Rassegna stampa 10 febbraio 2014 def

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Rassegna Stampa



ECONOMIA E MERCATI

INTERMARKET&MORE INFORMAZIONI D’ORO PAMBIANCO NEWS PAMBIANCO NEWS LA REPUBBLICA PAMBIANCO NEWS

COMPRO ORO LECCO NOTIZIE

10 Febbraio 2014

MACROECONOMIA ed ORO: siamo sulla soglia critica di 120 $/oz Comprare oro quando il prezzo è basso Il Natale spinge il 2013 di Pandora (1,2 mld) Zoppini fa il bis in Kuwait Yoox, gli analisti insistono: target fino a 42 euro Yoox, 455,6 mln di ricavi nel 2013

Compro oro “rubato”: 24 chili risultati provento di furto

SETTORE E MODA

SOLE 24 ORE Sopresa: Usa, Francia, Germania e Giappone ci battono sul «made in» CORRIERE DELLA SERA Lvmh e quell’uscita «improvvisa» di Franco Trapani CORRIERE DEL MEZZOGIORNOIl corallo diventa arte PALERMO MANIA Gioielli, che passione. Ecco le tendenze per il 2014 DELUXE BLOG Damiani, le fedi nuziali della collezione 2014 IL SOLE 24 ORE Fatto qui e venduto inCina.Ecco il made in Italy che conquista il Far East DELUXE BLOG Orologio Alpina Startimer Pilot Automatico Sunstar CORRIERE DELLA SERA Il solitario è mini. Tornano i diamanti L’ORAFO A Milano chiude Lorenzi e apre Omega PALAKISS NEWS Federpreziosi – 6 Febbraio 2014 CORRIERE DELLA SERA Il giorno in cui Cocteau ordinò una spada d’oro CORRIERE DELLA SERA La scelta di Ginevra: i gioielli-tatuaggio DELUXE BLOG Sochi 2014, le medaglie d'oro, argento e bronzo preziose e bellissime IL GIORNALE DEL LUSSO Intervista a Marco Tommasoni, CEO della start up che realizza orologi in legno INFORMAZIONI D’ORO Il topazio El Dorado INFORMAZIONI D’ORO Van Cleef & Arpels Planétarium Poetic Complication L’ORAFO Etica e qualità: i più “brillanti” di Anversa L’ORAFO Inaugurato a Sochi il Pavillon Omega PAMBIANCO NEWS Greubel Forsey, il giro del mondo in un mini globo

CRONACA

IL GIORNALE DI VICENZA «Dopo la rapina ancora sconvolto e spaventato» IL GIORNALE DI VICENZA Spaccano il finestrino e fuggono con i gioielli IL GIORNALE DI VICENZA Col kalashnikov all´assalto in argenteria MI-LORENTEGGIO.COM Cesano. Ladro gentiluomo rapina gioielleria in centro commerciale INFORMAZIONI D’ORO Doppio sequestro di oro a Valenza IL GIORNALE DI VICENZA Gioielli ricettati in oreficeria Patteggia in aula IL GIORNALE DI VICENZA «Si tennero l´oreficeria» Due imputati a processo AREZZO NOTIZIE “E’ suo questo gioiello?” Truffatori all’opera per le strade della città INFORMAZIONI D’ORO Oro, diamanti e gioielli: truffa ad un 92enne LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNORapinatore in gioielleria proprietario lancia sedia e lo locca: arrestato LA REPUBBLICA Falsa rapina a orafo chiesto giudizio per4 Rassegna in collaborazione con


Economia e Mercati

MACROECONOMIA ed ORO: siamo sulla soglia critica di 1200 $/oz (costo medio estrazione) Scritto il 10 febbraio 2014

GUEST POST: sotto area 1200 $/oz si estrae in perdita. Il solito barometro settimanale dell’oro e gli avvenimenti più importanti della settimana e il ruolo dell’oro nei portafogli di investimento e degli investitori istituzionali. Nel fine settimana il metallo giallo non e’ riuscito a violare la barriera posta a 1.275,00 $/oz, nonostante la notizia proveniente dal mercato del lavoro statunitense, relativa ai dati negativi sull’occupazione per il mese di gennaio. In gennaio, infatti, sono stati creati 113.000 posti di lavoro negli USA, contro i 180.000 previsti dagli analisti. L’oro e’ stato soggetto ad alta volatilita’ questa settimana, nonostante non riesca a smuoversi dal canale compreso tra i 1.250 $/oz e i 1.268,00 $/oz. I traders acquistano in area 1.246,00 $/oz e vendono in area 1.267,00 $/oz, impedendo azioni ribassiste, ma anche rialziste. LE QUOTAZIONI DELL’ORO SOTTO I $1.200,00 PER ONCIA COMPORTERANNO TAGLI DELL’ESTRAZIONE – WORLD GOLD COUNCIL Se le quotazioni del metallo giallo dovessero stazionare sotto i 1.200,00 $/oz per lassi temporali “sostenuti”, cio’ comporterebbe “seri tagli all’attivita’ estrattiva”. Ad affermarlo e’ uno studio del World Gold Council, presentato lunedi’ scorso. Il costo medio inerente l’estrazione di un’oncia d’oro e’ pari a $ 1.200,00 (dati Thomson Reuters). Forti svalutazioni in “conto capitale” hanno colpito tutte le grandi compagnie del settore nel 2013, tra le quali il colosso dell’industria estrattiva, la Barrick Gold Corporation. Nello studio del World Gold Council non e’ esattamente specificato il periodo temporale, che comporterebbe un drastico taglio alla produttivita’ nel caso le quotazioni si trattenessero continuamente sotto i $1.200,00 per oncia. Il calo delle forniture di oro “da scarti o da riciclo”, ai minimi da cinque anni, aggrava il quadro delle condizioni estrattive del settore. La produzione globale ha raggiunto le 2.980 tonnellate nel 2013, in crescita del 4% rispetto all’anno precedente. Il gigante Barrick Gold Corporation ha annunciato profitti pari a 2,5 miliardi di dollari nel 2013, nonostante le pesanti svalutazioni degli ultimi tre anni. Newmont Mining Corp e AngloGold Ashanti, due “big” del settore, presenteranno i risultati finanziari il 19 febbraio; nei primi 9 mesi del 2013, entrambe hanno subito perdite per 1 miliardo di dollari ciascuna. I FONDI PENSIONE MESSICANI SAREBBERO INTERESSATI A DIVERSIFICARE I PROPRI ASSETS IN ORO FISICO Secondo il World Gold Council, i fondi pensione messicani sarebbero interessati a diversificare le proprie strategie di “asset allocation”, investendo direttamente in oro fisico. Lo studio del World Gold Council ha preso in considerazione l’opinione di almeno 20 tra i principali e piu’ influenti gestori di fondi pensione del Messico, che gestiscono 160 miliardi di dollari di capitali. La legislazione messicana ha “liberalizzato” il settore degli investimenti inerenti ai fondi pensione, i quali potranno operare direttamente nei mercati dei metalli preziosi (in precedenza la legislazione vietava


investimenti in questi mercati). I fondi pensione giapponesi hanno gia’ iniziato a diversificare i propri assets in oro fisico: quelli messicani si apprestano a farlo. Questi fondi rappresentano il 22% dei risparmi dei messicani, e dovrebbero raddoppiare entro il 2018. I fondi pensione messicani non potranno investire piu’ del 10% dei rispettivi patrimoni in oro fisico. Anche se, a livello globale, gli investimenti dei fondi pensione nel mercato dell’oro non “impattano” sul prezzo del metallo giallo, il settore e’ in forte evoluzione.Ci sono gia’ quindici fondi pensione giapponesi che investono in oro fisico, tramite ExchangeͲTradeͲFunds; cio’ significa che, investendo direttamente in oro fisico, gli investitori istituzionali sono sempre piu’ interessati alla differenziazione dei propri assets. Riccardo G. – Deshgold


ŽŵƉƌĂƌĞ ŽƌŽ ƋƵĂŶĚŽ ŝů ƉƌĞnjnjŽ ğ ďĂƐƐŽ Lunedì 10 Febbraio 2014 Scritto da Greta Milici

«Quando il ƉƌĞnjnjŽ ĚĞůů͛ŽƌŽ è ďĂƐƐŽ conviene approfittare della situazione ed ĂĐĐƵŵƵůĂƌĞ quanto più oro possibile». Lo afferma ĂǀŝĚ >ĞǀĞŶƐƚĞŝŶ, esperto di investimenti in metalli preziosi. Dal momento che il prezzo dell’oro continua ad ŽƐĐŝůůĂƌĞ ŝŶƚŽƌŶŽ Ăŝ ϭ͘ϮϰϬ ĚŽůůĂƌŝ ů͛ŽŶĐŝĂ, la ĚŽŵĂŶĚĂ Ěŝ ŵĞƚĂůůŽ ĨŝƐŝĐŽ rimane robusta, soprattutto da parte della Cina. Dopo un notevole ŐƵĂĚĂŐŶŽ Ěŝ ĚŝǀĞƌƐĞ ƐĞƚƚŝŵĂŶĞ consecutive, la quotazione si è abbassata a causa dei nuovi segnali di crescita dell’economia americana, delle preoccupazioni per il ritiro da parte della Fed degli stimoli monetari e per il crollo della domanda cinese. La &ĞĚĞƌĂů ZĞƐĞƌǀĞ ha annunciato infatti di voler modificare il proprio programma di ƉŽůŝƚŝĐĂ ŵŽŶĞƚĂƌŝĂ riducendo l’acquisto di asset di altri 10 miliardi di dollari. A dicembre l’annuncio del tapering aveva fatto crollare bruscamente l’oro; stavolta però ŶŽŶ ǀŝ ğ ƐƚĂƚŽ ƵŶ ĞĨĨĞƚƚŽ ŶĞŐĂƚŝǀŽ Ěŝ ĞŐƵĂů ƉŽƌƚĂƚĂ sul trend del metallo giallo, per cui è possibile pensare che la progressiva riduzione dell’immissione di moneta non si ripercuoterà negativamente sull’ĂŶĚĂŵĞŶƚŽ ĚĞůů͛ŽƌŽ Ă ůƵŶŐŽ ƚĞƌŵŝŶĞ. David Levenstein ritiene che con le sue politiche Ben Bernanke abbia lasciato nelle mani di Janet Yellen la &ĞĚ (ed in generale il sistema finanziario) in ĐŽŶĚŝnjŝŽŶŝ ŵŽůƚŽ Ɖŝƶ ƉƌĞĐĂƌŝĞ che all’inizio del mandato. E, a meno che l’economia americana non cresca improvvisamente ad una straordinaria velocità, ŝů ĚŽůůĂƌŽ ĂŶĚƌă ĂŶĐŽƌĂ Ɖŝƶ ƐŽƚƚŽ ƉƌĞƐƐŝŽŶĞ nel corso dell’anno. Ciò potrà esercitare delle pressioni sulle attività denominate in dollari; i ĐŝŶĞƐŝ lo hanno già capito e per questo ŚĂŶŶŽ ƐĐĞůƚŽ Ěŝ ĐŽŵƉƌĂƌĞ ŽƌŽ. L'anno scorso la domanda cinese di oro fisico è stata senza precedenti ed ha raggiunto oltre 2.500 tonnellate, inclusi gli acquisti della Banca Popolare Cinese. La Cina possiede oggi 3.500 miliardi di dollari in valuta estera (di cui almeno 1.700 denominati in dollari USA) ed è consapevole che Őůŝ ^ƚĂƚŝ hŶŝƚŝ ƐĂƌĂŶŶŽ ĐŽƐƚƌĞƚƚŝ Ă ƐǀĂůƵƚĂƌĞ ůĂ ƉƌŽƉƌŝĂ ŵŽŶĞƚĂ, mandando in fumo le riserve cinesi. Per questo ha forte interesse nel diversificare le riserve comprando oro. Il ƉŽƐƐĞƐƐŽ Ěŝ ŽƌŽ è radicato nella cultura cinese; è stato considerato come una risorsa fondamentale per secoli ed è quindi probabile che la forte ĚŽŵĂŶĚĂ ƉƌŽǀĞŶŝĞŶƚĞ ĚĂůůĂ ŝŶĂ ĐŽŶƚŝŶƵĞƌă, soprattutto Ăŝ ƉƌĞnjnjŝ ďĂƐƐŝ ĐŽƌƌĞŶƚŝ. Per l’esperto David Levenstein quella della Cina è una mossa finanziaria strategica ed è proprio a partire da questo esempio che egli invita a «ĐŽŵƉƌĂƌĞ ŽƌŽ ƋƵĂŶĚŽ ŝ ƉƌĞnjnjŝ ƐŽŶŽ ďĂƐƐŝ ĞĚ ĂĐĐƵŵƵůĂƌĞ ƋƵĂŶƚŽ Ɖŝƶ ŵĞƚĂůůŽ ƉŽƐƐŝďŝůĞ».


