





Informaamici
è il periodico d’informazione turistica del B&B
La casa delle rondini Residenza di Campagna Contrada Campagliano 5 60039 Staffolo (Ancona).
La periodicità è mensile ed è pubblicato sotto forma di “lettera turistica” inviata via e mail a tutti gli ospiti del B&B, agli amici della struttura e a quanti non ci hanno negato il consenso circa l’utilizzo dell’indirizzo e mail a cui inviamo questo periodico.
Data inizio pubblicazione Maggio 2011
Il numero 139 è stato inviato a 2.170 indirizzi mail
Il numero 140 DICEMBRE 2022 è stato chiuso il 30 Novembre ed è stato realizzato con la collaborazione di : Mattia BASTARI, Amelia CATALANO, Daniele CROTTI, Go Antonio GUARINO Annalisa MAZZIERI, Federica MICHELI Foto di copertina : Un festone augurale
mese:
Verso la fine del mese di ottobre di ogni anno intorno a noi si intensificano i simboli che ci indicano le prossime festività nata lizie Iniziano i supermercati, seguono le amministrazioni comu nali insieme ai commercianti che incominciano ad addobbare le vetrine e stendere festoni luminosi lungo le strade più fre quentate Abeti ed altri simboli che ci invitano a pensare alle re lazioni che implicano questi segni Feste, regali, spingendo ognuno di noi a prepararsi alla interruzione della normale quoti dianità Si incomincia a pensare ad periodo di ferie, possibil
mente in montagna, a prenotarsi presso B&B o altre strutture dove alber gare per alcuni giorni con gli amici, oppure a prenotare il cenone di fine anno Tutto ciò a seguito di quei simboli che hanno assunto un valore e che il sistema economico sollecita perché esige il consumo della tredicesima mensilità ed oltre In tale ottica bisogna aggiungere il fiume di pubblicità che indica gioielli, profumi e negli ultimi tempi anche l'occasione di cambiare e fornirsi di un nuovo smartphone
Con questo numero ci siamo soffermati sui tanti simboli che senza parole ci condizionano. I simboli della nostra tradizione e quelli che ci per vengono dalla nostra attuale condizione di essere individui globalizzati I simboli esigono anche delle ritualità che molto spesso scimmiottiamo come la festa novembrina di "Hallovwee" e tra "dolcetto o scherzetto" ci adeguia mo a tradizioni altrui Simboli senza parole come la immensa gamma degli "emoticons" che giustificati dalla velocità comunicativa ci fanno perdere il senso ed il valore delle parole Le "faccine", sono il segno più eloquente della pigrizia rispetto ad uno scambio di parole. Quelle parole capaci di trasmettere sentimenti o stati d'animo in senso compiuto come se fossimo faccia a faccia con un qualsiasi nostro interlocutore anche se molto lontano
Pagina 3 Simboli oltre le parole I nostri auguri con i simboli della tradizione Pagina 4 Simboli oltre le parole Simboli senza parole, ma quanti pensieri Pagina 5 Simboli oltre le parole I nostri simboli e quelli degli altri Pagina 6 La casa delle rondini - Residenza di campagna Questa è la casa delle rondini
Pagina 7 Simboli natalizi I Presepi di Antonio Giorni di guerra - Presepio n°30 Pagina 8 Una finestrella sull’arte Oscar Marziali, il francescano
Pagina 9 Per partecipare
A JESI … nel mese di DICEMBRE 2022 Pagina 10 Girovagando per Le Marche LUOGHI DA SCOPRIRE Gradara e il suo Castello (Pu)
Pagina 11 Girovagando per Le Marche - I BORGHI - Racconto con immagini Montegranaro Cripta di Sant'Ugo (Fm)
Pagina 12 Girovagando per Le Marche UN MUSEO ALLA VOLTA Museo Malacologico Piceno (Ap)
Pagina 13 Io ci sono stato Dalla Morca al Gemmo
Pagina 14 La casa delle rondini Residenza di campagna Noi per voi - Informazioni
Pagina 15 La teca dei ricordi - Immagini e commenti dei nostri ospiti Manifestazioni di Dicembre a Staffolo
Pagina 16 La casa delle rondini Residenza di campagna Quello che ci piace segnalare e consigliare
essere umano durante il suo lungo processo evolutivo ha capito che per i rapporti con i suoi simili aveva bisogno, oltre ai gesti o all'emissione di vocii indistinti, di qualcosa che gli consentisse di ricevere e trasmettere idee, desideri, sentimenti e perfino stati d'animo Fu allora che pensò di organiz zare un linguaggio, un insieme di suoni com ponenti "parole" condivise attraverso le quali esprimersi e consolidare un rapporto di rela zione. Inizialmente le parole erano poche, limi tate all'essenziale e determinate da una vita semplice e delimitata in quanto componenti di comunità poco numerose dedite alla raccolta di quanto forniva loro la natura o impegnate nella caccia di animali selvatici. Col passar del tempo la vita si è evoluta, le situazioni sono diventate sempre più complesse tali che sono aumentate le parole ed il linguaggio si è adat tato alle nuove esigenze Questa ricerca e l'affermazione di un linguaggio sono stati molto legati a determinati territori tanto che oggi, a livello mondiale, non disponiamo di un unico linguaggio ma tanti modi di esprimersi attra verso le parole L'italiano, l'inglese, il cinese, arabo e tante altre lingue le possiamo para gonare alle tante espressioni "dialettali" che poi si trovano in ogni singola nazione Importante, a fronte di tanta complessità, potere e saper tradurre nel proprio idioma quello che viene espresse in un modo diverso. Quindi, oggi possiamo dire che quel "bipede" che dall'attuale Africa partì alla con quista delle terre emerse del Pianeta, dispone di un insieme di parole attraverso cui può esprimere idee, desideri, stati d'animo e senti menti Importante è sapere che un corretto uso delle parole è fondamentale per il dialogo e la
