Justroma 6 2014

Page 1

FEBBRAIO

ATTUALITÀ | POLITICA | CULTURA | SPORT | SPETTACOLO |Febbraio VIAGGI | BENESSERE | E TANTO -ALTRO 2014 - JustRoma 1

2014

N.6

.com il freepress di roma e dintorni


2 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 3


4 - JustRoma - Febbraio 2014


FEBBRAIO

Febbraio 2014 - JustRoma - 5

ATTUALITÀ | POLITICA | CULTURA | SPORT | SPETTACOLO | VIAGGI | BENESSERE | E TANTO ALTRO

2014

N.6

.com il freepress di roma e dintorni

In copertina Anthony Peth foto Riccardo Scrocca

l’editoriale del direttore

Fondato da Gianluca Contessa

Direttore

Alfonso Spezzano

Redattori

Debora Bettega Barbara Braghin Roberto Dionisi redazione.justroma@gmail.com

Grafica e impaginazione Francesco Farina

Hanno collaborato

Domenico Andreozzi, Ariel, Cecilia A., Andrea Camera, Sabina Cuccaro, Tommaso Gandino, Sonia, Andrea Ungarelli

Resp. relazioni esterne Valentina Sacconi ufficiostampa.justroma@gmail.com

Edizioni 4Ptarget S.a.s. Sede legale Via Catilina, 01 00040 - Pomezia (Roma)

Stampa

Effetto Sinergia S.a.s. Via C.A. Jemolo, 315 00156 - Roma

Ufficio marketing e pubblicita’

4PTarget S.a.s. Resp. Gianluca Contessa Sede legale Via Catilina, 01 00040 - Pomezia (Roma) commerciale.justroma@gmail.com Seguici anche su: http://justroma.com/ Aut. trib. in attesa di registrazione tutte le aziende sono presenti a scopo dimostrativo e a titolo gratuito

T

antissime saranno le novità in questo numero e nei prossimi numeri, con nuove collaborazioni con personaggi del mondo del cinema e dell’ arte che arricchiranno sempre di più i contenuti sul nostro giornale. Da questo mese daremo spazio ad nuova nuova rubrica curata da Lino Sorrentino il parrucchiere dei Vip che solleciterà sempre più l’interesse dei nostri lettori... e già a partire da questo numero avrete l’oppurtinità di conoscerlo leggendo la sua intervista. Un particolare ringraziamento ai nostri fantastici collaboratori che non fanno mai mancare il loro contributo e la loro professionalità, consentendo al nostro giornale, di fare uscire mensilmente gli eventi più esclusivi della capitale. A tutti voi lettori e arrivederci al prosimo numero.


6 - JustRoma - Febbraio 2014


Sommario

Febbraio 2014 - JustRoma - 7

18 anthony peth dalla sardegna al David

10 Bienvenidos a Miami

46 Psicologia: Aiuto...

28

“Il pilota di arafat”

35

il counseling: una professione d’aiuto

54

dinner galà per “la tua migliore offerta”

60

Bruxelles: L’eleganza a portata di mappa

Presentato il secondo libro della giornalista Lucilla Quaglia

Iniziativa benefica a favore del CIAI Onlus

La capitale belga si scopre andando a caccia di particolari

a chi posso chiedere aiuto

50 maga Instanbul

Tra spezie e gioielli. Esplorando la principale città della Turchia

66 ieri oggi a

72 Come fanno gli aerei a volare?

san francisco Tecnologia e tradizione si fondono

40 digital divide

opportunità di sviluppo di un’economia digitale aperta a tutti

78 crescita personale:

123 La crisi: Il sesso si paga in Bitcoin

periodo di crisi

Alcune regole da rispettare

84 Premio margutta “La via delle Arti”

90 lino sorrentino

Vip Hair Stylist che cura il look delle star

116 i 4 trucchi per capire se finge l’orgasmo

Arriva il manuale di “Afrodite”

127 erotismo e fitness

A roma domina la Pole dance e la Valchiria Roberta Gemma si racconta.


8 - Just Roma - Agosto 2013


Febbraio 2014 - JustRoma - 9


10 - JustRoma - Febbraio 2014

Bienvenidos

a

Miami

Un fugace sguardo alla più eccentrica città della Florida di Andrea Camera

M

iami, ubicata a Sud-Est della Florida, è una città dove americani, latini ed un discreto numero di haitiani si fondono in una comunità tanto vivace quanto bizzarra. Non è inoltre difficile percepire qualche “mamma mia!” della moltitudine di italiani in città, la cui presenza è già in precedenza manifestata dalla poco discreta gestualità che ci rende inconfondibili e visibili quasi dai satelliti in orbita nello spazio. Tale multietnicità si riscontra

anche nelle appetitose pietanze. Tra queste i gamberoni in salsa di cocco di matrice haitiana e le cubanissime bananitas fritas. è inoltre consigliabile ordinare un buon caffè cubano che sebbene non sia capace di risvegliare i morti, sicuramente per molto tempo renderà immune al sonno chi lo sorseggia. Al calar del sole, quando uno stupefacente tramonto lascia spazio alla notte, la glamour e vanitosa Miami si sveglia, dando il meglio di sè sfoggiando locali all’ultima moda

nei quali le donne più belle del pianeta sfilano su eccentrici trampoli. Quando si esaurisce l’energia della festa, ritorna la quiete e mentre la città si assopisce, la natura si sveglia. Si può quindi scorgere una timida iguana abbandonare la sua palma preferita a caccia di lucertole, i variopinti pappagalli comporre sonore melodie e i manatee affiorare in superfice per catturare i primi raggi di un sole ancora pigro. Ricomincia così una nuova giornata nella lontana Miami.


Febbraio 2014 - JustRoma - 11

02

01 Nelle foto: 01 e 03 le due modelle Joanna Krupa, Nina Agdal; 02 una veduta delle spiagge di Miami durante una tipica passeggiata di piacere; 04 il trenino tipico del posto che porta in giro i turisti e non solo per raggiungere al meglio le spiagge ed il centro cittĂ .

03

04


12 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 13


14 - JustRoma - Febbraio 2014


Settembre 2013 - JustRoma - 15


16 - Just Roma -- Settembre Agosto 2013 JustRoma 2013


Settembre 2013 - JustRoma - 17


18 - JustRoma - Febbraio 2014

dalla Sardegna al David

Anthony Peth


Febbraio 2014 - JustRoma - 19

di Daniele Chessa - foto Riccardo Scrocca

è

stato la rivelazione dello scorso anno con ben 7 riconoscimenti nazionali e quest’anno sarà impegnato in tanti progetti televisivi, la regia di una nuova fiction e tanto altro ancora. Un ragazzo talentuoso che a soli 28 anni ha già all’attivo tantissimi successi televisivi, teatrali ma soprattutto personali. Come è nata la passione per il tuo lavoro? “Recitare, scherzare, organizzare spettacoli, ha sempre fatto parte di me. Sono sempre state le cose che preferivo fare fin da piccolo, ho una vera e propria passione per il mio lavoro.” Cosa ha significato lavorare a stretto contatto con Maurizio Costanzo? “Costanzo è uno dei “mostri sacri della TV”, tra le persone più significative del mio percorso artistico. Ricordo ancora il provino a Cinecittà, non immaginavo che da li a poco tempo sarei stato uno dei dieci conduttori di un format che ha riscontrato così tanto successo per la rete Mediaset. Un’esperienza

unica che mi ha permesso di imparare sul campo un lavoro conosciuto fino ad allora solo sui libri.” Ti alterni tra regia e conduzione televisiva, quale ruolo preferisci maggiormente? “La mia passione più grande è la regia, la conduzione è arrivata col tempo quasi per caso. Dopo l’esperienza televisiva per circa quattro intensi anni con Maurizio Costanzo, ho avuto il privilegio di lavorare dietro le quinte come aiuto regista di grandi registi per fiction e cinema. Nel frattempo, ho terminato gli studi all’università e mi sono reso conto che la regia stava diventando il lavoro della mia vita, l’ambizione più grande. Poi, dopo aver scritto per la rete Sky il format “Waka Show”, il regista Paolo Tito mi propose di condurlo, si trattava di un format comico e un presentatore con l’accento sardo avrebbe fatto la differenza. Con grande sorpresa e record di ascolti, il programma da sei puntate è andato in onda per un’intera stagione. Da lì il mio percorso lavorativo ha pre-


