n ° 139NOVEMBRE 2022Anno XIILettera Turistica del B&B “ La casa delle rondini “ di STAFFOLO (Ancona)MarcheITALIA Informaamici … per conoscere meglio le MARCHE 139 Novembre 2022 Le Marche, l'emozione che non hai ancora sperimentata Le Marche Terra di Tartufi
Informaamici è il periodico d’informazione turistica del B&B
La casa delle rondini Residenza di Campagna Contrada Campagliano 5 60039 Staffolo (Ancona).
La periodicità è mensile ed è pubblicato sotto forma di “lettera turistica” inviata via e mail a tutti gli ospiti del B&B, agli amici della struttura e a quanti non ci hanno negato il consenso circa l’utilizzo dell’indirizzo e mail a cui inviamo questo periodico.
Data inizio pubblicazione Maggio 2011
Il numero 138 è stato inviato a 2.170 indirizzi mail
Anno XII - NOVEMBRE 2022 - 139
Il tema del mese: Il tartufo nelle Marche
L'Autunno ci riserva sempre tante sorprese o conferme Tra le sorprese dobbiamo annoverare il nuovo modello climatico a cui facciamo difficoltà ad adattarci perché, a fine Ottobre c'è ancora tanta gente che al sud, presso gli stabilimenti balneari ancora in attività, non solo acquisisce ancora la tintarella ma fa anche il bagno in mare Senza spostarci dal nostro Paese invece, al nord, sulle montagne non c'è un centimetro di neve, quando in questo periodo, da sempre, già si sciava Proprio in assenza di neve a Cortina è stato rinviato il Campionato del mondo di sci
Tra le conferme autunnali, questo mese, ci siamo soffermati su una preli batezza, gradita non da tutti ma solo da molti, quella del tartufo. Questo ma gnifico e costoso tubero che è possibile trovare e degustare nelle Marche Abbiamo cercato di farlo conoscere ed indicato i siti marchigiani dove è pos sibile trovarlo perché non tutti i territori possono vantare di disporre di un prodotto di tale valore Tra l'altro l'Italia è tra i maggiori produttori ed espor tatori di tartufo nel mondo, tanto che il "Tartufo Bianco Pregiato", all’estero è conosciuto anche come “Tartufo Bianco Italiano” Il tartufo "bianco" si racco glie meglio in alcune località della provincia di Pesaro Urbino, mentre per quello "nero" è consona la zona montana della provincia di Ascoli Piceno Oltre al colore tra i due tipi di tartufo ci sono delle differenze sia rispetto al "profumo" che per il "sapore" Infatti, il tartufo nero dispone di un profumo più delicato ed un sapore tendente al dolce Infine, nel mentre divagavamo intorno al tartufo non potevamo non incontrare il maestro Gioacchino Rossi ni, nativo di Pesaro, un eccellente buongustaio Per lui i tartufi erano la più grande predilezione tale che anche se seduto davanti ad un pianoforte, se pensava al tartufo, non esitava a definirsi: "un pianista di terza categoria e primo gastronomo dell’universo”
Pagina 3 Il tartufo nelle Marche Il tartufo, questo sconosciuto Pagina 4 Il tartufo nelle Marche Dove, nelle Marche Pagina 5 Il tartufo nelle Marche Maccheroni, Tournedos e Musica Pagina 6 La casa delle rondini - Residenza di campagna Questa è la casa delle rondini Pagina 7 Camminando per di qua La Gola della Rossa Pagina 8 Una finestrella sull’arte Orfeo Tamburi, la coerenza di un artista Pagina 9 Per partecipare
Il numero 139 NOVEMBRE 2022 è stato chiuso il 29 Ottobre ed è stato realizzato con la collaborazione di : Mattia BASTARI, Amelia CATALANO, Daniele CROTTI, Go Antonio GUARINO
Annalisa MAZZIERI, Federica MICHELI Foto di copertina : Tartufi bianchi delle Marche
A JESI … nel mese di NOVEMBRE 2022 Pagina 10 Girovagando per Le Marche LUOGHI DA SCOPRIRE Montefiore dell'Aso (AP) Pagina 11 Girovagando per Le Marche - I BORGHI - Racconto con immagini Montegallo (Ap)
Pagina 12 Girovagando per Le Marche UN MUSEO ALLA VOLTA MIUMOR Museo Internazionale dell'Umorismo nell'Arte
Pagina 13 Io ci sono stato Da Agolla a Monte Primo Pagina 14 La casa delle rondini Residenza di campagna Noi per voi - Informazioni Pagina 15 La teca dei ricordi - Immagini e commenti dei nostri ospiti Manifestazioni di Novembre a Staffolo
Pagina 16 La casa delle rondini Residenza di campagna Quello che ci piace segnalare e consigliare
Lettera Turistica Informaamici per conoscere meglio Le MARCHE Il nostro racconto Anno XII NOVEMBRE 2022 n° 139 Pagina 2
Il tartufo, questo sconosciuto
Al
supermercato o nei negozi specializ zati in gastronomia si possono trovare vasetti con tartufi interi di piccole dimensioni, salse pronte con tartufi e funghi da utilizzare su crostini, all'interno di frittate, su bruschette o condire un piatto di pasta Così come è possibile trovare grappe, amari e perfino oli aromatizzati al tartufo Tutte varianti derivate dall'uso del tartufo che rara mente viene commercializzato "intero" e "fre sco" a causa del suo costo esorbitante Il suo valore di mercato è alto sia per la limitata dispo nibilità del prodotto rispetto alla richiesta, uni tamente alla difficoltà della raccolta. Infatti, il tartufo è un fungo particolare che cresce sotto terra dove vive in simbiosi con piante arboree con cui instaura uno scambio di sostanze nu tritive attraverso le radici Nella sostanza il tartufo riceve dalla pianta carbonio organico mentre lui cede alla pianta acqua unitamente a diversi elementi nutrizionali Questa simbiosi è molto utile per gli alberi, specialmente quelli di una certa età le cui radici patiscono per il tra scorrere del tempo in quanto non riescono più a spingersi in profondità Con la simbiosi il tartufo o il fungo colonizza le radici della pianta e sotto terra svolge un ruolo importante per l'assorbi mento dell'acqua e dei nutrienti Nella sostanza si realizza, per la pianta, un "apparato radicale ausiliario" dotato di maggiore superfice assorbente ed entrambi, nel nostro caso, tartufo e pianta vivono meglio Il salice, il pioppo, il tiglio il carpino e la roverella insieme ad altri sono gli alberi più adatti a questa simbiosi specialmente se presenti in ambienti freschi ed ombreggiati Il tartufo vive sotto terra, non è visibile come tutti i vegetali che affondano le radici nel terreno e mostrano la parte aerea che va alla ri
cerca della luce solare per la fotosintesi clorofil liana, quindi per la sua ricerca non ci si può re care in un campo qualsiasi e a vista raccoglierlo Bisogna cercarlo e scoprire dov'è nascosto La ricerca del tartufo è innanzitutto un’attività suggestiva che consente a chi l'esercita di stare a stretto contatto con la natura ed il proprio ca ne Sì, proprio il cane che adeguatamente addestrato con il suo fiuto riesce ad individuare il prezioso tubero Questa ricerca richiede passio ne, costanza e tecnica perché non serve soltan to avere un ottimo cane addestrato, per fare un buon raccolto occorre continuità, esperienza e conoscenza anche del posto dove si possono trovare i tartufi Questi preziosi tuberi vengono trovati in zone come boschi, terreni non coltivati e lungo gli argini dei fiumi, ma anche in zone controllate, cioè nelle tartufaie, terreni in cui vengono piantati particolari tipi di piante micorizzate Lo strumento che si usa per estrarre il tartufo si chiama vanghetto, uno zappetto particolare con una piccola lama di metallo in cima.
