Rassegna stampa 21 novembre 2014 def

Page 1

i

s o i z e r p r e d e F a p m a t S a n g e s s Ra



21 Novembre 2014 Nota stampa: Federpreziosi - Padoan: su cash-no cash occorrerebbe un“faccia a faccia”. ECONOMIA E MERCATI L’ORAFO LA REPUBBLICA METROPOLIS IL SOLE 24 ORE IL SOLE 24 ORE IL SOLE 24 ORE

Prolungato peggioramento dei contesti Due gioielli al secondo la crescita senza freni del lusso di Pandora Settore orafo in ginocchio «Interventi per il rilancio» L'oro non scalda più la Cina India di nuovo al sorpasso Il lusso affonda in Borsa Fine del tunnel nel 2015 Il rimbalzo dell’oro appeso alla Svizzera

SETTORE E MODA IL SOLE 24 ORE IL SOLE 24 ORE L’ORAFO DELUXE BLOG DELUXE BLOG GIOILLIS PREZIOSA MAGAZINE L’ORAFO GIOILLIS GIOILLIS PAMBIANCONEWS GIOILLIS GIOILLIS L’ORAFO FMAG.COM

How to spend it

PREZIOSA MAGAZINE GIOILLIS LA REPUBBLICA GIOILLIS

Moda 24 - Vhernier cresce a due cifre nel 2014 Un nuovo CEO per Chaumet Nuovo orologio Omega Seamaster 300 Natale 2014: Polello gioielli Eterno Collezione Cuore Made in Italy Attenti ai Cruciani falsi Uso dei contanti, il settore fa fronte comune Swarovski, nuovo flagship store milanese 18 gioielli sotto i 500 euro I disegni di Annibale Cusi per l’Expo del 1906 Perramond da Hermès agli orologi Ralph Lauren I segreti del corallo a Roma Pasquale Bruni re dei due mondi Assocoral chiede sostegno all’export Federpreziosi e Assocoral chiedono interventi a sostegno delle esportazioni per il settore orafo Federpreziosi e Assocoral, la collaborazione si rafforza Chopard a Berlino con Uma L’enfant terrible dell’orologeria Ferragamo Gancio Ebano

IL SOLE 24 ORE CORRIERE DELLA SERA L’ORAFO DELUXE BLOG PREZIOSA MAGAZINE

L’oro della regina è pura arte in carati Due consonanti e l’anta gioielleria diventa più bella Museo del Gioiello, una nuova realtà Gioielli, il rubino Graff venduto per 8,6 milioni di dollari: è record mondiale Assocoral, a Torre del Greco un seminario sull’uso del contante

Rassegna in collaborazione con


Com.Dett.19/2014

Federpreziosi - Padoan: su cash-no cash occorrerebbe un “faccia a faccia”.

Roma, 21 novembre - "La normativa volta a limitare la circolazione del contante, se rafforzata da provvedimenti paralleli tesi a incentivare l'uso della moneta elettronica e di altri strumenti di pagamento, produce prevedibili effetti positivi sui consumi". Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel question time della sessione alla Camera del 20 Novembre. Affermazioni che hanno suscitato un acceso dibattito tra il Ministro e Gianfranco Librandi, esponente di spicco di Scelta Civica e membro della Commissione Bilancio di Montecitorio. “In Italia l’uso del contante” ha dichiarato sempre Padoan “è superiore a quello di alcuni Paesi europei e vicino a quello di Spagna e Grecia”. “Lo stiamo ripetendo fino all’esaurimento”, commenta il presidente di Federpreziosi Giuseppe Aquilino, “eppure la realtà è assolutamente evidente. Nella stragrande maggioranza dei Paesi europei la situazione è decisamente all’opposto. Continuando su questa strada non si fa che indurre effetti depressivi sui consumi sia nazionali sia da parte degli stranieri e, di conseguenza, sull’intera nostra economia, favorendo al tempo stesso quella di altri paesi europei confinanti dove non vi sono queste restrizioni”. “Le pesanti conseguenze delle limitazioni imposte dal Governo” prosegue Aquilino “sono state oggetto di ampie disamine in sede associativa e se ne è discusso anche il 19 novembre scorso in occasione di un seminario organizzato a Torre del Greco, in cui abbiamo potuto ascoltare, oltre a quello di Tommaso Mazza, presidente di Assocoral e promotore con noi dell’incontro, anche i pareri di Andrea Castaldo, docente di Diritto Penale all’Università di Salerno, Leonardo Impegno, componente X Commissione Attività produttive della Camera e Corrado Facco, direttore generale di Fiera di Vicenza”. “E’ necessaria una sempre maggiore coesione fra le associazioni del comparto dei preziosi, che ci renda forti nei confronti della classe politica. Su questo fronte, proprio a Torre del Greco abbiamo siglato un’intesa con Assocoral e organizzeremo senza dubbio un nuovo dibattito per far nascere una proposta comune dell’intero settore”. *****

Ufficio Stampa Federpreziosi - Federazione Nazionale Imprese Orafe Gioielliere Argentiere Orologiaie Studio EffeErre - Via F. Albani 58 - 20148 Milano -Tel. +39 0233001100 Fax: +39 0233001914 E-mail: orafidettaglianti@studioeffeerre.com - www.studioeffeerre.it


Economia e Mercati

WƌŽůƵŶŐĂƚŽ ƉĞŐŐŝŽƌĂŵĞŶƚŽ ĚĞŝ ĐŽŶƚĞƐƚŝ 19/11/2014 By orafoitaliano

Su scala mondiale la domanda di oro da parte dell’industria della gioielleria negli ultimi due trimestri 2014 ha segnato due flessioni consecutive. Stando alle rilevazioni del World Gold Council, nel secondo trimestre 2014 il calo era stato del Ͳ25,7% (anno su anno) in quantità e del Ͳ36,5% in valore; nel terzo trimestre ulteriori flessioni: del Ͳ4% e del Ͳ7,2% rispettivamente. Nel complesso dei primi nove mesi 2014 i cali della domanda mondiale sono indicati nel Ͳ11,4% per le quantità e nel Ͳ 21,5% per i valori. Con riferimento ai singoli paesi consumatori di oro, le rilevazioni del WGC – per quel che valgono – indicano diminuzioni quasi generalizzate; le poche eccezioni con il segno più hanno riguardato l’India, gli Stati Uniti e il Regno Unito. Nel peggioramento del contesto internazionale, l’industria italiana della gioielleria non ha fatto eccezione. Le esportazioni del trimestre giugnoͲagosto (rilevate dall’Istat) si sono ridotte del Ͳ 11,7% in valore; ma sono rimaste stazionarie in termini reali (al netto degli effetti generati dal ridimensionamento dei prezzi delle materie prime preziose). Nel solo mese di agosto 2014 gli arretramenti, in valore, più consistenti sono segnalati per Emirati Arabi, Russia, Svizzera, Libia. Comunque, qualche recupero è atteso per il mese di settembre. Nel complesso dei primi otto mesi 2014 – rispetto al corrispondente periodo di un anno prima – le esportazioni (rilevate dall’Istat) sono cresciute del +0,6% in termini nominali. Più consistente l’aumento (+7/8% circa) in termini reali. Nonostante tutto, le vendite italiane all’estero hanno mantenuto volumi consistenti grazie al crescente impegno degli operatori nei segmenti dell’alto di gamma. Per contro, la domanda interna continua a rimanere contratta. (&ƌĂŶĐŽ DĂƌĐŚĞƐŝŶŝ)


Due gioielli al secondo la crescita senza freni del lusso di Pandora NEGLI STABILIMENTI DI GEMMOPOLI, A MEZZ’ORA DA BANGKOK, SETTEMILA OPERAIORAFI LAVORANO PER L’AZIENDA DANESE, QUOTATA A COPENAGHEN, DIVENTATA UN COLOSSO GRAZIE AI SUOI “CHARMS” MA CHE OGGI PUNTA ANCHE SU ANELLI E COLLANE Laura Laurenzi

leggo dopo Bangkok U n successo che ha qualcosa di fenomenale quello di Pandora, il colosso danese che ormai da un quarto di secolo ha delocalizzato in Tailandia. Produzione: più di due gioielli al secondo. L’anno scorso — un autentico record — gli stabilimenti di Gemmopoli, mezz’ora da Bangkok, dove gli oltre settemila operaiorafi fanno anche i turni di notte, hanno sfornato 79 milioni di monili, rispetto ai 54 milioni dell’anno precedente. Uno spettacolo la crescita vertiginosa di questo marchio di gioielleria. Deve il suo successo al meccanismo dello story telling: bracciali componibili con centinaia di pendenti diversi che raccontano ricorrenze, simboleggiano gusti, rappresentano percorsi e scelte individuali. Dunque gioielli personalizzabili. Un successo in totale controtendenza: più morde la crisi, più charms beneauguranti si vendono: delicati, teneri, romantici, retrò, spiritosi, di design, miniature in argento, in oro 14 karati, in pelle, in vetro di Murano, tempestate di brillantini ma anche in semplice legno di teak, per tutte le tasche: il lusso deve essere accessibile a (quasi) tutti. La novità dell’autunno, in gioielleria da novembre per ora solo negli Usa, sono Minnie, Topolino & friends: 25 modelli diversi di charms raffiguranti i personaggi Disney. E dopo i charms il boom riguarda in queste settimane gli anelli, il cui fatturato è aumentato del 200 per cento nel secondo trimestre dell’anno. È Thomas Nyborg, responsabile di Pandora Production Thailand,la più grande fabbrica di gioielli del Paese, a raccontare come Pandora sia riuscita in pochi anni a diventare uno dei tre marchi di gioielleria leader al mondo per vendita al dettaglio, con Tiffany e Cartier: «Produciamo anche orecchini, collane, anelli, pendenti ma il boom lo si deve ai nostri copiatissimi charms, che rappresentano da soli il 69,6 per cento dei ricavi. Siamo quotati alla Borsa di Copenaghen dall’ottobre del 2010, lo stesso anno in cui abbiamo debuttato in Italia. I nostri gioielli sono commercializzati in ottanta paesi diversi nei sei continenti, in 10.300 punti vendita. Il mercato più importante è rappresentato dagli Stati Uniti, mentre l’Italia, dove pure abbiamo 800 punti vendita, così come la Francia e la Russia, sono per noi mercati emergenti». Il balzo in avanti c’è stato nel 2013, quando per la prima volta le nuove collezioni sono passate da due, com’era tradizione, a sette l’anno. Dal 2012 al 2013 la quantità di gioielli prodotti è aumentata del 40 per cento, facendo impennare il fatturato che l’anno scorso è stato di un miliardo e 207 milioni di euro, mentre quello del secondo trimestre di quest’anno ammonta a 342 milioni di euro, con un incremento che sfiora il 32 per cento. «Combiniamo competenze artigianali con tecnologie innovative — sottolinea Nyborg — Il nostro è un modello di business integrato verticalmente: progettazione, produzione in casa, design, marketing globale, distribuzione diretta nella maggior parte dei mercati». Significativa è anche la vocazione etica del marchio. Controllo ferreo sulla provenienza delle materie prime, attenzione all’ambiente, tutela dei lavoratori e in particolare della condizione femminile sono le sue linee guida. A novembre è stato lanciato in Italia il progetto charity “We care” che, affiancando l’associazione no profit Fare X Bene, fornisce assistenza, tutela legale e consulenza psicologica a donne e bambini vittime di abusi, violenze e discriminazioni. Proventi di uno speciale charm che compone il bracciale “Grazie” saranno devoluti alla causa. Qui sopra la cantante Dolcenera che ha partecipato all’evento di lancio del progetto charity “We care” per l’associazione no profit “Fare X Bene” (17 novembre 2014)