20 - JustRoma - Febbraio 2014

so una piega diversa, quasi inaspettata, come accadde con il provino con Costanzo. Alla regia, che credevo fosse la mia aspirazione più grande, si è aggiunta la conduzione televisiva.” Sei il testimonial di un importante campagna pubblicitaria, puoi parlarci di questo tuo nuovo impegno? “Lavorare nello spettacolo offre la possibilità di prestare il proprio volto per promuovere iniziative e marchi. Sono testimonial per vari brand legati alla moda giovanile, dalla “Meam Yoar” degli emergenti stilisti Tommaso Ceccano e Casimiro Sciscione, dell’azienda di gioielli “Macratecna” del designer Errico Caruso. Quando pochi mesi fa ho ricevuto la proposta dalla Federazione della Sicurezza Italiana di rappresentarli per la loro Campagna Nazionale, non ho esitato nel dare la mia disponibilità. Essere testimonial di una realtà così importante mi riempie il cuore. Anche la proposta per la campagna pubblicitaria della Peace Keeping Angels

mi fa solo che onore. Sono orgoglioso di prestare la mia immagine per realtà così importanti e di forte impatto sociale legate alla Sicurezza e non solo alla moda.” Tra i premi ricevuti lo scorso anno c’è il David di Michelangelo per il sociale che ti ha conferito popolarità. Cosa significa per te? “Il 2013 è stato un anno ricco di soddisfazioni, ho conquistato sette premi nazionali, fra questi un riconoscimento sul Sociale, significa molto per me. Da qualche mese sono ambasciatore di un progetto dedicato alla tematica dell’Alzheimer, per il film “Il sorriso di Candida” del regista Angelo Caruso, con gli artisti Cesare Bocci, Elisabetta Pellini, Gabriele Greco, Lucia Mambassa e tanti altri. Attraverso il cinema si possono realizzare progetti come questo che lanciano un forte messaggio sociale: siamo artefici del nostro destino, credo che se ognuno di noi si dedicasse a qualche progetto umanitario tante cose andrebbero in una direzione di-


Febbraio 2014 - JustRoma - 21

versa, sicuramente più positivo. In fondo basta poco per rendersi utili, va fatto col cuore e non sentendone l’obbligo. Da dicembre ad oggi, grazie al premio sono stato contattato per partecipare ad eventi di forte spessore sociale, piccole realtà che fanno veramente molto. Ad esempio, sono stato padrino per una manifestazione contro la violenza sulle donne nella periferia di Roma, c’erano tantissime persone e se ci penso mi rendo conto che ancora oggi questa piaga sociale esiste e purtroppo in tante circostanze non viene denunciata, mi chiedo come sia possibile restare indifferenti di fronte a tali realtà. Bisogna fare qualcosa e noi dello spettacolo possiamo fare molto e arrivare nelle case della gente. È necessario parlarne per dare coraggio a chi non riesce a raccontare la violenza che subisce, l’unione sicuramente fa la forza. Insieme ad alcuni colleghi abbiamo istituito la Sorridendo!Onlus, una realtà associativa a favore dei bambini che sta crescendo notevolmente. Come tutte le Onlus che non hanno aiuti economici dallo Stato, cerchiamo di contribuire proprio partendo dalle piazze facendo raccolte fondi. Allo stesso tempo, operiamo nei teatri con il supporto di tanti personaggi noti che ci appoggiano e ci permettono di raccogliere fondi per completare il pagamento del pulmino attrezzato che abbiamo donato ai ragazzi diversamente abili dell’associazione Kora. Noi artisti dovremmo impegnarci sempre nel sociale, sia nel presenziare agli eventi o anche nell’organizzazione come parte attiva. Conosco tanti colleghi che lo fanno, fra questi ci tengo a citare Raul Bova che in prima persona con la sua associazione si impegna e


22 - JustRoma - Febbraio 2014

raccoglie fondi. Uno degli artisti che nel corso di questi anni ha sempre dimostrato dedizione per delle cause sociali.” Parliamo della tua nuova serie “obiettivo salvezza” “Obiettivo Salvezza è un progetto molto impegnativo che mi ha permesso, grazie alla MamaFilm, di debuttare nella regia con una serie televisiva. Precedentemente le mie esperienze come regista riguardavano videoclip musicali o spot pubblicitari. Questo lavoro è stato sicuramente il mio vero lancio nella regia, con un progetto più grande rispetto le precedenti esperienze. Si tratta di una serie sul calcio, dove non si vedranno campi sportivi bensì il dietro le quinte di una squadra, chi ci lavora attraverso dei retroscena misteriosi, che poi sveleranno man mano il vero obbiettivo di salvezza di ogni singolo personaggio. Un cast eccezionale partendo dall’autore della sceneggiatura Simone Terranova, interprete insieme a Fioretta Mari, Ninni Bruschetta, Matteo Branciamore, Andrea Roncato, Claudia Galanti, Roberto Ciuffoli, Ciro Esposito, Alessio Di Clemente, Fabrizio Bracconeri, Alessandro Borghi, Antonio Lange, Isabelle Adriani, Josafat Vagni, Billo Thiam, Mario Cordova, ognuno di loro con una caratteristica sottile ma determinante nell’interpretazione, quel senso di ironia quasi irreale, ma senza esagerazione, insomma ne vedrete delle belle.” Quali sono i tuoi prossimi impegni televisivi ? “Riguarderanno la conduzione di tre format uno diverso dall’altro. Per il secondo anno da Febbraio sarò al timone della conduzione serale domenicale su Gold Tv, per il programma “Ricominciamo da noi”, prodotto da Ferruccio Aldo Longo. Un programma divertente ma allo stesso tempo rivolto ai giovani artisti che, potranno esprimere il loro talento attraverso il canto, il ballo e la recitazione. Il secondo progetto è ancora più arduo, ma ho raccolto la sfida del produttore Giuseppe Pronestì, accettando la conduzione di “A pranzo col Vip”, un programma di


Febbraio 2014 - JustRoma - 23

cucina molto particolar. Una giuria di personaggi noti valuterà i menù scegliendo in diretta quello che preferiscono, ed un trio in cucina, composto dallo chef, dal sommellier e dal pasticciere, cercherà di aggiudicarsi un punteggio che consenta loro di poter arrivare alla finalissima, che a turno in ogni puntata cambierà. Il terzo format “Top Music” per la rete Sky è un progetto musicale. La serie partirà a breve e avrà grandi sorprese per i telespettatori soprattutto per chi è abituato a vedermi in veste di presentatore, ma non posso svelare di più!” Hai partecipato a numerosi Musical, progetti futuri? “Non nego il desiderio di rimettermi in

gioco come attore, per ora manca il tempo, l’ultimo spettacolo risale a tre anni fa. Lo scorso anno sono riuscito a tornare sul palcoscenico, seppur in veste di conduttore per un concerto diretto dal Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli e le emozioni di quella sera davanti ad un pubblico numeroso mi hanno fatto venire voglia di ritornare a fare teatro. Forse un giorno, mai dire mai nella vita. Sicuramente tornerò a Maggio al Teatro Brancaccio per dirigere il Galà dell’Arte, quest’anno nella rosa dei premi ci sarà il premio soap e il premio alla rivelazione televisiva oltre alle consuete eccellenze per la Musica, per il quale lo scorso anno è stato premiato Raf, le eccellenze per il giornalismo, la fiction, la radio, la moda e per la carriera.” Un’artista come te cosa fa nel tempo libero? “Amo le lunghe passeggiate solitarie nella bellissima città di Roma, che offre degli scorci poetici ed eleganti. Adoro stare con gli amici e farmi delle lunghe chiacchierate dopo pranzo e tanti dessert e proprio perché sono goloso cerco di impegnarmi per “trovare il coraggio” di andare in palestra ad allenarmi, seguire la MasterGym e cercare di tenere il fisico in forma.” C’è una persona speciale al tuo fianco? “Tutti noi abbiamo una persona speciale, la mia si chiama Martina, è la persona più importante della mia vita. Quando sto con lei perdo la testa, faccio cose che alla mia età non si dovrebbero fare, divento un bambino e mi piace giocare tanto con lei, la mia unica nipote di 6 anni, che anche se vedo poco, quando posso la raggiungo in Sardegna e la stravizio.”


24 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 25


26 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 27


28 - JustRoma - Febbraio 2014

Al Circolo Antico Tiro a Volo grande successo per la presentazione de “Il Pilota di Arafat”, secondo libro della giornalista Lucilla Quaglia di Lucilla Quaglia

N

elle ore in cui le analisi sul corpo di Yasser Arafat, riesumato un anno fa a Ramallah, hanno determinato l’avvelenamento del leader palestinese con il polonio – 18 volte superiore al livello normale - è ancora più di attalità un titolo che descrive un insolito leader palestinese. Nella cornice del Circolo Antico Tiro a Volo, è stato presentato il secondo libro della giornalista Lucilla Quaglia, “Il Pilota di Arafat”, Edizioni Pagine, alla presenza della giornalista del Tg1

Manuela Lucchini, che ha moderato l’incontro, del comandante Marcello Quaglia, protagonista del libro, dell’autrice e dell’editore di Pagine Luciano Lucarini. Intense e magiche letture a cura dell’attore Vincenzo Bocciarelli. Applausi per l’autrice che in questo libro ricostruisce l’esperienza del padre, il comandante Marcello Quaglia, pilota di Yasser Arafat per segretissimi cinque anni (1988-1993), attraverso i suoi appunti e i racconti di quei giorni


Febbraio 2014 - JustRoma - 29

avventurosi e ricchi di incontri eccellenti. Dai voli per raccogliere il sostegno dell’Europa al Nobel per la pace da assegnare al leader palestinese ai colloqui con la moglie Suha. Un ritratto di Arafat inedito attraverso le sensazioni e le emozioni di quello che è stato il suo pilota personale, spesso in condizioni di estremo pericolo come l’attentato all’aereo su cui avrebbe dovuto viaggiare il leader palestinese, portato miracolosamente in salvo dal suo pilota, il mancato rapimento nello Yemen del comandante e il suo secondo e il decollo in Giordania a tiro di missile. Applausi dell’ex presidente dell’Agcom Corrado Calabrò, di Guglielmo Giovanelli Marconi con la sua Vittoria, del presidente di Vitattiva Alfonso Rossi, di Gianni Ietto con la moglie Maria Romana, di Adriana Russo, della manager Paola Pisani, del professor Franco Ceriati e ancora scambio di saluti tra Jacopo Sipari di Pescasseroli, il chirurgo plastico Gianluca Marino Cosentino, le pierre Silvana Augero e Bianca Maria Caringi Lucibelli, la cantante jazz Fabrizia Ferrara e il parrucchiere delle dive Michele Spanò. Cocktail a seguire.


