Juggling Magazine #87 - june 2020

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1 Impatto 2 Resistenza&Resilienza 3 Opportunità 4 SOS 5 Aneddoti 6 IN PRIVATO

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gennaio 2020. Dopo ventiquattro ore di nave, io e la mia famiglia arriviamo in Sicilia. Ci accoglie una compagnia di diciotto artisti, con uno chapiteau nero e giallo di 36 metri con 900 posti a sedere. Lo spettacolo è fresco e dinamico, il Paranormal Circus, “la paura non è mai stata così divertente”. La tournée siciliana va alla grande. Palermo,Trapani, e poi Catania, un pubblico stupendo che risponde con standing ovation.

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marzo 2020. Un decreto ministeriale dichiara l'emergenza sanitaria ed interrompe gli spettacoli. Un ottimo contratto, con termine a maggio, svanisce nel nulla, mentre i festival in programma a giugno misterdavid.it restano bloccati. Dopo poco, iniziano anche a saltare gli eventi previsti per settembre ed ottobre 2020. Diciamo che l'incertezza non è mai stata così sicura. Che fare? Dove andare? Come comportarci? Riunione di famiglia: io suggerisco di rimanere ancora un po' in Sicilia e capire come si svilupperà l'emergenza, ma i miei figli mi convincono a seguire il grande carrozzone del circo. Bisogna fare in fretta. Nel giro di un’ora prepariamo tutto, e insieme ad altri trentacinque mezzi, tra abitazioni e bilici, attraversiamo lo Stretto di Messina. Il tramonto è mozzafiato, ma l'incertezza sul futuro preoccupa un po' tutti. Il direttore del circo affitta un terreno tra Saline Joniche e Melito Porto Salvo, a 20 km da Reggio Calabria. Arriviamo con il buio, ci addormentiamo senza neanche capire bene dove siamo finiti. Ci svegliamo la mattina in un mondo nuovo. Gli abitanti di Saline Joniche inizialmente sono diffidenti, vedere arrivare così tanta gente nel piccolo paesino crea un po' di panico. Il mare è vicino ed è bellissimo. Pensavamo di essere in una zona tranquilla, ma dopo solo tre giorni chiudono i paesi vicini per l'insorgenza di due focolai. Siamo completamente isolati. Trascorriamo le giornate all'interno del nostro spazio. La gente del posto, che nel frattempo ha imparato a conoscerci, ci prende a cuore e ci supporta con ogni mezzo. Il fatto di non essere soli e di vivere all'aria aperta, ci aiuta ad affrontare questa situazione con spensieratezza.

La quarantena ci ha anche regalato il primo numero di passing di clave di famiglia, e il primo flash di sette palline del figlio più grande. Si ha più tempo, tutto è rallentato. Era un sacco di tempo che non mi soffermavo a guardare i fiori che sbocciano sui prati e i frutti che maturano sugli alberi. La Calabria, la mia terra di origine, è meravigliosa. La sera si passeggia verso la montagna in attesa del tramonto sull'Etna. Il dopocena è il momento più difficile, ci manca l'adrenalina della pista, il contatto e il calore del pubblico. Cerchiamo di non fermare la fantasia, ascoltiamo musica, pensiamo a come migliorare il nostro spettacolo, proviamo a far partire nuovi progetti. Ho deciso di raccogliere le storie più bizzarre di chi ha trascorso questi giorni con noi e di creare un libro di fumetti sulla gente del circo durante il lockdown. Siamo fermi, e per noi è veramente strano, in attesa che diano il via per ripartire, per rimettersi in viaggio e in gioco. Il lavoro ci manca, ma a differenza del primo periodo in cui pensavo solo a quello, ora mi rendo conto che sia stato giusto fermare tutto, salvare più vite umane possibili, risolvere questo problema, per poi ripartire più forti di prima. Cerco di non preoccuparmi per il futuro. Mi sono esibito in grandi circhi, teatri, programmi televisivi, ma artisticamente sono nato in piazza venticinque anni fa. La strada mi ha insegnato a trovare sempre nuove soluzioni e spazi dove esibirmi. Mi concentro sul presente e non su quello che ho perso. La vita è oggi, un palco è ovunque, su una pista e dentro un teatro, ma anche in una piazza o in un cortile, in un ristorante o in un parco. Penso che la gente abbia bisogno di provare emozioni e di condividerle. Prima o poi torneremo ad abbracciarci e a gioire delle urla e degli applausi del nostro pubblico. Lo dico con affetto, aspettando il prossimo spettacolo.

MISTER DAVID & THE FAMILY DEM

Siamo una quarantina di persone, artisti, circensi storici, operai, anziani e bambini, dai sei mesi ai novant’anni. Una decina di famiglie che ogni giorno cercano di allontanare i pensieri negativi, occupando la giornata in modo creativo. Come punto di ritrovo abbiamo un piccolo tendone da circo montato nel centro del terreno. C'è chi pittura i propri mezzi, chi salda per costruire nuovi attrezzi da portare in pista, chi fa ginnastica, e chi, come noi, si allena.

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2020 NUMERO87GIUGNO


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