Nel momento in cui viene estratto il tartufo dal terreno, è di fondamentale importanza che il cercatore rimetta a posto il terreno rimos so, così da permettere la formazione di nuove radichette e poter ben sperare nella formazione di un nuovo corpo fruttifero La raccolta del tartufo avviene prevalentemente in zone più fresche con umidità costante tutto l’anno come gli am bienti protetti dall’azione diretta dei raggi solari, valli profonde e versanti esposti a Nord.
Dal bosco o dalla tartufaia, senza soffermarci sul suo costo, il tartufo bianco o nero, primaverile o stagionale arriva in una cucina e qui subisce a seguito delle attente cure di un cuoco quel trattamento particolare che lo trasfor ma in cibo gustoso
1 Lettera Turistica
Informaamici per conoscere meglio Le MARCHE Il nostro racconto
Il tartufo nelle Marche
di Antonio Guarino
Anno XII NOVEMBRE 2022 n° 139 Pagina 3
Dove, nelle Marche
L'Italia è tra i maggiori produttori ed es portatori di tartufo nel mondo, tanto che il "Tartufo Bianco Pregiato", all’estero è co nosciuto anche come “Tartufo Bianco Italiano”
Le più importanti zone di produzione del tartufo bianco nel nostro Paese, proprio per la loro conformazione geografica, sono il Piemon te, la Lombardia, L'Emilia Romagna, la Tosca na, l'Umbria, le Marche, l'Abruzzo ed il Molise
Nelle Marche il "Tartufo Bianco Pregia to" lo si trova ad Acqualagna, Sant'Angelo in Vado e tra i Monti Sibillini, particolarmente nella zona di Amandola, si raccoglie il tubero nero .
Rappresentando questo tubero un vero e proprio patrimonio del nostro Paese, ed essen done coltivabili solo alcuni tipi, la raccolta tartufi è regolata da apposite normative Quella più importante si riferisce alla raccolta per la quale sono abilitati solo le persone, i tartufai, provvisti della regolare "abilitazione alla raccolta" che si consegue presso la propria Provincia di appar tenenza Si ritiene necessaria l'abilitazione in quanto chi raccoglie i tartufi deve disporre della consapevolezza del delicatissimo equilibrio che è alla base del ciclo vitale del tartufo e che deve essere preservato per non mettere a rischio la conservazione di questo patrimonio naturale unico al mondo.
Nelle Marche ci sono delle zone partico larmente disposte alla raccolta del tartufo: la prima si colloca nella provincia di Pesaro Ur bino dove viene raccolto il tartufo bianco Questo territorio, a livello nazionale, è considerato, uno dei migliori luoghi per la rac colta del tubero Inoltre, in questa parte di pro vincia sono presenti mercati del tartufo e an che importanti mostre ed eventi come la Fiera nazionale del tartufo di Acqualagna o quella di Pergola, luoghi per giunta veramente spettacolari dal punto di vista naturalistico e culturale Urbino stessa, un vero gioiello sia dal
punto di vista storico artistico che per la sua meravigliosa natura circostante, è tappa obbli gata per gli amanti del tartufo e con essa Carpegna, Fossombrone e Sassocorvaro poco distanti
Il momento migliore per la raccolta dei tartufi in questa zona è quello che va da set tembre fino a tutto l’inverno Se siete amanti di questo tubero e delle vacanze all’insegna dei piccoli borghi, le Marche fanno decisamente per voi
La seconda zona marchigiana dove si raccoglie il tartufo si trova nella provincia di Ascoli Piceno, qui a differenza dell'altro territorio si raccoglie il tartufo nero pregiato Questo tube ro proviene per lo più da terreni sabbiosi che gli danno quindi la possibilità di crescere in modo regolare e raggiungere pezzature interessanti, arrivando in casi rari addirittura ad 1 kg. I paesi protagonisti della raccolta del tartufo nero sono Acquasanta, Roccafluvione, Montefortino, Co munanza Il tartufo nero pregiato ha un profumo più delicato ed un sapore tendente al dolce, caratteristica che lo ha reso noto come il “tartufo nero dolce” L'importanza del tartufo nero pre giato per il territorio montano nella zona di Ascoli Piceno è stata riconosciuta recentemente dall’importante "Certificazione di qualità" del marchio collettivo europeo con riferimento geo grafico
Il tartufo nero pregiato può, infatti, essere coltivato ed in queste zone ci sono riusciti grazie all’utilizzo di una filiera che è stata riconosciuta come eccellente e rispettosa del territorio.