TORRE DEL GRECO L’ORO ROSSO

Settore orafo in ginocchio «Interventi per il rilancio» Coro dei vertici di Federpreziosi e Assocoral: «Servono deroghe per il contante all’estero» Torre del Greco. Era il fiore all’occhiello di Torre del Greco, non a caso nota come la «città del corallo». Oggi, invece, il settore orafo rischia di essere travolto dalla crisi globale e da una serie di norme che obiettivamente ostacolano il commercio con l’estero. Temi che saranno affrontati oggi - inizio alle ore 17 - al circolo nautico di via Spiaggia del fronte, dove si ritroveranno seduti intorno a un tavolo i vertici di Assocoral e Federpreziosi nonché il direttore generale della Fiera di Vicenza Corrado Facco (nella foto), il sindaco Ciro Borriello, l’onorevole Leonardo Impegno e l’avvocato Andrea Castaldo. Sotto i riflettori ci saranno proprio le norme relative al commercio di preziosi con l’estero e la necessità di limiti e deroghe all’uso del contante. Un tema «caldo» intorno a cui ruoterà la discussione - moderata dal dottore Silvio Ciniglio dell’ordine degli avvocati di Napoli - sul rilancio dell’oro rosso all’ombra del Vesuvio. «In un momento delicato per la domanda del mercato interno diventa più che mai importante essere in grado di non perdere alcuna opportunità di

lavorare con i mercati che già sono destinatari privilegiati delle esportazioni italiane», afferma Giuseppe Aquilino, presidente di Federpreziosi. Una linea condivisa dal numero uno di Assocoral: «Il seminario - spiega Tommaso Mazza - rientra nel quadro delle iniziative finalizzate alla tutela e alla valorizzazione del corallo, dei cammei e dei gioielli, in una prospettiva di rilancio socio-economico dell’intero comparto produttivo nazionale dei preziosi. Con questo incontro vogliamo discutere sulle possibilità di concessione di una deroga all’attuale limite legislativo del pagamento in contanti». Per quanto riguarda il commercio all’ingrosso di preziosi, il decreto Salva-Italia del 2011 che ha ridotto da 2.500 a 1.000 la soglia dei pagamenti in contanti ignora alcune peculiarità del settore. «Dopo avere approfondito la questione dell’Assocoral - afferma il dottore Silvio Ciniglio - non posso che condividerla. Bisogna tenere conto delle diversità culturali dei buyer stranieri, dove l’utilizzo del contante ha ancora una certa resistenza». (ad) twitter: @a_dortucci

mercoledì 19 novembre 2014 www.metropolisweb.it

17


14 NOVEMBRE 2014

Preziosi. New Delhi riconquista il primato dei consumi, ma il suo è un boom isolato

L'oro non scalda più la Cina India di nuovo al sorpasso Domanda globale ai minimi da 5 anni per il Wgc Sissi Bellomo È durato poco il primato della Cina nei consumi di oro. Nel terzo trimestre l'India ha riguadagnato la posizione più alta nel podio, che Pechino le aveva soffiato una prima volta nel 2011 e da cui sembrava averla definitivamente spodestata l'anno scorso. La sua rincorsa, davvero eccezionale, è stata però un caso isolato e la domanda globale di oro, in calo del 2%, si è attestata ad appena 929 tonnellate, il minimo da cinque anni. Le statistiche del World Gold Council (Wgc) non fanno che confermare la perdita di appetito dei cinesi per il metallo giallo, dopo lo straordinario boom di acquisti dell'anno scorso: nel terzo trimestre la domanda in Cina è crollata del 37% a 182,7 tonnellate, un livello ancora molto alto ma che impallidisce di fronte alle 225,1 tonnellate dell'India, quelle sì davvero una sorpresa. Tutto il resto dell'Asia ha fatto un passo indietro negli acquisti, con punte di ribasso oltre il 40% in Giappone, Thailandia e Indonesia. Inoltre New Delhi non ha mai revocato i dazi e le altre misure che aveva introdotto per limitare l'import e frenare il deficit della bilancia commerciale. Anzi, adesso il governo sta valutando di irrigidirle, dopo che le importazioni si sono impennate a 143 tonn. in settembre e 150 in ottobre (un anno prima erano state di appena 24,5). Il risveglio della domanda indiana è tutto dovuto alla gioielleria – con acquisti per ben 182,7 tonn. (+60%), il secondo miglior trimestre nella storia – ed è in parte legato a fattori stagionali: questo è il periodo dei festival religiosi e dei matrimoni. C'è stata anche l'elezione del nuovo premier Narendra Modi, che ha restituito fiducia ai consumatori. Ma soprattutto c'è stata la discesa delle quotazioni aurifere, che con la svalutazione della rupia è stata ancora più marcata che altrove: il metallo quest'anno è in ribasso del 9% a Mumbai, contro poco più del 3% sui mercati internazionali. «I consumatori indiani sono tipicamente cauti nell'acquistare oro mentre i prezzi ancora si stanno muovendo – osserva il Wgc – ma per qualcuno è stato difficile resistere all'opportunità». La Cina, dove gli acquisti opportunistici in passato erano la norma, stavolta non ha invece reagito al crollo dei prezzi: sono calate di oltre un terzo tutte le tipologie di consumo, dalla gioielleria alle monete d'oro. Uno dei motivi, secondo il Wgc, potrebbe essere la stretta sulla corruzione, che sta scoraggiando i regali costosi, come lingotti o gioielli, che di recente erano diventati molto in voga. Per l'intero 2014 il Council si aspetta comunque un pareggio tra Cina e India, con 850-950 tonn. ciascuna, mentre a livello globale la domanda dovrebbe rimanere stabile a 4.000-4.100 tonnellate: una prospettiva non molto rialzista per l'oro, che è da poco sceso a 1.132 $/oncia, il minimo da 4 anni (ieri il metallo quotava circa 1.160 $). Unico elemento di possibile tensione, il crollo dell'offerta di rottame a sole 807,2 tonnellate da inizio anno, il minimo dal 2007.


del 15 Novembre 2014

Il lusso affonda in Borsa Fine del tunnel nel 2015 Ribassi tra il 30 e il 50% dopo i rialzi talvolta ingiustificati dai bilanci Più esposti i brand che puntavano sull’Asia Il lusso cola a picco in Borsa, dopo anni sul tetto del mondo. Non solo Moncler sull’onda di un’inchiesta giornalistica e non da oggi. Ma gli analisti escludono che ci si trovi di fronte allo scoppio di una bolla. «Semplicemente la crescita va normalizzandosi – dice a Plus Giada Cabrino, analista di Banca Akros – non ci aspettiamo più andamenti a doppia cifra come gli anni passati. Ma il settore rimane interessante». Allora, cosa è successo al mondo della moda? «Negli ultimi anni il lusso europeo ha fatto meglio dello Stoxx 600, dimostrando la sua anticiclicità anche nella parte peggiore della crisi – spiega Paola Carboni, analista del lusso di Equita Sim –. Poi, da inizio 2014, ha perso circa il 20%, tanto che il consensus ha inglobato un taglio del 13% nelle stime di Eps. Anche le italiane Moncler, Ferragamo, Tod’s, Prada e Cucinelli sono coinvolte: le valutazioni sono però attraenti, in media 17,8 volte gli utili 2015, un multiplo che rappresenta un buon punto di ingresso». Mentre le valutazioni raggiunte a fine 2013 «non sempre erano giustificate dai fondamentali – prosegue Cabrino – semmai da un appeal speculativo. L’appetito per la crescita è stato ora sostituito da un approccio value. Quanto all’andamento di Borsa, da un lato hanno pesato i consumi deboli in Europa e soprattutto in Italia e il rallentamento cinese; dall’altro la minaccia dell’ebola, la crisi Ucraina, fino all’Isis e all’ultima ribellione a Hong Kong, l’unica a rivelarsi concreta finora, hanno creato un effetto panico per il rischio di blocco dei flussi turistici con tutto ciò che ne consegue in termini di perdita di fatturato nei duty free e nei centri mondiali della moda». A Piazza Affari, tutto questo ha generato perdite nell’ordine del 30% per Moncler, Ferragamo, Cucinelli e Prada (quotata a Hong Kong), fino al-50% di Yoox: un bagno di sangue per gli investitori. A cui tuttavia conviene non disfarsi dei titoli fino alla normalizzazione del mercato, attesa, secondo Equita, per la fine del 2015. «Il contesto deteriorato in cui ci muoviamo ha anche portato un completo cambiamento di approccio da parte degli investitori – spiega Carboni – con un rerating delle grandi capitalizzazioni che generalmente sono a sconto, a fronte di un deprezzamento dei titoli italiani, tipicamente a premio per le minori dimensioni e le rapide crescite. E questo è stato particolarmente vero per Moncler, Ferragamo e Cucinelli, malgrado la migliore tenuta delle stime di utile». Titoli che restano interessanti. «Ci aspettiamo che Moncler continui a fare meglio del mercato grazie al forte brand e alla limitata esposizione all’Asia ex-Giappone. Ferragamo è più esposto all’area, ma può contare su una forte esposizione ai viaggiatori, sulla presenza nelle città minori della Cina oltre che su un attento controllo dei costi». Entrambi si preparano, inoltre, a raccogliere le vendite stellari della stagione natalizia, soprattutto nei solidi Stati Uniti, dove l’assalto al lusso si apre l’ultimo venerdì di novembre, il cosiddetto black friday. Chi ha puntato sull’Asia, invece, soffrirà ancora un po’. «Nomi quali Prada e Tod’s – conclude Rebecca Kaddoum, gestore del fondo Comgest Growth Greater Europe Opportunities – sono stati penalizzati per aver intrapreso un programma aggressivo di nuove aperture di punti vendita nella regione e sono stati particolarmente colpiti nei guadagni nel momento in cui la top line ha rallentato». Intanto «gli effetti combinati che hanno trascinato su minimi storici il valore titoli ha riacceso anche l’appetito dei colossi come Kering e Lvmh per i piccoli player». Le scommesse sono aperte su quale sarà la prossima italiana della moda a diventare francese. Laura Magna


del 15 Novembre 2014

Il rimbalzo dell’oro appeso alla Svizzera A?fine mese si svolgerà un referendum sulle riserve della Bns Il contesto resta debole per il metallo giallo Tutto, o quasi, depone contro l’oro in questo momento sui mercati finanziari. Una situazione esattamente speculare a quella di tre anni fa quando il metallo giallo realizzò il massimo storico a un soffio da 2.000 dollari l’oncia. Oggi le quotazioni si stanno pericolosamente muovendo in area 1.150 dollari, ai minimi dal 2010. La perdita dal massimo del settembre 2011 è intorno al 40%. Il quadro dei mercati non è favorevole: Wall Street resta sui massimi storici e gli investitori preferiscono puntare sulle azioni, mettendo da parte il ruolo dell’oro come bene rifugio. Il dollaro si è rafforzato di oltre il 10% sull’euro e il dollaro storicamente ha un andamento opposto all’oro: un dollaro più forte protegge già dall’inflazione (peraltro ai minimi) e per gli investitori non statunitensi diventa più caro comprare oro. La recente nuova maxi iniezione di liquidità della Banca del Giappone (BoJ)?ha poi peggiorato il quadro perché?indica che le banche centrali sono ancora vigili sui mercati, non vogliono troppi scossoni e la liquidità in eccesso non riesce a produrre quell’inflazione che giustifica l’acquisto di oro. La domanda fisica, secondo gli analisti, resta poi insolitamente bassa in questa fase soprattutto da India e Cina. Detto questo i corsi hanno già perso molto, raggiungendo target che molte banche d’affari prevedevano addirittura nel terzo trimestre 2015. Un sostegno ai prezzi potrebbe poi arrivare a fine mese dalla?Banca nazionale svizzera. «Un fattore potenzialmente positivo per il prezzo nel breve termine - spiega Névine Pollini, Senior Analyst Commodities di Union Baire Privée UBP - per il prezzo dell’oro nel breve termine potrebbe essere costituito da un eventuale “sì” al referendum in Svizzera, per l’iniziativa “Save our Swiss Gold”. Se ciò avvenisse, gli acquisti di oro da parte della Banca centrale svizzera sarebbero incrementati in modo da raggiungere il target del 20% (circa 1.600 tonnellate d’oro). Bisogna comunque tener conto che tali acquisti sarebbero spalmati nei prossimi cinque anni». L’auspicio è che il ritorno d’interesse per le banche centrali possa almeno compensare il massiccio deflusso dall’oro finanziario. I?dati di Barclays evidenziano che a ottobre gli asset gestiti dagli Etp nel mondo delle commodity (gli strumenti cloni che replicano le materie prime) sono scesi ai minimi dal marzo del 2010. A?guidare questa classifica non a caso è il settore dei metalli preziosi (-8% su base annua). Solo negli ultimi due mesi dall’oro sono usciti 2,9 miliardi di dollari. Un circolo vizioso: l’oro debole alimenta nuove vendite e così via. Per gli esperti comunque a questi livelli può avere senso scommettere in un rimbalzo. Secondo Marco Palacino, Managing Director per l’Italia di BNY Mellon IM, oltre all’esito positivo del referendum in Svizzera «ci sono tre buone ragioni per tenere una quota di oro in portafoglio in un’ottica di lungo periodo: come difesa dall’inflazione e dalla deflazione, come protezione dagli effetti imprevisti delle politiche monetarie e come bene rifugio reale in caso di crisi geopolitiche o shock finanziari». Andrea Gennai