comprensione sia verso se stessi che verso gli altri e ricordarsi, continuamente, che quello che esce dalla nostra bocca ha un valore Detto ciò, la vita è in continua evoluzio ne e giorno per giorno ci si presentano sempre nuove situazioni nel cui ambito bisogna sapere, ricercare o sperimentare soluzioni tali da poter superare le difficoltà A volte anche la sempli ficazione può essere d'aiuto A tal proposito, un tipo di semplificazione che abbiamo adottato, in molte occasioni, è quella relativa ai "simboli" che altro non sono che un segnale "visivo" che evoca singoli o diversi significati Come le pa role anche i simboli aumentano con l'incremen to della complessità delle relazioni Anni fa quando il nostro ambito relazionale era limitato ai colleghi di lavoro, alla comunità a cui si ap parteneva, al quartiere, alla città o alla provin cia in cui si viveva, anche i simboli erano limita ti Oggi da cittadini del mondo, ovunque si svolga, non c'è nessun evento, organizzazione o manifestazione che non abbia un simbolo o logo capace di individuarlo, ricordarlo e pro muoverlo senza parole Oramai siamo attratti da tanti simboli che specialmente dalla pubbli cità ci vengono continuamente proposti. Intanto, bene è il simbolo come semplificazione comunicativa ma, senza rendercene conto ed in funzione di una presunta velocità, comuni chiamo attraverso messaggi con un numero di parole sempre più limitato che a lungo andare ci faranno perdere il senso delle parole stesse In tale contesto il continuo uso di "internet" ed il relativo impiego degli "emoticons", le "faccine", sono il segno più eloquente della pigrizia rispet to ad uno scambio di parole. Quelle parole ca paci di trasmettere sentimenti o stati d'animo in senso compiuto come se fossimo faccia a faccia con un qualsiasi nostro interlocutore
Lasciando le "faccine" come dotazione dei nostri "telefoni intelligenti" e che vengono definite ed utilizzate come abbreviazione e sin tesi nell'ambito comunicativo, abbiamo consi derato che ci sono simboli che esigono anche una ritualità
Alla fine del mese di ottobre, oramai da qualche anno, c'è un simbolo, "una zucca" che da prodotto alimentare forse per tanti maiali, che ha assunto una funzione e ruolo macabro, quello di essere collegato alla morte, ai defunti e alle anime di chi non è più in vita
La ritualità che comporta questo simbo lo che non fa parte della nostra tradizione è molto antica. E' una pratica del popolo dei Celti che attraverso questi riti univano la paura della morte e degli spiriti all'allegria dei festeggia menti per la fine dell'anno che loro suddivide vono in periodi e stagioni diverse dalle nostre Sicuramente la diffusione della comu nicazione, lo sviluppo dei social media, le rela zioni tra i popoli e individui ha fatto sì che "Hal loween" tra "dolcetto o scherzetto" sia diventata un'occasione di incontro e di festa in buona parte del mondo, sia in occidente che oriente.
Questo è il nuovo che avanza ed oggi, come una liberazione del vecchio di ogni po polo, si accettano ritualità che non fanno parte della cultura di quel popolo Eppure quando parliamo di tradizione non possiamo prescin dere dal fatto che quella consolidata è il frutto di pratiche molto antiche attuate da una popo lazione da e per lungo tempo in un determinato territorio Allora, senza scimmiottare ritualità che ci vengono proposte da culture che non fanno parte della nostra tradizione, non è forse preferibile ritrovarsi socialmente nelle ritualità delle tradizione nostra?
A dicembre abbiamo tante opportunità derivanti dalla religione più diffusa, le festività in famiglia, i pranzi delle occasioni natalizie in cui poter valorizzare anche i nostri prodotti enogastrono mici
Senza voler essere considerati " conser vatori" ed indisponibili alle novità, siamo convinti che i simboli e i rituali nostri quale frutto di una lunga evoluzione territoriale e sociale, non dobbiamo mandarli al macero o nel dimentica toio perché sono utili anche per le generazioni successive alla nostra Bisogna essere orgo gliosi della propria storia da mettere a confron to con quanto altri popoli hanno maturato Il presepio, lo scambio dei regali, la composizione del gruppo familiare che la vita moderna ed il lavoro ha smembrato, unita mente alla ritualità della concordia, della pace con la riproposizione di tutti quei "valori" che nel XXI secolo ci appaiono lontani ed inappli cabili devono essere rivalutati Simboli e rituali per i quali tutti noi ci dobbiamo impegnare a recuperare pena il de grado delle relazioni interpersonali con la con seguente perdita di tutta la fatica e l'impegno che abbiamo profuso per la loro affermazione Le festività natalizie segnano anche l'av vio del rituale della fine di un anno che per la collettività, tra pandemia e guerra, deve essere di un buon auspicio per un anno nuovo, il 2023, diverso e meno drammatico per tante persone che soffrono per la tracotanza di qualcuno che ha bisogno di affermare la propria supremazia.
