Numero di Marzo

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Direttore Responsabile: Marta Calcagno

PATENTE IN SCADENZA?

RINNOVALA DA NOI (visita medica in sede)

dal 1985... la voce di Rondinaria e dell'Oltregiogo

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ANNO XXXIV / N. 2 - MARZO 2019

Distribuito gratuitamente

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Masone

Ovada

Nuovi orizzonti per il Talent più famoso dell’Oltregiogo

Valley's Got Talent

Expolandia: un gioco dimensione umano

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a cooperazione attraverso progetti strutturati possono essere una valida soluzione per superare criticità di prezzo e produzione che il mondo agricolo deve oggi fronteggiare. Le filiere di prodotto sono strade interessanti da perseguire. La Cia-Agricoltori Italiani di Alessandria ha organizzato una visita di informazione e approfondimento, portando una cinquantina di agricoltori agli stabilimenti Molini Bongiovanni (Cambiano – TO) e alla Cooperativa Vigonese

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Nato il Panathon Club Alte valle Trebbia e Bisagno

25 Aprile: la via del mare

Un filo rosso lungo 60 anni

Valentina Luisa Ostojic Russo- -pag. pag.98

Il Segretario Federica ANDVSRiccardi Fidas - pag. - pag.20 19

Dai campi alla catena di produzione per un prodotto genuino

Saiwa: fabbrica a Km Ø N

el numero di settembre dello scorso anno, ci eravamo occupati della “filiera Harmony”, il cui processo produttivo, incentivato dal Consorzio agrario delle province del Nord Ovest presente con un’attivissima sede a Predosa, favorisce la creazione di miscela di farina specifica per il confezionamento dei biscotti “Oro Saiwa” giornalmente sfornati dallo stabilimento di Capriata d’Orba. Tale farina, unica per le sue caratteristiche, prodotta presso il mulino Nova di Felizzano, proviene dai grani coltivati in loco con apposite sementi, per le quali, sin dal 2007,

erano stati condotti studi dalla Cadir, un laboratorio di analisi per la filiera vegetale e agroalimentare di Quargnento, e testati con successo su alcuni ettari di prova. Questo argomento è stato ripreso anche dal “Corriere della Sera” del 20 febbraio 2019 dove parla della svolta di Oro Saiwa, titolando a firma di Giuliana Ferraino: “Solo grano italiano per i nostri biscotti”. Dal 2015, infatti coma da “l’inchiostro fresco” già preannunciato, questa farina prodotta dal “grano Harmony” è diventata è diventata la base di approvvigionamento per i biscotti dell’Oro Saiwa, concretizzando così un vi-

srtuoso esempio di stretta sinergia tra fabbrica e territorio, tra produzione e ambiente. Potremmo dire una fabbrica a chilometro zero, che ben rende merito a quei lun-

iniziare la sua produzione il 14 settembre 1985, sotto la direzione del dott. Schenone, che poi sarà nominato “Cittadino onorario capriatese”, dando lavoro a moltissimi giovani del paese. Ed oggi questo stabilimento si rivela anche un potente motore per la produzione agricola locale.

gimiranti amministratori pubblici che nel 1985 ne favorirono l’apertura dei cancelli. Gian Battista Cassulo

L'Arca di Noè di Davide Ferreri

“Ti conosco, mascherina”

E presso l’allora Assessore regionale all’Urbanistica, Claudio Simonelli per pianificare l’iter di tale approvazione. Contro tale insediamento si schierò la minoranza consiliare del tempo, appoggiata, a livello comprensoriale, dalla sezione novese del PCI. Ciò nonostante la Saiwa riuscì ad insediarsi a Capriata d’Orba e ad

L’editoriale di Marta Calcagno

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Dalla Saiwa alla Kraft alla Mondelez

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Gian Giacomo BattistaPiombo Cassulo- -pag. pag.30 24

Cittadini e non sudditi

Una storia imprenditoriale in pillole

o stabilimento Saiwa di Capriata d’Orba, in località Pedaggera, fu inaugurato dal sindaco Pier Sandro Cassulo nel 1985, ma il padre di quella operazione fu il suo predecessore, il notaio Franco Maccagno, e, successivamente, il sindaco Giacomo Picollo che ne seguì le pratiche burocratiche. Un aiuto consistente, poiché serviva l’autorizzazione della Regione Piemonte alla variante al Piano Regolatore capriatese per consentire l’insediamento della fabbrica, venne dallo stesso Pier Sandro Cassulo, che a quell’epoca, 1983, era Assessore all’Urbanistica del Comprensorio di Alessandria, il quale, si attivò

Torriglia

Un importante anniversario per i donatori di sangue

Calcio ballilla

Luca e Matteo Luca Serlenga Serlenga- -pag. pag.45

La filiera "Harmony"

Novi Ligure

norme e interessantissimo problema, quello delle reti sociali (social network, se deve essere inglese che sia in seconda posizione) che investe psicologia, sociologia e antropologia culturale, tre discipline per cui bisognerebbe istituire un Nobel alla memoria a Luigi Pirandello che ha aveva già detto e capito tutto. Nel caso delle reti sociali non è il fine che giustifica i mezzi (frase che Machiavelli non ha mai scritto), ma il mezzo che diventa il fine, per cui l’importante è dire e appa-

rire, cosa, come e perché molto meno, intanto è tutto schermato. Eppure, dimmi come usi i social e ti dirò chi sei. I travestimenti, a teatro, servono per dire con più coraggio la verità. Come diceva il titolo di quel film? “Ti conosco, mascherina”. Davide Ferreri

n questi mesi si sta accendendo sempre più il dibattito politico ed anche noi, come giornale, ne siamo coinvolti, mettendo a disposizione le nostre pagine. Non riusciremo senz’altro ad accontentare tutti perché la nostra zona di distribuzione è molto ampia e quasi tutte le amministrazioni comunali ricadenti in essa sono chiamate al voto. Cercheremo comunque di fare il nostro meglio, anche perché, se per noi, la “partecipazione politica” direi è un obbligo. Là dove per “partecipazione politica” intendiamo la cura e l’interesse giornaliero per quello che ci accade attorno, ben sapendo che sopra di noi si agitano disegni ai quali spesso non sappiamo dare forma e che solo, a scelte avvenute, riusciamo a vederne veramente i contorni. Ed è qui che entra in gioco, sia pure nei nostri limiti, il nostro impegno che è quello di far sentire, sempre e comunque, sia pure a livello locale, le opinioni della gente comune e anche le nostre opinioni. Perché l’unico modo che noi conosciamo per contrastare chi dall’alto traccia, o vorrebbe tracciare, il percorso delle nostre vite è proprio quello della “partecipazione politica” dal basso. Costante e giornaliera. È una faticaccia, lo sappiamo, ma siamo cittadini e non sudditi Marta Calcagno

i nani di tassarolo

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l’inchiostro fresco Marzo 2019

TERRITORIO E CULTURA

Un nuovo ambizioso progetto per rilanciare il territorio dell’Alta Valle Scrivia

A Isola del Cantone: territorio e cultura

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na tavola rotonda per porre le basi ad un progetto territoriale di grande importanza turistica economica e sociale. È quanto è avvenuto domenica 17 marzo presso la sede del Museo Archeologico dell’alta Valle Scrivia di Isola del Cantone, alla presenza di numerose personalità del territorio dell’Oltregiogo ligure: Simona Caleca, Direttrice del Museo Archeologico, Antonio Santopietro, di “Libarna Arteventi"; Michele Casano, presidente dell’Associazione Onlus - ODV “Mastodonte dei Giovi” di Ronco Scrivia; Alessio Ferretti, collaboratore del Centro Culturale di Isola e del Festival Jazz; Cinzia Gubbioli, assessore al Tempo Libero di Ronco Scrivia, Sergio Pedemonte, Presidente del Centro Culturale di Isola del Cantone. Sul tavolo degli interlocutori un progetto culturale di valorizzaProsegue dalla pagina precedente: La filiera "Harmony" (Vigone – TO), per conoscere meglio la filiera del frumento. Se la Cooperativa Vigonese è la più importante, per volumi e distribuzione, in regione, Claudio Bongiovanni dei Molini omonimi è tra i fondatori del progetto Harmony, una collaborazione tra gli agricoltori che si impegnano a seguire un disciplinare di produzione, coltivare il grano nel rispetto dell’ambiente, garantire la qualità e tracciabilità del prodotto, trasformato poi dall’industria biscottiera. Il progetto interessa la filiera produttiva dei biscotti che nasce dagli agricoltori, passa dalle cooperative ai mugnai e chiude coi consumatori, passando dalla fabbrica. Una catena “buona” costantemente monitorata e misurata per difendere la biodiversità, produrre le migliori farine e garantire l’alta qualità. Chiaramente, Made in Italy. Genny Notarianni

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zione del territorio della Valle Scrivia, che legherebbe amministratori locali, associazioni culturali ed operatori economici nell’intento principe di lavorare in sinergia, per valorizzare le risorse architettoniche, artistiche ed enogastronomiche, nonché tutte le grandi potenzialità della valle. UN PROGETTO INTEGRATO DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO “Si tratterebbe di realizzare una vera e propria condivisione d’intenti, un progetto integrato di promozione sostenibile del territorio – spiega Sergio Pedemonte -, in cui a partire da poche e semplici regole, frutto delle esperienze finora fatte sul territorio, si creerebbe una logica si sistema finalizzata in primo luogo a favorire l’occupazione, la promozione turistica e più in generale lo sviluppo economico delle nostre zone”. SINERGIA TRA LE VARIE ASSOCIAZIONI Un’idea che secondo Cinzia Gubbioli dovrà seguire obiettivi di integrazione che devono essere perseguiti attraverso forme di condivisione sempre più sistematiche e permanenti tra le organizzazioni operanti sul territorio, pur mantenendo ambiti di lavoro distinti, attività economiche diverse, ma collegate in modo da rendere fruibili a tutti idee, proposte e scambi di informazioni. In questo senso dunque la partecipazione e la comunicazione interna tra i diversi attori del progetto diventerebbero gli strumenti necessari per garantire il mantenimento ed il rafforzamento della rete. COINVOLGIMENTO DEGLI OPERATORI ECONOMICI Nella sua costituzione è “necessario e imprescindibile - secondo Alessio Ferretti – un maggior coinvolgimento degli operatori economici, più che nel passato, poiché sono gli interlocutori privilegiati del progetto, e purtroppo

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non sempre comprendono la valenza di un’iniziativa di così ampia portata, che restituirebbe loro un vantaggio economico rilevante”. RICERCA DI FINANZIAMENTI MIRATI Un progetto così ambizioso e nel contempo tanto importante – secondo Simona Caleca– necessiterebbe di programmi a lungo termine in sinergia tra istituzioni pubbliche e soggetti privati e di finanziamenti che contemplino non soltanto la riqualificazione architettonica dei monumenti, in particolare ristrutturazione, restauro e manutenzione del patrimonio culturale, già erogati in Vallescrivia, nel 2005, ma di azioni finalizzate al miglioramento della fruizione turistica, operando sull’apertura dei beni e sulla loro presentazione al pubblico , per promuoverne una conoscenza più ampia possibile. COLLABORAZIONE TRA I VARI ENTI ISTITUZIONALI Un esempio straordinario di progettualità di successo, emerge dalla testimonianza di Michele Casano, che ha riferito l’attuazione di un grande sforzo condiviso tra Regione Liguria, Enti locali e Associazioni, che va avanti dal 2014, per la messa in funzione del treno storico a vapore sulla linea dei Giovi, che collegava Genova Brignole a Ronco Scrivia. Un percorso suggestivo che si snoda tra le valli Scrivia e Polcevera, su una linea realizzata oltre 160 anni fa, nata per collegare la Pianura Padana con il porto di Genova. BRACCIA TESE TRA PIEMONTE E LIGURIA Altrettanto virtuoso è l’esempio dei Comuni piemontesi di confine, a cui la Valle Scrivia potrebbe riferirsi, quello dei paesi che aderiscono alla promozione del territorio di Libarna, della sua storia, della cultura, dei paesaggi e dell’enogastronomia, un territorio dove il Piemonte abbraccia la Liguria e come dice Antonio

nella foto da sinistra: Michele Casano, Cinzia Gubbioli, Simona Caleca, Alessio Ferretti, Sergio Pedemonte, Antonio Santopietro.

Santopietro: “Un progetto che è stato reso possibile solo grazie alla sinergia tra l’Associazione culturale Libarna Arteventi e la Soprintendenza dei Beni archeologici del Piemonte, insieme ad associazioni del territorio (in primis il Consorzio di Tutela del Gavi) e vari soggetti economici che hanno saputo realizzare una rete turistico cultu-

rale in grado di elevare il territorio a meta turistica”. UNA RETE DA SERRAVALLE SCRIVIA (AL) A CASELLA (GE) Da questi esempi di associazionismo e rete, potrà ispirarsi anche la progettualità dell’alta Valle Scrivia che con i suoi pic-

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n altro progetto che bolle in pentola, ci riferisce Sergio Pedemonte, Presidente del Centro Culturale di Isola del Cantone, è quello di istituire una “Casa della cultura”, un luogo in cui possa essere conservato in sicurezza l’archivio di scrittura popolare,

un luogo cioè dove raccogliere il patrimonio degli archivi privati, il materiale archivistico, topografico e cartografico che si è conservato negli anni, nonostante le incurie del tempo. È fondamentale la riproposizione del materiale archivistico, per promuovere la valorizzazione del

territorio ad esempio attraverso mostre temporanee. “Noi siamo la storia di domani”, recita Sergio Pedemonte, da qui il senso della riproposizione dei documenti, che sono la testimonianza della vita del territorio di grande valore scientifico. (m. cal.)

A pag. 22 approfondimento sul "Mastodonte dei Giovi" nell'articolo "Treni in mostra"

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coli comuni, Serravalle, Arquata, Isola del Cantone, Ronco Scrivia, Busalla, Savignone, Montoggio, Valbrevenna, Vobbia e Casella, auspichiamo possa diventare un altro esempio di territorio virtuoso.

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Marzo 2019

Valle Stura e Val d’Orba Abbiamo chiesto al Sindaco di Rossiglione una riflessione sul suo mandato

Tante difficoltà, ma anni costruttivi I n vista delle prossime elezioni amministrative abbiamo intervistato il Sindaco di Rossiglione, dot.ssa Katia Piccardo, chiedendole innanzitutto cosa ha caratterizzato il suo primo mandato. “Sono stati cinque anni molto intensi” racconta Katia Piccardo, “il nostro impegno è stato ripagato ed il giudizio complessivo è stato di soddisfazione. Abbiamo dovuto affrontare anche situazioni difficili quali la messa in liquidazione del consorzio Vallestura Expo e l’alluvione del 2014 che ha rappresentato un momento terribile per Rossiglione, superato anche questo con sforzi non indifferenti. Anche la crisi del settore lattiero caseario nel 2016 ha drammaticamente coinvolto il territorio rossiglionese, ma superato il difficile momento siamo riusciti tutti insieme a dare vita ad un sistema economico produttivo che può essere considerato a tutti gli effetti una vera eccellenza. Tra le cose totalmente positive va ricordato il nostro impegno per il miglioramento dell’efficienza energetica, con la sostituzione di ben 500 punti luce pubblici con moderni led, e la ristrutturazione della caldaia a biomassa che riscalda ecologicamente diversi edifici pubblici”.

Dopo il periodo critico seguito alla chiusura del Cotonificio Ligure, oggi Rossiglione sta vivendo un momento felice, può rivelarci i progetti previsti per mantenere l’attuale andamento positivo? Riconoscendo e ricordando l’importanza che la manifattura ha avuto per decenni non solo per Rossiglione ma per tutta la Valle, abbiamo cercato, come Amministrazione, di assumere un ruolo di supporto e facilitazione per le aziende e stiamo lavorando ad un progetto di agevolazione dell’IMU per chi metterà a disposizione propri locali per attività commerciali. Abbiamo tante nuove realtà economiche che ci aiutano a essere ottimisti, ma ciò non ci fa dimenticare di mantenere alta l’attenzione sui tanti aspetti fondamentali per la nostra comunità, quali il livello dei servizi compreso il mantenimento del distributore di carburanti per cui ci siamo recentemente adoperati. In merito al prossimo rinnovo del Consiglio Comunale, è valida la formula “squadra che vince non si cambia” o i suoi

concittadini troveranno tra i candidati delle novità? Sperando che la squadra possa riconfermarsi vincente, il motto è più che valido e con soddisfazione comunico di aver ricevuto la disponibilità di tanti collaboratori che sono stati al mio fianco in questo quinquennio, ovviamente ci sarà qualche nome nuovo che porterà idee fresche e innovative.

Sulle pagine dei social i suoi concittadini esprimono soddisfazione sul suo operato. Che cosa vuole dire ai suoi con-

cittadini per congedarsi da questo primo lustro amministrativo? Innanzitutto li ringrazio per la fiducia che mi hanno sempre dimostrato anche nei momenti più difficili e, sperando che siano propensi ad accordarmela nuovamente, voglio rassicurarli che continuerò ad occuparmi del mio paese con lo stesso impegno di sempre insieme agli altri componenti della lista Insieme per crescere Rossiglione. Giacomo Piombo

Andrea Pastorino tra ottimismo e preoccupazioni per il futuro

“Campo Ligure punterà sul turismo”

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l sindaco Andrea Pastorino, 64 anni, dottore in Filosofia, ha guidato Campo Ligure negli ultimi dieci anni e ne ha vista di acqua passare sotto i ponti. Letteralmente.

Sindaco, se dovesse fare un resoconto del suo mandato, cosa direbbe? Quest’anno finisco il mio secondo e ultimo mandato. I primi cinque anni sono stati difficili, era appena iniziata la crisi economica che colpì pesantemente le amministazioni locali. Nel secondo mandato, invece, la stabilità governativa ha consentito di ottenere dei finanziamenti per sistemare il centro storico, abbiamo finito i lavori di demolizione della mega copertura sul torrente Ponzema e di costruzione di un nuovo ponte che dovrebbe dimi-

nuire le possibilità di inondazioni del centro storico. In questi due mandati, infatti, ci siamo trovati di fronte a forti eventi alluvionali, come quelli di ottobre e novembre 2014, che hanno messo in ginocchio il paese. In questi mandati abbiamo rilanciato Campo Ligure come borgo turistico d’eccellenza attraverso la creazione di eventi e la presentazione del paese come uno dei Borghi più Belli d’Italia. Siamo inoltre riusciti ad ottenere un finanziamento sul bando delle periferie per sistemare il Palazzetto dello Sport, inaugurato negli anni Novanta e che da subito aveva evidenziato problemi di infiltrazioni dal tetto. Stiamo aspettando che i finanziamenti siano sbloccati per poter iniziare i lavori. Infine abbiamo fatto demolire la tettotia degli impianti di calcio che era perico-

lante e speriamo al più presto di poterne costruire una nuova, di rinnovare gli spogliatoi e di costruire dei nuovi spalti. Cosa lascia alla prossima amministrazione? Lascio quasi tre milioni di euro di lavori da appaltare perciò nei prossimi cinque anni l’amministrazione che verrà dovrà puntare su questi progetti. Ma lascio in eredità anche un preoccupante problema: il calo demografico costante e irreversibile. Nel 2017 sono nati solo dieci bambini e dieci bambini non fanno una sezione. Non è utopistico pensare che nel giro di un decennio bisognerà ripensare gli asili e le scuole e, per quanto riguarda molti servizi, bisognerà cominiciare a pensare ai tre paesi della Valle Stura come a un’unica comunità.

“Non siamo soddisfatti”

Dal Comitato Utenti ATP Linea C - Valle Stura, che dal settembre 2018 combattono contro i tagli al servizio, riceviamo una nota di protesta della quale qui di seguito pubblichiamo una sintesi

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'emergenza che si è verificata in conseguenza del crollo del Ponte Morandi è finita e riteniamo che oggi non sussistano motivi di preclusione al ripristino del servizio di trasporto pubblico ATP dalla Valle Stura direttamente verso il Centro Città sino al capolinea di Viale Caviglia e viceversa. Ma ad oggi esistono ancora numerose difficoltà. Eccole: 1) per raggiungere il luogo di studio/lavoro a Genova Centro (40 km circa per corsa): ieri si utilizzava un solo mezzo con un solo abbonamento con tempi di percorrenza intorno ad un'ora – oggi servono due abbonamenti e si sale e si scende su bus ATP, su treno FS e poi su autobus AMT con tempi di percorrenza prolungati a un'ora e mezza

Chi prenderà il mio posto dovrà pensare a questo e agli anziani: il paese invecchia rapidamente e ci sarà sempre più bisogno di offrire servizi adeguati, un percorso già intrapreso con successo da tutti e tre i comuni ma che ha bisogno di essere ulteriormente potenziato. Ilenia Procopio

2) Sei corse in più tra Voltri e la Valle Stura (20 km circa per corsa): non tutte le corse sono utilizzabili dagli utenti perché le coincidenze con l'arrivo dei treni da Genova a Voltri non sono ottimali. ATP dice di aver messo sei nuove corse verso Voltri ma non dice che ne ha tolte sette su Genova Centro. 3) Il nuovo servizio che ci è stato imposto non ha aggravio di costi perché l'abbonamento mensile integrato AMT/FS attualmente è integralmente rimborsato all'azienda di trasporto dai fondi statali messi a disposizione per l'emergenza del crollo del Ponte Morandi. 4) Perché solo gli utenti della Valle Stura devono testare quanto previsto dal PUMS? Continua alla pagina seguente


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l’inchiostro fresco Marzo 2019

Inizio di primavera Al primo mattino quei monti brulli sembrano metti dei pini quasi pepati dai rametti rinsecchiti. E la luce del sole che li inonda, li fa apparire come le morbide curve adagiate, di una donna matura, rivolte al cielo terso. E in quell’azzurro solo la bianca linea retta di un aereo taglia netta quel piano intenso. Dai rami di un pesco ancor non fiorito, il cinguettio dei passeri saltella in piccoli voli dai rami, quasi come brevi note sul pentagramma, un motivetto lieve fatto di natura e di tichettii cadenzati. Marialuisa Nieddu

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l Masone’s got Talent da quest’anno sarà Valley’s got Talent! Non una semplice modifica grafica ma una metamorfosi rivoluzionaria e fortemente voluta dai componenti della giovane organizzazione artistica valligiana e dalle amministrazioni comunali locali. Siamo andati a parlare di questo importante cambiamento con Michele Ottonello, responsabile del VGT: “La M di Masone, paese dove tutto cominciò, cede il passo alla V di Valle che rappresenta il presente ed il futuro del nostro progetto, ma la sostanza rimane sostanzialmente invariata - assicura Michele - La nostra è una libera associazione: nessun organigramma, nessuno statuto o tessera; quello che ci unisce sono semplicemente le passioni e gli ideali condivisi, uniti ad una buona dose di amicizia, creatività ed arte, il tutto rivolto ai giovani per favorire la crescita dei loro talenti. Questi rimangono i nostri obiettivi primari.” Ma il nostro interlocutore ci tiene a precisare che: “Il rinnovamento

