Justroma 8 2014 by JustRoma

APRILE

2014

N.8

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il freepress di roma e dintorni

MADE IN ROME

Il ciclo di Arte Contemporanea a Roma

L’ Africa di Gianni Molaro Happy Birthday

Vincenzo Bocciarelli incontro con

Zibba&Almalibre

JACOPO SIPARI Di Pescasseroli

PRESENTAZIONE ACCADEMIA MAIANI é tempo di Frida style E BIOGRAFIA STILISTE

INTERVISTA AL CANTAUTORE SAVERIO MARTUCCI

Gli abiti sono stati realizzati dalle alunne dell’Accademia di Moda Maiani Maria...

Fiori, Foglie, Farfalle, Frutta E Monili A Impreziosire I Capelli.

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“Dentro il tuo costume danzatrice scorgerei, ciò per cui la vita muove dalla vanità.. JustRoma - Aprile 2014 - 1

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In copertina

Jacopo Sipari di Pescasseroli

Foto di

Marco Lautizi

FONDATO DA Gianluca Contessa DIRETTORE Alfonso Spezzano REDATTORI Debora Bettega Barbara Braghin Roberto Dionisi redazione.justroma@gmail.com GRAFICA E IMPAGINAZIONE Sonia Di Santo HANNO COLLABORATO Domenico Andreozzi, Ariel, Cecilia A., Andrea Camera, Sabina Cuccaro, Tommaso Gandino, Sonia, Andrea Ungarelli RESP. RELAZIONI ESTERNE Valentina Sacconi edizioni 4ptarget s.a.s. SEDE LEGALE Via Catilina, 01 00040 - Pomezia (Roma) STAMPA Effetto Sinergia S.a.s. Via C.A. Jemolo, 315 00156 - Roma UFFICIO MARKETING E PUBBLICITA’ 4PTarget S.a.s. Resp. Gianluca Contessa Sede legale Via Catilina, 01 00040 - Pomezia (Roma) commerciale.justroma@gmail.com Aut. trib. in attesa di registrazione tutte le aziende sono presenti a scopo dimostrativo e a titolo gratuito

L’editoriale

mici e lettori di Just Roma è arrivata la Primavera, ed il nostro giornale è pronto a documentare tutti voi sui nuovi eventi presenti nella capitale, dalle feste nelle ambasciate a quelle nelle accademie tra cui quella Tedesca di Villa Massimo, che per tradizione ogni anno inaugura questa splendida stagione con una grande festa all’ insegna della birra e di tanta roba da mangiare tipica del territorio Tedesco,Ci teniamo a sottolineare con immenso piacere come ogni mese riscontriamo diverse richieste da parte di tante persone ricche di idee innovative per il nostro giornale disposte a collaborare , a loro, il sottoscritto e tutto lo staff gli rivolge un caloroso saluto ed un grazie di cuore, per la stima che ci hanno manifestato, con l’ obbietivo di poterci togliere assieme tantissime soddisfazioni. Seguiteci sempre ed arrivederci al prossimo numero...

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SOMMARIO 12. Incontro con Zibba&Almalibre 18. Made in Rome

JACOPO SIPARI DI PESCASSEROLI

44. Intervista al cantautore Saverio Martucci 64. L’Africa di Gianni Molaro 72. Io Barbara Baghin

90. WANGKI - IL SILENZIO DELLE SIRENE

HAPPY BIRTHDAY VINCENZO BOCCIARELLI

98. RESENTAZIONE ACCADEMIA MAIANI E BIOGRAFIA STILISTE

E’ TEMPO D I FRIFA STYLE

108. LE EMOZIONI

Come affrontare le emozioni negative e non farci travolgere da esse.

116. Christmas Party per Fausto Brizzi

PREMIO SETTE COLLI ROMANISTI

122. Scenario Urbano Al Macro Di Testaccio Per Il Vernissage Dell’artista Roberto Bosco

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ASEA aumenta l’efficacia degli antiossidanti naturali più importanti del corpo umano del 500% (Glutatione, Catalasi, SOD) e danno supporto alle funzioni del sistema immunitario riducendo lo stress ossidativo e riparando i danni cellulari. questo vuol dire: Maggior Recupero (in gara o da infortuni) Incremento delle prestazioni sportive del 30%* Aumenta l’efficenza degli antiossidanti corporei del 500% Torni ad avere la stessa quantità di molecole di segnalazione Redox di un bambino di 6 anni e quindi la sua stessa capacità di recuper, di frescezza atletica e di efficienza cellulare di riparazione e sintesi

ATTENZIONE: dopo i 12 anni, le nostre cellule di segnalazione Redox diminuiscono, questo 8 - JustRoma*-Aprile 2014 per questo non è DOPING, perché l’incremento della prestazione è dovuto alla capacità delle

ASEA è composto da migliaia di miliardi di molecole di segnalazione Redox perfettamente equilibrate e sospese in una soluzione salina pura (le stesse molecole presenti nelle cellule del corpo umano). Le molecole di segnalazione Redox sono indispensabili per la salute delle cellule. Crescendo, però, il nostro organismo ne produce sempre di meno, le cellule (con minore apporto) devono fare un SUPERLAVORO e degenerano più rapidamente, determinando l’invecchiamento; ecco perché dopo una certa età gli “acciacchi” sono più frequenti, duraturi e irreversibili.

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ASEA è una soluzione salina che, assunta per via orale o per vie esterne, riequilibria e stabilizza le nostre molecole di segnalazione Redox con conseguente miglioramento dell’efficacia degli antiossidanti. I suoi benefici sono gia da tempo introdotti in molti settori sportivi ottenenedo un miglioramento in potenza e resistenza di oltre il 30%. Questo non significa che tale prodotto è rivolto solo a chi fa attività fisica, infatti, promuovendo una migliore funzione immunitaria e offrendo protezione dai danni causati dai radicali liberi, molti sono i benefici che porta con se.

comporta l’invecchiamento e la perdita di tono, ASEA riporta la quantità di celluleJustRoma come quando - Aprileavevi 20146- anni 9 tue cellule di ritornare fresche e vitali e nelle migliori condizioni e NON, invece, un’alterazione delle stesse.

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Incontro con Zibba&Almalibre

opo il loro ultimo successo sanremese “senza di te” bellissima canzone che si aggiudica il premio della critica e il premio della stampa,incontro Zibba e la sua famiglia dallo” spirito libero” che è formata da Stefano Riggi (sax) Stefano Ronchi (chitarra) Andrea Balestrieri detto BALE, (batteria) Stefano Cecchi (Basso e fonico) Caldero (percussioni-elettronica).Ho avuto il piacere di passare diverso tempo con loro a Casa Sanremo e di intervistare il leader del gruppo. Gruppo che seguivo e conoscevo da tempo e dove all’interno suonano due cari amici genovesi il sassofonista Stefano Riggi e il chitarrista Stefano Ronchi. Questa Canzone dedicata la prima domanda QUANTO DEVI ALLE DONNE ZIBBA ? Molto, ho dedicato diverse frasi delle mie canzoni a mia madre .Inoltre ho la fortuna di avere una persona accanto molto intelligente, che non è mia fan sfegatata e che mantiene i piedi per terra dandomi la libertà e serenità necessaria per fare al meglio questo mestiere. La meritocrazia in musica esiste ? Si bisogna crederci e non arrendersi mai. Tre consigli che daresti a un giovane che vuole intraprendere la carriera di cantautore Tre sono tanti, basta essere sempre noi stessi e fare questo mestiere non per cercare la popolartà assoluta, ma perché lo si ama e non se ne può fare a meno.C’è un arrivismo cronico in giro. Hai un bellissimo tattoo sul collo, una mano con un cuore stilizzato, ma questa mano prende o da ? Rappresenta due aspetti importanti della mia pro-

