Justroma Ottobre 2013

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ATTUALITÀ | POLITICA | CULTURA | SPORT | SPETTACOLO | VIAGGI | BENESSERE | E TANTO ALTRO

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N.2

.com il freepress di roma e dintorni

In copertina Gianfranco Apicerni

Fondato da Gianluca Contessa

Direttore

Alfonso Spezzano

Redattori Debora Bettega Barbara Braghin

Grafica e impaginazione Francesco Farina

Hanno collaborato

Domenico Andreozzi, Ariel, Cecilia A., Andrea Camera, Sabina Cuccaro, Tommaso Gandino, Sonia, Andrea Ungarelli

Resp. relazioni esterne Valentina Sacconi

Edizioni 4Ptarget S.a.s. Sede legale Via Catilina, 01 00040 - Pomezia (Roma)

Stampa

Effetto Sinergia S.a.s. Via C.A. Jemolo, 315 00156 - Roma

Ufficio marketing e pubblicita’ 4PTarget S.a.s. Resp. Gianluca Contessa Sede legale Via Catilina, 01 00040 - Pomezia (Roma)

Aut. trib. in attesa di registrazione tutte le aziende sono presenti a scopo dimostrativo e a titolo gratuito

l’editoriale del direttore

C

arissimi amici di JustRoma siamo ormai nel cuore della stagione autunnale ed il mese di Ottobre è arrivato in un lampo, cosi come in un lampo nella Capitale sono avvenuti tantissimi eventi mondani dall’arte, al cinema, all’inaugurazioni di nuove location dove il nostro giornale grazie ai suoi eccellenti collaboratori è stato sempre presente ad ha documentato nei dettagli con tanto amore e con quel po’ d’ironia che non guasta mai ogni singolo evento. Non mancheranno in questo numero, e nei prossimi, le notizie di stretta attualità, il gossip, e lo sport. Mi permetto di aggiungere una nota importante e significativa che incentiva il nostro Mensile nel fare di più e meglio; nonostante il momento difficile che sta attraversando il nostro paese e di conseguenza la nostra amata città eterna, abbiamo riscontrato come ci siano tantissimi progetti di sviluppo in numerosissime attività lavorative e soprattutto, nonostante l’apparato burocratico del nostro Paese sia molto complesso e funge quasi sempre da ostacolo alla nascita di vere imprese, sono tantissimi e numerosissimi i giovani che stanno e che hanno progettato la nascita, in tempi brevi, di nuove “start up” interessanti con tantissimi potenziali posti di lavoro. Tutto questo fa ben sperare anche noi di JustRoma perché si possa in seguito collaborare con tante nuove attività e dargli tutto il nostro amorevole supporto. Detto questo auguro a tutti gli amici e lettori di JustRoma una felice e passionale lettura ... arrivederci al prossimo numero!


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Sommario

Ottobre 2013 - JustRoma - 7

12 Il compleanno di Valentina Ghetti

26 Inferno Il ritorno di Robert Langdon

88 La Maison Gattinoni ospite in Cina

Tutti a leggere JustRoma

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roma web fest

Premiati durante la manifestazione i fashion films e le

fashion blogger

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gianfranco Apicerni

Da calciatore della Premier a postino per Maria De Filippi

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gunter forg in mostra a Roma

Il progetto espositivo come un omaggio della città,

ricambiando simbolicamente l’affetto dimostrato

82 sognando La scozia 108 cover story

Le trasformazioni di Dorota

20 Renato Bussi

L’intera opera pittorica esposta presso la Galleria Consorti a Roma

40 giornata europea

93 Guillermo Mariotto veste “Beautiful”

del patrimonio

Roma Capitale apre le porte dei musei a visite guidate

52 mamma e papà, aiuto!

ricomincia la scuola Come essere d’aiuto durante l’anno scolastico

64 chi credo di essere? una socio-show

122 Le 7 posizioni hot pensate appositamente per lei

Deborah Bettega partecipa al film tv “Il bambino cattivo” di Pupi Avati

70 Sfilata RC Collection

76 onnivori o Vegetariani: chi ha ragione?

98 miss pin up 2013 103 lorenzo biancolella

Ecco “Frankye Mollica” la paninoteca dove si ama il cibo

114 electric campfire

Di scena a Roma il Festival della musica elettronica

118 arriva il kama fitness

Ecco 60 nuove posizioni per bruciare calorie con il sesso

126 il sesso “nascosto” nei cartoni animati


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Compleanno di Valentina Ghetti tutti a leggere JustRoma

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a zona è quella del Centro, la via che collega le due parti Roma, quella Imperiale a quella Papalina. Qui troviamo La.Vi. Latteria & Vineria, tra i places piÚ frequentati della Capitale. Glam al punto giusto, di tendenza e ricercato: La.Vi. Latteria & Vineria è spesso scelta dai tanti personaggi dello star system per un ape-


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ritivo o l’Happy Hour qui a Roma. Rinnovato per l’inizio di questa stagione, qui si è svolto il complenno di Valentina Ghetti a fine Settembre. La serata, all’insegna della bella gente, è stata la giusta cornice per la splendida Valentina che ha festeggiato in compagnia dei suoi tanti amici e colleghi dello spettacolo. Un elegante tubino bianco, il passo sicuro da attrice di teatro e il solito sorriso di sempre arriva Valentina e subito gli amici


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cominciano a chiamarla, a farsi foto, regalare fiori, brindare ... è la sua festa di Compleanno e con lei anche Paolo Scarfoglio, Alex Partexano, il Direttore di justroma Alfonso Spezzano, e tanta gente dello spettacolo. Roma non è solo la capitale d’Italia, ma è anche la capitale del divertimento, della dolce vita e della bella musica e questo locale è proprio speciale. Tanto divertimento, musica, brindisi e tutti a leggere la rivista justroma ... abbiamo trovato un bel modo per passare una splendida serata ... Auguri Valentina ... cento di questi giorni!


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Renato Bussi L’intera opera pittorica esposta presso la Galleria Consorti a Roma di Paola Consorti

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intera opera pittorica di Renato Bussi si muove nel segno della ricerca e della sperimentazione. Sin dagli esordi, le immagini dei paesaggi di Roma, Venezia, Londra e della Bretagna o le nature morte, comprendono già in se quei colori e quella luce particolare che caratterizzerà la sua ampia e diversa produzione futura. Una forte vitalità creativa e di continua

osservazione alla varietà della natura lo portano ad indagare i suoi contenuti più profondi, a prenderne spunto per raccontare la visione dell’infinito che essa contiene. Proprio la luce diviene elemento di essenziale importanza, poetica, principio stilistico che congiunge dall’origine la sua produzione artistica. La pittura per Bussi è forza generatrice piuttosto che costruzione, nasce dall’idea originaria già

esistente e inclusa nella natura stessa, l’artista deve solo far emergere tale predisposizione. Nei suoi lavori la forma, qualunque essa sia, intendendo la pluralità con cui essa viene espressa, è infatti diretta manifestazione di infiniti significati intuiti e ricavati dall’ambiente naturale e vivente. Ciò spiega gli apparenti “cambi di rotta”, le aperture stilistiche, le sperimentazioni di tecniche e le differenti modalità espres-


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sive. Significa dare forma all’idea e non al tema, esprimere un complesso di emozioni e non di regole, nel quale l’atto creativo è l’unico elemento destinato a compiere e realizzare l’opera. Per Bussi la molteplicità non è nel soggetto ma nel linguaggio che utilizza per ricostituire la complessità che ne deriva dall’analisi di questo. Gli elementi stilistici rimangono costanti: la natura come universo in primis, il colore saturo di luce ed ombre, ciò che varia sono le modalità di composizione derivanti da una visione dinamica e vitale, mai statica o fissata in canoni. Le sue opere non descrivono nulla di già conosciuto, ma creano un nuovo e infinito luogo originario, nel quale

si esclude ciò che non è essenziale. Dagli anni ottanta in poi, si evidenzia maggiormente tale proposito: l’artista tende a realizzare ancor più una sintesi all’interno del suo linguaggio. Questo lo porterà verso una composizione del tutto nuova, nella quale gli elementi precedentemente utilizzati si sviluppano in modo da creare una suggestione visiva di luci, colori, segni e spazi che si uniscono ed integrano in uno stile chiaro, puro ed originalmente astratto. La linea armoniosa, quasi stilizzata, flessuosa attraversa lo spazio del quadro con uguale valenza della struttura compositiva che lo costruisce. Nell’ultimo decennio la sua pittura si esprime in forme compiute, ampie ed articolate, riflettendo l’esperienza dell’intera ricerca sviluppata dall’inizio del suo percorso sino al momento attuale, analizzandone profondamente tutti i vari aspetti. Le opere divengono così particolarmente interessanti grazie alla sperimentazione di un complesso e rinnovato linguaggio del segno, il quale risulta libero e allo stesso tempo geometrico, si integra e diviene colore/ luce, forma e significato, sintesi di una “naturale” e perfetta armonia.


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Inferno Robert Langdon torna in Italia di Cecilia A.

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luoghi più caldi dell’inferno sono riservati a coloro che in tempi di grande crisi morale si mantengono neutrali.” Apre così il suo nuovo romanzo lo scrittore americano Dan Brown il cui ‘’Inferno’’, titolo dalla chiara ispirazione dantesca – e non solo il titolo - è uscito il 14 maggio in contemporanea mondiale. In meno di tre


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mesi si è parlato di milioni di copie vendute, un film previsto per la fine del 2015 e una possibile partecipazione di Roberto Benigni nel cast. Una Firenze protagonista e un’esaltazione dell’arte italiana che nonostante le critiche ai modi da ‘’maestrino’’ dello scrittore riescono a coinvolgere una massa curiosa di lettori.


