

Le Leghe contro il cancro in Svizzera: prossimità , confidenzialità , professionalitÃ
Offriamo consulenza e sostegno di prossimità ai pazienti oncologici, ai loro familiari e amici. Nelle 70 sedi delle Leghe contro il cancro operano un centinaio di professionisti ai quali si può far capo gratuitamente durante tutte le fasi della malattia.
Le Leghe cantonali organizzano campagne di sensibilizzazione e prevenzione delle malattie tumorali presso la popolazione, con l’obiettivo di promuovere stili di vita salutari e quindi ridurre il rischio individuale di ammalarsi di cancro.
Impressum
Editrice
Lega svizzera contro il cancro
Effingerstrasse 40
Casella postale
3001 Berna
Tel. 031 389 91 00 www.legacancro.ch
3 a edizione
Gestione del progetto e redazione
Andrea Seitz, redattrice informazioni sul cancro, Lega svizzera contro il cancro, Berna
Consulenza scientifica
Dr. med. Gian Piero Ghisu, specialista in ginecologia e ostetricia e in oncologia ginecologica, Clinica Bethanien, Zurigo
Prof. Dr. med. Martin Heubner, direttore del reparto Frauen und Kinder e primario di ginecologia, Centro tumori ginecologici, Ospedale cantonale di Baden
Dr. med. vet. Julia Schwarz, esperta in screening, Lega svizzera contro il cancro, Berna
Desideriamo ringraziare la persona malata di cancro per aver letto attentamente il manoscritto e aver fornito un prezioso feedback.
Correzione della bozza
Romy Kahl, redattrice informazioni sul cancro, Lega svizzera contro il cancro, Berna
Post-editing in italiano
Lorenzo Terzi, redattore informazioni sul cancro, Lega svizzera contro il cancro, Berna
Immagine di copertina
Albrecht Dürer, Adamo ed Eva
Illustrazioni
p. 6: Shutterstock
Immagini
p. 4: ImagePoint AG, Zurigo
Grafica
Andreas Linnemann, Oberhaching
Stampa
VVA (Schweiz) GmbH, Widnau
Questo opuscolo è disponibile anche in francese e in tedesco © 2025, 2020, 2010, Lega svizzera contro il cancro, Berna | 3 a edizione
Indice
6 Utero e collo dell’utero
9 Che cos’è il cancro del collo dell’utero?
13 Come proteggersi dal cancro al collo dell’utero?
16 Quali esami sono necessari per diagnosticare il cancro del collo dell’utero?
22 Come viene pianificato il trattamento?
28 Come viene trattato il cancro al collo dell’utero?
42 Come gestire gli effetti collaterali del cancro del collo dell’utero?
45 Ritorno alla vita quotidiana
48 Desidero una consulenza e altre informazioni

Cara lettrice, caro lettore
Quando nel testo è utilizzata soltanto la forma maschile o femminile, questa si riferisce a entrambe.
In questo opuscolo troverà le risposte alle seguenti domande:
• che cos’è il cancro del collo dell’utero?
• Che cosa sono le lesioni precancerose?
• Quali disturbi indicano la presenza di questo tumore?
• Quali sono gli esami di accertamento necessari per la diagnosi?
• Quali sono le opzioni terapeutiche?
• Come gestire gli effetti collaterali?
• Che cosa succede se devo asportare l’utero?
Negli opuscoli della Lega contro il ca ncro troverà informazioni
utili e consigli. Ha altre domande? I nostri opuscoli sono disponibili gratuitamente solo grazie alle donazioni. Lei o i Suoi familiari avete bisogno di supporto? Si rivolga alla Sua équipe curante, ai consulenti delle Leghe cantonali e regionali contro il cancro o al servizio di consulenza
InfoCancro: 0800 11 88 11.
Troverà gli indirizzi e i recapiti dei servizi di consulenza delle Leghe contro il cancro nelle ultime pagine di questo opuscolo.
Le auguriamo il meglio.
La Sua Lega contro il cancro
I nostri opuscoli sono disponibili gratuitamente solo grazie alle donazioni.

Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Utero e collo dell’utero
L’essenziale in breve
• L’utero è un organo composto dal corpo uterino e dal collo dell’utero. Quest’ultimo è detto anche cervice.
• Dopo la fecondazione, l’embrione si impianta nell’utero, dove si sviluppa fino alla nascita del bambino.
• Il collo dell’utero protegge l’utero dalle infezioni.

L’utero è uno degli organi genitali interni femminili. È costituito dal corpo uterino e dal collo dell’utero. I medici chiamano il collo dell’utero anche cervice.
L’utero si trova tra la vescica e il retto. Le sue dimensioni e la sua forma ricordano una piccola pera rovesciata.
La parte più bassa dell’utero è costituita dal collo dell’utero e dal canale cervicale. L’ultima parte del collo uterino si chiama orifizio uterino e sporge nella vagina.
A che cosa serve l’utero?
L’utero protegge il bambino durante la gravidanza. I vasi sanguigni dell’utero portano alla madre le sostanze nutritive e l’ossigeno per il bambino. Durante il travaglio, i muscoli dell’utero si contraggono e aiutano a far uscire il bambino.
Perché si verificano le mestruazioni?
Se è in età fertile, ogni mese la Sua ovaia rilascia un ovulo. Questo processo è chiamato ovulazione.
L’ovulo si sposta nella tuba di Falloppio fino all’utero. Se incontra spermatozoi vitali, uno di loro può fecondarlo. Poi si impianta nel rivestimento dell’utero e inizia a svilupparsi in un embrione.
Se l’ovulo non viene fecondato, si stacca lo strato di mucosa. Questo fenomeno è noto come mestruazione. L’organismo ricostruisce gradualmente il rivestimento dell’utero dopo ogni mestruazione.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Che cos’è il climaterio?
Con l’avanzare dell’età , il corpo femminile produce meno ormoni sessuali, in particolare gli estrogeni. Questo periodo è noto come climaterio: le mestruazioni diventano irregolari, a volte meno frequenti, altre volte più frequenti.
Che cos’è la menopausa?
Quando i livelli di estrogeni nel sangue sono molto bassi, il rivestimento dell’utero non si forma più e le mestruazioni si fermano. Se non ci sono mestruazioni per almeno un anno, si parla di menopausa.
Quali sono le funzioni del collo dell’utero?
Il collo dell’utero protegge l’utero. Nella cervice uterina si forma un muco viscoso che sigilla il canale cervicale. Il muco impedisce ai germi di risalire dalla vagina alla cavità uterina e di causare infezioni.
Nei giorni fertili, il muco diventa più fluido, permettendo agli spermatozoi di passare facilmente. Durante il ciclo mestruale, il canale cervicale si dilata per facilitare l’uscita di sangue.
Durante la gravidanza, il collo uterino rimane chiuso proteggendo il nascituro dalle infezioni. Si allarga solo durante il travaglio, per consentire il passaggio del bambino.
Che
cos’è il cancro del collo dell’utero?
L’essenziale in breve
• Il cancro del collo dell’utero è un tumore maligno.
• Il fattore di rischio maggiore per lo sviluppo di questo tumore è l’infezione cronica da alcuni papillomavirus umani.
• Se compaiono sintomi, la malattia è spesso già avanzata.
Un tumore si sviluppa quando le cellule si moltiplicano in modo incontrollato. Esistono tumori benigni e maligni.
Nei tumori maligni, le cellule presentano cambiamenti patologici.
Se un tumore è maligno, si parla di cancro. Senza terapia, il cancro può crescere nei tessuti vicini.
Le cellule tumorali possono anche raggiungere i linfonodi e gli organi circostanti attraverso i vasi linfatici e sanguigni. Qui possono formare delle metastasi.
Come si sviluppa il cancro del collo dell’utero?
Il cancro del collo dell’utero è un tumore maligno. Si sviluppa dalle cellule superficiali o dalle cellule ghiandolari del collo dell’utero.
Allo stadio iniziale, alcune cellule si dividono più rapidamente e hanno un aspetto diverso rispetto alle cellule sane. Inoltre, lo strato superiore della mucosa uterina cambia.
In questa fase, non si parla ancora di cancro vero e proprio. Si parla invece di lesioni precancerose.
Se le cellule alterate penetrano più in profondità nella mucosa, si sviluppa il cancro del collo dell’utero. Questo tipo di cancro distrugge gradualmente il tessuto del collo dell’utero.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Il cancro può colpire i tessuti e gli organi vicini. Per esempio, i linfonodi, la vagina, l’utero, il retto o la vescica. Se il tumore è già in uno stadio avanzato, possono formarsi delle metastasi in altri organi. Per esempio nei polmoni.
Quali disturbi provoca questo tumore?
Il cancro del collo dell’utero spesso non causa sintomi nelle fasi iniziali. Quando compaiono i sintomi, la malattia può essere già in stadio avanzato. Il cancro al collo dell’utero spesso causa dei disturbi solo quando la malattia è già avanzata.
Per questo motivo, è fondamentale consultare un medico in caso di disturbi.
Se ha uno dei seguenti disturbi, contatti il Suo medico:
• sanguinamenti vaginali anche al di fuori del ciclo mestruale;
• sanguinamenti dalla vagina anche durante la menopausa;
• sanguinamenti vaginali dopo un rapporto sessuale;
• perdite vaginali maleodoranti;
• dolore al basso ventre;
• inspiegabile perdita di peso.
Quali sono i fattori di rischio?
Ogni anno in Svizzera, i medici diagnosticano una lesione precancerosa al collo dell’utero a circa 5’000 donne. In circa 260 casi, invece, diagnosticano un cancro.
Il fattore di rischio principale per lo sviluppo di questo tumore è l’infezione cronica di alcuni papillomavirus umani (HPV).
Papillomavirus umani
Esistono diversi tipi di HPV. La maggior parte di essi è innocua per gli esseri umani. Alcuni possono causare verruche genitali. Altri, invece, possono trasformarsi in cancro del collo dell’utero. Questi ultimi sono i cosiddetti HPV ad alto rischio e possono portare allo sviluppo di un cancro.
Gli HPV ad alto rischio causano più frequentemente il cancro al collo dell’utero nelle donne. Possono anche causare tumori al pene, alla vagina, alle labbra, all’ano e nella gola.
L’HPV si trasmette principalmente attraverso i rapporti sessuali. Il virus può essere trasmesso anche attraverso il contatto cutaneo. Si tratta delle zone genitali, anali o della bocca di una persona infetta.
In genere, un’infezione da HPV guarisce senza causare disturbi o problemi. In alcuni casi, tuttavia, l’infezione può diventare cronica. Se si tratta di un’infezione da HPV ad alto rischio, i virus possono rimanere nel tessuto e causare una crescita incontrollata delle cellule. Questo fenomeno aumenta il rischio di sviluppare un cancro al collo dell’utero.