Per gli Utenti ATP Linea C - Valle Stura: Rossella Bruzzone e Adriana Bottero

Nuovi orizzonti per il Talent più famoso dell’Oltregiogo

Valley’s Got Talent

è sinonimo di collaborazione e non di omologazione, dove le singole identità territoriali continueranno ad essere promosse e salvaguardate, abbandonando però l’ostacolo del gretto campanilismo di paese che, nel 2019, reputiamo fortemente out e controproducente. L’obiettivo resta quello di investire sul futu-

ro dell’entroterra, lasciando però le porte aperte al mondo.” Forti di un recente passato ricco di soddisfazioni che conta cinque progetti solidali, dei quali, tre finanziati (Amatrice, Terra dei Fuochi e Centrafrica), due condotti e realizzati attivamente presso Ospedale Gaslini e l’Isti-

tuto Paverano di Genova, il VGT promette di regalare altrettante sorprese per il futuro. Con un organico giovane tra i 14 e i 30 anni e numerosi riconoscimenti ufficiali come quello dall’Ente Europeo Governance and Youth in the Alps per l’impegno di sviluppo sociale sul territorio, da oggi queste e molte altre soddisfazioni avvenire saranno patrimonio non solo di paese ma di valle e di tutto l’entroterra. “Il nostro desiderio – ci anticipa Ottonello - è quello di coinvolgere sia i comuni della Valle Stura (Ndr.: Masone, Campoligure e Rossiglione) come già stiamo facendo, che quelli delle valli adiacenti come Olba e Leira, fino ad abbracciare quante più realtà possibili mantenendo nel cuore le nostre origini”. Il primo progetto a vestire i nuo-

Il paradiso delle MTB

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aesaggi mozzafiato, sport e tempo libero: il nostro territorio si offre come un vero e proprio paradiso per gli appassionati delle mountain bike, lo sanno bene i fondatori di Turchino Outdoor Resort che da diversi anni organizzano uscite turistiche e gare per chiunque fosse interessato a fare attività sportiva a contatto con la natura. “Turchino Outdoor Resort è una realtà che affonda le sue radici già nella fine degli anni ottanta con le prime gare di MTB organizzate nel territorio melese” afferma Giacomo Parodi, biker esperto e instancabile, presidente dell’associazione “nell’ottobre del 2018 abbiamo creato ufficialmente una associazione sportiva dilettantistica, affiliata a UISP, con lo scopo di promuovere il turismo sportivo nel comune di Mele e nelle zone limitrofe”. Un’attività che permette di gode-

re dei straordinari panorami che l’Appennino ligure riesce ad offrirci, il tutto a pochi chilometri dal mare. “Infatti, il territorio sul quale operiamo, a diretto contatto con il Parco del Beigua, è un’area dal grande potenziale sia turistico che sportivo, con numerosi sentieri panoramici ed emozionanti da percorrere. Una delle principali sfide è stata senza dubbio la ri-

qualificazione dei tracciati storici che da tempo risiedevano in condizioni di abbandono.” Turchino Outdoor Resort collabora assieme a guide certificate dell’Associazione Italiana di Mountain Bike: professionisti esperti del territorio pronti a garantire la totale sicurezza in tutte le uscite. Tra gli altri servizi offerti vi è anche il servizio di navetta per la risalita, in modo

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vi panni di VGT sarà l’iniziativa #SAVETHECINEMA: presso numerosi esercizi commerciali (come l’edicola “Marghe” a Masone, la tabaccheria “Rosi" di Campo Ligure e l’alimentari “Dal Brignin” di Rossiglione) saranno a breve in vendita, a partire dal prezzo di euro 13, i DVD del Masone’s Got Talent 4x4. Al netto delle spese di realizzazione, l’intero incasso verrà devoluto agli Amici del Teatro CineMasone per contribuire al finanziamento dei lavori di messa in sicurezza della struttura. Il prossimo 28 giugno si terrà invece il primo Valley’s Got Talent, “il dove lo scoprirete più avanti sui nostri social” afferma Michele “... ma sicuramente in Valle!”. Luca Serlenga

Droga sulle vie del sale

"Turchino Outodoor Resort" alla scoperta del territorio

Prosegue dalla pagina precedente: "Non siamo soddisfatti" 5) In merito al monitoraggio dell'unica corsa inserita in prima mattinata verso il centro: la notizia è fortemente fuorviante perché si tratta della navetta gratuita per studenti (non utilizzabile dai lavoratori) istituita e pagata dal Ministero dell'Istruzione (MIUR) per agevolare gli studenti che devono raggiungere gli istituti scolastici frequentati. Il numero delle persone prese in considerazione dal monitoraggio riportatonon tiene conto dei lavoratori che continuano a utilizzare le corse attestate su Volti.

VALLE STURA E ALTA VALLE DELL'ORBA

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da poter tornare agevolmente al punto di partenza. “Crediamo che la nostra attività possa fungere da volano per il turismo locale e sostenibile. Oltre alla collaborazione con alcuni Bed and Breakfast della zona, il nostro scopo è quello di creare un polo di riferimento per tutti gli sport Outdoor quali: trekking, ciclismo su strada e softair. Stiamo anche pensando alla creazione di un percorso culturale che valorizzi i numerosi esempi di archeologia industriale presenti sul nostro territorio”. Infine è doveroso ricordare che l’associazione si mantiene principalmente grazie alle donazioni dei tesserati e delle aziende del territorio che credono nella bontà del progetto, vedendone una base fondamentale alla rinascita turistica del paese. Luca Serlenga

’Oltregiogo si conferma una via di transito purtroppo anche dei traffici illeciti, come ci dimostra il lavoro di intelligence attivato dai comandi delle Compagnie dei Carabinieri di Savona e di Novi Ligure che, lavorando in sinergia tra loro e seguendo una pista basata su intercettazioni e appostamenti, tra la febbraio e l’inizio di marzo hanno fatto scattare una trappola nella quale sono caduti due grossi spacciatori di droga I Carabinieri di Novi Ligure unitamente a quelli di Savona, hanno infatti tratto in arresto due cittadini marocchini, per traffico illecito di sostanze stupefacenti. La droga verosimilmente giunta a Savona dalla Spagna, doveva essere poi smistata su Savona e Genova. (g.b.c.)


l’inchiostro fresco Marzo 2019

VALLE STURA E ALTA VALLE DELL'ORBA Giorgio Leoncini, sindaco e medico, ci racconta i suoi cinque anni a Tiglieto

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“Grazie ai cittadini e alla mia squadra”

“Lascio un paese in ordine” Fabrizio Antoci T I iglieto, con poco più di cinquecento abitanti, è uno dei più piccoli paesi del nostro territorio che si prepara a rinnovare l’Amministrazione comunale per i prossimi cinque anni. Un comune che, per via della sua posizione geografica, svolge l'importante funzione di “cerniera” tra il genovesato e l’area savonese, gode di un territorio incantevole ma allo stesso tempo patisce più di altri lo spopolamento e la lontananza dai due centri metropolitani. Abbiamo intervistato il sindaco uscente, Giorgio Leoncini, per fare il punto del suo mandato. Sindaco, come sono stati questi cinque anni? Sono stati cinque anni belli, trascorsi insieme ad un gruppo di persone che si sono dimostrati competenti e attivi e, soprattutto, amici. Belli perché siamo riusciti a realizzare quello che ci siamo imposti, a mantenere il paese in ordine, e contenere il fenomeno dello spopolamento che colpisce i paesi interni, con tanta soddisfazione, impegno e fatica. Il ricordo più bello di questi cinque anni è stato il contatto con la popolazione: da tanti anni faccio un ambulatorio cardiologico volontario, e in questi anni ho stretto un legame con i cittadini che va oltre la politica. Il posto è incantevole tutto l'anno, certamente ci sono giornate invernali impegnative, ma qui si vive una vita diversa da quella caotica di città. Quali sono stati gli investimenti? Abbiamo investito molto sulla messa in sicurezza dell’edificio scolastico e contro il dissesto idro-geologico con barriere e opere di stabilizzazione, in particolare sulla frana di località Vernette, in quanto Tiglieto è un paese con molte zone instabili. Abbiamo mantenuto le strade in ordine per salvaguardare la viabilità, importantissima per

Il sindaco Giorgio Leoncini con Roberto Pesce e Cinzia Viotti

un paese come Tiglieto distante dai centri urbani. Abbiamo molti investimenti futuri tra cui la riqualificazione energetica di tutto l'edificio comunale (circa 150 mila euro) e della casa di riposo. È giunto il momento dei ringraziamenti. Ringrazio i Tiglietesi che mi hanno supportato e “sopporta-

to” durante questi cinque anni; ringrazio la mia maggioranza, che mi ha sostenuto e che è stata veramente positiva nelle sue azioni, in modo particolare vorrei ringraziare gli assessori Cinzia Viotti e Roberto Pesce per il loro lavoro. Un ringraziamento importante va anche alla minoranza, con la quale ci sono state frizioni ma, grazie al loro costan-

te stimolo, hanno fatto sì che noi potessimo fare di più. Per me il ruolo della minoranza è quello di stimolare e loro lo hanno fatto veramente molto bene. Devo ringraziare due studiose di Tiglieto, Erika e Paola, che si sono dedicate alla riorganizzazione della biblioteca che adesso è fruibile per la cultura del paese e per le presentazione dei libri. Non ultimi, i sindaci dei comuni vicini, con i quali si è instaurato un rapporto di amicizia che durerà per sempre. Un “grazie” speciale a Fabrizio Antoci, sindaco di Urbe, referente per le Aree Interne, con il quale abbiamo lavorato affinché il distributore tra Urbe e Tiglieto diventi realtà, e all'assessore regionale Edoardo Rixi per il suo interesse e impegno a riguardo. Matteo Serlenga

Urbe “fuori” dal Beigua

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rbe e Beigua sempre più lontani: nonostante il paese dell'entroterra savonese sia (almeno geograficamente) il “cuore” del territorio del Beigua, si allontana la possibilità che il comune possa entrare a far parte del Geoparco, nonostante la volontà dell'attuale amministrazione comunale. Infatti, è stato bocciato dalla Giunta regionale di centrodestra l'emendamento presentato l'11 febbraio in Regione da parte del consigliere regionale pentastellato Andrea Melis, che, insieme ad altre proposte a carattere ambientale, proponeva l'ingresso di Urbe all'interno del Geoparco del Beigua. “A chi giova tutto ciò?” si domanda il consigliere, “certamente non al piccolo Comune

savonese, che con l'ingresso nel Parco ne trarrebbe significativi vantaggi in ottica di promozione, turismo, crescita, benessere e salvaguardia del territorio". “La battaglia di Urbe contro l'ottusità continuerà a tutti i livelli”, promette il sindaco di Urbe, Fabrizio Antoci, sulla pagina ufficiale del Comune, “non escludendo il ricor-

so alla Corte Costituzionale. Dipenderà dalla disponibilità dei legali a patrocinarci gratuitamente, sempre e soltanto nell'interesse del nostro territorio e della nostra comunità, oltre gli egoismi di pochi e senza colori politici”. La porzione di territorio che avrebbe dovuto entrare sotto la tutela del Parco Regionale ricopre il 3% dell'intero comune e si trova in una zona limitrofa al Passo del Faiallo: una piccola zona che però garantirebbe all'intero comune di entrare a fare parte del Geoparco, tutelando quindi l'intero territorio che, come ricordiamo, cela nel sottosuolo una grande quantità di titanio nei pressi del monte Tarinè. Matteo Serlenga

n vista delle imminenti elezioni amministrative per gli amministratori locali è giunto, ed è giusto che sia così, il momento di trarre un bilancio su quello che è stato fatto e sul come è stato fatto. In questa prospettiva abbiamo chiesto a Fabrizio Antoci, sindaco di Urbe di trarre le conclusioni su questi suoi cinque anni di mandato elettorale.

Sindaco, come sono stati questi cinque anni? Questi cinque anni sono volati ma sono stati molto densi: come prima cosa abbiamo fatto un gran lavoro di riorganizzazione, creando l’ufficio tributo e degli assistenti sociali e ristrutturando l’ufficio tecnico e l’anagrafe, con grande impegno degli operai e degli impiegati e fondamentale è stata la collaborazione con il Comune di Sassello. Abbiamo lavorato con entusiasmo, come una vera squadra, e ci siamo sempre stati: in cinque anni non è mai mancato lo scuolabus o il sale sulle strade. Quali risultati avete ottenuto? La TARI è diminuita del 22% in due anni, con la differenziata passata al 19% del 2014 al 65% dello scorso anno e per questo ringraziamo lo sforzo dei cittadini. Un altro risultato è quello di aver mantenuto la scuola aperta, con grande lavoro di diplomazia con le istituzione scolastiche ma soprattutto con l’appoggio dei docenti e delle famiglie. Quando Urbe fa squadra vince, e questo vale anche per le associazioni con le quali abbiamo un ottimo rapporto. Abbiamo poi salvato il Centro prelievi, che la USL voleva chiudere, e la banca, che era già chiusa, e diminuito le spese. Come avete fatto? Abbiamo dato in gestione l’acqua (depuratori e acquedotti) ad una società pubblica, la CIRA, che ci ha fatto risparmiare 70mila euro a bilancio. I servizi cimiteriali sono stati dati all’esterno ad una cooperativa con un risparmio a bilancio.

Dal primo di maggio riprenderemo la manutenzione ordinaria dei cimiteri per i servizi funebri. Parliamo di investimenti. Abbiamo lavorato molto sulla ricerca di finanziamenti e contributi, e perciò abbiamo costituito l’Unione dei Comuni con Sassello, che ci ha garantito 200 mila euro, che abbiamo utilizzato per gli asfalti: ogni anno facciamo delle stesate e ci colleghiamo a quelle precedenti, per migliorare il manto stradale. Abbiamo poi ottenuto 24 mila euro per il sentiero “San Pietro – Faiallo” e altri fondi per il restauro della cappella della Gattazè e per il ponte sul Rosto, perché noi crediamo che il futuro per Urbe sia il turismo. Abbiamo poi puntato sulla Strategie Aree Interne con progetti che dal 2020 saranno finanziati per la scuola, sanità e trasporti. Distributore: bufala o verità? Io non sono capace a raccontare bufale. Il distributore di benzina fa parte del progetto Aree Interne e sono 250 mila euro sicuri perché già messi a bilancio nel 2016, si farà a Martina ed esiste già il progetto. Ringraziamenti A tutti i cittadini che ci hanno seguito, alla mia squadra e a chi dedica il proprio tempo al Comune. Non siamo stati molto mondani: sono stati cinque anni molto densi, non abbiamo avuto tempo per andare in giro! Matteo Serlenga


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l’inchiostro fresco Marzo 2019

I "MARCHI DOC" DELLE ECCELLENZE DEL TERRITORIO ORARIO Invernale dal 31 ottobre al 31 marzo: 8/12 – 14/18 Estivo dal 1° aprile al 30 ottobre: 8/12 – 15/19

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Marzo 2019

Ovada, ovadese e Rondinaria Straordinario evento per gli alunni del Barletti e studenti ungheresi

Scambio culturale per l’ITIS Barletti D al 9 al 15 febbraio l’ITS Barletti di Ovada ha promosso uno scambio interculturale con un gruppo di ventotto studenti ungheresi del Liceo Kossuth Lajos, zona situata nella città di Cegléd a 70 Km da Budapest. Si è trattato di un evento importante per Ovada e la zona che ha coinvolto non solo gli studenti delle classi 3A, 4A, 4B del Liceo Scientifico e 4 A di Scienze Applicate dell’Istituto Barletti, ma alcune famiglie, il personale docente e indirettamente anche la città, con lo scopo di promuovere la dimensione interculturale delle lingue straniere, intese come strumento di comunicazione e di interazione sociale. In questa prima fase le famiglie ovadesi, che hanno espresso la loro disponibilità, hanno ospitato gli alunni ungheresi: al mattino hanno frequentato regolarmente le lezioni presso l’IIS Barletti insieme agli studenti ospitanti, mentre per i pomeriggi sono state organizzate attività ricreative e una visita d’istruzione come la visita guidata in lingua inglese della città di Ovada. al Castello di Tagliolo, alla Loggia di San Sebastiano e all’Oratorio di San Giovanni, all’Acquario di Genova e ai Magazzini del Cotone e a Palazzo Ducale, alla scoperta di Acqui Terme, all’Outlet di Serravalle Scrivia e a Milano con la visita del centro, la Scala e il castello Sforzesco. La seconda fase si concretizzerà con la visita contraccambiata nel mese di settembre quando gli studenti di Ovada, accompagnati da due docenti dell’Istituto, saranno ospitati dalle famiglie ungheresi. “Un progetto che ha racchiuso numerosi obiettivi – spiegano le referenti Enrica Secondino e Rossella Parodi – tra questi quello linguistico per potenziare l’esercizio delle abilità audio-orali attraverso la creazione di occasioni di uso reale della lingua

che promuovono l’interazione tra pari, didattici per promuovere la competenza comunicativa e guidare gli studenti verso l’autonomia di apprendimento, comportamentali per comprendere il valore dell’accoglienza e del rispetto di specificità culturali e linguistiche diverse dalle proprie oltre a saper lavorare a coppie e in gruppi per la realizzazione di un’attività di tipo laboratoriale unito alla crescita personale dell’individuo che si proietta in una dimensione europea oltre ai valori legati al senso di appartenenza nonché comprendere il valore dell’accoglienza e del rispetto di specificità culturali e linguistiche diverse dalle proprie” Per l’ITIS Bar-

letti si è trattato del primo scambio interculturale, mentre per la Docente Enrica Secondino si tratta della terza esperienza, dopo le prime due con il Liceo Amaldi di Novi Ligure. “Devo ringraziare – afferma Enrica Secondino – la disponibilità dei colleghi che si sono messi in gioco e ognuno nei propri ruoli hanno proposto nelle ore in classe e nelle uscite momenti particolari poi le famiglie che hanno accolto i giovani ungheresi veramente esemplari e naturalmente tutte le realtà che ci hanno accolto condividendo con noi questa esperienza”.

Biblioteca a Montaldeo

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Montaldeo verrà aperto il cantiere per la costruzione di una biblioteca nei locali occupati, fino agli anni '80, dal Municipio. Verrà realizzato un open space che da un lato servirà per custodire i volumi, dall’altro potrà essere utilizzato dalle associazioni per i loro incontri. L’ex municipio è già sede del locale ufficio postale, dell’ambulatorio medico e del dispensario dei farmaci. Per reperire i volumi da custodire tra gli scaffali ci si rivolgerà al territorio partendo dagli enti culturali presenti.

Enzo Prato

(e.p.)

Con 13.507 volti il polmone verde di Ovada diventa “Luogo del Cuore Fai”

Parco di Villa Gabrieli classificato al 31° posto

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l Parco di Villa Gabrieli con tredicimilacinquecentosette voti si classifica al 31º posto della classifica finale de "I Luoghi del Cuore FAI 2018". Il polmone verde di Ovada era in corsa insieme a oltre trentacinquemila locations italiane e questo piazzamento è stato ottenuto grazie alla straordinaria opera di sensibilizzazione e di promozione effettuata da tantissimi volontari delle varie Associazioni che dal 2015 sostengono il progetto "Coltiviamo il Benessere in Villa Gabrieli" per la creazione di un Healing Garden in favore dei malati oncologici del vicino Ospedale Civile. Il parco avendo superato la soglia minima richiesta di duemila voti potrà fregiarsi della denominazione di “Luogo del Cuore FAI” e poter presentare, secondo le "linee guida per la selezione degli interventi"

che verranno emanate da parte del FAI, una richiesta di intervento in base ad uno specifico progetto di azione, Rimane comunque da ricordare la grande partecipazione di ovadesi e non, che hanno voluto sostenere il progetto e contribuire alla valorizzazione di un prezioso e storico bene architettonico e naturalistico della città. Un ringraziamento i promotori di Fondazione Cigno Associazione Vela e Volontari del Parco lo rivolgono a coloro che hanno votato via Internet, sui modelli cartacei, i volontari che si sono spesi per la riuscita dell'iniziativa, l'Ufficio Turistico IAT di Ovada, i titolari degli esercizi commerciali, le tante realtà che hanno contribuito alla raccolta delle firme e tutte le persone che, a vario titolo, hanno dato il loro piccolo o grande contributo. Un ringraziamento infine, ai "Testimo-

nial", cioè a quelle persone che si sono prestate con entusiasmo a girare dei brevi video a sostegno del progetto: Paolo Lantero, Sindaco di Ovada, Mauro Cappelletti, Presidente Ordine dei Medici di Alessandria, Andrea Oddone, direttore d' orchestra, Oscar Bertetto, direttore rete oncologica Piemonte

e Valle d'Aosta, Giulio Senes, docente e ricercatore universitario, Marcello Crocco, musicista, Mario e Umberto Toselli, campioni italiani trial 4x4, Angelo Loris Priolo, amministratore gruppo facebook "L'Ovada che vorrei...", Claudio Risso, direttore Federsanità Anci Piemonte, Carlo Matteucci, mu-

sicista, Maurizio Silvestri, attore e regista, Mr. Seonghyen Yu, International Manager, South Corea, Andrea Cancelli, osteopata, Eleonora Rubini, Nicholas Theux Lowen e Francesco Moscati, studenti nel mondo, Alessio Borsari, musicista, Wien, Austria, Roberto Bruzzone, camminatore con la gamba in spalla, Pier Carlo Rassu, medico chirurgo e senologo, Pino Magliani, musicista, Raffaella Romagnolo, scrittrice, Anna Jones e Ross Ioppolo, titolari "Ormina Tours" Sidney, Australia, Alessandro Montobbio, medico chirurgo, Juan Paradell Solé, organista titolare Cappella Musicale Pontificia "Sistina", Vaticano, Setsuko, artista, Giappone. Un’avventura e un successo che non sono destinati a finire con questo risultato. Enzo Prato


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l’inchiostro fresco Marzo 2019

OVADA E OVADESE

Stefano Ferrando racconta la sua esperienza alla guida dell’AIS Acqui e Alessandria

Grandi richieste per il corso di Sommeliers È di Ovada il delegato dell’Associazione Italiana Sommelier per Acqui e Alessandria. Si tratta di Stefano Ferrando, già nel direttivo dell’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato e lo scorso anno confermato alla guida della delegazione alessandrina. Una passione per il vino, nata già da giovane, la frequenza ai corsi e ora questo incarico di delegato per Acqui e Alessandria. Con Ferrando abbiamo tracciato un bilancio dell’attività. “Ha preso il via il corso di formazione di primo livello – dice - rivolto ad aspiranti sommelier organizzato dalla delegazione alessandrina dell’AIS con 50 iscritti. Per questo ciclo di lezioni abbiamo dovuto addirittura porre un tetto alle adesioni e ciò che sicuramente attira i potenziali studenti è la qualità dei relatori

e dell’offerta formativa La cura della parte didattica è una grande sfida per la nostra associazione, ma è importante anche la voglia di stare insieme e l’affiatamento tra tutti noi sommelier. Per questo voglio ringraziare i ragazzi della Brigata di servizio che non fanno mancare mai il loro con-

tributo per la riuscita dei corsi, i docenti per la professionalità e il Centro Culturale G. Amisano per il supporto e la disponibilità della sede”. Tra gli iscritti tanti giovani e anche professionisti del settore (titolari o addetti di aziende del comparto enologico) ristoratori,

ma anche liberi professionisti, impiegati, studenti. Un mondo di appassionati che vogliono migliorare le proprie conoscenze e la loro professionalità. “Sono ormai alcuni anni che il trend di iscrizioni è in crescita costante - continua Stefano Ferran-

do - fin dall’anno scorso abbiamo avuto un boom di richieste che secondo noi certificano la validità e il livello di questo tipo di corso”. L’AIS in Provincia conta circa 250 soci e ha appena concluso un corso che ha laureato 21 neo sommelier il 50% di quelli che si erano iscritti al corso triennale, una percentuale ragguardevole, ma che fa anche capire che il corso è pensato per essere fortemente selettivo. La promozione del vino è diventata un aspetto importante dell’accoglienza, nell’ottica di un’offerta turistica sempre più esperienziale, anche su questo aspetto l’Ais contribuisce dando valore aggiunto a queste iniziative. Il pubblico chiede di potersi affidare a professionisti preparati in grado di spiegare, anche ai novizi, notizie e informazioni sul vino.