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Roma Web Fest

premiati durante la manifestazione i Fashion Films e le Fashion Blogger

di Barbara Braghin

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i è conclusa la prima Edizione del “Roma Web Fest” il festival ufficiale italiano del web ideato da Janet De Nardis Direttore Artistico e Maximiliano Gigliucci Direttore Generale della manifestazione. Grande interesse ha suscitato la sezione dedicata alla moda coordinata dalla modella, autrice e conduttrice Valeria Oppenheimer nella quale sono stati premiati i “Fashion Film”. Spot, cortometraggi o video di campagne griffate, i fashion film stanno rapidamente conquistando un posto d’onore tra

le preferenze del pubblico sia sui siti di moda tanto quanto su youtube. La rete, oggi più che mai, è il luogo privilegiato della creatività e della sperimentazione, una grande opportunità per i giovani e per la creazione di contenuti di qualità. Il Roma Web Fest promuove dunque un nuovo modello di raccordo tra mercato cinematografico tradizionale da un lato, nuovi autori e produzioni che utilizzano il web come canale produttivo e distributivo dall’altro. Per la giuria di professionisti del settore-moda, composta dal D.G.


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di Altaroma Adrianco Franchi, da Alberto Terranova della Maison Sarli e Diana Seclì dello IUFF, dalla giornalista Stafania Giacomini, dalla Top Model Youma e dal Fashion Producer Antonio Falanga, arduo è stato il compito nell’individuare l’opera da premiare. Alla fine delle consultazioni il vincitore della prima Edizione del Roma Web Fest è stato Alex Tacchi con il video: Prada Wears The Devil. Altro importante e atteso appuntamento della serata il concorso “Top Fashion Blogger”. Dieci fashion blogger si sono sfidate a colpi di fashion film, realizzati con i più esclusivi outfits, dei più prestigiosi brand in mostra all’interno della “White Gallery - The Lifestyle Store” di Roma EUR, partner tecnico dell’evento EVAGARDEN

Makeup. La giuria alla fine delle proiezioni, visto l’originalità dei film non ha potuto che individuare e segnalare a pari merito le opere di due fashion blogger quelle di Martina Chiella (www.armoiredesmodes. com- Filmaker Gianluca Battelli/Make Up Artist Silvia Venanzoni) e quella di Floriana Serani (www.blakblessed - Filmaker Michela Trincia). Inoltre, dal 30 settembre al 6 ottobre i film delle fashion blogger sono stati votati dal pubblico della rete, sul sito www. romawebfest.it.


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Giornata Europea del Patrimonio di Barbara Braghin

Roma Capitale apre le porte dei musei e dei siti monumentali attraverso visite guidate


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gni anno nel mese di settembre in 50 paesi, la Giornata Europea del Patrimonio, ideata nel 1991 dal Consiglio d’Europa e accolta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per valorizzare il patrimonio culturale degli Stati membri dell’Unione Europea e sensibilizzare sul valore della comune matrice identitaria dei Paesi del Vecchio continente. Un invito eccezionale per i cittadini romani, i turisti e il pubblico di curiosi a scoprire e godere della ricchezza e molteplicità del patrimonio capitolino, attraverso capolavori e testimonianze dall’antichità al XIX secolo: in sinergia con il MiBAC – Direzione Regionale per il Lazio anche Roma Capitale, Assesso-

rato per la Cultura Creatività e Promozione Artistica-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali aderirà all’evento con l’apertura gratuita di musei e siti monumentali, una straordinaria selezione di visite guidate e incontri e una manifestazione dedicata all’Appia Antica, “la Regina delle Strade”. Aprire le porte dei luoghi d’arte per aprire gli occhi e la mente su un mosaico affascinante e diversificato: le visite sono state eccezionalmente condotte da direttori e curatori della Sovrintendenza Capitolina e avranno come tema alcuni aspetti del patrimonio artistico e monumentale di Roma affrontati con tagli inconsueti, all’interno dei musei e attraverso territorio.


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Gianfranco Apicerni da calciatore in Premier a Postino per Maria de Filippi

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ianfranco quali sono stati i tuoi esordi Ho iniziato a sette anni a giocare a calcio passando per il settore giovanile della Lazio per approdare in seguito in altre squadre fino a partecipare a “Campioni” reality sul calcio nell’anno 2004/2005 ... un’esperienza unica. Raccontaci come sei entrato in Squadra Ero a pranzo con mio fratello e all’improvviso appare la pubblicità di “Campioni”, il sogno. Mio fratello mi diede l’idea di telefonare ma, come succede il più delle volte, telefonai senza farmi molte illusioni. Non immaginavo che di lì a poco sarei stato selezionato per il provino. Arrivarono circa 90.000 telefonate e solo 20.000

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ragazzi furono provinati. Tra questi, solo 24 sarebbero entrati in squadra. Quando fui preso stentavo a crederci, avevo solo 19 anni! Si ma non ti sei fermato qui ... addirittura hai delle esperienze di Calcio Internazionale Infatti! in seguito sono approdato in altre squadre fino a giocare per 4 mesi al Portsmouth in Inghilterra squadra di Premier League Una crescita folgorante ... e poi? Tornato da Londra ho continuato a giocare ma decisi anche di partecipare come “tronista” a Uomini e Donne per poi essere chiamato subito dopo a partecipare come Postino a “C’è posta per te” e ora sono al terzo anno.… e poi ... ad aprile 2013 mi sono laureato in Marketing.

Fantastico ... e il tuo rapporto con Maria De Filippi? Una parola su Maria tengo a dirla; oltre a essere una gran lavoratrice (e una grande Professionista) e anche una donna molto intelligente e spero di poter ancora lavorare per lei per molti anni. Seguo tutti i programmi di Maria, soprattutto Italia’s got talent. Raccontaci ora com’è stata la tua esperienza a Uomini e Donne? Molto piacevole, mi sono divertito davvero tanto. La ragazza che scelsi non mi ha lasciato nulla una volta usciti fuori dal programma. Non ero preso da lei anche per la sua forte gelosia, quindi decisi di troncare. Ma cosa ne pensi della possibilità di un trono gay?


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Anche questa non l’ho mai sentita! Mi farebbe un po’ strano, ma non giudico i gusti di nessuno ... però … sarebbe un evento! È vero che vuoi sposare la tua ragazza; Lucrezia Gizzi? Certo, se due stanno insieme è giusto pensare queste cose. L’amore tra di noi è forte, forse non me la sposerei subito: dobbiamo sistemarci sotto tutti i punti di vista, perché siamo giovani. Lei non sarebbe mai venuta a corteggiarmi, ma mi ha detto che se mi avesse visto durante il trono, mi avrebbe conquistato al di fuori! Mi piacerebbe diventare padre e un figlio è importante, ma credo di dover fare ancora tante esperienze nella vita!


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“Mammma, papà, aiuto! Ricomincia la scuola! Come essere davvero d’aiuto ai propri figli durante l’anno scolastico

di Andrea Ungarelli

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iamo a Settembre e, come ogni anno, sta per ricominciare la scuola. Questo non è un momento importante solo per i ragazzi, grandi e piccoli, ma anche per le loro famiglie. Ogni genitore desidera che il figlio affronti nel migliore dei modi l’anno scolastico e fa di tutto per aiutare i propri ragazzi ad ottenere i migliori risultati possibili. Il periodo scolastico riveste una triplice importanza per i ragazzi: oltre a fornire loro le conoscenze indispensabili per muoversi nella vita, ha lo scopo di favorire la socializzazione dei bambini prima e dei ragazzi poi. Inoltre è fondamentale per promuovere il senso di autonomia e di responsabilità personale, elementi

fondamentali per affrontare la vita con determinazione e fiducia nei propri mezzi e nelle proprie capacità. Non sempre, però, con le buone intenzioni si ottengono i risultati migliori. L’aiuto dei genitori è fondamentale nel percorso scolastico e di crescita dei ragazzi ma questo aiuto deve essere dato nel modo giusto. L’aiuto deve essere dato in modo che sia veramente ed effettivamente d’aiuto per il bambino o il giovane studente e non si deve rivelare un’arma a doppio taglio che, invece di produrre gli effetti sperati, diventa un ostacolo durante il percorso scolastico e di maturazione individuale. L’aiuto nei compiti e nello studio: Molti ge-


nitori aiutano i propri figli nello studio e nei compiti, nella speranza di facilitare l’apprendimento dei ragazzi, e allo stesso tempo proteggerli da eventuali delusioni dovute a risultati scadenti. Il numero dei genitori coinvolti nell’esecuzione dei compiti è andato aumentando durante gli anni e, oggi, sono sempre di più i genitori che affiancano i propri figli nell’esecuzione dei compiti scolastici. Questo accade sia in situazioni in cui i ragazzi non hanno difficoltà, ma anche in quei casi in cui ci sono voti bassi e, in generale difficoltà scolastiche. Come mai succede questo? Perché dei ragazzi che vengono massicciamente aiutati, a scuola dagli insegnanti e a casa dai genitori, spesso con l’ausilio di insegnanti privati di sostegno, hanno dei risultati scarsi? Quando si aiuta un ragazzo nello studio si deve tenere presente che il nostro intervento può mandare due messaggi contemporaneamente: da un lato ti aiuto perché ti voglio bene, dall’altro ti aiuto perché tu da solo non sei capace di fare i compiti e di ottenere dei buoni risultati. Questo secondo effetto è il più potente e può provocare gravi difficoltà, quando invece la nostra intenzione era quella di essere d’aiuto. È da tenere presente il fatto che sono molti i genitori che non si limitano ad aiutare i figli, ma si sostituiscono ad essi, facendo

i compiti al posto loro. In questo caso gli effetti di questo tipo di aiuto sono ancora più deleteri. L’aiuto dovrebbe essere dato solo su richiesta specifica del ragazzo e dopo che questi ha provato con tutte le sue capacità a svolgere i suoi compiti o a risolvere i suoi problemi. Inoltre deve essere dato in modo che questo aiuto valorizzi le risorse e le capacità personali del bambino o del ragazzo che lo riceve. In questo modo, oltre all’aiuto nel compito specifico, si favorisce lo sviluppo del senso di autonomia e di responsabilità personale oltre alla crescita della fiducia nelle proprie capacità, che è il vero scopo del processo educativo, sia scolastico che famigliare. Il rapporto genitori-insegnanti:In questi ultimi anni si è verificato un fenomeno che potrebbe far sorridere mentre in realtà è uno dei più gravi problemi della scuola attuale. Quando in passato un bambino o un ragazzo tornava a casa dopo un brutto voto o dopo una punizione subita dal maestro o dal professore, doveva poi fare i conti anche con i genitori che molto spesso rincaravano la dose, mettendo il ragazzo in punizione. C’era una sorta di alleanza genitori-insegnanti, un’alleanza fatta per il bene dei ragazzi che garantiva loro una crescita il più equilibrata possibile avendo dei punti di riferi-


