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Alessia Venturi

Editor-in-chief Direttore Responsabile Siamo nel 2022. La variante Omicron sembra (speriamo) condurci verso la trasformazione dell’infezione da SARs-CoV-2 da pandemia ad endemia. L’industria è ripartita con dati di crescita ben superiori alle aspettative in alcuni Paesi dell’area euro. Lo dimostra il taglio di parte dei fondi del Recovery Fund europeo destinati ai Paesi con la crescita reale superiore alle previsioni del 2020, fra cui l’Italia. Il 2021 si era chiuso con un sentimento più negativo rispetto a quello percepito nel dicembre 2020. Forse, la stanchezza di una situazione che ha portato lo straordinario nell’ordinarietà delle nostre vite, nonché l’arrivo prepotente dell’ennesima variante del virus sul finire dell’anno, ci ha fatto chiudere il 2021 con i pensieri più funesti, che hanno adombrato ciò che di buono lo scorso anno ci ha dato. Una crescita economica imprevista, ad esempio, anche se non omogenea in tutta Europa. Una crescita che tuttavia deve ancora fare i conti con la crisi delle materie prime e con tariffe energetiche fuori controllo, un’emergenza solo in parte legata alla gestione della crisi pandemica. Sicuramente queste crisi hanno comportato un profondo mutamento della catena del valore, delle modalità di approvvigionamento e in generale dello scenario economico del prossimo quinquennio. C’è un’altra trasformazione che, sebbene fosse già in atto prima che la pandemia facesse la sua comparsa, ha ricevuto da quest’ultima una spinta notevole: la trasformazione digitale, che ha impattato in maniera eclatante sul mondo dell’informazione e dell’editoria. Non uso di frequente questo spazio editoriale di ipcm® per parlare di temi legati alla rivista stessa, consentitemi però di accompagnarvi nella lettura di questo primo numero dell’anno condividendo con voi delle riflessioni, perché il modo in cui si sta modellando il mondo dell’informazione impatterà notevolmente anche sulle riviste tecniche ed industriali. Secondo gli analisti, entro 20 anni l’informazione giornalistica viaggerà esclusivamente online, compiendo una completa transizione verso il digitale. È innegabile che anche l’informazione tecnica viaggi su questo binario, tuttavia per la sua specificità e in particolare per il fatto di essere un’informazione meno legata all’attualità e più all’approfondimento, con un valore che si mantiene per un tempo molto più lungo dell’informazione giornalistica, la fedeltà dei lettori verso la carta stampata è ancora elevata. E non solo fra i “boomers” ma anche all’interno della generazione X, ossia coloro che sono adesso alla direzione delle aziende. Sicuramente nei prossimi anni si assisterà a una profonda trasformazione delle redazioni: già oggi ipcm® è una rivista digitale prima che cartacea, la sua circolazione digitale tracciabile attraverso il web, la newsletter e i social media è almeno 5 volte superiore a quella stampata. Il futuro dell’editoria e dell’informazione però non può essere ridotto a una battaglia fra digitale e cartaceo, nuovo e vecchio: la vera battaglia è sulla qualità dei contenuti, sul saper attrarre il lettore e fidelizzarlo, sul continuare ad essere una fonte autorevole di informazione sia digitale sia tradizionale. Al di là che siate “team carta” o “team digitale”, questo numero di gennaio sarà distribuito – insieme al successivo di marzo – alla fiera più importante al mondo per il settore della verniciatura industriale, PaintExpo 2022, che ritorna in grande spolvero dopo un’assenza di 4 anni. Tutto è pronto affinché questo evento – di cui ipcm® è media partner e rappresentante esclusiva per Italia, Spagna e Portogallo dal 2010 – abbia il successo sperato: il numero degli espositori ha già superato i 400, il 90% dello spazio espositivo è occupato, e sono già centinaia le pre-registrazioni dei visitatori. Anche ipcm® vi aspetterà lì e questa edizione di gennaio/febbraio vi dà già qualche anticipazione sulle eccellenze industriali e sui prodotti innovativi che troverete in fiera.

2021 in review

Il 2021 è stato un anno insolito, a tratti più difficile dell’anno precedente. Fortunatamente, il settore non si è mai fermato e così ha fatto il team di ipcm®. Ripercorriamo insieme il nostro 2021.