A tal proposito a Febbraio, ci sarà la seconda parte di un corso per la formazione dei sommelier addetti ai servizi, quelli tra i nostri associati che fanno parte della “Brigata di servizio” che sovraintende a cene, manifestazioni, degustazioni e diffondono la cultura del vino. Ad aprile sempre in un’ottica di formazione, in collaborazione con il Consorzio Tutela del Gavi, si terrà un seminario sul grande bianco Piemontese, con lezioni teoriche e sul campo. Ci sarà poi un ricco calendario di serate e degustazioni a cadenza mensile aperto a tutti gli appassionati sia nella nostra delegazione sia nelle altre delegazioni piemontesi. Un’offerta a trecentosessanta gradi che è possibile trovare sul sito AIS Piemonte Luisa Russo

Francesca Vigna, 33 anni, 450 ore in stage per scoprire Ovada e il territorio

Quasi alla conclusione il film

Uno stage all’Enoteca regionale

“I tartassati…”

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’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato apre all’Università di Genova ospitando per un periodo di stage un’allieva del Master Universitario di 1° livello “Imprenditorialità nel settore creativo per i Beni Culturali e in particolare i siti Unesco”, organizzato dall’Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Economia. Al Master che ha preso avvio nel giugno 2018 partecipano venti studenti provenienti da diverse Regioni, dopo una selezione di oltre 100 persone. Dopo le prime lezioni in aula organizzati presso la sede dell’Università di Genova, con il mese di febbraio 2019 prende avvio la seconda fase di 450 ore per lo stage. Così l’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, in col-

laborazione con l’Associazione LAND.IS, partner del Master, dimostrando interesse per un coinvolgimento attivo nel progetto, ospita la studentessa Francesca Vigna di Alba, per impostare una serie di studi e d’analisi del contesto ovadese in termini di pianificazione territoriale e turi-

stica. La stagista è stata presentata alla presenza della Direttrice del Master, Paola Dameri, la docente Monica Bruzzone, Mario Ferrero per l’Associazione LAND.IS e per l’Enoteca il Presidente Mario Arosio e il Direttore Marco Lanza.

Si tratta di un’esperienza unica in Italia in quanto vi sono numerosi Master e corsi di laurea in gestione dei Beni Culturali, ma nessun percorso formativo è rivolto ad aspiranti imprenditori nel settore culturale e creativo. Positivo il primo approccio di Francesca Vigna 33 anni, conoscenza di cinque lingue, esperienze in Svizzera e nel settore metalmeccanico. “Viaggerò da Genova ad Ovada – ha detto – considererò Ovada e il territorio un zona importante da scoprire”. Soddisfatto il presidente dell’EnotecaMario Arosio: “La collaborazione con l’Università è una grandissima opportunità considerandoci interlocutore essenziale per le tematiche del martketing territoriale e dello sviluppo locale nell’Ovadese”. (L.R.)

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ono quasi alla conclusione le riprese del film “I Tartassati… nulla è cambiato”, remake della pellicola del ‘59 ambientato a Roma con Totò e Aldo Fabrizi girato in Ovada e nella zona, oltre che in Alessandria. Nelle scorse settimane è stata girata in Piazza Assunta ad Ovada l’ultima scena del film, mentre rimangono ancora da sistemare altre riprese per arrivare alla durata complessiva di un’ora e 45 minuti. Come spiega Maurizio Silvestri, responsabile di produzione, l’uscita nelle sale è prevista per il mese di settembre, ma entro fine aprile dovremmo consegnare il materiale completo. “Ad Ovada – spiega il regista Carlo Martinotti – abbiamo trovato una città con una predisposizione naturale, oltre che una calorosa accoglienza già avvertita nei primi sopralluoghi, unita ad

Direttori onorari: Rino Vaccaro e Luisa Russo • Direttore responsabile: Marta Calcagno • Trattamento dati: Gian Battista Cassulo Presidente: Ass. Club F.lli Rosselli • Comitato di redazione: Luisa Russo (Ovada, Ovadese) Matteo e Luca Serlenga (Valli Stura e Orba) Marta Calcagno (Rondinaria, Novi) Matteo Clerici (Valle Scrivia) Samantha Brussolo (Val Borbera, Valle Spinti)

una bellezza intrinseca in ogni scorcio cittadino. Lavorare con gli attori locali ha donato quell’ultimo tocco di verità ed emozione”. I “Tartassati” è un progetto cinematografico realizzato dalla Città di Ovada e finanziato tramite crowfunding, ossia una raccolta di fondi, per lo più tramite Internet, attraverso piccoli contributi di gruppi molto numerosi che condividono un medesimo interesse o un progetto comune oppure intendono sostenere un progetto innovativo. “Un coinvolgimento generale - spiega l'autore Ermanno Africano - come per i nostri progetti passati. Uno sforzo comune per promuovere tramite il cinema questo splendido territorio”. Le comparse coinvolte sono 343 di cui la maggior parte dell’Alessandrino e dell’Ovadese. Enzo Prato

• Rubriche: Chiara Frisone (Passeggiando con Chiara) Ester Matis (Esternando) Fabiana Rovegno (Dalla vostra parte) • Sport: Enzo Prato • Grafica e impaginazione in proprio: Anna Barisone grafica2@inchiostrofresco.it “l’inchiostro fresco” è registrato presso: Reg. Stampa AL n. 322 del 31/01/1985 R.O.C. n. 11700 del 12/02/1998 Iscr. online: n. 36 del 11/01/2016

Pubblicità raccolta in proprio: geom. Umberto Cecchetto (328-60.87.969) Associazione “Club Fratelli Rosselli” editrice de “l’inchiostro fresco” • Presidente e Legale rappresentante • Collegio dei Probi Viri: Gian Battista Cassulo Domenico Bisio, Federico Cabella, Davide Ferreri (soci fondatori de “l’inchiostro • Consiglio Direttivo: fresco”, voce di Rondinaria - 2005) Marta Calcagno, Massimo Calissano, Arnaldo Liguori, Giacomo Piombo Club Fratelli Rosselli Iscritto alla C.C.I.A.A. di Alessandria • Collegio dei revisori dei Conti: Umberto Cecchetto, Alfonso Gatti, Renato Milano al n° 226160 il 4/10/2005 (soci storici e fondatori dell’Associazione nel 1985) P. IVA e C.F. 02096520065

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l’inchiostro fresco Marzo 2019

OVADA E OVADESE La stazione ferroviaria di Ovada è stata rinnovata

Intervento di pregio O vada è dal 14 febbraio scorso una stazione ferroviaria rinnovata e più accessibile. Rete Ferroviaria Italiana del Gruppo FS Italiane per un investimento complessivo di 4.5 milioni di Euro, ha realizzato gli interventi di riqualificazione del terminal con l’installazione di nuovi ascensori di collegamento ai binari innalzati e il restyling del fabbricato stazione. I due ascensori, in linea con le specifiche tecniche previste per le persone a ridotta mobilità, sono dotati di impianto di videosorveglianza e collegano il sottopasso ai marciapiedi di stazione che, con l’inserimento di percorsi tattili, sono stati innalzati a 55 centimetri dal piano binari – standard previsto a livello europeo per i servizi ferroviari metropolitani – per agevolare salita e discesa dai treni. I lavori hanno interessato anche gli ambienti interni - atrio e sala d’attesa - il sottopassaggio, le pensiline e i locali destinati ai servizi igienici. Il restyling del fabbricato viaggiatori e dei suoi elementi architettonici è stato sviluppato in accordo con la Soprintendenza Archeologica belle arti e paesaggio per le province di Alessandria Asti e Cuneo comprendendo la tinteggiatura e restauro completo di tutti i prospetti, sistemazione delle antiche pensiline in ferro, sostituzione di tutte le porte di accesso del piano terra e una nuova illuminazione esterna. Sono stati, inoltre, rinnovati e attrezzati con antiche panche in legno restaurate tutti gli spazi aperti al pubblico: nuova pavimentazione, rivestimento e illuminazione a led nella sala d’attesa mentre nell’atrio di stazione sono stati portati alla luce gli storici soffitti, valorizzati da un nuovo sistema di illuminazione a led. Restauro completo anche per i servizi igienici dove è presente il bagno disabili con fasciatoio e seggiolino di appoggio per i bimbi e nuovi lavabi con la tecnologia no touch per aria, acqua e sapone. Completamente rinnovati sottopasso e scale con rivestimenti, pavimentazione, illuminazione e nuove pensiline in

Canzone dialettale

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Expolandia: un gioco dimensione umano

Calcio balilla

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corrispondenza dei vani scale. È in corso la progettazione del nuovo impianto di informazione al pubblico che prevede l’installazione di moderne periferiche audio e video di ultima generazione. Completeranno gli interventi la realizzazione della recinzione esterna e la

nuova pavimentazione dell’area antistante il fabbricato stazione - lato fermata trasporto pubblico locale - con percorsi per ipovedenti (esterni e interni) e l’inserimento di nuove mappe tattili.

li artisti dell’Oltregiogo stanno spopolando. Il gruppo "Gnachi e Furbe" a marzo sono stati ospiti della mitica Radio Skylab di Varazze dalla sede dove con Pina e Tina (le furbe); Attila (il boss) e il Foresto gnaco, al secolo Mkg 'U Cantautupittu' hanno portato l’audience alle stelle. Complimenti dalla redazione!!!!! (G.B.C.)

Enzo Prato

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rrivata alla sua seconda edizione Expolandia Ovada 2019 - la manifestazione fieristica delle imprese d’eccellenza del Basso Piemonte e dell’entroterra Ligure, organizzata da Roberta Torriglia ed il suo team, su incarico dell’associazione

Scout Ovada 1: "Del mio meglio"

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roseguono i festeggiamenti del gruppo Scout Ovadese che dopo la chiusura della prima mostra storica sui cent’anni, sono proiettati verso altri appuntamenti. Intanto ben 1400 persone tra cittadini e alunni hanno preso parte alla mostra tra cui 37 classi degli istituti ovadesi che hanno visitato la mostra, partecipando a giochi tipici scout e riflettuto sul messaggio che il gruppo ha scelto come titolo dei suoi eventi "Del mio meglio". È infatti con il proprio meglio e nel proprio piccolo a partire dal proprio territorio, Ovada e dintorni, che si "lascia il mondo migliore di come si è trovato" come recitano le parole del fondatore dello scoutismo mondiale Baden Powell. In un tempo dove l'indifferenza e l'egoismo purtroppo hanno sempre maggior campo, l'impegno per il

bene comune è un messaggio che l'Associazione, soprattutto quest'anno, vuole urlare a gran voce a tutti, scout e non. Così nella serata di giovedì 7 marzo lo psicoterapeuta specialista dell'età evolutiva e docente universitario, Alberto Pellai, scrittore di numerosi libri sul tema e con fama nazionale, ha trattato il

ruolo dell'adulto che interfaccia con i giovani. La proposta formativa per la realtà cittadina con la responsabilità di essere adulti continua con il secondo incontro rivolto invece ai giovani e tenuto da Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e del Gruppo Abele, il 13 aprile alle ore 16.30 presso l'Istituto Madri Pie. "La respon-

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Valentina Ostojic

AI LETTORI Informiamo che il responsabile della raccolta pubblicitaria per “l'inchiostro fresco” è il geom. Umberto Cecchetto socio dell'Ass. "Club F.lli Rosselli". Contattarlo al:

sabilità di essere..." si concluderà al Centevento il 1° giugno al Parco Pertini con una tavola rotonda ricca di ospiti illustri che approfondirà temi di attualità collegati e riletti alla luce dei valori propri dello scoutismo. C’è la volontà del gruppo di lasciare un segno indelebile nelle persone che in questo 2019 vogliono condividere il loro traguardo, perché non sia un autocelebrarsi, ma un cammino di crescita per tutti, in pieno stile scout. Infine, per gli ex Scout e le loro famiglie, (in 100 anni censiti 8000 ragazzi) verrà organizzata una cena il 6 aprile presso i Padri Scolopi dove poter ricordare e sorridere degli anni passati;

Nord Industriale Liguria in collaborazione con la società Euro Ced S.r.l. Semplificata, che si terrà in piazza Martiri della Benedicta (Piazza Rossa) nelle giornate di Venerdì 10, Sabato 11 e Domenica 12 Maggio 2019 – riapre i battenti con tantissimi nuovi progetti, sorprese e novità, tra cui un torneo di calcio balilla umano. “Il nostro intento è quello di riportare in Piazza la bellezza di fare gruppo e di divertirsi insieme. Per questa ragione vogliamo organizzare un torneo parallelo durante la mostra-mercato. Abbiamo scelto un gioco che ha fatto parte del bagaglio infantile di ognuno di noi in una versione alquanto intrigante e che potesse coinvolgere grandi e piccini, senza distinzioni di alcun genere. Siamo sicuri che le risate e qualche gaffe non mancheranno assolutamente. Per poter partecipare basta inviare un messaggio sulla pagina facebook o instangram Expolandia Ovada.” – raccontano gli organizzatori. Il torneo si terrà in Piazza Bausola, la piazza adiacente alla Scuola Primaria “Da Milano”, diviso su due giornate. Il Sabato pomeriggio saranno i ragazzi dell’A.S.D. Boys Calcio Ovada ad aprire il torneo sfidandosi per aggiudicarsi la vittoria mentre la Domenica sarà dedicata a coloro che bambini non lo sono più ma che amano farsi quattro risate in compagnia. Che vinca il più spavaldo!

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OVADA E OVADESE

Un nuovo “direttivo” per il “Vespa club”

Per ridurre le bottiglie di plastica

Calendario e iniziative Acqua corrente È A Nico Bonaria il presidente del Vespa Club Ovada. Riconfermato nella serata di venerdì alla massima carica dell’associazione, viene affiancato dal vice Maurizio Rimondo, dal tesoriere Enrico Alloisio e dalla segretaria Giulia Ponte; consiglieri. Daniele Gaggero, Lorenzo Marenco, Gianni Ponte. La prima decisione del nuovo direttivo è la data del raduno che si svolgerà domenica 18 agosto 2019 con sede presso il Borgo di Ovada, dopo la positiva esperienza degli ultimi due anni. Anche per quanto riguarda la scelta della data è stata individuata la prima domenica dopo il Ferragosto, un periodo di per sé insolito, ma che nelle precedenti due edizioni ha registrato una buona partecipazione. A questo raduno si affianca la

partecipazione agli altri raduni con il Vespa Club sempre numeroso. Infine il direttivo sta valutando la possibilità di organizzare in città un raduno di auto d’epoca con prove a cronometro, ma per questa data bisognerà valutare una giornata che non si accaval-

li con altre manifestazioni nelle vicinanze. Il direttivo sempre aperto a nuove iniziative si ritrova il secondo e quarto venerdì di ogni mese presso la sede di Via S.Antonio 22 dalle 20.45 alle 22.15 . (L.R.)

Mornese sabato 2 marzo inaugurazione della “Casetta dell'Acqua”, che ha erogato gratuitamente acqua fino a venerdì 8 marzo. La nuova Casetta dell'Acqua è stata installata dalla ditta Pro Acqua Group di Rovereto (TN) su espressa richiesta dell'Amministrazione Comunale di Mornese ed è sita in Piazza G. Doria (piazza delle scuole), in luogo strategico per la vicinanza del plesso scolastico e la presenza di comodo parcheggio adiacente. Il costo dell'acqua è di 6 cent a litro, sia liscia che gasata. È possibile prelevare l'acqua soltanto acquistando una scheda pre-caricata presso due esercizi commerciali di Mornese: Panificio Calizzano e Mini Market di Sandro Arecco. Oltre a fornire un utile servizio alla cittadinanza, l'installazione

della casetta è finalizzata a ridimensionare l'utilizzo e lo sperpero delle bottiglie di plastica, che, anche nel piccolo del Comune di Mornese, rappresentano una parte importante e consistente della produzione dei rifiuti. (l.r.)

Ovada: buona notizia arriva dal gruppo aziendale Kemika

Imparare con laboratori didattici

Un nuovo defibrillatore

Museo Calappilia

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na buona notizia dal Gruppo Aziendale Kemika di Ovada rappresenta un piccolo respiro di positività ed impegno sociale. Durante un incontro tra i componenti della RSU del gruppo Kemika è nata forte l’idea di richiedere alla dirigenza nelle persone di Matteo Marino, Vincenzo Cama e Giancarlo Venturelli, come regalo di Natale, l’acquisto di un defibrillatore e pallone ambu (strumenti per la rianimazione cardio -circolatoria a tutela della salute di tutto il personale). La proposta è stata accolta con entusiasmo dalla direzione visto che tra i dipendenti dell’azienda esistono già figure abilitate all’utilizzo del suddetto strumento salvavita. Altro aspetto importante anche a tutela di chi risiede e lavora nel circondario, è rappresentato dal fatto

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’intesa con l’Amministrazione comunale di Ovada, l’associazione Calappilia continua a organizzare interessanti iniziative, principalmente rivolte ad alunni e studenti delle scuole locali e non. Attualmente il museo Calappilia ha avviato dei “Laboratori didattici” per bambini tra i 6 e gli 11 anni per avvicinarli all’attività del museo. Il 16 marzo nelle sale del Museo si svolgerà un in-

che l’acquisto e l’ubicazione del defibrillatore va comunicato alla Centrale Operativa del 118 che può usufruirne in caso di emergenza nella maniera più celere e quindi efficace. I lavoratori venuti a conoscenza dell’iniziativa e della buona collaborazione tra azienda e sindacato hanno dimostrato soddisfazione

augurandosi per il futuro il prosieguo di rapporti costruttivi.

contro/lezione sul tema: “Scava il tempo passa”. “Qualcosa è bloccato nelle sabbie del tempo, nascosto nel Grembo della Terra e sta aspettando il vostro arrivo. Forza coraggiosi esploratori, scaviamo insieme alla ricerca dei Testimoni del Passato per scoprire cosa ci aspetta!”. Questo è il messaggio di stimolo e di incoraggiamento che i responsabili del Museo hanno lanciato ai giovani ospiti che per circa un’ora sono stati seguiti da un tutor, Marco, il quale si è prodigato in spiegazioni sui segreti della terra.

(L.R.) Marta Calcagno Nella foto, da sinistra: Gianni Viano, Giancarlo Venturelli, Andrea Baretto, Enzo Cama, Gianni Tagliafico, Matteo Marino, Paolo Caimi e Gian Carlo Oliveri

Per info: 347/752.07.43 (Alberto) dalle 16 alle 19

La Lachera di Rocca Grimalda

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al nostro corrispondente di Ovada, Giovanni Sanguneti, riceviamo e pubblichiamo: “Domenica 24 Febbraio si è svolto, con la partecipazione di tanto pubblico, il carnevale di Rocca Grimalda. Quest'anno ha partecipato il gruppo dei Koranti Lancova Vas del comune di Videm nella Slovenia orientale. I Koranti hanno divertito grandi e piccini con le loro buffe maschere dalla linguaccia rossa, i campanacci ed i costumi di vello di pecora. Molto bravi anche i gruppi musicali presenti: i Pietrantica, la Bandarotta fraudolenta ed i Canto' antra Curte. Io ho raggiunto Rocca Grimalda a piedi da Ovada passando dall'antica Strada delle Vecchie che fa parte del Cammino di Santa Limbania (circa 80 km da Voltri a Voltaggio passando per Ovada, Rocca Grimalda, Silvano d'Orba e Gavi). Grazie alla Lachera e a tutti gli organizzatori e arrivederci al Carnevale di.Rocca del.2020 che io invito sempre a raggiungere a piedi da Ovada”. Giovanni Sanguineti


l’inchiostro fresco Marzo 2019

OVADA E OVADESE Un nuovo strumento in dotazione alla Polstrada per il controllo della velocità

In auto occhio alle regole!

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uoni e difficilmente contestabili i risultati relativi all’uso dello Street Control, da poco in uso alla Polizia Stradale Alessandrina. È questo un dispositivo tecnologicamente avanzato, che legge in tempo reale le targhe e, chiedendo informazioni alla banca dati ANIA e della Motorizzazione Civile, è in grado in pochi minuti di fornire agli agenti della Polstrada l’esito della situazione fiscale del mezzo fermato. Ecco quanto è accaduto ad un automobilista di Acqui Terme sorpreso dallo “Street Control” alla guida di un mezzo non in regola con le vigenti normative. Gli Agenti del Distaccamento della Polizia Stradale di Acqui Terme (AL), nel corso di specifici servizi di controllo sul territorio e sulla circolazione stradale, grazie

all’uso dello Street Control hanno fermato un’autovettura che non poteva circolare perché risultava già sottoposta precedentemente a sequestro amministrativo, in quanto il proprietario e conducente era stato sorpreso a circolare sprovvisto senza assicurazione. Al proprietario, un 57enne di

Canzoni in ricordo della Benedicta

Acqui Terme l’autovettura è stata sequestrata (soggetta successivamente a confisca) e affidata al Custode Acquirente. Inoltre oltre ad una sanzione amministrativa di circa 2000 euro, verrà disposta la revoca della patente di guida. Questo è quanto previsto dalle nuove norme del Codice della Strada introdotta con la Legge 132/2018 e la Legge 136/2018, ed entrata in vigore il 04.12.2018, proprio per arginare il fenomeno, molto diffuso, della circolazione con veicoli già sottoposti a fermo o sequestro. Automobilisti occhio dunque non solo al rispetto dei limiti della velocità che lo Street Control, registra con precisione certosina, ma anche al rispetto della parte burocratica relativa al proprio mezzo.