30 - JustRoma - Settembre 2013


Settembre 2013 - JustRoma - 31


32 - JustRoma - Febbraio 2014

moda


Settembre 2013 - JustRoma - 33


34 - JustRoma - Febbraio 2014

people


Febbraio 2014 - JustRoma - 35

Il counseling di Ariel

una professione d’aiuto

I

l counseling è una professione di aiuto, cresciuta negli ultimi anni, che affonda le radici nella filosofia umanistica. Si focalizza sulla comprensione dell’individuo enfatizzando una visione fenomenologica dell’esperienza. La chiave dell’approccio sta nella relazione non direttiva tra terapeuta (il counselor) e paziente, chiamato cliente da C. Rogers, fondatore del counseling, poiché promuove l’aspetto sano e non patologico della persona. Lo scopo del counseling è aiutare l’individuo ad avere una percezione di sé forte, detta “autorealizzazione”, e a sviluppare autonomamente, con l’accompagnamento del counselor, le proprie potenzialità. Il counselor in pratica, con le sue qualità, facilita il cliente a “diventare ciò che è”. Nella relazione di counseling l’attenzione è focalizzata sulla persona. Il counselor facilita in lui l’acquisizione di consapevolezza e lo sviluppo delle capacità per un cambiamento che gli consenta di affrontare i momenti di difficoltà o transizione. Il counselor, attraverso il dialogo, crea uno spazio libero e non giudicante in cui il cliente si sente accettato e può far emergere le proprie risorse per affrontare situazioni critiche. Il percorso di counseling si svolge con colloqui individuali durante i quali il counselor, con ascolto attivo, empatia e accettazione, instaura una relazione efficace in cui il cliente sviluppa consapevolezza dei propri bisogni ed emozioni.

Nella relazione con il cliente il counselor garantisce 3 qualità essenziali

1

2

3

congruenza: spontaneità e genuinità

accettazione positiva incondizionata: atteggiamento caldo, positivo e assenza di giudizio con cui il cliente può sentirsi libero di cambiare e crescere, rispettando se stesso come persona

comprensione empatica: capacità di vedere il mondo attraverso gli occhi del cliente


36 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 37


38 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 39


people

40 - JustRoma - Febbraio 2014

Banda Larga e Digital Divide opportunità di sviluppo di un’economia digitale aperta a tutti di Alessandra Basili

C

he cos’è la banda larga Nelle telecomunicazioni Il termine “banda” è utilizzato per indicare l’intervallo di frequenze disponibili per la trasmissione di un segnale su un mezzo trasmissivo. La larghezza di banda, misurata in Hz (Hertz), è direttamente collegata alla quantità di informazione che può essere inviata tramite il segnale che trasporta l’informazione nell’unità di tempo, ovvero alla quantità di bit trasmessi per secondo (bps), pertanto questo termine viene utilizzato come sinonimo di capacità trasmissiva di una rete o di un canale, ovvero della velocità alla quale è possibile trasferire le informazioni. Maggiore è il numero di bit trasmessi al secondo, maggiore è la banda e quindi maggiore è la velocità di navigazione internet. Secondo l’ITU (International Telecommunication Union -, la soglia minima a partire dalla quale si può definire una banda “ banda larga” (broadband) è di almeno 2

Mbps (Mega bit per secondo). In Italia, la Commissione Interministeriale di Studio (istituita dal Ministero delle Comunicazioni e dal Ministero per l’Innovazione e Tecnologie) ha definito banda larga “l’ambiente tecnologico che consente l’utilizzo delle tecnologie digitali ai massimi livelli di interattività”. Quindi possiamo utilizzare il termine “banda larga” in senso ampio per indicare l’insieme di tecnologie, servizi e contenuti, che possono essere fruiti grazie alle nuove tecnologie. Da questa definizione consegue in maniera complementare la definizione di digital divide ovvero divario digitale (di tipo infrastrutturale) che corrisponde alla “mancanza delle infrastrutture necessarie per la fruizione dei servizi a banda larga”. A cosa serve la banda larga nella comunicazione La banda larga serve in quanto ci permette di


people

Febbraio 2014 - JustRoma - 41

utilizzare in maniera rapida (senza lunghi tempi di attesa) le applicazioni multimediali come ad esempio Skype, i social network o semplicemente scaricare un file (ad esempio il download di un film in HD - di alcuni gigabyte- tramite una normale ADSL potrebbe richiedere qualche ora!!) Inoltre numerosi studi hanno dimostrato che la banda larga ha un impatto economico positivo sulla produttività di un Paese, in quanto rende possibile la realizzazione di servizi e applicazioni innovative utili al cittadino, alle pubbliche amministrazioni e in misura ancora più significativa alle imprese dandogli la possibilità di allargare il proprio mercato potenziale. Ma la larga banda è importante anche per consentire la creazione di una spirale “virtuosa” di crescita della domanda e dell’offerta di servizi. Infatti più l’offerta di servizi in rete diviene ricca ed articolata, più cresce l’esigenza di essere sempre connessi e di interagire e comunicare in tempo reale con altri soggetti, di lavorare in rete, di cercare informazioni. L’elemento cruciale della banda larga, al di là della tecnologia impiegata, è il vantaggio legato ai servizi e alle applicazioni che ne sfruttano le potenzialità. La conversione dei vari settori al digitale è correlata alla convergenza dei segnali verso un’unica piattaforma trasmissiva, nello specifico internet. Attraverso la Rete si erogano attualmente una molteplicità di servizi, sia direttamente dagli operatori tradizionali dei diversi settori, sia da nuovi operatori, che agiscono “appoggiandosi” alla piattaforma comune (Over-The-Top): nel traffico che oggi circola sulle reti mondiali troviamo sia texting che messaging, IPTV e web-tv, nonché circuiti voce e pacchetti VoIP.

Diverse aziende che producono apparati hardware per la gestione del traffico in internet (router, server, ecc.) hanno provato a quantificare i flussi di dati che circolano sulla Rete. Secondo Cisco, nel 2012 sono transitati oltre 40 miliardi di miliardi di bit, ossia circa 500 exabyte. Tra questi, i contenuti video rappresentano la parte maggioritaria (54%), seguiti dal file sharing (25%) e dai servizi web e mail (18%). La diffusione della banda larga sul territorio italiano e il problema del digital divide Se da un lato la banda larga rappresenta un’occasione per lo sviluppo di nuovi servizi ed applicazioni, dall’altro va sottolineato che la realizzazione dell’infrastruttura di base dipende dalle logiche di mercato, pertanto è inevitabile, che si creino disparità tra zone che già dispongono della banda larga, zone che disporranno della banda larga nel prossimo futuro, e realtà territoriali (in zone montane, al Sud e sulle Isole), i cosiddetti comuni in fallimento di mercato, che vedono negata questa opportunità in quanto nessun operatore delle telecomunicazioni è interessato ad investire (l’accesso alla Rete è poco richiesto). Il digital divide è il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e chi ne è escluso, in modo parziale o totale. I motivi di esclusione comprendono diverse variabili: condizioni economiche, livello d’istruzione, qualità delle infrastrutture, differenze di età o di sesso, appartenenza a diversi gruppi etnici, provenienza geografica. Il termine “digital divide” apparve per la prima volta all’inizio degli anni novanta negli Stati Uniti in alcuni studi che indicavano come il possesso di personal computer aumentasse solo per alcuni


gruppi etnici. Il concetto di “divario digitale” entrò poi nell’uso comune nel 1996 in seguito ad un discorso tenuto a dal presidente americano Bill Clinton, in cui veniva sottolineata la disparità di accesso ai servizi telematici tra la popolazione del Paese. Nonostante all’origine tale terminologia fu coniata in relazione all’accesso ai computer, e la problematica sia stata presentata come interna al contesto americano, oggi si definisce il digital divide in una prospettiva globale per indicare la preoccupante crescente disparità in termini di accesso alle tecnologie dell’informazione tra paesi ricchi e paesi in via di sviluppo. Oltre a indicare il divario nell’accesso reale alle tecnologie, in particolare personal computer e internet, la definizione include anche la disparità nell’acquisizione di risorse o capacità necessarie a partecipare alla società dell’informazione. I dati sul digital divide, forniti dal Ministero dello Sviluppo economico a fine 2013 indicano che circa l’8,8% degli italiani non dispone di banda larga (il 3,8% per mancanza di Adsl, il 3,2% che ha un accesso inferiore ai 2 Mbps e il 2% collegato ‘nominalmente’ ma impossibilitato a raggiungere la velocità minima): questa quota scende al