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mento sicuri, sia a casa che a scuola. Oggi sono invece molto frequenti quelle situazioni in cui quando uno studente torna a casa con un brutto voto o con un richiamo da parte dell’insegnante, viene consolato dai genitori che nella maggior parte dei casi accusano l’insegnante di incompetenza o di eccessiva severità. Questo tipo di comportamento delegittima e svaluta la figura dell’insegnante agli occhi del figlio che, da un lato perderà la fiducia in quello che dovrebbe essere un suo punto di riferimento e dall’altro si sentirà giustificato a non studiare e a non applicarsi nello studio perché, tanto, la colpa sarà sempre e comunque dell’insegnante incapace. C’è da tener presente che questa situazione perdura anche quando, dopo un cambiamento di scuola o di insegnante i risultati continuano ad essere scadenti. Quindi, a meno che non ci si trovi di fronte a casi di effettiva incapacità professionale dell’insegnante (caso molto raro, gli insegnanti sono preparatissimi e animati da una grande passione per i giovani e per l’insegnamento), il genitore dovrebbe appoggiare e sostenere l’operato dei maestri e dei professori ed evitare assolutamente qualsiasi tipo di squalifica sia diretta che indiretta, della loro figura davanti agli occhi dei figli. Lo stress e il tempo libero dei ragazzi: nella speranza di favorire lo sviluppo delle capacità personali dei ragazzi e della loro socializzazio-

ne, molte famiglie organizzano fin da piccoli tutta una serie di attività extra-scolastiche che riempiono il tempo che i giovani non dedicano alla scuola e allo studio. Ovviamente non può mancare una (o più) attività sportiva: calcio, tennis, basket, nuoto ecc. A questo si può aggiungere il corso di lingua straniera, il corso di musica o di ballo ecc. Anche qui, con le buone intenzioni si possono ottenere i risultati peggiori. Molti giovani possono soffrire come eccessivamente stressante il dover rincorrere ogni giorno mille impegni e mille attività, proprio come succede per un adulto. Inoltre, imparare a gestire il tempo libero e le proprie energie, decidere di fare le cose che veramente si desiderano è un aspetto fondamentale della crescita, come anche quello di imparare a gestire e sopportare momenti di vuoto e di noia. Quindi, se da un lato è fondamentale che il giovane svolga delle attività al di fuori della scuola, dall’altro bisogna evitare di eccedere in queste attività organizzate. Una o al massimo due, sono più che sufficienti per promuovere la crescita dei figli senza sottoporli ad eccessivo stress e ostacolare il loro sviluppo sociale e personale. In conclusione, se si vuole essere davvero d’aiuto ai propri ragazzi, bisogna allearsi con la scuola e gli insegnanti e fornire il giusto tipo di aiuto, in modo da favorire lo sviluppo delle capacità personali dei giovani, il loro senso di autonomia e di responsabilità personale e la fiducia nelle loro capacità, aspetti fondamentali per affrontare il difficile mondo di oggi. Ricordandoci anche che l’autonomia personale passa anche per l’imparare a gestire il nostro tempo libero e che una o al massimo due attività extrascolastiche sono più che sufficienti ad accrescere il bagaglio personale dei ragazzi, in modo che questi imparino da soli a gestire il loro tempo libero da impegni scolastici. Buon inizio di anno scolastico a tutti.


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Günther Förg

in mostra a Roma

di Barbara Braghin

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a oltre quattro decenni Günther Förg (Füssen, 1952), attraverso l’utilizzo di mezzi espressivi diversi, dalla pittura alla scultura alla fotografia al disegno, compie un’originale ricerca sui temi dello spazio, della materia e della storia. Figura di spicco del panorama artistico tedesco sin dagli anni Settanta, egli procede oggi con continuità e coerenza nel proprio percorso creativo ali-

mentato da fonti e suggestioni diverse. Molte di queste provengono dal rapporto che ha da tempo stabilito con l’Italia e la sua cultura. In particolare, Roma ove egli ha più volte soggiornato ed esposto (ad esempio, alla Galleria Pieroni in via Panisperna nel 1988, all’Accademia di Francia, Villa Medici nel 1998 ed all’Acquario Romano nel 2001) focalizzando il proprio interesse sui suoi aspetti più

moderni: l’urbanistica del 900 come le architetture razionaliste dell’Università La Sapienza e dell’Eur, fino a toccare quelli contemporanei della vita quotidiana, vissuti in prima persona nel corso delle sue soste romane. Ponendo l’accento su questo aspetto (da cui deriva il titolo della mostra), il progetto espositivo odierno si propone come un omaggio della città all’artista, ricambiando così, simbolica-


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mente, il sentimento di stima ed affetto che egli dimostra nei suoi confronti. Per tale ragione il progetto concentra la propria attenzione su una

selezione di lavori ispirati a Roma o che a Roma si legano in vario modo, essendovi stati esposti o realizzati. E’ stato questo l’obiettivo

della mostra Günther Förg a Roma, città moderna, a cura di Pier Paolo Pancotto, ospitata dal Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese di Roma dal 24 settembre al 6 ottobre 2013, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Zerynthia, Associazione per l’arte contemporanea, Roma e organizzata da Zètema Progetto Cultura. Un ringraziamento particolare va a Michael Neff, Francoforte ed alla Galleria Giò Marconi, Milano per la cortese collaborazione. L’esposizione raccoglie una selezione di opere di varie tipologie (pittoriche, installative, fotografiche, plastiche, grafiche), datate a partire dagli anni Novanta. Lavori storici e recenti sono messi a confronto per far emergere la continuità e la coerenza che caratterizza la ricerca di Günther Förg pur nella varietà linguistica e operativa che ne ha segnato lo sviluppo. Il loro allestimento nelle sale del Museo Carlo Bilotti mira a enfatizzare l’elemento


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ambientale e di dialogo con lo spazio insito nella sua ricerca. Esso sarà sottolineato dalla presenza, al piano terra, di un’installazione pittorica del 1996 e due fotografiche del 1997 e del 2000/01. Al primo piano troverà posto il ciclo di lavori Black gesso del 1996/97. Alcune sculture completano la proposta espositiva. Günther Förg nasce nel 1952 a Füssen e dal 1973 al 1979 si forma presso l’Akademie der Bildenden Künste di Monaco con Karl Fred Dahmen. Svolge attività didattica presso la Staatliche Hochschule fuer Gestaltung ZKM a Karlsruhe (1992-1999) e l’Akademie der Bildenden Künste di Monaco (dal 1999). Dopo i primi dipinti monocromatici degli anni Settanta, ha poi dato vita, negli anni Ottanta, a cicli fotografici incentrati sull’architettura razionalista. A partire dagli anni Novanta il suo esercizio creativo si è aperto anche al

campo grafico. Il suo lavoro è stato oggetto di una intensa attività espositiva. Tra le sue mostre personali: Berna, Kunsthalle (1986); Krefeld, Museum Haus Lange (1987); Den Haag, Haags Geementemuseum (1988); San Francisco, Museum of Modern Art (1989); Rotterdam, Museum Boymans van Beuningen, (1989); Chicago, Renaissance Society (1990); Parigi, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (1991); Amsterdam, Stedelijk Museum (1995); Madrid, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia (1998); Berlino, Deutsche Guggenheim (2000); Bregenz, Kunsthaus (2001); Tel Aviv, Museum of Art (2002): Brema, Kunsthalle (2006); Basilea, Fondation Beyeler (2009-2010). Ha partecipato, inoltre, alla IX edizione di Documenta, Kassel (1992) ed a Viaggio verso citera-XLV Biennale di Venezia (1993).