Cogliamo l’occasione per comunicare che al vertice della Sezione della Polstrada di Alessndria, da poco si è insediata la dott.ssa Deborah Montenero, che sostituisce il Vice Questore Paolo Di Quattro, promosso presso il prestigioso comando di Torino. Il nuovo Comandante della Polstrada, nata a Roma nel 1972, si è arruolata in Polizia nel 1990 frequentando il 7° Corso quadriennale dell’Istituto Superiore di Polizia (Ex Accademia), ha conseguito il diploma di laurea in Giurisprudenza presso l’Università “La Sapienza” di Roma e dopo aver ricoperto importanti incarichi a Milano, Genova e Savona è ora approdata ad Alessandria. Gian Battista Cassulo

Castelletto d'Orba: "Quattro passi nel Medioevo" 2019

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astelletto d’Orba: Si potranno rivivere due autentici giorni di Medioevo a Castelletto d’Orba, il 4-5 maggio, durante la quarta edizione della tradizionale manifestazione: "Quattro passi nel Medioevo", promossa dai “Fratelli d'Ar-

Il “Borgo” di Ovada ritrova la sua vitalità con i mercatini

“Resistenza Pop” Il “Forte dei Marmi” fa tris

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l 21 marzo, in previsione della giornata del 7 aprile a Bosio, per il 75° anniversario della strage della Benedicta, l'Associazione Memoria della Benedicta, presieduta dal sen. Daniele Borioli, ha presentato presso la sede dell’Associazione “Cultura e Sviluppo” di Alessandria il nuovo album di canzoni “Resistenza Pop” di Gian Piero Alloisio. L’Album è stato pubblicato con il sostegno dell'Associazione Memoria della Benedicta, del Comune di Ovada e di Coop Liguria e le sue canzoni faranno parte del Festival Pop dedicato a don Gian Piero Armano, del quale vi diamo qui di seguito le date degli appuntamenti ricadenti nell’ovadese e in Valle Stura. (g.b.c.)

Gli appuntamenti del Festival Pop della Resistenza 2019

nell’ovadese e in Valle Stura dedicato a don Gian Piero Armano ● Ovada (AL), Sabato 13 aprile, ore 21. Loggia di San Sebastiano. Gian Piero Alloisio in Il Maestrone, i miei anni con Francesco Guccini. ● Ovada (AL), Domenica 14 aprile, ore 16. Loggia di San Sebastiano. Resistenza Pop. ● Rossiglione (GE), Lunedì 15 aprile ore 10 e 15. Teatro Comunale. Lezione-spettacolo di Gian Piero Alloisio Ragazze Coraggio ● ampoligure (GE), Martedì 23 aprile, ore 21. Teatro Comunale. Gian Piero Alloisio in Ragazze Coraggio. ● Ovada (AL), Giovedì 25 aprile, ore 11. Loggia di San Sebastiano. Celebrazioni ufficiali del 25 aprile.

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l Mercatino di Forte dei Marmi ha trovato nel “Borgo” di Ovada la sua collocazione ideale dopo le prime due edizioni di cui la prima in via sperimentale e la seconda che ha sancito la definitiva consacrazione tanto che ritornerà domenica 15 settembre. Sarà sempre una domenica in modo da non contrastare il mercato del sabato e il commercio locale che nel fine settimana vive i momenti migliori. Il Mercatino ha rappresentato il primo momento organizzativo dell’Associazione “Amici del Borgo” che hanno provveduto alle elezioni societarie per il rinnovo del consiglio direttivo. Sono stati eletti nel nuovo direttivo Vilma Arata, Ines Campora, Massimo Chiodo, Mauro Ferrando, Severino Ferrari, Zaim Pervizi e Xhaxhi Oltjon. Succes-

sivamente, nella prima convocazione del consiglio, alla carica di Presidente è stato riconfermato Massimo Chiodo che avrà come vice Mauro Ferrando, mentre nel ruolo di segretaria riconferma per Vilma Arata. Nelle prossime

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settimane la nuova dirigenza si ritroverà per programmare le iniziative per l’anno in corso. Certa la collaborazione per la ciclo storica “Milano – Sanremo” che farà tappa in piazza Nervi il 22 marzo, sempre per le ciclo storiche il 28 aprile il Borgo sarà sede di raduno e partenza della prima edizione de “La Castellissima” organizzata dalla Servizi Sportivi in collaborazione con gli “Amici del Borgo”. Assicurata anche la collaborazione con il Vespa Club per il raduno che si terrà il 18 agosto, così come certa sarà la partecipazione alla sagra “Paesi & Sapori” con il piatto tipico delle lasagne al forno, specialità che verrà poi ripetuta nella sagra che si terrà ad agosto nel Borgo. Enzo Prato

me”, gli “Amici della Biblioteca civica” con il Patrocinio dell'Amministrazione comunale. Ampio servizio nel prossimo numero. (m.cal.)

Mauro Pola raccoglie foto

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nche Ovada può vantare una sua storia nel calcio con una grande tradizione. Mauro Pola, giocatore degli anni ‘70, di ruolo libero, grazie anche al contributo del compianto papà Leo, noto fotografo del tempo, ha raccolto con un lavoro certosino tutte le formazioni che fecero la storia del calcio locale dagli albori fino agli anni ‘70. Per completare la raccolta mancano ancora gli ultimi trent’anni, ma intanto è già possibile ripercorre i primi anni del calcio nelle foto sistemate provvisoriamente presso la nuova struttura del campo Moccagatta di Viale Rimembranza ad Ovada. Un patrimonio che non è andato disperso e che si può provvisoriamente ripercorrere tra ricordi, rimpianti e grandi gesta perché anche Ovada ebbe i suoi campioni. (E.P.)


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RONDINARIA

Dal 2015 un crescendo di iniziative: la quarta edizione di

Molinari: importanti iniziative per ovadese, novese e alessandrino

"Silvano incontra"

400 milioni di euro V

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tornata sabato 9 marzo nella biblioteca civica di Silvano d’Orba la rassegna letteraria “Incontriamoci a Silvano – 2019”, promossa dall’Amministrazione comunale con il sostegno delle associazioni silvanesi. La quarta edizione comprende tre appuntamenti con scrittori del nostro territorio. Ad inaugurare la rassegna è Alberto Motta, scrittore silvanese, con il suo libro di poesie “Ancora fremo e intanto volo”, edizioni Tempi modesti, un’originale raccolta di liriche che nascono dall’immediatezza della sua ispirazione, scorci di paesaggio, luoghi amati, elementi dalla natura colti nell’attimo della visione e frutto dell’emozione subitanea che lo accompagna durante i suoi viaggi. Anche se l’ambiente naturale è l’oggetto privilegiato delle sue poesie, in realtà la protagonista indiscussa è la parola poetica, alla quale viene affidato il compito di svelare molteplici significati. Le

parole diventano espressione del mondo misterioso e magico che l ‘autore predilige. Un libro attraente anche per l’originalità delle illustrazioni a cura di Mariano Peruzzo. “Incontriamoci a Silvano – spiega Ivana Maggiolino, Sindaco di Silvano d’Orba – è nata nel 2015 con l’intento di diffondere la cultura letteraria dei nostri luoghi. Sono stati ospiti di “Silvano incontra” numerosi scrittori, alcuni molto affermati,

altri agli esordi della loro carriera letteraria, tutti con opere di grande originalità. La rassegna ha favorito lo scambio di idee, il dialogo con il pubblico, la diffusione della cultura come mezzo per accrescere il pensiero, per arricchirci, per crescere. Un momento molto apprezzato, che mi auguro possa continuare ad esistere, se si vorrà perseguire nell’obiettivo culturale di cui sono state poste saldamente le fondamenta”. M.C.

enerdì 1° marzo il Capo Gruppo dei deputati della Lega on. Riccardo Molinari, nell’ambito delle sue cicliche visite alle varie realtà locali, è giunto ad Ovada (Al), dove, in un incontro molto partecipato, ha incontrato i cittadini ovadesi, i simpatizzanti e i militanti del partito. In prima fila molti sindaci della zona. L’incontro si è svolto in un ampio salone adiacente al ristorante “Da Silvia” che però si è rivelato insufficiente ad accogliere il numeroso pubblico. “Ci scusiamo per il disagio – ci hanno detto gli organizzatori dell’evento – e ringraziamo comunque i titolari di questo locale che ci ha permesso in extremis di dar vita a questo incontro, ma vorremmo sottolineare il fatto che abbiamo dovuto in fretta e furia affittare questo salone dopo che l’Amministrazione comunale, con le più svariate e pretestuose motivazioni, ha negato l’uso

Giovanni Battista Poggio, Riccardo Molinari e Pier Sandro Cassulo

di tutti i locali comunali”. L’incontro è iniziato con l’intervento del Segretario della locale sezione della Lega, Pier Sandro Cassulo, che ha puntato il dito sulle criticità di Ovada, dicendo che: “Così come erano presenti ad inizio mandato del sindaco Paolo Lantero, tali sono ancora tutt’ora, aggravate nel frattempo dal furto di oltre 100.000 euro da parte di una dipendente comunale del settore

Le cariche dell’Accademia Urbense

Molare: l’attività scolastica illustrata dalle maestre

Storici locali

Al Museo Egizio di Torino

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ecco l'organigramma completo del rinnovo dei vertici dell’Accademia Urbense di Ovada. Ecco le cariche e gli incarichi dell’Accademia Urbense di Ovada per gli anni 2019, 2020 e 2021. • Presidente e Direttore della rivista URBS Bruno Tassistro; • Tesoriere e Consigliere Delegato Giacomo Gastaldo; • Direzione Biblioteca e curatrici dell'Archivio storico: Margherita Oddicino, Rosanna Pesce Pola. • Consiglieri: Paolo Bavazzano, Andrea Lanza, Ermanno Luzzani (curatore dell'immagine archivistica dell'Accademia Urbense), Ivo Gaggero (vice direttore di URBS), Edilio Riccardini (curatore della storia medioevale ovadese), Renzo Incaminato, Paola Toniolo, Enrico Ottonello Lomellini di

Tabarca; • Segretario del Consiglio Direttivo e Delegato alle registrazioni amministrative: Pier Giorgio Fassino. • Consoli Delegati ai Rapporti con le Comunità Circonvicine: Claudio Passeri: Silvano d’Orba; R. Basso: Castelletto d’Orba; W. Secondino: Tagliolo M.; C. Martini: Rossiglione; Marietto Tambussa: Capriata d’Orba; C. Bocca Wilche: Mornese; A. Scotto: S. Cristoforo; Massimo Calissano: Campo Ligure; P. Ottonello: Masone; G. Perfumo: Roccagrimalda; E. Gallesio Piuma: Prasco; C. Ferrando: Molare; A.M. Berretta: Trisobbio; E. Rapetti: Morsasco; R. Benso: Val Lemme; C. Penna: Montaldeo; S. Piola: Cassinelle. Luisa Russo

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li alunni delle classi 3°, 4° e 5° della Scuola Primaria di Molare, nel quadro di una offerta formativa di più ampio respiro, si sono recati in gita al Museo Egizio, nato a Torino nel 1824, con l’acquisizione da parte dei Savoia di un’ampia collezione riunita dal piemontese Bernardino Drovetti, console generale di Francia in Egitto all’epoca di Napoleone Bonaparte. Attualmente il Museo conserva una collezione di circa 40.000 reperti, di cui 3.300 esposti nelle sale museali e circa

12.000 nelle Gallerie della Cultura Materiale. I reperti sono dislocati in uno spazio visitabile di 12.000 mq. disposti su quattro piani. Esperienza davvero unica per gli alunni di Molare che hanno partecipato attivamente e con grande competenza alla trasmissione della cultura egizia da parte di un esperto e rigoroso egittologo. Particolare attenzione è stata dedicata anche al racconto dell’evoluzione del museo e alla storia di uomini e donne che ne sono stati protagonisti. Il laboratorio proposto ha, inoltre, previsto

attività pratiche e la produzione di un manufatto privilegiando l’aspetto ludico dell’apprendimento. I percorsi e i laboratori si sono basati sulla scoperta, la creatività e la sperimentazione, con un approccio didattico informale, interattivo e coinvolgente.Un avvincente viaggio attraverso le collezioni del Museo, per andare alla scoperta dei personaggi principali che hanno fatto la storia dell’Egitto. Le maestre della Scuola primaria di Molare (Al)

urbanistica, caso unico in tutta Italia e da una gestione della raccolta rifiuti che porterà sicuramente ad un notevole aumento delle bollette”. Pier Sandro Cassulo ha poi annunciato l’impegno della Lega ovadese a costruire per le imminenti elezioni “un’alternativa a questa amministrazione attraverso l’unione di tutte le potenzialità della società civile con le forze politiche dell’attuale opposizione”. All’incontro era presente anche il sindaco di Capriata d’Orba, Giovanni Battista Poggio prossimo candidato della Lega alla Regione Piemonte, che ha preannunciato le iniziative che la Lega sosterrà in Regione per l’ovadese. “Tra i miei primi punti in programma – ha sottolineato Poggio nel suo intervento - vi saranno certamente quelli per la difesa della sanità locale e dell’agricoltura”. Ha chiuso l’incontro l’on Riccardo Molinari, che ha illustrato le iniziative prese dal Governo, evidenziandone le ricadute sul territorio ovadese. Partendo dalle decisioni a livello generale come lo sblocco degli avanzi di amministrazione dei comuni e il finanziamento per la messa a norma degli edifici scolastici, la notizia data da Molinari che più ha coinvolto i presenti è stata la conferma che nel “Decreto Genova” per il ponte Morandi, è stato inserito il finanziamento di 400 milioni di euro per lo sviluppo del retro porto di Genova nell’area compresa tra Ovada, Novi Ligure ed Alessandria. Matteo Clerici


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RONDINARIA

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Parla il sindaco di Predosa, Giancarlo Rapetti

“La sicurezza al primo posto”

Dottor Poggio "5 anni densi e produttivi" N C ello scorso numero il dott. Daniele Poggio ci aveva parlato delle sue intenzioni, una volta eletto in Regione, di occuparsi di tematiche agricole e vitivinicole. Questa volta, anche in seguito agli ultimi eventi, gli abbiamo chiesto qual è secondo lui il tema che più identifica politicamente un candidato della Lega. “Spesso sentiamo dire - ci risponde sorridendo - che la Lega ha usato come cavallo di battaglia il tema della sicurezza e dell’immigrazione, specie in campagna elettorale. Penso che la sicurezza non sia un pretesto o un tema populista per raccogliere consensi, come certa stampa e politica vuole che la gente creda”.

beramente per le nostre strade dal mattino alla sera.

Basterebbe guardare alla vita reale, vero dottore? Gli esempi sicuramente non mancano. È proprio di qualche giorno fa l’ennesimo caso tragico accaduto alla luce del sole, a Torino, il capoluogo del nostro Piemonte: quel giovane ucciso accoltellato alla gola mentre si recava a piedi al lavoro che aveva trovato in città da pochi mesi. Mi metto nei panni dei genitori di questo povero ragazzo e mi chiedo come potranno mai avere pace…

Ester Matis

Fatti come questi, specie quando coinvolgono cittadini ignari, fanno davvero pensare. Certo, e sono inaccettabili. Altro fatto inaccettabile è che alla delinquenza nostrana si sia aggiunta quella extracomunitaria. È sotto gli occhi di tutti come l’Italia abbia aperto le porte indiscriminatamente a gente senza documenti, spesso proveniente dalle galere del loro paese e senza arte né parte giri li-

A livello regionale si potrà fare qualcosa per arginare il problema? Sicuramente maggiori saranno le regioni governate con la Lega, maggiore sarà il peso e l’appoggio alle attuali politiche sull’immigrazione avviate a livello centrale. Inoltre le regioni dovranno essere di supporto alle amministrazioni locali per risolvere e prevenire situazioni a rischio. Penso ai centri di accoglienza, ma la stessa cosa riguarda per esempio i campi Rom. E l’Italia smetterà di venire considerata un comodo “campo profughi” con doccia, wifi e tv satellitare.

inque anni interessanti, densi e produttivi”. Con queste parole Giancarlo Rapetti, sindaco di Predosa, ci accoglie nel suo ufficio a Palazzo comunale per la consueta intervista di fine mandato. Sindaco come mai ha deciso di non ricandidarsi, chiediamo subito. “Cinque anni avevo detto e cinque sono stati” ci risponde il primo cittadino “E sono stati cinque anni fruttuosi, ricchi di risultati”. Potremmo elencarne alcuni? “In primo luogo mi sono prefissato l’obiettivo di rendere giustizia alla percezione dell’immagine di questo comune, in primo luogo agli occhi dei suoi stessi abitanti, mettendo in evidenza le qualità intrinseche di Predosa”. Ad esempio? “Valorizzandone

Giancarlo Rapetti con Jorge Gandini

gli aspetti ambientali e quelli relativi ai servizi”. Un piccolo elenco? “Sotto il profilo ambientale Predosa è un sito privilegiato perché non ha siti inquinati sul suo territorio, ha un’ottima acqua e qui si respira una buona qualità dell’aria”. E sul

Le prossime elezioni test per partiti ed elettori

Amministrative 2019

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er il calendario della politica, il periodo dal 26 maggio al 8 giugno 2019 è da colore rosso: sarà infatti dedicato alla amministrative 2019, primo test di resistenza per il governo italiano. Le urne saranno dunque il primo vero esame per Lega Nord e Movimento 5 Stelle. I vincitori delle scorse politiche, arrivati “nella stanza dei bottoni” con la promessa di cambiare le vecchie logiche di potere e far ripartire l’economia nazionale, saranno giudicati secondo una varietà di questioni. Le urne saranno infatti occasione

per tastare il polso su diversi problemi, da quelli più locali, come la vicenda Pernigotti, ai grandi nodi nazionali ed internazionali,

come TAV e questione migranti. Tornata elettorale cruciale anche per il Partito Democratico, chiamato al primo vero grande test del dopo Renzi, in cerca di una nuova via per essere di nuovo il riferimento per la sinistra italiana. Partiti grandi e piccoli, fazioni nuove e vecchie: le amministrative 2019 saranno dunque l’occasione per tastare gli umori dell’elettorato italiano, come nel resto d’Europa, sospeso tra passioni sovraniste e desiderio di dimensione internazionale. Matteo Clerici

fronte dei servizi? “Il paese è servito, mi si scusi il gioco di parole, dalle scuole, con il ciclo completo dall’asilo sino alle medie, e una biblioteca ben curata da Gino Pastorini. Abbiamo la farmacia e l’ambulatorio, nonché la Croce Rossa. Ci sono poi due uffici postali, uno dei quali ubicato a Castelferro per il cui mantenimento ci siamo battuti con successo, e un’isola ecologica. A Predosa c’è dunque tutto quel che serve alla vita di una comunità organizzata”. Sotto l’aspetto occupazionale? “L’occupazione è stabile, i nostri punti di forza sono realtà produttive quali la Termignoni, la Grassano, la Grafoplast e la Rael che impiegano mano d’opera superiore ai 40 addetti, possiamo contare inoltre su marchi di grande prestigio quali ad esempio la Pizzorni, la CMP, la Gima, la Siat e la Magnino legnami”. Difficoltà? “C’è stata la grande battaglia per mantenere presente sul territorio la 3M ora nuovamente Grafoplast. Ci siamo riusciti e devo dire un grazie al gioco di squadra di tutti, in particolare all’allora Prefetto, Romilda Tafuri, all’On. Federico Fornaro e al dott. Maurizio Asti capo delegazione aziendale della 3M e

soprattutto alla Famiglia Piana e al suo ritorno imprenditoriale”. All’occupazione è legato un altro termine: quello degli investimenti. Cosa ci dice a questo proposito? “Senza dubbio il completamento e l’apertura della circonvallazione da noi tenuta a battesimo, anche se il suo iter era iniziato anni fa con il sindaco Mario Trucco, poi con due varianti parziali al Piano Regolatore pensate sia per favorire gli insediamenti produttivi, sia per aiutare l’edilizia residenziale, ma con un occhio al contenimento urbano”. Iniziative in essere? “La ristrutturazione dell’edificio scolastico, l’intervento sulla piazza prospiciente il comune, l’allargamento della strada per Mantovana e la bonifica delle coperture in amianto di alcuni edifici comunali in buona parte nell’area cimiteriale”. Grandi soddisfazioni dunque, ma se dovesse ricordare un momento di particolare emozione? “La visita di Jorge Gandini, Presidente della Camera dei Rappresentanti della Repubblica Orientale dell’Uruguay, il cui nonno, Francesco, era nativo di Castelferro”. Giacomo Piombo


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POLITICA

Viagio tra i candidati La politica del territorio e i rapporti tra Cittadini, Istituzioni e Partiti

Silvia Gambino: candidata M5S per la Regione Piemonte

Lucia Zippo: Candidato sindaco M5S a Novi Ligure

Sanità e trasporti

Più manutenzione

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a Ovada è giunta in redazione una candidata alla Regione Piemonte per il Movimento 5 Stelle. È la signora Silvia Gambino, di professione grafica artigiana, ma con la politica “nel cuore”. “Da sempre la politica è la mia passione – ci dice infatti Silvia Gambino – sin dai tempi del liceo frequentavo i circoli di partito dove ho iniziato a prendere confidenza con le varie questioni amministrative della mia città, ma la mia vera passione era quella di interessarmi alle questioni sociali”. Un interessamento questo che fa onore ad un giovane perché l’occuparsi della cosa pubblica è un dovere costituzionale, purtroppo però dai più disatteso. “È stato per quello un periodo bellissimo, ma con lo scoppio di Tangentopoli, – ci confida la nostra interlocutrice - pur condividendo l’azione del Pool Mani Pulite di Milano, mi sono sentita disgustata dalla politica in generale e mi sono ritirata nella mia vita privata”. Come mai oggi addirittura candidata per le Regionali? “Con l’apparire sulla scena del Movimento 5 Stelle, si è riaccesa in me la passione per la politica perché ho intravisto la speranza di un futuro migliore e quindi per me è diventato naturale gettarmi nella mischia partendo dalle cose concrete: occuparmi della pubblica amministrazione”. Ha avuto una guida in questo suo inizio? “Sì, ho iniziato a collaborare con il consigliere comunale ovadese, Emilio Braini, con il quale ho affrontato diverse tematiche cittadine. Una di queste andata a buon fine è stata l’introduzione della mensa scolastica biologica che ormai da cinque anni è una realtà cittadina molto apprezzata. Ma

mi sento fiera di avere contribuito anche all’introduzione sulla carta d’identità dell’opzione per la donazione organi, avvenuta qualche anno fa”. Un impegno questo che denota una particolare attenzione per i problemi amministrativi legati alle grandi questioni sociali e quindi la dimensione regionale potrebbe essere lo sbocco naturale per Silvia Gambino, che della politica ormai ne ha fatto la sua causa. “Se riuscirò nel mio intento, la Sanità e i Trasporti saranno due principali questioni al centro della mia attenzione – ci risponde Silvia Gambino -. Per la Sanità la questione delle liste d’attesa è per me prioritaria perché dare accesso rapido alle cure è la migliore terapia per il malato e nello stesso momento anche attività di prevenzione. Ma è anche questione di giustizia sociale perché sono le fasce più deboli della popolazione ad essere penalizzate dalle lunghe liste d’attesa. La grande questione comunque per la quale mi batterò sarà quella di difendere la sanità

pubblica a fronte di quella privata”. E per i trasporti? “Potenziamento del trasporto pubblico regionale ferroviario e accordo con le regioni limitrofe sugli orari. Questo per me sarà l’obiettivo principale, anche perché muoversi in treno significa un grande rispetto per l’ambiente” Questo significa una sua contrarietà alle Grandi Opere? “No, nel senso che occorre fare una equa ripartizione delle risorse dando, a mio parere, la priorità alle esigenze dei pendolari che ogni giorno si recano al lavoro. Ciò vale anche per la mobilità su gomma dove il servizio autobus dovrà essere riorganizzato, andando a rivedere i contratti con le società concessionarie vagliando i flussi di traffico, stando però attenti a non tagliare i trasporti ai paesi che altrimenti cadrebbero nell’isolamento” Dal programma elettorale abbiamo visto che lei in Regione desidererà occuparsi del territorio nel suo complesso, ma per il novese e l’ovadese, che noi chiamiamo l’Oltregiogo, avrà una particolare attenzione? “Certamente. Vorrei veramente rappresentare la provincia perché, come ci dimostrano i dati economici, abbiamo molte aree che sono state a lungo dimenticate”. Matteo Clerici

Con l’apparire sulla scena del Movimento 5 Stelle, si è riaccesa in me la passione per la politica perché ho intravisto la speranza di un futuro migliore...