Settore e Moda del 21 Novembre 2014


MODA2421 NOVEMBRE 2014Il Sole 24 Ore

Vhernier cresce a due cifre nel 2014 Il presidente Traglio: «Anche noi ora siamo in Monte Napoleone con i big del lusso» Giulia Crivelli Un investimento importante che ha richiesto «molto coraggio» e poi una «corsa contro il tempo»: Carlo Traglio introduce così la nuova boutique milanese della maison di gioielleria Vhernier, di cui è proprietario e presidente dal 2001. Il negozio, inaugurato ieri, si trova nella parte centrale di via Monte Napoleone, di fronte a Cartier, e i lavori di restauro degli interni sono durati poco più di due mesi. Un record, perché lo spazio (130 metri su due piani) è in un palazzo storico di 5mila metri quadrati, che per ogni minimo intervento richiede permessi comunali. Secondo Traglio nessun'altra via del lusso al mondo è come Monte Napoleone e non solo per i costi (stando al recente Fashion&High Street Report a cura di Federazione moda Italia e World Capital Group per un negozio di cento metri l'affitto annuo supera i 650mila euro). «In poche centinaia di metri si concentrano i migliori marchi del lusso del mondo, che attirano la miglior clientela internazionale, con disponibilità di spesa altissima – spiega Traglio, che ha curato il concept della boutique insieme allo studio Piva –. Essere qui farà aumentare la brand awareness di Vhernier in modo esponenziale. E succederà in pochi mesi, a giudicare dai riscontri che ho avuto da settembre, quando abbiamo annunciato l'apertura». Vhernier in realtà è di casa nel quadrilatero della moda: nel 2002 aveva aperto la boutique di via Santo Spirito, che ora diventerà un monomarca De Vecchi, storico marchio di argenteria acquisito dalla famiglia Traglio nel 2010. «Un isolato in questa zona fa la differenza – sottolinea il presidente di Vhernier –. Contiamo su questa nuova visibilità per rafforzarci anche all'estero: le prossime tappe saranno i monomarca di New York, Londra e Hong Kong, mentre il 4 dicembre apriremo a Miami, nel design district». Il 2014 è stato un anno importante per Vhernier: la maison, nata a Valenza nel 1973, ha festeggiato 30 anni, continua a crescere a due cifre e si avvia ai 20 milioni di fatturato. «Nel 2013 eravamo arrivati a 15 milioni, con un 60% di export, ma quest'anno, già in luglio, avevamo superato il budget del 40%. Manca ancora dicembre e i segnali di novembre sono ottimi: aumentano persino gli acquisti degli italiani, anche nell'alta gioielleria», dice il presidente di Vhernier. Per festeggiare la nuova boutique tra pochi giorni verrà presentato un gioiello creato ad hoc, in oro, brillanti e zaffiri e arricchito da una tanzanite da 70 carati: «Un pezzo unico – precisa Traglio –. Non vedo l'ora di conoscere la cliente che se ne innamorerà e sono pronto a scommettere che non arriverà al Natale».


hŶ ŶƵŽǀŽ K ƉĞƌ ŚĂƵŵĞƚ 21/11/2014 By orafoitaliano

Cambio di vertice da Chaumet, ma senza uscire dal gruppo LVMH. Thierry Fritsch, storico CEO della maison, passa il testimone a JeanͲ Marc Mansvelt, attuale direttore marketing della pelletteria di Louis Vuitton. Mansvelt, che ha iniziato la propria carriera nel 1988 da L’Oréal, prenderà le redini della maison di gioielleria il prossimo 1 gennaio. Bernard Arnault, CEO del gruppo LVMH che controlla entrambi i brand, ha commentato: ͨSiamo grati a Thierry Fritsch per l’incredibile contributo che ha dato al prestigioso marchio di Place Vendôme. Sotto la sua guida Chaumet ha costruito una forte identità diventando uno dei maggiori player del settore. Mansvelt proseguirà il percorso su solide premesse, portando il brand al livello successivoͩ͘ EĞůůĂ ĨŽƚŽ ŽƌĞĐĐŚŝŶŝ >ƵŵŝğƌĞƐ Ě͛ ĂƵ Ěŝ ŚĂƵŵĞƚ ŝŶ ŽƌŽ ďŝĂŶĐŽ Ğ ŐŝĂůůŽ͕ ĚŝĂŵĂŶƚŝ͕ njĂĨĨŝƌŝ ďůƵ Ğ ŐŝĂůůŝ͘


EƵŽǀŽ ŽƌŽůŽŐŝŽ KŵĞŐĂ ^ĞĂŵĂƐƚĞƌ ϯϬϬ Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ venerdì 21 novembre 2014 ŽƉŽ Ɖŝƶ Ěŝ ĐŝŶƋƵĂŶƚ͛ĂŶŶŝ ŝů ĐĞůĞďƌĞ KŵĞŐĂ ^ĞĂŵĂƐƚĞƌ ƚŽƌŶĂ ŝŶ ƵŶĂ ĨŽƌŵĂ ĐŽŵƉůĞƚĂŵĞŶƚĞ ĂƚƚƵĂůŝnjnjĂƚĂ Ğ ƌŝŶŶŽǀĂƚĂ͘ /ů ƌŝƐƵůƚĂƚŽ ğ ŐƌĂĚĞǀŽůĞ͘

Come il suo storico predecessore, il ŶƵŽǀŽ ŽƌŽůŽŐŝŽ KŵĞŐĂ ^ĞĂŵĂƐƚĞƌ ϯϬϬ ha la cassa con anse simmetriche, il quadrante scuro con indici più chiari e grandi numeri e lancette per una maggiore leggibilità in tutte le condizioni di luce.

Questo modello da polso è disponibile in diverse varianti fra cui acciaio inossidabile, titanio grado5 e oro Sedna 18K. Si tratta di scelte esclusive, fatte con cognizione di causa dall’azienda svizzera, nota anche per l’uso del cronografo “Speedmaster” da parte della NASA nelle missioni spaziali, sbarco sulla Luna compreso.


Le opzioni bicolore del nuovo Seamaster 300, che abbinano il titanio grado5 o l’acciaio inossidabile con l’oro Sedna, spiccano per il loro fascino sobrio e senza tempo.

Le ghiera girevole monodirezionale delle versioni in titanio e acciaio è impreziosita dalla scala tachimetrica in Liquidmetal, mentre le versioni in oro e bicolore sono caratterizzate dalla scala tachimetrica in OMEGA Ceragold. L'esito degli sforzi progettuali e costruttivi è in tutti i casi piacevole.


EĂƚĂůĞ ϮϬϭϰ͗ WŽůĞůůŽ ŐŝŽŝĞůůŝ ƚĞƌŶŽ ŽůůĞnjŝŽŶĞ ƵŽƌĞ DĂĚĞ ŝŶ /ƚĂůLJ Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ giovedì 20 novembre 2014 ŽŶ ŝů EĂƚĂůĞ ϮϬϭϰ ŽƌŵĂŝ ĂůůĞ ƉŽƌƚĞ͕ ĐƌĞƐĐĞ ŝů ĚĞƐŝĚĞƌŝŽ Ěŝ ƵŶ ĚŽŶŽ ƐƉĞĐŝĂůĞ͕ ĐŽŵĞ ƵŶ ƉƌĞnjŝŽƐŽ ĂƌƚŝĐŽůŽ WŽůĞůůŽ͘

Il EĂƚĂůĞ ϮϬϭϰ è dietro l’angolo. Ancora poche settimane ci separano dall’importante festa religiosa, scelta spesso per dei regali speciali, che non devono far perdere di vista il valore prioritario della ricorrenza, legata alla fede.

WŽůĞůůŽ, per l’occasione, lancia ƚĞƌŶŽ ŽůůĞnjŝŽŶĞ ƵŽƌĞ, per chi vuole regalare alla persona amata un gioiello davvero speciale.


La raccolta della nota azienda di Mede, in provincia di Pavia, si compone di anelli che possono essere indossati singolarmente oppure assemblati fino a formare un unico prezioso gioiello, e da ciondoli ed orecchini coordinati che riportano il tema portante, il cuore, in tutte le sue sfumature.

Le montature in oro bianco danno risalto ai diamanti bianchi o neri, ai rubini, agli smeraldi e agli zaffiri, capaci di dare forma a passioni e sentimenti.

La garanzia di un prodotto “Made in Italy” si coniuga con l’inconfondibile fascino del “fatto a mano” per dare vita a questa esclusiva collezione Cuore, in cui tradizione e innovazione si incontrano.

Le immagini aiutano a percepire la qualità del lavoro svolto, frutto di una grande expertise, tradotta in prodotti di grande pregio, uniti da un forte filo conduttore, pur nel ricco assortimento della gamma.


novembre 20, 2014 at 12:31 pm

Attenti ai Cruciani falsi Attenti ai braccialetti Cruciani falsi. Ne dà notizia la stessa azienda. In Calabria, infatti, è avvenuto un maxi sequestro di prodotti contraffatti di provenienza cinese, tra cui anche accessori del brand umbro. Si parla di 19mila pezzi sequestrati al mercato nero di molti brand, tra cui anche quelli Cruciani. Luca Caprai, fondatore del marchio umbro, ringrazia i Baschi Verdi del gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia, diretta dal tenente colonnello Fabio Bianco, «ultimo baluardo a difesa del nostro Paese da questi criminali che distruggono il sistema Italia, il nostro patrimonio artigianale e la nostra creatività». Secondo l’inventore dell’iconico braccialetto in pizzo macramè «la delocalizzazione aziendale ha un effetto negativo sull’occupazione, la contraffazione va considerata come il vero cancro sociale del nostro Paese, minaccia del made in Italy e del sistema economico italiano». L’azienda mette in guarda i consumatori anche per una ragione molto seria: «I prodotti falsi sono spesso nocivi alla salute perché realizzati con materie cancerogene». F.G.

