Rassegna stampa 4 luglio 2014 def

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Rassegna Stampa



ECONOMIA E MERCATI INFORMAZIONI D’ORO SOLE 24 ORE INFORMAZIONI D’ORO LA REPUBBLICA INFORMAZIONI D’ORO

4 Luglio 2014

Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 4 Luglio 2014 Oro, nuovi fattori ribassisti: Polyus Gold decreta il ritorno dell'hedging Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 2 Luglio 2014 La richiesta dei commercianti "Incentivi fiscali per usare il Pos" Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 1 Luglio 2014

FISCO SOLE 24 ORE Estensione degli obblighi antiriciclaggio, amministrativi e fiscali per gli IL GIORNALE DI VICENZA La guerra del Pos diventa una farsa «Zero sanzioni» IL GIORNALE DI VICENZAFISCO. Le opposizioni all´attacco del governo Pos obbligatorio, debutto nel caos: categorie in rivolta LA REPUBBLICA Pagamento con il pos in tutti negozi. Ma l’obbligo è a metà

COMPRO ORO CAMPANIANOTIZIE.COM montecorvino pugliano, arrestati due pluuripregiudicati per una rapina ad un compro oro SOLE 24 ORE Le chiavi della normativa SOLE 24 ORE Riforma compro oro / Obblighi antiriciclaggio SOLE 24 ORE Riforma compro oro / I Compro Oro come gli operatori professionali SOLE 24 ORE Riforma compro oro / Tracciabilità

SETTORE E MODA LA GAZZETTA DEL MAZZOGIORNO «I nostri nuovi clienti sono croceristi». Gioiellerie chiuse il sabato pomeriggi L’ORAFO Rosato day, un bracciale in omaggio PAMBIANCONEWS Brioni, una linea di gioielli per lui LA REPUBBLICA Abiti e gioielli. le relazioni pericolose a (a prova di kitsh) CORRIERE DELLA SERA Le attenzioni di Clessidra e dei russi di Vtb per Stroili Oro GIOILLIS Il cerchio magico di Bibigì GIOILLIS De Beers accende la luce L’ORAFO L’omaggio di Dexter Milano a Sofia Loren PAMBIANCONEWS Stroili Oro, i fondi si fanno avanti GIOILLIS Gioielli, passione bestiale L’ORAFO Rolex, cinque premi eco solidali CORRIERE DELLA SERA Russia, arriva il «Putinphone»: il cellulare da 3.200 euro in oro PAMBIANCONEWS Trussardi debutta negli orologi con Morellato GIOILLIS Festa digital per Van Cleef &Arpels DELUXE BLOG Orologio Cuervo y Sobrinos Historiador Racing GIOILLIS L’Anima d’argento di Chantecler L’ORAFO Et Voilà, l’argento di Chantecler LA REPUBBLICA Arriva “SilverEver2 così Christofle allunga la vita all’argento LA REPUBBLICA Damiani fa ”novanta” e punta sull’Asia LA REPUBBLICA Bulgari con lucea un inno al sole LA REPUBBLICA La nuova alleanza di Morellato con gruppo Tnwc


CORRIERE DELLA SERA GIOILLIS L’ORAFO LA REPUBBLICA

Passi avanti verso l’Alta gioielleria Parigi è cool con White Bird Nuovo Consiglio Direttivo per Federpietre Kering rilancia Pomellato e apre a Damiani per il 18%

CRONACA CORRIERE DELLA SERA New York, refurtiva all’asta. Ma è «solo» moneta virtuale

Rassegna in collaborazione con


Economia e Mercati

Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 4 Luglio 2014 Venerdì 04 Luglio 2014 Scritto da FX Empire Giovedì il mercato aurifero si muove al ribasso per la maggior parte della sessione, ma nel corso della giornata il massiccio supporto sottostante consente al mercato di rimbalzare e di chiudere in prossimità dei 1320$. La mossa stampa un martello, pertanto riteniamo che il prezioso sia intenzionato a muoversi ulteriormente al rialzo puntando alla maniglia dei 1400$. A fronte di ciò, considereremo ogni pullback come un’ottima opportunità d’acquisto e continueremo ad essere rialzisti nei confronti del mercato. Per quanto riguarda la vendita, non abbiamo nessuno scenario che la suggerisca.


Oro, nuovi fattori ribassisti: Polyus Gold decreta il ritorno dell'hedging di Sissi Bellomo04/07/2014 I dati sull'occupazione negli Usa, migliori delle attese, hanno bruscamente interrotto il rally dell'oro, riportando sotto 1.310 dollari l'oncia le quotazioni che martedì. si erano spinte ai massimi da tre mesi superando 1.330 $. Ma non è soltanto il recupero dell'economia americana ad esercitare un'influenza negativa sul lingotto. All'orizzonte si stanno infatti affacciando nuovi fattori ribassisti, che nel medio periodo rischiano di pesare parecchio sul mercato. Cina e India, i due maggiori consumatori di oro, stanno adottando misure che preludono a un'ulteriore frenata delle importazioni: nel primo caso è la stretta sul commodity financing che secondo stime autorevoli potrebbe ridurre di 400 tonnellate gli acquisti all'estero, mentre nel secondo caso è la banca centrale che sta approntando un'operazione sulle riserve auree con il potenziale effetto di attenuare l'import di lingotti. Un altro elemento ribassista arriva dal fronte delle minerarie: ieri la maggiore società aurifera russa, Polyus Gold, ha decretato il ritorno all'hedging, mediante un insieme complesso di operazioni che secondo gli analisti potrebbe essere copiato da altri produttori. Il «Programma strategico di protezione dei prezzi» annunciato da Polyus è la più grande operazione di hedging da almeno 15 anni, ma replica solo in parte le operazioni vecchio stile, che consistono nel vendere la produzione in anticipo per garantirsi un prezzo bloccato: una pratica molto diffusa negli anni '90, ma abbandonata nel decennio successivo sull'onda del clamoroso rally dell'oro. Le vendite forward, chiarisce Polyus, riguardano 310mila once, che saranno cedute nei prossimi due anni a 1.321 $ per finanziare lo sviluppo della miniera Natalka in Siberia orientale. La seconda parte del piano, definita di «stabilizzazione delle entrate», riguarda altre 2,52 milioni di once fino al 2018 ed è invece attuata mediante contratti derivati («zero-cost collars») con cui la società, pur proteggendosi da eventuali ribassi sotto 1.375 $, riesce in parte ad approfittare anche in caso di apprezzamento dell'oro. Benché sia possibile che Polyus trovi un certo numero di emulatori e nonostante qualche produttore l'abbia preceduta (tra questi Petropavlovsk, che giocando d'anticipo ha guadagnato parecchio) un ritorno all'hedging su larga scala è comunque improbabile. I fondi di investimento, interessati ad avere attraverso le società aurifere una piena esposizione alle fluttuazioni dell'oro, esercitano forti pressioni sui big del settore perché non si lascino tentare. Più verosimile è la prospettiva di un calo delle importazioni aurifere in Cina (fenomeno del resto già osservabile). A stimare una riduzione fino a 400 tonnellate, ossia del 22%, è Philip Klapwijk, direttore di Precious Metals Insight: quello che aveva curato per il World Gold Council la prima ricerca che evidenziava le dimensioni del gold financing: 1.000 tonnellate di oro importate tra il 2011 e il 2013 solo come collaterale a garanzia di finanziamenti (si veda Il Sole 24 Ore del 16 aprile). Ora Klapwijk parla di «oltre 2mila tonnellate negli ultimi 4 anni», anche se ammette che una parte potrebbero anche essere finite in segreto nei caveaux della banca centrale. Sul mercato dell'oro aleggia infine un'operazione allo studio della Bank of India, che consiste nel sostituire con lingotti "Good Delivery" presso la Bank of England una parte delle riserve auree custodite in patria. Queste, di qualità inferiore, verrebbero vendute sul mercato interno, diminuendo la necessità di importare.


Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 2 Luglio 2014 Mercoledì 02 Luglio 2014 Scritto da FX Empire

Martedì il mercato aurifero apre in un gap rialzista, ma nel corso della giornata inverte la sua rotta stampando una stella cadente. A fronte di ciò, riteniamo che la maniglia dei 1330$ continuerà ad offrire una significativa resistenza, tuttavia, non escludiamo la possibilità di assistere ad una rottura al rialzo. In uno scenario a lungo termine saremo certamente rialzisti nei confronti del prezioso, tuttavia ci sembra opportuno ricordare come, nella giornata di giovedì, verrà rilasciato il rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi, pertanto, al momento non siamo intenzionati ad investire nel mercato.


>Ă ƌŝĐŚŝĞƐƚĂ ĚĞŝ ĐŽŵŵĞƌĐŝĂŶƚŝ Η/ŶĐĞŶƚŝǀŝ ĨŝƐĐĂůŝ ƉĞƌ ƵƐĂƌĞ ŝů WŽƐΗ STEFANO PAROLA «A IUTO, arriva il "Pos" obbligatorio », lamentano commercianti e artigiani torinesi. Da oggi dovranno offrire la possibilità di pagare con bancomat e carte di credito per cifre superiori ai 30 euro. «Per le nostre imprese sarà solo una spesa in più», taglia corto Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino. E pure la Confesercenti provinciale accusa: «Benzinai e tabaccai dovranno sopportare costi proibitivi». Il guadagno delle tabaccherie, per esempio, è composto soprattutto da aggi: incassano il 10 per cento sulle sigarette, l'8 sui giochi, il 4,5 sulle marche da bollo e così via, fino agli 1,85 euro fissi sul bollo auto. Quote «bassissime » secondo Alberto Alberetto, presidente di Assotabaccai Torino, che verrebbero erose dalle commissioni bancarie. Anzi, «sui bolli lavoriamo in perdita», dice il leader di categoria. I benzinai? Ricavano il 2,5Ͳ3 per cento del costo della benzina e il "Pos" incide per lo 0,5Ͳ0,6 per cento, cui vanno aggiunti 10Ͳ20 euro al mese per la macchinetta. Risultato: «Per un impianto medio — sottolinea Gianni Nettis, presidente della Faib — i costi bancari oscillano fra i 5 e i 7 mila euro l'anno ». Gli edicolanti sono più tranquilli: difficile comprare per più di 30 euro di giornali. L'unica eccezione riguarda gli abbonamenti Gtt, che superano la soglia. E poi ci sono i venditori dei mercati: «Gran parte non ha ancora il "Pos", perché è difficile che lo scontrino superi i 30 euro», racconta Johnny Iorio, presidente di AnvaͲ Confesercenti. Per tutti questi motivi, il presidente di Confesercenti Torino Stefano Papini chiede di «intervenire subito a favore degli esercizi a basso margine. Meglio percorrere la strada degli incentivi fiscali per imprese e consumatori che usano la moneta elettronica». Molto più allarmati gli artigiaͲ ni: «A Torino la novità interessa il 68 per cento delle imprese del settore», fa notare Dino De Santis, leader provinciale di Confartigianato. Migliaia di parrucchieri, idraulici, falegnami dovranno adeguarsi sostenendo «uncostomediodi1.200eurol'anno ». È vero, per ora le sanzioni non esistono. Però, sottolinea De Santis, «chi non lo acquisterà rischierà di perdere clienti o di ritrovarsi in situazioni di conflitto». 01 luglio 2014


Oro Analisi Tecnica Previsioni per il 1 Luglio 2014 Martedì 01 Luglio 2014 10:35 Scritto da FX Empire Lunedì il mercato aurifero si muove leggermente al ribasso ad inizio sessione, ma nel corso della giornata inverte la sua rotta rompendo al di sopra dei 1325$. La mossa offre ottime opportunità di acquisto poiché riteniamo che il prezioso finirà col testare la maniglia dei 1400$. A fronte di ciò, siamo fortemente rialzisti nei confronti del mercato, pertanto prenderemo in considerazione la possibilità di comprare piccole posizioni di volta in volta. Detto questo, i grafici a breve termine mostrano la presenza di un cospicuo numero di acquirenti intenzionati ad investire nel metallo giallo ad ogni pullback.


>Ă ƌĞƐƵƌƌĞnjŝŽŶĞ ĚĞŝ ĚŝƐƚƌĞƚƚŝ ŝŶĚƵƐƚƌŝĂůŝ Ěŝ ŶƵŽǀŽ ŵŽƚŽƌĞ ĚĞůůΖĞdžƉŽƌƚ Costruzione, moda, alimentare stanno vendendo bene e si muove anche il settore elettrodomestici L'EFFETTO distretto esiste ancora e resiste. E sostiene l'export italiano con ritmi straordinari che fanno ben sperare, se è vero che i due terzi dell'aumento delle esportazioni del primo trimestre di quest'anno si devono proprio a queste aree di eccellenza del Paese, come si dice. Benché tradizionalmente pesino meno di un quarto sul totale del made in Italy piazzato all'estero. Cosa significa questo? Che tutti gli sforzi delle aziende dei distretti sono sull'export. Perché il mercato interno è distrutto dalla crisi, i consumi non rialzano la testa, il cavallo dell'economia non beve. E così quel miliardo e 100 milioni in più messo a segno dall'export "geografico" (su 1,7 miliardi totali) tra gennaio e marzo, come quantificato dal monitor di Intesa Sanpaolo appena uscito, è un balsamo. In termini percentuali siamo a un +5,4% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Meno di quanto fatto segnare alla fine del 2013. Ma con un procedere incalzante, quasi catartico. Si è risvegliata l'oreficeria di Valenza e Arezzo, la concia di Arzignano, l'occhialeria di Belluno, le piastrelle di Sassuolo, la rubinetteria e il pentolame di Lumezzane. Soprattutto sono usciti dal torpore i tre più importanti distretti del tessileabbigliamento (Prato, Como e Biella) e le due principali aree del legnoͲarredo (Brianza e Livenza e Quartier del Piave). I nuovi mercati galoppano verso il bello e il ben fatto italiano, altra notizia positiva, trainati da Emirati Arabi, Hong Kong, Cina e Corea del Sud. Mentre quelli tradizionali tornano a comprare e rassicurare, su tutti Svizzera, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, nonostante l'euro forte e la crisi ucraina che deprime invece gli acquisti russi. I distretti italiani meglio delle aree "non distrettuali"? Non solo. Meglio anche dell'intero tessuto manifatturiero italiano. E meglio dell'export tedesco (appena +1,5%) e francese (+0,6%). Non sembra quasi vero. Speriamo che duri. 28 giugno 2014