Quasi tutti i casi di cancro al collo dell’utero sono dovuti a un’infezione cronica da HPV ad alto rischio. Di solito, in questi casi, il cancro si sviluppa lentamente. Infatti, possono trascorrere dai cinque ai dieci anni prima che compaia il tumore.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Quali sono gli altri fattori di rischio?
Altri fattori di rischio per lo sviluppo del tumore al collo dell’utero sono:
• fumare regolarmente (compreso il fumo passivo);
• cambiare frequentemente partner sessuale;
• altre infezioni trasmissibili sessualmente e causate da agenti patogeni (per es. la clamidia);
• indebolimento cronico del sistema immunitario. Per esempio, in presenza dell’HIV o in caso di assunzione di farmaci immunosoppressivi;
• uso prolungato della pillola anticoncezionale per cinque o più anni, in presenza di un’infezione da HPV.
Perché proprio io?
La maggior parte delle donne con un cancro al collo dell’utero ha avuto un’infezione cronica da HPV.
Gli esperti stimano che fino all’80% delle persone sessualmente attive si infetti con l’HPV. Avere un’infezione da HPV, però, non significa necessariamente avere avuto comportamenti sessuali a rischio. Questa malattia può colpire chiunque. La possibilità che una persona sviluppi un cancro al collo dell’utero dipende da vari fattori e, in parte, è legata anche al caso. Non tutte le persone affette da HPV svilupperanno necessariamente un tumore, anche se il rischio è elevato.
Forse si starà chiedendo perché Lei si è ammalata di cancro e altre persone no. Legga di più su questo argomento nell’opuscolo «Cancro e disagio psichico». In alternativa, può contattare il personale di consulenza di InfoCancro o della Lega contro il cancro. Troverà gli indirizzi e i recapiti nelle ultime pagine di questo libretto.
Come proteggersi dal cancro al collo dell’utero?
L’essenziale in breve
• Il cancro al collo dell’utero può essere individuato in maniera precoce attraverso esami di screening.
• Si rechi regolarmente dal ginecologo per sottoporsi a esami di controllo.
• Vaccinarsi contro l’HPV è molto importante per proteggersi dal cancro al collo dell’utero. Il vaccino protegge contro i ceppi di HPV ad alto rischio.
Il cancro al collo dell’utero non è contagioso. Tuttavia, si può trasmettere il virus dell’HPV attraverso i rapporti sessuali. L’HPV aumenta il rischio di sviluppare un cancro al collo dell’utero.
Fumare (anche passivamente) aumenta la probabilità di ammalarsi di cancro al collo dell’utero. Il servizio di consulenza stop-tabacco sarà lieto di assisterla nel percorso di disassuefazione dal fumo e dalla nicotina. Visiti il sito www.stopsmoking.ch.
Posso proteggermi dall’HPV?
Non è possibile proteggersi completamente dall’HPV. Tuttavia, diverse misure riducono il rischio di infezione. Le trova elencate di seguito.
Si vaccini contro l’HPV
Le adolescenti e le donne giovani possono ricevere il vaccino contro i ceppi più pericolosi dell’HPV. La vaccinazione, infatti, riduce il rischio di contrarre i tipi ad alto rischio di HPV. Nella maggioranza dei casi, la vaccinazione previene il cancro al collo dell’utero.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Se possibile, si vaccini prima del primo rapporto sessuale. In Svizzera, la vaccinazione contro l’HPV è gratuita per le adolescenti e giovani di età compresa tra gli 11 e i 26 anni. Questo vale soltanto nell’ambito dei programmi di vaccinazione cantonali (aggiornato a febbraio 2025).
Le autorità sanitarie hanno approvato la vaccinazione contro l’HPV per le donne fino ai 45 anni. Anche dopo i 26 anni può essere utile, a seconda del rischio individuale.
Per saperne di più, contatti il Suo ginecologo. Verifichi se la Sua assicurazione sanitaria copre i costi della vaccinazione. Infatti, per le donne con più di 26 anni, la maggior parte delle compagnie assicurative non paga la vaccinazione.
Usi il preservativo
L’uso del preservativo durante i rapporti sessuali è importante. Pur non proteggendo totalmente dall’infezione da HPV, riduce il rischio di contagio. Infine, protegge anche da altre malattie trasmissibili sessualmente.
Si può diagnosticare precocemente?
Sì. Il cancro al collo dell’utero è uno dei tumori che si può riconoscere in maniera precoce. Pertanto, è importante sottoporsi regolarmente a esami di screening per la diagnosi precoce. In caso di una lesione precancerosa al collo dell’utero, può sottoporsi a un trattamento. In questo modo evita che dalla lesione precancerosa si sviluppi un cancro.
Che cosa succede durante lo screening?
Lo screening consiste in una serie di esami di accertamento. Questi sono necessari per individuare in maniera precoce la lesione precancerosa o il tumore. Il ginecologo effettua gli esami di screening. Si tratta di un medico specializzato nell’apparato riproduttivo femminile.
Per la diagnosi precoce, il ginecologo effettua lo striscio vaginale. Questo è conosciuto anche come Pap test. Dalle cellule prelevate, il medico verifica la presenza di eventuali lesioni precancerose.
Con quale frequenza fare lo screening?
Ha un’età compresa tra i 21 e i 70 anni e non Le è stato asportato il collo dell’utero? In questo caso dovrebbe sottoporsi allo screening ogni tre anni. Se il risultato di un test è anomalo, sarà necessario sottoporsi allo screening più frequentemente. Il ginecologo Le dirà con esattezza con quale frequenza e per quanto tempo fare lo screening.
Importante: la vaccinazione contro l’HPV non protegge da tutti i ceppi di HPV che potrebbero causare il cancro. Per questo motivo, anche dopo la vaccinazione, è raccomandabile sottoporsi agli esami di screening.
Chi paga gli esami di screening?
Inoltre, con un test HPV può determinare la presenza di un’infezione cronica da HPV ad alto rischio. Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
L’assicurazione sanitaria obbligatoria rimborsa le prestazioni legate agli esami di screening ogni tre anni (stato: febbraio 2025). In caso di risultati anomali, l’assicurazione rimborsa anche gli esami di accertamento aggiuntivi.
Attenzione: anche se l’assicurazione sanitaria obbligatoria rimborsa le prestazioni per lo screening, Lei dovrà comunque pagare la franchigia.
Quali esami sono necessari per diagnosticare il cancro del collo dell’utero?
L’essenziale in breve
• Per la diagnosi del cancro al collo dell’utero sono necessari diversi esami di accertamento.
• In base ai referti medici, gli specialisti valutano lo stadio di avanzamento del tumore e le opzioni di trattamento.
Per gli esami di screening deve rivolgersi a un ginecologo. Si tratta di un medico specializzato nell’apparato riproduttivo femminile.
L’attesa dei referti medici La sta stressando? Vorrebbe parlarne con qualcuno? Contatti il servizio di consulenza InfoCancro o la Lega cantonale contro il cancro. Gli indirizzi e i recapiti si trovano nelle ultime pagine di questo opuscolo.
Visita medica
Il medico Le chiederà se ha dei disturbi e quali malattie ha avuto in passato. Inoltre, vorrà sapere se ci sono fattori di rischio e se assume dei medicinali.
Il medico Le chiederà di sedersi sulla sedia ginecologica. In seguito, controllerà gli organi riproduttivi interni palpandoli. Questa procedura permette di rilevare eventuali cambiamenti o indurimenti anomali. Per rilevarli, palpa la parete addominale, la vagina ed eventualmente anche l’area anale. La palpazione può causare una fastidiosa pressione. Se avverte dei dolori durante il controllo, avvisi il medico.
Striscio vaginale (Pap test)
Il ginecologo divarica la vagina della paziente con lo speculum (o specolo) vaginale. Questo strumento rende visibile l’orifizio uterino. Successivamente, il medico preleva delle cellule dall’orifizio e dal canale cervicale utilizzando delle spatole e delle spazzole.
Il ginecologo invia lo striscio vaginale in laboratorio. Lì, i tecnici lo esaminano al microscopio. Un risultato patologico del Pap test non indica necessariamente la presenza di un cancro. Esso indica semplicemente che le cellule sono alterate. A seconda dei risultati, il medico può consigliare controlli più frequenti
o ulteriori esami di accertamento per precisare la diagnosi.
Test HPV
Il ginecologo preleva delle cellule dal collo dell’utero allo stesso modo di un Pap test. Queste vengono inviate in laboratorio per verificare la presenza del virus del papillomavirus umano. Se il laboratorio trova il virus HPV, farà un altro test. Questo servirà a verificare se si tratta di un HPV ad alto rischio.
Colposcopia
Il medico spalma una soluzione speciale sulla mucosa della vagina e dell’orifizio uterino. Poi la esamina utilizzando una lente d’ingrandimento. L’ingrandimento permette di riconoscere i cambiamenti patologici della mucosa.
Biopsia
Se durante la colposcopia sono visibili aree sospette della mucosa, il ginecologo preleva una piccola porzione di tessuto con delle pinzette speciali. La rimozione può causare disagio e un leggero sanguinamento, ma di solito è indolore. Il medico invia poi il tessuto in laboratorio.
Conizzazione
Talvolta il medico esegue una conizzazione dopo o al posto della biopsia. Si tratta di un piccolo intervento chirurgico in cui si asporta un pezzo di tessuto dal collo dell’utero. Il medico effettua un taglio a forma di cono.
Il medico non esegue immediatamente la conizzazione sulla sedia ginecologica. Il ginecologo deve prima discuterne con Lei in dettaglio e poi pianificarla.
I medici utilizzano spesso la conizzazione come terapia. Legga di più a questo proposito nel capitolo sui metodi di trattamento.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Ecografia transvaginale
Per questo esame, il ginecologo inserisce una piccola sonda nella vagina della paziente. Questo strumento è la sonda transvaginale.
L’ecografia genera immagini degli organi interni (utero, tessuti e altri organi) grazie agli ultrasuoni. Il medico osserva le immagini su uno schermo.
Il medico può anche eseguire un’ecografia dei reni o dei linfonodi del collo, sopra la clavicola.
Isteroscopia
Se il medico sospetta un cancro al collo dell’utero, talvolta esegue un’isteroscopia. Per questo esame di accertamento, riceverà un anestetico. Il ginecologo inserisce un tubo sottile (isteroscopio) dotato di microtelecamera attraverso la vagina e il collo dell’utero. Questa procedura permette al ginecologo di esaminare la cavità uterina.
Il medico esegue solitamente l’isteroscopia in ambulatorio. Al termine, è possibile tornare a casa il giorno stesso. Il medico Le spiegherà cosa deve tenere presente per quanto riguarda l’anestesia.
