APPROFONDIMENTO
Con altri occhi
Libertá di Parola 1/2017 ——
N°
Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo. (Voltaire)
Chiudere gli occhi e muoversi negli spazi e nelle relazioni al buio può farci riflettere, ma comprendere chi ha una disabilità visiva, sia essa la cecità o l'ipovedenza, richiede molto di più: richiede un rapporto senza ansie e paure reciproche, una relazione umana alla pari, un'autonomia possibile per i non vedenti. Con l'aiuto dell'Unione dei ciechi e degli ipovedenti di Pordenone abbiamo voluto capire come tutto questo succede. a pagina 9
Pordenone, passione Mods di Cristina Colautti pordenonese, classe 1967, tra gli esponenti più importanti del movimento, sia a livello nazionale che locale. Dall’età di quattordici anni ha fatto di questa passione uno stile di vita, che gli ha permesso di conoscere gente ovunque. In Italia, il movimento prese piede con la seconda ondata del 1979, il Mod Revival, e la proiezione del film Quadrophenia, tratto dall’omonimo album degli Who. A Pordenone fu il periodo del Great Complotto, che raccoglieva tra le sue fila giovani vitali, con voglia di esprimersi ed uno stile che andava dal
Caro amico ti scrivo...dal carcere a pagina 4
PANKAMBIENTE
Volontari di valore, bancari in campo contro il degrado (cittadino) a pagina 13
Bruno Pisaniello, tra i fondatori del movimento culturale giovanile. «La nostra storia» Il movimento Mod, abbreviativo di Modernismo, nasce in Inghilterra all’inizio degli anni Sessanta e ne fanno parte quei giovani che iniziano «ad ascoltare la musica nera, ad usare vestiti eleganti, scooter italiani, spesso accessoriati, il taglio alla francese e il parka, poi diventato un simbolo». Sono dei ragazzi con un’inclinazione verso ciò che è nuovo, che li distingue dalla massa, perché «il Mod è individualista, appartiene ad un gruppo ma è singolo il modo d’interpretare lo stile». A raccontarci questa “cultura giovanile” è Bruno Pisaniello,
CODICE A S-BARRE
parka alla cresta, un vero mix, senza un’etichetta netta. Tra questi ragazzi però «c’era qualcuno che cominciava ad atteggiarsi e vestirsi nello stile Mod - racconta Pisaniello - li conobbi tramite mio fratello che frequentava qualcuno del Great Complotto e dopo aver visto Quadrophenia mi piacque subito lo stile; avevo le idee confuse e così decisi di informarmi attraverso le riviste del periodo». In quegli anni, infatti, i Mods si rintracciavano nelle varie zone d’Italia tramite inserzioni in alcontinua a pagina 2
INVIATI NEL MONDO
Israele, Palestina e Giordania zaino in spalle tra storia e controlli militari a pagina 14
PANKAKULTURA
Sulle note di Ezio Bosso, in concerto a Pordenone per piano trio. Emozione pura a pagina 16
NON SOLO SPORT
La Lambretta, simbolo italiano intramontabile a pagina 17