Numero di Maggio

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Direttore Responsabile: Marta Calcagno

PATENTE IN SCADENZA?

RINNOVALA DA NOI

dal 1985... la voce di Rondinaria e dell'Oltregiogo

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ANNO XXXIV / N. 4 - MAGGIO 2019

Distribuito gratuitamente

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Urbe

Ovada

Si riconferma Francesco Siri

Il sindaco dei ragazzi

Serravalle Scrivia

È tornata un'antica tradizione

Chiusa Expolandia: una fiera in piazza

Luca eMatteo MatteoSerlenga Serlenga- -pag. pag.45

Isola del Cantone

A che punto sono i lavori di bonifica?

Paese vivo, ricco di storia: gli appuntamenti

Isola del Cantone, centro di cultura

Ecolibarna: una storia lunga 34 anni

Marta Calcagno Luisa Russo - pag. - pag. 098

Federica Renato Milano Riccardi- pag. - pag.22 19

Gian Alessio BattistaFerretti Cassulo- -pag. pag.23 24

I polmoni del porto di Genova

L’editorialdie

Oltregiogo e Valle Stura Cari lettori de “l’inchiostro fresco” In questo ultimo numero, prima che le urne si aprano per le elezioni amministrative, abbiamo ritenuto opportuno, in considerazione della grande importanza che l’Oltregiogo, la nostra terra, rappresenta per Genova e per il sistema portuale ligure, di sentire, alla fine del loro mandato, tre sindaci di tre città strategiche come punto di snodo tra il mare e l'entroterra: Busalla, Novi Ligure e Ovada. Da loro sentiremo i punti programmatici realizzati e quelli che ancora vorrebbero realizzare. Il tutto alla luce di questo pezzo di apertura, a firma di Alessio Ferretti, residente ad Isola del Cantone, esperto di organizzazione logistica. La redazione

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ome due grandi braccia, le due valli che si protendono verso il mare, addentrandosi nel territorio ligure sembrano quasi stringere con un caloroso abbraccio la Grande Genova permettendole, scavalcando l’Appennino, un accesso privilegiato a costi competitivi sia a nordest che a nordovest al Basso Piemonte, un tempo conosciuto come l’Oltregiogo.

La Valle Stura con sbocco nell’ovadese, da un lato, e l’Alta Valle Scrivia, da Busalla, passando per Ronco Scrivia e Isola del Cantone, con sbocco ad Arquata Scrivia e Novi Ligure, dall’altro, racchiudono una potenzialità che, se ben sfruttata, potrebbero diventare un volano non solo per l’area portuale genovese, ma per tutto il sistema dei porti liguri, perché offrono servizi ad un costo inferiore a quelli posizionati nelle ormai congestionate aree costiere.

L'Arca di Noè di Davide Ferreri

Urne di libertà

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empo di elezioni. L’urna, dico proprio lo scatolone con la stella della Repubblica, la nostra stella polare, celebra il rito laico di una liturgia preziosa, quella libera del potere di scelta, che non si dovrebbe mai, dico mai, dare per scontata. Se ogni maggiorenne è contemporaneamente elettore attivo (può eleggere) e passivo (può essere eletto), tutto parte dalla attività, la possibilità di mandare altri al nostro posto, nel loro seggio. Gli eletti faranno ricadere le loro scelte su chi li ha voluti. Tutto inizia e tutto si conclude per il popolo sovrano che imbuca la democrazia nello scatolone, è un circolo virtuoso. O così dovrebbe essere. Comunque è un giorno di festa, vera. In alto le matite copiative. Davide Ferreri

Il porto di Genova - Foto: Alessio Ferretti

Di contro si devono affrontare costi di trasporto leggermente superiori, benché tutta la zona si possa considerare nell’ambito del “trasporto locale”, ma questi costi vengono recuperati al momento della redistribuzione delle merci. L’ostacolo da superare per l’utilizzo di queste aree non è di tipo tecnico o economico, ma di “mentalità”. Se l’analisi del costo si ferma al primo deposito della merce senza arrivare al Total Cost of Logistics, ciò che è realmente conveniente non appare tale. La soluzione di un problema, spesso,

non è intuitiva. I servizi “di valle” possono essere altresì usati per regolare i flussi di traffico in entrata nel porto di Genova evitando spiacevoli fenomeni di congestione viaria, rallentando, o addirittura fermando, i flussi in modo ordinato. Si evitano così ingorghi camionistici che paralizzano la città e anche concentrazioni di merci pericolose, un tema sempre all’attenzione delle autorità ma poco noto ai cittadini. I servizi informatici e telematici, come quelli forniti da HUB Telematica, società leader nella

Matteo Clerici

realizzazione di Port Community System sono fondamentali non solo per declinare operativamente le soluzioni, ma anche per effettuare analisi che individuino nuove soluzioni di ottimizzazione. Così, insieme ai servizi di deposito offerti dalle diverse società di logistica statica, ai servizi operativi come la pesatura come quelli offerti dal Consorzio VGM, si devono effettuare analisi dei dati e studi che consentano, per esempio, ai trasportatori di minimizzare i costi avviando processi di comunicazione e collaborazione su larga scala. Ogni anno vengono bruciati milioni di euro che investiti in ricerca e sviluppo rientrerebbero moltiplicati nelle tasche degli operatori e dei cittadini, ma “abbiamo sempre fatto così”. I Comuni, anche quelli piccoli, dovrebbero essere veramente “soggetti abilitanti” per lo sviluppo e destinare fondi, anche pochi, in ricerche da mettere a disposizione della popolazione e degli imprenditori diventando protagonisti del processo di sviluppo. Alessio Ferretti

LA PAROLA AI SINDACI ...a pagina 2

Paolo Lantero

Rocchino Muliere

Loris Maieron

Elezioni: lo scettro ai cittadini

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lezioni amministrative, si avvicina il momento. E, come altre volte, il voto ha diversi significati Nel passato, le elezioni erano il momento della rappresentanza. La maggioranza dell’elettorato si divideva infatti tra Democrazia Cristiana, rappresentante il blocco occidentale, e Partito Comunista, legato all’Unione Sovietica. Il voto era quindi simbolo di appartenenza alla fazione, più che scelta di idee. Eventi politici eccezionali, come la libertà sul referendum sul divorzio, erano l’eccezione che confermava la regola. Gli Anni Ottanta sono ricordati come gli anni della corruzione e del voto di scambio. I processi iniziati dal pool di Mani Pulite hanno così portato alla luce un sistema dove le elezioni erano un metodo per barattare voti con favori economici o professionali. Un mondo di do ut des, a volte legato alla criminalità organizzata, talmente opaco da confermare le tesi di Edward Banfield. Il “familismo amorale” del sociologo sembrava l’unica regola da rispettare, con il vantaggio personale come unico

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l’inchiostro fresco Maggio 2019

PARLANO I SINDACI DELL'OLTREGIOGO Dal Sindaco di Busalla:

Dal Sindaco di Ovada, il punto sul retroterra ligure

Ovada: accesso alla pianura O vada è da sempre fortemente legata a Genova e alla Liguria. Purtroppo negli anni i collegamenti ferroviari non sono migliorati, anzi registriamo crescenti disagi per i pendolari e un sostanziale intasamento per quanto riguarda il traffico merci. In futuro la città si propone un forte dinamismo territoriale, implementando il ruolo di cerniera tra Piemonte e Liguria, diventando una soglia di accesso ai territori del Piemonte, uno sbocco per l’imprenditoria genovese e un’opportunità per il territorio. Stiamo lavorando per migliorare la capacità progettuale, in grado di avviare un Piano strategico per tutto il territorio ovadese e uno studio di fattibilità per una nuova viabilità extra urbana. Oggi il traffico pesante proveniente dal casello autostradale e legato ai molti insediamenti artigianali e industriali sta mettendo a dura prova la viabilità cittadina. D’altra parte lo

sviluppo economico e le opportunità legate alla vicinanza con Genova non devono mortificare il territorio ovadese e il suo paesaggio, che viceversa dovrebbe diventare uno dei cardini su cui progettare il futuro. La viticoltura e la produzione enologica, la gastronomia e le tradizioni fanno di Ovada l’ideale porta d’accesso al Monferrato e ai paesaggi patrimonio Unesco. Siamo lieti

Prosegue dalla pagina precedente: Elezioni: lo scettro ai cittadini scopo del recarsi alle urne. Diversamente, oggi comanda la frammentazione. Il Muro di Berlino è crollato portandosi dietro il vecchio ordine bipolare. La globalizzazione ha aperto nuovi mercati e indebolito le frontiere. La nuova economia ha generato una debolezza produttiva e di consumi che sembra infinita e messo l’Europa a contatto con flussi imponenti di immigrati. Un mondo fluido, senza certezze, che si riflette nell’elettorato. I sovranisti, seguaci di un’Italia-fortezza, si scontrano con i seguaci di un’Europa più forte e di frontiere più permeabili. Eventi come il recente Forum delle Famiglie testimoniano il desiderio dei credenti, cattolici e non, di una società più a loro misura. La crisi porta all’estremismo dei rimedi, una lotta tra interventismo statale e liberismo senza freni. L’ottimismo di Francis Fukuyama, che pronosticava “la fine della storia”, è stato presto sostituito dallo “scontro di civiltà” di Samuel Huntington. Non un mondo in pace, prospero e democratico, ma un urto tra idee e gruppi, con le elezioni come terreno di caccia. Una visione non certo serena, ma con una possibile consolazione. Nel bene o nel male, le elezioni rimangono il momento dove lo scettro della decisione passa ai cittadini. Matteo Clerici

della circostanza che molti liguri abbiano scelto negli anni di trasferirsi ad Ovada; ciò è successo anche con alcune aziende. Anche per loro ci siamo impegnati e ci impegneremo per mantenere e migliorare il livello dei servizi, nel settore dei trasporti innanzitutto ma non solo. Ecco, se sapremo operare in sinergia, Liguria e territori del basso Piemonte, forse sarà possibile riuscire

là dove da soli finora non siamo riusciti. Un collegamento ferroviario veloce con Genova, un casello autostradale a valle del centro abitato o una viabilità esterna efficiente sono obiettivi a portata di mano, ma certamente non di un solo piccolo Comune. Per il resto abbiamo lavorato e lavoreremo ancora per mantenere alta la qualità della vita, difendendo i servizi sanitari, continuando ad offrire occasioni di svago e di eventi culturali, artistici e sportivi; recentemente abbiamo avviato i lavori per riaprire il Teatro Comunale. La rete in fibra ottica sta ormai coprendo quasi tutto il territorio comunale, esiste un monitoraggio sistematico della qualità dell’aria e dell’elettromagnetismo, proseguono gli investimenti in sicurezza: stiamo insomma cercando di creare le condizioni affinché chi arriva da noi si trovi bene. Paolo Lantero

Dopo i Giovi

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ertamente Busalla per la sua posizione nell’Oltregiogo, come ben evidenziato nell’articolo di prima pagina, si è sviluppata sia dal punto di vista infrastrutturale, con collegamenti stradali e ferroviari, sia con la presenza di piccola-media impresa che ha portato benessere e occupazione alla cittadinanza. Ciò ha comportato anche criticità di

Terzo valico, rete logistica, sevizi sociali

Novi Ligure retroporto di Genova

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l centro del triangolo industriale e crocevia di importanti vie di comunicazione, Novi costituisce un nodo strategico all’interno dell’Oltregiogo. La realizzazione del Terzo Valico rappresenta, quindi, una grande opportunità, sia per quanto riguarda la movimentazione delle merci che per il traffico passeggeri. In questi anni abbiamo cercato di massimizzare gli aspetti positivi dell’opera. Proprio recentemente con Rfi e Regione Piemonte abbiamo siglato un protocollo per la costituzione di un gruppo di lavoro teso a valorizzare la sede ferroviaria di Novi S. Bovo. L’accordo è finalizzato al più efficace sfruttamento dello scalo in relazione alle nuove grandi opere in corso di realizzazione (Terzo Valico, Terminal di Vado Ligure e

Direttori onorari: Rino Vaccaro e Luisa Russo • Direttore responsabile: Marta Calcagno • Trattamento dati: Gian Battista Cassulo • Comitato di redazione: Matteo e Luca Serlenga (Valli Stura e Orba) Marta Calcagno (Rondinaria, Novi) Matteo Clerici (Valle Scrivia) Samantha Brussolo (Val Borbera, Valle Spinti) Davide Parodi e Fausto Piombo (Videomakers)

altre) e per ottimizzare gli effetti, anche di livello occupazionale, sul territorio. In questo contesto assume ancora maggior rilievo la partecipazione della società Metrocargo al bando pubblicato da Mercitalia Logistics relativo a una manifestazione di interesse per la vendita o locazione di aree insite nello scalo di S. Bovo. Tutto ciò, insieme alla prossima realizzazione della tangenziale per Pozzolo, fa sì che il centro logistico novese assuma sempre più un ruolo strategico. Inoltre l’eliminazione dello shunt dal tracciato del Terzo Valico, proposto dal Comune di Novi, oltre a evitare l’isolamento del territorio rispetto al traffico delle merci, ci dà la possibilità di impegnarci affinché vengano incrementati i collegamenti passeggeri con Milano, Genova e Tori-

• Rubriche: Massimo Chiocca (Pensiero fondente) Ester Matis (Esternando) Fabiana Rovegno (Dalla vostra parte) • Sport: Stefano Rivara • Grafica e impaginazione in proprio: Anna Barisone grafica2@inchiostrofresco.it “l’inchiostro fresco” è registrato presso: Reg. Stampa AL n. 322 del 31/01/1985 R.O.C. n. 11700 del 12/02/1998 Iscr. online: n. 36 del 11/01/2016

Pubblicità raccolta in proprio: geom. Umberto Cecchetto (328-60.87.969) Associazione “Club Fratelli Rosselli” editrice de “l’inchiostro fresco” • Presidente e Legale rappresentante • Collegio dei Probi Viri: Gian Battista Cassulo Domenico Bisio, Federico Cabella, Davide Ferreri (soci fondatori de “l’inchiostro • Consiglio Direttivo: fresco”, voce di Rondinaria - 2005) Marta Calcagno, Massimo Calissano, Arnaldo Liguori, Giacomo Piombo Club Fratelli Rosselli Iscritto alla C.C.I.A.A. di Alessandria • Collegio dei revisori dei Conti: Umberto Cecchetto, Alfonso Gatti, Renato Milano al n° 226160 il 4/10/2005 (soci storici e fondatori dell’Associazione nel 1985) P. IVA e C.F. 02096520065

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no. Insomma, l’obiettivo è quello di creare le condizioni per rendere l’area novese il retro porto naturale del porto di Genova e maggiormente attrattiva per l’insediamento di nuove imprese. La nostra visione è quella di una città aperta allo sviluppo e alle opportunità di

lavoro. Ci siamo impegnati per mantenere la sede dell’INPS, che, insieme al Centro per l’Impiego, nel mese di settembre si trasferirà nel Palazzo Comunale di via Giacometti. Grazie a un accordo con la società Open Fiber, Novi sarà una delle 175 città italiane ad essere cablate con la fibra ottica per consentire collegamenti digitali più veloci. Con la riorganizzazione della rete ospedaliera, il San Giacomo è il secondo ospedale nella provincia dopo Alessandria. Questi sono solo alcuni esempi di come, secondo noi, sia necessario investire sul futuro per favorire la nascita di una città smart, intelligente, sotto tutti i punti di vista, anche per quanto riguarda i servizi rivolti a cittadini e imprese. Rocchino Muliere

AI LETTORI Informiamo che il responsabile della raccolta pubblicitaria per “l'inchiostro fresco” è il geom. Umberto Cecchetto socio dell'Ass. "Club F.lli Rosselli". Contattarlo al:

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carattere viabile che abbiamo affrontato proponendo soluzioni nel PUC adottato lo scorso dicembre. Attraverso un protocollo siglato con CNA-FITA abbiamo realizzato da circa un anno un parcheggio per autotreni, che prevalentemente interagiscono con le attività portuali, con più di 50 posti a rotazione che ha consentito di liberare il centro del paese dalla loro presenza. Obiettivo per la prossima legislatura è migliorare la fruibilità della stazione ferroviaria, che serve anche altri 6 comuni della valle, attraverso la realizzazione di un parcheggio di interscambio collegato con il prolungamento dell’attuale sottopassaggio. Ciò agevolerà anche il decongestionamento del traffico nel centro cittadino e la riqualificazione dell’area lungo lo Scrivia (ex Genoa Club) con parcheggi e zona verde, e la realizzazione di una nuova pista ciclabile. La sistemazione dell’ex scalo merci, acquistato di recente, consentirà poi di realizzare importanti servizi sociali e culturali per la nostra comunità. Il programma prevede anche opere per la mitigazione del rischio idraulico sul rio Migliarese, sul rio Chiappa e in Quarasi oltre al completamento della messa a norma di scuole e palestra, la sistemazione definitiva dell’area sportiva in Pratogrande, la realizzazione di parcheggi a Semino e a lato di Piazzale Genova. Grande attenzione anche a mantenere i servizi in campo sociale sia per gli anziani che per i giovani; per questi ultimi è stato creato uno Spazio Giovani destinato ai ragazzi delle Scuole Medie Inferiori e Superiori e attiveremo anche il Consiglio Comunale dei ragazzi per un maggior coinvolgimento civico degli stessi. In campo sanitario, grazie al dialogo con Regione Liguria ed ASL3, si è ridato vita all’ex Frugone con una Residenza Protetta, un centro diurno alzheimer, un punto di primo intervento con la presenza dell’automedica aperto, per ora, 12 ore per 5 giorni a settimana. La creazione di eventi, la promozione del territorio, il contenimento dei tributi e il miglioramento dell’arredo urbano sono poi il contributo che l’amministrazione vuole dare per conservare il polo commerciale Busallese. Loris Maieron


Maggio 2019

Valle Stura e Val d’Orba Campo Ligure: intervista a Gianni Oliveri che ci presenta il programma della sua lista

“Uniti per Campo”

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opo la presentazione dei candidati, abbiamo chiesto a Gianni Oliveri. quali sono le linee guida che hanno ispirato il programma della lista Uniti per Campo. “Chi amministrerà – ci ha risposto Oliveri - nei prossimi anni dovrà anzitutto fare i conti con la situazione lasciata da chi ci ha governato; un'eredità preoccupante sia per lo stato manutentivo di tutti i beni comunali, sia per una situazione di bilancio fortemente condizionata dai costi per pagare i mutui assunti in passato”. Se vincitori, quale sarà la vostra prima mossa? Primariamente la necessità di seguire un programma di lavoro in assoluta controtendenza rispetto a quanto fatto (o non fatto) da chi ha amministrato in questi ultimi anni. Un programma realistico basato su punti concreti ed innovativi. Noi vogliamo che Campo Ligure ritorni ad essere il centro nevralgico della Valle Stura, promuovendo i valori e le tradizioni di una popolazione con forti radici identitarie. Alcune anticipazioni? Nel prossimo mandato sarà importante ritornare a dedicare attenzione e risorse alla cura e al decoro degli spazi pubblici e alle manutenzioni ordinarie e straordinarie, ma anche fornire una risposta al problema del progressivo spopolamento di un comune potenzialmente e strutturalmente dimensionato per 3500 abitanti ma che tende inesorabilmente verso i 2500. Un punto di eccellenza sul quale contare?’

Una delle principali sfide è quella di rendere Campo un paese dal reale e forte richiamo turistico, attraverso un sistema integrato di accoglienza, che metta in rete un'impiantistica sportiva riqualificata e collegata al tessuto commerciale e culturale del borgo storico ed in cui la filigrana torni ad acquisire il ruolo di prodotto distintivo, eccellenza trainante per le iniziative turistiche.

assistenziali rivolti alla persona e alle famiglie. Strumenti e finanziamenti? Di certo, si dovrà lavorare con grande impegno nella ricerca di finanziamenti, per garantire la copertura economica dei piccoli e grandi progetti senza ipotecare il futuro del nostro paese. Ricordo a tal proposito che oggi siamo esposti di € 1.698.000 per pagare i mutui già assunti (con una rata annua per l’esercizio 2019 di circa 200 mila euro), a cui andrebbe aggiunta la quota per il mutuo di circa 700 mila euro che l'attuale

Altri aspetti importanti? Non dimenticare la necessaria riqualificazione ed il potenziamento dei servizi socio-sanitari e

Cooperative locali

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n un recente dibattito pubblico relativo alle strategie delle aree Interne nel territorio Beigua-Sol svoltosi ad Urbe, il sindaco di Masone, Enrico Piccardo, nel suo intervento ha tenuto a precisare come le cooperative comunitarie possano creare valide opportunità di lavoro e sviluppo per il nostro territorio. Piccardo ha sottolineato come queste associazioni, che operano già dal 2005 in forma di S.p.a. o S.r.l. nei comuni della valle, abbiano sempre cercato di portare sul territorio i servizi essenziali di trasporto e sanità. Secondo il primo cittadino masonese le cooperative locali creano un servizio interno fondamentale a favore della comunità e sono un ottimo incentivo per fidelizzare il cittadino ed evitare così il gravoso fenomeno dello spopolamento

dell’entroterra. Gli esempi virtuosi sono molti ci ricorda il Sindaco, a cominciare dal servizio scuolabus fino alla cura del verde pubblico, sono molte le attività svolte dalle cooperative di zona. Per il futuro l’idea è quella di dare dei servizi

amministrazione e la lista che ne rappresenta la continuità intendono aprire per ristrutturare gli spogliatoi del campo sportivo: un'ipoteca finale sull'attività di chi sarà chiamato ad amministrare. Quale sarà il vostro metodo di lavoro? Occorrerà poi migliorare i rapporti e la comunicazione con la cittadinanza, alquanto trascurati in questi ultimi anni e recuperare le relazioni con tutti gli Enti, riemergendo dall'attuale isolamento istituzionale. A questo proposito, quali i rapporti con gli altri Enti? Per quanto riguarda i temi di interesse sovracomunale, quali acquedotti, rifiuti, trasporti, ect abbiamo già concordato e condiviso un approccio comune con le rappresentanze sia di Masone sia di Rossiglione.

L’intervento del Sindaco di Masone

Amare Campo

sempre più vicini alle esigenze degli abitanti in modo tale da rendere la vita nei nostri paesi sempre migliore e preferibile a quella dei grandi centri urbani.

In conclusione chiediamo a Gianni Oliveri di fare un appello finale agli elettori campesi. “Il mio appello è molto chiaro e sintetico e parte dal presupposto che moltissimi concittadini hanno espresso forti malumori rispetto a chi ha amministrato sino ad oggi. Il 26 maggio quindi ogni cittadino campese sarà di fronte a una scelta molto semplice: proseguire con l'attuale gestione amministrativa oppure optare per un vero cambiamento, puntando su un gruppo affidabile, competente, giovane e non condizionato dall'appartenenza politica, votando e facendo votare la lista UNITI PER CAMPO”.

