APRILE 2019

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Direttore Responsabile: Marta Calcagno

PATENTE IN SCADENZA?

RINNOVALA DA NOI

dal 1985... la voce di Rondinaria e dell'Oltregiogo

www.inchiostrofresco.it - redazione@inchiostrofresco.it - Tel. 0143/46.569

ANNO XXXIV / N. 3 - APRILE 2019

Distribuito gratuitamente

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Campo Ligure

Ovada

Game of kings, al via i set a Campo Ligure

Tutto pronto per l'assedio

Arquata Scrivia

Il Consorzio DOCG al Vinitaly apre nuovi sbocchi

Matrimonio Enoteca e AIS

Luca e Ilenia MatteoProcopio Serlenga- -pag. pag.45

Sport

Il nuovo libro di due autrici di Arquata Scrivia

Andrea Maestri, nel campionato nazionale superbike

Un novese si fa onore al Superbike

Tea e il segreto del medaglione

Luisa Luisa Russo Russo - pag. - pag. 108

Marta Federica Calcagno Riccardi- pag. - pag.22 19

Il 18 gennaio 1945 paracadutisti americani si lanciarono dietro le linee nemiche Cari le lettori...

La “Missione Peedee” S

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on questo numero, anche in considerazione che noi siamo il giornale dei paesi, parte una nuova pagina interamente dedicata all’agricoltura, che, con un gioco di parole abbiamo titolato “A come AgriCultur@”, perché oggi il lavoro nei campi è altamente tecnologico e richiede conoscenze un tempo limitate a pochi. Ma ci fa piacere dedicare questa pagina all’agricoltura, anche perché, se correttamente praticata, essa concorre alla cura e al mantenimento dell’equilibrio ambientale. Abbiamo affidato pertanto la redazione di questa pagina ad una persona competente in materia, Genny Notarianni, che qui di seguito si presenta a tutti voi. La redazione

Cari Lettori...

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ell’agricoltura mi hanno sempre affascinato la forza dei valori, la concretezza, il senso di responsabilità, ma anche la magia dell’attesa, la solidarietà, la curiosità del nuovo pur nei capisaldi della tradizione. Da quattro anni sono la responsabile Comunicazione e Ufficio stampa della CiaAgricoltori Italiani di Alessandria. Mi occupo, tutti i giorni, di informare sui temi

i è inaugurato il 14 aprile a Rocchetta Ligure, nell’austera cornice di Palazzo Spinola, la mostra legata alla manifestazione Behind Enemy Lines, che si svolgerà in val Borbera il 27 e il 28 aprile. Presentata dall’organizzatore della manifestazione, Alessio Parisi, storico e ricercatore presso l’Istituto Ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Genova e sarà propedeutica, la mostra ha introdotto la un evento che si svolgerà il 27 e 28 aprile in ricordo di una missione alleata che ha operato con le formazioni della Resistenza sui monti dell’Appennino dell’Oltregiogo. Questo evento, al quale partecipano in uniforme storica i Gruppi "Olive Drab" e “Devil Dogs Val Borbera”, si svilupperà nell’arco di due giorni coinvolgendo i Comuni di Fascia (Ge) e Carrega Ligure (Al) e ricostruirà le operazioni militari sostenute nel gennaio del 1945, da un gruppo di quindici militari americani della Compagnia A del 2671 st Special Reconnaissance Battalion, paracadutati, al comando del Cap. Leslie Vanoncini, sulle pendici del Monte Antola a supporto di una formazione partigiana al comando di Anton Ukmar "Miro", impegnata nella VI Zona Operativa ligure. Compito di questa missione, denominata Peedee, era quella del perfezionamento tattico dei resistenti locali e di rifornirli di armi e equipaggiamento vario. Il tutto per permettere anche un’azione di spionaggio su obiettivi sensibili e spianare la strada all’avanzata delle truppe alleate.

Sostanzialmente questa ricostruzione, o meglio questo living history, si tradurrà in una “Camminata storica” in uniformi partigiane e americane con il coordinamento dei Gruppi Storici Olive Drab e Devil Dogs Valborbera, prima citati, sulle seguenti tappe: “La rievocazione storica è anche in Italia, da alcuni anni, uno strumento culturale innovativo perché in grado di coinvolgere direttamente il pubblico a vivere nella dimensione presente una realtà storica distante nel tempo” hanno detto gli organizzatori presentando questo innovativo progetto volto alla conservazione della memoria collettiva. E questo dunque è anche un modo moderno e più adatto ai nostri tempi per ricordare, anche in termini storici e culturali lontani da ogni demagogia, una data simbolo come il 25 Aprile.

L'Arca di Noè di Davide Ferreri

Samantha Brussolo GLI APPUNTAMENTI

Libertà tàà è salute

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a libertà è madre e figlia della democrazia. Madre che la partorisce e figlia che la incarna e la alimenta. La formula della democrazia però, nella sua semplicità, è complicatissima: io + tu = noi e noi + voi = tutti. Membra e corpo. Parti (partiti) e insieme. S. Paolo, che parlava di cose altrettanto serie, diceva appunto “Il

corpo, pur essendo uno, ha molte membra”. Ogni cellula deve mantenersi sana, permettere alle altre di vivere e controllare che non si ammalino, perché si infetta con loro tutto l’organismo. Compito quasi impossibile, eppure è l’unica via per la salute. In gamba, libertà democratica, e buon 25 aprile.

Sabato 27 aprile I tappa: Fascia/Casa del Romano II tappa: Casa del Romano/Capanne di Carrega III tappa Capanne di Carrega/ Monte Carmo: IV tappa Capanne di Carrega/ Monte Carmo: V tappa: Alpeggi di Carrega/ Carrega Domenica 28 aprile Conclusione a Rocchetta Ligure al Museo GB Lazagna e presso la Fiera di Sisola

Gian Marco Battista Barbagelata Cassulo- -pag. pag.29 24

L’eedditoriale di Marta Calcagno

Tempo di elezioni

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ovi Ligure, così come Ovada, tanto per citare le due maggiori città della zona di distribuzione de “l’inchiostro fresco”, sono ormai in piena campagna elettorale per le Amministrative del prossimo 26 maggio. A febbraio avevamo sentito il sindaco uscente di Novi Ligure, Rocchino Muliere, e a marzo quello di Ovada, Paolo Lantero. Sempre tra febbraio e marzo avevamo intervistato anche gli altri sindaci di Rondinaria, della Valle Scrivia, della Valle Stura e dell’Alta Valle dell’Orba, ormai al termine del loro mandato. Nel contempo avevamo dato alcune anticipazioni sui vari schieramenti alternativi che si stavano preparando, in particolar modo ad Ovada, dove abbiamo sentito Pier Sandro Cassulo (Lega), Giorgio Bricola (Patto per Ovada) ed Emilio Braini (allora M5S), mentre a Novi avevamo sentito Gian Paolo Cabella (Lega) e dato voce a “Liberi e Uguali” nonché a Matteo Morando del PD che presentava i risultati delle “primarie” dalle quali usciva vincitore Nicola Zingaretti. Con questo numero abbiamo sentito altri candidati di base. Il tutto, compatibilmente con i nostri spazi, nell’intento di dare un’informazione bilanciata, anche se sappiamo che è cosa molto difficile. Marta Calcagno

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l’inchiostro fresco Aprile 2019

TERRITORIO E CULTURA Da un disastro epocale la possibilità di una ripresa economica

Prosegue dalla pagina precedente: A come AgriCultur@

dell’agricoltura e sull’attività sindacale che l’Associazione sviluppa con gli imprenditori associati. La nostra Organizzazione, guidata dal presidente Gian Piero Ameglio – allevatore di Razza Piemontese a Franchini di Altavilla – e dal direttore, anche viticoltore, Carlo Ricagni, raccoglie le esigenze degli operatori del settore e lavora per lo sviluppo e la tutela dei comparti agricoli caratterizzanti il nostro territorio. La collaborazione è uno degli elementi principali della nostra attività e l’attenzione è alta soprattutto in quei centri rurali di dimensioni inferiore, negli areali di confine, nei piccoli paesi, tessuto vero dell’economia agricola locale. Per questo motivo cogliamo con orgoglio ed entusiasmo l’invito de “l’inchiostro fresco” a curare la pagina dedicata all’Agricoltura. Anzi, all’AgriCultur@, perché il sapere contadino è ciò che di più prezioso ci appartiene. Genny Notarianni

Dopo il “Morandi”, il futuro di Genova G enova - Venerdì 29 Marzo si è tenuta, nel Palazzo della Borsa, l’assemblea pubblica di Spediporto, l’associazione degli spedizionieri di Genova, grazie alla organizzazione del direttore generale Dott. Giampaolo Botta e del suo staff. Presenti, tra gli altri, Edoardo Rixi, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, il Sindaco di Genova, Marco Bucci e Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, e il Presidente della CCIA di Genova Luigi Attanasio. Dopo una rapida introduzione del Dott. Botta, la parola è passata al Dott. Alessandro Pitto, presidente di “Spediporto”, che, nell’evidenziare gli effetti disastrosi del crollo del Morandi, ha illustrato alcuni possibili rimedi per recuperare le

Franca Urbana, sia per snellire la parte burocratica e operativa di sbarchi e imbarchi, sia per consentire la lavorazione di merci importate in esenzione di dazio. Ciò renderebbe più competitivo il porto e il retro-porto di Genova creando anche nuove opportunità di lavoro.

Da Sx: Dott. Alessandro Pitto, Presidente Spediporto; Dott. Paolo Signorini, Presidente Autorità Portuale; Dott. Edoardo Rixi, Viceministro Infrastrutture; Dott. Marco Bucci: Sindaco di Genova; Luigi Attanasio, presidente CCIAA di Genova.

quote di mercato perdute e, nel contempo, si è soffermato sui cambiamenti che interessano il mondo degli spedizionieri. Ecco qui di seguito per sommi capi alcuni punti più significativi della sua relazione.

occorre aggiungere, in seguito al dirottamento del traffico su altri porti non italiani la perdita di I.V.A., diritti doganali, ecc., con una conseguente una diminuzione del P.I.L. dello 0,1%.

DANNI DERIVATI DAL CROLLO DEL MORANDI Per i danni derivati dal Morandi, l’importo si quantifica attorno a circa 422 milioni di euro, ai quali

NUOVE STRATEGIE OPERATIVE Per recuperare redditività e traffico, occorre creare una Zona Logistica Semplificata e una Zona

Buona Pasqua da "L’Orto di Marisa" e da "Alla Corte del Caffè"

Ecco la “Torta Pasqualina” INGREDIENTI • Per l’involucro: 3 etti di farina di frumento, olio extravergine di oliva, sale • Per il ripieno: un chilo di bietole da foglie (oppure dieci carciofi), una cipolla, due spicchi d’aglio, tre mazzi di borragine, qualche ciuffo di prezzemolo,poca maggiorana, otto uova, due cucchiai di panna da cucina, tre etti di ricotta, Parmigiano Reggiano, mezz’etto di burro, olio extravergine di oliva, sale e pepe. LAVORAZIONE Disponete la farina a fontana sulla spianatoia, con una presa di sale e due cucchiai di olio,quindi lavorate aggiungendo acqua sufficiente per ottenere una pasta soda e liscia. Dividetela in sei pezzi che lascerete riposare per un’ora, coperti con un tovagliolo leggermente umido. Nel frattempo preparate il ripieno. Arrotolate le foglie di bietola e di borragine e tagliatele in

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LA FIGURA DELLO SPEDIZIONIERE Lo spedizioniere, in un mondo dominato da giganti come Amazon e Ali Baba che hanno totalmente stravolto gli scenari, per dare senso compiuto alla sua professionalità, deve diventare un “fornitore di informazioni”, imparando a ricoprire anche il ruolo di “data provider” qualificato all’interno della filiera che va dal caricatore al ricevitore, passando per gli operatori del trasporto e della logistica statica in quanto le attività tradizionali non sono più completamente fun-

tante striscioline sottili. Lavatele, spremetele energicamente e cuocetele a vapore, scolatele, strizzatele bene e insapori tele con abbondante parmigiano grattugiato, sale e qualche fogliolina di maggiorana sminuzzata. Affettate la cipolla, rosolatela in olio e preparate un trito di aglio e prezzemolo. In una terrina capiente battete tre uova con un cucchiaio di parmigiano grattugiato e incorporatevi le verdure, la ricotta, la panna, la cipolla, l’aglio e il prezzemolo. Amalgamate bene il tutto. Ungete d’olio una larga tortiera a bordi alti e copritelo con uno dei pezzi di pasta steso con il mattarello in una sfoglia sottilissima, facendo s’ che debordi dal recipiente. Ungete la superficie e ripetete l’operazione con altri due pezzi di sfoglia, man mano che li sovrapporrete uno sull’altro. Sull’ultima, che non va unta, stendete il composto di verdure e conditelo con un goccio di olio. Scavate nel ripieno, a distanza regolare, cinque fossette nelle quali metterete un pezzetto di burro e un uovo intero, avendo l’accortezza di non rompere il tuorlo. Condite ogni uovo con formaggio grattugiato, sale e pepe. Stendete le rimanenti tre sfoglie ponendole una ad una sul ripieno, sempre ungendole d’olio e sistemando pezzettini di burro sui bordi. Rigirate all’interno la pasta che fuoriesce dalla tortiera premendola un poco. Pennellate d’olio la superficie e punzecchiatela affinché le sfoglie, gonfiandosi, non si rompano. Cuocete in forno preriscaldato a 190° C per circa un’ora, fino a quando non apparirà ben colorita. Si può servire tiepida o fredda.

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Dal successivo dibattito, tra le altre cose, è emerso che anche la Valle Scrivia, ricca di aziende di trasporto, di logistica operativa e di aziende di varia forma e dimensioni, con lo “sfogo padano” rappresentato da Ronco, Isola del Cantone, Arquata e Novi Ligure, potrebbe trarre un considerevole beneficio economico. Ma anche la Valle Stura e l’ovadese potrebbero essere indubbiamente soggetti interessati a questo virtuoso sviluppo futuro. Alessio Ferretti Alessio Ferretti, è consulente nell’ambito dell’informatica e nell’organizzazione con oltre trentacinque anni di esperienza maturata nell’ambito delle banche, in aziende di produzione e di spedizione e logistica operativa.


Aprile 2019

Valle Stura e Val d’Orba La campagna elettorale è ormai a pieno regime. Presentiamo due compagini che si confrontano a Campo Ligure

Uniti Per Campo

Amare Campo

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bbiamo intervistato il Candidato Sindaco, Giovanni Oliveri. 59 anni ex dipendente Marconi-Ericsson, è persona con ampia esperienza amministrativa sia di maggioranza (assessore dal 1984 al 1999) che in minoranza all'interno del Consiglio Comunale di Campo Ligure. Oliveri, come nasce la sua lista? La lista Uniti Per Campo nasce da un'esperienza comune di alcuni cittadini all'interno del Comitato Difesa Beni e Servizi della Valle Stura, dove si sono condivisi e trattati molti degli argomenti che faranno parte del nostro programma elettorale. Quindi, non una lista improvvisata, ma il termine di un percorso che, attraverso la creazione di gruppi di lavoro cui hanno partecipato molti concittadini, nel corso di 4 incontri pubblici durante il mese di gennaio, hanno raccolto idee, suggerimenti e proposte. La lista si è concretizzata durante il mese di marzo ed oggi è completamente definita non solo nei nominativi ma anche nelle mansioni che ciascun candidato andrà a svolgere se eletto. Con la lista UNITI PER CAMPO si è concretizzato qualcosa che solo poco tempo fa sembrava impossibile: mettere da parte le rispettive culture, per confrontarsi ed elaborarne una comune che ha come perno lo sviluppo del paese e finalizzata a risolvere assieme i tanti problemi lasciati irrisolti dalle precedenti amministrazioni. Si tratta di un progetto innovativo che ha come tema centrale la competenza e non l'appartenenza politica. Gli chiediamo come è arrivato ad accettare la candidatura. “Ho riflettuto molto prima di decidere; un impegno di questo tipo non si può e non si deve sottovalutare. Ciò che alla fine mi ha fatto decidere è la convinzione di poter dare nel mio piccolo un significativo contributo di esperienza amministrativa ad un gruppo di persone convinte, entusiaste ed appassionate che in questi mesi di lavoro assieme mi hanno veramente persuaso sulla reale possibilità di poter offrire ai cittadini campesi una credibile alternativa per il cambiamento” La squadra è dunque composta da persone che hanno grande esperienza e competenza sia amministrativa che professionale, con una equilibrata distribuzione tra uomini e donne ma soprattutto arricchita da un gruppo di giovani (ben 5 under 30) tutti attivi

nel volontariato e in molte realtà sociali e ricreative. Il programma, che è pronto per andare in stampa, non sarà un elenco di grandi opere, ma una linea guida che traccia obiettivi possibili con soluzioni anche innovative. “Vogliamo che Campo ritorni ad essere il centro nevralgico della Valle Stura riconquistando l'orgoglio che in questi ultimi anni si è andato perdendo” prosegue Gianni Oliveri, aggiungendo che: “Nel

prossimo mandato sarà importante dedicare attenzione e risorse alla cura e al decoro degli spazi pubblici e alle manutenzioni ordinarie e straordinarie, ma anche dare una risposta al problema del progressivo spopolamento di un comune potenzialmente e strutturalmente dimensionato per 3500 abitanti ma che tende inesorabilmente verso i 2500.. Una delle principali sfide è quella di rendere Campo un comune con reale e forte richiamo turistico attraverso un sistema or-

ganizzato di accoglienza che metta in rete un'impiantistica sportiva riqualificata e collegata ai tessuto commerciale e culturale del borgo storico, dove la filigrana deve tornare ad acquisire il ruolo di prodotto distintivo e di eccellenza” Luca Serlenga Rimandiamo i lettori al prossimo numero per maggiori dettagli sul programma della lista UNITI PER CAMPO

Enrico Piccardo si ricandida

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opo un’ultima riunione, il Sindaco uscente Ing. Enrico Piccardo si presenta agli elettori di Masone per il secondo mandato alla guida del Comune. I lavori per la formazione della lista, in parte rinnovata con l’innesto di giovani candidati, si sono appena conclusi e pertanto l’organizzazione delle operazioni successive è ancora lontana dalla definizione del programma che sarà a tempo debito presentato ai cit-

tadini masonesi e che possiamo immaginare sarà sicuramente improntato a dare continuità all’operato svolto dall’Amministrazione nel quinquennio 2014 – 2019, al quale daremo pubblicazione nel prossimo numero di maggio. Qui accanto la rinnovata formazione candidata ad amministrare il comune della Valle Stura denominata “Per Masone Piccardo Sindaco”. Rimaniamo in attesa di ricevere comunicazioni su eventuali altre liste.

CAPOLISTA Piccardo Enrico CANDIDATI CONSIGLIERI Ottonello Alessia, Ottonello Fabio, Missarelli Omar, Macciò Benedetto, Cottalasso Simona, Pastorino Silvia, Ottonello Lorenza, Ottonello Giacomo, Carlini Anna, Pastorino Flavia, Meirano Giovanni Battista, Parodi Marco Giacomo Piombo

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a lista civica “Amare Campo” fin dall’inizio ha dichiarato apertamente la sua appartenenza al campo delle forze civiche progressiste, senza timore di palesare i propri riferimenti ideali. Molto attivi su Facebook e su Instagram hanno organizzato alcuni incontri con la cittadinanza e con le realtà associative ed economiche di Campo Ligure. Nel primo incontro, tenutosi il 13 febbraio, hanno presentato la loro candidata sindaco, Irene Ottonello, insegnante di liceo, eletta in Consiglio Comunale nel 2014 e dal 2018 Assessore al Turismo, Commercio e Artigianato e Beni Culturali. Il 29 marzo scorso è stata presentata una prima parte del programma elettorale che si propone di dare rinnovato impulso alle politiche di sviluppo della comunità, attraverso l’indicazione di alcune priorità. Per quanto riguarda la promozione culturale, spicca il “Progetto Biblioteca”, con il trasferimento della stessa nell’edificio dell’ex Comunità Montana, destinata a diventare un incubatore socio-culturale. Grazie alla centralità della sede nel cuore del centro storico, a pochi passi dal castello di Campo Ligure e dal suo parco, si prevede di valorizzar-

ne le molteplici attività. Servizi online, connettività wi-fi, attrezzature multimediali e potenziamento degli orari di apertura, andrebbero poi a completare l'offerta. In ambito socio-sanitario uno degli impegni fondamentali sarà quello di aprire una vertenza permanente con ASL3 per migliorare il servizio di assistenza domiciliare infermieristica, per assicurare la copertura dei medici di medicina generale, un’assistenza programmata garantita a tutti gli ospiti della residenza protetta e servizi per gli anziani presso le loro abitazioni (pasti caldi, assistenza nella somministrazione di farmaci, ecc.). Attenzione anche alla prevenzione attraverso la promozione dell’attività fisica e l’educazione ad una sana alimentazione. Un’altra priorità è rappresentata dal contrasto al decremento demografico. L’obiettivo più qualificante riguarda l’istituzione di un asilo nido per venire incontro alle famiglie prevedendo anche forme di sostegno finanziario per contribuire alla spesa delle rette. In ambito sportivo AMARE CAMPO intende garantire un idoneo livello di funzionalità e sicurezza degli impianti sportivi, mettendo finalmente mano ad un radicale intervento di riqualificazione del palazzetto dello sport e degli spogliatoi del campo sportivo, trasformando la zona di San Michele in un vero e proprio polo sportivo. I temi oggetto di ulteriori incontri vertono sullo sviluppo dell’economia locale, attraverso la valorizzazione del tessuto commerciale e artigianale (in primis la filigrana), la difesa del suolo con priorità alla manutenzione delle opere idrauliche, dei corsi d’acqua e dei versanti instabili, la programmazione della piccola manutenzione ordinaria, la costante cura del decoro urbano e misure per razionalizzare la viabilità e rafforzare i servizi di vigilanza. Ilenia Procopio


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l’inchiostro fresco Aprile 2019

VALLE STURA E ALTA VALLE DELL'ORBA Katia Piccardo presenta la sua squadra

Per Rossiglione conferme e new entry

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Rossiglione è appena terminata la riunione in cui è stata varata la lista candidata alle elezioni del prossimo 26 maggio. Ecco quanto ha dichiarato Katia Piccardo all’inchiostro fresco: “È con entusiasmo e soddisfazione che annuncio che "Insieme per crescere - Rossiglione" torna a correre per la sua Comunità! La lista che mi onoro di guidare vedrà la conferma di Amministratori uscenti di grande pregio e dedizione, primo tra i quali Federico Odone, uno dei Consiglieri più votati la scorsa volta che in questi 5 anni ha condotto le deleghe a ambiente, efficientamento energetico, raccolta rifiuti, innovazione tecnologica, polizia locale e protezione civile.Vorrei ricordare che tra i principali risultati da lui ottenuti la sostituzione degli oltre 500 punti luce della pubblica illuminazione, oggi interamente alimentata a led che permettono risparmi energetici apprezzabili, ulteriori 14kw prodotti dai pannelli solari e l'implementazione del sistema di videosorveglianza per maggiore sicurezza e controlli più puntuali sulla raccolta differenziata”. Altre conferme? “Conferme anche per Donatella Zunino e Lorenzo Pesce, attualmente rispettivamente alla Cultura, e alle Politiche agricole”.