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pensione alla scrittura, la voglia di stare bene di dare e darsi e la propensione verso gli altri. Chi è Zibba oggi ? Un papà. Grazie Zibba sono scaramantica, non dico nulla,solo.. divertitevi senza moderazione in questa bella esperienza. Il gruppo si è presentato da indipendente al Festival, tutto questo, tiene alto l’orgoglio della storica scuola dei cantautori genovesi, da Lauzi a Fabrizio De Andrè

ci siamo emozionati vedendoli sul palco dell’Ariston, Di questa “famiglia” ALMALIBRE mi ha colpito l’amore per i valori veri della vita, la semplicità, gli amici. Tutte cose che condivido pienamente e che fanno di questi ragazzi una forza e un esempio di bravura schiettezza, autenticità.

di Cherie

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MADE IN ROME Il ciclo di mostre d’arte contemporanea a Roma

di Piera Scognamiglio

L’

iniziativa del Made in Rome presso l’Atelier Montez parte dalla volontà di divulgare l’arte contemporanea attiva sul territorio romano a livello internazionale...la rassegna è composta da 3 cicli espositivi. Nel Made in Rome #1 insieme all’intervento strutturale esterno che ha coinvolto gli assessori del IV Mule aree periferiche di roma, hanno esposto gli artisti: Turi Avola, Michele Borghesi, Alessio Fralleone,

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Yaprak Akinci, Giorgio Capogrossi, Michelaneglelo Arizzi, Ilaria Aprile, Marco Galletti, Fabio Milani, Marco Sibillio...con i più quotati Turi Sottile e Fabio Mariani che ha esposto per l’occasione un’opera pubblicata per Saatchi Art. Il vernissage del Made in Rome #1 si è inaugurato con due perfomance: la prima “Breaking Wood” di Cristiano Petrucci, Alessandro Altarocca con Walter Paradiso, La seconda: un intervento musicale sperimentale appositamente composto dall’ar-

tista e musicista Luca Pace alle tastiere, Massimo Pace al violoncello e Giorgio Capogrossi alla chitarra elettrica. Il secondo Made in Rome con il Patrocinio del Comune di Roma Capitale si è appena concluso con successo sabato 22 Marzo 2014, hanno esposto per l’occasione gli artisti: Paolo Assenza - installazioCalizza - opere pittoriche, Giorgio Capogrossi - apertura del suo Ate-

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lir, Luigi Athos De Blasio - opere pittoriche, Alessandra Di Francesco - opere pittoriche, Tancredi Fornasetti - opera pittoricha , Susanne Kessler - installazione “Survival Kit”, Mauro Martoriati - opera pittoricha , Nicolantonio Mucciacciatecnica mista, Diego Nipitella- opere pittoriche , Giacinto Occhionero - Scultura il Plexiglass “Global Warming”, Luca Pace - opera pittoricha, Verdiana Patacchini - Tecnica Mista, Piera Scognamiglio - Tecnica mista, Pietro Zucca - Scultura. Durante il Vernissage, la perfomance dell’Artista Alessio Fralleone ha animato la serata già colma di presenze. Prestissimo il terzo ed ultimo appuntamento del ciclo espositivo MADE IN ROME.

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E’ tempo di Frida Style FIORI, FOGLIE, FARFALLE, FRUTTA E MONILI A IMPREZIOSIRE I CAPELLI.

oma dedica una mostra molto speciale presso le Scuderie del Quirinale a partire dal 20 marzo 2014 ad una delle personalita’ piu innovative della pittura messicana e internazionale quindi della rivoluzione messicana del 1910 data che lei moralmente eleggeva a sua data di nascita non certo per civetteria ma a sottolineare la sua voglia di partecipare al cambiamento del suo paese.

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La sua forte personalita’ dirompente e trasgressiva anticipa un femminismo che non indossa spade o elmetti ma un corpetto di gesso che le viene da innumerevoli interventi chirurgici e lunghi periodi di degenza, busto che che lei dipinge con quelli che sono le sue fedi la falce e il martello e la sua arte. Il forte legame con Diego Rivera, pittore e muralista, a cui Ë legata sentimentalmente e artisticamente la introduce presto negli am-

bienti artistici di New York dove le furono dedicate tre importanti esposizioni nel 1938, l’anno successivo a Parigi e nel 1953, un anno prima della morte, a Città del Messico. Lino Sorrentino, hairstylist capitolino che ha avuto l’onore di partecipare all’inaugurazione della mostra la insigne del titolo di Icona, oltre che di modernita’ e contemporaneita’ della sua opera sempre viva e piu che mai attuale, anche, di stile, rubando ai suoi quadri i colori i ricami per vivacizzare le sue acconciature ispirandosi all’arte messicana colorata e vivace a spezzare una momento storico che ci vede grigi e cupi. Ben arrivata primavera, ben tornata FRIDA!!!

di Pasquale Enrico Sorrentino

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Intervista a

Jacopo Sipari di Pescasseroli J

acopo Sipari di Pescasseroli. Direttore d’Orchestra. 28 anni. A Dicembre 2013 riceve il premio “Eccellenza della Musica Abruzzese 2013”, a Luglio 2013 riceve il premio “Eccellenza della Musica” a Roma, ad Aprile 2013 riceve il premio “Zire’ d’Oro” come personaggio dell’anno d’Abruzzo per la cultura e ad Aprile 2012 e’ nominato “Cittadino Onorario d’Abruzzo”. E’ il fondatore e il direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica Marco dall’Aquila. Studia Pianoforte, Composizione Sperimentale e Canto Lirico diplomandosi presso il Conservatorio di Musica “A. Casella” di L’Aquila e perfezionandosi poi in Italia e all’Estero. E’ avvocato del foro di Roma e Assistente di Diritto Penale all’Università di Roma Tre. www.jacoposiparidipescasseroli.it Dal diritto alla musica, dal cinema alla tv...chi è davmente? Me lo chiedo anch’io certe volte. Credo siano tante facce di uno stesso prisma. Io vedo la vita da diverse angolazioni perché la amo profondamente in tutte le sue forme. Ho sempre cercato di agire con il cuore di un musicista quando facevo l’avvocato e con la determinazione e la forza di un avvocato quando salivo sul podio. Quanto alla tv, beh ... li serve sicuramente essere sia avvocato che musicista!! Ho sempre amato viaggiare sopra ogni cosa. Fin da

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bambino la cosa che mi piaceva di più era prendere l’aereo più che arrivare alla destinazione. In tutte le cose ho sempre creduto che “valesse più la caccia che la preda” e questo nella vita ti regala adrenalina, spirito di novità, voglia di sognare. Mi stanca stare fermo. La cambierei? mah... a volte quando sono stanco e ho bisogno di recuperare un po’ del mio “vero io” mi chiudo in camera e leggo le poesie del ‘900 o scappo nella mia Pescasseroli, il posto più bello del mondo! -

colo. Uno dei primi regali che ricevetti da bambino dalla “befana” fu proprio una batteria completa con la quale massacravo senza pietà le orecchie dei vicini a tutte le ore! Era il mio modo di comunicare! Quanto allo studio, devo ammettere che ho sempre studiato moltissimo, soprattutto al liceo classico ma sempre con grande piacere. Mi e’ sempre piaciuto farlo se non altro per la curiosità viscerale che ho sempre avuto per tutto ciò che mi circondava. Si, forse e’ stata proprio la mia “curiosità per la vita” che mi ha ispirato in tutto quello che facevo. soli 22 anni. Una passione per il diritto che ti divora… quando e perché è nata? Non saprei! Da sempre forse. Ho vissuto in una famiglia in cui i miei genitori hanno sempre parlato di merito, di onore, di giustizia e quindi ho sempre creduto che il motore del mondo fosse proprio questo. Ho sempre cercato la verità nelle cose! Il più bel complimento che ho ricevuto nella mia vita e’ stato proprio questo: “Vous recherchez la verite’ objective”. In tutte le cose!