4% grazie alla copertura wireless da rete mobile, che soprattutto nelle zone rurali consente l’accesso alla banda larga. Le regioni con il minore digital divide sono Campania, Sardegna, Sicilia, Lazio, Puglia e Lombardia. Per comprendere l’impatto della banda larga e l’entità del problema del digital divide è opportuno dare uno sguardo all’ Architettura generale di una rete di telecomunicazioni. Architettura generale di una rete di telecomunicazioni L’architettura di una rete di telecomunicazioni, come mostrato nella figura sottostante è basata su un modello a tre livelli: la rete principale (Core Network), la rete di distribuzione (Distribution Network) e la rete di accesso (Access Network). La rete principale, detta “dorsale” (backbone),consiste in un certo numero di nodi (C) interconnessi direttamente con ridondanze per non compromettere la funzionalità della rete in caso di guasto di un nodo. La rete di distribuzione ( raccolta e giunzione) detta anche “rete di backhaul” o “Middle Mile”, è costituita dai nodi di distribuzione (x), ciascuno dei quali è interconnesso ad almeno due nodi del-


Febbraio 2014 - JustRoma - 43

la rete principale per prevenire eventuali fuori servizio della rete in caso di guasti. La rete di accesso, detta anche “Last Mile”, consiste nei nodi di accesso (a), a ciascuno dei quali è connesso un certo numero di edifici. La rete di accesso è caratterizzata da un’elevata capillarità in quanto raggiunge direttamente ciascun utente. Come si vede in figura, la rete di accesso viene spesso distinta in due ulteriori sezioni: la rete di accesso primaria (che individua la porzione di rete che connette il nodo di accesso all’armadio stradale, collocato in prossimità degli edifici) e la rete di accesso secondaria (che realizza la parte terminale vera e propria del collegamento, dall’armadio stradale all’edificio in cui è situata la borchia utente). Mentre nella rete principale e di distribuzione, sono impiegati, in modo pressoché esclusivo, cavi in fibra ottica, nella rete di accesso, esiste una larga varietà di soluzioni alternative per collegare l’utente al corrispondente nodo di accesso. Il problema del digital divide riguarda proprio quest’ultima porzione di rete, l’Access Network. Quali azioni sono necessarie per la diffusione della banda larga e per risolvere il problema del digital divide in Italia? Considerando che le tecnologie trasmissive che permettono una connessione a banda larga si suddividono in: • Wired, connessioni via cavo in grado

di fornire, nel caso del rame, una connettività di tipo xDSL (fino a un massimo di 20 Mbps) o in fibra ottica (oltre 100 Mbps); • Wireless, connessioni senza fili che sfruttano le tecnologie di modulazione di portanti radio. Tra queste abbiamo l’Hiperlan, il WiMax e la tecnologia satellitare, a cui si aggiungono le tecnologie di rete mobile quali l’HSDPA e l’LTE; per per risolvere il problema del digital divide in Italia ( garantire la copertura di una banda minima di 2 Mbps a chi ne è attualmente sprovvisto ) è necessario un adeguamento nella rete di accesso degli apparati trasmissivi, collegando in fibra ottica le centrali telefoniche o, in alternativa, ricorrendo ad una soluzione di tipo wireless. Per conseguire questo obiettivo sono indispensabili forti investimenti, che in prospettiva, oltre a ridurre il digital divide, che penalizza fortemente il nostro Paese rispetto ai principali Paesi europei, potrebbero contribuire anche ad attuare, in tempi brevi, tutte quelle misure di semplificazione amministrativa contemplate nell’Agenda Digitale Europea. Tuttavia non va trascurato che in Italia, parallelamente al problema del digital divide di tipo infrastrutturale, esiste il digital divide culturale, legato alle scarse conoscenze informatiche di gran parte della popolazione. Pertanto si evidenzia la necessità di impostare anche un adeguato piano di alfabetizzazione informatica per rimuovere gli ostacoli che si frappongono all’utilizzo dei servizi a banda larga! Solo con questi presupposti si potrà eliminare il digital divide e la banda larga e ultralarga diventeranno una vera opportunità di sviluppo per il nostro Paese.


44 - JustRoma - Agosto 2013


Febbraio 2014 - JustRoma - 45


46 46 -- JustRoma JustRoma -- Gennaio Febbraio 2014 2014

people

Psicologia: aiuto... ...a chi posso chiedere aiuto??

Alla ricerca di uno psicologo: alcuni consigli

di Andrea Ungarelli

D

opo anni di ritardo, anche gli italiani, nei momenti di difficoltà hanno finalmente iniziato a rivolgersi allo Psicologo per chiedere aiuto quando non riescono a superare da soli le difficoltà che si possono incontrare nel corso della vita. Fino a poco tempo fa lo Psicologo veniva visto con diffidenza e spesso era l’ultima scelta a cui si ricorreva quando proprio le si erano provate tutte e restava solo quella carta da giocare. Oggi, invece, non si viene più considerati (e non ci si considera più) “matti” a chiedere aiuto allo psicologo per un problema di ansia, un momento di depressione, o per difficoltà legate ai rapporti con il partner, all’educazione dei figli o, in generale, alla relazione con gli altri.


Febbraio 2014 - JustRoma - 47

Tuttavia non è facile sapere a chi rivolgersi quando ci si trova nella posizione di dover chiedere aiuto. Fino a pochi anni fa si conoscevano circa 15000 tipi diversi di psicoterapia, una vera e propria jungla di approcci e di professionisti, dove per la persona in difficoltà è molto facile perdersi o operare la propria scelta a caso. La scelta del giusto professionista è una scelta fondamentale e non può essere lasciata al caso. Ci sono infatti tipi di intervento e di consulenza diversissimi da un approccio all’altro, senza contare la naturale variabilità individuale sulla bravura e lo stile di lavoro del singolo professionista. Come scegliere quindi quando non si sa a chi rivolgersi? È vero che c’è il Servizio Pubblico, ma, per varie ragioni, non sempre è in grado di fornire una risposta e garantire un intervento e rivolgersi ad un professionista privato è spesso l’unica soluzione oppure la più conveniente. Una fonte di informazioni potrebbe esse-

re il proprio medico di famiglia. Di solito, quando ci si trova in difficoltà, il medico di famiglia è la prima figura a cui ci si rivolge e oggi molti medici hanno a disposizione uno o più nominativi da proporre a chi ha bisogno di un intervento psicologico. Ci sono poi i diversi organi pubblicitari, pagine gialle, quotidiani ecc. ma il modo più diffuso è sicuramente il passaparola. Il consiglio di amici, famigliari o conoscenti è di solito il metodo più utilizzato per scegliere il professionista a cui ci si rivolgerà. Oltre a questi criteri è molto importante avere almeno un idea del tipo di lavoro che si vuole fare: se si vuole o si ha bisogno di un intervento farmacologico (in questo caso è ad uno Psichiatra che bisogna rivolgersi), se si ha bisogno di interventi brevi o a lungo termine, ecc. Esistono infatti, come abbiamo visto diversi approcci alle difficoltà psicologiche e, se in passato era diffusa la convinzione che servissero anni di terapia



Febbraio 2014 - JustRoma - 49

per superare le proprie difficoltà, oggi questa convinzione è caduta di fronte all’efficacia di interventi brevi, strategici, mirati alla soluzione del problema nel più breve tempo possibile. Questo, non solo per una ovvia questione economica, ma perché si è capito che la maggioranza dei problemi/disturbi si possono affrontare e risolvere nell’arco di pochi mesi o poche sedute, a fronte dei lunghi (e costosi) anni di terapia che venivano proposti fino a non moltissimi anni fa. Sarebbe quindi utile cercare di informarsi il più possibile prima di intraprendere un percorso di consulenza psicologica, su quale è il modo di lavorare che predilige il professionista su cui è caduta la nostra scelta (normalmente sarà il professionista ad informarci durante il primo incontro, che di solito è gratuito, su qual è il suo stile di lavoro). Il criterio da seguire quando avremo scelto sarà quello dei risultati ottenuti. Un intervento, per essere buono per noi deve portarci dei risultati e di solito non occorre molto tempo per rendercene conto (poche settimane o mesi). Se otterremo dei risultati significherà che avremo fatto la scelta giusta, altrimenti vorrà dire che avremo sbagliato e sarà quindi il caso di rivolgersi a qualcun altro.


