ipcm® 47 Magazine (settembre/ottobre 2017)

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INNOVATIONS: PRESENT&FUTURE

Prodotti chimici per il trattamento superficiale del metallo zincato a caldo – Passato, presente e futuro Marco Zavattoni direzione@condoroil.it

I

l presente articolo riassume l’evoluzione dei prodotti chimici utilizzati su coil zincato Secondo la World Steel a caldo, sottolineando la progressiva Association la produzione eliminazione del cromo esavalente dalla loro annuale di coil con rivestimento formulazione. metallico è aumentata oltre i Secondo la World Steel Association la 150 milioni di tonnellate e la produzione annuale di coil con rivestimento gran parte di questo materiale è metallico è aumentata oltre i 150 milioni di zincato a caldo.” tonnellate e la gran parte di questo materiale è Il cromo esavalente è estremamente pericoloso, zincato a caldo. sia per la salute dei lavoratori sia per l’ambiente. Le superfici zincate a caldo non possono essere Il suo utilizzo, stoccaggio, manipolazione e utilizzate così come sono prodotte ma devono smaltimento sarà, nel migliore dei casi, sempre essere rivestite con un prodotto chimico. A seconda della destinazione finale dei coil, ci sono tre famiglie di trattamenti utilizzati in maniera prioritaria: la passivazione, il pretrattamento alla verniciatura e, infine, l’applicazione di uno strato organico sottile, conosciuto anche con il nome di Permanent Coating e AntiFinger. Tradizionalmente, i prodotti chimici utilizzati per i tre trattamenti sopracitati hanno un elemento in comune, 1 ossia la presenza nella loro formulazione di cromo Figura 1: L’etichettatura dell’acido cromico. esavalente. più complesso e costoso mentre, nello scenario Come si può vedere dalla figura 1, i prodotti peggiore, sarà proibito. contenenti cromo esavalente hanno un’etichetta di sicurezza che riporta tutti i Per questa ragione le aziende hanno iniziato a peggiori pittogrammi, escluso quello della cercare delle formulazioni alternative, prive di cromo esavalente. radioattività!

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N. 47 - SEPTEMBER/OCTOBER 2017 - international PAINT&COATING magazine

Se iniziamo ad analizzare i prodotti più utilizzati, ossia i passivanti, vediamo come la progressiva eliminazione del cromo esavalente è cominciata all’inizio del nuovo millennio con l’introduzione di formulazioni basate su cromo trivalente e, successivamente, su formulazione prive di cromo. A causa dell’assenza delle peculiari proprietà di resistenza alla corrosione proprie del Cromo VI, le nuove formulazioni sviluppate sono più complesse e oggi i prodotti disponibili possono garantire prestazioni di passivazione non molto diverse dalle prestazioni tipiche dei prodotti contenenti Cromo VI. Oggi, infatti, ci si può attendere una resistenza alla corrosione di oltre 100 h in camera di nebbia salina neutra e questo soddisfa i più severi requisiti di utilizzo. Inoltre, se paragoniamo questo risultato con le 120-144 ore di resistenza ottenibili con formulazioni a base di Cromo VI, vediamo che non vi è molta differenza. Importanti miglioramenti sono stati ottenuti con lo sviluppo di formulazioni completamente prive di cromo. Per il momento le prestazioni sono leggermente più basse se comparate con quelle garantite da un prodotto cromico, ad esempio la resistenza prevista in nebbia salina neutra è intorno alle 50 ore, ma la ricerca è molto attiva sull’argomento e si attendono miglioramenti nell’immediato futuro. © Condoroil Chemicals

Condoroil Chemicals, Casale Litta (VA), Italia


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