“Prof” o dentro di te senti ancora uno di loro? Cerco sempre di ispirarmi al mio Prof. Mario Trapani, uomo profondamente vero, onesto, grande studioso, appassionato amante del proprio lavoro di insegnante. Noi viviamo ogni giorno una responsa-

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bilità più grande: quella di “curare”, seppur per poco tempo, l’avvenire di centinaia di studenti che sono sempre più spaesati, sempre più dubbiosi, sempre più indecisi sul loro ruolo nella vita. Essere un grande insegnante vuol dire in primo luogo avere un po’ il cuore di uno studente. -

Emozionato all’epoca, emozionato ora. Indubbiamente maggiore la consapevolezza, maggiore la severità con cui affronto le cose, maggiore l’attenzione

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e lo studio. Il cuore però è sempre quello di un bambino che si stupisce dinanzi al miracolo della musica.

Io penso sempre ad una frase evangelica che dice:

mento. Dostoevskij aveva perfettamente ragione: nel mondo

sarà solo “La bellezza che ci salverà” e la musica è “la prima tra tutte le bellezze”. Jacopo e la fede. La fede mi ha salvato la vita. Sono cresciuto in una famiglia molto religiosa ed e’ la più grande eredità che porto con me. Credere ti da una forza inimmaginabile, e’ il sapere che non sei e non sarai mai solo.

E’ un evento che ho voluto con tutte le mie forze insieme ad una persona dal cuore grande come Umberto Masci. Un Concerto grandissimo che fosse grido di speranza per noi cittadini aquilani ormai da cinque anni nel giogo del dolore e della sofferenza. Un concerto che non fosse solamente un momento di preghiera e ricordo per chi non c’è più e ci protegge dall’alto ma un simbolo di speranza per chi e’ rimasto, per chi e’

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ancora qua, tra le macerie, tra i negozi chiusi, tra i topi che si aggirano per la città, tra le immagini dei ragazzi di quello che rimane della nostra dignità. Ecco allora il REQUIEM DI MOZART, il capolavoro assoluto della musica, che si farà portatore della nostra preghiera grazie al Coro Lirico Giuseppe Verdi e ai solisti di fama internazionale Laura Giorano, Adriana Di Paola, Alberto Martinelli e Mauro Corna. Cosa provi ritornando nella tua terra? Amore, dolore e rabbia. Rendetevi conto cosa vuol dire tornare nella propria terra e non avere più la propria casa. Ma noi rinasceremo. Gli aquilani rinasceranno. La fede e il coraggio che da sempre impregnano le nostre anime ci daranno la forza che ci serve. Come direbbe Benedetto Croce: “Quando c’e’ bisogno di volontà ferma, di persistenza e di resistenza, io mi sono detto a voce alta: tu sei abruzzese”. ma alle spalle. Cosa credi di dover imparare ancora? Moltissimo. Quello che siamo e’ il risultato di quello che apprendiamo dagli altri, dai viaggi, dalla vita. Io spero di continuare a conoscere, a viaggiare, e respirare le esperienze degli altri che sono la nostra musiproprio io, e’ un po’ un direttore d’orchestra: vive la musica della propria vita e ne trasmette un po’ agli altri così come lui la sente, una volta “adagio con moto” un’altra volta “allegro ma non troppo” con la ferma speranza che chi ha davanti resti sulla sedia cinque minuti in più. ...dedicato all’indomito coraggio e alla incredibile forza della mia terra d’Abruzzo, da sempre nei miei pensieri, sempre nella mia anima, per sempre nel mio cuore..... Jacopo Sipari di Pescasseroli

Martina Morlé Fotografie Di Luca Latrofa, Marco Lautizi. Si Ringrazia L’hotel “Intercontinental De La Ville” Per Le Foto Interne (Quelle Con Il Pianoforte).

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INTERVISTA AL CANTAUTORE

SAVERIO MARTUCCI

“D

entro il tuo costume danzatrice scorgerei, ciò per cui la vita muove dalla vanità.. l’arte è nudità...i baci che mi neghi.. gemiti e sorrisi e ... FRAGOLE A PARIGI “ Questi bellissimi versi sono stati scritti da Saverio Martucci giovane cantautore ,pianista e polistrumentista,autore dell’album “Visioni”prodotto dalla ma.ni music. Sensibile, profondo e inquieto, Saverio Martucci ci porta nel suo mondo intriso di poesia con un suo fare delicato. Incontro Saverio in un piccolo bar di Campo de’ Fiori e la prima cosa che mi viene di chiedergli è Come hai mosso i primi passi nella musica ? Sono cresciuto tra strumenti, musicisti e musica a qualsiasi ora e momento delle mie giornate ; la fascinazione e la curiosità per gli strumenti musicali disseminati per casa, creavano in me qualsiasi gioco o giocattolo che non emettesse suoni o ritmi. Crescendo ho maturato la decisione di studiare musica seria-

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mente e quindi poi, a 16 anni le primissime esperienze nei concerti con mio padre. A 20 anni la consapevolezza di appartenere alla musica e quindi di dedicarmi a lei completamente. A cosa ti ispiri per scrivere i tuoi testi? Le mie disordinate ed eterogenee letture la straordinaria e doppia natura ( Terrena e al contempo Divina) delle donne.Il cinema, l’arte tutta e soprattutto la Vita. Cosa provi quando canti/suoni? Parlo con Dio, qualsiasi forma e nome esso abbia, scorgo l’abisso, mi trasformo e sento quindi il dionisiaco che vive in me. Sento la vita in tutta la sua Armonia. sicale ? che la materia si plasmi senza forzature. Molto spesso è bello e interessante lasciare che i critici musicali facciano il proprio lavoro.Io scrivo, canto e arrangio le mie canzoni ma etichettare la mia musica proprio non so farlo

tista.... l’Opera sopravvive sempre all’Artista stesso e ferma, modiche sento e vivo il mio essere Ar-

tista; in continua evoluzione a favore dell’opera che poi di Umana Opera si tratta. ma è in questa solitudine prossima al delitto, che nascono i pittori e i poeti della domenica “ E.Flaiano

Un tuo brano a cui sei particolarmente legato e perchè? Amo moltissimo Fragole a Parigi, la prima canzone che ho scritto, avevo 18 anni. Mi piace perchè l’ho scritta di “pancia” e

la suono e la canto sempre come quando l’ho scritta. Con chi duetteresti ? Magari un giorno in un album duettare con Elisa e Sting.

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Come ti vedi fra dieci anni ? Fra dieci anni mi vedo a suonare, scrivere, incidere ancora più carico di oggi e con idee sempre nuove. Cosa pensi del mondo della musica oggi? La musica oggi c’è, è viva, respira e riempie le nostre vite; darle il giusto peso e renderle

più giustizia però, eliminando certi programmi televisivi ingannevoli, che dicono alla gente “ fare musica è semplice “porterebbe sicuramente le major ad investire nuovamente sulla vera musica e sui veri talenti ( che sono tanti). Il tuo gruppo o cantautore preferito?