Quale è stato il loro impegno? Donatella Zunino molto si è spesa per la biblioteca comunale sempre più attiva, il nostro prezioso cinema comunale, il vero gioiello di collezionismo costituito dal Museo Passatempo, la Scuola di musica arrivata a oltre 50 iscritti in pochi anni. Lorenzo Pesce é uno dei nostri grandiosi allevatori che, ricordiamo, nel 2016 hanno attraversato una crisi durissima per rialzarsi più forti che mai ed essere oggi i primi Produttori di latte della Regione! In questo settore, quali i progetti? Progetti ambiziosi che punteran-

impresa tra le nostre attività economiche, fondamentali presidi per la tenuta della nostra società e per provare ad invertire la tendenza allo spopolamento.

no ancor più sulla valorizzazione delle eccellenze a km0, dei prodotti di denominazione comunale, sulla ricettività turistica diffusa che trova il suo cuore nello straordinario sito della Valle Gargassa, inserito nel Parco del Beigua, fregiato del riconoscimento Unesco e nella promozione del Museo Passatempo, eccellenza etnografi-

ca, daranno impulso importante anche alla nostra economia. Altre conferme? Entrambi gli Assessori uscenti continueranno ad essere al nostro fianco, pertanto le competenze di Giorgio Bassano, dottore commercialista, ed Agostino Barisione, vice sindaco ed architetto

di grande esperienza, continueranno a presidiare bilancio, programmazione finanziaria, personale e lavori pubblici. Con quali priorità? Al loro vaglio studi di fattibilità all'avanguardia su agevolazioni Imu, sostegno al tessuto commerciale e contributi per reti di

Prospettive imminenti? Al via cantieri di asfalti, marciapiedi, lotta al dissesto idrogeologico e la ricca e articolata partita dei lavori di edilizia scolastica, per attivare campo sportivo multidisciplinare, asilo nido e riqualificare e pavimentare completamente le borgate e i centri storici, oltre ad un'attenzione mirata al recupero di edifici in abbandono. Le new entry? Accanto a questi Amministratori di consolidata esperienza e grande passione per la Comunità in cui vivono, vi sarà il contributo di idee fresche ed innovative portate

da chi si affaccia alla vita amministrativa per la prima volta, incarnate da Valentina Subrero, 28 anni, ingegnere gestionale, collaboratrice della nostra dinamica Pro Loco, pallavolista, Omar Peruzzo, 27, ricercatore scientifico, Claudio Zunino, volontario dello stoico Comitato di Croce rossa, Roberto Boccone, architetto e musicista ed il giovanissimo Lorenzo Parodi, classe 1996, studente universitario e figlio d'arte: mamma e nonna sono le titolari di una bottega storica! A termine della nostra intervista, Katia Piccardo lascia ai rossiglionesi un ultimo appello: “Scommettiamo sul futuro di Rossiglione e, se ci sosterrete con la vostra fiducia il 26 maggio, potremo continuare a farlo al vostro fianco!” Giacomo Piombo

Game of kings, al via i set a Campo Ligure

Primavera delle Confraternite

Tutto pronto per l’assedio

Opere benefiche

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el quadro della valorizzazione della Liguria, dove le location mozzafiato non si contano, Campo Ligure (Ge) e il suo caratteristico castello sono stati scelti per ospitare un set cinematografico di prim’ordine. Il caratteristico borgo della Valle Stura farà infatti da cornice ad un grande assedio all’antico maniero, per il filmato di un episodio della serie Game of Kings, che per il secondo anno ha scelto per la sua produzione la Liguria, completando la serie di nove episodi. Già sabato 30 marzo è stato girato il primo set all'interno del castello, in attesa del grande evento

di domenica 5 maggio che vedrà il paese animarsi di attori, figuranti, comparse e operatori della produzione indipendente. Abbiamo sentito Dario Rigliaco, autore e sceneggiatore del progetto, che ci ha detto: "Siamo felici di poter girare a Campo Ligure, ci tenevo personalmente e sono mol-

to contento che Fazzeri (Ndr.: regista) abbia accettato la mia proposta. Il sindaco è una persona disponibile e ci ha offerto tutta la sua collaborazione per far sì che anche Campo Ligure possa rientrare nelle location della serie. Il prossimo 5 maggio sarà dunque una giornata epica, sono previsti oltre 150 figuranti tra cui compagnie di rievocatori storici appositamente invitati per la scena. Ringrazio il paese e spero che questo assedio rimanga nella storia!". Le riprese termineranno a giugno e la pellicola sarà presentata in anteprima a settembre 2019. Sul web, grazie al canale YouTube D&e Animation, sono già visibili i primi quattro episodi girati nel 2018. Irene Procopio

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a Confraternita di Masone ha iniziato un aprile denso di appuntamenti. Il primo si è svolto dal 6 e al 7 aprile, in occasione della domenica cosiddetta “delle Anime”: in questa occasione alle S.S. Messe vengono ricordate le anime del Purgatorio e quelle abbandonate. Sabato 6 aprile, è stato recitato l’Ufficio dei defunti. Le offerte raccolte sono state destinate alla celebrazione dei suffragi per le anime. In memoria del Confratello Armando Pastorino, giardiniere di professione e ortolano per passione, domenica 7 aprile è stata allestita una mostra-scambio, all’interno della quale tutti gli appassionati della cultura rurale hanno barattato semenze, piante antiche, frutta e lieviti. É stata un’occasione unica in linea con l’attuale tendenza di riscoprire le antiche tradizioni agricole che contribuiscono ad alimentare lo sviluppo della cosiddetta catena “bio”. In concomitanza si sono svolte le prove dei tradizionali “cristezanti”, una sorta di allenamento in vista delle processioni estive. Per i bambini è stata l’occasione per provare a portare il “Cristo Piccolo” sotto l’attenta guida dei confratelli. L’8 aprile è iniziata invece una raccolta alimentare destinata all’aiuto delle famiglie in difficoltà. Oltre alla confraternita masonese vi hanno preso parte anche quelle dei vicini comuni di Campo Ligure e Rossiglione su invito del nuovo parroco, don Aldo Badano, in ausilio alla Caritas della Vallestura. L’ultima iniziativa organizzata dalla confraternita di Masone si è rivolta a tutti gli appassionati di orti e agricoltura: si tratta di “Un solco di patate in più” dove gli agricoltori potranno conferire parte del loro raccolto presso l’Oratorio della Natività di Maria Santissima fino alla fine della stagione estiva. Giacomo Piombo


l’inchiostro fresco Aprile 2019

ALTA VALLE DELL'ORBA, URBE E SASSELLO Un protagonista della vita amministrativa locale: Franco Dimani

30 anni di politica per Urbe N

ozze di perla” tra Urbe e Franco Dimani, sindaco dal 1990 al 2004, che quest’anno conclude la sua lunga attività politica con ben 30 anni passati in amministrazione del piccolo paese dell’entroterra savonese, della quale ci racconta in esclusiva i traguardi raggiunti, i ricordi e le sue emozioni. “La mia esperienza politica è iniziata per caso”, ci racconta Franco Dimani, “degli amici insistevano per inserirmi nella loro lista. Ho preso parecchi voti e dopo essere stato eletto mi hanno chiesto se volevo fare il sindaco: ho chiesto consigli ad alcuni amici e ho accettato, nonostante lavorassi ancora come artigiano. I primi cinque anni sono stati duri, poi sono andato in pensione ed ho potuto dedicarmi interamente alla politica”. Una lunga carriera, dove la sua lista ha visto au-

mentare i voti da soli 7 di scarto fino al 75% delle preferenze, confermandosi sindaco per ben 3 mandati: “cercavo di andare a prendere più contributi possibili, abbiamo portato il metano, fatto gli acquedotti nuovi. Mi sono ripresentato poi una seconda e una terza volta”. Nel 2004 non potendosi più presentare come

Riceviamo e pubblichiamo

sindaco, continua la sua attività per altri 5 anni, tra le fila della maggioranza “Nel 2009 ho creato una lista ancora una volta e sono andato all’opposizione per cinque anni, e così nuovamente nel 2014, insieme all’amico Antonio Pilo. Concludo adesso a maggio, con 30 anni tondi di politica, a 79 anni”. Ne è valsa la pena? “Io sono con-

tento perché penso di aver dato tutto quello che potevo ai cittadini di Urbe, e i miei concittadini hanno dato molto a me. L’emozione più bella l’ho avuta con l’incontro, nel 2000, con Papa Giovanni Paolo II, in occasione del Giubileo, insieme ad altri sindaci. Un’esperienza meravigliosa, nell’aula Paolo VI. Fu in questa occasione che mi venne un’idea”, spiega Dimani, “decisi di scrivere a Francesco Rutelli, allora sindaco di Roma,dicendo: “lei è il sindaco dell’Urbe, io di Urbe!”. E mi rispose, promettendo che avrebbe trovato il tempo di venire a visitare Urbe”. Unico rammarico? “non essere stato eletto presidente della ex Comunità Montana per una “fronda” da parte di alcuni miei consiglieri in giunta: mi sono sentito accoltellato alle spalle”. Matteo Serlenga

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Buona sera Amici Acqua di Sassello

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ono Angelo Vacccarezza e, insieme alla Consigliera Provinciale Luana Isella, ho incontrato ad Urbe, nei nuovi locali dell'Agrifoglio, un amico, il Candidato Sindaco alle prossime elezioni amministrative Lorenzo Zunino con alcuni dei componenti della lista “Insieme per Urbe con Lorenzo Zunino Sindaco”. Conosco Lorenzo da diversi anni, è una persona con esperienza amministrativa, che ama Urbe, molto attento alla vita di questa parte di territorio. Ne conosce qualità e fragilità e sa come fare per sviluppare quei progetti di sostegno e rilancio utili a portare una boccata di ossigeno a un territorio che ha bisogno di un deciso cambio di passo. Saranno con lui uomini e donne che condividono la volontà di far crescere Urbe per accompagnarla in un percorso di meritata rinascita. Essere qui per

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me è un piacere, mentre a Genova c'è chi vuole vincolare il territorio dal divano di casa propria, a Vara Superiore c'è chi, come Stefano ed Elisabetta, investe del proprio per dare futuro al nostro entroterra, onore a loro. Angelo Vacarezza

hiare, fresche e dolci acque: è attiva anche a Sassello dai primi di aprile una nuova casetta dell'acqua, nella piazza in prossimità della chiesetta di San Rocco, dove i sassellesi potranno riempire le loro bottiglie con l'acqua del territorio. La casetta, decorata con i disegni dei bambini della scuola primaria, fornisce acqua pura e filtrata dell'acquedotto a un prezzo che non ha confronti con rispetto all'acquisto dell'acqua in bottiglie e aiuta il territorio: infatti, questo tipo di servizio riduce considerevolmente il numero delle bottiglie di plastica, a cui si aggiunge un risparmio per lo smaltimento dei rifiuti da parte del comune, che andrà ad influire positivamente sulle tasche dei cittadini e sui servizi. L'acqua, che proviene dall'acquedotto comunale (quindi dal territorio), è continuamente con-

trollata e rispetta standard qualitativi elevati. Per l'acquisto dell'acqua si possono usare le monete oppure una comoda tessera ricaricabile, che, per l'occasione, è stata distribuita a tutti gli alunni dell'Istituto Comprensivo. Matteo Serlenga

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Aree Interne: incontro con successo

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antissime persone hanno partecipato all’incontro tenutosi venerdì 29 marzo a Urbe presso l’Albergo Minetto sul progetto “Aree Interne”: numerosi cittadini, ma anche tanti villeggianti, docenti, artigiani e imprenditori con a cuore l’entroterra sono accorsi da Urbe e dai paesi vicini per conoscere le ultime novità riguardo al progetto che prevede ben 3 milioni di investimenti ai comuni dell’area interne “Beigua-SOL” su sanità, trasporti e istruzione. La serata, con il patrocinio di ANCI, ha visto la partecipazione dei sindaci dei comuni interessati, che hanno presentato i progetti al pubblico, e da Pierluigi Vinai di ANCI, che ha rassicurato i presenti sulla veridicità dei finanziamenti. Marina Lombardi, sindaco di Stella, insieme a Katia Piccardo, sua corrispettiva di Rossiglione, hanno fatto il punto sui finanziamenti in ambito sanitario, che prevedono la formazione di figure professionali e telemedicina, sottolineando la sintonia tra comuni con la quale

sono stati progettati. Daniele Buschiazzo, sindaco di Sassello, ha invece parlato di banda larga e di turismo outdoor, un binomio vincente con il quale si possono attirare turisti e applicare progetti come smart-working e “scuola a distanza”, illustrata al pubblico dalla vicesindaco Lia Zunino. Delle problematiche dei trasporti ha parlato invece Andrea Pastorino, sindaco di Campo Ligure. Mentre il vicesindaco di Tiglieto ha presentato il progetto del distributore insieme a Fabrizio Antoci, sindaco di Urbe, sottolineandone la centralità per il territorio. Per quanto riguarda la scuola, la maestra Giorgia Zunino, referente della scuola di Urbe, ha spiegato come i fondi di Aree Interne possano essere un “valore aggiunto” per le scuole del territorio e che saranno indirizzati sulla formazione del personale e su progetti affinché la scuola rimanga aperta “dall’infanzia ai 100 anni”.

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CAPOREDATTORE Fausto Piombo REDATTORI Matteo Serlenga, Luca Serlenga Giacomo Piombo WEB Ilenia Procopio

icordiamo a tutti i nostri lettori che l'inchiostro fresco per essere più vicino alla Valle Stura e all'Alta Valle dell'Orba ha creato in loco la seguente redazione che collabora anche con Tele Masone:

Matteo Serlenga


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l’inchiostro fresco Aprile 2019

I "MARCHI DOC" DELLE ECCELLENZE DEL TERRITORIO

È l’anno del Dolcetto! a cura della CANTINA SOCIALE DI MANTOVANA

Con la cerimonia svoltasi lo scorso mese di marzo, presso il Circolo dei Lettori di Torino, e stato promosso dalla Regione Piemonte l’Anno del Dolcetto, in collaborazione con il Consorzio Piemonte Land of Perfection e le Enoteche del territorio per promuovere questo storico vitigno, che anche alla Cantina Sociale di Mantovana, viene vinificato con molte soddisfazioni e riconoscimenti. Per un insieme di cause, quali la discesa dei consumi, e il mercato prevalentemente nazionale, in pochi anni la superficie vitata del dolcetto in Piemonte è scesa da 5.600 ettari a circa 3.800 ettari. Per porgere un argine a tutto ciò, è stata ideata questa lodevole iniziativa, voluta dal Consorzio di Tutela dell’Ovada docg, dall’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, e dalla Regione Piemonte, appunto per rendere il giusto merito ad un grande vitigno del Piemonte, riportando alla ribalta le sue grandi potenzialità, che per varie situazioni non sono mai state oggetto della giusta considerazione e collocazione, promuovendolo con convinzione, attraverso più cooperazione tra i soggetti della filiera, magari anche procedendo ad una riorganizzazione delle doc, (ora sono ben 12), e che possono disorientare il consumatore. Alla Cantina Sociale di Mantovana ne produciamo tre tipologie: il Dolcetto di Ovada Doc, l’Ovada Docg, o Dolcetto di Ovada Superiore Docg, e il Piemonte Dolcetto doc, che hanno disci-

plinari di produzione specifici e distinti, sono molto apprezzati dai nostri clienti, i quali una volta scoperte le loro caratteristiche se ne innamorano. Ora, vogliamo portarvi a scoprire le diverse caratteristiche di questi nostri vini, iniziando a descrivervi le caratteristiche del DOLCETTO

D’OVADA SUPERIORE “SREIA” D.O.C.G, che visto l’avvicinarsi delle prossime festività Pasquali, è un vino molto indicato per accompagnare le portate caratteristiche del periodo. Lo Sreia, il nostro vino per eccellenza, come per ogni vino della linea 1333, è dato da uve altamente selezionate,

Buona Pasqua

che conferiscono all’Ovada una maestosità unica. L’epoca di vendemmia è l’ultima decade di settembre, e le delicate operazioni di vinificazione, quali la macerazione e la fermentazione dei mosti avvengono, sotto il controllo del nostro enologo, a temperatura controllata, con brevi rimontaggi, per favorire l’estrazione degli aromi e dei sentori varietali caratteristici delle nostre uve. Max. 26/28° C. La fermentazione Malo-lattica, si, effettuata in maniera naturale subito dopo la fermentazione alcolica. Questa fermentazione è molto importante, perché trasforma l’acido malico più aspro, in acido lattico più debole del malico, che è quindi percepito più delicato e meno acre, e che permette di ottenere un vino più morbido ed equilibrato, maggiormente persistente, più ricco di corpo con profumi più fini. Terminate le fasi della vinificazione si passa alla fase di affinamento, di 6 mesi in barriques di secondo passaggio e 6 mesi in bottiglia. Al termine otteniamo un vino con grado alcolico di 14°, il colore è rosso rubino con riflessi violacei, il profumo è persistente, ricorda la ciliegia, la frutta matura e l’essenza della viola. Il gusto è maestoso, asciutto, armonico e persistente, di buon corpo, con note di spezie, di tabacco dolce e di liquirizia. La temperatura di servizio è a 17-19°C. Quindi non ci resta che concludere e consigliarvi di onorare alla grande l’anno del Dolcetto, acquistando i nostri vini, presso il nostro accogliente punto vendita aziendale, e Augurando Buona Pasqua a tutti Voi.

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Aprile 2019

Ovada, ovadese e Rondinaria Un nuovo reparto all’Ospedale: un servizio unico in provincia

I ragazzi si preparano al futuro

Nato l’Ospedale di comunità Istituto Pertini L ’Ospedale di Comunità è una realtà per Ovada. Si tratta di un nuovo reparto all’interno del presidio di Via Ruffini destinato al ricovero di pazienti con patologie croniche o a lungo decorso che necessitano di un ricovero temporaneo ed essere seguiti da personale medico, effettuare eventuali analisi ed esami. Il progetto ispirato da un viaggio di lavoro a Comacchio del medico di famiglia Dott. Mauro Rasore, già attivo con successo in Emilia Romagna, è stato importato ad Ovada a conclusione di incontri e confronti con il Direttore Generale dell’Asl, il Sindaco di Ovada e i primi cittadini del territorio. I medici di famiglia chiedevano l’istituzione di una struttura che offrisse la possibilità di ricoverare persone che per le loro situazioni patologiche richiedessero un periodo di sorveglianza medica. Tali pazienti saranno seguiti dagli stessi medici di base che si alternerebbero, mentre l’assistenza continua è assicurata da un team di infermieri con questo compito specifico. Un’idea appoggiata dal Sindaco di Ovada, Paolo Lantero, e dagli amministratori del territorio, oltre che dalla dirigenza ASL sensibile a questa proposta. Sono quindici i posti a disposizione che trovano la loro collocazione al secondo piano nei locali occupati dal reparto di chirurgia. I ricoveri potranno protrarsi fino a due mesi con la possibilità per i pazienti di sottoporsi ad esami ed accertamenti. Ci tiene comunque a sottolineare il Sindaco che l’Ospedale rimarrà tale con tutti i servizi e i reparti. “Si tratta -dice il primo cittadino - di un ospedale all’interno dell’ospedale che andrà ad integrarsi con le prestazioni attualmente erogate dal Pronto Soccorso, da Medicina, dal Day hospital, da Radiologia e da

Fisiatria. La speranza è che tutto questo dia nuova linfa ai servizi già oggi erogati all’interno della struttu-

ra”. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza dei vertici dell’ASL e degli amministratori regionali e locali.