50 - JustRoma - Febbraio 2014

maga

Instanbul Tra spezie e gioielli. Esplorando la principale città della Turchia di Andrea Ungarelli

L

a sensazione che trasmette la megalopoli turca è di caos assoluto. Nelle strade i maleducati clacson dei taxi fanno da sfondo alle litanie ecclesiastiche locali. Il Gran Bazaar, il mercato più noto della città è incredibilmente affollato, colmo di sciarpe sgargianti, soffici asciugamani turchi e lampade di ogni dimensioni e forma. Gli aromi ed i colori delle spezie rendono magico il percoso. Perdersi qui è la cosa più semplice del mondo. La Torre di Galata, con i suoi sessantuno metri di altezza si profila incantatrice da una delle numerose colline che caratterizzano il territorio turco. Durante la supremazia ottomana i prigionieri di guerra venivano rinchiusi nei punti più bui e minacciosi di essa. Oggi è una finestra nel cielo turco dalla quale si possono ammirare il Bosforo, il Mar di Marmara ed il Corno d’Oro. Percorrendo il ponte di Galata si arriva al porto, e l’odore di pesce è fortissimo. Le luci notturne illuminano le moschee sulle

people


people

Febbraio 2014 - JustRoma - 51

colline. Quando sopraggiunge fresco il mattino, la gente in strada seduta su bassi sgabelli consuma una ricca colazione a base di formaggi, olive piccanti e tè alla mela dolce. Sembra che un’ancestrale magia renda Istanbul immune al cambiamento e che le sue arcaiche tradizioni la abitino opponendosi all’oblio.


52 - JustRoma - Febbraio 2014

people


people

Febbraio 2014 - JustRoma - 53


54 - JustRoma - Febbraio 2014

Dinner Galà per “La migliore offerta” di Licia Gargiulo

R

oma. Non era mai accaduto che il piacevole viaggio nella storia del celebre film “La migliore offerta”, diretto dal premio Oscar Giuseppe Tornatore, potesse diventare in seguito un evento benefico dal titolo “La tua migliore offerta”. Un’iniziativa a favore del CIAI Onlus (Centro Italiano Aiuti all’ Infanzia) voluta dall’Associazione Mediafriends Onlus e dalla Fondazione Cinema per Roma con il contributo di Paco Cinematografica, per raccogliere fondi per il progetto “Allian-

ce” che garantisce i diritti fondamentali dei bambini di India, Afghanistan, Bangladesch, Nepal e Sri Lanka. Esposti sulla terrazza dell’Hotel Exedra, durante la serata organizzata da EGE Produzioni con a capo Gianluca Baldini e con la collaborazione della Tiziana Rocca Comunicazione i bellissimi quadri del film, già protagonisti della Mostra, ideata da Giorgio Restelli nel foyer Santa Cecilia dell’Auditorium Parco Della Musica. Ma se nel film, l’abile battitore d’asta era il premio Oscar Geoffrey


Rush, nei panni di Virgil Oldman, un uomo che negli anni aveva raccolto centinaia di ritratti femminili custoditi in un’enorme stanza segreta della sua casa, l’appuntamento capitolino non è stato meno interessante, con l’arrivo del giovane antiquario Fabrizio Moretti insieme al geniale Gerry Scotti, protagonisti di una divertentissima asta a cui hanno partecipato personaggi del mondo delle istituzioni, dello spettacolo e del cinema e che ha visto un susseguirsi di madrine/padrini che hanno aiutato Moretti e Scotti allo svolgimento dell’asta. Durante la cena di gala, sono state ricreate le stesse atmosfere del film, mentre venivano battute all’asta le riproduzioni dei capolavori d’arte utilizzati per la scenografia del famoso caveau di Oldman, i pregiati

guanti che ha indossato, confezionati da Merola Gloves e la sceneggiatura originale firmata da Tornatore. Un successo annunciato. Magica atmosfera anche sui tavoli, ricoperti da tovaglie nere di raso, centrotavola specchiati, candele fuxia e rose dello stesso colore. Impegnati ad accaparrarsi l’ultimo quadro, molti degli invitati che hanno presenziato alla serata. Una festa di stelle che ha visto l’arrivo di Valeria Marini, Rita Dalla Chiesa, Massimo Boldi, Blas Roca


56 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 57

Rey, Bernardo Corradi senza la bella Elena Santarelli, Barbara Tabita, Eliana Miglio, Roberto Farnesi, Remo Girone con la moglie Victoria Zinny, Giulio Berruti, Massimiliano Rosolino, Naike Rivelli, Yvonne Sciò, Anna Safroncik e il fidanzato Paolo Barletta, Federico

Costantini, Annalisa De Simone, Alexandra Dinu, Valentina Corti e Gloria Guida, l’Amministratore Delegato Mediaset, Giuliano Adreani, il Segretario Generale di Media Friends Onlus, Massimo Ciampa, il Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Paolo Ferrari.


58 - JustRoma - Gennaio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 59


60 - JustRoma - Febbraio 2014

L’eleganza a portata di mappa Non solo la monumentalità degli edifici: la capitale belga si scopre andando a caccia di particolari di Andrea Ungarelli

Q

uando si giunge a Bruxelles è facile che una brezza fresca ti dia il benvenuto sotto un sole obliquo che gioca a nascondersi tra gli edifici. Bruxelles trasuda senso civico, è perfettamente pulita e ordinata quasi come fosse un modellino in scala. Passeggiando per il suo centro, i suoi palazzi barocchi, i giardini signorili, l›imponente Grand Place si susseguono incantando i numerosi turisti. Cioccolatini e amaretti di vario sapore e forma regnano sovrani nei negozi del centro.


Febbraio 2014 - JustRoma - 61

Questi, piccoli capolavori di artigianato e manifattura richiamano l’ eleganza antiquata della Belle Epoque. Fermarsi in una rustica birreria belga dove il legno fa da padrone è un rinfrescante piacere se si è fan del luppolo. Bruxelles, di giorno, sotto la fitta coltre di nubi che la ricoprono per gran parte dell’anno, sembra giacere triste. Tramontato il sole invece, la notte belga sopraggiunge, e con essa la vivacità, l’arte e l’egocentrismo dei numerosi giovani che fino all’alba affolano le piazze principali della città.




64 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 65


66 - JustRoma - Gennaio 2014

Ieri e oggi a San Francisco Tecnologia e tradizione si fondono in un binomio tutto da scoprire di Andrea Ungarelli

S

an Francisco è una delle più celebri città degli States, maggiormente conosciuta per la curiosa nebbiolina estiva, le ripide colline dove edifici di stile vittoriano sfidano la gravità e per il notissimo quanto imponente Golden Gate Bridge. Se ci si spinge verso il cuore del centro urbano si arriva in prossimità di Castro, quartiere storicamente importante in quanto punto di riferimento per i numerosissimi omosessuali che da ogni parte del mondo si sono recati a San Francisco per


Febbraio 2014 - JustRoma - 67

rivendicare i propri diritti. Particolari souvenirs presenti in grande quantitĂ tra gli eccentrici shops del quartiere potrebbero rappresentare un interessante regalo per amici e parenti con un buon senso dell’umorismo. Attraversando la vittorianissima Virginia Avenue si giunge a Dolores Park, parco di modeste dimensioni, dove frotte di giovani si affollando su un collinare tappeto verde. Fumano, leggono e sfoggiano i look piĂš folli. Sono i cosiddetti hipsters, eredi di quegli hippie che solo desideravano essere autentici, rigorosamente vestiti di multicolore roba di seconda o ottava mano. San Francisco è come loro; autentica, diversa, unica.




70 - JustRoma - Febbraio 2014


Agosto 2013 - JustRoma - 71


72 - JustRoma - Gennaio 2014

Viaggiamo un po’ con la testa

Come fanno gli aerei a volare? di Domenico Andreozzi

P

ersone che viaggiano in giro per il mondo, la Terra che viene attraversata per svariate migliaia di chilometri nel giro di ore, bambini che alzano gli occhi al cielo per guardare la bellezza di una incredibile opera costruita dall’uomo. L’uomo, che ha sempre sognato per centinaia di anni di realizzare qualcosa che secoli fa era fantascienza, quella di volare. Lo diceva anche Mago Merlino nel cartone animato della Walt Disney de “La Spada nella Roccia” che l’uomo un giorno era destinato a volare, anche se quando voleva dimostrare al futuro Re Artù come una cosa del genere fosse possibile con un semplice modellino non ci riuscì. Perché in fondo, tanto semplice non è. Eppure un giorno, come tutti ben sappiamo i fratelli

Wright a questo ci hanno davvero creduto, fin quando non fecero alzare il loro “Flyer” per lunghi, interminabili secondi 110 anni fa, nel lontano 1903. Diversi studi indicano che le idee e le intuizioni fossero già nati prima, ma un’applicazione del genere non era per nulla semplice e richiedeva sicurezza e una buona dose di coraggio. Il fatto che l’uomo abbia pensato di volare, infatti non è un’idea nata in maniera del tutto casuale; dietro quelle vecchie ipotesi c’era un mondo fatto di calcoli matematici e forze fisiche in gioco che ci vengono insegnate dalla fluidodinamica e dall’aerodinamica. Ed ancora oggi, se si chiede ad una persona non appassionata del settore una domanda sciocca quale: “Ma un aereo, nonostante il suo peso, come mai vola e non cade?” difficilmente saprà risponde-