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ono da cinque anni in Consiglio comunale e sinceramente mi sono sentita sempre bloccata in qualsiasi mia proposta e mi sono resa conto che Novi Ligure è una città ingessata”. Inizia così la nostra conversazione con Lucia Zippo, candidato sindaco per Novi Ligure, sotto le insegne del Movimento 5 Stelle. “Per me invece sarebbe utile coinvolgere tutta la città nelle sue scelte, a partire dal mondo della scuola, favorendo sinergia tra Comune, attività imprenditoriali, corpo docente e provveditorato agli studi per attivare, nell’ambito degli insegnamenti scolastici ministeriali, specifici contenuti che un domani possano veramente trovare uno sbocco nel tessuto produttivo locale. Senza dimenticare in questo virtuoso processo, l’indispensabile ruolo delle famiglie”. Il tutto però dovrebbe svilupparsi all’interno di un contenitore organizzato. In questo senso l’assetto urbanistico di Novi come dovrebbe essere predisposto? “È stato recentemente presentato in Commissione urbanistica un master plan, devo dire esteticamente accattivante, riguardante il Centro storico cittadino, la cosiddetta Z3, proprio per rendere più appetibile la città a nuovi insediamenti imprenditoriali. Ma se si interviene solo su una parte del tessuto urbano, lasciando, ad esempio, alcuni quartieri periferici nello stato attuale, non credo che questo progetto possa andare nell’interesse collettivo” Un no deciso dunque verso questa proposta? “Certo, perché sarebbe come rimettere a nuovo il salotto in una casa sgarrupata” La controproposta urbanistica? “La manutenzione dell’esistente!”. Una componente importante di una città, oltre al lavoro, è anche l’attenzione al sociale. “Auspico una

iniziative? “Basta copiare da quanto già alcuni comuni, anche del nostro circondario, hanno fatto per rivitalizzare le loro città: abbattimento IMU per i nuovi contratti di locazione, esenzione di imposte comunali sulla pubblicità per le nuove aperture, ma si potrebbero studiare anche altri incentivi”. Come sarà la sua Novi in caso di sua elezione? “Una Novi più contenuta, esaltandone contemporaneamente le particolarità dei vari quartieri che con il tempo sono sorti attorno al suo Centro storico, abbellendoli a partire dalla loro costante e continua manutenzione”. Matteo Clerici splendida collaborazione tra Amministrazione comunale e il mondo del volontariato, dando ad esso, più che risorse finanziarie ormai ridotte al lumicino, i mezzi per la sua sopravvivenza, quali sedi disponibili, materiali di uso comune ma soprattutto assistendolo nei meandri burocratici favorendone appieno le varie attività siano culturali, sportive e sociali”. Per quanto riguarda la sicurezza? “Secondo me, oltre ai controlli che normalmente svolgono le Forze dell’Ordine e alle telecamere già installate, quello che più conta è la reale presenza delle persone nella città e in questo senso il volontariato con le sue iniziative potrà senz’altro essere utile ma accanto ad esso dovrà esserci anche una vitalità commerciale e culturale”. In che senso? “I suggerimenti potrebbero essere mille, ma quello che conta è da un lato l’iniziativa privata, ma dall’altro alcune politiche pubbliche che attraggano appunto gli imprenditori o i commercianti e conseguentemente l’utenza che oggi non si vede”. Ad esempio quali le

Presentata la lista M5S Novi

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abato 9 marzo nell’auditorium della Biblioteca Comunale, affollato oltre ogni aspettativa, è stata presentata la lista che sostiene la candidatura a sindaco di Lucia Zippo. Ambiente amichevole, pubblico interessato e candidati sorridenti. Raccontano qualche frammento del programma e ci dicono “Ci stiamo preparando con profonda determinazione a dare un vero colpo di spugna al sistema che da troppo tempo blinda la vita sociale di Novi”. Il prossimo appuntamento in Biblioteca con i candidati 5 Stelle è il 4 Maggio. Mat.Cl.


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ento no d’Italia. Per ricordare l’ev Il 17 marzo 1861 nasce il Reg aria prim ola scu l’alunna Asia della ecco una ricerca storica del e ion “F.lli Puppo” di Rossigl

LA STREGA.. “IN ARROSTO”!

Il 13 giugno 1618 nella parrocchia di Mioglia, durante la messa, sotto la tovaglia dell'altare il parroco trovò dei rondinini arrostiti. che fatto curioso! ..ma proviamo a raccontare i fatti. Dopo una breve indagine, i sospetti caddero su una certa Zanina, che, fatta chiamare dal vescovo, fu interrogata dall’inquisitore di Acqui, che scoprì una storia… tragicomica! Una donna del posto, di nome Caterina, suggerì alla nostra protagonista uno strano metodo per evitare di essere tradita dal proprio uomo. Caterina disse a Zanina di prendere tre rondinini, di arrostirli e di porli sull’altare della chiesa, sotto la tovaglia che lo copriva, affinché ottenessero un magico potere; fatto ciò avrebbe dovuto far mangiare l’insolita pietanza al suo compagno, Augustino. Durante la S. messa, il parroco trovò quindi sotto la tovaglia i rondinini arrostiti, e dopo aver scoperto il colpevole, decise di rivolgersi all’inquisitore, che interrogò la povera Zanina. Abbiamo studiato che, nel Seicento, il rischio di essere considerati eretici o streghe era molto alto, e si poteva addirittura finire sul rogo. L’inquisitore di Savona, però, dopo aver analizzato sapientemente la storia di Zanina, capì che non era una vera strega, ma solo una ragazza ingenua e preoccupata di perdere l’amore; come pena decise quindi che la ragazza doveva stare, per tre mattine di festa, in ginocchio davanti alla porta della chiesa, con una candela accesa in mano ed una fune al collo mentre si diceva la messa.

Nell 1861 i S N Savoia i unirono i l'It l'Italia, li prima i era divisa di i in i due d Regni R i chiamati il Regno delle due Sicilie, governato dai Borboni e il Regno di Sardegna governato dai Savoia. C'era anche il Regno Lombardo Veneto governato dagli Austriaci. I Savoia avevano dei debiti troppo grandi, così con la scusa di volere unire l'Italia chiamarono Garibaldi a capo dell'esercito, quello dei garibaldini. I garibaldini con Garibaldi in testa, partirono da Quarto con due navi a vapore, sbarcarono a Marsiglia e iniziarono a conquistare tutti i regni dell'Italia meridionale e a Teano consegnarono i territori occupati a Vittorio Emanuele II di Savoia, che così divenne il primo re d'Italia così nacque un nuovo stato governato da una MONARCHIA . Nel 1922 il Re decise di allearsi con Benito Mussolini che diede vita a una forma di governo chiamata DITTATURA cioè che non potevi esprimere la tua opinione altrimenti venivi punito. In poche parole non c'era opinione pubblica. Dal 1861 al 1946 vi fu una MONARCHIA COSTITUZIONALE ossia al comando dello stato vi era il Re che collaborava con il governo. Nel 1939 Mussolini si allea con Hittler che lo porta in guerra contro la Francia e Inghilterra, una guerra che l'Italia non era in grado di combattere. Solo grazie all'intervento tedesco riesce ad affrontare anche la Grecia e l'Africa, nel 1941 però Hittler viene fermato in Russia e poi entrano in guerra anche gli Americani. Dalla Russia gran parte dei soldati italiani non riuscirono a far ritorno in Patria anche per colpa del freddo. Vittorio Emanuele III approvò anche delle leggi contro gli ebrei per volontà del Duce dal latino Dux colui che conduce. Per esempio: non potevano frequentare le scuole sposare italiani e recarsi nei luoghi pubblici. Furono confinati nei "ghetti" zone dove gli ebrei venivano rinchiusi e lasciati morire di fame. I più tragici sono quelli di Venezia e Roma. Nel 1945 finì la Seconda Guerra Mondiale e Mussolini venne giustiziato. Vi fù un referendum e i cittadini italiani decisero che il Re doveva essere esiliato dall'Italia per sempre . Quest'esilio fu esteso anche ai suoi discendenti per molti anni. Nel 1946 nasce la Repubblica Italiana con a capo Enrico de Nicola e viene eletta l'Assemblea Costituente. Nacque la Costituzione e Enrico de Nicola divenne il 1° Presidente della Repubblica La festa di Liberazione dell'Italia si festeggia il 25 Aprile e il 2 Giugno la nascita della Repubblica Italiana.

Sandro Pertini nasce a Stella S. Giovanni (SV) il 20 settembre 1896. È stato uno dei più amati presidenti della repubblica italiana (1978-1985). Ha abitato a Roma per la maggior parte del tempo della sua carica. Pertini era socialista, come si evince da questa sua frase: “Sono socialista, da più di mezzo secolo. Per me socialismo vuol dire esaltazione della dignità dell’uomo; e quindi il socialismo non può andare disgiunto dalla libertà.” Durante la prima guerra mondiale, Pertini combatté sul fronte dell'Isonzo, e per diversi meriti sul campo gli fu conferita una medaglia d'argento al valor militare nel 1917. Nel primo dopoguerra aderì al Partito Socialista Unitario di Filippo Turati e si distinse per la sua energica opposizione al fascismo. Perseguitato per il suo impegno politico contro la dittatura di Mussolini, nel 1925 fu condannato a otto mesi di carcere, e quindi costretto all'esilio in Francia per evitare l'assegnazione per 5 anni al confino. Nell'Italia repubblicana fu eletto deputato all'Assemblea Costituente per i socialisti, quindi senatore nella prima legislatura e deputato in quelle successive, sempre rieletto dal 1953 al 1976. Ricoprì per due legislature consecutive, dal 1968 al 1976, la carica di Presidente della Camera dei deputati, infine l'8 luglio 1978 fu eletto Presidente della Repubblica Italiana. Pertini rimase in carica 7 anni e morì il 24 febbraio del 1990.

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Un amore...

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novembre 1918: Termina la Grande Guerra.

L’Italia pur uscita vincitrice dal conflitto, economicamente è a pezzi, ma nelle trincee ha trovato la sua unità tanto è vero che la Prima Guerra mondiale da molti storici è ritenuta la “Quarta guerra d’Indipendenza” italiana. L’Italia, abbandonando la Triplice alleanza che aveva solo una natura difensiva, il 24 maggio 1915 era entrata infatti in guerra contro l’Austria, al fianco della Triplice intesa formata Francia, Inghilterra e Russia, conquistando Trento e Trieste. I soldati abbandonano la divisa e si riformano le famiglie, ma nascono anche i figli di chi dal fronte purtroppo non tornerà più, come nel caso di Maria Ferrando nata a Capriata d’Orba il 25 giugno 1918, tre mesi dopo che suo padre cadde in una delle ultime battaglie sul monte Plava (quota 383).

Altri più fortunati hanno invece il dono di nascere in famiglie meno segnate dal dramma di quell’epocale conflitto, come Mazzarello Liliana Attilia, che vede la luce il 28 febbraio 1919 a Genova in via Cesare Cabella. Il padre, Candido, è originario di Mornese e con un

amico, Baciccia, gestisce un forno in piazza Manin. La mamma Gina è una genovese doc. Mentre Liliana inizia a crescere lanciando i suoi primi vagiti,di lì a pochi mesi il 28 giugno 1919 in Francia viene firmato il Trattato di Versailles che sancisce la pace, ma l’Italia si sente tradita perché non le vengono riconosciute le sue richieste e nel Paese si apre una stagione difficile, aggravata dal fatto che i reduci non riescono a trovare lavoro. Liliana ormai ha tre anni, quando Benito Mussolini, il 28 ottobre 1922, con la Marcia su Roma, si presenta davanti a Vittorio Emanuele III di Savoia dicendo: “Chiedo perdono a Vostra maestà se sono costretto a presentarmi ancora in camicia nera reduce dalla battaglia, fortunatamente incruenta, che si è dovuta impegnare. Porto a Vostra maestà l’Italia di Vittorio Veneto, riconsacrata dalla vittoria, e sono il fedele servo di Vostra maestà”. Inizia una nuova pagina di storia. E Liliana, come tante altre bambine della sua epoca indosserà la divisa delle Giovani italiane e al sabato, con i Balilla (i giovani italiani), si troverà a fare gli esercizi ginnici collettivi che formeranno le core-

oni d m i r at M

ografie dei grandi appuntamenti pubblici del nuovo regime. Liliana ormai è una signorina ed ha 17 anni quando nel 1936, con la guerra d’Abissinia, l’Italia conquista l’Impero mentre in Spagna, scoppia la guerra civile tra il Fronte popolare e i nazionalisti guidati da Emilio Mola e poi da Francisco Franco. Mussolini appoggia i secondi inviando un esercito, ma tanti italiani, come i Fratelli Rosselli, corrono in soccorso del Fronte popolare. In Spagna si accende una guerra fratricida che terminerà nell’aprile del 1939 con la vittoria dei nazionalisti. Liliana ha vent’anni e ormai ha trovato la sua strada diventando una

e

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...da favola che abita in un palazzo poco più in là, suonano le sirene dell’allarme. Tutti corrono ai rifugi: è il primo bombardamento navale operato dalla Royal Navy che indisturbata era riuscita ad arrivare sin davanti al porto di Genova. Terminato l’allarme, la gente uscendo dai rifugi trova ovunque macerie. Macerie anche in via Cesare Cabella, dove è stato colpito il palazzo nel quale abitava la bimba del cappottino che ormai non potrà più indossare. provetta sarta. Lavora con grande passione e a Genova ha un’ottima clientela Il 10 luglio 1940 Mussolini dichiara guerra alla Gran Bretagna e alla Francia. Liliana ascolta in via Cesare Cabella il discorso del Duce attraverso le antenne della EIAR e vede suo fratello, Clemente Mazzarello, lasciare cadere a terra con rabbia la tazzina del caffè che stava sorseggiando, dicendo: "È l'inizio della fine". I tempi stanno diventando difficili, ma Liliana continua nel suo lavoro. Siamo ormai in piena guerra. È la mattinata del 9 febbraio 1941 quando, mentre Liliana sta tagliando un cappottino per una bambina

Liliana e tutta la sua famiglia “sfolla” a Capriata d’Orba, dove, dopo l’8 settembre 1943 incontra mio papà Pierino Cassulo, che, dopo un rocambolesco viaggio a piedi attraverso i Balcani, dal Peloponneso, dove era “andato a spezzare le reni alla Grecia”, riesce a tornare a casa. Si sposano nel 1944 andando in “viaggio di nozze” da Capriata a Novi Ligure in bicicletta…. Poi, dopo il 25 aprile 1945 e con la fine della guerra, si apre per Liliana, ormai ventiseienne, una nuova stagione. Con il Referendum del 2 giugno 1946, nasce la Repubblica, il 27 dicembre 1947 viene promulgata

la nuova Carta costituzionale, che entra in vigore dal 1° gennaio 1948 e con le prime elezioni politiche del 18 aprile 1948, grazie anche agli aiuti del Piano Mashall che permisero alll’Italia di rialzare la testa, inizia un nuovo corso che esplode nel boom economico del 1960 e da lì poi è la storia dei nostri tempi! Il 28 febbraio 1919 Liliana ha compiuto 100 anni e in 100 anni di cose ne ha viste passare. Cose che a noi sembrano lontane, relegate sui libri di scuola, ma che invece sono racchiuse negli anni di una vita di una persona. Anni pieni di difficoltà e di grandi tragedie, ma nonostante tutto Liliana, come una piccola formichina, è riuscita a fare famiglia ad avere due figli che ha allevato nel migliore dei modi. Pierino, il suo compagno, si è fermato un pochino prima di lei, a 93 anni, ma hanno vissuto insieme una vita intensa e nel loro piccolo hanno contribuito alla ricostruzione del nostro Paese consegnandocelo così come lo vediamo ora: forse ricco di molti difetti, ma pure sempre il nostro Paese. Gian Battista Cassulo

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Scrivia e Polcevera Da Novi Ligure attaverso gli Appennini, ad oltre i Giovi Nel giro dei Candidati sindaci, abbiamo intervitato Gian Paolo Cabella

Esperienza amministrativa per la città

È

venuto a trovarci in redazione il dott. Gian Paolo Cabella, candidato sindaco per la coalizione di Centro destra, formata da “Lega”, “Forza Italia”, “Fratelli d’Italia” e due liste civiche, “Avanti Novi” e “SiAmo Novi”. Cabella ha alle sue spalle una lunga esperienza in campo amministrativo. “Ho ricoperto la carica di Vice segretario comunale dal 1970 al 1986 – ci dice infatti Cabella – e quindi conosco, non solo la macchina burocratica del comune, ma anche le dinamiche che sostengono i processi decisionali – ci sottolinea il nostro interlocutore - Dopo questa mia esperienza sono passato alla Sanità. Dal 1986 al 1994 sono stato Direttore dell’Ufficio personale dell’allora U.S.S.L. n.°

73 di Novi Ligure. poi ho intrapreso la carriera di Direttore amministrativo d’azienda, sempre in Sanità, e, con l’istituzione delle ASL, sono stato Direttore amministrativo dell’ASL di Novara, dell’ASL di Chivasso ed infine sono passato all’Azienda ospedaliera di Alessandria”. Un curriculum di tutto rispetto per un candidato che si appresta a “correre” per la carica di Sindaco, in considerazione anche che con l’attuale normativa sulle Autonomie locali, varate a partire dagli inizi degli anni Novanta, attorno alla figura del capo dell’amministrazione ruota veramente tutto il complesso delle politiche pubbliche che poi si riversano nella vita quotidiana dei cittadini. “Ma non è finita qui – ci dice ancora Cabella – Terminato

questo mio percorso nel pubblico impiego, ho sentito l’esigenza di mettere a disposizione le mie esperienze amministrative anche in altri campi. E così dal 2011 al 2013 ho ricoperto la carica di Presidente

del Consiglio di Amministrazione della ATM di Alessandria e subito dopo, sino al 2014, sono stato collaboratore nella segreteria dell’allora Assessore regionale agli Enti Locali, Riccardo Molinari, dove

ho seguito l’iter per la gestione associata delle funzioni dei piccoli comuni (ndr.: Legge Maccanti)”. Questo bagaglio culturale risulta quindi completo per un candidato che si appresta a confrontarsi in una tornata elettorale che si presenterà molto combattuta. “Con queste mie ultime esperienze ho potuto crearmi dei contatti con altre realtà amministrative che senz’altro mi torneranno utili nella gestione del Comune di Novi, sempre che i novesi vogliano premiarmi – ci sottolinea Cabella – in quanto presiedendo la ATM alessandrina ho avuto modo di toccare con mano i problemi e le difficoltà delle società partecipate dal comune, mentre con la mia collaborazione a livello regionale ho allacciato rapporti con l’appa-

rato dirigenziale della Regione”. Un insieme di esperienze dunque che rendono di Cabella un candidato completo anche se alcuni osservano che l’età, Cabella è della leva del 1944, potrebbe rappresentare un handicap, ma l’esperienza forse non è legata proprio all’età? “Per me l’età non rappresenta un peso, anzi mi sento anziano quando sto fermo, infatti attualmente, proprio per rendermi utile, ricopro la carica di Presidente della Società sportiva che gestisce la palestra “Nowfit” di via Mameli, a Novi, e poi quello che conta è la squadra che si ha attorno, e nelle liste che mi sostengono i giovano sono nella stragrande maggioranza”. Matteo Clerici

Fornaro (LeU): la legge deve andare avanti

Novi impalma Nicola Zingaretti segretario del PD

Tutela marchi storici

“Primarie”: buona affluenza

A D

al capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro, primo firmatario della legge per la salvaguardia dei marchi storici riceviamo e pubblichiamo.