Mentre l’Ospedale di Comunità ha aperto i suoi battenti, è in programma alla Loggia di San Sebastiano un seminario rivolto a operatori della sanità, operatori di volontariato e popolazione per spiegare a dovere la presentazione del nuovo reparto. “Abbiamo realizzato il progetto in tempi brevissimi - dice Antonio Brambilla direttore generale Asl - vorrei sottolineare il risultato di questa condivisione di un percorso di sanità territoriale, realtà sui reali fabbisogni. Un’area con un’età avanzata ha bisogno di iniziative di questo tipo”. Luisa Russo

Conferito ad Ovada l’ambito premio Artigiano dell'anno

È l'Elettrauto Oddone

È

“Elettrauto Oddone” l’artigiano dell’anno 2019, riconoscimento conferito ogni anno dalla Confartigianato di Ovada. La ditta rappresenta una storia di più di 50 anni di impresa e lavoro nel settore dell’automotive nata da un’intuizione di Piero Oddone nel 1967 e diventata negli anni un punto di riferimento per auto e camion. Un’evoluzione che ha portato alla crescita fino a 6 dipendenti nel 1985. Dal 2005 la svolta con l’ingresso dei quattro attuali soci: Massimo Pizzorno, Fabrizio Gastaldo, Mauro Turco e Angelo Papillo. L’azienda nel 2007 diventa officina meccanica e centro revisioni con l’acquisto dell’attuale capannone di 650 metri. Nel 2008 viene attivato il filone dell’assistenza per i mezzi di soccorso, diventando centro Aricar, per soddi-

sfare le esigenze della Croce Verde Ovadese e delle pubbliche assistenze in genere. È in questo periodo che la forza lavoro si allarga a 15 operai con 5 mezzi attrezzati e due carro attrezzi. L’ultima evoluzione è del 2017 con la scelta di dedicare uno spazio ai veicoli speciali dando vita ad Ambi Motor. Nell’albo d’oro dei premiati da Confartigianato Elettrauto Oddone si aggiunge a note imprese del territorio come Sciutto&Resecco, Arata Marmi e Quattro Ulzi, Fratelli Pestarino e I

Grissinari Dotto di Trisobbio. Per Ovada un appuntamento di pregio che oltre a rappresentare attenzione verso il territorio diventa un riconoscimento per chi opera nell’artigianato con impegno e competenza. Come è stato sottolineato negli interventi, gli artigiani costituiscono una risorsa dell’economia locale per cui deve esserci maggiore attenzione e non essere intrappolati nella macchina della burocrazia. L.R.

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ai come oggi l'attenzione al futuro, così incerto e indefinito, rappresenta per i genitori una fonte di preoccupazione, ma ad Ovada sta crescendo una cultura di supporto ai ragazzi e alle loro famiglie nella definizione dei progetti di vita. Molte attività sono state realizzate in questi anni nell’ovadese per contribuire al pieno esercizio del diritto di cittadinanza dei ragazzi, ovvero allo sviluppo delle competenze necessarie per affrontare le nuove richieste della vita. Da poco si sono conclusi i progetti Vitamina e Orto dei Talenti, guidati rispettivamente dal Comune di Ovada e dalla Casa di Carità Arti e Mestieri e finanziati da Compagnia di San Paolo dove l’Istituto Pertini è sempre stato ed è promotore e partner, ma le attività continuano con nuovi progetti che sono in fase realizzativa e con altri che prenderanno avvio nell’immediato futuro. Le nuove proposte di corsi, che vedono protagonisti gli alunni delle classi seconde, sono costituite da attività laboratoriali che avranno lo scopo di mostrare in modo pratico l’utilizzo di strumenti e attività legate al concreto mondo

del lavoro. Intanto nell’ambito di Orient@mente, progetto, approvato e finanziato dal MIUR che da più di 10 anni sta portando nelle scuole tra gli allievi delle classi terze i propri operatori per gli interventi di educazione alla scelta, si sono conclusi alcuni laboratori. Nel primo “Ora che ho capito come si sceglie il futuro, imparo a scrivere la mia storia” durante le attività i ragazzi hanno imparato a conoscere e accettare se stessi, a programmare e programmarsi, a costruire un quadro di valori. Hanno scritto un diario di bordo, hanno letto e analizzato brani proposti e inerenti gli argomenti trattati, hanno visto insieme e commentato film, si sono confrontati sui progetti di vita e sulle difficoltà per raggiungere gli obiettivi, hanno rivalutato le proprie esperienze di successo. Nel secondo invece dal titolo “In fondo alla rete: navigare senza rimanere impigliati” sono state trattate le nuove tecnologie mediatiche che, oltre ad essere occasioni di cambiamento sociale e trasformazione culturale, rappresentano nuove modalità di relazioni con se e con il mondo esterno. Enzo Prato


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l’inchiostro fresco Aprile 2019

Uniti si vince Da Angelo Loris Priolo riceviamo e pubblichiamo

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unedi 25 Marzo ho deciso di accettare l’invito di Pier Sandro Cassulo ad unirmi alla lista civica che sta nascendo per conquistare l’amministrazione della nostra città. Davanti alla possibilità di affrontare la competizione elettorale in maniera unitaria e incisiva, guidati da una persona di sicura e provata esperienza che potrà condurci alla tanto attesa rinascita amministrativa, culturale, economica e sociale di Ovada, non ho avuto dubbi. Ho immediatamente interrotto la costituzione della lista civica, che stavo ultimando, espressione del Comitato Cittadino “L’Ovada che...Vorrei”. Ho altresì provveduto ad autosospendermi da ogni incarico politico alla segreteria cittadina e nel direttivo provinciale di FdI. Sono felice ed entusiasta di affrontare questa nuova sfida con la consapevolezza delle capacità amministrative e umane del nostro Candidato Sindaco che saprà sicuramente, con l’aiuto di una squadra giovane ma determinata, imprimere al tessuto cittadino quella svolta che attendiamo da troppo tempo e che ci porterà ad un rilancio sicuro e proficuo per la collettività. Viva Ovada! Angelo Loris Priolo

OVADA E OVADESE

Parte la campagna elettorale: si aprono nuovi orizzonti

Cassulo candidato

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abato 23 marzo, Pier Sandro Cassulo ha convocato una conferenza stampa in cui ha annunciato di aver ricevuto la richiesta da Giorgio Bricola, Eugenio Boccaccio e Fulvio Briata, ex candidati sindaci del recente passato, di guidare, in virtù della sua lunga e positiva esperienza amministrativa, una lista civica da contrapporre all’attuale amministrazione guidata dal sindaco uscente, Paolo Lantero. Cassulo ha ricevuto la stampa locale in un luogo insolito, nell’atrio della stazione ferroviaria di Ovada, che, ha spiegato, negli anni Novanta la dirigeva nella sua veste di Capo stazione titolare e dove vi aveva abitato fino a che era stato chiamato a dirigere la stazione di Genova Piazza Principe. Cassulo ha comunicato di aver accettato di candidarsi e conseguentemente ha presentato alcuni giorni fa le dimissioni di segretario cittadino

della Lega di Ovada e da tutti gli altri incarichi di partito. Con l’occasione ha voluto ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per realizzare questo progetto unitario ed in particolare i segretari provinciali del Centro destra, Ugo Cavallera, Giovanni Battista Poggio e Federico Riboldi che hanno deciso di sostenere questa lista civica pur

non essendone protagonisti. Ha solo manifestato il rammarico nei confronti del “Movimento cinque stelle” che nonostante la convinta adesione al progetto dell’attuale consigliere del movimento Emilio Braini, non hanno deciso di partecipare a questa lista civica unitaria . Davide Parodi

"Le ragioni di una scelta"

Braini scrive C on oggi termina il mio incarico da Portavoce del Movimento 5 Stelle di Ovada. Nel rispetto dello Statuto e del Codice Etico del Movimento 5 Stelle ho presentato le mie dimissioni da Consigliere Comunale. I cinque anni trascorsi come consigliere comunale mi hanno visto ottenere importanti risultati attraverso la collaborazione con le altre forze di opposizione. Questo lavoro mi ha convinto che solo unendo le forze potremmo porre fine a oltre 70 anni di amministrazione di centro sinistra, che tanti danni ha fatto ad Ovada ma che ha intessuto una serie di relazioni difficili da sgretolare. Presentare più liste di opposizione favorisce solamente il perpetrarsi dell'attuale gruppo di potere, sappiamo come il motto “dividi e impera” sia molto usato in politi-

Mauro Lanzoni candidato sindaco di Ovada per il Movimento 5 Stelle

In città si preannuncia una sfida a tre

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auro Lanzoni, 69 anni, ex ferroviere, è il candidato Sindaco per Ovada per il M5S. Il suo nome circolava già da tempo dopo essersi fatto notare nelle piazze oltre a qualche presenza alle sedute del Consiglio Comunale. Succede a Emilio Braini che sostiene la lista civica che ha come capolista Pier Sandro Cassulo, mentre Mauro Lanzoni con il suo gruppo ha completato la lista con il simbolo composta da persone attive da anni sul territorio. Lanzoni è fiero di questa scelta in perfetta sintonia con l’attuale orientamento del movimento che non intende fare alleanze a livello locale, regionale ed europeo. “Eravamo, siamo e rimarremo alternativi alla Lega – affermano il candidato Sindaco Mauro Lanzoni e la candidata alle Regionali nonché attivista del Movimento dal 2014 Silvia Gambino – per cui non riteniamo di aver

perso un’occasione, ma siamo soltanto stati coerenti. I nostri elettori lo hanno capito, sono tutti con noi, hanno capito il nostro comportamento per cui non abbiamo da temere o preoccuparci e per questo già li ringraziamo”. Purtroppo l’ex consigliere Emilio Braini che ha rassegnato le dimissioni dal Movimento e da Consigliere Comunale non partecipando quindi all’ultima

seduta a Palazzo Delfino, pur appartenendo ad una etichetta politica e rivestendo un ruolo in Consiglio Comunale, aveva già avviato con anticipo i contatti per un apparentamento con le altre forze di opposizione in vista di queste amministrative e probabilmente questo comportamento ha fatto nascere i contrasti all’interno del Movimento 5 Stelle. Capitolo comunque chiuso in casa 5 Stelle dove, ci dicono: “Guardiamo avanti con tranquillità ed anche ottimismo, coscienti che il nostro comportamento non solo è corretto, ma anche leale nonostante i risultati nazionali in questi ultimi tempi non siano del tutto favorevoli”. Silvia Gandino, in primis, ha fatto un corteggiamento estenuante a Mauro Lanzoni che non poteva rifiutare. Il neo-candidato a Sindaco di Ovada, originario di Ferrara, dal carattere gioviale, è arrivato in Piemonte seguendo il padre, ap-

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prodando a Predosa diciottenne e li prendeva il treno per Ovada perché era il punto di riferimento. “Purtroppo – dice Mauro Lanzoni – Ovada ha perso questo ruolo oltre ai servizi. Ora, pur abitando a Rocca Grimalda, ho frequentato ed abitato ad Ovada, oltre ad aver svolto il ruolo di capostazione per vent’anni alla Stazione Centrale, conosco a 360° gradi i problemi della città, dalla sanità, ai trasporti, al sociale e allo sport”. Conclude Silvia Gambino: “Non siamo di fronte ad una scelta calata dall’alto, ma individuata da un lavoro svolto al nostro interno. Inutile nascondere che cerchiamo di fare il possibile per vincere. Potrebbero presentarci come neofiti della politica quindi inesperti, ma il nostro impegno non deluderà nessuno”. La presentazione della lista è avvenuta il 13 aprile. Enzo Prato

ca. A questo punto ritengo di lavorare per una lista civica, slegata dai partiti, composta da persone che hanno a cuore Ovada e che si impegnino a dare nuova linfa alla città. Continuo e continuerò a sostenere il Movimento 5 Stelle, come fatto fino ad oggi, in campo Nazionale, Europeo e Regionale. Porto senz'altro con me la gioia provata il 4 marzo 2018 quando la lista del Movimento 5 Stelle è risultata la più votata ad Ovada. Sono molto contento della nuova sensibilità del Movimento verso le liste civiche, cosa che io avevo espresso molti mesi or sono. La mia scelta di presentare le dimissioni è dettata dal fatto che non voglio coinvolgere il Movimento, che ho rappresentato fino ad ora, nelle mie scelte per la prossima campagna elettorale. Emilio Braini

Gli alunni incontrano i Partigiani

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er il 74° anniversario della Festa della Liberazione il Comune di Castelletto d’Orba organizza eventi commemorativi in ricordo di quel fatidico giorno. In collaborazione con l’Anpi (Associazione nazionale partigiani Italiani) sezione di Castelletto e Montaldeo, il 25 aprile alle ore 17, nella palestra Comunale di Piazza Marconi, avrà luogo un incontro tra gli alunni delle scuole medie e i Partigiani, insigniti con la medaglia d’oro al valore militare dal Ministero della Difesa per il settantesimo della Liberazione. Saranno presenti Giacomo Borgatta, Italo Tacchino, Luigi Cichero, Mario Ghiglione e la staffetta partigiana Anna Leva con il coordinamento dell’On. Federico Fornaro. (M.Cal.)


l’inchiostro fresco Aprile 2019

OVADA E OVADESE Una preziosa iniziativa di un gruppo di cittadini

Ovada: bandierine in ricordo della

Defibrillatore e cuffie “Benedicta”

“ Carmelo Presenti, Ravera Romilda, Barisone Chiara e Pastorino Raffaella ( direttrice Casa di carità arti e mestieri)

È

giunto al termine il progetto, organizzato dal Comitato cittadino “L’Ovada che...vorrei”, per acquistare e donare un Defibrillatore Semiautomatico alla città di Ovada. “È stato un progetto che ha richiesto molto impegno” racconta Chiara Barisone, promotrice dell’iniziativa e segretario e consigliere del Comitato, “ma siamo stati ripagati dalla strepitosa risposta da parte della cittadinanza e dalla collaborazione degli esercenti. Non solo abbiamo ottenuto i fondi per comprare il defibrillatore, ma anche per regalare cinque patentini BLS-D e per donare all’ospedale di Ovada cinque cuffie termiche in elastogel per i pazienti oncologici”. Il defibrillatore è stato donato alla Casa di Carità Arti e Mestieri martedì 9 Aprile con una presentazione da parte della direttrice Raffaella Pastorino, alla presenza di molti studenti dell’istituto. Purtroppo, per problemi burocratici, non è stato possibile installarlo pubblico e disponibile 24 ore su 24, nonostante la totale disponibilità del Sindaco Paolo Lantero. “Possiamo comunque essere felici – continua Chiara Barisone - di aver messo a disposizione una postazione salvavita, perché, anche se più limitata, è pur sempre qualcosa che prima non c’era”. La raccolta, al netto delle spese sostenute (di € 279,16), è stata di € 2.573,75, di cui € 1.474,37 sono stati spesi per l’acquisto del defibrillatore e € 200,00 sono stati spesi per 5 corsi per l’abilitazione all’uso dello

stesso, e, come sopracitato, con i restanti € 899,38 per l’acquisto delle cuffie termiche per il DH di Oncologia. “Ringrazio di cuore il presidente del Comitato Cittadino L’Ovada che...Vorrei, il Sig. Angelo Loris Priolo – conclude Chiara Barisone - che ha accolto la mia idea con entusiasmo e che mi ha supportato e aiutato fino alla fine

Possiamo comunque essere felici di aver messo a disposizione una postazione salvavita, perchè, anche se più limitata, è pur sempre un qualcosa che prima non c'era...” hanno detto i membri de “L'Ovada che vorrei”

di questo progetto. Ringrazio anche Claudio Marchelli, Patrizia Oliveri, Carmelo Presenti e Romilda Ravera per la collaborazione. Ma il GRAZIE più grande va a tutti i cittadini che hanno contribuito perché tutto questo si potesse realizzare! GRAZIE DI CUORE!”. Ilenia Procopio

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lla presenza del Sindaco di Ovada, Paolo Lantero, del Presidente della sezione Anpi di Ovada, Corrado Morchio, della Segretaria dell'Associazione Memoria della Benedicta, Chiara Lombardi, di Michele Dellaria e della Setsuko la poliedrica artista ideatrice del progetto “Creare ponti”, gli studenti della scuola media

C

"Sandro Pertini" di Ovada, in orario extra scolastico, hanno dimostrato la loro sensibilità e volontà, installando le bandierine sui ponti di ingresso ad Ovada, raffiguranti il logo dell'Associazione Memoria della Benedicta in ricordo del 75° anniversario dell'eccidio. Grazie a questi giovani che hanno permesso di costruire il ponte ideale tra generazioni, ponti di conoscenza, ponti di condivisione, ponti contro l'indifferenza, ponti di memoria. Il progetto “Creare ponti”, partito da Ovada, coinvolgerà nel mese di aprile 11 ponti della provincia di Alessandria, ubicati nell’ovadese e nella Val Lemme. Lungo questi ponti verranno installate bandierine con il logo dell’Associazione “Memoria della Benedicta” Giacomo Piombo I PONTI COINVOLTI NEL PROGETTO SETSUKO Ponti contro l’Indifferenza - Ponti di Conoscenza - Ponti tra Generazioni - Ponti di Condivisione - Ponti di Memoria

pellicola originale), sono iniziate a settembre 2018 e le scene, girate nell’ovadese, hanno visto la partecipazione molto sentita degli abitanti delle zone interessate. Il set di Campo ligure è stata una bella esperienza per noi de l’inchiostro fresco che, oltre a scrivere il giornale cartaceo ci dilettiamo nella produzione di

Pre-scrittura e lingua inglese

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“I tartassati, nulla è cambiato” ampo Ligure è stato scelto dal regista Carlo Martinotti per il set della scena finale del suo ultimo film “I tartassati, nulla è cambiato”. Le numerose comparse giunte dalle zone limitrofe dell’ovadese e dell’acquese (solo quattro purtroppo le presenze residenti nel borgo ligure) hanno gremito la sala dell’ex cinema Campese, dov’è stato allestito il set conclusivo del film. Sotto la guida del regista Carlo Martinotti della CDM Movie di Bistagno le comparse hanno animato la scena offrendo anche a noi dell’inchiostro fresco l’opportunità di vivere direttamente la realtà e il fascino magico di un vero set cinematografico. Le riprese del film, nel quale Maurizio Silvestri indosserà i panni del cavalier Torquato Pezzella (interpretato da Totò nella

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brevi servizi video che pubblichiamo sul nostro sito internet e trasmettiamo attraverso Tele Masone Rete ValleStura con cui collaboriamo dall’autunno scorso. Ringraziamo ancora la Produzione che ci ha concesso questa gradita opportunità e, prenotandoci per il prossimo set. Giacomo Piombo

• Ponte sullo Stura e Ponte sull’Orba, Ovada • Ponte sullo Stura, Ovada-Belforte • Ponte sullo Stura, Gnocchetto Belforte • Ponte sul Piota, Lerma • Ponte sull’Orba, Molare • Ponte sul Piota, Silvano d’Orba • Ponte sul Lemme, Voltaggio • Tre Ponti sul Lemme, Gavi L.Carrosio

stituti scolastici di Ovada sempre in primo piano per la partecipazione a progetti che puntano a una formazione integrale degli alunni. Due sono stati approvati per la scuola dell’infanzia “Giovanni Paolo II” e rientrano nei finanziamenti dai Fondi strutturali Europei – programma operativo nazionale “per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” - relativi ad azioni specifiche per la scuola dell’infanzia. Entrambi di 30 ore ciascuno sono riservati agli alunni dei 5 anni, si concluderanno a maggio 2019 e riguardano i moduli “Mondo delle parole” ed “English with draky” Il primo si pone come obiettivo l’arricchimento della capacità linguistica, l’aumento dell’interazione/ confronto con gli altri, il miglioramento delle attività di pre-scrittura. Il progetto viene svolto con la collaborazione della logopedista Marzia Calcagno. Il secondo invece deriva dalla consapevolezza che un primo approccio alla lingua inglese avviene in modo molto più spontaneo e semplice con bambini piccoli, che stanno sviluppando le loro strutture linguistiche di base ed apprendono quindi con naturalezza codici linguistici differenti, soprattutto attraverso il gioco. Collabora al progetto l’esperto madrelingua David Charles Minihan. (l.r.)


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l’inchiostro fresco Aprile 2019

OVADA E OVADESE Il Consorzio DOCG al Vinitaly con uno stand apre nuovi sbocchi

Matrimonio Enoteca e AIS N ell’Anno del Dolcetto, l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, si sta trasformando in una vera creazione di idee e iniziative per dare risposte alle aziende in un territorio in continua evoluzione. Alla presenza del Presidente dell’Enoteca, Mario Arosio, e del direttore, Marco Lanza, oltre che di Italo Danielli, presidente del Consorzio DOCG e Stefano Ferrando delegato dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS) per Alessandria e Acqui, sono stati infatti presentanti appuntamenti di rilievo che coinvolgeranno le aziende e il territorio. È stata infatti annunciata la collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier rappresentata da Stefano Ferrando con l’organizzazione di un corso “Il vino dalla vigna al servizio” che

prenderà avvio il 7 maggio presso l’Enoteca e proseguirà il 14, 21, 28 maggio e 4 giugno con un minimo di 15 ed un massimo di 40 partecipanti, già sperimentato a Torino con risultati importanti e nato per soddisfare le esigenze di appassionati. I temi trattati saranno la viticol-

tura ed enologia successivamente si parlerà della degustazione, quindi la funzione del sommelier, l’enografia nazionale ed infine lezioni sulla viticultura europea e internazionale. Il costo è di 190 Euro e comprende le dispense oltre a lezioni tenute da docenti certificati.