Vieni nelle Marche rurali … é l’emozione che non hai ancora incontrato che ti sta chiamando.
Nelle Marche rurali tutto ti racconta dell’uomo che ha lavorato e che tuttora lavora, della natura che prepara lo spettacolo dei cuori, del passato che ti regala questo ricco e meraviglioso presente. Vieni. Porta la tua famiglia e le persone a cui voi bene, porta il desiderio e il gusto, perché l’esperienza, la cura e l’arte di questa gente genera da sempre prodotti unici, tipici, prove concrete della dedizione e dell’amore per la terra in cui vivono.
“La casa delle rondini” utilizza energia pulita grazie al suo IMPIANTO FOTOVOLTAICO Tutte le lampade del B&B interne ed esterne sono a BASSO CONSUMO Inoltre per la fornitura di acqua calda sanitaria si utilizza un moderno impianto di SOLARE TERMICO
“La casa delle rondini” è nelle Marche Rurali a Staffolo (Ancona)STAFFOLO (AN) Bandiera Arancione del TCI
sioni delle case di oggi si accontenta di esporre un pre sepio di piccolo formato La ritualità del presepio ri siede anche nella sua costruzione per cui c'è chi lo rin nova ogni anno nel tentativo di proporre nuovi scenari, mentre c'è chi non rinnova il suo manufatto dando solo importanza al simbolo e quello che rappresenta Gli attori che animano il presepio sono i "pastori" (le statui ne di terracotta, plastica o di altro materiale) i protagoni sti della vecchia vita rurale, gli animali sono quelli da cortile, solo l'asino ha un ruolo particolare perché Giu seppe lo utilizza come mezzo di trasporto sempre pronti a fuggire verso l'Egitto Ogni costruttore di presepio ne dà una sua interpretazione, molti quando non l'attualiz zano collegandolo al periodo storico in cui si costruisce rendono la composizione "atemporale" diminuendo il significato stesso della rinnovata e celebrata ritualità della natività i cui auspici devono attraversare il presen te storico in cui si realizza Il 30° "Presepio di Antonio", costruito a novembre del 2022 ed in riferimento a quan to appena considerato, è stato denominato "GIORNI di GUERRA" per inserirlo nell'ambito delle preoccupazioni che nel 2022 sono state alimentate dall'aggressione della Russia verso il popolo ucraino Desiderio di pace, fermare la guerra, ed un murales che raffigura un Putin con un cadavere tra le braccia sono i simboli attuali, senza dimenticare lo svolgimento del campionato del mondo di Calcio in Qatar
Una finestrella sull’arte
a cura di Go appassionato d’arte Piccola Antologia di Artisti nativi delle Marche
Oscar Marziali è un pittore marchigiano poco conosciuto ma di notevole valore arti stico. Nativo di Monte San Pietrangeli, in provincia di Fermo, fu un autore molto legato al francescanesimo a tal punto che lo si definisce " il francescano". Le sue opere si caratterizzano attraverso una personalissima e composita tecnica di esecuzione riconducibile alla corrente del così detto "Divisionismo a spatola, tecnica che tende al superamento dell'immagine verista, alla ricerca di una poetica della luce capace di manifestarsi come fosse espressione sublime dei propri sentimenti. Nato il 22 febbraio del 1896, ancora giovanissimo con la sua famiglia si trasferisce in Argentina dove rimane per parecchi anni. Rientrato in Italia frequentò e si diplomò presso l'Accademia delle Belle Arti di Venezia E' bene indicare che fu un incontro a segnare l'opera e l'operato di Marziali. Infatti, dopo una mostra nel 1935 a Milano presso la Casa degli Artisti, il pittore si reca ad Assisi dove conobbe padre Erminio che lo portò a Loreto. Qui i padri cappuccini gli commissionarono l'esecuzione di una serie di opere ispirate da un insieme di Fioretti di San Francesco, sulla vita e le opere del Santo.
A seguito di questi lavori e la conseguente ed approfondita conoscenza delle opere del frate di Assisi si affermò la sua personalità artistica. Dalle sue opere e da allora possiamo cogliere un tripudio di colori carichi di una gioia tutta francescana unitamente alla manifestazione di un appassionato vivere della natura come fece San Francesco.
