Specie esotiche invasive

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SPECIE ESOTICHE INVASIVE

2024

COSA HANNO IN COMUNE?

SPECIE AUTOCTONE

• Le specie autoctone sono tutte quelle che si sono originate ed evolute nel territorio in cui si trovano.

SPECIE ALIENE O ALLOCTONE O

ESOTICHE

• Qualsiasi specie vivente portata

dall’uomo, intenzionalmente o accidentalmente, fuori dall’area di origine naturale.

• Più di 3000 specie aliene in Italia.

• Alcune sono utili… altre meno!

SPECIE ALIENE INVASIVE

• Specie aliene che hanno effetti negativi sull’ambiente e sulla biodiversità.

• Una delle maggiori minacce alla biodiversità!

• Possono entrare in competizione diretta con le specie autoctone o modificare le dinamiche ecologiche alterando i servizi ecosistemici.

• Posso arrecare gravi danni all’economia impattando l’agricoltura, la salute umana e la sicurezza alimentare

COME?

VOLONTARIAMENTE

• Acquacoltura

• Commercio di animali d’affezione

• Orticultura

INVOLONTARIAMENTE

• Trasporto accidentale

SCOIATTOLO GRIGIO

SCOIATTOLO EUROPEO

SCOIATTOLO GRIGIO

• Originario del Nord America

• Prima introduzione in Italia: in Piemonte a metà del ‘900

• Impatti: scortecciamento di alberi, riduzione produzione nocciole, predazione di uova e nidiacei di uccelli

• In competizione con lo scoiattolo comune europeo (per il territorio e lo sfruttamento delle risorse). Può trasmettere parassiti allo scoiattolo rosso. Aumento livelli di stress.

• Evitare di dargli da mangiare nei parchi!!!

TESTUGGINE PALUSTRE AMERICANA TESTUGGINE PALUSTRE EUROPEA

TESTUGGINE PALUSTRE

AMERICANA

• Dagli anni 70 sul mercato dei pet italiani (neonati)

• Animali abbandonati dalle famiglie nell’ambiente già dalla fine degli anni 70

• Neonati 5-6 cm → grandi dimensioni quando crescono (a 3 anni 15-20 cm)

• Dal 1996 dichiarata specie invasiva e proibito il commercio

• Grande capacità di adattamento

• Supera bene mesi invernali (grazie al cambiamento climatico)

• Competizione con testuggine palustre europea

AILANTO

• Originario della Cina

• Fu introdotto in Europa già nel XVIII secolo come pianta ornamentale. Dai giardini ed orti botanici si è diffuso spontaneamente nell’ambiente

• La formazione di compagini dense e chiuse soppianta completamente la vegetazione autoctona originaria.

• Gli apparati radicali provocano danni ad infrastrutture (opere murarie ed asfalto).

• Secerne tossine nel terreno

GAMBERO DI FIUME EUROPEO

GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA

GAMBERO ROSSO DELLA LOUISIANA

• Introduzioni fin dalla metà dell’800 (anche accidentali)

• Proveniente dal Nord America

• Competizione con gambero di fiume italiano (in via di estinzione)

• Portatore di un fungo (la peste del gambero), malattia a cui gambero rosso è immune ma può sterminare gambero di fiume italiano

CASTORO EUROPEO NUTRIA

NUTRIA

• Originaria del Sud America

• Importata in Italia per la sua pelliccia intorno al 1930

• Consumo elevato della vegetazione autoctona delle zone umide

• Impatto sugli uccelli che nidificano nei canneti: disturbano la nidificazione e rompono o fanno affondare le uova

• Abitudine di scavare i cunicoli nel terreno degli argini con la conseguente infiltrazione di acqua. Ciò ne compromette la stabilità, causando degli smottamenti più o meno gravi e rotture.

• Può trasmettere parassiti a equini e bovini

CHE COSA SI PUÒ FARE?

• Prevenzione: prevenire ingresso di specie alloctone. Il vettore principale di diffusione è l’uomo!

• Specie vegetali esotiche introdotte come specie ornamentali o per l’agricoltura o per la silvicoltura → scelte informate di acquisto e di vendita. Importante non piantare specie pericolose.

CODICE

DI COMPORTAMENTO DEL FLOROVIVAISMO

• Incoraggiare l’adozione di buone pratiche da parte delle aziende florovivaistiche, dei commercianti e dei professionisti del settore e di:

• aumentare la consapevolezza dei professionisti;

• prevenire la diffusione delle specie esotiche invasive già presenti in Europa;

• prevenire l’introduzione di nuove specie esotiche potenzialmente invasive.

• Il codice è volontario.

• Adottare buone pratiche di etichettatura

• Rendere disponibili alternative alle specie ornamentali invasive

Verga d’oro del Canada Antemide arvense Camomilla dei tintori Senecione serpeggiante

• Prestare attenzione allo smaltimento dei rifiuti contenenti parti vegetali, delle rimanenze delle coltivazioni e degli imballaggi.

• Evitare l’utilizzo di specie vegetali invasive o potenzialmente invasive nelle piantumazioni in aree pubbliche.

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