Fisco ƐƚĞŶƐŝŽŶĞ ĚĞŐůŝ ŽďďůŝŐŚŝ ĂŶƚŝƌŝĐŝĐůĂŐŐŝŽ͕ ĂŵŵŝŶŝƐƚƌĂƚŝǀŝ Ğ ĨŝƐĐĂůŝ ƉĞƌ Őůŝ ŽƉĞƌĂƚŽƌŝ ĚĞů ŵĞƌĐĂƚŽ ĚĞůůΖŽƌŽ Ěŝ EƵŶnjŝŽ ZĂŐŶŽ1 luglio 2014 Dagli emendamenti presentati in Commissione sul testo base (ddl n. 237) in materia, si scorge subito che quelle che dovevano essere delle correzioni e/o integrazioni alle disposizioni iniziali diventeranno delle vere e proprie implementazioni normative a cui il settore dovrà sottostare. Infatti, tutti coloro che commerciano oggetti d'oro finiti usati, rottami, cascami e materiale gemmologico usato nonché li cedono a fonderie o ad altre aziende specializzate nel recupero di metalli preziosi, saranno tenuti ad iscriversi in un registro telematico da istituirsi presso le CCIAA competenti per territorio. Ciò dovrà avvenire sia per quei soggetti che esercitano l'attività in forma prevalente (Compro Oro, banco metalli, ecc.) sia per quei soggetti che la esercitano sotto forma di permuta, quale attività occasionale ai sensi dell'art. 67 comma 1, lettera i) del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al Dpr n. 917 del 22/12/1986, o quale attività secondaria rispetto a quella prevalente di oreficeria o di gioielleria. Ai fini, però, dell'iscrizione a tale registro gli operatori, a seconda se "Compro Oro" o "Gioiellieri", esercenti, i primi, l'attività di commercio di oggetti preziosi usati, rottami, ecc., in via prevalente, e i secondi, in modo occasionale e/o secondaria, dovranno possedere diversi requisiti specifici, oltre a quelli di base comune che sono: requisiti di onorabilità di cui agli artt. 108, 109 e 161, co.2, del TUB; superamento di un apposito esame di idoneità; possesso della licenza di cui all'art. 127, R.D. n. 773 del 18/06/1931 (TULPS), che subisce, nel suo seno, delle modificazioni con l'introduzione delle parole: "cascami, rottami, prodotti finiti di gioielleria usati e materiale gemmologico". Cioè, mentre per gli operatori commerciali (persone fisiche o società) "Compro Oro", sarà, necessariamente obbligatoria, una determinata forma giuridica (s.p.a., s.a.p.a., s.r.l. Ͳ ad eccezione di quella di cui all'art. 2463Ͳbis del c.c., ecc. e con capitale sociale non inferiore a quello minimo previsto per ogni tipologia di società), con oggetto sociale specifico e capitale sociale interamente versato per almeno Euro 60.000, per l'esercizio, e/o la continuazione, dell'attività di acquisto e vendita di oggetti preziosi usati effettuata dai "Gioiellieri e Orefici" in forma di occasionale o secondaria, non sarà necessario osservare tali prescrizioni; questi soggetti, infatti, potranno continuare lo svolgimento di tale attività di impresa mantenendo esattamente la medesima forma giuridica assunta in precedenza anche in veste di ditta individuale. Oltre a tutto ciò, chi esercita, in forma prevalente, il commercio di oggetti d'oro finiti usati, rottami, materiale gemmologico usato, dovrà assolvere i requisiti di onorabilità in capo agli amministratori, ai partecipanti al capitale e ai loro dipendenti con funzioni tecniche commerciali, nonché effettuare la comunicazione di inizio o svolgimento dell'attività all'Unità di Informazione Finanziaria – UIF – presso Banca d'Italia. L'efficacia, a valere per tutti, invece, per l'iscrizione al registro è condizionata dallo svolgimento periodico di corsi di formazione e aggiornamento e alla stipula di una polizza di assicurazione della responsabilità civile per i danni arrecati per l'esercizio dell'attività d'impresa. Sotto il profilo antiriciclaggio, verranno estese a tutti gli operatori di cui al ddl n. 237 e suoi emendamenti, ivi inclusi coloro che esercitano attività di fusione e di intermediazione (art.2, co.6, emendamenti al ddl n. 237), con il comma 4, dell'art. 2, del Ddl n. 237, le disposizioni relative agli obblighi di adeguata verifica della clientela, delle registrazioni delle operazioni con le relative segnalazioni di operazioni sospette di cui


agli artt. 15, 36 e 41 del Dlgs n. 231/07. Inoltre, per i soggetti in questione, diventerà obbligatorio dichiarare, come già previsto dall'art. 1, co. 2, della legge 7/2000 per gli operatori professionali in oro (operazioni di oro da investimento e/o materiale d'oro pari o superiori ad euro 12.500), le operazioni di compravendita di oggetti preziosi di oro e materiale gemmologico usati di valore pari o superiore a euro 1.000. Da ciò scaturisce, evidentemente, che tali disposizioni estenderanno gli obblighi di cui al Capo I e Capo II del Titolo II del Dlgs n. 231, art. 15 e 36, nonché le dichiarazioni riferite a euro 1.000 di cui sopra, anche a quei soggetti (fonderie, banco metalli, ecc.) che si occupano di lavorazione e fusione dei metalli preziosi sotto forma di Operatori Professionali in oro di cui all'art. 1, co. 3, Legge 7/2000. L'estensione delle disposizioni per il contrasto al riciclaggio in capo a questi ultimi soggetti, abbinata all'abbassamento della soglia minima prevista (operazioni pari o superiori a euro 1.000) per le dichiarazioni da effettuarsi all'UIF, potrebbe generare, ancor di più, rispetto a quanto già lamentato dalle Autorità (UIF – GdF Nucleo polizia valutaria,ecc.) destinatarie delle stesse, un eccesso di segnalazioni superflue che correrebbero il rischio di intasare ulteriormente gli archivi, rendere meno efficaci le attività di contrasto al fenomeno con il conseguente snaturamento delle finalità perseguite dalla normativa antiriciclaggio. Prova di tutto ciò è il comportamento adottato dagli operatori in causa finalizzato alla creazione di barriere difensive volte ad evitare contestazioni di sorta. In materia fiscale IVA viene confermata in fase emendativa l'applicazione dell'art. 17, co. 5, del Dpr 633/72 (reverse charge) per le cessioni a fonderie, per il recupero chimico del materiale ivi contenuto, di oggetti preziosi usati anche contenenti pietre preziose, rottami, cascami, materiale gemmologico usato ed altri prodotti finiti di gioielleria usati. Nel caso in cui, tali oggetti fossero ceduti ad altri operatoti e/o ad ulteriore consumo si applica quanto previsto dall'art. 36 del Dl 23 febbraio 1995 n. 41, convertito in legge n. 85 del 22/03/1995.


martedì 01 luglio 2014 IL CASO. Gli artigiani e i professionisti vicentini trovano la via d´uscita

>Ă ŐƵĞƌƌĂ ĚĞů WŽƐ ĚŝǀĞŶƚĂ ƵŶĂ ĨĂƌƐĂ ͨ ĞƌŽ ƐĂŶnjŝŽŶŝͩ Federico Murzio Ma da Confartigianato arrivano le critiche più dure De Lotto: «Le aziende dovranno sborsare fino a 400 euro l´anno senza usare mai lo strumento» L´obbligatorietà del Pos fa discutere artigiani e professionisti È iniziata la guerra dei Pos. E, come spesso succede nel Belpaese, il conflitto si trasforma in melodramma e quest´ultimo in farsa. Sono trascorse ventiquattro ore dell´entrata in vigore della norma che obbliga artigiani, professionisti, commercianti ad accettare pagamenti col bancomat per importi superiori ai 30 euro. Solo ventiquattro ore ma abbastanza per causare l´alzata di scudi delle categorie economiche che prevedono un aumento dei costi bancari. Una legge che, manco a dirlo, suscita prima interrogativi, poi rabbia. Eh sì, perché se lo spirito del provvedimento è circoscrivere l´evasione fiscale riducendo al minimo l´uso del contante aumentandone la tracciabilità, la normativa non prevede sanzioni per coloro che tra esercenti o fornitori di servizi non si forniscono di Pos. Tutto qui? Nemmeno per sogno. Da un lato infatti si potrà ancora pagare in contanti fino a 990 euro, dall´altro, l´obbligatorietà della legge si riduce alla possibilità per i clienti di saldare col bancomat. Sullo sfondo il dubbio più grande di tutti: sarà sufficiente arruolare il Pos per combattere l´evasione? QUI ARTIGIANI. I più critici sul provvedimento sono gli artigiani. Ve lo immaginate un esercito d´idraulici, elettricisti o falegnami girare con un Pos cordless, per esempio? Se voi fate fatica in questo sforzo di fantasia, loro ancora di più. «Le aziende sborseranno in media 400 euro l´anno anche senza usare mai lo strumento, tra canone e commissioni Ͳ afferma Pietro De Lotto, direttore di Confartigianato Vicenza Ͳ. Il sistema farà fluire nuovo denaro alle banche, senza tener conto del fatto che in molti settori la tracciabilità dei pagamenti è già assicurata. Nessuno ha pensato poi agli anziani, che preferiscono il contante perché spesso in difficoltà con codici bancomat o diffidenti verso le carte di credito». «È impensabile rendere obbligatorio il Pos con i costi aggiuntivi che il sistema bancario sta applicando attualmente», rincara la dose Paolo Monaco direttore di Cna Vicenza, che aggiunge: «Le imprese artigiane necessitano di un regolamento diverso perché il Pos non può incidere su costi e margini aziendali Ͳ aggiunge Monaco Ͳ. Bisogna creare le condizioni perché uno strumento utile non rappresenti un nuovo costo a carico dell´azienda. Serve un accordo in tal senso con gli istituti di credito. Se le questioni tecniche si possono risolvere, non così il fatto che per ora il Pos è una spesa in più per l´artigiano». INCOGNITE. «È una legge che scarica il problema nel rapporto tra cliente e commerciante Ͳ osserva Vincenzo Tamborra, presidente di Confesercenti Vicenza Ͳ. Fortunatamente il diritto al pagamento è salvaguardato. Indipendentemente dalla presenza del Pos, infatti, il negoziante ha il diritto di essere saldato. Di certo per i commercianti è un onere se non saranno chiariti tutti gli aspetti legati alle commissioni bancarie sull´incasso». Sulla stessa linea è anche Confcommercio. «Non siamo contrari all´istituzione obbligatoria del Pos, restano però aperte alcune questioni Ͳ riflette Paolo Maran responsabile dei Servizi fiscali di Ascom Vicenza Ͳ. Ricordiamoci poi che il provvedimento interessa solo i pagamenti con carte di debito, cioè il bancomat, e non con le carte di credito tradizionali. Lavoreremo per evitare che il