Il 2021 è stato un altro anno anomalo, alla stregua dell’anno precedente. Tuttavia, nonostante le difficoltà, qualcosa è migliorato: abbiamo ripreso a viaggiare (seppur soltanto in Europa) per incontrare i nostri clienti e realizzare i reportage; abbiamo preso parte a fiere ed eventi (anche se in modo limitato rispetto agli anni passati); e abbiamo ricominciato a ospitare i corsisti di ipcm® Academy in presenza nelle nostre aule (quando è stato possibile). Nonostante queste limitazioni, che appartengono ancora a una nuova, diversa normalità a cui però nessuno vuole abituarsi, il lavoro nella redazione di ipcm® è proseguito e nel 2021 abbiamo lanciato parecchie novità. Prima fra queste è il nostro nuovo sito web, lanciato online il 1° marzo. Disponibile in 5 lingue, il sito presenta una nuova veste grafica, una user experience migliorata, un layout responsive che ha ottimizzato la navigazione da mobile, nuove funzionalità e nuovi strumenti per le aziende interessate a promuovere il proprio brand e i propri prodotti. Dallo scorso settembre, il sito ospita anche il blog ufficiale di ipcm®: Surface Treatment 101. Disponibile al momento in inglese e in italiano, gli articoli pubblicati in questo nuovo spazio hanno l’obiettivo di aiutare chi muove i primi passi nel mondo del trattamento delle superfici ad avere una migliore comprensione dei processi e delle tecnologie che lo governano. Anche per i nostri profili social abbiamo cambiato rotta rispetto agli anni passati, presentando nuovi contenuti originali che mirano ad informare il settore sulle svariate tecnologie e processi. Un anno di rodaggio che ci è servito per comprendere come e dove migliorare e studiare la nuova strategia che ci accompagnerà nel corso del 2022. Per quanto riguarda le riviste cartacee, le edizioni continuano a diventare sempre più ricche di contenuti. A tal fine, sono state aggiunte nel corso

dell’anno due nuove sezioni: How It’s Coated, ispirata alla nota trasmissione televisiva “How it’s made” e volta a descrivere il ciclo produttivo e la fase di verniciatura di manufatti particolari, e The Marketing Corner, sezione dedicata ad articoli di approfondimento, trend e best practice sul marketing e comunicazione aziendale e curata da eos mktg&communication, che oltre essere casa editrice delle riviste ipcm®, offre alle aziende servizi di marketing e comunicazione, progettazione grafica e di event-planner. Le riviste hanno inoltre cavalcato l’onda del digitale per fornire ai nostri lettori un’esperienza di lettura più ampia ed interattiva. A tal proposito, abbiamo integrato nelle pagine delle riviste il QR code che arricchisce i numeri di ipcm® con contenuti multimediali, videointerviste di approfondimento, demo di prodotti, applicazioni e molto altro. Inoltre, dal primo numero dell’anno 2021 tutte le edizioni digitali sono state dotate di un indice interattivo che facilita la lettura degli utenti, dandogli la possibilità di cliccare sul titolo di qualsiasi articolo presente nell’indice ed essere rinviato direttamente alla pagina di intesse. Nonostante le limitazioni legate all’emergenza sanitaria, le cinque testate ipcm® nel corso di tutto l’anno sono state distribuite nelle principali fiere e conferenze di settore. Il 2021 è stato anche l’anno in cui i corsi di ipcm® Academy, ramo dedicato alla formazione professionale, hanno ripreso a pieno regime con oltre 20 partecipanti. I docenti sono stati impegnati a lungo per definire il nuovo programma formativo per il 2022 che presenta diverse novità. Prima fra tutte l’aggiunta di una nuova giornata dedicata alla verniciatura delle materie plastiche: un argomento molto attuale e ancora di nicchia nel mondo della verniciatura, ma che richiede un alto livello di specializzazione e competenze tecniche. Questa offrirà una panoramica sul mercato e approfondimenti su termoplastici, termoindurenti, i cicli di verniciatura, i principali fornitori, le caratteristiche degli impianti, la pulizia, i pretrattamenti, l’applicazione, la cottura, l’impatto ambientale, i controlli e le soluzioni impiantistiche disponibili sul mercato. Il programma può essere consultato al seguente link (https://ipcmacademy.com/ programma-formativo/). Ultimo, ma non meno importante: l’arrivo di un nuovo collega, Falkor, un cucciolo di Schnauzer Nano che presto compirà un anno.