Il tartufo bianco, invece, è il più raro ed è praticamente impossibile da coltivare Il suo pro fumo è intenso, il sapore acceso e le sue carat teristiche organolettiche sono apprezzatissime, motivo per cui il prezzo è spesso molto alto a seconda delle annate e della disponibilità
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Il tartufo nelle Marche di Antonio Guarino
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Maccheroni,Tournedos e Musica
mix di sapori molto delicati e raffi nati per i palati più fini, questa è la pasta, i maccheroni, che il maestro Gioacchi no Rossini preferiva. Un primo piatto, rigatoni alla Rossini, che porta il suo nome
Il maestro era un eccellente buongu staio tale che sebbene seduto davanti ad un pianoforte, se pensava al pranzo o alla cena non aveva difficoltà a definirsi: "un pianista di terza categoria e primo gastronomo dell’universo”
I rigatoni alla Rossini costituiscono un primo piatto, da lui elaborato così come anche un secondo: Tournedos alla Rossini (filetto di manzo) porta il suo nome ed entrambi sono ricoperti di lamelle di tartufo
I tartufi erano la più grande predilezione di Rossini e nelle sue lettere private giunte fino a noi, ci sono altre mille altre indicazioni gastro nomiche relative al tartufo, da far venire letteralmente l’acquolina in bocca
Quelli di Acqualagna erano i tartufi pre feriti e quando dagli amici d’Italia (durante i suoi soggiorni a Passy nella campagna parigina) glene spedivano in dosi abbondanti, il Maestro invitava a desinare i personaggi più influenti di Parigi E poiché ridurre i tartufi in minutissime fette era, secondo lui, una faccenda assai im portante, andava da se in cucina e li preparava.
Il musicista marchigiano, nativo di Pesaro, amante dei tartufi oltre ad aver contribuito in modo impareggiabile al mondo della musica, è stato un vero e proprio buongustaio Stimato amico di Antonin Carême (il celeberrimo cuoco parigino), appassionato di cucina e cuoco in prima persona, Rossini era più di ogni altra cosa un vero fanatico del tartufo Come testimoniano le sue ironiche parole “Ho pianto tre volte nella mia vita: quando mi fischiarono la prima opera,
quando sentii suonare Paganini e quando mi cadde in acqua, sul lago di Como durante una gita in barca, un tacchino farcito ai tartufi”
L'autore del Barbiere di Siviglia, della Gaz za ladra, L'italiana in Algeri, La Cenerentola, Il turco in Italia, Semiramide e Guglielmo Tell gran de esperto di cucina, ricercava continuamente alimenti di prima qualità che si faceva inviare da più parti (il formaggio da Gorgonzola, il panettone da Milano, olio dalla Provenza, mostarda dall’In ghilterra, aceto dalla Francia) per condividerle con i suoi ospiti Ma la passione per il tartufo, sia bianco che nero che egli definì il Mozart dei funghi, superava tutte le altre tanto che ancora oggi i Tournedos alla Rossini o i Maccheroni e l’Insalata omonima restano classici indiscussi della cucina internazionale Con riferimento alle vicende culinarie di Rossini, ad Acqualagna, nel Museo del Tartufo dove si racconta la storia, i segreti, i profumi, gli abbina menti e anche i libri e i film in cui il tartufo è pro tagonista, sono conservati anche aneddoti parti colari come la "Guerra dei Maccheroni" che vide contrapposti Rossini e lo scrittore francese Ale xandre Dumas padre. Invitato a cena da Rossini per gustare i “maccheroni alla napoletana” (dei quali Rossini ignorava la ricetta), Dumas si ritro vò davanti un piatto a base di tartufo e si rifiutò di assaggiarlo Questo rifiuto causò una insanabile rottura tra i due, rottura continuamente alimenta ta da ripicche e sberleffi, accuse incrociate di in competenza gastronomica (e talvolta anche pro fessionale) che proseguirono incredibilmente per più di vent’anni, fino alla morte di Rossini
Sicuramente la reazione del Dumas sca turì dalla percezione e dalla valutazione dell' odore dei maccheroni da lui considerata "puzza" e non "profumo" Infatti, circa l'odore del tubero non c'è unanimità c'è chi lo reputa una "puzza" e che lo considera un "profumo".
Un Lettera Turistica
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Il tartufo nelle Marche
di Antonio Guarino
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Questa è “La casa delle rondini“
non hai ancora
Vieni nelle Marche rurali … é l’emozione
sta
Nelle Marche rurali tutto ti racconta dell’uomo che ha lavorato e che tuttora lavora, della natura che prepara lo spettacolo dei cuori, del passato che ti regala questo ricco e meraviglioso presente. Vieni. Porta la tua famiglia e le persone a cui voi bene, porta il desiderio e il gusto, perché l’esperienza, la cura e l’arte di questa gente genera da sempre prodotti unici, tipici, prove concrete della dedizione e dell’amore per la terra in cui vivono.
Lettera Turistica Informaamici per conoscere meglio Le MARCHE Il nostro racconto
La casa delle rondini Residenza di campagna
che
incontrato che ti
chiamando.
“La casa delle rondini” è nelle Marche Rurali a Staffolo (Ancona)
STAFFOLO (AN) Bandiera Arancione del TCI ECOSOSTENIBILITA’ “La casa delle rondini” utilizza energia pulita grazie al suo IMPIANTO FOTOVOLTAICO Tutte le lampade del B&B interne ed esterne sono a BASSO CONSUMO Inoltre per la fornitura di acqua calda sanitaria si utilizza un moderno impianto di SOLARE TERMICO Anno XII NOVEMBRE 2022 n° 139 Pagina 6
Camminando
La Gola della Rossa
troviamo nel Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e Frasassi Quest'area protetta è caratterizzata principalmente da due grandi e profonde forre “scavate” nel corso dei millenni dai due fiumi che a ttraversano il parco: il Sentino e l'Esino All'interno del parco sono ben tre i biotopi che contraddistinguono l'inte ro territorio: la Gola di Frasassi, la Gola della Rossa e Valle Scappuccia. In ognuna di quest'aree, fauna e flora sono ben specifiche, dettate dagli orientamenti stessi in cui si trovano, dalle variazioni climatiche e dai diversi ele menti che compongono il substrato Nello specifico la Gola della Rossa, rappresenta la parte più suggestiva dell'intero Parco Le pareti, forma te da calcare massiccio sono molto alte e strapiombanti, buttandosi a capofitto nel sottostante alveo del fiume Esi no In autunno queste rocce sono uno spettacolo per gli occhi: i sempreverdi lecci, aggrappati alle pareti sono in tervallati dallo scotano, un arbusto tra i più belli per via del suo foliage, difatti nei mesi di ottobre e novembre esplodono di colori sgargianti come il rosso, il giallo, l'a rancio lasciando un paesaggio caldo e accogliente Volendo andare nello specifico, scrutando tutte le piccole piante che crescono abbarbicate alla roccia, tro veremo specie endemiche e rare che qui, sulla parete rocciosa, hanno trovato la loro nicchia ecologica Nelle zone esposte a sud troviamo piante come la Saxigrafa o la Moehringia papulosa dai piccoli e incantevoli fiori bian chi; mentre se scendiamo di quota, dove il sole è scarso e l'umidità alta per via della vicinanza del fiume troviamo la meravigliosa Capelvenere: una piccola felce che cre sce soltanto dove è in contatto permanente con l'acqua; oppure la rarissima Pinguicola, una piccola pianta dal fio re violaceo i cui petali secernono una sostanza vischiosa che utilizza per trattenere gli insetti e succhiarne i nutri menti: la Pinguicola è una pianta carnivora.