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Chi credo di essere? Una

“Socio-Show”

di Deborah Bettega

Deborah Bettega, che molti conoscono

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come show-girl, ha partecipato al film tv “Il Bambino Cattivo” di Pupi Avati che andrà in onda su Rai uno il prossimo novembre

eborah Bettega, tra sociologa, show-girl, attrice, presentatrice e pr., quali tra queste definizioni senti essere più tua? - è difficile definirsi, ho molta stima per il difficile mestiere dell’attore e certo nonostante abbia partecipato a più di una decina di fiction come attrice, non mi definirei tale né adesso, né in futuro, sarebbe come aver raggiunto un traguardo e per il mio carattere difficilmente credo di aver mai raggiunto una meta definitiva. Diciamo che mi sento una “socio-show”. è un termine inusuale, che intendi? - Una sociologa che fa spettacolo. Tutti noi

abbiamo uno sguardo sul mondo e su ciò che accade, il sociologo lo analizza in termini più scientifici definendo il sistema sociale com’è in un determinato momento. In realtà, chi fa spettacolo, nella migliore delle ipotesi può divenire per molti un punto di riferimento, tuttavia anche solo partecipare ad uno spettacolo attira l’attenzione, per questo tutti gli artisti dovrebbero essere un po’ sociologi e fare tendenza in modo costruttivo. Credo che essere artista, sociologa e p.r. facciano parte di uno stesso albero che ha diversi rami che si diramano: in alcuni momenti cresce di più un ramo in altri, gli altri, e questo in base alla luce


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e al nutrimento che gli diamo o che troviamo. Di fatto organizzare eventi, fare da p.r. significa dare un’impronta, anche se in piccolissima parte, al nostro circuito sociale. Creare una serata coinvolgendo notabili piuttosto che persone comuni, significa determinare, anche se superficialmente, una tendenza sociale soprattutto grazie anche alla pubblicità che ne deriva tramite i mass-media. Ecco perché 6 anni fa, grazie alla famiglia Bornigia, ho iniziato questa professione che continua ad affascinarmi anche come ufficio stampa. Penso che il far divertire la gente, creare momenti di socializzazione tra le persone abbia una funzione sociale non solo tra gli inter-

venuti ma anche verso quelli a cui giunge la notizia. Va bene, ma avrai una predilezione verso qualcuna di queste professioni? - Certo non posso dire che lavorare in televisione non faccia stare bene, anzi si crea in noi una sensazione ancora più forte di quella che si può percepire in teatro. Molti dicono che è bello sentire l’affetto della gente quando si lavora su un palco, ma vi assicuro che è ancora più forte


sapere che milioni di persone ti ammirano, altre ti criticano, ma comunque, ti assistono e questo misterioso target ha un indescrivibile fascino in chi ne è coinvolto. Sapere che un tuo sorriso o una bella frase può far star bene qualcuno che magari sta male, ti fa sentire come se stessi facendo del bene. Quando nella trasmissione “Piazza Grande” di Michele Guardì esordivo con un aforisma, spesso comparivo facendo una specie d’inchino, nel rispetto di quella grande forza che è il pubblico e alla cui radice risiede l’immaginario collettivo di ognuno. Hai lavorato per 7 anni di seguito in Rai, in trasmissioni quotidiane con un tuo spazio, inizialmente come sociologa (es. “Casa Rai Uno”), poi come attrice, ballerina e presentatrice, (“Piazza Grande”), sembra di intuire che tutto ciò ti manca… - è vero, sono però fatalista, credo che ogni cosa accada quando deve accadere, noi scegliamo sempre nella vita, però abbiamo un destino in parte predeterminato. Ogni volta che ho rincorso un lavoro o un affetto non è mai successo niente, mentre le situazioni più belle e per me da ricordare sono accadute per caso, come l’ultimo lavoro in veste d’ attrice nel lungometraggio “Il Bambino Cattivo”, in cui il grande maestro, il regista Pupi Avati mi ha scelto per interpretare il ruolo della preside, un film che vedremo a fine novembre in prima serata su Rai Uno in occasione della giornata mondiale per i diritti dei bambini. Avessi rincorso il regista, con cui ogni attore vorrebbe lavorare, per essere in un suo lavoro, sono sicura che non ci sarei riuscita, questa casualità l’ho vista come un dover riaprire le porte allo spettacolo che in questi anni avevo chiuso. Pensavo che ultimamente il pubblico televisivo si fosse dimenticato di me, invece anche il produttore Antonio Avati si ricordava dei miei trascorsi televisivi. Non è un caso, ma forse le vicissitudini, che


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hanno fatto sì che a dicembre lavorerò come interprete per un’altra produzione in una commedia per il cinema. Hai presentato in questi anni diverse serate, c’è qualcuna che ti è rimasta più impressa di altre? - Sì, la premiazione internazionale del giorno del ricordo delle vittime delle Foibe che ho presentato insieme all’attore Ettore Bassi, riportata dal Tg 2 delle 20.30. Il giorno dopo sono stata ricevuta al Quirinale dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, un’emozione indescrivibile, quel giorno erano presenti anche molti rappresentanti del governo. Altri progetti? - Una marea, sai essendo ariete sono abituata a voler far tutto e subito, così non avendo la pazienza di aspettare e di perseverare, se mi si prospetta qualcosa lo metto tra i progetti da seguire. Ora sto programmando e strutturando un corso sulla psicologia della comunicazione, sulla storia della tv e il mondo dei mass-media per la scuola di cinema e teatro “Acting Shot”: per chi vuole conoscere concretamente da vicino l’ambiente televisivo, ma anche per chi vuole avere un bagaglio culturale in questo settore. Tutto ciò grazie anche alle tue tre lauree? - Sì, la laurea in “Scienze Politiche” presa a Milano mi ha formato, quella in Sociologia mi ha impostato e quella in Scienze della Comunicazione” mi ha informato. Sono tra i

dirigenti dell’A.N.S. (Associazione Nazionale Sociologi) del Lazio e referente per l’Università “La Sapienza” di Roma, ciò comporta anche essere relatore in diversi convegni, spesso universitari, in cui compaio come mass-mediologa. So che ti piace scrivere vero? - Sì. Spesso scrivo per vari giornali, ma ora sto studiando, nonché scrivendo riguardo ciò a cui l’uomo aspira da secoli e che non riuscirà mai a conquistare se non per breve tempo… Cosa? - Per ora non dico di più, ma sto anche cercando di portare avanti una sceneggiatura con un noto regista, forse questo è ciò che trovo per me più difficile da concretizzare. Frase idiomatica: “Allora, hai deciso cosa farai da grande”? - Ho deciso eccome, continuerò a portare avanti tutto quello che sto facendo con tutte le mie forze e con energia, con la voglia di non rinchiudermi in una sola identità professionale perché solo inseguendo i nostri sogni e i percorsi che la vita ci offre, allontaniamo lo spettro di una possibile depressione che può accecare chiunque, soprattutto in questo periodo dove la crisi ha creato buio e paura, ma si sa dopo le tenebre il sole risorge, un giorno o l’altro tornerà l’alba con la speranza che qualche seme prima o poi possa germogliare per tutti.


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Sfilata Rc Collection Antico Circolo Tiro a Volo - Roma Presentazione dei modelli di pellicceria 2013/2014

di Barbara Braghin

Q

dello stilista

uando arriva il freddo, le star tornano a «coprirsi» con le pellicce. In Inghilterra, per esempio - dove la caccia è ancora una tradizione, in particolar modo nell’ «high society» - ritorna il capo più amato e discusso: la pelliccia. Dall’inossidabile Regina Elisabetta, alla sorella di Kate Middleton, la fashionist Pippa, molte sono le signore che, per “ripararsi” dal freddo, scelgono questo prezioso capo invernale. Se Lady Gaga adora lo zibellino e la volpe argentata, Victoria Bekam sceglie per le sue uscite glamour lontra e murmasky. Anche le nostrane Daniela Santanché e Alba Parietti hanno dichiarato che non rinuncerebbero mai a una calda pelliccia, sia in montagna che in città.

Roberto Cagnetta

Molti i nuovi tagli e colori della Collezione Autunno Inverno 2013/14 dello stilista Roberto Cagnetta presentata Giovedì 19 Settembre 2013 presso gli eleganti spazi esterni a bordo piscina dell’Antico Circolo Tiro a Volo in Via E. Vajna, 21 a Roma, a due passi da Piazzale delle Muse, nel quartiere Parioli. Tanti i volti noti chiamati a raccolta dal press agent Emilio Sturla Furnò che si potevano riconoscere tra gli oltre trecento invitati che non si sono voluti perdere l’apertura della nuova stagione degli eventi romani. Tra loro, ricevuti dal presidente del Circolo Michele Anastasio Pugliese, tante signore: Adriana Russo, Sandra Cioffi Fedi, Mara Parmigiani Alfonsi, Silvana Augero,


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Eleonora Vallone, Fanny Cadeo, Roberta Beta, Maria Monsè, Manon Umbertelli, Nadia Bengala, Lilian Ramos, Bianca Maria Lucibelli Caringi, Carla Montani, Betta Scarpa, Maridì Vicedomini, le blasonate Irma Capece Minutolo, Cetti Lombardi Satriani, Monica Augusta, le psicoterapeute Irene Bozzi e Mariolina Palumbo, la scrittrice Rosetta Romano Toscani, l’artista Paola Romano, la pr Pupa Guidi, il maestro Isabella Ambrosini, Erika Gottardi, le giornaliste della tv Camilla Nata, Stefania Giacomini, Lisa Marzoni,, Silvia Bertoni e Veronica Gatto.