/ů EĂƚĂůĞ ƐƉŝŶŐĞ ŝů ϮϬϭϯ Ěŝ WĂŶĚŽƌĂ ;ϭ͕Ϯ ŵůĚͿ ůƵŶĞĚŞ͕ ϭϬ ĨĞďďƌĂŝŽ ϮϬϭϰ

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ŽƉƉŝŶŝ ĨĂ ŝů ďŝƐ ŝŶ <ƵǁĂŝƚ venerdì, 7 febbraio 2014

ŽƉƉŝŶŝ ƐƚŽƌĞ

Se il mercato della gioielleria in Italia è in caduta libera i marchi più creativi e le aziende più attive e dinamiche vanno in controtendenza, investono sull’estero e fanno registrare importanti dati di crescita. È questo il caso di DƉĨŐƌŽƵƉ, società fiorentina a cui fanno capo i marchi ŽƉƉŝŶŝ͕ DĂŶƵĞů͘ ĞĚ͕ /ŬŽŶŝŬĂ͕ džůŽн e recentemente ^ƚĂƌƉLJ, che ha messo lo sviluppo della rete negozi nei mercati stranieri tra i suoi obiettivi fondamentali. La società, guidata da maggio 2012 da WĂŽůŽ ĂůĂŵĂŶĚƌĞŝ, punta ad un piano di sviluppo economicoͲ finanziario all’interno del quale l’export rappresenta una voce importante. L’azienda ha chiuso il 2013 con una crescita di fatturato del 10% rispetto al 2012 anche grazie all’apertura di nuovi monomarca a Kiev, Dubai, Erevan (Armenia) e Kuwait City (ad oggi circa il 30% del fatturato arriva dai mercati esteri). Ultimo punto messo a segno in questi primi giorni di febbraio è l’apertura del secondo monomarca Zoppini in Kuwait che consolida la posizione di Mpfgroup sul mercato degli Emirati Arabi e fa registrare un’ulteriore crescita della percentuale dell’export sul fatturato.


Yoox, gli analisti insistono: target fino a 42 euro NONOSTANTE NEL 2013 IL TITOLO ABBIA GIÀ GUADAGNATO IL 170 PER CENTO, SECONDO LE BANCHE D’INVESTIMENTO C’È ANCORA SPAZIO PER UNA CRESCITA. RICAVI IN AUMENTO AL 2016 DEL 25% ALL’ANNO

^ĂƌĂ ĞŶŶĞǁŝƚnj

Milano I l Made in Italy è famoso nel mondo quanto a manifatture di alta gamma, e il powered by Yoox è leader nella realizzazione di siti e nella gestione delle piattaforme di eͲcommerce di tutto il lusso internazionale. Non è un caso che sia un sito italiano a realizzare le finestre sul world wide web di ben 37 griffe, non solo tricolori. Stupisce invece che molte altre aziende del lusso italiano non abbiano ancora investito sulla frontiera digitale, come invece hanno fatto gruppi anglosassoni, Burberry in primis. E in questa direzione va letto anche il passaggio del numero uno del gruppo inglese Angela Ahrendts, che ha lasciato la guida della griffe per aiutare Tim Cook nella distribuzione on e off line dei prodotti Apple. Non era mai successo che il numero uno di un grande gruppo del lusso andasse a fare il numero due di un colosso tecnologico. «È un segno dei tempi Ͳ commenta Federico Marchetti, fondatore e ad di YooxͲ mi aspetto che l’intreccio tra moda e tecnologia vada sempre più a convergere, ci saranno tanti manager del lusso che andranno a lavorare in aziende tecnologiche e viceversa ». Se infatti è riconosciuto da tutti gli esperti che l’online sarà la nuova vetrina del lusso mondiaͲle, stupisce come le aziende che da anni programmano aperture tra Parigi, Milano, Tokio e Shanghai non abbiano ancora avviato una loro strategia di eͲcommerce. E questo per il gruppo guidato da Federico Marchetti si traduce in un doppio vantaggio: quello di essere il primo quanto a transazioni online di lusso (circa 3milioni di ordini nel 2013) e quello di poter accelerare la migrazione al web di quelle aziende che ancora al loro interno non hanno fatto una scelta sulla futura strategia online. Luxottica, numero uno degli occhiali al mondo, sia come marchi propri che in licenze che quanto a rete distributiva, si è mossa ora con decisione verso il digitale rilevando Glasses.com, un’azienda che permetterà al gruppo guidato da Andrea Guerra di sperimentare nuove formule di eͲcommerce, persino per un prodotto, come gli occhiali, che deve essere provato tanto quanto la calzata di una scarpa. Gli occhiali e i profumi, sono una delle poche cose che le griffe del lusso finora (con qualche eccezione) hanno delocalizzato all’esterno. Per questo qualcuno sospetta che nel lungo termine Armani, Kering e altri grandi colossi vogliano farsi in casa la loro piattaforma ecommerce. «Non la vedo così perché l’eͲcommerce è un business diverso dal lusso e complesso che richiede competenze specifiche, infrastrutture e dimensioni di scala Ͳ spiega Marchetti Ͳ riusciamo ad essere profittevoli solo perché siamo grandi e sappiamo investire 100 milioni (in tre anni ndr), in automazione, logistica e innovazione tecnologica, piuttosto che contrattare con un corriere una tariffa super agevolata». Se infatti Yoox realizza il 17Ͳ18% di Ebitda sui ricavi prima dei costi corporate, è vero che solo il 3% del fatturato si trasforma in utile. Il vantaggio del gruppo di Marchetti è quello di essere partito per prima e di averlo fatto in un Paese che ha una forte tradizione nel lusso, ma anche quello di essere un’azienda giovane. A differenza di molte società del made in Italy che hanno ancora una struttura proprietaria fortemente caratterizzata dall’imprenditore che ha creato l’etichetta e in quanto tale un’età media dei vertici abbastanza alta, Yoox si è strutturata come una società anglosassone a cominciare dal fatto che è una pubblic company (l’84% del capitale è flottante), per finire con il sistema di incentivi dei vertici del gruppo. «Avere la capacità di attrarre talenti è fondamentale Ͳ spiega Marchetti l’età media dei dipendenti Yoox è 30 anni, ciò nonostante i top manager di Yoox insieme hanno 150 anni di esperienza nell’eͲcommerce ». Per tutti questi motivi, nonostante nel 2013 Yoox abbia guadagnato il 170%, gli analisti continuano a consigliare l’acquisto del titolo. Per Bofa le azioni sono da comprare con un obiettivo di prezzo a 36 euro perché di qui al 2016 i ricavi del gruppo cresceranno ancora in media del 25% all’anno, con margini in aumento del 34%. Per Goldman Sachs il titolo può valere invece 41,5 euro e Main First consiglia l’acquisto di Yoox fino a 42 euro. A sinistra, l’andamento del titolo Yoox in Piazza degli Affari Qui sopra, Federico Marchetti ad di Yoox (03 Febbraio 2014)


zŽŽdž͕ ϰϱϱ͕ϲ ŵůŶ Ěŝ ƌŝĐĂǀŝ ŶĞů ϮϬϭϯ giovedì, 6 febbraio 2014

zŽŽdž

zŽŽdž chiude l’anno con un segno più. Il gruppo bolognese di eͲcommerce ha registrato nel 2013 ricavi netti (al netto dei resi sulle vendite e degli sconti concessi ai clienti) a 455,6 milioni di euro, mettendo a segno un +21,2% (+25% a cambi costanti) rispetto ai 375,9 milioni del 2012. Nel quarto trimestre dell’anno, ha fruttato in particolare l’attività in Italia con un +31,3%, la più alta messa a segno dal mercato domestico dal 2009, fa sapere il gruppo. L’accelerazione dei ricavi netti nel quarto trimestre ha portato a un fatturato annuale italiano pari a 70,9 milioni di euro, in crescita del 20,0% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda le altre aree geografiche, il Nord America, primo mercato per il gruppo con un fatturato di 102,8 milioni di euro e pari al 22,6% dei ricavi netti consolidati, ha registrato nel 2013 una crescita del 26,1% (+30,3% a tassi di cambio costanti). Nel resto d’Europa, la crescita si è attestata al 21,4% nell’anno, mentre il Giappone ha registrato crescite positive del 10,7% a tassi di cambio correnti (40% a tassi di cambio costanti). Secondo i dati preliminari 2013 diffusi ieri sera, inoltre, la posizione finanziaria netta è attesa positiva per 20,5 milioni di euro, in crescita rispetto a 14,6 milioni del 2012.

Nei giorni scorsi, Yoox è scattata sui listini per le indiscrezioni sulla possibile quotazione in Borsa della concorrente tedesca Zalando (+6% il 4 febbraio). Nella mattinata di oggi, il giorno dopo la diffusione dei dati preliminari, il gruppo è leggermente negativo.


Compro Oro

ŽŵƉƌŽ ŽƌŽ ͞ƌƵďĂƚŽ͗͟ Ϯϰ ĐŚŝůŝ ƌŝƐƵůƚĂƚŝ ƉƌŽǀĞŶƚŽ Ěŝ ĨƵƌƚŽ

LECCO – A volte è capitato che venisse loro affibbiato il nomignolo di “lavatrici” della malavita ed è questo il caso: una recente indagine della Guardia di Finanza ha messo nei guai i gestori di un Compro Oro in provincia di Lecco dove sono stati rinvenuti, stipati in un magazzino, monili e orologi risultati provento di furto. In tutto si parla della bellezza di 24 kg di prezioso metallo che non risultavano regolarmente giustificati dai titolari nelle scritture contabili. Ricettazione è la denuncia che penderebbe ora nei confronti di questi ultimi. 6 febbraio 2014 — 18:13


Settore e Moda

^ŽƉƌĞƐĂ͗ hƐĂ͕ &ƌĂŶĐŝĂ͕ 'ĞƌŵĂŶŝĂ Ğ 'ŝĂƉƉŽŶĞ Đŝ ďĂƚƚŽŶŽ ƐƵů ͨŵĂĚĞ ŝŶͩ Micaela Cappellini

10/02/2014

Borse, vestiti, arredamento, vini, Prosciutto di Parma: nel mondo il Made in Italy è un marchio forte. Attenzione però, sedersi sugli allori è vietato. Perché quello italiano non è l'unico "Made in" che conta sulla piazza globale. Siamo troppo abituati a guardare all'Italia e alle nostre eccellenze coi nostri occhi. Se ci affacciamo al mercato mondiale dei consumatori da una finestra diversa, scopriamo che il marchio made in Italy è quinto: davanti, nell'ordine, ha Made in Usa, Made in France, Made in Germany e anche Made in Japan. La classifica è stata stilata da FutureBrand, che ha vagliato il peso specifico di 140 Paesi e ha dato voce a tutti i consumatori, anche ai consumatori dei Paesi emergenti. Cosa hanno chiesto? Di valutare la reputazione che i Paesi d'origine hanno sulle loro scelte di consumo, di dare un punteggio all'importanza che attribuiscono alla provenienza di un prodotto. Un giudizio sulla qualità, ma anche sulla sicurezza Ͳ un tema quanto mai caldo, in epoca di scandali alimentari Ͳ e sulla reale provenienza di un bene, dato che sempre più spesso il luogo di progettazione e quello di produzione delle merci non coincidono più. Dalle indagini è emersa prepotente la forza del marchio Made in Usa: aziende come Gap, Nike, Donna Karan o Calvin Klein sono le primi che balzano alla mente dei consumatori, soprattutto nei Paesi emergenti. Se gli Stati Uniti ottengono il massimo punteggio nelle categorie Moda e Cura della persona, la Francia vince nella Cibo e bevande, mentre la Germania primeggia nella categoria Auto ed è terza per l'elettronica di consumo. Il Giappone, infine, è primo per l'elettronica e va forte anche nel settore automobilistico. E l'Italia? I brand dell'alimentare devono cedere il primo posto ai marchi francesi, che tra gli intervistati esercitano un richiamo maggiore, specie nel settore dei vini. Nel lusso, nonostante le nostre numerose firme, l'Italia è solo terza, alle spalle di Francia e Svizzera.