"Nei giorni scorsi il gruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle ha negato il suo assenso alla procedura velocizzata per l’approvazione direttamente in Commissione Attività Produttive della legge sulla tutela dei marchi storici con la motivazione che il Governo sta definendo una sua proposta. La legge del Governo, purtroppo, però sta diventando come l’araba fenice: che ci sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa. Nell’ultima riunione dell’ufficio di presidenza della Commissione, l’on. Pier Luigi Bersani ha richiesto che sia iniziato l’iter della nostra proposta, in abbinata, come prevedono i regolamenti, con quella depositata dal collega Riccardo Molinari della Lega. Vedremo se il Movimento 5 Stelle si porrà di traverso anche a questa richiesta. Infine, alle accuse che ci hanno rivolto esponenti piemonte-

si e novesi dei Cinque stelle di aver voluto speculare sulle difficoltà dei lavoratori della Pernigotti, noi rispondiamo come sempre con i fatti e l’impegno quotidiano nelle istituzioni. Le lavoratrici e i lavoratori della Pernigotti conservano buona memoria su chi e che cosa hanno

fatto o solo promesso istituzioni e politica. Comunque ad oggi della legge annunciata dal vicepresidente Di Maio nessuna traccia: sempre più un’araba fenice perfetta per la propaganda”. (G.B.C.)

nche a Novi Ligure, domenica 3 marzo si sono svolte le Primarie per eleggere il nuovo segretario del Partito Democratico. A livello nazionale l’affluenza è stata molto alta. Si calcola siano state più di un milione e 700 mila i votanti. “Un risultato importante – ci ha detto Matteo Morando responsabile del circolo cittadino del PD novese - che va a segnare un momento fondamentale della storia del nostro Partito”. Il consenso maggiore è andato a Nicola Zingaretti, che ha vinto le primarie con oltre il 66% dei consensi e anche Novi Ligure ha rispecchiato il dato nazio-

nale. “Zingaretti. ha ricevuto il 60.4%. Maurizio Martina, invece, ha raggiunto il 19,6% con 125 voti mentre Roberto Giachetti il 17,7% con 123 voti” ci precisa infatti Morando, che prosegue: “L’affluenza alle urne su tutto il territorio italiano e nella nostra

città è da considerarsi una forte e concreta risposta a tutte quelle forze politiche che ci considerano dei fantasmi. Noi ci siamo, siamo presenti, attivi e crediamo fortemente in un Partito Democratico unito e coeso per contrastare le barbare politiche portate avanti dell’attuale Governo Nazionale”. La soddisfazione nel PD novese, che da poco ha inaugurato la sua nuova sede in Largo Valentina, è palpabile, come traspare dall’entusiasmo di Morando che afferma: “Il circolo novese fa un grande augurio di buon lavoro al neoeletto Nicola Zingaretti, ma personalmente vorrei ringraziare tutti coloro che domenica sono venuti ai seggi per esprimere il loro voto e tutte le volontarie e i volontari che hanno reso possibile allestire gli stessi”. Facendo un focus sul locale a Novi Ligure hanno espresso il loro voto alle urne 637 persone, dato che negli ambienti politici locali viene considerato in linea con le primarie svolte negli anni. Gian Battista Cassulo


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NUOVA LIBARNA E VALLE SCRIVIA

1959 – 2019: un importante anniversario per i donatori di sangue

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a FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) toccherà diverse città italiane per la ricorrenza del sessantesimo anniversario e la seconda tappa, dopo Torino, la città in cui è nata nel 1959 vi sarà Novi Ligure, martedì 26 marzo. Con l’occasione l’Associazione dei donatori di sangue novesi, ANDVS, presenterà il tema: “La cultura del dono e della solidarietà”, con video, con giochi interattivi sulla cultura del dono e con uno spettacolo musicale realizzato da studenti dell'IIS Natta di Rivoli (TO), istituto dove insegna informatica il segretario dell’associazione. La scaletta dell’evento è la seguente: • ore 8-10 - Ospedale San Gia-

A

como di Novi Ligure - “Dona col prof.” Donazione di sangue/ plasma collettiva di docenti e studenti; • ore 10,45-11,45 - Teatro Giacometti - “La cultura del dono e della solidarietà” Seminario interattivo con spettacolo musicale del gruppo 4Nate, formato da studenti dell’IIS Natta di Rivoli; • ore 11,45-12,20 - Teatro Giacometti - “Dante e Coppi: un destino comune ...” Nel centenario della nascita del campionissimo del ciclismo italiano un inconsueto confronto con il padre della lingua italiana. All’interno dell’evento sarà presentato il progetto: “Olimpiadi della solidarietà” che, su scala prima regionale e poi nazionale, vorrebbe promuovere la ricerca e la valorizzazione dell’altruismo e

Centro Culturale di Isola del Cantone: programma iniziative ● 18 marzo: presentazione del Catalogo della mostra "Paesaggi di carta" a Busalla. ● 31 marzo: la dott.ssa Piera Melli terrà una lezione sugli "Antichi Liguri". ● 4 maggio: Gita a Rivalta Scrivia. Visita all'Abbazia romanica e al Complesso architettonico Santa Croce di Bosco Marengo.

● 19 maggio: Visita al Museo archeologico e conferenza del Presidente del Parco Antola. Seguirà passeggiata al mercatino dei prodotti tipici del territorio. ● 4 giugno: ore 21: All'oratorio di Isola del Cantone conferenza sulle "Confraternite". Relazionerà l'etnografo Paolo Giardelli.

Il calendario delle iniziative è consultabile nel sito Academia.edu/SergioPedemonte

dei comportamenti proo csociali con un approcto cio (che viene chiamato iservice learning) condieviso tra le scuole superiori dei comuni di Novii e Rivoli (“In loro vivi”) e delle associazioni di volontariato del dono del sangue FIDAS.

L’i t ((ore 10 45) è L’ingresso a tteatro 10,45) libero e gratuito. Il segretario ANDVS FIDAS

Novi Ligure: maschere e tanti coriandoli per una festa in piazza

Novi: nasce fucina per futuri talenti

Ecco il 1° CarneVale.....ntina

Scuola di scrittura

Novi Ligure sabato 2 marzo 2019 in Largo Valentina i commercianti e gli operatori economici di Contrada Pallavicini (Via Paolo Giacometti e Largo Valentina) con il supporto logistico de "l'inchiostro fresco" hanno organizzato il 1° CarneVale...ntina per far divertire i più piccini ma anche i grandi non sono stati da meno!!! A ravvivare l'atmosfera il gruppo folkloristico di Capriata d'Orba "I Cantò antra curte" e due attori doc, Gerry& Daniela della compagnia teatrate "Il carro di Taspi" di Fresonara. Sui tavoli del rinfresco le bugie e i dolci di due pasticcerie: quella del Vicolo e quella dei Giardini. Inutile dire che

S

in quattro e quattrotto tutto era sparito tra la l'allegria generale. Presente anche il Sindaco di Novi, Rocchino Muliere, e la Vice sindaco, Felicia Broda, perché il comune ha dato il suo patrocinio a questa iniziativa fatta proprio per far divertire con semplicità ma in sicurezza i nostro bambini! Allegria dunque per dirla alla Mike Bongiorno e appuntamento al prossimo anno, ma intanto per chi vuole saperne di più sul sito de “l’inchiostro fresco” e sulla sua pagina facebook è disponibile il video girato e montato Davide Parodi e non perdete un altro video girato per TeleMasone da Fausto Piombo! Gian Battista Cassulo

crivere arte o necessità? Potremmo dire sia una necessità che a volte può diventare arte. Il “Laboratorio di scrittura creativa” è condotto da Carlo Orlando e da Lorenzo Oggero. Lorenzo, oltre a essere consulente di management, è un personaggio del mondo della cultura, nonché apprezzato autore di libri. Carlo Orlando è docente di recitazione e analisi del testo presso la Scuola Holden di Torino, non-

ché direttore artistico della compagnia “Ratatok”. Frequentando questo laboratorio, si ha la possibilità non solo di acquisire padronanza narrativa ma di approfondire le necessarie tecniche comunicative con specifici esercizi. E così ognuno potrà valorizzare le proprie inclinazioni letterarie, grazie anche a una metodologia didattica che alterna teoria e pratica, ma alla cui base vi è la piena libertà espressiva dei singoli partecipanti. L’inizio è previsto per martedì, 12 marzo e il costo è di 120 euro. Marta Calcagno Per info: Lorenzo Oggero Cell.: 335/655.09.97


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NUOVA LIBARNA E VALLE SCRIVIA Un’apposita legge studiata per un importante fine sociale

Tra teatro, libri e incontri scolastici

Aiutiamo il Volontariato Arquata cultura D estinare il “5 per mille” alle Associazioni ONLUS (Organizzazioni non lucrative riconosciute) non costa nulla ai contribuenti, ma è di grande supporto per le Associazioni di volontariato, il cui operato ha fini sociali o assistenziali. Il cinque per mille è stato introdotto per la prima volta dalla legge n. 266 del 23 dicembre 2005. Con questa asemplice operazione si aiuta chi opera nel sociale a continuare il proprio lavoro e costituisce anche un atto di fiducia nei confronti della società, perché in questo modo si dimostra di condividerne i valori e le azioni. Ogni contribuente può destinare il proprio 5 per mille a uno dei beneficiari indicati nella dichiarazione dei redditi persone Fisiche, modello 730 o nella scheda allegata alla Certificazione Unica. Per farlo è sufficiente firmare in uno solo dei riquadri appositamente predisposti

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all'interno dei modelli di dichiarazione, indicando il codice fiscale del soggetto a cui intende devolverlo. Ogni contribuente può scegliere in base alle proprie preferenze, alla propria sensibilità, alle proprie esperienze personali e alla propria visione del mondo, a quale delle Fondazioni ritiene opportuno donare il “5 per mille”. Questo è uno

dei molteplici modi per condividere insieme a quell’organizzazione una determinata visione, provando a dare il proprio contributo per rendere il mondo un posto migliore, grazie all’azione di volontari che quotidianamente prestano il loro impegno. Vittorio Daghino

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cco gli appuntamenti di maggior rilievo promossi dalla Biblioteca "Gaetano Poggi" del Comune di Arquata Scrivia. • Venerdì 8 marzo ore 17:30 presso Area Incontri: presentazione libro "Immacolata di sangue", romanzo giallo di Fabio Mazzari

Il 5 per 1000 alla Casa del Giovane di Novi Ligure.

Ecco quanto fatto dai Volontari

S

iamo i volontari dell’A.S.D. “Casa Del Giovane Virtus” che opera da più di 30 anni a Novi Ligure. Con i contributi ricevuti con il “5 per mille”, in questi anni abbiamo potuto finanziare diversi servizi e iniziative dedicate ai bambini e ai ragazzi di Novi che, seguiti da personale qualificato, vengono aiutati sia per quel che riguarda la formazione didattica che quella ludica. Ogni anno le donazioni ricevute sono state di fondamentale importanza per il nostro servizio di doposcuola, ma anche per l’attività sportiva, ovvero per supportare la squadra di calcio che dà la possibilità a tutti i bambini e ragazzi che per motivi economici o di capacità, non riescono a trovare spazio nelle altre realtà esistenti a Novi, di praticare lo sport, divertendosi e seguendo un’attivi-

tà fisica adeguata. Il “5 per mille” è stato fondamentale anche per la realizzazione di “Estate Ragazzi”, importante iniziativa che offre alle famiglie la possibilità di iscrivere i propri figli per attività di gioco e studio durante i tre mesi estivi. Negli anni questa importante iniziativa, si è ampliata,

con un gran numero di bambini iscritti, segno che è una proposta che risponde alle necessità dei genitori e ha saputo guadagnare la fiducia anche da parte di quei numerosi giovani che ogni anno partecipiamo con entusiasmo volontariamente. Sempre grazie agli importanti contributi ricevuti, la

“Casa del Giovane” - ha potuto completare i lavori di restauro presso il “Centro di Santa Rita” per rendere la struttura ancora più accogliente e di qualità per i bambini del “Centro Estivo”, con campetto da calcio in sintetico, campo da pallavolo e spazio verde. È stato certamente un investimento importante che ha contribuito a favorire la crescita dell’iniziativa, fortemente voluta dal Parroco, don Livio Vercesi. Quindi se qualcuno crede ancora che il mondo possa diventare un mondo migliore, può donare il proprio “5 per mille” per continuare ad investite in importanti iniziative offerte dall’oratorio della “Casa del Giovane Virtus” della Parrocchia di San Pietro (codice fiscale: 92026730066). Per i Volontari, Vittorio Daghino

• Sabato 9 marzo ore 10:00 presso Aula Specchi Scuola Primaria: inaugurazione 6. Edizione "Girolibrando", Fiera del libro e letture ad alta voce • Martedì 11 marzo presso Aula Magna Scuole Medie: "Girolibrando" - incontro con l'autrice Sofia Gallo, mattina per alunni e pomeriggio ore 14:30 aperto a famiglie • Mercoledì 12 marzo presso Aula Magna Scuole Medie: "Girolibrando" - incontro con l'autore Guido Quarzo, mattina per alunni e pomeriggio ore 14:30 aperto a famiglie • Venerdì 15 marzo ore 16:30 in Biblioteca: Laboratorio di carnevale: letture, disegni e lavoretti a tema per bambini da 3 a 8 anni • Venerdì 22 marzo ore 17:30 presso Area Incontri: presentazione libro "Traiano", romanzo storico di Gianluca D'Aquino • Venerdì 29 marzo ore 17:30 presso Area Incontri: presentazione libro "Narra te'... notte!", racconto per l'infanzia di Barbara Raineri. Thè letterario per bambini: letture e laboratorio creativo a cura dell'autrice.

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Robbiano: Leopardi in scena

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rande successo per lo spettacolo teatrale “Fuori Misura - Leopardi come non ve l’ha mai raccontato nessuno”, di Valeria Cavalli e Claudio Intropido, al teatro Leonardo di Milano, quattro anni dopo il debutto sulle scene, con più di 250 repliche in tutto il territorio nazionale e 60 “tutto esaurito”. L’attore Andrea Robbiano, che nel 2015 ha vinto il Premio Eolo Awards, come “Migliore attore teatro ragazzi e giovani”, sa catturare l’attenzione del pubblico e interpreta magistralmente una coinvolgente e appassionata lezione su Leopardi, attirando l’attenzione anche degli adolescenti che di fronte allo studio del poeta spesso si annoiano. È la storia di Andrea, un giovane laureato in Lettere e Filosofia, aspirante insegnante, che per vivere lavora in un call center, fino a quando non viene convocato per una supplenza nella scuola che lui stesso frequentava da ragazzo. L’argomento di letteratura italiana che è chiamato a spiegare: “vita e opere di Giacomo Leopardi” lo appassiona da subito. Ce lo dimostra il professore, contagiato dalla potenza e dal furore poetico di Leopardi, sa stupire il suo pubblico. Andrea Robbiano con la sua straordinaria verve teatrale, va alla scoperta non solo della vita di Leopardi, proponendo riflessioni sull’essere fuori misura, inadeguati, per paura di essere “fuori misura”. Marta Calcagno

GAVI Sabato 9 marzo a Gavi, nell’ambito della stagione teatrale 2018-2019, al Teatro Civico, alle ore 21, andrà in scena una delle commedie più belle di Shakespeare: La bisbetica domata. Verrà presentata in una brillante rilettura, dalla Compagnia Teatro della Juta di Arquata Scrivia. (G.P.)


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NUOVA LIBARNA VALLE SCRIVIA E VAL TREBBIA

Pozzolo Formigaro, un comune che mantiene intatta la sua identità

Intervista a Domenico Miloscio

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ozzolo Formigaro si è sempre dichiarato un comune neutro nei confronti del TAV, anche perché l’Amministrazione comunale deve applicare e fare rispettare le leggi dello Stato”. Con queste parole il dott Domenico Miloscio, sindaco di Pozzolo Formigaro, ci fa accomodare nel suo ufficio a Palazzo comunale, oggi ospitato nel castello di origine medievale risalente al X secolo, che fu donato al paese dal suo ultimo proprietario, l’avv. Giovanni Battista Oddini. “La minoranza consiliare ci ha accusato di essere Si TAV, queste però sono opere di interesse nazionale, ma non abbiamo mai rinunciato a tutelare gli interessi locali – ci sottolinea a questo proposito il sindaco – anzi ai tavoli istituzionali, quando venivamo convocati per la Grande Opera, ci siamo sempre battuti per la tutela ambientale e per la salute dei residenti”. E a questo proposito non

possiamo non chiedere precisazioni in merito. “L’Amministrazione comunale ha avviato un ricorso al TAR Piemonte per il Piano Cave che interessa il 47% del territorio comunale, e siamo in costante contatto con l’ARPA Piemonte, che è l’ente deputato al controllo gestionale delle cave”. Ricordiamo per i nostri lettori che il circondario di Pozzolo è gravato da ben sette cave di notevoli dimensioni e a questo proposito abbiamo chiesto al Sindaco quale sarà il loro futuro. “Su una di esse, in località La Pelosa, verranno piantumati sette mila alberi di natura autoctona. Nascerà insomma un boschetto destinato a oasi naturalistica, anche in considerazione che accanto ad essa è già esistente un Corridoio ecologico per gli uccelli migratori. Per le altre, il Piano Cave prevede il ripristino dei terreni come allo stato originario”. Passando ad altro argomento chiediamo al Sindaco Miloscio di

fare un resoconto quinquennale dei lavori pubblici effettuati su Pozzolo."I lavori svolti sono stati notevoli. Per semplicità potrei citarle la sistemazione delle piazze Italia e Matteotti, che sono il nostro salotto e un bel biglietto da visita per chi viene a farsi un giro nel nostro Borgo,ma mi farebbe piacere citare il ripristino del Teatro Raggio, che era chiuso da 40 anni circa, e l’apertura del Centro Anziani presso l’ex asilo Raggio, la nuova Strada di Via Frascheta (Tangenzialina), opera, quest'ultima, importante per la viabilità di tutto il territorio pozzolese". Altri lavori fatti? “L'asfaltatura di tutto il Centro storico e di gran parte della periferia, il rifacimento dei tetti e alcuni lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione nelle scuole elementari e materna, l'imminente lavoro di messa in sicurezza della Scuola Media, con un costo di 304 mila euro,l’imminente avvio dei lavori alla Chiesa delle Ghiare

Torriglia: un'antica specialità

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per i quali sono già stati stanziati 280 mila euro e abbiamo appena deliberato uno stanziamento di 300 euro per la sistemazione della viabilità sia nel concentrico che nella Frazione Bettole”. Una serie di interventi positivi dunque, che si vanno ad aggiungere a quelli meno evidenti, ma per questo non meno importanti, quali il riordino dell’archivio storico e comunale operato da una ditta specializzata

di Torino che ha catalogato e inventariato, nei nuovi locali mesi a disposizione in fregio all’Ufficio tecnico, volumi che, posti gli uni accanto agli altri, coprono una lunghezza di 200 metri. Pozzolo effettivamente si sta riqualificando come abbiamo personalmente potuto constatare girando per il paese. Gian Battista Cassulo

Con il ricavato un progetto di reinserimento sociale

Il Canestrelletto Canestrelli: buoni per tutto

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l canestrello è un prodotto tipico di tutto l’Oltregiogo genovese, ma presente anche nella Val Trebbia e con parenti antichi addirittura a Crevacuore, un paese del Biellese, dove, nell’Alto Medioevo, feudatari erano i Fieschi, signori di Torrriglia. Ed è proprio a Torriglia che il “canestrelletto”, come qui è chiamato, è diventato un’eccellenza non solo locale, che sembra risalga addirittura al 1252, quando l’immagine del canestrelletto a sei punti fu coniato dalla Repubblica di Genova, sul Genvino d’oro. La sua antica ricetta, essendo a base di farina, zucchero, burro, 4 rossi di uova, liquore e limone gratuggiato, è infatti molto ricca e quindi bene adatta a rappresentare una moneta importante che equivaleva

ad un fiorino. La prima traccia certa del canestrello in Val Trebbia è però del 1576 quando, in seguito ad un ladrocinio, tra la refurtiva appare anche "un cavagno di damasche e canestrelli". Bisogna però aspettare il 1820 per vedere la commercializzazione di questo gustoso prodotto, quando nel lussuoso “Caffè di Torriglia” sito in Via Roma, ne iniziava la vendita fra gli illustri avventori. Attualmente l'attività di produzione del Canestrelletto di Torriglia protetto dal PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale italiano) è svolta da sette produttori. (g.b.c.) Note tratte dalla documentazione di Mauro Casale, storico ed ex Vice Sindaco di Torriglia

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abato 9 marzo sotto i portici di Novi Ligure, per il consueto appuntamento dei libri in mostra, vi era anche Roberto Moro per presentare il suo libro “Il canestrello – un prodotto tipico nel novese” il cui ricavato servirà a sostenere un progetto ideato dalla cooperativa “Pazza idea”, che si propone lo scopo del reinserimento sociale di persone in difficoltà mediante il lavoro. E si spera

che saranno proprio i canestrelli a dare lavoro a queste persone che stanno imparando sotto lo sguardo attento del “Panificio Delucca” di Novi Ligure.Oggi la cooperativa opera anche presso la cascina “Orto” di Pasturana dove forse potrà essere allestito un apposito laboratorio di trasformazione. L’intento di Moro travalica l’impegno letterario perché attraverso il canestrello l’autore vuole unire la

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Torna il Teatro Marenco

storia locale al gusto e gusto del territorio, con iniziative di solidarietà in quanto i canestrelli sono un prodotto tipico dell’Oltregiogo. Un impegno condivisibile questo anche perché va nell’ottica della protezione dei marchi e delle eccellenze locali che devono godere di una tutela istituzionale contro ogni speculazione.

Novi Ligure (Al) a fine aprile verrà presentato al pubblico il Teatro Romulado Marenco, completamente restaurato grazie anche al decisivo intervento dell’omonima Fondazione costituita il 25 marzo 2004 con il concorso del Comune di Novi Ligure e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. In anteprima lo abbiamo visitato e, abbiamo pensato ai membri del comitato direttivo della Società che 1836 lo fondarono, Giacomo Alignani, Francesco Cascio, Luigi Ghiara e Paolo Verri, e che, nel lontano 1839, lo dedicarono al Re Carlo Alberto, con la rappresentazione de la “Beatrice di Tenda” di Vincenzo Bellini. Successivamente, nel 1943 quando in Italia dopo la caduta del fascismo si iniziò a cambiare tutta la toponomastica, il Teatro fu dedicato al celebre compositore novese Romualdo Marenco (1841 – 1907), autore del famosissimo Ballo Excelsior che, tra un tripudio generale, debuttò nel 1881 alla Scala di Milano, e tale è il nome che ancora oggi porta. Dopo anni d’oblio, i lavori di recupero ripartirono il 31 gennaio 1984 quando il Consiglio comunale deliberò un primo intervento di lire 866.269.900 mentre il secondo lotto di lire 3.466.605.223 venne approvato il 20 novembre 1989. Agli inizi del 2000, con un ulteriore stanziamento di lire 5.961.62.110 (pari a 3.078.920 euro) ai quali, dopo il 2004, si aggiunsero altri quattro milioni di Euro a carico della Fondazione Marenco, i lavori ripresero un decisivo impulso, tanto che oggi, nel mese di aprile 2019, finalmente ai novesi sarà possibile vedere questo gioiello storico interamente recuperato e inaugurato. (G.B.C.)

Luca Serlenga


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NUOVA LIBARNA E VALLE SCRIVIA

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L’Assessorato alla Promozione Territorio presenta le sue iniziative

Il "Mastodonte dei Giovi"

Eventi a Ronco Scrivia

Treni in mostra

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nche in questo suo ultimo periodo di mandato, L'Amministrazione Comunale di Ronco Scrivia, nell’applicare il suo programma, sta eseguendo una serie di lavori per rendere più accogliente e funzionale il suo territorio comunale. LA “CASETTA DELL’ACQUA”

Il 26 gennaio 2019 è stata inaugurata la seconda “casetta dell’acqua” nella frazione di Borgo Fornari. L’iniziativa ha raccolto un buon indice di gradimento dimostrato dalle oltre 50 schede richieste dall’utenza per accedere all’erogazione dell'acqua stessa. Un risvolto da non sottovalutare per questo tipo di approvvigionamento idrico, è quello per cui si riduce anche la quantità di plastica in quanto le bottiglie vengono riciclate. L’Amministrazione quanto prima renderà pubblici con un report i litri d’acqua erogati. RACCOLTA RIFIUTI “FAI DA TE”

Sempre in tema di ambiente riapriranno i corsi di compostaggio domestico, giovedì 21 marzo presso il Ricreatorio Parrocchiale di Borgo Fornari e giovedì 26 marzo presso il cinema Columbia, a Borgo Fornari. Per incentivare questo tipo di raccolta rifiuti, recentemente l’Amministrazione comunale ha approvato il regolamento per la riduzione della Tari a favore di chi esegue correttamente il compostaggio, naturalmente dopo verifica degli agenti preposti. STORIA & MEMORIA Proseguendo il percorso “Viaggio della Memoria”, iniziato il 26 gennaio con una tavola rotonda sul tema della Shoah, il 7 aprile l’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Anpi, il Circolo culturale “il Ponte” e la Biblioteca “Marangoni”, organizzarà una visita al “Memoriale della

U L’arrivo della bella stagione a Ronco Scrivia si festeggerà con il “1° Mercatino di Primavera”. La Pro Loco “Rione Villavec-

Ilenia Procopio

Le Fiere di Cambio

È

stato presentato il 15 marzo scorso, presso la sede della Fundación Museo de las Ferias, a Medina del Campo (Valladolid), in Spagna, il volume di Claudio Marsilio, “Fiere di cambio e mercato monetario nell’Italia di Età Moderna (1630-1650)”, per i tipi della Città del silenzio. All’evento, nato con il patrocinio del Centro Studi “In Novitate” Onlus e in collaborazione con la famiglia Scarsi, hanno collaborato diverse istituzioni, quali il GHES-Gabinete

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“MERCATINO DI PRIMAVERA” E FESTIVITÀ PER IL “2 GIUGNO”

chia”, che organizzerà l’evento il 14 aprile nella cornice del Parco Ghersi (campetto), lo arricchirà con fiori, cioccolato, giochi e musica. È questo l’anticipazione di una serie di eventi per la Festa della Repubblica: il 2 giugno si svolgeranno, nella zona sportiva, l’edizione di “Sportivamente Ronco”, il “Giro di Monte Reale”, la “Fiera del 2 giugno” e, dopo lo sport, presso il campo dell'oratorio parrocchiale, la grande “Sagra dell'Acciuga” .