Isteroscopia con raschiamento
Durante l’endoscopia uterina, il medico raschia la mucosa dal corpo e del collo dell’utero. Per farlo, utilizza uno strumento affilato a forma di cucchiaio. Il medico chiama questo strumento curetta, che assomiglia a un raschietto. Il medico invia il tessuto asportato in laboratorio per analizzarlo e verificare la presenza di cellule tumorali o altri cambiamenti anomali.
Se Lei non è in menopausa, la mucosa uterina si ricostruirà dopo il raschiamento. Tuttavia, la fertilità rimarrà compromessa per alcuni mesi. Pertanto, prima del raschiamento, parli con il medico se desidera avere figli e chieda quali possono essere gli effetti della procedura.
È probabile che dopo il raschiamento si verifichi un leggero sanguinamento. Raramente si verificano infezioni o cicatrici. Il medico Le spiegherà i sintomi a cui dovrà prestare attenzione.
Ulteriori esami di accertamento
Per pianificare il trattamento, il medico deve verificare se il tumore si è esteso oltre al collo dell’utero. Inoltre, deve accertarsi che non ci siano metastasi.
Diagnostica per immagini
Il medico può ordinare una o più delle seguenti procedure di imaging:
• radiografia dei polmoni;
• tomografia computerizzata;
• tomografia computerizzata combinata con la tomografia a emissione di positroni (PET-CT);
• risonanza magnetica;
• cistoscopia;
• colonscopia.
Gli esami di accertamento sono indolore e durano da pochi minuti a un’ora e mezza. Il personale medico e infermieristico Le spiegherà i dettagli di ogni procedura.
Per eseguire una radiografia o una tomografia, deve recarsi in un ospedale o in un centro radiologico. Durante l’esame sarà sveglio e potrà tornare a casa subito dopo.
Per fare una colonscopia o una cistoscopia – ovvero un’endoscopia della vescica – deve andare in ospedale o in un centro specializzato. Di solito, durante l’esame si resta svegli. Dopodiché può tornare a casa il giorno stesso.
Stadiazione chirurgica
Oltre agli esami di accertamento, il medico esegue talvolta la stadiazione chirurgica. È una procedura che permette di sapere fino a che punto il cancro si è diffuso nell’addome e nella pelvi. Infine, consente di verificare se il tumore ha raggiunto anche i linfonodi.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
La stadiazione chirurgica è un intervento chirurgico. Viene eseguita in anestesia totale.
Durante l’intervento, il medico effettua diverse piccole incisioni nell’addome. Lo scopo è quello di inserire una microtelecamera e gli strumenti chirurgici. In alternativa, il chirurgo aprirà l’addome con una sola, lunga incisione. Durante la stadiazione, il medico preleva dei campioni di tessuto o dei linfonodi sospetti. Successivamente li invia in laboratorio per le analisi.
Stadi della malattia
Il medico esamina i risultati degli esami. Poi verifica se le lesioni sono precancerose oppure se si tratta di un cancro del collo dell’utero.
Sia per le lesioni precancerose che per il cancro, il medico valuta quanto la malattia è diffusa e in quale stadio si trova. Questo procedimento si chiama classificazione o stadiazione. Serve a capire quali sono le probabilità di guarigione e a scegliere le terapie più adatte.
Classificazione delle lesioni precancerose
Il personale tecnico esamina le cellule del collo dell’utero in laboratorio. Controlla se ci sono alterazioni patologiche e la loro gravità . Se le alterazioni sono gravi, è più probabile che la lesione diventi un cancro del collo dell’utero.
I laboratori utilizzano diverse abbreviazioni per la classificazione delle lesioni precancerose. Ciò dipende dalla nomenclatura utilizzata. Si utilizza il sistema Bethesda o la nomenclatura Monaco III.
Il medico Le spiegherà i referti medici. Se in essi c’è scritto NILM o PAP I, significa che i valori riscontrati sono normali. Ciò significa che non sono presenti lesioni precancerose.
Classificazione del cancro del collo dell’utero
Il tumore al collo dell’utero viene classificato in quattro stadi principali. Questi, a loro volta, sono suddivisi in sottostadi. Questa suddivisione descrive il tumore in modo più dettagliato.
Esistono due modi per classificare il cancro al collo dell’utero: la classificazione FIGO e la classificazione TNM. Gli stadi di entrambe le classificazioni sono contrassegnati da numeri e lettere. Più alto è il numero, più il tumore si è diffuso. Questo significa che è cresciuto più in profondità nei tessuti o che è più grande. Il medico Le spiegherà il significato dei referti medici.
Ecco la classificazione in forma semplificata:
• stadio I: il tumore è limitato al collo dell’utero;
• stadio II: il tumore si è diffuso oltre al collo dell’utero;
• stadio III: il tumore ha invaso il terzo inferiore della vagina e/o si è diffuso alla parete pelvica. Può aver invaso i linfonodi nella pelvi e/o l’aorta. Può causare una congestione in un rene;
• stadio IV: il tumore si è diffuso agli organi adiacenti nella pelvi e/o ha formato metastasi in organi lontani.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Come viene pianificato il trattamento?
L’essenziale in breve
• La pianificazione del trattamento dipende anche dallo stadio della malattia.
• Medici di diverse aree specialistiche lavorano insieme per pianificare il trattamento.
• Il trattamento del cancro consiste in diverse terapie, somministrate per un lungo periodo.
I medici di diverse aree specialistiche discutono e pianificano il trattamento del tumore. Questo avviene durante riunioni congiunte regolari (tumor board).
Sia in caso di lesioni che di cancro, gli obiettivi del trattamento dipendono dal grado di avanzamento della malattia.
L’équipe curante discuterà il Suo caso nel tumor board. In seguito, Le consiglierà il trattamento più idoneo.
Sorveglianza attiva
Se le alterazioni delle cellule sono lievi, di solito non serve iniziare subito una terapia. Le alterazioni
spesso scompaiono da sole. In questo caso, si sottoponga a controlli regolari e faccia un altro striscio vaginale.
Se le alterazioni non spariscono da sole, serviranno altri controlli. In base ai risultati, il medico potrà consigliarle se iniziare una terapia oppure no.
Questa strategia è nota ai medici come sorveglianza attiva.
Posso ancora avere figli?
Forse ha fatto un trattamento per le lesioni precancerose o per il cancro al collo dell’utero. Ora si chiede se potrà ancora avere figli. Forse non
sa se potrà partorire in modo naturale o se servirà un taglio cesareo.
Gravidanza dopo i trattamenti contro le lesioni precancerose
Le lesioni precancerose si possono curare senza dover rimuovere l’utero.
In questo modo, Lei potrà ancora rimanere incinta. In generale, dopo il trattamento delle lesioni precancerose, il parto può avvenire naturalmente. Questo significa senza taglio cesareo.
Tuttavia, dopo alcune terapie c’è un rischio maggiore di parto prematuro. In alcuni casi anche di aborto spontaneo.
Gravidanza dopo i trattamenti contro il cancro del collo dell’utero
Dopo i trattamenti per il cancro al collo dell’utero nelle fasi iniziali, gli specialisti a volte riescono a salvare il corpo dell’utero. In alcuni casi, possono anche mantenere la parte sana del collo dell’utero.
In questo caso, può ancora rimanere incinta, purché non sia in menopausa.
Molti esperti raccomandano un parto cesareo dopo la conizzazione. Se il medico ha rimosso il Suo collo dell’utero, dovrà eseguire un parto cesareo. Un parto naturale non è più possibile.
Se il medico Le ha asportato l’utero o se fa una radiochemioterapia, non potrà più rimanere incinta.
Non so se voglio avere dei figli
Anche se al momento non desidera avere figli, discuta l’argomento con l’équipe curante prima della terapia.
Quale supporto posso ricevere dopo la terapia?
L’asportazione dell’utero e la consapevolezza che la gravidanza non è più possibile possono essere molto stressanti dal punto di vista psichico. La consulenza o la psicoterapia con un esperto in psiconcologia possono offrire un valido supporto.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
In alternativa, contatti il servizio di consulenza InfoCancro. Gli indirizzi e i recapiti telefonici si trovano nelle ultime pagine di questo opuscolo.
Si
lasci accompagnare
e consigliare
Si prenda il tempo necessario per riflettere su una proposta terapeutica. Scriva le Sue domande a casa in tutta tranquillità . In questo modo non le dimenticherà . Se necessario, porti con sé una persona di fiducia alle visite mediche.
Chieda quanta esperienza ha la Sua équipe curante nel trattamento del cancro al collo dell’utero. L’esperienza del personale medico e infermieristico può influenzare il decorso della malattia e la qualità della Sua vita.
La decisione spetta a Lei
In qualsiasi momento può rivedere una decisione presa in precedenza. Ha il diritto di rifiutare un trattamento o di chiedere più tempo per decidere. Accetti un trattamento
solo dopo aver ricevuto tutte le informazioni sulle procedure e sugli effetti collaterali. Si accerti di capire tutto.
Ha bisogno di parlare del peso psicologico o socialelegato alla Sua situazione? Contatti gli operatori di InfoCancro o la Lega cantonale o regionale contro il cancro. Gli indirizzi e i recapiti telefonici si trovano nelle ultime pagine di questo opuscolo.
Ha domande sulla scelta del trattamento?
Ecco alcune possibili domande da porre al medico:
• che cosa devo aspettarmi dal trattamento proposto? Può curarmi?
• Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del trattamento?
• Che influsso ha il trattamento sulla mia vita sessuale?
• Posso ancora avere figli dopo il trattamento?
• Che cosa succede se il tumore non può essere completamente rimosso?
• C’è il rischio di perdita di urine o feci?
• Dovrò portare una stomia (un’apertura artificiale per l’intestino o la vescica) dopo l’intervento?
• L’assicurazione sanitaria rimborsa i costi dei trattamenti?
Posso chiedere un secondo parere medico?
Sì, può ottenere un secondo parere da un medico specialista. Chieda al team curante di inoltrare i referti medici ai medici che Lei ha scelto.
Lei ha anche il diritto di richiedere una copia dei Suoi documenti con i referti medici. Potrà quindi inviarli o portarli personalmente a un altro medico.
Si faccia controllare i denti I farmaci antitumorali possono danneggiare i denti. Se il trattamento ha danneggiato i Suoi denti, può verificare se l’assicurazione sanitaria coprirà i costi del dentista.
Per fare ciò è necessario un certificato scritto del dentista. Si tratta del cosiddetto stato dentale.
Pertanto, prima del trattamento antitumorale si rechi dal dentista e richieda lo stato dentale. Questo documento conferma lo stato di salute dei Suoi denti prima del trattamento.
Il dentista verificherà la presenza di eventuali infiammazioni nascoste nella Sua bocca. Se necessario, le tratterà prima di iniziare il trattamento.