provvedimento del Governo danneggi sia il consumatore sia il negoziante». Vuoi perché generalmente i loro clienti difficilmente s´affrettano a saldare i conti, sul fronte dei professionisti, Pos o non Pos, poco cambia. «Già oggi il 95% della nostra utenza paga tramite bonifici, mentre il restante 5% preferisce gli assegni Ͳ commenta Fabio Mantovani, presidente dell´Ordine degli avvocati Ͳ. Se è una norma antiͲ evasione, i nostri guadagni sono già tracciabili anche senza Pos. È un´iniziativa positiva sotto molti aspetti, ma lascia altrettanti dubbi perché è imposta indiscriminatamente a tutti».


martedì 01 luglio 2014

&/^ K͘ >Ğ ŽƉƉŽƐŝnjŝŽŶŝ ĂůůDzĂƚƚĂĐĐŽ ĚĞů ŐŽǀĞƌŶŽ WŽƐ ŽďďůŝŐĂƚŽƌŝŽ͕ ĚĞďƵƚƚŽ ŶĞů ĐĂŽƐ͗ ĐĂƚĞŐŽƌŝĞ ŝŶ ƌŝǀŽůƚĂ «Senza multa, niente bancomat» Cresce l´uso delle carte di credito Parte nel segno di critiche e polemiche il debutto del Pos obbligatorio per i pagamenti sopra i 30 euro per imprese, artigiani e professionisti. Si tratta di una platea di circa 1,5 milioni di soggetti che da ieri devono accettare il pagamento con moneta elettronica. Anche se si tratta di una norma depotenziata: nessuna sanzione è infatti prevista per gli inadempienti. Una possibilità immediatamente sfruttata da molti che ieri ammettevano semplicemente che in mancanza di multe nessuno avrebbe mai installato il bancomat. Ma su questo tema ieri è montato lo scontro politico con voci che si levano, soprattutto dall´opposizione, a sostegno delle lamentele delle categorie, per nulla contente di dover sostenere costi aggiuntivi. Per un´azienda con 100 mila euro di ricavo annuo, tra canone mensile, canone annuale e percentuale di commissione sull´incasso, la spesa media annua sarà di 1.200 euro, come calcola la Cgia che chiede che i costi di commissione siano abbattuti. E sottolinea: «Rischia di essere uno strumento inutile, la lotta all´evasione va combattuta con altri mezzi». Ma i consumatori sono sul piede di guerra. E il Codacons lancia un invito ai consumatori: «Non pagate con denaro contante chi non ha istallato il Pos. Fatevi mandare il conto a casa, in modo da scegliere in un secondo momento la modalità migliore per saldare il conto». Anche se il fornitore è inadempiente, infatti, non viene meno l´obbligo di pagare il conto. Sul terreno politico lo scontro è aperto. Il Movimento 5 Stelle si schiera con le categorie. Scrive su Facebook il viceͲpresidente della Camera Luigi Di Maio: «Io sto con i commercianti». Per la presidente di Fratelli d´Italia, Giorgia Meloni, si tratta di un regalo alle banche mentre anche il Nuovo Centrodestra invita il governo a «negoziare con il sistema creditizio la gratuità della moneta elettronica eliminando il costo di transazione del Pos». Lo scambio può riguardare da un lato gli incentivi all´uso dei pagamenti elettronici e dall´altro il risparmio per le banche sugli oneri di gestione. La Confcommercio chiede invece di attivare al più presto «tavoli di confronto con le organizzazioni d´impresa per ridurre il peso delle commissioni». Resta il fatto che è in aumento il numero di italiani che utilizzano le carte di credito: nel 2013 sono cresciuti del 4%.


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Data 27 Giugno 2014


Compro Oro


>Ğ ĐŚŝĂǀŝ ĚĞůůĂ ŶŽƌŵĂƚŝǀĂ 01/07/2014

Punto per punto, le zone d'ombra del settore dei compro oro, analizzate negli ultimi anni, sono appena uscite dalla X Commissione Industria del Senato e stanno per approdare in Aula; nei prossimi mesi dovrebbe arrivare la certezza di una legge in materia. Si tratta, infatti, di un Ddl troppe volte rinviato. Certo è che negli ultimi anni, soprattutto a cavallo tra il 2011 e il 2013, i Compro oro hanno attirato l'attenzione di cittadini, stampa e (in particolare) forze dell'ordine, vista la capillarità e l'anomala espansione del fenomeno. Oggi, dopo un iter burrascoso dovuto, soprattutto, alle lacune concernenti la materia e alle interruzioni obbligate dai cambi governativi (che hanno interrotto i lavori parlamentari), il cammino del Ddl 237 è alle battute finali con l'introduzione di nuovi obblighi per gli intermediari e nuove garanzie per i clienti e operatori. Equiparazione dei Compro oro agli operatori professionali, estensione delle norme antiriciclaggio e introduzione del "Borsino dell'usato" sono le chiavi della normativa, analizzata anche sotto il profilo giuridico (si veda l'articolo di Nunzio Ragno, tributarista e presidente di Antico, l'Associazione nazionale tutela compro oro)


01/07/2014

ZŝĨŽƌŵĂ ĐŽŵƉƌŽ ŽƌŽ ͬ ŽƌƐŝŶŽ ĚĞůůΖƵƐĂƚŽ

Altra novità tanto attesa dai cittadini che hanno intenzione di sbarazzarsi dell'oro inutilizzato è l'introduzione del borsino, che, nel testo licenziato dalla X Commissione Industria al Senato è istituito presso le Ciaa e la cui denominazione è «borsino dei metalli preziosi usati e del materiale gemmologico usato». Tale borsino verrà aggiornato quotidianamente sulla base della quotazione media dei metalli preziosi registrata il giorno prima, e pubblicato sul portale nazionale e sui portali web delle Camere di commercio competenti per territorio. A questo si affianca l'introduzione dell'obbligo, per i Compro oro di esporre i prezzi sia all'interno che all'esterno dell'attività, con relativo valore di acquisto.


01/07/2014

ZŝĨŽƌŵĂ ĐŽŵƉƌŽ ŽƌŽ ͬ KďďůŝŐŚŝ ĂŶƚŝƌŝĐŝĐůĂŐŐŝŽ

Questi accorgimenti sono fondamentali, nell'ottica del legislatore, per contrastare un fenomeno che, come le cronache denunciano da tempo, va di pari passo con il commercio dell'oro usato: quello del riciclaggio di denaro frutto di attività illecite (come lo spaccio di droga). Occorre ricordare, infatti, come spesso in passato i Compro oro abbiano attirato la clientela con prezzi di acquisto superiori a quelli di mercato e, grazie alla connivenza dei cedenti, abbiano sostenuto in questo modo il cosiddetto "costo del riciclaggio". Adesso, con le norme in discussione al Parlamento, quest'attività sarà ostacolata dall'estensione del Dlgs 231/2007 (Legge antiriciclaggio) che imporrà agli operatori l'obbligo di registrazione (art. 36) e quello di adeguata verifica (art. 15), che equipara i Compro oro agli altri "operatori finanziari"; in aggiunta all'art. 41 (segnalazione di operazioni sospette).