Il secondo appuntamento è uno studio tecnico dei sommeliers che si recheranno in sedici aziende locali del settore per conoscere i cenni storici, effettuare le degustazioni per concludersi il 10 maggio con un format di presentazione che restituirà una panoramica del mondo produttivo locale. Inoltre in occasione della giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio in programma l’11 maggio a Palazzo Reale a Torino, il dolcetto avrà la sua vetrina. Infine grazie a Piemonte Land per la prima volta il Consorzio di tutela dell’Ovada DOCG ha avuto un suo spazio al Vinitaly oltre ad una sala disponibile per eventi che riguardano Ovada e il territorio. Luisa Russo

Madre Teresa Camera ad un passo dalla beatificazione

Un riconoscimento da tempo atteso

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adre Teresa Camera è Venerabile. La notizia è arrivata in Ovada in coincidenza con il 125° anniversario della morte avvenuta il 24 marzo 1894. Serva di Dio dal 7 luglio 2000, dopo aver superato tutte le pratiche burocratiche è stata proclamata Venerabile ed ora si spera nella Beatificazione. È stato il Cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi ad essere ricevuto da Papa Francesco che ha autorizzato a promulgare i decreti riguardanti gli esiti delle sentenze di otto cause di persone morte in odore di santità e tra queste vengono riconosciute “le virtù eroiche della Serva di Dio Madre Teresa Camera”. Già lo scorso 5 ottobre nella Chiesa della frazione San Lorenzo era stata ricordata la figura di Madre Teresa Camera in

occasione dei duecento anni della nascita avvenuta l’8 ottobre 1818 e gli intervenuti si sono raccolti in preghiera per la tanto attesa notizia della Venerabilità. Per l’occasione è stata anche ricostruita presso la casa di Via Torino ad Ovada dove viene venerata nella cappella dove è sepolta, la

stanza di Madre Camera con la sistemazione di molti oggetti che furono propri della Fondatrice come l’inginocchiatoio, la comoda, un quaderno con la firma autentica, raccogliendoli in un unico luogo appositamente individuato. Le Suore di Madre Maria Teresa

La stanza di madre Teresa Camera

Camera costituiscono in città un vero punto di riferimento dove oltre alla gestione della Casa di riposo svolgono assistenza sanitaria ed operano nel servizio in Parrocchia e al S. Paolo nella cantoria, con il catechismo e nella mensa dei poveri. Indubbiamente tra le Suore di Ovada c’è grande soddisfazione per questo cammino della loro Fondatrice, unito ad una costante preghiera. Ora per la conclusione della Causa e la Beatificazione è richiesto dalle norme canoniche il riconoscimento di un miracolo avvenuto dopo la morte. Il miracolo richiesto deve essere provato tramite un’apposita istruttoria seguendo un procedimento analogo a quello delle virtù eroiche. Luisa Russo


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OVADESE E RONDINARIA Tra Molare e Olbicella è presente il Muflone: una specie alloctona

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Botte tra Basaluzzo e Fresonara

Gli alieni che non ti aspetti Note di storia I L l muflone è un Bovide originario delle montagne dell’Asia minore e del Caucaso, introdotto dall’uomo migliaia di anni fa in Corsica ed in Sardegna. Si potrebbe definire come una pecora inselvatichita, la cui presenza suscita principalmente un interesse venatorio, infatti già dal XVIII secolo alcuni esemplari sono stati prelevati dalla Sardegna e dalla Corsica per essere immessi nell’Europa centrale ed occidentale. La sua distribuzione sul territorio nazionale è molto frammentata e si contano all’incirca una quarantina di colonie, ciascuna formata da qualche centinaio di esemplari al massimo. Ad esclusione delle popolazioni che occupano la Sardegna, dove la specie è protetta, il muflone rappresenta una specie alloctona (o aliena) nel resto del territorio italiano e per questo le strategie di gestione sono

orientate all’eradicazione degli esemplari. “Gli esemplari presenti sul territorio ligure e piemontese derivano da individui scappati anni fa da una riserva di caccia della Valle Erro in provincia di Alessandria e si aggirano sul crinale appenninico tra Liguria e Piemonte” ci informa Serena Siri, guida ambientale ed escursionistica, che durante le

sue uscite organizzate ha più volte avuto modo di incontrare questi animali,“mi è capitato di incontrarli in località come Valle Scura, Moretti e Pianazzi e sono stati osservati anche nella zona tra Olbicella ed il lago di Ortiglieto. Essendo molto elusivi difficilmente si lasciano osservare e tendono a ripararsi in zone abbastanza impervie e difficili

da raggiungere, per questo è molto raro avvistarli”. “Non esiste alcun reperto del passato o documento attestato che testimoni la benché minima presenza storica di questa specie nella nostra regione” afferma Andrea Marsan, biologo e professore di zoologia all’Università di Genova, “il muflone in Liguria è una specie aliena attualmente ancora inconsistente, ma la presenza di questi animali va comunque considerata rischiosa la competizione con il camoscio nelle zone alpine e con il capriolo nel restante territorio e deve quindi essere sottoposta ad una gestione che ne favorisca l’estinzione locale” Oltre al muflone un altro esempio di specie aliena è l’ammotrago, una sorta di capra selvatica di origine africana presente nel Parco Regionale del Beigua di cui parleremo nel prossimo numero. Luca Serlenga

a trama ha radici antiche. Chi ha la mia pensionabile età ne conosce gli sviluppi. Siamo nel 1744 e Fresonara, come il resto del Piemonte, conosce uno dei momenti più brutti della sua storia. Per cause date probabilmente dalla scarsa igiene e dalle continue guerre tra Francesi, Austriaci e Piemontesi, una rovinosa pestilenza ne sta decimando gli abitanti. L’allora parroco Don Giuseppe Angelo Fara, in comunione con la Confraternita di San Rocco e con buon accordo col Municipio, incoraggia la popolazione a fare voto alla Beata Vergine delle Grazie, che si venerava nella Chiesa Parrocchiale di Francavilla, di un pio pellegrinaggio per 100 anni a quel santuario se il morbo fosse cessato. La Madonna ascoltò la supplica e il pellegrinaggio si fece senza

Tesor” di Alba, durante il Palio dei Paesi, una gara agguerritissima tra paesi limitrofi, per aggiudicarsi l’ambito trofeo. Il mercato medievale contornerà i vicoli del paese con numerosi stand che esporranno prodotti dell’artigianato locale, molte saranno anche le proposte enogastronomiche per chi vorrà gustare cibi e bevande medievali, una tra tanti “l’Ippocrasso”, un vino speziato dal sapore antico, la bevanda “idromele” per gli appassionati della frutta, e tante altre bontà medievali. La cena di sabato e il pranzo di domenica 5 maggio saranno tipicamente medievali, per chi vorrà gustare gli squisiti agnolotti e le verdure, cucinate proprio come una volta.

interruzioni sino al 1870, corrispondendo il Municipio 7 lire annue. In riferimento ai fatti storici narrati, gli aneddoti raccontano che quando i Fresonaresi, per recarsi a Francavilla, varcavano i confini di Basaluzzo, qui fossero assaliti a colpi di bastone e fitte sassaiole da non meglio identificati individui che nascosti tra i cespugli costringevano i pellegrini a precipitose fughe per raggiungere più o meno indenni il luogo della preghiera. Di queste vicende, che certamente non sono soltanto folkloristiche narrazioni, ce ne parla anche Edoardo Bisio, uomo di cultura, studioso e letterato della seconda metà dell’800. Nato a Fresonara e poi trasferitosi a Bosco Marengo, fu autore di molti testi, soprattutto in rima, redatti in occasione di importanti avvenimenti locali di cui fu testimone. Nel suo poemetto, composto nel 1909 in occasione del XXX anniversario di fondazione della Società Mutuo Soccorso di Fresonara, dice di essere stato testimone di una testa spaccata ad un pellegrino “che perdeva sangue come un rio” attorniato da volenterosi, i quali, senza altri medicamenti, cercavano di tamponare la ferita con fazzoletti. Qualche verso più avanti veniamo comunque a scoprire come anche Boschesi e Frugarolesi, a quei tempi, non vivessero in pacifica armonia. Ad accrescere l’astio tra Basaluzzo e Fresonara ricorreva il fatto che il confine tra i due borghi non era soltanto un limite comunale, ma addirittura di stato, passando nell’Acquanera il termine tra la Repubblica di Genova e il Ducato di Savoia. Di quella situazione di belligeranza si discusse anche al Congresso di Vienna, che nel 1815 stabilì di porre fine alle sassaiole tra i due paesi annettendoli entrambi sotto il Regno di Sardegna. Ma forse l’ultima frase è soltanto una fake news.

Marta Calcagno

Dom&Nico BISio

Arme, cavalli e cavalieri a Castelletto d’Orba

Sotto le mura del castello un tuffo nel passato

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uanti vorranno fare “Quattro passi nel Medioevo”, a Castelletto d’Orba nei giorni 4-5 maggio, si troveranno immersi in una atmosfera d’altri tempi, in mezzo a cavalieri e soldati in armi, accampamenti e roghi, battaglie, duelli e sfilate di antichi mestieri. Si tratta della 6° edizione della ormai nota manifestazione folcloristica che animerà l’intero paese, promossa dalla compagnia “Fratelli d’Arme”, (Presidente Oscar Fossen), con il patrocinio del Comune di Castelletto d’Orba e di numerosi comuni limitrofi quali: Basaluzzo, Belforte Monferrato, Capriata d’Orba, Ovada, San Cristoforo, Mornese, Silvano, segno ineludibile del forte richiamo che la manifestazione ha prodotto nel

territorio. Tante le novità rispetto alle precedenti manifestazioni. IL PROGRAMMA Nel ricetto, circostante l’antico maniero, sabato 4 maggio alle ore 16 si apriranno le porte del passato con straordinari combattimenti, duelli e giocoleria, che si protrarranno per tutta la giornata, con la possibilità di provare il tiro con l’arco, i combattimenti con le spade di legno e tanti altri giochi medievali, anche dedicati ai bambini. Alle ore 17 il gruppo Falconieri “La cascina delle ali” stupirà con le sue mirabolanti esibizioni, a seguire, alle ore 18 si svolgerà il torneo di tiro con l’arco aperto al pubblico. Alle 20.30 tra squilli di tromba e suono di tamburi si procede-

AI LETTORI Informiamo che il responsabile della raccolta pubblicitaria per “l'inchiostro fresco” è il geom. Umberto Cecchetto socio dell'Ass. "Club F.lli Rosselli". Contattarlo al:

328 60.87.969 cecchettoumberto@gmail.com

rà con la ormai nota caccia agli eretici, con esecuzione pubblica al rogo. Sarà domenica 5 maggio alle ore 12 lo spettacolo di magia con Zosimo lo stregone, perché magia e stregoneria erano consuetudini medievali. Alle ore 15, un tuffo nella storia

dei viaggi, presso il parco castello si svolgerà la conferenza a cura del Dott. Antonio Musarra, dottorando al Dipartimento di storia all’Università di Firenze, dal titolo: “Le crociate: l’idea, la storia, il mito”. Attesissimo lo spettacolo degli sbandieratori “Borgo Patin e


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RONDINARIA

La legge sulla sicurezza fa chiarezza e si pone dalla parte della giustizia

“Non siamo un popolo di pistoleri”

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on c’è giorno che sui media non si senta parlare di “sicurezza”. Chi la vede in un modo, chi nell’altro, ma su tutto regna sovrano l’approccio demagogico della “difesa fai da te”. Per saperne di più ci siamo rivolti a un esponente della Lega, partito che, oltre a presentare una legge, ha fatto di questo argomento il suo cavallo di battaglia, e abbiamo chiesto lumi ad un suo esponente, il dott. Daniele Poggio candidato per Lega alle prossime Regionali. Dottore, è proprio di oggi (28 marzo, ndr) un altro risultato portato a casa da questo governo: la legge sulla legittima difesa è stata approvata. Cosa ne pen-

sa? Andremo verso il far west? Il Far West è un’immagine con cui certa stampa e l’opposizione cercano di screditare questa legge e la Lega, che da sempre ne promuove i principi. Non siamo un popolo di pistoleri e non lo diventeremo certo da ora in poi. Semmai, la legge approvata oggi fa chiarezza e si pone dalla parte della giustizia. Distingue bene tra vittima e delinquente. Prima avevamo quasi l’impressione che lo Stato difendesse di più il ladro o il rapinatore. Da oggi prevale il buonsenso. Quali sono i punti fondamentali? Innanzitutto è passata l’idea sacrosanta che difendersi da una aggressione in casa propria o nel-

Ester… nando…!!! Riflessioni a ruota libera di Ester Matis

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più forte di me. Proprio non riesco ad assuefarmi alle mostruosità che ascoltiamo e leggiamo quasi quotidianamente. Le chiamano notizie. A me pare un’epidemia di pazzi o, meglio, una follia

la sede della propria attività sia da considerare sempre legittimo. Ciò non significa giustizia sommaria. I processi a carico di chi spara e uccide qualcuno non sono aboli-

ti, ma una volta accertate le circostanze, se chi si è difeso verrà considerato innocente avrà diritto al pagamento da parte dello Stato delle spese legali. Questo è importante perché come sappiamo ci sono stati casi di persone che si sono difese dopo essere state aggredite e che si sono rovinate economicamente per sostenere le spese di processi infiniti. Oltre al danno anche la beffa. Poi la legge prevede un inasprimento delle pene per i reati in questione e viene finalmente abolita quell’assurdità che era il risarcimento ai famigliari del malvivente ucciso o ferito. Chi entra in casa altrui senza “permesso” perde ogni diritto. Il resto, le chiacchiere da talk show, sono parole inutili.

C’é già chi parla di incostituzionalità… Mi pare che la Costituzione preveda che lo Stato tuteli i cittadini onesti che non vanno in cerca di guai. Quello di oggi è un altro passo avanti per raddrizzare un mondo che qualcuno preferisce alla rovescia. In vista delle prossime scadenze elettorali che cosa si augura? Mi auguro che anche in Piemonte venga premiata la buona volontà e i programmi della Lega che sono sempre dalla parte della gente che lavora e rispetta le regole. Noi candidati ci impegniamo a dar voce al territorio e chi è stato il sindaco come me sa quanto sia importante ascoltare

Assistiamo a cattiverie gratuite, reazioni sproporzionate nei confronti di chi andrebbe invece tutelato e accudito. Questi “benefici” operatori devono sicuramente cambiare mestiere e una volta scoperti probabilmente lo faranno, speriamo non prima di aver pagato di persona il male procurato ad altri. Ma cosa porta le persone ad arrivare a simili gradi di cinismo e crudeltà? Questa gente è mentalmente ferma ai collegi dell’ottocento di Dickensiana memoria o in stile Jane Eyre, oppure ha frequentato le scuole ad Auschwitz? La piaga dei maltrattamenti è così diffusa che c’è da chiedersi se

quella umana sia davvero una specie evoluta. Sicuramente sono evolute le cattiverie, spesso celate dietro un’apparenza insospettabile e senza vincolo di classe, ceto sociale o grado di istruzione. Insomma, è proprio vero che “l’uomo è una bestia”. La nostra società intera è già preda del più assoluto menefreghismo ed egoismo. Sono sempre di più quelli che fanno spallucce, se ne infischiano delle regole (scritte e non) del vivere civile, della semplice buona creanza, della parola data, della legge. Di conseguenza il cosiddetto “prossimo” è diventato qualcuno che al limi-

Ci vuole ricordare quali sono le tematiche che intenderebbe portare avanti da Consigliere Regionale? Come avevo già spiegato al vostro giornale mi impegnerò per portare il mio contributo alle politiche agricole e quindi anche vitivinicole e venatorie con attenzione alle problematiche della nostra zona e sempre in un’ottica di modernità, perché la provincia di Alessandria per le sue caratteristiche e la sua posizione ha grandi potenzialità che vanno tutelate e promosse al meglio. Ester Matis

Burocrazia off-limits

CAMBIATE MESTIERE

endemica che periodicamente esplode qua e là. Le vittime? Sempre i più deboli, ovvero chi sta nelle fasce d’età più vulnerabili. Lo veniamo a sapere da telecamere nascoste in asili, spesso privati, gestiti da maestre che picchiano e terrorizzano i bambini oppure in case di riposo per anziani o disabili dove succede di tutto: vecchietti legati ai letti, vessati e malmenati nel migliore dei casi.

gli umori e i bisogni dei propri concittadini.

S te deve servire a qualcosa, fare cassa, ma non deve intralciare, chiedere, rompere le scatole, avere esigenze sue. Altrimenti si trasforma in un fastidio o addirittura in qualcosa da schiacciare, eliminare (tutti ricordano le immagini dell’infermiera killer che si faceva i selfie a fianco dei degenti morti per mano sua). Mi auguro che per costoro non si risolva tutto in qualche seduta dallo psicologo. Ester Matis

ino a maggio 2019 nel comune di Ovada è attivo uno sportello di mediazione interculturale per informazioni su normativa e procedure di pratiche burocratiche. Il servizio è attivato gratuitamente dalla Prefettura di Alessandria nell'ambito del progetto Migr-AL finanziato dal fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020 ed è erogato da APS Cambalache in accordo con la cooperativa CrescereInsieme. Il mediatore è presente in Comune il secondo e il quarto mercoledì del mese dalle 9 alle 12. (L.R.)


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GLI EVENTI DI RONDINARIA Pratalborato: Domenica 12 ritorna il classico appuntamento di Rondinaria

La Festa del "Maggio" 2019 P ratalborato, frazione di Capriata d’Orba, è sempre stato un mini paesino, con caratteristiche autonome, che per un giorno di Maggio, a partire da oltre un secolo fa, si propone come la vera capitale di Rondinaria. Infatti, per un piccolo centro abitato, pur non essendo comune, le due Chiese, la Società di Mutuo Soccorso, l'Acquedotto autonomo costruito in proprio e conferito poi, insieme a quello comunale, alla gestione pubblica, sottolineano la secolare laboriosità degli abitanti. UNA FESTA DEDICATA ALL’ALBERO Anche quest'anno, dunque, secondo la tradizione, in onore al nome del borgo, una volta “Prato Alberato”, alla “Festa del Maggio” sarà messa in palio, offerta dai pratalboratesi, una giovane pianta, che quindi trapiantata contribuirà, divenendo poi albero, se vinta da un residente, a mantenere la caratteristica appunto del Paese, ma ugualmente, se il vincitore non sarà di Pratalborato l'albero, ovunque andrà, servirà a migliorare il futuro di tutti noi. GLI ORGANIZZATORI: ORGOGLIO E PASSIONE Con questi sentimentii di fiera passione pae-sana, Marco, Gianni,, Antonella, Riccardo,, Maria Rosa, Roma-no, Emanuela, Carlo,, Giorgio, Claudia, Gaiaa e tantissimi, attraversoo l'impegno volontario,, hanno dimostrato, inn queste ultime edizioni,, di seguire la filosofia coinvolgente del Mag-gio di Pratalborato,, una delle feste più an-tiche e caratteristichee dell’intero Oltregiogoo che, anche quest’annoo tornerà, stavolta la se-conda domenica dell mese, il 12 Maggio. IL RUOLO DELLA SO.M.S., RIQUALIFICATA E RISTRUTTURATA Negli ultimi anni, ar-ricchendolo ad ognii edizione, gli appassio-nati di questa classicaa ricorrenza stanno cer-cando di far diventaree appuntamento fissoo una festa molto sentitaa in tutto il circondarioo

che, attraversando i primi decenni del secolo scorso e dopo le due guerre mondiali, fino ai primi anni Sessanta era segnata sopra i calendari dell’Oltregiogo. Un'importante considerazione, in merito alla riproposizione della Festa del Maggio è dovuta alla riqualificazione della locale So.M.S. Società di Mutuo Soccorso la cui ristrutturazione della sede è tuttora in corso e sta impegnando tutti i Soci e le realtà produttive locali che si dimostrino collaborative. DOMENICA 12 MAGGIO: MA CHE GIORNATA SARÀ? Sarà una bella giornata di festa, da passare in compagnia a Pratalborato: • al mattino ci sarà l’appuntamento con le torte di beneficenza e la presentazione della Pianta del Maggio, • nel pomeriggio le attività ludiche, la conclusione della lotteria con l'assegnazione dell’albero ed altri premi e naturalmente la Sagra del buon cibo, con soprattutto il Pranzo, previsto nell'area sociale della So.M.S., che farà da piacevole intervallo alla giornata, tra le Bancarell della Fiera, lo spale z dedicato al Ballo zio n salone della Socienel t e quello allo svago tà e al gioco, organized z in piazza, proprio zato p i Bambini. per I Maggio di PratalIl b borato è stata e sarà s sempre una bellissima f festa, perché Pratalb borato non è solo una b bella località, ma div venta fantastica quand si trasforma nel do l luogo magico dove t sono Amici. tutti P Pratalborato Fantas stico, domenica 12 M Maggio, venite a scop prirlo! Gianni Franza

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GLI GL G LI EVENTI EV E VENTI V ENTI DI D RONDINARIA RONDINAR RONDIN RO ND DIN NARIA IA ON

Cia: “Le iniziative partono sempre più spesso dai produttori” Volpedo: l’azienda agricola con Cinta senese e galline ovaiole

Vendita diretta: un successo Dal restauro all’allevamento empre più numerose le opportunità di acquistare prodotti agricoli delle aziende del territorio, pur restando in città. La Cia nel 2018 ha avviato tre nuovi mercati provinciali che si affiancano ad altri ormai consolidati. L’elenco delle aziende agricole che aprono le porte per la vendita diretta è davvero lungo: www.ciaal.it e www.laspesaincampagna.it offrono tanti spunti. Ad Alessandria, mercato il giovedì mattina in piazza Ceriana, mentre in piazza Libertà il mercoledì mattina e il secondo e quarto sabato del mese (biologici), al soggiorno Borsalino con il GAS quindicinale del sabato; a Tortona, tutti i venerdì pomeriggio in piazza Malaspina; a Volpedo nell'Antico Mercato della piazza centrale il sabato e lo stesso giorno anche a Ovada, in piazzetta Pep-

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pino Impastato. Spesso l'iniziativa di avviare i mercati è degli stessi produttori, che propongono all'Associazione di riferimento di sviluppare l'iter burocratico e promuovere l'avvio. A Tortona, ad esempio, l'intuizione è stata di Luca Zanotti, imprenditore orticolo biologico Cia: “La vendita diretta è il modo

giusto per riavvicinare agricoltura e comunità locale, perchè tornino a dialogare e supportarsi. La piazza è il luogo dove poter ancora investire in fiducia, all'interno di un circuito fatto di piccole realtà virtuose del territorio. È un luogo fisico di scambio e relazione, lontano dalle logiche e dalle speculazioni del grande mercato globale”. Gian Piero Ameglio, presidente provinciale Cia Alessandria: “La nostra Organizzazione si è strutturata per il mondo dei mercati, ma il successo è andato oltre le nostre aspettative. I consumatori sono sempre più attenti alla tracciabilità dei prodotti, e la presenza dell'agricoltore li rassicura e li coinvolge nel racconto dell'attività agricola e del prodotto in sé. L'offerta interessa molto anche gli agriturismi e la ristorazione, per i prodotti di alta qualità”. (G.N.)

a storia di Paola Finetti è, in agricoltura, decisamente singolare. Restauratrice nata a Milano, dove ha studiato Veterinaria, dopo un periodo trascorso in Toscana, Paola – ospite per caso da amici tortonesi – cambia vita per tornare alla sua prima passione: gli animali. Con il marito Alberto Pederzini apre l'azienda sulle colline di Volpedo, nella piccolissima frazione Cascinetta. L'azienda biologica (estesa su 9 ettari) è zootecnica e alleva free range galline ovaiole, polli da carne e maiali. Gli animali hanno a disposizione ampi pascoli e, in particolare, i maiali vivono in 2 ettari di bosco, già antico frutteto, che produce ancora prugne e fichi (a disposizione degli animali). Il tipo di allevamento è a ciclo chiuso e la

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razza è la Cinta senese incrociata con il Pietrain, una razza suina originaria del Belgio. Per rendere più sostenibile il ciclo produttivo, è stato costruito un macello avicolo in deroga e un laboratorio per la lavorazione e il confezionamento delle carni avicole e suine.