Al lavoro per il 2022

Oltre ai corsi di formazione ipcm® Academy, tra le attività che più impegneranno il team di ipcm® c’è PaintExpo, la fiera leader mondiale dedicata alle tecnologie di verniciatura, che si terrà dal 26 al 29 aprile 2022 a Karlsruhe, Germania. eos mktg&communication in qualità di agenzia ufficiale della fiera supporterà le aziende nell’organizzazione pre-evento e darà l’opportunità di sfruttare le proprie testate come strumento di comunicazione efficace per la promozione dei propri servizi e prodotti. Oltre a PaintExpo 2022, abbiamo in programma la partecipazione ad altre numerose fiere ed eventi che ci consentiranno di espandere ancora di più la presenza delle riviste a livello globale.

Combattere l’infarto miocardico con i cateteri a palloncino ricoperti di farmaci

Roman Möhlmann

Fraunhofer-Gesellschaft - München, Germania presse@zv.fraunhofer.de

I ricercatori di Fraunhofer stanno sviluppando una macchina di rivestimento automatizzata per trattare meglio le malattie cardiache coronariche.

In Germania, circa 6 milioni di persone soffrono di malattie cardiache coronariche. La malattia è causata da depositi di calcio che restringono le arterie coronarie. I medici di solito utilizzano uno stent per allargare i percorsi ristretti. Tuttavia, il vaso sanguigno spesso si restringe ulteriormente, rendendo così necessari altri interventi. Per questo motivo, un catetere a palloncino ricoperto di farmaci inserito tramite un intervento chirurgico minimamente invasivo sta fungendo sempre più da sostituto al rischioso trattamento con stent. Attualmente, i palloncini sono spesso ricoperti manualmente. Un nuovo dispositivo ha lo scopo di automatizzare questa procedura, che richiede molto tempo. Insieme alle aziende partner, un team del Fraunhofer Institute for Production Systems and Design Technology IPK sta sviluppando un prototipo di tale dispositivo. La mancanza di respiro e un dolore toracico acuto possono essere segni di malattia coronarica (CHD). Se non trattata, può portare a gravi conseguenze, incluso l’infarto del miocardio. Causata da depositi di calcio interni alle arterie, la CHD è una delle principali cause di morte tra gli adulti. Questo accumulo provoca un blocco nelle vene e il cuore non riceve più un apporto sufficiente di ossigeno. I medici allargano quindi i percorsi ostruiti per consentire al sangue di avere ancora una volta un flusso illimitato. Per ottenere ciò, inseriscono un catetere a palloncino con un supporto in plastica, ovvero uno “stent”, nell’arteria ostruita. Quando il catetere a palloncino si gonfia, lo stent si espande, espandendo così la stenosi. Il problema è che nel corso di alcuni mesi, il tessuto attorno allo stent può riversarsi nel vaso sanguigno. Questo porta a un’ulteriore costrizione, chiamata restenosi. Per questo motivo, sempre più i medici tendono a favorire una procedura alternativa in base alla quale non rimangono corpi estranei nelle arterie danneggiate: dei cateteri a palloncino ricoperti con immunosoppressori e farmaci citostatici che si espandono e provocano la dilatazione meccanica del vaso sanguigno. Le sostanze attive iniettate nel vaso possono inibire la restenosi, cioè l’aumento della crescita delle

© BVMED © InnoRA GmbH

Ispezione ottica di un catetere a palloncino e uno stent su un catetere a palloncino ricoperto di farmaci.

cellule dei tessuti dovuto allo stress meccanico, impedendo al vaso di richiudersi. Le sostanze sono convogliate attraverso la superficie del palloncino direttamente sopra e dentro le pareti delle arterie. Attualmente, il rivestimento dei cateteri con farmaci – soprattutto con quelli particolarmente avanzati – è spesso eseguito manualmente da personale specializzato. Questo processo richiede molto tempo ed è soggetto a errori. La procedura è molto specifica e gli specialisti con competenze adeguate sono rari.