Le opere di Oscar Marziali sono esposte a Mendoza, Buenas Aires, Firenze, Venezia, Assisi, Milano e i suoi quadri si prestano all'attenzione sempre crescente da parte della critica qualificata. Decorò la Chiesa dell'Addolorata di Monte San Pietrangeli, dipinse nel Sacro Convento di Assisi e a Loreto realizzò tre grandi tele per il refettorio dei Frati Minori Cappuccini del Palazzo Apostolico. A seguito di una sua permanenza in Spagna eseguì una grande produzione di opere di notevole dimensioni nel Convento dei Cappuccini di L'Olleria, sue opere sono anche a Barcellona e Madrid. Negli ultimi anni della sua vita Oscar Marzioli lavoro alacremente presso la Basilica di Loreto e dopo aver girato il mondo, terminò la sua esistenza terrena a Loreto, dove morì il 16 novembre del 1987. I solenni funerali si tennero nella basilica lauretana e i suoi resti sono conservati nel cimitero di Loreto accanto a quelli della moglie Amelia.
Federica Micheli e Annalisa Mazzieri dell’Ufficio Turistico del Comune di Jesi
Da venerdì 2 dicembre, ore 18,00
“HABITAT - LE FORME E I MODI DELLA NATURA”
Inaugurazione della mostra a cura di Stefano Verri. La mostra sarà visitabile fino a martedì 11 aprile Palazzo Bisaccioni, Piazza Colocci, 4 Per Informazioni: tel. 0731 207523 www.fondazionecrj.it
Da sabato 3 dicembre - Inaugurazione ore 17,00 GEMELLI CULTURALI MAYENNE JESI, UN
Venerdì 2 e sabato 3 dicembre, ore 20,00
VISITA GUIDATA CON APERITIVO E CENA A € 25 Museo Federico II Stupor Mundi, Piazza Federico II, 3 Info e prenotazioni: 348 7757859 (posti limitati)
Sabato 3 dicembre, ore 21,15
NATALE SOLIDALE – CONCERTO UNA VOCE
PER ANIEP in favore dell'Associazione per la promozio ne e la difesa dei diritti delle persone disabili: Corale "San ta Lucia" dirige M° Giorgia Pesaresi Coro "Federico II" dirige M° Paolo Devito Coro "Regina della Pace" dirige M° Diego Pucci Corale "Brunella Maggiore" dirige Stefano Contadini Santuario della Madonna delle Grazie
Giovedì 1, sabato 17 e domenica 18 dicembre, ore 16,00 - 17,00 - 18,00
VISITE GUIDATE CASA MUSEO COLOCCI VESPUCCI Casa Museo Colocci Vespucci Informa zioni e prenotazio ni: 0731 538439 343, pinacoteca@comune.jesi.an.it
Sabato 3, 10 e 17 dicembre, ore 11,00 e 12,00
VISITE GUIDATE MUSEO FEDERICO II STUPOR MUNDI Punto di incontro: Ufficio Turismo Informazioni e prenota zioni: 0731 538420
Venerdì 16, ore 20,30 e domenica 18 dicembre, ore 16,00 TOSCA 55^ Stagione Lirica di Tradizione 2022
Teatro G.B. Pergolesi Per informazioni: Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi tel. 0731 206888, biglietteria@fpsjesi.com
Martedì 20 dicembre, ore 17,30 e ore 21,00
LA CENERENTOLA Progetto Scuola InCanto 2022
Europa InCanto FPS Teatro G.B. Pergolesi
Per informazioni: Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi tel. 0731 206888, biglietteria@fpsjesi.com
Lunedì 26 dicembre, ore 17,00 UN BABBO A NA
TALE Spettacolo, Teatro Ragazzi ATGTP Teatro G.B.
Pergolesi Per informazioni: Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi tel. 0731 206888, biglietteria@fpsjesi.com
Mostra sugli elementi storici, geografici e culturali comuni alle due città gemellate di Jesi e Mayenne. Le opere d’arte contemporanea esposte sono state appositamente create per mettere in relazione le col lezioni dei Musei Civici di Jesi e del Musée du Château (Museo del Castello) di Mayenne e la storia delle due città lavorando sul concetto di paesaggio culturale. Musei Civici di Palazzo Pianetti Per informazioni: 0731 538439
Fino a lunedì 5 dicembre, ore 10,00-13,00 / 17,00-20,00 L’URGENZA DI SORRIDERE mostra personale dell’ artista Giorgio Toccacieli. Palazzo dei Convegni
Sabato 10 dicembre, ore 16,30 Premiazione dei vincitori del Premio d’Arte istituito dalla Fondazione “UTOPIE DI BELLEZZA”. A seguire inaugurazione della mostra con le opere finaliste nello spazio Le Grotte. La mostra sarà visitabile fino al 15 gennaio 2023 Palazzo Bisaccioni, Piazza Colocci, 4 www.fondazionecrj.it tel 0731207523
Da sabato 10 dicembre fino a domenica 18 dicembre lun ven 17,00/20,00 sab dom 10,00 13,00/17,00 20,00 “SENZA TREGUA” Mostra fotografica di Emanuele Belegni L’inaugurazione si terrà sabato 10 dicembre, alle ore 18:00 Palazzo Santoni, Via Ripanti, 5
Per tutto il mese di dicembre, ore 9,30 13,00 / 15,30 19:30 OPERE mostra fotografica dedicata a Piergiorgio Branzi Palazzo Bisaccioni, Piazza Colocci, 4 Per informazioni: tel. 0731 207523 www.fondazionecrj.it
Dal 24 dicembre a domenica 8 gennaio Orario: feriali 17 20, festivi 15.30 20. Chiuso 31 dicembre - MOSTRA PRESPI. Confraternita Jesina Mastri Presepai Chiesa di San Savino. Per informazioni e prenotazioni: 3355838323
Fino a domenica 29 gennaio, dalle ore 9.30-13.00 / 15.30 19.30 “MAPPE DI LUOGHI IMPOSSIBILI” Mostra pittorica di Ennio Tamburi, a cura di Roberto Lacarbonara Palazzo Bisaccioni, Piazza Colocci, 4 Per informazioni: Tel.. 0731 207523 info@fondazionecrj.it
A Jesi nel mese di Dicembre si può partecipare a Rassegne, visitare Mostre d'arte e assistere a proiezioni Cinematografiche che in questa lista, per motivi di spazio, mancano Per chi è interessato, basta contattare l'Ufficio Turistico IAT del Comune di Jesi con indirizzo e recapiti riportati in cima a questa pagina