Credo che Paolo Conte sia davvero originale nello scrivere, cantare, suonare e Autentico regista della sua musica e del suo e del nostro tempo ma amo tutta la musica ! Grazie Saverio per questa intervista,anche a me è piacita molto “fragole a Parigi” Ti auguro il meglio

Silvia Cangelosi

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Happy Birthday

Vincenzo Bocciarelli Il famoso attore trasforma il suo Compleanno in un Set Cinematografico stile Dolce Vita

na serata all’insegna dell’arte, del cinema, della musica quella che ha visto protagonista Vincenzo Bocciarelli in occasione del suo compleanno venerdì 28 febbraio 2014, una data rilevante poiché sancisce vent’anni di carriera da attore. Vincenzo ha esordito giovanissimo diploman-

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dosi al Piccolo Teatro di Milano con Giorgio Strehler, il suo è stato un percorso brillante quale primo attore giovane con regie del Maestro in Italia e all’estero. Il cinema, il teatro, la televisione hanno segnato tappe importanti nel corso degli anni. E i colleghi, le persone con cui ha collaborato hanno voluto celebrare con

Vincenzo questa serata in maniera affettuosa e frizzante, in una location di eccezione come la Terrazza Posh dell’Hotel Boscolo Exedra. Il Dress Code del party organizzato da Giorgia Giacobetti è stato MOVIE STARS! In occasione del Carnevale, i tanti ospiti del mondo dello spettacolo che sono intervenuti ai festeggiamenti si sono ispirati al grande cinema nella scelta della mise per la serata, abiti anni ’40 e ’50 con paillettes e brillantini, così come l’originale giacca indossata da Vincenzo, richiami alla Dolce Vita. Tanti i personaggi intervenuti al party di Vincenzo e accompagnati nel loro ingresso dalla splendida voce di Fabrizia Ferrara Migliarotti, c’erano Brando Giorgi, Flavia Vento e Manuela Morabito. Seguiti poi da

Janet De Nardis con il marito Mario La Torre, Valentina Ghetti, la principessa Conny Caracciolo, Daniela Martani in versione Bond Girl con un abito confezionato per l’occasione dall’Accademia di moda e costume Maiani, Leopoldo Mastelloni, Maria Monsè, Adriana Russo, Alex Partexano, il principe Guglielmo Giovanelli, Giorgia Vieri, Howard Ross, il maestro Yacopo Sipari di Pescasseroli, Marco Vivio. Non ha voluto mancare nonostante i numerosi impe-

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gni di questi giorni neanche Galatea Ranzi, una delle protagoniste sicuramente più interessanti della Grande Bellezza di Sorrentino. C’erano tutti al taglio della torta, preparata per l’occasione dalla pasticceria Nonna Carla, mentre il delizioso menù in stile Bollywood è stato preparato dallo chef Niko Sinisgalli. Al termine dei festeggiamenti si è svolta la premiazione delle migliori maschere, Vincenzo ha premiato con Gianluca Contessa di Just Roma Production e ad Angelo Chiorazzo responsabile del Posh Exedra, i tre Andrea Roncato perfetto nella parte di gangster in stile C’era una Volta in America, il secondo posto è andato alla splendida e affascinate Elena Russo con un abito nero a pois e pellicciotto vintage che ricordava molto Katharine Hepburn, sullo scalino più alto del podio Alessio di Clemente in versione pirata e accompagnato dalla moglie Ylenia Politano. l’atmosfera era coinvolgente e magnetica, il tutto sapientemente diretto dal protagonista assoluto Vincenzo

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Bocciarelli che per una notte romana su di una terrazza romantica è stato regista anziché attore. Vincenzo Bocciarelli ha lavorato con Giorgio Strehler, Glauco Mauri e con Giorgio Albertazzi. Il bello delle donne, Incantesimo, Cinecittà Orgoglio di cui è stato uno dei protagonisti. Nel Cinema ha conseguito un notevole successo con L’Inchiesta, nel

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ruolo complesso di Caligola, uscito negli States distribuito dalla Fox. Recentemente Ă¨ stato uno dei primi titolo La strada dei colori.

di Floriana Tondinelli JustRoma - Aprile 2014 - 59

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L’AFRICA DI

GIANNI MOLARO

di Elena Parmegiani

nche questo anno nel calendario di Alta Roma non poteva mancare lo stilista Gianni Molaro, presente dal 1999 sulle passerelle romane, che ha tenuto domenica 26 gennaio 2013 una splendida presentazione nel complesso monumentale del Santo Spirito in Sassia. All’evento erano presenti numerosi ospiti tra cui la Presidente di AltaRoma Silvia Venturini Fendi, la Vicepresidente Valeria Mangani, la Principessa Maria Pace Odescalchi, la Marchesa Marina Sanfelice, lo scenografo Jean Paul Troili, la cantante Amii Stewart e la showgirl Ana Laura Ribas. Incontro Gianni Molaro in una calda domenica di febbraio dopo lo strepitoso successo ottenuto ad Altaroma. Elena P. Gianni perché nella tua ultima collezione ti sei ispirato all’Africa? Gianni M. Anni fa ho visitato alcuni musei in Turchia ed il Louvre a Parigi ed osservando le maschere africane che erano esposte ho visto che c’era un collegamento con il cubismo di Picasso che esprimeva una bellezza forte che riportava ad un tema arcaico, tribale, ancestrale, all’essenza ed alla forza stessa del pensiero. Due anni fa ho iniziato a disegnare alcuni bozzetti che poi ho rielaborato e studiato appositaSono partito dalla terra, dalle maschere africane ma le ho rivisitate con materiali moderni.

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Gianni M. In verità è stato un grande lavoro mettere insieme il pexiglass sulla stoffa, è stato un lavoro molto impegnativo di vera e propria art couture. Elena P. Quale tipologie di stoffe hai utilizzato? Gianni M. Sono presenti diversi tessuti fra i quali il micado, la seta pura, il duchesse, lo chiffon, il plissè. Nelle gonne bianche e nere che ho realizzato c’erano elementi realizzati ad arte ed applicati che erano ispirati alla pianta africana del baobab. Elena P. Anche il sottofondo musicale che ha accompaposta per questo evento, raccontaci di questa tua scelta. Gianni M. In realtà ci tengo a far sapere che la colonna sonora è stata appositamente realizzata dal mio socio Andrea Giumella ed è stata composta e “modellata” sui singoli abiti che contemporaneamente abbiaElena P. vi africani ed ispira delle sensazioni di forte impatto dell’abito da sposa, con un’immagine faraonica dell’abito del grande giorno. Gianni M. E’una sposa anch’essa in linea con la collezione presentata, l’abito ha dei disegni tribali, geometrici, la pettinatura della modella richiama i cappelli degli stregoni, il sole. Elena P. Non posso non chiederti come sia la sposa ideale di Gianni Molaro Gianni M. A prescindere dall’identità che caratterizza ogni singolo stilista io da vero creativo amo realizzare e progettare tutto. Mi piace molto cambiare e riuscire a vestire ogni tipo di donna.

Volevo dare agli abiti dei volumi importanti per creare un forte impatto ed una grande emozione negli spettatori. Elena P. Ho notato che sono stati utilizzati dei materiali insoliti nella tua collezione.

Elena P. Quale tipologia di donna ti affascina e ti ispira nella realizzazione delle tue collezioni ed in generale che idea hai della donna di oggi? Gianni M. Personalmente amo la donna iper femminile, curata, elegante, ricercata, che veste con abiti aderenti a sirena.La donna di oggi è una donna molto diversa dal passato , è consapevole del suo fascino, è

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dinamica, attiva. ché non mi interessa. Mi piace molto la donna moderna. La ragazza di oggi è bella, curata, è sempre connessa su internet, ama le ra, va in palestra ed in discoteca, le piace uscire con le amiche. Una donna che mi rappresenta sotto il punto di vista artistico è Lady Gaga per il suo essere camaleontica e per il fatto di essere un vero e proprio oggetto d’arte per le sue performance artistiche.