Le montagne che formano la Gola della Rossa hanno delle cime basse che non superano i 900 metri di quota, ma non per questo sono prive di fascino Più di tutti si distinguono i due monti “d'ingresso” della gola, os sia il Monte Revellone (841 m ) e il Monte Murano (882 m ) arrivando dalla Vallesina questi due rilievi spiccano come fossero guardiani d'accesso a un mondo nascosto e perduto dando al visitatore una visione suggestiva e onirica all'intero territorio Il monte Murano, poco sotto la sua cima, ha un avvallamento formato da praterie secon darie, cioè create dall'uomo Secoli fa, qui, la pastorizia, insieme al taglio del bosco, era la principale fonte di so stentamento, successivamente con il progressivo abban dono delle aree interne e quindi con l'assenza di manu tenzione, la prateria ha ripreso vigore e piante pioniere
come la rosa canina, l'erica arborea, la ginestra e il pru gnolo sono ritornate a formare la vegetazione tipica di queste aree In Primavera, nei periodi di maggio e giu gno, la sella del Murano si ricopre di meravigliose orchi dee spontanee come la purpurea, l'italica, la gialla, la bruciacchiata o ancora è possibile trovare l'apifera il cui fiore ricorda per forma e colori la femmina dell'imenot tero La fauna della Gola della Rossa e più in generale dell'intero Parco Naturale rappresenta uno scrigno di biodiversità Sono presenti ben 107 specie di uccelli ni dificanti tra quelli stanziali e quelli migratori, 40 specie di mammiferi e 29 specie tra rettili e anfibi In tutta questa abbondanza alcuni animali meritano un'approfondi mento, è il caso del Merlo acquaiolo un vero e proprio fossile vivente in quanto questa specie è presente in quest'area, lungo i bordi dell'Esino fino dalle ultime gla ciazioni, circa 20 000 anni fa All'interno del parco sono presenti ben cinque coppie di questo meraviglioso pas seriforme Per quanto riguarda i mammiferi non si può non citare una delle più grandi e importanti colonie di pi pistrelli d'Europa, qui sono presenti ben 12 000 pipistrel li della specie dei Miniotteri Tra gli anfibi menzione d'o nore va al Geotritone, questo piccolo animale vive prin cipalmente in ambienti ipogei come grotte e fessure, so no solitari ad eccezione del periodo riproduttivo Non e scono quasi mai dai loro nascondigli se non di notte e saltuariamente quando piove, ci cibano di insetti e ara cnidi e per predarli utilizzano la lingua capace di estro flessersi La loro particolarità la troviamo nel modo di re spirare, non hanno ne polmoni né branchie, si affidano esclusivamente alla cute, anche per questo è impor tantissimo non toccarli mai in quanto la nostra pelle è per loro sinonimo di veleno mortale La Gola della Ros sa, essendo formata principalmente di roccia calcarea, ha all'interno delle sue montagne numerose cavità, grotte e antri dove da sempre animali trovano riparo co me si è visto con i pipistrelli e i geotritoni; ma non solo, dentro alcune caverne sono stati ritrovati ossi e resti di tutta quella fauna che migliaia di anni fa abitavano que sti luoghi, come l'orso delle caverne e lo stambecco Oltre a questo sono stati ritrovati manufatti appartenenti al neolitico, prova che l'uomo qui ha da sempre abitato fin da quando era nomade cacciatore\raccoglitore An tici eremi, monasteri e borghi testimoniano la presenza dell'uomo nel corso dei millenni, come l'affascinante Eremo di Grottafucile, costruito su uno spuntone di roc cia del Monte Revellone dal quale si domina una stu penda vista su tutta la vallata La Gola della Rossa è una piccola porzione di territorio marchigiano, ma al suo interno i suoi ricchi ecosistemi, le testimonianze della storia umana e i grandi panorami sconfinati rappresen tano ambienti unici e inimitabili che tutti noi dobbiamo conoscere e quindi conservare
Ci
per di qua a cura
di Mattia Bastari Guida ambientale escursionistica
Lettera Turistica
Informaamici per conoscere meglio Le MARCHE Il nostro racconto
Descrizione e proposte di itinerari da percorrere a piedi insieme alla Guida AmbientaleEscursionistica MATTIA BASTARI Per prenotazioni rivolgersi al recapito telefonico 345 1588602 (Jacopo Mainieri) di La Vianda Trekking & Escursioni Consapevoli
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Orfeo Tamburi, la coerenza di un artista
OrfeoTamburi è stato un artista di carattere distaccato, avulso dalla politica, tutto impegnato nel suo nel suo lavoro quotidiano, dando vita ad un opera compatta e coerente, priva di deviazioni e inversioni, lontana dallo sperimentalismo d’avanguardia. Nasce a Jesi il 28 maggio del 1910. Conseguito, nel 1926, il diploma presso l’istituto tecnico Cuppari della sua città natale, lavorò, l’anno seguente, come decoratore in una fabbrica di porcellane. Nel 1928, grazie a una borsa di studio di 300 lire, si stabilì a Roma, dove si iscrisse al liceo artistico di via Ripetta e in seguito all’Accademia di belle arti. E' a Roma che Orfeo Tamburi artisticamente si formò. Infatti, nell'ambito della scuola romana maturò un linguaggio suggestivo, dalle calde intonazioni cromatiche che trovò nei ritratti e nelle vedute urbane i temi preferiti.