“L’uomo un giorno sarà destinato a volare” (La

Disney)

spada nella roccia

Walt


Febbraio 2014 - JustRoma - 73

re. Innanzitutto bisogna capire quante forze elementari agiscono su un aereo: ne sono quattro. Immaginiamo un aereo in volo, abbiamo due forze dirette lungo la direzione del moto ed altre due perpendicolari ad esse. Le prime due sono rispettivamente la forza di spinta che le eliche dell’aereo esercitano per far avanzare il velivolo e la forza che si oppone ad essa, data dalla resistenza dell’aria. Le altre due, che sono quelle che ci spiegano il fenomeno, sono la forza peso dell’aereo e una forza nota con il nome di “portanza”. Se non ci fosse questa portanza l’aereo con il suo peso non riuscirebbe a volare ma cadrebbe per effetto dell’accelerazione gravitazionale, la stessa accelerazione che ci è utile per leggere il nostro peso che rileviamo su una semplice bilancia. Ma come nasce questa portanza? Le ali dell’aereo non sono state costruite per caso, solo per rendere più bello e sfarzoso l’oggetto volante ma hanno uno scopo ben preciso: la loro forma curvata, a goccia, consente di “dividere” l’aria, in maniera tale che per un principio fisico (costanza della portata volumetrica), l’aria sopra l’ala avrà una velocità maggiore dell’ala al di sotto dell’ala. Di conseguenza, per un altro principio fisico (teorema di Bernoulli) dove la velocità aumenta la pressione diminuisce e viceversa. Quindi avremo che la pressione dell’aria sotto l’ala sarà maggiore della pressione dell’aria sopra di essa, il che consente all’aereo di restare in quota. Un po’ come quando sporgiamo il braccio dal finestrino dell’auto che viaggia ad una buona velocità su un’autostrada,



mettendolo in orizzontale. Ci accorgiamo che se lo flettiamo proprio come l’ala di un aereo la pressione che avvertiamo sotto il braccio è maggiore di quella che c’è sopra, cosicchè il nostro braccio è portato ad alzarsi. In modo molto barbaro si può dire che un aereo vola per lo stesso motivo del braccio portato fuori dal finestrino. Tale differenza di pressione possiamo definirla come una forza e da qui il termine di portanza. A questo punto è facile intuire come fa inizialmente a decollare. Azionando i motori la forza orizzontale dell’avanzamento riesce a vincere quella della resistenza dell’aria,mentre a terra la forza peso dell’aereo è contrastata dalla reazione del suolo. Ma mentre l’aereo avan-

za si genera la forza portante che abbiamo detto essere verticale. Quindi la forza di avanzamento e la portanza ne fanno nascere solo una, risultante delle due ed obliqua che permette all’aereo di decollare. Facile, no? Adesso potrete dire di aver capito una cosa apparentemente difficile, ma il mondo in cui viviamo ha davvero tanto a che fare con fenomeni riguardanti i fluidi, ancora oggi si cercano di realizzare tantissimi modelli di aeroplani

in modo tale che possano sfruttare al meglio la portanza... ma non solo aeroplani… chi non ha mai sentito parlare degli alettoni della Formula 1 che cercano di sfruttare principi simili a questo per migliorare le proprie caratteristiche?! E io sarò sempre dell’opinione che i nostri occhi non si devono accontentare di guardare il mondo, ma di scoprirlo e di scrutarlo giorno dopo giorno, la nostra mente e le nostre idee devono puntare in alto, proprio come un aereo.


76 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 77


78 - JustRoma - Febbraio 2014

Crescita personale nel periodo di crisi

di Sonia

C

iao a tutti vorrei iniziare questa mia collaborazione con il giornale scrivendo degli articoli relativi alla crescita personale. Il taglio sarà strettamente di carattere personale e quindi ogni riferimento è dato da fatti personali e quindi ogni riferimento a cosa o persona è puramente casuale. Vorrei poi dividere ogni argomento in più articoli quindi vi consiglio di non perdere nessun numero del giornale per non perdere il filo del discorso. Oggi parliamo della situazione attuale e del nostro stato d’animo. E’ superfluo descrivere la situazione di crisi economica, finanziaria e sociale in cui viviamo perché probabilmente ognuno di noi per una causa o per l’altra sta vivendo un brutto periodo. Le notizie dei telegiornali poi non

aiutano ogni giorno l’argomento che predomina è sempre quello e sembra che le vie d’uscita non esistano o comunque siano molto lontane. In strada, nei bar, al mercato non si sente che parlare di cattivi politici, di terremoti, di crisi, di suicidi e nessuno riesce a dare buone notizie.Anche la persona più ottimista si è adeguata al periodo e nemmeno lei riesce più a vedere il bicchiere mezzo pieno. Inizia da qui il nostro cammino di crescita personale per riuscire a sopravvivere a questi terribili momenti. Prima di tutto ci sono delle regole fisse che dobbiamo rispettare quotidianamente e non dobbiamo mai dimenticare. Per ora ho solo dato un’infarinatura, vi saluto e vi rimando al prossimo articolo. Un grosso kiss, Sonia.

1

Dormire una buona quantità di ore: bisogna essere ben riposati per affrontare al meglio la nostra giornata.

Una buona colazione: è il pasto più importante 2 della giornata, gustarlo prendendosi del tempo. Se necessario alzatevi dieci minuti prima, ma non trascurate mai l’importanza di uscire di casa a pancia piena. Un caffè preso di fretta mezzi seduti non giova di certo alla nostra serenità. Anche tu che sei a dieta, una fetta integrale e un yogurt al naturale mangiato in un quarto d’ora invece di tre minuti penso abbia un effetto diverso.


Febbraio 2014 - JustRoma - 79

Durante la giornata ritagliarsi dei piccoli spazi per noi stessi: io sono una donna che lavora, madre e moglie e so bene quante incombenze abbiamo, per noi le giornate sembrano non finire. Quante volte mi sono detta se solo avessi quarant’otto ore e invece sono solo ventiquattro. Io penso che se anche fossero ventiquattro per tre non ne avrei comunque a sufficienza e questo perché sicuramente mi inventerei qualcosa’altro da fare. Ma questa è un’altra storia. Quando parlo di trovare del tempo per noi stessi mi riferisco a fare due passi nella pausa pranzo invece di mangiare alla scrivania oppure se si parla di una mamma casalinga di fare una lunga camminata quando marito e figli sono fuori casa. Ricordate che il fatto di essere fuori casa non implica sempre di dover spendere soldi.

3

Avere una buona vita sociale: tante volte non si è capite oppure si ritiene che la gente voglia solo sapere i fatti nostri però io penso che sia necessario invece intrattenere dei rapporti con altre persone, tante volte serve per confrontarci e magari per capire che qualcun altro è nella nostra stessa situazione e che insieme si potrebbe trovare una soluzione. Capita che la gente pensi che i panni propri si lavino in casa non esprimendo i propri stati d’animo e sentimenti che invece aiuterebbero a risolvere problemi e qualche volta incomprensioni. Ricordate una famosa pubblicità? “una telefonata salva la vita”.

4

Cercate di svolgere i vostri 5 compiti nel migliore dei modi ma senza farvi sopraffare dallo stress e dall’ansia: è importante che conosciate a fondo i vostri limiti e che non pretendiate da voi stessi più di quello che potete dare. Ricordate che non si può arrivare ovunque, se fate una cosa non potete farne un’altra: il dono dell’ubiquità non esiste ancora nemmeno a pagamento. In una dei prossimi articoli parleremo dello stress, nemico numero uno dei nostri tempi.

E’ importante essere 6 diplomatici tante volte non esiste solo il bianco e il nero ma ci sono anche delle sfumature di grigio che vanno considerate. Ve lo dice una persona che fino a ieri a sempre detto “pane al pane e vino al vino”. Poi ho capito che mi è venuta l’ulcera e che non era così importante dimostrare che la nostra verità era poi quella corretta; anche qui ci sarebbe da scrivere ma anche questo punto lo rimandiamo a un articolo futuro.


