[ SUGGESTIONI ]
Matt Waldon – Oktober (Arkham Records – 2012) di Andrea Furlan
S
e non sapessimo che il patavino Matteo Baldon, in arte Matt Waldon, è italianissimo, po-
tremmo facilmente pensare che Oktober, la sua prima prova solista, sia opera di un musicista americano, che so, di Austin, TX, e non avremmo sbagliato di molto. Nella città della musica per antonomasia, almeno per quanto riguarda la miscela esplosiva generata dall’incrocio di folk, blues e country, ha ritrovato la sua patria ideale e ha avuto la soddisfazione di suonare al SXWX Festival, un traguardo importante nella sua carriera. Se per qualcuno nascere nella provincia italiana potrebbe essere un limite, non lo è stato certamente per Waldon che da sempre hacolti-
//////////////////////////////// Like a secret
vato un grande amore per la musica americana, amore ereditato dal padre, la cui precoce scom-
Dirty roads
parsa ha spinto il giovanissimo Matt ad imbrac-
I know
ciare la chitarra per sconfiggere il dolore e i suoi
Born to be alone
fantasmi. The Minigtown, il suo primo gruppo,
Oktober
nasce inizialmente come cover band dei Cardi-
Promises
nals di Ryan Adams, ma l’esigenza di comporre
Nasty mind
in completa autonomia la propria musica por-
Sad song
ta il nostro a pubblicare due album, cui segue
Can you feel the silence
un’intensa attività live, culminata nell’esibizione
Will
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insieme al Neil Casal, songwriter di chiara fama (Cardinals e Chris Robinson Brotherhood) e chitarrista sopraffino. Nel 2011 il tempo è maturo per fare tutto da solo: a marzo esce Amnesia un
JK | 45