ipcm® 2012 n. 18

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PASSIVATION: THE WAY FORWARD Passivazione: la via da seguire By J.R van der Net, P. Kleijn, W. van Leeuwen, T. Werner, E. Caldana Quaker Chemical, caldanae@quakerchem.com

N

ewly developed Cr(III) coating systems offer better protection against corrosion and superior adhesion properties at thinner layers on galvanized steel strips Until recently, passivation of galvanized steel strips generally involved the application of hexavalent Chromium (Cr(VI)) based compounds. Cr(VI) passivation was considered to provide superior corrosion protection in comparison to alternative non-toxic trivalent Chromium (Cr(III)) and Chromium free (Cr-free) applications. However, significant environmental and health concerns led to bans on Cr(VI) passivation in almost all industries within the European Union based on environmental and health concerns. As a result of the ban on Cr(VI) passivation, galvanizers have faced frequent issues related to the use of current Cr(III) or Cr-free (usually phosphorus or titanium) passivates. These alternative passivates require an application of thicker layers to achieve corrosion resistance comparable to Cr(VI) coatings, which causes a reduction or loss in adhesion properties so that organic coatings subsequently applied to the galvanized steel strips, such as paints or sealants, deteriorate more quickly (Fig. 1). The thicker layers also result in increased discoloration or loss of transparency of the passivated surface.

80 N. 18 - 2012 NOVEMBER/DECEMBER - international PAINT&COATING magazine

I

sistemi di rivestimento Cr(III) recentemente sviluppati offrono una migliore protezione contro la corrosione e garantiscono adesione superiore pur con strati più sottili ai coil in acciaio zincato. Fino a poco tempo fa, la passivazione dei nastri di acciaio galvanizzato comportava generalmente l’applicazione di composti a base di cromo esavalente (Cr(VI)), in quanto si riteneva che la passivazione Cr(VI) offrisse una maggiore protezione dalla corrosione rispetto alle applicazioni alternative non tossiche a cromo trivalente (Cr(III)) ed a quelle esenti cromo (Cr-free). Tuttavia, serie preoccupazioni riguardanti l’ambiente e la salute portarono alla messa al bando della passivazione Cr(VI) in quasi tutte le industrie dell’Unione Europea. Di conseguenza, agli zincatori sono state sempre più frequentemente fatte richieste di utilizzo di passivanti Cr(III) o Cr-free (di solito a base fosforo o titanio). Questi passivanti alternativi, per raggiungere una protezione dalla corrosione paragonabile ai rivestimenti Cr (VI), richiedono l’applicazione di strati più spessi, che comportano riduzione o perdita delle proprietà di adesione cosicché i rivestimenti organici, come vernici o sigillanti, applicati successivamente sui coil di acciaio zincato, si deteriorano più velocemente (fig. 1). Strati più spessi inoltre provocano la decolorazione o la perdita di trasparenza della superficie passivata.


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