APPROFONDIMENTO
Codice a s-barre
Libertá di Parola 2/2015 ——
N°
Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo. (Voltaire)
Venerdì 26 giugno, alla 17 nella sala Teresina Degan della biblioteca civica di Pordenone I Ragazzi della Panchina presentano il video intervista “Tutto quello che abbiamo dentro”, un progetto realizzato nell'ambito della redazione di Libertà di Parola (Codice a s-sbarre) interna al carcere cittadino. Tre interviste ad altrettanti personaggi sul tema “libertà e riscossa personale” in cui i giornalisti-intervistatori sono gli stessi detenuti. a pagina 9
TOP, educativa di strada in città
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INVIATI NEL MONDO
Giappone, modernità e tradizione a pagina 15
Pordenone anni '70-'80, il movimento del The Great Complotto e la sua evoluzione musicale. Caso unico in Italia, unì due generazioni al di là delle divisioni politiche e sociali di Loris Tomasella Sul punk se ne sono dette di cotte e di crude. Di norma a questo termine vengono associati gruppi d'oltremanica, dai Sex Pistola, ai quattro finti fratelli Ramone, il tutto correlato ad un'estetica aggressiva basata su creste variopintechiodi in pelle-jeans strappati. Niente di più banale. Il punk non è solo questo: è attitudine, libertà di pensiero, goliardia giovanile. Ad incarnare perfettamente questo "modus operandi" ci ha pensato il Great Complotto. Su questo movimento si sono spesi fiumi
PANKANEWS
di parole, forti critiche alternate a salamelecchi d'ogni tipo. Al di là del merito artisticomusicale, ai vari Miss Xox (Hitlerss), Ado (Tampax) and co. va riconosciuta la grande capacità nel mettere insieme le menti di molti giovani, ribelliannoiati-stanchi della vita di provincia, facendole confluire in qualcosa che fosse innovativo, dissacrante e soprattutto coeso. Rappresentativo di ciò è l'album omonimo, “The Great Complotto” del 1981. Per la prima volta su vinile vengono immortalati gli sforzi
NON SOLO SPORT
Judo, il modello Maddaloni spiegato ai ragazzi
delle dieci band locali: Sexy Angels, Cancer, W.K.W., Andy Warhol Banana Technicolor, The Little Chemists, Fhedolts, Mess, Musique Mecanique, Waalt Diisney Production e Mind Invader. Da un profilo meramente musicale, la compilation è un pout pourry di post punk grezzo, sporco, con primi vagiti new-wave. Tracce spontanee, sentite. Poca tecnica, tanto impatto. Il vero e proprio manifesto punk rock pordenonese,
Il fascismo e la guerra di chi li ha vissuti
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LA STORIA