Dalla webserie, conoscere e capire l’etologia canina. Abbiamo sentito il parere di un esperto

Otto principi del cane da guardia a Cia di Alessandria ha realizzato una webserie dedicata al mondo dei cani da pastore, dal titolo “E il cane tornò all’ovile” visibile su www.ciaal.it e sul canale YouTube “Cia Alessandria” (playlist dedicata), in collaborazione all’associato Dario Capogrosso, allevatore a Sarezzano, vero punto di riferimento mondiale per i cani da conduzione e guardiania. Nelle puntate si affrontano i temi più interessanti, sotto forma di tutorial o di approfondimenti, utili non solamente ai pastori e ai produttori agricoli. Tra i vari episodi, uno spiega quali sono gli atteggiamenti e le caratteristiche che un cane da guardia deve possedere per essere ritenuto un buon esemplare, in particolare il Pastore Maremmano Abruzzese, molto utilizzato in agricoltura a difesa del bestiame e spesso accolto anche come cane

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Direttori onorari: Rino Vaccaro e Luisa Russo • Direttore responsabile: Marta Calcagno • Trattamento dati: Gian Battista Cassulo Presidente: Ass. Club F.lli Rosselli • Comitato di redazione: Luisa Russo (Ovada, Ovadese) Matteo e Luca Serlenga (Valli Stura e Orba) Marta Calcagno (Rondinaria, Novi) Matteo Clerici (Valle Scrivia) Samantha Brussolo (Val Borbera, Valle Spinti)

domestico nelle famiglie. Il cane deve essere: affidabile, coraggioso, rustico, con una buona ritualizzazione, diffidente, aggressivo, equilibrato e con una piccola dose di combattività. Affidabile: perché non vorremmo mai che il nostro cane possa mettere la nostra sicurezza quotidiana a repentaglio. Coraggioso: per affrontare senza timori le situazioni più disparate, con raziocinio e indipendenza. Rustico: un buon cane da guardia non può permettersi di avere freddo, di tremare e di rintanarsi nella propria cuccia; deve essere un cane forte pronto a difendere la proprietà. Buon ritualizzatore: ringhiare e abbaiare sono modi per comunicare il suo eventuale malcontento (ecco perché è veramente difficile che un cane da pastore attacchi senza prima avvisare). Diffidente: nei confronti

• Rubriche: Chiara Frisone (Passeggiando con Chiara) Ester Matis (Esternando) Fabiana Rovegno (Dalla vostra parte) • Sport: Enzo Prato • Grafica e impaginazione in proprio: Anna Barisone grafica2@inchiostrofresco.it “l’inchiostro fresco” è registrato presso: Reg. Stampa AL n. 322 del 31/01/1985 R.O.C. n. 11700 del 12/02/1998 Iscr. online: n. 36 del 11/01/2016

Pubblicità raccolta in proprio: geom. Umberto Cecchetto (328-60.87.969) Associazione “Club Fratelli Rosselli” editrice de “l’inchiostro fresco” • Presidente e Legale rappresentante • Collegio dei Probi Viri: Gian Battista Cassulo Domenico Bisio, Federico Cabella, Davide Ferreri (soci fondatori de “l’inchiostro • Consiglio Direttivo: fresco”, voce di Rondinaria - 2005) Marta Calcagno, Massimo Calissano, Arnaldo Liguori, Giacomo Piombo Club Fratelli Rosselli Iscritto alla C.C.I.A.A. di Alessandria • Collegio dei revisori dei Conti: Umberto Cecchetto, Alfonso Gatti, Renato Milano al n° 226160 il 4/10/2005 (soci storici e fondatori dell’Associazione nel 1985) P. IVA e C.F. 02096520065

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degli estranei che provino a entrare nella proprietà; il cane deve essere in attenzione anche con il padrone presente. Aggressivo: una giusta dose è fondamentale e gestibile, mirata ad attuare comportamento do deterrenza contro chi provi a entrare nell’abitazione

o nella proprietà. Equilibrato: dose assolutamente imprescindibile per il cane da pastore, deve reagire sempre in maniera giusta e pacata agli stimoli, grazie all’autostima e al coraggio che il cane stesso possiede, calibrando la propria forza in base alla neces-

sità. Combattività: caratteristica insita nei cani da pastore, verso gli intrusi che si addentrano in proprietà. Il cane non è una macchina, ma una creatura con carattere e atteggiamenti variabili, perciò gli allevatori professionali sanno scegliere e consegnare l’esemplare più adatto alle esigenze espresse. Per portare a casa (o in azienda) un cane da guardia è davvero importante affidarsi a un professionista che sa osservare la cucciolata e, responsabilmente, assegnare un cucciolo alla famiglia o al richiedente. Oltre alle caratteristiche innate del cane, ulteriore attenzione va posta nell’educazione e nel corretto rapporto che si sviluppa con lui: tempo, pazienza e preparazione eviteranno ogni tipo di problema. Genny Notarianni

Il numero di animali presenti è commisurato agli ettari di pascolo disponibili, come previsto dalle regole della zootecnia biologica: ne consegue un corretto utilizzo del terreno. Paola Finetti pone grande attenzione alla qualità degli allevamenti e della loro produzione, cercando anche di recuperare razze antiche, come la gallina "bionda piemontese". La tradizione è conservata e valorizzata: lo dimostrano i corsi di norcineria seguiti dal marito Alberto. L'alimentazione del bestiame è organizzata con particolare cura: le razioni sono autoprodotte in azienda o, quando non possibile, fornite da produttori locali confinanti alla proprietà. Molto attivi nei mercati locali contadini e nei confronti dei Gruppi di acquisto solidale, Paola (anche presidente di Zona Cia Tortona e "Donne in Campo" Alessandria) lavora a stretto contatto con una clientela fidelizzata, non solamente locale. Nel 2018 ha vinto il premio nazionale Cia “Bandiera Verde Agricoltura”, ritirato in Campidoglio a Roma.

er suggerimenti e informazioni scrivere a: Genny Notarianni, Ufficio stampa e relazioni esterne Cia Alessandria, via Savonarola 29,15121 Alessandria. E-mail: g.notarianni@cia.it

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Casa mia, casa mia!

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Comprare o affittare?

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ua la mano e il contratto è fatto”, questo il gesto dei vecchi mediatori d’affari, quando la parola aveva il peso dell’onore. Oggi però non è più così, non tanto perché il senso dell’onore è andato via, via scemando, quanto perché tutta una serie di nuove norme hanno investito i contratti commerciali, rendendoli a volte veri e propri rompicapi. Questo in ogni campo ma in particolar modo nel campo delle trattative immobiliari. Per saperne di più abbiamo parlato con un tecnico del settore, un agente immobiliare, al quale abbiamo chiesto subito quali documenti servono sia per vendere come per comprare casa. Occorre innanzitutto produrre l’atto di provenienza dell’immobile. Se da compra/vendita o donazione occorre produrre l’atto notarile, se da eredità occorre produrre la dichiarazione di successione. Serve poi la documentazione tecnica che documenti la conformità dello stato attuale con le planimetrie conservate a Catasto e parallelamente la verifica della regolarità urbanistica dell’immobile stesso. Occhio agli abusivismi! Ma non è finita qui. Occorre produrre, se si vende e richiedere se si compra, l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) eseguito da tecnici abilitati (geometra, ingegnere, architetto). Da questi attestati sono esenti immobili quali porticati, box, locali

di deposito e simili che non necessitino di fonti di riscaldamento. L’APE serve anche nel caso di affitto. E veniamo a cosa occorre fare per chi, invece di acquistare, decide di andare in affitto. Vi sono tre tipologie di contratto: quello tradizionale, 4 anni + 4, quello transitorio con durata sino a 18 mesi e quello agevolato. Quest’ultimo tipo di contratto è molto interessante perché è stato studiato per calmierare i canoni di affitto, concedendo agevolazioni fiscali ai proprietari. Questo tipo di contratto nasce sotto l’ombrello di un accordo tra Comune e le associazioni di categoria dei proprietari immobiliari e degli inquilini e prevede un canone minimo e uno massimo determinato in base a parametri quali la superficie dell’immobile,

la zona, la classe energetica, eccetera. La durata generalmente è di tre anni più due e il vantaggio per l’inquilino è quello di vedersi il canone bloccato. A Novi Ligure, ad esempio, il proprietario gode delle agevolazioni fiscali quali la cedolare secca al 21% quando l’inquilino non è residente nell’immobile e al 10% quando vi risiede. Entrambi godono dell’esenzione dell’imposta di registro e bollo. Inoltre il proprietario gode anche di una riduzione dell’IMU dal 10,60 per mille al 5,60 per mille e altre possibili deduzioni. Questo tipo di contratto ha dunque non solo quello di calmierare il mercato degli affitti, ma anche quello di stimolare l’offerta di immobili da affittare e quindi di contenere l’espansione urbana, tanto che, visti i buoni risultati di

questa politica, alcune caratteristiche del “contratto agevolato” possono essere applicate anche ai contratti di tipo transitorio. Come vedete da quanto qui scritto. La materia è molto articolata ma nelle sue pieghe è possibile, se bene interpretata, trovare la soluzione ottimale per ogni esigenza, sia nel caso dell’acquisto, sia nel caso dell’affitto, oggi mercato in crescita anche per via della sempre maggiore mancanza di liquidità e incertezza nel futuro. È in questa prospettiva che il nostro consiglio è quello di non avventurarsi da soli in queste scelte, ma farsi guidare da un tecnico del settore, di comprovata fiducia, però. Vincenzo Rapa Agente immobiliare in Novi Ligure dal 1975

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a compriamo o non la compriamo?”, “Sarà meglio andare in affitto o forse si potrebbe optare per un acquisto a lunga scadenza?”, “È meglio un mutuo a tasso fisso o a tasso variabile?”, “Mi piace quell’appartamento, ma mi potrò fidare di chi me lo vuole vendere?”. Queste alcune delle molte, moltissime, domande che si pone chi vuole comprare o affittare casa. E a essere disorientati in questo vero e proprio labirinto, in primo luogo sono quelle giovani coppie che alle spalle non hanno una famiglia in grado di sostenerle. E il mercato è feroce con chi non è preparato o con chi, in buona fede, si fida. Spesso nel mercato immobiliare assistiamo a ciò che in Africa è cosa normale e cioè, così come in Africa ogni mattina c’è una gazzella che corre per sfuggire alle grinfie di un leone o un leone che corre per catturare una gazzella, in tal modo sul mercato immobiliare c’è sempre un “furbo” che attende il suo “pollo” per rifilargli un bene che poi alla lunga si rivela una gabbia dalla quale il malcapitato non sa più come uscirne. Il mercato immobiliare è infatti spesso una giungla dove non c’è un Tarzan pronto a difendere i deboli, ma bestie feroci che aspettano la loro preda. Per non parlare poi degli speculatori urbanistici che comprano terreni a 100 e poi li rivendono a 1000 ad imprenditori che al posto del grano turco elevano cantieri, grazie ai soliti marpioni “amici degli amici” premurosi di fare approvare permissive varianti ai Piani regolatori, che, più che regolare, i n

molti casi hanno favorito la speculazione edilizia. Attorno al settore edile si muove infatti un mondo che coinvolge una filiera impressionante di operatori economici e di figure politiche, tanto che si sul dire che se si ferma il mercato immobiliare, si ferma tutto. Del resto questa crisi mondiale che ancora ci sta soffocando non è forse nata dallo scoppio della bolla immobiliare negli U.S.A. quando il 12 settembre 2008 i vertici della Federal Reserve si riunirono a Wall Street per valutare la disastrosa situazione della Lehman Brothers, decretandone il fallimento, seguito a ruota da un’altra grossa banca d’affari americana, la Golman Sachs e Morgan Stanley proprio per la crisi dei mutui subprime legati al mondo dei crediti immobiliari? In questo desolato panorama resta una sia pur minima soddisfazione: vedere oggi che la speculazione si sta ritorcendo proprio contro chi, sia in grande come in piccolo, soprattutto nei ruggenti anni Settanta e Ottanta, l’ha sostenuta. Non si contano infatti oggi i cartelli con la scritta “Vendesi” penzolare tristemente su immobili che di anno in anno stanno cadendo nel degrado e che ben pochi saranno propensi ad acquistarli se non a prezzi di realizzo. E quante sono le imprese edili che, ancora in questi giorni, stanno chiudendo i cancelli! Resta una soddisfazione, però: il mercato immobiliare si sta pulendo da molti faccendieri e stanno spuntando anche ottime occasioni per chi desidera mettere su casa. Basta sapersi affidare a mani giuste e a non essere, da una parte troppo ingordi, e, dall’altra, sapersi accontentare, guardando al futuro. Gian Battista Cassulo


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Eventi climatici, inondazioni e terremoti

Nelle nostre case I cambiamenti climatici che stiamo quasi giornalmente vivendo che si ripercuotono sull’ambiente con incendi, alluvioni, smottamenti di terreno, bombe d’acqua e maxi nevicate, il tutto unito al sempre presente pericolo dei terremoti, ci fanno pensare a quanto le nostre abitazioni possano proteggerci da tutto ciò. Ovvero se rappresentano un rifugio o altro non sono che insidiose trappole. Per saperne di più abbiamo chiesto lumi ad un esperto del settore, l’Ing. Marco Colombo che appunto si occupa di progettazione di edifici.

Ingegnere lei è specializzato in costruzioni antisismiche. Cosa s’intende per “casa anti sismica”? Si definisce antisismica quella costruzione che è in grado di resistere non solo ai tradizionali carichi verticali (il peso della struttura, del solaio, di un tetto) ma anche alle azioni orizzontali, proprio quelle indotte da una scossa sismica. Per rendervi meglio l'idea, mi perdonino i puristi, immaginate di essere in piedi su di un mezzo di trasporto che accelera e frena di continuo. L'effetto è grossomodo lo stesso. Per non cadere andrete ad assicurarvi

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con un braccio ad un sostegno. L'accelerazione del terreno causata dall'onda sismica andrà a causare, per effetto dell'inerzia e proporzionalmente al peso della costruzione, uno sforzo sulla struttura che dovrà essere assorbito o contrastato con specifici accorgimenti tecnici. Gli interventi antisismici, è bene precisare, sono dimensionati in funzione della classificazione p di pericolosità del territorio. Le tabelle delle accelerazioni s al suolo sono frutto di calcoli pro probabilistici, ovvero della possibilità che un evento sis sismico di una certa entità si ripresenti in un arco tempo porale di tempo. Tutta la no nostra penisola è sismica, e pe ogni località si trova il per va valore dell'accelerazione al su suolo. U casa è definita “antisiUna sm smica” quando è stata prog gettata per resistere a quella d determinata scossa, come d citata tabella, relativada

SPECIAL

mente al territorio su cui insiste. Attenzione questo non vuol dire che il fabbricato rimane indenne dopo un terremoto, ma che ha garantito la sopravvivenza degli abitanti e che i danni subiti possono essere riparati con facilità. È un livello di sicurezza che evita eccessivi costi di un sovradimensionamento. Come si costruisce una casa antisismica. Il modello giapponese è quello vincente? I modelli costruttivi sono molti e la scuola d'ingegneria Italiana non ha nulla da invidiare al mondo. In certi Stati ad alta sismicità il problema è stato solo affrontato normativamente molto prima di noi. In Italia ci sono voluti molti eventi disastrosi prima di arrivare ad una normativa cogente e diffusa. I principali sistemi adottati dai tecnici sono basati o sulla capacità dei materiali di resistere alle tensioni indotte o sulla capacità di particolari dispositivi di assor-


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fanno sempre più paura

LE CASA

bire e dissipare le accelerazioni sismiche. Le scelte si fanno caso per caso in base alla tipologia, alla dimensione, all'uso della costruzione e sopratutto in funzione dei costi di costruzione. In ogni caso alla base di una buona casa antisismica c'è un buon progetto architettonico. La forma è la prima garanzia di sicurezza. Come si interviene su costruzioni già esistenti per metterle in sicurezza? Si può intervenire in due modi: con un intervento di adeguamento o con un intervento di miglioramento. Nel primo caso si dovrà intervenire in modo radicale andando a realizzare tutto quanto come se la costruzione fosse stata costruita ex novo con l'attuale normativa. Nel secondo andando ad inserire alcuni elementi strutturali, limitati, che migliorano il comportamento antisismico facendo aumentare la capacità del fabbricato di resistere ad una scossa, pur non raggiungendo il

siamo al sicuro? livello massimo di sicurezza antisismica. A tal proposito è molto interessante il beneficio fiscale, sisma bonus, previsto per tali interventi. Quali sono le parti più a rischio di un edificio in caso di terremoto? Difficile a dirsi. Ogni edificio ha la sua storia e i suoi punti deboli. Ci potrebbe illustrare l’intervento minimo necessario da apportare ad ogni immobile per, non dico metterlo in sicurezza, ma per lo meno da renderlo meno vulnerabile? Per semplicità faccio l'esempio di una casa unifamiliare a due piani in muratura. In genere i punti su cui intervenire sono le pareti portanti e la struttura dei solai e del tetto. Nei muri occorre rinforzare gli architravi intorno alle aperture, chiudere i tagli come i camini e le condutture sottotraccia, migliorare l'immorsamento

delle murature murature. Nei solai va aumentata la rigidità ed il collegamento alle murature. Spesso l'intervento con una fasciatura esterna e l'inserimento di catene e tiranti di acciaio è sufficiente allo scopo. Cosa prevede la nuova normativa per le costruzioni in via di realizzazione? Le nuove norme tecniche del 2018 sono già Legge dello Stato. Ogni nuova costruzione dovrà essere progettata e costruita nel rispetto della normativa sulla base della probabilità che si verifichi

un evento con una data accelerazione al suolo. Un’ultima domanda: si parla della “stanchezza del cemento armato”. Cosa ci può dire a tal proposito? Come tutti i materiali anche il cemento armato ha una “vita presunta”. Vita variabile in funzione della ricetta con cui è stato confezionato e delle condizioni ambientali del sito. Sta a noi stabilire quanto vogliamo farlo durare. Geom. Umberto Cecchetto

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Scrivia e Polcevera Da Novi Ligure attaverso gli Appennini, ad oltre i Giovi Iniziate le visite guidate all’ottocentesco gioiello di Novi che svela il suo splendore