Terapia nell’ambito di uno studio clinico
La scienza sviluppa costantemente nuove terapie e nuovi trattamenti per il cancro. Negli studi clinici, i ricercatori verificano se una nuova terapia è effettivamente migliore di una già riconosciuta.
Desidera partecipare a una sperimentazione clinica? Chieda al personale curante se può partecipare a uno studio clinico. Non tutti gli ospedali offrono questa opportunità .
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Partecipare a uno studio è volontario. Può ritirarsi in qualsiasi momento. Se non partecipa, riceverà comunque la migliore terapia disponibile.
Chi paga i trattamenti?
L’assicurazione sanitaria di base copre i costi degli esami, del trattamento e delle conseguenze del cancro. L’assicurazione complementare paga servizi come il reparto privato in ospedale.
Lei stesso paga una parte dei costi del trattamento. La Sua quota di partecipazione ai costi si compone come segue (aggiornato a febbraio 2025):
• franchigia: la franchigia obbligatoria più bassa è di 300 franchi all’anno. Ciò significa che Lei paga tutti i costi fino a 300 franchi all’anno;
• aliquota percentuale: si tratta del 10% della fattura. Ciò significa che Lei paga questo importo, fino a un massimo di 700 franchi all’anno;
• ricovero ospedaliero: Lei paga 15 franchi per ogni giorno di
ricovero. Questi costi si aggiungono alla franchigia e all’aliquota.
Ha dei dubbi sulla copertura dei costi da parte dell’assicurazione sanitaria? Chieda al Suo medico o alla Sua compagnia assicurativa. Anche le Leghe cantonali o regionali contro il cancro possono consigliarla sui costi del trattamento.
Chi rimborsa le prestazioni non mediche?
L’assicurazione sanitaria rimborsa anche:
• la fisioterapia;
• cure infermieristiche a domicilio (ad es. Spitex);
• cure infermieristiche in una casa di cura;
• consulenza nutrizionale;
• consulenza diabetologica;
• ergoterapia (terapia occupazionale);
• radiografie;
• esami del sangue.
Queste prestazioni devono essere prescritte da un medico. Se l’assicurazione sanitaria non paga uno di questi trattamenti, il medico de-
ve informarla in anticipo. In caso di dubbi, contatti la Sua compagnia assicurativa.
Chi paga il ricovero ospedaliero?
L’assicurazione sanitaria paga il ricovero ospedaliero. La libera scelta dell’ospedale in Svizzera è possibile solo con un’assicurazione complementare. Per informazioni, contatti il medico o la Sua compagnia assicurativa.
Chi paga i medicinali prescritti?
L’assicurazione sanitaria paga i farmaci prescritti dal medico. I medicinali devono far parte dell’elenco delle specialità dell’Ufficio fede-
rale della sanità pubblica. Se l’assicurazione non paga un farmaco prescritto, il medico presenta una richiesta di rimborso.
Chi paga l’assistenza a casa o in una casa di cura?
L’assicurazione sanitaria paga un contributo per i costi delle cure infermieristiche prescritte dal medico. Per esempio, per le iniezioni o la cura delle ferite. Lei paga una parte dei costi concordata contrattualmente. I costi restanti sono a carico dell’ente locale di competenza.
Verifichi presso gli enti pubblici locali (per es. il Comune), le strutture di cure domiciliari (per es. Spitex, Hospice) o le case di cura.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Come viene trattato il cancro al collo dell’utero?
L’essenziale in breve
• Il trattamento del cancro al collo dell’utero consiste in diverse terapie, somministrate per un lungo periodo.
• Le terapie più comuni per il cancro al collo dell’utero sono l’intervento chirurgico, la radiochemioterapia e i medicinali.
• Non assuma medicinali di Sua iniziativa senza prima consultare un medico.
Esistono diverse opzioni per il trattamento delle lesioni precancerose e del cancro al collo dell’utero. Di seguito trova le principali.
Conizzazione
Si tratta di un intervento chirurgico in cui si asporta un pezzo di tessuto dal collo dell’utero. Il medico esegue un taglio a forma di cono. L’intervento dura circa mezz’ora e può essere eseguito in ambulatorio. In seguito, potrà tornare a casa.
Come si effettua la conizzazione?
Per questo breve intervento chirurgico, Le verrà somministrata una
piccola dose di anestetico o un’anestesia locale. Il medico taglia poi un pezzo di tessuto a forma di cono dal collo dell’utero. Lo farà utilizzando un raggio laser, una pinza elettrica o un coltello. Inoltre, raschia il rivestimento dell’utero nell’area della cervice.
Il medico invia il tessuto rimosso in laboratorio per l’analisi. Se ha rimosso completamente le lesioni precancerose, di solito non prescrive altri trattamenti. Nella maggior parte dei casi, anche nelle forme molto precoci di cancro al collo dell’utero, non saranno necessari ulteriori trattamenti. Questo vale solo se il tumore è stato rimosso completamente con la conizzazione.
A cosa prestare attenzione dopo la conizzazione?
Dopo la conizzazione, è importante osservare alcune precauzioni. Si consiglia di evitare il nuoto, i bagni completi e la sauna. Anche l’uso di assorbenti interni e i rapporti sessuali dovrebbero essere evitati per tre o quattro settimane.
In caso di sanguinamento abbondante, contatti immediatamente il medico.
Quali sono gli effetti collaterali della conizzazione?
Dopo la conizzazione, può avere un po’ di dolore e perdite di sangue leggere. Dopo circa una settimana, la crosta si stacca. In quel momento, può verificarsi di nuovo un lieve sanguinamento o perdite di colore rosso.
In rari casi, può formarsi una cicatrice o un restringimento sulla parte esterna della cervice.
La conizzazione può indebolire il collo dell’utero. Di conseguenza, il rischio di aborto spontaneo o di parto prematuro può essere maggiore.
Trachelectomia
Durante una trachelectomia, il medico rimuove una parte del collo dell’utero. L’intervento viene eseguito in anestesia totale. Pertanto, è necessario il ricovero in ospedale. Il motivo della trachelectomia è permettere la gravidanza a donne con un tumore del collo dell’utero in fase iniziale.
Trachelectomia semplice o radicale?
Nella trachelectomia semplice viene asportata una parte del collo dell’utero. I medici la chiamano anche amputazione cervicale.
Durante una trachelectomia radicale, il chirurgo asporta il collo dell’utero, l’apparato di sostegno dell’utero (parametrio) e una parte della vagina. Il medico collega la cervice interna al resto della vagina. Successivamente, chiude quasi completamente il collo dell’utero con un nastro sottile. Questo serve a ridurre il rischio di parto prematuro o di aborto spontaneo in caso di gravidanza.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Quali sono gli effetti collaterali della trachelectomia?
Dopo la trachelectomia, potrebbero verificarsi sanguinamenti o infezioni. Dopo la rimozione dei linfonodi, aumenta il rischio di sviluppare un linfedema.
Dopo una trachelectomia, i medici consigliano di aspettare alcuni mesi prima di cercare una gravidanza. Il rischio di parto prematuro o aborto spontaneo è elevato. Per questo motivo, la gravidanza è ad alto rischio e sarà necessario un parto cesareo.
Isterectomia
Quando il tumore è allo stadio iniziale, i medici possono ancora curarlo. La guarigione è possibile solo dopo la rimozione completa dell’utero. Questo tipo di intervento chirurgico è detto isterectomia.
Dopo l’operazione serviranno alcune settimane prima di stare meglio. La durata degli effetti dell’operazione dipende soprattutto dal tipo di intervento.
Prima dell’intervento, il chirurgo Le spiegherà quanto sarà complesso l’intervento. Le dirà anche se dovranno essere tolti altri organi oltre all’utero.
Legga di più a questo proposito nell’opuscolo «La chirurgia dei tumori».
Quanto dura l’intervento chirurgico?
La durata e l’entità dell’intervento dipendono da diversi fattori. In particolare, dal tipo, dalla posizione e dallo stadio del tumore. In alcuni casi, il chirurgo potrebbe dover rimuovere anche altri organi oltre all’utero. Può doverli asportare completamente o in parte. Ad esempio:
• l’apparato di sostegno dell’utero e i legamenti uterini;
• i linfonodi situati lungo le vene pelviche e/o i grandi vasi addominali;
• la parte superiore della vagina;
• entrambe le tube di Falloppio;
• entrambe le ovaie.
Durante l’intervento, il chirurgo controlla se il cancro si è diffuso
alla vescica o all’intestino. In caso affermativo, potrebbe dover rimuovere anche una parte di questi organi.
Che cos’è la laparotomia?
Esistono diverse tecniche chirurgiche per l’utero. Nel caso del cancro al collo dell’utero, il chirurgo di solito effettua un’incisione dell’addome. I medici chiamano questa tecnica laparotomia. Quest’ultima consiste nell’apertura della parte bassa dell’addome con un’incisione.
Se il chirurgo deve rimuovere anche i linfonodi, il tipo di incisione cambia. Può andare dall’osso pubico all’ombelico oppure arrivare fino vicino allo sterno. Sono possibili anche combinazioni tra l’incisione addominale e la laparoscopia.
Prima dell’intervento, il chirurgo Le dirà qual è la procedura più adatta al Suo caso.
Che cos’è l’intervento laparoscopico robotÂassistito?
Questa tecnica è nota anche come laparoscopia. Si tratta di una procedura mininvasiva robotica.
Durante l’intervento, il chirurgo fa piccole incisioni nella zona dell’ombelico e sopra l’osso pubico. Attraverso di esse inserisce una telecamera e altri strumenti. Con la chirurgia robotica, è un robot a eseguire i movimenti. Il chirurgo osserva lo schermo e muove gli strumenti a distanza.
Di solito, il chirurgo rimuove l’utero passando attraverso la vagina. Se però l’utero è troppo grande, fa un’incisione sull’addome.
Perché vengono rimossi i linfonodi?
Una fitta rete di vasi linfatici attraversa tutto il corpo. I vasi linfatici trasportano la linfa, un fluido che scorre nei tessuti e negli organi. I linfonodi filtrano la linfa.
Talvolta le cellule tumorali raggiungono i linfonodi vicini. In questo caso, il chirurgo deve rimuo-
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
vere i linfonodi sentinella. Si tratta dei primi linfonodi dove possono arrivare le cellule tumorali che si diffondono dal collo dell’utero. Il chirurgo può anche rimuovere i linfonodi nella zona pelvica, lungo la vena cava o l’aorta.
Il chirurgo analizza i linfonodi che ha rimosso per controllare se ci siano cellule tumorali. Se non trova cellule tumorali, il chirurgo continua l’operazione. Se invece le trova, interrompe l’operazione. In questo secondo caso suggerisce la radioterapia o la radiochemioterapia.
Che cos’è un linfedema?