Luca Serlenga

Luca Serlenga

L

a lista “Amare Campo” si presenta alle elezioni amministrative nel Comune di Campo Ligure con un gruppo di candidati coeso e motivato, che al suo interno presenta diverse sensibilità e competenze acquisite in ambito lavorativo e nel contesto dell’associazionismo locale". Ci dice Irene Ottonello, la quale, dopo essere stata consigliere comunale con delega ai beni culturali e ai progetti di cittadinanza attiva per l’uscente Amministrazione Pastorino e di Assessore nell’ultimo anno, ha ora deciso di mettere alla prova le proprie competenze candidandosi a Sindaco. “In questi cinque anni mi sono occupata di beni culturali e dell’istituzione della Consulta Comunale” dice Irene Ottonello “consapevole di quanto fosse importante la condivisione dei problemi della nostra comunità, ancorchè non vi fosse una opposizione eletta in Consiglio Comunale. Un progetto di cui mi sono occupata, coordinandolo in ogni fase, per tre anni, dal febbraio 2015 al dicembre del 2017 è stato il restauro e la successiva esposizione del gruppo ligneo seicentesco di Bissone, raffigurante il martirio di Santo Stefano, di proprietà della Confraternita della Casazza. Ritengo sia questo un buon esempio di come l’Amministrazione debba operare nei confronti della comunità e nel perseguire gli interessi di tutti, anche tramite il conseguimento di obiettivi ambiziosi e sfide difficili” ci dice ancora Irene. Irene Ottonello è nata a Campo Ligure nel 1980 dove risiede. “Mi lega al mio paese un amore e una stima profonda per una

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l’inchiostro fresco Maggio 2019

ALTA VALLE DELL'ORBA, URBE E SASSELLO

Prosegue dalla pagina precedente: Amare Campo

comunità che ho sempre trovato eccezionale, in tutti i sensi. Nella sua cultura, nel suo saper fare, nella sua consapevolezza e nel suo sentimento di identità forte, ma aperto nei confronti dell’esterno”. Laureata in Filosofia presso l’Ateneo genovese ha poi conseguito il Dottorato di ricerca, sempre occupandosi di filosofia politica e morale e successivamente ha collaborato per cinque anni con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano Bicocca. Ha svolto periodi di ricerca su progetti nazionali ed europei, che l’hanno portata a viaggiare molto e a vivere all’estero per diversi periodi di tempo, anche grazie alla partecipazione al progetto Erasmus, “un progetto che ha oramai più di 30 anni e che dovrebbe contribuire ad aumentare in tutti i cittadini la consapevolezza di quanto sia importante la pace e la libera circolazione delle persone, come principi fondanti dell’Unione Europea”. Ha svolto attività di ricerca presso l’University of St. Andrews, in Scozia. Attualmente insegna filosofia e storia nei Licei. Dopo i tre incontri pubblici con la cittadinanza, tenuti nei mesi di Febbraio, Marzo e Aprile, che sono risultati molto preziosi per la preparazione del Programma elettorale, la lista “Amare Campo” si è presentata alla popolazione il 10 Maggio, presso la sala polivalente di Via Convento. “Abbiamo da subito privilegiato il confronto diretto sui temi” dice Irene “proponendoci alla cittadinanza con incontri pubblici e con le diverse associazioni, le attività e le realtà che compongono il nostro tessuto sociale, così attivo e vitale. Crediamo che il dialogo diretto sia importantissimo e per il futuro crediamo che questo confronto debba diventare una prassi costante”. La lista Amare Campo è composta da: Carolina Caneva, Matteo Gorziglia, Davide Mac-

ciò, Giuseppe Macciò, Roberto Minetti, Alessandro A. Minetti, Alessia Ottonello, Enrico Ottonello, Franco Prestipino, Fernanda Piombo, Daniele Rosi ed Edoardo Rossi. Gian Battista Cassulo

Economia, salute, servizi, ripopolamento, turismo parole chiave di Antonio Pilo

Diamo un futuro ad Urbe

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abato 13 aprile scorso, presso il ristorante “All’Alpino” di Urbe, si è svolta la presentazione della lista “Diamo un futuro ad Urbe”, che propone come candidato sindaco Antonio Pilo; alla partecipata manifestazione sono intervenuti il Senatore Francesco Bruzzone e l’Assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai della Lega, alcuni sindaci provenienti dai paesi del circondario, imprenditori interessati a investire in alcuni progetti previsti dalla lista e tanti cittadini. Antonio Pilo, pensionato, ha iniziato la sua attività lavorativa nella Guardia di Finanza nella parte investigativa e dal 1993 è stato funzionario della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel comparto della sicurezza economica-finanziaria: oggi ha deciso di candidarsi come sindaco per il comune di Urbe, mettendo in campo la sua esperienza e

una squadra variegata e preparata. “La decisione a candidarmi sindaco nasce dall’esigenza di apportare un contributo alla storia politica del nostro paese” spiega Pilo, “un progetto politico nuovo, di cui il territorio ha bisogno. Le priorità saranno quelle di riorganizzare la macchina amministrava del Comune e consolidare i rapporti di collabo-

74° anniversario della Liberazione a Campo Ligure

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iovedì 25 aprile 2019 anche a Campo Ligure, al termine della Santa Messa officiata nella Chiesa parrocchiale, si è svolta in piazza Vittorio Emanuele II la cerimonia della deposizione di una corona al monumento ai caduti. Alla celebrazione, dove ha prestato servizio la banda cittadina locale, erano presenti i Sindaci di Campo Ligure, Andrea Pastorino, di Rossiglione Katia Piccardo, di Masone, Enrico Piccardo e il Presiden-

razione con le istituzioni centrali, regionali e provinciali”. Tra le altre priorità compaiono anche il miglioramento della raccolta dei rifiuti, valutando se continuare la collaborazione con ATA SpA, razionalizzare la spesa, mantenere la scuola aperta, migliorare i servizi alle persone, rilanciare l’attività turistica, aprire il distributore di carburanti e rinegoziare l’unione con Sassello: “la cooperazione intercomunale non ha portato alcun vantaggio ai bilanci del nostro Comune” spiega Pilo, “procurandoci in aggiunta una perdita di identità e autonomia, ed è incostituzionale. Va riconsiderato inoltre l’oneroso contratto con la CIRA, la società che gestisce l’acqua ed il sistema fognario, per rendere il servizio più economico”. Per quanto riguarda il turismo, la lista propone di rilanciarlo, in tutte le sue forme: “intendiamo inserire risorse per migliora-

re le piste da ballo e costruire una tensostruttura per gli eventi con contributi regionali”, spiega Pilo, “e di promuovere eventi in collaborazioni con Regione Piemonte e Lombardia. Vogliamo poi valorizzare le competizioni sportive, come quella di trial, coinvolgendo le rispettive federazioni, e valorizzare la cascata di Acquabianca e il lago dell’Antenna”. Per quanto riguarda i servizi al cittadino, “un defibrillatore per ogni frazione, migliorare l’ambulatorio, asfalti, un sito del “mugugno” per ascoltare i cittadini e, molto importante, il rilancio della famosa “Acqua del Faiallo”. Ultima, ma non per importanza, una riflessione sulla centrale a biomasse: “siamo contrari perché distrugge ciò che la valle ha di più prezioso, ossia la natura, la qualità dell’aria ed il paesaggio”. Matteo Serlenga

Urbe: si riconferma Francesco Siri

Il sindaco dei ragazzi

te dell’ANPI di Campo Ligure, Giulio Merlo. Il corteo si è poi trasferito nel Palazzo Comunale dove il Sindaco di Campo Ligure ha concluso la commemorazione. Giacomo Piombo

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arallelamente alle prossime elezioni amministrative dei "grandi", con un qualche settimana di anticipo, si sono svolte presso la scuola di Urbe "Don Nando Canepa" le elezioni del sindaco dei ragazzi, che hanno visto riconfermarsi come primo cittadino "dei piccoli" Francesco Siri, alunn o della scuola primaria, con il suo partito

"Lega Scolastica". Insieme a Matteo Piombo in qualità di vicesindaco e di Nicolò Scollo come consigliere, la lista ha un programma chiaro e rivoluzionario: appendini nuovi, reti nelle porte da calcio in cortile, canestri nuovi in palestra e una nuova cartina politica dell'Italia. Alla corsa per l'ambita poltrona hanno anche partecipato due liste

della scuola secondaria, il "Partito E.R." guidato da Eleonora Memoli e la lista "Giovani per Urbe" capitanata da Giacomo Scollo. Entrambi i segretari di partito hanno poi stretto la mano al vincitore, promettendo una battagliera, ma sempre corretta, attività di opposizione. Matteo Serlenga


l’inchiostro fresco Maggio 2019

ALTA VALLE DELL'ORBA, URBE E SASSELLO

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Bosco, acqua e vento: “green economy” per ripartire, insieme ai servizi

Lorenzo Zunino in corsa per Urbe

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nsieme per Urbe”: è questo il nome di una delle liste in corsa per il Comune di Urbe guidata da Lorenzo Zunino, consigliere uscente (di cui nove anni vicesindaco), urbasco “doc” di Vara Superiore, con la sua Lista di tutti residenti, il quale presenta agli elettori un programma destinato a contrastare lo spopolamento e a incentivare le attività lavorative collegate al territorio e alle sue risorse. “Ho deciso di ripresentarmi dopo 5 anni di opposizione costruttiva”, spiega Zunino, “e, insieme ai molti amici, abbiamo deciso di presentare una nostra lista sulla scia delle esperienze vissute. Il programma è breve e realistico” sottolinea Zunino “perché i fondi a disposizione dei piccoli comuni sono molto pochi. Gli obbiettivi principali sono il mantenimento e potenziamento dei servizi alla popolazione, interventi sostanziali sulla viabilità, una

revisione dei servizi in gestione alle società esterne e all'Unione dei Comuni e impiegare tutte le energie per il mantenimento della scuola che è il fondamento della comunità. Per quanto riguarda il turismo, intendiamo riprendere il progetto che è stato parzialmente abbandonato di “tuffati nel verde”. Il turismo purtroppo da solo non supporta l'intera

economia della valle” spiega Zunino, “in quanto i tempi delle lunghe permanenze sono ristretti ai soli mesi di luglio e agosto. L'economia della valle ha bisogno di ben altro: l'obbiettivo è portare attività sostenibili condizionate dalle nostre risorse (e bellezze) naturali che abbiamo, ossia bosco, acqua e vento”. Un programma che, secondo Zunino,

si può realizzare grazie alla collaborazione con Provincia e Regione, “con le quali vi è perfetta sintonia. Naturalmente intendiamo proseguire con il progetto del distributore Comunale (Progetto Aree Interne) che è stato lanciato dalla nostra amministrazione precedente e portato avanti con impegno dall'Amministrazione in carica”.

Zunino evidenzia anche il chiaro/scuro dell'Amministrazione uscente... ovvero... l'aver seguito il Bilancio in modo equilibrato, ma rileva ad esempio la svendita di patrimonio Comunale (mezzi meccanici ed accessori) e la mancanza di una prospettiva per le altre dotazioni - la eccessiva sudditanza al Comune di Sassello nell'ambito

dell'Unione - la crititicità di alcuni servizi demandati a Società esterne. Ricorda inoltre il lavoro svolta dalle tanto vituperate Amministrazioni Ramorino, di cui era Vice Sindaco, fatte senza clamore mediatico ma essenziale..ad esempio: per il mantenimento dell'Istituto scolastico - la creazione dei Centri di aggregazione - gli interventi sulla rete idrica - il potenziamento dei servizi domiciliari - l'ottenimento di un pulmino multi servizi dalla Regione a costo zero per la Comunità...ed ancora abbiamo lasciato l'assegnazione di 835.00 euro dalla Regione per i danni alluionali..ecc.. ecc... In ultimo, a proposito delle cartacce trovate (intervista video al Sindaco), segnala che ognuno ha il suo metodo di lavoro...e parlare di questo rileva una caduta di stile non apprezzabile. Matteo Serlenga

Le proposte della lista uscente guidata da Fabrizio Antoci

Vigilanza faunistico – ambientale

Urbe riparte: il programma

Il nuovo Nucleo

D

opo cinque anni di amministrazione, la lista civica “Urbe riparte” di Fabrizio Antoci si ripresenta, con un programma centrato su turismo, lavoro e sviluppo anche attraverso i progetti di “Aree Interne” per trasporti, scuola e sanità. “In questi anni abbiamo lavorato tanto ottenendo risultati come la riduzione della TARI del 22%, 290.000 euro di asfalti e un’aliquota IMU agevolata per i proprietari di seconde case che intendano aprire attività ricettive. Ma abbiamo anche “seminato” molto, in termini di progettualità” spiega il candidato sindaco Antoci, “per cui adesso si comincia a “raccogliere” i frutti: ad esempio un contributo di 360.000 euro chiesto nel 2015 per il cappotto termico della scuola”. Uno sguardo ai risultati del passato dunque, ma anche ai progetti del futuro,

per continuare il percorso intrapreso con l’unione con Sassello e naturalmente la strategia Aree Interne, che vede Antoci come referente: “solo una mia conferma come sindaco consente di mantenere il ruolo di coordinamento dell’Area” spiega Antoci, “nel delicato momento della firma degli accordi con il Governo per i finanziamenti”.

Tra questi, quelli per la costruzione del distributore di carburanti a Martina, la creazione di una cooperativa di comunità (per portare lavoro e servizi sul territorio) e l’infermiere di famiglia, per monitorare la salute dei cittadini. “Grazie ai contributi europei, dal secondo semestre 2019 saranno realizzati i progetti per il turismo” spiega Antoci “tra cui la

segnaletica dei sentieri, la ristrutturazione della Gatazè, la costruzione di un ponte pedonale sul Rosto e la riorganizzazione dell’area picnic Faiallo. Con un mutuo di 200.000 euro, invece, nel 2020 termineremo la manutenzione stradale dei tratti più bisognosi”. Altri impegni? “Mantenere e migliorare i servizi all’utenza, soprattutto per quanto riguarda anziani e bambini, con una scuola sempre aperta ed efficiente. I prossimi cinque anni saranno cruciali”, risponde Antoci, “l’età media del comune è altissima e si rischia una vera emorragia demografica alla quale bisogna rispondere con idee chiare e concrete che solo noi abbiamo: un futuro che si chiama anche parco, contro le ambiguità e i “no” immotivati delle altre liste”. Matteo Serlenga

È

stato istituito dalla Regione Liguria il “Nucleo regionale di vigilanza faunistico – ambientale”, nell’ambito del Settore Politiche della Montagna e della Fauna Selvatica. In seguito alla nuova normativa varata dallo Stato sulla riforma delle Province, che ha comportato in molti casi lo smantellamento della sezione faunistica dei Corpi/Servizi di Polizia Provinciale e Metropolitana, la Regione Liguria ha garantito la continuità delle funzioni di presidio del territorio e di tutela del patrimonio faunistico e itticodisponendo, sin dal 1° marzo 2017, l’assunzione diretta di parte del personale della Polizia provinciale già impiegato per l’esercizio delle funzioni di protezione civile, antincendio boschivo, controllo faunistico, vigilanza venatoria e sull’esercizio della pesca. Dal 2018 ha poi ampliato le competenze del personale in questione, provveden-

do all’istituzione di un “Nucleo di vigilanza faunistico – ambientale”. Il Nucleo, che sarà ulteriormente potenziato, come ci ha detto il Consigliere regionale Angelo Vaccarezza (nella foto), rappresenterà certamente una valida risposta alla necessità di tutelare l’ambiente paesaggistico della Regione. . Ilenia Procopio


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VALLE STURA - POLITICA

Enrico Piccardo, Sindaco uscente illustra il programma della lista

Si confrontano Leoncini e Pesce

“PER MASONE”

Tiglieto al voto A

A

bbiamo incontrato il Sindaco di Masone, l’Ing. Enrico Piccardo, chiedendogli di illustrare ai nostri lettori il programma della lista “Per Masone”. “È bene premettere” ci dice Piccardo, “che la nostra è una lista civica, non rappresenta alcun partito politico, ma un gruppo di persone che offrono un contributo amministrativo al loro paese. Purtroppo”, prosegue, “ considerati i limiti delle finanze disponibili, abbiamo lasciato il libro dei sogni nel cassetto, e cercheremo di dare soluzione ai problemi principali”. Quali son o questi problemi a cui fa riferimento? Al primo posto c’è il calo demografico che cercheremo di contenere intervenendo sulla qualità ed il livello dei servizi che ci proponiamo di migliorare. In quest’ottica intendiamo fare il possibile per rilanciare il turismo, facendo leva sulle bellezze naturali del territorio, sulla molte eccellenze del territorio compresa la gastronomia locale. Non potremo certo trascurare la necessità di migliorare l’arredo urbano, la manutenzione stradale, intervenire sugli impianti sportivi e, proprio in funzione del calo demografico intendiamo dedicare attenzione particolare al tema della logistica scolastica. Prevedete qualche intervento particolare? Certamente, oltre all’intenzione di attuare pienamente il PUC e riqualificare alcune aree che non hanno attualmente un impatto

nche Tiglieto, in Alta Valle Orba, prima sede dei cistercensi in Italia, è in procinto di rinnovare l'amministrazione comunale. Due le liste in campo: "Provare a cambiare", del sindaco uscente Giorgio Leoncini, e "Costituzione" guidata da Michelangelo Pesce, già sindaco di Tiglieto per 10 anni dal 2004 al 2014. Con poco più di 500 abitanti, il comune a cavallo tra la provincia di Savona e la Città Metropolitana di Geno-

decoroso per il paese, prevediamo di intervenire anche sull’area cimiteriale con le limitate risorse disponibili. Anche l’area ex Cerusa potrebbe vedere realizzato un progetto più contenuto del precedente, per il quale si potrebbe pensare ad un’utilizzazione multi-funzionale dell’area in quanto Masone manca di un vero centro urbano. Per la Villa del Barone puntiamo all’acquisizione diretta o indiretta del manufatto di proprietà di A.R.T.E. e del parco, per promuovere la realizzazione di una struttura ad uso turistico ed anche mini appartamenti per coppie anziane autosufficienti ad affitto calmierato. Per quanto riguarda i servizi di primaria necessità quali linee intendete seguire? Sul fronte acquedotto abbiamo le idee chiare perché le tariffe dell’acqua ormai sono arrivate a livelli non tollerabili e crediamo che In Valle Stura occorrerà fare una riflessione unitaria per raggiungere una gestione degli acquedotti in forma consortile

come hanno già fatto i paesi della Val Bormida con cui sono già stati avviati contatti conoscitivi. Per quanto riguarda i rifiuti, come per l’acqua, si dovrà mettere in discussione la futura gestione unificata provinciale. Analoga situazione per i trasporti dove occorre un’azione incisiva dei paesi della Valle Stura perché uno dei nodi focali dell’abbandono del territorio è proprio questo. Sul fronte della sicurezza del territorio avete fatto un ottimo lavoro nel quinquennio che si sta concludendo, manterrete la rotta? Si, è nostra intenzione proseguire cercando di incrementare ancora la sicurezza del territorio, mediante pulizia degli alvei, messa in opera di difesa spondali e per l’area urbana un maggiore impegno di telecamere di sorveglianza. Nel vostro programma si parla di cooperativa di comunità, ci spiega brevemente di cosa si tratta? È un’idea con cui speriamo di riuscire a fornire servizi “vicini” alla

popolazione di cui sta crescendo l’età media. La cooperativa di comunità oltre a produrre vantaggi a favore della comunità a cui i soci appartengono potrebbe contribuire alla creazione di posti di lavoro a livello locale, con svolgimento di alcuni servizi quali trasporto alunni e successivamente uso del mezzo per il trasporto pubblico locale, consegna di medicinali, di spesa, di posta, pulizia urbana, gestione area cimiteriale e altro ancora, un altro punto del nostro programma rivolto comunque a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità con l’attenzione e l’aiuto per le fasce più deboli, giovani e terza età. Giacomo Piombo

va è uno dei più piccoli e isolati del territorio e deve far fronte a tutte le problematiche tipiche dei piccoli comuni, primo tra tutte lo spopolamento. La lista di Leoncini ha come obbiettivo continuare il cambiamento svolto durante questi cinque anni, mentre la lista di Pesce intende riprendere il lavoro di crescita e di sviluppo precedentemente interrotto. Matteo Serlenga

CRI e FIDAS premiate a Matera

Una targa dovuta

I

l 26 aprile scorso, presso l’auditorium Gervasio in Piazza del Sedile a Matera, si è svolto il 58° Congresso nazionale FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori Sangue) al quale hanno partecipato oltre duecento delegati delle 72 associazioni Federate provenienti da tutto il territorio nazionale per celebrare i 60 anni di fondazione della Federazione. Al termine della mattinata vi è stata la consegna di una targa commemorativa alle cinque associazioni che nel 1959 costituirono la FIDAS: l’Associazione Donatori Volontari del Sangue CRI di Masone, l’Associazione Donatori Ovadesi Sangue di Ovada, l’Associazione Donatori Sangue del Piemonte, l’Associazione Donatori Volontari Sangue CRI di Cairo Montenotte e l’Associazione

Friulana Donatori Sangue. Alla celebrazione erano presenti le autorità locali con il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri e numerosi altri convenuti come Clelia Musto, direttore del Centro Regionale Sangue, Maria Rita Tamburrini, dirigente dell’ufficio Sangue e Trapianti del Ministero della Salute, Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro Nazionale Sangue, Pierluigi Berti presidente SIMTI e Giampietro Briola, presidente nazionale AVIS. Duranti i lavori del congresso il presidente della CRI di Masone, Emanuele Pastorino, ha ritirato il riconoscimento riservato ai soci fondatori consegnato direttamente da Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale FIDAS. Luca Serlenga

I nostri vini bianchi

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l’inchiostro fresco Maggio 2019

POLITICA - VALLE STURA Rossiglione: presentato il programma elettorale della lista "Insieme per Crescere"

Per completare un percorso S iamo andati a Rossiglione per incontrare il Primo cittadino, la Dott.ssa Katia Piccardo, che si candida per il rinnovo del mandato alle prossime elezioni del 26 maggio e rivolgere alcune domande in merito al programma elettorale presentato dalla sua lista “Insieme per Crescere”.