Aperto il Teatro Romualdo Marenco autore del famosissimo Ballo Excelsior che, tra un tripudio generale, debuttò nel 1881 alla Scala di Milano, e tale è il nome che ancora oggi porta. Dopo anni d’oblio e di degrado, i lavori di recupero per riportare il Teatro agli antichi fasti partirono ufficialmente il 31 gennaio 1984 quando il Consiglio comunale dell’epoca deliberò un primo intervento per un importo di lire 866.269.900 mentre il secondo lotto pari ad un importo di lire 3.466.605.223 venne approvato il 20 novembre 1989. È praticamente da questa data che gli interventi strutturali più delicati del recupero presero

lare il teatro a Sua maestà il Re Carlo Alberto, che stava riscuotendo le simpatie degli illuminati dell’epoca. Il teatro infatti voluto da un gruppo di volonterosi cittadini novesi che nel 1836 costituirono un’apposita Società la quale, su progetto dell’arch. Giuseppe Becchi, realizzò l’opera che venne inaugurata nel 1839 con la rappresentazione de la “Beatrice di Tenda” di Vincenzo Bellini. Successivamente, nel 1943 quando in Italia dopo la caduta del fascismo si iniziò a cambiare tutta la toponomastica, il Teatro fu dedicato al celebre compositore novese Romualdo Marenco (1841 – 1907),

il via sotto la guida dell’Ing. Luciano Grossi Bianchi. Agli inizi degli anni 2000, con un ulteriore stanziamento di lire 5.961.62.110 (pari a 3.078.920 euro) ai quali, dopo il 2004, si è aggiunto un ulteriore finanziamento di quattro milioni di Euro a carico della Fondazione Marenco, i lavori hanno preso un decisivo impulso, tanto che oggi, con l’odierno taglio del nastro, possiamo dire che finalmente sarà possibile vedere questo gioiello storico nuovamente a disposizione della gente, della città e del suo circondario. Gian Battista Cassulo

Lavori pubblici a Novi

Gli esponenti della compagine politica cittadina hanno illustrato i loro curriculum

Il PD ha presentato i suoi candidati

I

n Piazza della Collegiata a Novi Ligure, sabato 6 aprile 2019, anche il PD, ha presentato la sua lista a sostegno del Candidato sindaco Rocchino Muliere. Nella lista sono entrati anche esponenti di rilievo di “Articolo UNO -Liberi e Uguali” e del P.S.I. in una sorta di rassemblement che si pone in linea con l’attuale tendenza della politica alla polarizzazione su schieramenti alternativi tra loro. Una sorta di chiarezza dunque, anche per l’elettorato, che a volte stenta a ritrovarsi in una confusione di sigle di partiti e movimenti spesso simili tra loro. A presentare i candidati, Matteo Morando, il segretario cittadino del PD che da poco ha aperto la sua nuova e funzionale sede il Largo Valentina. Matteo Morando ha sottolineato come candidati con una passata esperienza ammini-

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NOVI IL TUO SINDACO

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strativa e candidati alla loro prima prova sapranno compenetrarsi gli uni con gli altri, lavorando in squadra, come appunto si conviene in un partito storico quale quello del PD. I candidati, come in una sorta di staffetta, si sono presentati tra loro, illustrando al numeroso pubblico presente i loro curriculum, che sono apparsi tutti di grande qualità. È stata poi la volta del candidato sindaco, Rocchino Muliere, all’inizio emozionato ma poi, ritornato grintoso, che ha illu-

strato i punti di forza non solo del suo programma ma ha rivendicato anche alcune politiche pubbliche d’eccellenza realizzate sotto la sua amministrazione. Una di queste, ha detto il sindaco, è stata la recentissima firma su un protocollo d’intesa con Rete Ferroviaria Italiana per il rilancio dello storico Scalo ferroviario di Novi San Bovo, ora abbandonato ma che tornerà a nuova vita in funzione dei traffici con il Porto di Genova in seguito all’apertura del

Terzo Valico. Una lista dunque molto agguerrita dove le diverse anime della sinistra, come ha sottolineato Matteo Morando, sapranno dare del filo da torcere alle altre compagini che, anch’esse, sono state ben strutturate. Novi dunque si prepara ad assistere ad una tornata elettorale molto interessante, dove i numerosi candidati, sia di uno schieramento come dell’altro, sembra abbiano in comune un unico denominatore: lavorare nell’interesse della città. Matteo Clerici Il candidato sindaco Rocchino Muliere è sostenuto dalle liste “ARTICOLO UNO e PD” – “ROCCHINO SINDACO” – “20 per NOVI” – “VOLT” e lo slogan è “Guardiamo avanti. Insieme”.

L

unedì 8 Aprile 2019 il sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere ha presentato il progetto per la realizzazione di una "tangenziale" che dovrà collegare la rotatoria all'inizio di via Castelgazzo, in comune di Novi Ligure, con la SS 35 bis dei Giovi in comune di Pozzolo Formigaro. Questo collegamento prevede la creazione di un ponte a due campate di 65 metri l'una per scavalcare la "Torino-Genova" e il parco ferroviario di Novi San Bovo. Nella stessa conferenza il sindaco ha anticipato alcuni inteventi alla viabilità come il miglioramento visivo all'ingresso est della città e il prolungamento del sottopasso ferroviario per farlo sfociare in Vicolo Ghiara. (D.P.)

Grazie per il vostro affetto e la vostra vicinanza, grazie per i consigli e le critiche che ho sempre raccolto come stimolo per migliorare. Mi ricandido per portare a termine il lavoro che abbiamo cominciato. Ci metterò tutta la dedizione e l’impegno di cui sono capace, per costruire con voi la Novi di domani.

Committente responsabile: Marilena Diano

I

n collaborazione con il “Gruppo FAI giovani” di Novi Ligure, sabato 6 aprile sono iniziate le visite guidate, tra la soddisfazione generale, al Teatro Romualdo Marenco, l’ottocentesco gioiello novese, che ha svelato il suo antico splendore, portato a nuova vita dopo trent’anni di lavoro.. I lavori di recupero erano infatti partiti nel lontano 1989 ed oggi, grazie anche al decisivo intervento dell’omonima Fondazione costituita il 25 marzo 2004 con il concorso del Comune di Novi Ligure e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, il “Marenco” nel 2019 si appresta a riaprire la sua stagione. Noi de “l’inchiostro fresco” già lo scorso mese di marzo siamo stati in grado di far capolino dietro le quinte di questo cantiere. Abbiamo infatti visitato il cantiere accompagnati dal dott. Antonino Andronico, Presidente della Fondazione Teatro Marenco, il quale ci ha svelato in anteprima i segreti del teatro, a partire dalla buca dell’orchestra, il cui pavimento può essere sollevato sino al piano della platea per allungarne il piano di calpestio quando gli spettacoli non richiedono la presenza di un’orchestra e poter così aumentare i posti a sedere, o i meccanismi in legno perfettamente funzionanti per la movimentazione delle scene e del sipario. Una particolare emozione l’abbiamo provata quando il dott. Andronico ci ha fatto entrare nel Palco Reale dal quale nel lontano 1839 molto probabilmente si affacciarono Giacomo Alignani, Francesco Cascio, Luigi Ghiara e Paolo Verri, del comitato direttivo della Società che volle intito-

Guardiamo avanti. Insieme. ROCCHINO

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Elezioni, il confine ritorna

T

utti conoscevano il confine. Era il Novecento, edil mondo della politica (e non solo) si divideva in due blocchi. Da una parte gli USA, dall’altra l’Unione Sovietica, ognuno con i propri partiti alleati. Con il crollo del Muro di Berlino, la vecchia frontiera è caduta. Con la globalizzazione, caduta presto ogni illusione di unità, il confine è rinato. Rispetto al passato, gli schieramenti sono più flessibili, ma lo stesso definiti. Da una parte, i cosiddetti partiti “progressisti”, più aperti alla cooperazione internazionale e più disponibili ad accogliere nuove idee di società. Dall’altra, i partiti “tradizionalisti”, maggiormente portati alla difesa degli interessi nazionali ed a preservare i modelli sociali del passato. Due grandi gruppi, diverse aree di contrasto. I rapporti con l’Europa, da potenziare o da eliminare tramite uscita dall’Unione. L’immigrazione extracomunitaria, da favorire o quantomeno da rallentare. Le nuove forme di famiglia, a cui dare diritti o da non riconoscere. Questioni complesse, o meglio nuovi confini, a cui gli elettori daranno risposta anche con le prossime “amministrative”. Spesso, le elezioni amministrative sono state considerate “beghe da cortile”, troppo legate a problemi locali. Questa volta, invece, saranno l’occasione per definire, anche in Italia, nuovi confini tra diversi punti di vista. Matteo Clerici

NUOVA LIBARNA E VALLE SCRIVIA

Abbiamo sentito Andrea Scotto, capolista di “Avanti Novi”

Maria Rosa Porta candidata

"Novi è la nostra casa" “Sfida ambiziosa D A opo i sindaci uscenti, che già abbiamo sentito, iniziamo ora un breve viaggio tra i candidati alternativi e le liste che li sostengono. Ecco tanto per iniziare, l’intervista all’Ing. Andrea Scotto di “Avanti Novi” che sostiene la candidatura a Sindaco di Gian Paolo Cabella.

Perché “Avanti Novi”, “civica” fin dal 2009, questa volta si è alleata con la Lega? Noi appoggiamo Gian Paolo Cabella perché è in grado di fare la “rivoluzione del buonsenso”, che ripara ciò che è rotto senza rompere ciò che funziona. Novi ha bisogno di questo, decenni di ideologia cieca e scelte sbagliate. Inoltre, “Avanti Novi” e la Lega sono stati i primi a sancire, lo scorso ottobre, non una spartizione di poltrone ma un accordo concreto sul programma. Per esempio? Nel centro storico, basta con Ztl e parcheggi a pagamento, vogliamo: un’isola pedonale con orari di accesso concordati tra residenti ed esercenti; indirizzare sponsor (istituzionali e privati, mediante opportune agevolazioni) verso restauri e manutenzioni dei tanti gioielli del Barocco Novese che diventino, ancora più di oggi, motore di sviluppo turistico. Proprio il connubio tra storia, arte, scuola e turismo è il tema sul quale Gian Paolo Cabella mi ha chiesto maggiore collaborazione. E per le periferie? Ve lo dice uno che abita in periferia: per noi tutto è “centro”, con i dovuti aggiustamenti, è chiaro. Dove non ci sono chiese o palazzi antichi, vogliamo indirizzare le sponsorizzazioni su creazione e manutenzione di spazi di servizio e svago che oggi sono concentrati solo in alcune aree della città. Dove non ci sono “strade commerciali” come via Girardengo, viale Saffi e (con estrema difficoltà causa Ztl) via Roma, intendiamo valorizzare “isole commerciali”, fatte da 3 o più esercizi nel giro di pochi metri, perché esse, stando nel quartiere, forniscono servizi a chi

vi abita, compresi anziani e disabili. Senza dimenticare che i quartieri vanno collegati ai servizi non decentrabili (es. ferrovie, ospedale) dal CIT che, invece, oggi preferisce pompe funebri, bus turistici e servizio navetta con l’Outlet, settori che sono tutto, fuorché “servizio pubblico”. Perché lo slogan “Novi come casa

propria”? Se non apriamo le finestre per far entrare aria fresca e luce nuova, casa nostra va a ramengo. A Novi, da decenni, le amministrazioni hanno tenuto finestre sprangate e vetri oscurati: ora, per far finalmente respirare la città, cambiare si deve, e si può! Matteo Clerici

personale; ho vissuto questi ruoli consapevole della grande fiducia che i cittadini con il loro voto mi avevano attribuito e spero, di aver saputo rispondere con responsabilità ed impegno alle attese”. Quali le motivazioni della sua candidature?

Il valore della mediazione

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abato 30 marzo 2019 nel salone di rappresentanza del Comune di Novi Ligure, l'Assessore alla cultura, Cecilia Bergaglio, sta presentando il libro di Ernesto Galli della Loggia, "Speranze d'Italia". Di fronte ad un folto gruppo, Ernesto Galli della Loggia ha illustrato il suo ultimo lavoro argomentando da un punto di vista prettamente storico. "La nostra storia – ha detto infatti l’autore - che fino a non molto tempo fa avevamo il diritto di considerare tutto sommato felice, sembra per mille segni essere giunta invece a un presente (che ormai dura da anni) carico di incognite e di presagi che, sempre di più,

felici non appaiono per nulla… Ci serve un’altra storia per tornare ad abitare il futuro". Questo è anche ciò che ha scritto l'autore nella sua autobiografia ed è quello che ha sottolineato

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bbiamo incontrato nella sede elettorale di Forza Italia da poco inaugurata nella centralissima via Girardengo a Novi Ligure maria Rosa Porta, che dopo diverse esperienze politiche ritrova la sua casa tra le fila degli azzurri e quidi ci torna naturale chiederle le ragioni della sua scelta. “Il rientro in “Forza Italia” e la candidatura alle Elezioni Regionali del Piemonte – ci risponde Maria Rosa Porta - rappresenta per me un momento di passaggio importante. Si chiude un periodo faticoso ed impegnativo ma pieno di grandi soddisfazioni personali. Ho avuto l’onore di essere la Prima Donna Candidato Sindaco, la Prima Donna Capogruppo Consigliare, la Prima Donna Presidente del Consiglio Comunale di Novi e questo è stato fonte di grande soddisfazione

davanti ad un uditorio attento e partecipativo, facendo emergere le contraddizioni del nostro Paese che, come ha detto l’autore: “si sta portando dietro dall'inizio da quella vera e propria cellula staminale che fu il Risorgimento". Non a caso l'autore ha titolato il suo libro ispirandosi a quello di

un altro autore, Cesare Balbo, che agli albori del Risorgimento, nel 1844 diede alle stampe, stimolato dalle idee neoguelfe di Vincenzo Gioberti, un volume dal titolo appunto "Le speranze dell'Italia", nelle cui pagine si anelava un'Italia unita creata, non già con le guerre, ma con la mediazione dei vari principi che dovevano appoggiare un solo sovrano a regnare. “Occorre fiducia nel governo e credere nel valore della mediazione, avere fiducia nelle Istituzioni e nei meccanismi che le regolano”, si potrebbe dire parafrasando in chiave moderna quel pensiero antico, anche se oggi l’Italia è confusa e sbandata. E proprio di questo si è parlato a Palazzo comunale nel successivo ricco dibattito. Marta Calcagno


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NUOVA LIBARNA E VALLE SCRIVIA

Battaglia di Novi

nelle fila di F.I. per le Regionali

ma necessaria” Mi candido alle Regionali del Piemonte e ho scelto di passare il testimone nell’assise cittadina, per questo motivo non mi ripresento in Consiglio Comunale. Ritengo che sia giusto favorire il ricambio. Permettere a forze nuove e giovani di provare l’esperienza del Consiglio Comunale serve a dare dinamismo alle Istituzioni e a creare una classe dirigente che, partendo dal basso, costruisce attraverso l’esperienza diretta, la propria capacità amministrativa. Un saluto a Novi, dunque. No. Tutto ciò non vuol dire che mi disinteresserò della mia Città anzi se sarò eletta Consigliere Regionale avrò la possibilità di metter Novi, il Basso Piemonte, le sue vallate, al centro della politica regionale piemontese.

Il punto principale del suo programma? Il mio carattere. Chi mi conosce sa che sono capace di battere piedi e pugni per ottenere ciò che voglio. Si sente preparata per questa nuova avventura? Certamente. La sfida è ambiziosa e per raggiungere il risultato è necessario ancora una volta che i Novesi, e non solo, mi accordino la loro fiducia. Il sogno che la forza delle mie idee possa diventare risposta innovativa per servire i cittadini di Novi e della nostra provincia è la motivazione che mi ha spinto ad accettare la candidatura alle Regionali del Piemonte per il mio territorio.

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l Gruppo di Ricerca Storica "Associazione Novi 1799" ha ricordato il 220° anniversario della Battaglia di Novi combattuta il 15 Agosto 1799 sulle alture attorno alla città di Novi Ligure tra i francesi al comando del generale Joubert contro l'esercito Austro-Russo al comando del Generale Suvorov. Di questa sanguinosa battaglia nella quale mosì sul campo il generale Joubert, se ne è parlato nel corso di una conferenza per presentare la mostra su tale evento bellico che resterà aperta dal 19 al 28 Aprile presso la Biblioteca Comunale. (Red.)

Intervista a Giacomo Perocchio, candidato a Novi per la Lega

"Oggi cambiare si può" L e elezioni ormai sono alle porte e i partiti stanno dando gli ultimi ritocchi alle liste. Alla Lega di Novi Ligure tutto è già pronto un candidato di punta a sostegno della candidatura Cabella a sindaco, il dott. Giacomo Perocchio.

Con quale spirito vi state preparando alle prossime amministrative? Con quelle del coraggio. Il 26 maggio avremo infatti la possibilità di “cambiare” l’assetto politico di Novi Ligure. Per la prima volta intorno al Candidato Sindaco Gian Paolo Cabella si presenterà una coalizione unità, capitanata dalla Lega. Un ottimo punto di partenza. Come sarà la nuova Novi? Nella Novi che ho in mente ci sarà sicuramente più attenzione

Davide Parodi

I 5 Stelle si preparano alla battaglia

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bbiamo chiesto al candidato sindaco, Lucia Zippo, di illustrarci alcuni punti del programma del M5S. “I cinque anni passati all’opposizione – dice Lucia Zippo - ci hanno permesso di conoscere il modo di gestire, ma soprattutto i lasciti che le ultime amministrazioni hanno regalato alla città e ai nostri figli, i gravosi impegni contrattuali di tipo economico, finanziario e ambientale: vogliamo rinegoziare, se possibile, patti, accordi e convenzioni per ottenere risultati realmente utili alla collettività” Da cosa partirete? Dedicheremo i primi mesi del mandato a identificare le aree dove sia possibile realizzare risparmi e nei successivi anni allocheremo le risorse

essere aperti al vivere civile, con un ritorno nel medio-lungo periodo a livello pratico ed economico.

La sede elettorale del M5S in Galleria Perelli a Novi Ligure

laddove sia necessario intervenire. Grazie alle competenze specifiche di alcuni soggetti del nostro gruppo, potremo partecipare con cognizione di causa alle gare per richiedere finanziamenti regionali, statali, europei nei vari campi, seguendo l'iter completo per l'ottenimento del risultato.

Con quali strumenti vi muoverete? Con la formazione. Riteniamo infatti che anche le amministrazioni locali possano fare il possibile per formare i loro cittadini, per educare i piccoli e fare crescere sempre più i grandi. La cultura in tutte le sue forme è lo strumento che permette libertà e capacità di

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Quindi corsi di formazione. Certo. Organizzeremo: corsi di formazione a tutti i livelli e in tutti gli spazi che andremo a creare - corsi di cultura pura e teorica e corsi di preparazione pratica alle attività più diverse, manuali ed intellettuali, faremo riscoprire l'artigianato, che è cultura da non perdere, ma anche sbocco lavorativo. Incentiveremo tutte le iniziative culturali che ci verranno proposte. Davide Parodi Info: il M5S invita i cittadini in biblioteca il 4 Maggio dove verranno illtustrati alcuni punti del programma.

Chi è Giacomo Perocchio

G alla manutenzione e al decoro di questa nostra Città che purtroppo in alcune zone è abbandonata a se stessa. Rendendola anche più fruibile e con un occhio di riguardo al mondo della disabilità. Novi, come altre realtà locali, sta soffrendo sul piano economico. Quali possibili iniziative? Per quanto riguarda il commercio penso ad agevolazioni fiscali, ipotesi di “No Tax area” per chi rimette a mercato i negozi sfitti, esperimento in corso anche ad Alessandria per esempio. E poi? Creazione di isole pedonali nel Centro storico, con orari di accesso veicolare concordati tra i residenti e gli operatori del commercio e al tempo stesso mirare alla riduzione dei vincoli della ZTL e all’aumento dei parcheggi gratuiti dentro ed attorno al Centro, al fine di favorire quella mobilità veicolare che rappresenta il primo requisito indispensabile per rivitalizzare un tessuto urbano in crisi, spesso vittima di azioni notturne di disturbo di delinquenti. Iniziative sul piano delle tecnologie? Istituzione della rete WI-FI gratuita per sfruttare anche questa opportunità come motore di promozione per gli esercizi commerciali e le attività economiche della nostra città.

iacomo Perocchio, classe 1992, novese, dopo essersi diplomato al Liceo Classico Doria di Novi, si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 2017 presso l’Università degli studi di Genova con 110 e lode. Attualmente è Medico Chirurgo, specializzando in Cardiochirurgia presso il Policlinico San Martino di Genova. Pur giovane ha già un curriculum interessante; durante il ciclo di studi ha svolto un percorso di ricerca clinica per la Tesi di Laurea presso l’Hospital Clinico di Santiago de Compostela in Spagna e un periodo di attività cliniche professionalizzanti presso l’Universidad Del Valle a Cochabamba in Bolivia. Politicamente è dal 2014 Segretario della Sezione della Lega a Novi Ligure e oggi Capolista della lista Lega al Consiglio Comunale per le elezioni amministrative di Novi Ligure del 26 maggio. (Ma.Cl.)

Come vi state organizzando per prepararvi a questa sfida? Stiamo allestendo una nuova sede elettorale in piazzale Indipendenza, zona che purtroppo è stata al centro di notizie di cronaca negativa e delinquenza negli ultimi anni. Un segnale importante per molti cittadini, per far vedere che la Lega è vicina alla gente, perché Novi è importante tutta.