Novi: Fabrizio Scarsi e Andrea Sisti, in Spagna a Genova

CINEMA d’AUTORE

CINEMA PER RAGAZZI il pomeriggio di sabato e domenica

Shoah” al binario 21 della stazione di Milano, luogo tristemente noto in quanto punto di partenza verso i campi di sterminio. A fine maggio in conclusione del percorso, verranno premiati i ragazzi della scuole per i lavori fatto e per il “Bando della Memoria”.

História Económica e Social di Lisbona e le fondazioni bancarie Cassa di Risparmio di Alessandria e Cassa di Risparmio di Tortona. Alla presentazione del volume, che andrà ad arricchire l’archivio “Simón Ruiz”, ora gestito dal Museo de las Ferias, sono intervenuti, oltre all’autore, a An-

...e

tonio Sánchez del Barrio, Fabrizio Scarsi e Andrea Sisti. Questo lavoro di Claudio Marsilio è un ulteriore contributo allo studio del commercio e della finanza europei nella prima età moderna. Materia questa alla quale l’archivio Simon Riuz è particolarmente dedicato. Marta Calcagno

no dei fiori all’occhiello della Valle Scrivia è certamente rappresentato dall’Associazione Onlus-ODV “Mastodonte dei Giovi” di Ronco Scrivia, presieduta dall’Avv. Michele Casano. Questa associazione gestisce dal 2004, convenzionata con il Comune di Ronco Scrivia, la costruzione e l'ampliamento del Grande Plastico delle Linee dei Giovi, lascito originario dell'industriale ronchese Percivale (OMP), con le più sofisticate e realistiche tecnologie digitali e fermodellistiche. L'Associazione ha inoltre elaborato e presentato a fine 2017 in via ufficiale ai Comuni di Ronco Scrivia, Busalla e Isola del Cantone un articolato Progetto di Ecomuseo delle Linee dei Giovi diffuso sul territorio, progetto di cui il Plastico costituisce elemento essenziale e di grande attrattiva anche didatticoculturale. L'associazione ha svolto a tal fine, in tutti questi anni, una continua attività di ricerca, documentazione storica, etc., raccogliendo reperti ferroviari di ogni genere, e organizzando ogni anno almeno una mostra tematica (nel 2018 sul 120° anniversario del disastro di Piano Orizzontale dei

Giovi) oltre a numerosi eventi modellistici, mostre-mercato etc., di grande richiamo. Dal 2014, grazie ad una idea iniziale e ad uno sforzo condiviso innanzitutto con Regione Liguria, Enti locali e Associazioni, è stato possibile organizzare il Treno Storico sulla Linea dei Giovi, da Genova Brignole a Ronco ed Arquata Scrivia. Un percorso suggestivo che si snoda tra le valli Scrivia e Polcevera, su una linea realizzata oltre 160 anni fa, con tecnologie e criteri di assoluta lungimiranza ed avanguardia, nata per collegare la Pianura Padana con il porto di Genova, e che ancora oggi svolge un ruolo trasportistico essenziale. (m.cal.)


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alla scoperta del nostro territorio Scoprire la montagna in sicurezza: dagli 8 ai 17anni

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CLUB ALPINO ITALIANO sede di Novi Ligure, via Verdi, 37 Per iscrizioni ed informazioni: mercoledì 18.00 -19.00 e il venerdì 21.00 - 23.00 In orario di apertura della sede contattare: 324 9898748 Negli altri orari: 348 2605707

Via Francigena, la strada dei pellegrini dal 24 al 27 aprile

Alpinismo Giovanile A piedi o pedalando T

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'Alpinismo Giovanile (AG) ha lo scopo di far conoscere ai giovani (817 anni) la montagna in modo divertente e responsabile, avviarli alla pratica delle attività di montagna (escursionismo estivo, escursionismo invernale con racchette su neve, arrampicata, vie ferrate, speleologia, mountainbike, torrentismo…) garantendone la sicurezza, diffondere la cultura alpina, la conoscenza e il rispetto per la natura.Le attività proposte si dividono in gite organizzate dal Gruppo A.G. di Novi Ligure e un Corso intersezionale organizzato dalla Scuola di Alpinismo "la Cordata" strutturato in un percorso di apprendimento delle varie discipline proposte con una particolare attenzione didattica secondo il principio dell'imparare facendo. Il corso (che dura tutto l'anno) è diviso in due fasce:

• Base che si pone come obiettivo avvicinare i ragazzi più giovani alla frequentazione della montagna nel rispetto della natura soprattutto attraverso le escursioni e altre attività di difficoltà minime • Avanzato, finalizzato a dare, a chi ha già maturato un po' di esperienza, le basi tecniche per approcciare le diverse discipline sempre nella massima sicurezza.

scolastiche e tendenzialmente nel periodo estivo vengono organizzate gite di più giorni e soggiorni. Alessandro Gemme

Sci da fondo: turismo dolce

È frequentato ogni anno da un massimo di 50 tra ragazze e ragazzi che vengono guidati in questo percorso di crescita da Accompagnatori nazionali, regionali e sezionali appositamente formati dalle Scuole del Club Alpino Italiano, che si occupano dei ragazzi senza la necessaria presenza dei genitori. Durante l'anno le escursioni si svolgono in genere la domenica, durante le vacanze

Info: Per maggiori informazioni: Riccardo Bozzi (335.790.9867) Alessandro Gemme (348.441.8690) alpinismo.giovanile@cainoviligure.it, FB: Alpinismo Giovanile - C.A.I. Novi Ligure. Prossime gite: • Domenica 7 aprile: I Lamoi Finale Ligure, arrampicata in falesia; • Domenica 14 aprile: Parco delle Capanne di Marcarolo escursione con il guardiaparco.

rekking di più giorni: 4 tappe nel tratto toscano da San Miniato a Siena a piedi o in bicicletta. Il gruppo TAM della sezione di Novi ha proposto come trekking lungo di primavera un cammino storico: la via Francigena. La via Francigena nel Medio Evo collegava il nord Europa a Roma e a Brindisi. L'Italia era percorsa da pellegrini che giungevano da ogni parte d'Europa, si recavano a Roma in visita alla tomba dell'apostolo Pietro e potevano poi proseguire fino a Brindisi per imbarcarsi per la Terra Santa. Quattro tappe tra le stupende col-

re lentamente le bellezze di questo territorio, tra lo sbocciare della natura in primavera e i tesori dei paesi e città d'arte. La partenza è prevista nella prima mattinata di Mercoledì 24 aprile in auto, si alloggerà in ostelli, e si camminerà sempre provvisti del proprio bagaglio, le iscrizioni si chiuderanno entro fine marzo. Mela Cocozza

line toscane (“San Minato, Cambassi Terme” – “Cambassi Terme, San Giminiano” – “San Giminiano, Monterriggioni” – “Monteriggioni, Siena”) un itinerario con cui scopri-

Per info e iscrizione in orari serali: Mela Cocozza: 333 9114996 Gianni Brocca: 348 0304321.

180 delegati delle sezioni piemontesi si riuniranno a Novi

È

stata scelta Novi Ligure per l'assemblea annuale delle sezioni CAI del Piemonte che saranno ospitati per tutta la giornata di domenica 24 marzo presso uno dei luoghi più rappresentativi della città: il Museo dei Campionissimi. L'assemblea rappresenta un momento molto importante per il Cai e i suoi soci piemontesi per relazionare sulle attività svolte e per decidere le linee guida da seguire, occasione di confronto e scambio di idee. I lavori occuperanno la maggior parte della giornata ma la sezione Cai novese ha trovato il modo di far scoprire un po' del proprio territorio grazie alla collaborazione col corso di enogastronomia dell'Istituto Ciampini Boccardo di Novi Ligure: una pausa pranzo all'insegna dei prodotti tipici, “un'esperienza sensoriale” che aumenterà il desiderio della scoperta del territorio novese. Maria Grazia Gavazza

L

o sci da fondo è uno sport ecocompatibile che non ha impatti negativi sull’ambiente, le piste seguono strade forestali o piste ciclabili estive, senza bisogno di infrastrutture invasive e consumo di suolo e pertanto rientra a pieno titolo tra le attività di turismo sostenibile. Domenica 17 febbraio, la sezione di Novi del CAI ha organizzato

una giornata sugli sci da fondo a Pragelato. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: i principianti hanno seguito una lezione nell’ampio e assolato campo scuola, mentre i più esperti, dopo qualche esercizio di riscaldamento hanno affrontato il tracciato delle piste olimpiche. L’intenzione in realtà era di percorrere l’itinerario escursionisti-

co che permette di inoltrarsi con gli sci tra i larici del Parco della Val Troncea, in un ambiente naturalistico straordinario, ma le condizioni della neve, ghiacciata in molti punti, hanno sconsigliato di addentrarsi su questo itinerario. La Val Troncea costituisce la testata del bacino imbrifero del torrente Chisone, vallata che si è

formata per effetto dell'azione dei ghiacciai e di fenomeni erosivi. Situato nel cuore delle Alpi Cozie, il Parco occupa la parte superiore del bacino del torrente Chisone, un territorio protetto delimitato per gran parte del suo perimetro da cime di tremila metri di altitudine. Maria Grazia Gavazza


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INFEDELTA’ CONIUGALE

p Dall vostra parte Dalla

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ualli sono uali sono le le co cons conseguenze? nseguenz nz M l i di voii sii saranno già chiesti cosa si inMolti tenda esattamente per infedeltà coniugale e quali siano le conseguenze sul piano giuridico.

Quando si configura un’infedeltà coniugale? La risposta, diversamente da quanto si possa immaginare, non è semplice e certamente non univoca. Anzitutto va chiarito che l’obbligo reciproco di fedeltà derivante dal matrimonio non si riduce ad un obbligo di astensione da rapporti fisici con altri, bensì va inteso in senso più ampio, come impegno e dedizione fisica e spirituale tra coniugi. Infatti la giurisprudenza ha talora ravvisato una violazione del dovere di fedeltà rispetto a relazioni del coniuge con estranei che, pur non sostanziatesi in un adulterio vero e proprio, abbiano leso la dignità e l’onore dell’altro coniuge. Rileva anche il “tradimento virtuale”? Una recente pronuncia della Cassazione ha affermato che la ricerca di relazioni extraconiugali su internet provoca un’irrimediabile frattura nel rapporto coniugale e dunque è da considerarsi una condotta idonea a costituire violazione dell’obbligo di fedeltà. Paradossalmente il coniuge che trascorra buona parte del tempo libero a cercare sul web partners virtuali pur non incontrando fisicamente nessuno potrebbe, qualora tale comportamento pregiudichi la vita di coppia, integrare una violazione più grave del dovere di fedeltà rispetto alla condotta tenuta da un altro coniuge che si sia lasciato andare ad un tradimento isolato che, sebbene abbia ingenerato risentimento e sofferenza nell’altro, potrebbe di per sé non minare in modo irreversibile il rapporto coniugale. I Giudici valutano infatti le circostanze del caso concreto al fine di decidere se addebitare la separazione al coniuge infedele. In caso di separazione cosa succede? Qualora i coniugi si separino, e ciò può avvenire su

Avv. Fabiana Rovegno

iniziativa anche di uno solo dei due, la conseguenza di un’infedeltà coniugale potrebbe essere l’addebito della separazione al coniuge fedifrago, purché risulti che la crisi coniugale sia insorta a causa del comportamento infedele. Potrebbe infatti accadere che il tradimento si verifichi quando la convivenza coniugale si sia già resa intollerabile per altre ragioni, sicchè in tal caso la separazione non verrà addebitata al coniuge fedifrago. Cosa comporta l’addebito della separazione? Il coniuge cui sia stata addebitata la separazione non avrà diritto ad un assegno di mantenimento e perderà i diritti successori rispetto all’eredità del coniuge che muoia prima del divorzio. Quali sono le altre conseguenze di un’infedeltà coniugale? Il coniuge che ha subito un tradimento potrebbe ottenere un risarcimento dei danni, purché l’infedeltà abbia leso la sua dignità e la sua reputazione. Si pensi ad esempio ad un tradimento avvenuto alla luce del sole, noto a tutti i conoscenti della coppia ma non al coniuge tradito. Un’altra possibile conseguenza, nei casi più gravi di infedeltà, è l’esclusione del diritto al risarcimento dei danni conseguenti al decesso del coniuge in un sinistro stradale. Una recentissima sentenza ha infatti rigettato la richiesta risarcitoria per la perdita della moglie in un incidente avanzata da un marito che, pur non essendo separato, aveva avuto una relazione extraconiugale dalla quale, tre mesi prima dell’incidente, era nato un figlio. L’infedeltà coniugale non è reato Si rammenta infine che l’infedeltà coniugale non integra un reato, in quanto le sanzioni penali previste per l’adulterio e per il concubinato sono state eliminate dall’ordinamento alla fine degli anni ‘60. Avv. Fabiana Rovegno

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IL FALCO E IL FALCONIERE

. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è un atto normativo dell’Assemblea Generale dell’ONU promulgato il 10.12.1948 a Parigi. L’articolo 26 prevede che ogni individuo [abbia] diritto all’istruzione e che l’istruzione sia indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana, con il fine di promuovere la comprensione, la tolleranza, la pace fra tutte le nazioni, i gruppi razziali e religiosi. Eppure, tempo prima, il 6 e 9 agosto 1945 i bombardieri USA “Enola Gay” e “The Great Artiste” avevano sganciato la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, provocando 150.000 morti. Dresda in primavera ne aveva contato 25.000. Il soldato che uccide si distingue dall’assassino, perché ha il senso del limite della propria azione. Con il Processo di Norimberga (un tribunale creato “ad hoc”) i vincitori ebbero la certezza di non dover rendere conto delle loro responsabilità di belligeranti, riuscendo, poi, con il loro contributo alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, a ripulirsi la coscienza. Potenza delle norme. Nella sua immediatezza, “Imagine all the people, Living life in peace”, è però un inno più efficace (e un po’ ruffiano). . Istruzione…comprensione…tolleranza… pace. Siamo ancora al palo. E cresce la voglia di essere armati. Si dirà, la calibro 45, detta “Peacemaker”, era “pacificatrice” apposta; ma dubitiamo che Samuel Colt - 1862 - intendesse fornire un’interpretazione “realista” alla massima ne vis pacem para bellum o richiamare un noto passo della VII Orazione Antoniana di Cicerone: si pace frui volumus, bellum gerendum. Né Pietro Beretta - 1957 – si sarebbe mai sognato che il modello "M9", che sarebbe uscito dalla sua fabbrica, divenisse la pistola d'ordinanza dei militari USA. Comunque, un conto è la guerra, come strumento di offesa “ripudiato” dall’art. 11 della Costituzione Italiana; altro è l’avanzata di fatti di violenza, che si vorrebbero arginare con l’impiego della “forza legale”, legittimando la regola della detenzione delle armi ed il loro uso, il cui fondamento è un

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sentimento di intolleranza, oggi vieppiù diffuso. L’intolleranza non dipende da situazioni contingenti, ma è collegata ad immagini che si credono inculcate nella memoria. In un mondo dove tutti si comportano come se la pace non esistesse, forse perché ritenuta sovversiva, - e dove prevale invece il sospetto - l’intolleranza invelenisce l'esistenza umana: “siamo deboli, incoerenti, volubili, soggetti all'errore. Una canna piegata dal vento dice alla canna vicina, piegata in senso contrario: “prostrati, miserabile, o presenterò istanza perché ti brucino…” (Voltaire). Senza intolleranza non si comprendono fenomeni quali le inquisizioni, gli autodafé, gli indici dei libri proibiti, le censure, deportazioni e gulag, i confini coatti, tutti emersi dalla melmosa legalità formale. . Il diritto non è una “tecnica di controllo sociale” basata sul terrore della sanzione. Non è neppure quella “contraffazione ideologica” dei rapporti sociali, come sosteneva Pasukanis, il quale scompare inghiottito dalle purghe staliniane. La tesi contrattualistica, che coglie più nel segno, vuole che l’istinto naturale (dopo iniziali diffidenze) vada verso uno “scambio di utilità” : dove i termini del rapporto giuridico, essendo l’uomo animale appetitivo, gravitano attorno al concetto di “regolamentazione degli interessi”. Il che presuppone un sistema dove ogni giocatore sia effettivamente sovrano, consapevole di esserlo. La legge non ha in sé alcuna “autorità”. Né la forza la pone la legge (che legittima il potere coercitivo ma non lo crea). Dunque è fuori dalla legge che regna l’armonia e la tolleranza? Non lo so. Ma nel regno del diritto non impera certo la dittatura del cuore (Radbruch). Le leggi normano la nostra vita e ci danno i “limiti”, e nei limiti, le “sicurezze”. Il falco apprezza il braccio del suo falconiere; il falconiere ama il suo falco al punto da lasciarlo libero. Nessun falco andrebbe da un altro falconiere, se da lui si non sentisse appoggiato e insieme libero. Se si è falchi si vola e nessuno può eccepire, neppure Dio.

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Garofani: la grande bellezza ddella semplicita' S

pesso andiamo alla ricerca di soluzioni difficili e complesse, dimenticandoci quanto bella sia la semplicità: credo che il garofano rientri in questo caso. E' una pianta mediterranea, perenne, rustica e resistente: se ami i fiori, ma hai il pollice nero, il garofano fa proprio al caso tuo! La sua fioritura è abbondante e duratura; i colori disponibili sono davvero tantissimi (io adoro quelli screziati) e sono fantastici sia in giardino che sul balcone. La cura è davvero semplice: terreno ben drenato e posizione soleggiata; innaffiature regolari, ma solo a terreno asciutto (anche in questo caso: meglio poca che troppa!) e una bella concimazione ogni 20 giorni nei mesi estivi, per aiutare la fioritura. I suoi fiori, tra l'altro, durano molto anche da recisi (anche in estate): perfetti per colorare sia il giardino che il salotto... la loro semplice bellezza merita davvero di essere riscoperta!

Ad Arquata Scrivia la scuola si apre al digitale

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abato 9 marzo è stato inaugurato l’Atelier digitale dell’Istituto Comprensivo Arquata Scrivia-Vignole Borbera. Il Dirigente Scolastico dell’Istituto, Prof. Guido Rosso, alla presenza degli assessori alla cultura dei comuni di Arquata Scrivia e Vignole Borbera, del DSGA, Dott. Giancarlo Porta, dei docenti, dei rappresentanti dei genitori e di numerosi alunni ha illustrato i contenuti e le finalità dell’Atelier, realizzato grazie a un gruppo

Il Mondo visto da risti ospiti!!! tu e m o c n o n s o d i b AO ma come

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uesto mese vvogliamo li portarvi in Portogallo, in un paesino sconosciuto ai più, ma di una bellezza unica: Obidos; è un piccolo borgo medievale a circa un’ora di strada da Lisbona. È uno splendido “museo a cielo aperto” di case bianche circondate da un castello medievale, le sue lunghe mura circondano il borgo per circa 1,5 km e possono essere visitate a piedi, così da poter avere splendide vedute su tutto il paese. Scendendo all’interno colpiscono le sue case caratteristiche dipinte con i colori pastello del giallo e blu, circondate da un labirinto di strette via acciottolate dove perdersi diventa il passatempo migliore alla scoperta di scorci sempre diversi e che riportano ad un tempo lontano. Ma non andate ad Obidos di giorno quando il paese è invaso dalle orde di turisti dei viaggi organizzati, bisogna venirci la sera e fermarsi a dormire, allora sì che il paese sarà tutto vostro e avrete veramente utilizzato la macchina del tempo per immergervi in un’atmosfera fatta di silenzi e luci soffuse, anche dormire in una delle piccole strutture del paese è un salto nel tempo, camere con letti a baldacchino e mobili d’epoca, tutta la vostra permanenza sarà imperniata da un alone di romanticismo.Non dimenticate di assaggiare la Ginjinha, un liquore già conosciuto in epoca romana e prodotto con le amarene locali e allora magari dopo una cena a base di bacalhau e qualche bicchiere di Ginjinha, ritornando alla camera del vostro hotel potrà capitarvi di scorgere tra le strette vie deserte un cavaliere con la sua armatura; perché ad Obidos, dove il tempo si è fermato, tutto è possibile!! Roberto e Chiara

Il mondo a portata

di mano!