Balestra, Gattinoni e pensavo anch’io prima o poi di aprire un nuovo negozio nella città più bella del mondo. Oggi che ho realizzato questo sogno sono felice ma non mi fermo, vorrei infatti che la prossima tappa del mio “viaggio”fosse Parigi. Potrei dire per semplicità: Il centro della mia produzione è a San Giuseppe Vesuviano, il mio cuore è a Roma ma la mia mente a Parigi. E anche noi ci auguriamo di ritrovare presto Gianni Molaro sulle passerelle di alta moda parigine con le sue eleganti creazioni ricche di fascino ed innovazione.

Elena P. Sappiamo che l tuo lavoro di stilista è solo una parte del tuo essere artista. (Gianni Molaro infatti ha anche dipinto diversi quadri che sono stati esposti in numerose gallerie d’arte europee). Cosa rappresenta l’arte per te? Gianni M. di tutto il mio lavoro è saper creare un’emozione nei confronti del mio pubblico. Oggigiorno viviamo in un mondo frenetico, caotico, siamo sempre di corsa per lavoro e sotto stress e non riusciamo a vivere in pieno i pochi minuti di tempo libero che ci rimangono. Io non vendo abito ma emozioni. Io seguo personalmente le mie spose. Il giorno del Con le mie spose si instaura un rapporto di amicizia, Io fornisco loro consigli anche sulla scelta del bouquet, sull’acconciatura, sul trucco per far sì che il tutto sia in linea con l’abito scelto. Mi piace l’idea che la sposa dopo il giorno del suo matrimonio si ricordi con piacere delle visite nel mio atelier per le prove dell’abito. Molti dei miei abiti da sposa si trasformano e possono essere reversibili , ad esempio al momento del taglio della torta si può girare l’abito ed è come se si indossasse un altro vestito. Elena P. Gianni hai da due anni un nuovo atelier nel essere presente a Roma? Gianni M. Anni fa vedevo i grandi nomi Cappucci,

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Io, Barbara Braghin F

in da piccola ho amato scrivere, creare, inventare, commentare, costruire, disegnare, e poi mascherarmi, trasformarmi, colorarmi e poi mettermi alla prova e prendermi in giro. Da adolescente ero una ribelle, anticonformista, “madonnara doc”, estrosa e istrionica. Odiavo le regole e le imposizioni. Così, da maggiorenne, sono partita, fuggendo ad una sorte già stabilita imposta dai paesi e dalle piccole provincie. Così, contro tutto e tutti, mi sono armata di tanto coraggio, spensieratezza, incoscienza e follia e sono partita per affrontare il mondo. Prima l’Inghilterra, poi i villaggi turistici, poi Roma. Questo percorso mi ha dato tanto, e di questo ne sono grata, ma è anche vero

nessuno. Le mie soddisfazioni, i miei dolori, i miei sbagli e i miei traguardi grandi o piccoli che siano, sono tutta

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farina del mio sacco. Così dopo personaggi improbabili da me creati; dopo Madame Corinne portata al Maurizio Costanzo Show; dopo Lady B.B. in Lady Burlesque e The Wastes of Burlesque; dopo il mio format “Sacro e Profano”; dopo il cortometraggio “Persone all’antica”; dopo Samantha nel Trio Sticozzi nei teatri e locali di Milano, Roma e in Italia; nel novembre scorso è uscito il mio primo libro “I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata”. Non l’ho scritto perché ho la presunzione di essere bella e corteggiata. L’ho scritto perché , negli anni all’estero e a Roma, ho sempre continuato a parlare in veneto, infatti ho mantenuto il mio accento originale, di Porto Viro in provincia di Rovigo. Quindi facevo la differenza e chi si avvicinava a me mi faceva sempre le solite domande: “Come ti chiami? Di dove sei? Da quanto tempo vivi qui? Cosa fai qui? Ogni quanto tempo ritorni in Veneto?”.

Inoltre, c’è un altro motivo per cui ho scritto questo libro. Adesso ve lo dico. Questo non è il primo libro che io ho scritto ma il primo pubblicato. In precedenza ne ho scritti altri dieci che sono rimasti manoscritti inediti. Che io ho donato come regali di Natale alle persone e agli amici più cari. Infatti, per tutto l’anno raccoglievo dei materiali che a loro interessavano, per esempio i ritagli di foto di elefanti o di donne pin up, poi creavo dei quaderni con tutte le immagini abbinate ad ogni persona a cui andava il regalo e alcune frasi belle di felicità e benessere. Così i miei amici mi diedero l’idea di pubblicarne uno mio, mettendo in risalto il fatto che ero io straniera in paesi lontani. mesi, ho fatto quaranta presentazioni e altrettante

sono in arrivo. Ho avuto anche meravigliose recensioni e commenti da Enrico Vanzina, Produttore – Rubrica “Che ci faccio io qui?” – Quotidiano “Il Messaggero”; Mario Bovenzi, Giornalista – Articolo Intitolato “Il sorriso della vittoria” – Quotidiano “Il Resto del Carlino”; Enrica Claudia De Fanti, si occupa da tempo di scouting di nuovi talenti e nuove tendenze culturali. Impegnata da decenni nella promozione e valorizzazione del territorio in cui vive, la Pianura Veneta, si è sempre adoperata per la diffusione della conoscenza, a tutto tondo, delle risorse culturali, artistiche, storiche naturali e gastronomiche della realtà veneta. Oggi Presidente dell’Ass.ne Turismo e Cultura P.L. “Carpanea” e Circolo Culturale

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“LODI” ha ottenuto riconoscimenti di prestigio per la sua intensa attività di valorizzazione culturale. Public Cultural Relations Manager ha all’attivo collaborazioni con i più importanti artisti visivi nazionali ed internazionali grazie alla creazione e realizzazione di eventi in partnership con istituzioni ed associazioni italiane, francesi ed austriache; Alessandro Argentiero, Critico d’Arte; Erika Gottardi - Direttore Responsabile, Massimiliano Piccinno - Direttore Editoriale, Magazine “Woman & Bride”; Lisa Bernardini, Art Director, Organizzatrice Eventi , Fotografa; Caterina Berardi, Giornalista “Direttore Media Arte News (Tutto ciò che fa cultura e spettacolo); Nicola Favot, Photographer; Antonio Fenio, Photographer; Luca V. Calcagno, Giornalista – Quotidiano Online “Elzeviro.eu”; Sara Bianchi, Dr.ssa in Comunicazione nell’Impresa e nelle Organizzazioni Internazionali; Cirillo Bondesan, Grande lettore di libri; Fragola Assassina, Barman Special Guest; Maurizio Ferro, Addetto alla comunicazione per i Grandi Progetti Infrastrutturali di Enel SPA. Diffusore Media, a livello locale, regionale e nazionale. Ringrazio di tutto cuore chi ha scritto qualcosa su di me e sul mio libro, per me sono regali ineguagliabili, ne sono davvero grata o onorata. Grazie a tutti. Barbara Braghin. (Le foto sono dei Nicola Favot e Antonio Fenio).

di Barbara Braghin

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PREMIO SETTE COLLI ROMANISTI

Fabrizio Pacifici con Euridice Axen e Emanuela Tittocchia

irca 300 persone hanno affollato il Trevi Club di via degli Avignonesi, il rinnovato locale di Cristiano Berti, per l’edizione 2014 del Premio “Sette Colli Romanisti”, presentato dalla star di “Centrovetrine” Emanuela Tittocchia e dall’or-

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e Lazio che vede assegnare, di volta in volta, un riconoscimento agli eroi romanisti che si sono resi protagonisti nella storia della so-