Committente responsabile :Giacomo Perocchio Mandatario elettorale : Angelo Ravera

Matteo Clerici

E’ ora di cambiare! “ Iniziamo insieme la RIVOLUZIONE DEL BUONSENSO a Novi! ” CABELLA SINDACO

LA RIVOLUZIONE DEL BUONSENSO


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l’inchiostro fresco Aprile 2019

NUOVA LIBARNA VALLE SCRIVIA E VAL TREBBIA

Ricorre il terzo compleanno del Museo dell’apicoltura del Maglietto

Pozzolo Formigaro con i capelli grigi

Un’intensa attività culturale S O arà il 20 Aprile 2019, la data del 3° Anniversario dell’apertura del Museo dell’apicoltura al Maglietto, in località Merella, (strada del Cuniolo), il primo museo dell’apicoltura del Piemonte. Un museo allestito grazie alla donazione al Comune di Novi Ligure di attrezzatura e oggettistica da parte degli apicoltori locali Amelia e Giacomo Bisio, una collezione unica nel suo genere che comprende arnie, bugni villici, nutritori, smielatori, torchi, sculture in cera, riviste di apicoltura, francobolli dedicati alle api e oggettistica a tema. Un materiale che è stato raccolto nel corso degli anni dalla famiglia Bisio, in Italia e all’estero, messo oggi a disposizione per l’esposizione museale dalle figlie Gilda e Angela Bisio.

Oggi il Maglietto ha dato il nome ad un’associazione, che si occupa principalmente di favorire la valorizzazione del greto del torrente Scrivia, un’area di grande interesse per gli studi ambientali ed ornitologici. Per questo l’area del Maglietto, ospita ogni anno ricercatori, studiosi dell’ambiente, vengono

organizzati incontri tematici, eventi, seminari e convegni. Per il terzo compleanno del Museo, sabato 20 aprile alle ore 16.30 sarà ospite il Prof. Antonio Scatassi Cipolletti che tratterà il tema: “Una magnifica complessità- valore e crisi della biodiversità nell’Antropocene”. Uno studioso di grande rilie-

vo, guida ambientale escursionistica dell’ente “Gestione aree protette dell’Appennino Piemontese”, che svolge da molti anni attività di Educazione Ambientale presso Scuole di ogni ordine e grado, e visite guidate nel territorio del Parco delle Capanne Marcarolo. Un secondo appuntamento con il Museo dell’apicoltura sarà Il 20 maggio 2019, in occasione della “Giornata Mondiale delle Api”, in orario antimeridiano, con l’intervento della dott.ssa Vanessa Pigino, nutrizionista, naturopata, specializzata nel tema dell’integrazione alimentare. Per l’occasione la Dott.ssa Pigino tratterà il tema delle proprietà del miele, propoli e polline. Marta Calcagno

Il nuovo libro di due autrici di Arquata Scrivia

"Tea e il segreto del medaglione"

D

ue sorelle di Arquata Scrivia, Elisabetta e Monica Maruffo, hanno dato alle stampe il loro secondo libro per bambini. Dopo “Tea e il salice ridente” ecco ora “Tea e il segreto del medaglione”. Con la prefazione della nutrizionista dott.ssa Nicoletta Gastaldo, illustrazioni del ginnasta Matteo Larosa, il libro è uscito a fine febbraio ed è acquistabile in tutte le librerie e anche online. La trama del libro praticamente è questa. Tea, al piccola protagonista, non

ama particolarmente la storia. È una materia piena di date da ricordare e soprattutto di eventi passati. In questa nuova avventura Tea, ormai ragazzina, si trova “catapultata” in un mondo lontano. Ma non vogliamo svelarvi più di

tanto e vi lasciamo con un interrogativo: tea riuscirà questa volta a tornare a casa? Il precedente libro, “Tea e il Salice ridente” tradotto anche in altre due lingue, ha avuto molto successo e in questo loro nuovo lavoro, "Tea e il segreto del medaglione", le autrici, sempre vicine alle problematiche dei giovani, affrontano un importante tema che li riguarda: lo studio. Studiare è un fondamentale bagaglio culturale ed è anche un modo per non far annichilire la mente. La passione per lo studio non si può e non si deve pretendere dai bambini, ma dobbiamo essere noi adulti a stimolarla dentro di loro. Un libro dunque che vi consigliamo di leggere. Marta Calcagno

rganizzato dal C.I.P. e dal Comune di Pozzolo Formigaro il 12 aprile prossimo si è svolto il raduno interregionale dei Centri Anziani del Piemonte e della Valle d’Aosta. L'evento era stato annunciato in una conferenza stampa indetta nella bella location del Castello di Pozzolo, sede del Municipio, il sindaco, Domenico Miloscio, l’assessore alle politiche sociali, Lucia Ferrando e il Presidente del C.I.P., Cavalier Alberto Marinetto. Il 12 aprile dalle 9,30 alle 11,00 si è tenuta la grande sfilata per le vie del paese dei gruppi con ognuno in testa il loro gonfalone per poi ritrovarsi nella chiesa parrocchiale dove il Vescovo di Tortona, mons. Vittorio Viola che ha officiato la messa. Popolazione e scuole hanno partecipato all’evento che ha trasfor-

Il sindaco di Pozzolo F.ro, Domenico Miloscio

mato per un giorno l'intero paese di Pozzolo Formigaro capitale della Terza Età. L’ora del pranzo ha visto tutti i ristoranti della zona prenotati per l’evento e al pomeriggio in Piazza Castello si è ballato con la musica dell'orchestra di Valentina Valenti. Davide Parodi

A Novi si parla di città intelligente

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ell’ambito del “Festival delle Conoscenze” che si è svolto ad inizio aprile a Novi Ligure nei locali del “Museo dei campionissimi” ha riscosso un grande interesse il convegno promosso dal Gruppo ACOS “Idee per una città intelligente”, tenutosi dove si è parlato di idee e progetti concreti nell’ambito di soluzioni energetiche green. Autorevoli relatori infatti hanno illustrato i risultati ormai raggiunti nei settori del teleriscaldamento della mobilità

sostenibile, ampliando gli interventi dal settore idrico sino alla gestione dei rifiuti. Una relazione particolarmente seguita è stata quella di Mariachiara Zanetti del Politecnico di Torino, che si è soffermata sul tema “Teleriscaldamento ed emissioni locali: parlano i numeri”. Altri relatori hanno invece evidenziato le linee guida per vivere in una smart city (città intelligente) grazie all'impegno diffuso delle nuove tecnologie. Francesca Danieli


l’inchiostro fresco Aprile 2019

NUOVA LIBARNA E VALLE SCRIVIA

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Al via il 41° Tour gastronomico in Val Borbera e valle spinti

Associazionismo: motore della società

Storia e tradizione a tavola

"Il Ponte"

I

l 27 marzo 2019, presso l’Albergo Ristorante Da Bruno, è stato presentato il 41° Tour Gastronomico, organizzato come ogni anno in primavera e in autunno dall’Associazione Albergatori e Ristoratori della Val Borbera e Spinti. L’Associazione in parola, attraverso alberghi, ristoranti, pizzerie, agriturismi e bar, rappresenta il territorio ai confini delle quattro provincie nella maniera più ampia e variegata possibile, portando in tavola sia piatti classici che rivisitati, riconducibili alle innumerevoli tradizioni e produzioni locali. La peculiarità di questa terra di confine, lungo l’antica Via del Sale, è sempre stata quella di favorire una contaminazione e fusione tra le varie tradizioni culinarie della zona,

A

nel rispetto della genuinità e dei sapori di montagna; caratteristica questa sviluppata in maniera eccellente dall’Associazione Albergatori e Ristoratori della Val Borbera e Spinti, il cui obbiettivo primario re-

Andalò da Savignone

P

er unire cultura e turismo locale, vi proponiamo il seguente programma:

• Lunedì 22 Aprile: l'Abbazia sarà aperta dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 15 alle 18 con visite guidate a cura degli "Amici dell'Abbazia di Rivalta". • Domenica 28 Aprile: alle ore 17 concerto del Quartetto Auryn nell'ambito della rassegna musicale di ECHOS 2019. • Domenica 19 Maggio: per il “Perosi festival 2019 Concerti Orchestre Giovanili” concerto

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dell'orchestra del conservatorio “G.Verdi” di Torino. • Domenica 26 Maggio: ore 21 concerto dell’Orchestra e del Coro del conservatorio “G: Ver-

...e

di” di Milano. L'apertura dell'abbazia è curata dagli "Amici dell'Abbazia di Rivalta" che si occupa della ge-

Il Consiglio Direttivo PRESIDENTE: Stefania Malvasio VICE PRESIDENTE: Marco Repetto SEGRETARIO/CASSIERE: Maria Usei CONSIGLIERI: Gianna Bonelli, Lilia Previti, Luciana Rangone, Guido Spena, Mario Traverso.

stione, dell'apertura della chiesa, dell'accoglienza dei visitatori e di fare da ciceroni per dare informazioni a chiunque sia interessato ad avere notizie storiche e quant'altro. Domenica 28 il concerto è nell'ambito della rassegna "Echos 2019" che ha altri appuntamenti in diverse date in luoghi significativi della provincia. Gli ultimi due appuntamenti sono a cura di Don Padrini di Tortona per il "Perosi Festival 2019"

23° candelina. Il circolo infatti è nato nel 1996 con quello spirito di comunicazione, condivisione e apertura verso gli altri che lo ha portato, nella sua sede di Corso Italia, 197 ad organizzare numerosissimi eventi. Si potrebbero citare i corsi di cucina, maglia e mosaico, l’allestimento della sagra annuale “Ponte tra le regioni” che si tiene a luglio, la mostra di manufatti artigianali che si svolge ogni anno il 29 agosto in occasione della Festa del paese, nonché la creazione, di concerto con Comune e ANPI, di una “Borsa di studio” per gli studenti del liceo “Primo Levi” di Borgo Fornari sulla Resistenza. Insomma, oltre che ad organizzare viaggi ed escursioni per i suoi soci, questo circolo lavora attivamente per il suo paese, Ronco Scrivia, concorrendo a renderlo vitale e quindi più accogliente. Un ottimo esempio di associazionismo locale.

Antonella

Gian Battista Cassulo

Abbazia di Rivalta Scrivia

CINEMA d’AUTORE

CINEMA PER RAGAZZI il pomeriggio di sabato e domenica

Gastronomico che si concluderà il giorno 23 di giugno, per poi riprendere con i sapori tipici autunnali nel mese di settembre.

Gli appuntamenti di Aprile e Maggio

O

ggi si parla tanto di Cina. Cina sì, Cina no. E tutti lì a discutere se ci conviene aprire le porte o meno e inevitabilmente il discorso va su Marco Polo. Ci si dimentica però che più o meno nello stesso periodo anche un altro viaggiatore andò in Cina. Era Andalò da Savignone, ritratto in un libro di Giovanni Meirana, dove vengono romanzate, le gesta di quel giovane savigg savignonese impegnato sulla via della se seta.

sta quello della promozione del territorio e delle sue tipicità. I ventuno soci dell’Associazione, ampliatasi quest’anno con l’entrata nel sodalizio del ristorante Parco di Mongiardino, sono pronti per il Tour

conoscerla bene Ronco Scrivia si sta sempre più dimostrando una piccola patria dell’associazionismo, ma si potrebbe dire che è tutta la Valle Scrivia, per quanto concerne il versante ligure, che è ricca di iniziative culturali come ci ha dimostrato in altra occasione su queste stesse pagine la nostra Marta Calcagno nel suo pezzo titolato: “Isola del Cantone: territorio e cultura” (vedere numero di marzo 2019). Oggi a Ronco Scrivia abbiamo incontrato un gruppo di soci del Circolo Culturale “Il Ponte” che ormai ha consolidato la sua presenza nel panorama locale, avendo spento quest’anno la sua


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l’inchiostro fresco Aprile 2019


l’inchiostro fresco Aprile 2019

SPECIALE AMBIENTE

alla scoperta del nostro territorio

Chi siamo?

L

incommensurabili spazi e panorami. Le escursioni sono di differente impegno, sia per quanto concerne il livello fisico che tecnico e devono essere affrontate in piena conoscenza anzitutto dei propri limiti ed in secondo luogo informandosi con gli accompagnatori in merito alle caratteristiche dei percosi. Durante l’anno sono proposte uscite di differenti livelli e quindi quasi tutti potranno trovare qualcosa di confacente ai propri limiti o desideri. Da ricordare che la sezione non organizza corsi di MTB, ma si rivolge soprattutto a coloro che abbiano già una certa dimestichezza con l’uso della bici dalle ‘ruote grasse’. Ovviamente ciò non esclude che tutti gli accompagnatori siano sempre a disposizione per consigli sul modo più consono di affrontare i differenti percorsi ed i diversi terreni che si andranno ad affrontare e, ricordandolo ancora una volta, anteponendo sempre il ‘must’ della sicurezza ad ogni forma di performance o di competitività. Detto questo che altro rimane se non esortarvi a vederci in sede, per parlare e discutere della nostra amata attività e per vivere magari insieme qualche ricca ed appagante emozione in sella alle nostre MTB.

CLUB ALPINO ITALIANO sede di Novi Ligure, via Verdi, 37 Per iscrizioni ed informazioni: mercoledì 18.00 -19.00 e il venerdì 21.00 - 23.00 In orario di apertura della sede contattare: 324 9898748 Negli altri orari: 348 2605707

Montagna e Alpinismo

L

a Sezione Cai di Novi Ligure pratica al suo interno l’attività di Mountain Bike. In buona sostanza altro non siamo che un gruppo di amici che amano la montagna, senza dimenticare le nostre splendide zone, e tutto quello che è vivere ed assaporare la natura in modo totale e coinvolgente sotto tutti i suoi molteplici aspetti. L’amore per la MTB che ci porta a scoprire tutto quello che è possibile godere in sella ad una bici, il tutto senza dimenticare che il nostro scopo deve essere sempre anzitutto quello di trascorrere una giornata in compagnia, nel massimo della sicurezza e nel pieno rispetto per l’ambiente e di tutti gli altri fruitori. Come molti sanno, ma giova ricordarlo, lo scopo del CAI è frequentare, conoscere e tutelare. L’escursione, in quanto esplorazione, è quindi la forma di frequentazione che meglio incarna questo nostro principio base. La sezione di Novi che si trova in perfetta sintonia con queste fondamentali linee guida, pratica l’attività di MTB fin dal 2005 organizzando ogni anno un fitto calendario di escursioni mensili che ci portano dall’ambiente ligure alle nostre zone collinari e montane fino alle Alpi e ai loro

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a Sezione del Club AIpino Italiano di Novi Ligure propone anche quest’anno un bel programma di gite per gli appassionati di montagna e alpinismo. L’attività alpinistica si divide in alpinismo “classico”, che include salite in ambiente di media e alta quota, con pendii innevati, creste panoramiche e vette spettacolari. La difficoltà di una ascensione si classifica in F (facile), PD (poco difficile, D (difficile), TD (molto difficile), con vari gradi intermedi (+/-), a seconda della lunghezza, del dislivello e della complessità del percorso. Altra attività è l’arrampicata su roccia, che in parte può essere inclusa nella precedente, se viene fatta in alta montagna, oppure ricade nella “arrampicata moderna”, svolta in falesie naturali, con pareti rocciose attrezzate per permettere salite in sicurez-

za. Le difficoltà sono gradate nei modi più disparati (UIAA, scala francese, americana, inglese): diciamo che si va dal primo grado, ad es. salire gli scalini di casa, fino all’ultimo, cioè scalare un grattacielo dall’esterno. La montagna è bella, è magica e non deve spaventare. Per questo il CAI di Novi propone tutta la tipologia di gite sociali, alla portata di molti: si parte il 26 maggio, con una via ferrata (attrezzata) in valle di Lanzo (TO), il 2 giugno una salita su canale di neve in Alpi Marittime, il 6/7 luglio due giorni in alta quota, in Val Pelline, una dei luoghi più sperduti e incantevoli della Valle d’Aosta, per finire a divertirci in autunno sulle falesie di roccia liguri. Vivremo allegri momenti in compagnia, pernottamenti nei rifugi alpini, andremo sui sentieri e su ghiacciai. E’ un invito a non ac-

contentarsi a vedere solo attraverso le fotografie, ma a toccare con mano, e piedi, ciò che di più bello la Natura alpina ci può offrire. Gli accompagnatori e istruttori della Sezione CAI vi aspettano, per quanto in programma e per tutte le informazioni che possano interessare.

È necessaria l’iscrizione al Club Alpino Italiano e un po’ di esperienza pregressa in ambiente montano. Buona Montagna a tutti Marco Cagetti Presidente CAI Sezione di Novi Ligure

Alla scoperta del nostro territorio

T

agliolo e il suo territorio e, sullo sfondo, l’Oltregiogo o l’Alto Monferrato a seconda dell’angolo visuale, vengono esplorati e raccontati nella loro dimensione naturale e storica in un ciclo di incontri promossi dal Comune di Tagliolo Monferrato e dalla Biblioteca Comunale “Nelson Mandela”, con la collaborazione di: Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri di Ovada, “Territori da Vivere”, Museo Paleontologico “Giulio Maini” di Ovada, Associazione Calappilia, Ente Parco Appennino Piemontese, Associazione Culturale “Amici della Colma”, Associazione “Le

Sullo sfondo il monte Tobbio

Muse” e il Museo della Carta di Mele. Geologia, flora, fauna, cultura materiale, dalle ere più lontane all’epoca in cui prende forma il paesaggio che ci circonda, questi gli argomenti degli incontri, di carattere divulgativo, che in-

tendono aiutarci ad apprezzare le ricchezze naturali e storiche del territorio, importante risorsa sia dal punto di vista culturale che turistico ed economico. Gli incontri si terranno presso la Biblioteca Comunale “Nelson Mandela” di Tagliolo Monferra-

to e alla fine di ogni conferenza i partecipanti potranno visitare la collezione ornitologica “Celestino Ferrari”, tra le più rilevanti del Piemonte. Dopo il primo incontro sul mondo vegetale del nostro territorio a cura di Renzo Incaminato e il secondo su Ornitologia e fotografia a cura di Gianni Carrara, si prosegue sabato 27 aprile con geologia e fossili dell’ovadese con Mariano Peruzzo per concludersi il 4 maggio con “Uomini e Donne”, storia e cultura materiale dell’Oltregiogo con Pier Paolo Poggio. Luisa Russo

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Aprile 2019

 Le rubriche de Accesso a internet e facebook sul luogo di lavoro

p Dall vostra parte Dalla

Avv. Fabiana Rovegno

''utilizzo 'u utili utili ilizzo zzo di internet i ternet intern int ett e dei social network sul lluogo di lavoro l per fini extralavorativi costituisce un problema diffuso per molti datori di lavoro che si trovano spesso a far fronte ad un accesso sconsiderato alla rete da parte dei dipendenti, tale da interferire con il corretto svolgimento dell'attività lavorativa.

L

tre impugna un'arma, all'esercizio di prostituzione su siti internet da parte di dipendente pubblico, all'inserimento sulla propria bacheca Facebook di un messaggio offensivo nei confronti del datore di lavoro che, nonostante non sia stato specificamente nominato, sia facilmente identificabile in ragione del contenuto del messaggio stesso.

Quando l'impiego di internet durante l'orario di lavoro può giustificare il licenziamento? Vediamo alcuni casi sottoposti all'esame dei Giudici. Una recentissima sentenza della Cassazione ha confermato la legittimità del licenziamento di un'impiegata part time che, in soli 18 mesi, aveva effettuato durante l'orario di lavoro circa 6.000 accessi ad internet per fini non lavorativi, di cui almeno 4.500 circa sul suo profilo Facebook. Prima di tale pronuncia anche il Tribunale di Milano si era pronunciato sul tema, dichiarando legittimo il licenziamento per giusta causa laddove il lavoratore si connetta frequentemente ad internet per ragioni extralavorative e per lunghi periodi di tempo. Un altro caso sottoposto al Tribunale di Milano, conclusosi anche questo con la conferma del licenziamento, ha riguardato un lavoratore che non solo aveva pubblicato sul social network una foto scattata all'interno dell'azienda accompagnandola a frasi offensive nei confronti del datore di lavoro, ma aveva altresì fatto accesso ripetutamente a siti di carattere pornografico durante l'orario di lavoro.

Può il datore di lavoro controllare i collegamenti alla rete dei propri dipendenti? Trattandosi di un tema che coinvolge il contrapposto interesse del lavoratore alla tutela della privacy, il Garante per la protezione dei dati personali, con delibera n. 13 del 1° marzo 2007, ha impartito le linee guida per l'utilizzo della posta elettronica e internet sui luoghi di lavoro. Il Garante suggerisce l'adozione da parte del datore di un disciplinare interno che specifichi, ad esempio, se alcuni comportamenti rispetto alla “navigazione” in internet non siano tollerati, se e in quale misura sia consentito utilizzare anche per ragioni personali la rete o la posta elettronica, consentendone l'accesso, ad esempio, fuori dall'orario di lavoro o durante le pause. È altresì ritenuto opportuno dal Garante indicare se e in quale misura il datore si riservi di effettuare controlli in conformità alla legge. Inoltre il Comitato Europeo per la protezione dei dati ha stabilito che la navigazione in internet tramite gli strumenti aziendali può essere limitata o vietata, potendo quindi il datore applicare appositi filtri per impedire gli accessi a determinati siti. Tuttavia il monitoraggio degli strumenti informatici da parte del datore di lavoro è a sua volta sottoposto a dei limiti, soprattutto temporali. Preme infatti rilevare come si tratti di un tema che, nonostante l'apparente semplicità, presenta mille sfaccettature, rivelandosi assai delicato in ragione degli interessi in gioco, richiedendo pertanto che entrambe le parti coinvolte siano ben informate sulla normativa vigente.