Bracciiali di stoffa Cruciani

Luca Caprai


20 nov

Uso dei contanti, il settore fa fronte comune Economia / Gioielli / trade Pubblicato da Chiara Di Martino

Al convegno organizzato da Assocoral con Federpreziosi si fa avanti la proposta di una normativa che applichi le soglie del paese del compratore europeo: annunciato un nuovo incontro nazionale

La sigla del protocollo che sancisce l’ingresso di Assocoral in Federpreziosi. Da sinistra, Giuseppe Aquilino, presidente Federpreziosi, e Tommaso Mazza, presidente Assocoral Torre del Greco Ͳ Tracciabilità e uso dei contanti nel settore orafo, dettaglianti e produttori fanno il punto e chiedono al governo un intervento che modifichi le attuali soglie anche per i compratori dell’Unione Europea. Questa la proposta emersa dal convegno organizzato da Assocoral, in collaborazione con Federpreziosi Confcommercio e con il patrocinio del Comune di Torre del Greco, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata e di Fiera di Vicenza e svoltosi ieri pomeriggio al Circolo Nautico della città torrese. L’incontro, occasione per siglare ufficialmente l’ingresso di Assocoral in Federpreziosi, sancito attraverso la firma di un protocollo, ha coinvolto esperti tecnici ma anche Leonardo Impegno, componente della X commissione alle attività produttive della Camera dei Deputati, che, offrendosi di fare da portavoce del settore nelle istituzioni, propone di applicare il regime di provenienza del paese dei singoli buyer. Il che avrebbe senso, dal momento che, Italia a parte, tutti gli altri membri dell’Ue, attualmente sottoposti al limite dei 1000 euro qualora effettuino acquisti in Italia, nelle loro nazioni sono sottoposti a soglie molto più elevate o, come nel caso della Germania, a nessun limite.


Il tavolo dei relatori. Da sinistra, Andrea Castaldo, docente di Diritto Penale all’Università di Salerno; Giuseppe Aquilino, presidente di Federpreziosi; Tommaso Mazzo, presidente Assocoral; Leonardo Impegno, componente X Commissione Attività produttive della Camera; Corrado Facco, direttore generale di Fiera di Vicenza “Se l’Europa non riesce in tempi brevi a trovare una soluzione univoca per tutti gli stati – propone Impegno – almeno l’Italia può dotarsi di una legislazione che non danneggi il commercio. E una soluzione potrebbe essere quella di applicare il regime del paese di provenienza del compratore. Il ruolo di Federpreziosi in questo contesto sarà fondamentale: con le oltre 70 associazioni territoriali che rappresenta è l’interlocutore adatto: chiedo perciò al presidente Aquilino di organizzare un convegno nazionale”. Aquilino, inutile specificarlo, accetta con entusiasmo: “Dobbiamo aprire un fronte di dialogo soprattutto con le banche – dichiara il presidente di Federpreziosi, in foto a sinistra – almeno per equiparare assegni e bonifici alle carte di credito. Con l’intesa siglata con Assocoral rafforziamo ancora di più il dialogo con i produttori per fare fronte comune e presentarci compatti davanti alla classe politica. E organizzeremo senza dubbio un nuovo dibattito per far venire fuori una proposta comune dell’intero settore”. Illuminanti e concreti gli esempi portati da Tommaso Mazza, presidente di Assocoral e promotore del convegno (nella foto a destra), nonché imprenditore del comparto. “Nelle vendite si deve tener conto non soltanto dell’aspetto pratico ma anche di quello culturale – spiega Ͳ. Gli arabi, per esempio, amano contrattare e intendono chiudere l’affare allettando il venditore con la consegna immediata di denaro contante, che noi non possiamo accettare quando la cifra supera le soglie consentite. Inotre, trattandosi di beni di piccole dimensioni ma di grande valore, il buyer vuole pagare e portare con sé. Se la contrattazione si prolunga troppo, si rischia di far sfumare l’affare. La circostanza per cui per i grossisti non esista una deroga – precisa – è un danno enorme: noi vogliamo rispettare le regole, e di fatto lo facciamo già attraverso la nostra dichiarazione e le bollette doganali che testimoniano l’uscita dei prodotti dal paese, ma lavorare in questo contesto sta diventando un’arma a doppio taglio. Facciamo girare l’economia anche invogliando gli stranieri a comprare qui, invece di favorire i mercati che non presentano problemi dal punto di vista dello scambio dei contanti”. All’incontro ha partecipato anche Corrado Facco, direttore generale di Fiera di Vicenza, che spinge sul concetto di Distretto Italia di là dalle singole specificità dei comparti orafi territoriali come Vicenza, Arezzo, Valenza, Napoli. E rilancia: “Portiamo a VicenzaOro il dibattito, perché se è vero quello che i banchieri prevedono, e cioè che l’economia del futuro sarà sorretta da alti manufattori, artisti e rules breaker, il settore orafo italiano sarà sempre più una voce fondamentale dell’economia del paese”. Nel 2013 il fatturato della gioielleria italiana ha superato i 6 miliardi di euro, dei quali il 70% destinato all’estero, ha ricordato Facco. E di questa cifra 1,25 miliardi sono stati acquistati dal Medio Oriente. “Torre del Greco e la sua eccellenza potrebbe essere uno dei volani del futuro – conclude – e la presenza massiccia delle aziende di questa zona a VicenzaOro January, che arrivano a 63, lo dimostra. Proprio a tutela del settore e di grandezze come la lavorazione torrese, le difficoltà di esportare tra dazi, mancati accordi di libero scambio e protezionismi come quello indiano devono finire nell’agenda del governo”.


L’aspetto tecnico legato all’antiriciclaggio è stato affrontato da Andrea R. Castaldo, ordinario di Diritto penale all’Università di Salerno e avvocato penalista. “L’eccesso di burocrazia paradossalmente accresce e favorisce la corruzione – spiega – e i cavilli previsti dall’attuale normativa, come la preventiva comunicazione all’Agenzia delle Entrate, la richiesta del documento del compratore straniero e una sua autocertificazione – in quale lingua poi? – partono dalla premessa che il commerciante abbia qualcosa da nascondere per costituzione. E sappiamo che non è così”.

Giuseppe Aquilino, presidente Federpreziosi, e Tommaso Mazza, presidente Assocoral, siglano il rafforzamento della loro collaborazione


^ǁĂƌŽǀƐŬŝ͕ ŶƵŽǀŽ ĨůĂŐƐŚŝƉ ƐƚŽƌĞ ŵŝůĂŶĞƐĞ ϮϬͬϭϭͬϮϬϭϰ

LJ ŽƌĂĨŽŝƚĂůŝĂŶŽ /ŶĂƵŐƵƌĂƚŽ ĐŽŶ ƵŶ ĞǀĞŶƚŽ ĞƐĐůƵƐŝǀŽ͕ ŝů ϭϯ ŶŽǀĞŵďƌĞ ƐĐŽƌƐŽ ^ǁĂƌŽǀƐŬŝ ŚĂ ĂƉĞƌƚŽ ŝ ďĂƚƚĞŶƚŝ ĚĞů ƉƌŝŵŽ ĨůĂŐƐŚŝƉ ƐƚŽƌĞ ŝƚĂůŝĂŶŽ͕ ŝŶ ͘ƐŽ sŝƚƚŽƌŝŽ ŵĂŶƵĞůĞ Ă DŝůĂŶŽ͘ Wŝƶ Ěŝ ϯϬϬ ŵĞƚƌŝ ƋƵĂĚƌŝ ĚŝƐƉŽƐƚŝ ƐƵ ƚƌĞ ƉŝĂŶŝ ŝŶ ĐƵŝ ğ ƉŽƐƐŝďŝůĞ ƚƌŽǀĂƌĞ ƚƵƚƚĂ ů͛ŽĨĨĞƌƚĂ ŵĞƌĐĞŽůŽŐŝĐĂ ĚĞů ďƌĂŶĚ͗ ŚŽŵĞ ĚĞĐŽƌ͕ ŽƌŽůŽŐŝ Ğ ŐŝŽŝĞůůŝ͕ ƚƌĂ ĐƵŝ ƐƉŝĐĐĂ ů͛ƵůƚŝŵĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ ^ƚĂƌĚƵƐƚ Őŝă ĚŝǀĞŶƚĂƚĂ ďĞƐƚͲƐĞůůĞƌ͘ >Ž ƐƚŽƌĞ͕ ĂƉĞƌƚŽ ƋƵĂƐŝ ƚƵƚƚŽ ů͛ĂŶŶŽ ƉĞƌ ƵŶ ƚŽƚĂůĞ Ěŝ ϯϲϮ ŐŝŽƌŶŝ ůĂǀŽƌĂƚŝǀŝ͕ ĐŽŶƚŝĞŶĞ Ɖŝƶ Ěŝ ϭϱ͘ϬϬϬ ƉƌŽĚŽƚƚŝ͘ DĂ ůĞ ŶŽǀŝƚă ŶŽŶ ĨŝŶŝƐĐŽŶŽ ƋƵŝ Ğ ŽůƚƌĞ Ă ĞƐƐĞƌĞ ŝů ƉƌŝŵŽ ĨůĂŐƐŚŝƉ ŝƚĂůŝĂŶŽ͕ ğ ĂŶĐŚĞ ŝů ƉƌŝŵŽ ŶĞŐŽnjŝŽ ĞĐŽͲƐŽƐƚĞŶŝďŝůĞ ĚĞů ďƌĂŶĚ Ă ĞƐƐĞƌĞ ƉŽƐŝnjŝŽŶĂƚŽ ŶĞů ŶŽƐƚƌŽ ƉĂĞƐĞ͗ ŝů ĐŽŶĐĞƉƚ ƌLJƐƚĂů &ŽƌĞƐƚ ƉƌĞǀĞĚĞ ů͛ƵƚŝůŝnjnjŽ Ěŝ ůƵĐŝ > Ă ďĂƐƐŽ ĐŽŶƐƵŵŽ Ğ Ěŝ ŵĂƚĞƌŝĂůŝ Ěŝ ƌŝĐŝĐůŽ͘ >Ğ ĂƐƉĞƚƚĂƚŝǀĞ ƐŽŶŽ ĂůƚŝƐƐŝŵĞ͕ ƚĂŶƚŽ ĐŚĞ Ɛŝ ƉƌĞǀĞĚŽŶŽ ϯϱϬͲϰϬϬŵŝůĂ ǀŝƐŝƚĂƚŽƌŝ ĂŶŶƵŝ͘ DŝĐŚĞůĞ DŽůŽŶ͕ ŵĂŶĂŐŝŶŐ ĚŝƌĞĐƚŽƌ ^ǁĂƌŽǀƐŬŝ ' /ƚĂůŝĂ͕ ŚĂ ĚŝĐŚŝĂƌĂƚŽ͗ ͨ>͛ŽďŝĞƚƚŝǀŽ ğ ƋƵĞůůŽ Ěŝ ƌĂŐŐŝƵŶŐĞƌĞ ů͛ϴϬй ĚĞůůĞ ǀĞŶĚŝƚĞ ĐŽŶ ůĂ ŐŝŽŝĞůůĞƌŝĂ Ğ Őůŝ ĂĐĐĞƐƐŽƌŝ͕ ŝů ϭϬй ĐŽŶ Őůŝ ŽƌŽůŽŐŝ Ğ ŝů ƌĞƐƚĂŶƚĞ ĐŽŶ ƌLJƐƚĂů >ŝǀŝŶŐ Ğ ,ŽŵĞ ĞĐŽƌͩ͘


