ACCADEMIA MATERIA VIVA
foto di Marco Bellucci
accademiamateriaviva.it
di Roberta Castelluzzo direzione artistica
1 Impatto
Sia i corsi amatoriali che i corsi professionali sono stati bruscamente interrotti l’8 marzo. Di colpo nessun allievo ha potuto più entrare in teatro. Il nostro lavoro, molto fisico e fatto di relazioni e scambi, è stato congelato facendo perdere di fatto una parte importantissima della didattica per il lavoro del gruppo professionale e una attività importante per tutti i ragazzi dei corsi amatoriali di aerea, giocoleria, teatro e palo cinese. La perdita è stata enorme da tanti punti di vista, non solo economico per noi come organizzazione, ma anche didattico ed emotivo.
2 Resistenza&Resilienza
Abbiamo continuato a tenere vivo il fermento creativo dando stimoli continui al gruppo professionale e creando attraverso piattaforme specifiche classi virtuali in modo da poter dare loro quanti più contenuti possibili a distanza, sia con lezioni in diretta, sia con contenuti registrati. Queste proposte sono state fatte azzerando completamente ogni forma di scambio economico e focalizzandoci sulla sola necessità di mantenere l’allenamento fisico, la ricerca creativa e dare al gruppo degli stimoli emotivi per minimizzare il peso della distanza ed il senso di spaesamento. Allo stesso modo e per gli stessi motivi, ciascun insegnante dei corsi amatoriali, ha mantenuto una cadenza di appuntamento identica a quella prevista nel corso ordinario dell’anno, modulando il programma e trasformandolo là dove l’impossibilità di utilizzare ad esempio strumenti aerei imponga di trasformare la proposta didattica in forme di allenamento a terra che si-
mulino problematicità o attivazioni di equivalenti gruppi muscolari. Questo impegno costante ci ha permesso di conservare un dialogo giornaliero con gli allievi dandoci un senso di appoggio reciproco e di “consolazione” nei momenti più pesanti di scoraggiamento.
3 Opportunità
Non è affatto facile organizzare un futuro non avendo nessuna certezza su tempi e modi possibili. Cerchiamo di trasformare questo tempo in opportunità pianificando i progetti futuri, che siano spettacoli, video. Siamo molto disorientati perché tutto ciò che facciamo prevede un lavoro di gruppo, un lavoro con oggetti e strumenti, un’assistenza fisica al movimento. Man mano che si “libereranno” opportunità di muoverci ed incontrarci, riprenderemo a farlo e stiamo pianificando un prossimo anno accademico di grande eccellenza, con proposte didattiche serrate e molto stimolanti per poter compensare quanto abbiamo perso negli ultimi mesi, per poter ospitare tutti gli insegnanti che sarebbero dovuti essere ospiti di questa fine anno. Sicuramente il prossimo anno accademico sarà per iperattivi!
4 SOS
In questo momento sarebbero necessarie sia forme si supporto economico per il mantenimento della struttura (la nostra sede è in un teatro e le spese vive sono le stesse anche a teatro chiuso!) ma sarebbe necessario anche una forma di incentivo per il riavvio dell’attività con forme ad esempio di contributo per poter dare agli allievi del corso professionale borse di studio per il prossimo anno, perché il mo-
27JUGGLINGMAGAZINE
2020 NUMERO87GIUGNO
mento economicamente è difficile anche per loro e dovrebbero essere sostenuti nella loro volontà di studio. Sostenuti da chi? In un mondo migliore lo stato dovrebbe farsi carico di questo, neanche a dirlo, ma abbandonando le utopie sarebbe auspicabile che anche entri privati, fondazioni o sponsor possano investire nella formazione. Utopia!
5 Aneddoti
La cosa migliore: la vicinanza e l’affetto degli allievi, il sostegno con donazioni, il sostegno emotivo continuo come si fa in una famiglia. Non mi riferisco solo al gruppo professionale che essendo più piccolo è anche in qualche modo il più “protetto” ma mi riferisco in particolare agli allievi dei corsi amatoriali che sin dal primo giorno hanno deciso di prendersi cura di noi insegnanti come se improvvisamente tutto l’amore ricevuto a lezione fosse pronto per essere restituito. Non ci hanno mai lasciato da sole ed anno trovato ogni modo per essere di supporto. È un’emozione impagabile sentire questa rete a sostenerci. La cosa peggiore: non poter stare in aria! E qui non ho null’altro da dire, è una sensazione che non si può spiegare, è una sensazione molto fisica, simile a un dolore lento.
6 IN PRIVATO
Tutto è diventato vita privata, perché ogni cosa innesca meccanismi di riflessione e milioni di domande. Sopra a ogni altra la sensazione dell’impotenza e dello spaesamento e una grande, grandissima determinazione per non far sfuggire le cose belle come acqua tra le dita.