Il primo posto dei Cantoni in questa categoria è dato dalla presenza di brand che hanno saputo rafforzare il concetto di lusso trasversalmente a diversi segmenti di mercato: dagli orologi (con Rolex, Omega, Longines, Tag Heuer, Vacheron Constantin) al caffè con Nespresso, alla cosmesi con La Prairie, ai sigari con Davidoff, alla gioielleria con Chopard. «È un fatto – conferma Alessandra Iovinella, managing director di FutureBrand Italia – che le aziende europee tendono a sovrastimare il proprio appeal all'estero. Ma quando entrano in campo l'America Latina o il Medio Oriente, i marchi a stelle e strisce non sono solo fra i primi citati, ma sono anche quelli più in grado di rassicurare sulla provenienza del prodotto, cioè sull'effettivo Made in». Nell'opinione dei consumatori intervistati, i parametri "Paese di origine", "Paese di progettazione" e "Paese di produzione" sono stati giudicati più importanti di altri fattori di scelta come, per esempio, il prezzo, la disponibilità e lo stile, e si sono posizionati alle spalle del fattore di scelta numero uno: la sicurezza. Ecco perché oggi non è più sufficiente essere identificati con un Paese – per esempio, l'Italia con la moda – per essere riconosciuto come Made In: i brand oggi devono dimostrare di avere una reale e profonda connessione con il Paese da cui provengono per poter contare su un vantaggio competitivo. Ben vengano dunque le normative a tutela del Made in. Ma potrebbero non essere abbastanza: sia chiaro, la quinta posizione italiana è di tutto rispetto, ma ci obbliga a confrontarci con altre quattro e a imparare a essere competitivi rispetto a loro. «Dobbiamo usare questa posizione per guardare in avanti e avere una prima indicazione delle potenzialità che potrebbero ancora crescere – sostiene Silvia Barbieri, head of strategy di FutureBrand Italia – per esempio, credo che abbiamo la sostanza e la forza potenziale di superare la Francia nel Food & beverage e di attaccare insieme alla Francia il primato della Svizzera nel lusso. Nelle altre categorie, invece, ritengo che l'Italia occupi una posizione che rispecchia le sue forze».


VIVIMILANO

Pagina: Economia Data: 10 Febbraio 2014


10-FEB-2014

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Marco Demarco

da pag. 10


10-FEB-2014

Lettori: n.d. Diffusione: n.d.

Dir. Resp.: Marco Demarco

da pag. 10


Gioielli, che passione. Ecco le tendenze per il 2014 di Paola Giamporcaro | Articolo inserito il: 10/02/2014

I monili sono ciò che fanno la differenza. Che si tratti di bracciali, collane, anelli o spille, sono da sempre un elemento decorativoͲornamentale di grande pregio. L’evoluzione del design, dei materiali, delle manifatture ha permesso di creare gioielli monumentali e di raffinata esecuzione. Dall’alta gioielleria a quella low cost, i monili non possono mancare all’appello nella fase creativa di un outfit che possa definirsi tale. Le principali tendenze di quest’anno hanno diffuso la febbre dell’oro. Uno sguardo al passato che riporta in passerella, rivalutandolo, l’oro giallo, da sempre sintomo di ricchezza ed eleganza. Dolce e Gabbana lo ha battezzato a sua icona di bellezza e lo esibisce a fiumi impreziosendo il suo style e rendendolo sontuoso. Bracciali realizzati con catene robuste da cui pendono delle monete di varia grandezza che suonano deliziosamente durante i movimenti. La flora e la fauna, rappresentano un must, è infatti il boom di animaliͲgioiello. Serpenti, farfalle, scarabei, coccinelle, decorano in modo giocoso e colorato i monili. Ma oltre agli animali è la flora a regnare sovrana impreziosendo collier, e anelli con fiori variopinti e dalle tonalità pastello. Un vero spettacolo per gli occhi, possono essere romantici e particolarmente lucidi, oppure accattivanti e provocanti in nuance più cupe e tendenzialmente dark. Futuristici e splendenti, sono invece quei gioielli realizzati interamente con pietre dure, dalle forme più strane e irregolari. Ed è questa la scelta di Giorgio Armani, che per questo 2014 ha scelto collane e anelli che rubano la lucentezza dei corpi celesti e l’irregolarità del suolo lunare. Una gioielleria dell’alta tecnologia, che mescola la ricercatezza dello stile e delle forme alla modernità dei materiali scelti e delle tecniche di lavorazione.


ĂŵŝĂŶŝ͕ ůĞ ĨĞĚŝ ŶƵnjŝĂůŝ ĚĞůůĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ ϮϬϭϰ Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ lunedì 10 febbraio 2014

>Ğ ĨĞĚŝ ŶƵnjŝĂůŝ ĚĞůůĂ ĐŽůůĞnjŝŽŶĞ ϮϬϭϰ Ěŝ ĐĂƐĂ ĂŵŝĂŶŝ ŚĂŶŶŽ ůĞ ĐƌĞĚĞŶnjŝĂůŝ ŐŝƵƐƚĞ ƉĞƌ ŝŶĐŽŶƚƌĂƌĞ ŝů ŐƌĂĚŝŵĞŶƚŽ ĚĞŝ ĨƵƚƵƌŝ ƐƉŽƐŝ͕ ĐŚĞ ƉŽƐƐŽŶŽ ƐĐĞŐůŝĞƌĞ ƚƌĂ ƵŶ ǀĞŶƚĂŐůŝŽ Ěŝ ƉƌŽƉŽƐƚĞ Ăůů͛ŝŶƐĞŐŶĂ ĚĞů ĨĂƐĐŝŶŽ͘

Il matrimonio e le fedi ĂŵŝĂŶŝ: un rapporto felice fra l’evento nuziale e i gioielli che rappresentano l’eternità del legame. Gli anelli per gli sposi hanno questa forma, perché il cerchio, per sua natura, non ha spigoli ed è senza inizio né fine: si limita semplicemente a scorrere nella sinuosa continuità della sua geografia estetica, per simboleggiare un amore senza termine o scadenze. La scelta delle fedi è un momento importante dei preparativi matrimoniali, per il valore che incarnano. Occorre, quindi, una scelta oculata, per un gioiello da indossare tutta la vita. Un simbolo d’amore, di fedeltà e di complicità, per due persone che decidono di condividere e percorrere insieme il cammino di vita. Le fedi nuziali Damiani si concedono un pizzico di originalità, in un quadro complessivo giustamente legato all’intramontabile tradizione di questi segni del sentimento. Il risultato sono dei gioielli di grande eleganza, dove emerge la delicata magia di un estro creativo nobile. Il catalogo della maison prevede delle interpretazioni in oro bianco, rosa, giallo o platino e si distinguono per la perfetta vestibilità e il design “comfort fit”. Tutte le fedi Damiani sono impreziosite dall’incastonatura al loro interno di un piccolo diamante, che sottolinea l’unicità e l’eternità di un momento così importante come il giorno del matrimonio. Anche questo concorre alla loro qualità intrinseca ed estetica.


&ĂƚƚŽ ƋƵŝ Ğ ǀĞŶĚƵƚŽ ŝŶ ŝŶĂ͘ ĐĐŽ ŝů ŵĂĚĞ ŝŶ /ƚĂůLJ ĐŚĞ ĐŽŶƋƵŝƐƚĂ ŝů &Ăƌ ĂƐƚ sŝǀĞ Ğ ŐŽĚĞ Ěŝ ďƵŽŶĂ ƐĂůƵƚĞ ƵŶ ŵĂĚĞ ŝŶ /ƚĂůLJ ĐŚĞ ĐŽŶƋƵŝƐƚĂ ůĂ ŝŶĂ Ğ ĐŚĞ ŶĞů ϮϬϭϯ ŚĂ ĞƐƉŽƌƚĂƚŽ ďĞŶŝ ƉĞƌ ƋƵĂƐŝ ϭϯ ŵŝůŝĂƌĚŝ Ěŝ ĞƵƌŽ͕ ŝŶ ĐƌĞƐĐŝƚĂ ƌŝƐƉĞƚƚŽ Ăů ϮϬϭϮ͘ ĐĐŽ ŝ ƉƌŽĚŽƚƚŝ ŝƚĂůŝĂŶŝ Ɖŝƶ ƌŝĐŚŝĞƐƚŝ ĚĂů ŵĞƌĐĂƚŽ ĐŝŶĞƐĞ

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Orologio Alpina Startimer Pilot Automatico Sunstar Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ domenica 9 febbraio 2014

Alpina lancia il nuovo orologio di lusso Startimer Pilot Automatico “Sunstar”, che colpisce immediatamente per l’estrema pulizia formale.

Il modello Startimer Pilot automatico “Sunstar”, con quadrante motivo soleil e numeri con anello graduato dei minuti applicati, arricchisce l’iconica collezione professionale di orologi di lusso per piloti di Alpina. Questa nuova interpretazione mantiene le caratteristiche professionali della raccolta, aggiungendo le rifiniture prestigiose che caratterizzano i segnatempo eleganti. Dall’unione tra lusso e funzionalità nasce un segnatempo che celebra un perfetto equilibrio fra professionalità e classe, da portare con orgoglio al polso. Il design essenziale di questo orologio si ispira ai modelli Alpina del passato: le caratteristiche fondamentali sono la cassa dalle dimensioni generose, con 44 mm di diametro, la sua finitura satinata, il quadrante grigio con motivo soleil, il caratteristico triangolo rosso Alpina sulla lancetta dei secondi centrali. Gli appassionati di movimenti meccanici apprezzeranno inoltre il fondello trasparente e la corona avvitata, che completano degnamente un’opera connessa a un patrimonio aeronautico leggendario, dove Alpina è stata nei primi 50 anni del secolo scorso un punto di riferimento importante, anche come fornitore ufficiale per gli aviatori delle forze aeree americane.

Scheda tecnica Referenza: ALͲͲ525GB4S6 Cassa: 40 mm di diametro, 10,2 mm di spessore, acciaio inossidabile, vetro zaffiro convesso, corona avvitata, impermeabile fino a 10 ATM. Quadrante: Quadrante grigio con numeri arabi luminosi applicati.


Movimento: A carica automatica, 26 rubini, 38 ore di riserva di carica, 28.200 alt/h. Funzioni: Ore, minuti, secondi, data Cinturino: Pelle di vitello stampa coccodrillo.


VIVIMILANO

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A Milano chiude Lorenzi e apre Omega 07/02/2014 By orafoitaliano

Si parla spesso dei “gioielli” italiani che spariscono o che vengono ceduti a facoltosi compratori stranieri. Ed è quello che sta succedendo a Lorenzi, “gioielliere” dei coltelli dal 1919, situato nella prestigiosissima Via Montenapoleone, a Milano. Il negozio è stato infatti ceduto al Gruppo Swatch per una cinquantina di milioni di Euro. La storica attività chiuderà quindi per sempre il prossimo 15 Febbraio. Al suo posto aprirà una boutique del marchio Omega, che ha recentemente inaugurato un punto vendita anche a Firenze. Nella foto: il negozio Lorenzi.