01/07/2014

ZŝĨŽƌŵĂ ĐŽŵƉƌŽ ŽƌŽ ͬ / ŽŵƉƌŽ KƌŽ ĐŽŵĞ Őůŝ ŽƉĞƌĂƚŽƌŝ ƉƌŽĨĞƐƐŝŽŶĂůŝ

Abbattuta la barriera più opaca: quella che separava i Compro oro dagli operatori professionali. I primi, per operare erano sottoposti solo all'approvazione della Questura competente nel territorio di appartenenza, in base all'articolo 127 del Testo unico di pubblica sicurezza (Tulps), una legge del 1931 che, al Capo V, regola appunto alcune classi di "rivenditori". Diverso il discorso per gli operatori professionali, sottoposti agli obblighi normativi dettati dalla legge 7 del 2000 «Nuova disciplina dell'oro» e autorizzati a operare dalla Banca d'Italia. Tali operatori, fino a oggi, sono banche e altri soggetti autorizzati. Con la nuova legge anche i Compro oro saranno sottoposti ai dettami Legge 7/2000.


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Settore e Moda II I BARI CITTÀ

Venerdì 4 luglio 2014

SHOPPING

L’ASSOCIAZIONE DEI CONSUMATORI Il Codacons gela l’ottimismo degli operatori della moda: «Il bilancio finale sarà negativo, con un meno 10-12% rispetto al 2013»

LA STAGIONE DELLE SVENDITE

Sconti a partire dal 50 per cento da domani la corsa ai saldi

I negozianti sono pronti al tutto esaurito: «I clienti hanno in tasca il bonus taglia Iperf» ANTONELLA FANIZZI l Inutile negarlo: qualcuno l’affare lo ha già concluso e messo in bella mostra. L’abito, la borsa, i sandali acquistati nei giorni scorsi a prezzi ridotti sono stati persino indossati. Ma è domani il grande giorno. Tutte le vetrine saranno vestite a festa e tappezzate con il numero magico, in grado di attirare la folla dalla provincia e dalle regioni limitrofe. Partono con il meno 50 per cento i saldi che Confcommercio, quest’anno, definisce non di fine stagione bensì di inizio stagione. La recessione continua a mettere in difficoltà la maggioranza delle famiglie che attende il fine settimana per dare il via allo shopping a costi accessibili. Il popolo delle formiche piegate dalle tasse e dalla crisi non ha alternative: in assenza dei ribassi, è impossibile introdurre qualche novità nel guardaroba. Ben lo sanno i commercianti che, in percentuali maggiori rispetto al passato, sono pronti ad accogliere i consumatori offrendo la merce a metà prezzo. «I saldi - dice Sandro Ambrosi, alla guida di Confcommercio di Bari e provincia - rappresentano uno straordinario momento di rilevanza economica e di costume. Un’occasione da sfruttare ancora di più quest’anno dopo un lungo periodi di austerity, forti del bonus “taglia Irpef” di 80 euro che molti

italiani da maggio trovano nelle buste paga e che, secondo le intenzioni, saranno almeno in parte destinati proprio a questi acquisti». È di parere in parte favorevole il Codacons che comunque frena gli entusiasmi dei negozianti. L’associazione che tutela i consumatori opta per la via di mezzo: «I saldi estivi andranno meglio rispetto agli scorsi anni, ma a fine periodo l’andamento delle vendite farà registrare ancora un segno negativo». L’osservatorio dal capoluogo di regione si allarga a tutta la Puglia. «La contrazione degli acquisti da parte dei cittadini sarà più contenuta rispetto agli anni passati, grazie al bonus da 80 euro in busta paga introdotto dal Governo Renzi. Il bonus aiuterà il commercio, contribuendo a contenere il crollo delle vendite, ma non potrà fare miracoli, perché le famiglie baresi e pugliesi preferiranno dirottare i soldi su consumi primari», commenta il presidente Carlo Rienzi. Passando alle cifre, il Codacons ritiene che l’avvio dei saldi sarà migliore del passato, ma che a settembre il bilancio sarà di segno negativo, attestandosi tra il -10% e il -12% rispetto al 2013, con una spesa procapite che non supererà i 79 euro. Al di là dei numeri, i commercianti incrociano le dita confidando nel tutto esaurito. Innanzitutto

LA VIGILIA DEI SALDI Vetrine in allestimento in vista della maratona dei saldi che comincia domani. I negozi resteranno aperti per due domeniche [foto Luca Turi ] .

domenica prossima le luci saranno accese in tutti i quartieri. Per la successiva, quella del 14, le porte saranno aperte certamente nel Murattiano: i megastore del quadrilatero della moda faranno inoltre orario continuato. La vigilia è perciò condita da speranze bipartisan: i clienti che sognano abiti, calzature e acces-

sori a costi ragionevoli, e i commercianti che si augurano di dar fondo alle scorte e soprattutto di far quadrare i conti, spesso in rosso. Le chiusure dei negozi, le saracinesche abbassate accompagnate dalla comparsa degli allarmanti cartelli «affittasi» sono il termometro dello stato di salute di uno dei volani dell’economia cit-

tadina. È utile a questo punto ricordiamo le regole d'oro per le spese consapevoli, al riparo da truffe e raggiri. I saldi vanno dal 5 luglio al 15 settembre. Vanno indicati i prezzi: su tutta la merce in saldo devono essere riportati il prezzo intero, la percentuale di sconto e il prezzo scontato. La merce in saldo deve

LA NOVITÀ AQUILINO, IL PRESIDENTE DEGLI ORAFI DELLA PROVINCIA, SPIEGA: I BARESI VANNO AL MARE, MA IL LUNEDÌ MATTINA ARRIVANO I TURISTI

«I nostri nuovi clienti sono i croceristi» Gioiellerie chiuse il sabato pomeriggio LIA MINTRONE l Da domani, e per i mesi di luglio e agosto, le gioiellerie di Bari saranno chiuse il sabato pomeriggio e aperte il lunedì mattina. La decisione, già in voga da alcuni anni, è stata presa dopo un sondaggio all’interno della categoria. Quando arriva il caldo, si sa che i baresi preferiscono andare al mare o scappare nelle ville di proprietà per tutto il week end. Quindi, per chi stare aperti? D’altronde, il lunedì e il martedì arrivano a Bari le navi da crociera, e sono proprio alcuni crocieristi ad essersi rivelati dei buoni clienti. «Attenzione. Quando parliamo di crocieristi, la massa dei turisti noi a Bari neanche la vediamo, neanche arrivano al porto che già vengono caricati sui pullman e portati nei tour in provincia, ad Alberobello e Castellana Grotte in primis». Chi parla è Giuseppe Aquilino, presidente degli orafi della provincia di Bari e presidente nazionale di Federpreziosi, oltre che proprietario dell’omonima e storica gioielleria in via Sparano. «Quando parliamo di acquirenti crocieristi, ci riferiamo a quella piccola nicchia di turisti che, invece di fare le escursioni in pullman, sceglie di farsi un giro in città in autonomia - dice Aquilino - e per lo più si tratta di russi o comunque di turisti dell’Est. Sono loro che spendono in gioielli e che amano il made in Italy». Questi acquirenti mordi e fuggi, ma dal portafogli generoso, sono quelli che decidono di comprarsi un gioiello di un certo rilievo. Aquilino conferma: «Cercano il prezioso in oro e