Da Roma nel 1947 si trasferì a Parigi dove, accanto all'attività pittorica, si dedicò con spiccato gusto grafico anche alla scenografia e all'illustrazione di libri e di riviste. Inizialmente influenzato dalla Scuola romana, dopo il suo soggiorno parigino, le sue vedute di città risentirono soprattutto della lezione di Camille Corot e di Paul Cézanne. Nella capitale francese sviluppò la pittura di paesaggi urbani, Orfeo Tamburi era particolarmente affascinato dalla città, ritratta spesso come spazio silenzioso e malinconico. I paesaggi metropolitani di Roma, di Parigi e poi di New York furono rappresentati nelle loro analogie e diversità, ma sempre restituiti con una personale frontalità di modi espressivi, ormai distanti dalla Scuola romana. Le forme di Tamburi risultano, infatti, più strutturate, e il suo fare più raccolto e meno sciolto. Le vie e le case parigine divennero il leitmotiv della sua produzione artistica; tenne la sua prima personale lungo la Senna nel 1948, presso la galleria Rive gauche, ed essa venne visitata da Malaparte, De Pisis e Valentino Bompiani. A partire dal 1950, anno in cui ricevette il premio Roma per la pittura, viaggiò in diversi Paesi europei, tra cui Belgio e Olanda, mantenendo saldi contatti con l’ambiente romano e italiano , in questo ambito scambiava corrispondenza con il giornalista Giuseppe Luconi, memoria storica della città natale. Nel 1957 fu negli Stati Uniti come inviato speciale della rivista newyorkese Fortune, con l’incarico di ritrarre alcune città americane; nello stesso anno espose al Museo d’arte moderna di San Francisco e alla galleria Landau di Los Angeles. Gli anni a seguire furono caratterizzi da una intensa attività artistica che gli procurarono tanto successo e premi. Scrisse e pubblicò diversi libri, alcuni di particolare rilievo e ricchi di memorie . Nell’ultimo decennio di vita diradò i viaggi, continuando però a cogliere in essi impressioni e immagini per i suoi itinerari di tela e carta. Nel 1990 conferì alla galleria Gioacchini di Ancona un mandato esclusivo per distribuire, archiviare e autenticare le sue opere. Tra le più importanti mostre antologiche vanno menzionate quelle di Ferrara (Galleria civica d’arte moderna, 1974), Sacile (1978, intitolata «Il mio teatro»), Cortina d’Ampezzo (1994, «Sessant’anni di pittura»), Jesi (1998, «Tamburi: le città, i volti, le maschere») e Ancona, quest’ultime ospitate, nel 2002 e nel 2010, alla Mole Vanvitelliana. Orfeo Tamburi morì a Parigi il 15 giugno 1994. È sepolto nel cimitero di Montparnasse.
Lettera Turistica
Informaamici per conoscere meglio Le MARCHE Il nostro racconto Una finestrella sull’arte a cura di Go appassionato d’arte Piccola Antologia di Artisti nativi delle Marche Anno XII NOVEMBRE 2022 n° 139 Pagina 8
Per partecipare
EVENTI
Sabato 5, domenica 13 e domenica 27 Novembre, ore 17,00 20,00 VISITE AL TORRIONE DI MEZZOGGIORNO A cura dei Templari Cattolici d'Italia Chiesa di san Nicolò Piazza Pergolesi Ingresso gratuito
Mercoledì 9,16,23 e 30 Novembre ore 17,00 - 20,00 VISITE ALLA CHIESA DI SAN NICOLO' A cura dei Templari Cattolici d'Italia Chiesa di san Nicolò Piazza Pergolesi Ingresso gratuito
Giovedì 10 Novembre, ore 18,00
ASPETTANDO DELITTO ALL'ISOLA DELLE CA PRE: Ugo Betti, drammaturgo Incontro facente par te del ciclo di incontri "Essere Spettatore II", per appro fondire lo spettacolo dal vivo nel contemporaneo, a cura di Pierfrancesco Giannangeli Teatro Pergolesi Sale Pergo lesiane Ingresso libero, prenotazione obbligatoria (posti limitati): marketing2@fpsjesi com
Sabato 12 Novembre, ore 17 30
PRESENTAZIONE DEL LIBRO "I PELLEGRINAG GI NELLE MARCHE" di Annalisa Venturini Ganzetti Palazzo Bisaccioni Informazioni: 0731207523 www fondazionecrj it
Giovedì 17 Novembre, ore 16 30
"LEGGERE LA REALTA' ATTRAVERSO I SOGNI
E LE STORIE" convegno di approfondimento sulla mostra Strip Art Palazzo Bisaccioni Informazioni: 0731 207523 www fondazionecrj it
Giovedì 17 Novembre, ore 20 30
LEZIONE-PERFORMACE DI CORRUZIONE AL PALAZZO DI GIUSTIZIA CON LA COMPAGNIA PICCOLA RIBALTA performance organizzata nell' ambito di "Essere Spettatore II", ciclo di incontri per appro fondire lo spettacolo dal vivo nel contemporaneo, a cura di Pierfrancesco Giannangeli Circolo Cittadino Jesi Iniziativa a pagamento, info e biglietti: 0731 26888 biglietteria@fpsjesi com
CONFERENZE E CONVEGNI
Venerdì 4 Novembre, ore 17.30
"LA BATTAGLIA DI FILOTTRANO conferenza a cura di Italia Nostra in occasione della giornata dell'Unità d'Italia e delle Forze Armate; relatore Giancarlo Maria Goffi,
Federica Micheli e Annalisa Mazzieri dell’Ufficio Turistico del Comune di Jesi
moderatrice Maria Cristina Zanotti Palazzo Bisaccioni Informazioni: 339 2423239
Giovedì 10 Novembre, ore 17.30
"DAI GRAFFITI AL FUMETTO IL FUMETTO COME ARTE VISIVA " convegno di approfondimento sulla mostra Strip Art Palazzo Bisaccioni Informazioni: 0731 207523 www.fondazionecrj.it
Venerdì 11 Novembre, ore 17 45
"SUGGESTIONI POSTMODERNE - PERCORSI DI ANTROPOLOGIA GIURIDICA" conferenza a cura di Italia Nostra; relatrice Maria Rita Bartolomei, moderatrice Paola Morbiducci, interverrà Gianfranca Schiavoni, Presi dente ASP Palazzo Bisaccioni Informazioni: 339 2423239
VISITE GUIDATE
Giovedì 3, sabato 19 e domenica 20 Novembre, ore 16,00 17,00 18,00
VISITE GUIDATE CASA MUSEO COLOCCI VE SPUCCI Casa Museo Colocci Vespucci Piazza Coloc ci, 8 Informazioni e prenotazioni: 0731 538439 pinaco teca@comune.jesi.an.it
TEATRO E CONCERTI
Venerdì 4 Novembre, ore 20,30 e domenica 6 Novembre ore 16,00 I CAPULETI E MONTECCHI Tragedia lirica in due atti di Felice Romani, musica di Vin cenzo Bellini, direttore Giancarlo Andretta 55° Stagione Lirica di Tradizione Teatro Pergo lesi Per informazioni: Biglietteria Teatro Pergolesi tel 0731 20688 biglietteria@fpsjesi com
Sabato 12 Novembre, ore 21,15 RAGIONI E RELAZIONI TRA MOLIERE E DE FILIPPO due intersezioni distinte tra Molière e De Filippo, quello che hanno rappresentato per il teatro Teatro Cocuje via dell’Esino, 1 Per informazioni e prenotazioni: 3331600201, info@teatrococuje.it
Sabato 19 Novembre, ore 21:15 NOVECENTO di Alessandro Baricco uno spettacolo di e con Victor Carlo Vitale Teatro "Il Piccolo", Via San Giuseppe, 27 Info e prenotazioni 370 3686850 (whatsapp)
Venerdì 25, ore 20,30 e domenica 27 novembre ore 16,00 - DELITTO ALL’ISOLA DELLE CAPRE di Emilio Jona, dal dramma omonimo in tre atti di Ugo Betti, musica di Marco Taralli, direttore Marco Attura Teatro Pergolesi Per informazioni : Biglietteria Teatro G.B. Pergolesi Tel. 0731 206888 biglietteria@fpsjesi.com 55° Stagione Lirica di tradizione.