Francesca Draghetti Enzo Salvi

cietà giallorossa e ai tifosi vip spesso presenti sugli spalti. Tantissimi gli ospiti: i protagonisti delle vittorie storiche, le bandiere Maurizio Iorio e Giacomo Losi, premiati rispettivamente con “Pallone d’Oro Romanista” e con il trofeo “Sette Colli”. Insigniti invece come “Romanisti Vip”: il popolare “Cipolla” Enzo Salvi, Euridice Axen protagonista del successo di canale 5 “Le tre rose di Eva”, la storica componente delle “Premiata Ditta” l’attrice e regista Francesca Draghetti. Inoltre premi speciali per Craig Warwick il sensitivo inglese, spesso ospite dei salotti tele-

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Fabrizio Pacifici con Giorgia Viero, Arwick e Emanuela Tittocchia

visivi rai e mediaset, al Cav. Francesco Paolo Russo (presidente A.C.A.H.) per le sue iniziative legate alla solidarietà, al giornalista Alessandro Doria, agli storici tifosi Antonio Bongi e William Betti “Spadino”. Mentre quest’anno il riconoscimento per il “Laziale DOC” è stato assegnato all’ideatore di “Goal di Notte” Michele Plastino, in segno di fair play. Tra i volti noti presenti anche Alessandro Serra di Colorado TV, le showgirl Giada Di Miceli e Valentina Riccio, Franziska che si è esibita in un successo di Simona Molinari, lo scrittore Fabrizio Borni, il critico televisivo

Marco Vittiglio, l’hair stylist Lello Sebastiani, i pugili Pasquale Di Silvio e Silvio Branco, Serena Saitta, la modella Lidia Stallo, Antonio Jorio di “Uomini e Donne”, Georgia Viero la co-conduttrice del “Processo” di Aldo Biscardi.

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di Elena Matteucci

COMUNICATO STAMPA

ANTEPRIMA INTERNAZIONALE Documentario “WANGKI - IL SILENZIO DELLE SIRENE” in concorso al RIFF 2014 Proiezione Martedì 18 marzo alle ore 19.00 – Nuovo Cinema Aquila

oma, 18 marzo 2014. Nell’ambito della XIII Edizione del RIFF (Rome Independent Film Festival) sarà presentato in anteprima internazionale Martedì 18 marzo, alle 19:00, presso la Sala 1 del Nuovo Cinema Aquila, il documentario dal titolo “Wangki - Il silenzio delle sirene”, emozionante opera prima dei giovani registi Joana De Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara, prodotto da Maiora Film. Ambientato nel cuore dell’America Centrale, sulle rive del il documentario è un viaggio alla scoperta del popolo indigeno Miskito. L’occhio della telecamera guida lo spettatore all’interno dei racconti dei protagonisti, mostrando colori e suggestioni di una terra lontana, meravigliosa, ricca di tradizioni e contraddizioni. Uomini e donne si raccontano tra esistenze scandite da momenti ta per i diritti umani e conservazione delle tradizioni. Un’attenta e delicata analisi su un popolo provato dalanno dopo anno a causa di scriteriate politiche di sfruttamento ambientale e che si appresta a contrastare una triste piaga sociale: lo schiavismo delle giovani donne,

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Elena Matteucci

vendute dalle famiglie più povere in cambio di pochi le donne Miskito per la conquista dei propri diritti, ma anche la lotta quotidiana di chi ancora crede che preservare l’equilibrio tra l’uomo e la natura sia l’unico modo per costruire il futuro. Il ritratto di un popolo che ha saputo rialzarsi più volte, nel corso della storia, e che tenacemente lotta per la propria sopravvivenza. “Wangki. Il silenzio delle sirene” è il progetto che rappresenta l’esordio alla regia di due promettenti autori, Joana De Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara, remota nello spazio e nella nostra percezione di tempo, i cui ritmi, la fusione con la natura, la ricerca della saggezza sintetizzano alla perfezione il concetto di “cosmovisone indigena”. Il documentario è stato prodotto da Maiora Film e realizzato con la collaborazione e il supporto fondamentale del FIMI (International Indigenous Women’s Forum) e dell’Associazione Wangki Tangni. Note di Regia: “La nostra attenzione si è concentrata sulle tematiche più interessanti e urgenti da trattare. La lotta contro la violenza sulle donne formava il cuore, così come il rapporto uomo/natura rimaneva un nodo misterioso e affascinante” affermano i registi Joana De Freitas Ginori e Matteo Vieille Rivara. “Sin dal principio, il nostro voleva essere un lavoro per mostrare più

aspetti del popolo miskito, raccontare una persona sola o un unico elemento non ci avrebbe dato la possibilità, in così poco tempo a disposizione, di individuato i temi che hanno costituito le tessere di un mosaico: il popolo, la natura, la guerra, la violenza, i

sono ciò da cui tutto nasce con la natura sempre più deturpata dall’avanzare delle industrie. E’ presente nel popolo che, privato delle sue risorse, vive sempre peggio trasformando nella guerra, che ha corrotto la popolazione e diviso i miskitos”. “…Tuttavia le sirene hanno un’arma ancora più terribile del loro canto, il silenzio”, Franz Kafka. Wangki – Il Silenzio delle Sirene Nuovo Cinema Aquila (Via L’Aquila, n. 66) Martedì 18 Marzo ORE 19:00 | SALA 1 Biglietto: 5 euro Link al trailer

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I REGISTI JOANA DE FREITAS GINORI Joana de Freitas Ginori nasce a Brasilia nel 1985 e cresce a Roma. Nel 2010 si laurea al DAMS in “Cinema Documentario”. Ha collaborato per diverse tv news straniere e ha lavorato all’estero per alcuni festival di cinema. Nel 2012 frequenta il Master in Relazioni Internazionali Europa - America Latina con sede a Buenos Aires e nel 2013 parte per il Nicaragua a svolgere la ricerca per una tesi sulla violenza sulle donne indigene. Da questo viaggio nasce come regista. MATTEO VIEILLE RIVARA Matteo Vieille Rivara nasce a Roma nel 1986. Nel 2005 inizia il suo percorso di studi al DAMS di Roma Tre, indirizzo regia e spettacolo dove si laurea nel 2009. Entra a far parte del Centro Spetriennio 2010/2012 dove si diploma nel montaggio di audiovisivi. Ha realizzato come regista e montatore documentari, cortometraggi, spot e videoclip per diverse produzioni italiane.

Wangki – Il Silenzio delle Sirene Italy, 2013, HD, Color, 51’ documentary REGIA: Joana de Freitas Ginori & Matteo Vieille Rivara

FOTOGRAFIA: Stefano Usberghi

SUONO: Eric Guerrino Nardin

MONTAGGIO: Matteo Vieille Rivara

PRODUTTORE: Giorgio Ginori

MUSICHE ORIGINALI: Attilio Foresta Martin

PRODUZIONE: Maiora Film

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PRESENTAZIONE

ACCADEMIA MAIANI

E BIOGRAFIA STILISTE

Creazioni Moda di Maiani Maria速 SCUOLA ACCREDITATA REGIONE LAZIO PER CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Attestati legalmente riconosciuti dalla Regione Lazio in :

In alto Villa Aurelia sfilata Croce Rossa Italiana

Stilista di Moda, Figurinista, Costumista, Modellista e Addetto alla Confezione

Corsi Accademici biennali e triennali , Corsi Professionali

Sedi: Via Teodorico, 14 - 00162 ROMA Circonvallazione Cornelia, 19 - 00165 ROMA tel./fax 06/66032337-69302599 mail: maiani_ maria@yahoo.it www.creazioni-moda.it

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A sinistra Opera di Federico Domenico, Accademia Creazioni Moda.

li abiti sono stati realizzati dalle alunne dell’Accademia di Moda Maiani Maria. La nostra è una scuola “ lavoro” di Alta Formazione riconosciuta dalla Regione Lazio per corsi di formazione e progettazione nel settore del costume e della moda. La scuola, patrocinata da Roma Capitale, ha come obiettivo la formazione di nuovi talenti, per prepararli al mondo del lavoro . Gli abiti e i figurini sono stati realizzati dalle alunne :

In alto modello: CUPOLA. Stilista: Rosana Perez. Sfilata ispirata alle Città Europee, abito Ispirato a Roma “Monumenti“.