Scambio di saluti tra l’attore americano Clayton Norcross, il sensitivo inglese Craig Warwick, i principi Guglielmo Giovanelli Marconi e Alessio Ferrari Angelo-Comneno, il marchese Giuseppe Ferrajoli, Alex Partexano, lo stilista Massimo Bomba, il presidente di Vitattiva Alfonso Rossi, lo scultore Giulio Gorga, l’editore Massimiliano Piccinno. Applausi per la quarantina di capi spalla con finale dedicato alla gran sera con tanto di stole, mantelle e manicotti abbinati alle creazioni di Gianluca Mannara. Raffinato cocktail sul prato a bordo piscina


con tovagliati verdi e prelibatezze mediterranee: insalata di polpo, risotto alla pescatora, paccheri con gamberi, trofiette al pesto, parmigiana di melanzane e una variopinta selezione di dolci tra cui torta al limone e crostate di frutta. “Moltissime celebrities” – afferma lo stilista, che da oltre trent› anni disegna e realizza preziosi capi di pellicceria nel suo laboratorio capitolino – “ma anche tante signore che non appartengono al mondo dello star system, non vogliono rinunciare allo stile e all’eleganza di una creazione che non solo riscaldi, ma sia estremamente sensuale e preziosa”. Durante la fashion week newyorkese che ha aperto i battenti lo scorso inverno, si è fatta notare, tra le tante, Sarah Jessica Parker, in una mise alla Carrie Bradshaw, indossando, a sorpresa, una pelliccia blu elettrico, mentre Heidi Klum ha optato per un gilet in pelle borchiata con inserti di visone. Per questo, anche in tempi economicamente più difficili, la pelliccia è un bene che resiste nonostante i quesiti morali che necessariamente questo capo pone, rivelandosi un oggetto del


moda

desiderio per molte donne. “Non solo creazioni pesanti e impegnative, però” – prosegue Cagnetta – “da qualche anno a questa parte la moda propone la pelliccia non soltanto per cappotti e caldi interni di soprabiti, ma, anche, come elemento decorativo per giubbotti, maglie, scialli e accessori come borse, monili, ferma-capelli e, persino, bandane in lana e zibellino». La nuova collezione Autunno Inverno 2013/14

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di Roberto Cagnetta propone capi reversibili dai tagli essenziali, con manica scivolata e pulita. Sempre di moda il visone sia nelle classiche nuance dei marroni naturali, sia nelle nuove ed inusuali tinte del viola, del bordeaux e del blu oceano. Gilet chiusi con nappe e vistose zip per le giovanissime e piumini in tessuto cangiante, double face, decorati da pizzi, organze di seta e passamaneria”.


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Onnivori o Vegetariani: chi ha ragione? Tutti e due! di Andrea Ungarelli

Alcuni chiarimenti sull’eterna lotta tra onnivori e vegetariani

S

i assiste da diversi anni ad una “feroce lotta” tra chi ha abbracciato “la fede” dell’alimentazione vegetariana (o vegana) e chi invece mangia di tutto e appartiene alla categoria degli onnivori. I vegetariani asseriscono che mangiare carne o pesce sia dannoso per la salute, gli onnivori affermano invece che nutrirsi di sola frutta e verdura (al massimo uova e formaggi), non garantisca il giusto apporto di nutrienti per il nostro organismo. I primi dicono di sentirsi forti e in salute come non mai, i secondi dicono che non potrebbero mai abbandonare la carne e il pesce. Chi ha ragione tra questi due contendenti? In realtà questa diatriba non ha ragione di esistere per un motivo molto semplice che però è sconosciuto alla maggioranza delle persone. In origine gli uomini erano vegetariani. Con il passare dei millenni gli esseri umani hanno modificato il proprio sistema digerente in modo

da poter assimilare e digerire anche la carne, il pesce, le uova e i latticini. Ad un metabolismo esclusivamente vegetariano si è in parte sostituito un metabolismo in grado di assimilare le più svariate sostanze nutritive. Questo ha provocato la distinzione del metabolismo umano in tre tipi diversi:

- Un metabolismo di tipo lento, adatto ad una dieta di tipo vegetariano;

- Un metabolismo di tipo veloce, che -

funziona meglio quando assume proteine animali come la carne. Un metabolismo di tipo misto, che può assumere indifferentemente tutte la classi di alimenti.

Gli individui con un metabolismo di tipo misto sono il gruppo più numeroso ed è anche per questo che la maggior parte delle persone si può adattare a qualsiasi tipo di dieta. Gli altri


due, invece, funzionano meglio quando assumono i tipi di cibo per cui è meglio organizzato il loro sistema metabolico. Di conseguenza chi è dotato di un metabolismo di tipo veloce trae i massimi benefici dal nutrirsi di proteine pesanti di tipo animale, chi, invece, è dotato di un metabolismo di tipo lento riceverà maggior benessere da un’alimentazione prevalentemente vegetariana. Ma come si fa a capre quale è il nostro tipo di metabolismo? Basta fare una prova e saper riconoscere le proprie reazioni e sensazioni. Se dopo aver mangiato una grossa bistecca o mezzo pollo arrosto ci si sente in forma, di buon umore e carichi di energia significherà che abbiamo un metabolismo veloce adatto alla digestione della carne. Se invece dopo un pasto di questo tipo ci sentiremo stanchi, appesantiti e con un tono dell’umore tendente al basso probabilmente avremo un metabolismo di tipo lento. Allo stesso modo, se mangiamo un grande piatto di pasta condita con delle verdure e ci sentiamo leggeri, in forma e pieni di energia probabilmente avremo un metabolismo di tipo lento, se invece fatichiamo a finire la pasta e dopo ci sentiamo gonfi, appesantiti, magari anche un po’ nervosi e agitati saremo probabilmente del gruppo a metabolismo veloce. In ogni caso, come già scritto sopra, la maggior parte delle persone ha un metabolismo di tipo misto quindi la scelta del tipo di alimentazione da seguire ricade nell’ambito delle decisioni personali. In questa diatriba c’è da considerare anche un altro aspetto. I vegetariani accusano gli onnivori di favorire con la loro alimentazione lo

sfruttamento ambientale, perché è vero che gli allevamenti intensivi di bestiame hanno un notevole impatto sulla natura e sull’ambiente. Gli onnivori rispondono che l’uomo deve mangiare la carne per mantenersi in salute e che non c’è altra soluzione. È anche vero, ed è stato ampiamente dimostrato, che mangiare carne tutti i giorni o troppo spesso danneggia la salute per via della lunghezza della digestione e per i materiali di scarto presenti nella carne stessa che il corpo fatica ad espellere. È quindi di fondamentale importanza tenere presenti tutti gli aspetti legati al nostro modo di alimentarci, ricordando che, almeno qui in occidente, il cibo non deve essere solamente un piacere, ma anche il principale nostro strumento per mantenerci in salute. Inoltre, il nostro stile alimentare ha un impatto sul mondo che ci circonda e bisogna imparare a tenerne conto se vogliamo preservare quello che resta dell’ambiente naturale.



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sognando la

Scozia

Vivere, studiare e lavorare in Scozia: la storia di Valentina e Scotventure

di Cecilia A.

I

l fatto che in Scozia l’università fosse gratuita per i cittadini europei è stato un mistero per me fino ad un mese fa. Ebbene sì, gratis. Certamente ci sono delle leggi che regolano il procedimento dell’iscrizione e del finanziamento ma su questo ci torneremo più avanti. Ho appreso la notizia per caso, navigando in internet, chiedendomi che cosa avrei potuto digitare per trovare una soluzione che mi permettesse sia di studiare che di viaggiare e tra i risultati ho trovato un blog, in particolare un’intervista nella quale una ragazza di nome Valentina racconta la sua esperienza in Scozia, a Glasgow, il suo trasferimento dall’Italia e il percorso travagliato che ha dovuto affrontare per trovare una casa, un lavoro e contemporaneamente portare a compimento gli studi. Chi è Valentina? Valentina è una giovane toscana che, conseguita la maturità linguistica, ha deciso come la maggior parte dei liceali di intraprendere un percorso di studi universitario, nel suo caso

all’Università di Firenze. Tra disorganizzazione, burocrazie, edilizia pericolante e una serie di altri problemi capisce che il suo posto non è lì e nonostante avesse frequentato Psicologia del Lavoro per quasi un anno decide di mollare l’università e di partire per l’estero assieme al suo ragazzo. Arrivata a Glasgow non si scoraggia dinanzi alle difficoltà ed inizia subito a lavorare. Un anno più tardi scopre che gli studi universitari per i cittadini europei sono finanziati dal governo scozzese: fa richiesta, viene accettata e così riprende i suoi studi laureandosi in Business con indirizzo Marketing e Turismo. Recentemente ha aperto ‘’Scotventure’’, un sito con cui cerca di aiutare gli italiani a trasferirsi in Scozia, e lo gestisce insieme al suo ragazzo e ad un loro amico inglese. E’ possibile contattarli anche in Facebook: il titolo di questo articolo è tratto proprio dalla pagina attraverso cui comunicano con il pubblico, ‘’Vivere, studiare e lavorare in Scozia’’. Studiare in Scozia. Il sistema universitario inglese è abbastanza diverso da quello italiano.


