Ldp 4 2016

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APPROFONDIMENTO

La fotografia

Libertá di Parola 4/2016 ——

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo. (Voltaire)

Sonorità reggae made in Pordenone Dai "Mellow Mood" ai "Catch a Fyah" ai "Wicked Dub Division" di Cristina Colautti La sua storia di musicista è cominciata a inizio anni ’90 a Pordenone, dove è nato e vive. Lui, Paolo Baldini, appartiene alla generazione del post Great Complotto ed oggi è un affermato musicista e produttore discografico. La sua carriera è intrinsecamente intrecciata con la storia della musica reggae locale

e nazionale. Nato nel 1975, Baldini ha iniziato a studiare musica in giovane età: calato il suo interesse per il rock, ha cominciato ad interessarsi alla black music e al reggae. «In quegli anni – racconta il primo reggae al quale mi avvicinai era quello pieno di misture, in cui si cantava soprattutto nelle lingue dialettali

Con la fotografia si immortala per raccontare, per ammirare, per far riflettere o per informare. E' un'arte, quella del fotografo, dalle mille sfaccettature e che in provincia di Pordenone esprime nomi la cui fama ha varcato i confini nazionali, come Pierpaolo Mittica e Elio Ciol, ma non solo. Un mondo che ruota attorno al Craf di Spilimbergo, ma non solo. Come nasce una fotografia d'autore? Lo abbiamo chiesto ai protagonisti. a pagina 9

e in cui l’italiano era, nel panorama internazionale, una lingua etnica». In Italia erano gli anni dei “Pitura Freska” e dei “99 Posse”; a Pordenone dei “Positive man”. Nel 2000 per Baldini iniziò l’avventura targata “B.R. Stylers” «la band – dice - con la quale ho condiviso gli inizi della mia carriera e con la quale realizzavamo un reggae orientato a gusti più inglesi, con sonorità minori, un approccio più street e meno caraibico, che si affermava e distingueva anche per un carattere meno conformista a livello scenografico». Proprio con i “B.R. Stylers” ed in seguito con gli “Africa Unite”, con i quali suonò dal 2003 al 2014, Baldini iniziò a sperimentarsi come produttore, una figura che nel reggae ha sempre avuto un ruolo decisivo perché è quella che riesce in qualche modo a diversificare il carattere di un progetto e condiziona a livello sonoro e organizzativo la nascita di un disco. «In questo ruolo – spiega il musicista - mi ci sono trovato per caso e ho messo in campo qualità che non sapevo di possedere». Produrre dischi impone una duplice sfida: da un lato il disco deve avere una contemporaneità soprattutto tecnica per fronteggiare il mercato, di contro deve avere un carattere diversificante, che Baldini riesce, come attraverso una sorta di visione, ad individuare. Da produttore, una professione rispetto alla quale la vera difficoltà è rappresentata dal riuscire ad «andare oltre alla logica del profitto, mantenendo la passione», Baldini incontra nel 2006 i “Mellow Mood”. «Quando la prima volta li ho sentiti suonare – continua a pagina 3

CODICE A S-BARRE

Succede di notte. Pensieri dal carcere a pagina 4

INVIATI NEL MONDO

«Un anno di servizio civile in Brasile, paese dei grandi contrasti» a pagina 13

IL RICORDO

Ciao “zio” Franco, storico Ragazzo della Panchina a pagina 14

PANKA NEWS

Il 2017 sarà l'anno della nuova sede in via Fiume. Fine di un'attesa durata sei anni a pagina 15

NON SOLO SPORT

Skatepark di Villanova, regno della Bmx e delle discipline freestyle a pagina 17


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