Anche l'utilizzo di internet o facebook in ambito extralavorativo può condurre ad un licenziamento? Sì, quando la condotta del lavoratore sia tale da configurare un danno all'immagine del datore di lavoro o una diffamazione penalmente perseguibile. Vediamo alcuni casi in cui i Giudici hanno ritenuto legittimo il licenziamento. La casistica è quanto mai varia, in quanto si passa dal dipendente che ha pubblicato nel proprio profilo personale Facebook una foto in cui è ritratto men-

Avv. Fabiana Rovegno

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RIPENSARE IL DIRITTO PENALE

ario mi consegnò il disegno di una rosa”. “Avrei voluto regalarti una mimosa” - mi disse. “Ma…non riesco a ricordare… Com’è fatta una mimosa?”. “Mario” è Mario Trudu, in carcere dal 1978: all’ergastolo ostativo quale effetto di due condanne per sequestro di persona. Ha scelto di non essere un collaboratore di giustizia, perché, sono parole sue, “il pentimento è personale ed è un’altra cosa”. Egli è ancora oggi escluso dal consesso sociale e relegato a fare i conti con un ordinamento, quello carcerario, dove le prerogative costituzionali sono sospese e tutto il diritto è ridotto all’applicazione del regolamento. In carcere, però, scrive e dipinge, e vive di immagini, odori e suoni di Arzana, anche se di 40 anni fa. Il caso di Mario Trudu è un caso-limite. Esalta la dismisura tra il sistema penale ed il problema (non solo) del carcere a vita, ma (soprattutto) del “diritto di punire” - e come punire - ad opera dello Stato. Riemerge la questione del superamento del malum passionis ob malum actionis in cui si riassume l’indole vendicativa della società, connotata dall’uso sproporzionato della pena, come risarcimento esclusivamente “morale” anziché “materiale”. Problema aggravato, in Italia, da proclami di segno contrario, inneggianti a modalità repressive e sanzionatorie sempre più aspre. “RESTITUTION MOVEMENT” è il movimento della giustizia ripartiva (o restituiva) e sorge nei paesi di matrice anglosassone con la constatazione che, in un apparato penale governato quasi esclusivamente da trattamenti di tipo penitenziario (e quindi contenitivo), proprio la “tutela della vittima” risulta gravemente deficitaria. La riparazione del danno derivante da reato restava - e resta ancora oggi - una volta scontata la pena - illusoria. Da una parte, si frantumano i legami sociali del reo, perché egli ritiene di avere, con il carcere, già “pagato il debito” allo Stato-Comunità. Dall’altra, si alimenta il senso di ingiustizia della vittima, generato dall’incapacità dello Stato-Apparato di garantire adeguate forme di prevenzione

PUNTO SERVICE ASSISTE DA 30 ANNI GLI ANZIANI E LE PERSONE FRAGILI

CASE DI RIPOSO

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(prima) e risarcitorie-effettive (dopo). La giustizia riparativa non ricerca l’inflizione di un male ulteriore (ossia una pena), rispetto a quello già provocato dal reo. Intanto - primo aspetto - la comunità, in presenza di un fatto qualificato come “illecito penale”, è sempre “parte offesa”. Ove c’è reato, la comunità assume il ruolo di primattore nel percorso di riparazione dell’offesa arrecata con l’illecito. E’ la comunità e non solo la vittima a beneficiare degli interventi (che la stessa comunità deve approntare) volti a rafforzare il senso di sicurezza collettivo. Secondo aspetto. La giustizia riparativa deve tendere alla “riabilitazione sociale” del reo: la pena detentiva è così l’extrema ratio: irrinunciabile solo per i soggetti “socialmente pericolosi”, ma dopo aver verificato e compreso le ragioni della loro anti-socialità e l’infruttuosità di qualunque “forma riabilitativa”. Con la giustizia riparativa, il reo deve comprendere il significato del reato in quanto disvalore: nell’interesse della comunità, dove egli è parte, e nel suo interesse. Il che passa attraverso non il carcere, ma lo svolgimento di attività utili, tese allo sviluppo delle capacità comunicativo-relazionali del reo. Solo così egli potrà avere il controllo sulla propria esistenza come persona umana. “Più va a rotoli e più ci sono possibilità che funzioni”: questo motto si adatta invece bene all’apparato penale italiano: se si mostrasse “giusto”, rinnegherebbe se stesso. Per voler seguire certe linee-guida “a la page” (populismo imperante, ossessione per la sicurezza, tolleranza-zero), che nulla hanno a che vedere con i principi di umanità e solidarietà, l’apparato smarrisce la dimensione esatta dei diritti e dei rapporti tra soggetti (e, dunque, della legalità stessa). Mario Trudu era persona innamorata del suo lavoro di pastore. Pensava che solo la morte avrebbe potuto vincere le sue speranze. Poi deve aver scoperto che c’è qualcosa di più forte della morte ed è la vendetta della società. Avv. Massimo Chiocca


Marzo 2019

 Le rubriche de

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Il Mondo visto da

Gardenia: un dolce profumoo pper il nostro balcone one L

a gardenia è una pianta fantastica, sia per la bellezza dei suoi fiori che per la semplicità di cura. I suoi fiori bianchissimi e il suo dolce profumo la rendono una presenza costante nei giardini, dove diventa un arbusto alto fino a 2 mt.. È una pianta che, però, si adatta benissimo anche nella crescita in vaso e riuscirai ad avere un angolo fiorito e profumato con pochi accorgimenti. Ricorda che è una pianta acidofila: troverai facilmente terricci e concimi specifici per queste piante. Preferisce un'esposizione di mezz'ombra: non ama prendere il sole tutto il giorno ed è meglio evitare la luce diretta del sole. È una pianta davvero semplice, anche se richiede molta acqua, soprattutto in estate.Ogni 15 giorni, quando è in fioritura, è bene darle un pochino di concime liquido, per avere una pianta sana e fiori abbondanti, carnosi e profumati. Con queste poche cure, la tua gardenia riempirà di profumo molte primavere! Simona

nostra, sa a c i d a i r A : a li ta Bell’I i paese e profumi antichi aria d

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uesto mese vvogliamo ogliliam portarvi nella nostra bella Italia, in Sicilia e precisamente nel piccolo borgo marinaro di Marzamemi, che si trova a circa 20 km dalla barocca Noto. La storia di questo borgo si deve alla sua tonnara una delle più antiche di Sicilia, risalente al tempo della dominazione araba. È un borgo molto piccolo, ma che per la sua bellezza vi lascerà senza fiato, che si sviluppa quasi interamente intorno alla sua piazzetta Regina Margherita dove si affacciano le due chiesette e le case dei pescatori di cui la più caratteristica è la casa del Forno, l’antica panetteria; ed è qui che sono ambientati anche alcuni episodi dei racconti di Camilleri e del suo amato commissario Montalbano. Il borgo è interamente pedonale quindi lasciata l’auto in un comodo parcheggio non resta che perdersi nei suoi vicoletti alla ricerca dei suoi scorci più suggestivi e colorati da fotografare, ma non andate di corsa, prendetevi tutto il tempo che volete perché qui quando cala la sera le luci rendono tutto ancora più magico e non lasciatevi scappare una cena in uno dei localini del borgo dove potrete assaporare i prodotti locali: una bella spaghettata con la bottarga e la ventresca di tonno sarà l’apice di una giornata memorabile, il tutto innaffiato con dell’ottimo vino bianco prodotto qui vicino. Visitate Marzamemi un borgo sospeso nel tempo dove cultura e buon cibo si fondono insieme in un’esperienza che rimarrà impressa nella Roberto e Chiara memoria.

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Sergio Scolaro

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Aprile 2019

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Andrea Maestri, nel Campionato Nazionale superbike CIV R1, quarto ma non è contento

Arti marziali a Silvano e Castelletto

Un novese si fa onore al Superbike A S

ndrea Maestri, novese doc, figlio d'arte di Maurizio (tecnico carrozzeria Nepote) campione rally nazionale nel 1987, ha esordito lo scorso week end nel campionato italiano di motociclismo velocità CIV R1 riservato alle Yamaha ottenendo un ottimo quarto posto, soprattutto a fronte di un preludio tormentato da difficoltà tecniche incontrate dal team brianzolo Motozoo Racing scuderia che annovera i figli di Noriyuki Haga e quale direttore sportivo l'ex campione del mondo 125 Roberto Locatelli. Maestri sul circuito Marco Si-

moncelli di Misano, è partito in nona posizione nello schieramento di partenza, nella prima prova del campionato, che definisce i campioni che un domani si misureranno nelle competizioni di Superbike, note al grande pubblico delle moto. Con una condotta di gara eccellente il novese ha recuperato la qualifica, condizionata da problemi tecnici, superando gran parte dei piloti che lo precedevano e dimostrando che, così come ha vinto lo scorso anno la categoria inferiore, potrà dire la sua con un tempo cronometrico meno di un secondo dal podio.

La gara vinta dal fortissimo Andrea Boscoscuro, seguito da White e Groppi, ha visto per gran parte dei 42 km la bagarre per il

Tortona: "Sport e Diabete"

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i è svolto a Tortona, presso Sala Romita a Palazzo Comunale, un interessante incontro sul tema “Sport e Diabete”, con relatori il Dott. Riccardo Lera ed il Dott. Franco Fontana. L’incontro è stato promossao dalla Ass. JADA e dall'Ufficio Scolastico Territoriale di Alessandria. "Conoscere meglio questa condizione di fragilità – ha dichiarato l'Ass. alla Salute, Maria Grazia Pacquola – può diventare un'occasione per

il singolo, per la sua famiglia e per tutta la Comunità per costruire in maniera consapevole opportunità di crescita e di partecipazione serena in ogni ambito sociale". L’incontro ha avuto il patrocinio del Comune, del Coni-MIUR, dall'ASO di Alessandria e da AGD Italia con l’intento di sensibilizzare Federazioni ed enti di promozione sportiva, ma anche tutta la cittadinanza. La redazione

quarto posto tra i quattro concorrenti che seguivano a breve distanza. Nel finale ha saputo approfittare

inserendosi nella disputa tra Chili e Coletti subito dietro quest'ultimo e goduto della squalifica di White che lo ha fatto salire al quarto posto. Al termine della gara, in fondo positiva, al contrario ha segnalato il pilota scuro in volto, che la dice lunga sui suoi obiettivi, come conferma la sua dichiarazione “Sono qui per raggiungere il meglio che si possa fare, la sfortuna dei giorni precedenti ha condizionato la mia gara, se non ci fossero stati avrei potuto salire sul podio, ma è solo rimandato.” Marco Barbagelata

A pochi giorni dai Campionati Italiani di Karate

Febbre di "TEMPIO "TEMPIO""

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omenica 24-3 presso il palazzetto Falcone di Gallarate si è svolto il Trofeo Samurai organizzato dallo CSEN Varese e patrocinato dal comune omonimo. La competizione, valevole per la qualificazione agli imminenti Campionati Italiani, ha visto sugli allori moltissimi fra gli atleti provenienti dalla società Tempio del Karate che, pertanto, si è aggiudicata oltre al medagliere, l'ambito Trofeo Samurai alla presenza dei maestri accompagantori Gimmo Borsoi e Luca Patelli. Il medagliere, nelle diverse categorie di specialità Kata singolo, ha riconosciuto • “atleti d'oro”: Anna Caroli cint. nera, Francesco Borriello cint. nera, Luca Benvenuto cint. arancio, Maddalena Pizzo cint.verde, Simone Armetta cint.gialla, Beatrice Curino cint.bianca, Leonar-

do Rossi cint.bianca. • Medaglia d'argento per: Chiara Chiappuzzo, Yuri Meneghin, Ingrid Cornelli, Samuele Scalercio, Sophie Scwhingen, Ariele Bergaglio, Martino Bellone, Melissa Mangione. • Medaglia di bronzo per: Greta Cornelli, Roberto Gheltrito, Sofia Noè, Valentina Varosio.

Anche nella specialità Kata a Squadre, il terzetto Cornelli-Pizzo-Bergaglio, regala alla società un primo meritatissimo posto che garantisce una qualificazione d'onore al Campionato Italiano. Una conferma importante per i ragazzi, commenta il Maestro Manuele Borsoi: “il Tempio ottiene risultati di primordine nella quasi totalità delle competizioni 2018-19, sorpassando nei risultati doJo di primordine questa è una fra le maggiori soddisfazioni che si possano avere per la migliore prosecuzione delle attività”. La Redazione Gli allenamenti si svolgono a Novi presso la palestra delle scuole El Martiri ed in Alessandria presso la palestra della scuola Morbelli. Per info sui corsi 3488807623.

abato 18 maggio, presso il teatro di SOMS di Silvano d’Orba verranno consegnate, alla presenza di ufficiali e sottoufficiali delle Forze Armate e del prof. Giovanni Gordiani, cinquanta certificazioni EQF ai migliori candidati, opportunamente selezioni dal prof. Maurizio Maletese, membro del Senato accademico Eurethics di Bruxelles e Fondatore di Fisam (Federazione degli Istituti Superiori di Arti Marziali e Discipline Psicofisiche). Il giorno seguente, a partire dalle 9.30 e fino alle 17, al palazzetto dello Sport di Castelletto d’Orba, si terrà un multistage alla presenza dei migliori Maestri dello staff Fisam che daranno la possibilità ai partecipanti di provare a praticare alcune arti del Sud Est Asiatico come il Kali e il Silat (di cui il prof. Maltese è stato pioniere in Italia), la Difesa Personale, il Close Combat, il Combat Judo, il Jeek Kune Do e molto altro. Ma non finisce qui: è previsto anche uno spazio dedicato ai bambini con un maestro specializzato e potrete assistere a dimostrazioni e a lezioni dimostrative sulla spada giapponese. Per partecipare all’evento, patrocinato dalla Polispostiva di Castelletto d’Orba, sarà necessario avere una copia del certificato medico e la tessera Fisam, del costo di 10 euro, richiedibile in loco. Se volete saperne di più sulla Fisam visitare il sito www.federazioneisam.it. Ilenia Procopio


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l’inchiostro fresco Aprile 2019

EVENTI Novi tornerà a illuminarsi e a brillare di luce colore musica e non solo

CAVALLI E DINTORNI

Salto S lt ostacoli t li

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ome già detto in questa rubrica, a proposito dei giochi olimpici “moderni”, le discipline equestri che trovano posto alle Olimpiadi fin dal 1912 sono: dressage, salto ostacoli, completo. Cominciamo dalla disciplina con più partecipanti, il salto ostacoli. Come è per la stragrande maggioranza degli sport, è l'inserimento dentro un quadro coerente di regole di una attività molto naturale, ovvero superare un ostacolo a cavallo appunto... saltandolo. Non c'è solo il salto ostacoli, ma anche il cross (una delle gare che, assieme a dressage e salto ostacoli, costituiscono il cosiddetto “concorso completo”). Mentre il cross richiede di saltare ostacoli molto simili a quelli naturali (tipo tronchi, cataste di legna, staccionate), nel salto ostacoli vi è una maggiore “stilizzazione” rispetto all'idea da cui proviene. Tipicamente un ostacolo è composto da due pilieri (essenzialmente dei pali verticali, magari variamente “agghindati”) che servono per reggere delle barre rotonde che sono tenute su grazie ad appoggi (nel gergo, cucchiai) fissati ai pilieri. La cosa importante è che questi cucchiai sono fatti in modo da reggere la barra, lasciandole però la possibilità di cadere, se urtata dalle gambe del cavallo. Una gara di salto ostacoli si compone di un percorso, costituito da un certo numero di ostacoli di varie tipologie: ci sono i verticali (l'ostacolo semplice, per così dire), gli oxer (o larghi: due ostacoli a distanza più o meno ravvicinata fra loro, in modo che la difficoltà sia rappresentata dal dover fare un salto in alto e in lungo), le gabbie (due ostacoli piuttosto ravvicinati, per cui il cavallo appena “atterrato” dal primo ostacolo deve subito saltare il secondo). Le gare cominciano da livelli molto bassi, addirittura ostacoli alti solo 40 cm, come in una LP40, per salire anche a gare tipo una C150, in cui gli ostacoli sono alti 150 cm. L'impegno aumenta al salire dell'altezza, e inoltre vengono introdotte difficoltà (tipo le “gabbie”) che non sono presenti in categorie più basse di altezza. Lo stesso svolgimento del percorso può essere fonte di difficoltà, a seconda del modo in cui si susseguono gli ostacoli. Chi vince? Intanto, chi fa meno penalità: le principali sono quelle dovute all'abbattimento di un ostacolo, o al rifiuto di un cavallo di saltare, che valgono entrambe 4 penalità, poi ci sono quelle eventualmente dovute al superamento del tempo massimo. A parità di penalità conta il tempo (ma ci sono varianti, tra le quali il barrage), per cui di solito una gara viene vinta da chi riesce a fare un percorso netto nel minimo tempo possibile. In gare di altezze basse, dove di solito competono bambini o ragazzini, non viene tenuto conto del tempo. Fioravante Patrone

Graziano Mancinelli su Ambassador

Palcoscenico fantasmagorico N ovi Ligure tornerà ad animarsi magicamente di luci, ma anche suoni e colori e straordinarie animazioni multimediali. La seconda edizione del Festival della luce “Novi light sensation 2019”, sarà ancora più spettacolare della prima, coinvolgerà artisti italiani e di fama internazionale, professionisti del suono e della luce, tecnici di fama mondiale, esperti di nuove tecnologie. GLI SPONSOR Sarà sempre l’Amministrazione comunale di Novi Ligure a sostenere l’iniziativa, ideata da Estremidiluce di Simone Siri, Direttore artistico, con il Patrocinio della Provincia di Alessandria, la Camera di Commercio e dell’APIL. L’evento avrà luogo dopo il grande successo dello scorso anno, il 3-4 maggio, con alcune importanti novità. UN’ANTEPRIMA La prima è che quest’anno a partire da sabato 13 aprile sono previste tappe di avvicinamento al Festival, che porteranno già in città installazioni luminose, anticipazioni di straordinarie esibizioni di artisti, che sapranno fare con la luce giochi mirabolanti, accompagnati da spettacoli musicali di grande suggestione. Tutto questo grazie alla più sofisticata tecnologia, le migliori tecniche show laser, visual design e video mapping. I COLORI E LE LOCATION La grande novità di quest’anno sarà il protagonismo del colore. Il centro storico della città si trasformerà completamente in percorso di luci multicolore, al giallo di Corso Marenco, si accosterà il verde di Via Roma, l’arancione Piazza XXV Aprile, Via Paolo Giacometti, Via Municipio e Largo Valentina, il rosa e viola Via Girardengo. Sarà avvolta completamente dal colore rosso Salita Castello, Parco Torre, S. Andrea e

In attesa del festival della Luce sarà possibile prenotare le seguenti visite:

del Municipio e nella Sala URP di Piazza Dellepiane e saranno proposte da N2UART, Delta Process, Simmetria Illogica e Massimiliano Glitch.

• SABATO 13 APRILE in Piazza Pernigotti avranno luogo le animazioni Luminose su grattacielo

PERFORMANCE ED ESIBIZIONI Le performance saranno nell'androne, nei magazzini di palazzo Dellepiane, davanti alla chiesa San Pietro e saranno proposte da Expect Nothing, Giacomo Grasso e Fabrizio Repetto, Filippo Genesini, Raoul Battilani e Nuova Sintonia. Esibizioni artistico luminose della pianista Internazionale Simona Russo animata da Giuseppe Donadei, Carol e Mix Machine (vocal Coatch Luisa Piscitelli), ShowLab, Duo Raitho e Leyla Noura.

• VENERDÌ 26 E SABATO 27 APRILE Piazza XX Settembre animazioni Luminose su entrata in Via Roma) • MERCOLEDÌ 1° MAGGIO nel cortile del ristorante “Corona” musica Live Minimal (Nuova Sin-Tonia), e l’installazione artistica luminosa Live (Claudio Bellino) • GIOVEDÌ 2 MAGGIO Magazzini Palazzo Dellepiane Glitch the ribe (Giacomo Grasso & Fabrizio Repetto), Musica acustico elettronica con manipolazione in realtime.

Via Paolo da Novi, blu la Galleria Perelli, piazza Matteotti, Via Gramsci e Via Marconi, per riunirsi nella luce bianca. Piazza Pernigotti e Piazza Matteotti saranno palcoscenico di animazioni lo Show Laser a 360°, in mezzo altre dodici location tra cui cortili, chiese, palazzi, piazze, parchi.

Francesco Sung, Ilya Sobol, Expect Nothing, Filiberto Maria Festa saranno in Piazza Pernigotti, Portici Nuovi, Via Girardengo (porta d’entrata), Via Roma (altra porta d’entrata al percorso), Chiesa di San Nicolò, Cortile Ristorante Corona, Parco Castello, Salita al Castello, Galleria Perelli, Auditorium Biblioteca.

LE INSTALLAZIONI Le installazioni luminose a cura di Claudio Bellino Visual Lab Artist, Milleluci, Sinatra Light,

Le installazioni multimediali invece saranno collocate nell’androne di Palazzo Pallavicini e nella sua sala conferenze, in Via

VISITE AL BUIO E PREMI Si consiglia la prenotazione per le visite al buio, proposte a Palazzo Durazzo a cura di Show Lab, a Palazzo Spinola Variana a cura di AT Lab e nella Chiesa della Misericordia a cura di Onion Adv. Anche quest’anno sono previsti i Contest con premi in denaro: Luce in un Click, Botteghe di Luce, Video Mapping con scadenza il 24 aprile così come per il contest Installazioni luminose, Luce in Movimento, Dal tramonto all’alba. Marta Calcagno


EVENTI

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LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO


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