Sicurezza del processo tramite l’automazione

Per questo motivo, un team del Fraunhofer IPK sta studiando come automatizzare il laborioso processo di rivestimento dei cateteri a palloncino. Nel progetto congiunto “Heliko – Rivestimento automatizzato e sicuro di cateteri a palloncino con sostanze attive”, finanziato dal Ministero federale tedesco dell’istruzione e della ricerca (BMBF), è in fase di sviluppo un prototipo di macchina di rivestimento automatizzata. Gli scienziati stanno collaborando strettamente con InnoRa GmbH, uno spin-off di Charité di Berlino, e Organical CAD/CAM GmbH. InnoRa ha sviluppato e brevettato numerose procedure di rivestimento e Organical sta sviluppando la macchina di rivestimento automatizzato al fine di consentire la produzione in serie dei cateteri a palloncino. L’obiettivo del progetto è ridurre il tasso di scarto, aumentare significativamente il volume delle vendite di palloncini e garantire la sicurezza del processo. Non è un compito banale, poiché i cristalli microscopici del farmaco devono idealmente puntare verso l’esterno nella stessa direzione. Questo è l’unico modo in cui il principio attivo può penetrare nelle pareti cellulari in modo rapido ed efficace. Anche lo spessore del rivestimento e la composizione della superficie giocano un ruolo chiave nel successo del processo. “I cateteri a palloncino devono convogliare immediatamente il farmaco nella parete arteriosa. Questo processo non deve durare più di un minuto per evitare che l’apporto di ossigeno al cuore sia interrotto per troppo tempo. Per questo motivo, la superficie non dovrebbe essere troppo liscia: una conformazione vettoriale dei cristalli garantisce un trasferimento ottimale della sostanza attiva”, ha affermato Gregor Dürre, ricercatore presso Fraunhofer IPK. Allo stesso tempo, la struttura dei cristalli fa sì che il farmaco abbia un effetto prolungato sulla parete dell’arteria. Una volta che il farmaco è stato rilasciato, il catetere a palloncino è sgonfiato e poi rimosso.

Membrana fragile – processo di rivestimento difficile

Diversi fattori, come la cinematica, la quantità di pressione applicata, la durata del rivestimento e la velocità di rotazione, influiscono sulla struttura cristallina e sulla costruzione della macchina di rivestimento automatica. “Il palloncino del catetere è una membrana fragile ed eccezionalmente sottile che deve essere ricoperta nel suo stato espanso. È incredibilmente difficile: il minimo errore può portare a lacerazioni nelle membrane, che hanno uno spessore di soli 2080 micrometri”, ha commentato Annika Brehmer, specialista in biotecnologie e collega di Gregor Dürre. Anche la costruzione dell’unità di rivestimento, compito di cui è stata incaricata Fraunhofer IPK, è altrettanto impegnativa. Per ottenere la conformazione desiderata per la cristallizzazione della soluzione sulla membrana del palloncino, le condizioni di cristallizzazione devono essere controllate con precisione durante il processo di rivestimento. Per questo motivo, due motori fanno ruotare il filamento su cui è teso il palloncino per garantire che sia uniformemente ricoperto. La testa di spalmatura è posizionata in relazione alla membrana del palloncino. Il processo di rivestimento avviene quindi in modo sequenziale, con il palloncino in rotazione e la testa di spalmatura spostata contemporaneamente da una striscia all’altra. Un dispositivo di misurazione della superficie ottico integrato ad alta risoluzione si occupa del controllo della qualità, misurando costantemente lo spessore del rivestimento. La procedura richiede in genere da tre a cinque minuti. La produttività risulta drasticamente aumentata rispetto alla procedura manuale, così come la sicurezza del processo e il controllo di qualità con il dispositivo di misurazione. I ricercatori stanno attualmente lavorando all’ottimizzazione del prototipo. In un secondo momento, l’efficacia dei palloncini sarà testata in studi in vivo. La macchina di rivestimento automatizzata dovrebbe essere lanciata sul mercato all’inizio del 2023.

Illini Solar Car ottiene un ottimo risultato grazie ad AERO Sustainable Material Technology

Il team di Illini Solar Car ha ottenuto un ottimo piazzamento alla American Solar Challenge grazie all’innovativa tecnologia di rivestimento a film AERO.