A sinistra Maria Maiani

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A sinistra Alessia Mancini indossa Charlene Schmuda

Charlene Schmuda

ata a Mons (Belgio) l’ 11 aprile 1992 di nazionalità francese, frequenta il 3° anno dell’Accademia Maiani. Sin da piccola ha sempre sognato di lavorare nel campo divenuto realtà quando si è iscritta al corso di Stilista di Moda presso l’Accademia Maiani. La partecipazione al corso gli ha permesso di dare immagine alla sua creatività e forma attraverso la progettazione e realizzazione dei capi . I due abiti sono ispirati a Whitney

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In alto Daniela Martani indossa Charlene Schmuda

Maria Zoila Perez In basso Claudia Conte veste Maria Zoila Perez

i nazionalità peruviana lascia, molto giovane, il suo Paese d’origine per venire in Italia , per imparare il mestiere dell’Alta confezione dell’ Alta Moda Italiana. Diplomatasi all’Accademia Maiani nel 2010 ha iniziato la sua attività nel campo nella moda aprendo un suo laboratorio di confezione pur continuando a rimanere a stretto contatto con l’Accademia per gli opportuni aggiornamenti sulle varie tendenze della moda.

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In alto Valentina Ghetti veste Irene Khayer

Irene Khayer

na ragazza tutta capelli, dalle origini per metà romane e per metà arabe, si imbatté circa 3 anni fa, in un caldo giorno di agosto, e grazie ad un volantino spuntato da un mucchio di libri del liceo sparsi sul pavimento della sua camera, in questa Accademia che destò la sua curiosità. Mai accennato interesse per la moda?No, perché sarebbe dovuta entrare al Conservatorio di Santa Cecilia...ma quel giorno tutto cambiò. Decise di lasciare la sua chitarra e una matita. La sua mente ora è affollata solo di stravaganti idee di abiti particolari e scenici, guidata dalle sue più grandi fonti di ispirazione : Tim Burton e Viktoria Frances. L’abito nero è stata la sua prima impronta espressiva. In questo vede la

donna che vuole essere una donna rivoluzionaria e solitaria in contrasto con tutto ciò che la circonda . Una donna che cammina con le proprie gambe, e che grida nel suo silenzio un’immensa voglia di espressività e di sentimento, lo stesso sentimento che questa ragazza prova con l’ago,

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Le emozioni

Come affrontare le emozioni negative e non farci travolgere da esse.

gnuno di noi, prova, nella vita di tutti i giorni, molte emozioni, a volte positive ma spesso negative che ci danno sofferenza. Sarebbe bello riuscire ad avere soltanto sensazioni di tipo positivo, felicità e non tristezza, calma invece di rabbia, tranquillità e non più ansia? Sappiamo che non è possibile poiché ci sono tanti eventi ogni giorno che ci creano inevitabilmente

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emozioni negative. Almeno sarebbe bene provare ad accettare le emozioni negative e vivere senza farci travolgere da esse. Ma esaminiamo la questione e cerchiamo comprendere

stesso modo con cui sono venuti e non sono affatto una parte di noi che esiste per sempre. Possiamo creare un contesto mentale in cui le emozioni possono più venire fuori con “arroganza” senza la nostra volontà.

Riteniamo spesso che la causa di un’emozione sia negativa che positiva sia esclusivamente esterna (se qualcuno ci fa del male), ma la causa della relativa sofferenza è soltanto dentro di noi, risiede cioè nel modo che abbiamo nell’affrontare la situazione. Perciò è necessario creare una predisposizione mentale per cui le emozioni negative diventano solo una percezione della realtà nell’ambito di un sistema di tipo

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Cerchiamo innanzitutto di distinguere le emozioni positive da quelle negative. Se dovessimo fare un elenco di emozioni per entrambi i tipi, tra quelle positive inseriremmo calma, entusiasmo, serenità, coraggio, benessere, ecc. Tra le emozioni negative invece ci sarebbero ansia, paura, tristezza, rabbia, disagio, vergogna, e così via. Ma dobbiamo considerare che le emozioni negative sono in effetti delle emozioni funzionali, un campanello d’allarme che ci avvisa qualcosa che non va: dobbiamo reagire meglio, quindi, per non crearci ulteriori sofferenze. Sono negative in genere quelle emozioni per cui perdiamo il controllo, che ci danno sofferenza. Le emozioni sono solo impulsi elettro-chimici nel nostro cervello. Quando sentiamo un’emozione negativa è come se qualcun altro comandasse il nostro cervello e nascondesse la parte razionale che esiste in noi. Le ma sono una parte di noi che, se gestita in modo migliore, ci può rendere più semplice la vita. Come accennavo prima, le emozioni negative sono un campanello che ci consente di evitare pericoli: non vanno eliminate o evitate, ma solo “usate” in modo da non avere sofferenza. Per riuscire in questo intento dobbiamo innanzitutto imparare a riconoscerle, sia le emozioni positive che quelle negative. Dentro di noi c’è confusione a volte, c’è un indistinto affollarsi di emozioni e pensieri, a volte distruttivi a volte no, ma e non è facile distinguerli. Se li osserviamo con consapevolezza e con capacità nostra emozione. Se conosciamo con esattezza il nostro “nemico” da affrontare, risulta più semplice trovare il l’emozione in arrivo: noi in effetti non “siamo” paura, ma abbiamo “solo” paura; non siamo rabbia, proviamo ossessionati dall’emozione e ad alimentarla nella nostra mente. Dobbiamo provare ad avere la consapevolezza che tutti i pensieri negativi che si affollano nella mente in effetti sono impermanenti, cioè possono andare via nello stesso modo con cui sono venuti e non sono affatto una parte di noi che esiste per sempre.

Possiamo creare un contesto mentale in cui le emozioni possono più venire fuori con “arroganza” senza la nostra volontà. Riteniamo spesso che la causa di un’emozione sia negativa che positiva sia esclusivamente esterna (se qualcuno ci fa del male), ma la causa della relativa sofferenza è soltanto dentro di noi, risiede cioè nel modo che abbiamo nell’affrontare la situazione. Perciò è necessario creare una predisposizione mentale per cui le emozioni negative diventano solo una percezione della realtà nell’ambito di un sistema di tipo biologico progettato solo per la sopravvivenza. Quando ci arriva un’emozione negativa, cerchiamo di porre una certa distanza e limitarci alla sola osservazione per non restare coinvolti. Per fare ciò occorre forza di volontà ma soprattutto energia e dobbiamo vivere con consapevolezza tutte le situazioni senza lasciarci trascinare da loro. Quindi le emozioni negative non devono essere soffocate, anzi dobbiamo essere vigili e consapevoli. L’emozione negativa va solo “accettata” esclusivamente per ciò che è, perché rappresenta la parte di noi che deve essere integrata e resa innocua. Una pratica che ci aiuta in ciò è la meditazione, la quale rendere chiara la mente per poter riconoscere tutte le emozioni e ridurre il loro effetto negativo. Se la mente non è preda dell’attaccamento e dell’avversione possiamo avere consapevolezza amorevole e accettare ciò che sorge nella mente, senza evitarlo né farsi travolgere, solo accogliere. Occorre una costante pratica della meditazione per ogni giorno, il tempo vedrete che qualcosa inizierà a cambiare.