ŶŽǀĞŵďƌĞ ϭϵ͕ ϮϬϭϰ Ăƚ ϰ͗ϰϱ Ɖŵ

18 gioielli sotto i 500 euro

ĐĐŽ 18 gioielli ĚĂ ŵĞƚƚĞƌĞ ƐŽƚƚŽ ů͛ĂůďĞƌŽ ĐŽŶ ƵŶ ďƵĚŐĞƚ ƵŶ ƉŽ͛ Ɖŝƶ ĂŵƉŝŽ͕ dai 100 ai 500 euro͗ ůĂ ƐĐĞůƚĂ Ɛŝ ĂůůƵŶŐĂ͘ sŝ ĂďďŝĂŵŽ Őŝă ƉƌŽƉŽƐƚŽ ƵŶĂ ƌĂƐƐĞŐŶĂ Ěŝ ŐŝŽŝĞůůŝ ĨŝŶŽ Ă ϭϬϬ ĞƵƌŽ ;ŚƚƚƉ͗ͬ​ͬŐŝŽŝĞůůŝƐ͘ĐŽŵͬϭϰͲƌĞŐĂůŝͲŵĞŶŽͲϭϬϬͲĞƵƌŽͬͿ͕ ŵĂ ŽŐŐŝ ƉƵŶƚŝĂŵŽ Ɖŝƶ ŝŶ ĂůƚŽ͘ dƌĂ ϭϬϬ Ğ ϱϬϬ ĞƵƌŽ Ɛŝ ƚƌŽǀĂŶŽ ŐŝŽŝĞůůŝ ĐŚĞ ƉŽƐƐŽŶŽ ĂĐĐŽŶƚĞŶƚĂƌĞ ƚƵƚƚĞ ;Ž ƋƵĂƐŝͿ͘ ŝ ƐŽŶŽ͕ ƉĞƌ ĞƐĞŵƉŝŽ͕ ŝ ŐƌĂŶĚŝ ŶŽŵŝ ĚĞů ƐĞƚƚŽƌĞ͕ ĐŽŵĞ Tiffany, Ž ĚĞůůĂ ŵŽĚĂ͕ ĐŽŵĞ Alexander McQueen. K͕ ĂŶĐŽƌĂ͕ ŶƵŽǀĞ ƐĐŽƉĞƌƚĞ͕ ĐŽŵĞ ů͛ŝƚĂůŽ ĂŵĞƌŝĐĂŶŽ Anthony Vaccarello͕ ƚĂŶƚŽ ĚŽƌĂƚŽ͕ ƵŶ ƉŝnjnjŝĐŽ Ě͛ĂƌŐĞŶƚŽ͕ ƋƵĂůĐŽƐĂ Ěŝ ĐůĂƐƐŝĐŽ Ğ ŵŽůƚŽ ĚĞƐŝŐŶ͘ /ŶƐŽŵŵĂ͕ ŶŽŶ ƌĞƐƚĂ ĐŚĞ ƐĐĞŐůŝĞƌĞ͕ ĞĐĐŽ ŝŵŵĂŐŝŶŝ Ğ ƉƌĞnjnjŝ ĚĞůůĂ ŶŽƐƚƌĂ ƐĞůĞnjŝŽŶĞ͘ Matilde de Bounvilles



novembre 19, 2014 at 1:41 pm

I disegni di Annibale Cusi per l’Expo del 1906

Anello con diamante della gioielleria Cusi, degli anni Trenta, venduto da Christie’s per 685mila dollari Rinaldo, Floriana e Stefania Cusi sono i titolari della omonima gioielleria di corso Monforte 23, a Milano. Hanno avuto un’idea originale dedicata a Expo 2015: fino a sabato 22 novembre, in negozio ospitano un’esposizione di disegni dedicata all’altra Esposizione universale che si è svolta a Milano, quella del 1906. Un motivo c’è: i disegni esposti in negozio sono quelli del bisnonno, Annibale Cusi (1863Ͳ1930), che ricevette il Gran Premio per le arti decorative per quello storico evento. Insomma, un legame con la storia dell’oreficeria: il premio Annibale Cusi lo ottenne, infatti, grazie alla realizzazione di uno spettacolare collier a colletto stile Maria Stuarda, completamente snodato, in platiuralium: una leggerissima lega ideata dallo stesso Cusi. Il gioiello era ornato da 15mila diamanti che, ha detta di chi l’ha visto, evocava l’aspetto di un pizzo. Affiancato dal figlio Rinaldo (1895Ͳ1979), il gioielliere milanese diventò fornitore di Sua Maestà Re d’Italia e di S.A.R. il Conte di Torino e del Duca di Aosta. Come si legge nella cronaca della gioielleria, nel 1922 la famiglia Cusi fece costruire a Milano, in via Clerici 1, il Palazzo Cusi, la nuova sede della gioielleria, della fabbrica e abitazione della famiglia. Qui alla morte di Annibale continuò l’attività il figlio, Rinaldo, poi i nipoti Ettore e Roberto e, in fine il pronipote Rinaldo Cusi, che nel 1996 ha aperto l’attuale gioielleria in Corso Monforte, dove prosegue l’attività assieme alla moglie Floriana e la figlia Stefania, che rappresentata la quinta generazione. Lavinia Andorno

Expo a Milano del 1906


Perramond da Hermès agli orologi Ralph Lauren ŵĂƌƚĞĚŞ͕ ϭϴ ŶŽǀĞŵďƌĞ ϮϬϭϰ

>ƵĐ WĞƌƌĂŵŽŶĚ Ralph Lauren ŚĂ ŶŽŵŝŶĂƚŽ Luc Perramond ŶƵŽǀŽ W ' ;ƉƌĞƐŝĚĞŶƚĞ ĚŝƌĞƚƚŽƌĞ ŐĞŶĞƌĂůĞͿ ĚĞůůĂ ƐƵĂ ƐŽĐŝĞƚă Ěŝ ŽƌŽůŽŐŝ Ğ ŐŝŽŝĞůůŝ Ralph Lauren Watches and Jewelry͕ ƵŶĂ ũŽŝŶƚ ǀĞŶƚƵƌĞ ĐƌĞĂƚĂ ŶĞů ϮϬϬϳ ĐŽŶ ůĂ Compagnie Financière Richemont͘ Ăůů͛ĂǀǀŝŽ ĚĞůůĂ ũŽŝŶƚ ǀĞŶƚƵƌĞ͕ ƚƌĂŶŶĞ ƉĞƌ ŝ Ɖƌŝŵŝ ŵĞƐŝ ŐƵŝĚĂƚŝ ĂĚ ŝŶƚĞƌŝŵ ĚĂů ŵĂŶĂŐĞƌ ĂůůƵŵ ĂƌƚŽŶ͕ ŝů K ĚĞůůĂ ĚŝǀŝƐŝŽŶĞ ğ ƐƚĂƚŽ Guy Chatillon͕ ƉŽŝ ŶŽŵŝŶĂƚŽ ƉƌĞƐŝĚĞŶƚĞ Ěŝ Van Cleef & Arpels ƵƌŽƉĞ͕ ZƵƐƐŝĂ ĂŶĚ DŝĚĚůĞ ĂƐƚ͕ ďƌĂŶĚ ƐĞŵƉƌĞ ĚĞů ƉŽƌƚĂĨŽŐůŝŽ Ěŝ ZŝĐŚĞŵŽŶƚ͘ /ů ŵĂŶĂŐĞƌ ĨƌĂŶĐĞƐĞ WĞƌƌĂŵŽŶĚ͕ ĐŚĞ ƉƌŽǀŝĞŶĞ ĚĂ La Montre Hermès͕ ůĂ ĚŝǀŝƐŝŽŶĞ Ěŝ ŽƌŽůŽŐĞƌŝĂ ĚĞůůĂ ĐĂƐĂ Ěŝ ůƵƐƐŽ ĨƌĂŶĐĞƐĞ ĐŚĞ ŚĂ ŐƵŝĚĂƚŽ ĚĂů ϮϬϬϵ͕ ĂƐƐƵŵĞƌă ů͛ŝŶĐĂƌŝĐŽ Ă ĨĞďďƌĂŝŽ ϮϬϭϱ͘ ZĞƐƚĞƌă ŝŶ ^ǀŝnjnjĞƌĂ͕ ĚŽǀĞ Ɛŝ ĞƌĂ ƚƌĂƐĨĞƌŝƚŽ ƉĞƌ ƐĞŐƵŝƌĞ ,ĞƌŵğƐ͕ ŵĂ ĐĂŵďŝĞƌă ƐĞĚĞ͕ ƉĂƐƐĂŶĚŽ ĚĂ EĞƵĐŚąƚĞů Ă 'ŝŶĞǀƌĂ͘ WĞƌƌĂŵŽŶĚ͕ ĚŽƉŽ ƵŶ ŵďĂ ŶĞŐůŝ hƐĂ͕ ŚĂ ůĂǀŽƌĂƚŽ ƉĞƌ ĚŝĞĐŝ ĂŶŶŝ ŝŶ dĂŐ ,ĞƵĞƌ͕ ƐƉŝŶŐĞŶĚŽ ŝů ŵĂƌĐŚŝŽ ĨŝŶŽ Ăů ƐƵŽ ŝŶŐƌĞƐƐŽ ŝŶ ŽƌƐĂ Ğ Ăů ƐƵŽ ĂĐƋƵŝƐƚŽ͕ ŶĞů ϭϵϵϵ͕ ĚĂ ƉĂƌƚĞ Ěŝ >ǀŵŚ͘ /Ŷ ƐĞŐƵŝƚŽ͕ Ɛŝ ğ ŽĐĐƵƉĂƚŽ ĚĞůůŽ ƐǀŝůƵƉƉŽ ŝŶƚĞƌŶĂnjŝŽŶĂůĞ ĚĞů ŐŝŽŝĞůůŝĞƌĞ ďƌĂƐŝůŝĂŶŽ ,͘ ^ƚĞƌŶ ĨŝŶŽ Ăů ϮϬϬϴ͘


ŶŽǀĞŵďƌĞ ϭϴ͕ ϮϬϭϰ Ăƚ ϰ͗ϯϰ Ɖŵ

/ ƐĞŐƌĞƚŝ ĚĞů ĐŽƌĂůůŽ Ă ZŽŵĂ dƌĞ ŐŝŽƌŶŝ ĚĞĚŝĐĂƚŝ Ăů ĐŽƌĂůůŽ͕ Ă ZŽŵĂ͘ ͨ/ ƐĞŐƌĞƚŝ ĚĞů ŐŝŽŝĞůůŽ ŶĂƚŽ ƚƌĂ ŵĂƌŝ Ğ ǀƵůĐĂŶŝͩ ğ ŝů ƚŝƚŽůŽ ĚĞůů͛ĞǀĞŶƚŽ ŝŶ ƉƌŽŐƌĂŵŵĂ ĚĂ ǀĞŶĞƌĚŞ Ϯϭ Ă ĚŽŵĞŶŝĐĂ Ϯϯ ŶŽǀĞŵďƌĞ͕ ŶĞůůĂ ŐŝŽŝĞůůĞƌŝĂ DŝĐĂƌĞůůŝ͕ ŝŶ ǀŝĂ &ƌĂƚƚŝŶĂ ϭϬϰͬϭϬϱ͕ Ă ZŽŵĂ͘ >͛ŝŶŝnjŝĂƚŝǀĂ ğ Ěŝ KƌŽ Ěŝ ^ĐŝĂĐĐĂ͕ ďƌĂŶĚ ƐŝĐŝůŝĂŶŽ ĚĞů ĐŽƌĂůůŽ Ğ ĚĞůůĂ ŐŝŽŝĞůůĞƌŝĂ͘ Śŝ ğ ŝŶƚĞƌĞƐƐĂƚŽ ƉŽƚƌă ƐĞŐƵŝƌĞ ƵŶ ƉĞƌĐŽƌƐŽ ĞƐƉŽƐŝƚŝǀŽ ĐĞŶƚƌĂƚŽ ƐƵů ĨĂƐĐŝŶŽ ŶĂƚƵƌĂůĞ ĚĞůůĞ ĐƌĞĂnjŝŽŶŝ ƌĞĂůŝnjnjĂƚĞ ĂƌƚŝŐŝĂŶĂůŵĞŶƚĞ ŶĞů ůĂďŽƌĂƚŽƌŝŽ ĚĞů ďƌĂŶĚ Ěŝ ^ĐŝĂĐĐĂ͘ /ů ƌĂĐĐŽŶƚŽ ƉĂƌƚĞ ĚĂů ƉƌŽĨŽŶĚŽ ŵĂƌĞ ĚĞů DĞĚŝƚĞƌƌĂŶĞŽ Ğ ĚĂ ƵŶ͛ŝƐŽůĂ ǀƵůĐĂŶŝĐĂ ĞŵĞƌƐĂ Ğ ĂĨĨŽŶĚĂƚĂ ŝŶ ŵĂƌĞ ƐŽƉƌĂŶŶŽŵŝŶĂƚĂ ͨů͛ŝƐŽůĂ ĐŚĞ ŶŽŶ Đ͛ğͩ͘ >Ă ŶĂƚƵƌĂ ƐƵďͲĨŽƐƐŝůĞ ĚĞů ĐŽƌĂůůŽ͕ ŐƌĂnjŝĞ ĂůůĂ ŐĞŶĞƐŝ ǀƵůĐĂŶŝĐĂ͕ ğ ƌŝŵĂƐƚĂ ŝŶƚĂƚƚĂ ŶĞů ƚĞŵƉŽ ĨŝŶŽ Ăŝ ŶŽƐƚƌŝ ŐŝŽƌŶŝ͘ ͨ/ů ĐŽƌĂůůŽ Ěŝ ^ĐŝĂĐĐĂ ğ ƐĞŵƉƌĞ ƐƚĂƚŽ ůĂ ŵŝĂ ƉĂƐƐŝŽŶĞ͕ͩ ƐƉŝĞŐĂ 'ŝƵƐĞƉƉĞ ŽŶƚŝ͕ ƚŝƚŽůĂƌĞ Ěŝ KƌŽ Ěŝ ^ĐŝĂĐĐĂ͘ ͨ ƵŶ ŵĂƚĞƌŝĂůĞ ƚĂŶƚŽ ƵŶŝĐŽ Ğ ŝŶĐŽŶĨŽŶĚŝďŝůĞ ĚĂ ƉŽƚĞƌ ĚŝǀĞŶƚĂƌĞ ů͛ŝĐŽŶĂ Ěŝ ƵŶĂ ĐƵůƚƵƌĂ Ğ Ěŝ ƵŶ ƚĞƌƌŝƚŽƌŝŽ͗ ůĂ ^ŝĐŝůŝĂ͘ ĐŽƐŞ ĐŚĞ ĂďďŝĂŵŽ ĂƉƉƌĞƐŽ ůĞ Ɖŝƶ ĂŶƚŝĐŚĞ ƚĞĐŶŝĐŚĞ Ěŝ ůĂǀŽƌĂnjŝŽŶĞ ĐŚĞ ĂƐƐŝĞŵĞ Ăůů͛ĞƐƉƌĞƐƐŝŽŶĞ ĐƌĞĂƚŝǀĂ Ɛŝ ƚƌĂƐĨŽƌŵĂŶŽ ŝŶ ŐŝŽŝĞůůŝ͕ ƉĞnjnjŝ ƵŶŝĐŝ ĞĚ ŽƌŝŐŝŶĂůŝͩ͘ '͘E͘

