APPROFONDIMENTO
Passione Tattoo
Libertá di Parola 2/2018 ——
N°
Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo. (Voltaire)
La creatività, lo studio, l'abilità, la passione e la fatica sono gli ingredienti dell'arte del tatuaggio. Etnico, simbolico, religioso, d'amore, qualunque sia il significato che uomini e donne danno ai simboli che si fanno incidere sul corpo, il tatuaggio è un'espressione di sé. Per coprire cicatrici fisiche ed emotive, per celebrare gioie e dolori: è un'arte e un modo di comunicare che ha una storia antica. a pagina 7
PANKANEWS
Montagnaterapia, quando il terapeuta esce dallo studio e si mette in cammino con i suoi pazienti a pagina 6
INVIATI NEL MONDO
Lungo la "Greeway" del Sile in bicicletta, ottanta chilometri da Treviso a Venezia e ritorno a pagina 11
PANKAROCK
Da antico porto della città, il fiume è tornato ad essere al centro di un rinnovato interesse
Al concerto di Bob Dylan con papà per il suo compleanno: la musica che unisce due generazioni
di MIlena Bidinost
a pagina 13
PORDENONE RISCOPRE IL NONCELLO “Portus Naonis”, ovvero Porto sul fiume Noncello, è il nome antico di Pordenone. Sullo stemma della città, in cui sono riportate le porte aperte sull'acqua, sono conservate le radici della sua storia, nella quale il fiume è stato a lungo il protagonista assoluto. Il Noncello nasce dai Magredi nel territorio di Cordenons (alle sorgenti del Venchiaruzzo), formati dall'inghiamento del Cellina e del Meduna, e poi si getta nel rinato Meduna che, a sua volta, entra in un grande fiume, il Livenza, lungo il quale sono sorte nel tempo numerose civiltà, dal-
le sorgenti della Serenissima e da Sacile, fino all'attuale Caorle nel mare Adriatico. Il sistema fluviale NoncelloMeduna-Livenza è stato fin dai tempi preistorici la fonte di una vita e di una cultura che rappresenta la storia stessa dell'uomo in questo territorio. Per secoli le popolazioni hanno vissuto sul fiume e di ciò che esso ha prodotto; questa idrovia è stata veicolo di contatti e di interscambi economici, culturali e sociali, grazie alle imbarcazioni, che nel tempo sono passate dalle più primitive alle più evolute. Proprio nel momento in
cui le imbarcazioni hanno potuto muoversi più velocemente, grazie al motore, la vita lungo i fiumi si è spenta: è iniziata cioè un'inversione di tendenza con le abitazioni che hanno cominciato a volgere il loro sguardo verso l'entroterra dove la civilità moderna creava strade, case, fabbriche, uffici e negozi. Tutto questo ha portato all'abbandono e al degrado del sistema fluviale e dell'ambiente circostante. Negli anni successivi alla prima guerra mondiale, quando ancora il
Ramarri: il racconto di una stagione sempre al seguito della nostra squadra del cuore
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a pagina 14
PANKAULTRÀ