E t^ &ĞĚĞƌƉƌĞnjŝŽƐŝ ʹ ϲ &ĞďďƌĂŝŽ ϮϬϭϰ Ͳ DAI “COMPRO ORO” ALLA GEMMOLOGIA PER LE PROPOSTE DI LEGGE DEL SETTORE ORAFO IL GOVERNO CONFERMA LA MASSIMA ATTENZIONE Positivi i riscontri nell’audizione del 30 Gennaio 2014 alla X Commissione del Senato coordinata da Confcommercio Federpreziosi e dalla Consulta Nazionale Produttori Orafi. Ͳ VISITA AL TESORO DI NAPOLI – I CAPOLAVORI DEL MUSEO DI SAN GENNARO Con venticinque milioni di devoti sparsi in tutto il mondo, San Gennaro è il santo cattolico più famoso e conosciuto nel mondo. Il Tesoro a lui dedicato è unico nel suo genere: formatosi lungo settecento anni di storia, grazie alle numerose donazioni, si è mantenuto intatto da allora. Ͳ COMPRO ORO: DIMINUITA DEL 10% LA CLIENTELA NEL 2013 Il “Rapporto Italia 2014” dell’Eurispes, oltre a descrivere un Paese che, tra mille difficoltà, stenta ancora a riprendersi, pone l’accento, dopo l’impennata dello scorso anno (dall’8,5% del 2012 al 28,1% del 2013) sul calo, pari a circa il 10%, del numero delle persone che dichiarano di essersi rivolte a un “comproͲoro”, analizzando, tra l’altro, le motivazioni che spingono a rivolgersi a questi servizi. Ͳ METTERSI NELLA LUCE GIUSTA di Luca Fiaccadori La luce più adatta per ogni esigenza all’interno del punto vendita è quella ottenuta con una sorgente luminosa regolabile. Illuminare “al meglio” ogni cosa nel nostro negozio è un compito particolarmente complesso. L’esigenza primaria è quella di tutelare ed esaltare gli oggetti esposti, oltre che creare un ambiente gradevole. Ͳ 18 FEBBRAIO A ROMA MOBILITAZIONE GENERALE DELLE IMPRESE – Rete imprese Italia, senza impresa non c’è Italia. Riprendiamoci il futuro.


Data: 07 Febbraio 2014



VIVIMILANO

Pagina: I piaceri del weekend Data: 07Febbraio 2014


^ŽĐŚŝ ϮϬϭϰ͕ ůĞ ŵĞĚĂŐůŝĞ ĚΖŽƌŽ͕ ĂƌŐĞŶƚŽ Ğ ďƌŽŶnjŽ ƉƌĞnjŝŽƐĞ Ğ ďĞůůŝƐƐŝŵĞ Scritto da: Rosario Scelsi Ͳ venerdì 7 febbraio 2014

KŐŐŝ ƉƌĞŶĚŽŶŽ ŝů ǀŝĂ ůĞ ŽůŝŵƉŝĂĚŝ ŝŶǀĞƌŶĂůŝ Ěŝ ^ŽĐŚŝ ϮϬϭϰ͕ ĚŽǀĞ Őůŝ ĂƚůĞƚŝ ƐĂƌĂŶŶŽ ƉƌĞŵŝĂƚŝ ĐŽŶ ŵĞĚĂŐůŝĞ Ě͛ŽƌŽ͕ ĂƌŐĞŶƚŽ Ğ ďƌŽŶnjŽ Ěŝ ĞĐĐĞůůĞŶƚĞ ĨĂƚƚƵƌĂ ĂƌƚŝƐƚŝĐĂ Ğ ƉƌŽĚƵƚƚŝǀĂ͘

Gli atleti lottano per i risultati, ma se le ŵĞĚĂŐůŝĞ sono dei piccoli capolavori d’arte la soddisfazione data dal successo è ancora maggiore, come a ^ŽĐŚŝ ϮϬϭϰ, dove i classici trofei in ŽƌŽ͕ ĂƌŐĞŶƚŽ Ğ ďƌŽŶnjŽ assumono il rango di opere d’arte, preziosissime e bellissime. Ricordiamo che i XXII Giochi Olimpici invernali si svolgeranno a Sochi fino al 23 febbraio 2014. Alcune gare verranno disputate nella stazione sciistica di Krasnaja Poljana, mentre il villaggio olimpico sarà ospitato nella cittadina di Adler. Tre le mascotte: l’Orso bianco, la Lepre e il Leopardo delle nevi. Per gli atleti, provenienti da ogni angolo del mondo, l’obiettivo è quello di vincere una o più medaglie, magari d’oro, per far valere un primato e conservare un ricordo eterno, capace di sconfiggere le insidie del tempo. I premi assegnati in Russia rifletteranno la natura sfaccettata del paese ospitante, dove coesistono megalopoli e natura incontaminata, innovazione e patrimonio storico. Raggi di sole deviati da cime innevate, compongono una tela dove le atmosfere calde si combinano con quelle fredde, per esprimere i contrasti di un paesaggio che le medaglie vogliono ricordare per sempre ai protagonisti dei giochi. Ogni medaglia, dal design luminoso e originale, è incisa con il “Patchwork Quilt” del grande evento: un mosaico di progetti nazionali delle varie culture ed etnie della Federazione russa. L’insolita combinazione di vetro e metallo conferisce al manufatto una leggerezza e una bellezza unica. Tutti i metalli usati nella composizione provengono dalla terra ospitante. Lo spessore delle medaglie, frutto di una miscela di lavoro manuale e tecnologico, è di 10 mm, mentre il diametro è dieci volte più grande. Il peso si muove intorno al mezzo chilogrammo. Scopriamole meglio.


DĞĚĂŐůŝĞ ŽůŝŵƉŝĐŚĞ͗ Ͳ >Ğ ŵĞĚĂŐůŝĞ Ě͛ŽƌŽ ŽůŝŵƉŝĐŚĞ ĐŽŶƚĞŶŐŽŶŽ ϱϮϱ ŐƌĂŵŵŝ Ěŝ ĂƌŐĞŶƚŽ ϵϲϬ ĐŽŶ ŵĂƌĐŚŝŽ Ěŝ ŐĂƌĂŶnjŝĂ Ğ ϲ ŐƌĂŵŵŝ Ěŝ ŽƌŽ ĐŽŶ ƵŶ ŵĂƌĐŚŝŽ Ěŝ ŐĂƌĂŶnjŝĂ ϵϵϵ Ͳ >Ğ ŵĞĚĂŐůŝĞ Ě͛ĂƌŐĞŶƚŽ ĐŽŶƚĞŶŐŽŶŽ ϱϮϱ ŐƌĂŵŵŝ Ěŝ ĂƌŐĞŶƚŽ ϵϲϬ ĐŽŶ ŵĂƌĐŚŝŽ Ěŝ ŐĂƌĂŶnjŝĂ Ͳ >Ğ ŵĞĚĂŐůŝĞ Ěŝ ďƌŽŶnjŽ ĐŽŶƚĞŶŐŽŶŽ ϰϲϬ Ěŝ ŝŶŐƌĞĚŝĞŶƚĞ ĐĞƌƚŝĨŝĐĂƚŽ DĞĚĂŐůŝĞ WĂƌĂůŝŵƉŝĐŚĞ͗ Ͳ >Ğ ŵĞĚĂŐůŝĞ Ě͛ŽƌŽ ƉĂƌĂŽůŝŵƉŝĐŚĞ ĐŽŶƚĞŶŐŽŶŽ ϲϴϬ ŐƌĂŵŵŝ Ěŝ ĂƌŐĞŶƚŽ ϵϲϬ ĐŽŶ ŵĂƌĐŚŝŽ Ěŝ ŐĂƌĂŶnjŝĂ Ğ ϲ ŐƌĂŵŵŝ Ěŝ ŽƌŽ ĐŽŶ ƵŶ ŵĂƌĐŚŝŽ Ěŝ ŐĂƌĂŶnjŝĂ ϵϵϵ Ͳ >Ğ ŵĞĚĂŐůŝĞ Ě͛ĂƌŐĞŶƚŽ ĐŽŶƚĞŶŐŽŶŽ ϲϴϬ ŐƌĂŵŵŝ Ěŝ ĂƌŐĞŶƚŽ ϵϲϬ ĐŽŶ ŵĂƌĐŚŝŽ Ěŝ ŐĂƌĂŶnjŝĂ Ͳ >Ğ ŵĞĚĂŐůŝĞ Ěŝ ďƌŽŶnjŽ ƐŽŶŽ ĐŽŵƉŽƐƚŝ ĚĂ ϱϴϱ ŐƌĂŵŵŝ Ěŝ ŝŶŐƌĞĚŝĞŶƚĞ ĐĞƌƚŝĨŝĐĂƚŽ In totale saranno prodotte 1.300 medaglie, per un peso complessivo superiore ai 700 chilogrammi. Quelle destinate alle Paraolimpiadi contengono delle incisioni in Braille, per l’interpretazione del testo da parte dei non vedenti.


Pubblicato il 7 febbraio 2014 da Direttore | Alta orologeria Intervista a Marco Tommasoni, CEO della startͲup che realizza orologi in legno

di Davide PASSONI Di AB Aeterno avevamo parlato un mesetto fa. Orologi in legno, giovani, freschi e made in Italy che ci avevano incuriosito talmente tanto che abbiamo chiesto a Marco Tommasoni, amministratore delegato e fondatore della società, di parlarcene di persona. Quando e a chi è venuta l’idea di utilizzare il legno e perché la scelta di questo materiale? L’idea è venuta a me in Australia, circa un anno e mezzo fa; vivevo a Sydney, città meravigliosa immersa nella natura. Proprio quella città, i suoi abitanti e il suo “mood” mi hanno ispirato nell’utilizzare il legno per la collezione di orologi AB Aeterno. Che fatturato genera la vostra azienda? Quali stime avete per i prossimi anni? Siamo appena partiti, siamo una start up e quindi l’equilibrio è ancora molto precario. Stiamo lavorando molto in modo da rispettare gli obiettivi che ci siamo dati per l’anno 2014. Siete molto presenti sui social network: quali altri mezzi utilizzate per farvi conoscere? I social sono ormai un must per qualsiasi nuova attività, soprattutto per chi vuole lavorare online, ma non bastano. Serve essere presenti nelle fiere di settore più importanti: ecco che Bread&Butter a Berlino per la moda e JCK a Las Vegas per l’orologeria sono i nostri prossimi step. Quali sono i vostri mercati attuali e come pensate di svilupparvi? Come accennato sopra, puntiamo molto sulle fiere di settore e sul fatto di strutturare una rete commerciale da qui ai prossimi due anni, sempre aggiornando e migliorando il prodotto. Abbiamo appena inaugurato l’apertura di un monomarca a Venezia in Calle Frezzeria, dietro piazza S. Marco. Vendete solo online o siete presenti anche con alcuni retailer? Stiamo iniziando una distribuzione sul territorio Italiano, anche se ci interessano di più i mercati esteri, soprattutto quello americano.


