foto di Ben Hopper
8/20 MARZO, BRUXELLES (BELGIO) http://catastrophe.be/ http://cirk.be/creation/agendas/Festival-UP
FESTIVAL UP intervista di A.R. a Catherine Magis direttrice artistica Vengo da Montreal e prima di fondare Espace Catastrophe avevo fondato la Compagnie Catastophe, una compagnia di circo, privilegiando la direzione dello scambio. La prima grande produzione nel ‘95 era uno
scambio tra 60 artisti dell’est e artisti di circo, seguita da scambi tra musicisti di rock and roll e artisti di circo, poi acrobati e piccoli show per le strade, artisti visual, fino ad arrivare a Complicitè, un progetto con la diversa-
bilità che ha richiesto anni di lavoro, e alle parate in strada con la Bande de Z’OuFs. Nasco come artista, e ho sempre vissuto il circo come passione, oltre che come lavoro, per dare il mio contributo a cambiare il
mondo. E quando ho smesso di farlo come artista ho continuato a farlo come direttrice dell’Espace Catastrophe. Per questo sono sempre presente sul palco prima di ogni spettacolo ad accogliere il pubblico e rac-
BETES DE FOIRE
www.betesdefoire-petittheatredegestes.com Laurent Cabrol & Elsa de Witte
foto di Lionel Pesque
Per 20 anni, abbiamo creato, montato e messo in scena spettacoli di circo, teatro, marionette e danza con grandi compagnie, allestimenti, costumi, chapiteau e caravan. L’itineranza per noi è preziosa, ci piace piantare in nostro universo in un contesto urbano, stabilirci in una piazza per un lasso di tempo e lasciare una traccia nella gente del quartiere. Per questa ragione abbiamo scelto di essere minimalisti; due persone e il “bagaglio” che trasportano: uno chapiteau di 11 mt di diametro, semplice e carino, una gradinata che accoglie un centinaio di persone, una piccola pista circolare in un ambiente pulito e stimolante. Un vero circo dalle proporzioni ridotte. Una cupola di tessuto plissettato. In fondo alla scena una scala di 5 gradini con sipario di velluto blu. Su entrambi i lati un laboratorio. Una macchina per cucire, mensole, cassettiere. Un armadio, cappelli, rotoli di stoffa. Uno strumento musicale, un manichino, un vecchio paio di stivali. Tanti materiali che servono per i numeri e per la costruzione dei nostri personaggi. www.jugglingmagazine.it
Infine, in prima linea, una piccola pista rotonda, teatro delle nostre emozioni. L’illuminazione è semplice e ingegnosa, e sostiene con calore e privacy la pista e l’arredamento. I materiali utilizzati sono diversi ed essenzialmente riclicati: pelle, velluto, metallo arrugginito, motori, abiti usati, bobine, coperte, rivetti, legno, ma