelli, carità che si diffonde nei cuori ad espressione vivente della comune appartenenza al corpo mistico di Cristo».

Il dono della corona del Rosario (ora conservata dentro un quadro che in alcune particolari occasioni viene esposto in Santuario) e le esortazioni citate, scritte dal Santo Ponte- ce, ci aiutino nella nostra preghiera e, secondo il suo auspicio, il Rosario di Maria continui anche oggi a essere assunto «ad elevazione di grande preghiera pubblica e universale in faccia ai bisogni ordinari e straordinari della Chiesa santa, delle nazioni e del mondo intero».