Ilpiccolo paese di Gradara, in provincia di Pe saro Urbino, è raccolto fra prima e la secon da cinta di mura del Castello medioevale ed è un luogo pieno di storia Durante le sue lunghe vicende esistenziali il piccolo paese è stato terra di conquista di diverse casate. Dopo il potere dei Malatesta e la tragedia di Paolo e Francesca, arrivarono gli Sforza Nel 1494, appena quattordicenne, vi soggiorna Lucrezia Borgia, seconda moglie di Giovanni Sforza La giovinetta, che ci viene sempre descritta come perversa e corrotta era in realtà una gaia fanciulla dai capelli d’oro e dagli occhi azzurri che subiva l’influenza del padre: il terribile Papa, Alessandro VI Borgia. Il genitore obbligava la giovane figlia a lasciare il precedente marito ed a sposarne di nuovi per i suoi loschi intrighi La costruzione più significativa di Gradara è “il Castello” ed il suo borgo fortificato che rappresen tano una delle strutture medioevali meglio conservate d’Italia. Inoltre, le due cinte murarie che proteggono la fortezza, la più esterna delle quali si estende per quasi 800 metri, la rendono anche una delle più imponenti della penisola Il Castello sorge su una collina a 142 metri sul livello del mare Il mastio, il torrione principale, si innalza per 30 metri, dominan do l’intera vallata La fortunata posizione di Gradara la rende, fin dai tempi antichi, un crocevia di traffici e genti e come se non bastasse durante il medioevo la fortezza è stata uno dei principali teatri degli scontri tra il Papato e le Casate marchigiane romagnole
La Rocca, il Castello di Gradara, è famoso per aver fatto da sfondo alla vicenda amorosa di Paolo e Francesca: la tragedia amorosa narrata anche da Dante Alighieri nel V canto dell'Inferno della
Divina Commedia I richiami di questa tragedia so no evidenti lungo il percorso all'interno delle stanze della Rocca A Gradara ci si può immergere nell'at mosfera Medievale già sorpassando l'imponente prima cinta muraria alla cui sommità corrono i Camminamenti di Ronda La lunga vita del Catello ha richiesto, nel tempo, molti interventi di riparazio ni e ripristini e tra questi l'ultimo consolidamento delle murature e l’ingente operazione di ripristino e allestimento degli ambienti interni sono stati rea lizzati tra il 1921 e il 1923. Questi lavori furono effettuati per volontà dell’ingegnere Umberto Zan vettori che ripristinò lo stile tipico delle residenze del Medioevo e Rinascimento, proponendo ambienti che non solo si richiamano alle abitazioni private ma anche alle sale dei palazzi pubblici Umberto Zanvettori di Belluno fu anche l'ultimo proprietario del Castello che fu acquistato negli anni ’20 per poi venderlo allo Stato italiano lasciandone l’usufrutto alla moglie Alberta Alberta fu l’ultima abitante del Castello di Gradara, e proprio qui si spense nel 1983 Di curiosità e cose particolari su Gradara e il suo Castello ce ne sono tante: per entrare all’in terno delle mura di cinta del paese si passa sotto la Torre dell’Orologio. i sedili lì installati sono del 1200, così come dello stesso periodo era il ponte levatoio che adesso non c’è più Verso la fine del 1600 infatti il ponte fu sostituito da un portone in legno su cui è inciso il nome del committente Ancora: sotto Gradara troviamo ben 17 gallerie e 5 passaggi segreti disposti a stella, costruiti per consentire ai nobili di fuggire nelle campagne in caso di assedio del Castello Nessuno dei Signori di Gradara però li utilizzò mai Gradara merita una visita
Tremila metri quadrati di superfice espo sitiva, oltre settecentomila esemplari esposti e più di sette milioni di conchiglie, sono questi i numeri che definiscono il Museo Mala cologico di Cupra Marittima in provincia di Asco li Piceno Questo museo, nel suo genere, è uno tra i più grandi al mondo con una varietà reperti che vanno dalla gigantesca conchiglia della "Tridacna gigas" di oltre due quintali di peso, alle preziosissime e ricercate "Cipree"
Il museo nasce nel 1977 a seguito della necessità di esporre al pubblico la consistente collezione di conchiglie di Tiziano e Vincenzo Cossignani che iniziano a collezionare conchi glie fin dalla tenera età, partendo dai ritrova menti fatti nella vicina spiaggia di Cupra Marit tima La passione diviene negli anni qualcosa di più di un semplice passatempo, e la loro col lezione prende a crescere in modo consistente, avvalendosi piano piano di pezzi rari e mirabili, ottenuti grazie ad approfonditi studi, ricerche e viaggi internazionali
All'interno del Museo appositi spazi espositivi sono dedicati alle conchiglie fossili (di particolare importanza una Leptoteutis gigas, seppia del Periodo Giurassico, di centotrentotto cm di lunghezza), e agli strumenti di raccolta dei Molluschi
Due sezioni hanno un notevole interesse: quella etnografica, con oggetti realizzati da varie tribù dei cinque continenti, con l'ausilio delle conchi glie (si segnala una statuetta antropomorfa del l'etnia Chimu, indumenti regali dell'etnia Naga e Cuba, conchiglie votive degli Indu), e quella dedi
cata alla ceramica da rivestimento con decori malacologici e da arredo.