pietre, perché le produzioni italiane sono in nostro lavoro e l’ha anche danneggiato. Molti oro a 18 carati. Nei loro Paesi la qualità dell’oro acquirenti, giustamente, non gradiscono l’idea è più bassa, o 14 o 9 carati». di dover rendicontare un acquisto al fisco. I russi non badano a spese. Ma cosa com- Sapete che succede? Chi può, prende un volo prano? «Soprattutto orecchini e pendenti - ri- low cost e va in altri Paesi ad acquistare orologi sponde prontamente il presidente di Fedepre- o gioielli preziosi, ad accezione della Grecia e ziosi - subito dopo gli anelli. In grande crisi, del Portogallo che hanno anche loro il limite invece, i bracciali». Eppure, in molti pensano sul contante. E molti lo fanno anche da Bari». che i «generosi» russi facciano acquisti nelle E, visto che ci siamo, approfittiamo del premaison di gioiellieri francesi. «Le case francesi parato interlocutore per girargli la fatidica fanno fare i loro gioielli dai nodomanda: perché a Bari i negozi stri artigiani di Valenza, Firenchiudono all’ora di pranzo? Perze e Napoli - rintuzza Aquilino ché non è tutto aperto come in loro ci mettono solo il marchio, tante altre città italiane e strama il design è italiano». niere? «Perché da noi non camResta, però, il problema dei mina anima viva all’ora di prancontanti e della nuove legge zo - risponde Aquilino - non c’è sull’uso obbligatorio del Pos. l’abitudine di fare shopping a Gli stranieri non hanno limite quell’ora». per il Pos ma lo hanno per i Ma le abitudini si possono ancontanti, 15mila euro. Il vero che cambiare se si danno buoni problema è per gli italiani motivi per cambiarle. Sapere, quando decidono di acquistare Giuseppe Aquilino per esempio, di andare in centro un oggetto di valore. Noi abe di non avere problemi nel trobiamo il limite di 999 euro ma se, per esempio, vare parcheggio può essere già un ottimo moentriamo in una gioielleria e vogliamo acqui- tivo. Così come pensare a speciali promozioni stare un gioiello con assegno o un bonifico per i clienti della controra. In realtà andrebbe bancario che superi l’importo di 3.600 euro, ripensato il modus vivendi di questa città. «Se dobbiamo dare le nostre generalità al gioiel- ci fosse un regista in grado di sradicare alcune liere. abitudini e creare attrazioni, noi non ci ti«Questo limite è un’assurdità tutta italiana - reremmo indietro, quando c’è da lavorare si dichiara un furioso Aquilino -. In questo caso fanno tutti i sacrifici». Già, ripensare Bari noi siamo obbligati a prendere gli estremi dei all’europea potrebbe essere una sfida per il clienti e a segnalarli all’Agenzia delle Entrate. nuovo sindaco, Antonio Decaro e per la sua Questo provvedimento ha bloccato molto il giunta composta quasi tutta da under 40.

essere separata in modo chiaro da quella venduta a prezzo pieno. I messaggi pubblicitari devono essere presentati in modo non ingannevole per il consumatore. Lo scontrino va conservato: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso.


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ƌŝŽŶŝ͕ ƵŶĂ ůŝŶĞĂ Ěŝ ŐŝŽŝĞůůŝ ƉĞƌ ůƵŝ venerdì, 4 luglio 2014

ƌŝŽŶŝ :ĞǁĞůƌLJ

ƌŝŽŶŝ, marchio di riferimento dell’eleganza maschile nel settore del lusso, lancia una collezione di gioielli per l’uomo. Realizzata in collaborazione con i designer WĂƚƌŝŬ &ƌĞĚƌŝŬƐŽŶ e /ĂŶ ^ƚĂůůĂƌĚ dello studio Fredrikson Stallard di Londra, la linea, ispirata alla sartorialità, si compone di gemelli, fermacravatte e fermacolletti in materiali quali platino con diamanti, oro giallo, oro rosa, oro bianco e argento, che vanno ad ampliare ventaglio degli esclusivi prodotti artigianali firmati Brioni. La collezione sarà disponibile nelle boutique Brioni di Europa, Asia e America a partire da questo luglio.


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Data 04 Luglio 2014


VIVIMILANO

Pagina: Economia Data: 03 Luglio 2014


vetrina — luglio 3, 2014 at 11:12 am

/ů ĐĞƌĐŚŝŽ ŵĂŐŝĐŽ Ěŝ ŝďŝŐŞ

Non ha inizio né fine, per questo è il simbolo del cielo, della spiritualità e della perfezione: il cerchio secondo ŝďŝŐŞ rappresenta anche l’amore, un legame che non s’interrompe. Alla forma del cerchio, semplice ma gradevole all’occhio, s’ispira anche la nuova collezione hŶŝƋƵĞ. La parte centrale è un diamante taglio brillante, da 0,30 carati, circondato da altri brillanti montati come un ornamento che ricorda i merletti usati un tempo. Potrebbe piacere anche a chi possiede già un classico solitario, un anello Riviera o Eternity, ed è alla ricerca di qualcosa di elegante ma non troppo stravagante. Sempre per una giovane donna, magari in carriera, che per questo vuole uno stile sempre elegante essenziale e pulito, facilmente portabile con qualsiasi abbigliamento, Bibigì ha creato la linea dƌĂĚŝƚŝŽŶ. I prezzi degli anelli partono da 1996 euro per la linea Unique e 990 euro per quella Tradizion, ma ci sono anche orecchini e ciondoli in versioni diverse, tutti con la luce inconfondibile dei brillanti. Ecco le foto delle collezioni. '͘E͘


vetrina — luglio 3, 2014

De Beers accende la luce

Quando nel 1947 De Beers inventò lo slogan un diamante è per sempre, si rivolgeva al portafoglio degli uomini e al cuore delle donne. Ed è proprio all’universo femminile che rende omaggio la campagna online Moments in light, dedicata alle donne che brillano nella loro arte. La presentazione a Londra è stata però anche l’occasione per svelare la nuova linea della collezione 1888 Master Diamonds, creata per 125 esimo anniversario dell’azienda. Quattro solitari con diamanti fancy d’eccezione per taglio (Assecher, trillion, radiant), colore e caratura: pietre da 0.68 a 10.10 carati in vivaci tinte di blu e giallo e notevoli toni di grigio e rosa. L.A.


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^ƚƌŽŝůŝ KƌŽ͕ ŝ ĨŽŶĚŝ Ɛŝ ĨĂŶŶŽ ĂǀĂŶƚŝ giovedì, 3 luglio 2014 Sono diversi i fondi in lizza per ^ƚƌŽŝůŝ KƌŽ, il retailer italiano di gioielli i cui azionisti di maggior peso sono rispettivamente con il 31% e il 20% in via indiretta il fondo di Andrea Bonomi /ŶǀĞƐƚŝŶĚƵƐƚƌŝĂů e >Ͳ ĂƉŝƚĂů. La società, contattata da WĂŵďŝĂŶĐŽŶĞǁƐ, ha confermato l’esistenza di negoziati in corso, seppur in fase iniziale. E i pretendenti sarebbero almeno tre, tanto da far pensare che la prossima tappa possa già essere quella delle offerte vincolanti. La compagine dei fondi venditori starebbe pensando a come valorizzare la catena italiana di gioiellerie da 210 milioni di ricavi a fronte dell’interesse di almeno tre soggetti: ůĞƐƐŝĚƌĂ (che nei preziosi si è già aggiudicata Buccellati), ŵĞƌŝƐƋƵĞ (il fondo che in Italia ha rivelato Marlboro Classic e i marchi sportswear ex Moncler) e sƚď ĂƉŝƚĂů, il private equity russo.