Dove vengono realizzati i vostri orologi? Da chi? Vengono realizzati in Italia, in provincia di Verona precisamente in una zona molto famosa nel passato per la falegnameria e i legni. Il meccanismo invece è svizzero. Come si coniugano impresa, business e sostenibilità? Impresa, business e sostenibilità si coniugano con un prodotto che rispecchi l’azienda, i suoi valori e il suo modo di agire quotidiano; ecco che i legni, 100% naturali, rappresentano un nostro cardine dal quale difficilmente evaderemo. Inoltre, intendiamo associare il nostro fare business a un progetto di sostenibilità sociale ambientale, affiancato da un’organizzazione no profit internazionale. Ovviamente l’impegno è molto grande e bisogna sempre tenere presenti i vari aspetti. Dà più valore alla vostra azienda il fatto di essere una realtà giovane fatta da giovani, o di essere made in Italy? Il made in Italy è un’etichetta di cui andiamo molto fieri, inoltre ci si rende conto della potenzialità del made in Italy una volta fuori dall’Italia. Il valore aggiunto, però, lo apporta sicuramente il fatto di essere un team giovane, con molto entusiasmo, pieno di freschezza e di voglia di fare. Le idee nascono cosi, dal confronto e dalla voglia di migliorare continuamente. Quindi non è così impossibile fare impresa in Italia… o sì? Serve un mix di cose, di sicuro non è facile, ma non è neanche impossibile. Bisogna avere molta, molta voglia di fare e sapere che l’idea da sola non basta, ma serve anche voglia di mettersi in gioco e di rischiare. Io mi sento molto fortunato, ma lo dico sottovoce perché mai come in questo periodo credo che la cosa più importante sia quella di parlare poco e fare molti fatti, o almeno provarci.


Il topazio El Dorado Venerdì 07 Febbraio 2014 Scritto da Sara Parisi

I più assidui lettori ricorderanno certamente che tra i nostri primissimi articoli un numero considerevole è stato dedicato alle pietre preziose. Tra queste il topazio ha riscosso un grandissimo successo, un po' per il fascino esercitato dalle leggende che circolano sul suo conto, un po' perché gli si attribuiscono poteri medicamentosi, un po', naturalmente, per la sua prepotente bellezza. Suscita quindi molto interesse la notizia relativa al topazio più grande del mondo, chiamato non a caso El Dorado, scoperto a Minas Gerais, in Brasile nel 1984. Come sappiamo, lo Stato dell'America Latina è uno dei più grandi produttori ed esportatori di pietre preziose, l'80% delle quali proviene dal sito di Minas Gerais; non è dunque un caso se qui è stato scoperto il topazio più grande del mondo. El Dorado pesava allo stato grezzo ben 37 kg e, sebbene dopo le operazioni di taglio il suo peso si sia ridotto drasticamente a 6,2 kg (31000 carati), rimane comunque primo nella classifica dei topazi più grandi del mondo, seguito dal Lua de Maraba, che appartiene al Programa Royal Collections, è grigio, ha un taglio ottagonale e pesa 25,250 carati, e dall'American Golden Topaz, che è posseduto dallo Smithsonian Institute, è gialloͲbruno, ha un taglio a cuscino e pesa 22,892 carati. Anche il topazio El Dorado — di colore gialloͲbruno e taglio a smeraldo — appartiene al Programa Royal Collections, gruppo nato nel 1997 con l'obiettivo di realizzare una collezione di gemme rappresentativa di ogni varietà e di ogni classe. Regolato dall'Unione Europea e con rappresentanti in Asia, America ed Europa, il gruppo si propone soprattutto di rendere le gemme fruibili al pubblico, rendendolo partecipe di una collezione che consta di migliaia di pietre preziose, con un peso complessivo di 500 carati e una bellezza indiscutibile. Qual è gemma più ammirata? Naturalmente El Dorado, il topazio più grande del mondo.


Van Cleef & Arpels Planétarium Poetic Complication Giovedì 06 Febbraio 2014 Scritto da Alda Cannizzo Ha debuttato al ^ĂůŽŶ /ŶƚĞƌŶĂƚŝŽŶĂů ĚĞ ůĂ ,ĂƵƚĞ ,ŽƌůŽŐĞƌŝĞ, tenutosi al PalaͲExpo di Ginevra dal 20 al 24 gennaio 2014, il Midnight Planétarium, splendido orologio facente parte della Poetic Complication targata Van Cleef & Arpels. La maison, famosa per le innumerevoli creazioni uniche nel loro genere, anche stavolta non delude il pubblico dei più esperti, importando uno squarcio di universo su un magnifico segnatempo. La rivisitazione della luce e della poetica immagine dell’universo è ben visibile sul quadrante con la raffigurazione del Sistema Solare, un’immagine che rievoca viaggi, sogni ed estrema eleganza. Il Midnight Planétarium si configura come il frutto della grande esperienza orafa dei maestri orologiai della maison Van Cleef & Arpels. I pianeti sono stati ricavati da una attenta selezione di pietre dure; il turchese è stato utilizzato per la Terra, serpentina per Mercurio, cloromelanite per Venere, diaspro rosso per Marte, agata blu per Giove e sugilite per Saturno. Si tratta di un insieme di vivaci sfere colorate immerse in un cielo stellato, tutte scolpite a mano, di diverse dimensioni e posizionate attorno ad un sole realizzato in oro rosa.

Il movimento di ogni pianeta è fedele alla sua orbita grazie ad un modulo planetario progettato da Christiaan van der Klaauw; è stato creato un complesso sistema meccanico a carica automatica comprendente 396 parti separate grazie alle quali la posizione di ciascun elemento rispetto al sistema solare sarà estremamente precisa nel tempo. Una stella si trova raffigurata sul vetro zaffiro e sta ad indicare le ore e i minuti. Il giorno, il mese e l'anno, invece, possono essere impostati tramite due pulsanti e visualizzati attraverso due aperture sul quadrante; a queste funzioni si può accompagnare un simpatico posizionamento di una stella cadente in oro su un giorno in particolare, come simbolo di buon auspicio. Un bellissimo video spiega l’esatto funzionamento del segnatempo in ogni sua parte. L'orologio Midnight Planétarium Poetic Complication è stato prodotto in soli 396 pezzi in totale e il prezzo è 245 mila dollari per la versione in oro rosa 18 carati e 330 mila dollari per la versione impreziosita da diamanti.


Etica e qualità: i più “brillanti” di Anversa 06/02/2014 By orafoitaliano La comunità anversese dei diamanti nel suo insieme – in particolare l’Antwerp World Diamond Centre (AWDC), HRD di Anversa NV e la municipalità – ha lanciato un proprio marchio di qualità, “Antwerp’s Most Brilliant”, di cui sono stati insigniti i primi sei gioiellieri della città lo scorso 29 Gennaio. “Antwerp’s Most Brilliant” intende promuovere i diamanti e la gioielleria con diamanti tra i consumatori attraverso un articolato programma di attività e una campagna di comunicazione, ma al tempo stesso prevede un severo codice di pratiche etiche e commerciali cui gli operatori accreditati devono attenersi: si tratta di 32 requisiti di qualità, che attestano come gli aderenti siano “all’altezza della reputazione di Anversa come centro d’eccellenza per il diamante”.


/ŶĂƵŐƵƌĂƚŽ Ă ^ŽĐŚŝ ŝů WĂǀŝůůŽŶ KŵĞŐĂ 05/02/2014 By orafoitaliano E’ stato inaugurato ieri, all’interno del Parco Olimpico di Sochi, il Pavillon Omega, aperto a spettatori, atleti e ospiti per tutta la durata dei Giochi: un luogo di eventi, di incontri con gli Ambassador della Maison e di dimostrazioni di alta orologeria. L’evento si è svolto alla presenza di Nick Hayek, CEO di Swatch Group, Stephen Urquhart, Presidente di Omega, di Thomas Bach, Presidente del CIO e di Alexander Popov, membro del CIO ed ex campione di nuoto. La presenza di Omega – sponsor e cronometrista ai Giochi Olimpici e Paralimpici 2014 – è basata soprattutto, come ha dichiarato Thomas Bach “sulla condivisione dei valori olimpici e sull’assistenza agli atleti per una competizione corretta”. Nella foto: Nick Hayek, a sinistra, e Thomas Bach.


'ƌĞƵďĞů &ŽƌƐĞLJ͕ ŝů ŐŝƌŽ ĚĞů ŵŽŶĚŽ ŝŶ ƵŶ ŵŝŶŝͲŐůŽďŽ mercoledì, 5 febbraio 2014

Greubel Forsay GMT Platinum Se la visualizzazione convenzionale del secondo fuso orario, in orologeria, avviene con una lancetta o tramite una finestrella sul quadrante, 'ƌĞƵďĞů &ŽƌƐĞLJ è andato oltre, e ha incluso in un orologio un piccolo globo terrestre. Al suo quinto SihhͲSalone internazionale dell’alta orologeria di Ginevra, il visionario marchio ha infatti presentato il nuovo 'ŵƚ con cassa in platino, da cui emerge il globo tridimensionale che su se stesso in 24 ore ruota e occupa la protuberanza a ore 8, cui si aggiunge, a ore 5, un tourbillon 24 secondi. Nella superiore del quadrante sono invece visualizzate le informazioni di base, mentre una finestra laterale nella carrure della cassa offre una vista sull’emisfero australe. Ma non finisce qui, perché il fondello del segnatempo visualizza l’ora universale dei 24 fusi orari tramite un disco delle ore che riporta i nomi di 24 città del mondo, personalizzabili dai clienti. “Il nostro target – ha spiegato a WĂŵďŝĂŶĐŽ dǀ al Salone ^ƚĞƉŚĞŶ &ŽƌƐĞLJ͕ cofondatore insieme a ZŽďĞƌƚ 'ƌĞƵďĞů del marchio – è tipicamente un collezionista in cerca di qualcosa di originale. I ‘marchi di fabbrica’ di Greubel Forsey sono un’architettura d’impatto e un’attenzione estrema ai dettagli, nella decorazione dei componenti e nella finitura artigianale”. Greubel, nato nella regione francese dell’Alsazia, e Forsey, inglese, hanno lavorato insieme alla Renaud & Papi di Le Locle negli anni 90 prima di dar vita nel 2001 alla CompliTime, realtà specializzata nella creazione e sviluppo di meccanismi complicati per marche di alta gamma, e nel 2004 al loro brand, che due anni dopo ha visto l’ingresso del gruppo ZŝĐŚĞŵŽŶƚ con una partecipazione del 20 per cento. Oggi, Greubel Forsey produce un centinaio di pezzi annuali, orologi meccanici estremamente complicati con prezzi tra 125mila e 750mila euro, e li distribuisce attraverso 35 punti vendita nel mondo.


Cronaca

lunedì 10 febbraio 2014 CRIMINALITÀ. Parla il titolare dell´Ars Oro di Pove derubato sabato

ͨ ŽƉŽ ůĂ ƌĂƉŝŶĂ ĂŶĐŽƌĂ ƐĐŽŶǀŽůƚŽ Ğ ƐƉĂǀĞŶƚĂƚŽͩ Lucio Zonta Ritrovata una delle due auto con cui il commando ha compiuto l´assalto. Chiappetta all´ospedale a causa della ferita alla testa «Nel negozio sono entrate quattro persone, una sola delle quali non travisata in volto. Non saprei descriverne i connotati, in frangenti tanto concitati è difficile guardare ai particolari. Quel che è certo è che sono rimasto traumatizzato». Il giorno dopo, Fabio Chiappetta accetta di parlare un po´ anche se appare ancora visibilmente sotto choc. Il commando che ha rapinato la sua gioielleria a Pove rubando tutto il contenuto della cassaforte, picchiando lui e rinchiudendolo nel bagno assieme alla moglie e a due clienti ha lasciato tracce ben più durature dei cinque minuti in cui si è consumata l´azione criminosa. È stato un attacco eclatante per la professionalità con la quale i banditi hanno agito. Uno di loro ha anche colpito alla testa con il calcio della pistola il titolare del negozio e dell´adiacente laboratorio per convincerlo ad aprire la cassaforte senza tante storie. Così il quarantanovenne bassanese Fabio Chiappetta è stato costretto a ubbidire. Il colpo inferto ha lacerato il cuoio capelluto del malcapitato, che verso le 22 si è recato al pronto soccorso. È rimasto in sala d´attesa un paio d´ore perché nel frattempo i sanitari erano alle prese con casi più gravi. Verso mezzanotte è rincasato, con l´intenzione però di ritornare al San Bassiano. «È la prima volta che mi capita un episodio del genere Ͳ racconta Chiappetta Ͳ e, come avviene in situazione analoghe, si rimane sconvolti. Ho l´attività da molti anni e non mi era mai accaduto niente di La sede dell´Ars Oro di Pove, rapinata sabato. Indagano i simile. Il bottino dovrebbe essere inferiore ai 200 mila euro. Una stima però non l´ho ancora fatta. Ci vuole tempo. E comunque al totale vanno carabinieri sommati i danni provocati dai rapinatori che hanno fatto il finimondo nel magazzino». I quattro banditi che hanno fatto irruzione sabato pomeriggio verso le 18.30 all´Ars Oro di via Europa erano armati con una pistola e un kalashnikov. Un autista complice, forse due, attendeva nel piazzale antistante il laboratorio e il negozio. I malviventi, che parlavano italiano, hanno fatto stendere a terra i quattro presenti nei locali e poi costretto Chiappetta ad aprire la cassaforte con le maniere forti. Dopo aver arraffato i monili d´oro e d´argento, il commando, intendendo ritardare il momento dell´allarme, ha rinchiuso in bagno Chiappetta, la moglie e i due clienti, i quali, una volta riusciti ad abbattere la porta, hanno allertato le forze dell´ordine. Sono arrivati i carabinieri e una volante della polizia. Le indagini sono nelle mani dei militi della compagnia di via Emiliani. Sono stati organizzati all´istante posti di blocco, per individuare i rapinatori. Una delle due auto con cui il commando è fuggito è stata ritrovata poche ore dopo nella zona industriale di Pove dai carabinieri. Proseguono intanto le indagini anche tramite le immagini della videosorveglianza.