Si tratta di un rigonfiamento causato dall’accumulo della linfa. Dopo l’asportazione dei linfonodi e la recisione dei canali linfatici, talvolta la linfa non defluisce adeguatamente.
Dopo l’intervento per il cancro al collo dell’utero, a volte può comparire un linfedema. Questo può verificarsi nell’addome, nell’inguine o nelle gambe. Il rischio di linfedema è maggiore se Lei riceve an-
che la radioterapia dopo l’intervento chirurgico.
Chieda che cosa può fare contro il linfedema e su come riconoscerlo tempestivamente. Legga di più a questo proposito nell’opuscolo «Il linfedema dopo un cancro».
Che cos’è l’incontinenza urinaria?
Nel bacino, gli organi sono molto vicini tra loro. L’intervento chirurgico può irritare gli organi urinari e influire sul funzionamento dei loro nervi. Dopo l’intervento, può verificarsi quindi una perdita involontaria di urina per un certo periodo. In questo caso si parla di incontinenza urinaria.
Nella maggior parte dei casi, la perdita di urina scompare da sola dopo alcuni giorni o settimane. Si tratta di un disturbo che si può curare. Se il problema persiste, contatti il Suo medico.
Che cos’è una stomia?
Se il tumore si trovasse nell’intestino, potrebbe essere necessaria un’apertura intestinale artificia-
le (stomia o stoma). La stomia può essere temporanea o permanente. Legga di più sulla stomia nell’opuscolo «Ileostomia e colostomia».
Posso ancora rimanere incinta?
Se il chirurgo ha rimosso il Suo utero, Lei non potrà più rimanere incinta. Non ci sarà più alcun ciclo mestruale dopo l’intervento.
Se non è ancora in menopausa e il medico Le ha rimosso le ovaie, la menopausa inizierà subito.
Per saperne di più su climaterio e menopausa e su cosa può fare per prevenire gli effetti collaterali, legga a pagina 43.
Come influisce sulla vita sessuale?
La rimozione dell’utero e delle ovaie non limita la sensazione sessuale. Anche se il chirurgo ha accorciato leggermente la vagina, le aree del piacere sessuale funzionano come prima. Ciò significa che Lei potrà ancora raggiungere l’orgasmo.
Legga di più sui cambiamenti della vita sessuale con il cancro nell’opuscolo «Il cancro e la sessualità femminile». Radiochemioterapia contro il cancro al collo dell’utero
Nella terapia contro il cancro al collo dell’utero, di solito si combinano la radioterapia e la chemioterapia. La radiochemioterapia è la combinazione di questi due trattamenti. Durante questo trattamento, deve assumere farmaci che rendono le cellule tumorali più sensibili alla successiva radioterapia.
In questo caso, la dose di farmaci che assume per la chemioterapia è più bassa rispetto alla chemioterapia tradizionale. Tuttavia, gli effetti collaterali della radiochemioterapia sono più gravi rispetto a quelli della sola chemioterapia o radioterapia.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Radiochemioterapia invece dell’intervento chirurgico?
Talvolta il tumore del collo dell’utero è già in uno stadio avanzato. Può crescere molto e raggiungere, ad esempio, la vagina, l’apparato di sostegno dell’utero o i linfonodi pelvici.
In questi casi, i medici non raccomandano l’intervento chirurgico, perché non basta da solo e richiederebbe comunque una radiochemioterapia successiva. La combinazione dei tre trattamenti – intervento chirurgico, radioterapia e chemioterapia – può causare effetti collaterali importanti. Per questo motivo, i medici solitamente preferiscono evitare l’intervento.
Sappia che anche la sola radiochemioterapia può portare alla guarigione.
Radioterapia contro il cancro al collo dell’utero
La radioterapia colpisce le cellule tumorali, uccidendole. Tuttavia, le radiazioni colpiscono anche le cel-
lule sane. Il tessuto danneggiato si ripara da solo quando il corpo forma nuove cellule sane dopo la radioterapia.
La radioterapia consiste in diverse sedute. Dovrà recarsi più volte a settimana per alcune settimane. Ogni volta, la radioterapia dura solo pochi minuti, ma i preparativi richiedono più tempo. Al termine, potrà tornare a casa.
Esistono due tipi di radioterapia per il cancro al collo dell’utero: la radioterapia vaginale e la radioterapia attraverso la parete addominale. La prima viene eseguita dall’interno; la seconda dall’esterno.
Radioterapia vaginale
Questo trattamento si chiama anche brachiterapia. I medici inseriscono dei dispositivi (applicatori) nella parte superiore della vagina. Li collocano nella cervice o nella cavità uterina. Per l’inserimento, è possibile che i medici Le somministrino un leggero anestetico.
Durante la radioterapia, i medici posizionano gli applicatori nella
Radioterapia attraverso la parete addominale
Durante questo trattamento, la fonte di radiazioni si trova all’esterno del corpo. Si dirigono i raggi attraverso la pelle verso il tessuto colpito e i linfonodi circostanti.
Prima dell’irradiazione, si misura e si marca il campo di irradiazione con la tomografia computerizzata.
Quali sono i possibili effetti collaterali della radioterapia?
La radioterapia della vagina, del bacino o dell’addome può avere degli effetti collaterali. I più comuni sono:
• arrossamento e irritazione della mucosa vaginale (secchezza, infiammazione, infezioni fungine, cicatrici), soprattutto dopo l’irradiazione vaginale;
• secchezza o arrossamento della pelle irradiata, simile a una scottatura solare. Questi effetti possono manifestarsi dopo l’irradiazione attraverso la parete addominale;
• dolori e mancanza di libido. Questi compromettono la qualità della vita sessuale;
• le ovaie e/o l’utero possono subire danni, con possibili effetti sulla fertilità ;
• disturbi della minzione o incontinenza urinaria;
vagina e inseriscono anche la fonte di radiazioni. La fonte di radiazioni rimane nel corpo solo per un po’ di tempo. Poi, i medici la tolgono. Gli applicatori, invece, restano nel corpo per tutta la durata del trattamento. La loro funzione è somministrare le radiazioni in modo mirato. Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
• disturbi gastrointestinali come diarrea, crampi o nausea.
Dopo la radioterapia, molti problemi si attenuano. Tuttavia alcune donne hanno ancora disturbi alla mucosa vaginale. Le radiazioni irritano la mucosa, che quindi si secca e diventa più sensibile. Questo la espone a lesioni e a infezioni.
Se la vagina rimane secca e sensibile per molto tempo, il ginecologo può prescriverle gel o creme idratanti.
Legga di più sulla radioterapia e sui suoi effetti collaterali nell’opuscolo «La radioterapia».
Come prendersi cura della vagina dopo la radioterapia?
L’équipe curante Le darà consigli sulla cura della vagina. È particolarmente importante seguire una cura regolare, soprattutto durante il primo anno dopo il trattamento. Per questo motivo, Le prescriveranno delle creme specifiche.
È importante allungare regolarmente la vagina con dei dilatatori. Questo previene il suo restringimento e aiuta a mantenerne l’elasticità . In questo modo, sarà possibile avere rapporti sessuali e facilita gli esami vaginali dal ginecologo.
Chemioterapia contro il cancro al collo dell’utero
Nella chemioterapia si usano dei medicinali, noti come citostatici. Questi farmaci bloccano la divisione e la moltiplicazione delle cellule
tumorali. Entrano in circolo attraverso il sangue e uccidono le cellule tumorali. Tuttavia, la chemioterapia può colpire anche le cellule sane, causando effetti collaterali.
Come si effettua la chemioterapia?
I medici somministrano la chemioterapia in cicli. Ogni ciclo comprende una fase di trattamento e una pausa. Durante la pausa, Lei può recuperare.
Di solito i medici somministrano i medicinali in regime ambulatoriale. Ciò significa che Lei rimane in ospedale o nello studio medico per poche ore. Poi, può tornare a casa. I medici iniettano i farmaci del trattamento in una vena.
Quali sono i possibili effetti collaterali della chemioterapia?
Gli effetti collaterali variano in base al tipo di farmaci e alla dose. Il medico La informerà sugli effetti a cui prestare particolare attenzione.
Gli effetti collaterali comuni della chemioterapia per il cancro al collo dell’utero sono:
• stanchezza e sfinimento persistenti. Questo fenomeno si chiama fatigue;
• disturbi gastrointestinali (per es. nausea, vomito o diarrea);
• reazioni allergiche o febbre;
• mucose secche o infiammate;
• maggior rischio di infezione;
• coagulazione del sangue alterata: in caso di ferite, il sanguinamento può essere più abbondante e durare più a lungo del normale;
• infertilità ;
• alterazioni della pelle e delle unghie;
• neuropatia periferica: lesioni ai nervi che possono causare formicolio, intorpidimento o dolori a mani e piedi;
• perdita dei capelli;
• tinnito, perdita dell’udito.
Molti effetti collaterali si risolvono in poco tempo e i medicinali aiutano ad alleviarli. L’équipe curante La
guiderà nella gestione dei disturbi. Alcuni disturbi, però, possono persistere a lungo o diventare permanenti.
Legga di più sulla chemioterapia e su come curare gli effetti collaterali nell’opuscolo «Medicinali contro il cancro».
Immunoterapie contro il cancro al collo dell’utero
Un sistema immunitario sano riconosce e blocca elementi estranei, come virus, batteri e funghi. Le cellule tumorali possono sembrare molto simili alle cellule sane. A volte, quindi, il sistema immunitario non le identifica come pericolose. L’immunoterapia utilizza farmaci che aiutano il sistema immunitario a riconoscere e a bloccare le cellule tumorali.
Nel caso del cancro al collo dell’utero, si combina talvolta l’immunoterapia con la radioterapia.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Quali sono i possibili effetti collaterali delle immunoterapie?
L’immunoterapia può provocare un’infiammazione nel corpo. Ciò può interessare tutti gli organi o i tessuti. Si tratta, per esempio, dei polmoni, del fegato, dei reni o della tiroide.
Gli effetti collaterali più comuni dell’immunoterapia contro il cancro al collo dell’utero sono:
• stanchezza e sfinimento;
• eruzioni cutanee e prurito;
• disturbi gastrointestinali (come nausea, diarrea o coliche);
• inappetenza;
• dolori articolari;
• febbre.
L’équipe curante Le fornirà indicazioni su quali effetti collaterali monitorare attentamente e su come affrontarli. Legga di più sulle immunoterapie e su come gestire gli effetti collaterali delle immunoterapie nell’opuscolo «Medicinali contro il cancro».
Terapie mirate contro il cancro al collo dell’utero
Le terapie mirate sono farmaci specifici contro le cellule tumorali. I medici le somministrano per via endovenosa. A volte questi farmaci si usano insieme alla chemioterapia o all’immunoterapia.