80 - JustRoma - Febbraio 2014

moda


moda


82 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 83


84 - JustRoma - Febbraio 2014

Premio

“la

Margutta

via delle arti”

di Barbara Braghin

I

l trionfo delle “Arti” con i protagonisti del mondo della cultura, dell’informazione e dello spettacolo all’ottava edizione del “Premio Margutta - La Via delle Arti”, svoltosi nella prestigiosa Sala Verdi del Museo Centrale del Risorgimento di Roma. Di assoluta eccellenza il parterre delle personalità premiate all’Edizione 2013, invitati dalla Together Eventi Comunicazione, per il conferimento della ormai ambitissima scultura-premio, raffigurante i Mascheroni della Fontana degli Artisti di Via Margutta, realizzata quest’anno dalla la scultrice e design Patrizia Corvaglia. Per la “Sezione Arte” il Prof. Romano Ugolini - Presidente Museo del Risorgimento; per la ”Sezione Giornalismo” il Dir. del TG1 Mario Orfeo; per la “Sezione Cinema” la regista Cinzia TH Torrini; per la “Sezione Teatro” la Sig. ra Fioretta Mari; per la “Sezione Eventi Nazionali Patrizia Mirigliani Patron del

concorso Miss Italia; per la “Sezione TV” la conduttrice Eleonora Daniele; per la “Sezione Moda” lo stilista della Maison Gattinoni Guillermo Mariotto; per la “Sezione Spettacolo” l’attrice Isabelle Adriani; per la “Sezione Arte, Natura e Territorio” Donatella Bianchi, giornalista e conduttrice del Programma TV “Linea Blu; per la “Sezione Fiction” l’attore Ludovico Fremont; per la “Sezione Editoria” il Direttore del Mensile “È Donna” Sergio Raffo e, infine, per la “Sezione Premio alla Carriera” la Sig.ra Gloria Guida. La manifestazione, che si è avvalsa degli autorevoli Patrocini del Museo Centrale del Risorgimento di Roma Capitale Assessorato Roma Produttiva, della Regione Lazio Assessorato alle Attività Produttive e allo Sviluppo Economico e di AltaRoma, ha messo in evidenza la potenziale rilevanza della mitica “Via Margutta” dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e


Febbraio 2014 - JustRoma - 85

risaltato gli intenti istitutivi di Antonio Falanga, Art Director e ideatore dell’evento, che mirano a sviluppare la sua dimensione di potenziale simbolo universale delle arti. Ulteriore motivo di prestigio per l’Edizione 2013 del “Premio Margutta - La Via delle Arti”, il suo inserimento nel programma del progetto “Anno Marguttiano” ideato da Sabina Caligiani e Cristina Mandosi e promosso dalla Associazione Internazionale Diletta Vittoria e dalla P&G Events. Al fine di promuovere tali finalità il comitato promotore ha voluto individuare tre donne e conferire ad esse il prestigioso riconoscimento “Donna dell’Anno Marguttiano”. Le tre professioniste della cultura e dello spettacolo sono: la scrittrice Maria Lucetta Russotto, l’attrice Nathalie Rapti Gomez e la conduttrice Alessandra Barzaghi. A promuovere il binomio “Moda e Arte” una suggestiva installazione, organizzata nel foyer della Sala Verdi, nella quale la stampa e gli ospiti intervenuti hanno potuto ammirare i gioielli di Patrizia Corvaglia, fra i quali il

bracciale in cera persa, fusa in argento 925, nel quale è incisa, la celebre aria “VA PENSIERO” del Nabucco, dedicato al 200º Anniversario della nascita di Giuseppe Verdi e le “Borse” di Marina Santaniello che in funzione della sua passione per le avanguardie artistiche del ‘900 e per gli oggetti vintage l’ha portata a personalizzare e a valorizzare uno degli “oggetti” più amati dalle donne. Colori, figure, prendono forma sul fronte e sul retro, all’interno e all’esterno, con fodere e tessuti stravaganti, sempre rigorosamente vintage. La Together Eventi Comunicazione intende ringraziare i Partner le varie professionalità che hanno collaborato e reso possibile programmare l’ottava Edizione del “Premio Margutta – La Via delle Arti”: a Cooperativa Radiotaxi 3570, la Società P&G Events, Eventi x srl, il periodico E’ Donna diretto da Sergio Raffo,HTO.tv, web tv in HD per le riprese video, la giornalista Michela Cossidente e Giacomo Prestigiacomo photographer per le immagini della serata.


86 - JustRoma - Settembre 2013 86 - JustRoma - Agosto 2013





90 - JustRoma - Febbraio 2014

Vip Hair Stylist

che cura il look delle

star

Lino

Sorrentino di Debora Bettega

C

hi è Lino Sorrentino Lino Sorrentino, nato ad Amsterdam ma di origini campane, vive e lavora a Roma dove gestisce la realtà Artemis, un salone di bellezza insieme ad un outlet del lusso nel settore arredamento e complementi di design. Vip Hair Stylist per l’azienda Matrix, Lino è un artista del capello che cura il look delle più belle Star del mondo dello spettacolo, con un cur-

riculum professionale d’eccellenza, che lo ha visto recentemente impegnato dalle passerelle di Alta Moda Roma al Pink carpet del Roma Fiction Fest fino alla Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Firenze 2013, tra i pochi eventi internazionali strutturati come una piattaforma indipendente e autofinanziata per l’arte contemporanea, che lo ha visto vincitore assoluto nella sezione taglio.


Febbraio 2014 - JustRoma - 91

Le Star parlano di lui... Nato per vivere sotto i riflettori e con un dono artistico che non ha eguali, alcuni dei Vip che frequentano abitualmente Artemis il suo spazio a Colleverde hanno voluto spendere parole di stima per Lino, come l’intrigante Demetra Hampton, attrice e modella statunitense: “Lino è un amico. Gli affido il mio look da tanti anni, capisce subito ciò che voglio e mi sento davvero coccolata. Apprezzo il suo essere presente nella moda, anzi è come se stesse sempre avanti. È una persona splendida e di cuore, è sempre disponibile e questo è un lato molto importante”. O la bellissima Clizia Incorvaia, showgirl italiana che ha esordito nel programma Chiambretti Night come la Principessa racconta fiabe ed è appena apparsa sul grande schermo nel film di Checco Zalone: “Io e Lino abbiamo una forte affinità elettiva, grazie a lui la mia immagine ha guadagnato moltissimo. E’ un uomo schietto e sincero, un professionista che lavora con grande passione, e questo fa la differenza. Soprattutto è sempre disponibile. Il nostro è un rapporto fantastico!” Ma anche gli uomini si affidano all’estro creativo di Lino, come il giovane attore Vincenzo Bocciarelli: “Lino è un regista del capello, che dipinge e crea con sensibilità l’anima del soggetto. Tra noi si è creato un rapporto di complicità e fiducia e ogni volta che esco dal suo salone di bellezza mi sento positivo e allegro. Percepisce la parte più nascosta delle persone e la esalta in modo sempre originale e mai eccessivo”.

Lino Sorrentino, Vip Hair Stylist delle Celebrità Fin da giovanissimo ha dimostrato una forte ambizione, ispirandosi ai maestri dell’acconciatura come Aldo Coppola, Vidal Sasson, Alexander Paris e seguendo i corsi di Toni&Guy Mascolo nella loro Accademia di Praiano (Salerno). A 19 anni ha cominciato a gestire il negozio dei genitori e a quarant’anni si è trasferito a Roma con la famiglia e ha ricominciato la sua vita, inserendosi nei circuiti televisivi più famosi fino a diventare Vip Hair Stylist per la nota azienda Matrix. Oggi, reduce dal traguardo della Florence Biennale 2013, ci concede un’intervista per raccontare alcuni dei suoi successi. Eletto vincitore assoluto nella sezione taglio della Florence Biennale 2013. Ce ne vuoi parlare? è stata un’esperienza entusiasmante, ho realizzato un’opera con un maestro della fotografia italiana, Bruno Oliviero, e l’attrice nonché amica Clizia Incorvaia: uno scatto artistico che vuole designare il rapporto tra la donna e il suo hair stylist tramite il filtro dello specchio, che restituisce alla donna stessa la sua nuova immagine. Uno dei miei lavori migliori! Da Raffaella Fico a Nadia Bengala, da Demetra Hampton a Edy Ganem della fortunata serie televisiva Devious maids, e chi più ne ha più ne metta! Com’è lavorare con le star? Le donne dello spettacolo sono tutte molto esigenti perché la bellezza è il loro biglietto da visita. Ci sono alcune che sanno esattamente cosa vogliono e allora sei più che altro un esecutore, altre si affidano alla tua arte e ti lasciano creare. Al fianco da anni di meravigliose donne dello spettacolo, come la Marchesa D’Aragona,