domenica 09 febbraio 2014 SANDRIGO/1. Un orafo vicentino è stato vittima di una banda di ladri a Dolo, nel Veneziano

^ƉĂĐĐĂŶŽ ŝů ĨŝŶĞƐƚƌŝŶŽ Ğ ĨƵŐŐŽŶŽ ĐŽŶ ŝ ŐŝŽŝĞůůŝ Gli hanno portato via due trolley con preziosi per 40 mila euro I malviventi sarebbero stati ripresi da alcune telecamere In pochi istanti, gli hanno fatto sparire il campionario. Il titolare di un´azienda orafa vicentina, 55 anni, residente a Sandrigo, è stato derubato di quasi 40 mila euro da dei ladri che con ogni probabilità da tempo lo pedinavano. Il furto è avvenuto nel tardo pomeriggio di venerdì a Dolo, nel Veneziano, quando i banditi in via Mazzini hanno portato via da una macchina i gioielli custoditi in due trolley. Erano le 18 quando l´orafo era appena uscito da una gioielleria del centro del comune rivierasco. L´imprenditore ha deciso di dare un saluto ad un altro orefice che ha la propria attività proprio nelle vicinanze. Chiusi i due anonimi trolley all´interno dell´auto, è entrato nel negozio “ Il gioiello” che si trova proprio in via Mazzini. Solo il tempo di scambiarsi un saluto, e il titolare ha fatto ritorno alla sua auto, una utilitaria che non dava neppure troppo nell´occhio. Tornato verso l´auto però il gioielliere ha avuto una bruttissima sorpresa: si è accorto che uno dei finestrini era stato infranto e che all´interno mancavano i due trolley che contenevano numerosi preziosi, per un valore commerciale di circa 40 mila euro. Dopo un primo momento di smarrimento, il vicentino si è guardato attorno, per vedere se gli autori del furto potessero essere ancora nelle vicinanze. Capito che dei gioielli non vi era più alcuna traccia, a quel punto ha chiamato le forze dell´ordine e poi si è recato alla vicina tenenza dei carabinieri, dove ha sporto denuncia. I militari hanno subito attivato le indagini per riuscire a risalire agli autori del colpo; hanno compiuto immediatamente un sopralluogo in via Mazzini per verificare la presenza di ogni elemento utile per riuscire a risalire ai colpevoli. Di certo non si può escludere che l´orafo vicentino sia stato seguito o comunque individuato come possibile obiettivo del colpo. Infatti, l´auto presa di mira non aveva dettagli che potessero far risalire alla sua attività, ma è evidente che i malviventi sapevano benissimo cosa c´era nelle borse sistemate nel bagagliaio. Il furto sarebbe stato comunque ripreso dalle telecamere di una vicina banca; e le immagini potrebbero fornire indicazioni utilissime agli inquirenti. In passato orafi vicentini erano stati ripetutamente presi di mira anche nel Veneziano da bande che non si facevano scrupoli non solo a derubarli, ma anche a rapinarli. Nel corso di alcune indagini era emerso come gli orafi venissero seguiti dalla partenza dal Centro orafo di Vicenza ovest, e in qualche caso anche dalla loro abitazione; e che venissero aggrediti o derubati alla prima occasione propizia, anche dopo ore di attesa. A.A.


domenica 09 febbraio 2014 RAPINA. Quattro uomini travisati sono entrati ieri sera nel negozio con le armi spianate mentre un bandito è rimasto a fare da palo. La fuga su due auto, in direzione sud

Žů ŬĂůĂƐŚŶŝŬŽǀ ĂůůDzĂƐƐĂůƚŽ ŝŶ ĂƌŐĞŶƚĞƌŝĂ Lucio Zonta In cinque minuti asportati 200 mila euro in monili. Titolare picchiato al capo e rinchiuso con la moglie e due clienti nel bagno Con un´azione tipica da commando, un gruppo di rapinatori ha assaltato ieri verso le 19 un negozioͲlaboratorio di oreficeria a Pove: la rapina, messa a segno ai danni dell´Ars Oro, ubicata in via Europa n. 20 lungo la strada Valsugana, ha fruttato ai cinque malviventi circa 200 mila euro tra monili d´oro e d´argento. I banditi, due dei quali armati, non hanno esitato a colpire alla testa il titolare dell´azienda, il bassanese 49enne Fabio Chiappetta, con il calcio della pistola, per costringerlo ad aprire la cassaforte nella quale erano contenuti i preziosi. L´azione è stata tanto improvvisa quanto rapida: è durata non più di cinque minuti. Ma tutto era stato calcolato al millesimo dalla banda, formata da elementi di casa nostra. Le poche parole pronunciate dai banditi, in dialetto, hanno infatti denunciato la loro chiara provenienza veneta. L´azienda si trova all´interno di un ampio piazzale ricavato in via Europa, sulla destra con direzione Trento, nel quale sono operative altre due ditte che però sono chiuse di sabato. I banditi, una volta arrivati in quello che un tempo era il cotonificio La sede dell´Ars Oro a Pove del Grappa presa d´assalto ieri sera. FOTO Bizzotto, hanno parcheggiato due auto di fronte al laboratorioͲ CECCON| L´ingresso dell´argenteria negozio ubicato al primo piano di una palazzina. In quattro sono entrati nel negozio mentre uno è rimasto sotto a fare il palo. Due di loro hanno spianato le armi, una pistola e un mitra kalashnikov, il fucile automatico di fabbricazione russa. Nell´esercizio, oltre al titolare, si trovavano sua moglie e due clienti. I banditi li hanno costretti a stendersi sul pavimento. Hanno quindi preso il titolare facendosi guidare alla cassaforte. Per convincerlo a non opporre resistenza, uno dei malviventi non ha esitato a colpirlo più volte alla testa con il calcio della pistola. All´imprenditore non è rimasto che ubbidire. Una volta aperto il forziere, i malviventi hanno arraffato tutto quello che c´era dentro, vale a dire monili d´oro e d´argento. Prima di fuggire, hanno rinchiuso i quattro malcapitati nel bagno in modo da ritardare l´allarme. I banditi hanno quindi infilato le scale e sono tornati sul piazzale dove li attendeva un complice. Saliti a bordo di due auto, si sono immessi sulla Valsugana dirigendosi, sembra, verso Padova. Nel frattempo i quattro "prigionieri" sono riusciti a sfondare la porta del bagno e ad avvertire le forze dell´ordine. Pochi minuti e sul posto sono arrivati i carabinieri del radiomobile di Bassano, che hanno avviato subito le indagini, mettendo anche a punto una serie di posti di blocco. Fino a tarda sera, però, dei banditi nessuna traccia. Interpellato, il titolare dell´Ars Oro non se l´è sentita di raccontare quei pochi minuti di autentico terrore vissuti accanto alla moglie e con i due clienti. «Sono ancora sotto choc» ha detto. La rapina ha suscitato notevole apprensione per il modo nel quale è stata pensata e portata a termine, e anche perché i banditi stringevano in pugno un micidiale kalashnikov.


WƵďďůŝĐĂƚĂ ŝů ϬϵͬϬϮͬϮϬϭϰ

Cesano. Ladro gentiluomo rapina gioielleria in centro commerciale Allarme in città per l'escalation di rapine, incendi e colpi di arma da fuoco contro le attività commerciali

(miͲlorenteggio.com) Cesano Boscone, 9 febbraio 2014 Ͳ Stamane, intorno alle intorno alle ore 9.00, appena dopo l'apertura, all'interno del centro commerciale Auchan, nella gioielleria è “E' Oro”, sita vicino all'uscita che rapidamente conduce sulla Nuova Vigevanese, un uomo di bella presenza, a volto scoperto, sicuro, determinato e non violento, si è presentato alla commessa del negozio chiedendole informazioni su alcuni prodotti. Ma, ad un certo punto le ha mostrato la pistola che nascondeva sotto il giubbotto e la ha costretta a recarsi nel retro del negozio dove c'è la cassaforte. Dopo aver preso tutti i preziosi, ha chiuso la donna nella stanza dove ha sede il caveau e si è diretto, senza dar nell'occhio verso l’uscita. La commessa è riuscita a dare l'allarme, uscendo da un'uscita secondaria. Ma, dell'uomo ormai non vi era piu' traccia se non nelle immagini del circuito di videosorveglianza, che ora sono al vaglio dei Carabinieri della Compagnia di Corsico. Di recente, la stessa gioielleria è stata svaligiata di notte con una auto ariete e gli autori del colpo non sono ancora stati presi Vittorio Aggio


ŽƉƉŝŽ ƐĞƋƵĞƐƚƌŽ Ěŝ ŽƌŽ Ă sĂůĞŶnjĂ Sabato 08 Febbraio 2014 Scritto da Edoardo Ebolito

La battaglia delle &ŽƌnjĞ ĚĞůů͛KƌĚŝŶĞ nell’attività di controllo economico prosegue senza soluzione di continuità ed ha portato nell’ultimo mese a due importanti risultati nell’ambito del ƐĞƋƵĞƐƚƌŽ Ěŝ ŽƌŽ ŝƌƌĞŐŽůĂƌĞ. Una pattuglia di militari di sĂůĞŶnjĂ, in provincia di Alessandria, ha ispezionato un’ĂƵƚŽǀĞƚƚƵƌĂ ŐƵŝĚĂƚĂ ĚĂ ƵŶĂ ĚŽŶŶĂ, trovando un blocco di ƋƵĂƐŝ ϮŬŐ del valore di ŽůƚƌĞ ϰϬ ŵŝůĂ ĞƵƌŽ non sottoposto a punzonatura. Immediato è scattato il ƐĞƋƵĞƐƚƌŽ cautelare dell’oro, visto che la conducente non ha saputo fornire dettagli al riguardo. I militari hanno inoltre provveduto ad inviare una specifica ƐĞŐŶĂůĂnjŝŽŶĞ ĂůůĂ ĂŵĞƌĂ Ěŝ ŽŵŵĞƌĐŝŽ competente, seguendo la normale prassi che viene attivata in queste circostanze. Quello del valenzano sembra essere un territorio “caldo” per quanto riguarda i casi di sequestro di oro. Negli ultimi giorni dello scorso mese è stata infatti compiuta una significativa ŽƉĞƌĂnjŝŽŶĞ ŶĞŝ ƌŝŐƵĂƌĚŝ Ěŝ ƵŶ ĐŝƚƚĂĚŝŶŽ ŝƚĂůŝĂŶŽ, che deteneva un ďŽƌƐŽŶĞ ƐŽƐƉĞƚƚŽ al cui interno giacevano ĐŝƌĐĂ ϭϱ ŬŐ Ě͛ŽƌŽ non punzonato, per un valore di ŽůƚƌĞ ϯϬϬ ŵŝůĂ ĞƵƌŽ. Anche in questo caso l’interessato non aveva saputo fornire spiegazioni convincenti, subendo le previste violazioni amministrative e la sanzione alla Camera di Commercio di Alessandria. L’ĂƉƉŽƐŝnjŝŽŶĞ ĚĞů ŵĂƌĐŚŝŽ ŝĚĞŶƚŝĨŝĐĂƚŝǀŽ Ăů ůŝŶŐŽƚƚŽ è una ƉƌĂƚŝĐĂ ŽďďůŝŐĂƚŽƌŝĂ a livello di legge, ƐŝĂ ƉĞƌ ŐĂƌĂŶƚŝƌĞ ůĂ ƋƵĂůŝƚă ĚĞů ƉƌĞnjŝŽƐŽ ĐŚĞ ƉĞƌ ƚƌĂĐĐŝĂƌŶĞ ůĂ ƉƌŽǀĞŶŝĞŶnjĂ ĞĚ ŝů ŵĞƌĐĂƚŽ, visto l’elevato valore della merce. dƵƚƚŽ ů͛ŽƌŽ ŶŽŶ ƉƵŶnjŽŶĂƚŽ ƉŽƚƌĞďďĞ ƋƵŝŶĚŝ ĞƐƐĞƌĞ ĚĞĨŝŶŝƚŽ Ěŝ ĐŽŶƚƌĂďďĂŶĚŽ, non essendo presenti le informazioni basilari al riguardo. Sul metallo sequestrato stanno ora indagando i finanzieri, che dovranno accertarsi della reale provenienza.