di Ariel JustRoma - Aprile 2014 - 111

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Christmas Party

per Fausto Brizzi

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oma. Indovina chi viene al Party? Questo è stato il titolo del Christmas Party che la Tiziana Rocca Comunicazione ha organizzato

Natale?” di Fausto Brizzi e che si è tenuto a dicembre nella bella location del Ducati Caffè di Yari Grosso nel da Raoul Bova, Claudia Gerini e Rosalia Porcaro. Durante la serata è stata ricreata l’atmosfera natalizia ottimo antipasto di mozzarella di bufala, affettati di vari tipi, entreè dello chef formato da bignè ripieno di mousse al prosciutto cotto, lasagne, risotto alla zucca, verdure grigliate, insalata, patate arrosto, frutta di stagione e per concludere la bellissima e grandissima a Natale”. La serata è stata anche un momento di incontro per scambiarsi gli auguri di Natale. Non sono mancati i volti noti del mondo del cinema e dello spettacolo che hanno omaggiato, con la loro Brizzi. Tra i confermati: Raoul Bova, Claudia Gerini, Rosalia Porcaro, Paolo Conticini, Sarah Maestri, Elisa Silvestrin, Fioretta Mari, Mario Zamma, Giuseppe Maggio, Paolo Genovese, Pamela Saino, Claudia Euridice Axen, Francesca Figus, Veronica Maya, Vittoria Schisano.Originalissimi i gadget che sono stati consegnati ai presenti durante la serata: Speedometer in acciaio ispirato alle ghiere dei più famosi orologi da polso e può vantare ideazione, sviluppo e produzione interamente Italiana. Crystal Couture, invece, ha realizzato per tutti gli ospiti presenti un originale portachiavi rosso in Swarovski a forma di calza della Befana portafortuna. Un dono che hanno davvero apprezzato tutti!

di Licia Gargiulo

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SCENARIO URBANO AL MACRO DI TESTACCIO PER IL VERNISSAGE DELL’ARTISTA ROBERTO BOSCO

(foto di Mauro Rosatelli e Michela De Nicola)

n cocktail a base pregiate selezioni di cioccolata e cantine laziali per il suggestivo vernissage dell’artista romano Roberto Bosco che ha inaugurato la personale dal titolo MACRO, Museo d’Arte Contemporanea Roma L’esposizione, a cura di Tommaso Strinati, presenta, insieme a 6 lavori editi, una settantina di opere inedite, tra cui una ventina di trittici e altri lavori su tela di grandi dimensioni pensati appositamente per lo spazio del Museo, che fanno parte del progetto che porta il nome della mostra - “OLTRE CONFINE” - iniziato dall’artista nel 2012 con le applaudite esposizioni

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al Today Art Museum a Pechino e alla Georgia Berlin Galerie a Berlino. “Lo scenario urbano e l’umanità che lo vive” – ha spiegato agli ospiti il curatore – “costituiscono il rouge che lega le opere recenti di Roberto Bosco; è cinema, dalla poesia, dalla musica, dalla letteratura, ed sé, un ripercorrere strade e temi che hanno segnato tanta parte dell’arte del Novecento. Non c’è retorica nelle opere di Bosco, né un citazionismo che sembrerebbe a esse sotteso. L’umanità subito la forza del Quarto Stato di Pelizza da Volpedo,

anche tanto cinema neo realista degli anni Sessanta, confondersi nei tenui e pittorici chiaroscuri in bianco Carlo Di Palma a Peppino Rotunno. Bosco si concentra su una silente marea umana che non guarda mai negli occhi lo spettatore, sembra accettare uno stato di resa, di laconica indeterminatezza”. In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo edito dalla Casa Editrice Pandion, in cui sono contenuti , oltre alsaggio del curatore, testi critici di Paolo Levi, Claudio Strinati, Luca Misiano e Wang Duanting. Il con immagini delle opere in mostra. Al vernissage hanno partecipato numerosi ospiti chiamati a raccolta da Emilio Sturla Furnò che hanno applaudito l’artista e hanno colto l’occasione per

scambiarsi gli auguri per le prossime festività natalizi e hanno apprezzato anche la suggestiva performance di moda nei grandi spazi del padiglione del museo: tre indossatrici hanno interpretato le creazioni ispirate al tricolore del fashion desinger casertano Gianluca Mannara, le pellicce da sera di Roberto Cagnetta e i gioielli dal disegno antico in perle e pietre dure de “L’Imperatore di Capri”. Tra gli oltre trecento ospiti si potevano riconoscere il produttore dell’evento Anselmo Chizoniti, i principi Guglielmo Giovanelli Marconi e Alessio Ferrari Angelo-Comneno, il duca Luigi Catemario di Quadri, la baronessa Cetty Lombardi Satriani, il marchese Giuseppe Ferrajoli, i critici d’arte Francesca Barbi Marinetti e Claudio Strinati, gli onorevoli , Piero Meloni e Antonio Paris, Linda Batista, Adriana Russo, Beppe Convertini,Anthony Peth, la

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psicoterapeuta Irene Bozzi, il costumista Francesco Crivellini, Conny Caracciolo, Stefania Giacomini, gli artisti Paola Romano e Giulio Gorga, designer Giancarlo Mastinelli, gli editori Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno, Sabina Cuccaro, gli imprenditori Emilio Miele,Giorgio Mazzone, Carlo Bugherini, la scrittrice Paola Aspri, le cantanti performer Emy Persiani e Alina Chelaru, il regista Alessio Rupalti. “La forza delle opere dell’artista” – ha affermato Tommaso Strinati – “è il senso empatico che esse comunicano, il portare lo spettatore a voler entrare di più nella scena, esattamente come in un

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opere recenti di Bosco, e ciò determina dei forti scarti

consegue”. La direzione e produzione artistica dell’evento è a cura della SHOW EVENTI di Roma e della Associazione Culturale “OLTRE CONFINE”, i cui Art Director sono Leopoldo e Anselmo Chizoniti. Nel corso della mostra anche un angolo per l’arte del ri-uso con le creazioni di Ludovica Cirillo per By Ludo e uno spazio dedicato al sociale, con uno stand informativo delle attività di Telefono Azzurro.

Roberto Bosco nasce a Roma l’8 Luglio 1951. Giovanissimo parte per Parigi e inizia, tra tante giornate tra pittura e letteratura. E’ il 1968: la metropoli francese è l’epicentro della contestazione studentesca,

simbolo di un periodo pieno di sollecitazioni culturali e politiche. Qui Roberto Bosco muove i suoi primi passi e trascorre le sue giornate immerso nello studio e nell’approfondimento delle diverse tecniche compositive. Tornato in Italia collabora, come autore radiofonico, con la RAI per la quale scrive, nell’arco di

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venti anni, decine di radiodrammi, curandone, talvolta, la regia. Negli anni Settanta i suoi quadri vengono esposti con successo a Londra e a Parigi, mentre alcuni mercanti li acquistano per proporli a diverse gallerie del mondo.Negli anni Ottanta e Novanta soggiorna diverse volte a Parigi trovando un punto di riferimento nella galleria Man Art che vende le sue opere soprattutto ad americani e giapponesi. Sebbene

produce una serie di occasioni espositive culminate nel progetto â&#x20AC;&#x153;OLTRE CONFINEâ&#x20AC;&#x153;, che prevede tre mostre: alToday Art Museum di Pechino (2012), alla Georgia Berlin Galerie di Berlino (2013) e, prossimamente, al Brooklyn Museum di New York (2014).

e concettuale del periodo, Roberto Bosco continua la sua ricerca sul colore e sulle forme di ascendenza classica, rielaborando moduli espressivi e formali che ventesimo secolo. Lâ&#x20AC;&#x2122;incontro con Leopoldo Chizoniti

di Barbara Braghin

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