La collaborazione tra AERO Sustainable Material Technology e il programma Illini Solar Car presso l’Università dell’Illinois UrbanaChampaign ha catapultato il team Illini Solar Car verso il successo nella American Solar Challenge. AERO è una tecnologia di rivestimento composta da un film uretanico autoriparante e ultra durevole, colorato e adesivo, semplice da applicare in un singolo passaggio e composto da materiale 100% riciclabile. “Grazie al contributo di AERO la nostra squadra ha ottenuto il miglior piazzamento di sempre nella American Solar Challenge di quest’estate, con la nostra monoposto Brizo al 3° posto nella gara di qualificazione e al 4° nella gara principale”, ha affermato Hongbo Yuan, capomeccanico di Illini Solar Car. “Oltre a permetterci di ‘vestire’ la nostra auto, il rivestimento durevole AERO ha protetto la scocca in fibra di carbonio dal degrado. Il film leggero AERO ci ha permesso di veniciare e decorare la macchina senza vernice pesante e il film stesso è stato molto più semplice da applicare rispetto ad un’applicazione di vernice a spruzzo. Con il supporto di AERO siamo ottimisti per il futuro e proseguiamo verso il nostro obiettivo di diventare un team di fama mondiale e nel contempo di portare avanti i progressi nel campo dell’energia sostenibile”. La tecnologia AERO trova vasta applicazione nei settori automotive, marittimo, motorsport, energia eolica e architettura. In questi settori, nei quali miglioramenti in termini di durabilità, valore estetico e sostenibilità ambientale sono fattori di vantaggio competitivo, AERO apre la strada fornendo una finitura materica che non compromette né il prodotto né il pianeta. Inoltre, la sponsorizzazione di Illini Solar Car riflette la dedizione dell’azienda verso la sostenibilità ambientale e “passa il favore” ai futuri chimici e ingegneri. “Eravamo entusiasti di lavorare su Brizo con il team Illini per l’American Solar Challenge”, ha affermato Jim McGuire, CEO di AERO Sustainable Material Technology, Inc. “AERO è il crocevia tra sostenibilità ambientale e prestazioni, senza compromettere nessuno dei due aspetti. Il team ha sia sviluppato sia dimostrato con successo la possibilità di prestazioni sostenibili, completando anche gli studi universitari! Questo tipo di pensiero rivolto al futuro per quanto riguarda i prodotti sostenibili è esattamente ciò che guida AERO, quindi siamo estremamente entusiasti per ciò che la generazione futura porterà a questo settore”.

Per maggiori informazioni: https://sustainablematerialtechnology.com e www.illinisolarcar.com

© AERO

aap attiva il primo studio clinico al mondo sull’uomo per un rivestimento antibatterico in argento

aap Implantate AG ha annunciato l’inizio di uno studio clinico sull’uomo inerente alla sua tecnologia di rivestimento antibatterico in argento per l’applicazione su placche anatomiche e viti per il trattamento delle fratture.

© aap Implantate AG

aap ha annunciato di aver iniziato il primo studio clinico al mondo sull’uomo per la tecnologia di rivestimento antibatterico in argento su placche anatomiche e viti per il trattamento delle fratture. L’ospedale universitario di Ratisbona (Germania) è il primo centro di sperimentazione dotato di materiali soggetti allo studio e con personale specificatamente formato per eseguire interventi chirurgici con gli impianti rivestiti in argento di aap. Questo risultato, che rappresenta un’altra pietra miliare sulla strada per ottenere l’approvazione CE, rende aap la prima azienda a testare un rivestimento antibatterico in argento su placche anatomiche e viti per il trattamento delle fratture nell’ambito di uno studio di questo tipo. Gli obiettivi dello studio