^ƚƌŽŝůŝ 'ŝŽŝĞůůŝ ʹ ďƌĂĐĐŝĂůĞ ŝŶ ĂƌŐĞŶƚŽ ĚĞůůĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ /ŶŶŽĐĞŶĐĞ


vetrina — luglio 2, 2014 at 7:17 pm

Gioielli, passione bestiale

La spilla Flamingo di Cartier appartenuta alla Duchessa di Windsor ha fatto storia, come la pantera in tutte le sue versioni. Le tartarughe segrinate e le ali ricamate degli uccelli di Buccellati sono oggetti d’arte. Mentre gli animaletti cartoon style di Van Cleef & Arpels disegnati nel 1954 per un pubblico giovane, diventarono presto dei classici, tanto da indurre Grace di Monaco, Jacqueline Onassis e le signore dell’alta borghesia parigina a collezionarle. Anche il pesce d’oro con la coda flessibile e gli occhi di rubini di Jean Schlumberger è una pietra miliare della gioielleria, che per Tiffany ha disegnato delle splendide conchiglie. E che dire del serpente di Bulgari? Dal 1977 è uno dei soggetti più venduti del marchio. E ancora leoni, rane, orsi, bruchi, granchi e camaleonti: il tema animalier da sempre ispira i grandi gioiellieri (Vhernier, de Grisogono, Leo Pizzo, Chantecler li inseriscono sempre nelle loro collezioni) e conquista le clienti. Per esempio, Diana Vreeland che di moda se ne intendeva (è stata la leggendaria direttrice di ,ĂƌƉĞƌ͛Ɛ ĂnjĂĂƌ ) imponeva ai suoi redattori di inserire un serpente negli articoli e lei stessa indossava gioielli con questa forma. Ma uno dei suoi preferiti era il bracciale zebra in oro, smalto bianco e nero e diamanti, uno dei capolavori di David Webb, la quintessenza della gioielleria americana. E sono tantissimi designer ad essere contagiati da questo tema, persino quelli più all’avanguardia. Ecco una selezione dei più creativi, da tenere d’occhio. Matilde de Bounvilles


ZŽůĞdž͕ ĐŝŶƋƵĞ ƉƌĞŵŝ ĞĐŽͲƐŽůŝĚĂůŝ 02/07/2014 By orafoitaliano Sono cinque, tutti sotto i trent’anni e tutti impegnati in progetti creativi di solidarietà e innovazione. Si tratta dei cinque vincitori dei Rolex Awards for Enterprise 2014, premiati recentemente dalla maison orologiera alla Royal Society, accademia scientifica londinese. Neeti Kailas, indiana, vuole diffondere lo screening della perdita uditiva neonatale; Olivier Nsengimana, ruandese, promuove programmi di riproduzione e rilascio delle gru coronate grigie (in pericolo di estinzione); Francesco Sauro, italiano, sta esplorando le vaste cave di quarzite delle delle montagne al confine tra Venezuela e Brasile; Arthur Zang, camerunense, ha inventato il primo tablet medico africano, per consentire ai medici di operare in aree rurali; Hosam Zowawi, arabo, sta sviluppando test rapidi per rilevare la presenza di batteri resistenti agli antibiotici. Ogni vincitore riceverà 50 mila franchi svizzeri che potrà utilizzare per lo sviluppo del proprio progetto.


Russia, arriva il «Putinphone»: il cellulare da 3.200 euro in oro Il telefonino è placcato d’oro 18 carati e sul retro ha il volto di Putin scolpito. Secondo i media russi ha fruttato all’azienda sei milioni di rubli (più o meno 128.000 euro) di Francesco Tortora Potrebbe diventare uno dei gadget più amati dai milionari russi perché coniuga uno sfrenato lusso a una totale devozione verso Vladimir Putin. Caviar-Perla Penna, oreficeria di origine vicentina che continua a impiegare solo gioiellieri italiani nonostante abbia trasferito il suo quartier generale in Russia, ha lanciato sul mercato dell’ex Unione Sovietica «Supremo Putin», serie limitata di iPhone 5s con il retro placcato in oro 18 carati sul quale è riprodotta l’immagine del capo di Stato russo. Il «Caviar iPhone 5S Supremo Putin», già ribattezzato dalla stampa locale «Putinphone», costa 147.000 rubli (circa 3.200 euro) ed è definito dall’azienda produttrice come «la migliore espressione del patriottismo russo».

Leader generazionale

Come si legge sul sito della società il lavoro per sviluppare il «Putinphone» è certosino: «Ogni iPhone prima viene smontato, poi dorato e messo nella camera PVD per l’applicazione di uno strato di oro dello spessore di 10 micron». Nella parte posteriore del telefonino oltre al volto di Putin è stampato lo stemma russo dell’aquila bicipite e le prime due righe dell’inno nazionale: «È giunto il momento di sentirsi orgogliosi e di prendere una posizione chiara senza inutili chiacchiere - si legge in un comunicato della società che ha lo scopo di promuovere il prodotto - La persona più potente del mondo secondo le riviste Forbes e Time è diventata il simbolo della nuova generazione, leader della volontà e del decisionismo».


Precedenti

Il «Putinphone» non è il primo telefonino in oro prodotto dalla società di origine italiana. Da quando nel 2011 Perla Penna ha lanciato la serie limitata sono già stati montati diversi iPhone in oro, tra cui quelli dedicati a Leonardo Da Vinci, Muhammad Ali e Steve Jobs: «Dopo il montaggio definitivo i telefonini passano una verifica accurata - si legge sul sito della gioielleria - Tutto viene sottoposto alla prova: qualità di collegamento, elementi minuscoli, doratura, cesellatura. Se viene individuata anche una piccola non corrispondenza allo standard, il campione viene rifatto». 2 luglio 2014 | 17:11


dƌƵƐƐĂƌĚŝ ĚĞďƵƚƚĂ ŶĞŐůŝ ŽƌŽůŽŐŝ ĐŽŶ DŽƌĞůůĂƚŽ mercoledì, 2 luglio 2014

dƌƵƐƐĂƌĚŝ Wͬ ϮϬϭϱ

dƌƵƐƐĂƌĚŝ entra nel mercato delle lancette con il 'ƌƵƉƉŽ DŽƌĞůůĂƚŽ. Il gruppo italiano dell’orologeria e gioielleria guidato da DĂƐƐŝŵŽ ĂƌƌĂƌŽ ha infatti stretto un accordo con la griffe del Levriero per la produzione e la distribuzione su scala mondiale di orologi Trussardi, a partire dall’autunno 2014. I segnatempo, tutti Swiss made, comprendono una linea completa per uomo e donna dai tratti puliti e semplici. La collaborazione prevede inoltre, entro fine anno, la creazione di un modello con un movimento meccanico personalizzato Trussardi grazie a uno dei più antichi atelier orologiai svizzeri. “Trussardi – ha commentato dŽŵĂƐŽ dƌƵƐƐĂƌĚŝ, AD del Gruppo Trussardi – è un marchio di lifestyle a 360 gradi che porta la sua identità italiana e la sua tradizione in tutti gli ambiti nei quali è attivo, adesso anche nell’orologeria, mia grande passione”.


news — luglio 1, 2014

Festa digital per Van Cleef &Arpels

Il modo migliore di presentare la prossima collezione di alta gioielleria? Una grande festa. Troppo scontato? No, se ad organizzarla è Van Cleef &Arpels che, attraverso Istagram, ne ha fatto un evento globale e condiviso. Esclusivo ma popolare, quasi un ossimoro. L’iniziativa ha funzionato anche grazie a un’accorta strategia: qualche giorno prima dell’inaugurazione, la maison ha iniziato a stuzzicare i suoi follower postando dei video con protagonista uno splendido smeraldo e come sfondo un pregiato cartoncino bianco. Il giorno dopo la carta, animata, rivela in lontananza un palazzo, un re, una regina, torri e farfalle. E un messaggio: «Domani sveleremo la nostra nuova collezione di alta gioielleria ispirata a una famosa fiaba». Il giorno fatidico, un invito con tanto di data, ora e indirizzo (quello di Instagram, ovviamente) e verso sera il primo post: un fermo immagine del film di Jaques Demy, WĞĂƵ Ě͛ąŶĞ (Pelle d’asino, tratta dalla fiaba di Perrault), con Catherine Deneuve in abito d’oro e corona. Subito dopo un’immagine di Chateau de Chambord, il luogo dove più tardi sarebbe stata presentata la collezione. Ecco rivelato il mistero: la storia racconta di una regina che prima di morire concede al re il permesso di risposarsi a patto che la futura moglie sia più bella di lei. Peccato che nel regno nessuno, eccetto la figlia, possa competere. Per sfuggire a questa sorte la principessa chiede regali di nozze impossibili, compresa una pelle d’asino magica e scappare così mascherata. Il lieto fine ci sarà con l’unione d’amore tra Pelle d’asino e un principe ereditario. Nella notte ancora foto della manifestazione: foreste magiche, specchi incantati, civette, attori e comparse. Il gran finale? Scene da un matrimonio e, per tenere agganciati i follower, scatti ravvicinati alle modelle con i gioielli della collezione. Quella che verrà, perché ancora sul sito di Van Cleef &Arpels, per ora ci sono solo i disegni. Più esclusivo e popolare di così…M.d.B.