Signor Sindaco, nel corso di un recente servizio pubblicato dal nostro giornale abbiamo riassunto il suo operato nel mandato che sta terminando, oggi Le chiedo: cosa avete in serbo per il prossimo futuro dei rossiglionesi? Nei prossimi cinque anni intendiamo impegnarci per migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini, in particolare nel valorizzare l’ambiente, come elemento del territorio da salvaguardare e risorsa che può offrire opportunità anche lavorative per le nuove generazioni, e faremo il possibile per sostenere le attività economiche, commerciali ed agricole, per le quali intendiamo attivare per le imprese che decideranno di insediarsi nel nostro territorio Punteremo, inoltre, sulle energie rinnovabili, sull’associazionismo intercomunale allo scopo di garantire servizi di adeguata qualità mettendo a sistema capitale umano e risorse economiche tra i cinque Comuni dell’Unione, massima attenzione verrà riservata al mondo dell’infanzia e delle famiglie con il completamento dell’attivazione dell’asilo nido ed il presidio di adeguate politiche sociali. Abbiamo inserito nel

in laboratorio o negozio, inoltre cercheremo di favorire la conoscenza degli sgravi fiscali previsti per chi deciderà di recuperare gli immobili, unitamente con la prevista riduzione degli oneri di occupazione del suolo per i proprietari che vorranno restaurare le facciate degli edifici.

nuovo gruppo una importante componente giovanile che consentirà una maggiore vicinanza alle esigenze della fascia più giovane della popolazione. Il programma della lista Insieme per Crescere prevede il recupero dei centri storici, il miglioramento dell’arredo e del decoro urbano, interventi in ambito di sicurezza stradale e personale, la prevenzione e la lotta al dissesto idrogeologico, l’affinamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, la promozione del nostro ambizioso polo culturale, la predisposizione di un piano intercomunale di protezione civile, la promozione turistica e la riqualificazione di Veirera e Gargassino. Quali azioni prevedete per quanto riguarda l’aspetto urbanistico del programma? In primis prevediamo un aiuto all'implementazione del tessuto urbano commerciale, con esenzione degli oneri per cambio destinazione d'uso, ad esempio nella trasformazione di un magazzino

Relativamente ai lavori pubblici previsti ce ne può indicare alcuni, molto sinteticamente? Sono previsti interventi al polo scolastico per ampliare gli spazi didattici e per il completo adeguamento sismico, antincendio e manutentivo, un intervento manutentivo al sottotetto della sede civica del Museo Passatempo e saranno riavviati i lavori per la costruzione del nuovo Asilo Nido ed un cospicuo finanziamento assegnato alla nostra Amministrazione, permetterà una riqualificazione integrale dell’area della Ferriera. Per quanto riguarda la rete idrica intendiamo stimolare l’ATO della Città Metropolitana di Genova ed il gestore del servizio idrico integrato affinché amplino la rete acquedottistica comunale alle località non ancora servite, tra cui, ad esempio, il Gargassino e la Valle Berlino in sponda destra. Uno degli obiettivi a cui dedicare maggiore attenzione sarà la manutenzione delle infrastrutture di viabilità comunale, quali ponti e margini stradali. Quali sono in breve i punti chiavi del vostro programma circa i servizi sociali e sanitari? Potrei riassumerli dicendo che

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Il Rifugio di Pratorotondo

intendiamo migliorare l’informazione sulle prestazioni dei servizi socio-sanitari, mantenere e consolidare i servizi ambulatoriali di specialistica, prestare sostegno al Comitato locale di Croce Rossa e alle altre associazioni operanti in campo socio aggregazionale, rafforzare il servizio di assistenza domiciliare, sostenere la medicina di rete garantita dai medici di medicina generale. Un’ultima domanda in merito all’annoso problema dei trasporti pubblici che Lei ha sempre seguito in prima persona, avete valutato possibili nuove azioni? La fondamentale valenza d utilità di infrastrutture di collegamento e di trasporti pubblici efficienti impone azioni mirate al mantenimento e al ripristino degli standard adeguati sia della viabilità su gomma che del trasporto pubblico. Sarà compito dell’Amministrazione comunale continuare ad adoperarsi per quanto di sua competenza ed agire nelle sedi istituzionali presso gli enti sovraordinati per mantenere la funzionalità della linea troppe volte minacciata di venire sacrificata, e per ottenere i risultati attesi. Giacomo Piombo

A

ll’interno dell’area del Parco Naturale Regionale del Beigua al confine tra il comune di Sassello, Varazze e Cogoleto si trova la panoramicissima località di Pratorotondo, una terrazza naturale che fa da palcoscenico al mare ed al paesaggio circostante. In questa magnifica cornice naturale a 1100 metri di quota risiede l’omonimo rifugio di Pratorotondo. Il rifugio è gestito dalla famiglia Ferrando, composta da Michela e Gabriele e dalle loro figlie Emma e Alice; da sempre il loro sogno era quello di lavorare in un rifugio di montagna e quando si è presentata l’occasione di gestire il rifugio non se la sono lasciata sfuggire, come ci spiega Michela: “Quando abbiamo saputo della vendita del rifugio siamo impazziti di gioia, gestire una attività come questa in famiglia è sempre stato il nostro sogno e abitando qui vicino per noi è l’ideale. Con non pochi sacrifici abbiamo intrapreso questa

avventura un anno fa e ci siamo innamorati di Pratorotondo. Cerchiamo di fare molte attività per bambini e adulti perché questo luogo merita di essere amato da tutti ed in tutte le sue sfaccettature. Per esempio abbiamo in programma numerosi laboratori didattici per i bambini ed eventi all’aperto come concerti e spettacoli teatrali. Sabato 25 e domenica 26 maggio per esempio ospiteremo un evento dal titolo #rivivere la storia: incontro sul Beigua il Monte Sacro organizzato dalle associazioni Liguria Antica Lecste e Praefctura Fabrum, dedicato alla storia degli antichi liguri al quale siete tutti invitati.” Luca Serlenga

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EVENTI E APPUNTAMENTI POLITICI

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Maggio/Giugno

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7-8-9 Giugno


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Ovada, ovadese e Rondinaria Là dove storicamente la gente si incontra, torna un’antica tradizione

Expolandia: una fiera in piazza

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i è svolta il 10-11-12 maggio la seconda edizione di “Expolandia Ovada” la grande manifestazione fieristica che ha messo in rilievo le attività commerciali del Basso Piemonte e dell’entroterra Ligure (l’Oltregiogo), attirando, per tutta la durata del week end, nella grande Piazza dedicata ai Martiri della Benedicta moltissimi visitatori. Abbiamo intervistato una delle organizzatrici del team diretto da Roberta Torriglia, nota commercialista ovadese, che collabora con l’associazione Euro Ced di Ovada. Si tratta di Valentina Ostojic, la quale ci ha illustrato com’è nata l’idea di realizzare una grande esposizione fieristica commerciale. “Expolandia nasce con la volontà di mettersi in gioco a 360°, - dice Valentina - cercando di ricreare la fiera nella sua essenza, nelle sue stesse origini medioevali in cui la piazza rappresentava il nucleo centrale della società e dove parenti e amici potevano scambiarsi battute tra una bancarella e l’altra con la semplice voglia di stare insieme, un momento di accoglimento e raccoglimento. Per questo Expolandia non deve essere vista come l’ennesima fiera di settore, ma con molta umiltà, come una possibile vetrina di attività e arti, una possibilità di sfidare le proprie capacità ed un momento di confronto con la speranza che possa servire a crescere e migliorarsi in futuro”. Una fiera che mette in scena le attività produttive del territorio nonché le sue eccellenze, una sessantina di aziende, tanti prodotti e servizi, ma attira l’attenzione anche di visitatori che non sono direttamente coinvolti. Si è trattato allora di un vero e proprio mercato di cultura, di scambio di esperienze, di dibattito esperienziale. “Si – spiega Valentina Ostojic siamo stati piacevolmente sorpresi dall’interessamento e dalla partecipazione da parte di diverse associazioni come il Wwf, la Vela Onlus, con la dottoressa Paola Varese primario di oncologia dell’ospedale di Ovada, il gruppo scout Ovada 1, che hanno accolto con entusiasmo la nostra idea di confrontarci, instaurando nella fiera degli spazi di dibattito sulle questioni che più ci stanno a cuore come la cura dell’ambiente o la cultura dell’”arrangiarsi” in gruppo. Queste partecipazioni – prosegue Valentina - vanno chiaramente al di là del mero scopo economico, sono invece una dimostrazione che qualsiasi occasione è valida per testimoniare l’impegno sociale. Il contesto di gioco e spettacolo ha reso la mani-

festazione fieristica un contenitore dalle mille sfaccettature, l’aver aggiunto un campo gonfiabile per il calcio balilla umano è stato un ulteriore impegno nella linea di voler far incontrare persone diverse in un momento comune”. Un bel risultato dunque, Expolandia è stata spettacolo, fiera, cultura, convivialità. Non potevano mancare lo street food e l’area ristorante con cucina tradizionale e per voi tanta soddisfazione. “Mai come quest’anno possiamo dirci soddisfatte per la risposta ottenuta dalla gente, l’afflusso e la partecipazione delle persone è

Un gemellaggio indissolubile nel tempo: sst storico toorric icoo e cu cult culturale ltur lt ural ur alllee a

Ovada chiama Genova

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’era una volta”: molti articoli di giornale iniziano sovente con questa espressione. È una “apertura classica” che serve a portare, quasi automaticamente, indietro nel tempo e aiuta, chi legge, a ritrovarsi e come nelle favole, ad augurarsi un “lieto fine”. Un’altra regola classica a cui, altrettanto sovente ci si attiene, è rispettare per l’articolo che si scrive una sequenza quasi obbligata di esposizione. Raccontare “il fatto” illustrandolo come se si rispondesse ad una semplice serie di domande tipo: “chi, cosa, come, perché”. Ecco, mescolando il “c’era una volta” con il “chi cosa come perché”, vorrei sostenere l’idea di come e quanto, il destino dell’Basso Piemonte (Oltregiogo ed Alto Monferrato) sia legato in modo indissolubile a quello di Genova. E mi scopro: nato a Genova, da

famiglia piemontese, ritrasferito a Ovada da due anni dove mia madre ha vissuto per oltre trenta, amo molto questa piccola Città! Vediamo se potremo essere d’accordo! Non molti anni fa “c’era una volta” una piccola ed attiva cittadina, Ovada, appunto. Fabbriche anche importanti, attività artigianali, negozi, commerci, agricoltura. Gente tosta, di poche parole, di molti fatti, con tanta voglia di lavorare. Da Ovada, per tradizione, giovani e meno giovani andavano e venivano abitualmente a Genova: il Porto, la città grande, le tante opportunità di studio e di lavoro esercitavano un’attrattiva importante. Ci si domanda: è ancora così? Oppure questa Genova che ha subito e certamente sofferto i tanti colpi di questa epoca di grande transizione non è più un polo

di attrazione e di guida? In buona sostanza i giovani (ed i meno giovani…) che abitano i paesi dell’Oltregiogo la sentono ancora come uno dei loro naturali punti di sfogo? Penso di sì. Genova è sempre Metropoli. E torniamo Continua al pag 11

stata notevole, ma non scontata. Se la prima edizione è stata una sfida forse la seconda lo è stata ancora di più, rischiare di deludere la fiducia ripostaci è stato uno stimolo per noi per cercare di dare ancora di più e soddisfare le esigenze di tutti a fronte anche dei feed-back ricevuti dagli espositori della precedente esperienza. Sicuramente una diffusione capillare dell’evento grazie ai media ha permesso di portare in luce l’evento a quanto maggiore pubblico possibile”. Tanti sponsor, musica, spettacolo dal vivo, soprattutto per i giovani, ha reso la manifestazione una festa, con la novità dei caffè culturali, una moda che sta prendendo piede in questi anni e che ad Expolandia non è mancata. “La scelta di far esibire i Non plus Ultra band, un gruppo di giovani ragazzi simbolo dei nostri territori e il cui sound parla da sé - spiega Valentina Ostojic - durante il momento dell’inaugurazione, in apertura della manifestazione, ha certamente contribuito alla riuscita dell’evento, così come gli spettacoli offerti nelle giornate successive: il duo comico, i dj Gionna e davide Branca Mc direttamente da Scuola Zoo, la sfilata moda bimbi, le esibizioni di danza e i ragazzi del ju jitsu, hanno incuriosito grandi e piccini coinvolgendo famiglie e amici in un momento di pura goliardia. I “caffè culturali” hanno permesso uno scambio di opinioni piacevole e costruttivo, un momento di crescita interattivo, sempre più di moda. A breve ci rimetteremo al lavoro per Expolandia Ovada 2020, pertanto ogni suggerimento è ben accetto a casa nostra, per una edizione ancora più scoppiettante”. Marta Calcagno

Aldo Gastaldi, detto “Bisagno”

Se non si capisce il passato, non si può preparare bene il futuro”

I

l 29 aprile 1945 con la “Resa di Caserta”, i tedeschi si arrendono incondizionatamente alle forze alleate e firmano un documento con il quale si stabilisce che dal successivo 2 maggio 1945 entrerà in vigore il “cessate il fuoco” su tutto il territorio italiano, ma le violenze in Italia continuano. A Milano poi, si consumeranno, sempre il 29 aprile, i raccapriccianti fatti di Piazzale Loreto, con l’esposizione dei cadaveri a testa in giù di Claretta Petacci, Benito Mussolini e altri tre gerarchi, Achille Starace, Alessandro Pavolini e Paolo Zerbino. Vendette, regolamenti di conti, trasformismi e opportunismi di bassa lega. Furono tempi feroci che videro anche grandi gesta di chi cercò, battendosi con onore, di riscattarsi dai modelli nei quali aveva creduto, come Aldo Gastaldi, detto “Bisagno”, classe 1921, sottotenente del Genio di stanza a Chiavari da dove si allontanò dopo l’8 settembre 1943 per salire in montagna con il suo intero reparto. Uomo di grande carisma e di grande maturità nonostante la giovane età, non si lasciò mai condizionare dalle pressioni politiche ma condusse la sua “Resistenza” solo e soltanto in nome della Libertà, senza pensare a “crearsi un futuro” nel nuovo assetto di potere che si stava formando nella futura Italia. “Bisagno”, medaglia d’oro al Valor Militare, da tutti riconosciuto come il “Primo partigiano d’Italia”, che con un pugno di uomini aveva inventato la “Banda Cichero”, non rese mai “pan per focaccia” ai suoi avversari, ma quando catturava un nemico, cercava di portarlo sempre dalla sua parte, come fece con un gruppo di alpini della Monterosa che, in modo rocambolesco, aveva catturato, per inglobarli poi tra le sue forze. E proprio nell’accompagnare in Trentino questo gruppo di alpini, forse per preservarli da vendicative rappresaglie, il 21

Continua alla pagina seguente


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l’inchiostro fresco Maggio 2019

Prosegue dalla pagina precedente: Aldo Gastaldi, detto "Bisagno"v maggio 1945, “Bisagno”, che tante volte aveva rischiato la vita in situazioni ben più pericolose, morì in un tragico quanto banale incidente. Le cronache infatti dicono che quel giorno, nei pressi di Desenzano del Garda (BS), scivolò dal tetto del camion con il quale stava trasportando a casa questi alpini, rimanendo travolto dallo stesso pesante automezzo. Sempre colpito da questo episodio, in una fredda giornata di ottobre del 2016 con un gruppo di amici decisi di “fare un giro” nei luoghi che videro “Bisagno” tatticamente impegnato nella lotta armata e così da Novi Ligure partii alla volta di Cabella Ligure. Da lì presi per Carrega per scendere poi, dopo aver superato Capanne di Carrega, verso la Casa del Romano. Dopo esserci scaldati nel rifugio vicino ad una bella stufa, giungemmo a Fascia, dove ci fermammo davanti al monumento a “Bisagno”. Dopodiché volgemmo la nostra auto alla volta di Torriglia e rientrammo a Novi risalendo la Valle Scrivia passando da Casella e Busalla, facendo così praticamente il tondo all’Antola, sul quale, sempre a caccia di memorie storiche, vi ero già stato, una prima volta partendo dal Passo di San Fermo e una seconda da Capanne di Carrega. Gian Battista Cassulo Una bella scarpinata sui sentieri della Libertà perché “se non si capisce il passato, non si può preparare bene il futuro”

OVADA E OVADESE

Ovada: un’eredità Il perché da far tremare i polsi di una scelta Q H uando ci si ritrova candidato a Sindaco di una città è normale programmare quello che si intenderà fare per migliorare la vita dei cittadini. Per fare questo è altresì normale analizzare la situazione che il Sindaco uscente lascia in eredità. La realtà odierna della città di Ovada è a dir poco molto preoccupante e in questo caso non vale certo il detto che “costruire sulle ceneri è più facile”. Considerato che nei cinque anni di mandato l’Amministrazione comunale uscente non ha affrontato i numerosi problemi che attanagliano la città e cioè ospedale, sicurezza, immigrazione, lavori pubblici, commercio, story park, ecc. avrei voluto che il sindaco Lantero avesse dato risposte almeno su quello che riguarda:

RACCOLTA RIFIUTI Da poco tempo ho avuto modo di leggere attentamente il Piano finanziario e tariffario della società pubblica Econet preposta alla raccolta rifiuti, ebbene dopo che Lantero aveva assicurato la cittadinanza che con il nuovo sistema “porta a porta” non ci sarebbero stati aumenti rispetto alla “tari”, già il piano stesso approvato dalla Maggioranza consigliare prevede un aumento di circa 1 milione di euro. Purtroppo però lo stesso piano presenta così tanti costi non quantificati che ipotizzare un aumento medio del doppio non è certo fare una polemica priva di presupposti. LERCARO In un’assemblea pubblica dello scorso dicembre organizzata su richiesta della Minoranza consigliare l’allora Direttore della Ipab (poi sostituito) nominato dalla Regione Piemonte su proposta del Sindaco di Ovada aveva affermato che la cooperativa che gestisce la gran parte del personale veniva pagata a mesi alterni per un importo mensile di 100.000

euro. Ad oggi il deficit dovrebbe aver raggiunto i 2 milioni di euro. Penso sia lecito domandarsi come mai il sindaco Lantero abbia permesso che durante il suo mandato quinquennale partendo da un passivo limitato si sia arrivati a cifre così elevate. SAAMO Nei giorni scorsi i dipendenti della pubblica società di trasporti hanno scioperato per mettere a

conoscenza la cittadinanza sullo stato di crisi economica che sta attraversando la società e in tale occasione hanno anche respinto l’ipotesi trapelata da Palazzo Delfino di una sua cessione Dopo essere riuscito a prendere visione di tutte la documentazione, in gran parte sconosciuta, sarà mio compito affrontare e risolvere, oltre a tutto l’altro, queste situazioni. Pier Sandro Cassulo

o passato gli ultimi 5 anni come Consigliere Comunale per il Movimento 5 Stelle dove ho potuto conoscere bene il funzionamento della macchina comunale. Questa esperienza mi ha fatto capire due cose importanti:

tomeno nei confronti dei lavoratori dipendenti che sono molto preoccupati per il protrarsi della crisi di liquidità degli ultimi mesi. Una delle possibili soluzioni da valutare per il rilancio potrebbe essere quella di ripianare il debito accumulato in maniera proporzionale tra i 18 Comuni che fanno parte del consorzio in base alle quote da loro detenute e, solo dopo, ripartendo da un'azienda risanata, si potrebbe varare un piano societario adeguato ai tempi e alle esigenze del territorio.

È nato così il mio impegno per la formazione della lista civica “Ovada Viva”, perché sono le persone con buone idee che possono cambiare in meglio la città. Ci sono grossi problemi da affro frontare in Città, primo fr fra tutti quello della viabi bilità in Via Gramsci, do dove in 15 mesi il Com mune ha saputo solo fare un uno studio della situazione quando, con le dovute de decisioni, poteva essere tu tutto ripristinato, e non dia diamo la colpa alla burocra crazia, perché non c'entra nu nulla. A fine 2018 è partita la rac raccolta differenziata porta a porta, su un progetto già vecchio, che non tiene con conto ne dello sviluppo tec tecnologico ne del disagio imp imposto ai cittadini. Differen renziare è ormai un obbligo a cui non ci possiamo esim esimere. Il problema è che la ddifferenziata si abbina alla tariffa puntuale mentre il Comune di Ovada ha approvato una specie di tassa variabile che obbliga a pagare anche chi è diligente o non produce rifiuti. Questa sorta di tariffa è stata calcolata sulla base di un piano economico redatto da Econet che presenta molti punti oscuri. Non contenti di questo il Consiglio Comunale ha approvato una tariffa-tassa che garantisce ad Econet un introito di molto superiore al costo dichiarato, il tutto prelevando dalle tasche dei cittadini. Insomma c'è molto da fare per risollevare Ovada, se gli elettori ci daranno la loro fiducia .

Priolo Angelo Loris

Emilio Braini

• Ovada ha bisogno urgente di un cambiamento per non morire di inedia; • l'integralismo fa male alla poli-

Il trasporto pubblico locale: un nodo irrisolto

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ra i tanti gravosi problemi, che verranno ereditati dalla prossima amministrazione Comunale di Ovada, oltre alla raccolta porta porta, oltre alla sanità, oltre ai tanti disastri che si trascina da anni come lo Story Park, l'ostello, l'ex stazione di piazza Castello , resta irrisolto il problema di SAAMO e del trasporto pubblico locale con i suoi dipendenti che aspettano notizie certe dalla prossima assemblea dei soci che si svolgerà a breve. Indubbiamente l'ultima gestione, con un Amministratore unico

di nomina politica, ha peggiorato una situazione già parecchio compromessa che si trascina da tempo senza che si sia mai riusciti a mettere sul tavolo un vero piano di rilancio di un'azienda che, oltre al servizio turistico, ha nel proprio statuto la possibilità di svolgere tutta una serie di attività che vanno dalla cura del verde pubblico alle affissioni pubbliche e che non sono mai state sfruttate. Non sfugge, inoltre, il fatto che SAAMO detenga il 43% delle quote societarie di Econet che, di fatto, costituirebbero una garanzia, in caso di fallimento, quan-

tica, bisogna superare la divisione partitica per creare un gruppo che riesca a contrapporsi efficacemente contro questa sorte di regime, che dal dopoguerra monopolizza la città.


l’inchiostro fresco Maggio 2019

OVADA E OVADESE Paolo Lantero presenta la sua squadra per Ovada

Federico Fornaro: ecco perchè

Bella, aperta, solidale

Mi candido

I

È

stata presentata martedì sera (23 aprile 2019) allo Splendor la squadra di “Insieme per Ovada” che sosterrà la candidatura di Paolo Lantero a sindaco della città. Ecco i nomi: Elio Ardizzone, Tecla Bressan, Sabrina Caneva, Sergio Capello, Maria Grazia Dipalma, Giuseppe Ferrari detto Puddu, Federico Fornaro, Igor Gallimberti, Mario Lottero, Carolina Malaspina, Piero Nervi detto Armandino, Sara Olivieri, Roberta Pareto, Mauro Giuseppe Rasore, Luisa Russo, Alberto Trivelli.

La redazione

Ed ecco qui di seguito il commento di Paolo Lantero:

N

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ella foto in questa pagina riportata vi sono le persone che compongono la mia lista, ma i loro nomi non dicono molto se non accompagnati dalla loro storia. Sono ingegneri, insegnanti, professionisti, imprenditori, segretari, architetti, medici, impiegati, studenti, sportivi, pensionati, commercianti. Alcuni di loro hanno amministrato con me in questi precedenti cinque anni o in precedenti periodi, per alcuni si tratta della prima esperienza. Abbiamo fatto i primi passi insieme, e con grande soddisfazione ho raccolto da subito un sentimento di interesse, partecipazione, voglia di lavorare in gruppo. Al centro alcuni principi di fondo che condividiamo: l’apertura al dialogo, la disponibilità, l’accoglienza, la solidarietà, la trasparenza, la determinazione, l’energia. Partiamo da ciò che abbiamo fatto, nonostante gli innumerevoli vincoli che lo Stato centrale ha imposto agli enti locali, e conosciamo bene quanto ancora c’è da fare. Conosciamo bene quanto ancora vi è da lavorare su alcune questioni quali la Saamo, il Ler-

caro, il Geirino, ma oggi possiamo affermare stiano procedendo verso soluzioni positive. Molto è stato fatto, ma un percorso amministrativo di cinque anni è davvero breve. L’aver avviato soluzioni (oggettive e riscontrabili) ci permette di affermare che se saremo ancora noi ad amministrare la nostra comunità, potremo portarle a termine.Affrontare la questione viabilità nella nostra Città alla luce di quanto sta accadendo in Via Gramsci sarà una priorità. Il traffico ha carattere ormai insostenibile, più di quattro milioni di veicoli l’anno sulla via sopra menzionata e più di tre milioni su via Lung’Orba ci impongono di individuare una soluzione. Lo faremo chiedendo con forza alla Provincia, alla Regione, allo Stato di farsi parte con noi per individuarla tenendo conto del minor impatto ambientale e paesaggistico, oltre che economico.La difesa di tutti i servizi locali, in questi anni mai tralasciata, non potrà che continuare e se del caso rinforzata. Lo stile sarà quello che ci ha caratterizzato: propositivi, mai polemici, determinati e concreti, scegliendo sempre il bene della nostra Comunità. Un grande ringraziamento alla

squadra che con me negli scorsi cinque anni ha amministrato la nostra bella Ovada. Un gruppo dove le qualità ed eccellenze di ognuno si sono contaminate per una crescita di tutti. Le scelte attente (anche in campo finanziario e non trascurabili) permetteranno a chi continuerà il percorso amministrativo di farlo con tranquillità e certezze.

Tribuna Elettorale

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l 16 Maggio 2019 alle ore 21,00 al Teatro Splendor di Ovada si terrà una "Tribuna Elettorale" organizzata da "l'inchiostro fresco".