venerdì 07 febbraio 2014 TRIBUNALE. Tre presunti complici indagati

'ŝŽŝĞůůŝ ƌŝĐĞƚƚĂƚŝ ŝŶ ŽƌĞĨŝĐĞƌŝĂ WĂƚƚĞŐŐŝĂ ŝŶ ĂƵůĂ L´indagine era stata avviata dopo una rapina in un negozio Rian Maier, 22 anni, residente a Sarcedo in via Cà Dotta, ha patteggiato ieri mattina in tribunale, davanti al giudice Morsiani e al pubblico ministero Pecori, in continuazione con una vecchia sentenza. Complessivamente la pena per lui è di 11 mesi e 10 giorni di reclusione e 400 euro di multa. Il giovane era accusato di ricettazione e venne scoperto dai carabinieri di Thiene a margine di un´altra indagine, avviata dopo una rapina in un´oreficeria. Con lui erano stati bloccati anche tre presunti complici, la cui ZŝĂŶ DĂŝĞƌ͕ ϮϮ ĂŶŶŝ posizione è stata stralciata. Maier, difeso dall´avv. Nicola Canestrini, doveva rispondere di due episodi di ricettazione, in concorso con gli altri imputati. Il primo era avvenuto a Thiene il 14 novembre di due anni fa. Con altri due complici, a bordo di un´Alfa Romeo 147, raggiunse il negozio “Dimensione Oro”, dove entrò un altro e lui rimase in macchina. Furono posti in vendita alla commessa Giulia Giacometti, ovviamente estranea a qualunque ipotesi di reato, vari monili d´oro per 995 euro; l´affare non si concluse, perchè i tre fuggirono. Gli ori furono poi recuperati dai carabinieri, e risultarono rubati a Thiene 10 giorni prima ai danni della famiglia Campagnolo/Pasqualon. Lo stesso giorno, mezz´ora dopo, gli stessi tre, a bordo dell´Alfa intestata a una nomade ma in uso a Rian Maier, furono fermati. In auto, nascosti in un calzino, c´erano due Rolex, modelli Submariner e Datejust, che sarebbero risultati rubati. Numerosi episodi analoghi sono contestati al resto della banda, che ricettava nei negozi l´oro rubato.


venerdì 07 febbraio 2014 TRIBUNALE

ͨ^ŝ ƚĞŶŶĞƌŽ ůDzŽƌĞĨŝĐĞƌŝĂͩ ƵĞ ŝŵƉƵƚĂƚŝ Ă ƉƌŽĐĞƐƐŽ Si sono opposti al decreto penale di condanna preferendo farsi processare in tribunale, dove far valere le loro ragioni davanti al giudice. È stato fissato in primavera, davanti al giudice Carli, il processo a carico di Massimo Facco, 49 anni, residente a Camisano in via Bersaglieri, e di Alain Bernard Louis Viale, 50, residente in Francia. assistiti dall´avv. Mauro Meneghini, dovranno difendersi dall´accusa di appropriazione indebita. I fatti contestati dal pubblico ministero Salvadori risalgono al febbraio dell´anno scorso. I due imputati (il primo collaboratore, il secondo amministratore della ditta “H2ro srl” di viale Mazzini, in città, che si occupa del commercio all´ingrosso di gioielleria, si sarebbero appropriati di poco meno di 800 grammi di oreficeria, del valore stimato in 30 mila euro. Quei gioielli li avevano ricevuti, secondo l´accusa, in conto visione da Sergio Gritti, legale rappresentante della ditta omonima di Monticello Conte Otto, il quale è assistito dall´avv. Riccardo Canilli e potrebbe costituirsi parte civile in aula per chiedere un risarcimento dei danni che sostiene di avere subito. I due imputati non avrebbero mai pagato la merce, nè l´avrebbero restituita, nonostante i solleciti della presunta vittima che pertanto li aveva segnalati in procura. Se ne discuterà in aula.


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͞ ͛ ƐƵŽ ƋƵĞƐƚŽ ŐŝŽŝĞůůŽ͍͟ dƌƵĨĨĂƚŽƌŝ Ăůů͛ŽƉĞƌĂ ƉĞƌ ůĞ ƐƚƌĂĚĞ ĚĞůůĂ Đŝƚƚă ůĂƵĚŝĂ &Ăŝůůŝ ,Ă ĨŝŶƚŽ Ěŝ ƌĂĐĐŽŐůŝĞƌĞ ƵŶ ĂŶĞůůŽ ĚĂů ŵĂƌĐŝĂƉŝĞĚĞ Ğ ƉŽŝ ŚĂ ƚĞŶƚĂƚŽ Ěŝ ĂĨĨŝďďŝĂƌůŽ ĂĚ ƵŶĂ ƉĂƐƐĂŶƚĞ͘ ŽŶƚŝŶƵĂŶŽ Ă ƌŝƉĞƚĞƌƐŝ Őůŝ ĞƉŝƐŽĚŝ Ěŝ ͞ƚƌƵĨĨĞ ĚĞůů͛ĂŶĞůůŽ͘͟ YƵĞƐƚĂ ǀŽůƚĂ Ă ƌĂĐĐŽŶƚĂƌĐŝ ůĂ ƉƌŽƉƌŝĂ ĞƐƉĞƌŝĞŶnjĂ ğ ƐƚĂƚĂ ƵŶĂ ŐŝŽǀĂŶĞ ĂƌĞƚŝŶĂ͕ ĂĚĞƐĐĂƚĂ ĚĂ ĂůĐƵŶĞ ƉĞƌƐŽŶĞ ĐŚĞ ŚĂŶŶŽ ƉƌŽǀĂƚŽ Ă ƐƉŝůůĂƌůĞ ƵŶ ƉŽ͛ Ěŝ ĚĞŶĂƌŽ ŝŶ ĐĂŵďŝŽ Ěŝ ƵŶ ŐŝŽŝĞůůŽ͘ “Ieri sera verso le 19 dall’altro lato della Standa – scrive la protagoniio e delle signore poco più avanti siamo state avvicinate da delle persone rumene (così si sono identificate) che hanno finto di trovare degli anelli in oro per terra. Si sono avvicinate e ci hanno chiesto se per caso li avessimo persi mentre camminavamo. Abbiamo risposto di no, non erano assolutamente gioielli di nostra proprietà. A questo punto allora, hanno ben pensato di tentare un’altra mossa. Dopo averceli mostrati bene, hanno iniziato a dire che potevamo averli in cambio di cinque euro. Qualcuno potrebbe anche dire che tutto sommato è un affare, ma il pensiero della magari dubbia provenienza di quell’ oro (i miei genitori hanno subito un furto di solo oro a Natale 2012) mi ha lasciato molto perplessa e infastidita”. ^ŽůƚĂŶƚŽ ƉŽĐŚŝ ŵĞƐŝ ĨĂ͕ ƵŶ ĂůƚƌŽ ĞƉŝƐŽĚŝŽ ĂŶĂůŽŐŽ Ɛŝ ĞƌĂ ǀĞƌŝĨŝĐĂƚŽ ŝŶ Đŝƚƚă͘ /Ŷ ƋƵĞůůĂ ĐŝƌĐŽƐƚĂŶnjĂ ŝů ƚƌƵĨĨĂƚŽƌĞ ƚĞŶƚž Ěŝ ǀĞŶĚĞƌĞ ŝů ŵŽŶŝůĞ ĂĚ ƵŶ ŽŵƉƌŽ KƌŽ͘