KƌŽůŽŐŝŽ ƵĞƌǀŽ LJ ^ŽďƌŝŶŽƐ ,ŝƐƚŽƌŝĂĚŽƌ ZĂĐŝŶŐ Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ martedì 1 luglio 2014 /Ŷ ĞůŽŐŝŽ ĂůůĂ ƉĂƐƐŝŽŶĞ ĚĞů ƉƌĞƐŝĚĞŶƚĞ DĂƌnjŝŽ sŝůůĂ ƉĞƌ ůĞ ĐŽƌƐĞ Ěŝ ƌĞŐŽůĂƌŝƚă Ğ Ěŝ ǀĞůŽĐŝƚă͕ ƵĞƌǀŽ LJ ^ŽďƌŝŶŽƐ ŚĂ ĐƌĞĂƚŽ ů͛,ŝƐƚŽƌŝĂĚŽƌ ZĂĐŝŶŐ͕ ƵŶ ŽƌŽůŽŐŝŽ ƐƉĞĐŝĂůĞ ĐŚĞ ĨĂ ĂƉƉĞůůŽ Ăŝ ǀĞƌŝ ƉŝůŽƚŝ͘

L’ŽƌŽůŽŐŝŽ ƵĞƌǀŽ LJ ^ŽďƌŝŶŽƐ ,ŝƐƚŽƌŝĂĚŽƌ ZĂĐŝŶŐ è dedicato ai partecipanti della ƵĞƌǀŽ ^ŽďƌŝŶŽƐ ƵƉ, il famoso raduno internazionale d’auto d'epoca che si svolge nel cuore delle Alpi. &ĞƌƌĂƌŝ ĂǀĂůĐĂĚĞ͗ ůĞ ĨŽƚŽ ĞƐĐůƵƐŝǀĞ ĚĞůůΖĞǀĞŶƚŽ ŝŶ ^ŝĐŝůŝĂ Questo nuovo prodotto si ispira ai particolari delle vetture storiche con un quadrante inedito, dove il classico gallettone si abbina alla presenza di raggi in stile ruote che fanno intravedere il meccanismo e il movimento del datario. La cassa è in acciaio, con fondello personalizzato "racing". All'interno è alloggiato un movimento ETA 2824Ͳ 2 / SW 200Ͳ1 a carica automatica con una riserva di carica di 38 ore. Sul quadrante a raggiera spiccano le lancette centrali in acciaio con superluminova, il numero di serie e il datario alle ore 3. L’Historiador Racing è prodotto in edizione limitata di 70 pezzi, solo per i piloti della gara. Il marchio è inciso sul retro di ogni orologio con il numero della vettura partecipante all'evento, in programma quest'anno dal 3 al 6 luglio. L'orologio sarà anche in vendita in una versione dedicata ai veri amanti della corsa.

,ŝƐƚŽƌŝĂĚŽƌ ZĂĐŝŶŐ Reference 3195.1RC14 Movimento CYS 5102 Eta 2824Ͳ2 / SW 200Ͳ1, 11 1/2" Automatico Diametro 25.60 mm


Altezza 4.60 mm Riserva di carica 38 ore ETA mvt 25 rubini, SW mvt 26 rubini Frequenza 28'800 Decorazione del rotore con logo inciso "CyS" Funzioni Ore, minuti, secondi centrali e datario Hours, Cassa Acciaio Diametro 40 mm Altezza 10.40 mm Vetro zaffiro curvato tipico degli anni ’50 Impermeabilità 3 ATM Fondo cassa con logo “cys racing” inciso e disegno della ruota a raggiera Quadrante Riproduzione in 3D dei raggi della ruota Logo CyS inciso al centro Anello esterno con ore Sfere Ore e minuti con variante gotica, colore argento con superluminova, secondi centrali colore argento, punta in rosso Cinturino In cuoio Buckle Folding buckle in acciaio Emblema CyS inciso


vetrina — luglio 1, 2014

L’Anima d’argento di Chantecler

Chantecler è il marchio degli innamorati di Capri, delle atmosfere anni Sessanta, del languore tra la celeberrima piazzetta dell’isola e i sentieri che portano ai faraglioni. Ora il brand presenta la nuova collezione Et Voilà Anima e Et Voilà Sautoir. Dato che i gioielli Chantecler sono tra i più apprezzati, vi presentiamo le collezioni complete con immagini e prezzi. Il bello di questa collezione è che non trascura i temi classici che hanno reso famosa la gioielleria di Capri, ma a un prezzo decisamente accessibile. Intendiamoci, non ci sono sconti sulla qualità. Semplicemente è stata seguita un’altra strada, quella di usare in particolare l’argento. La collezione comprende in ogni caso le sagome del galletto, la famosa campanella e il cornetto, cavalli di battaglia del marchio. manca neppure la collana Sautoir, protagonista dell’alta gioielleria di Chantecler. Lavinia Andorno



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Pagina: Moda&Design Data: 30 Giugno 2014


Pagina: Moda&Design Data: 30 Giugno 2014


Pagina: Moda&Design Data: 30 Giugno 2014


Pagina: Moda&Design Data: 30 Giugno 2014


VIVIMILANO

Pagina: Economia Data: 30 Giugno 2014

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EƵŽǀŽ ŽŶƐŝŐůŝŽ ŝƌĞƚƚŝǀŽ ƉĞƌ &ĞĚĞƌƉŝĞƚƌĞ 30/06/2014 By orafoitaliano Lo scorso 27 Giugno, l’Assemblea Generale dei Soci di Federpietre ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo, confermando alla presidenza Raffale Maino (nella foto), milanese, commerciante di diamanti, al suo terzo mandato. Il nuovo Consiglio risulta così composto: Raffaele Maino, presidente; Paolo Valentini, vicepresidente; Rocco Gay, segretario; Marco Borsalino, Tesoriere; Gian Piero Bianco, Pietro Boccalatte, Alberto Galante, Vincenzo Liverino, Bruno Zilio, consiglieri. Raffaele Maino ha dichiarato di voler consolidare la struttura associativa di Federpietre e intensificare i rapporti di collaborazione con gli altri enti del settore orafo che perseguono i medesimi obietttivi, valorizzando in particolare la missione etica dell’associazione, qualificandola sempre più come “un sodalizio di operatori dotati di professionalità superiore nell’ambito delle gemme, in grado di garantire l’eccellenza dei propri prodotti e servizi”.


Kering rilancia Pomellato e apre a Damiani per il 18% Il gruppo del lusso francese guidato da FrançoisͲHenri Pinault sarebbe disposto a rilevare la quotai di minoranza in vista di un importante piano di sviluppo del gruppo, che punta su nuove aperture con un occhio di riguardo sia agli Stati Uniti che all'Asia di SARA BENNEWITZ

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Cronaca VIVIMILANO

Pagina: Esteri Data: 28 Giugno 2014


Comunichiamo a tutti gli associati che è finalmente possibile aderire al rinnovato sito internet www.outletprezioso.it

La risposta moderna ed efficace alla riduzione delle vecchie giacenze di magazzino. Invitiamo tutti a visitare il sito, e se interessati a ricevere il materiale informativo utile all’adesione, ad inviare la richiesta compilando il form di contatto all’indirizzo: http://www.outletprezioso.it/?q=adesione Questo servizio, coordinato da Federpreziosi e già collaudato da anni di attività dai soci di Genova, punta ad agevolare la dismissione degli articoli obsoleti in giacenza nel punto vendita, utilizzando uno strumento moderno ed elegante. Il portale, gestito della società genovese Tech Srl attiva da anni nel settore dei preziosi, è usufruibile da tutti gli associati in regola con il pagamento della quota www.federpreziosi.it



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