Paolo Lantero

nsieme per Ovada” è una lista civica formata da donne e uomini che appoggiano la candidatura di Paolo Lantero a Sindaco e si riconoscono in valori irrinunciabili quali la solidarietà, la legalità, la responsabilità, la partecipazione, la trasparenza, il confronto, l'inclusione, la condivisione e l'uguaglianza sociale.Sono valori che scaturiscono dalla Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza. La riconquista della libertà e della democrazia è avvenuta nei nostri territori a prezzo di molti sacrifici e di molte vite: numerose sono le commemorazioni annuali, partecipate e coinvolgenti, salde sono le radici dei valori sopra citati nel cuore delle nostre genti. Ma non basta. Alla giusta e doverosa commemorazione occorre aggiungere la testimonianza nell'agire quotidiano, coniugando libertà e rispetto delle regole, ripudio di ogni forma di violenza e di fomentazione di odio. Con umiltà, ma con determinazione, Paolo Lantero e la lista “Insieme per Ovada” intendono ispirarsi a questi valori e a questi principi, impegnandosi a esercitare il ruolo che i cittadini assegneranno loro con onestà, trasparenza, apertura e disponibilità. Un progetto per il futuro è qualcosa di più di un programma, è una visio-

Da pagina 09: "Ovada chiama Genova" un attimo ad Ovada, anche qui, ovviamente, molti, moltissimi sono stati i cambiamenti. Mutazioni sostanziali a cui si dovrebbe porre maggiore attenzione. Rivitalizzare i Centri Storici e sostenere le piccole attività dovrebbero essere obiettivi primari delle Amministrazioni locali. Non sempre è così. Una grande (e sovente eccessiva…) proliferazione dei Centri Commerciali ha fatto chiudere molte porte. Peccato. C’è da augurarsi che ci siano rimedi per non vedere chiudere case, sparire abitanti, fallire attività. E continuando questa piccola carrellata a ruota libera vorrei parlare de “il mo-

mento politico” attraverso il “chi, cosa, come, perché”. Non per creare polemiche od orientare idee, ma per cercare di comprendere meglio. In Piemonte avremo una tornata elettorale di tutto rispetto: voto europeo, voto regionale e voto comunale. Per Europa e Regione schede chiare. Simboli evidenti e ben conosciuti dalla maggior parte delle persone. Per le Comunali la presenza delle “Liste Civiche” mi fa sorgere alcuni dubbi. Non sono identificate da simboli ma solo dal nome del candidato sindaco e da uno slogan.

Non trovo simpatico che non sia espressa, con chiarezza, l’area di appartenenza politica a cui la Lista fa riferimento. Sono Liste che sovente sono ricettacoli di cambi di opinione o di alleanze difficili, in democrazia è possibile (per fortuna), ma una breve frase, una sintetica chiosa sarebbe opportuna. E magari noi elettori potremmo avere il nostro “lieto fine”. Buon voto a tutti. Carlo Scalenghe Carlo Scalenche è un genovese trapiantato ad Ovada che ha sempre Genova nel cuore ma che ormai si sente ovadese.

ne, un obiettivo cui tendere la propria azione quotidiana. È evidente che non bastano cinque anni di lavoro per realizzarlo, piuttosto serve un'azione continuata e progressiva, perseverante ma con costante innovazione. Oggi, come ieri, occorrono impegno ed energia per un’Ovada sempre più protagonista, vivibile e sicura, in salute, attrattiva, aperta e verde. È in questa cornice ideale e amministrativa, fortemente ancorata ai valori fondanti del centrosinistra, che ho deciso di candidarmi per dare una mano in una fase difficile e complessa della nostra storia recente in cui cerca di prevalere una destra regressiva, più interessata alla propaganda che al duro lavoro di trovare soluzioni ai problemi reali dei cittadini. Per queste ragioni sono impegnato nella campagna elettorale della lista “Insieme per Ovada”, insieme a Sabrina Caneva, già vicesindaco dell’ultima giunta di Andrea Oddone, con l’obiettivo di dare un contributo alla prosecuzione della tradizione di buon governo della città e costruire un’Ovada del futuro ancor più aperta, solidale e attrattiva per favorire una crescita economica e sociale della città che non lasci indietro nessuno. Federico Fornaro

Dal lontano 1950 una tradizione dolciaria che si tramanda da più generazioni

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OVADA E OVADESE Dino Angelini: “Mi presento come amministratore del territorio”

Il Ministro all’Agricoltura in visita

Le agri-filiere Regione: voce all’Oltregiogo M

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isita istituzionale del Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, ad Alessandria, Acqui Terme e Casale Monferrato, sabato 27 aprile. Ad incontrarlo, le Associazioni di categoria del territorio, tra cui la Cia di Alessandria che ha rappresentato gli agricoltori associati in tutti gli appuntamenti, ed è intervenuta su alcuni temi nei momenti di confronto con il ministro: ad Alessandria il presidente provinciale Gian Piero Ameglio ha introdotto la zootecnia e parlato di sistema allevatoriale, ad Acqui Terme la presidente di Zona Daniela Ferrando ha esposto la situazione gravosa della fauna selvatica, a Casale Monferrato il presidente regionale Gabriele Carenini ha approfondito i temi della redditività e del ricambio generazionale in agricoltura. Ad accompagnare il ministro, l’On. Riccardo Molinari e numerosi esponenti politici locali (anche il sindaco Daniele Poggio candidato alle regionali). Alla Centrale del Latte di Alessandria e Asti, Centinaio ha visitato lo stabilimento produttivo e discusso dell’approvazione alla Camera della legge sul lattiero caseario che prevede che per le quote nelle centrali del latte si deroghi al principio della legge Madia che imponeva il divieto per le pubbliche amministrazioni di costituire, anche diret-

tamente, società con oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente connessi alle attività istituzionali. Al Ministro la Cia chiesto anche una valutazione sulla Pac che verrà. Risponde Centinaio: “La richiesta che facciamo all’UE è di evitare i tagli previsti di 3 miliardi di euro, che sarebbero un colpo mortale per l’agricoltura. Stiamo lavorando sulla necessità di vedere rispettato il ruolo delle Regioni, che la Pac vorrebbe ridimensionare. Inoltre, vogliamo la tutela dell’ambiente e del consumatore, ma con uno sguardo attento sulla redditività dei nostri produttori”. Nel momento pubblico alla centrale, l’intervento delle Associazioni di Categoria e poi spazio al ministro, che si è soffermato sui principali temi del momento: tradizione e innovazione in agricoltura, il ruolo delle filiere, la funzione di strategia che ricopre il ministero, il coinvolgimento di scuole e università nel campo della ricerca scientifica, made in Italy e diciture in etichetta, export e politiche economiche estere (come Brexit, dazi americani, il crescente interesse dei mercati orientali), il turismo quale volano dell’economia agroalimentare italiana. Un ministro pragmatico, giovane che porta con sé l’esperienza del settore turistico... sarà davvero la chiave di volta per l’agricoltura italiana? Genny Notarianni

i presento per la lista dei “Moderati” che sostiene Chiamparino ed ha scelto i candidati sulla base dei territori, lasciando perdere, alchimie, giochi ecc. In effetti mi risulta essere l'unico candidato del territorio dell'Ovadese, di Gavi e della Val Lemme, della bassa Valle Scrivia e della Val Borbera. Mi presento non come politico ma come amministratore del territorio che ha lo scopo di portare avanti quelle istanze e quelle necessità che da troppo tempo aspettiamo. Ho fatto un programma molto articolato che prende in esame molti terni e invito gli elettori a leggerlo sulla mia pagina ww.dinoangelini.it, programma che ho inviato a tutte le famiglie del territorio. Vi riassumo qui di seguito i miei impegni principali se sarò eletto, del cui sviluppo mi impegno ad informare il territorio e che nel

Pubblichiamo qui a fianco una dichiarazione che ci è giunta da Dino Angelini, cultore del territorio locale, in particolar modo dell'Oltregiogo, per il quale ha organizzato numerose iniziative.

programma ho chiamato “necessità del territorio”: • Realizzazione della Circonvallazione di Gavi; • Realizzazione della Circonvallazione di Serravalle Scrivia; • Impianto di risalita al Forte di Gavi, con la consegna al Forte dei cannoni che si trovano a Torino; • Apertura di un Ufficio Turistico

all'Outlet con personale specializzato per lo sviluppo dell'attività di ricettività e della ristorazione; • Difesa e mantenimento dei negozi nei piccoli Comuni • Implementazione dello Scalo ferroviario merci di Novi San Bovo; • Implementazione dello Scalo ferroviario passeggeri ad Arquata Scrivia per il turismo con punto

di affitto, noleggio di biciclette, moto, auto e navette • Difesa del Mady in Italy per i prodotti dolciari e vitivinicoli. Devolverò il 30% del mio compenso da consigliere regionale a favore di case di riposo e centri per assistenza alle persone disabili. Dino Angelini

L’Ufficio Postale di Mornese si rinnova

Installato lo sportello "Postamat"

I

l 23 aprile 2019 il primo sportello automatico ATM Postamat è stato installato da Poste Italiane nell’ufficio postale di Mornese (Al) e fornirà un servizio continuativo sette giorni su sette ed in funzione 24 ore su 24. I circa 750 abitanti di Mornese potranno così da oggi effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista dei movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, accanto al pagamento delle principali utenze e dei bollettini di conto corrente postale, con loro grande comodità. L’installazione di questa apparecchiatura rientra nel programma dei “dieci impegni” per i Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti promosso dall’Amministratore Delegato, Matteo Del

Fante, in occasione dell’incontro con i “Sindaci d’Italia” dello scorso 26 novembre a Roma. “Il nuovo ATM Postamat di ultima generazione – ci spiegano i tecnici delle Poste - è dotato di moderni impianti di videosorveglianza e può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titola-

ri di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay. Lo sportello è anche dotato di monitor digitale ad elevata luminosità e di dispositivi di sicurezza innovativi, tra i quali una soluzione anti-skimming

capace di prevenire la clonazione di carte di credito e un sistema di macchiatura delle banconote”. Bella iniziativa in linea con la capillarità che le Poste Italiane vantano sul territorio dell’intero Paese. Gian Battista Cassulo

Gli Uffici Postali con la loro capillarità sul territorio e aperti anche di sabato contribuiscono non poco a mantenere vivi i piccoli paesi.

Glenda Grosso, responsabile dell'ufficio postale di Mornese, un funzionario di Poste Italiane, il sindaco di Mornese Simone Pestarino, un'altra funzionaria di Poste Italiane e il Maresciallo Devis Sgambellone


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OVADESE E RONDINARIA

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A Novi va in scena una compagnia teatrale di Fresonara

Il CAI ovadese sempre solerte e attivo

4 x un triangolo

Natura e storia locale D

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l triangolo è quella figura geometrica formata da tre angoli, tre lati, tre vertici. Per questo non è divertente. Nella sua rigorosa aritmetica monotonia non ha niente che muova alla risata. Ma se alla piatta regola del tre aggiungiamo la quarta grandezza, allora la nostra parvente conoscenza della realtà viene scombussolata da una nuova dimensione che scompiglia la banale concezione della quotidianità. Non avete capito niente. Lo so. La prof di matematica non lasciava spazio alla creatività della vostra fantasia, per cui, piatti come una figura piana, era concepibile soltanto che in un triangolo amoroso, formato da una donna e due uomini, il marito di lei dovesse essere ignaro delle scappatelle della consorte. E se invece nel triangolo facessimo entrare anche il coniuge tradito? Ecco: abbiamo introdotto la quarta entità. Se poi questa quarta figura

inscritta nella contraffazione della fedeltà matrimoniale, pur essendo a conoscenza delle tresche della moglie, si preoccupa soltanto di un cilindro inteso come copricapo maschile, allora non siamo più in una superficie matematica, ma all’interno del teatro dove gli attori della Compagnia Teatrale Il Carro di Tespi stanno portando in scena la commedia Quattro per un trian-

“Ho le mie idee”

È

stato presentato alla Galleria PagettoArte di Novi Ligure l'incontro dibattito “Ho le mie idee” organizzato dal settimanale il Novese con la collaborazione della casa editrice Epokè e Novinterzapagina. Si è parlato di uno dei banditi più temuti nella Novi del '900, Sante Pollastri, con tre autori d’eccezione, che hanno scritto pagine interessanti sul bandito novese: Lorenzo Robbiano, scrittore, Maria Angela Damilano scrittrice e Andrea Vignoli Direttore de “Il Novese”. A quarant’anni dalla morte di Pollastri, avvenuta il 30 aprile 1979, si sono ripercorrersi momenti della sua vita, per raccontare la Novi di allora, attraverso aneddoti, storie vere, ricordi di personaggi novesi, sono venute alla luce tanti straordinarie testimonianze, che nessuno meglio dei tre relatori, avrebbe saputo rievocare più compiutamente. Marta Calcagno

golo, divertente caso di infedeltà coniugale mai portato in scena. In effetti Olindo (Gerry Melucci) sa che la moglie Aurora (Pinuccia Oddone) lo tradisce con il borioso signor Evasio (Davide Bergaglio), ma non sembra preoccuparsene più di tanto, indaffarato com’è nel progettare un cappello particolare. Quel che invece il signor Evasio non sa è di essere tradito a sua volta dalla rispettiva moglie Levina (Antonella Ricci). Alla fine tutto verrà a galla: Olindo perdonerà Aurora e l’arroganza del signor Evasio sarà messa alla berlina proprio da quel particolare cilindro. Scenografie e costumi di Elisabetta Siri. La collaborazione indispensabile è di Paola Forlano e Dario Gamalero. Il tutto venerdì 31 maggio alle ore 21:00 presso il Teatro Giacometti di Novi Ligure. Dom&Nico BISio

omenica 7 Aprile si è svolta la 19° edizione di Trenotrekking ben organizzata dal CAI ovadese. Il percorso è stato l'Anello delle ginestre; si tratta di un sentiero di 16 km che parte dagli archi romani di Acqui Terme e ritorna allo stesso punto dopo aver toccato Cavatore, il monte Capriolo e il monte Stregone. L'anello delle ginestre è stato oggetto di un bell'articolo sull'ultimo numero del mensile Bell'Italia. Le gentili escursioniste sono state la maggioranza dei 34 partecipanti che durante il percorso hanno incontrato solo una leggera pioggia a tratti. Prima di riprendere il treno da Acqui per Ovada abbiamo visitato il Birdgarden del castello e ammirato il monumento a Giacomo Bove (Maranzana 1852-Verona 1882) opera del grande scultore Eugenio Baroni.

Bo fu navigatore e nella sua Bove br breve vita fece esplorazioni in Artide, Oriente, Sud Americ rica e Africa:anche noi nelle es escursioni siamo dei piccoli esp esploratori!'Anche questa volta con il CAI ovadese abbiamo pa passato una giornata ricca di ambie biente, storia, cultura e arte. Giovanni Sanguineti

In ricordo di Bruno Pedemonte

5ª edizione di “Fiorissima”

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F

i ha lasciati il 9 aprile scorso il socio Bruno Pedemonte. Era stato al pomeriggio al Circolo a fare una partita a scopa con l’amico fraterno Gianfranco Ludovici e gli altri, poi era tornato a casa dalla moglie Orietta; lì il Signore è venuto a prenderlo per portarlo con sé in Paradiso. Era gentile, Bruno, pieno di garbo, educato, come ha ricordato il parroco della Pieve nell’omelia della funzione religiosa, era un galantuomo, una persona d’altri tempi, come ce ne sono più poche. Era sempre sorridente, quel sorriso che dà fiducia, serenità; è proprio vero, un sorriso non costa nulla ma esprime tanto, fa stare bene. Grazie, Bruno, per averci donato il tuo sorriso. Graziella Bergaglio con il Circolo Bocciofila Basaluzzese

iorissima è un evento florovivaistico dove si possono acquistare direttamente dai vivaisti piante rare e particolari; è organizzato dall'associazione culturale Gardening in collina, che affitta parte del parco di villa Schella. Arrivano ad Ovada vivaisti che in genere partecipano alle mostre florovivaistiche nazionali più importanti, Masino, Orticolario, Murabilia... La mostra oltre ai vivaisti propone anche alcuni selezionati espositori nell'ambito dell'artigianato e delle tipicità. Il biglietto ha un costo di 6 euro, di cui un euro scontabile al primo acquisto: al visitatore che entra a Fiorissima, insieme alla consegna del biglietto fiscale di ingresso del valore appunto di 6 euro, si dà un foglietto colorato, consegnando questo foglietto colorato ad uno qualsiasi degli esposito-

ri di Fiorissima si ottiene uno sconto di un euro. Alla fine della giornata ogni espositore porta alla biglietteria tutti i biglietti colorati che ha ricevuto dai visitatori e la segreteria della mostra restituisce per ogni biglietto colorato un euro all'espositore.I vivaisti dell'associazione Gardening in collina hanno voluto proporre questo euro di sconto come piccola promozione all'acquisto delle piante. Per questa

edizione, e solo i residenti di Ovada, potranno inserire il biglietto di sconto in un'apposito contenitore, una donazione che poi verrà fatta alla Fondazione C.I.G.N.O. a favore dell'Healing Garden di Villa Gabrieli.Per informazioni sul programma eventi interni e collaterali consultare il sito www.fiorissima.it info cell.3470377427 Arch. Giovanna Zerbo


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l’inchiostro ll’ ’ iin n ch c i ostro o fr fresco resc co co

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Maggio Ma M Mag aag gggiiioo 20 2019 019

GLI GL G LI EVENTI EV E VENTI V ENTI DI D RONDINARIA RONDINAR RO RON RO ONDI ON NDI N DINA DINA ARIA IA

Il cane è pur sempre un animale che agisce d’istinto. Ricordiamocelo

Ponzone: la Famiglia Lauria

Per un buon rapporto cane - bambino

Territorio e amore

ario Capogrosso, titolare de “Il Pastore Transumante” associato Cia Alessandria, allevatore di cani da pastore, spiega quali sono le corrette relazioni che si devono stabilire tra cane e bambino, per una convivenza sicura e serena nell’ambito domestico. L’argomento è trattato all’interno della webserie “E il cane tornò all’ovile”, visibile su www.ciaal.it e sul canale Youtube “Cia Alessandria” (con playlist dedicata). Capogrosso spiega che data la spontaneità nell’approccio dei più piccoli, è necessario insegnare loro a interpretare correttamente il linguaggio dei cani e i segnali di pericolo. Il bambino potrebbe essere abituato al comportamento docile e affettuoso del proprio animale di famiglia e non riconoscere i rischi di un altro cane incontrato per strada o a pas-

care col cane. i genitori devono essere facilitatori di questa relazione: devono permettere al bambino di dare da mangiare al cane, stare attenti che il piccolo non tolga il cibo al cane mentre mangia e devono permettere il gioco. Spesso si dà la colpa di alcuni incidenti al carattere del cane, ma ricordiamoci che è un animale che agisce di istinto: sta a noi interpretare i segnali ed evitare i pericoli attraverso una buona informazione.

D

seggio nei boschi, ad esempio. Se il padrone è presente, è bene chiedere sempre il permesso di avvicinarsi o toccare il cane. I segnali espressivi principali sono il movimento della coda e il digrigno dei denti. A casa, il consiglio principale è porsi come datore di cibo nei confronti del cane: si instaura così un rapporto di

fiducia che evolverà presto in amore, assecondando in prima battuta la dipendenza naturale del cucciolo verso il cibo. Attenzione al comportamento scorretto da dover correggere nel cane: mordicchiare è uno di questi. Il bambino deve imparare a non farsi mordicchiare e a scegliere i momenti in cui gio-

er suggerimenti e informazioni scrivere a: Genny Notarianni, Ufficio stampa e relazioni esterne Cia Alessandria, via Savonarola 29,15121 Alessandria. E-mail: g.notarianni@cia.it

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Come districarsi tra le nuove norme in attesa di Quota 41

Pensioni, Quota 100 e successioni ' ormai tempo della dichiarazione dei redditi, ma il periodo è ricco di argomenti di carattere fiscale e previdenziale, di opportunità da cogliere (oltre che doveri!). La Cia di Alessandria offre servizi dedicati, oltre all’agricoltura, a tutta la cittadinanza attraverso il Caf Cia e il Patronato Inac (www.ciaal.it). Per quanto riguarda la campagna 730, il modello Redditi 2019 andrà presentato esclusivamente per via telematica, tramite Caf. Per chi, invece, alla pensione è vicino il Patronato Inac dà assistenza per capire quale alternativa è più vantaggiosa, tra Quota 100 e la riforma Fornero. Spiega Alessandra Farinazzo, direttrice Inac Alessandria: “La Quota 100 riguarda tutti i lavoratori che hanno compiuto 62 anni di età e versato almeno 38 anni di contributi. Questa opzio-

E

ne cambierà nel 2021, quando subentrerà la Quota 41, misura che il Governo non ha potuto adottare per mancanza di risorse e che consentirà a tutti coloro che hanno versato almeno 41 anni di contributi di andare in pensione anticipata a prescindere dall’età anagrafica”. Attenzione ai passi successivi: con Quota 100, dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia non è possibile lavorare (valide invece le prestazioni occasionali nel limite complessivo di 5 mila euro lordi annui). Il Patronato Inac Cia assiste anche per le pratiche delle pensioni di reversibilità, un mensile erogato dall’Inps a favore dei beneficiari componenti il nucleo familiare: coniuge (anche separato o divorziato), figli, nipoti (entro

i 18 anni di età, a carico del deceduto), genitori (in mancanza di coniuge, figli e nipoti), fratelli o sorelle non coniugati se inabili al lavoro e a carico. Spiega Giampiero Piccarolo, responsabile Caf Cia: “La reversibilità si ottiene dal mese dopo la

data di decesso e varia in percentuale a seconda del beneficiario. I servizi Cia collegati al Patronato permettono di sbrigare anche tutte le pratiche di dichiarazione di successione, i cui eredi sono chiamati a fare entro 12 mesi dalla data di decesso del contribuente”.

La famiglia Lauria con alcuni capi al pascolo - foto di M. Navarria

a storia dei fratelli Lauria è ricca di entusiasmo e di voglia di fare. È iniziato tutto attraverso il padre Francesco, che dalla Basilicata ha scelto il nostro territorio per sviluppare la sua attività, incentrata sull'allevamento di capre da latte e ampliata con l'agriturismo "San Lorenzo", a Ponzone a soli 40 km da Genova (frazione Caldasio, 119 - www.agsanlorenzo. com), proprio dove l’Alessandrino incontra la Liguria, che prende il nome dal patrono dei comuni di origine - Rotonda (PT) - e arrivo. Mariangela, Fedele e Davide (26, 28 e 20 anni) sono subentrati nell'azienda di famiglia e ciascuno di loro ha un ruolo: Fedele, il fratello maggiore, è il casaro e affinatore e lavora principalmente in laboratorio. Mariangela è la rappresentante legale e commerciale e si occupa inoltre delle consegne ai clienti (privati e attività commerciali). Davide si occupa degli acquisti, del confezionamento e del laboratorio. I fratelli, insieme al papà, si prendono cura dei 333 capi delle razze Saanen, Camosciate e Roccaverano che forniscono la produzione per gli oltre 40 tipi di formaggio - particolarmente gustoso per l'attività di pascolo sui campi coltivati dall'azienda - dal fresco allo stagionato alle lavorazioni più particolari, come quello con la cenere di ginepro, con la cera d'api e con le foglie di castagno. Molto richiesti, in azienda, sono anche le varietà Soire, che ha vinto il premio

L

Eccellenza Onaf All'ombra della Madonnina, con cenere di ginepro, e il Matinè, che ha una lavorazione elastica e una stagionatura minima di 3 mesi. Le giornate agricole sono intense: oltre alle attività di stalla e pascolo, c'è l'agriturismo da seguire, dove tutto è fatto in casa, dagli antipasti ai dolci (degustazione dei formaggi compresa, chiaramente!). A seguire, per chi lo desidera, c'è la possibilità di fare la visita guidata aziendale che prevede il percorso "Alla scoperta del formaggio", con passaggio in laboratorio e spiegazione delle diverse fasi di lavorazione (prima tra tutte la robiola); a seconda degli orari di visita può capitare di assistere alle operazioni di mungitura, con visita in stalla dove ci sono sempre i capretti, e si termina con la degustazione accompagnata da vino e pane artigianale (10 euro a persona, anche su prenotazione). Per chi vuole soggiornare, si possono utilizzare le quattro ampie camere e l'appartamento a disposizione degli ospiti. L’agriturismo offre anche la possibilità di pranzare al sacco piuttosto che di avere servita la colazione in camera oppure, ancora, la spesa a domicilio. Numerose le recensioni positive, anche da visitatori esteri, sui siti e sui forum di valutazione delle strutture turistiche. Tra i progetti aziendali, spiega Mariangela, c'è la volontà di ampliare l'attività e raggiungere nuovi mercati. D'altronde, come si dice dei giovani.... "hanno il mondo in mano".


l’inchiostro fresco

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Maggio 2019

Con l’inchiostro degli organi niente rigetto

Speciale

Un cuore tutto in 3D

Un libero professionista del web marketing si racconta

Le nuove professioni digitali A S ocial media manager, data analyst, web marketer. Ma di cosa stiamo parlando? Niente paura, sono solo alcune delle nuove figure professionali del mondo del lavoro. Sovente questi professionisti vengono apostrofati come “fannulloni che stanno tutto il giorno davanti al computer”, ma questo capita perché la società non ha ancora compreso bene di cosa si stia parlando. Io stesso sono uno di questi professionisti. Quando ho terminato gli studi all’Università di Genova laureandomi in Informazione ed Editoria mi sono appassionato ai nuovi mezzi di comunicazione. Successivamente, a Milano, mi sono specializzato in questo campo e oggi sono un libero professionista nel mondo del web marketing.