Martedì 29 Novembre, ore 21,00
AEDOTTANTACANTA concerto tributo per gli ottanta anni di Gastone Pietrucci, voce e leader de La Macina Teatro G.B.Pergolesi Ingresso libero fino a esaurimento posti (pianta ridotta fino al 1°ordine)
A Jesi nel mese di Novembre si può partecipare a Rassegne, visitare Mostre d'arte e assistere a proiezioni Cinematografiche che in questa lista, per motivi di spazio, mancano Per chi è interessato, basta contattare l'Ufficio Turistico IAT del Comune di Jesi con indirizzo e recapiti riportati in cima a questa pagina
Lettera Turistica
L'Ufficio Turismo IAT del Comune di JESI Piazza della Repubblica 60035 Jesi (An) ORARIO: da martedì a sabato: 10 13 / 15 18 e mail: turismo@comune jesi an it www turismojesi it Telefono 0731 538420
A JESI … nel mese di NOVEMBRE 2022 Informaamici per conoscere meglio Le MARCHE Il nostro racconto Anno XII NOVEMBRE 2022 n° 139 Pagina 9
Girovagando
Montefiore dell'Aso (Ap)
Lostemma di questo paese che fa parte dei borghi più belli d'Italia è derivato dagli Statuti del 1569 Il suo profilo araldico è co sì descritto “D’azzurro, bordato d’argento, al monte di cinque cime di verde, ordinate in fascia e moventi da un terrazzo al naturale, quelle ai lati più basse, quella al centro più alta, cimate cia scuna da un fiore d’argento gambuto e fogliato di verde. Nello stemma, quindi, sono rappresentati i cinque colli su cui si estende il paese Questo borgo non si poteva non chiamare "Montefiore dell'Aso"
Montefiore dell'Aso è un delizioso paese del Piceno, posto in collina tra le valli del fiume Aso e del torrente Menocchia, è un tipico borgo di stile medievale dell’entroterra marchigiano Il centro storico di Montefiore si presenta oggi ab bastanza ben conservato: sono rimasti lunghi tratti di cinta muraria muniti di porte e sei torrioni risalenti ai secoli XV e XVI
La visita offre al turista gradevoli scorci e preziose testimonianze del passato storico arti stico del paese
Dal Belvedere De Carolis, suggestivo terrazzo panoramico, attraverso la porta Aspromonte si accede al centro storico e si giunge nel cuore del paese Lungo questo percorso si pos sono ammirare numerosi edifici sei settecente schi e, piani piano, si giunge in Piazza della Re pubblica, dominata dalla Collegiata di S Lucia, restaurata in stile neoclassico Continuando la passeggiata per il centro del paese è d’obbligo una tappa presso l’interes sante Sala Adolfo De Carolis, suggestivo ambien
te con soffitto a capriate ornato di eleganti mo nofore trecentesche trilobate All’interno si pos sono ammirare i bozzetti ad olio su tela che il maestro preparò per eseguire gli affreschi della Sala dei Quattromila nel Palazzo del Podestà a Bologna; alcuni disegni a penna e a matita san guigna e diverse xilografie originali, fra cui il fa moso “Dantes Adriacus” .
Nel piazzale S Francesco si incontra la chiesa dedicata al santo, costruita tra il 1247 e il 1303, e l'annesso convento, all’interno del quale è stato inaugurato nell’ottobre del 2006 il nuo vo Polo Museale di San Francesco. Nel complesso conventuale gli spazi sono stati riallestiti ed ora ospitano la sala che custodisce un preziosissimo Polittico di Carlo Crivelli, il Centro di Documentazione Scenografica Gian carlo Basili, il Museo Adolfo de Carolis, il Mu seo della Civiltà Contadina, la Collezione Do menico Cantatore. La Collezione Mostra di Domenico Cantatore (1906 1998), allestita nel 1989 raccoglie molte opere del pittore ed in cisore pugliese tra le quali incisioni, acqueforti, acquetinte, raffiguranti gente del Sud, paesaggi delle nostre terre ed altro ancora Da ricordare infine la Chiesa di San Filippo Neri che si trova poco fuori dal centro del paese: edificata sulla base di una piccola chiesa del 1573 detta santa Maria del Monte, venne ristrutturata alla fine del XVII secolo dalla con gregazione dei Filippini che la dedicarono al loro fondatore Infine, per una rilassante sosta immersi nel verde, ci si può dirigere verso il rigoglioso ed attrezzato Parco G De Vecchis
Lettera Turistica
per le Marche LUOGHI DA SCOPRIRE
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Racconto con Immagini
1 3 Girovagando per le Marche - I BORGHI
Lettera Turistica Montegallo (Ap) Informaamici per conoscere meglio Le MARCHE Il nostro racconto Anno XII NOVEMBRE 2022 n° 139 Pagina 11
Girovagando
MIUMOR Museo internazionale dell'umorismo nell'arte
ATolentino in provincia di Macerata, presso il Palazzo Sangallo in Piazza della Liber tà al civico 18, c'è un museo particolare unico in Italia e fra i pochi nel mondo del suo genere E' Il MIUMOR Museo Internazionale dell’Umorismo nell’Arte, dedicato all’Arte umori stica e alla caricatura Il Museo è aperto il giovedì dalle ore 15,00 alle 18,30, il venerdì, il sabato e la domenica dalle ore 10,00 alle 13 00 e dalle 15,00 alle 18,30; negli altri giorni rimane chiuso Per informazioni e prenotazioni visite telefonare al lo 0733 969797 oppure 370 3733992, per richieste via email inviare a info@tolentinomuseicivici.it
Il Museo viene fondato nel 1970 da Luigi Mari, medico e artista, che fu anche sindaco di Tolentino, che nel 1961 inventò la Biennale della Caricatura, poi diventata Bien nale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte A seguito del successo della Biennale e alla rac colta di tante opere, nei fatti, il Museo nasce dalla Biennale, per poi vivere di vita propria Entrando nel Palazzo Sangallo e per correndo le cinque sale in cui si articola il Mu seo si possono osservare le opere originali dei più celebri maestri della caricatura e dell’umo rismo dell’Ottocento e del Novecento italiani e stranieri Nella "Sala Storica" sono ospitate le opere che costituiscono il primo nucleo del Mu seo con opere del fondatore Luigi Mari, di Cesare Marcorelli e di tre esponenti eminenti della vita culturale italiana di fine ottocento / inizi novecento: Mino Maccari, Gabriele Galantara, in arte Ratalanga, ed Enrico Sacchetti
