


• Le specie autoctone sono tutte quelle che si sono originate ed evolute nel territorio in cui si trovano.
• Qualsiasi specie vivente portata
dall’uomo, intenzionalmente o accidentalmente, fuori dall’area di origine naturale.
• Più di 3000 specie aliene in Italia.
• Alcune sono utili… altre meno!
• Specie aliene che hanno effetti negativi sull’ambiente e sulla biodiversità.
• Una delle maggiori minacce alla biodiversità!
• Possono entrare in competizione diretta con le specie autoctone o modificare le dinamiche ecologiche alterando i servizi ecosistemici.
• Posso arrecare gravi danni all’economia impattando l’agricoltura, la salute umana e la sicurezza alimentare
• Acquacoltura
• Commercio di animali d’affezione
• Orticultura
• Trasporto accidentale
• Originario del Nord America
• Prima introduzione in Italia: in Piemonte a metà del ‘900
• Impatti: scortecciamento di alberi, riduzione produzione nocciole, predazione di uova e nidiacei di uccelli
• In competizione con lo scoiattolo comune europeo (per il territorio e lo sfruttamento delle risorse). Può trasmettere parassiti allo scoiattolo rosso. Aumento livelli di stress.
• Evitare di dargli da mangiare nei parchi!!!
• Dagli anni 70 sul mercato dei pet italiani (neonati)
• Animali abbandonati dalle famiglie nell’ambiente già dalla fine degli anni 70
• Neonati 5-6 cm → grandi dimensioni quando crescono (a 3 anni 15-20 cm)
• Dal 1996 dichiarata specie invasiva e proibito il commercio
• Grande capacità di adattamento
• Supera bene mesi invernali (grazie al cambiamento climatico)
• Competizione con testuggine palustre europea
• Originario della Cina
• Fu introdotto in Europa già nel XVIII secolo come pianta ornamentale. Dai giardini ed orti botanici si è diffuso spontaneamente nell’ambiente
• La formazione di compagini dense e chiuse soppianta completamente la vegetazione autoctona originaria.
• Gli apparati radicali provocano danni ad infrastrutture (opere murarie ed asfalto).
• Secerne tossine nel terreno
• Introduzioni fin dalla metà dell’800 (anche accidentali)
• Proveniente dal Nord America
• Competizione con gambero di fiume italiano (in via di estinzione)
• Portatore di un fungo (la peste del gambero), malattia a cui gambero rosso è immune ma può sterminare gambero di fiume italiano
• Originaria del Sud America
• Importata in Italia per la sua pelliccia intorno al 1930
• Consumo elevato della vegetazione autoctona delle zone umide
• Impatto sugli uccelli che nidificano nei canneti: disturbano la nidificazione e rompono o fanno affondare le uova
• Abitudine di scavare i cunicoli nel terreno degli argini con la conseguente infiltrazione di acqua. Ciò ne compromette la stabilità, causando degli smottamenti più o meno gravi e rotture.
• Può trasmettere parassiti a equini e bovini
CHE COSA SI PUÒ FARE?
• Prevenzione: prevenire ingresso di specie alloctone. Il vettore principale di diffusione è l’uomo!
• Specie vegetali esotiche introdotte come specie ornamentali o per l’agricoltura o per la silvicoltura → scelte informate di acquisto e di vendita. Importante non piantare specie pericolose.
DI COMPORTAMENTO DEL FLOROVIVAISMO
• Incoraggiare l’adozione di buone pratiche da parte delle aziende florovivaistiche, dei commercianti e dei professionisti del settore e di:
• aumentare la consapevolezza dei professionisti;
• prevenire la diffusione delle specie esotiche invasive già presenti in Europa;
• prevenire l’introduzione di nuove specie esotiche potenzialmente invasive.
• Il codice è volontario.
• Adottare buone pratiche di etichettatura
• Rendere disponibili alternative alle specie ornamentali invasive
• Prestare attenzione allo smaltimento dei rifiuti contenenti parti vegetali, delle rimanenze delle coltivazioni e degli imballaggi.
• Evitare l’utilizzo di specie vegetali invasive o potenzialmente invasive nelle piantumazioni in aree pubbliche.