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ANALYSIS

Qual è il valore aggiunto di una vernice in polvere? Personalizzazione, ingegneria del colore e della finitura, piccoli lotti

Guido Pozzoli, CEO Stardust Powder Coatings

L’Aquila (Italia)

Nel segmento della verniciatura a polvere esiste un grosso gap fra ciò che gli utilizzatori pensano che una vernice in polvere sia e ciò che quest’ultima realmente è, soprattutto se si tratta di prodotti in polvere customizzati nel colore, nella finitura e nella funzionalità. Questo scollamento fra il reale valore del prodotto e la percezione di questo valore da parte del mercato provoca, naturalmente, un problema relativo alla comprensione del costo di questa stessa vernice, soprattutto se richiesta in piccoli lotti. Per anni – e soprattutto ai tempi del loro

© Stardust esordio sul mercato della verniciatura industriale - le vernici in polvere sono state percepite come una finitura povera, per manufatti di basso valore. Negli anni questa concezione è stata completamente ribaltata in virtù agli enormi passi avanti compiuti a livello tecnologico, applicativo e di performance grazie alle attività di ricerca e sviluppo portate avanti dai produttori: le vernici in polvere hanno conquistato mercati di alto livello come quelli dell’architettura, del design, dell’auto. Oggi le vernici in polvere sono la scelta più lussuosa, tecnicamente più

performante e anche la più sostenibile per una grande varietà di industrie, sempre più alla ricerca di effetti speciali nella finitura. Proprio qui, nella ricerca dell’effetto, entra in gioco il valore aggiunto di una vernice in polvere customizzata. Chi non conosce le vernici in polvere nella loro sostanza, immagina che la loro produzione sia un processo semplice quasi come mischiare le tempere, gioco preferito di tutti noi sin da bambini. Questa percezione aumenta in coloro che sono familiari con le vernici liquide e quindi con la produzione delle finiture a campione con il sistema tintometrico, un processo che poco si discosta virtualmente dal “mischiare le tempere”. Molti utilizzatori, dunque, pensano che produrre una vernice in polvere con un colore customizzato sia un processo assimilabile alla tintometria. Ciò che molti ignorano è che per produrre vernici in polvere customizzate sono necessarie centinaia di materie prime diverse, che un produttore deve padroneggiare e deve avere sempre disponibili a magazzino. In Stardust Powder Coatings, conosciuta per la qualità tailor made delle proprie vernici e per la personalizzazione di queste ultime ai massimi livelli, gestiamo oltre 200 tipologie diverse di materie prime. Con un tale numero di materie prime, le combinazioni possibili per formulare una vernice in polvere sono pressoché infinite. Tuttavia, il valore vero di una vernice in polvere risiede non tanto nelle materie prime utilizzate, che conferiscono ad essa le funzionalità richieste, bensì al processo di ideazione e ingegneria del colore e della finitura, soprattutto quando si parla di polveri customizzate e non di commodity. Le tinte a stock, ad esempio i colori della gamma RAL standard, vengono studiate una sola volta per soddisfare il numero maggiore possibile di utilizzatori. Il lavoro di ingegnerizzazione è semplice, il processo di produzione altrettanto, e i controlli di processo e di qualità richiesti sono quelli standard. Il grado di difficoltà è inferiore a quello normalmente richiesto per produrre vernici personalizzate, o secondo lo standard colore NCS, come quelle che Stardust sviluppa abitualmente in lotti a partire da 25 kg. Molti clienti finali comprendono il valore aggiunto di una vernice personalizzata solo dopo aver assistito al suo processo di produzione, dall’inserimento dell’ordine, alla valutazione delle campionature, fino a tutto il processo di formulazione e produzione. In Stardust i clienti rimangono colpiti dalla complessità di questo procedimento e comprendono anche i valori economici coinvolti e gli investimenti tecnologici necessari per soddisfare queste richieste. Una vernice in polvere tailor made è composta da componenti sostanziali che si sviluppano a mò di piramide: • La parte più visibile e comprensibile da tutti, ossia il colore che conta per un 15% del valore • La parte anch’essa visibile ma più tecnica e non da tutti immediatamente riconoscibile che è la finitura, che conta per un altro 15% del valore totale. Solo gli addetti ai lavori sanno riconoscere le criticità e le differenze produttive tra un micro-opaco, un super-opaco, un strutturato e un bucciato. • La parte funzionale, ovvero l’elemento nascosto che conta per il 70% del valore. La sua comprensione è a appannaggio esclusivo degli addetti ai lavori. La scheda tecnica consente all’utilizzatore di comprendere le prestazioni, tuttavia solo l’azienda produttrice conosce il know-how che si cela dietro alla parte funzionale. La formula è ipotizzabile ma non immediatamente replicabile. Produrre lotti di 25 kg di una vernice con un colore customizzato, una finitura particolare e funzionalità aggiuntive significa mantenere il processo produttivo sotto costante controllo, attuare un protocollo di controllo qualità molto severo e restrittivo e possedere le tecnologie necessarie a fare tutto ciò. Ecco dove si cela il valore aggiunto di una vernice in polvere tailor-made: in Stardust Powder Coatings siamo ideatori, artisti, progettisti, formulatori, innovatori, perfezionisti e produttori. In poche parole, ingegneri del colore.

Guido Pozzoli, CEO di Stardust.