UN PO’ DI CHIAREZZA Con questo articolo, ho intenzione di fare un po’ di chiarezza perché le nuove professioni digitali sono una realtà attuale. Facciamo un passo indietro almeno mi spiego meglio. Quando sentiamo parlare di comunicazione e pubblicità il nostro pensiero corre in genere ai programmi televisivi, ai quotidiani, alle riviste, ai cartelloni pubblicitari e ai volantini che troviamo nella cassetta delle lettere. Con l’avvento dei computer e degli smartphone questo mondo ha subito un profondo cambiamento. Ormai Internet è entrato nelle nostre vite e le informazioni e la pubblicità le troviamo anche (e soprattutto) sul computer e sugli smartphone. LE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI In poco tempo la figura dell’ad-

detto alla comunicazione e alla pubblicità tradizionale è stata affiancata da professionisti specializzati nell’uso di questi nuovi mezzi di comunicazione e sono nate nuove figure professionali quali il social media manager (colui che si occupa di comunicazione e pubblicità sui social come Facebook, ecc….), il data analyst (colui che misura proprio i dati statistici di comunicazione e pubblicità su Internet), il web marketer (la figura più trasversale di tutte che opera a stretto contatto con le aziende per la loro crescita grazie al digitale) e altri ancora. Il mondo del lavoro è nuovamente cambiato. Sicuramente, in futuro, le figure professionali tradizionali non scompariranno, tuttavia abituiamoci a sentir parlare di queste nuove professioni e professionisti che il mercato richiede.

Progresso & etica

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ecentemente su una delle tante reti TV è andato in onda il film “Repo Men”, che tratta di un tema purtroppo ora all’ordine del giorno: il traffico d’organi. Ma nel film questo traffico è reso ancor più efferato per via della moderna tecnologia che nella trama si inventa una fabbrica altamente specializzata e digitalizzata che fornisce organi meccanici, commercializzati da una multinazionale, la “The Union”, a chi ne ha bisogno con esosi contratti capestro. Agli insolventi fanno visita i “rapo men” autorizzati all’espianto, che eseguono cinicamente senza riguardo per la sopravvivenza dei corpi ospiti. Sarà questo il nostro futuro? Se così fosse vorrei terminare immediatamente qui la mia vita, ma fortunatamente è solo un film, però, come leggiamo in questa pagina, la tecnologia in questo campo sta facendo passi da gigante e la fantasia potrebbe superare la realtà. E allora ci viene spontaneo pensare che progresso e tecnologia senza etica non possono convivere. La storia ci ha insegnato come l’uomo ha usato per distruggersi strumenti nati invece per aiutarlo. Pensate alla dinamite: era un esplosivo brevettato dall’ingegnere svedese Albert Nobel nel 1867 per facilitare lavori in miniera e nelle cave. L’uomo per contro l’ha adoperata nell’industria bellica facendo stragi. Oggi abbiamo l’informatica e la digitalizzazione che facilitano il nostro lavoro. Non ci resta che sperare bene!

vete mai sentito parlare di cuori 3D? Non intendo cuori di gomma, ma cuori vivi, che battono… Oggi questa non è più un’utopia, ma una realtà, grazie alle biostampanti 3D, che permettono di produrre organi umani, funzionali, da impiantare direttamente ai pazienti. Il Wake Forest Institute for Regenerative Medecine, del North Carolina, ha progettato una stampante 3D, per generare organi umani. Partendo da cellule vive, che funzionano in modo analogo ad un inchiostro, è possibile ottenere veri e propri tessuti e organi. Le cellule, poste in sospensione in una matrice di idrogel, vanno a colonizzare un supporto di materiale sintetico biodegradabile, che rappresenta la protesi su cui si va a formare il tessuto. Attraverso dei microcanali, il tessuto riceve acqua e sostanze nutritive, che permettono la proliferazione delle cellule. Per quanto riguarda la forma degli organi, al software vengono forniti modelli per orientare la localizzazione delle cellule. La ricerca è ancora allo stato embrionale e, per il momento, si stanno impiantando i tessuti su animali vivi, con risultati davvero strabilianti. Dunque, il futuro degli organi 3D non è lontano. Potremo addirittura predisporre lo stampo di un

organo perfettamente compatibile con il paziente ricevente, per evitare i rischi di rigetto. La stampante 3D avrà anche un grande valore umanitario, che potrà porre fine alle orribili stragi dei mercati neri, che mietono giovani vittime per venderne gli organi a carissimo prezzo, quello della vita. Mi esimerei dall’intraprendere una discussione etica, se sia giusto o meno impiantare cuori sintetici ad esseri umani sarà oggetto di discussione in futuro, ma se questo sarà un modo per salvare vite, mi domando perché non usufruirne. Una mamma che vivrà grazie ad un organo “artificiale” sarà comunque un genitore “restituito” ai suoi figli, ogni persona salvata varrà più di qualunque principio morale, perché ogni singolo essere umano conta, ogni vita è unica, insostituibile e ogni cuore merita di battere. Diletta Piana

In questa pagina presentiamo due giovani studiosi che si sono gettati a capofitto in una nuova dimensione, quella del digitale, facendola diventare il proprio lavoro!

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Veicoli d’epoca e

Moto da fuoristrada:

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e moto da fuoristrada degli anni ‘60, ‘70 e ‘80 fanno parte di quel patrimonio storico che i veicoli ultratrentennali rappresentano a pieno titolo. Sono molti i collezionisti impegnati costantemente nella spasmodica ricerca di vecchie moto da cross, regolarità e trial da recuperare per donare loro nuovamente il fascino che avevano quando facevano bella mostra nelle vetrine dei concessionari. C’è anche un mondo parallelo rappresentato, non da chi insegue il sogno di realizzare una collezione importante al punto da diventare un vero e proprio museo, ma da coloro che desiderano riportare in vita la loro vecchia motocicletta dimenticata

per anni e anni in cantina oppure spera di trovare lo stesso modello di moto con cui ha vissuto gli anni della gioventù per poter riprovare quelle stesse sensazioni e ricordare le avventure, ormai lontane ma non dimenticate. GLI ORGANI PREPOSTI Il patrimonio costituito dai veicoli d’epoca e da quelli d’interesse storico e collezionistico è tutelato, in Italia da importanti associazioni, quali ad esempio l’ASI (Automotoclub Storico Italiano) e la FMI (Federazione Motociclistica Italiana) che certificano la storicità e la rispondenza dei veicoli ai requisiti originali fornendo ai possessori l’apposita documentazione, necessaria a garantire

l’autenticità del veicolo e da tanti Motoclub come quello di Acqui Terme che si prodigano nell’organizzazione di eventi che attirano partecipanti un pubblico sempre più numeroso. LE CATEGORIE E SPECIALITÀ Tra le tante categorie di vicoli storici, come dicevo in principio, quella delle moto da fuoristrada è

probabilmente tra quelle che riscuotono sempre maggiori consensi e seguito sia da parte di collezionisti ed appassionati e di un pubblico che desidera riscoprire il fascino delle competizioni senza tutti i fronzoli tecnologici che in questa era moderna hanno rubato al motociclismo la sua vera anima. Nel contesto del fuoristrada d’epoca si possono distinguere ff p qquali, il modifferenti specialità,


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di interesse storico

l’epoca fa sognare

tocross, nato in Inghilterra dove furono organizzate le prime gare denominate “scrambles”, la regolarità, nata nel nostro paese, il trial, nato in Scozia circa negli anni trenta e lo speedway, nato in Australia all’inizio degli anni Venti. Le differenze tra le diverse discipline sono determinate in primo luogo dai messi utilizzati: le moto da cross, pur molto simili a quel-

le da regolarità sono prive di fanaleria, hanno motori costruiti e tarati per erogare la massima potenza ad elevato numero di giri per poter percorrere a velocità elevate i circuiti sterrati in cui sono presenti salti e curve molto spettacolari. Le motociclette da regolarità, simili sotto il profilo estetico a quelle appena descritte, sono provviste di accessori necessari a renderle rispondenti alle norme del codice della strada. Infatti le gare di regolari-

tà si svolgono in tracciati misti che comprendono anche strade aperte alla normale circolazione veicolare, pertanto moto e piloti devono essere in regola con tassa di possesso, assicurazione, regolare revisione e patente di guida. Il trial è una disciplina che alle origini aveva radici comuni con la regolarità ma si è subito evoluta differenziandosi notevolmente, acquisendo un regolamento che prevede il superamento di ostacoli particolari, per cui le moto devono essere maneggevoli, leggere, corte ed avere un motore lento ma potente, capace di far compiere a questi mezzi e ai loro piloti balzi simili a quelli di un camoscio , su percorsi dove

letteralmente si fati faticherebbe a procedere a piedi. Lo speedway si corre su piste ovali in terra della lunghezza di circa 400 metri e le moto utilizzate sono assai particolari, tanto da non essere dotate di freni. In Italia il fuoristrada d’epoca riscuote un sempre crescente successo e lo dimostrano le riviste specializzate ed i tanti siti visitabili liberamente sul web, tra i quali tra i ricordiamo il forum “Rugginose” https://rugginose.forumfree.it/ e il blog di un nostro collaboratore mangiapolvereoldirtbike.blogspot.com Giacomo Piombo

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venerdì 31 maggio

dal 2 al 31 maggio

PARCO ACQUEDOTTO “PAGELLA BOTTAZZI” STRADA DI CASSANO 140 - NOVI LIGURE

VISITE DELLE SCUOLE ALL’ ACQUEDOTTO per far conoscere le diverse attrezzature dell’impianto di prelievo e distribuzione dell’acqua potabile.

GIOCHIAMO CON LA SPAZZATURA programma di educazione ambientale a cura di Gestione Ambiente S.p.A.

Premiazione del concorso “CI PENSIAMO NOI! Acqua potabile: risorsa, diritto e bene comune. Le idee per tutelarla e valorizzarla”

EDUCAZIONE STRADALE PER GLI ALUNNI DELLE SCUOLE ELEMENTARI di Novi Ligure con simulazione di percorso stradale in bicicletta, a cura del Comando della Polizia Municipale di Novi Ligure.

Attraverso dei giochi i ragazzi impareranno i temi principali sul rispetto dell’acqua

“IO NON RISCHIO” Presentazione della campagna nazionale per le buone pratiche di Protezione Civile per alluvioni e terremoti a cura del gruppo comunale di Protezione Civile di Novi Ligure.

LE MAGIE DELLA SCIENZA a cura di Claudio Casonato del CICAP

22-23 GIUGNO NOVI LIGURE

sabato 1 GIUGNO O

PARCO ACQUEDOTTO “PAGELLA BOTTAZZI”

a

14 festa di PIAZZA DELLEPIANE NOVI LIGURE

Code in festa! Animal’s Angels Party

2 GIUGNO 2019 - NOVI LIGURE PARCO ACQUEDOTTO “PAGELLA BOTTAZZI” STRADA DI CASSANO 140

FESTA NEL PARCO ore 8.30 7° trofeo di pesca alla trota CRC “Agostino Repetto” e pesca alla trota libera per tutti Torneo FIPAV S3 Minivolley CUP Novi Pallavolo Esibizione ginnastica artistica Forza e virtù - Novi Torneo di Calcio Cat. Pulcini e Piccoli A. A.S.D. Tiger Novi

CON LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE E DI VOLONTARIATO

Progetto Pathos 2.0 Palestra Pathos Novi

Laboratori Didattici IIS Ciampini Boccardo Novi Foral - Novi L.

Softair prove di tiro NX Softair club di Novi Ligure

Step sullo Scrivia e acquari tematici Provincia di Alessandria

Mini Rugby Cat. U6/U8/U10/U12 Rugby Novi A.S.D.

Presentazione campagna nazionale “IO NON RISCHIO” Protezione Civile di Novi Ligure

Esibizione di Badminton Badminton Novi A.s.d. Mostra di pittura Libera su supporti propri

Gara di Mountain Bike 6° trofeo Acos "I CINGHIALI" Mtb i Cinghiali

Equitazione - Il battesimo della sella Scuderia “A.S.D. i Tre ponti”- Cassano

Esibizione Tamburello Società Tamburello Basaluzzo

Torneo di Calcio femminile Fcd Novese calcio

PASSEGGIATA ECOLOGICA ASSISTITA Organizzata dall’Associazione MAGLIETTO NOVI con la collaborazione delle Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Alessandria Ritrovo ore 7.30 al MAGLIETTO (località Merella Novi Ligure) Arrivo al Parco Acquedotto ore 9.30

Prove di gioco Golf Colline del Gavi

Esibizioni di ballo A.R.S.A. DANCE I Maestri A. Barcellona e S. Rossini in collaborazione con la Scuola di Villalvernia dei Maestri Gian Romano e Anna Pezzella presentano esibizioni di Ballo Liscio Tradizionale, Ballo da Sala, Danze Standard e Danze Argentine

2 GIUGNO: Servizio ristoro a cura del Gruppo di Volontariato Vincenziano

Piano bar, balli da sala e liscio, animazione latino-americana • animazione, giochi e gonfiabili per bambini • stand e banchetti vari

OraBastaMuoviti

Istituto di Istruzione Superiore CIAMPINI BOCCARDO

GRUPPI DI VOLONTARIATO VINCENZIANO A.I.C. ITALIA

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C.R.C “A. Repetto”

LICEO AMALDI NOVI LIGURE

POLIZIA MUNICIPALE NOVI LIGURE


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Scrivia e Polcevera Da Novi Ligure attaverso gli Appennini, ad oltre i Giovi Un territorio posto al crocevia delle grandi direttrici europee

L’Oltregiogo, terra di grandi battaglie

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o scorso aprile, a Novi Ligure, l’Associazione “Novi 1799” ha realizzato una mostra dedicata alla battaglia combattuta qui da noi il 15 agosto 1799. Per saperne di più abbiamo chiesto ad Andrea Scotto, esperto della storia del nostro territorio. Cos’è questa “battaglia di Novi”? Fu un evento-chiave per la storia europea: qui, tra Novi, Pozzolo e Pasturana, le truppe della Francia Rivoluzionaria (tra le quali combatteva anche il poeta Ugo Foscolo) furono sconfitte dalla coalizione Austro-Russa al comando del generale Suvorov (il miglior generale della storia russa, che ebbe, tra i suoi ufficiali, anche un giovane Radetzky); nelle prime fasi dello scontro morì il generale Joubert, considerato dal governo francese alternativo al giovane (e troppo ambizioso) Napoleone Bonaparte il quale, tornato dall’Egitto sfuggendo al blocco navale inglese, prese il potere quasi senza colpo ferire. Cosa è rimasto di questa battaglia? Ben poco: Napoleone, con la vittoria di Marengo, in un colpo solo fece dimenticare tanto la sconfitta di Novi quanto la memoria del rivale. Per fortuna a Novi Ligure possiamo ammirare un plastico che raffigura la battaglia (realizzato dal Gruppo Storico Modellistico novese nel 1999, e visibile presso il laboratorio storico di Via Solferino) e, da qualche settimana, una riproduzione in scala 1:1 del dipinto che il pittore russo Kotzebue realizzò, su commissione dello Zar, dopo essere venuto di persona a visionare i luoghi del combattimento.

Come mai, qui da noi, una battaglia di tale portata e con tali protagonisti? Nell’Oltregiogo e nelle terre con-

finanti, poste a poca distanza da Milano e Genova (città-chiave per la storia politica ed economica europea fin dal Medioevo),

grazie alla presenza di importanti vie commerciali (usate anche per la marcia degli eserciti) si sono combattute battaglie decisive per

la storia d’Italia e dell’Europa intera: l’assedio di Alessandria da parte di Federico I Barbarossa (il cui fallimento pregiudicò del tutto l’unificazione dell’Europa sotto gli Hohenstaufen); la battaglia della Fraschetta (ottobre 1447) con la quale Bartolomeo Colleoni sconfisse i Francesi fermando la loro espansione in Italia; la battaglia di Serravalle (4 giugno 1544) che, con la sconfitta delle truppe di Pietro Strozzi ad opera di quelle di Alfonso d’Avalos, sancì il predominio spagnolo in Italia (quello raccontato ne “I Promessi Sposi”); le battaglie di Novi e di Marengo, cruciali per il passaggio dalla Rivoluzione Francese all’Età Napoleonica. Marta Calcagno

Gran finale dell’Anno Accademico dell’UNI3 di Novi Ligure

Un calendario ricco di eventi

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opo la gita del 12 aprile a Roncole Verdi per l’incontro con la famiglia di Giovannino Guareschi e un tuffo nel ricordo di Don Camillo e Peppone a Brescello, l’UNI3 di Novi Ligure si avvia ad affrontare l’ultimo mese di lezioni con incontri interessanti ed un insolito spettacolo di chiusura dell’anno accademico 2018-2019.Sono stati mesi intensi con incontri su argomenti molto vari e coinvolgenti come quello sulla nascita della linea ferroviaria “Torino – Genova” con la conseguente mostra delle relative stampe d’epoca, per arrivare alle attività diverse come i corsi di Burraco, di Educazione posturale e alle escursioni a Vigevano e a Brescello.

Dopo la pausa pasquale fino al 30 aprile, le lezioni sono riprese regolarmente il 2 maggio con alcune variazioni interessanti: Mercoledì 8 maggio la dott.ssa Vignola ha illustrato, nel corso di una visita guidata, i dipinti della chiesa della

SS Trinità restaurati e conservati presso il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure. Giovedì 9 maggio il dott. Alberto Masoero ha tenuto una conferenza sul tema: “Vladimir Putin: la new entry nella politica mondiale del XXI secolo”.

Martedì 14, a conclusione del ciclo di lezioni su “Elisabetta I ed il suo tempo” è stato proiettato il film “Shakespeare in love”. Martedì 21 alle ore 15.30 si concluderà l’anno accademico 2018-2019 con uno spettacolo dedicato a Fausto Coppi e a coloro che hanno scritto la storia del ciclismo: “Note sui pedali”, canzoni e racconti in omaggio al campionissimo Fausto Coppi, con gli interventi di Donatello, Giancarla Guerra, Alfio Contarino, Gino Bartalena, Gianni Rossi e Gianpaolo Bovone Si concluderà così un anno interessante e creative dove cultura e arte varia csono stati protagonist.

Uni3 in visita a Roncole Verdi

Maria Angela Soatto

Novi 1799

L

’Associazione “Novi 1799”, fondata dall’arch. Lucio Piazza (che ne è presidente), Pietro De Bernardi e Tino Griggi, deve il nome al luogo e alla data della battaglia combattuta a Novi, da noi, il 15 agosto 1799. In quasi un anno “Novi 1799” ha raccolto non solo studi storici e reperti della battaglia, ma anche mappe e disegni d’epoca, in gran parte inediti, che permettono di avere, a più di due secoli di distanza, la ricostruzione fedele dell’aspetto dei luoghi nei quali si affrontarono i Francesi (tra i quali militavano anche Italiani e Polacchi) e gli Alleati Austro-Russi. “Novi 1799” ha realizzato (ottenendo i necessari permessi) una riproduzione di un quadro custodito nei caveau dell’Ermitage di San Pietroburgo: un dipinto largo tre metri e mezzo e alto più di due, che raffigura in dettaglio la Novi dell’epoca della battaglia, realizzato su incarico dello Zar dal pittore russotedesco Alexander von Kotzebue tra il 1852 e il 1855. Lucio Piazza ha scoperto che Kotzebue era venuto a Novi nel 1848 per vedere di persona i luoghi dei combattimenti: per questo “Novi 1799” ha realizzato un’attenta analisi dei particolari del dipinto, identificando con precisione i luoghi raffigurati. (a.s.)


