Juggling Magazine #87 - june 2020

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Gran Galà du Cirque foto di Gabriele Tomè

CIRCO E DINTORNI circoedintorni.it

1 Impatto 2 Resistenza&Resilienza 3 Opportunità di Nicola Campostori project manager Circo e dintorni agisce prevalentemente in quattro settori: diffusione della cultura circense, produzione di show, realizzazione di eventi e collaborazione con parchi di divertimento. In tutti questi ambiti l’emergenza coronavirus ha comportato annullamenti e rimandi di diverse attività, oltre a nuove sfide da fronteggiare. Per quanto riguarda Open Circus, progetto di audience development sostenuto dal MiBACT, i corsi di circo della scuola Karakasa e le conferenze programmate sono state sostituite da lezioni online, dirette Facebook, tavole rotonde virtuali. Tra le molte iniziative realizzate, lo streaming di Una Notte per Moira, show tributo a Moira Orfei, e la pubblicazione sul canale Youtube dell’Associazione Ateatro dello speech che il nostro direttore artistico Alessandro Serena avrebbe dovuto tenere alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Serena ha anche partecipato (con David Larible, Andrea Togni, Valeria Valeriu e Livio Togni) a Racconti in tempo di peste, serie di Sergio Maifredi e Corrado d’Elia che ha coinvolto artisti quali Paolo Rossi, Tullio Solenghi e Giuseppe Cederna in letture e riflessioni sull’emergenza e sui possibili scenari futuri. È stato sospeso Youth Acrobata World, percorso formativo di imprenditoria dello spettacolo sostenuto dal programma Erasmus+ della Commissione Europea avviato in collaborazione con l’Università IULM coinvolgendo artisti italiani, kenyani e colombiani. Sul fronte del teatro-circo, il coronavirus ha cancellato le sei date finali del tour invernale dei Black Blues Brothers, appena tornati da un mese all’Adelaide Fringe Festival in Australia, dove il loro show è stato scelto dal giornale The Advertiser come miglior spettacolo di circo. Soprattutto, ha bloccato la ricca tournée estiva, composta da due formazioni per coprire le numero-

sissime richieste in Italia e all’estero, che sarebbe culminata con il Festival di Anversa e, per il secondo anno consecutivo, il Fringe di Edimburgo. Diverse le manifestazioni rinviate, tra le quali la seconda edizione del Festival Open Circus a San Donà di Piave (che avrebbe ospitato Arturo Brachetti) e la terza edizione di Con la testa all’insù a Lecco. Sembra proprio che anche il Gran Gala du Cirque di Funambolika, classico appuntamento di luglio a Pescara, dovrà aspettare. Attualmente Circo e dintorni sta riprogrammando le tournée e gli eventi rimandati, un lavoro continuo di contatto con teatri, comuni e realtà coinvolte. Quest’anno alcuni parchi di divertimento non apriranno, altri ci proveranno tra qualche tempo. Ciò implica non solo il mancato ingaggio dei nostri artisti ma anche problematiche di tipo logistico. Il caos che ha travolto i viaggi in Italia e all’estero ha bloccato quattro nostri performer kenyani a Bergamo. Una situazione simile è stata affrontata per quattro artisti italiani al Circo Nikulin di Mosca, impossibilitati sia a lavorare che a tornare in patria. Di solito in estate, tra tournée, eventi e parchi di divertimento, Circo e Dintorni ha all’attivo una sessantina di impiegati; ora invece è rimasto operativo “solo” lo staff di base, dieci collaboratori a tempo indeterminato. È stata attivata la cassa integrazione parziale; in attesa che arrivino i fondi l’azienda sta anticipando gli stipendi. Si prova, giocoforza, a cogliere qualche opportunità da questa inedita situazione. Oltre all’aggiornamento del materiale informativo (dossier, video, siti), vengono sviluppate riflessioni sul nostro modello gestionale (cosa possiamo migliorare, quali sono i punti di forza) e un’attenzione maggiore alle attività online. Serena partecipa ai tavoli di discussione delle associazioni di categoria (ACCI, ANAP, ENC) che propongono spunti per affrontare la crisi e tengono unite le varie realtà circensi italiane. Si fa progettualità a lungo termine, lavorando su nuove produzioni, nuove idee, nuovi obiettivi. È il momento di guardare lontano, osando pensare in grande, per un rilancio che si auspica essere il più vicino possibile. È difficile dire cosa riserva il futuro. Ovviamente dipenderà anche dall’evoluzione della pandemia e dalla reazione del mondo e dei singoli stati. Circo e Dintorni è una compagnia solida, che realizza circa 200 repliche all’anno e migliaia di show nei parchi divertimento, facendo progetti di inclusione sociale e lavorando con artisti di tutto il mondo, con quello spirito comunitario che ha sempre caratterizzato il circo. La speranza è di poter rincontrare presto il pubblico con tutte le nostre iniziative.

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2020 NUMERO87GIUGNO


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