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di insegnanti che, nel marzo 2016, ha partecipato e si è aggiudicato i 15.000 euro messi a disposizione dal bando indetto dal Ministero dell’Istruzione all’interno del Piano Nazionale Scuola Digitale. Un plauso è stato rivolto all’insegnante Barbara Raineri, ideatrice del progetto, alla prof.ssa Beato per aver contribuito a dar vita al progetto “I cantastorie digitali”, all’amministrazione comunale di Arquata Scrivia e al sistema bibliotecario Novese

per la divulgazione di questo progetto sul territorio. L’Atelier digitale è un ambiente ove tutti gli alunni e studenti dei vari ordini di scuola e dei vari plessi avranno l’opportunità di avvicinarsi al digitale attraverso l’uso di tablet e lavagne Lim, dove l’insegnante è colui che interagisce con gli alunni, in un clima di laborioso sodalizio, dando un valore aggiunto alla trasmissione delle conoscenze. Marta Calcagno

Ester… nando…!!! Riflessioni a ruota libera di Ester Matis

Un... (N)Euro che dà i numeri

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a comodità piú grande del nostro tempo è senza dubbio l'automobile. Proprio perché non sappiamo e non possiamo rinunciarvi, i costi legati alla vettura sono tra quelli che maggiormente incidono sul bilancio famigliare. Come se non bastassero le spese vive e gli inevitabili imprevisti, sulla quattro ruote incombe una sorta di marchio a fuoco che soltanto a sentirne il nome sa già di colossale fregatura, forse perché inizia con la parola "euro" seguita progressivamente da numeri: euro 1, euro 2, euro 3, ecc. A quale euro siamo arrivati oggi? Euro sei? Euro sei punto due? Boh! Resta il fatto che se

la sono inventata bella per dichiarare guerra ai nostri portafogli con questa specie di "fine vita" o prepensionamento coatto delle nostre macchine, utilitarie e non. Ad esempio, col mio euro quattro rischio di andare poco lontano. In alcune città non ho più libero accesso, quasi guidassi una specie di nube tossica ambulante. Eppure la revisione (che è d'obbligo, ma si paga, ovviamente) dice che sono a posto. Le "emissioni" sono nella norma. E allora, come la mettiamo? Se ormai sta Panda fa così schifo da bloccarne la circolazione perché farle la revisione? Ma dato che la mia Panda ad oggi va benissimo, perché dovrei

cambiarla? Mica stiamo parlando di sostituire le tendine del bagno o lo zerbino di casa! Già, perché il problema più grande è proprio questo: chi darà il grano (ovvero gli euro, tanto per restare sul pezzo) a quelli come me per comprarci l'ultimo (arridaje...) euro sei o sette o quel che sarà? Forse ci farà il regalo colui che in Europa s'è inventato sta menata degli euri? Impossibile. Là le regole si fanno per favorire i grandi, non per il bene dei poveri tapini. L'ultima domanda: ma gli autobus cittadini, con le loro fumate nere puzzolenti, che euro sono? Ester Matis


Marzo 2019

Lo skyrunning ovvero il Vertikal di Punta Martin

Quando le Alpi incontrano il mare

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unta Martìn, 1001 metri sul livello del mare, una piramide rocciosa che svetta al di sopra dei quartieri genovesi di Pra’ Palmaro e Voltri. A meno di 7 km in linea retta dalla costa, i suoi versanti, ripidi e frastagliati, offrono un’eccezionale vista sul panorama circostante e non è raro, dalla sua vetta, scorgere il profilo della Corsica in lontananza. Un rilievo dalle caratteristiche alpine incastonato alle spalle dei quartieri genovesi di ponente, a fare da sentinella al mare e alla città sottostante. Proprio le caratteristiche appena descritte che fanno del Martìn uno dei più singolari rilievi della Liguria, hanno attirato l’attenzione di un gruppo di ragazzi che recentemente hanno fondato il Team Martìn 10zerouno, una associazione sportiva che pratica lo skyrunning: letteralmente “corsa in cielo”, ossia la corsa in alta quota, molto praticata nelle regioni alpine. Lo skyrunning è un insieme di discipline sportive di corsa che si svolgono in montagna su sentieri sterrati e su terreni sconnessi che possono comprendere anche tratti innevati o ghiacciati. Il Team Martìn 10zerouno nasce nel 2019 sulle ceneri della precedente società, la G.S.D Eurobike Swim & Run, mantenendo sempre come focus della propria attività la corsa in montagna e tutte le altre attività legate all’outdoor come lo swimrun (che prevede la corsa alternata a tratti di nuoto), il triathlon nella sua versione più lunga e difficile per veri uo-

mini d’acciaio e denominata per l’appunto iron man ed infine la corsa a piedi, con una storia fatta di partecipazioni a maratone classiche ed ultramaratone come la Milano-Sanremo. Il team per il 2019 ha in programma numerose gare vertikal di Punta Martin, ognuna con diverse peculiarità: si va da quella col tracciato più lungo (ben 24 km!) e un dislivello maggiore a quella più breve ideata per i neofiti e chiunque si volesse cimentare per la prima volta in questa disciplina.

Inoltre l’associazione organizza anche la Vertikal punta Martìn for amputees race, una gara ideata apposta per atleti amputati. Tutto il team è lieto quindi di accogliere nuovi futuri atleti per introdurli e condurli alla scoperta di questa interessante disciplina a contatto con la natura vivendo il tutto all’interno di un gruppo di persone che fanno della propria passione sportiva un vero e proprio modo di vivere, perché il Martìn è il Martìn! Luca Serlenga

Dal Beigua al tetto d'Europa

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ono circa 265 i chilometri che separano Piampaludo, piccola frazione di Sassello alle spalle del Monte Beigua, con Courmayeur, rinomata località invernale ai piedi del Monte Bianco: una distanza molto inferiore ai 450 chilometri che Giovanni De Prati, di Piampaludo, dovrà affrontare per la prima edizione del Tor des Glaciers, il nuovo endurance trail organizzato in occasione dei 10 anni del famoso Tor des Geants, la competizione sportiva più “alta” d'Europa che ogni anno porta sulle vette valdostane atleti da tutto il mondo. Giovanni infatti è uno dei 100 atleti in tutto il mondo selezionati per questa prima edizione che si terrà i primi di settembre in Valle d'Aosta e che si svolgerà in un percorso ancora più impegnativo del famigerato “giro dei giganti”: “Ho partecipato al Tor 4 volte”,

ci racconta Giovanni, “la prima volta nel 2010, quando eravamo ancora in pochi iscritti. Per partecipare a questa nuova competizione è necessario aver concluso il Tor almeno una volta, in meno di 130 ore”. Giovanni infatti ha partecipato a molti dei più famosi e importanti trail: “Ho partecipato al

PTL (Ndr.: Petite trotte à Léon), che si svolge tra Francia, Svizzera e Italia, il CCC (Ndr.: Courmayeur-Champex-Lac-Chamonix) e, sul nostro territorio, alla “Porte di Pietra”, uno dei trail italiani più antichi, che si svolge in Val Borbera, fino a toccare il Monte Antola”. Un territorio quindi, il nostro, molto importante per Giovanni, dove vive e dove si allena: “I miei allenamenti sono tutti sul territorio del Beigua e sull'Alta Via. Parto da Piampaludo, vado a Faiallo, Fiorino, Voltri, Varazze, Alpicella, Beigua e ritorno a Piampaludo. Oppure verso i Moretti, o in bici”. “Adesso il trail è diventato un po' una moda”, ci confida Giovanni, “ma io non ho nessuna pretesa: mi basta arrivare in fondo. Per me è un viaggio: mi fermo a parlare con gli allevatori, ammiro i panorami”. E quali sono i suoi segreti per sostenere com-

Castellania e il grande evento

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er il centenario di Fausto Coppi un programma ricco di eventi sta per prendere il via e a Castellania (Al), dove il grande campione nacque il 15 settembre 1919, tutto è pronto per la ricorrenza. E per l’occasione, come annunciato da sindaco, Sergio Vallenzona, anche il paese cambierà nome: si chiamerà Castellania/Coppi. A curare il look del paese è stato chiamato l’Arch. Mario Cucinella, che, su richiesta anche dei figli di Coppi, Fausto e Marina, opererà un restyling dell’area del mausoleo, mentre all’ingresso del borgo verranno sistemate le opere del pittore alessandrino Riccardo Guasco. Il primo appuntamento è per domenica 19 maggio con la prima edizione del premio: “Numero 1 tra i Numero 1”, un concorso, come spiega il Sindaco, che premierà 19 personaggi del cosiddetto “triangolo di Coppi” che per vertice ha Castellania, Novi Ligure e Tortona. I premiati apparterranno al mondo dell’imprenditoria, della cultura, dell’arte, dell’innovazione e della comunicazione. Ma il folto programma con altre iniziative, delle quali man mano daremo notizia, proseguirà sino a settembre. Gian Battista Cassulo

petizioni del genere? “Il sostegno di mia moglie e della mia famiglia è molto importante”, ci confessa Giovanni, e non solo: “si corre innanzitutto con la testa. Lo sport fa bene per il fisico ma soprattutto per la mente”. Matteo Serlenga


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l’inchiostro fresco Marzo 2019

SPORT

Si torna a correre sul Faiallo

Tamburello: entusiasmo e grandi attese per la prossima stagione

Cuore a 1000 “Cremolino” per la serie A C N esare Siri e lo staff dell’Asd Urbe sono lieti di annunciare la quarta edizione di “Cuore a Mille!” L’ormai famosa “corsa urbasca”, che ha come location la suggestiva cornice del Parco del Beigua, avrà luogo il 28 aprile 2019. I podisti partiranno alle ore 9:30 e dovranno cimentarsi in un percorso di 17 km di lunghezza e 440 metri di dislivello. La Cuore a Mille è una gara podistica su percorso misto, asfalto e sterrato e la partenza e l’arrivo saranno in località Passo del Faiallo, presso l’albergo ristorante “Nuvola sul Mare”. Il ritrovo per i partecipanti è fissato alle ore 8:00 presso il suddetto ristorante, nel pacco gara è compreso: un buono pasto da consumare presso il ristorante La Nuvola sul Mare, una maglietta col logo della gara e alcuni prodotti gastronomici e tecnici. Lungo il percorso inoltre saranno presenti

tre punti di ristoro per l’approvvigionamento di cibo e bevande, più quello finale all’arrivo. Quest’anno oltre alla corsa per chi volesse si potrà effettuare anche una camminata per i sentieri del parco alla scoperta dei segreti naturalistici del paesaggio assieme alla guida ambientale Serena Siri. Luca Serlenga

el tempio del tamburello per eccellenza, il Ristorante “Vetta” di Cremolino dell’ex giocatore Fabrizio Viotti, è stata presentata la formazione di tamburello del Cremolino che partecipa alla serie A edizione 2019. Come sempre numerosa la partecipazione con dirigenza, giocatori e tifosi in un posto dove il tambass non solo rappresenta la continuità, ma la tradizione e la cultura di queste terre, grazie all’impegno di molti appassionati. Nel quintetto affidato ancora per il ruolo di Direttore Tecnico ad Antonio Surian il mezzovolo Briola è stato sostituito da Teli, giocatore di grande esperienza e già scudettato nel 2014 tra le fila del Cavaion, tra i terzini non ci sarà più Daniele Basso, ma il fratello Alessio è stato affiancato da Derada, classe 74 in forza lo

scorso anno al Solferino. Confermati a fondo campo Ferrero e capitan Merlone. Le due riserve sono Oddone e Accomasso, con quest’ultimo che rimpiazza Monzeglio. L’obiettivo del Cremolino è di migliorare l’ottavo posto del campionato passato. “La nostra preparazione sta andando bene e il meteo ci ha aiutato – commenta il presidente

Claudio Bavazzano – arrivare tra le prime cinque potrebbe essere alla nostra portata” L’avvio del quintetto non è dei più facili in quanto nelle prime due giornate il Cremolino se la vedrà con Cavaion e Castellaro. “Il nostro campionato – commenta il presidente Claudio Bavazzano - inizia dalla terza partita. Il Cremolino non sarà l’unica formazione piemon-

tese in serie A ma figura anche il Chiusano. Rispetto a un anno fa non ci saranno Nuova Medolese e Mezzolombardo, che non si sono iscritte ed è stata ripescata l’Arcene, squadra bergamasca che può dar fastidio anche in questa categoria”. Il via alla serie A domenica 24 marzo. Enzo Prato

Torriglia: nato il Panathon Club Alte valle Trebbia e Bisagno

Nasce il motoclub “Valli del SOL”

25 aprile: la Via del Mare

L'Orba su due ruote

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l 24 febbraio si è svolta a Torriglia la prima conviviale del 2019 del Panathlon Club Alte Valli Trebbia e Bisagno, dal tema “La donna e la moto”, alla presenza della campionessa mondiale Alex Brancati, di Sara Rivera, più volte in nazionale, di Sergio Parodi Vice Presidente FederMoto Liguria e di Germano Tabaroni Governatore Area IV. “Quest'anno, abbiamo deciso come Club, di organizzare serate ed eventi legati agli sport outdoor praticati sul nostro territorio – ci ha detto Silvia Rocca, presidente del Club Alte Valli Trebbia e Bisagno - Il prossimo 25 aprile collaboreremo al Trail Running Via del Mare, gara di 40 km da Camogli a Torriglia, in seguito organizzeremo una cena conviviale con gli appassionati di mountain bike , che in questi ultimi anni sta riscuotendo un enorme successo nel nostro territorio”. Il Panathlon si occupa della diffusio-

I Nella foto: Francesco Garbarini, Alex Brancati, Daniela Segale, Germano Tabaroni, Silvia Rocca, Sergio Parodi, Renzo Romiti

ne del Fair Play nello sport, il suo nome deriva da Pan (tutti) Athlon (sport). Silvia Rocca già da tempo si occupa di attività sportiva nella sua realtà locale ed è stata nell’ultima legislatura Assessore allo Sport, promuovendo molte ed interessanti iniziative. In tal senso va anche l’adesione del suo Club alla corsa podistica della “Via del mare” che,

ricordiamo, è organizzata da Roberto Giordano, atleta che ha partecipato alla maratona di New York. La corsa podistica ha una sezione competitiva e una non competitiva e per gli amanti degli animali ha una apposita sezione dedicata ad una passeggiata con cani. Giacomo Piombo

centauri sono di casa in Alta Valle dell'Orba: grazie ad alcuni appassionati è nata infatti lo scorso anno la prima associazione dedicata alle due ruote, il motoclub “Valli del SOL”, una ASD senza scopo di lucro, che si pone come obbiettivi di far conoscere le valli Stura, Orba e Leira e di portare i motociclisti sul territorio. Il club, che ha la propria sede legale a Tiglieto, è nato ufficialmente lo scorso anno, ma è già attivo e presente sul territorio da alcuni anni: infatti, grazie alla collaborazione con il Motoclub della Superba di Genova, nel 2015 si era svolta la prima dimostrazione di trial a Badia e nel 2016 un urban trial a Tiglieto, che ha visto una grande partecipazione di pubblico e di piloti, per un totale

di ben 2000 persone: una cifra enorme, basti pensare che tutta la popolazione dei comuni dell'Alta Valle dell'Orba (Tiglieto e Urbe) non supera le 1500 unità. Nel 2017 si è poi tenuto il super enduro, che ha avuto come ospite Davide Soreca, pluricampione italiano e internazionale di questa disciplina. Si giunge così al 2018, dove, grazie alla collaborazione del Comune di Urbe, la neonata associazione organizza la prima “mulatrial”. Adesso il motoclub Valli del SOL gestisce in concessione il circuito di Tiglie-

to per enduro, trial e minimoto, i suoi soci si impegnano volontariamente alla pulizia dei sentieri e al posizionamento della cartellonistica e hanno preparato già tre appuntamenti: il primo si terrà il 12 maggio con la gara regionale di enduro, il 23 giugno si terrà la seconda edizione della Mulatrial e il 13 luglio il campionato regionale di trial. Inoltre, grazie alla collaborazione con altri ragazzi provenienti da Rossiglione e Masone, presto nascerà la protezione civile in moto: una realtà già presente in Lombardia, sarebbe la seconda in Liguria dopo Albenga, e ha come obiettivo aiutare la popolazione durante le situazioni di emergenza, dove non è possibile arrivare agevolmente con altri mezzi. Matteo Serlenga


l’inchiostro fresco Marzo 2019

SPORT

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Ripercorse le tappe più importanti dell’atleta novese

Renato Martini CAVALLI E DINTORNI

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ella cornice del Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, sabato 2 marzo è stato presentato il libro “Renato Martini un uomo, un atleta” edizioni Epokè, dedicato al maratoneta tortonese di nascita, ma novese d’adozione, scomparso il 27 dicembre 2016. Alla presenza del sindaco, Rocchino Muliere, del presidente dell’Atletica Novese, Stefano Berrino, dell’olimpionica Maddalena Grassano, una dei tre alessandrini alle Olimpiadi di Monaco 1972 e di tanti appassionati di atletica è stata illustrata una pubblicazione dove sono state ricordate le gesta di Renato, da quando, ancora ragazzo, nel campo dei Frati sotto la guida di padre Vincenzo, iniziava la sua pratica sportiva sino al passaggio all’ALA di Alessandria e poi al CUS Torino. Oltre ai risultati tecnici quali le

Giulio Romano Romano, La sala dei cavalli, Mantova, Palazzo Te – “I razzatori”

G vittorie ai Campionati italiani di maratona, nel corso della presentazione del libro, è stata esaltata la figura di Renato come uomo mite, per bene che ha sempre saputo dare il giusto peso alle cose e che, quando c’era da fare qualcosa per la collettività, non si è mai tirato indietro. Dopo le testimonianze di vita vissuta, ha concluso la presentazione

la moglie di Renato, Antonina, presente insieme ai figli Alessio e Matteo e ai nipotini, ricordando con commozione di avere accompagnato il marito per mano dai primi sintomi della malattia sino alla sua prematura scomparsa del “campione silenzioso che con la sua leggerezza sembrava volasse”. Umberto Cecchetto

Busalla Rugby: un gradito incontro in Valle Scrivia

Quando lo sport è passione

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enerdì 8 marzo 2019, come ogni venerdì siamo scesi in Valle Scrivia a "caccia" di pubblicità, l'indispensabile carburante per "far girare le rotative" del giornale, ma anche di notizie per riempire di interessanti contributi le colonne de l’inchiostro fresco. E siamo stati fortunati perché ad Isola del Cantone abbiamo "incrociato" un elicottero parcheggiato in un lembo di terra ai lati della strada pronto per trasportare su una delle vette che circondano la Valle un carico di tubi per una condotta. Avremmo voluto fermarci per filmare le operazioni, ma avevamo altri appuntamenti che non ci hanno consentito alcuna sosta. Pazienza sarà per un'altra volta! E dopo aver visitato un gruppo di operatori economici di Ronco Scrivia e Borgo Fornari, nostri

inserzionisti, eccoci a Busalla per un'intervista di grido. In anteprima infatti abbiamo sentito Gianni Pastrovicchio, Vice presidente del Busalla Rugby, intento a dare gli ultimi ritocchi alla nuova sede del Club, sita in via Seminella, località Ingea, su terreni dati in concessione dal comune di Busalla.

Il Vice presidente, sia pure tutto indaffarato nei lavori, ci accompagnato nella nostra visita precisandoci che l'inaugurazione del Club avverrà nel mese in corso e che, proprio per festeggiare la nuova struttura sportiva, sono state messe in programma due grandi iniziative. La prima si terrà il 6 giugno prossimo con l'invito sui nuovi campi degli alunni delle scuole primarie di Busalla e di Montoggio, che assisteranno a una dimostrazione di Rugby e l'altra manifestazione sarà l'8 giugno con la “Festa di fine stagione”. Due appuntamenti dunque da non perdere anche per rendere omaggio ai dirigenti di questo club che in questa loro passione per lo sport ci stanno mettendo letteralmente l'anima. Gian Battista Cassulo

iulio Pippi detto Giulio Romano (Roma 1499 ca. – Mantova 1546), fu allievo prediletto di Raffaello presso la cui bottega romana entrò giovanissimo (1510-1512 ca.). Artista poliedrico e geniale, pittore e architetto, nel 1524 fu chiamato a Mantova da Federico II Gonzaga presso la cui corte divenne ben presto protagonista indiscusso e artefice del nuovo assetto urbanistico della città. Ma se si pensa a Mantova e Giulio Romano si pensa a Palazzo Te. Poco fuori le mura cittadine dove già sorgevano le scuderie degli amatissimi cavalli e una casa padronale, Federico II commissionò a Giulio Romano (1525) la costruzione di una villa suburbana. Destinata originariamente agli svaghi e agli amori del marchese, ben presto si sviluppò in un progetto grandioso con la realizzazione di un edificio caratterizzato da un complesso impianto architettonico e una ricca decorazione degli ambienti interni. Ed è proprio nel succedersi di questi ultimi che giungiamo alla nostra Sala dei cavalli (15261528 ca.). L’ambiente, il più ampio del palazzo poiché destinato agli ospiti illustri e alle cerimonie, celebra la grande passione e l’orgoglio dei Gonzaga: i cavalli. Qui sono ritratti sei dei celebri destrieri dell’allevamento: Morel Favorito (morto il 19 ottobre 1524, poco prima della realizzazione della sala) e Dario – come si apprende dalle scritte alle pareti -, Bataglia e Glorioso - i cui nomi sono forniti dalle fonti - e, in ultimo, al-

tri due esemplari, un sauro e un grigio. La sala è interamente decorata ad affresco con un sapiente e solenne illusionismo prospettico secondo i canoni del Rinascimento maturo di matrice classica: statue di divinità entro nicchie, busti antichi, bassorilievi a sanguigna simulanti il bronzo con scene delle Fatiche di Ercole, il tutto inframmezzato da lesene corinzie e specchiature in finto marmo. Ma sono i cavalli i veri protagonisti dell’ambiente. Disposti nel numero di due nelle pareti lunghe e uno in quelle corte, essi sono collocati su un finto basamento in corrispondenza di una finestra dipinta dalla quale si intravvedono, in lontananza, i paesaggi pianeggianti del mantovano. Gli animali, a grandezza naturale, osservano il visitatore dall’alto della loro fierezza; maestosi e potenti essi sono ritratti con tanto di briglie, redini, cuffiette e pennacchi decorativi. Una rappresentazione che anticipa il moderno concetto di “studbook” o “libro genealogico” della razza mantovana e dei suoi progenitori. L’allevamento, infatti, fu condotto dai signori di Mantova con un concetto assolutamente innovativo per l’epoca. Intrapreso da Ludovico II (14441478) con l’acquisto e la selezione di cavalli italiani, soprattutto napoletani e siciliani, conobbe il suo apogeo con il nipote Fran-

cesco II (1484-1519) cui spetta il merito di aver portato ai massimi livelli la razza mantovana, da lui stesso definita “la raza nostra de casa”. Con l’invio di uomini di fiducia in giro per l’Europa il cui compito era l’acquisto dei più begli esemplari di razza araba, berbera e turca, Francesco II attuò un vero e proprio processo di selezione della razza, portando i cavalli mantovani a diventare i destrieri più ambiti presso le corti europee; le cavalcature destinate ai sovrani, principi e dignitari, ma anche i corridori più forti nei palii. Esemplari di questi meravigliosi animali furono donati al re di Francia, a Carlo V durante il suo soggiorno a Mantova (1530) e allo stesso Giulio Romano a conclusione dei lavori di Palazzo Te (1535). Ma già nel giugno del 1514 Zohan Ratto, su incarico del marchese di Mantova, giungeva a Londra presso la corte di Enrico VIII con quattro stalloni mantovani (Altobello, Castano, Governatore e Saltasbarra), dando il via a una tradizione che si protrarrà nel corso degli anni con l’invio di decine di stalloni e fattrici mantovane, tanto che l’attuale purosangue inglese con i suoi progenitori, i celebri stalloni Godolphin Arabian, Darley Arabian, Byerley Turck, vanta nel suo patrimonio genetico anche la componente della razza mantovana. A conclusione, coniugando un’opera d’arte con i vari aspetti del mondo equestre, potremmo dire: “Giulio Romano, La sala dei cavalli, Mantova, Palazzo Te – I razzatori” (in questo caso i capostipiti della razza mantovana, oggi estinta). Chiara


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LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO


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