Alla vista dei tante reperti esposti nelle varie sezioni del Museo, possiamo anche indagare circa il significato e il simbolo che le conchiglie hanno assunto nel tempo ed in diversi ambiti, per esempio come quello religio so e artistico Infatti, non a caso la Venere nasce da un "pecten" (un mollusco bivalve), Vi snù regge in una delle sue quattro mani un "Xancus pyrum" (mollusco gasteropodo), San Jacopo di Compostella eleva a "santa" una "cappa": il "Pecten jacobeus" Tutta la comunità indù, fedele a Visnù, considera sacra la pesan te conchiglia bianca, vero e proprio elemento di richiamo specie quando la sua spira si svolge in senso antiorario. Non sono poche le chiese cristiane che utilizzano la valva della "Tridacna gigas" come acquasantiera, tanto che i francesi chiamano questa conchiglia co munemente "bénitier" e non pochi sono i sa cerdoti che utilizzano una conchiglia per ver sare l'acqua-santa nel battesimo Nel mondo degli artisti le conchiglie hanno sempre rappre sentato un soggetto fondamentale; a parte Bot ticelli sono divenuti memorabili Rembrand con un Conus marmoreus, Arciboldo con i suoi "bestiari", Giorgio Morandi con le sue nature morte, Enrico Baj con le conchiglie applicate nelle sue opere, Valeriano Trubbiani con le sue sculture malacologiche e tanti altri Il Museo Malacologico dedica un'attenzione particolare alla conchiglie nell'arte con esposizioni permanenti e con mostre temporanee.
un itinerario che si sviluppa tra folte valli e ariosi crinali con i panoramici prati che caratterizzano soprattutto la vetta del Gemmo, in dialetto noto come Jambo o Jemmo (derivante forse dall’antico umbro “iamb”: doppio, gemello) La prima parte è immersa nel folto bosco di ornielli, querce, carpini, aceri; man mano che si sale ci si immetterà in una cavalcata di alture che rendono il percorso del tutto particolare e divertente. A piedi questo percorso prevede 700 metri di dislivello per 13 km e 500 metri, con un tempo medio di 4 ore di cammino (soste e scluse) Siamo sempre sulla Alta valle del Potenza, completamente ad oriente del monte Pennino Si parte dalla Morca, un valico che separa la Valle del Potenza dalla vallata che scende a Esanatoglia Da Pioraco si va verso Fiuminata sulla Strada Settempe dana e poco prima del capoluogo Massa, si piega a destra seguendo le indicazioni per Morca ed Esana toglia
Per “Monte Gemmo” si intende una catena montuosa che si eleva ad una quota massima di m 1202, confinante con i Comuni di Matelica, Castel raimondo, Pioraco, Fiuminata ed Esanatoglia La vet ta del Gemmo vero e proprio è quella posta più a occidente del massiccio Le altre cime più rilevanti sono costituite dal Pizzo Torto, i Tre Pizzi e Castel S Maria
Mi hanno raccontato che il Monte Gemmo, con il suo anemometro, non è la cima più elevata del gruppo, ma la più “rispettata” Questi monti sono “sacri” per gli abitanti dei luoghi sottostanti, non solo di Fiuminata, ma pure di Pioraco e di Esanatoglia Lo erano ai tempi degli antichi romani, raccontano i locali, e lo erano nel periodo medievale E tale è il richiamo del “Gemmo” che, ad esempio, gli abitanti d Pioraco lo identificano con il monte Castel S Maria, pensate un po’! Forse perché ben più vicino al loro borgo di antiche cartiere? E che rivalità tra Pioraco e Fiuminata! Non è difficile, passeggiando su questi monti, incontrare singolari hobbisti: gli amanti del metal detector Salgono quassù perché, dicono, sotto terra si nascondono tanti ricordi del tempo che
fu (medaglie, in particolar modo, dei secoli passati), anche legati a storie e leggende poco note Tastano così coi loro strumenti le pendici delle montagne alla ricerca di ferro, non certo residui bellici, bensì, come detto, antiche monete, antichi monili, antichità curiose e inaspettate A volte trova no altro, magari banalità A me era stato regalato un ferro di cavallo Fu trovato a 30 cm di profondità: “potrebbe risalire a molti decenni addietro”, mi fu detto
Il rientro è a Fiuminata per un breve sguardo al borgo e soprattutto rifocillarci alla pasticceria “Le dolci tentazioni” Qua è d’obbligo la “crescia fogliata” (o “cresciafogliata”), specialità del posto, sia nella versione tradizionale (vedi sotto) sia nella cosiddetta “versione povera” (chiedetelo a Giada, in pasticce ria: dovete prenotarla quest’ultima; la preparano le mani della mamma di Giada a Laverino)
La crescia fogliata è il dolce tipico di Fiumi nata, preparato tutto l’anno ma in origine tradizio nale a dicembre per Natale La ricetta è stata inventata dai contadini di un tempo passato: le sue origini potrebbero essere fatte risalire all’alto medioevo (già apprezzata dai Da Varano di Camerino) Il nome è composto da crescia (torta) e da fogliata (pasta sfoglia). In dialetto locale è chiamata pure sfojata, lu rocciu, o torcigliò Per la pasta servono 200 gr di farina, 100 gr di burro, un uovo, sale Per il ripieno: mezzo chilo di mele, 100 gr di uvetta, 200 gr di zucchero, 150 gr di noci, 150 gr di fichi secchi, cannella, un bicchiere di marsala, mezzo bicchiere di mistrà, 50 gr di marmel lata, 100 gr di crema.