Con la sua tecnologia di rivestimento antibatterico in argento, aap mira a risolvere una delle più grandi sfide per la traumatologia: la riduzione delle infezioni del sito chirurgico (SSI), che rappresentano un grave onere sia per i pazienti sia per i sistemi sanitari globali. Una delle cause delle SSI sono i batteri resistenti agli antibiotici. Nel suo report annuale sullo stato della ricerca per superare la resistenza agli antibiotici, l’OMS ha recentemente scoperto che alcuni dei batteri più pericolosi del mondo hanno sviluppato resistenza ai farmaci conosciuti1 . Inoltre, secondo l’OMS, quasi tutti gli antibiotici attualmente in fase di sviluppo hanno un’efficacia di poco superiore a quella dei farmaci attualmente esistenti. La tecnologia di rivestimento antibatterico in argento di aap rappresenta una soluzione alternativa nella lotta alle infezioni batteriche, in quanto non si basa sugli antibiotici e offre quindi un enorme potenziale di mercato. Come tecnologia di piattaforma, ha un’ampia gamma di applicazioni e può essere utilizzata non solo in traumatologia ma anche in altre aree dell’ortopedia, nonché in cardiologia, odontoiatria o per strumenti medici.

Per maggiori informazioni: www.aap.de

1 2020 Antibacterial agents in clinical and preclinical development: an overview and analysis. Ginevra: Organizzazione Mondiale della Sanità; 2021.

Airbus chiederà una valutazione legale indipendente dopo la controversia con Qatar Airways sul degrado superficiale

A seguito della disputa in corso tra Airbus e Qatar Airways sul degrado superficiale della flotta di aeromobili A350 del vettore aereo, Airbus ha annunciato che la compagnia si sta preparando per una valutazione legale indipendente.

Airbus ha parlato della © Airbus controversia in corso con Qatar Airways sul degrado della vernice della flotta di aerei di linea A350 della compagnia aerea con un’insolita dichiarazione in cui ha annunciato una valutazione legale indipendente per risolvere la disputa che le due parti non sono state in grado di risolvere durante discussioni dirette e aperte. Qatar Airways ha dichiarato che il degrado della superficie dei suoi aerei A350 ha portato alla messa a terra di 20 jet da parte dell’ente regolatore dell’aviazione nazionale. Tuttavia, nella sua dichiarazione, Airbus ha sottolineato che “i risultati relativi alla verniciatura della superficie sono stati accuratamente valutati da Airbus e confermati dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (AESA) come privi di impatto sull’aeronavigabilità della flotta A350”. “Il tentativo di questo cliente di travisare questo specifico argomento come una questione di aeronavigabilità rappresenta una minaccia ai protocolli internazionali in materia di sicurezza”, ha continuato Airbus. “Mentre Airbus si rammarica della necessità di seguire un tale percorso, è diventato necessario difendere la propria posizione e reputazione. Airbus ha lavorato attivamente con i suoi clienti al fine di ridurre al minimo l’impatto e gli eventuali disagi causati da tale degrado della superficie dell’aeromobile. Tali soluzioni sono state tutte respinte dal suddetto cliente senza giustificato motivo”. Airbus ha anche affermato che, parallelamente, la compagnia sta lavorando per ristabilire un dialogo costruttivo con il cliente su tale argomento ma che non è disposta ad accettare “dichiarazioni inesatte di questo tipo”. Secondo Reuters1, i funzionari di Airbus hanno confermato la

1 https://reut.rs/3yNldTU dichiarazione riferita a Qatar Airways. Un portavoce della compagnia aerea ha detto che non commenterà la dichiarazione di Airbus prima di averla esaminata. La disputa tra Airbus e Qatar Airways è diventata pubblica a maggio 2021, sei mesi dopo che Qatar Airways inviò un A350 da sverniciare e riverniciare con una livrea speciale per la Coppa del Mondo FIFA, che si svolgerà in Qatar quest’anno. All’inizio, questo è stato presentato come un problema isolato relativo al forte caldo del Qatar. Tuttavia, secondo un forum di manutenzione privato utilizzato dagli operatori di Airbus e A350 e riesaminato da Reuters, almeno altre cinque compagnie aeree si sono lamentate per la verniciatura o altri difetti superficiali dalla fine del 2016. Reuters ha anche pubblicato fotografie esclusive che mostrano un parafulmine esposto e corroso sotto la vernice incrinata.

Da dove può derivare il problema

Quando Airbus 15 anni fa lanciò l’A350, scelse di utilizzare la fibra di carbonio al posto del metallo, rendendo gli aerei più leggeri e riducendo così i consumi di carburante. Tuttavia, gli esperti dicono che questi sono più difficili da trattare in modo da far aderire la vernice. I nuovi jet necessitano anche di uno strato di rete metallica per dissipare i fulmini perché la fibra di carbonio non è conduttiva. Infine, a differenza del metallo, il carbonio non si espande e non si restringe al variare della temperatura, ma la vernice sì, un fattore che può causare la desquamazione nel tempo.