KƌŽ͕ ĚŝĂŵĂŶƚŝ Ğ ŐŝŽŝĞůůŝ͗ ƚƌƵĨĨĂ ĂĚ ƵŶ ϵϮĞŶŶĞ 'ŝŽǀĞĚŞ Ϭϲ &ĞďďƌĂŝŽ ϮϬϭϰ ^ĐƌŝƚƚŽ ĚĂ ĚŽĂƌĚŽ ďŽůŝƚŽ hŶ ƚƌĂŶĞůůŽ Ă ƐĞŝ njĞƌŝ͘ ͛ğ ĚĂǀǀĞƌŽ Ěŝ ƚƵƚƚŽ ŶĞůůĂ ƚƌƵĨĨĂ ĂĚ ƵŶ ŝŵƉƌĞŶĚŝƚŽƌĞ Ěŝ ϵϮ ĂŶŶŝ ŽƉĞƌĂƚĂ ĚĂ &ƌĂŶĐĞƐĐŽ WĂƉĂůĞ͕ ƵŶ ŐŝŽĐŽ ƐƉŽƌĐŽ ƉŽƌƚĂƚŽ ĂǀĂŶƚŝ ƚƌĂ ŝů ϮϬϬϴ ĞĚ ŝů ϮϬϭϯ Ğ ĐŚĞ ŚĂ ĨƌƵƚƚĂƚŽ Ăů ŵĂůŝŶƚĞŶnjŝŽŶĂƚŽ ŽůƚƌĞ ϱϬϬ ŵŝůĂ ĞƵƌŽ ŝŶ ĐŽŶƚĂŶƚŝ ĞĚ ƵŶĂ ƐĞƌŝĞ Ěŝ ďĞŶŝ ƉĂƚƌŝŵŽŶŝĂůŝ͘ >Ă ĐŚŝĂǀĞ Ěŝ ǀŽůƚĂ ƐĂƌĞďďĞ ĐŽƐƚŝƚƵŝƚĂ ĚĂůůĂ ŵĂůĂƚƚŝĂ ƉƌŽŐƌĞƐƐŝǀĂ ĚĞůů͛ŝŵƉƌĞŶĚŝƚŽƌĞ͕ ĂĨĨůŝƚƚŽ ĚĂ ƉƌŽďůĞŵŝ ŶĞƵƌŽůŽŐŝĐŝ ĐŚĞ ůŽ ĂǀƌĞďďĞƌŽ ƉŽƐƚŽ ŶĞůůĂ ĐŽŶĚŝnjŝŽŶĞ Ěŝ ŶŽŶ ĞƐƐĞƌĞ Ɖŝƶ ĐĂƉĂĐĞ Ěŝ ŝŶƚĞŶĚĞƌĞ Ğ Ěŝ ǀŽůĞƌĞ ŶĞů ĐŽƌƐŽ ĚĞŐůŝ ĂŶŶŝ͘ hŶĂ ƐŝƚƵĂnjŝŽŶĞ Ěŝ ĐƵŝ WĂƉĂůĞ ĞƌĂ ƉĞƌĨĞƚƚĂŵĞŶƚĞ Ă ĐŽŶŽƐĐĞŶnjĂ Ğ ĐŚĞ ŚĂ ƐĨƌƵƚƚĂƚŽ Ă ƐƵŽ ĨĂǀŽƌĞ͕ ĨĂĐĞŶĚŽƐŝ ŝŶƚĞƐƚĂƌĞ ŝů ϱϬй Ěŝ ĚƵĞ ŝŵŵŽďŝůŝ ŵŝůĂŶĞƐŝ ĞĚ ĂďŝƚĂŶĚŽ ŐƌĂƚƵŝƚĂŵĞŶƚĞ ŝŶ ƵŶĂ ĚĞůůĞ ƐƵĞ ĐĂƐĞ͕ ƐĞŵƉƌĞ ŶĞů ĐĞŶƚƌŽ Ěŝ DŝůĂŶŽ͘ EŽŶ ğ ŝů ƉƌŝŵŽ ĐĂƐŽ Ěŝ ƚƌƵĨĨĂ ĂĚ ƵŶ ŝŵƉƌĞŶĚŝƚŽƌĞ ƌŝĐĐŽ Ğ ĨĂĐŽůƚŽƐŽ ŶĞůů͛ŚŝŶƚĞƌůĂŶĚ ŵŝůĂŶĞƐĞ͘ YƵĞƐƚĂ ǀŽůƚĂ ů͛ĂĐĐƵƐĂ ğ ƋƵĞůůĂ Ěŝ ĂǀĞƌ ĂďƵƐĂƚŽ ĚĞůůŽ ƐƚĂƚŽ Ěŝ ŝŶĨĞƌŵŝƚă Ğ ĚĞĨŝĐŝĞŶnjĂ ƉƐŝĐŚŝĐĂ ĚĞůů͛ĂŶnjŝĂŶŽ͘ >͛ŝŶĐŽŶƚƌŽ ƐĂƌĞďďĞ ĂǀǀĞŶƵƚŽ ŶĞů ϮϬϬϴ͕ ƋƵĂŶĚŽ WĂƉĂůĞ Ɛŝ ğ ĨĂƚƚŽ ĐŽŶƐĞŐŶĂƌĞ ĐŝƌĐĂ ϮϬϬŵŝůĂ ĞƵƌŽ ƉĞƌ ů͛ĂĐƋƵŝƐƚŽ͕ ŝŶ ƌĞĂůƚă ŵĂŝ ƌĞĂůŝnjnjĂƚŽ͕ Ěŝ ƵŶ ƐĞƌǀŝnjŝŽ Ěŝ ƉŝĂƚƚŝ ŝŶ ŽƌŽ͘ ^ĂƌĞďďĞ ƐƚĂƚŽ ƐŽůŽ ŝů ƉƌŝŵŽ Ěŝ ƵŶĂ ƐĞƌŝĞ Ěŝ ƌĂŐŐŝƌŝ͕ ǀŝƐƚŽ ĐŚĞ ŶĞŐůŝ ĂŶŶŝ Ă ƐĞŐƵŝƌĞ ůŽ ƐƚĞƐƐŽ WĂƉĂůĞ ŚĂ ĂĐƋƵŝƐƚĂƚŽ ĚŝĂŵĂŶƚŝ ƉĞƌ ƵŶ ǀĂůŽƌĞ Ěŝ ϮϯŵŝůĂ ĞƵƌŽ͕ ŝŵŵĞĚŝĂƚĂŵĞŶƚĞ ƌŝǀĞŶĚƵƚŝ ĂůůĂ ǀŝƚƚŝŵĂ ƐŽƚƚŽ ĨŽƌŵĂ Ěŝ ƉĂƌƵƌĞ͘ WĞĐĐĂƚŽ ĐŚĞ͕ Ăů ƉŽƐƚŽ ĚĞůůĞ ƉŝĞƚƌĞ ĂƵƚĞŶƚŝĐŚĞ͕ ů͛ƵŽŵŽ ĂďďŝĂ ĐŽŶƐĞŐŶĂƚŽ ƵŶĂ ĐŽůůĂŶĂ ƵƐĂƚĂ͕ ĚĂů ǀĂůŽƌĞ ŶĞƚƚĂŵĞŶƚĞ ŝŶĨĞƌŝŽƌĞ͘ dƌĂ Őůŝ Ăůƚƌŝ ďĞŶŝ ĞƐƚŽƌƚŝ ĨŝŐƵƌĂŶŽ ƵŶ ŽƌŽůŽŐŝŽ ĂƌƚŝĞƌ͕ ƵŶ ƉŝĂƚƚŽ ĚΖĂƌŐĞŶƚŽ͕ ƋƵĂƚƚŽƌĚŝĐŝ ƉĞŶŶĞ Ěŝ ŵĂƌĐĂ Ğ ƋƵĂƚƚƌŽ ďŽƌƐĞ Ěŝ ĐŽĐĐŽĚƌŝůůŽ͘ /ů ƚƵƚƚŽ ͞ĐŽŶĚŝƚŽ͟ ĚĂůůĂ ĐŽͲŝŶƚĞƐƚĂnjŝŽŶĞ Ěŝ ĚƵĞ ĂƉƉĂƌƚĂŵĞŶƚŝ Ğ ĚĂůů͛ƵƐƵĨƌƵƚƚŽ Ěŝ ƵŶ ƚĞƌnjŽ͕ ĐŽŵƉƌĞƐĞ ůĞ ďŽůůĞƚƚĞ Ěŝ ĂĐƋƵĂ͕ ůƵĐĞ Ğ ŐĂƐ͕ ƐĞŶnjĂ ĐŽŶƚĂƌĞ ŝ ϭ͘ϱϬϬ ĞƵƌŽ Ěŝ ƉĞŶƐŝŽŶĞ ĚĞůůĂ ƐŽƌĞůůĂ ĚĞůů͛ŝŵƉƌĞŶĚŝƚŽƌĞ ĐŚĞ ůĂ ĐŽƉƉŝĂ ŚĂ ŝŶĐĂƐƐĂƚŽ ƌĞŐŽůĂƌŵĞŶƚĞ ĨŝŶŽ Ăůů͛ŝŶŝnjŝŽ ĚĞů ϮϬϭϯ͕ ƋƵĂŶĚŽ ğ ƐĐĂƚƚĂƚŽ ů͛ĂƌƌĞƐƚŽ ŝŶ ƐĞŐƵŝƚŽ ĂůůĂ ĚĞŶƵŶĐŝĂ ĚĞůůĂ ĨŝŐůŝĂ ĚĞůů͛ĂŶnjŝĂŶŽ͘ ĞƌŶĂƌĚŝŶĂ WƌŽĐŽƉŝŽ͕ ĂǀĞǀĂ ŝŵŵĞĚŝĂƚĂŵĞŶƚĞ ƐĐĞůƚŽ ůĂ ǀŝĂ ĚĞů ƉĂƚƚĞŐŐŝĂŵĞŶƚŽ͕ ǀĞŶĞŶĚŽ ĐŽŶĚĂŶŶĂƚĂ Ă ĚƵĞ ĂŶŶŝ͕ ŵĞŶƚƌĞ &ƌĂŶĐĞƐĐŽ WĂƉĂůĞ ğ ĂƌƌŝǀĂƚŽ ĨŝŶŽ ŝŶ ĨŽŶĚŽ ĞĚ ŝ ŐŝƵĚŝĐŝ Őůŝ ŚĂŶŶŽ ĐŽŵŵŝŶĂŶŽ ƵŶĂ ƉĞŶĂ Ěŝ ƐĞƚƚĞ ĂŶŶŝ Ěŝ ƌĞĐůƵƐŝŽŶĞ͘ ŝƐƉŽƐƚĂ Ă ĐĂƌŝĐŽ Ěŝ WĂƉĂůĞ ĂŶĐŚĞ ƵŶĂ ƐĞŶƚĞŶnjĂ Ěŝ ƌŝƐĂƌĐŝŵĞŶƚŽ Ěŝ ĐŝƌĐĂ ϰϬϬ ŵŝůĂ ĞƵƌŽ Ğ ůĂ ĐŽŶĨŝƐĐĂ Ěŝ ƵŶ ƚĞƐƚĂŵĞŶƚŽ ĨŝƌŵĂƚŽ ĚĂůů͛ĂŶnjŝĂŶŽ Ă ƐƵŽ ĨĂǀŽƌĞ͘ ^ĂƌĞďďĞ ƐƚĂƚŽ ŝů ůĂƵƚŽ ďŽĐĐŽŶĞ ĨŝŶĂůĞ Ěŝ ƵŶĂ ƚƌƵĨĨĂ ĚĂůůĞ ĚŝŵĞŶƐŝŽŶŝ ŵĂĐƌŽƐĐŽƉŝĐŚĞ͕ ƐǀĞŶƚĂƚĂ ĨŽƌƚƵŶĂƚĂŵĞŶƚĞ ŶĞů ŵŝŐůŝŽƌĞ ĚĞŝ ŵŽĚŝ͘


ZĂƉŝŶĂƚŽƌĞ ŝŶ ŐŝŽŝĞůůĞƌŝĂ ƉƌŽƉƌŝĞƚĂƌŝŽ ůĂŶĐŝĂ ƐĞĚŝĂ Ğ ůŽ ďůŽĐĐĂ͗ ĂƌƌĞƐƚĂƚŽ BRINDISI – E' stato immobilizzato dal proprietario della gioielleria che gli ha scagliato contro una sedia uno dei due rapinatori che hanno fatto irruzione nel pomeriggio nella gioielleria 'Anna Longò di via Filomeno Consiglio, nel centro di Brindisi. Alessandro Elia, di 31 anni, è stato quindi arrestato dagli agenti della sezione Volanti della questura, intervenuti sul posto durante la colluttazione. Il suo complice è invece riuscito a fuggire portando con sè il registratore di cassa, che sarebbe vuoto. Uno dei due banditi impugnava una pistola. L’auto usata dalla coppia, una Lancia Lybra, è rimasta incastrata in un vicolo stretto del centro storico della città ed è stata sottoposta a sequestro. 03 Febbraio 2014


&ĂůƐĂ ƌĂƉŝŶĂ Ă ŽƌĂĨŽ ĐŚŝĞƐƚŽ ŐŝƵĚŝnjŝŽ ƉĞƌ ϰ Nei guai anche un carabiniere che aiutò la banda. Per quel colpo, l'orefice incassò oltre un milione e mezzo di euro. Ma l'indagine scoprì che l'aggressione era orchestata ad arte per truffare l'assicurazione Avevano simulato una rapina per frodare l'assicurazione. Chiesto il rinvio a giudizio per l'orafo DĂƌĐŽ DĂƐƐĞƌĂ, la sua compagna e contabile Annalisa Caoduro, il collega Lorenzo Ferraris e un carabiniere, Andrea Lattere, arrestati nell'aprile del 2012.

Secondo l'accusa, sostenuta dal pm Biagio Mazzeo, i quattro avevano messo in scena la rapina, avvenuta nell'ottobre 2011, in via Cassa di Risparmio, per incassare il risarcimento dell'assicurazione di oltre un milione e mezzo di euro. In particolare, gli inquirenti avevano ricostruito che il carabiniere aveva trovato un pregiudicato da assoldare per compiere l'assalto all'orefice e reggere il gioco alla banda. La falsa rapina era stata ripresa dalle telecamere a circuito chiuso del negozio: dalle immagini si vedeva il rapinatore entrare nel locale, colpire l'orafo e scappare con la refurtiva. In un primo momento era stato arrestato l'autore, un albanese. Ma successivamente era venuta a galla la verità. I quattro devono rispondere di simulazione di reato, frode all'assicurazione, mentre Massera è accusato anche di calunnia. (01 febbraio 2014)



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