Impastare e amalgamare bene un terzo della farina e il burro, formare una palla e far riposare Impastare la restante farina con sale, mezza tazza d'acqua e l'uovo Tirare la sfoglia non troppo sottile Mettere a cuocere a fuoco basso in una terrina tutti gli ingredienti del ripieno Quando le mele sbucciate sono a metà cottura, togliere e far raffreddare. Nel frattempo stendere la pasta sfoglia, versarci il ripie no e arrotolare Mettere in forno per 20 25 minuti (200 C°) Meglio servire raffreddata
Bed and Breakfast
Contrada Campagliano 5 60039 STAFFOLO (Ancona)
Tel. e Fax : 0731779777 Mobile : Antonio 3397874700
I giudizi dei nostri ospiti al 30 di Novembre 2022 ci hanno assegnato un punteggio di : 9,9 /10
Amelia 3316019619 Web site: www.ilcasaledellerondini.it Info : info@ilcasaledellerondini.it Facebook : http://facebook.com/lacasadellerondini
Con il navigatore, se abituati ad inserire le coordinate GPS, per raggiungere la nostra struttura bisogna inserire le seguenti: 43°26'36'' Nord - 13°11'16'' Est.
In alternativa alla coordinate, se si utilizza solo il nome, la località e l'indirizzo del B&B, quando si digita l'indirizzo non inserire il numero civico 5 (quello reale) bensì il n° 3
Questa modifica perché abbiamo rilevato un errore sulle mappe GPS per cui con il 5 si potrebbe essere indirizzati su una diversa via Campagliano: pertanto, per non sbagliare digitare : Staffolo (An) La casa delle rondini Contrada Cam pagliano 3
Si può raggiungere, altresì, la nostra struttura utilizzando GOOGLE MAPS, indicando la località e il nome del B&B La casa delle rondini Staffolo (An).
Gli arrivi sono previsti tra le ore 12,00 e le ore 20,00, le partenze entro le ore 10,00
La prima colazione viene servita dalle ore: 8,30 alle 10,30, per esigenze particolari concordare le modalità del servizio direttamente con i proprietari.
La biancheria del bagno viene sostituita ogni 3 giorni, mentre, Il cambio delle lenzuola viene effettuato ogni 5 giorni.
WI-FI libero senza bisogno di password. Nelle Camere ARIA CONDIZIONATA a richiesta.
Si accettano animali : di taglia MEDIO PICCOLA, cani o gatti.
Il B&B chiude alle ore 24,00, le eccezioni o esigenze particolari sono da definire previo accordi.
Gli ospiti de’ “ La casa delle rondini “ possono accedere alla Biblioteca presente nella residenza di campagna che è composta da 1.750 volumi suddivisi in 28 sezioni così ripartite :
ARCHEOLOGIA, ARTE, BIOGRAFIE, BRICOLAGE, DIZIONARI E VOCABOLARI, ENCICLOPEDIE, FANTASCIENZA, FILOSOFIA, GASTRONOMIA, GUIDE, LETTERATURA, LIBRI SCOLASTICI, LIBRI STORICI, NARRATIVA ITALIANA, NARRATIVA STRANIERA, NARRATIVA PER BAMBINI, ORTO E GIARDINO, POESIA, POLITICA ED ECONOMIA, RELIGIONI , SAGGISTICA, SCIENZE, SPORT, STORIA, TEATRO, TECNOLOGIA, TURISMO e VARIE.