ƌĂĐĐŝĂůĞ Ğ ĂŶĞůůŽ Ěŝ KƌŽ Ěŝ ^ĐŝĂĐĐĂ

>ĂǀŽƌĂnjŝŽŶĞ ĚĞů ĐŽƌĂůůŽ

KƌŽ Ěŝ ^ĐŝĂĐĐĂ͕ ĐŽůůĂŶĂ Ğ ƐƉŝůůĂ


novembre 18, 2014 at 1:34 pm

Pasquale Bruni re dei due mondi Pasquale Bruni re dei due mondi. Perlomeno per quanto riguarda i festeggiamenti. Nella cronaca del mondo del gioiello vanno segnalati, infatti, due eventi che il 12 novembre hanno visto il brand di gioielleria italiano protagonista a Mosca e a Miami. Come abbiamo già anticipato (http://gioiellis.com/showͲmoscaͲ perͲpasqualeͲbruni/), all’ambasciata italiana di Mosca Eugenia Bruni, direttrice creativa, è stata ospite d’onore per un evento durante il quale sono state presentate parure uniche delle collezioni Ghirlanda e Prato Fiorito. La serata ha visto all’opera lo chef stellato Davide Oldani e la cantante italiana Malika Ayane la quale, durante il concerto privato, ha indossato la speciale parure Prato Fiorito Grace, composta da una leggera fila di 1.075 piccoli fiori di diamanti bianchi e neri, per un totale di 40,26 carati, con un’unica preziosa goccia centrale di onice dal taglio sfaccettato per 11,35 carati: una forma appositamente creata da Pasquale Bruni per questi gioielli. Dall’altra parte del mondo, a Miami, in Florida, c’era invece il fondatore e presidente, Pasquale Bruni, per il lancio del brand nel luxury jewelry store Mayors ad Aventura. Durante l’evento sono state presentate collezioni icona come Mandala, Sissi, Bon Ton ed uno speciale pezzo unico della linea Prato Fiorito. Giulia Netrese

Eugenia Bruni (al centro), all’ambasciata di Mosca

Pasquale Bruni (clonato) a Miami


Assocoral chiede sostegno all’export 18/11/2014 By orafoitaliano Il commercio con l’estero dei preziosi continua a essere fortemente penalizzato a causa dei problemi relativi alla tracciabilità, ai limiti all’uso dei contanti e, ora, anche all’incertezza da parte degli Istituti di credito. La necessità di una maggiore chiarezza sul sistema bancario è il tema caldo del seminario Il commercio con l’estero di preziosi: limiti e deroghe all’uso del contante che sarà tenuto da Assocoral il 19 novembre al Circolo Nautico di Torre del Greco. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Federpreziosi Confcommercio e con il patrocino del Comune di Torre del Greco, del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Torre Annunziata e di Fiera Vicenza, rientra:«nel quadro delle iniziative finalizzate alla tutela e alla valorizzazione del corallo, dei cammei e dei gioielli, in una prospettiva di rilancio socioͲ economico dell’intero settore – ha dichiarato Tommaso Mazza, Presidente di Assocoral – Con questo incontro vogliamo discutere sulle possibilità di concessione di una deroga all’attuale limite legislativo del pagamento in contanti, considerando che già altri operatori hanno raggiunto l’obiettivo presentando valide argomentazioni a difesa dei settori nei quali operano». Nella foto Tommaso Mazza, Presidente di Assocoral


17 Novembre 2014 Federpreziosi e Assocoral chiedono interventi a sostegno delle esportazioni per il settore orafo “In un momento delicato per la domanda del mercato interno diventa più che mai importante essere in grado di non perdere alcuna opportunità di lavorare con quei mercati che già sono e che sempre più saranno destinatari privilegiati delle esportazioni italiane. Al di là delle ben note problematiche legate alla disposizioni legislative su tracciabilità e limitazione sull’uso dei contanti, da qualche tempo i nostri operatori grossisti ci segnalano la posizione di alcune banche in tema di operazioni con soggetti esteri, posizioni che mettono in seria difficoltà gli operatori del settore orafo”.

La necessità di una maggiore chiarezza da parte del sistema bancario è oggetto dell’intervento del presidente di Federpreziosi Giuseppe Aqullino al seminario sul tema “Il commercio con l’estero di preziosi: limiti e deroghe all’uso del contante” che Assocoral, in collaborazione con Federpreziosi Confcommercio e con il patrocinio del Comune di Torre del Greco, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata e di Fiera di Vicenza, organizza il 19 novembre prossimo presso il Circolo Nautico di Torre del Greco . “Il seminario Ͳ spiega il presidente di Assocoral Tommaso Mazza – rientra nel quadro delle iniziative finalizzate alla tutela e alla valorizzazione del corallo, dei cammei e dei gioielli, in una prospettiva di rilancio socioͲeconomico dell’intero comparto produttivo nazionale dei preziosi. Con questo incontro vogliamo discutere sulle possibilità di concessione di una deroga all’attuale limite legislativo del pagamento in contanti. Siamo convinti che qualche risultato possa essere ottenuto, considerando anche che già altri operatori (dettaglianti ed operatori del settore turistico), hanno raggiunto l’obiettivo presentato valide argomentazioni a difesa dei settori nei quali operano”. Per quanto riguarda il commercio all’ingrosso di preziosi, il decreto “Salva Italia” del 2011 che ha ridotto da 2.500 a 1.000 la soglia dei pagamenti in contanti ignora alcune peculiarità del settore. “Parliamo di compraͲ vendita di beni facilmente trasportabili e di elevato valore” ricorda il presidente Mazza “che sono spesso già pronti per la consegna, molte volte acquistati su spinte “emozionali” e non con una programmazione specifica, come avviene per altri settori, da parte di operatori stranieri che entrano nel nostro Paese dichiarando regolarmente la valuta (max 10.000 Euro) e che intendono rientrare in sede con quanto acquistato”. Nell’attività di vendita all’ingrosso di oreficeria è una prassi abbastanza diffusa che gli operatori extra UE effettuino gli acquisti presso la sede del grossista con pagamento in contanti. E ciò avviene sia per la necessità del venditore di avere la certezza che il cliente effettui con rimessa diretta il pagamento della merce acquistata sia per la necessità del cliente di portare con sé la merce evitando costose e rischiose spedizioni.


Per il rispetto dei limiti all’uso del contante previsti dal Decreto Legislativo 21 novembre 2007 n. 231 e successive modificazioni, il grossista procede all’incasso del contante a saldo della fornitura operando per il tramite di una banca che, ai fini delle norme antiriciclaggio, riconosce e censisce il cliente, accreditando successivamente sul conto corrente dell’operatore italiano. Dalle recenti segnalazioni di grossisti e produttori associati a Federpreziosi risulta che questa operatività, sin qui sempre garantita dalla banca, è stata sospesa negli ultimi mesi dalle direzioni centrali di alcuni Istituti di credito che rifiutano l’autorizzazione a tali operazioni fornendo risposte interlocutorie, tra cui quella di non essere interessati in quanto vengono considerate non remunerative e, inoltre, rivestono un carattere particolarmente delicato poiché in alcuni casi possono comportare, a loro dire, risvolti a carattere penale. A titolo esemplificativo: nella pratica, un addetto dell’azienda debitamente registrato accompagna i clienti presso la banca, dove vengono espletate tutte le pratiche burocratiche del caso, tra cui la firma di numerosi moduli (peraltro rigorosamente in italiano), la presentazione dei documenti di importazione valuta regolarmente emessi dalla dogana di entrata, passaporto, fattura in originale. La banca procede al censimento del cliente con indicazione di rischio basso, medio o alto. Il cliente, quindi, dopo aver seguito la lunga prassi burocratica potrebbe scoprire di essere rifiutato (prima lo era solo colui con rischio alto ma ora si è rifiutati anche con rischio medio). Il versamento dei contanti non viene accettato, mentre lo è un bonifico del medesimo cliente. “Per Federpreziosi Confcommercio, come organizzazione di rappresentanza che riunisce anche produttori e distributori all’ingrosso” ribadisce il presidente Aquilino “ è un preciso impegno intervenire affinché le problematiche trovino i giusti interlocutori e rapide soluzioni, offrendo il massimo supporto ad Assocoral, con la quale sottoscriveremo un protocollo d’intesa che sancirà l’ulteriore rafforzamento della nostra collaborazione”.