È possibile che Lei continui a seguire la terapia mirata a intervalli regolari anche dopo la fine della chemioterapia. In questo caso si parla di terapia di mantenimento. Il medico può usare la terapia di mantenimento per tenere il tumore sotto controllo, riducendo il rischio di una ricaduta. Inoltre, la terapia di mantenimento può migliorare la qualità della vita del paziente.
I principi attivi delle terapie mirate rallentano la crescita o il metabolismo delle cellule tumorali. Oppure fanno in modo che le cellule tumorali muoiano in modo più veloce. Alcuni medicinali attivano contemporaneamente particolari cellule del sistema immunitario, combattendo le cellule tumorali. I medicinali del-
Quali sono i possibili effetti collaterali delle terapie mirate?
Gli effetti collaterali più comuni delle terapie mirate contro il tumore al collo dell’utero sono:
• ipertensione arteriosa;
• stanchezza e sfinimento (fatigue);
• debolezza;
• perdita di sangue dal naso;
• disturbi gastrointestinali (per es. diarrea) o mancanza di appetito;
• perdita di proteine durante la minzione (proteinuria);
• lenta guarigione delle ferite.
Legga di più sulle terapie mirate e sui loro effetti collaterali nell’opuscolo «Medicinali contro il cancro».
le terapie mirate non danneggiano le cellule sane. Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Medicina complementare contro il cancro al collo dell’utero
I trattamenti della medicina complementare possono aiutare a stare meglio durante e dopo le terapie contro il cancro. Possono ridurre alcuni effetti collaterali. Tuttavia, non curano il cancro.
Alcuni usano questi metodi al posto delle cure mediche contro il cancro. La Lega contro il cancro sconsiglia di farlo. Può leggere di più nell’opuscolo «Medicina complementare e cancro». In questo caso si parla di metodi alternativi. La Lega contro il cancro lo sconsiglia.
Non usi rimedi naturali o unguenti senza parlarne prima con il Suo medico. Anche i prodotti che sembrano innocui possono interferire con la terapia o ridurre l’efficacia dei medicinali.
Legga di più sulla medicina complementare nell’opuscolo «Medicina complementare e cancro».
Cure palliative contro il cancro al collo dell’utero
Le cure palliative offrono supporto completo alle persone con cancro al collo dell’utero in stadio avanzato o incurabile.
Il personale medico-infermieristico cerca di rallentare la malattia e di alleviare i disturbi. L’obiettivo delle cure palliative è migliorare la qualità della vita dei pazienti il più a lungo possibile.
Quali sono le opzioni di cura palliativa?
Il Suo stato di salute e le Sue esigenze determinano il tipo di assistenza. Questa può essere a domicilio, con un servizio di cure infermieristiche e mediche domiciliari. In alternativa, può essere in un reparto di cure palliative in ospedale, in un hospice o in una casa di cura. I consulenti della Lega contro il cancro del Suo Cantone o del servizio di consulenza InfoCancro saranno lieti di aiutarla a pianificare il trattamento di cure palliative.
Gli indirizzi e i numeri di telefono si trovano nelle ultime pagine di questo libretto.
Legga di più sulle cure palliative nell’opuscolo «Cancro inguaribile: che cosa fare?». In alternativa, visiti il sito web della Società svizzera per la medicina, la cura e l’accompagnamento palliativo: www.palliative.ch.
Mandato precauzionale e direttive anticipate
Si tratta di due documenti che vengono presi in considerazione solo se Lei è incapace di giudizio. Si è incapaci di giudizio quando non si riesce più a valutare le conseguenze delle proprie decisioni. Per redigere un mandato precauzionale o le direttive anticipate, è necessario essere capaci di giudizio.
Mandato precauzionale
A volte, le persone malate di cancro non sono più in grado di gestire le questioni personali, legali e fi-
nanziarie. In questi casi, è possibile nominare uno o più rappresentanti fidati. Questi possono occuparsi di tutte le questioni o solo di alcune, come aprire la posta o svolgere operazioni bancarie.
Attenzione: deve scrivere il mandato precauzionale a mano. Se ciò non fosse possibile, il notaio dovrebbe autenticarlo.
Direttive anticipate
Per assicurarsi che le decisioni mediche seguano la Sua volontà , è utile scrivere le direttive anticipate. Queste esprimono chiaramente cosa desidera alla fine della Sua vita. Inoltre, forniscono ai Suoi familiari e al personale curante una guida su ciò che non desidera.
Per saperne di più sulle direttive anticipate, legga l’opuscolo «Scelte di fine vita» o le «Direttive anticipate della Lega contro il cancro».
Come gestire gli effetti collaterali del cancro del collo dell’utero?
L’essenziale in breve
• Il trattamento del cancro provoca diversi disturbi ed effetti collaterali.
• Il cancro al collo dell’utero può causare sintomi della menopausa.
• In caso di disturbi, ne parli tempestivamente al team curante.
Le terapie contro il cancro possono causare effetti collaterali. Questi variano da persona a persona, sia per quanto riguarda la forma che l’intensità . La loro durata può variare.
Informarsi è indispensabile
Di solito, in ospedale, il paziente riceve un promemoria con informazioni sulla terapia, sugli effetti indesiderati e sulla loro gestione. A volte, però, queste informazioni possono essere difficili da capire.
In caso di dubbi, chieda spiegazioni o richieda il promemoria se non lo ha ricevuto.
È possibile alleviare gli effetti collaterali
Il medico può trattare molti effetti collaterali. Alcuni disturbi, come dolori o problemi alla pelle, sono prevedibili. Il medico le som-
ministrerà farmaci prima della terapia per alleviarli. Se sperimenta disturbi o difficoltà nella vita quotidiana, informi il personale curante, che interverrà rapidamente.
Che cosa fare in caso di menopausa anticipata?
Nel caso del cancro al collo dell’utero, il medico può consigliare l’asportazione delle ovaie. Dopo l’intervento, smetterà di avere le mestruazioni e non potrà più concepire in modo naturale.
La menopausa può anche verificarsi in anticipo, provocando vari disturbi. Inoltre, trattamenti come la chemioterapia o la radioterapia possono indurre una menopausa precoce.
Quali sono i sintomi della menopausa?
I sintomi della menopausa sono molto individuali. I principali sono:
• vampate di calore;
• sudorazione improvvisa;
• pelle fragile e secchezza delle mucose;
• nervosismo;
• insonnia;
• sbalzi d’umore e persino episodi depressivi.
Per alcune donne, la libido diminuisce. Altre sperimentano ritenzione idrica, dolori articolari, aumento di peso o, in seguito, sviluppano osteoporosi (riduzione della densità ossea).
Questi disturbi possono comparire anche con l’inizio naturale della menopausa. Tuttavia, quando la menopausa inizia improvvisamente, i sintomi sono solitamente più forti rispetto a quelli naturali.
Dovrei assumere ormoni?
I sintomi della menopausa spesso migliorano con il movimento e un’alimentazione sana ed equilibrata. I sintomi sono molto stres-
santi per Lei? La menopausa per Lei è iniziata in giovane età ? In questo caso, la terapia ormonale potrebbe essere un’opzione.
La terapia ormonale allevia i sintomi della menopausa. Tuttavia, se decidesse di utilizzare gli ormoni, il ginecologo dovrà prescriverglieli. Anche se riceve un preparato a base di erbe, questo può avere un’efficacia simile a quella degli ormoni.
Dove trovare consulenza e supporto?
La maggior parte dei disturbi, come gli sbalzi d’umore o le vampate di calore, scompaiono con il tempo. Altri disturbi, come la secchezza delle mucose, sono solitamente permanenti. Tuttavia, possono essere trattati. Il Suo team medico può darle consigli e offrirle supporto.
Entrare in menopausa precocemente può causare un grande stress a livello psichico. Inoltre, può influire sulle emozioni, sulla vita sessuale e sulle relazioni. Vuole parlarne? Può contattare il servi-
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
zio di consulenza InfoCancro o un servizio di consulenza psiconcologica. Gli indirizzi e i recapiti si trovano nelle ultime pagine di questo opuscolo.
Che cosa fare in caso di dolori?
Il cancro alcollo dell’utero può causare dolori. In particolare, i tumori in stadio avanzato o le metastasi. I dolori sono estenuanti e molto fastidiosi.
Se interviene tempestivamente, può generalmente alleviare i dolori. Perciò, valuti sempre cosa fare insieme al medico.
Non sempre i dolori scompaiono completamente dopo un trat-
tamento. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, i dolori sono più sopportabili. Esistono diverse opzioni per alleviare il dolore:
• farmaci;
• intervento chirurgico;
• radioterapia;
• medicina complementare (per es. agopuntura, medicina tradizionale cinese, naturopatia);
• fisioterapia;
• attività fisica (sport e movimento);
• esercizi di rilassamento (per es. la meditazione o il training autogeno);
• consulenza o psicoterapia psiconcologica.
Legga di più a proposito dei dolori e dei metodi per gestirli nell’opuscolo «Dolori da cancro e loro cura».
Ritorno alla vita quotidiana
L’essenziale in breve
• Le persone malate di cancro si sentono spesso più deboli di prima.
• La riabilitazione oncologica aiuta a recuperare le forze e a tornare alla vita di tutti i giorni.
• Dopo le terapie contro il cancro, faccia regolarmente gli esami di controllo.
Ci vuole tempo e pazienza per riprendersi da un tumore e dalle terapie. Potrebbe sentirsi ancora impreparato ad affrontare le esigenze della vita quotidiana.
Probabilmente, le persone a Lei vicine o il Suo datore di lavoro si aspettano che torni comunque alla routine quotidiana. Affrontare questa situazione non è facile. Non si faccia mettere sotto pressione.
Legga di più a questo proposito negli opuscoli: «Cancro e disagio psichico», «La fatigue da cancro» oppure «Cancro: le sfide da affrontare sul posto di lavoro».
Cerchi un supporto professionale
Si rivolga al Suo medico. Può anche rivolgersi ai consulenti della Lega contro il cancro o a un altro professionista. Insieme, identificherete quali misure di supporto sono utili e se eventualmente la cassa malati può coprirle.
La Lega contro il cancro offre corsi per le persone colpite e i loro familiari. Presso la Lega contro il cancro del Suo Cantone potrà scoprire dove trovare le offerte di consulenza nella Sua zona.
Esami di controllo
Dopo aver completato la terapia, il
Suo medico Le consiglierà di sottoporsi regolarmente a esami di controllo. La frequenza di tali esami dipende dallo stadio della malattia, dalle terapie, dal rischio di recidiva e dal Suo stato di salute.
Le visite di controllo hanno lo scopo di individuare precocemente eventuali disturbi associati o successivi e di alleviarli. L’obiettivo di tali controlli è quello di riconoscere e trattare tempestivamente una possibile ricomparsa della malattia.