Nella "Sala delle Biennali" sono raccolti tutti i lavori vincitori del primo premio dal 1961 Una carrellata di rappresentazioni grafiche di tutto ciò che caratterizza l’uomo Dagli errori quotidiani alla critica al potere cieco e ambi guo, dalle ragioni del più forte alle tresche della politica, dalla prepotenza ai soprusi, all’inge nuità e all’innocenza Una galleria di “caratteri” e di situazioni dei momenti salienti e dei per sonaggi degli ultimi sessanta anni dove in ogni momento si può sorridere o pensare o mera vigliarsi o sdegnarsi, dove si impara a cono scere l’uomo con i suoi limiti, le sue imperfe zioni e le sue straordinarie facoltà Nella "Sala delle Caricature" si trovano le ope re vincitrici del premio “Luigi Mari”, dedicato al ritratto in caricatura I generi della caricatura sono due: quello fisico e quello morale La caricatura fisica si può considerare soprattutto un divertimento grafico e si caratterizza per e sagerare i difetti e le deformazioni fisiche; quella morale invece ha un carattere psicologi co e rappresentando il soggetto sotto un’appa renza spesso ridicola, prende di mira le sue passioni, i suoi vizi, le sue tare morali e le sue debolezze Il percorso museale prosegue an cora in due sale: la "Sala Tirelli" e la "Sala Ma ri", la prima ospita le opere di Umberto Tirelli, disegnatore e caricaturista, nella seconda è o spitata una selezione di 32 opere scelte con il criterio di offrire testimonianza della presenza al Miumor di grandi personaggi del mondo del l’arte Il Museo conserva un prezioso patri monio artistico e storico, merita una visita
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per le Marche UN MUSEO ALLA VOLTA
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Da Agolla a Monte Primo
Siamo nel versante nord orientale del Monte Pennino, nella parte alta della valle dello Scarzito, torrente che affluisce nel fiume Potenza all’altezza di Pioraco Siamo nel territorio sefrano Arriviamo dapprima a Sefro, il paese delle trote Da Castelraimondo lungo la Septempedana raggiun giamo Pioraco e qui la abbandoniamo e giriamo alla nostra sinistra in direzione est per arrivare rapida mente al paese, appunto, di Sefro, ancora ferito dai terremoti degli ultimi anni Sefro, così come la vicinissima frazione Agolla, è legata alla ricchezza della sua acqua sin dalle origini: sorgenti, cascate, grotte. Ma a rap presentarla non è solo la sua naturale bellezza È natura in un concentrato di storia, fitta e secolare come le sue faggete, che racconta di uomini che qui hanno vissuto e lavorato, dove si sono rifugiati e hanno stretto alleanze; narra di una terra che ha accolto eremiti e condottieri, dove i benedettini operarono nel segno della rinascita e i francescani tracciarono il cammino per raggiungere i luoghi sa cri della spiritualità Terra di monumenti incancel labili dal tempo, di arte e leggende che, seguendo l’armonica fusione della forza della natura con quella dell’uomo, ci ricordano la reale essenza del paese, dietro a quell’immagine di “piccolo e gra zioso insieme di anime” Da “villa con castrum”, di cui sono ancora visibili i resti fra le case del centro abitato, con la sua gente un tempo dedita esclusi vamente alla pastorizia, all’agricoltura e al taglio della legna per la produzione del carbone, si arriva ai giorni d’oggi ad un tranquillo paese posto a 500 m s l m con poco più di 400 abitanti; due ne sono le frazioni: Sorti e Agolla
Noi però torniamo indietro e giriamo per Agolla, piccolo borgo semi abbandonato, che rag giungiamo in macchina in pochi minuti Da cui partirà l’escursione La carta a nostra disposizione non ci farà sbagliare (CARTA TURISTICO ESCUR SIONISTICA 1:20 000 Comprensorio Turistico Al
E sarà un’escursione finalizzata alla con quista della croce di monte Primo dal “versante sefrano”, passando per il meraviglioso bosco so pra Agolla Il monte Primo è l’ultimo della catena di monti che, partendo da monte Igno, separa il territorio camerte dall’altopiano di Montelago
Da quassù è gioco forza ammirare il paesaggio di tutti e tre i paesi del Comprensorio: Sefro, Fiuminata, Pioraco
A fine escursione si riprende la vettura e si può andare da Palmina a Sefro per un buon primo piatto al tartufo (o con la trota qui allevata), e un filetto di trota alla brace Sefro è infatti il paese della trota fario (Salmo trutta) È un pesce apprezzato per la qualità della sua polpa: vive in habitat naturali e pressoché incontaminati con acque pulite e ben ossigenate. È un salmonide tipico delle acque fredde torrenti zie montane; è originaria di queste valli ma quelle che vivono tutt’ora nello Scarzito sono popolazioni ibridate per via delle numerose immissioni effet tuate negli ultimi decenni La livrea della fario varia a seconda dell’habitat, dell’alimentazione e della luce che ne favorisce una più o meno elevata quantità di macchie rosse e nere. È animale assai vorace che si alimenta di vermi, insetti, rane, piccoli crostacei e in età adulta anche di pesciolini vari Per tutto l’inverno resta però intanata tra sassi e radici in quanto soffre il freddo (ne inibisce l’appetito) È una ricchezza per questo paese Appena a valle dello Scarzito vi è un vivaio ad hoc. Varie sono le ricette a base di questo buon pesce d’acqua dolce
Lettera Turistica Informaamici per conoscere meglio Le MARCHE Il nostro racconto Io ci sono stato
a cura di Daniele Crotti … da cultore del paesaggio
ta Valle del Potenza e Scarzito, 2014)
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Il nostro racconto
La casa delle rondini Residenza di campagna
Noi per Voi - Informazioni
La casa delle rondini
Residenza di campagna
Bed and Breakfast
Contrada Campagliano 5 60039 STAFFOLO (Ancona) Tel. e Fax : 0731779777 Mobile : Antonio 3397874700
Amelia 3316019619 Web site: www.ilcasaledellerondini.it Info : info@ilcasaledellerondini.it Facebook : http://facebook.com/lacasadellerondini
LA NOSTRA POSIZIONE E COME RAGGIUNGERCI
Con il navigatore, se abituati ad inserire le coordinate GPS, per raggiungere la nostra struttura bisogna inserire le seguenti: 43°26'36'' Nord - 13°11'16'' Est.