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Ovviamente è la continuazione di un percorso di studi che si differenzia tantissimo dal nostro poiché gli studenti hanno la facoltà di scegliere le materie da studiare e nelle quali essere esaminati, nulla di più diverso da ciò che noi intendiamo per ‘’esame di stato’’ e ‘’maturità’’. Dunque all’università gli studenti arrivano con determinate conoscenze ed è possibile che gliene vengano richieste delle altre, riguardanti altre materie, e di conseguenza essere costretti a frequentare dei corsi estivi, prima che l’iscrizione venga accettata. Fortunatamente agli studenti italiani ciò non è richiesto dal momento che il diploma di maturità è indice di un sapere ‘’universale’’, tuttavia al momento dell’iscrizione sarà necessario specificare alcune delle materie approfondite nel percorso di studi. Se vi interessa conoscere meglio il procedimento trovate un tutorial sul canale Youtube di Scotventure. Altri punti importanti del sistema universita-

rio inglese riguardano lo svolgimento delle lezioni e l’inserimento nel mondo del lavoro: lezioni, progetti, seminari, presentazioni, una miriade di attività volte a comprendere l’utilità e la concretezza di ciò che si sta studiando. C’è anche da dire che gli studi inglesi vengono definiti più ‘’job-oriented’’ in quanto più specifici e approfonditi. è importante conoscere le date di scadenza di presentazione della domanda di iscrizione del corso a cui siamo interessati poiché facoltà come medicina e legge accettano domande soltanto fino al 15 ottobre dell’anno non in corso ma del precedente mentre la maggior parte delle altre iniziano l’1 settembre, sempre dell’anno precedente, e hanno come termine ultimo il 15 gennaio, nonostante sia possibile presentarle anche dopo, con scarse probabilità di essere ammessi. La domanda di iscrizione va presentata all’UCAS cioè ‘’Universities and Colleges Admissions Services’’, per un massimo di cinque


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università. E’ davvero gratis l’università? Tutto ciò che ci serve sapere si può facilmente reperire sul sito della SAAS che sta per ‘’Student Award Agency for Scotland’’ ed è l’agenzia del governo scozzese che si occupa dei finanziamenti destinati agli studenti europei che ne abbiano fatto richiesta. E’ possibile consultare un fascicoletto online che illustra dettagliatamente le condizioni da rispettare per ottenere il finanziamento, totale o parziale. La scadenza è il 30 giugno ed è importante allegare tutti i documenti necessari. Ciò che vi si chiederà, in poche parole, di dimostrare, è la residenza e l’avvenuto pagamento di tasse nel territorio dell’Unione Europea negli ultimi tre anni. Verranno verificati anche eventuali legami parentali o lavorativi con il Regno Unito e il vostro percorso di studi già effettuato. E’ importante fare richiesta per il finanziamento ogni anno, per gli studi universitari in corso, quindi se la durata del vostro percorso è di tre anni la richiesta alla SAAS andrà fatta tre volte. Si chiama finanziamento ma la SAAS non è una banca, nessuno vi chiederà i soldi indietro, né tantomeno con gli interessi. C’è altro da sapere? Superfluo dire che una buona conoscenza della lingua inglese è fondamentale. Il livello minimo richiesto è il C1 che, secondo gli standard europei, potremmo dire

che corrisponde al ‘’Certificate in Advanced English’’. Di certificazioni di lingua ne esistono tante ma per andare sul sicuro (non è detto che le università accettino qualsiasi certificazione) conviene conseguire la IELTS, ‘’International English Language Testing System’’, in particolare la ‘’Academic’’ la quale attesta la vostra capacità di seguire correttamente dei corsi universitari e di conseguenza il vostro accesso, dal punto di vista linguistico, è garantito. Per quanto riguarda il trasferimento in Scozia c’è da dire che le università mettono a disposizione i propri alloggi, a pagamento, ma non è detto che riusciate a permetterveli o che la SAAS vi copra totalmente i costi. La stessa Valentina racconta di aver lavorato e messo soldini da parte per poter iniziare la sua esperienza lì e consiglia di trovare un appartamento da condividere con qualcuno, possibilmente conoscenti o italiani che incontrano le stesse difficoltà. Le università inoltre spingono gli studenti a svolgere lavori part-time per non pesare sulla famiglia e mantenere la propria independenza. Non dimentichiamoci che oltre allo studio esiste anche lo svago: i numerosi pub scozzesi, le festività e le attività nei campus universitari non faranno altro che aiutarvi ad ambientarvi e a godervi l’esperienza. Che altro dire...ringrazio Valentina che indirettamente mi sta dando una mano, avendo condiviso la sua esperienza tramite il sito e Facebook. Se come me volete partire, continuare gli studi, e se la Scozia vi incuriosisce non esitate a dare un’occhiata a Scotventure.com e...good luck!




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La Maison Gattinoni ospite in Cina

di Barbara Braghin

L

a Maison Gattinoni è stata ospite d’onore e ambasciatrice ideale del Made in Italy all’Expo Ciao Italy di Xi’an (Cina), fiera dedicata al lusso e all’alta qualità delle eccellenze italiane in programma dal 5 all’8 settembre 2013 nell’antica capitale cinese, custode dei diecimila Guerrieri di Terracotta. L’evento fieristico, che si è configurato come uno dei più attesi appuntamenti in Cina, ha avuto la partecipazione di oltre 150.000 visitatori tra buyer, stampa e istituzioni. I 400 mq espositivi dedicati alla maison Gattinoni ospiteranno le più importanti collezioni del brand: Gattinoni Couture disegnata da Guillermo Mariotto, Gattinoni pret à porter prima linea

prodotta e distribuita da Martinelli Moda, G Dress pret à porter seconda linea prodotta e distribuita da Sermar, Gattinoni Planetarium, Gattinoni bags, belts and accessories prodotta e distribuita da Marco Rossi, Gattinoni Home Collection prodotta e distribuita da Brianform. La partecipazione della storica maison al Luxury Expo ha voluto rafforzare i rapporti commerciali ed istituzionali con la Cina e a consolidare le nuove strategie di business. “In un progetto di espansione come quello che la nostra griffe sta attraversando, la Cina potrà rappresentare un punto di forza e di grande sviluppo” dichiara Stefano Dominella, Presidente della Gattinoni Couture e Vicepre-


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sidente della Sezione Tessile Abbigliamento e Moda di Unindustria, presente a Xi’an insieme all’Amministratore Delegato Giampaolo Filippucci - “Nonostante la grande pubblicità che si fa circa il business della moda, ritengo ci sia ancora molto da fare, specialmente per una griffe che ha tradizioni radicate come la nostra. Ed è stato proprio il fascino della nostra storia legata all’Alto Artigianato tipicamente italiano la conferma della nostra presenza nel Paese della Grande Muraglia”. La maison Gattinoni è stata la protagonista assoluta del fashion show, sulla maestosa passerella a forma di ideogramma allestita nella splendida cornice della Porta della Seta, capolavoro architettonico del periodo Ming, che per la prima volta diventerà un tempio dedicato alla moda e all’arte grazie anche alla partecipazione di danzatori, cantanti e musicisti del Teatro dell’Opera di Xi’an e alla performance del celebre soprano lirico Hongmei Nié . Con una scenografia in grande stile disegnata dall’Architetto Gaetano Di Gesu e con la regia curata da Alessandro Mazzini, sfileranno in anteprima mondiale le collezioni primaveraestate 2014 G Dress, Planetarium, Gattinoni Pret à Porter e Gattinoni Couture, quest’ultima disegnata da Guillermo Mariotto, direttore creativo dell’Alta Moda. Il poliedrico designer ha creato in esclusiva per il prestigioso evento l’abito “Omaggio a Xi’an” che aprirà il defilé, creazione realizzata in seta bianca e interamente ricamata con tasselli in madreperla che esaltano un rosso ideogramma che tradotto

significa “Donna e Femminilità”, dipinto a mano sull’abito dall’artista Federico Paris. Il fashion show, al quale hanno partecipato oltre tremila invitati, tra i quali buyer, stampa e ospiti internazionali, si configura come uno dei più importanti ed attesi eventi di moda in Cina. In passerella fanciulle dall’eterea soavità in universi siderali. Donne impeccabili, sofisticate, colte, determinate, decise, imperturbabili, combattono con armi straordinarie, fuori dal comune. Il sorriso, la forza del loro carattere, quella femminilità composta che ammalia e conquista il mondo. Donne contemporanee grazie ad un abile mix tra costruzioni sartoriali e particolari scelte cromatiche . Le donne Gattinoni fuggite dal passato e diventano contemporanee eroine. Protagoniste del bello e ben fatto italiano attraverso seduzioni tradotte in abiti rara bellezza. L’equilibrio, la ricerca delle proporzioni, il colore. Trasparenze e materiali contemporanei. La sfida della moda. Le creazioni Gattinoni hanno tracciato un itinerario elitario e parallelo tra sogno e realtà, tra armonie e dissonanze per narrarci il sogno dell’eleganza. Innovative strategie commerciali, di comunicazione e d’immagine abbinate alla tradizione sartoriale, sono gli elementi che rendono la maison Gattinoni tra le più longeve e apprezzate nel panorama della moda internazionale e, per questo, ambasciatrice ideale del Made in Italy nel mondo.


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Guillermo Mariotto

di Barbara Braghin

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l’eccentrico designer della Maison Gattinoni scelto per vestire le protagoniste di Beautiful

uillermo Mariotto, eclettico designer dell’alta moda della maison Gattinoni, è stato scelto per vestire le cinque nuove protagoniste di “Beautiful”, la soap opera più famosa al mondo che da oltre trent’anni accompagna il primo pomeriggio degli italiani e i telespettatori di tutto il mondo. “Sono assolutamente entusiasta della preziosa opportunità di portare l’alta sartorialità e il bello e ben fatto italiano a Los Angeles- ha dichiarato Guillermo Mariotto- ma soprattutto sono felice di essere stato scelto da una produzione americana così

prestigiosa tra i tanti designer internazionali”. Guillermo Mariotto è stato inoltre protagonista della nona edizione del programma “Ballando con le stelle”, in onda in prima serata su RAI UNO e condotto magistralmente da Milly Carlucci. Il poliedrico designer, nell’insolita veste di giurato, ha valutato con la sua pungente ironia le perfomance dei nuovi personaggi del mondo della musica, dello sport e dello spettacolo in gara nella prossima edizione del format di successo di RAI UNO.


