APPROFONDIMENTO
Pordenone gioca
Libertá di Parola 1/2011 ——
N°
Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo. (Voltaire)
L' EDItoriale
Salutami Buenos Aires di Pino Roveredo Ricordo mio padre quando, sbattendo contro le pareti rigide della precarietà, mi raccontava di quel sogno che voleva ribaltare il mondo e volare fino in Argentina, dove da anni viveva un fratello, e dove, si diceva, che non si stava male, che girava un bel clima, e dove c’era la certezza materiale di un posto di lavoro. Un sogno, quello di mio padre, che non trovò mai un paio d’ali che lo portassero al centro di quella sospirata verità, e tutto per via di quella benedetta malattia/nostalgia che gli stringeva il cuore, gli
immobilizzava il passo, e che per anni gli impedì anche di accendere la decisione di quel viaggio tanto sospirato. Il mio caro faticò una vita, sempre piantato nella sua terra, e dopo quarantacinque anni di lavori precari tagliò il traguardo della pensione, e senza neanche il piacere di poterla consumare, perché venti giorni dopo l’inflessibilità della morte pretese il saldo della sua vita. Sì, se ne andò senza pensione, e col peso potente del rammarico per non aver dato movimento a un sogno e senso a un viaggio. Anch’io, a quattordici anni, senza toccare il volo alto di mio padre, ho sfiorato il sogno, disegnato il viaggio, e quasi acceso il rumore di una partenza… Come tutti quelli che nascono con l’abitudine del mare intorno alla vita, mi venne su la voglia di fare il marittimo, così andai alla Capitaneria di Porto di Trieste e avviai le pratiche per ottenere la
Questa volta ci divertiamo! Noi della redazione di Ldp, abbiamo pensato infatti di proporre in questo numerro primaverile un approfondimento originale, diverso sì, ma pur sempre fedele al nostro obbiettivo: parlare della città e dei suoi cittadini. Ecco allora che vi proponiamo di giocare con noi. Un grande cruciverba, un rebus e ... al centro di questa inedita settimana enigmistica, il gioco dei giochi. Ovvero Ducknaonis, il gioco dell'oca costruito a partire dai luoghi della città di Pordenone. a pagina 9
“matricola”, o meglio, il lasciapassare del marinaio. Dopo aver superato l’esame di voga e nuoto, e ottenuto il certificato di “buona salute”, ricordo che mi ritrovai davanti a un contratto d’imbarco di dodici mesi su una petroliera, con la qualifica minima del mozzo, e come un disegno del destino, con un viaggio direzione Buenos Aires. Ricordo anche che a un centimetro dalla firma, quei dodici mesi mi sembrarono un’eternità, e dentro quell’eternità passò il timore di dover soffrire la distanza degli affetti, sopportare la mancanza degli amici, e di dover rinunciare a tutta la magia, allegria, danze e canzoni che giravano intorno alla mia età. Fu così che scappai dal contratto, dal viaggio, e dall’eredità di un sogno paterno che continuò a girare nei giri a vuoto dell’astratto. Oggi, grazie a uno schiaffo mera-
IL TEMA
Lavorare sempre con la valigia in mano a pagina 2
LA TESTIMONIANZA
Militari di pace in Afghanistan a pagina 3
RUBRICHE
Dall'attualità al gossip, i liberi pensieri di Rdp pagine 4-8
INVIATI NEL MONDO
La Thailandia e l'Ecuador, due diari di viaggio pagine 14-15
continua a pagina 2
PANKAKULTURA
Il sound multietnico dell'Orchestra di Piazza Vittorio a pag. 16
NONSOLOSPORT
Canoa. Mauro Baron, l'allenatore dei campioni a pag. 18