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< Mirabilia 2012 ha dato inoltre visibilità ai diversi progetti europei di cui é partner (o con cui collabora): per il progetto Transmission erano presenti gli spettacoli Lapsus e Atempo Circ; per il progetto Jeunes Talents Cirque Europe erano in programma i Subliminati Corporation e la Compagnia My Laika; spettacoli frutto di bandi di creazione europei, poi programmati in importanti appuntamenti quali Avignone, il Theatre de la Villette di Parigi o il Grec di Barcellona.
Un altro progetto (Grundtvig) presente è stato Culture for Waterfront; tra i partner il Comune di Lisbona, la piattaforma European Intercult di Praga, la città di Ostenda, l’assessorato alla cultura di Vienna, il parlamento austriaco, ed altre importanti Istituzioni che si sono incontrate in convegno per parlare delle attività culturali possibili in aree fluviali, per avviare progettualità comuni con Mirabilia, l’amministrazione locale e provinciale. Lo spettacolo Felliniana, di Ondadurto Teatro, presentato al festival, è stato appunto prodotto all’interno di questo partenariato. Oggi sono tante le opportunità di supporto presenti a livello europeo per le giovani compagnie. Inserirsi nei circuiti internazionali e prepararsi con cura alla progettualità e alla partecipazione a bandi e progetti europei dovrebbe essere obbiettivo di molti. Per questo Mirabilia continua ad organizzare nei giorni del festival seminari e workshop rivolti a giovani artisti italiani. Come direttore artistico di Mirabilia ho avuto tantissime sorprese. Mi ha sorpreso, ad esempio, (e mi ha fatto infuriare!), scoprire che per lo spettacolo dei Subliminati era scattato il «bagarinaggio» a prezzo triplicato dei biglietti; a posteriori ciò però mi ha evidenziato che il pubblico coglie sempre di più il valore degli spettacoli che proponiamo. Piacevole sorpresa è arrivata da alcuni programmatori di Teatri stabili che sono rimasti letteralmente sconcertati dalla
costruzione drammaturgica e dall’innovazione di molti spettacoli in programma e pensano ora ad inserirli nelle loro programmazioni. La sorpresa più bella, calda e gratificante é stata quella di venire spesso abbracciato dal pubblico che, in piazza Castello dove negli orari di spettacolo ero responsabile della sicurezza, mi ringraziava… un pubblico bellissimo, straripante ed ebbro di gioia per aver scoperto un nuovo mondo teatrale intenso, attuale, sorprendente, vero ed emozionante.
Mirabilia Lapsus
www.cielapsus.com foto di Spictacle! Questa è la storia di amici che si sono incontrati più di 10 anni fa in una scuola di circo amatoriale a Lione. Appassionati alle arti circensi hanno poi tutti deciso di farne una professione. Alcuni hanno continuato la loro formazione presso la scuola di circo di Lomme, altri al Lidò a Tolouse. Dopo essere entrati in diverse compagnie (collettivo AOC, Tango Sumo, Les Têtes en l’air…), hanno realizzato il loro sogno da adolescenti e finiscono nel 2010 per fondare la Cie Lapsus. Il progetto di un collettivo è stato essenziale nel loro approccio. All’origine del progetto c’era la voglia di lavorare insieme, e solo di conseguenza quella di individuare un soggetto di creazione. La complicità artistica si basava in parte sul desiderio di giocare insieme, nel senso ampio del termine, e in secondo luogo sulla volontà di
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difendere ciò che il circo tramanda in termini di tecnica. Convinti che la tecnica sia fine a se stessa e non solo uno strumento al servizio della scrittura artistica, difendono l’idea di un circo che sia il teatro del virtuosismo. Ben presto, il collettivo entra nel progetto Trans-mission, dispositivo europeo per il sostegno alla creazione. Lo spettacolo “Six pieds sur Terre“ viene realizzato grazie a residenze in Spagna, Belgio, Francia e Italia, con il sostegno di: La Central del Circ, Espace Catastrophe, La Grainerie, Zelig e il festival Mirabilia. Durante il processo di progettazione, il collettivo sceglie di circondarsi di una scenografia originale: 300 mattoncini di legno e migliaia di gusci d’uovo. Oggetti che simbolizzano al tempo stesso forza e fragilità, oggetti di uso comune che
diventano elementi di gioco ed elementi scenografici. “Six pieds sur Terre” è uno spettacolo leggero e semplice, giocoso e gioioso, in cui disordine e derisione si mescolano sapientemente. Gli artisti inventano continuamente nuovi
spazi, nuovi terreni di gioco. Solidali e giocosi, si riscoprono con l’ossessione di costruire e il piacere di destrutturare. Sei paia di piedi complici che, con finezza e derisione, re-incantano un mondo che è, in ultima analisi, il loro.