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Miss Pin Up 2013 di Barbara Braghin

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nche Barbara Braghin tra le nove finaliste in tutta Italia di Miss Pin Up 2013, alla Fiera Vintage di Forlì. Il concorso è dedicato a tutte le donne formose, plus size e con le curve. Un titolo per valorizzare la donna dalla taglia 44 alla 50, che ricorda le dive sexy degli anni ’40 e ’50 come Marilyn Monroe, Betty Page e Jane Russel. E’ il concorso di stampo sociale, ideato da Simona Sessa, giornalista e blogger, esperta di seduzione e femminilità, titolare


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dell’associazione culturale Pin Up del 2000 che combatte anoressia e bulimia. La competizione premia ragazze e donne orgogliose delle proprie curve che trasmettono sensualità e passionalità e che sono stanche di adeguarsi agli improbabili modelli di magrezza. Il corpo mediterraneo con tutte le sue curve sinuose è il protagonista assoluto. Nessun limite di altezza o misure standardizzate. Non più ragazze belle e finte, ma con tanta perso-

nalità, anche imperfette ma vere. Donne reali come quelle che incontriamo tutti i giorni, rassicuranti ma vere. La gara ha voluto rivalutare donne con forme da capogiro per riportare lo star system verso un modello di bellezza più sana. Barbara Braghin è stata davvero molto felice di arrivare in finale e si è presentata al pubblico in abito fuxia versione Marilyn Monroe e in look rosso e nero per la performance di Burlesque.


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Lorenzo Biancolella Prima il ristorante, poi la paninoteca, ecco “Frankye Mollica” un altro modo per amare il cibo di Tommaso Gandino

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l suo nuovo locale “Frankye Mollica”con Andrea Morabito a piazzale Clodio nel cuore di Prati nei piatti dove trova l’ispirazione? Dalla strada e dai ricordi ! Il panino ci ha accompagnato a tutti fin dai tempi dell’infanzia! secondo me rappresenta l’espressione più concreta di estrosità culinaria!! Una panino eccellente che cosa deve avere? Croccantezza, fantasia e giusta combinazione di sapori!! Soprattutto però la materia prima di qualità. Per me è fondamentale non tralasciare mai quest’aspetto... e così abbiamo fatto! Anche nelle cose più semplici bisogna curare ogni aspetto. Qual è la giusta combinazione per uno spuntino di mezzogiorno? Leggerezza e gusto! altrimenti super panino e “birrozza”

gelata!!! Per gustare la Vostra Specialità del giorno è necessario mangiare con moderazione? Quindi, il segreto per mangiar bene? Risposta: Semplice: venire a pranzo da “Frankye Mollica” per un buon panino alle verdure, al prosciutto, al Marlyn.. con la crema di bufala o con la crema di tartufo, o come lo si vuole... E poi la sera venire a cena al mio ristorante: “La dispensa dei Mellini” vicino a piazza Cavour, provare per credere! L’arte culinaria è il risultato di un mixer tra il prodotto e la professionalità?

Ovvio! La giusta alchimia tra professionalità e ottime materia prime è l’unica cosa che faccia si che un semplice panino diventi IL PANINO! La cucina del suo locale invece è il risultato di un giusto equilibrio tra la tradizione e la nuova concezione gastronomica… Insomma prima il ristorante, poi la paninoteca: ti piace proprio tutto ciò che ha a che fare con il cibo? Risposta: mi piace moltissimo mangiare bene e stare a contatto con la gente.. Perciò.. Direi che ho trovato proprio la mia.. dimensione! Vi aspetto gente di Roma Nord!


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moda

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Cover Story Le trasformazioni di Dorota (alla sua scoperta!)

di Roberto Dionisi

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orota è una donna consapevole del suo fascino, ma anche una bambina, che sa rallegrarsi di cose all’apparenza futili o impercettibili, quotidianamente...Coraggiosa, non cede a compromessi e schemi. E’ esigente e libera... Sempre in cammino, ricerca la felicità e il suo posto sulla terra… Nata nella bella zona dei laghi polac-

chi nel nord della Polonia, da tanti anni vive in Italia. Ha scelto Roma come casa sua. Dal 1996 mi sono trasferita in Italia perchè qui ho trascorso bei momenti nei miei soggiorni di vacanza, durante il periodo universitario. Amo questa nazione e la sua gente. Ne apprezzo la bellezza artistica, lo stile di vita e soprattutto le delizie culinarie!


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Da ragazza gli amici la consideravano un po’ strana e misteriosa, forse perché era timida e piena di sogni. Oggi è una persona sorridente e grintosa che ama la vita e la vive in armonia con se stessa e gli altri. Ha cominciato nello sfolgorante mondo della moda: TESTIMONIAL - ABITI DA SPOSA per lo stilista E. Von Furstenberg ; SFILATE DI ALTA MODA: Gattinoni ‚ Balestra ‚ Martini ‚Äì Grimaldi & Giardina ‚ Von Furstenberg. Spot pubblicitari- Carta di Credito Visa. Cover girl- Fotografare- partecipazioni in varie trasmissioni televisive. Ma la sua grande passione è sempre stato il cinema; fin da bambina era ipnotizzata ed affascinata dal grande schermo e dalla magia che i registi e gli attori sanno trasmettere. Come attrice ha lavorato nel film “Morte di un confidente”‚ dei Manetti Bross, dove impersonava una donna dal passato travagliato, in una realtà difficile del Nord Italia. “La sconosciuta” di G.Tornatore e “La meravigliosa avventura di Antonio Franconi” di Luca Verdone. Protagonista del cortometraggio “Il Quadro” di L.Passarelli...


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Ha perfezionato la sua formazione frequentando il corso diretto da F. De Sapio(2006), l’ Actors Studio di I.Prestinari ed il Master Class di Bernard Hiller (USA 2008). Ma andiamo a scoprire la Dorota sconosciuta: - Quali sono i tuoi ricordi più belli? - Quelli che riguardano la mia infanzia meravigliosa ed il periodo universitario. Poi la scoperta dell’Italia e le sue meraviglie. -Sei una sportiva? Che sport ami praticare? -Cerco di muovermi il più possibile e di andare in palestra, correre, ballare, adoro lo yoga, il nuoto, e l’equitazione... Ci tengo a mantenermi in forma. -Credi nell’amicizia? -Sì, tendenzialmente vado d’accordo con diverse tipologie di persone. Ho amicizie di ogni tipo,anche nel mondo dello spettacolo, non ho nessun pregiudizio. Però ho una piccola cerchia di amici sui quali posso veramente contare e sui quali ripongo la mia fiducia. L’amicizia autentica mi arricchisce. Una cara amica mi ha detto una cosa bellissima: L’amore e l’amicizia con Dorota sono una grande sfida, ma quanta soddisfazione! B.S. Le tue frasi preferite: Vivere..e sorridere! La prima che mi è venuta in mente! -La tua giornata tipo. -Non ho mai una giornata tipo, la monotonia non fa per me… l’unica cosa che mi piace appena sveglia è fare sempre una ricca colazione e rimanere a casa un’oretta prima di uscire. Per il resto ogni giorno è diverso e mi piace così. - Ti diverte organizzare i party serali nelle eleganti Location romane? - Amo organizzare, allestire, invitare ed incontrare persone piene di gioia di vivere. La capitale di notte e di giorno è tutta da vivere ed io cerco di renderla divertente e viziare tutti

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i miei invitati con le specialità degli chef che partecipano alle mie serate. Dorota Czerwinska è la titolare della DCommunication.com Un sogno che si sta realizzando, uno dei progetti di questa iniziativa è l’organizzazione degli eventi nella capitale. Dalle serate mondane, alle mostre, agli aperitivi. Questi ultimi si sono sviluppati molto dinamicamente e sono diventati un appuntamento fisso, grazie anche alla collaborazione con Roman Circle, che mette a disposizione location magnifiche nei posti piu suggestivi ed originali di Roma. Dorota cerca sempre nuove idee, nuove possibilità per crescere professionalmente. Presto organizzerà una serata indimenticabile per i suoi connazionali che vivono, come lei, a Roma. L’evento sarà patrocinato dall’Ambasciata Polacca. Per gli Italiani ha in progetto dei viaggi personalizzati, per far conoscere la cultura e le bellezze nordiche del suo bel paese. E poi presto arriverà il Capodanno... -Sogni nel cassetto?

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- Sono una sognatrice, ne ho tanti…e molti si stanno realizzando, mentre altri ancora no. Sogno una famiglia felice. Pace e prosperità per tutto il mondo e in questo periodo difficile abbiamo tutti bisogno che il sogno diventi realtà. Sto pensando di scrivere un romanzo! Forse autobiografico… R:Hai rimpianti: ‘Le mie scelte sono dettate dall’impulso del cuore anche se sempre supportate dal mio cervello. Una forza misteriosa. Comunque non vivo di rimpianti e non do importanza al passato. Quello che conta ora per me sono il Presente ed il Futuro. - So che hai viaggiato tanto, cosa ti hanno insegnato i tuoi viaggi? -Amo viaggiare, sono stata in circa 25 paesi e ho capito che: ‘si puoi girare tutto il mondo, ma ti accorgi che il posto più bello è quello dove stanno le persone che ami e che ti fanno sentire a casa’ Come ha scritto Marcel Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”


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Electric campfire Nell’incantevole cornice di Villa Massimo a Roma di scena l’annuale appuntamento con il festival della musica elettronica di Roberto Dionisi

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lectric campfire Il festival di musica elettronica, organizzato in collaborazione con l’etichetta raster-noton nello splendido parco di Villa Massimo, è arrivato quest’anno alla sua sesta edizione. Le edizioni romane del festival sono la sto-

ria di un successo straordinario: dal 2007 il festival si svolge a Roma. Di anno in anno è aumentato il numero degli ospiti che arrivano nel parco di Villa Massimo ad ascoltare i set di alva noto, Byetone, Frank Bretschneider, Robert Lippok, Atom™, Kangding


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Ray, Senking, Annes-James Chaton, emptyset e molti altri. In occasione del sesto anniversario sono arrivati inoltre per la prima volta al festival kyoka, pomassl e diamond version dj set. Raster-noton nasce nel 1999 dalla fusione tra le label Rastermusic e Noton. Uno dei cofondatori è Carsten Nicolai (borsista di Villa Massimo nel 2007) che come musicista è conosciuto con lo pseudonimo di alva noto. Dalla fondazione fino ad oggi

sono state presentate oltre 100 produzione discografiche, grazie alle quali la raster-noton è diventata una delle etichette leader a livello internazionale nel settore della musica elettronica sperimentale. Tutti i progetti si ispirano all’idea di fondere suono, arte e design. Raster-noton si propone come network che riunisce pop, arte e scienza. Inizialmente, l’electric campfire veniva organizzato ogni anno come LabelParty a Chemnitz, la patria della raster-noton.


