LDP 1/2015

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APPROFONDIMENTO

Cannabis

Libertá di Parola 1/2015 ——

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo. (Voltaire)

In Italia l'uso terapeutico della Cannabis (marijuana) è consentito, ma di fatto impraticabile; è vietato invece quello ricreativo. Eppure la percentuale di consumo sfiora il 30 %, con i giovani ad essere i più esposti. Ldp dedica un focus sull'argomento, perché di fronte ad un cambiamento epocale del fenomeno legato allo spaccio e al consumo di tali sostanze, innescato anche dal web, è d'obbligo interrogarsi. a pagina 9

CODICE A S-BARRE

I detenuti si raccontano a pagina 4

RUBRICHE

Andrea Appi de I Papu e gli interrogativi di un padre a pagina 7

INVIATI NEL MONDO

Santiago de Compostela, il cammino della condivisione con sé stessi e con gli altri a pagina 13

Il penitenziario e la libertà La vita in carcere dei detenuti raccontata ai ragazzi di Francesca Cappella Il penitenziario è una realtà tanto lontana dalla nostra, a cui non pensiamo mai. Non ci chiediamo cosa voglia dire trascorrere ore, giorni, anni chiusi all’interno di mura, perdendo la cognizione del tempo. Partendo da questo assunto, alcune classi del Liceo Grigoletti di Pordenone hanno aderito ad un progetto volto a sensibilizzare i ragazzi sull’argomento carcere, a renderli consapevoli del funzionamento di strutture del genere e a dare loro la possibilità di ascoltare la testimonianza di persone per le quali la prigione significa vita quotidiana. Il primo dei due incontri

parte del progetto in questione, vedeva come protagonisti il direttore e due poliziotti del carcere di Pordenone e un’educatrice dell’associazione I Ragazzi della Panchina. Questi, oltre ad aver reso più chiari l’organizzazione ed il loro ruolo all’interno della struttura, hanno esposto ai ragazzi una delle attività che in carcere vengono proposte ai detenuti: la scrittura creativa, uno sfogo per tante persone che trascorrono le proprie giornate in compagnia solo di se stesse. Raccogliendo testimonianze dirette hanno fatto capire come, seppur detenuti, questi uomini restino persone ed in

quanto tali sono detentori di diritti ed hanno il desiderio di comunicare al mondo lì fuori le proprie idee. Quello che è stato prodotto durante l’attività di scrittura è stato poi raccolto in un libro carico di pensieri, emozioni, sentimenti, fruibile da chiunque. I ragazzi di 4ªD hanno anche avuto modo di parlare con un ex detenuto: è stato l’incontro più coinvolgente e toccante, in quanto ha permesso agli ascoltatori di catapultarsi all’interno della sua vita, dei suoi ricordi e dei suoi pensieri. Seppur ormai libero, la vita di questo ragazzo non è più quella di prima perché per la società egli ha l'etichetta di “delinquente”. Lui stesso ha ammesso che la prigione l’ha salvato, l’ha portato a riflettere sulle proprie azioni, ma resta un’esperienza che lascia cicatrici di cui è difficile liberarsi. Perché, come dice Victor Hugo, «La liberazione non è la libertà, si esce dal carcere, ma non dalla condanna».

PANKAKULTURA

Sepulveda a Dedica, l'incontro con i giovani a pagina 14

NON SOLO SPORT

"Anche noi a cavallo", l'associazione che da 28 anni va in aiuto alla disabilità a pag. 16


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