Per maggiori informazioni: www.airbus.com/en e www.qatarairways.com

AkzoNobel lancia la nuova gamma Interpon W per substrati sensibili al calore

Le nuove vernici in polvere Interpon W sviluppate da AkzoNobel consentono di fornire finitura e protezione uniforme anche per i substrati più difficili.

Il produttore di vernici AkzoNobel ha recentemente lanciato Interpon W, una nuova gamma di vernici in polvere particolarmente adatte per progettisti e produttori che lavorano substrati sensibili al calore (HSS) come legno e plastica. Le vernici in polvere Interpon W includono i prodotti Interpon W Core, Flex Pro, Fast e Fast Pro. Oltre all’aspetto estetico e alla sostenibilità, la nuova serie consente di fornire una finitura uniforme e una resistenza agli agenti chimici, ai graffi, ai liquidi e al calore anche ai substrati con geometrie più impegnative per diversi settori, dai mobili da cucina e bagno ai materiali edili. Inoltre, Interpon W Core e Interpon Flex Pro consentono di effettuare un processo di polimerizzazione a basse temperature che offre una resistenza agli agenti atmosferici e una ritenzione della brillantezza ancora più elevate in applicazioni, mentre Interpon W Fast e Interpon W Fast Pro combinano un intervallo di polimerizzazione a bassa temperatura (tra 80°C-120° C) con tempistiche ridotte (2-5 minuti). I nuovi prodotti consentono a materiali come MDF/HDF, compensato, OSB, legno naturale, cartongesso, fibrocemento e compositi plastici di beneficiare di un rivestimento in polvere privo di composti organici volatili (COV) e con un elevato livello di riutilizzo di overspray - fino al 99%. “Attraverso innovazione e sviluppo, stiamo creando soluzioni per aumentare il potenziale delle vernici in polvere a bassa temperatura di polimerizzazione, le soluzioni sostenibili e le prestazioni aziendali”, ha affermato Daniela Vlad, Managing Director della divisione Powder Coatings di AkzoNobel. “Il processo ‘Facile e Sicuro’ è stato introdotto per facilitare la transizione verso le nuove tecnologie: sappiamo che il passaggio a nuove tecnologie può comportare incertezza, motivo per cui abbiamo dei team dedicati che supporteranno i clienti nel fare una scelta Sicura e Facile per le proprie aziende. In stretta collaborazione con la rete globale di produttori di linee di verniciatura a polvere, aiuteremo a creare e implementare una linea di verniciatura completamente operativa dall’inizio alla fine. Ciò include la comprensione dei prodotti e dei processi richiesti e dei vantaggi finanziari, oltre che il supporto per la formazione del personale e la garanzia di una perfetta integrazione tra i nuovi prodotti in polvere e il pre-esistente processo di verniciatura”. Le vernici in polvere Interpon W sono state sviluppate presso il Global Competence Center di AkzoNobel a Como, dedicato ai prodotti in polvere per substrati sensibili al calore. Le prestazioni della gamma Interpon W sono già state dimostrate anche attraverso delle partnership con diversi clienti negli hub regionali Interpon e la stretta collaborazione con altri produttori di linee di verniciatura.

Per maggiori informazioni: www.akzonobel.com

© AkzoNobel

Pantone presenta il suo colore dell’anno 2022: Pantone® 17-3938 Very Peri

Pantone ha presentato oggi il suo colore dell’anno 2022: Pantone® 17-3938 Very Peri, una tonalità blu pervinca con un vivace sottotono viola-rosso.