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Arriva il Kama Fitness Ecco nuove 60 posizioni per bruciare calorie con il sesso di Sabina Cuccaro

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a oggi c’è un motivo in più per fare l’amore. Il sesso non è solo un momento di divertimento e di piacere godereccio, ma anche un alleato per la salute. Parola di Kama Fitness, una guida fusion per vivere l’intimità più intensamente, perché, se il nostro corpo cambia grazie all’attività fisica, i nostri sensi si svegliano grazie alla varietà delle posizioni sessuali. Alla base del Kama Fitness c’è il ben più noto Kamasutra, da cui son ispirate le posizioni per fare esercizi a corpo libero con lo scopo di scolpire la massa muscolare nei punti “giusti”. Qualcuno lo definisce “la moderna evoluzione del Kamasutra” ma una cosa va chiarita: non è una guida da riproporre in camera da letto, ma uno strumento per conoscere la nostra sessualità. E, obiettivo ambizioso, un modo per avere una sana sessualità: riuscire a creare in noi

una condizione di sapere e di cultura per prepararsi all’amore, anche grazie ad una adeguata preparazione fisica.

La critica: è sesso artefatto

Il sesso, quindi, non è solo istinto e passione, ma anche impegno e sviluppo continuo, un po’ come lo sport che richiede allenamento e dedizione. Secondo gli “spiriti liberi”, invece, la guida cercherebbe di togliere naturalezza al sesso, una della poche cose che non dobbiamo controllare. “Sex and Rome” ha interpellato la nota sessuologa Chiara Simonelli: “Non sono d’accordo – dice – nel considerare la sessualità una prestazione ginnica, una pura performance; mi sembra una visione della sessualità riduttiva. Va però detto che un corpo più snodato ed allenato, trae effettivamente più vantaggi dal rapporto sessuale. Ad esempio – continua – normalmente la mobilità del


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bacino nelle donne occidentali è scarso. Lavorare su un bacino più tonico, dà molti vantaggi: aumenta la profondità delle sensazioni e anche il partner ne ha un feedback positivo. L’autostima erotica, poi, passa anche dal piacere di piacersi e un corpo sano e tonico è sicuramente un ottimo punto di partenza“.

Arriva Kama Fitness, come bruciare le calorie con il sesso Il Kama Fitness nasce dall’idea di Eddi e Alessia, una giovane coppia insieme da 10 anni, per combattere la routine e rafforzare la complicità. In che modo? Ecco loro cosa dicono: “KamaFitness è il metodo di allenamento che, attraverso il piacere dei sensi, aiu-

ta a mantenersi in forma. Tutta la sensualità del Kamasutra, unita a esercizi a corpo libero studiati per l’aumento e la definizione della massa muscolare. KamaFitness è ginnastica di coppia, con più di 60 posizioni piccanti e super stimolanti, è la rivoluzione del benessere per tenere in forma corpo, mente e desiderio. Ogni esercizio è accompagnato da immagini e descrizioni tecniche dettagliate per lavorare sempre al meglio. Piacere, divertimento e creatività sono garantiti grazie ai vari livelli di complessità e sforzo fisico richiesto“. E tu che ne pensi del “mito delle 3 S“,sport, sesso e salute? Se sei curiosa visita il sito ufficiale www.kama-fitness.com.

a cura di www.sexandrome.it


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Le 7 posizioni hot per lei Secondo il Kamasutra ecco le posizioni pensate appositamente per il piacere delle donne di Sabina Cuccaro

1. Passo a due Altrimenti detta “tango hot”. In piedi, lui ti solleva una gamba tenendoti sospesa. Puoi indossare un paio di scarpe col tacco, per mantenere una posizione più rialzata e rendere il tutto più agile, ma soprattutto per essere supersexy. Dritta piccante: da provare per una sveltina nel bagno dell’ufficio!

2. Suspended Sempre in piedi, lui ti sorregge e ti tiene sollevata, tu devi stringere bene le gambe al suo corpo, in un abbraccio eccitante e selvaggio. Per dare più pepe: immaginate di farlo in ascensore senza bloccarlo, mentre sale all’ultimo piano.

3. L’Agguato Tu sei in piedi davanti a lui. Entrambi avete le ginocchia piegate. Lui può appoggiarsi al muro, accarezzarti il seno e stimolarti il clitoride. E’ una versione molto animal, da usare se c’è grande intimità o se esplode la passione, perché no, nel garage di casa.


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4. L’Altalena Lui è sdraiato sul bordo del letto o del divano, le gambe piegate ed i piedi che toccano a terra. Ti siedi sopra di lui dandogli la schiena, così da poter controllare l’intensità dei movimenti. Lui si ecciterà solo nel vedere la tua schiena sinuosa che si muove, pensa quando inizierai a toccarlo…

6. La Foglia Mettetevi sdraiati su un fianco l’uno di fronte all’altra. Avvolgilo nel tuo abbraccio. Per una sensazione più intensa, puoi raccogliere una gamba ed appoggiarla sul suo petto. Si tratta anche di una posizione molto romantica: potete guardarvi negli occhi e baciarvi da bravi piccioncini.

5. La Carrozza Perfetta per stimolare il Punto G. Lui è sdraiato, con le ginocchia piegate. Tu sopra di lui, ma nel senso inverso, sempre con le gambe piegate. Inarca la schiena ed appoggia mani e piedi sul pavimento. A questo punto, alza e abbassa le gambe e il bacino e avrai il massimo del piacere. Dritta hot: usa una delle due mani per stimolarti.

7. Il Salvataggio Sempre sdraiati uno di fronte all’altra, questa volta è lui che ti abbraccia, ti sostiene e trattiene il tuo corpo verso di lui. Lasciati andare e, per aumentare il tuo piacere, solleva la gamba esterna.




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Il sesso “nascosto” nei cartoni animati di Sabina Cuccaro

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30 anni suonati (vabbè 33) ho scoperto il “sex back” dei cartoni animati che in Italia hanno censurato. Kiss me Licia e Georgie, Sailor Moon e Occhi di Gatto, ecco tutto quello che non ci hanno fatto vedere…

Kiss Me Licia

E’ un manga del 1982, da noi ha debuttato su Italia 1 nel 1985, dopo essere stata “edulcorata” per le bimbe italiane. Hai mai notato che Licia nella sigla è prima bionda e poi mora? Beh, c’è un motivo: la bionda faceva la voce narrante nel cartone originale; in pratica, prima o durante la puntata, dava consigli sul sesso. Di solito, interveniva in scene clou per spiegare ai bambini cosa stessero “facendo” i

personaggi. In Italia è stata cancellata con un colpo di chiesa, ops di spugna. E, ovviamente, sono state cancellate le scene di sesso tra Licia e Mirko, tra Satomi e Shiller, già perché (ma ci si poteva arrivare) il rivale dei Bee Hive non li disdegnava nel letto.

Georgie

Diversamente dal cartone animato che abbiamo visto in Italia, la storia originale del manga è più pepata. L’amore tra Georgie e Arthur viene consumato, eccome… Ci hanno mostrato una scena in cui Arthur scalda Georgie a letto ma ci hanno nascosto quanto il tenerone fratellino ci dia dentro. Che sia incesto o no, i due hanno anche un figlio. E pensare che io


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tifavo per Abel. Ho perfino piagnucolato quando era tenuto in prigione da un affascinante conte un po’ ambiguo. Ecco, non avevo capito: non era ambiguo ma solo gay e approfitta del bel tenebroso fratello di Georgie per momenti di goduria. Che dire di Lowel? Cornuto e mazziato, ma pure lui ha avuto i suoi momenti di piacere con la biondona australiana che più di rosa fiorito guardava il mondo di maschio incallito.

Sailor Moon

Il sesso non risparmia nemmeno i carto-

ni della nuova generazione (e vorrei ben vedere). Sailor Moon è un mondo lesbo: le guerriere Sailor Star Light da uomini si trasformano in donne guerriere e vai con le orge. Ten’ō e Michiru Kaiō non sono grandi amiche (come le fanciulle più ingenue credono) ma sono due lesbiche. Dirò di più: sono da sempre considerate uno dei massimi esempi di coppia omosessuale femminile dagli appassionati del genere.

In Pillole…

Occhi di Gatto ha parecchie scene di nudo delle tre sorelline, tutte cancellate. Per non parlare delle scene di sesso tra Sheila e Matthew. In Pesca la tua Carta Sakura, il fratello della protagonista è gay ma nella versione italiana è solo “un po’ strano”. Anche i cartoni americani non scherzano: Spongebob è palesemente gay e in Italia molti si fanno fare una spugna uguale per fare autoerotismo. Horribilis!!


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