17 nov

Federpreziosi e Assocoral, la collaborazione si rafforza Economia / Gioielli / pietre preziose / trade Pubblicato da Chiara Di Martino Annunciato un protocollo d’intesa per sostenere il settore alla vigilia dell’incontro sulla tracciabilità e l’uso dei contanti, in calendario mercoledì a Torre del Greco

Mancano due giorni all’incontro sulla tracciabilità e l’uso dei contanti nel settore orafo organizzato da Assocoral, in collaborazione con Federpreziosi Confcommercio e con il patrocinio del Comune di Torre del Greco, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata e di Fiera di Vicenza. Mercoledì pomeriggio al Circolo nautico della città in provincia di Napoli si discuterà dunque di come migliorare le esportazioni del settore attraverso un intervento mirato che preveda deroghe al limite dei contanti. Ma anche della sottoscrizione di un protocollo che rafforzerà la collaborazione tra le due organizzazioni. Tra i relatori, anche Corrado Facco, direttore generale di Fiera di Vicenza. “In un momento delicato per la domanda del mercato interno diventa più che mai importante essere in grado di non perdere alcuna opportunità di lavorare con quei mercati che già sono e che sempre più saranno destinatari privilegiati delle esportazioni italiane – spiega il presidente di Federpreziosi Giuseppe Aquilino (in foto a sinistra), che sarà tra i relatori dell’incontro Ͳ. Al di là delle ben note problematiche legate alla disposizioni legislative su tracciabilità e limitazione sull’uso dei contanti, da qualche tempo i nostri operatori grossisti ci segnalano la posizione di alcune banche in tema di operazioni con soggetti esteri, posizioni che mettono in seria difficoltà gli operatori del settore orafo”. “Il seminario – spiega il presidente di Assocoral Tommaso Mazza (a destra) – rientra nel quadro delle iniziative finalizzate alla tutela e alla valorizzazione del corallo, dei cammei e dei gioielli, in una prospettiva di rilancio socioͲeconomico dell’intero comparto produttivo nazionale dei preziosi. Con questo incontro vogliamo discutere sulle possibilità di concessione di una deroga all’attuale limite legislativo del pagamento in contanti. Siamo convinti che qualche risultato possa essere ottenuto, considerando anche che già altri operatori (dettaglianti ed operatori del settore turistico), hanno raggiunto l’obiettivo presentato valide argomentazioni a difesa dei settori nei quali operano”.


Per quanto riguarda il commercio all’ingrosso di preziosi, il decreto “Salva Italia” del 2011 che ha ridotto da 2.500 a 1.000 la soglia dei pagamenti in contanti ignora alcune peculiarità del settore. Nell’attività di vendita all’ingrosso di oreficeria è una prassi abbastanza diffusa che gli operatori extra UE effettuino gli acquisti presso la sede del grossista con pagamento in contanti. E ciò avviene sia per la necessità del venditore di avere la certezza che il cliente effettui con rimessa diretta il pagamento della merce acquistata sia per la necessità del cliente di portare con sé la merce evitando costose e rischiose spedizioni. “Parliamo di compraͲvendita di beni facilmente trasportabili e di elevato valore Ͳ ricorda Mazza Ͳ che sono spesso già pronti per la consegna, molte volte acquistati su spinte “emozionali” e non con una programmazione specifica, come avviene per altri settori, da parte di operatori stranieri che entrano nel nostro Paese dichiarando regolarmente la valuta (max 10.000 Euro) e che intendono rientrare in sede con quanto acquistato”. Per il rispetto dei limiti all’uso del contante previsti dal Decreto Legislativo 21 novembre 2007 n. 231 e successive modificazioni, il grossista procede all’incasso del contante a saldo della fornitura operando per il tramite di una banca che, ai fini delle norme antiriciclaggio, riconosce e censisce il cliente, accreditando successivamente sul conto corrente dell’operatore italiano. Dalle recenti segnalazioni di grossisti e produttori associati a Federpreziosi risulta che questa operatività, sin qui sempre garantita dalla banca, è stata sospesa negli ultimi mesi dalle direzioni centrali di alcuni Istituti di credito che rifiutano l’autorizzazione a tali operazioni fornendo risposte interlocutorie, tra cui quella di non essere interessati in quanto vengono considerate non remunerative e, inoltre, rivestono un carattere particolarmente delicato poiché in alcuni casi possono comportare, a loro dire, risvolti a carattere penale. “Per Federpreziosi Confcommercio, come organizzazione di rappresentanza che riunisce anche produttori e distributori all’ingrosso – ribadisce il presidente Aquilino Ͳ è un preciso impegno intervenire affinché le problematiche trovino i giusti interlocutori e rapide soluzioni, offrendo il massimo supporto ad Assocoral, con la quale sottoscriveremo un protocollo d’intesa che sancirà l’ulteriore rafforzamento della nostra collaborazione”.


ƉĞŽƉůĞ Ͷ ŶŽǀĞŵďƌĞ ϭϳ͕ ϮϬϭϰ Ăƚ ϱ͗ϯϳ Ɖŵ

Chopard a Berlino con Uma / Bambi Awards ƐŽŶŽ ŝ ƉƌĞŵŝ KƐĐĂƌ ĚĞůůĂ 'ĞƌŵĂŶŝĂ͗ ƐƵů ƉĂůĐŽ ĚĞŝ ǀŝŶĐŝƚŽƌŝ͕ ƋƵĞƐƚ͛ĂŶŶŽ͕ ğ ƐĂůŝƚĂ ĂŶĐŚĞ ƋƵĞƐƚ͛ĂŶŶŽ Chopard͘ >Ă ƉƌĞŵŝĂnjŝŽŶĞ Ɛŝ ğ ƐǀŽůƚĂ͕ ĐŽŵĞ ƐĞŵƉƌĞ͕ Ă ĞƌůŝŶŽ͗ ƋƵĞůůĂ Ěŝ ƋƵĞƐƚ͛ĂŶŶŽ ğ ƐƚĂƚĂ ůĂ ϲϲĞƐŝŵĂ ĞĚŝnjŝŽŶĞ͘ ŚŽƉĂƌĚ͕ ƐƉŽŶƐŽƌ ƵĨĨŝĐŝĂůĞ ĚĞůů͛ĞǀĞŶƚŽ ƉĞƌ ŝů ŶŽŶŽ ĂŶŶŽ ĐŽŶƐĞĐƵƚŝǀŽ͕ ŚĂ ĂŶĐŚĞ ĨŝƌŵĂƚŽ ŝů dƌŽĨĞŽ Ăŵďŝ͘ dĂŶƚĞ ůĞ ƐƚĂƌ ĚĞů ĐŝŶĞŵĂ Ğ ĚĞůůĂ ƚĞůĞǀŝƐŝŽŶĞ ĐŚĞ ƐŽŶŽ ƐĨŝůĂƚĞ ƐƵů ƉĂůĐŽ͕ ƚƌĂ ĐƵŝ Uma Thurman͕ ĐŚĞ ŚĂ ƌŝĐĞǀƵƚŽ ŝů Ăŵďŝ ĐŽŵĞ ŵŝŐůŝŽƌĞ ĂƚƚƌŝĐĞ ŝŶƚĞƌŶĂnjŝŽŶĂůĞ͕ Ğ ůĂ ƚŽƉ ŵŽĚĞů Toni Garrn͘ dƵƚƚĞ Ğ ĚƵĞ ŝŶĚŽƐƐĂǀĂŶŽ ŚŽƉĂƌĚ͘ G.N.

hŵĂ dŚƵƌŵĂŶ ŝŶŐŝŽŝĞůůĂƚĂ ŚŽƉĂƌĚ

/ů ŵĞĚĂŐůŝĞ ĐŽŶ ŝů ĐĞƌďŝĂƚƚŽ͕ Ăŵďŝ


Data 15 Novembre 2014


ϭϰ͕ ϮϬϭϰ Ăƚ ϳ͗ϬϬ Ăŵ

&ĞƌƌĂŐĂŵŽ 'ĂŶĐŝŽ ďĂŶŽ 'ĂŶĐŝŽ ďĂŶŽ Ěŝ &ĞƌƌĂŐĂŵŽ͗ ů͛ŝĐŽŶĂ Ěŝ ƵŶŽ ĚĞŝ ŵĂƌĐŚŝ Ɖŝƶ ĨĂŵŽƐŝ ĚĞů ŵĂĚĞ ŝŶ /ƚĂůLJ ŝŶƐŝĞŵĞ Ă ƵŶŽ ĚĞŝ ůĞŐŶŝ Ɖŝƶ ƉƌĞŐŝĂƚŝ Ăů ŵŽŶĚŽ͘ ůĂ ŶƵŽǀĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ Ěŝ ŐŝŽŝĞůůŝ ŝŶ ĂƌŐĞŶƚŽ ĚĞůůĂ ŵĂŝƐŽŶ ĨŝŽƌĞŶƚŝŶĂ ŝŶ ƵŶĂ ĐŽŵďŝŶĂnjŝŽŶĞ ŝŶĞĚŝƚĂ͗ ďƌĂĐĐŝĂůĞ͕ ĐŽůůĂŶĂ Ğ ƐĂƵƚŽŝƌ ;ŵĂ ŝů ƐĂƵƚŽŝƌ ŶŽŶ ğ ƵŶĂ ĐŽůůĂŶĂ͍Ϳ ĐŽŶ ůĂ ůƵĐĞŶƚĞnjnjĂ ĚĞů ŵĞƚĂůůŽ Ğ ŝů ĐŽůŽƌĞ ŝŶƚĞŶƐŽ Ěŝ ƵŶ ŵĂƚĞƌŝĂůĞ ŵŽůƚŽ ƌĞƐŝƐƚĞŶƚĞ͕ ƋƵŝŶĚŝ ƉŽƌƚĂďŝůĞ ƚƵƚƚŝ ŝ ŐŝŽƌŶŝ͘ ĐĐŽ ůĞ ŝŵŵĂŐŝŶŝ͘ D͘Ě͘ ͘

EƵŽǀĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ 'ĂŶĐŝŽ Ěŝ &ĞƌƌĂŐĂŵŽ ŝŶ ĂƌŐĞŶƚŽ ĞĚ ĞďĂŶŽ

'ĂŶĐŝŽ Ěŝ &ĞƌƌĂŐĂŵŽ͗ ďƌĂĐĐŝĂůĞ ŝŶ ĞďĂŶŽ Ğ ĂƌŐĞŶƚŽ͘ WƌĞnjnjŽ͗ ϮϰϬ ĞƵƌŽ

'ĂŶĐŝŽ Ěŝ &ĞƌƌĂŐĂŵŽ͗ ĐŽůůĂŶĂ ŝŶ ĞďĂŶŽ Ğ ĂƌŐĞŶƚŽ͘ WƌĞnjnjŽ͗ ϮϱϬ ĞƵƌŽ


'ĂŶĐŝŽ Ěŝ &ĞƌƌĂŐĂŵŽ͗ ƐŽƵƚŽŝƌ ŝŶ ĞďĂŶŽ Ğ ĂƌŐĞŶƚŽ͘ WƌĞnjnjŽ͗ ϭϬϬϬ ĞƵƌŽ


>͛ŽƌŽ ĚĞůůĂ ƌĞŐŝŶĂ ğ ƉƵƌĂ ĂƌƚĞ ŝŶ ĐĂƌĂƚŝ Ěŝ EŝĐŽů ĞŐůŝ /ŶŶŽĐĞŶƚŝ 14 Novembre 2014

Duttile e malleabile ma inossidabile e inalterabile, l'oro é da sempre considerato il metallo eterno, simbolo di potere e di ricchezza. Non sorprende quindi che la Regina d'Inghilterra possieda una delle più belle collezioni di oggetti e opere d'arte d'oro al mondo. Adesso per diverse settimane Elisabetta II ha aperto i suoi forzieri: anche i comuni mortali possono ammirare cinquanta delle opere più rare e straordinarie della collezione reale, in mostra alla Queen's Gallery accanto a Buckingham Palace a Londra. “Abbiamo voluto dare un'idea della gamma e incredibile diversità della collezione reale,” spiega Kathryn Jones, direttrice della mostra. Le opere spaziano dai mobili ai gioielli, dai dipinti alle statue, dai libri alle carrozze, e la loro provenienza é altrettanto varia: dal Giappone all'Ecuador, dall'India alla Russia. La mostra é anche un viaggio nel tempo lungo quattromila anni: l'oggetto più antico risale all'era del Bronzo, il più recente al tardo Ventesimo secolo. Ci sono opere di una delicatezza estrema, come un disegno di Pier Francesco Cittadini realizzato nel Seicento su foglia d'oro, e oggetti di una opulenza sfacciata, come un vassoio di oro massiccio che pesa otto chili e mezzo, creato nel 1821 per celebrare l'incoronazione di Re Giorgio IV. La mostra é divisa in tre parti: l'oro nell'arte, l'oro sacro e – naturalmente – l'oro reale, al quale é dedicata la sala più importante. Un trittico di Duccio del 1302 dimostra l'uso della foglia d'oro per dare una luce divina alle immagini e per sottolineare l'importanza della Vergine e del Bambino, mentre un reliquiario d'oro e perle del primo Quattrocento contiene frammenti della Croce. Dietro ogni oggetto c'é una storia, non sempre a lieto fine. Un manoscritto islamico del 1656, su carta intessuta d'oro, é una cronaca del regno dell'imperatore che fece costruire il Taj Mahal in ricordo della moglie morta. La gigantesca testa di tigre d'oro con occhi e denti di cristallo di rocca faceva parte del trono del sultano di Mysore, in India, smembrato dopo l'assedio delle truppe inglesi al suo palazzo nel 1799. C'é un portasigarette d'oro in tre colori diversi di Fabergé, regalato a Edoardo VII nel 1903 da Maria Feodorovna, ex Zarina di Russia poi morta in esilio dopo la rivoluzione bolscevica. Gli oggetti più antichi sono quelli che sembrano più contemporanei per la loro elegante semplicità. Come la bellissima coppa Rillaton del 1.700 avanti Cristo, forgiata da un'unica lastra d'oro, o la coronaͲscultura creata dagli indigeni Canari dell'Ecuador prima dell'invasione degli Incas nel Quindicesimo secolo e regalata alla Regina Vittoria nel 1862. Si sa che non é tutto oro quel che luccica, ma nel caso della Regina d'Inghilterra ci si può fidare: questa mostra é oro puro.