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NUOVA LIBARNA E VALLE SCRIVIA - POLITICA

Novi Ligure: nella riunione del 17 aprile, votato il Bilancio 2018

Conti in ordine per la città C osì come per le famiglie anche per gli Enti Locali ad aprile è tempo di tirare i conti. Cosa fatta anche dall’Amministrazione comunale di Novi Ligure che, dopo essere passato al vaglio dell’apposita commissione consigliare, il Bilancio 2018 è stato discusso in Consiglio. A presentarlo è stato l’Assessore competente, Simone Tedeschi, che ha illustrato i risultati della gestione finanziaria chiusa con l’avanzo disponibile di 1.996.046 euro, cui vanno aggiunti circa 300.000 euro destinati agli investimenti. Un risultato positivo sottolineato dal fatto che il 2018 è stato il primo anno in cui l’Amministrazione non ha dovuto ricorrere all’esercizio provvisorio Si sono confermate stabili tutte le principali entrate correnti, con un aumento di circa 50.000 euro. La Tari per la prima volta è stata riscossa dal nuovo gestore, Gestione Ambiente e i nuovi sportelli sono partiti in maniera positiva confermando i risultati ottenuti negli ultimi anni. Sul fronte della spesa, nel 2018 oltre 700.000 euro sono stati destinati alla manutenzione delle strade, circa 300.000 euro per investimenti su immobili comunali (dalle scuole ai palazzi istituzionali) e 220.000 euro destinati al risanamento del Consorzio Intercomunale Trasporti. “La struttura del bilancio di questa Amministrazione si è rivelata stabile e veridica, riportando fin da principio la cassa stabilmente in attivo.- ha commentato l’assessore Tedeschi riferendosi all’arco dei cinque anni del mandato amministrativo giunto ormai al suo termine - Dal 2015 abbiamo smaltito i vecchi residui, oggi ridotti al livello strettamente fisiologico. Abbiamo abbassato l’indebitamento di oltre 2,5 milioni, passando da 12.478.170 euro a 9.908.363 euro. In soli due esercizi abbiamo recuperato il deficit 2014 e portato il bilancio strutturalmente in atti-

Andrea Scotto dice che a Novi serve:

Gente nuova

Da sinistra: Gianni Caccia, Roberto Casonato, Mario Donato Summa, Andrea Scotto e Andrea Belotti nella lista "Avanti Novi"

vo. – ha concluso Tedeschi - Questo ci ha permesso di riprendere una politica di spesa espansiva, a beneficio dei progetti attivati dalla cultura allo sport, dagli interventi sul sociale agli strumenti di pianificazione urbanistica, dalla sicurezza fino alle attività di promozione del commercio e del turismo”. In pratica, secondo quanto è emerso dal dibattito consiliare,

l’attivo di bilancio ha consentito all’Amministrazione comunale di potere riaprire, dopo anni di blocco, le assunzioni e passare negli investimenti, dal milione del 2014 ai quasi 4 milioni del 2018, “Per un totale – ha sottolineato Tedeschi - di 10 milioni di euro effettivamente spesi in città durante il mandato”. Questa relazione dell’Assessore

tedeschi non ha però convinto la minoranza che con i consiglieri Consiglieri Cuccuru, Bertoli, Gallo, Chirico, Zippo e Porta, ha votato contro, mentre a favore si sono espressi i consiglieri di maggioranza ed il Bilancio è stato approvato con 9 voti a favore e 6 contrari. Davide Parodi

La sede elettorale M5S

I

n Galleria Perelli a Novi Ligure, una ottocentesca location una volta salotto del Centro storico cittadino, il Movimento 5 Stelle ha aperto una bella sede elettorale. Siamo stati invitati a visitarla e lì abbiamo incontrato Lucia Zippo, candidato sindaco, che ci ha illustrato le iniziative che il Movimento ha in essere per animarla. Noi riteniamo che partiti, movimenti, associazioni, ma anche i giornali, debbano "vivere" fisicamente tra la loro gente, con proprie sedi o altri luoghi di aggregazione, perché in questi spazi aperti è più facile mettere a confronto le diverse opinioni. Il Movimento 5 Stelle si muove in rete perché la rete è il futuro e la platea che con un clik si può raggiungere è infinita. Lo vediamo giornalmente con la nostra edizione online, ma se

qualcuno un domani ci staccasse la spina? È per questo che riteniamo importante mantenere, per noi come giornale l’edizione cartacea accanto all’online, e per i partiti, movimenti e associazioni sedi ben visibili e possibilmente prese non in concessione da un Ente pubblico, ma locate

nella più completa libertà, proprio per evitare ogni rischio di ogni sudditanza. E dunque i partiti, perché senza di loro, sia pure con i loro mille difetti, se non ci fossero non ci sarebbe democrazia! Gian Battista Cassulo

C

osa ne pensa del sindaco uscente? Che stavolta sia uscente, e non più rientrante. Niente di personale, ma per fare il sindaco di Novi non basta farsi vedere a inaugurazioni e occasioni di vario genere solo gli ultimi mesi prima del voto, dopo anni di nulla di fatto: non a caso lo slogan di Muliere è “guardiamo avanti”, perché nel recente passato della sua amministrazione non c’è proprio nulla da guardare. I Novesi se ne sono accorti, e nel segreto dell’urna si comporteranno di conseguenza.

Cosa la convince di meno di questa amministrazione? Il “copiare senza capire”, segno di una mancanza di visione, come nel caso degli eventi di “street food” del 2018. A Gavi sono stati coinvolti i ristoratori della città, ognuno dei quali ha proposto, nel Centro Storico (per l’occasione chiuso al traffico, per far posizionare gli stand), un suo piatto caratteristico, facendo così conoscere il cibo del territorio e la propria attività. A Novi Ligure lo “street food” è stato proposto fuori del Centro Storico, mettendo da parte o quasi i ristoratori novesi per far venire bancarelle da fuori: di fatto, hanno usato la città e i suoi abitanti per far guadagnare operatori venuti da fuori, senza che gli esercenti novesi ne avessero alcun beneficio. Volendo copiare Gavi, Muliere e i suoi hanno ottenuto l’esatto con-

trario: danneggiare ristoratori ed esercenti di Novi. Solo questo? No, anche quando dicono “guardiamo avanti” Muliere e i suoi mostrano un grave strabismo, come nel caso dello stravolgimento dell’area dell’ex-Cavallerizza e di Piazza del Maneggio. Questo costoso progetto è viziato da tre gravi errori: voler eliminare parcheggi gratuiti e disponibili in superficie con altri, sotterranei (in un’area pericolosamente vicina a quella interessata da alluvione nell’ottobre 2014) e a pagamento; voler creare un’area pedonale nella piazza quando in realtà, a pochi passi, esiste un Centro Storico che dovrebbe essere, lui sì, meta delle passeggiate di Novesi e turisti; voler trasformare l’ex-Cavallerizza in un complesso commerciale con negozi e altri pubblici esercizi, che creerebbero ulteriore concorrenza a quelli già esistenti. Voi vi fidereste di che, mentre parla di rilancio del commercio in città, inanella errori madornali come questi? E quindi? Serve un sindaco che questa città la conosca davvero, come Gian Paolo Cabella, e un gruppo di persone che abbia passione e competenze di ogni genere (sia tecniche sia relazionali) per rilanciare la città: per questo, c’è “Avanti Novi”. Gian Battista Cassulo

Le liste a Basaluzzo

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empo di elezioni anche per Basaluzzo, che deve rinnovare il Consiglio comunale. A contendersi l’amministrazione comunale due competitori: la prima lista è quella del candidato sindaco Lorenzo Marchetti (“Prima gli italiani”), che si era già presentato alle ultime consultazioni nella lista che poi fu di minoranza, la seconda è quella del primo cittadino uscente, Gianfranco Ludovici (“Insieme per Basaluzzo”), che praticamente ripropone l’attuale squadra. Se Ludovici dovesse essere rieletto, sarebbe al terzo mandato consecutivo. (d fe)

Le liste a Pozzolo Formigaro

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nche a Pozzolo sono due le liste in campo. La lista n.° 1, “Insieme per Pozzolo”, presenterà i suoi candidati il 16 maggio a Bettole e il 19 nelle Cantine del Castello di Pozzolo e sostiene il candidato sindaco, Stefano Silvano. L’altra lista, la n.° 2 “Rinnovamento per Pozzolo” che sostiene il sindaco uscente, Domenico Miloscio, ha invece già presentato l’11 maggio, sempre nelle Cantine del Castello, la sua squadra. Ambedue le compagini si apprestano ad affrontare un momento elettorale molto impegnativo che avrà anche una valenza di carattere più generale. (g.b.c.)


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POLITICA - NUOVA LIBARNA E VALLE SCRIVIA

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Enzo Baiardo: “l’alternanza è fondamentale per la democrazia”

Immigrazione: tema vivo, ma vince

Un cambiamento necessario

La cultura

guenti temi. Da Enzo Baiardo, • La città deve ritornare a essere che sostiene la innanzitutto vivibile soprattutto candidatura a sindaco nelle ore serali, la percezione di Novi di Gian Paolo oggi della sicurezza è piuttosto bassa. Cabella, riceviamo e pubblichiamo questo pezzo. • La valorizzazione del patrimo-

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a scelta del Candidato Gian Paolo Cabella, che io ho condiviso fin dall’inizio, è motivata dal fatto che dal giorno dopo la vittoria, servirà un Sindaco pronto a lavorare senza perdere tempo per entrare nel meccanismo della “macchina comunale” che, nello specifico, è stata gestita per oltre 70 anni dalla sinistra. Gian Paolo Cabella ha tutte le esperienze pregresse utili al raggiungimento dei risultati. Per quanto mi concerne, se eletto in Consiglio comunale, vorrei occuparmi principalmente di se-

nio storico è legata allo sviluppo turistico sempre più importante per la rivitalizzazione del centro storico. • Via Roma è diventata di una desolazione imbarazzante. Sarebbe utile stringere accordi con i proprietari dei locali commerciali per affitti agevolati e incentivi a coloro che volessero aprire attività commerciali. Inoltre, sempre per incentivare il commercio, coinvolgere tutte le regioni italiane per offrire i loro prodotti tipici e trasformare quindi via Roma in una sorta di “giro d’Italia del cibo”.

• La sfida più importante tuttavia sarà l’incremento delle attività produttive sul territorio e il consolidamento di quelle presenti. Dobbiamo agevolare con sgravi fiscali pluriennali, quelle Aziende del tessuto Genovese che volessero trasferire la loro attività sul nostro territorio, creando nuove opportunità di

lavoro. • Altro aspetto fondamentale sarà il mio impegno per il ripristino dello shunt, per impedire il patto scellerato già firmato dall’attuale Sindaco, che farebbe transitare 230 treni al giorno del Terzo Valico all’interno della città, con conseguenze nefaste sulla salute sulla sicurezza e sul decoro. • Un progetto al quale tengo molto e per il quale spero ricevere sufficienti preferenze per sedere in Consiglio, è l’istituzione di un ufficio che si occupi dei fondi Europei per sostenere le imprese del territorio, e anche per il Comune. Serve aria nuova, dopo 70 anni è giusto un cambiamento. Enzo Baiardo

A

nche a Novi Ligure un tema che fa molto discutere è quello s u l l’ immig razione: favorire l’inclusione o alzare muri? Questo è il dilemma nel quale si sta dibattendo non solo la nostra società, ma anche quelli di altri paesi, forse con prese di posizioni molto più radicali che non le nostre. La Lista “20 per Novi” che sostiene la candidatura a Sindaco di Rocchino Muliere, non si è sottatta dall’affrontare questo spinoso problema organizzando nella civica biblioteca un pubblico dibattito al quale ha partecipato un pubblico attento e numeroso. Relatori l’antropologo Bruno Barba,

PD e Articolo Uno insieme

A

È stata per voi una scelta maturata in quale prospettiva? Nel panorama dell’imminente campagna elettorale, con circa 3900 comuni che andranno al voto, noi siamo forse l’unica realtà che si presenterà con un programma e un nuovo simbolo e per questo Novi Ligure rappresenta in qualche modo un laboratorio politico, che siamo convinti, anche con un pizzico di presunzione, possa essere materia di riflessione anche al di la dei confini novesi. Le motivazioni? In questi mesi di confronto tra noi e il PD locale, ancor prima del loro congresso nazionale era emerso in modo chiaro, tra le donne e gli uomini dei nostri partiti locali, che al nostro popolo dovevamo offrire un gesto

stro contributo con due donne e un uomo, investendo nell’esperienza e in una risorsa nuova ma di grande capacità professionale.

Pasquale Coluccio di fronte alla sede di Articolo Uno in Largo Valentina

di unità e di umiltà, anche a costo di scontrarci con le resistenze dei singoli più intransigenti o con le logiche nazionali. Il risultato? Da questo confronto ne siamo usciti con la decisione comune che oggi più che mai dovevamo

essere “uniti e convinti” nel dover fare la nostra parte nel fermare l’avanzare della destra. Ciò come si è trasformato a livello operativo? Con una grande collaborazione. Anche nella composizione della lista infatti abbiamo dato il no-

Gian Battista Cassulo

Walter Ottria in Regione

Novi Ligure un laboratorio politico a cui molti guarderanno

Novi Ligure il Partito Democratico e “Articolo Uno – Liberi e uguali” si presentano assieme in un’unica lista. Abbiamo chiesto a Pasquale Coluccio segretario di “Articolo Uno Novi Ligure” di spiegarci il perché di questa scelta. “ARTICOLO UNO di Novi Ligure in un momento politico particolare e per molti versi difficile, – ci ha risposto Coluccio - ha deciso d’investire nel senso di responsabilità e nell’unità delle forze progressiste novesi e dopo mesi di confronto interni e con il Partito Democratico di Novi Ligure ha fatto la scelta di partecipare alle prossime elezioni amministrative con una lista unica (Ndr.: Articolo Uno – PD) in appoggio al candidato Sindaco Rocchino Muliere”

un operatore nel settore dell’accoglienza, Fabio Gandi, e le studiose del progetto di ricerca “Emigraires. Lo spazio sospeso”, Carla Grippa, Roberta Prampolini e Daniela Rimondi. Ha concluso l’incontro Stefano Gabriele, capolista dei 20 x Novi, il quale ha detto che: “Un tema così divisivo, dove lo stato d’animo della percezione, fa perdere di vista la realtà delle cose, deve essere affrontato con la razionalità di politiche pubbliche mirate all’inclusione, unico mezzo per evitare in futuro fratture sociali, e lo strumento principe è la cultura”.

Con quali sentimenti uscite da questa operazione? Come Articolo Uno novese, esprimiamo grande soddisfazione per aver lavorato “X Ricostruire” e per aver dato vita a questo laboratorio politico del buon senso. Siamo fieri di aver contributo alla stesura di un programma che mette al centro le persone, che si preoccupa delle parti marginali della città e che vuole rendere Novi particolarmente attenta alle politiche di promozione e tutela del lavoro e dei lavoratori. Matteo Clerici

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egli ultimi 5 anni ho servito i cittadini dell’alessandrino difendendo i loro diritti e bisogni in Regione. Nei prossimi 5, costruiremo un futuro di crescita non lasciando indietro nessuno: per sanità pubblica e trasporti migliori; a tutela dell’ambiente e delle fasce più deboli della popolazione. Di me hanno detto: “Ottria è gli occhi degli alessandrini a Torino”. Per questo il mio slogan è IN REGIONE INSIEME A TE.


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l’inchiostro fresco Maggio 2019

NUOVA LIBARNA VALLE SCRIVIA E VAL TREBBIA

Nel 2018 stanziati 4,5 milioni di euro per la bonifica. A che punto sono i lavori?

Ecolibarna, una storia lunga 34 anni

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el lontano 1985 alcuni ambientalisti tortonesi scoprirono 20.000 bidoni di rifiuti tossico-nocivi sepolti nel greto dello Scrivia presso il comune di Carbonara. Furono effettuate le analisi dei contenuti dei fusti mettendo in evidenza un allucinante sequenza di tipologie di veleni. LA STORIA Si capì che responsabile dello “sversamento” era lo stabilimento dell’Ecolibarna, sorto sulle ceneri dell’ex Gastaldi Oli Lubrificanti con lo scopo di bonificarne l’area. I responsabili dell’impianto di smaltimento di rifiuti tossici furono denunciati; lo stabilimento chiuso. Ma sotto lo stabilimento rimasero circa 120.000 metri cubi di melme

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na novese, Maria Rosa Porta, è in corsa sia per le regionali sia per le europee, e, visto il peso di queste candidature, ci siamo sentiti in dovere di intervistarla, chiedendole in prima battute le motivazioni che l’hanno spinta a gettarsi in questa competizione. “Dopo venti anni trascorsi in Consiglio Comunale a Novi Ligure – ci risponde Maria Rosa Porta - si chiude un ciclo della mia vita amministrativa ma non viene meno il mio impegno per Novi e il mio territorio. La doppia candidatura alle Regionali e alle Europee mi riempie di orgoglio e mi fa ritrovare un entusiasmo e una voglia di fare pari a quella del 1999 quando corsi in lizza per la poltrona di Sindaco”.

Con quale spirito e come condurrà questa competizione? La campagna è frenetica ma entusiasmante e come ogni volta esco

acide (stima forse sottostimata) che il loro “fornetto da pizze” (come lo definì l’avvocato delle associazioni ambientaliste) certamente faticava a incenerire. Pertanto si buttava tutto lì, dove sotto vi erano le falde dello Scrivia e per di più in un terreno in pendenza verso il torrente. Ma l’Ecolibarna non smaltiva solo il materiale di bonifica della Gastaldi; smaltiva (si fa per dire) ben altra roba, visto il via vai “notturno” di camion che entravano e uscivano dall’ Ecolibarna. E alcuni, poco dopo, uscivano ancora carichi per andare a gettare nello Scrivia i loro veleni. Contro questo stato di cose all’epoca si batterono le associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Legambiente, WWF e Amici della Terra) che si trovarono nella ne-

cessità di farsi un avvocato, perché i politici di allora che avevano voce in capitolo non erano certo dalla loro parte. Questa la breve storia. LA SITUAZIONE ATTUALE Oggi, dal 1985, sono passati 34 anni e sarebbe giusto chiedersi cosa sia stato fatto nel frattempo per bonificare quell’area in comune di Serravalle. Al momento, però, l’unica cosa che c’è di evidente è una staccionata “di legno” a contenimento dei mucchi di veleni e dei teloni di plastica esposti alla precarietà delle intemperie e di altri rischi esterni, che dovrebbero limitare il dilavamento delle colline tossiche lì sotto depositate. Di veramente concreto, solo nel 2018, a distanza di 33 anni, le nostre autorità politiche si sono

impegnate in un appalto di 4 milioni e mezzo di Euro per la bonifica. Lavori che dovrebbero partire fra poco. Qualcuno potrebbe dire “meglio tardi che mai”, ma sarebbe da chiederci se, in questi 34 anni, siamo proprio sicuri di non aver bevuto anche un pochino di quella roba, visto che l’acquedotto di Novi capta con i suoi pozzi l’acqua dallo Scrivia poco più a valle. Un fatto è certo: sotto l’Ecolibarna sicuramente corrono delle falde che alimentano il torrente. UN NUOVO PROBLEMA Ma accanto a questo problema da circa diciannove anni ce n’è un altro: ed è l’Outlet. L’enorme superficie cementificata di questo complesso commerciale,

realizzato in località Praga e Praghetta (dove un tempo si “andava a cavallo”) nel comune di Serravalle a confine con quello di Novi e inaugurato il 7 settembre 2000, fa sì che l’acqua meteorica non venga più assorbita dal sottosuolo (alimentando le falde) ma corra

Doppia candidatura regionali/europee per Maria Rosa Porta

Per una novese candidature d’élite arricchita da una esperienza che permette di entrare in relazione con le persone e le loro istanze. In tutto questo però non voglio dimenticare che parto da Novi e qui sono le mie radici. Al consenso che i miei concittadini mi hanno sempre accordato devo tutto: l’aver accresciuto la mia competenza amministrativa, essere stata la prima donna Presidente del Consiglio Comunale, l’aver superato i momenti più bui, quelli successivi alle dimissioni da FI. Appartenenza partitica o rappresentanza del territorio? Ai miei elettori che sempre mi han-

no sostenuto, spero si aggiungano altri novesi che, spingendosi oltre gli steccati ideologici, riterranno importante avere una loro concittadina a rappresentarli, oltre le mura. E ancora tutti colore i quali credono che il pensiero e la competenza di una donna possano rappresentare un valore aggiunto. Per lei cosa significa essere consigliere regionale? Significa “mettersi a servizio”. Il nostro territorio ha necessità che a Torino si discuta di liste di attesa troppo lunghe, di chiusure di strutture sanitarie ma anche di crescita economica, del baratro in cui sono

cadute aziende come Pernigotti, del nostro Commercio, della burocrazia che uccide le aziende agricole. Gli imprenditori del nostro territorio chiedono certezze. Dovremo imprimere un’altra velocità alla Regione, spero governata da Alberto Cirio. Il punto principale del suo programma? Valorizzare il Basso Piemonte oggi soccombente rispetto ad altri territori; serve alla Provincia di Alessandria, terza per importanza economica, un Consigliere Regionale di centrodestra. Per Novi è fondamentale dare voce alle sue istanze per un futuro migliore.

Quali le altre priorità? Sicuramente la valorizzazione delle nostre eccellenze in tutti i settori dalla sanità, all’industria, ai marchi storici, all’agricoltura. Per poter intervenire non sarà sufficiente legiferare ma sarà necessario creare una rete di rapporti con L’Europa. Per la Regione quale è una delle competenze più importanti? Senz’altro, anche in termini economici , è la Sanità. In Piemonte sono stati commessi molti errori con il Piano di razionalizzazione della rete sanitaria varato da Chiamparino. Bisogna tornare al contatto con la popolazione e i suoi bisogni,

in superficie dilavando i terreni di corrivazione e asportando tutto ciò che trova: buono e cattivo. E se anch’essa trovasse qualcosa dell’Ecolibarna? Canalizzata magari in rogge che ne lambiscono i terreni? Renato Milano

pensando ad una efficace integrazione socio-sanitaria e a progetti pubblico (ASL-Consorzi) e privato (Associazioni e Fondazioni). Il problema non è solo novese, riguarda tutti i presidi ospedalieri del Basso Piemonte: Tortona, Ovada, Acqui, Valenza, Casale. In questo settore quali sono stati gli errori del passato? L’assenza di un progetto di largo respiro ha portato allo stallo istituzionale in ambito sia sanitario sia socio-assistenziale con ricadute pesanti su operatori e pazienti e non ha prodotto alcuna riduzione della spesa. Gli accorpamenti non sono serviti a risparmiare risorse e hanno messo in evidenza la scarsa appropriatezza degli interventi. Tornare al passato per affrontare il futuro. Matteo Clerici


l’inchiostro fresco Maggio 2019

NUOVA LIBARNA E VALLE SCRIVIA

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confine tra Liguria e Piemonte sul versante della Valle Scrivia, c’è Isola del Cantone, comune immerso nel fondo valle ma circondato sulle sue alture da case sparse e innumerevoli frazioni una delle quali, Montecanne, è molto caratteristica. Durante l’anno vi è un centinaio di occasioni di incontro, di cultura, di divertimento. Non poche per un paese piccolo ma vitale, dove Privati e Centro Culturale non si fermano mai, come ci spiega qui seguito Alessio Ferretti. Marta Calcagno

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Un paese vivo, ricco di storia, punto d’incrocio delle antiche vie del sale. Gli appuntamenti

Isola del Cantone, Centro di Cultura D opo l’inverno denso di eventi che ha avuto il suo apice con la mostra “Paesaggi di Carta, Iconografia e cartografia di Isola del Cantone e dell’Alta Valle Scrivia”, con l’Estate si chiudono alcuni cicli e se ne aprono altri. La mostra chiude i battenti il 19 Maggio con una interessante conferenza l’allestimento di un mercatino dedicato all’artigianato locale. INCONTRI DI FOTOGRAFIA Termina la prima edizione degli Incontri di Fotografia, che ha prodotto oltre 100 opere e che verranno esposte in due mostre, a Genova e nel Capoluogo. Notevole la partecipazione di alcuni “ragazzi” della comunità di recu-

e di visibilità internazionale per Isola del Cantone. Una occasione da non perdere

pero “Ma.Ris.” con i quali sono stati esplorati i ruoli di un team di studio fotografico. I partecipanti hanno affrontato temi che, per la loro facilità, si rivelano ogni volta difficili. Tutto è già pronto per l’edizione 2020!

OTTAGONO LETTERARIO Patrizia Ferrando e Gianna Calizzano organizzano, tra il 25 Maggio e 13 Luglio, tre salotti dedicati al mondo femminile nel quale si chiacchiererà amabilmente di letteratura, di arte e di moda, mettendo la donna al centro dell’attenzione. Il primo titola “Rose in Bianco e Nero” e si terrà sotto il gazebo nel giardino di Gianna, degustando un ottimo sciroppo di rose, naturalmente.

Alessio Ferretti Per info: www.azionemutante.it

Incontri Musicali Nella foto: Bobby Durham

BOBBY DURHAM’S JAZZ FESTIVAL Dall’8 al 13 Luglio, la scuola e il festival jazz, giungono quest’anno alla 18° edizione. Ospite d’onore di Massimo Faraò, organizzatore dell’evento, il grandissimo batte-

rista novantenne Jimmy Cobb. Insieme a lui, maestri e studenti provenienti da tutto il mondo daranno vita ad una settimana di scuola, jam sessions e concerti. Il “festival” rappresenta un momento di alta cultura contemporanea

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empre a Isola del Cantone è in preparazione una rassegna di conferenze multimediali sulla musica jazz e successivamente sulla musica anni 4070 tenute da Carlo Mondatori. Stay Tuned!