Importante: si rivolga al Suo medico in caso di sintomi o disturbi, anche se non è previsto un appuntamento per una visita di controllo. Potrà anche discutere di eventuali difficoltà psicologiche, professionali e sociali.
Quanto spesso controllare le lesioni precancerose?
Nel primo anno dopo la diagnosi o la terapia, si effettuano controlli ogni circa sei mesi. Se non si tro-
vano anomalie, basta un controllo all’anno.
Quanto spesso fare esami di controllo per il cancro al collo dell’utero?
Nei primi due o tre anni dopo la terapia, si fanno controlli ogni tre mesi. Successivamente, ogni circa sei mesi. Cinque anni dopo la diagnosi, si fanno controlli ogni dodici mesi.
Riabilitazione oncologica
La riabilitazione oncologica aiuta a recuperare la salute. Inoltre, facilita il reinserimento nella vita quotidiana e professionale. Può svolgersi prima, durante o dopo una terapia contro il cancro.
Esistono offerte sia ambulatoriali che stazionarie. Tra queste rientrano, ad esempio, l’attività fisica, lo sport e tecniche di rilassamento.
Legga di più a questo proposito negli opuscoli «Riabilitazione oncologica» e «Attività fisica e cancro».
Gli indirizzi dei fornitori di servizi di riabilitazione oncologica sotto controllo medico sono disponibili all’indirizzo: www.legacancro.ch.
Ritorno al lavoro
Alcune persone malate di cancro continuano a lavorare durante le terapie. In questi casi, riducono temporaneamente il proprio carico di lavoro. Altre, invece, sospendono l’attività lavorativa e la riprendono al termine delle terapie.
Spesso le persone malate di cancro sono meno resistenti rispetto a prima. La malattia e le terapie possono causare problemi fisici, stanchezza, problemi di memoria, disturbi del sonno o della concentrazione. Inoltre, molte persone temono che la malattia possa ricomparire.
Pianifichi con attenzione il Suo ritorno al lavoro insieme al personale medico e infermieristico. Parli anche con i responsabili delle risorse della Sua azienda o direttamente con il Suo principale. Se necessario, l’azienda può adattare le mansioni o ridurre l’orario di lavoro.
Legga di più a questo proposito nell’opuscolo «Cancro: le sfide da affrontare sul posto di lavoro». Su questioni economiche (per esempio sul pagamento dello stipendio), i consulenti delle Leghe cantonali o regionali contro il cancro saranno lieti di aiutarla. Gli indirizzi e i recapiti dei centri di consulenza sono disponibili nelle ultime pagine di questo opuscolo.
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
Desidero una consulenza e altre informazioni
La Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro
Consiglia, accompagna e sostiene le persone colpite e i loro familiari. Cosa offre la Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro:
• la possibilità di avere colloqui personali.
• Un aiuto pratico per risolvere problemi assicurativi e finanziari od organizzativi, come la custodia dei bambini.
• Un aiuto a compilare le direttive anticipate del paziente.
• Numerose offerte di corsi e gruppi di autoaiuto.
• L’indirizzamento a vari specialisti, per esempio nei campi della dietetica, delle medicine complementari, della psiconcologia, del trattamento dei linfedemi o della sessuologia.
Servizio di consulenza
InfoCancro 0800 11 88 11
Una consulente specializzata sarà disponibile ad ascoltarla telefonicamente, rispondendo alle Sue domande su tutti gli aspetti legati al cancro e alle possibilità per affrontarlo. Può parlare con lei delle Sue paure e incertezze e di come sta vivendo la situazione. Inoltre,
la consulente Le fornirà i recapiti degli ospedali e dei centri oncologici nelle Sue vicinanze specializzati nel trattamento della Sua malattia. La chiamata e la consulenza sono gratuite. Le richieste possono essere inoltrate anche per iscritto all’indirizzo infocancro@legacancro.ch.
I bambini, i giovani e gli adulti hanno la possibilità di chattare con una consulente sul sito www.legacancro.ch/chat (orari: lunedì–venerdì, ore 10–18). Ha domande sulla malattia o desidera semplicemente parlare con qualcuno del Suo stato d’animo? La chat è uno strumento ideale per farlo.
Servizio di consulenza
stopÂtabacco 0848 000 181
Consulenti specializzate Le forniscono informazioni, La motivano al cambiamento e, se lo desidera, La seguono nel processo di disassuefazione dal fumo, richiamandola gratuitamente. Per saperne di più, consulti il sito www.stop-tabacco.ch.
Corsi
Le Leghe cantonali e regionali contro il cancro organizzano corsi in diverse località della Svizzera per persone ammalate di cancro e i loro familiari: www.legacancro.ch/corsi.
Altri malati di cancro
Può infondere coraggio sapere come altre persone affrontano situazioni particolari e quali esperienze hanno vissuto.
Può condividere le Sue esperienze in un forum o confrontarsi all’interno di un gruppo di autoaiuto. Parlare con persone che vivono qualcosa di simile è spesso più facile. Si informi sui gruppi di autoaiuto presso la Lega cantonale o regionale contro il cancro.
Gruppi di autoaiuto
Ci sono anche gruppi di discussione o corsi destinati a persone malate di cancro e ai loro familiari. Per maggiori informazioni visiti il sito www.autoaiutosvizzera.ch.
Servizi di assistenza e cura a domicilio
Si tratta di servizi non ospedalieri che offrono aiuto e cure infermieristiche a domicilio. In alcuni Cantoni ci sono organizzazioni specializzate nella cura dei malati di cancro, che prendono
nomi diversi a seconda del Cantone in cui sono attive (ad es. Hospice Ticino, Hospiz Graubünden, Onko-Spitex, spitalexterne Onkologiepflege SEOP).
Contatti la Sua Lega cantonale o regionale contro il cancro per ottenere gli indirizzi.
Consulenza nutrizionale
Molti ospedali dispongono di un servizio di consulenza dietetica e nutrizionale. Sul territorio operano dietiste e dietisti indipendenti che, in generale, collaborano con i medici e sono membri dell’associazione di categoria:
Associazione svizzera delle dietiste e dei dietisti (ASDD)
Altenbergstrasse 29
Casella postale 686
3000 Berna 8
Tel. 031 313 88 70 service@svde-asdd.ch
Sul sito dell’ASDD può cercare un dietista diplomato: www.svde-asdd.ch (in tedesco e francese).
Cure palliative
L’Associazione svizzera per la medicina, la cura e l’accompagnamento palliativo sostiene le persone che hanno un cancro incurabile. Ogni persona dovrebbe beneficiare di una buona qualità della vita fino alla fine. La rete di
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
palliative.ch assicura che le persone ammalate possano ricevere un’assistenza e una cura ottimali, indipendentemente da dove abitano.
palliative.ch
Kochergasse 6 3011 Berna
Tel. 031 310 02 90 info@palliative.ch www.palliative.ch
La mappa di palliative.ch fornisce una panoramica delle offerte in Svizzera che soddisfano gli elevati standard di qualità per le cure palliative: https://palliativkarte.ch.
Équipe curante
Il personale medico e infermieristico consiglia cosa fare in caso di disturbi legati alla malattia e alle terapie. Chieda anche quali sono le misure da prendere per facilitare la guarigione.
Sostegno psiconcologico
Uno psiconcologo è uno specialista che aiuta le persone colpite e i familiari a gestire ed elaborare le conseguenze psichiche del cancro. Varie figure professionali possono offrire un sostegno psiconcologico (ad es. medici, psicologi, psicoterapeuti, infermieri, assistenti sociali o spirituali) purché abbiano una certificazione in psicon-
cologia riconosciuta. All’indirizzo www.legacancro.ch/psicooncologia trova i recapiti dei consulenti e dei terapeuti specializzati in oncologia.
Opuscoli della Lega
contro il cancro
• Alimentazione e cancro
• Attività fisica e cancro
• Cancro e disagio psichico
• Cancro e neuropatia periferica
• Cancro incurabile: che cosa fare?
• Cancro: le sfide da affrontare sul posto di lavoro
• Direttive anticipate della Lega contro il cancro
• Dolori da cancro e loro cura
• Il cancro e la sessualità femminile
• Il linfedema dopo un cancro
• Il periodo del lutto
• Ileostomia e colostomia
• La chirurgia dei tumori
• La fatigue da cancro
• La terapia antitumorale ha cambiato il mio aspetto
• Medicina complementare e cancro
• Medicinali contro il cancro
• Mio padre o mia madre hanno il cancro
• Predisposizione genetica al cancro
• Prendersi cura di una persona malata di cancro
• Quando un genitore si ammala di cancro
• Radioterapia
• Riabilitazione oncologica
• Scelte di fine vita
• Terapie orali in oncologia
Presso la Lega contro il cancro trova ulteriori opuscoli dedicati a singoli tipi di cancro, a trattamenti specifici e alla gestione della malattia. Tutti gli opuscoli sono gratuiti e disponibili anche in forma elettronica. Sono offerti dalla Lega svizzera contro il cancro e dalle Leghe cantonali o regionali contro il cancro. Ciò è possibile soltanto grazie alla generosità dei donatori.
Modalità di ordinazione
• Lega contro il cancro del Suo Cantone
• Telefono 0844 85 00 00
• shop@legacancro.ch
• www.legacancro.ch/opuscoli


Può leggere e ordinare tutti gli opuscoli online.
Il Suo parere ci interessa
Può esprimere la Sua opinione su questo opuscolo, compilando il questionario che trova in fondo all’opuscolo o sul sito www.legacancro.ch/lasuaopinioneconta. La ringraziamo per il Suo interesse.
Alcune Leghe cantonali contro il cancro dispongono di una biblioteca dove è possibile prendere in prestito gratuitamente libri sul cancro. Si informi presso la Lega del Suo Cantone.
Informazioni su Internet
Offerte della Lega contro il cancro
www.forumcancro.ch
Forum online della Lega contro il cancro.
www.legacancro.ch
Sito web ufficiale della Lega contro il cancro.
www.legacancro.ch/chat
Chat di consulenza della Lega contro il cancro.
www.legacancro.ch/corsi
Corsi per persone ammalate e familiari.
www.legacancro.ch/il-cancro/ riabilitazione-oncologica
Offerte di riabilitazione oncologica.
www.legacancro.ch/psicooncologia
Per trovare uno psiconcologo nelle vicinanze.
Informazioni in italiano
www.aimac.it
Associazione italiana malati di cancro, amici e parenti ETS.
www.aiom.it
Associazione Italiana di Oncologia Medica.
www.airc.it
Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro ETS.
www.autoaiutosvizzera.ch
Recapiti di gruppi di autoaiuto nelle vicinanze.
www.cipa-igab.ch
Comunità di interesse familiari curanti.
www.favo.it
Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia.
www.ficog.org/it
Federation of Italian Cooperative Oncology Groups.
www.fondazioneveronesi.it
Fondazione Umberto Veronesi ETS.
www.humanitas.it/malattie IRCCS Istituto Clinico Humanitas.
www.kofam.ch/it
Ufficio federale della sanità pubblica: ricerca sull’essere umano in Svizzera.
www.reteoncologicaropi.it
Rete oncologica pazienti Italia.