Come da tradizione, Pantone ha presentato il suo colore dell’anno 2022. Quest’anno la scelta è caduta sul Pantone® 17-3938 Very Peri, un blu pervinca dal vivace sottotono viola-rosso. Il colore dell’anno 2022 unisce la fedeltà e la costanza del blu con l’energia e l’eccitazione del rosso. Pantone 17-3938 Very Peri è caratterizzato da spensierata fiducia e audace curiosità, che ci aiutano ad abbracciare questo panorama alterato di possibilità, aprendoci a una nuova visione mentre riscriviamo le nostre vite. PANTONE 17-3938 Very Peri è una rappresentazione dello zeitgeist globale del momento e della transizione che stiamo attraversando. Mentre emergiamo da un intenso periodo di isolamento, le nostre nozioni e i nostri stili di vita stanno cambiando e le nostre vite reali e digitali si sono fuse in modi nuovi. Il design digitale ci aiuta ad estendere i limiti della realtà, aprendo la porta a un mondo virtuale dinamico in cui possiamo esplorare e creare nuove possibilità di colore. PANTONE 17-3938 Very Peri illustra la fusione della vita moderna e come le tendenze cromatiche nel mondo digitale si manifestano nel mondo fisico e viceversa. “Mentre ci muoviamo in un mondo di cambiamenti senza precedenti, la selezione di PANTONE 17-3938 Very Peri è ambasciatrice di una nuova prospettiva e visione dell’amata e cara famiglia dei blu,” dice Leatrice Eiseman, Executive Director, Pantone Color Institute. “Con le qualità del blu e al tempo stesso del sottotono viola-rosso, Pantone 17-3938 Very Peri mostra un atteggiamento vivace, gioioso e una presenza dinamica che incoraggia la creatività e l’espressione fantasiosa.” “Pantone Color of the Year riflette quanto sta accadendo nella nostra cultura globale, esprimendo ciò che le persone stanno cercando in un colore che sperano sia la risposta” ha aggiunto Laurie Pressman, Vice Presidente di Pantone Color Institute. “Creando un nuovo colore per la prima volta nella storia del nostro programma colore educativo Pantone Color of the Year, riflettiamo l’innovazione e la trasformazione globale in atto. Mentre la società continua a riconoscere il colore come forma fondamentale di comunicazione e modo di esprimere, di influenzare e creare idee ed emozioni, di coinvolgimento e connessione, la complessità di questa nuova tonalità blu infusa di rosso-viola evidenzia le sconfinate possibilità che si mostrano davanti a noi.”

Per maggiori informazioni: www.pantone.com

© Pantone

PPG espande la produzione di vernici per gli OEM in Germania

PPG investirà 10 milioni di dollari per espandere la produzione di vernici automotive per gli OEM e di basecoat sostenibili a base d’acqua.

PPG ha annunciato un investimento di oltre $ 10 milioni (€ 9 milioni) per espandere la produzione di vernici per i fornitori di apparecchiature originali (OEM) del settore automotive nel suo stabilimento di Weingarten, in Germania. Il progetto, che dovrebbe essere completato nel secondo trimestre del 2022, prevede un’aggiunta di 10.000 piedi quadrati alla sua struttura esistente e una capacità di produrre oltre 5.000 tonnellate di basecoat ad acqua all’anno. La tecnologia a base acqua consentirà di sostituire i solventi presenti nei basecoat tradizionali con acqua distillata, producendo meno odore e una migliore qualità dell’aria sul posto di lavoro sia per PPG che per i suoi clienti. Questo progetto fa parte di una serie di investimenti che PPG sta effettuando nelle sedi produttive di rivestimenti per OEM in Europa. Questi investimenti aiuteranno anche l’azienda a ridurre la propria impronta di carbonio. “Si tratta di un investimento importante per rafforzare le nostre capacità di produzione in Europa e per garantire che stiamo sfruttando la nostra tecnologia a base d’acqua leader del settore per promuovere la sostenibilità a valle, aiutando i nostri clienti a raggiungere i loro obiettivi in materia di sostenibilità”, ha affermato Roald Johannsen, PPG vice president, automotive OEM coatings, Europe, Middle East and Africa. “Weingarten è un sito particolarmente strategico per la sua vicinanza a molti dei nostri principali clienti OEM tedeschi. “PPG ha una lunga storia nella fornitura di vernici e rivestimenti per aiutare le case automobilistiche a proteggere e verniciare i veicoli”, ha affermato Johannsen. “Questi investimenti nella capacità produttiva di tecnologie più sostenibili, insieme alla nostra attenzione sui rivestimenti per la prossima generazione di veicoli elettrici, ci consentiranno di continuare a creare valore per i nostri clienti automotive in futuro”.

Per maggiori informazioni: www.ppg.com