Tre candidati radicati sul territorio si presentano agli elettori per governare una "città snodo" alle spalle di Genova

Busalla al voto: tre le liste in campo

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usalla, operoso comune della Valle Scrivia con oltre cinque mila abitanti, importante snodo alle spalle del Passo dei Giovi per la Val Vobbia, la Val Borbera e la Val Trebbia, ma soprattutto primo retroterra dell’area portuale genovese, è anch’esso chiamato al voto per il rinnovo del Consiglio comunale. Tre le liste in gioco: “Insieme per Busalla” che sostiene il sindaco uscente, Loris Maieron, “Patto per Busalla e la Valle Scrivia” con candidato sindaco Paola Noli e “Città di Busalla, civica democratica” guidata da Nunzia Acampora. Dopo aver

sentito Loris Maieron lasciandogli il “diritto di tribuna” in quanto sindaco uscente e aver dato spazio a Nunzia Acampora mentre a Sarissola presentava la sua lista e intervistaoto, Paola Noli, sui nostri social collegati a “l’inchiostro fresco”, chiudiamo ora questo civico confronto con un breve promemoria su nomi e simboli. Loris Maieron è ingegnere ed è un dirigente di RFI e lavora a Genova, Paola Noli è una imprenditrice che lavora nel mondo della carta stampata ed è presidente provinciale della CNA di Genova, Nunzia Acampora è laureata in Farmacia e lavora a Savignone.

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Tre candidati ben radicati sul territorio che conoscono bene la realtà locale per la quale si sono messi in gioco in prima persona, portando ognuno le proprie competenze acquisite sia nel mondo delle loro attività lavorative sia in quello del volontariato e della partecipazione sociale. Requisiti questi indispensabili ad ogni amministratore locale che intenda la politica con spirito di servizio, come appunto è nel caso di questi tre candidati sindaci di Busalla. Ai cittadini la scelta migliore. Gian Battista Cassulo


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ESTATE 2019


l’inchiostro fresco Maggio 2019

SPECIALE AMBIENTE

alla scoperta del nostro territorio

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CLUB ALPINO ITALIANO sede di Novi Ligure, via Verdi, 37 Per iscrizioni ed informazioni: mercoledì 18.00 -19.00 e il venerdì 21.00 - 23.00 In orario di apertura della sede contattare: 324 9898748 Negli altri orari: 348 2605707

Neve di primavera

16 marzo 2019: escursione in collaborazione con l’associazione Libera

È fiabesco!

Visita alla Cascina Saetta

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d aprile, un gruppo di escursionisti del CAI di Piacenza ha raggiunto con un pullmino da 22 posti il valico di Capanne di Cosola dove erano attesi da soci ed operatori del CAI di Novi per affrontare insieme la traversata fino a Capanne di Carrega. Purtroppo le previsioni meteo non erano favorevoli e questo ha condizionato la partecipazione di diversi iscritti che hanno preferito rinunciare all’escursione. Nonostante il cielo coperto e la temperatura non primaverile, oltre venti partecipanti si sono comunque avviati lungo il percorso e dopo poco è incominciata una nevicata che ha accompagnato gli escursionisti fino alla meta, trasformandosi in pioggia solo alla fine, quando si è scesi sotto la quota dei 1400 metri sul livello del mare. La neve di aprile ha regalato scenari fiabeschi che nell’inverno di quest’anno sono mancati e, anche se non è stato possibile ammirare gli ampi panorami sulle valli Boreca (verso Piacenza) e Borbera, l’atmosfera era piacevole e tutti hanno camminato con piacere. L’itinerario proposto agli amici di Piacenza si snoda su parte del sentiero CAI 200 che ricalca anche parte della Via del Sale tra Varzi e

Sori e, mantenendosi sul filo del crinale con saliscendi compresi tra i 1400 e i 1680 metri sul livello del mare, tocca le cime del Cavalmurone, Legnà (con una breve deviazione), Poggio Riondino ed infine Carmo da dove si scende alle Capanne di Carrega. È un percorso molto panoramico, tra pascoli e più in basso faggete, sul confine tra Piemonte ed Emilia fino al Carmo dove si arriva a sfiorare la Liguria (ma partiti dal confine con la Provincia di Pavia). Il territorio è quello delle Quattro Province (e quattro regioni), divise dal punto di vista amministrativo, ma unite in un’unica identità culturale. Lo sviluppo è di circa 10 km per un dislivello di circa 500 metri; questi dati vanno raddoppiati nel caso in cui si debba ritornare al punto di partenza a riprendere i mezzi di trasporto. Nel nostro caso il pullmino ha recuperato gli escursionisti di Piacenza a Capanne di Carrega, mentre per il gruppo di Novi gli autisti dal Carmo sono tornati verso la partenza per pigliare le auto e dirigersi verso Carrega dove nel frattempo erano scesi i loro compagni e rientrare insieme a Novi.

a Sabato 16 marzo la sezione CAI di Novi Ligure e il presidio locale dell’associazione Libera hanno camminato insieme nella pianura tra Bosco Marengo e la riserva naturale dell’Orba, fino a raggiungere l’antico tracciato della via Emilia Scauri che hanno percorso fino alla borgata Donna, dove è stato possibile visitare Cascina Saetta, primo bene confiscato alla mafia in provincia di Alessandria. L’escursione rientrava tra gli eventi “Passi di memoria ed impegno”, iniziative di sensibilizzazione e di preparazione alla giornata nazionale dedicata alle vittime innocenti di mafia che si tiene ogni anno il 21 marzo. La giornata mite e soleggiata ha accompagnato la quarantina di partecipanti lungo il percorso che si è snodato su sterrata tra i campi coltivati e

alberi ed arbusti in fiore. Il tragitto dapprima un po’ tortuoso, ma sempre in piano, è diventato una linea netta e diritta non appena imboccata la via Emilia Scauri, tracciata intorno al 110 a.C. su indicazione del console Emilio Scauro per realizzare un collegamento tra la Liguria e Piacenza, città da dove parte la via Emilia diretta a Rimini. A Cascina Saetta, che prende nome dal Giudice Antonino Saetta, ucciso con il figlio in un attentato mafioso, è stata realizzata una coltura sperimentale e didattica di tipo acquaponico, completamente biologica, che produce, in ogni periodo dell’anno, insalate ed ortaggi. Tale tipo di utilizzo è stato scelto da Libera per dare una valenza positiva e costruttiva ad una struttura legata in precedenza ad una storia di degrado

ambientale e morale. Dopo la visita a Cascina Saetta e un pasto a buffet condiviso, è stato possibile effettuare una interessantissima visita guidata alla Basilica di Santa Croce a Bosco Marengo e al museo ad essa collegato. La giornata è stata insolita ri-

spetto alle consuete escursioni in montagna organizzate abitualmente dal CAI, ma sicuramente apprezzata per la possibilità di conoscere molte sfaccettature del nostro territorio. Maria Grazia Gavazza

9 giugno 2019: tutti nei parchi

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l Club Alpino Italiano con Federparchi (associazione che rappresenta gli Enti gestori delle aree naturali protette italiane, sia nazionali che locali, sia terrestri che marine) promuove per la seconda domenica di giugno un’iniziativa nazionale dedicata ai sentieri e ai parchi. In tutta Italia le singole sezioni e/o i gruppi regionali in collaborazione con i vari parchi presenti nei territori di pertinenza possono aderire a “Cammina con i Parchi” organizzando escursioni o attività di manutenzione e pulizia dei sentieri. La sezione di Novi e l’Ente Gestione delle Aree Protette dell’Appen-

nino Piemontese propongono un’escursione da Voltaggio, dove si visiterà Palazzo Gazzolo con il suo piccolo museo etnografico, fino all’ecomuseo della Cascina Moglioni, nella zona della Benedicta. È un cammino che affianca il valore naturalistico del Parco di Marcarolo agli aspetti antropologici dei luoghi. L’itinerario inizia in prossimità della Chiesa Parrocchiale di Voltaggio (350 m) e segue il sentiero

403 di Costalunga fino al bivio con la mulattiera 401 proveniente dal valico degli Eremiti; si prosegue lungo le pendici del Monte Tobbio verso il Passo della Dagliola (856 m) dove si imbocca il sentiero 405 che inizialmente costeggia la montagna con una mezzacosta e poi scende al guado di Ponte Nespolo (500 m). Dal guado si segue un percorso appositamente riattivato dal personale del Parco che sale nel bosco,

passa dalla Tana del Lupo, che fu rifugio d i partigiani, e si collega al Sentiero della Pace fino a raggiungere l’Ecomuseo della Cascina Moglioni (700 m). Chi non si sente di affrontare l’intera escursione potrà spostarsi in auto fino al guado e percorrere solo la seconda parte dell’itinerario previsto. I Guardiaparco accompagneranno con le loro interessanti spiegazioni gli escursionisti nelle visite ai due musei e nel percorso in ambiente, illustrando le peculiarità di un territorio ricco di biodiversità e di cultura. Maria Grazia Gavazza

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AMMINISTRATIVE 2019

La nostra città è come ǚŘ ȭɁʊǜʁŘ ƋŘʊŘƕˎ se per decenni non ʊǔ ŘɡʁɁȭɁ ǚƬ ǞȭƬʊǜʁƬˎɡƬʁ cambiare aria e far entrare ȭˁɁ˸Ř ǚˁƋƬƙˎƞǔ˸ƬȭǜŘ ǔȭ˸ǔ˸ǔŽǔǚƬƖ ÂɁȭ ƋʁƬƞƬʁƬ Ř Ƌǒǔ ƞǔƋƬ ɼĴŘ ŽƬȭƬ ƋɁʊȑɾƖ Non credere a chi promette che farà qualcosa ƋǒƬ ǔȭ ǜˁǜǜǔ ɴˁƬʊǜǔ Řȭȭǔ Řǚ ɡɁǜƬʁƬ ȭɁȭ ǒŘ ȧŘǔ njŘǜǜɁƖ ÂɁȭ ǞƞŘʁǜǔ ƞǔ Ƌǒǔ ʊǔ ʊ˸ƬǷǚǔŘ ƞŘǚ ǚƬǜŘʁǷɁ Ƭ njŘ ɴˁŘǚƋɁʊŘ ʊɁǚɁ ɡɁƋǒǔ ȧƬʊǔ ɡʁǔȧŘ ƞƬǚǚƬ ƬǚƬ˘ǔɁȭǔƖ

Andrea Scotto


Maggio 2019

 Le rubriche de

l’inchiostro l’i i nchiostrr o fresco Maggio Ma aaggio o 2019 20 201 019 19

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FOTO, VIDEO E DRONI

p Dall vostra parte Dalla

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l gi ggiorno iorno d' iorno dd'oggi d'o oggii gli glli strumenti strumeent tecnologici consenstr tono ddii scattare ffotografifie ed effettuare videoriprese anche nelle situazioni e nelle occasioni più disparate, avendo tutti sempre a disposizione anche un semplice smartphone idoneo ad immortalare ogni momento di vita quotidiana. Peraltro risulta sempre più diffuso anche l'impiego di droni a fini ricreativi e fotografici. In questo articolo, attraverso l’analisi di alcuni casi, mi propongo di offrire qualche chiarimento sul reato di interferenze illecite nella vita privata, disciplinato all’art. 615 bis del codice penale. La norma punisce con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, mediante l’uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procuri indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata che si svolgono in luoghi di privata dimora, nonché chiunque le riveli o diffonda con un qualsiasi mezzo di informazione al pubblico.Pertanto il comportamento sanzionabile penalmente non riguarda soltanto la diffusione ad esempio su un social network delle predette foto indebitamente scattate, ma anche la condotta che precede la pubblicazione, ossia anche il semplice procacciamento indebito di tali immagini o riprese. Ecco alcuni casi che sono stati sottoposti al vaglio dei Giudici. Un primo punto affrontato in diverse pronunce è: quali sono i luoghi tutelati dalla norma? Se da un lato sicuramente vi rientrano le abitazioni, dall’altro si segnala un contrasto giurisprudenziale rispetto ai locali aperti al pubblico. Vediamo due casi, che consentono di capire come le circostanze concrete rilevino ai fini della valutazione da parte dei Giudicanti. In una prima fattispecie la Cassazione ha ritenuto penalmente rilevante la condotta di un uomo che ha fotografato la dipendente di un negozio dall’esterno del medesimo, affermando che “la lesione della riservatezza possa consumarsi, con le illecite interferenze, anche nei locali ove si svolge il lavoro dei privati”. Diversamente il Tribunale di Monza ha ritenuto che nessuna aspettativa di riservatezza potesse avere il soggetto che ha lamentato la sussistenza del reato di interferenze illecite nella vita privata dopo essere stato ripreso visivamente mentre offriva, in cambio di prestazioni sessuali, una carriera in televisione ad una giovane donna all’interno di un locale molto frequenta-

Avv. Fabiana Rovegno

to di Roma. A proposito dell’abitacolo dell’autovettura la giurisprudenza è prevalentemente orientata nel senso di escludere che si tratti di un luogo di privata dimora, per cui ad esempio la Cassazione ha ritenuto non penalmente rilevante “l'ascolto, per mezzo di apparati di intercettazione ambientale, delle conversazioni tra presenti che si svolgono all'interno di autovetture private”. Altra questione diffusamente affrontata in giurisprudenza è: nel luogo in cui si abita si può filmare senza alcun limite? La risposta è negativa, in quanto l’intercettazione delle conversazioni del coniuge con terzi nell’abitazione comune è stata considerata illecita e dunque punibile penalmente. Non rilevano infatti né la disponibilità di quel domicilio da parte dell’autore dell’intercettazione né il rapporto di convivenza coniugale. Analogamente la Cassazione con una recente sentenza del 2018 ha ritenuto integrato il reato rispetto alla condotta di un marito che nella propria abitazione ha filmato la moglie che, inconsapevole, era intenta in atti di vita quotidiana quali quelli attinenti all’igiene e alla cura del corpo. Un altro tema ampiamente sottoposto al vaglio dell’Autorità Giudiziaria è quello delle interferenze illecite nella vita privata tra vicini di casa. A tal proposito citerò due casi che hanno avuto una certa risonanza e rispetto ai quali i Giudici hanno ritenuto insussistente il reato. Nel primo caso è stata ritenuta non penalmente rilevante la condotta di un soggetto che ha effettuato diverse riprese fotografiche e videofilmate dell’attività edificatoria in corso nella contigua proprietà, consistente nella realizzazione abusiva di un muretto di confine, attività peraltro agevolmente osservabile in quanto svolta all’esterno. A destare maggiore attenzione mediatica è stata una recentissima sentenza del gennaio 2019, con cui la Cassazione ha escluso la punibilità di un soggetto che si era procurato indebitamente foto e video della vicina intenta ad uscire dalla doccia in prossimità della finestra attigua all’abitazione dell’uomo e priva di tende, sul presupposto che tale mancanza escludesse la lesione della riservatezza della persona fotografata. Avv. Fabiana Rovegno

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Dosseno - Macco - Bucco - Pappo

. Le XII Tavole risalgono, secondo la tradizione, al 450 a.C. e rappresentano un insieme di regole scritte - un “centone” che avrebbero, e hanno, costituito il “regolamento supremo della vita della città di Roma” [Spagnuolo Vigorita]. Tito Livio († 17 D.C.) le definisce quale “fonte di tutto il diritto pubblico e privato”. Cicerone († 43 A.C.) ci narra come il testo tavolare venisse “mandato a memoria” dagli studenti (carmĕn discipuli necessarius); un po’ come il Canto degli Italiani di Mameli-Novaro; inno nazionale dal 4.12.17 [L. n. 181]. Le Tavole vennero affisse nel Foro (Forum Magnum), ossia presso “il centro politico, giuridico, religioso ed economico dell’Urbe” [Mommsen] e vi rimasero sino al 387 A.C., distrutte dai Galli Senoni di Brenno. Ciò che ci è giunto, quindi, non è il testo originale, né completo; solo frammenti interpolati e rammodernati.

B

. Il mimo e l’atellana - piuttosto - furono forme di commedia recitate per far ridere la plebe, con stramberie, doppi sensi ed oscenità (verbis rusticanis et ridiculariis). Il mimo si fondava sulla rappresentazione - a gesti - di tipi umani turpi e volgari; nell’atellana l’azione (diverbia) era in maschera (personae oscae), con personaggi fissi, di nome, aspetto e carattere. Si dice che le maschere della Commedia dell’Arte - i vari Arlecchini, Pantaloni e Pulcinella - discendano dalla “fabula atellana”, così chiamata dalla città osca di Atella [Hartman]. A Roma venne importata, probabilmente, dopo la conquista della Campania (metà del 500 A.C.) ed ebbe il suo maggior fiorire al tempo di Silla († 43 a.C.). I quattro personaggi fissi dell’atellana erano: • Dosseno: ambizioso, avido e un po’ imbroglione; è accorto ma non abbastanza, per non trovare qualcuno più furbo di lui. • Macco: rozzo e grossolano, sempre pronto a far baruffa, crapulone e anche un po’ geloso. • Bucco: fanfarone e affabulatore; si serve della lingua sciolta per vivere di imbrogli.

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• Pappo: è lo stupido del gruppo; lo scimunito che capisce e agisce sempre a sproposito. Questi personaggi non avevano mai altro nome; sempre questi appellativi; sempre fedeli ai loro atteggiamenti. Attraverso la “fissità” di questi personaggi - perché ripetitivi e costanti sono i “modi d’essere” [Vico] - erompe la realtà delle singole vicende, ove ognuno può ritrovarsi o ritrovare alcuni moderni protagonisti. A ciascuno, pertanto, la propria maschera.

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. Gnaeus Naevius († 270 a.C.) viene ritenuto il fondatore dell’epos nazional-latino, avendo trasformato l’atellana in un “genere letterario”. Un intellettuale dissidente e radicale. Basti pensare quanto scrisse, con riguardo ai Metelli (una potente famiglia di Roma): Fato Metelli Romae fiunt consules: ossia “per fatalità i Metelli sono diventati consoli”, alludendo, invece, alla “rovina di Roma” [Fatum è sia “destino” che “morte”]. Nevio - ça va san dire - fu imprigionato, perché proprio le XII Tavole, sebbene rimaneggiate, punivano i “mala carmina” i versi diffamatori (da non tradursi in quelli “mal riusciti”) - e fu graziato per intercessione dei tribuni della plebe.

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. Fonte d’ispirazione era l’indignazione del poeta. Cos’altro si può fare contro l’indignazione, la propria personale indignazione, se non reagire o vivendo nel silenzio o scrivendo versi? Il senso di indignazione è fondamentale per una modalità di pensiero che, ad un tempo, sia capace di tolleranza; che sia propositiva; che ami la vita e le sue contraddizioni, e che tenti, se del caso, anche l’impossibile. Oggi, invece, sembra più facile negare i poteri mistificatori, ossequiare le convenzioni, disobbedire falsamente. Ed in effetti “la libertà comporta una lotta, e non tutti sono pronti ad affrontarla” (Laura Wronowski). In compenso, abbiamo Peppe, Matte, Gigino e Dani. Avv. Massimo Chiocca


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Ortensia: mutevolee bbellezza per ggiardini e terrazzi.

L’UTILITÀ COME PRINCIPIO GUIDA

L

'ortensia è una pianta fantastica. Molto diffusa nelle nostre case, è decisamente decorativa e richiama subito l'estate. E' di facile manutenzione se tieni presente 3 cose fondamentali: ama l'ombra, beve tanto ed è una pianta acidofila. Adoro i suoi grossi e tondi fiori, ma l'aspetto che preferisco è un altro: i suoi colori che cambiano con il ph della terra. Se è acida, i fiori saranno di un bel blu intenso, mentre se il ph è basico i suoi fiori saranno nei toni del rosa. Per avere ortensie blu con facilità, mescola al terreno i fondi del caffè: vedrai che colori stupendi avranno i suoi fiori! E' una pianta davvero semplice da coltivare, sia in vaso che in giardino, ma, scegli la prima, ricordati di potare la pianta a fine fioritura, per evitare che cresca troppo! Posizionala in mezz'ombra e ricordati di darle da bere in abbondanza (almeno ogni 2 giorni) ma evita i ristagni idrici: il balcone sarà fiorito per tutta l'estate. Simona

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resca di stampa è l’ultima pubblicazione del saggista ovadese Claudio Giulio Anta (Ed. Aracne, Roma) dal titolo: “An Introduction to the Principles or Morals and Legislation” (Un’introduzione ai principi della morale e della legislazione), in vendita online. L’autore elabora una puntuale e accurata riproposizione dell’opera di Jeremy Bentham (1748 1832), filosofo utilitarista inglese, p che elaborò una vera e ppropria

Il Mondo visto da Canterbury

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uesto me mese, vogliamo rendervi partecipi del viaggio che abbiamo appena fatto in occasione delle festività del 25 Aprile, siamo stati nella regione del Kent, nell’Inghilterra sud orientale, regione che per la sua profusione di verde, campi coltivati e moltissimi allevamenti di pecore che si incontrano lungo la strada, viene definita il “Giardino di Inghilterra”. La località più famosa del Kent è Canterbury, cittadina medievale fondata dai Romani. Noi ci siamo arrivati con l’auto a noleggio però è collegata anche a Londra in un’ora di treno. Canterbury è famosa soprattutto per l’assassinio dell’arcivescovo Thomas Becket, nel 1170, avvenuto all’interno dell’imponente cattedrale gotica, trasformando la città in una meta di pellegrinaggio e centro di primaria importanza per il mondo cattolico. La città si visita molto facilmente a piedi in quanto tutte le principali arterie sono pedonalizzate, l’antico centro, parzialmente cinto dalle mura, ha ancora l’aspetto medievale con strette stradine e case a graticcio ed è dominato dalla splendida mole della cattedrale, che è visibile da ogni punto della città. Canterbury è sede anche di un’importante Università, quindi è frequentata da molti giovani, e la sera sono tanti i Pub dove potrete trovare feste, allegria, musica il tutto accompagnato da una buona pinta di birra. Venite a visitare Canterbury, un’Inghilterra più autentica dove tra le sue stradine, dopo una serata di bevute, potrà sembrare di scorgere tra i suoi vicoli ancora degli antichi pellegrini di saio vestiti che stancamente sul loro mulo si trascinano verso la cattedrale.

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scienza morale, “incapsulando” i bisogni di riforma in ambito giuridico provenienti dall’Inghilterra e dal resto d’Europa del suo tempo a quelli del legislatore (il sovrano) al fine di tendere le sue scelte in base a calcoli esterni razionali, piuttosto che ai suoi capricci arbitrari, derivanti dalla legge consuetudinaria, per garantire la massima felicità ai propri sudditi. Secondo Bentham, la legge naturale non era oramai più riconducib alla ragione; l’utilità era il cibile pr principio guida per ispirare una nuova scienza legislativa razionale che fosse realmente comprensibile e non oppressiva. In questo modo, egli portò a compimento una sorta di rivoluzione copernicana del d diritto che era già iniziata alc cuni decenni prima con Claud de-Adrien Helvétius e Cesare B Beccaria, cercando di estirpare pr pregiudizi e superstizioni dalla sc scienza legale.

Nella sua nuova pubblicazione in inglese, Claudio Giulio Anta contestualizza l’opera benthamiana dal punto di vista storico-filosofico, ricostruendone il dibattito che ha suscitato nel corso di oltre due secoli. Marta Calcagno

Bibliografia dell’autore: • Claudio Giulio Anta: “Il rilancio dell'Europa. Il progetto di Jacques Delors”. Edizioni Franco Angeli, collana Gioele Solari. Dip. st. pol. Univ. To, 2004 • Claudio Giulio Anta: “Guerra alla guerra. La lezione di «Coenobium” .Edito da Aracne, 2010 • Claudio Giulio Anta: “The europeanism of Winston Churchill” Edito da Aracne, 2009 • Claudio Giulio Anta: “Padri dell'Europa”. Sette brevi ritratti. Edito da Mondadori Bruno, 2005

Ester… nando…!!! Riflessioni a ruota libera di Ester Matis

Bugie e omissioni. Un quotidiano lavaggio del cervello.

