mobilita' sostenibile: la parola ad aci iNFormatica - Daniele Bettarelli
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Lo status quo
Mobilità sostenibile: la parola ad ACI INFORMATICA servizi
L
Daniele Bettarelli
a “mobilità sostenibile” (libera, fluida, sicura, informata) delle persone e delle merci è fondamentale sia per la libertà e qualità della vita dei cittadini, sia per lo sviluppo dell’economia del Paese, con ricadute importanti sul PIL. È però condizionata da tre elementi infrastrutturali fondamentali:
1. strade, ferrovie, porti ed aeroporti devono essere dimensionati e strutturati in logica di intermodalità, in modo da soddisfare la domanda di trasporto;
2. adeguati punti di scambio devono permettere di passare da una rete di trasporto all’altra (p.es. stazioni ferroviarie dell’alta velocità situate presso gli aeroporti, grandi parcheggi nelle periferie delle città presso i capolinea delle metropolitane,..), agevolando la ridistribuzione della domanda; 3. i sistemi ICT devono essere utilizzati diffusamente per monitorare e controllare mezzi ed infrastrutture ed un’adeguata capacità elaborativa deve permettere di processare la grande mole di dati così raccolti, per garantire il controllo ai gestori ed informazioni
Un pilastro fondamentale della mission dell’ACI, l’Automobile Club d’Italia, è la promozione della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale attraverso varie iniziative quali, per esempio, la realizzazione di studi e ricerche sulla mobilità e la sicurezza, la promozione e lo sviluppo di centri di guida sicura, lo sviluppo di un modello di formazione per le scuole guida, sempre finalizzati in modo pratico ed etico ad una cultura consapevole della mobilità, lo studio, la sperimentazione e la produzione di servizi di infomobilità. Questi ultimi costituiscono un elemento di grande interesse e importanza: i cittadini italiani trascorrono mediamente 65 minuti della loro giornata in mobilità, tempo che negli anni si sta accrescendo con continuità insieme ai consumi energetici, l’inquinamento e l’incidentalità. Informare i cittadini su come ridurre i tempi di spostamento può contribuire significativamente a ridurre consumi, inquinamento ed incidentalità, rispondendo ad alcune semplici domande: ■ Quale strada mi conviene fare oggi per andare in ufficio o per tornare a casa? ■ Ora che sono bloccato nel traffico, quale percorso è più utile fare? ■ A che ora passa l’autobus? ■ Qual è la migliore combinazione di mezzi pubblici per raggiungere un dato posto? La larga diffusione ed il costo accessibile delle tecnologie telematiche permette di contribuire significativamente a rispondere a tali domande già oggi:
■ i gestori delle strade (Autostrade, ANAS,..) hanno cablato le strade con sensori per la rilevazione delle velocità e il conteggio dei veicoli, oltre che con sensori e telecamere per la sicurezza e la gestione; ■ le municipalità stanno sempre più assumendo simili iniziative, controllando accessi, incroci, gestione intelligente semafori e stanno tracciando i mezzi del servizio pubblico; ■ i produttori di auto stanno realizzando le nuove vetture dotate di una scatola nera (dati di funzionamento vettura e localizzazione visibile e trasferibile “on line”) e diversi produttori delle stesse propongono soluzioni da montare in after market; ■ le reti degli operatori di cellulari dispongono di un’enorme quantità di informazioni in tempo reale riguardo agli spostamenti dei telefoni e gli operatori stessi o società specializzate (Airsage, Cellint, Decell, Itis, Holdings, V-Traffic, Tom Tom) hanno sviluppato sofisticati sistemi di ricerca operativa che possono trasformare tali dati in informazioni di traffico; ■ le Forze di Polizia i Carabinieri, la protezione civile,., hanno sale operative che raccolgono informazioni significative per la mobilità; ■ ci sono anche iniziative per la raccolta di informazioni generare dagli utenti (a cura di Waze, ADAC,..). Ciascuna delle fonti di dati appena elencate ha dei pregi e dei difetti su cui gli operatori dell’infomobilità spesso discutono, esaltando quelle di cui dispongono. In realtà nessuna fonte può essere usata singolarmente, ma il valore di tutti questi dati si accresce significativamente con la loro integrazione.
tempestive (on line) agli utilizzatori. Oggi un passo importante da compiere per il miglioramento della mobilità è nell’ambito
Figura 1 - tempo medio trascorso in automobile. (Fonte: istituto superiore Formazione e ricerca per i trasporti)
dell’ICT, anche perché la difficoltà nell’implementazione non risiede nell’impegno economico (problema decisamente più rilevante nel contesto delle infrastrutture pesanti), visto che le tecnologie sono divenute quasi una commodity, ma nella capacità e nella volontà di disegnare ed implementare architetture, soluzioni e standard condivisi.
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Notiziario tecNico telecom italia - anno19 NumeroDUe2010
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