A seguito pandemia da corona virus la struttura fino al NUOVA DATA rimane chiusa per gli ospiti che prenotano attraverso Booking.com
LE TARIFFE che applichiamo non subiscono variazioni e sono contenute ed uguali durante tutti i periodi dell’anno
Per l’anno 2022 e per la FORMULA B&B il pernottamento in “Camera matrimoniale” costa € 50,00 a persona al giorno, compresa la prima colazione all’italiana
Per pernottamenti, oltre i due giorni, €40,00 a persona al giorno compresa la prima colazione all’ italiana
Per i bambini fino a 2 anni, se dormono nel lettone con i genitori, il solo pernottamento è GRATIS Per letto aggiunto € 30,00
Per l’utilizzo della camera matrimoniale uso singola € 50,00 a persona al giorno, compresa la prima colazione
La casa delle rondini - Residenza di campagnaLA
Questa pagina è un’ideale bacheca di ricordi dedicata e redatta dagli Ospiti che hanno soggiorna to presso “La casa delle rondini“.
Vengono qui pubblicate le foto che ci vengono inviate e i giudizi espressi su di noi.
A tutti i nostri Ospiti che dispongono di immagini quale ricordo del loro soggiorno a Staffolo, se vogliono, ci possono spedire delle foto scattate presso o nelle vicinanze del B&B.
Non chiediamo foto ricordo delle persone. Queste devono rimanere nell’ambito dello spazio protetto del privato.
Così come la scelta delle fotografie compete solo all’insindacabile giudizio dell’autore. Ringraziamo in anticipo coloro che aderiranno a questa iniziativa in quanto con le immagini inviatoci ricorderemo meglio i piacevoli momenti trascorsi insieme.
Per l’invio delle foto utilizzare l’email : info@ilcasaledellerondini.it
In assenza di foto o giudizi inseriremo delle immagini o notizie redazionali del territorio intorno al B&B e non solo
Da sabato 3 a sabato 17 dicembre Mostra d'arte : FLUTTUAZIONI QUANTISTICHE
di Carlo Pietrosanti Amministrazione Comunale Collegiata San Francesco
Sabato 3 e domenica 4 dicembre MERCATINI DI NATALE Proloco di Staffolo Centro storico
Giovedì 8 dicembre GIORNATA DEL VOLONTARIATO " ASPETTANDO IL NATALE " Amministrazione Comunale e Proloco Centro Storico
Venerdì 16 dicembre CONCERTO CORO BRUNORI DI MOIE Amministrazione Comunale Collegiata San Francesco
Sabato 17 dicembre SERATA DANZANTE Centro Sociale di Staffolo Teatro Cotini
Domenica 18 dicembre TOMBOLA E CENA DI AUGURI AI TESSERATI DEL CENTRO SCIALE Centro Sociale di Staffolo Locali del Centro Sociale di Staffolo
La casa delle rondini Residenza di campagna
Per acquistare e poi degustare dei prodotti di qualità indichiamo i seguenti produttori presenti nelle nostre vicinanze:
Contrada Coroncino, 7 60039 STAFFOLO (An) Tel. 39 0731 779494 Fax 39 0731 770205 www.coroncini.it email: info@coroncino.it
STAFFOLO (An) via Castellaretta 19 telefono e fax 0731 779810 e mail:info@vinilastaffa.it
CARBONETTI Azienda Agricola
Olio Extravergine di Oliva
Via Ludovico Ariosto,9 60030 MAIOLATI SPONTINI (An) 0731 704408 339 1386355
info@oliocarbonetti.it www.oliocarbonetti.it
CALVISI FORMAGGI
Produzione e vendita diretta di prodotti caseari con latte di pecora, capra e mucca.
Via Selva di Comperseto, 14 STAFFOLO (An) 0731 779288
pietro.calvisi@tiscali.it
SU REDENTORE Azienda Agricola
Produzione e vendita diretta di prodotti caseari con latte di pecora e capra. Contrada Coste 39,A STAFFOLO (An) 0731 779905 331 6420406
Vini Biologici
Amministrazione : 339 4134996 Produzione : 339 8500780 Commerciale : 339 1068724
Contrada SanMartino, 1 STAFFOLO (An) www.poderelinfinito.it info@poderelinfinioto.it
Via Castellaretta n.8 STAFFOLO (AN)
Tel./Fax: 0731 779264 Michele: 339 6355294 Mirco : 366 1453400
LA FONTE Società Agricola
Farine senza glutine
Contrada Coste 44,a STAFFOLO (An)
Il punto vendita è aperto il pomeriggio
Orlando : 338 9786556 Michele : 339 4434969 soc.lafonte@gmail.com
MARIANI PAOLO S.r.l. Molino Farine
Via Aldo Moro ,9 60038 SAN PAOLO DI JESI (An) Birra Agricola 339 1524321 info@birraagricolabigiandrea.it
BIGI ANDREA Azienda Agricola
Punto vendita: Via Martin Luther King 60039 STAFFOLO (An) www.birraagricolabigiandrea.it
GIORGIO POETA
Azienda Agricola
Miele in Barrique
info@giorgiopoeta.com
ROSINI Oleificio
Via Dante 71/E FABRIANO (An) 0732 041982 338 3787555
info@molinomarianipaolo.com www.molinimarianipaolo.com
Contrada Coste 24/A 60010 BARBARA (An) 071 964190
Località Agello, 7 SAN SEVERINO MARCHE (Mc) 0733 635132 338 9216660 339 2105575 Federica
Olio extravergine d’oliva
Via Peschereccia,48 SAN PAOLO DI JESI (An) 0731 779176 info@oliorosini.it