Data: 14 Novembre 2014


DƵƐĞŽ ĚĞů 'ŝŽŝĞůůŽ͕ ƵŶĂ ŶƵŽǀĂ ƌĞĂůƚă 14/11/2014

By orafoitaliano Gli organizzatori di Fiera Vicenza hanno rivelato che la Vigilia di Natale sarà inaugurato a Vicenza il Museo del Gioiello, una realtà unica in Europa. Sarà ospitato in uno dei gioielli dell’architettura in Europa: la Basilica Palladiana, progettata dall’architetto Andrea Palladio e completata nel 1614. «Il nostro obiettivo era quello di creare un ente museale capace di esaltare le qualità del Made in Italy – ha dichiarato Matteo Marzotto, presidente di Fiera Vicenza – Desideravamo creare una storia italiana nuova e interessante». L’allestimento museale, che è stato creato dall’architetto Patricia Urquiola, avrà un aspetto pulito in grado di creare un dialogo funzionale con la location originale. Sarà disposto su due livelli: il secondo piano sarà diviso in sei stanze dedicate all’esibizione, mentre a primo sarà possibile trovare lo shop con i prodotti di merchandising. Alba Cappellieri, futuro presidente del Museo del Gioiello, ha l’intento di ospitare al museo delle mostre biennali su nove macro temi, tra cui saranno inclusi la magia, il simbolismo, la funzionalità e il futuro. EĞůůĂ ĨŽƚŽ DĂƚƚĞŽ DĂƌnjŽƚƚŽ Ğ ŽƌƌĂĚŽ &ĂĐĐŽ ĂůůĂ ƉƌĞƐĞŶƚĂnjŝŽŶĞ ĚĞů DƵƐĞŽ ĚĞů 'ŝŽŝĞůůŽ


'ŝŽŝĞůůŝ͕ ŝů ƌƵďŝŶŽ 'ƌĂĨĨ ǀĞŶĚƵƚŽ ƉĞƌ ϴ͕ϲ ŵŝůŝŽŶŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ͗ ğ ƌĞĐŽƌĚ ŵŽŶĚŝĂůĞ Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ giovedì 13 novembre 2014

>͛ĂƐƚĂ DĂŐŶŝĨŝĐŝĞŶƚ Θ EŽďůĞ :ĞǁĞůƐ͕ ŽƌŐĂŶŝnjnjĂƚĂ ĚĂ ^ŽƚŚĞďLJ͛Ɛ Ă 'ŝŶĞǀƌĂ͕ Ɛŝ ğ ĐŚŝƵƐĂ ĐŽŶ ŝů ƌĞĐŽƌĚ ŵŽŶĚŝĂůĞ ĚĞů 'ƌĂĨĨ ZƵďLJ ;ϴ͕ϲϮ ĐĂƌĂƚŝͿ͕ ƉƌŽǀĞŶŝĞŶƚĞ ĚĂůůĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ Ěŝ ŝŵŝƚƌŝ DĂǀƌŽŵŵĂƚŝƐ͕ ĐŚĞ ŚĂ ƐƚĂďŝůŝƚŽ ŝů ŶƵŽǀŽ ƉƌŝŵĂƚŽ ƉĞƌ ƵŶ ƌƵďŝŶŽ͕ ĐŽŶ ϴ͕ϲ ŵŝůŝŽŶŝ Ěŝ ĚŽůůĂƌŝ͘

La sessione di vendita gestita in Svizzera dalla prestigiosa casa d’aste inglese è stata molto fruttuosa, con risultati superiori alle aspettative. Questa cifra diventa il riferimento assoluto, ma anche quello per singolo carato, con un prezzo specifico per unità di misura preziosa vicino al milione di dollari. Lo spettacolare gioiello dal raro colore “sangue di piccione” è una meraviglia della natura ed appartiene alla famiglia delle gemme più rare, che fanno impazzire gli esperti e i collezionisti. Superfluo dire che la stima massima della vigilia è stata superata. Del resto, chi ama i gioielli e non si fida troppo dei mercati finanziari, può vedere in un simile acquisto una fonte di piacere e di protezione del capitale.


Queste le parole di David Bennett, Presidente di Sotheby’s Svizzera e responsabile del Dipartimento Gioielli di Sotheby’s Europa e MedioͲOriente: Il Graff Ruby è un capolavoro che ti incanta. Gemma tra le gemme e il più bel rubino che abbia mai visto nella mia carriera. Il prezzo record registrato rappresenta inoltre un vero e proprio tributo al grande occhio di Dimitri Mavrommatis ed insieme alla passione vera che il collezionista ha mostrato per la bellezza in tutte le sue forme. Al cospetto del suo fascino ci si può sbilanciare, dicendo che è il più bel rubino di cui si abbia conoscenza. Da segnalare le ottime performance nell’asta elvetica di altre pietre preziose. Anche uno Zaffiro Kashmir ha fissato un nuovo record con 6 milioni di dollari. Risultato da incorniciare per la collana in perle naturali della Regina Joséphine, passata di mano per 3,4 milioni di dollari. Il totale dei lotti dell’asta di Magnificent & Noble Jewels ha prodotto vendite per 95,3 milioni di dollari: una cifra davvero enorme.


31 ott

Assocoral, a Torre del Greco un seminario sull’uso del contante Economia / Gioielli / trade Pubblicato da preziosa Il 19 novembre incontro organizzato dall’Associazione nazionale produttori di corallo per discutere le possibili deroghe al limite dei 1000 euro nel commercio con l’estero

Limite all’uso dei contanti, in calendario a novembre un seminario per discutere eventuali deroghe per il settore orafo almeno nel commercio con l’estero. Lo ha organizzato Assocoral, l’Associazione nazionale produttori e commercianti di corallo, cammei e materie affini, per il prossimo 19 novembre. L’appuntamento, al Circolo Nautico di Torre del Greco, rientra tra le attività di tutela, promozione e sostegno del settore che costituiscono la mission dell’Associazione. Il seminario vuole essere un luogo di scambio tra i vari soggetti istituzionali della categoria ed esperti del settore, per discutere sulle possibilità di concessione anche al settore di una deroga all’attuale limite legislativo del pagamento in contanti in caso di scambi con operatori stranieri. ͞/ů ĐŽƐŝĚĚĞƚƚŽ ĚĞĐƌĞƚŽ ƐĂůǀĂ /ƚĂůŝĂ Ͳ spiega Tommaso Mazza, presidente di Assocoral (in foto a sinistra) Ͳ ĐŚĞ ŚĂ ƌŝĚŽƚƚŽ ĚĂ Ϯ͘ϱϬϬ ĞƵƌŽ Ă ϭ͘ϬϬϬ ĞƵƌŽ ůĂ ƐŽŐůŝĂ ĚĞŝ ƉĂŐĂŵĞŶƚŝ ŝŶ ĐŽŶƚĂŶƚŝ͕ ĐŽŶƚŝĞŶĞ ĚĞůůĞ ůĂĐƵŶĞ͗ ůĂ ƉƌŝŵĂ ĨƌĂ ƚƵƚƚĞ ğ ŝů ŶŽŶ ĂǀĞƌ ĐŽŶƚĞŵƉůĂƚŽ ĂůĐƵŶĞ ƉĞĐƵůŝĂƌŝƚă ĚĞů ƐĞƚƚŽƌĞ ĚĞů ĐŽŵŵĞƌĐŝŽ Ăůů͛ŝŶŐƌŽƐƐŽ Ěŝ ƉƌĞnjŝŽƐŝ ĐŚĞ͕ ĐŽŵĞ ğ ĨĂĐŝůĞ ŝŵŵĂŐŝŶĂƌĞ͕ ŚĂ ĐŽŵĞ ŽŐŐĞƚƚŽ ďĞŶŝ ĨĂĐŝůŵĞŶƚĞ ƚƌĂƐƉŽƌƚĂďŝůŝ Ğ Ěŝ ĞůĞǀĂƚŽ ǀĂůŽƌĞ͕ ĐŚĞ ƐŽŶŽ ƐƉĞƐƐŽ Őŝă ƉƌŽŶƚŝ ƉĞƌ ůĂ ĐŽŶƐĞŐŶĂ͘ /ŶŽůƚƌĞ͕ Ɛŝ ƚƌĂƚƚĂ Ěŝ ŽŐŐĞƚƚŝ ĐŚĞ ǀĞŶŐŽŶŽ ŝů Ɖŝƶ ĚĞůůĞ ǀŽůƚĞ ĂĐƋƵŝƐƚĂƚŝ Ă ƐĞŐƵŝƚŽ Ěŝ ƐƉŝŶƚĞ ͚ĞŵŽnjŝŽŶĂůŝ͕͛ Ğ ŶŽŶ ƉĞƌ ƵŶĂ ƉƌŽŐƌĂŵŵĂnjŝŽŶĞ ƐƉĞĐŝĨŝĐĂ͕ ĐŚĞ ŝŶǀĞĐĞ ĐŽŶƚƌĂĚĚŝƐƚŝŶŐƵĞ Ăůƚƌŝ ƐĞƚƚŽƌŝ͟. L’assenza attuale di deroghe per il settore – invece predisposte per altre categorie, come quella del turismo – richiede pertanto un approfondimento del tema, che verrà affrontato il 19 novembre da Giuseppe Aquilino, presidente Federpreziosi Confcommercio; Corrado Facco, direttore generale di Fiera di Vicenza; Andrea R. Castaldo,


ordinario di Diritto penale all’Università di Salerno; Leonardo Impegno, componente della X commissione alle attività produttive della Camera dei Deputati; Alfonso Ruffo, direttore del settimanale Il Denaro. L’Assocoral si fa pertanto promotrice di un’azione di confronto utile all’intero comparto con un seminario dalle modalità innovative: non attraverso le relazioni dei singoli partecipanti, ma in una forma più snella e colloquiale nella quale tutti gli ospiti, a più riprese, sono chiamati a rispondere in maniera concisa e diretta alle domande del moderatore Ͳ Silvio Ciniglio, Ordine degli Avvocati di Napoli – che detterà i tempi e animerà il dialogo tra le varie parti coinvolte. Il pomeriggio di approfondimento sarà introdotto dai saluti di Tommaso Mazza, del sindaco di Torre del Greco Ciro Borriello e da Gennaro Torrese, presidente dell’Ordine degli avvocati di Torre Annunziata.



www.federpreziosi.it


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.