In alternativa alla coordinate, se si utilizza solo il nome, la località e l'indirizzo del B&B, quando si digita l'indirizzo non inserire il numero civico 5 (quello reale) bensì il n° 3
Questa modifica perché abbiamo rilevato un errore sulle mappe GPS per cui con il 5 si potrebbe essere indirizzati su una diversa via Campagliano: pertanto, per non sbagliare digitare : Staffolo (An) La casa delle rondini Contrada Cam pagliano 3
Si può raggiungere, altresì, la nostra struttura utilizzando GOOGLE MAPS, indicando la località e il nome del B&B La casa delle rondini Staffolo (An).
ARRIVI E PARTENZE
Gli arrivi sono previsti tra le ore 12,00 e le ore 20,00, le partenze entro le ore 10,00
PRIMA COLAZIONE
La prima colazione viene servita dalle ore: 8,30 alle 10,30, per esigenze particolari concordare le modalità del servizio direttamente con i proprietari.
ALTRE NOTIZIE
La biancheria del bagno viene sostituita ogni 3 giorni, mentre, Il cambio delle lenzuola viene effettuato ogni 5 giorni.
WI-FI libero senza bisogno di password. Nelle Camere ARIA CONDIZIONATA a richiesta.
Si accettano animali : di taglia MEDIO PICCOLA, cani o gatti.
Il B&B chiude alle ore 24,00, le eccezioni o esigenze particolari sono da definire previo accordi.
I giudizi dei nostri ospiti al 30 di Agosto 2022 ci hanno asse gnato un punteggio di : 9,9 /10
Gli ospiti de’ “ La casa delle rondini “ possono accedere alla Biblioteca presente nella residenza di campagna che è composta da 1.750 volumi suddivisi in 28 sezioni così ripartite : ARCHEOLOGIA, ARTE, BIOGRAFIE, BRICOLAGE, DIZIONARI E VOCABOLARI, ENCICLOPEDIE, FANTASCIENZA, FILOSOFIA, GASTRONOMIA, GUIDE, LETTERATURA, LIBRI SCOLASTICI, LIBRI STORICI, NARRATIVA ITALIANA, NARRATIVA STRANIERA, NARRATIVA PER BAMBINI, ORTO E GIARDINO, POESIA, POLITICA ED ECONOMIA, RELIGIONI , SAGGISTICA, SCIENZE, SPORT, STORIA, TEATRO, TECNOLOGIA, TURISMO e VARIE.
A seguito pandemia da corona virus la struttura fino al NUOVA DATA rimane chiusa per gli ospiti che prenotano attraverso Booking.com
LE TARIFFE che applichiamo non subisco-no variazioni e sono contenute ed uguali durante tutti i periodi dell’anno
Per l’anno 2022 e per la FORMULA B&B il pernottamento in “Camera matrimoniale” costa € 50,00 a persona al giorno, compresa la prima colazione all’italiana
Per pernottamenti, oltre i due giorni, €40,00 a persona al giorno compresa la prima colazione all’ italiana
Per i bambini fino a 2 anni, se dormono nel lettone con i genitori, il solo pernottamento è GRATIS Per letto aggiunto € 30,00
Per l’utilizzo della camera matrimoniale uso singola € 50,00 a persona al giorno, compresa la prima colazione
La casa delle rondini - Residenza di campagna
Lettera Turistica
Informaamici per conoscere
meglio Le MARCHE
Anno XII NOVEMBRE 2022 n° 139 Pagina 14
Immagini e commenti dei nostri ospiti
uesta pagina è un’ideale bacheca di ricordi dedicata e redatta dagli Ospiti che hanno soggiornato presso “La casa delle rondini“ Vengono qui pubblicate le foto che ci vengono inviate e i giudizi espressi su di noi A tutti i nostri Ospiti che dispongono di immagini quale ricordo del loro soggiorno a Staffolo, se vogliono, ci possono spedire delle foto scattate presso o nelle vicinanze del B&B
Non chiediamo foto ricordo delle persone Queste devono rimanere nell’ambito dello spazio protetto del privato. Così come la scelta delle fotografie compete solo all’insindacabile giudizio dell’autore Ringraziamo in anticipo coloro che aderiranno a questa iniziativa in quanto con le immagini inviatoci ricorde remo meglio i piacevoli momenti trascorsi insieme
Per l’invio delle foto utilizzare l’email : info@ilcasaledellerondini.it
In assenza di foto o giudizi inseriremo delle immagini o notizie redazionali del territorio intorno al B&B e non solo
Sabato 5 Novembre GIORNATA DELLA MEMORIA
A cura dell'amministrazione Comunale Teatro Cotini Monumento Vittime del Terrorismo
Domenica 6 Novembre
DEI CADUTI
A cura dell'amministrazione Comunale Centro storico
Venerdì 11 Novembre
CASTAGNE E VIN BRULE' AI TESSERATI DEL CENTRO SOCIALE
A cura
Centro Sociale Locali Centro Sociale di Staffolo
Sabato 19 Novembre SERATA DANZANTE
A cura del Centro Sociale Teatro Cotini
Domenica 20 Novembre CINEFORUM "LA MUSICA RACCONTA"
A cura dell'Associazione Organistica Vallesina Locali Centro sociale di Staffolo
Domenica 27 Novembre SANTA CECILIA
A cura della Banda Musicale città di Staffolo Sfilata per le vie del Paese
Q Lettera Turistica La teca dei ricordi
Informaamici per conoscere meglio Le MARCHE Il nostro racconto
COMMEMORAZIONE
del
"
Manifestazione di Novembre a STAFFOLO"
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Lettera Turistica
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