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ia nonna era solita dire: “l’han detto in TV!”. E non c’era più nulla da aggiungere. Ma allora perché continuo a stupirmi di quanto sia faziosa l’informazione in questo paese? Esempio recente numero uno: il giorno di Pasqua su nientemeno che Radio 1 un tizio in collegamento, forse un inviato speciale o non so cosa, sta sproloquiando sul massacro in Sri Lanka esponendo con fervore, certezza e fior fiore di spiegazioni psico-socio-religiose l’argomentazione per la quale l’attentato avrebbe matrice… udite udite BUDDISTA! Mi trovo in auto con altre persone, ma non posso trattenermi dal mandare calorosamente a quel paese quel genio radiofonico che sta, a mio parere, occupando tempo e spazio arrampicandosi sugli specchi scivolosi della spudorata menzogna. Un’offesa all’intelligenza di tutti gli ascoltatori. Spengo la radio e abbasso il finestrino per normalizzare la temperatura che nell’abitacolo si è fatta incandescente. Nei giorni se-

guenti l’Isis rivendica l’attentato. Quel signore di cui sopra dov’è? Rosso dalla vergogna? Secondo me rosso e basta. Fossi buddista lo querelerei all’istante. Esempio numero due: il Ministro dell’Interno Matteo Salvini si reca in Sicilia. L’Ansa, che dovrebbe essere quantomeno obiettiva e imparziale, non trova di meglio che titolare cubitale su internet: Salvini contestato in Sicila. Adesso, per completezza, l’Ansa dovrebbe dirci chi e quanti lo hanno contestato. Perché è sufficiente scorrere qualche video dei numerosi che “girano” in rete per vedere piazze gremite e acclamanti e capire con quale coraggio, fuorvianza e faccia tosta

si creano delle “notizie” inutili. Ci vorrebbero fiumi di carta per citare tutti i casi di quotidiana falsità mediatica, perché questi due piccoli esempi sono, a mio vedere, solo la punta dell’ iceberg di un diktat che ancora aleggia sulla (dis)informazione. Esso prevede tra le altre cose due punti fondamentali che sono, uno: mai toccare l’Islam; e due: Salvini è sempre brutto e cattivo. Signori, il 26 maggio si vota anche per una verità vera. Ester Matis


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Ciclismo: domenica 28 aprile tè tornato il Giro dell’Appennino

Strade dell’Oltregiogo: padrone il ciclismo

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l 28 aprile si è disputata l’ottantesima edizione del Giro dell’Appennino, la classica di ciclismo a cavallo tra Genova e Oltregiogo. Anche se meno lunga e dura rispetto ai tempi di Coppi o Gimondi e Baronchelli, rimane una delle più impegnative corse in linea. L’edizione 2019 è stata dedicata a due commemorazioni: i 100 anni dalla nascita di Fausto Coppi, per il quale è stata inserita nuovamente nel percorso la salita di Castellania, di recente denominata Passo Coppi; e il ricordo delle vittime del Ponte Morandi, sotto al quale la corsa è transitata quasi tutti gli ultimi 50 anni (nel percorso più tradizionale, attraverso Via Fillak). Così, uno dei traguardi volanti è stato posto simbolicamente dove si incrocia la struttura del ponte crollato.

l’aggiunta del tratto di corso Italia fino a Boccadasse e ritorno sulla corsia opposta, prima di imboccare viale Brigate Partigiane e giungere al traguardo posto in cima a via XX Settembre, percorsi 198 km.

Mattia Cattaneo, intervistato sul podio. Foto Rivara

Un’escursione tra sport e turismo

zionale. Erano in gara tutte le squadre professionistiche e semiprofessionistiche “Continental” italiane e una buona rappresentanza internazionale tra cui due squadre spagnole e, austriache, una russa, una colombiana, una svizzera e, novità di quest’anno, una statunitense. Hanno preso il via 146 corridori di 22 squadre; in 88 hanno concluso la gara, a dimostrazione della difficoltà del percorso.Il bel tempo ha favorito la presenza del pubblico sulle strade. Stefano Rivara

Pilota novese nel Campionato nazionale Superbike civ r1

Maestri al Mugello

A

QUESTO IL PROGRAMMA Raduno all’Outlet di Serravalle. Partenza alle 11.10; via ufficiale davanti allo stabilimento Elah di Novi Ligure, stesso luogo dove il 22 maggio arriverà la tappa del Giro d’Italia. QUESTO IL PERCORSO Primo tratto pianeggiante, attraverso Pozzolo, Spinetta e Tortona. Poi salita al Passo Coppi. Quindi discesa su Villalvernia; ritorno a Novi via Merella. A Pasturana il primo traguardo volante. A seguire Francavilla, Gavi, Voltaggio, passo della Castagnola, Busalla, Casella, Crocetta d’Orero e discesa verso Pontedecimo. Da qui salita al passo della Bocchetta; discesa a Voltaggio per affrontare le ultime salite: Fraconalto e Giovi. Quindi discesa su Genova. Dopo il passaggio dell’ex ponte Morandi, Cornigliano e la Sopraelevata. Una novità è stata

LO SVOLGIMENTO DELLA GARA Primo tratto pianeggiante con gruppo compatto. Sulla salita di Castellania è partita la prima fuga di tre corridori, che sono stati raggiunti nelle prime rampe della mitica Bocchetta, dove è avvenuta la selezione decisiva. I migliori di

giornata: Cattaneo, Masnada, Ravanelli e il basco Bizkarra hanno distanziato gli avversari e non sono più stati raggiunti, nonostante il lungo tratto ancora da percorrere. Nel finale, Mattia Cattaneo, protetto dal compagno di squadra Masnada, è riuscito a staccare i colleghi e a vincere con arrivo solitario. Si tratta della prima vittoria importante del corridore lombardo. Causa la concomitanza con altra importante gara in Belgio, oltre alle limitazioni del budget, non hanno partecipato le squadre del Pro Tour, la prima divisione interna-

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al Nord Europa al mare della Puglia per gli imbarchi verso la Terrasanta, questo il tragitto che migliaia di pellegrini dal Medioevo in poi hanno percorso, come voto di fede, sulla Via Francigena, antico tracciato che dal mondo dei Franchi giungeva al Mediterraneo. Un percorso che si sviluppa ancora sulle strade dell’antica Roma, le cui origini, descritte in una preziosa pergamena, risalgono al IX secolo. Su un tratto toscano di questa via lungo un centinaio di chilometri, si è avventurato un gruppo di “scarpinàtori”, che lo ha percorso, partendo da San Miniato e arrivando a Siena, in quattro giorni con in testa due intrepidi bambini di 12 anni: Emanuele de Bernardi e Sara Ouaicha, i più giovani del gruppo CAI Tam Novi Ligure Davide Parodi

ndrea Maestri, si deve accontentare del nono posto nella gara del Mugello nel campionato italiano di motociclismo velocità CIV R1 riservato alle Yamaha e del secondo posto di categoria, infatti è stato tormentato da difficoltà alle gomme incontrate dal team Boars Nest soprattutto per il tempo variabile che ha condizionato la tre giorni. Maestri sul circuito di 52 km ha condotto una gara regolare solo con lo scopo di portarla a termine senza perdere troppi punti nel secondo appuntamento della stagione e con cinque gran premi ancora da affrontare. L'atteggiamento ha premiato il pilota novese che con i punti incamerati può ancora ambire al podio finale, infatti in questo momento ricopre la quinta posizione della classifica generale. “Non posso dire di essere soddisfatto” ha dichiarato al termine della

gara “ perché eravamo venuti qui con altre ambizioni, ma aver trovato una soluzione alle gomme dopo i primi due giorni di qualifica disastrosi, se non altro mi ha concesso di portare a termine la gara a breve distanza dai migliori. Inoltre il tempo molto inferiore ai miei standard mi fa sperare in migliori risultati nelle prossime gare. La lunga pausa che avremo in questo mese che

inizia mi permetterà di migliorare l'assetto della moto e di testare in gare non ufficiali la mia preparazione.” La gara vinta dal fortissimo Andrea Boscoscuro ha visto salire sul podio Groppi e Pontone, quest'ultimo dopo un avvincente finale vinto in uno sprint a tre con Coletti e White. Marco Barbagelata

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l’inchiostro fresco Maggio 2019

SPORT

Quando sport e vita di tutti i giorni diventano unica cosa

Novi Ligure: Studenti in gamba anche in palestra

Andar per schegge...

Grande “Amaldi”

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ingolare e personalissimo il libro di Massimo Oliveri, “Andar per schegge tra sogno e follia”, Edizioni Vallescrivia, presentato sabato 27 aprile al museo dei Campionissimi di Novi Ligure, alla presenza di Luca Lovelli moderatore, Massimo Subrero Team Manager della Overall e il Dott. Giancarlo Faragli, con letture e musica di Roberto Paravagna. Si tratta di un’autobiografia in cui l’io narrante si trasfigura mirabilmente in un tu narratore, come se l’autore e il protagonista fossero soggetti differenti. In realtà la tecnica utilizzata evidenza che ci troviamo davanti a pagine di un diario, frammiste a canzoni, citazioni, riflessioni, aneddoti con lo scopo di raccontare uno squarcio di vita. L’autore raccoglie “le schegge di una vita”, attraverso la rievocazione delle sue esperienze sportive, una passione che lo accompagna dall’infanzia, quando grazie al padre, diventò il ciclismo l’oggetto dei suoi sogni, il desiderio di essere un campione della bicicletta fu la velleità della

sua giovinezza. Poi le esperienze universitarie all’istituto di Educazione fisica a Genova, l’impegno nel sociale, la sua grande passione per la corsa, la maratona, che negli anni lo porta ad affrontare per ben due volte la classicissima Milano Sanremo podistica, la competizione più lunga d’Europa. Ogni pagina del libro esprime l’intimo pensiero di un atleta che percorre con impegno e determinazione la strada tortuosa ma in salita della crescita interiore e sportiva, misurandosi costantemente con le difficoltà legate alle esperienze quotidiane, alle competizioni, non perdendo mai di vista le sagge parole paterne che diventano un monito: vivere intensamente, anche con un po’ di follia ed incoscienza, se necessario, ma in modo autentico, volgendosi agli altri, a quelli che sono gli ultimi. Massimo impara a non temere la sconfitta, ma fa di essa un’occasione straordinaria per misurarsi costantemente con la vita e migliorarsi. Sono pagine piene di autenticità, in cui lo sguardo di fronte alla vita diviene sempre più consapevole e critico, via via più cosciente e meno sognatore, che lasciano trasparire nel faticoso percorso di crescita interiore una costante ed implacabile forza: il desiderio di non smettere mai di lottare, guardare a testa alta e con dignità il futuro. Marta Calcagno

CHI È MASSIMO OLIVERI Massimo Oliveri, nato a Novi Ligure il 15 febbraio 1969, docente di Scienze Motorie e sportive. Ultamaratoneta per ricerca personale e solidarietà collettiva. Formatore CONI della Scuola dello Sport, preparatore fisico delle Squadre Nazionali di tennistavolo femminile. (m.c.)

l liceo scientifico “Amaldi” si conferma ai vertici nazionali del badminton: alla fase regionale svoltasi a Novi Ligure, infatti, si sono imposte sia la squadra maschile che quella femminile, guadagnandosi così il diritto di partecipare ai campionati italiani che si svolgeranno dal 20 al 24 maggio a Cagliari. I docenti che hanno seguito i ragazzi in questa avventura sono gli insegnanti di Scienze motorie Marco Bagnasco e Monica Baracco. Ci dice Alfonso Pampaloni Pasetti, classe 3° scientifico ad indirizzo sportivo: “Già alla vigilia di questa fase regionale eravamo i favoriti per vincere. L’unica squadra che avrebbe potuto contrastarci, l’Acqui, l’abbiamo battuto ai provinciali. Diciamo che abbiamo mantenuto fede ai pronostici. Forse non ci aspettavamo di vincere così nettamente nel punteggio.”

primo su Ktm in A5, mentre in B2 Alfredo Gamba in sella ad una Moto Morini ha vinto precedendo Alessandro Gritti e Pietro Gamba. Nella B3 vittoria di Gianluca Beccantini su Honda, nella C1 Angelo Ceribelli è davanti a tutti su Fantic Motor, nella C2 Piero Gagni è primo su Fantic e Massimo Parrini si aggiudica la categoria C3 su Ancillotti. La classe C4 vede vincitore Michele Lorenzetti su Ktm e la C5 va per pochi centesimi a Francesco Guerini in sella alla KTM, la C6 va a pieno titolo a Marco Calegari su KTM mentre in D1 Federico Fregnan sale sul gradino più alto del podio alla guida di una stupenda Fantic ed infine Giorgio Nembrini su Puch si aggiudica la categoria D2.

seconda di entrambi i gironi e quindi la finale fra le due vincenti. I ragazzi hanno vinto tutti gli incontri dei gironi e la semifinale. Nell’incontro decisivo hanno giocato contro il liceo Cocito di Alba. Una partita anche questa senza storia e con i novesi vincitori dei primi tre incontri e quindi a punteggio acquisito è stato deciso di non svolgere gli ultimi due. I ragazzi hanno giocato con Francesco Motta ed Alfonso Pampaloni Pasetti, entrambi della classe terza liceo scientifico indirizzo sportivo, Alessandro Bruzzone della classe 3° indirizzo liceo classico, Mattia Trezza che è anche il più giovane frequentando la classe prima liceo scientifico. La formula per le ragazze prevedeva invece un girone unico, incontrando le formazioni delle province di Cuneo, Novara, Vercelli e Torino. Unica esclusa la provincia di Biella presentatasi con la sola squadra maschile. Anche per loro tutte vittorie. Le ragazze hanno giocato con Diana Costiuc che frequenta la classe 2° indirizzo Scienze applicate, stesso indirizzo per Adele Foti che frequenta la classe 1° e Angela Ruta iscritta alla classe 2° e Alessia Delfitto iscritta invece alla classe 3° indirizzo linguistico. E adesso? “Adesso andiamo a giocarcela-afferma Alfonso Pampaloni- con le squadre trentine, tradizionalmente le più forti nel badminton.”

Giacomo Piombo

Maurizio Priano

Alfonso Pampaloni Pasetti è un ragazzo eclettico in quanto gioca a pallavolo nell’Under 18 ed in serie D. “Mi sono offerto volontario per la fase regionale di badminton in quanto ho praticato questa disciplina per due anni con il prof. Bagnasco.” La fase regionale prevedeva due gironi da tre squadre con le semifinali incrociate, prima contro

A Vesime (AT) la 2° prova del Campionato Italiano di

Regolarità d'Epoca

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omenica 14 aprile 2019 si è disputata nel Comune di Vesime (AT) una bella gara di regolarità d’epoca valida per il campionato italiano FMI. La manifestazione, organizzata dal Moto Club Acqui Terme, è iniziata sotto un cielo plumbeo che non lasciava presagire nulla di buono ma fortunatamente, salvo un breve acquazzone all’atto della partenza, il meteo ha concesso il regolare svolgimento delle varie prove speciali e la conclusione della gara senza particolari problemi. Al via sul viscido e insidioso fondo sintetico di un campo da calcio si sono schierati 267 piloti partenti, dei quali 192 sono riusciti a raggiungere il traguardo finale. Tra loro molti nomi famosi nel panorama regolaristico quali Gritti, Gagni, Meroni,

Bettoni, Walter Testori e altri ancora. La classe A1 ha visto vittorioso Roberto Cancelli in sella ad una Ancillotti, in A2 Enzo Vescia si è confermato con la Gilera, in A3 si è imposto Roberto Maroni su KTM. Successo per Paolo Sala su Zundapp in A4 e per Fabio Parrini


l’inchiostro fresco Maggio 2019

La salute tra etica e tenologia

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iulia Carrozzi, Sava Denisa, Virginia Pellegrino e Simona Merlassino della 2°G indirizzo Scienze Umane del liceo Amaldi di Novi Ligure sono, per la quarta volta negli ultimi cinque anni, fra i premiati del concorso nazionale indetto dalla Fondazione “Rachelina Ambrosini” di Venticano (AV) che da 46 anni opera al servizio dei più fragili fornendo aiuti anche alle popolazioni dell'Africa. La premiazione si è svolta il 16 maggio presso l’albergo “Europa” di Venticano. Le ragazze sono state seguite dalle insegnanti Monica Ghinello e Fernanda Demaestri. Il concorso rientra nelle giornate della solidarietà e della mondialità ed è riservato agli studenti delle scuole italiane di ogni ordine e grado. Il titolo del concorso di quest’anno era “La salute degli adolescenti tra Etica e Tecnologia” e le ragazze hanno presentato dei disegni a tema. Il premio consisterà in una medaglia ricordo. “I ragazzi del Liceo delle Scienze Umane - spiegano Monica Ghinello e Fernanda Demaestri - vedono nella proposta annuale del concorso un modo per realizzare e porre in essere i concetti legati al loro settore di studio.” Le studentesse non hanno partecipato alla premiazione causa la distanza . Il premio sarà recapitato dalla Fondazione Ambrosini direttamente al Liceo Amaldi. Maurizio Priano

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Rossiglione: La storia del lupo Gianluco

Cappuccetto Arcobaleno C “

appuccetto Arcobaleno” si chiama così perché indossa sempre una tuta dei colori dell’arcobaleno. La bambina vive in montagna con i suoi genitori, che hanno un’azienda agricola. La mamma lavora la lana, il papà si occupa di carni e formaggi. Il nonno abita nel paesino ai piedi della montagna. Un giorno la bambina gli porta, con il suo trolley, alcune provviste: frutti di bosco, pane, formaggio, carne, banane, una coperta dei colori dell’arcobaleno e delle viole. Ha con sé un tablet, per passare il tempo con il nonno. Le amiche della bimba sono le marmotte Pascal, Ricipì e Nocciola. Un lupo sente l’odore del cibo e lo vorrebbe. Sbuca da dietro un cespuglio, proprio quando Cappuccetto sta per raggiungere la casa del nonno.

D Dressage

M Le marmotte, che passano di lì, scavano una buca profonda. Il lupo ci cade dentro. Chiede aiuto e Cappuccetto, impietosita, gli dà una mano: diventano amici. Il lupo accompagna la bambina dal nonno, dove fanno merenda tutti insieme. Poi la bambina, collegandosi ad Arcaplanet, compra un collare ed un guinzaglio per il lupo. Infine invia un messaggio

al papà su whatsapp, con scritto: -“Sto arrivando a casa con un nuovo amico, che si chiama lupo Gianluco”-. Da quel giorno il lupo è parte della famiglia, che aiuta facendo la guardia alla fattoria. Scuola primaria di Rossiglione Classe 2° Maestra Francesca Cavanna

Molare: A Scuola di Petcare

Ecco la storia di Jojo

G

li alunni della Classe terza della Scuola Primaria di Molare informano che grazie al Concorso nazionale: “Un’adozione fantastica”, vinto lo scorso anno, si è garantita una fornitura di cibo per 12 mesi ad una cagnolona di nome Jojo. Jojo vive da una decina d’anni al rifugio Enpa di Borgotaro perché è stata tolta, insieme alla sorellina, a una persona che la maltrattava. Jojo è la gioia di vivere fatta cagnolina, vivace, intelligente e affettuosa. Da subito, ha trasformato il rifugio come la sua casa e i volontari la sua famiglia. Si arrampica come un gatto ed esce dal box ogni volta che lo desidera. Per anni è stata amica per la pelle di Rocco, anziano cagnone che quando è scomparso, è stato vegliato fino alla fine da Jojo. Jojo, allora, è stata sostenuta da

CAVALLI E DINTORNI

una terapia omeopatica per paura che il dolore la travolgesse, ma lei è un insegnamento vivente per tutti, con tanto entusiasmo e voglia di vivere da essere lei un sostegno per chiunque intorno a sé. È la guardiana del rifugio, attenta, affidabile e tenace, lei tutto sa e qualunque estraneo arrivi, viene

scannerizzato e approcciato con prudenza. Le volontarie le parlano continuamente, perché lei comprende ogni cosa e risponde con i suoi vispi e sinceri occhioni. Ultimamente ha un nuovo amico, il capriolo Gianmaria che spesso arriva nei pressi del rifugio per salutarla. Potremmo parlare per ore di Jojo e avremmo sempre cose da raccontare… Regolarmente, con passione e fervore noi bambini della terza di Molare navighiamo sul sito www.enpa.it nelle “adozioni a distanza” e nell’area riservata agli adottanti per avere notizie di Jojo e per conoscere anche i suoi amici nella quotidianità al rifugio… ormai il nostro cuore batte insieme alla nostra Jojo e siamo fieri di sostenerla! La Classe 3° e la maestra Rossella Castagnino

entre nel salto ostacoli l'obiettivo è chiaro e ben evidente anche a chi non si intenda di cavalli, la disciplina del dressage è di lettura meno agevole. Se uno guarda una gara di dressage, nota alcune caratteristiche: le dimensioni del campo di gara sono fisse (20x60 metri, anche se è consentito l'uso di un campo 20x40), ed il suo perimetro è individuato tramite basse tavole. Ci sono anche delle lettere, ben visibili, poste in punti particolari del perimetro (e ci sono lettere... invisibili, prima fra tutte la lettera “X” che individua il centro del campo). Ancora, in una gara tutti i concorrenti fanno eseguire (chi meglio e chi peggio) al cavallo gli stessi movimenti, nello stesso ordine. Non è casuale, è che in dressage ogni tipologia di gara (detta “ripresa”) prevede proprio determinati movimenti. Ad esempio, la “ripresa E200” inizia così: Entrare al trotto di lavoro; Alt – immobilità – saluto; Partire al trotto di lavoro; Pista a mano destra; Trotto di lavoro; Volta a destra di 10 m. di diametro; Trotto di lavoro; Cambiamento diagonale al trotto... etc. L'esecuzione di quanto previsto nella ripresa viene valutata da ciascuno dei giudici presenti con un punteggio massimo di 10 punti per ogni parte (“movimento”) di cui si compone la ripresa (la E200 è suddivisa in 11 parti, un paio delle quali valgono doppio). Oltre a questo, è prevista una valutazione globale della ripresa, che riguarda: Andature, Impulso, Sottomissione, Posizione e assetto del cavaliere, Correttezza ed efficacia nell'uso degli aiuti. La somma dei punteggi assegnati dai giudici determina la classifica, che tipicamente viene espressa in termini di percentuale del punteggio massimo teorico che viene ottenuto dai concorrenti. Vi sono molte riprese, dalle più semplici a quelle più sofisticate. Ad esempio, nella categoria più semplice (la “E”, dove E sta per elementare), troviamo 12 riprese diverse. Mentre nel salto ostacoli una gara è contraddistinta dall'altezza massima in centimetri degli ostacoli (esempio: C135), una gara di dressage avviene sulla base di una ripresa (esempio, la E200 sopra menzionata). Una categoria interessante di riprese è data dalle “kür” o “freestyle”, che prevedono la scelta di una musica (scelta dal cavaliere, magari anche composta appositamente per quella ripresa) che accompagna i movimenti del cavallo: per questo tipo di riprese, la valutazione del cavaliere tiene conto anche di parametri quali l'interpretazione della musica, la coreografia, la creatività. Essendo il dressage una disciplina olimpica, è il caso di dire che a livello di risultati la scuola italiana non è mai riuscita a raggiungere i livelli di eccellenza mondiale ottenuti nel salto ostacoli e nel completo: delle 23 medaglie olimpiche conquistate, non ce n'è nessuna nella disciplina del dressage. Fioravante Patrone

Campo da dressage preparato alla Bellaria per una kür (8 aprile 2017)


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EVENTI


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