Febbraio 2014 - JustRoma - 93

“vincitrice morale” del reality Pechino Express andato in onda su Rai2. Mi occupo del look della Marchesa ormai da anni e la considero una grande donna che ha saputo mettersi in gioco, rilanciando la sua immagine con talento e classe. La reputo una persona molto umile e nobile d’animo e nutro per lei una sincera stima, la definisco con affetto la “Marchesa del Popolo” e ho avuto il piacere di partecipare allo splendido compleanno della Marchesa che si è tenuto nella splendida cornice del palazzetto Hassler. è passato molto tempo, ma ricordi la tua prima esperienza nel mondo dello spettacolo? Come dimenticarla, “La pupa e il secchione. Il ritorno” nel 2010. Impegnativo per il numero di “Pupe” da curare ad ogni registrazione ma il il ritrovarmi tra mille luci, autori, il bravissimo conduttore Enrico Papi e bellissime ragazze che impazzivano al momento di entrare in studio, è stata una esperienza entusiasmante e molto adrenalinica. Grande professionalità abbinata soprattutto alla scelta di prodotti sempre naturali. Assolutamente sì, è sempre stato il mio CREDO ed i recenti scandali sull’importazione di shampoo ad alto contenuto cancerogeno e tossico, mi hanno dato ragione. “ Tanto spen-

di tanto appendi” Nel mio salone di bellezza ci sono prodotti che dallo shampoo al colore fino alle creme, sono privi di solfati, nikel e ammoniaca. Quali sono i tuoi consigli per il look d’inverno? Tinte molto vivaci, biondi brillanti e tutte le tonalità del rosso. Mi raccomando gli accessori scintillanti tra i capelli, per impreziosire anche l’acconciatura più “semplice”. è assolutamente da provare il Maquillage, soprattutto per le più giovani che non vogliono essere schiave del colore: una tintura con gradazioni differenti alle punte dalle nuance dal prugna e violetto al rame o rosso, fino alle tinte mandarino. Qualche anticipazione sui tuoi progetti futuri? Sono un attento osservatore di quello che accade nel mondo della moda e dell’arte Internazionale! Sono appena tornato da un viaggio di lavoro a Miami, dove ho avuto anche l’occasione di partecipare alla fantastica Art exibition Miami Basel. La conoscenza e la cultura sono cibo per la mente ed io mi nutro delle novita che vedo in giro per portarle poi nel mio lavoro che amo e al quale dedico ogni mia energia. Progetti futuri? Aspettiamo alcune nuove proposte televisive e poi vi diremo.


94 - JustRoma - Settembre 2013


Gennaio 2014 - JustRoma - 95


96 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 97


98 - JustRoma - Gennaio 2014


Gennaio 2014 - JustRoma - 99


100 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 101




104 - JustRoma - Febbraio 2014


Gennaio 2014 - JustRoma - 105


106 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 107


108 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 109


110 - JustRoma - Gennaio 2014

people


people

Febbraio 2014 - JustRoma - 111


112 - JustRoma - Febbraio 2014


Febbraio 2014 - JustRoma - 113


114 - JustRoma - Febbraio 2014


Agosto 2013 - JustRoma - 115


116 - JustRoma - Gennaio 2014

I 4 trucchi per capire se finge l’orgasmo

di Sabina Cuccaro

S

econdo un recente sondaggio, in Italia, una donna su cinque non ha mai raggiunto l’orgasmo, il 70% delle donne non lo raggiunge col partner abituale, il 54% delle donne ha mentito almeno una volta nella vita, il 10% dichiara addirittura di mentire sempre. E, secondo il 38%, il partner non se ne accorge affatto. Ora, se la matematica non è un’opinione, non c’è via d’uscita: qualche donna ha finto anche con te… Coraggio, capita a tutti. Ma se la prossima volta non vuoi farti fregare, dai un’occhiata ai suoi piedi, agli occhi e al suo battito cardiaco…


Febbraio 2014- JustRoma - 117

Trovare il Punto G arriva il Manuale di “Afrodite” 1. Battito accellerato Un’orgasmo provoca tachicardia, e se il suo battito cardiaco non è accelerato, ma piatto come se stesse leggendo un libro (noioso) evidentemente non ha proprio il massimo dei piaceri… 2. Sudorazione Lo so che detto così è poco romantico, ma anche la sudorazione può essere un elemento importante per capire se sta fingendo: se è abbondante probabilmente sta facendo sul serio. Se è asciutta come un Kleenex, lascia stare. 3. Gli occhi dilatati Altro che specchio dell’anima, gli occhi sono la spia del piacere. Se lei ha goduto, acquistano una colorazione più brillante, le pupille si dilatano e si inumidiscono. Se poi, le scende anche una lacrima, puoi essere soddisfatto di te stesso. 4. Piedi curvati Secondo i sessuologi, il raggiungimento del piacere porta la donna ad un inarcamento dei piedi verso l’interno. E, soprattutto, avviene quella che i francesi chiamano la “piccola morte”, ovvero alcuni istanti di totale rilassamento muscolare e psicologico.

Perché lei finge

Detto questo, resta da chiarire la cosa più importante, quello che proprio gli uomini non riescono a capire: “Ma perché lei deve fingere?”. Ci sono tanti motivi: le più romanticone lo fanno per non deludere il partner, per non farli sentire delle schiappe. Alcune lo fanno per non apparire scarsamente passionali. Infine, c’è la spiegazione più pratica: fingono per mettere fine a un rapporto che, più che passione, dà una lunga agonia. Una volta che è venuta lei (anche per finta) è il suo turno, e poi, finalmente, tutti a casa!

a cura di

www.sexandrome.it



Febbraio 2014 - JustRoma - 119


120 - JustRoma - Gennaio 2014

people


people

Gennaio 2014 - JustRoma - 121


122 - JustRoma - Febbraio 2014

people


people

Febbraio 2014 - JustRoma - 123

La crisi

il sesso si paga in Bitcoin di Sabina Cuccaro

S

arà la crisi, sarà che l’hi tech avanza, saranno tutte e due le cose insieme, fatto sta che anche il mondo dell’eros si sta adeguando ai tempi che corrono. Niente assegni o contanti, roba vecchia, adesso le prestazioni sessuali si pagano con soldi virtuali, i cosiddetti bitcoin. Usati da vip e imprenditori per non essere “tracciati”, stanno diventando la nuova moneta per riciclare affari illeciti, e anche per il sesso che “non si deve sapere” LA TESTIMONIANZA Me lo conferma Pascal, gigolò romano. “Sono stato contattato da un’imprenditrice svizzera – dice in esclusiva a “Sex and Rome”-. Durante la cena, tra una chiacchiera e l’altra, in attesa di passare dal vino al letto, scopro che anche lei, come me, ha investito nei bitcoin e sfruttato la bolla di marzo”. Coincidenza molto gradita dalla signora di Lugano. “Passiamo all’albergo – continua Pascal – e, fatto il mio lavoro di gigolò, lei

prende il suo iPad, mi chiede il numero del mio conto e mi fa un versamento”. Ha versato sul suo portafoglio 10 bitcoin che allo stato attuale corrispondono a circa 1.000 euro. “Sul momento rimango stupito ma poi accetto pensando che questo possa rappresentare il futuro”. Non male per una serata… “Io a questo tipo di donne non chiedo mai una cifra – mi dice un po’ imbarazza-

to – lascio fare a loro, ma devo dire che con il pagamento virtuale mi è andata piuttosto bene. Lei, poi, mi confessa che molte sue amiche stanno cominciando ad utilizzare questa moneta per i pagamenti. A questo punto – conclude con aria da manager – credo che a breve inserirò sul mio sito il pagamento diretto in bitcoin.




126 - JustRoma - Gennaio 2014


Gennaio 2014 - JustRoma - 127

Erotismo e fitness di Sabina Cuccaro

È

la nuova tendenza tra le donne della Capitale. Dimenticate step e aerobica: per tenersi in forma (con un occhio all’erotismo), le donne romane scelgono la Pole dance. Chi non ha spalancato gli occhi di fronte alla Lap dance di Demi Moore in Streaptease? Bene, la Pole dance è qualcosa di molto simile: in comune hanno l’utilizzo del palo e i movimenti sensuali. Ma se la lap è un’esibizione a sfondo prettamente erotico, “la Pole è una vera e propria disciplina sportiva, inquadrata in maniera precisa e rigida” sottolinea Titty Tamantini che ha portato a Roma questo nuovo sport. La Pole, quindi, non ha un fine dichiaratamente erotico ma, inter nos, è utilizzata in ambito privato per dare un po’ di pepe al rapporto o per gli spettacoli “al palo”.

N

A Roma domina la Pole dance

La valchiria Roberta Gemma

on a caso, tra le cultrici della disciplina, c’è l’attrice hard del momento, Roberta Gemma: “La prima volta che ho visto un’esibizione di alcune ragazze con il palo – mi racconta – sono rimasta folgorata dall’eleganza dei movimenti, le coreografie e le musiche” tanto da volerne studiare le tecniche che oggi arricchiscono con grande successo i suoi spettacoli. La Gemma ha perfino comprato un palo “per continuare ad esercitarmi in casa, preparare gli spettacoli e tenermi in forma”. Già perché, la pole dance non è solo coreografie e movimenti sensuali ma richiede

allenamento e costanza: la lezione prevede un riscaldamento di 20 minuti con squat, addominali e altri esercizi degni di un corso in palestra. “Per tutte le donne è il modo ideale di unire esercizio fisico per mantenersi in forma con la voglia di dare libero sfogo alla propria sensualità e femminilità” aggiunge la Tarantini, con una precisazione: “non è uno sport che si improvvisa, ma va studiato e praticato con attenzione”. Intanto, nella Capitale, dall’Infernetto al Centro, sono già 13 le scuole aperte. Uomini tremate, le nuove valchirie sono arrivate…


128 - JustRoma - Febbraio 2014

moda




Febbraio 2014 - JustRoma - 131


132 - JustRoma - Febbraio 2014


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.