Informazioni in tedesco e/o francese
www.avac.ch
Associazione svizzera Imparare a convivere con il cancro.
www.fertionco.ch
Associazione svizzera per il mantenimento della fertilità in caso di cancro.
www.komplementaermethoden.de
Società contro il cancro del Nord Reno-Westfalia.
www.palliative.ch
Associazione svizzera per la medicina, la cura e l’accompagnamento palliativo.
https://patientenkompetenz.ch
Fondazione Patienten Kompetenz.
www.psychoonkologie.ch
Società svizzera di psiconcologia.
Informazioni in inglese
www.asco.org American Society of Clinical Oncology.
www.cancer.gov National Cancer Institute USA.
www.cancer.org American Cancer Society.
www.cancerresearchuk.org Cancer Research UK.
www.macmillan.org.uk Macmillan Cancer Support.
Fonti
Kunz, B. (19.12.2024). Zervixkarzinom. Wissensdatenbank Krebsinformationsdienst, Deutsches Krebsforschungszentrum. https://widb.krebsinformationsdienst. de/wissensdatenbank/zervixkarziom/zkzervixkarzinomgebaermutterhalskrebs
Leitlinienprogramm Onkologie (Deutsche Krebsgesellschaft, Deutsche Krebshilfe, AWMF) (marzo 2021). Patientinnenleitlinie Gebärmutterhalskrebs. Eine Leitlinie zur Diagnostik, Therapie und Nachsorge.
https://www.leitlinienprogrammonkologie.de/patientenleitlinien/gebaermutterhalskrebs
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose
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Prendersi cura di una persona cara malata di cancro

Edizione: 2021
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I miei appunti
I miei appunti
I miei appunti
La Lega contro il cancro offre aiuto e consulenza

1 Krebsliga Aargau
Kasernenstrasse 25
Postfach 3225
5001 Aarau
Tel. 062 834 75 75 admin@krebsliga-aargau.ch www.krebsliga-aargau.ch
IBAN: CH09 0900 0000 5001 2121 7
2 Krebsliga beider Basel
Petersplatz 12
4051 Basel
Tel. 061 319 99 88 info@klbb.ch www.klbb.ch
IBAN: CH11 0900 0000 4002 8150 6
3 Krebsliga Bern
Ligue bernoise contre le cancer
Schwanengasse 5/7
Postfach
3001 Bern
Tel. 031 313 24 24 info@krebsligabern.ch www.krebsligabern.ch
IBAN: CH23 0900 0000 3002 2695 4
4 Ligue fribourgeoise contre le cancer
Krebsliga Freiburg
route St-Nicolas-de-Flüe 2 case postale 1701 Fribourg
tél. 026 426 02 90 info@liguecancer-fr.ch www.liguecancer-fr.ch
IBAN: CH49 0900 0000 1700 6131 3
5 Ligue genevoise contre le cancer
11, rue Leschot 1205 Genève tél. 022 322 13 33 ligue.cancer@mediane.ch www.lgc.ch
IBAN: CH80 0900 0000 1200 0380 8
6 Krebsliga Graubünden Ottoplatz 1
Postfach 368
7001 Chur
Tel. 081 300 50 90
info@krebsliga-gr.ch www.krebsliga-gr.ch
IBAN: CH97 0900 0000 7000 1442 0
7 Ligue jurassienne contre le cancer
rue des Moulins 12
2800 Delémont
tél. 032 422 20 30 info@ljcc.ch
www.liguecancer-ju.ch
IBAN: CH13 0900 0000 2500 7881 3
8 Ligue neuchâteloise contre le cancer
faubourg du Lac 17 2000 Neuchâtel
tél. 032 886 85 90
LNCC@ne.ch www.liguecancer-ne.ch
IBAN: CH23 0900 0000 2000 6717 9
9 Krebsliga Ostschweiz
SG, AR, AI, GL Flurhofstrasse 7
9000 St. Gallen
Tel. 071 242 70 00
info@krebsliga-ostschweiz.ch
www.krebsliga-ostschweiz.ch
IBAN: CH29 0900 0000 9001 5390 1
10 Krebsliga Schaffhausen
Mühlentalstrasse 84
8200 Schaffhausen
Tel. 052 741 45 45 info@krebsliga-sh.ch www.krebsliga-sh.ch
IBAN: CH65 0900 0000 8200 3096 2
11 Krebsliga Solothurn Wengistrasse 16 Postfach 531
4502 Solothurn Tel. 032 628 68 10 info@krebsliga-so.ch www.krebsliga-so.ch
IBAN: CH73 0900 0000 4500 1044 7
12 Krebsliga Thurgau Bahnhofstrasse 5 8570 Weinfelden Tel. 071 626 70 00 info@krebsliga-thurgau.ch www.krebsliga-thurgau.ch
IBAN: CH58 0483 5046 8950 1100 0
13 Lega cancro Ticino
Piazza Nosetto 3 6500 Bellinzona
Tel. 091 820 64 20 info@legacancro-ti.ch www.legacancro-ti.ch
IBAN: CH19 0900 0000 6500 0126 6
14 Ligue vaudoise contre le cancer av. d’Ouchy 18 1006 Lausanne tél. 021 623 11 11 info@lvc.ch www.lvc.ch
IBAN: CH26 0900 0000 1002 2260 0
15 Ligue valaisanne contre le cancer
Krebsliga Wallis Siège central: rue de la Dixence 19 1950 Sion
tél. 027 322 99 74 info@lvcc.ch www.lvcc.ch
Beratungsbüro: Spitalzentrum Oberwallis
Überlandstrasse 14
3900 Brig Tel. 027 604 35 41 Mobile 079 644 80 18 info@krebsliga-wallis.ch www.krebsliga-wallis.ch
IBAN: CH73 0900 0000 1900 0340 2
16 Krebsliga Zentralschweiz
LU, OW, NW, SZ, UR, ZG
Löwenstrasse 3 6004 Luzern
Tel. 041 210 25 50 info@krebsliga.info www.krebsliga.info
IBAN: CH61 0900 0000 6001 3232 5
17 Krebsliga Zürich
Freiestrasse 71
8032 Zürich
Tel. 044 388 55 00 info@krebsligazuerich.ch www.krebsligazuerich.ch
IBAN: CH77 0900 0000 8000 0868 5
18 Krebshilfe Liechtenstein
Landstrasse 40a
FL-9494 Schaan
Tel. 00423 233 18 45 admin@krebshilfe.li www.krebshilfe.li
IBAN: LI98 0880 0000 0239 3221 1
Lega svizzera
contro il cancro
Effingerstrasse 40 casella postale
3001 Berna
Tel. 031 389 91 00
www.legacancro.ch
IBAN: CH95 0900 0000 3000 4843 9
Opuscoli
Tel. 0844 85 00 00 shop@legacancro.ch www.legacancro.ch/ opuscoli
Servizio di consulenza
InfoCancro
lunedì – venerdì ore 10 –18 0800 11 88 11 infocancro@legacancro.ch www.legacancro.ch/chat
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Servizio di consulenza
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Tel. 0848 000 181 max. 8 centesimi al minuto (rete fissa) lunedì – venerdì ore 11 –19
Le siamo molto grati del Suo sostegno.
Uniti
InfoCancro
0800 11 88 11
lunedì – venerdì ore 10.00 –18.00 chiamata gratuita infocancro@legacancro.ch
La Sua opinione ci interessa . . . sui termini medici? ¨ molto buone ¨ buone ¨ incomplete ¨ nulle
Le è piaciuto l’opuscolo? Ritiene che il contenuto Le sia stato utile? Rispondendo a questo breve sondaggio ci aiuterà a migliorare i nostri . . . sui metodi di esame e diagnosi? opuscoli. Grazie mille! ¨ molto buone ¨ buone ¨ incomplete ¨ nulle Che opuscolo ha letto? . . . sulle possibilità terapeutiche e sui loro rischi?
Il cancro del collo dell’utero e le lesioni precancerose ¨ molto buone ¨ buone ¨ incomplete ¨ nulle
. . . sulla gestione degli effetti collaterali e su ulteriori trattamenti? ¨ molto buone ¨ buone ¨ incomplete ¨ nulle . . . sulle offerte di consulenza e informazione (per es. indirizzi utili, gruppi di autoaiuto)?
1 Ha capito i contenuti di questo opuscolo? . . . sulla scelta della terapia? ¨ sì, tutto ¨ sì, quasi tutto ¨ no, non tutto ¨ no, quasi niente ¨ molto buone ¨ buone ¨ incomplete ¨ nulle 1a) Se no, cos’era diffcile da capire?
2 Qual era l’informazione più importante per Lei? ¨ molto buone ¨ buone ¨ incomplete ¨ nulle
5 Ha sentito la mancanza di qualcosa nell’opuscolo?
3 Cosa L’ha aiutata nella gestione della malattia e della vita quotidiana? ¨ sì ¨ no 5a) Se sì, di cosa?
6 Le illustrazioni L’hanno aiutata a comprendere il testo? ¨ molto buone ¨ buone ¨ incomplete ¨ nulle ¨ sì ¨ in parte ¨ no
4 Dall’opuscolo che risposte ha ottenuto alle Sue domande . . . . . . sul meccanismo generale con cui si sviluppa un cancro? ¨ molto buone ¨ buone ¨ incomplete ¨ nulle . . . sul Suo tipo di cancro?
¨ L’ho scaricato da Internet ¨ Altro ¨ Desidero abbonarmi alla newsletter della Lega contro il cancro
¨ Studio medico ¨ Ospedale ¨ A un evento pubblico (giornata del cancro della pelle, bus della prevenzione, ecc.)
LSC / 5.2025 / KRE
¨ Lega cantonale contro il cancro ¨ Lega svizzera contro il cancro
Ho ricevuto l’opuscolo da:
¨ uno specialista ¨ interessato/a al cancro
Sono ¨ una persona ammalata ¨ una persona vicina (parente, amico/a)
Età Sesso Lingua madre
Dati personali
10 Su quale altro tema dovrebbe esserci un opuscolo?
9 Ha altri suggerimenti?
Secondo Lei, i caratteri del testo erano... ¨ troppo piccoli ¨ giusti ¨ troppo grandi
¨ troppo poche ¨ giuste ¨ troppe 8
E-mail: erano . . . erano . . . amico/a)
Effngerstrasse 40 Casella postale 3001 Berna
Redazione informazioni sul cancro
Lega svizzera contro il cancro
Secondo Lei, fotografe e illustrazioni erano...

